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foto: Enrico Blasi, 2007
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KEITA
niger
K E I TA
Situato nella zona saheliana della Repubblica del Niger, il dipartimento di Keita copre una superficie di 4800 Km2
ed è abitato da una comunità multi-etnica di 230.000 agro-pastori. All’inizio degli anni ’80 Keita era sull’orlo della
catastrofe: desertificazione, intensa erosione eolica ed idrica accompagnata dalla riduzione delle superfici coltivabili
e dei pascoli, deforestazione, crollo delle produzioni agricole, eccessiva pressione della popolazione sulle risorse
disponibili, esodo rurale, inaccessibilità di alcune zone, scarsa assistenza sanitaria ed elevato analfabetismo. La
siccità disastrosa che caratterizzò l’anno 1984 e la successiva catastrofe umanitaria portarono il Sahel all’attenzione
generale e ne fecero l’oggetto della solidarietà internazionale. A Keita la siccità causò la perdita dell’intero raccolto
e della metà del bestiame della regione.
E’ in questo periodo che i Governi di Niger ed Italia hanno firmato l’accordo di cooperazione per la messa in opera
di un programma di sviluppo rurale che aveva come obiettivo principale il recupero del territorio tramite la
regimazione delle acque e la conservazione ed il recupero dei suoli.
Il programma è stato successivamente appoggiato dal PAM (Programma Alimentare Mondiale) nelle attività ad alta
intensità di mano d’opera (food for work).
La zona d’intervento del progetto corrispondeva originariamente al dipartimento di Keita, ma nel 1992 fu allargata
per comprendere parte dei dipartimenti di Bouza e Abalak interessando una popolazione complessiva di circa
380.000 persone.
L’approccio del Programma di Sviluppo Rurale dell’Ader Doutchi Maggia (PDR-ADM) era fondato sulla suddivisione
del territorio in Unità Elementari sulle quali intervenire tramite:
• Recupero dei plateaux e delle terre abbandonate di fondovalle a scopo agricolo o pastorale ;
• Riforestazione dei versanti, degli argini dei kori e delle dune e creazione di frangivento nei fondovalle;
• Gestione delle acque superficiali tramite costruzione di ritenute collinari, briglie di spandimento e dighe di fondovalle;
• Gestione delle acque sotterranee tramite pozzi ad uso umano ed irriguo.
In parallelo il progetto si è occupato degli aspetti sociali ed economici dello sviluppo tramite costruzione
d’infrastrutture (scuole, centri sanitari, piste) e l’assistenza tecnica ed il supporto finanziario per creare nuove fonti
di reddito.
Tra il 1984 ed il 2006, il progetto ha trasformato sensibilmente la situazione ambientale e socio-economica del
territorio riducendo il livello di vulnerabilità delle popolazioni e rafforzandone le capacità produttive.
Interventi del PDR/ADM 1984-2006
Recupero di terre agricole e pastorali
36,000 ettari
Alberi piantati
19,000,000
Costruzione di piste
313 km
Pozzi trivellati
1
Pozzi scavati
708
Ritenute collinari
40
Briglie di spandimento
19
Briglie
232
Edifici rurali
28,000 m2
Organizzazione di gruppi di base
329 (13,600 pers.)
Il Programma di Sviluppo Locale nell’Ader Doutchi Maggia (PDL/ADM)
Il progetto integrato di Keita è stato riconosciuto come un esempio di successo ed un riferimento nella lotta contro la
desertificazione. Ciononostante, non è stato in grado di assicurare l’effettiva responsabilizzazione delle popolazioni beneficiarie.
Per questo, è stata lanciata una 4a fase (chiamata Programma di Sviluppo Locale nell’Ader Doutchi Maggia - PDL/ADM) per
valorizzare e consolidare i risultati ottenuti tramite un programma d’attività mirato alla conservazione delle risorse generate ed al
loro sfruttamento economico nel segno dell’appropriazione comunitaria delle risorse e dello sviluppo sostenibile della regione. Le
attività sono iniziate il 1° gennaio 2007 per un periodo di 2 anni.
Il Programma Keita a beneficiato tra il 1984 ed il 2006 di un finanziamento di 65.981.203 US$ della Cooperazione Italiana, 18.507.325
US$ del PAM e 320.000 US$ della FAO per un totale di 84.808.528 US$ ai quali aggiungere 3.768.745 US$ della 4a fase.
Il Programma è attualmente un progetto autonomo sotto la tutela del Ministero per lo Sviluppo Agricolo del Niger.
La 4a fase del programma ha come obiettivo la promozione e la realizzazione d’investimenti che possano migliorare
le capacità produttive, facilitare l’accesso ai servizi di base ed accrescere i redditi attraverso l’accesso al credito, il
rafforzamento/creazione di capacità locali di sviluppo, la valorizzazione delle risorse naturali e l’appropriazione
comunitaria delle opere realizzate. Più nello specifico, le attività del PDL-ADM sono centrate su:
• l’appropriazione degli interventi da parte della popolazione;
• il restauro di alcune opere;
• la valorizzazione delle potenzialità agro-silvo-pastorali non ancora completamente sfruttate;
• la definizione delle regole di gestione delle opere;
• l’accatastamento degli investimenti realizzati;
• le protezione delle terre agricole dall’erosione idrica;
• la sensibilizzazione e la formazione delle popolazioni sul ruolo ecologico di alcuni interventi;
• l’integrazione e la messa in rete delle organizzazioni di base;
• il rafforzamento della micro-finanza locale.
KeitaLAB
L'iniziativa KeitaLAB nasce all’alba del 2006 per valorizzare e diffondere l’esperienza di Keita nella lotta contro la desertificazione.
KeitaLAB ha l’obiettivo di salvaguardare, valorizzare e consolidare il patrimonio di conoscenze che viene dall’unione di un
programma di cooperazione dalle caratteristiche uniche con un impegno altrettanto unico d’istituzioni di ricerca italiane.
In questo quadro, l’unione dell’esperienza della Cooperazione Italiana con quella della ricerca scientifica in ambiente arido e semiarido fa di Keita una realtà unica nel Sahel dove i grandi temi d’interesse mondiale, rappresentati dalle tre Convenzioni delle Nazioni
Unite (UNFCC, UNCCD e UNCBD), s’integrano con lo sviluppo sostenibile secondo le raccomandazioni del Summit di Johannesburg.
KeitaLAB è sponsorizzato da Ibimet-CNR (Istituto di Biometeorologia del CNR) e FCS (Fondazione per il Clima e la Sostenibilità) ;
successivamente, il PDL-ADM, Ibimet-CNR, FCS ed il Politecnico di Torino hanno firmato un accordo di collaborazione per la messa
in opera del Laboratorio di Keita. Queste istituzioni si propongono di costituire un gruppo di lavoro per la valorizzazione dei dati
disponibili e la diffusione dei risultati delle analisi socio-economiche, per fare di Keita un laboratorio di modellizzazione e
d’identificazione d’approcci per lo sviluppo sostenibile in zona saheliana.
Il quadro di partenariato di KeitaLAB comprende anche l’Istituto Federale di Ricerca sulle foreste, la neve ed il paesaggio di Zurigo
(WSL), l’Università di Firenze, l’Istituto Universitario d’Architettura di Venezia e l’Università di Niamey.
Centri di ricerca e d’applicazione
La zona di Keita, grazie a più di vent’anni di cooperazione allo sviluppo in sinergia con importanti approfondimenti scientifici delle
problematiche in corso, è divenuta un laboratorio d’idee, di tecnologie e conoscenze il cui successo è un riferimento nella lotta contro
la desertificazione e la gestione del territorio. Su queste basi, e nella prospettiva del disimpegno del PDL-ADM, il Niger, in accordo
con la Cooperazione Italiana, ha manifestato l’interesse a promuovere l’esperienza di Keita a livello nazionale ed internazionale.
In quest’ottica, la creazione a Keita di un centro di ricerca ed applicazione in materia di lotta alla desertificazione e
gestione/pianificazione del territorio è stata proposta e supportata da KeitaLAB ed i suoi partners.
• La Componente di ricerca e formazione sulla lotta alla desertificazione e la gestione delle risorse naturali è un’iniziativa che la
Cooperazione Italiana sostiene in quanto capofila in Niger della lotta contro la desertificazione. Inoltre, le condizioni geografiche
ed ambientali, oltre che i vent’anni d’interventi, fanno di Keita il contesto ideale per realizzare un laboratorio a cielo aperto per
lo studio delle tecniche di lotta contro la desertificazione, del loro impatto sugli ecosistemi e sulle produzioni agro-silvopastorali. Il centro, in collaborazione con l’Università di Niamey, le più importanti università italiane e europee permetterà inoltre
agli studenti di realizzare tesi, stages e di diffondere l’educazione ambientale.
• La Componente di appoggio e formazione per la gestione decentrata del territorio ha l’obbiettivo di sostenere gli attori locali
della gestione e pianificazione del territorio tramite formazione ed assistenza tecnica. Gli obiettivi specifici del centro sono:
1. formare e sostenere le amministrazioni locali nella pianificazione e nella gestione del territorio,
2. creare e rendere operativi degli strumenti di pianificazione locale e di analisi del territorio,
3. sviluppare le capacità di gestione dell’amministrazione locale
4. creare una rete di partenariato tra amministrazioni locali nigerine ed italiane.
PDL-ADM
Keita, Niger
tel. +227 20610119
[email protected]
Ministero degli Affari Esteri
Direzione Generale per la
Cooperazione allo Sviluppo
piazzale della Farnesina
Roma, Italia
tel. +39 06 36916257
fax +39 06 36916253
[email protected]
Cesia
Accademia dei
Georgofili
Logge degli Uffizi Corti, 2
Firenze, Italia
tel. +39 055 213360
[email protected]
IBIMET-CNR
via Caproni, 8
Firenze, Italia
tel. +39 055 3033711
fax +39 055 308910
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