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FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
00135. ROMA – P.le della Farnesina 1
tel. 06/3691/3021/3017/5433
sito internet www.farnesino.eu
e-mail:[email protected]
Segreteria Nazionale
Flp Affari Esteri
SULLA STRADA DEL PARADISO
I SUPERACCOMANDATI
SARANNO FAMOSI O BEATI?
NUOVA GENEROSA DISTRIBUZIONE DI POSTI PUBBLICI AGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA
e p.c: Corte dei Conti. Ragioneria Generale. Commissioni esteri.Autorità Anti Corruzione
La cultura agli Esteri si è trasformata in un campo di libere scorribande, che prosegue ora con un altro giro di
nomine di direttori cosiddetti “chiara fama” agli Istituti Italiani di Cultura. A dirigere l’Istituto di Parigi è stato
nominato Fabio Gambaro. È un nome che conoscerete tutti, è stato scelto appunto per la sua chiara fama. Non lo
conoscete? Pensate che magari si poteva prendere qualcun altro dall’Italia, visto che questo signore stava lì a Parigi già
da 25 anni e nessuno ne ha mai sentito parlare, né tantomeno sentito il bisogno di richiamarlo in patria per conferirgli
prestigiosi incarichi? Consolatevi, almeno lui è laureato: Van Straten e Delogu, nominati direttori degli Istituti italiani di
cultura di New York e Londra, invece no. A loro è bastata una telefonata. A Mosca, invece, la Strada è quella della
ereditarietà della carica. Anche per Istanbul si è scelta una persona che stava già lì, la prof.ssa Alessandra Ricci. Si vede
proprio che al MAECI si sono convinti che nel Belpaese non c’è rimasto nessun elemento valido per incarichi del genere.
Oppure l’intento è stato quello di risparmiare il contributo al trasporto masserizie e l’indennità di prima sistemazione?
Quindi il personale si cerca all’estero o si affitta come si fa con i mercenari!
I più prestigiosi Istituti italiani di cultura del mondo (Londra, Parigi, New York, Mosca, Tokio, Berlino, e ora anche
Istanbul) sono stati tutti affidati a personale esterno all’amministrazione e in qualche caso esterno pure all’Italia. Quello
dei “chiara fama” è un pesante retaggio di una legge del 1923 che permette agevolmente ancora oggi di sottrarre la scelta
dei nominati a ogni controllo. Strana questa logica, sembra fatta apposta per dare ragione a chi critica le istituzioni
italiane. Se esistesse una efficiente politica culturale e se le scelte servissero – come dovrebbero - per rilanciare
l’immagine dell’Italia culturale nel mondo, la pratica della nomina per direttissima potrebbe persino avere un senso, come
sarebbe per gli ambasciatori nominati per competenza tra rappresentanti delle istituzioni, magistrati, esponenti della
società civile e del mondo della politica e degli affari. Invece, nelle nomine agli Istituti una logica orientata al bene del
Paese non c’è.
FLP Affari Esteri continuerà la lotta, già intrapresa da tempo, con il sostegno di politici sensibili e illuminati per far
eliminare queste cariche fuori tempo e anti storici. Occorre porre mano alla promozione culturale all’estero, sottrarla a
queste pratiche di sottogoverno e costituire una vera e propria Agenzia della Promozione Culturale. Per la
Cooperazione si è deciso di creare l’agenzia e di salvare le poltrone di quella direzione generale. Per la cultura si potrebbe
fare anche meglio e abolire la DGSP, con un vero risparmio per il bilancio pubblico, creando l’Agenzia per la promozione
culturale all'estero e facendola dipendere dai vertici politici del Ministero, o direttamente da palazzo Chigi, ma con gli
uffici assegnati agli addetti culturali. In questo modo chi decide le linee strategiche si troverebbe alla giusta distanza da
chi si occupa di gestire le attività promozionali. FLP Affari Esteri ha già raccolto numerose e trasversali adesioni tra i
parlamentari che vogliono una riforma concreta del settore. Proponiamo anche il nome del Ministero dove cultura e
cooperazione avranno lo stesso spazio: MAECUCI (Ministero degli Affari Esteri, della Cultura e della Cooperazione
Internazionale), quello che serve dopo i continui tagli, non vi pare?
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Coordinamento Nazionale FLP Farnesina
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Ritorneremo puntualmente ancora sulla “questio dolenz” con i vari aggiornamenti come ci è stato chiesto da
attenti e sapienti politici che amano la cultura.
RADIO FARNESINA LIBERA
Corre voce che la sig.ra Barucco dott.ssa Fosca, fresca di nomina a ministro, sia stata teleguidata alla carica di segretario
esecutivo del SNDMAE. Si mormora, come premio, la promessa di una sede prestigiosa in Europa.
Il sig. Paolo dr. Serpi(co), anche lui benevolmente indirizzato alla presidenza del SNDMAE si guadagnerà un posticino (o
strapuntino?) all’estero. Come controparte utilizzerà al massimo profumi soporiferi per sedare e calmanti penetranti per
evitare ogni probabile protesta in merito alla situazione esplosiva, che sarà determinata dalle promozioni future.
Il sig. Luigi dr. Maccotta si agita inseguito dalle ferree leggi anagrafiche e regole di legalità per qualsiasi posto all’estero.
Scruta ogni giorno all’alba il sibilo dei venti e interroga gli “auruspicia” per sapere le ultime.
Per Caracas siamo nella situazione più incredibile e avvolta nel mistero anche per colpa dei precedenti capi missione in
merito alla sicurezza (Eccellenza S.) e (Eccellenza M.).
L’irascibile dipendente diplomatico e momentaneamente signore di Londra T.P., come ricorda il Corriere della Sera, è
anche noto per un celebre sbarco notturno a Bengasi, in anfibi e su gommone per presentarsi al cospetto degli indigeni.
Pensando al glorioso passato, si dice che sogni adesso, speriamo invano come dicono e auspicano - per il bene supremo
del Paese e non solo - i suoi colleghi, nuovi orizzonti al di là e al di qua della Manica.
È in arrivo la nuova direttrice delle Americhe, Cavallari La Francesca dott.ssa Antonella, che tanti ritengono sia stata
baciata dalla “Dea Bendata”: ma la fortuna non basta sempre, a volte sono necessari veri e propri miracoli!
Prosegue la legge dello spreco: non chiude, come promesso, l’inutile ambasciata nel Principato di Monaco, per
l’incontenibile gioia del dr. Gallo Cristiano.
E’ bene ricordare che in quel paradiso fiscale – modellato a misura di milionari – soltanto la Francia ha un’ambasciata (e
la ragione è nota a tutti a seguito della protezione perpetua da essa esercitata).
In un ministero già in crisi di suo, sarebbe consigliabile e opportuno evitare che la “Unità” non finisse in mano di
qualcuno esso stesso in crisi acuta.
NUOVO MOTTO DELLA FARNESINA:
VIVA LA PREMIATA CORDATA BELLONI (Atac docet)
E ABBASSO LA MERITOCRAZIA
Roma, 20 giugno 2016
UFFICIO STAMPA
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