piano dell`offerta formativa 2015 – 2016 profagri salerno

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piano dell`offerta formativa 2015 – 2016 profagri salerno
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2015 – 2016
PROFAGRI SALERNO
INDICE
CHI SIAMO
DOVE ANDIAMO
IL NOSTRO DESIDERIO DI ESPANSIONE
COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO
QUALI PROFESSIONI CON IL PROFAGRI
COSA FACCIAMO
ARTICOLAZIONE DEL CORSO DI STUDI
SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
QUALIFICA DI OPERATORE AGRICOLO – COLTIVAZIONI ARBOREE, ERBACEE, ORTOFLORICOLE
QUALIFICA DI OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGRO ALIMENTARE
CORSI DI “ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO”
PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)
ADDETTO ALLE PRODUZIONI BIOLOGICHE ED INTEGRATE
ADDETTO ALLA GESTIONE DEL SISTEMA QUALITA’ NELLE FILIERE AGRICOLE ED AGROALIMENTARI
COME LAVORIAMO
LE COMPETENZE
L’ORARIO SCOLASTICO E LE MATERIE PRATICHE
LA VALUTAZIONE
LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE APPRENDIMENTI
IL VOTO DI CONDOTTA
L’ORGANIZZAZIONE
STAFF DIDATTICO
FORMAZIONE CLASSI 2015/2016
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE CULTURALI
MANIFESTAZIONI E CONVEGNI
STAFF AMMINISTRATIVO
LABORATORI E TERRENI AZIENDA AGRICOLA
PARAMETRI VALUTATIVI PER GLI SCRUTINI FINALI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI IDONEITÀ, INTEGRATIVI E
PRELIMINARI
CHI SIAMO
DOVE ANDIAMO
Il nostro Istituto, PROFAGRI
SALERNO, vuole porsi come struttura formativa essenziale per la
realizzazione di professionalità coerenti con le nuove scelte di competizione cui l’impresa agricola campana è
chiamata. Tale strategia potrà rispondere alle aspettative di “Europa 2020” di dare risalto alle produzioni
alimentari di qualità, alla gestione sostenibile delle risorse, allo sviluppo territoriale equilibrato, al “greening”.
Ecco allora la necessità di formare capitale umano esperto delle complesse problematiche pluridisciplinari:
agricoltura, tecniche agroalimentari, valorizzazione dei prodotti, gestione aziendale, ecologia, ambiente,
tipicità, alimentazione ed enogastronomia. Questo attraverso rapporti sinergici con Associazioni, Organizzazioni
formative esterne alla scuola, Enti Locali, organismi intermedi.
La nostra scuola dovrà assicurare il trasferimento di
conoscenze
del
comparto
tecnologico/scientifico
nell’agricoltura e la promozione di studi che possano
seguire un modello agricolo multipolare, anche attraverso
la creazione di piattaforme scientifiche. Dovrà poter offrire
consulenza diretta alle
imprese,
con
particolare
attenzione alle piccole, dall’avvio della produzione
fino al momento della commercializzazione. Dovrà poter
offrire servizi di consulenza tecnica alle aziende del
territorio, con un sistema capillare di diffusione
dell’informazione e con l’obiettivo di ridurre l’impiego delle
sostanze chimiche, razionalizzando le risorse ambientali.
Tali servizi dovranno altresì garantire il supporto nella
ricerca della qualità del prodotto come bene pubblico
rintracciabile e certificato, stabilendo una sorta di alleanza
con i consumatori.
L’azienda dell’Istituto dovrà sempre più caratterizzarsi come
azienda di supporto all’attività di formazione ed istruzione, dal momento in cui sviluppa autonomamente la sua
attività economica, e dovrà essere incentivata nella propria azione di supporto con il potenziamento delle
attività di innovazione, ricerca e sviluppo, per poter accogliere, sperimentare e diffondere le opportunità offerte
dal mondo scientifico.
IL NOSTRO DESIDERIO DI ESPANSIONE
Attualmente dislocato su sei sedi, Salerno, Angri, Castel San Giorgio, Battipaglia, Capaccio e Sarno, la nostra
scuola trae la sua utenza da un vasto e diversificato territorio. In particolare, Salerno accoglie alunni provenienti
da paesi limitrofi, come Pontecagnano, Giffoni, Montecorvino; le sedi di Angri e Castel San Giorgio e Sarno
raccolgono gli alunni della provincia nord di Salerno: Nocera, Siano, Bracigliano, Mercato San Severino, Pagani,
fino a Striano, San Marzano, San Valentino Torio; mentre le sedi di Battipaglia e Capaccio ricoprono tutti i comuni
della piana del Sele, da Eboli a Paestum, Albanella, Agropoli...
Da qua l’esigenza, da noi molto sentita, di una apertura a tutto tondo al territorio, con accordi con istituzioni, con
associazioni, con aziende dei nostri bacini di utenza.
COLLEGAMENTI CON IL TERRITORIO
Il nostro Istituto ritiene necessaria la
collaborazione con le
istituzioni
presenti sul territorio, come pure con
le aziende, partner essenziali per una
scuola in crescita e che vuole
sempre più essere punto di riferimento
essenziale per il mondo agricolo della
provincia di Salerno. E’ per questo
che già dallo scorso anno sono stati
firmati molti protocolli di intesa e
accordi con significative realtà della
Provincia. Ne elenchiamo alcuni:
Banca di Credito Cooperativo di
Capaccio (nella fotografia un momento della firma del protocollo di intesa con la BCC di Capaccio per la cessione
a titolo gratuito di un ettaro di terreno della Banca), Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia, Provincia di
Salerno, Comune di Salerno, Terra Orti, Professionale Alberghiero, Accademia Belle Arti Brera, Comune di
Pontecagnano, varie scuole medie ed istituto Comprensivi della Provincia, aziende vitivinicole, aziende alimentari
e di trasformazione.
Pare evidente che anche nei prossimi anni scolastici la politica del PROFAGRI sarà quella di stringere sempre più
intese, accordi di programma, collaborazioni, anche in un’ottica di orientamento e allargamento delle partnership
con le scuole medie del territorio.
QUALI PROFESSIONI CON IL PROFAGRI
Il PROFAGRI, Istituto Professionale Agricoltura di Salerno, è l’unico istituto che, in Regione Campania, si occupa
unicamente di questo settore formativo. Solo questa scuola, infatti, prevede obiettivi e attività concentrate sulle tre
A: Agricoltura, Ambiente, Alimentazione. Le tre A da cui dipendono i destini dell’umanità. La nostra scuola, oltre alle
aule ed ai laboratori, dislocati nelle sei sedi di Angri, Capaccio, Battipaglia, Salerno, Castel San Giorgio e Sarno,
dispone anche di un’azienda agraria ad uso didattico, con diciassette ettari di terreno, coltivati, fra l’altro, a vigneti e
ad uliveti.
Elenchiamo sinteticamente le professioni possibili, per spiegare cosa è quello che il Presidente regionale di
Legambiente, Michele Buonuomo, ha definito Liceo della Contemporaneità.
Imprenditore agricolo
Libero professionista agrotecnico
Docente tecnico professionale
Esperto in ci
Esperto in produzioni integrate e biologiche
Consulente di filiera agroalimentare
Progettista del verde e direttore di parchi e giardini
Direttore di azienda agricola
Amministratore di cooperative agricole
Consulente di tribunali per attivita’ catastali e frazionamenti
Tecnico vivaista
Ispettore in agricoltura biologica Tecnico produzioni agro
alimentari Tecnico di laboratorio
Esperto marketing prodotto agrari ed agroindustriali
Esperto casaro Esperto enologo Esperto di olivicultura
Esperto utilizzo degli oleoliti
Esperto conduzione aziende agricole
In sintesi il nostro diplomato è in grado di:
Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità; individuare soluzioni
tecniche di produzione e trasformazione,
idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle
normative nazionali e comunitarie; utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai
progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione; assistere singoli produttori e strutture
associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;organizzare e gestire attività
di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali; rapportarsi agli enti territoriali competenti
per la realizzazione delle opere di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse
paesaggistiche e naturalistiche; gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione
di strutture a difesa delle zone a rischio; intervenire in
progetti per la valorizzazione del turismo locale
e
lo
sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei
prodotti tipici; gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.
Nella fotografia uno dei nostri laboratori scientifici.
COSA FACCIAMO
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la
cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad
assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione
sistemica.
In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede
lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta
formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree
di indirizzo. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione:
asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze
spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome
responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e
si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico- economico.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO DI STUDI
Con il riordino della scuola secondaria superiore, a partire dall'anno scolastico 2010-11, l’Istituto ha assunto la
denominazione di “Istituto Professionale – Settore Servizi per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” con il seguente
assetto del corso di studi
SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE
L’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione
del
percorso
quinquennale,
le
competenze
relative
alla
valorizzazione, produzione e
commercializzazione dei prodotti agrari ed agro-industriali.
L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano in servizi tecnici a sostegno delle aziende
agricole nel campo della gestione amministrativa, dell’ambiente, del miglioramento della vita rurale. Il relativo
percorso comprende una formazione tecnica di buon livello e lo sviluppo di competenze per l’analisi
socio-economica di realtà produttive, acquisite in dimensioni applicative, considerate dal punto di vista
fisico, ecologico, paesaggistico, produttivo, culturale e ricreativo. Tali contesti costituiscono altrettanti
campi di attività per sostenere lo sviluppo del territorio e valorizzarne le vocazioni.
L’innovazione dei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale richiede allo studente, oltre alle
conoscenze scientifiche e tecnologiche, anche competenze correlate alla sociologia dell’ambiente e del
territorio, dei processi economici e del lavoro, dei mutamenti sociali, che sono essenziali anche per
comprendere i nuovi modi di vita ed implicano un coinvolgimento culturale degli operatori del settore.
Quadro orario
(Opzione “ Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” )
DISCIPLINE
Lingue e Letterature Italiane
Storia, Cittadinanza e Cost.
Lingua Inglese
PRIMO BIENNIO
SECONDO BIENNIO
1 anno
4
2
3
3 anno
4
2
3
2 anno
4
2
3
4 anno
4
2
3
QUINTO
ANNO
5 anno
4
2
3
Matematica
Scienze della Terra e Biologia
Geografia
Diritto ed economia
Scienze motorie e sportive
Religione o attività alternativa
Totale dell’area generale
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Tecnologia dell'inform.ne e telecomunicazione
Ecologia e pedologia
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Biologia applicata
Chimica applicata e processi di trasformazione
Tecniche di allevamento vegetale ed animale
Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali
Economia agraria dello sviluppo territoriale
Valorizz. attività produttive e legisl.ne di settore
Sociologia rurale e storia dell'agricoltura
Economia mercati, marketing agroalim. e logistica
Totale dell’area di indirizzo
Totale ore di lezione settimanale
4
2
1
2
2
1
21
2 (1 itp)
2 (1 itp)
2
3
3* (itp)
4
2
2
2
1
20
2 (1 itp)
2 (1 itp)
2
3
3* (itp)
3
3
3
2
1
15
2
1
15
2
1
15
3
3 (2 itp)
3 (2 itp)
4 (2 itp)
2
2
2
4
2
4
3
(2
(2
(1
(1
itp)
itp)
itp)
itp)
4 (2 itp)
2 (1 itp)
3 (1 itp)
4 (2 itp)
2
2
2
12 (5 itp) 12 (5 itp) 17 (6 itp) 17 (6 itp) 17(6 itp)
33
32
32
32
32
* insegnamento affidato solo all’ insegnante tecnico-pratico (itp)
CORSI DI “ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO”
La nuova normativa prevede l’attivazione di percorsi didattici di Alternanza Scuola Lavoro (ASL) che
annualmente vengono finanziati dal MIUR a seguito di presentazione e approvazione di un progetto.
Attualmente il progetto didattico, previsto dal nostro Istituto, si articola in un numero di ore suddivise in
due moduli, u n m o d u l o d i 2 0 o r e p e r l e a t t i v i t à i n a u l a e u n m o d u l o d i 6 0 o r e d i
s t a g e d a s v o l g e r e p r e s s o a z i e n d e d e l t e r r i t o r i per le classi quarte.
ADDETTO ALLA GESTIONE DEL SISTEMA QUALITA’ NELLE FILIERE AGRICOLE ED AGROALIMENTARI – TUTTE
LE SEDI
Il progetto si prefigge alcuni obiettivi basilari. Inserire gli allievi in un ambiente di lavoro nel quale possano
mettere a frutto, in modo autonomo e responsabile, le conoscenze e le competenze apprese in ambito
scolastico. Permettere agli studenti l’acquisizione di nuove competenze, procedure e linguaggi. Migliorare,
negli allievi, le capacità relazionali, il senso di responsabilità e l’autonomia. Far conoscere ed utilizzare agli
studenti la strumentazione tecnica, disponibile presso i diversi ambienti di lavoro. Favorire, negli studenti, la
verifica dei propri interessi, attitudini e conoscenze agevolando le future scelte professionali. Rafforzare negli
allievi le motivazioni allo studio. Far conoscere agli allievi i valori di riferimento in ambito lavorativo,
l’organizzazione e le norme di comportamento. Far conoscere alle aziende potenziali collaboratori. Sviluppare
un'integrazione tra il sistema scolastico e quello lavorativo.
Nelle ore in aula, da parte dei docenti del consiglio di classe, verranno proposti moduli riguardanti le norme
sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, le tecnologie di trasformazione dei principali prodotti agroalimentari ed i
principali metodi di analisi chimico-fisiche per il controllo qualità dei prodotti trasformati.
Le ore di stage aziendale consentiranno agli allievi di operare direttamente in strutture produttive e di
conoscere realtà aziendali operanti sul territorio locale. Lo stage in azienda punta al completamento
dell’esperienza scolastica dei giovani attraverso i contenuti esperienziali degli ambiti lavorativi inerenti l’indotto
produttivo di riferimento.
PERCORSI TRIENNALI DI ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE (IeFP)
Normativa di riferimento (D.P.R. n. 87/2010 - ACCORDO Stato-Regioni 16.12.2010 - D.M. 4.12.2011 –
Linee guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli Istituti Professionali e i percorsi di Istruzione e
Formazione Professionale)
Gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali finalizzati all’acquisizione dei Diplomi di
Istruzione professionale possono conseguire, al termine del terzo anno, anche i titoli di Qualifica
professionale in relazione all’indirizzo di studio frequentato, validi per l’assolvimento del diritto dovere
all’istruzione e alla formazione. A tal fine, nell’ambito del Piano dell’offerta formativa, i competenti Consigli di
classe organizzano i curricoli, (quote di autonomia e di flessibilità di cui all’articolo 5, comma 3, lettere a) e c)
del D.P.R. n.87/2010, sulla base dei seguenti criteri e nei limiti delle risorse disponibili) in modo da consentire,
agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali, nel rispetto delle norme
contenute nel D.P.R. n. 122/09 in materia di valutazione degli alunni.
Per la predisposizione dell’offerta sussidiaria integrativa, gli Istituti Professionali utilizzano la
personalizzazione dei percorsi, in rapporto alle categorie degli studenti destinatari e a specifici fabbisogni
formativi; la caratterizzazione dell’offerta sul territorio, in rapporto alle esigenze formative del mondo del
lavoro; la determinazione qualitativa dell’organico in relazione ai profili formativi e professionali di
riferimento, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica; la eventuale completamento/arricchimento dei
percorsi
dell’Istruzione professionale in rapporto all’ordinamento regionale, sulla base di specifiche
previsioni ed interventi a carico delle Regioni, sempreché previsto negli accordi territoriali di cui al Capo VII,
nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica; il riferimento all’ordinamento statale e raccordo con la specifica
disciplina regionale del sistema di IeFP.
QUALIFICA DI OPERATORE AGRICOLO – COLTIVAZIONI ARBOREE, ERBACEE, ORTOFLORICOLE (SEDI
CAPACCIO E SALERNO)
L’Operatore Agricolo interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità
limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione
nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di collaborare
nella gestione dell’azienda e di svolgere attività relative
alle
coltivazioni
arboree,
alle
coltivazioni
erbacee, all’orto/floricoltura, con competenze nello svolgimento delle operazioni fondamentali attinenti
alla
produzione vegetale nonché nell’esecuzione di operazioni nella trasformazione di prodotti primari
dell’azienda e nella tutela e protezione dell’ambiente naturale.
QUALIFICA DI OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGRO ALIMENTARE (SEDI DI ANGRI, CASTEL SAN
GIORGIO, BATTIPAGLIA e SARNO)
Con particolare riferimento all’industria conserviera per gli alunni delle prime due sedi e all’industria lattiero –
casearia per gli alunni della sede di Battipaglia.
L’Operatore della trasformazione agroalimentare interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo di
trasformazione alimentare con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le
metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo di metodologie di base, di
strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alla trasformazione alimentare con
competenze nello svolgimento delle operazioni fondamentali del ciclo di trasformazione, conservazione,
confezionamento e stoccaggio dei prodotti alimentari.
COME LAVORIAMO
LE COMPETENZE
Per quanto riguarda il biennio iniziale, sono state assunte, per la parte comune, le competenze incluse
nell’impianto normativo riferibile all’obbligo di istruzione. Tale quadro di riferimento ha imposto la
progettazione di una coerente pratica didattica.
Le competenze chiave da sviluppare lungo l’arco della vita sono definite come “la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o
personale”, precisando che “sono descritte in
termine di responsabilità e autonomia”, esse sono state collegate alle conoscenze, abilità, altre qualità
personali, che ne sono a fondamento. Di conseguenza, la loro valutazione implicherà, secondo un’efficace
formula, “accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa”.
Il raggiungimento delle competenze sia generale, sia di studio, sia di lavoro avverrà in un contesto nel quale lo
studente sarà coinvolto, personalmente o collettivamente, nell’affrontare situazioni, nel portare a termine
compiti, nel
realizzare prodotti, nel
risolvere problemi, che implicano l’attivazione e
il
coordinamento operativo di quanto sa, sa fare, sa essere o sa collaborare con gli altri. Con verifiche
periodiche i Consigli di classe attuano il monitoraggio dei processi di apprendimento degli allievi ed attivano i
necessari interventi di recupero. Alla fine di ciascun quadrimestre i Consigli di Classe, secondo i criteri stabiliti dal
Collegio Docenti effettuano la valutazione periodica e finale di ciascun alunno.
Particolare attenzione sarà rivolta all’acquisizione delle competenze proprie del profilo professionale, e a tal fine si
strutturerà un orario delle lezioni che possa facilitare lo svolgimento di attività paratiche, sia presso i nostri
laboratori aziendali: caseificio- sicchifici, orti, vigneto, che presso le aziende agricole durante le attività di stage
IeFP e ASL.
LA VALUTAZIONE
La valutazione degli apprendimenti è una parte costitutiva della funzione docente e del servizio che il
nostro Istituto deve rendere alla sua utenza.
Al fine di garantire omogeneità di comportamento tra i singoli docenti, nel nostro Istituto, viene adottata una
griglia di valutazione suddivisa secondo livelli che consentono di individuare prestazioni, in termini di
conoscenze, capacità, e competenze , riconducibili a 7 diverse fasce di voto da 1 a 10 decimi. In
ottemperanza a quanto previsto dal DL n. 137 del 1° settembre 2008, la valutazione sul comportamento,
attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del
ciclo. Pertanto ogni Consiglio di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale applica la seguente griglia di
valutazione e valuta in decimi il comportamento dello studente nei confronti degli insegnanti, dei
compagni, del personale tutto della scuola e della scuola stessa, anche in relazione alla partecipazione ad
attività e a interventi educativi realizzati dalla scuola fuori dalla propria sede, in particolare alle attività inerenti i
percorsi di stage aziendali previsti per i percorsi di IeFP e ASL
LA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTO
Competenze
Affronta autonomamente
anche compiti complessi,
applicando le conoscenze
in
Modo corretto,organico e
creativo
Affronta compiti anche
complessi in modo corretto
Esegue
correttamente
compiti semplici;
affronta
compiti
più
complessi
con
lievi
incertezze
Esegue semplici compiti
senza errori sostanziali;
affronta compiti più
complessi
nonostante
qualche incertezza
Applica le conoscenze
minime, senza commettere
gravi errori, ma talvolta
con imprecisione
Solo se guidato arriva ad
applicare le conoscenze
minime; commette gravi
errori
anche nell’eseguire
semplici esercizi
Anche se guidato non
arriva ad applicare le
conoscenze
minime; commette gravi
errori
anche nell’eseguire
semplici esercizi
Nessuna
Capacità
Conoscenze
Comunica in modo proprio, Complete, con
efficace ed articolato; è approfondimenti
autonomo ed organizzato;
autonomi
collega conoscenze attinte
da ambiti pluridisciplinari;
analizza in modo critico, con
un certo rigore ; documenta il
proprio lavoro; cerca
soluzioni adeguate per
situazioni nuove
Comunica in maniera chiara ed Sostanzialmente complete
appropriata ha una propria
autonomia di lavoro; analizza
in modo complessivamente
corretto e compie alcuni
collegamenti, arrivando a
rielaborare
in
modo
abbastanza autonomo
Voto in decimi
9 -10
Comunica in modo adeguato, Conosce
gli
elementi
anche
se
essenziali,
semplice;
fondamentali
non ha piena autonomia, ma
è un diligente ed
affidabile esecutore; coglie
gli aspetti
fondamentali, ma incontra
difficoltà nei collegamenti
interdisciplinari.
Comunica in modo semplice, Complessivamente accettabili;
con sufficiente
ha ancora lacune, ma non
chiarezza e correttezza; estese e /o profonde
coglie gli aspetti fondamentali,
ma le sue analisi sono
lacunose; individua gli
elementi essenziali del
programma.
Riferisce in modo
Incerte ed incomplete
frammentario e generico; ha
difficoltà a cogliere i nessi
logici e quindi ha difficoltà
ad analizzare temi, questioni e
problemi.
Comunica
in
modo Frammentarie e gravemente
decisamente stentato
e lacunose
improprio; ha difficoltà a
cogliere i concetti e le
relazioni
essenziali
che
legano tra loro i
fatti anche più elementari
Non riesce a comunicare
Scarsissime
nemmeno
in
modo
stentato eimproprio; ha
difficoltà a cogliere i
concetti e le
relazioni
essenziali
che
legano tra loro i
fatti anche più elementari
Nessuna
Nessuna
7
8
6
5
3-4
2
1
Il voto attribuito può essere il risultato della combinazione di livelli diverse di conoscenze,
competenze, capacità e comportamenti. La griglia soprarichiamata sarà consegnata e commentata agli studenti
da parte del Coordinatore del Consiglio di classe; ogni docente ne curerà l’applicazione alla propria disciplina.
IL VOTO DI CONDOTTA La valutazione del comportamento si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla
consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e
nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in
generale e la vita scolastica in particolare. Quindi sulla base del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e
successive modificazioni ed integrazioni (DPR 235/2007), del D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 e del
Regolamento d’Istituto, il comportamento sarà valutato sulla base di tre indicatori: il comportamento corretto e
responsabile, il rispetto delle regole, la partecipazione al dialogo didattico ed educativo
La valutazione del comportamento, decisa dal consiglio di classe, con voto inferiore a sei/decimi comporterà la
non ammissione alla classe successiva, agli esami di qualifica e agli esami di stato.
L’’intendimento è quello di raggiungere un modello di scuola in cui l’immagine prevalente sia di serietà, di
qualità, di modernità; una scuola capace di comprendere, sotto un’unica regia, le attività didattiche, di
ricerca e sperimentazione, quelle di consulenza e assistenza alle imprese. Questo modello di scuola è proiettato
al raggiungimento del consenso attivo di tutti, e ha la necessità di un’organizzazione efficiente, in cui i processi
di creazione e di scambio di informazioni tra le componenti siano chiari e funzionali alla crescita.
Dall’ultimo anno scolastico si è resa sempre più evidente la necessità di operare affinché tutti (almeno molti)
docenti si sentano sempre più parte integrante di questo Istituto, anche attraverso maggiori deleghe. Si
persegue, cioè, una scuola, in cui il personale, in questo caso i docenti, possano lavorare volentieri, in un
ambiente di qualità, anche sotto il profilo dei rapporti umani; un ambiente in cui tutti si possano sentire in
qualche modo liberi nella propria autonomia. In fin dei conti, una scuola in cui molti docenti si sentano parte di
un gruppo di lavoro che funziona ed in cui ognuno ha un ruolo ben preciso. Questo il motivo per cui sempre
più spesso nascono figure nuove o vengono coinvolti nella organizzazione docenti diversi, per la realizzazione di
parte di quanto programmato. Coerentemente a questa premessa ogni docente, nell’ottica del potenziamento e
dell’allargamento dello staff, potrà avere, al massimo, un incarico.
STAFF DIDATTICO
STAFF DIDATTICO
N. 2 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
N. 6 DIRETTORI DI SEDE PIU’ 4 VICE DIRETTORI*
N. 1 RESPONSABILE COMUNICAZIONE**
N. 6 RESPONSABILI DIPARTIMENTI
N. 1 RESPONSABILE UFFICIO TECNICO
N. 1 RESPONSABILE SICUREZZA
N. 4 FUNZIONI STRUMENTALI ***
* Direttori di sede sono figure essenziali per il PROFAGRI, visto che fra loro le sedi sono molto distanti e che
la presidenza è a Salerno. I Direttori assicurano il regolare svolgimento delle attività didattiche, vigilano sul
regolare svolgimento delle attività programmate, assicurano la gestione dei rapporti con le famiglie degli allievi;
garantiscono la sicurezza dei locali della sede.
** Responsabile comunicazione - Il PROFAGRI, in un’ottica di maggiore visibilità, all’interno di una offerta
formativa articolata e complessa, e in una fase di rilancio sempre più marcato dell’Istituto, dall’a.s. 2013/2014 ha
previsto una figura che si occupi della comunicazione. Nell’ambito di questo ruolo in questo terzo anno di
attenzione alla comunicazione si prevede la figura di un vero e proprio Responsabile, che sovraintenderà a tutte
le attività di comunicazione esterna alla scuola, dalle manifestazioni ai rapporti con gli organi istituzionali, con gli
organi di stampa, con gli interlocutori privati (clienti, fornitori etc.). Per svolgere la propria funzione il
Responsabile utilizzerà i mezzi di comunicazione a sua disposizione per dare visibilità in modo mirato ed efficace
alle iniziative dell’Istituto e per tenere sotto controllo le modalità con cui la scuola si interfaccia con l’esterno,
curando che vengano utilizzati gli standard previsti. Il responsabile provvederà anche a diffondere in modo
mirato comunicati stampa, comunicati agli organi di informazione esterni: quotidiani, riviste, radio, televisioni.
Gestirà l’apposita sezione del sito profagrisalerno.gov.it, l’apposita pagina FAN di Facebook, il canale/punto di
riferimento di studenti, docenti, e di quanti operano per la crescita di questa scuola e ogni altro incarico che sarà
previsto dal Dirigente.
*** Funzioni strumentali - L’Istituto si avvarrà di quattro Funzioni Strumentali. Assieme ai collaboratori del D.S., al
Responsabile della comunicazione, ai direttori di sede, saranno il supporto per la realizzazione di questo P.O.F.
AREA 1 –Monitoraggio e coordinamento POF – RAV Rapporto di Auto Valutazione, coordinamento attività INVALSI,
AREA 2 – Area professionalizzante - Coordinamento attività aggiuntive di area con implementazione azioni di area; supporto
progettazione IeFP e ASL
AREA 3 – Struttura eventi Gestione di una struttura permanente per la partecipazione dell’Istituto ad eventi da calendarizzare;
gestione delle risorse necessarie
AREA 4 – Orientamento Gestione interventi di orientamento; calendarizzazione di questi interventi e gestione del piano di
azione
Modalità di presentazione domande: Le domande, che saranno presentate secondo modalità previste nella prima
riunione del collegio dei docenti del nuovo anno scolastico, dovranno contenere: l’indicazione dell’area che si
intende ricoprire; i titoli e le competenze che si ritiene di possedere per poter ricoprire la funzione; - un breve cv
da cui si possano evincere altri eventuali elementi per una scelta chiara e consapevole, i seguenti requisiti e
competenze: essere stato coordinatore di progetti o di gruppi di progetto congruenti; aver svolto corsi di
formazione congruenti con la Funzione Strumentale richiesta; possedere titolo di studio o di specializzazione
congruente; competenze nel settore documentabili: corsi svolti come relatore, esperienze concrete e valutabili.
FORMAZIONE
Gli obiettivi della formazione e dell’aggiornamento per i docenti ed il personale della nostra scuola sono i
seguenti: sostenere i processi innovativi fornendo al personale le competenze da essi richieste; fornire le
competenze richieste dalle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; svolgere azioni di formazione
coerenti col POF.
Anche per quest’anno scolastico l’attività di formazione sarà orientata a rinnovare le metodologie didattiche e ad
implementare le conoscenze e le competenze sul fronte della crescita dell’Istituto in direzione dell’innovazione e
della sperimentazione. Rimarrà invece stabile la formazione prevista dalla Legge 81/2008: 6 ore di informazione
specifica agli alunni sui rischi, sui piani di emergenza e sui comportamenti da tenere in situazioni critiche; 6 ore di
formazione per tutti i lavoratori.
CLASSI 2015/2016
Sede
Salerno
Angri
Battipaglia
Capaccio
Castel San Giorgio
Sarno
Totale Classi
Classi
prime
2
Classi
seconde
2
Classi
terze
1
Classi
quarte
2
Classi
quinte
1
Totale
classi
8
2
2
2
2
2
10
2
2
1
1
1
7
2
1
1
1
1
6
1
2
2
2
1
8
1
10
1
9
7
8
6
40
ADATTAMENTO CALENDARIO SCOLASTICO
Nelle Scuole e negli Istituti di tutti gli ordini e gradi, ubicati nel territorio della Regione Campania, le lezioni per
l’anno scolastico 2015/2016 avranno inizio e fine secondo il calendario che sarà emanato dalla Regione
Campania. La sospensione delle lezioni sarà stabilita, oltre che nei giorni delle festività nazionali, determinate dal
Ministero della Pubblica Istruzione, anche in alcuni giorni che il Collegio dei Docenti prevedrà.
In riferimento all’ adattamento del calendario scolastico da parte delle istituzioni scolastiche che è regolamentato
dal 3° comma dell’ art.74 del D.L.vo 16 aprile 1994, n.297, che dispone lo svolgimento di almeno 200 giorni di
lezione e dal disposto dell’art.5, comma 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n.275, relativo all’articolazione delle lezioni in
non meno di cinque giorni settimanali ed al rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le
singole discipline e dal disposto dell’art.5, comma 2, del D.P.R. 8 marzo 1999, n.275 che decreta che sono le
istituzioni scolastiche a stabilire gli adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dal
Piano dell'offerta formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico
esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.
112, il Collegio dei Docenti avrà facoltà di deliberare la sospensione delle attività didattiche per alcuni giorni
dell’anno scolastico.
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Allo scopo di migliorare la qualità dell'offerta formativa e portare tutti gli allievi al successo formativo,
l'Istituto organizza attività extracurricolari che mirano al conseguimento di obiettivi trasversali a tutte le
discipline, a valorizzare le attitudini personali e a garantire allo studente un percorso formativo completo per lo
sviluppo articolato e multidimensionale della sua persona.
Il PROFAGRI intercetterà ogni forma di finanziamento che la normativa permette, nella consapevolezza della
necessità di espansione, per migliorare l’offerta formativa e per avere strutture e sussidi di prima qualità. In
questa ottica saranno presentati progetti in partenariato con enti esterni e con varie associazioni, oltre che,
naturalmente, per intercettare i Fondi Strutturali Europei. Sia PON, come nell’ultimo anno scolastico, dove sono
stati finanziati corsi con le azioni C1 e C5, sia FESR, con cui abbiamo potuto rinnovare parte delle attrezzature
multimediali dell’Istituto e acquistare un nuovo trattore per l’Azienda Agraria.
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE CULTURALI
Gli obiettivi che giustificano lo svolgimento delle visite guidate, per ognuna delle quali sarà realizzato un
programma, sono:
Conoscere il territorio sotto il profilo storico, artistico, ambientale, scientifico; integrare lo studio scolastico con
coerenti riscontri o studi dal vivo; realizzare significativi momenti di socializzazione. L’elenco delle visite guidate
sarà allegato al presente Piano dopo la proposta dei Consigli di classe e la relativa delibera del Collegio dei
Docenti, comunque entro la fine del mese di novembre 2015.
A seguito di ogni viaggio sarà verificato il raggiungimento degli obiettivi tramite relazione illustrativa di un
docente partecipante e di ciò incaricato. I costi del viaggio saranno coperti dai contributi degli alunni; quelli
relativi al personale accompagnatore e al materiale documentario occorrente saranno a carico della scuola. A
seguito di ogni viaggio i docenti partecipanti dovranno compilare una scheda nella quale illustreranno lo
svolgimento dell’uscita e le loro ore di lavoro extra.
MANIFESTAZIONI E CONVEGNI
L’Istituto, viste le potenzialità e la tipologia del proprio percorso formativo e nella prospettiva duplice di visibilità e
di consolidamento dei rapporti di collaborazioni con aziende e istituzioni del territorio, parteciperà a varie
iniziative legate al mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e dell’alimentazione. Tali partecipazioni, che si
espliciteranno in una esposizione di nostri prodotti e di materiale pubblicitario del PROFAGRI e delle tante
iniziative, saranno organizzate e calendarizzate all’inizio dell’anno scolastico e vedranno la responsabilità di un
apposito docente Funzione Strumentale. Ricordiamo, fra le tante, alcune iniziative (il 20% delle tante cui la
scuola ha partecipato) che ci hanno visti protagonisti negli ultimi due anni:
Salone
della
mozzarella
Paestum, Salone del carciofo
IGP Paestum, presentazione
della guida dei vini Campania
ad Avellino, Giardini della
Minerva Salerno, PROFAGRI
in piazza, Dona con Amore, Il
Villaggio dei sapori, School
Movie, Capovolti, Incontro
con la Rosina, VinArte, Terra
buona e di eccellenza.
Il PROFAGRI, coerentemente
con l’intenzione di darsi una
maggiore visibilità e di
esplicitare concretamente i
rapporti di collaborazione con
istituzioni, enti ed aziende,
continua nella organizzazione
di eventi e convegni nella
propria sede
di Salerno,
che ha visto da poco la
ristrutturazione della aula
magna, e anche nelle altre sedi. Ricordiamo i convegno organizzati negli ultimi due anni scolastici:
Presentazione testo “La terra che vogliamo” di Legambiente, con cui è stata anche organizzata, a Battipaglia, la
giornata “non ti scordar i me”; convegno “la quarta A” con l’Accademia di Brera; La terra dei fuochi, con Don
Patriciello e il vice presidente del Parlamento europeo Gianni Pittella; convegno sul dissesto idrogeologico, festa di
Capoclasse.
STAFF AMMINISTRATIVO/TECNICO
DIRETTORE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI ADDETTI (N. 5)
ASSISTENTI TECNICI (16)
COLLABORATORI SCOLASTICI (10)
ADDETTI AZIENDA AGRARIA (n.4)
AUTISTI (3)
LABORATORI E TERRENI DELL’ AZIENDA AGRARIA
Salerno
Lab. di
agraria
chimica Lab. Informatica
Angri
Lab. di
agraria
chimica Lab- Linguistico
Castel San
Giorgio
Lab. di
agraria
chimica Lab.Informatica
Battipaglia
Lab. di
agraria
chimica Lab.Informatica
Capaccio
Lab. di
agraria
chimica Lab.Informatica
Sarno
Lab
di
agraria
chimica Lab. Informatica
Azienda Agraria
Superfice totale
Ha. 06.79.68
Lab.
micropropagazione
di Oleificio
Lab. Multimediale
Azienda Agraria
Superfice totale
Ha. 05.84.89
Caseificio didattico
Impianto
trasformazione
di
succhi
pomodori e
caseificio
di
e
Azienda Agraria
Lab. Multimediale
Superfice totale
Ha. 03.81.90
Terreno in
comodato
d’uso
gratuito della BCC di
Capaccio (HA 01.00
circa)
Terreno
fronte
scuola
PARAMETRI VALUTATIVI PER GLI SCRUTINI FINALI
Per la formulazione dei giudizi e l’assegnazione dei voti di profitto e di comportamento, si richiamano i
criteri di cui alle seguenti norme :
Per tutte le Classi, l'O.M. 27.5.1997 nr. 330 che integra ed in parte modifica l'O.M. 21.4.1997 nr.
266, l'O.M. 14.05.99 nr. 128, l'O.M. 20.04.2000 nr. 126, l' OM 21 maggio 2001, n. 90, l'OM 23 maggio 2002 nr.
56 nonché lo Statuto degli Studenti, le sue modificazioni ed il D.L. 137 del
1/09/2008 per quanto attiene alla valutazione del comportamento, il D.P.R. 122 del 22.06.2009;
Per tutte le Classi, la Legge 28 marzo 2003 nr. 53 che introduce – all’art.2 – il diritto-dovere all’istruzione ed alla
formazione fino al 18° anno di età nonché il DM 3 dicembre 2004 nr. 86 che agevola il reinserimento nel sistema
di istruzione di giovani ed adulti attraverso il riconoscimento di crediti acquisiti in ambienti formativi diversi con
l’obiettivo di ‘far conseguire più alti livelli di istruzione al maggior numero di persone.
Per le Classi 3°, 4° e 5° tutta la normativa emanata a seguito della Legge 425/97 sull’Esame di Stato e sul
sistema dei crediti scolastici, modificata a seguito dell’introduzione del nuovo Esame di Stato
Per tutte le classi il D.M. n° 80 del 3.10.2007 e l’O.M. n° 92 del 5.11.2007
Il Consiglio di Classe procede al giudizio finale di promozione nei confronti degli studenti per i quali
siano state espresse valutazioni positive, anche a seguito degli interventi di recupero seguiti e sulla base
dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo.
Nel dichiarare la promozione degli alunni il cui profitto sia sicuramente sufficiente in tutte le discipline, il
Consiglio di Classe opera utilizzando l'intera fascia di voti decimali e valorizzando i risultati conseguiti dagli alunni
sia in termini di preparazione specifica che sulla base dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati
nell’intero percorso formativo. Tale condotta assicura una corretta e giusta differenziazione dei meriti acquisiti dai
singoli studenti in corso d'anno.
Il Consiglio di Classe procede altresì al giudizio finale nei confronti degli studenti che o abbiano avuto
una valutazione sul comportamento inferiore a sei decimi o presentino insufficienze tali da
comportare un immediato giudizio di non promozione.
Nei confronti degli alunni che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline
valutazioni insufficienti, il Consiglio di Classe procede ad una valutazione che tenga conto della possibilità
dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine
dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi
interventi di recupero. In tale caso il Consiglio di Classe rinvia la formulazione del giudizio finale e
provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero che verranno svolte nel
mese di luglio ( in caso di fondi sufficienti) con verifica finale da parte dei docenti della classe, prima dell’inizio del
successivo anno scolastico, secondo quanto deliberato dal Collegio Docenti ed in ottemperanza al D.M. 80 del 3
ottobre 2007.
La competenza alla verifica degli esiti nonché alla integrazione dello scrutinio finale appartiene al Consiglio di
Classe nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale.
Il consiglio di classe, prima dell’approvazione dei voti, sulla base dei parametri valutativi stabiliti preventivamente
nelle tabelle di cui sopra, procede ad una valutazione che tenga conto:
della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline
interessate, nell’anno scolastico successivo;della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi di
detto anno scolastico. In particolare tali alunni sono valutati sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio
studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.
Premesso che il giudizio finale non può essere sospeso in caso di numerose e gravi insufficienze e tenuto conto
che precedentemente allo scrutinio finale sono stati attivati corsi di recupero curricolari ed extracurricolari,
la sospensione del giudizio finale da parte del Consiglio di Classe può essere deliberata in via ordinaria quando il
numero delle discipline non sufficienti e la gravità delle stesse rispettino i parametri seguenti:
Procedura scrutini finali (sessione giugno)
Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo
numero di prove effettuate durante l’ultimo trimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno,
interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo (art.6, comma 2, O.M. 92/07).
-
Il consiglio di classe procede alla:
a. ammissione alla classe successiva per gli alunni che conseguono una votazione di almeno sei decimi in
ciascuna disciplina;
b. sospensione del giudizio
Ai sensi del art. 6 c. 3 e c. 4 dell’ O.M. n. 92/2007 il consiglio di classe in sede di scrutinio finale rinvia la
formulazione del giudizio, contestualmente alla formulazione di una motivata deliberazione in tal senso, nei
confronti degli alunni, che pur presentando una insufficienza in una o più discipline abbiano comunque
evidenziato una capacità a raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, propri delle discipline interessate,
mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi estivi di
recupero
Viene altresì compilata una comunicazione alla famiglia contenente un’analitica descrizione dei risultati
conseguiti e delle motivazioni per le quali si è giunti a tale determinazione, le modalità di recupero stabilite, il
relativo calendario dei corsi e delle prove di verifica cui l’alunno sarà sottoposto.
c. non ammissione alla classe successiva per gli alunni che presentino insufficienze tali da comportare un
immediato giudizio di non promozione (art.6, comma 5, O.M. 92/07). Ad un giudizio di non ammissione devono
concorrere, tra gli altri, alcuni fattori determinanti:

la presenza di insufficienze tali che rendano effettivamente impossibile, durante il periodo di sospensione
delle lezioni, il recupero delle carenze nella preparazione complessiva dello studente ai fini della
frequenza dell’anno scolastico successivo.

la inadeguatezza a risolvere il problema con un corso di recupero in tali discipline;
-

l’atteggiamento complessivo dimostrato nei confronti della vita scolastica e egli impegni ad essa
connessi;

la regolarità dimostrata nel frequentare le lezioni e le altre iniziative scolastiche.
Per gli alunni frequentanti il primo biennio
non si ammette alla classe successiva a partire da cinque insufficienze fra gravi e gravissime (dove per
gravissime si intende una valutazione numerica di 3 e 2 e per grave una valutazione numerica di 4), purché
concorrano i fattori di cui sopra.
-
Per gli alunni frequentanti il terzo e quarto anno
non si ammette alla classe successiva a partire da quattro insufficienze fra gravi e gravissime, purché
concorrano i fattori di cui sopra.
In generale non si ammette alla classe successiva con diffuse insufficienze lievi (valutazione numerica di
5) se il C.di C. valuta le insufficienze pregiudizievoli della preparazione complessiva dell’alunno e tali da
precludere la possibilità di seguire proficuamente il programma degli anni successivi.
In caso di non ammissione alla classe successiva viene formulata dal consiglio di classe una formale
deliberazione in tal senso e, contestualmente, compilata una comunicazione alla famiglia contenente un’analitica
descrizione dei risultati conseguiti e delle motivazioni per le quali si è giunti a tale determinazione.
Procedura scrutini finali (sessione sospensione del giudizio)
Al termine delle operazioni di verifica del superamento del debito degli studenti per i quali è stato sospeso il
giudizio di ammissione, il consiglio di classe si riunisce nella medesima composizione di quello che ha proceduto
alle operazioni di scrutinio finale, per deliberare in merito alla promozione o non promozione degli allievi.
a. Alle decisioni di ammissione alla classe successiva concorrono tutti gli elementi utili dell’intero
anno scolastico. Verrà dato particolare risalto ai risultati conseguiti e all’impegno dimostrato dallo studente
nelle varie fasi (organizzate dalla scuola o affidate allo studio personale) del percorso dell’attività di recupero.
In particolare potrà essere espresso un giudizio di positività anche in presenza di sufficienze non piene
(valutazione numerica di 5) , purché frutto di impegno costante e soprattutto di evidente recupero rispetto alle
situazioni di partenza.
Il C.d.C.,, in seguito alle verifiche finali, delibera l’integrazione dello scrutinio, espresso sulla base di una
valutazione complessiva dello studente che comporta l’ammissione dello stesso alla frequenza della classe
successiva.
b.
Per le decisioni di non ammissione alla classe successiva si procederà con i criteri di prudenza già
adottati a giugno. In particolare a tale impegnativa decisione dovranno concorrere (analogamente a quanto
stabilito per giugno) la consistenza e la persistenza di lacune tali da pregiudicare la possibilità di recupero e,
quindi, di inserimento fattivo nella classe successiva.
Il C.d.C. formulerà una deliberazione contenente:
un analitico esame dell’intero processo formativo relativo all’alunno con particolare riguardo a tutte le fasi di
sostegno/recupero svoltesi in corso d’anno, nonché a tutti i momenti di verifica e di valutazione cui è stato
sottoposto.
un’analitica descrizione dei risultati conseguiti nelle prove finali e delle motivazioni per le quali si è giunti a tale
determinazione.
Di tale deliberazione di non ammissione alla classe successiva, verrà data comunicazione
alle famiglie.
AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
Lo studente non è ammesso all’esame in presenza di insufficienze o con una valutazione del comportamento
inferiore a “sei decimi”.
ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Fonti di riferimento:
- Legge n.425/97 ; DPR n.323/98 ( Regolamento ); DM n.452 /98; OM n. 31/2000; DM n. 49/2000
- Nota Min. n.25O41/B/1/A dell’8.3.2000; la legge 11 gennaio 2007 n. 1; la C.M. n° 15 del
31/1/2007; l’O.M. n° 26 del 15/3/2007; D.M. n.99 del 16.12.2009.
Il credito scolastico viene assegnato dal Consiglio di classe durante lo scrutinio finale di ogni anno scolastico
con il meccanismo previsto nelle 5 tabelle allegate al Regolamento di cui al DPR
23.7.1998 n.323 con le modifiche apportate dal D.M. n.99 del 16.12.2009
(La banda di appartenenza è determinata dalla sola media dei voti ottenuti allo scrutinio finale TABELLA A
candidati interni, TABELLA B e TABELLA C candidati esterni)
Nella assegnazione del punteggio massimo della banda di appartenenza il Cdc tiene conto:
- della assiduità della frequenza;
- dell’interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
- dei risultati nelle attività complementari ed integrative interne alla scuola (IeFP – ASL);
- di eventuali crediti formativi (partecipazione PON-POR);
- dei risultati conseguiti nell’IRC (O.M. 128/’99).
Secondo i criteri riportati nella TABELLA 1 e TABELLA 2
Il credito formativo può essere riconosciuto dal Consiglio di Classe sulla base delle “esperienze maturate
dall’alunno al di fuori della scuola, coerenti con l’indirizzo di studi e debitamente documentate”.
Le esperienze formative, ai fini dell’attribuzione del credito, devono avere le seguenti caratteristiche:
- essere acquisite al di fuori della scuola di appartenenza;
- essere debitamente documentate;
- riferirsi principalmente ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro,
all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ed allo sport;
- consistere in qualificate esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del tipo di corso
che si frequenta.
La coerenza viene individuata nella omogeneità con i contenuti tematici del corso,
approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione. E’ accertata per i candidati
interni dal CdC e per i candidati esterni dalla Commissione d’esame.
nel
loro
La documentazione relativa all’esperienza formativa deve comprendere una attestazione proveniente
dagli enti, associazioni ed istituzioni presso i quali è stata maturata la esperienza medesima e deve contenere una
sintetica descrizione della stessa, tale da permettere agli organi
competenti ( CdC o Commissione ) di valutare adeguatamente la consistenza, la qualità ed il valore formativo
della esperienza.
Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono anche indicare l’Ente a cui sono stati versati i contributi di
assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo.
La documentazione relativa ai crediti formativi deve essere presentata entro il 15 maggio per consentirne
l’esame e la valutazione da parte degli organi competenti.
Ciascun C.d.C. in piena autonomia valuterà la coerenza dell’esperienza formativa svolta non solo in relazione ai
criteri generali sopra indicati, ma anche agli obiettivi formativi e specifici indicati nella programmazione di classe.
TABELLE CREDITO SCOLASTICO A.S. 2014/2015 (D.M. n. 99/2009)
TABELLA A
RELATIVA AI CANDIDATI INTERNI AGLI ESAMI DI STATO
CREDITO SCOLASTICO - (Punti)
Media dei voti
I anno (classe 3a)
II anno (classe 4a)
III anno (classe 5a)
M=6
3-4
3-4
4-5
6 < M  7
4-5
4-5
5-6
7 < M  8
5-6
5-6
6-7
8 < M  9
6-7
6-7
7-8
9 < M  10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell'ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo
di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate
con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell'ammissione alla classe
successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non
può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va
espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della
frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari
ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo
comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
TABELLA B
RELATIVA AI CANDIDATI ESTERNI AGLI ESAMI DI STATO
Esami di idoneità
Media dei voti conseguiti in esami di idoneità
CREDITO SCOLASTICO - (Punti)
M=6
3
6 < M  7
4-5
7 < M  8
5-6
8 < M  9
6-7
9 < M  10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di
decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di
moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di
numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è
anno.
idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei
oscillazione indicate nella presente tabella, va
corso in un unica sessione. Esso va espresso in
attribuito nella misura ottenuta per il penultimo
TABELLA C
RELATIVA AI CANDIDATI ESTERNI AGLI ESAMI DI STATO
Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari
CREDITO SCOLASTICO - (Punti)
M=6
3
6 < M  7
4-5
7 < M  8
5-6
8 < M  9
6-7
9 < M  10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei
decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va
moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va
espresso in numero intero.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGLI ALLIEVI DELLE Classe 3a e
4a
TABELLA 1
Media dei voti
Punti
M=6
3
(credito
scolastico
6
 A)
M 7
tab.
3
(credito
scolastico
tab. A)
previsto
Eventuali
4
media >6
0,25
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,15
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
0.10
4-5
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
Assiduità IRC o attività alternative
media = 7
5
7 M 8
(credito
scolastico
tab. A)
5-6
5
media >7
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,15
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
0.10
6
6
8 M 9
(credito
scolastico
tab. A)
6-7
9  M  10
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
Assiduità IRC o attività alternative
media = 8
media > 8
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,25
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
0.10
Assiduità IRC o attività alternative
7
media=9
7
Media > 9
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,25
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
(credito
scolastico
tab. A)
7-8
previsto
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
0,25
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
0.10
Assiduità IRC o attività alternative
8
media=9
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO AGLI ALLIEVI DELLE Classe 5a
TABELLA 2
Media dei voti
Punti
M=6
5
5
(credito
scolastico previsto
0,15
6
 A)
M 7
tab.
3
(credito
scolastico
tab. A)
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
0.10
(credito
scolastico
tab. A)
7-8
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
Assiduità IRC o attività alternative
media = 7
6
media >7
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,25
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
0.10
7
8 M 9
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
6
(credito
scolastico
tab. A)
6-7
media >6
0,25
5-6
7 M 8
Eventuali
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
Assiduità IRC o attività alternative
media = 8
7
media > 8
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,25
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
0.10
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
Assiduità IRC o attività alternative
9  M  10
(credito
scolastico
tab. A)
8-9
8
media=9
8
media > 9
0,15
Assiduità (n. di assenze non superiore a 20)
0,25
Impegno nella partecipazione al dialogo educativo
0,25
Risultati nelle attività complementari (IeFP e ASL)
previsto 0,25
Crediti formativi (Partecipazione a PON/POR)
0.10
Assiduità IRC o attività alternative
9
media=10
Totale punti credito scolastico
Crediti formativi
(Partecipazione a
PON/POR)
Assiduirà IRC o att.altern.ve
Risultati nelle attività complementari
(IeFP e ASL)
Punteggio
in
funzione
della
partecipazione al dialogo educativo
(n. assenze non sup. a 20)
Media dei voti
Cognome e Nome
punteggio in funzione della media dei
voti
Punteggio in funzione dell’assiduità
Tabella per attribuzione credito scolastico da riportare nel verbale delle classi 3, 4 e 5
1.
2.
3
Tabella riassuntiva dei crediti per verbale 4^ classe
Cognome e nome
1
2
3
4
Credito
anno
3°
Credito
anno
4°
Totale punti
scolastico
credito
Tabella riassuntiva dei crediti per verbale 5^ classe
Cognome e nome
Credito 3° Credito
anno
anno
4° Credito
anno
1
5° Totale punti
credito
scolastic
o
2
3
4
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Delibera del Consiglio d’Istituto del 19.05.2015 N. 6/6
TITOLO I
Organi Collegiali
Art.1 Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta , con un preavviso – di massima non
inferiore ai 3 gg. – rispetto alla data delle riunioni.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal
segretario.
E’ consentita l’adozione del deliberato anche su eventuali argomenti non indicati nell’o.d.g.
Art.2 Assemblee e comitato dei genitori
I genitori degli alunni della scuola hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali scolastici. Per il proprio
funzionamento, l’assemblea deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio
d’Istituto.
Alle assemblee dei genitori, di classe o d’istituto, possono partecipare, con diritto di parola, il dirigente
scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o della scuola.
Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di
esse saranno concordate di volta in volta con il preside.
La convocazione delle assemblee è regolata da quanto previsto dal D.P.R. n.416 del 1974.
I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un comitato dei genitori che può
richiedere la convocazione dell’assemblea dei genitori.
Art 3 Assemblee di istituto e di classe
E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea d’istituto e di una di classe al mese nel limite, la prima,
delle ore di lezione di una giornata e la seconda di due ore.
L’assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l’anno
scolastico.
Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dall’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità
dei locali.
Alle assemblee d’istituto, svolte durante l’orario delle lezioni, può essere chiesta la partecipazione per
non più di 4 volte all’anno, di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli
studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere
autorizzata dal consiglio d’istituto.
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per attività di ricerca,
di seminario e per lavori di gruppo.
L’assemblea d’istituto è convocata su richiesta dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe o
del 10% degli studenti.
Le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee saranno regolate da quanto previsto dal
D.Lgs. 16 aprile 1994, n.297.
E’ consentita l’uscita anticipata degli allievi nelle giornate in cui si tengono le assemblee scolastiche.
Art. 4 Comitato studentesco
Il comitato studentesco d’istituto, previsto quale organo eventuale dall’art.43 del D.P.R. n. 416 del 1974,
è espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe.
Il comitato studentesco non può svolgere dibattiti in ore coincidenti con l’orario delle lezioni.
Compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, il dirigente
scolastico, previa deliberazione di carattere generale del consiglio d’istituto, potrà consentire, di volta in
volta, l’uso di un locale scolastico per le riunioni del comitato studentesco, da tenersi fuori dall’orario
delle lezioni.
Art 5 Collegio Docenti e Consigli di classe
Il collegio dei docenti è convocato secondo le indicazioni contenute nel piano delle attività. Il Dirigente
Scolastico potrà comunque convocare ulteriori incontri collegiali sulla base di necessità diverse che
dovessero presentarsi.
Il consiglio di classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e
motivata della maggioranza dei suoi membri.
TITOLO 2
Gli studenti - Norme di vita scolastica
Art. 6 Calendario scolastico
Sono consentite ulteriori riduzioni di orario, eccedenti i limiti previsti dalle CC.MM, sempre che le stesse
vengano compensate attraverso la utilizzazione dei giorni di anticipo delle lezioni deliberati dal C.I.
e di ore destinate ad attività aggiuntive che dovessero essere programmate.
Art. 7 Ingresso a scuola degli studenti
L'accesso degli alunni ai locali dell'Istituto avviene cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni;
il ritardo massimo tollerato su tale orario è di non oltre dieci minuti e deve essere occasionale ed
eccezionale, in quanto la tolleranza non deve condurre ad un comportamento abitudinario che finisce
per danneggiare tutta l'istituzione scolastica.
Gli studenti in ritardo:
1) saranno ammessi alle lezioni se in possesso di giustificazione esibita solo sul libretto delle giustifiche;
2) saranno ammessi, senza giustificazione, dai docenti della prima ora, se l’ingresso avverrà nei limiti dei
dieci minuti;
3) saranno ammessi, senza giustificazione, dal docente delle ore successive alla prima solo previa
autorizzazione del Direttore o referente di sede.
Dopo il terzo ritardo ingiustificato gli studenti saranno ammessi in classe solo se accompagnati dal
genitore.
Superato il limite dei dieci minuti, i Direttori o i referenti di sede provvederanno alla chiusura del
cancello di entrata, fatta eccezione per la sede di Capaccio considerata la particolare ubicazione della
stessa.
I ritardi devono essere giustificati il giorno successivo.
I ritardi di ciascun alunno saranno, a cura del coordinatore di classe, puntualmente riepilogati sul
registro di classe.
Agli allievi che avranno fatto registrare più di cinque ritardi al quadrimestre, senza che detti
ritardi siano stati determinati da giustificati motivi, sarà attribuito 6 in condotta.
Art. 8 Pausa
E’ prevista una pausa di dieci minuti prima del termine della 2°ora per consentire agli allievi di
consumare la merenda; durante la pausa i docenti vigileranno sugli allievi della classe nella quale
prestano servizio
Art. 9 Uscita degli allievi per i servizi
E consentita l’uscita per i servizi (salvo i casi di assoluta necessità) di massimo una sola volta nel corso
della mattinata e mai prima della 2^ ora.
In nessun caso l’insegnante autorizzerà l’uscita di più di un alunno per volta.
Art. 10 Assenze degli alunni
Le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora solo se giustificate sull’apposito libretto.
Per gli allievi che non avranno giustificato, entro tre giorni dall’assenza, il coordinatore della classe
provvederà ad avvertire le famiglie ed in caso di ulteriore mancata giustificazione a convocare i genitori.
Nel caso in cui l’assenza per malattia dovesse protrarsi per più di cinque giorni, l’allievo produrrà
certificazione medica giustificativa
Assenze e validazione dell’anno scolastico
Come previsto dall’art. 14 comma 7 del DPR 22/06/2009 n. 122 –, «ai fini della validità dell’anno
scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale». Le eventuali
possibili deroghe, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilita' di procedere alla valutazione degli alunni interessati,. sono così disciplinate:
1)possono essere ammesse deroghe al limite di assenze sopra indicato per assenze continuative e
documentate, intese come assenze superiori a quattro giorni continuativi, che si riferiscono a ragioni di
salute (sia di natura fisica che psicologica), gravi motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti
dell’autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con la assenza; gravi
patologie dei componenti del nucleo famigliare). Tali assenze devono essere documentate al momento
del rientro dello studente nella comunità scolastica ( per ragione di salute, mediante dichiarazioni
rilasciate dal medico curante o da ASL e/o presidi ospedalieri)
La documentazione deve essere fornita al coordinatore della classe o all’ufficio di presidenza,
protocollata ed inserita nel fascicolo personale dello studente. Le dichiarazioni in oggetto rientrano a
pieno titolo tra i dati sensibili e sono quindi soggette alla normativa sulla‘Privacy’ applicata nell’istituto.
2)
è demanda al singolo consiglio di classe la valutazione della fondatezza di assenze non
continuative, ma ripetute da parte degli studenti, dovute a patologie o a situazioni di malessere fisico e
psicologico difficilmente documentabili.
3)
l’orario annuale è comprensivo di tutte le attività didattiche previste per la classe (visite
tecniche, partecipazioni ad iniziative promosse dalla scuola, terza area, attività di alternanza scuolalavoro);
4)
entrano nel calcolo della percentuale di assenze gli ingressi e uscite fuori orario anche
giustificati, che dovranno essere riportate nel registro personale del docente. Il monte ore di assenza
viene calcolato separatamente per i diversi insegnamenti e poi sommato per raffrontarlo al monte ore
orario complessivo.
5)
non sono computate come assenze, le ore di assenza per:
a) provvedimento disciplinare di allontanamento dalla lezione e/o dalla comunità scolastica in quanto
relative a sanzioni comminate dall’istituzione scolastica, con ripercussione sulla valutazione periodica e
finale del comportamento;
b) la partecipazione in generale ad iniziative culturali e formative approvate/proposte dalla scuola.
Art. 11 Uscita dall’Istituto
L’uscita anticipata dalla scuola sarà consentita solo per motivi gravi documentati o documentabili; in tali
casi l’alunno dovrà essere rilevato da un genitore o dall’esercente la patria potestà.
I genitori degli allievi maggiorenni saranno informati telefonicamente delle uscite anticipate dei loro
figli
Le richieste di uscita anticipata devono essere registrate, sia per i minorenni che per i maggiorenni, sugli
appositi spazi del libretto delle giustificazioni.
Art. 12 Uso delle strutture
Ciascun alunno risponderà personalmente di eventuali danni arrecati alle strutture ed alle attrezzature in
uso.
Nell’eventualità che risultasse impossibile individuare il responsabile dei danni arrecati , la spesa relativa
sarà addebitata alla classe in cui detti danni sono stati rilevati.
Art. 13 Collaborazione scuola – famiglie
Sarà cura del coordinatore di classe avvertire tempestivamente le famiglie in caso di comportamento
disdicevole degli allievi, nonché nei casi di assenze e di ritardi frequenti.
Art. 14 Uso del telefono
Non è consentito l’uso di telefoni cellulari sia durante le attività scolastiche che durante la pausa. Usi
impropri del cellulare saranno perseguiti come violazione di norma disciplinare.
Per la ricezione di comunicazioni urgenti, il personale della scuola e le famiglie degli alunni faranno
riferimento al telefono dell’istituto.
Art. 15 Parcheggio dei mezzi di locomozione degli studenti
Non si assicura alcuna custodia dei mezzi di locomozione degli studenti parcheggiati all’interno dell’area
di pertinenza della sede scolastica.
Art 16 Mancanze disciplinari ANCHE ALL’ESTERO nell’ambito di tutte le attività didattiche
(stage aziendali, stage all’estero , viaggi di istruzione ...)
Gli studenti sono tenuti ad avere un comportamento corretto verso tutti i soggetti che operano nella
scuola, al rispetto delle persone e delle cose ed ad osservare il regolamento dell’istituto.
Eventuali violazioni sono sanzionate secondo le norme del regolamento di disciplina (Allegato 2).
Costituiranno comunque mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino
discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di
salute, razza e sesso.
Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei
confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che
eventualmente ne conseguano.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici,
comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola; è pertanto loro dovere
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza in vigore
La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto potrà provenire da tutte le
componenti della comunità scolastica che svolgano attività all’interno dell’istituto.
Art. 17 Sanzioni disciplinari .
Le sanzioni disciplinari vengono applicate sulla base della casistica prevista dal Regolamento disciplinare
(Allegato 2) all’art. 3.
Art. 18 Attribuzione del voto di condotta
In sede di scrutinio intermedio e finale, il consiglio di classe, valuterà il comportamento di ogni studente
durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle
attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre
alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
La valutazione del comportamento e' espressa in decimi.
L’individuazione dei criteri di valutazione del voto è demandata al Collegio Docenti.
Art. 19 Debiti formativi e relative attività di recupero e sostegno
Le attività di sostegno e recupero costituiscono parte integrante dell’ offerta formativa della scuola,
volta all’ acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze e competenze previste dagli ordinamenti
e dai curricoli e a favorire il successo formativo, pertanto ogni docente svolge e registra, nel corso dell’
ordinaria attività di insegnamento, attività di ripasso, ripetizione e recupero.
Le attività di recupero organizzate dalla scuola si articoleranno in cinque tipologie:
o
recupero nell’ ambito del percorso curricolare delle discipline o di aree disciplinari;
o
studio assistito/sportello;
o
corsi di recupero pomeridiani;
o
corsi di recupero antimeridiani (nei periodi di sospensione didattica o attraverso la flessibilità);
I Consigli di classe definiranno le modalità del recupero sulla base della tipologia di carenza riscontrata,
individuando gli studenti da avviare alle attività di studio individuale, di studio assistito, di sportello o di
recupero. Tali attività saranno programmate compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e
tenuto conto del carico settimanale di lavoro degli studenti.
Ciascuna famiglia potrà decidere di non avvalersi dell’ azione di recupero promossa dalla scuola in orario
extracurricolare, dandone comunicazione formale alla scuola.
Ciascun consiglio di classe indicherà – sulla base della programmazione di dipartimento e personale –
una lista di obiettivi di apprendimento il cui raggiungimento è considerato indispensabile per il
recupero del debito nei singoli anni di corso. Le verifiche sull’ assolvimento del debito saranno svolte
utilizzando prove predisposte tenendo conto della lista di obiettivi di apprendimento individuati dai
dipartimenti disciplinari.
Ai singoli Consigli di Classe compete l’obbligo di individuare gli allievi con difficoltà di apprendimento e la
scelta di attivare corsi di recupero nelle singole discipline, attenendosi alle modalità individuate dal
Collegio dei Docenti e valutando la tipologia di intervento più adatto per ciascun caso. I corsi saranno
rivolti a piccoli gruppi di studenti (min 5 e max 15) e potranno realizzarsi con varie modalità
organizzative:
1)
possono svolgersi nel pomeriggio o in coda alle lezioni del mattino;
2)
possono coinvolgere allievi della stessa classe, ma anche di classi parallele, sulla base degli
obiettivi da raggiungere.
In occasione dei vari Consigli di Classe, i docenti segnaleranno i casi di alunni insufficienti, che verranno
riportati sul verbale della riunione e gli eventuali corsi di recupero che intendono proporre o attivare.
Contestualmente il docente coordinatore di classe si attiverà perché gli uffici di segreteria provvedano
all’inoltro di una lettera di comunicazione alle famiglie degli alunni con difficoltà di apprendimento, in cui
saranno segnalate le materie nelle quali l’allievo ha fatto riscontrare un’insufficienza di preparazione e i
corsi che la scuola propone per sanare tali carenze. Le comunicazioni firmate dai genitori verranno
consegnate, poi, dal coordinatore in segreteria didattica, per l’inserimento del documento nel fascicolo
personale di ogni studente.
La verifica del recupero del debito formativo, entro la data stabilita dal Collegio dei Docenti avverrà con
lo svolgimento di specifiche prove da tenersi in orario extracurricolare secondo un calendario stabilito
dai singoli Consigli di Classe e preventivamente pubblicato. Le prove si concluderanno con la
comunicazione dei risultati alle famiglie. Tali comunicazioni, firmate dai genitori, verranno consegnate in
segreteria didattica ed inserite nel fascicolo personale per ogni studente. Nel corso del primo Consiglio
di classe si formalizzerà il risultato delle prove con la verbalizzazione.
Art. 20 Divieto di fumo
In ottemperanza dell’ art. 3 della Direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 14/12/95, e
successive modificazioni ed integrazioni, è vietato fumare negli spazi della scuola.
Art. 21 Indicazioni generali ai genitori in caso di sciopero del personale scolastico
Qualsiasi azione di sciopero del comparto scuola da parte delle strutture e delle rappresentanze
sindacali sarà comunicata alle famiglie, con indicazione delle modalità di assicurazione del servizio ed
in particolare:
1) qualora si possa rilevare che l’adesione dei docenti all’iniziativa di sciopero sia numericamente
significativa, le attività didattiche potranno essere totalmente sospese;
2) qualora l’adesione dei docenti allo sciopero risulti parziale,si potrà prevedere una contrazione
dell’orario scolastico per tutte le classi al fine di garantire la funzionalità del servizio scolastico
essenziale. In quest’ultimo caso, si potrà garantire o attività didattica regolare o servizio scolastico
inteso come svolgimento di attività formative in senso lato (dibattiti, cineforum … ecc.),;
3) qualora risulti che l’adesione dei docenti all’iniziativa di sciopero sia nulla o molto ridotta, il servizio
scolastico si potrà svolgere secondo il consueto orario. Non si può escludere in quest’ultimo caso,
essendo la dichiarazione dei docenti volontaria, si potrà verificare la necessità, per alcune classi, di
svolgere attività alternative o comunque di vigilanza anziché di regolare lezione;
4) qualora la totalità ( o quasi) dei docenti non dichiari volontariamente la propria adesione o meno allo
sciopero, il Dirigente tenendo conto delle pregresse esperienze in analoghe circostanze, valuterà di volta
in volta le prevedibili modalità di funzionamento del servizio scolastico e/o l’organizzazione di forme
sostitutive di tale servizio (attività alternative/formative e comunque la vigilanza degli alunni), o la
parziale o totale sospensione del servizio scolastico.
Nel caso in cui i Genitori valutassero l’ipotesi di non mandare comunque a scuola i propri figli nei giorni
di sciopero, gli stessi dovranno giustificare l’assenza del proprio figlio, sull’apposito libretto, affinché la
Scuola sia informata che l’assenza dell’alunno non è stata arbitraria.
La Scuola comunicherà, comunque, di volta in volta, come sopra detto, mediante circolare, le prevedibili
modalità di funzionamento, la parziale o la totale sospensione del servizio scolastico.
Tali comunicazioni dovranno essere controfirmate dai Genitori per l’avvenuta presa visione e
l’Insegnante Coordinatore del Consiglio di classe dovrà controllare che la comunicazione stessa sia stata
firmata dal Genitore prima del giorno dello sciopero. Gli alunni privi di comunicazione controfirmata dai
Genitori dovranno rimanere all’interno della scuola, sino allo scadere del normale orario delle lezioni,
salvo diverso accordo con i genitori.
Art. 22 Viaggi di istruzione e visite guidate
La richiesta di autorizzazione ad effettuare viaggio di istruzione deve necessariamente essere
accompagnata dalla seguente documentazione da acquisire agli atti:
a. Elenco nominativo degli alunni partecipanti distinto per classe di appartenenza.
b. Elenco nominativo degli accompagnatori
c. Copia della delibera del consiglio di classe o del collegio di sede relativa all’approvazione del viaggio;
d. Programma analitico del viaggio d’istruzione e relazione illustrativa degli obiettivi formativi, culturali e
didattici.
e. Prospetto contenente gli argomenti trattati dai docenti in funzione del viaggio di istruzione
f. Modulo di autorizzazione firmato dai genitori degli alunni.
g. Le misure di sicurezza previste.
h. Feedback viaggio di istruzione per il monitoraggio.
Art. 23 Norme di comportamento per visite guidate e viaggi d’istruzione
Gli allievi che avranno riportato un voto inferiore a sette decimi in condotta nel I
quadrimestre , non parteciperanno a viaggi di istruzione e stage extraregionali che
saranno programmati dall’Istituto.
E’ consentita l’organizzazione di attività che prevedono la partecipazione di un numero ridotto di alunni
per ciascuna classe, a condizione che gli allievi partecipanti non abbiano riportato un voto di
condotta inferiore a sette.
Sarà comunicato alle famiglie degli allievi non partecipanti ai viaggi di istruzione che le attività didattiche
avranno regolare svolgimento e che le assenze fatte registrare dai propri figli in tale periodo saranno
considerate assenze a tutti gli effetti
La scelta dei viaggi di istruzione da effettuare e la individuazione dei docenti proponenti ed
accompagnatori è demandata ai consigli di classe ed ai collegi di sede.
Sarà autorizzata la partecipazione di un congruo numero di docenti accompagnatori per i viaggi di
istruzione e le visite guidate, al fine di garantire una idonea guida e vigilanza degli allievi .
I docenti accompagnatori, in occasione di viaggi d’istruzione e visite guidate, forniranno agli allievi
informazione sulle norme contenute nel piano di protezione e prevenzione predisposto dall’RSPP con i
docenti stessi.
Titolo III Funzionamento LABORATORI
Art. 24 Norme generali per il funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei
laboratori e delle palestre
1.
L’accesso ai laboratori deve avvenire esclusivamente sotto la guida dell’insegnante e del personale
preposto; l’uso della strumentazione deve avvenire nel rispetto delle norme contenute nel presente
regolamento.
2.
Il dirigente scolastico all’inizio dell’anno scolastico, a seguito di autocandidatura dei docenti e
valutazione da parte del Collegio dei Docenti, procede alla nomina dei direttori quali responsabili dei
laboratori.
3.
Il personale che utilizza i sussidi è tenuto a registrarne l’uso nel registro apposito e ad
annotare nel registro anche eventuali note riguardanti malfunzionamenti o altri problemi riscontrati.
Art. 25 Organizzazione dei laboratori
1.
Il direttore responsabile del laboratorio ha il compito di mantenere una lista del
materiale disponibile, curare la tenuta dei registri del laboratorio, curare il calendario
d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione delle
attrezzature, ecc.
2. Le responsabilità inerenti l’uso dei laboratori, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle
attività, sia per quella di realizzazione delle stesse con gli alunni, competono all’insegnante .
3.
I laboratori dovranno essere lasciati in perfetto ordine. L’insegnante, all’inizio e alla fine della
lezione, verificherà l’integrità di ogni strumento; qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni
non presenti all’inizio, l’insegnante è tenuto a darne tempestiva comunicazione al docente responsabile.
4.
Ogni laboratorio o aula speciale sarà dotata di registro sul quale ogni insegnante registrerà la
classe e l’orario di utilizzo, e annoterà quanto di rilevante eventualmente verificato (malfunzionamenti,
materiali da sostituire, ecc.). Il docente responsabile del laboratorio verificherà la corretta compilazione
del registro e il rispetto di quanto previsto nel presente articolo da parte di tutto il personale.
-
Art. 26 - Laboratorio multimediale
Tutte le classi hanno diritto di accesso al laboratorio multimediale, purché accompagnate e vigilate dai
rispettivi docenti.
E’severamente vietato
manomettere apparecchiature e impianti di qualsiasi natura;
cancellare o alterare file presenti in hard disk;
installare software sulle postazioni e utilizzare cd-rom non autorizzati dal responsabile del laboratorio;
L’utilizzo della strumentazione informatica è finalizzato alla didattica; la navigazione in Internet è
consentita solo se guidata dal docente.
Ad ogni alunno, o coppia di alunni, verrà assegnata, ove possibile, una rispettiva postazione, in modo da
responsabilizzare e individuare i responsabili di un uso scorretto della macchina.
Alcuni minuti prima del termine della lezione il docente avrà cura di richiedere lo spegnimento delle
macchine, in modo da garantire la corretta procedura di fine sessione.
L’accesso al laboratorio deve avvenire per singola classe e sarà regolamentato in osservanza di un
orario settimanale predisposto. Eventuali variazioni potranno essere concordate direttamente con i
docenti interessati.
Il docente che utilizza il laboratorio si impegna a firmare l’apposito registro e si assume la responsabilità
di un uso corretto della strumentazione.
In tutti i computer della scuola a disposizione dei docenti e degli alunni (compresi quelli disposti nelle
aule di informatica e nei laboratori) è vietato installare programmi e modificare la configurazione delle
macchine e del sistema operativo
Art. 27
Norme di sicurezza per l’utilizzo dei laboratori
Il
consegnatario dell'aula e gli insegnanti che utilizzano i laboratori sono responsabili della
conservazione degli strumenti e dei materiali e del rispetto delle specifiche norme di sicurezza da parte
dei propri alunni.
Il compito dell'ordinaria manutenzione del laboratorio è affidato, ove presente, al collaboratore tecnico
che si fa carico, al termine di ogni esperienza, di rimettere in ordine il laboratorio.
Agli alunni è vietato entrare nei laboratori senza la presenza dell’insegnante o comunque senza la sua
espressa autorizzazione
Nei laboratori è vietato consumare alimenti o bevande; agli alunni è vietato utilizzare o maneggiare
strumenti e attrezzature non pertinenti con l'esercitazione in atto.
Gli alunni devono utilizzare, ove richiesti, i dispositivi di protezione individuale (camice, guanti, occhiali,
ecc.) e prestare la massima attenzione nel mettere in atto le misure di sicurezza e le precauzioni dettate
dagli insegnanti.
Gli insegnanti sono tenuti a controllare la situazione del laboratorio e delle postazioni all'inizio delle
lezioni.
Le chiavi del laboratorio sono affidate al personale ausiliario che provvede, quando richiesto, a
consegnarle all’assistente tecnico o ad aprire (e richiudere) direttamente i locali.
Ciascun alunno è responsabile del materiale assegnato a lui personalmente o al gruppo e risponde dei
danni procurati volontariamente o involontariamente.
Gli alunni devono lasciare in ordine i laboratori e le aule speciali al termine del loro utilizzo.
Titolo IV Docenti - Indicazioni per un ordinato svolgimento delle attività scolastiche
Art. 28 Norme di servizio
Ogni docente in servizio sarà presente almeno cinque minuti prima dell’inizio dell’ora per consentire il
puntuale avvio della lezione ( CCNL, art. 42 comma 5).
Art. 29 Vigilanza degli alunni
Ogni docente all'inizio della prima ora di lezione accoglierà gli alunni al loro arrivo in classe.
Il docente della prima ora giustificherà le assenze degli alunni controllando che non ci siano
contraffazioni.
Ciascun docente si adopererà perché ogni alunno sieda sempre allo stesso banco e sia responsabilizzato
alla buona tenuta dello stesso. La presente disposizione è valida anche e soprattutto per i laboratori.
Ciascun docente non consentirà l'uscita di più di un alunno per volta per i servizi.
Ciascun docente, durante l’intervallo avrà la responsabilità di vigilare sul corretto comportamento dei
propri alunni adottando tutte le misure che egli riterrà necessarie.
Ciascun docente vigilerà affinché gli alunni non fumino nei locali dell'istituto; egli stesso si adopererà per
costituire un modello comportamentale.
Al termine delle lezioni ogni docente accompagnerà la classe all'uscita vigilando che non si verifichino
incidenti lungo il percorso.
Il docente che per urgente o grave motivo o per ragioni di servizio dovesse allontanarsi dalla classe è
tenuto a chiamare il personale ausiliario per la vigilanza.
I permessi brevi nonché i permessi per motivi di famiglia, esami, ecc., previsti dal contratto collettivo
nazionale di lavoro sono, a seguito di domanda, autorizzati dal dirigente scolastico.
Art. 30 Presenza del docente alle assemblee di classe
Ciascun docente, in servizio nelle ore destinate all'assemblea di classe, assisterà all'assemblea stessa al
fine di " constatare il rispetto del regolamento" , nonché di garantirne l'ordinato svolgimento.
Per conseguire il perseguimento di importanti mete formative quali l'abitudine al dialogo, il rispetto degli
altri, l'osservanza delle più elementari regole democratiche, il docente che lo riterrà opportuno, senza
violare gli spazi di libertà propri dei giovani, potrà sollecitare l'impegno, la correttezza metodologica, la
valenza formativa del dibattito.
Art. 31 Oneri dei docenti
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all'orario del servizio e sono finalizzati allo
svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le attività di programmazione, progettazione,
ricerca, valutazione e documentazione necessarie all'efficace svolgimento dei processi formativi.
Ogni docente terrà costantemente aggiornato in ogni sua parte il registro personale, il
registro di classe, il registro di stato personale.
I docenti che utilizzano i laboratori dovranno firmare gli appositi registri in dotazione degli stessi
(informatica, biblioteca caseificio, succhificio, azienda )
Di volta in volta sul registro verranno annotate tutte le operazioni relative all'uso dei laboratori, nonché
le anomalie riscontrate.
Ogni docente avrà cura di consegnare alla classe gli elaborati entro quindici giorni dal loro svolgimento .
Il docente non consiglierà mai l'acquisto di libri di testo diversi da quelli in adozione.
Ogni docente si atterrà scrupolosamente alla programmazione presentata e concordata nell'ambito del
consiglio di classe, adoperandosi per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle mete formative.
Ogni docente procederà a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli obiettivi
prefissati ( C.M. n. 197/95).
Ogni docente avrà cura di non impartire lezioni private ad alunni della propria scuola ed informare il
preside delle lezioni private eventualmente impartite.
Ogni docente avrà cura di non accettare, qualunque sia il motivo, doni individuali degli alunni e delle
loro famiglie.
Ad ogni cambio dell’ora, uno dei
docente dell’ora successiva .
docenti in compresenza dovrà attendere l’arrivo del
I docenti avranno cura di timbrare personalmente il cartellino marcatempo.
Ciascun docente con incarico di “coordinatore di classe” avrà cura di compilare il prospetto del giornale
di classe, relativo alle assenze degli allievi.
Ogni docente coopererà al buon andamento della Scuola, collaborando alla realizzazione dei "deliberati"
collegiali.
Ciascun docente collaborerà con i colleghi impegnati nella realizzazione di particolari progetti ovvero con
coloro che sono impegnati nelle varie commissioni.
I docenti sono tenuti alla partecipazione ai corsi di aggiornamento programmati dal collegio dei docenti.
Le prove scritte saranno assegnate con cadenza mensile. Le fascette di contenimento degli elaborati
dovranno essere compilate in ogni loro parte.
Le prove orali dovranno essere sistematiche e in numero congruo alla verifica degli obiettivi.
Art. 32
Rapporti scuola - famiglie
Gli incontri scuola-famiglia, previsti nel corso dell'anno scolastico, sono almeno due, al termine del
primo e del secondo trimestre. I rapporti con le famiglie si svolgono anche in momenti ritenuti idonei dai
docenti..
Il coordinatore di classe è tenuto ad avvertire tempestivamente le famiglie, tramite la segreteria, dello
scarso profitto degli allievi, al fine di ricercare le più opportune soluzioni "mirate" ad un recupero
individualizzato.
Art. 33
Sostituzione docenti assenti.
I docenti assenti saranno sostituti con i criteri seguenti :
1.
2.
3.
4.
docente che deve recuperare un permesso orario\docente a disposizione
docente curricolare e docente di sostegno senza classe, compatibilmente con il suo orario di lezione;
qualsiasi docente disponibile a pagamento con precedenza del docente della classe;
docente curricolare o insegnante tecnico pratico in compresenza (la scelta del docente che deve
effettuare la sostituzione è demandata ai medesimi )
5. docente di sostegno senza alunno diversamente abile, compatibilmente con il suo orario di lezione;
6. docente di sostegno.
In quest’ultima ipotesi l’alunno diversamente abile può, a discrezione del docente di sostegno, seguire
lo stesso nella classe per la quale viene effettuata la sostituzione
Il docente che effettua la sostituzione è tenuto ad annotare l’argomento trattato sul giornale di classe
Nelle classi quarte e quinte nelle quali non è possibile sostituire il docente titolare assente nella sesta
e nella settima ora, sarà autorizzata l’uscita anticipata degli allievi.
I docenti impegnati nelle classi per qualsiasi motivo assenti, saranno a disposizione, nel rispetto
dell’orario di servizio, per eventuali sostituzioni.
Il docente di sostegno impegnato nella classe nella quale risulta assente il docente curriculare,
sostituirà il collega solo nell’ipotesi in cui non sia possibile provvedere alla sostituzione dello stesso con
altri docenti
Art. 34 Valutazione del periodo di prova
Ai fini della valutazione dell’anno di prova per i docenti neo immessi in ruolo, il Comitato di valutazione
terrà in conto dei sottoindicati parametri:
programmazione didattica ( qualità della stesura, rispetto della stessa)
utilizzo e frequenza laboratori ( ivi compresa l’azienda agraria)
qualità e quantità di esercitazioni svolte con gli alunni
utilizzo strumenti multimediali
strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione (contenuti e tipo di prove )
rispetto dell’orario di servizio
partecipazione alle attività collegiali e puntuale verbalizzazione delle eventuali problematiche
collegate alla programmazione
visite guidate
TITOLO V Personale ATA - Servizi amministrativi, tecnici e ausiliari
Art. 35 Funzioni amministrative, gestionali e operative
Il personale di segreteria, assicura la tempestività del servizio ed il rispetto dei tempi e delle procedure
per il disbrigo delle attività amministrative dell’istituto.
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria, entro tre giorni
lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza, entro cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.
Saranno
prese
in
considerazione,
per
quanto
possibile,
le
legittime
richieste del personale, purché sia assicurata la funzionalità del sevizio.
I collaboratori scolastici potranno essere utilizzati anche per i sevizi esterni.
Art.36 Doveri
I Collaboratori Scolastici devono assicurare la vigilanza degli alunni all’interno della Scuola
e provvedere all’accurata pulizia dei locali, dei servizi e dell’edificio. Esercitano inoltre
servizio di portineria, con rigoroso controllo dell’ingresso dell’Istituto, accoglienza del
pubblico, diffusione delle circolari e servizio rilascio fotocopie.
I Collaboratori Scolastici hanno il diritto-dovere di richiamare gli alunni che si intrattengono nei corridoi,
nei bagni o nell’atrio ed invitarli ad entrare nelle aule. Qualora gli alunni dovessero rifiutarsi di dare
seguito all’invito, i collaboratori scolastici hanno il dovere di segnalare ai docenti delle classi interessate
il rifiuto ai richiami anzidetti.
I Collaboratori Scolastici hanno il compito di attendere alla cura ordinaria dei locali e degli arredi
dell’Istituto.
I Collaboratori Scolastici non possono allontanarsi dal posto di servizio; in caso di necessità
devono presentare richiesta ed essere autorizzati dal Direttore dei servizi generali ed
amministrativi.
Non è consentito l’uso del telefono, della fotocopiatrice, del fax e di tutte le attrezzature della scuola per
uso personale o per motivi non attinenti alla gestione della Scuola.
Tutto il personale ATA è tenuto a rispettare il divieto dell’utilizzo del telefono cellulare durante le ore di
servizio in quanto elemento di disturbo al corretto svolgimento della attività di vigilanza che non può
essere interrotta da attività personali.
L’orario di servizio del personale ATA, sarà strutturato su forme di flessibilità che devono assicurare le
esigenze delle attività didattiche, educative ed amministrative sia in orario curriculare che in orario
extrascolastico.
TITOLO VI SICUREZZA
Art. 37 Norme di comportamento
Tutto il personale della scuola deve
1. tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano distrarre o
arrecare danno ad altri.
2. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da
specifici cartelli o indicate dai propri superiori.
3. Osservare le disposizioni riguardanti la sicurezza contenute nel piano di evacuazione.
4. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o
impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi,
scale di sicurezza, ecc...) ed in generale la normale circolazione.
5. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi. Ogni contenitore deve riportare
l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto.
6.. Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo
rilevata.
7 Riferire, in caso di infortunio, al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze
dell'evento con relazione scritta.
8. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti.
9. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.
10. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella
scuola.
11. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso.
12. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati.
13. Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune.
14. Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di
mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi
genere.
15. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena
eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante
il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario
appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
I docenti informeranno gli alunni che è vietato portare a scuola effetti inutili e pericolosi. Il personale
tutto ha facoltà di ritirare in ogni momento il materiale non attinente alla vita della scuola pericoloso o
pregiudizievole per la comunità scolastica.
In considerazione del fatto che le finestre di tutti i locali si aprono verso l'interno esponendo uno spigolo
vivo ad altezza a rischio, le finestre durante l'attività didattica, devono rimanere chiuse. Il ricambio
dell'aria avverrà periodicamente sotto la stretta sorveglianza dei docenti.
Il personale ausiliario farà uso limitato e con cautela delle sostanze chimiche utilizzate per la pulizia dei
locali, farà ricorso nella manipolazione, a dispositivi di protezione individuali (guanti) e si atterrà alle
modalità d'uso previste. Il materiale di pulizia sarà custodito, ad opera del personale ausiliario che ne è
responsabile, in luoghi a ciò deputati , in appositi armadi, chiusi a chiave, non alla portata degli alunni o
di qualunque altra persona. Nell'acquisto si privilegeranno sostanze meno pericolose e non infiammabili,
chiaramente etichettate; si eviterà il deposito di grosse quantità di materiale.
Nella pulizia dei locali, al fine di evitare l'esposizione ad agenti biologici il personale ausiliario dovrà far
ricorso a dispositivi di protezione individuale (guanti). Nella medicazione di ferite con presenza di
sangue si dovrà sempre far uso di guanti.
Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso occorre ripristinare la scorta.
L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.
Art. 38 Obblighi del personale
Ciascun Lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella degli
studenti e delle altre persone presenti sul luogo di lavoro e di apprendimento, su cui possono ricadere
gli effetti delle sue azioni o omissioni, seguendo le istruzioni ricevute e ai mezzi a disposizione.
In particolare, il personale:
a) osserva le disposizioni e le istruzioni date dal RSSP, dal SSP, dal Medico Competente, dal Dirigente e
dal responsabile o referente (docente, addetto, preposto di laboratorio, addetto all'emergenza) allo
scopo di assicurare la protezione collettiva e individuale;
b) utilizza correttamente, le apparecchiature, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati
pericolosi, nonché i dispositivi di sicurezza;
c) utilizza in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
d) segnala immediatamente al responsabile i guasti dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) e c), e
le altre eventuali condizioni di pericolo;
e) non rimuove o modifica i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
f) non introduce materiali, attrezzature senza autorizzazione del responsabile dell'istituto o del
laboratorio o dell'attività, né compie di sua iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua
competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o degli altri;
g) si sottopone a controlli sanitari se previsti nei suoi confronti;
h) contribuisce assieme al responsabile all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità
competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute durante l'attività scolastica.
i)
la lavoratrice gestante, puerpera o in periodo di allattamento fino a sette mesi dopo il parto, che
frequenti in modo regolare l'ambiente di lavoro o i laboratori di cui al presente regolamento, informa
della situazione il responsabile dell'attività o del laboratorio per le valutazioni del caso.
j) fornisce la propria collaborazione, partecipando attivamente alle iniziative di formazione e
informazione predisposte dall'Amministrazione o dai responsabili delle attività
Ciascun Lavoratore, per gli ambiti di propria competenza, fornisce agli studenti un'adeguata
informazione su:
a) i rischi per la sicurezza e la salute connessi all'attività della struttura in generale;
b) le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate;
c) gli eventuali rischi specifici cui è esposto in relazione all'attività svolta, le normative di sicurezza e
le disposizioni in materia;
d) i pericoli connessi all'uso delle sostanze e dei preparati pericolosi sulla base delle apposite schede
dei dati di sicurezza previsti dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
e) le procedure che riguardano le emergenze e le figure di riferimento;
Lo studente che può essere esposto ad un pericolo grave ed immediato riceve ogni informazione
necessaria circa le misure predisposte ed i comportamenti da adottare.
Art. 39 Obblighi degli studenti
1. Lo studente riceve dai docenti e dal personale incaricato dell'attività una informazione sufficiente ed
adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento ai laboratori frequentati e alle
attività specificamente svolte.
2. Osserva le disposizioni e le istruzioni date dal SPP (Servizio prevenzione e Protezione), dal dirigente e
dal responsabile o referente (docente, addetto, responsabile di laboratorio, addetto all'emergenza).
3. Lo studente usa i dispositivi di protezione individuale (DPI) eventualmente messi a sua disposizione,
cioè qualsiasi indumento, materiale o attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta allo scopo di
proteggere contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la sicurezza e la salute durante l'attività di
apprendimento,
4. Usa i DPI conformemente alle istruzioni ricevute, ne ha cura, non vi apporta modifiche e li riconsegna
dopo l'uso.
5. Utilizza, le apparecchiature, le attrezzature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, nonché i
dispositivi di sicurezza, correttamente, secondo le istruzioni ricevute
6. Per l'uso di attrezzature munite di videoterminali lo studente osserva le informazioni ricevute riguardo
alle modalità di svolgimento dell'attività e la protezione degli occhi e della vista.
7. Non rimuove, né modifica i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
8. Non introduce materiali, attrezzature senza autorizzazione del responsabile dell'Istituto o del
laboratorio o dell'attività, né compie di sua iniziativa operazioni o manovre che non sono di sua
competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o degli altri
9. Per le norme organizzative e comportamentali inerenti il regolare svolgimento delle attività all'interno
di singoli laboratori, si rinvia a quanto previsto nel presente regolamento.
10. Per le sanzioni amministrative, disciplinari conseguenti all'inosservanza delle disposizioni del
presente titolo, si rinvia alle norme specifiche per il personale e al titolo “ Studenti “
TITOLO VII Interventi di esperti per lo svolgimento di attività e insegnamenti facoltativi e
integrativi ai fini dell’arricchimento dell’offerta formativa
Art. 40 Individuazione esperti attività extracurricolari programmate nell’ambito del POF
ed attività curricolari programmate dagli organi collegiali
L’attribuzione dell’incarico avverrà con le modalità sopra richiamate per il conferimento di incarichi per i
quali siano previsti compensi contenuti nei limiti previsti dal DI n. 44/01; per incarichi per i quali
siano previsti compensi di importo superiore a detti limiti
gli esperti saranno ricercati attraverso
avviso pubblico che sarà pubblicato sul sito internet dell’Istituto e all’albo delle sedi coordinate e
inviato,a mezzo della rete di posta elettronica istituzionale, a tutte le scuole della provincia di Salerno
Art. 41 Individuazione esperti per progetti finanziati dall’Amministrazione e da altri Enti,
pubblici o privati
La individuazione degli esperti per progetti finanziati dall’Amministrazione e da altri Enti, pubblici o
privati sarà curata dai relativi gruppi di progetto o commissioni deliberate dal C.I. e sarà sottoposta alla
approvazione del C.I.
Il gruppo di progetto e la commissione, sulla base della progettazione didattica, valuterà le attività per la
cui realizzazione si richiede l’intervento di consulenza o di collaborazione didattica da parte di esperti e
provvederà a predisporre il bando per il reclutamento di esperti, .
Detto bando dovrà essere affisso all’albo dell’Istituto e delle sedi coordinate , pubblicato sul sito
internet dell’Istituto e inviato a mezzo della rete di posta elettronica istituzionale a tutte le scuole della
provincia di Salerno
Art. 42 Le Modalità di conferimento degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni
saranno effettuate ai sensi dell’art. 40 del Decreto n.44/2001.
TITOLO VIII NORME GENERALI
Art. 43 Giustifica assenze
Per la fruizione di permessi per visite specialistiche ciascun dipendente è tenuto a produrre
la certificazione del medico curante ( art. 17 CCNL 2003), ad autocertificare la oggettiva
impossibilità di effettuare dette visite al di fuori dell’orario di lavoro e a documentare
l’avvenuta fruizione della prestazione sanitaria, con l’esibizione di una certificazione
attestante il giorno, l’ora di inizio e fine della stessa.
La comunicazione di fruizione dei permessi di cui alla legge 104/92 per assistere familiari disabile dovrà
pervenire agli uffici di segreteria almeno un giorno prima
La richiesta di fruizione del congedo per motivi personali dovrà essere documentata mediante
autocertificazione;
La fruizione di congedo per malattia del figlio dovrà essere accompagnata dall’autocertificazione
attestante che l’altro genitore non sia in congedo negli stessi giorni per il medesimo motivo;
Le assenze nella partecipazione ad attività pomeridiane, non potendosi considerare le ore di assenza
come frazione della giornata spettante per malattia, saranno considerate come permessi brevi ed in
quanto tali comportano obbligo di recupero per il docente entro il mese successivo.
Le assenze per malattia e i permessi retribuiti, restano disciplinati da quanto previsto nel Decreto legge
n. 112 del 2008, noto come decreto Brunetta. Lo stesso, difatti, all’art. 71 disciplina le nuove modalità
per le assenze dal servizio dei pubblici dipendenti, a far data dal 26 giugno 2008.
ALLEGATO 1
Decreto del Presidente della Repubblica
21 novembre 2007, n. 235
(in GU 18 dicembre 2007, n. 293)
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo
statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative
alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New
York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o
sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249,
concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'Adunanza del 25 luglio
2007;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi
nell'Adunanza del 17 settembre 2007;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12
ottobre 2007;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
EMANA
IL SEGUENTE REGOLAMENTO
Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Art. 1 - Vita della comunità scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e
lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella
diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione dei diritto allo
studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia
con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzía ratificata
a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui parte, fonda il
suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo
sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e
persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze
e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 - Diritti
l. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi,
anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti,
anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi
liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente
alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. l dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste da regolamento di istituto, attivano con gli studenti un
dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli
obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e dei materiale
didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti
della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro
opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono
essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano, autonomamente, il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le
attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro
lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo- didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica,
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio dei diritto di associazione
all'interno della scuola secondaria superiore, dei diritto degli studenti singoli e associati a svolgere
iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di
cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex
studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 - Doveri
l. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti dei capo d'istituto, dei docenti, dei personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti
a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art. 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 - Disciplina
1. l regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative
sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito
indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento dei senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al
comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinione correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, al principio
di gradualità nonchè, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto
della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati
dal consiglio di classe. Le sanzione che comportano un allontanamento superiore a quindici giorni e
quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’ esame di Stato conclusivo
del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’Istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente
e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso la durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
1 I. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla
commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 - lmpugnazioni
1. Per l'irrogazione delle sanzioni di cui all'articolo 4, comma 7, e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all'articolo 328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
2. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1, è ammesso ricorso, da parte degli
studenti nella scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni
dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola,
istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, dei quale fa parte almeno un
rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
3. L'organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione dei presente regolamento.
4. Il dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica decide, in via definitiva, sui reclami proposti
dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni dei
presente regolamento anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo
parere vincolante di un organo di garanzia composto, per la scuola secondaria superiore, da due
studenti designati dalla Consulta provinciale, da tre docenti e da un genitore designati dal Consiglio
scolastico provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili nominata dal
dirigente dell'Amministrazione scolastica periferica. Per la scuola media in luogo degli studenti sono
designati altri due genitori.
Art. 6 - Disposizioni finali
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati, previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori
nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita
copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. Abrogato il Capo ll del Titolo l del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto, munito dei sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi
della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
ALLEGATO 2
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
( In applicazione del DPR 21/11/2007, n.235- REGOLAMENTO RECANTE MODIFICHE ED
INTEGRAZIONI AL DPR 24/6/1998, n.249, concernente lo STATUTO DELLE STUDENTESSE E
DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA e del DPR n. 122 del 22 giugno 2009)
Il presente regolamento intende offrire a tutti gli utenti della scuola puntuali riferimenti per costruire
diversi momenti su cui si basa la convivenza educativa. La nuova disposizione ministeriale prevede il
ritorno a livello valutativo del voto in condotta . La valutazione del comportamento entra a far parte del
giudizio complessivo di ogni singolo studente. Quindi gli studenti saranno certamente valutati in base ai
risultati conseguiti nelle singole discipline , ma anche facendo riferimento ai comportamenti tenuti.
Le norme che regolano i doveri degli studenti , le infrazioni disciplinari e le relative sanzioni , sono
individuate e classificate nei successivi articoli 2 e 3.
Articolo 1
Principi e criteri in materia di disciplina
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza
civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri,
nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che
governano la convivenza civile generale e la vita scolastica in particolare.
1. La responsabilità disciplinare è personale.
2. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre
le proprie ragioni.
3. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero
dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità
scolastica.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio
di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.
5. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento
e delle conseguenze che da esso derivano e allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica entro i 15
giorni sono adottati dal Consiglio di Classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a
quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.
7. I comportamenti che sono perseguibili penalmente non rientrano nelle norme del presente
regolamento. Tali comportamenti saranno segnalati alle autorità competenti attraverso il D.S. o per
diretto interessamento dei singoli.
8. Il rispetto e gli obblighi previsti dal presente Regolamento e le corrispondenti sanzioni disciplinari
sono validi sia all’interno dell’edificio scolastico sia durante tutte le attività scolastiche previste anche
fuori dall’Istituto e dell’orario di lezione (viaggi, visite guidate , assemblee, conferenze , spettacoli ecc)
9. Nei casi non elencati nelle Tabelle di riferimento, le sanzioni verranno applicate per analogia di
gravità a quelli descritti nel presente Regolamento
10. Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui all'art.1 del presente regolamento e delle disposizioni dei
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e D.P.R. 21 novembre 2007, n 235, l'organo competente comminerà i
provvedimenti sulla base delle relative infrazioni.
11. I richiami sul registro di classe potranno, secondo i criteri stabiliti dal Regolamento D’Istituto , avere
ripercussioni sulla valutazione della condotta.
12. In caso di danneggiamento o sottrazione di materiale il/i responsabile/i accertato/i risarcisce il
danno entro 15 giorni dalla richiesta scritta del Dirigente Scolastico, fatti salvi i procedimenti disciplinari
conseguenti.
Qualora non sia possibile individuare il responsabile, il Dirigente Scolastico valuta la possibilità di
ripartire il risarcimento del danno tra gli studenti della classe ed eventualmente dell’intero Istituto
Art. 2
Infrazioni
infrazioni lievi
- Comportamento occasionalmente scorretto nei confronti dei compagni e del personale della scuola;
Occasionale disturbo durante il regolare svolgimento della lezione e delle attività extracurricolari
ed extrascolastiche
Uso del telefono cellulare durante l’attività didattica
Abbigliamento non compatibile con il rispetto dell’ambiente scolastico e atteggiamento contrario
alla decenza
Poca puntualità nello svolgimento delle esercitazioni assegnate
Partecipazione selettiva al dialogo educativo e alla vita scolastica
Inadeguato rispetto di attrezzature, arredi e strutture scolastiche;
Assenze non sempre giustificate
Tendenza a strategici ritardi ed uscite anticipate, anche se giustificati
occasionali violazioni dei regolamenti di laboratorio, degli spazi attrezzati e delle prescrizioni
relative alla sicurezza
Partecipazione ad assenza di massa
infrazioni gravi non reiterate
- Infrazioni lievi reiterate
- Contraffazione di firme di giustificazione
Atti di bullismo
Azioni ai danni di soggetti deboli e degli alunni diversamente abili;
Utilizzo di termini offensivi e lesivi della dignità altrui
Inerzia nei confronti del dialogo educativo
Danneggiamento di strutture o materiale della scuola
Manomissione di registri scolastici
Abbandono dell’aula senza il permesso del docente
infrazioni gravi reiterate
Tutte le infrazioni gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate
Sottrazione di registri scolastici
Atti di violenza
Introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe
Furto
Uso improprio del telefono cellulare, utilizzato come videocamera o fotocamera, avvenuto senza
il consenso preventivo della persona ripresa.
infrazioni gravissime
Reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o determinano pericolo per
l’incolumità delle persone
Grave danneggiamento della struttura scolastica con atti di vandalismo
Atti di violenza gravi da ingenerare un elevato allarme sociale
Comportamenti perseguibili dall’autorità giudiziaria
Art. 3
Sanzioni e organi che le irrogano
Per le infrazioni lievi:
Sanzioni
Richiamo verbale
Annotazione scritta sul registro di classe
Allontanamento temporaneo dalla classe
Ritiro del telefono cellulare da restituire ai genitori
Risarcimento dei danni arrecati
Comunicazione alle famiglie
Organi preposti
Docente, responsabile di plesso o sede coordinata, Dirigente Scolastico
(coordinatore per comunicazioni alle famiglie)
Per le infrazioni gravi non reiterate
Sanzioni
Annotazione scritta sul registro di classe
- Risarcimento dei danni arrecati
Comunicazione alle famiglie.
Ammonizione scritta
Temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica fino a tre giorni.
Organi preposti
- Docente, responsabile di plesso o sede coordinata, Dirigente Scolastico
(coordinatore per comunicazioni alle famiglie)
- Direttore di sede o Dirigente scolastico per le ammonizioni scritte
- Consiglio di Classe per l’allontanamento dalla comunità scolastica
Per le infrazioni gravi reiterate
Sanzioni
- Temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica da 3 a 15 giorni.
(in caso di scrutinio finale non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato)
Organo preposto
Il Consiglio di classe (con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori e degli studenti)
Per le infrazioni gravissime
Sanzioni
- Allontanamento temporaneo dalla scuola per un periodo superiore a 15 giorni. (in caso di scrutinio
finale non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato)
-Allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.
Organo preposto
- Consiglio di Istituto
Articolo 4
Procedimento di irrogazioni delle sanzioni disciplinari
Il rimprovero verbale può essere disposto sa ciascun operatore scolastico; interventi di livello superiore
sono sempre disposti o promossi dagli insegnanti.
Le sanzioni disciplinari vengono irrogate dal competente organo solo dopo aver invitato l’alunno ad
esporre le proprie ragioni.
-
-
Le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica fino a 15 giorni sono adottate dal
Consiglio di Classe secondo la seguente procedura:
Entro cinque giorni dall’episodio sanzionabile, convocazione dell’alunno che ha commesso l’infrazione e
dei suoi genitori (se minorenne) e del Consiglio di classe allargato a tutte le componenti ivi compresi gli
studenti e i genitori, fatto salvo il dovere di astensione (qualora faccia parte dell’organo lo studente
sanzionato o il genitore di questi) e di successiva e conseguente surroga;
salvo volontà contraria dello studente, esposizione delle sue ragioni in un contraddittorio con eventuale
verifica sulle stesse
deliberazione in merito all’irrogazione della sanzione disciplinare.
nel caso di applicazione della sanzione, comunicazione scritta della stessa, per mezzo di raccomandata
con ricevuta di ritorno (vale la data dell’Ufficio Postale), entro 10 giorni, allo studente e ai genitori con
motivazione, anche sintetica, in relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata.
Entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione all’interessato,questi può fare ricorso ad un apposito
Organo di Garanzia della scuola, il quale dovrà assumere decisioni entro 10 giorni dal ricevimento del
ricorso
In caso di presentazione di ricorso l'esecuzione della sanzione e/o della attività alternativa è sospesa fino
alla decisione dell'organo di appello.
Il ricorso potrà essere inoltrato anche al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale (art. 5 comma 3 del
DPR 235/2007), che dovrà decidere previo parere vincolante di un Organo di Garanzia Regionale. Se
entro 30 giorni tale Organo non si esprime, il Direttore si esprimerà indipendentemente dall’acquisizione
del parere.
Le decisioni in merito al ricorso verranno immediatamente comunicate agli interessati.
Articolo 5
Garanzie per gli studenti
Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento non influiscono sulla valutazione de profitto delle
singole discipline, ma sul voto di condotta, determinante ai fini dell’ammissione all’anno scolastico
successivo o all’esame conclusivo.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui dignità
Nei periodi di allontanamento non superiori ai quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di
allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e,ove necessario, con i
servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri
all’inclusione,, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
Il Consiglio di classe darà indicazioni di studio allo studente per evitare che l’allontanamento dalle lezioni
danneggi l’allievo.
Articolo 6
Conversione delle sanzioni
L’organo che commina la sanzione offre sempre la possibilità di convertirla in attività a favore della
comunità scolastica, o in altre attività con finalità sociali individuate nel provvedimento che possano
utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento, individuandole in modo proporzionale alla
mancanza disciplinare.
Queste attività, che non devono necessariamente svolgersi contemporaneamente alle ore di
lezione, possono consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione
di spazi, o pulizie; collaborazione nella sistemazione di archivi o altro lavoro utile; riordino
della biblioteca e/o altri servizi della scuola; nella predisposizione di materiali didattici per
gli allievi diversamente abili; aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli
spazi della scuola.
La conversione della sanzione comporta la possibilità per lo studente di evitare l’ammonizione scritta
e/o l'allontanamento dalla comunità scolastica.
Articolo7
Impugnazioni
Gli interventi di richiamo non sono impugnabili; le sanzioni sono impugnabili davanti all’Organo di
Garanzia d’Istituto di cui agli articoli successivi.
L’impugnazione viene effettuata tramite ricorso scritto indirizzato al Dirigente Scolastico entro quindici
giorni dal ricevimento della notifica della sanzione. A tale scopo le sanzioni che prevedono
l’allontanamento dalla comunità scolastica decorrono quindici giorni dopo la notifica; tale disposizione
non si applica nel caso nel caso del livello di alta gravità previsto dalla Tabella C, quando vi sia pericolo
immediato per le persone.
Nel ricorso sono riportati i punti contestati della sanzione e le relative motivazioni. I ricorsi possono
essere inoltrati, oltre che dai genitori dell’alunno destinatario della sanzione, da chiunque ne abbia
interesse, incluse eventuali pari offese.
Articolo 8
Composizione dell’Organo di Garanzia e norme
L’Organo di garanzia è espressione del Consiglio di Istituto ed è così composto:
il Dirigente Scolastico, che lo presiede;
un docente eletto dalla componente docenti del Consiglio di Istituto;
uno studente eletto dalla componente studenti del Consiglio di Istituto;
un genitore eletto dalla componente genitori del Consiglio di Istituto;
un non docente eletto dalla componente ATA del Consiglio di Istituto;
Per ciascun componente è previsto un membro supplente. Alle sedute dell’OG può essere invitato il
docente che ha rilevato i fatti che hanno determinato la sanzione oggetto del ricorso.
Le norme relative all’Organo di Garanzia:
l’O.G. resta in carica due anni
l’O.G viene convocato dal Dirigente Scolastico;
in caso di assenza, il Dirigente Scolastico verrà sostituito da un suo collaboratore;
I genitori e gli alunni componenti l’O.G. non possono partecipare alla seduta, in qualità di
componenti l’organo stesso, ne assumere iniziative relative alle sanzioni in cui sono direttamente
coinvolti. Non possono partecipare alla seduta, in qualità di componenti l’organo stesso, ne assumere
iniziative relative alle sanzioni il docente che abbia irrogato la sanzione;
Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel
verbale, nella quale non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità,
prevale il voto del Presidente.
Presso l’Ufficio Scolastico Regionale è istituito l’Organo di Garanzia Regionale, presieduto dal Direttore (o
da un suo delegato) e formato da due studenti delegati dal coordinamento regionale delle consulte
provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica
regionale. Detta istituzione decide in via definitiva sui reclami contro le violazioni del presente
Regolamento e dello Statuto degli studenti e delle studentesse.
Articolo 9
Compiti dell’Organo di Garanzia
All’O. G. spetta di esaminare i ricorsi, di cui al precedente Articolo 5, da parte di chiunque vi abbia
interesse, contro le sanzioni disciplinari irrogate agli studenti. Esso decide, inoltre, su richiesta degli
studenti o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che sorgano all’interno dell’Istituto, in merito
all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti.
Nello svolgimento dell’esame dei ricorsi l’O.G può richiedere l’audizione dei soggetti interessati; chiunque
ne abbia interesse può richiedere di essere ascoltato dall’organo o inviare una memoria scritta.
L’O.G. può formulare proposte al Consiglio di Istituto per la modifica del Regolamento interno di
disciplina.
L’O.G. delibera nel rispetto dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e del presente Regolamento
di disciplina.
Articolo 10
I ricorsi per le sanzioni disciplinari
Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al regolamento di
disciplina, può essere presentato dall'alunno o da uno dei genitori (per l'alunno minorenne) mediante
istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie
considerazioni inerenti all'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano
dallo stesso.
Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di 15 giorni dalla
comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti.
L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.
Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi
confermata
Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile presentare
memorie e documentazione integrativa.
Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o delegando un componete istruttore, provvede a
reperire, se necessario, gli atti e le testimonianze di quanti coinvolti
L'organo si riunisce entro i tempi previsti e alla seduta chiama a partecipare lo studente a cui è stata
irrogata la sanzione disciplinare.
Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di un
non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta.
Le loro testimonianze sono rese a verbale.
L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la
possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.
Delle deliberazioni viene data notifica al ricorrente e ad eventuali altri interessati. Il verbale della
riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e
sulla privacy
Articolo 11
Patto educativo di corresponsabilità
In applicazione dell’art. 5 bis del DPR 249/98 come modificato dal DPR 235/2007, la scuola predispone
il documento recante il “Patto educativo di corresponsabilità”, che impegna operatori scolastici e
genitori/affidatari a migliorare il rapporto di collaborazione finalizzato al successo educativo e al rispetto
del presente regolamento, delle disposizioni contenute nelle altre carte fondamentali d’Istituto e dello
Statuto delle studentesse e degli studenti
Il patto educativo di corresponsabilità viene sottoscritto dal genitore e dall’alunno all’atto della
presentazione della domanda di iscrizione alla scuola; la firma della domanda d’iscrizione implica la
sottoscrizione del patto.
Il Patto viene illustrato ai genitori degli alunni di terza media nell’ambito delle assemblee convocate per
l’orientamento scolastico; sulla base delle osservazioni emerse il Consiglio di Istituto adotta le eventuali
modifiche. Proposte di modifica possono essere prodotte anche dai Consigli di Classe dal Collegio dei
Docenti e dai singoli genitori.
3
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
• Visto il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”
• Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
• Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione del bullismo”
• Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni
cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari,
dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” si stipula con la famiglia dell’alunno il
seguente
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica
autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto ditale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo
scolastico.
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
• fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto
dell’identità di ciascuno studente;
• offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di
qualità in un ambiente educativa sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel
rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
• offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il
successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e di incentivare
le situazioni di eccellenza;
• favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e
integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione
di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della
salute degli studenti;
• garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante
rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della
privacy;
• comunicare alle famiglie l’andamento didattico e disciplinare (valutazioni, assenze, ritardi,....) allo
scopo di ricercare ogni possibile sinergia.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
• valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte
educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;
• conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i
docenti;
• tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle
ore di ricevimento dei docenti;
• invitare i propri figli a non fare uso di cellulare in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi;
• intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di Presidenza e con il Consiglio di classe, nei
casi di scarso profitto e/o in disciplina;
• risarcire la scuola per i danneggiamenti arrecati dall’uso improprio dei servizi, per i danni agli arredi e
alle attrezzature e peri ogni altro danneggiamento provocato da cattivo comportamento e, in concorso
con altri, risarcire il danno anche quando l’autore del fatto non dovesse essere identificato;
• informare la scuola su eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento
scolastico dello studente;
• sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
• vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola e sulla costante frequenza dello studente;
• discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione
scolastica.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
• presentarsi con puntualità alle lezioni ;
• rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo,
impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; seguire con attenzione quanto
viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie
conoscenze ed esperienze;
• prendere coscienza dei personali diritti e doveri e rispettare persone, ambienti e attrezzature;
• spegnere i telefonini cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (la violazione
ditale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il
deferimento alla autorità competenti nel caso in cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non
autorizzate e comunque, lesive dell’immagine
della scuola e della dignità degli operatori scolastici);
• tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri
compagni;
• usare un linguaggio e un abbigliamento consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;
• evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. Gli alunni
dovranno indennizzare il danno prodotto.
ALLEGATO 3
REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI DI IDONEITÀ, INTEGRATIVI E
PRELIMINARI
DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 19.05.2015 N. 6/6
ESAMI DI IDONEITA’ (riferimento normativo OM. 90/2001)
Possono presentare la domanda per gli esami di idoneità:
1. I candidati esterni che siano in possesso di licenza media e siano trascorsi tanti anni quanti ne siano
previsti dal corso per l’ammissione alla classe richiesta (intervallo prescritto).
2. I candidati esterni che abbiano compiuto o compiano nell'anno in corso il ventitreesimo anno di
età sono dispensati dall'obbligo dell'intervallo e dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio
inferiore. Sono considerati candidati esterni anche gli alunni che cessano di frequentare la scuola
prima del 15 marzo.
3. Possono partecipare agli esami di idoneità anche gli alunni interni che intendono sostenere esami
di idoneità per la classe immediatamente superiore a quella successiva alla classe da essi
frequentata,
purché siano stati promossi nello scrutinio finale e subordinatamente alla decorrenza
dell'intervallo prescritto. Questa può essere la condizione di uno studente che abbia perso uno o più
anni, in passato.
I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti quella alla
quale aspirano.
I candidati in possesso del diploma di maturità, di abilitazione di scuola magistrale o di qualifica
professionale, ovvero di idoneità o promozione ad una classe precedente l’ultima o ammissione alla
frequenza alla classe terminale sostengono le prove di esame (scritte, grafiche, scrittografiche, orali e
pratiche) sui programmi delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie o
parti di materie non comprese nei programmi della scuola di provenienza.
Presentazione delle domande. Sessione di esame
Le domande di ammissione agli esami di idoneità devono essere presentate al dirigente scolastico
mediante un modulo che può essere ritirato in segreteria
Il termine per la presentazione della domanda agli esami di idoneità è fissata da
Ordinanza
Ministeriale (in genere 20- 25 marzo corrente anno scolastico).
Le domande di ammissione agli esami di idoneità debbono essere presentate al dirigente scolastico
entro il 25 marzo 2015
Le domande di ammissione agli esami di idoneità devono essere presentate, nella sede prescelta, ad un
solo istituto.
La sessione degli esami di idoneità ha inizio nel giorno stabilito dal dirigente scolastico, sentito il
Collegio dei docenti e nel nostro istituto si svolgono nel mese di settembre, prima dell’inizio delle
lezioni dell’anno scolastico successivo.
ESAMI INTEGRATIVI (riferimento normativo OM. 90/2001 art.24)
Qualora uno studente, promosso in sede di scrutinio finale o di esami di idoneità, intenda
cambiare ordine, tipo o indirizzo di scuola può sostenere, in un'apposita sessione speciale nel mese di
settembre, esami integrativi su materie o parti di materie non comprese nei programmi del corso di
studio di provenienza.
Gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità alle classi suindicate possono sostenere
in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo, esami integrativi soltanto per classe corrispondente a
quella frequentata con esito negativo; analogamente i candidati esterni che non hanno
conseguito
l'idoneità
possono
sostenere
gli
esami
integrativi
soltanto
per
classe
corrispondente a quella cui dà accesso il titolo di studio posseduto.
I candidati in possesso di diploma di qualifica o di promozione a una classe intermedia di un corso di
qualifica possono proseguire gli studi in altro corso di qualifica, previ esami integrativi su materie o
parti di materie non seguite nel corso di provenienza
Presentazione delle domande. Sessione di
esame
Le domande di ammissione agli esami integrativi devono essere
presentate al dirigente
scolastico mediante un modulo che può essere ritirato in segreteria
Per l ’anno scolastico 2015/16 il termine per la presentazione della domanda agli
esami integrativi è fissata al 28 giugno 2016.
La domanda deve essere presentata alla Segreteria Didattica dell’Istituto corredata dalle pagelle
degli anni frequentati in altri istituti con esito finale positivo.
Gli esami si svolgono nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno
scolastico successivo.
ESAMI PRELIMINARI
Cosa sono
Sono gli esami che sostengono, obbligatoriamente,
presentato domanda di ammissione agli Esami di Stato.
tutti
i
candidati
esterni
che
abbiano
Presentazione delle domande
L’ammissione agli Esami di Stato dei candidati esterni che abbiano presentato domanda entro i
termini stabiliti (solitamente indicati dalla Circolare Ministeriale emanata ogni anno nel mese
di ottobre), è subordinata al superamento di un esame preliminare inteso ad accertare,
attraverso prove scritte, grafiche, scritto-grafiche, pratiche e orali, le discipline previste dal piano di
studi.
Requisiti di ammissione
Sono ammessi obbligatoriamente agli esami preliminari tutti i candidati esterni che abbiano
presentato domanda di ammissione agli Esami di Stato.
La domanda e la documentazione presentata sarà valutata dal Consiglio di Classe al quale il candidato
è stato assegnato, sulla base delle indicazioni di una apposita commissione.
Prove d‘esame
Il candidato dovrà sostenere un esame su tutte le discipline dell’ultimo anno o degli anni per i quali non
siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva.
La segreteria avrà cura di comunicare al candidato, mediante lettera raccomandata, le deliberazioni
adottate dal Consiglio di classe.
Successivamente, il candidato potrà richiedere alla segreteria didattica dell’Istituto l’acquisizione,
anche in formato digitale, dei programmi delle discipline oggetto di prove d’esame.
Inoltre tutti i candidati saranno tenuti al pagamento della tassa di 100 € per ogni anno da
integrare.
NOTA: Per i candidati in possesso di titolo di studio di diverso indirizzo, le materie da integrare saranno
individuate sulla base della valutazione del curriculum di studio presentato. In caso di mancata
presentazione del curriculum dovranno essere integrate tutte le materie di indirizzo del corso di studi.
Non potranno essere prese in considerazione domande trasmesse in tempi non utili per la definizione
delle materie da sostenere per l’esame preliminare (almeno 20 giorni prima del calendario degli esami
preliminari definito nel piano annuale delle attività).
Sessione di esame
L'esame preliminare è sostenuto davanti al Consiglio della classe dell'istituto, statale o paritario,
collegata alla commissione alla quale il candidato è stato assegnato.
Gli esami si svolgono nella seconda metà del mese di maggio. Il calendario delle prove è emanato entro
il 31 maggio.
Coloro che si non si presentassero al loro primo giorno di prove senza fornire valida e documentata
giustificazione saranno d’ufficio considerati come rinunciatari.
Coloro che nei giorni di prove presentassero validi e gravi motivi di impedimento a partecipare
alle stesse (per es. di salute o familiari) devono dare immediata comunicazione, anche telefonica o
via e-mail, all’Istituto in modo che la commissione possa elaborare un nuovo calendario. Gli
stessi sono comunque tenuti a presentare entro il giorno successivo la documentazione attestante
l’impedimento (certificato medico o altra certificazione).
Esito
Per ottenere l’ammissione all’Esame di Stato il candidato deve raggiungere la sufficienza in tutte le
discipline. L’esito dell’esame viene affisso all’albo dell’Istituto il giorno successivo allo svolgimento degli
scrutini.
ALLEGATI
PIANO DI INCLUSIONE
ALLEGATI DA COMPLETARE A SETTEMBRE
PROGRAMMAZIONI CONCORDATE
COMPOSIZIONE CONSIGLIO ISTITUTO ELENCO COORDINATORI DI CLASSE
ELENCO VISITE GUIDATE
CALENDARIO SCOLASTICO