Scarica il file in formato PDF - 169 Kb

Transcript

Scarica il file in formato PDF - 169 Kb
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di SIRACUSA
Tel. 0931-752607 - Telefax 0931-494408
 [email protected]

Prot. n. /13
Siracusa, 11 ottobre 2013
A.S.E. IL PRESIDENTE DELLA CORTE DI APPELLO
CATANIA
A S.E. IL PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA
CATANIA
OGGETTO: RELAZIONE ANNUALE SULL’ANDAMENTO DELLA GIUSTIZIA
NEL DISTRETTO DI CATANIA (PERIODO 1 LUGLIO 2012 – 30 GIUGNO
2013). Rif.: 10126/U1.1.3. del 18.7.2013 e 12858/U1.1.3 del 1.10.2013
OSSERVAZIONI DI SINTESI SULL’ANDAMENTO DELLA GIURISDIZIONE
PENALE NEL CIRCONDARIO, STRUTTURA DELL’UFFICIO, PROGETTI DI
DIGITALIZZAZIONE, INFORMATIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI BEST
PRACTICES
Il territorio del Circondario è tradizionalmente suddiviso in tre aree
dove sussistono forme di criminalità comune e organizzata, con
caratteristiche differenti. Non può dirsi che il fenomeno riconducibile alla
criminalità organizzata nella Provincia di Siracusa abbia subito alcuna
significativa flessione, i conflitti intercorrenti tra i gruppi contrapposti
sembrano in genere composti senza ricorrere a delitti di sangue e da
tempo si rileva una sorta di accordo federativo che implica un controllo
articolato del territorio e una distribuzione concordata degli affari illeciti.
Nell’area nord (Lentini, Francofonte, Augusta), vi sono significative e
storiche presenze di Cosa nostra, collegate tradizionalmente alla famiglia
di Santapaola, attraverso il gruppo Nardo, mentre a Francofonte sussiste
un’intensa attività criminale collegata a frange che operano a Vizzini e nel
calatino oltreché a Scordia. Nell’area Sud (Noto, Pachino, Avola e
1
Rosolini) e a Siracusa, dominano altri gruppi criminali, in particolare
Aparo, Trigila e Santa Panagia, quest’ultimo un’articolazione del gruppo
Aparo, tutti dediti prevalentemente al traffico di stupefacenti e alle
estorsioni, in costante collegamento e contrapposizione ai gruppi operanti
nel ragusano e a Vittoria. Nel centro urbano di Siracusa e nell’hinterland
domina il gruppo Urso – Bottaro - Attanasio, nemico storico degli altri
gruppi appena citati che sembrano essersi federati fra loro. Nella zona
pedemontana (Floridia, Solarino, Sortino) dominano gli Aparo. L’azione di
contrasto al crimine in tutte le sue forme è assolutamente efficace. Il 4
luglio 2012 veniva arrestato nei pressi di Senigallia Paolo Bottaro, 61 anni,
esponente della cosca mafiosa Aparo-Nardo-Santapaola, con un’azione
che ha inferto un colpo importante all’operatività della cosca.
Il Circondario è caratterizzato dalla presenza di rilevanti
interessi economici che ruotano attorno al Petrolchimico e alle Raffinerie
dei poli di Priolo, Melilli, Augusta. Il sistema economico siracusano è
imperniato su questi poli e sugli appalti e subappalti che ne costituiscono
le propaggini immediatamente operative. Tale struttura particolare
dell’economica ha finito per non far emergere nel tessuto economico della
provincia una classe imprenditoriale autonoma dotata di propria iniziativa
economica né ha consentito il formarsi di una serie di piccole e medie
imprese, come è avvenuto invece nel territorio ragusano, in quanto le
attività più redditizie sono fiorite all’ombra e sotto l’egida dei poli
petrolchimici. Il commercio si è stabilizzato lungo un crinale di alternanza
fra crisi economica e sviluppo, senza avere la presenza di grandi
ipermercati o parchi commerciali come è invece avvenuto nel territorio
etneo. Contemporaneamente, però, si è diffusa una notevole istanza di
tutela dell’ambiente, delle risorse storiche, artistiche e archeologiche e dei
vincoli dell’area siracusana, oltreché della salute nei luoghi di lavoro.
Il mercato economico ortofrutticolo di Pachino è uno dei siti di
maggiore attrazione delle dinamiche criminali che si esprimono attraverso
il monopolio del trasporto su gomma, l’applicazione di prezzi imposti,
fenomeni di contraffazione e di manipolazione di prodotti tutelati.
La pubblica amministrazione non è esente da infiltrazioni
mafiose, al riguardo va rammentato come con decreto del Presidente della
Repubblica del 7.3.2013, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su
proposta del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, è stato
deliberato lo scioglimento, ai sensi della normativa antimafia, del consiglio
comunale di Augusta per la durata di diciotto mesi, con l’insediamento
della commissione straordinaria composta dal Prefetto dr.ssa Maria
Carmela Librizzi, viceprefetto dr.ssa Maria Rita Cocciufa e dal dirigente
amministrativo Area 1 II fascia viceprefetto dr. Francesco Puglisi. Detto
decreto è intervenuto in seguito ai risultati di approfonditi accertamenti
espletati dal commissario straordinario, Antonino La Mattina, inviato con i
poteri del sindaco e della giunta, con decreto del Presidente della Regione
Siciliana, in data 20 settembre 2012, adottato ai sensi dell'art. 11 l. reg.
15.9.1997, n. 35, a seguito delle dimissioni dalla carica rassegnate dal
sindaco. Sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata che
hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti,
2
presumibilmente dal gruppo Nardo di Lentini appartenente a Cosa nostra,
famiglia di Santapaola, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità
dell'attività comunale. Va rammentato che per la legge regionale le
dimissioni del sindaco comportano la cessazione dalla carica della giunta,
ma non del consiglio che rimane in carica fino a nuove elezioni. Il
30.8.2012 si era insediata una commissione ispettiva nominata dal
Prefetto di Siracusa al Comune di Augusta, commissione, coordinata dalla
vice prefetto vicario Giusy Scaduto, che aveva ricevuto un mandato
iniziale di tre mesi, per effettuare delle indagini, poi prorogato di un mese. I
funzionari amministrativi della Prefettura di Siracusa sono stati coadiuvati
da agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. La Commissione
prefettizia ad Augusta fu insediata in seguito agli sviluppi di una ispezione
effettuata al Comune nel corso del 2008, da parte della Direzione
Distrettuale Antimafia di Catania, ove venne acquisita una corposa
documentazione ed al termine dell’indagine fu inoltrato un rapporto al
ministero dell’Interno che delegò la Prefettura di Siracusa a nominare ed
inviare ad Augusta una commissione ispettiva. All’ex sindaco, Massimo
Carrubba del Pd, già dimessosi nel mese di agosto 2012, ed al suo
assessore agli Affari cimiteriali, Luigi Antonio Giunta, era stato inviato un
avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di
scambio aggravato. I fatti contestati risalivano alle elezioni amministrative
del 2008, vinte per soli 297 voti da Carrubba. Un avviso di garanzia per
voto di scambio aveva raggiunto anche l’ex consigliere comunale Carmelo
Trovato dell’Mpa. Detti provvedimenti erano scaturiti all’interno dell’attività
di indagine “Morsa 2”, coordinata dalla Procura della Repubblica di
Catania. E’ stata proposta impugnazione del decreto di scioglimento da
parte di alcuni consiglieri comunali e del sindaco dinanzi al TAR Lazio, che
ha rigettato la sospensiva, con ordinanza del 21.6.2013, ordinando
adempimenti istruttori, segnatamente l’acquisizione della relazione del
prefetto di Siracusa 7.12.2012, nonché la relazione – o le relazioni - della
commissione d’indagine nominata dal prefetto il precedente 29 agosto
2012, il procedimento è stato rinviato all’udienza del 9.4.2014. Sono
pendenti vari proc. pen., sul tema, iscritti al n. 8911/12 Mod. 21, 11073/12
mod. 21, 11089/12 mod. 21, n. 5/13 mod. 21.
A partire dal Gennaio 2013, si è intensificato il traffico di migranti, vi
sono stati nei soli mesi del 2013 ben 83 sbarchi di immigrati clandestini
per quasi 10.000 unità (9.593 esattamente), con 66 provvedimenti
restrittivi, un fenomeno che rischia di mettere in tensione tutte le strutture
della prevenzione, della protezione civile ed in parte anche dell’apparato
investigativo, in primo luogo il Gruppo Interforze di Contrasto
all’Immigrazione Clandestina (G.I.C.I.C.) che opera all’interno della
Sezione di p.g., come organo specializzato e di raccordo con altri uffici e
organi della p.g. Nuove forme di raggiungimento dei litorali siracusani,
prescelti in coincidenza con la crisi siriana, sono costituite dalla presenza
di una nave madre dalla quale si separano gli immigrati, spesso con
imposizioni violente per essere sbarcati da trafficanti senza scrupoli
mediante natanti estremamente precari e sovraffollati che, proprio a causa
dell’inverosimile numero di persone trasportate, talora provocano tragedie
3
in cui vengono coinvolte decine di migranti traditi dai contraccolpi degli
equilibri in mare. Problemi giuridici nuovi emergono sia per quanto
riguarda l’attribuzione di competenze fra Procura ordinaria e Procura
distrettuale, cui è devoluta l’attribuzione del reato di cui all’art. 416, comma
6, c.p., sia per quanto riguarda la giurisdizione dello stato e l’inseguimento
del natante dalle acque internazionali a quelle territoriali (fino a 12 miglia)
e dell’area contigua (da 12 a 24 miglia). L’Ufficio applica la giurisprudenza
consolidata della Corte di cassazione, secondo la quale “una qualsivoglia
attività diretta a favorire l'ingresso degli stranieri nel territorio dello Stato in
violazione delle disposizioni contenute nel t.u. approvato con d.lgs. 25
luglio 1998, n. 286, non richiede, per il suo perfezionamento (trattandosi di
reato a condotta libera ed a consumazione anticipata), che l'ingresso
illegale sia effettivamente avvenuto, potendosi configurare ipotesi
delittuose anche nel caso in cui sia provato che l'ingresso in parola sia
stato semplicemente programmato attraverso precedenti intese
intervenute sul territorio nazionale, circostanza questa idonea a rendere
perseguibile il fatto in Italia proprio ai sensi dell'art. 6 c.p.” (da ultimo,
Cass., Sez. I, sentenza n.32960 del 5.5.2010). Ciò significa che la
giurisdizione dello stato sussiste anche se l’intervento dell’individuazione e
sequestro si verifica in acque internazionali o nella fascia contigua. Più
delicato è l’aspetto che riguarda la richiesta di soccorso, infatti la
configurazione del reato di favoreggiamento dell’immigrazione è
ipotizzabile sempreché la richiesta di soccorso sia strumentale o esprima i
caratteri della preordinata creazione di situazioni di pericolo, mentre in
caso di effettivo pericolo, la condotta non può che essere scriminata ex
art. 54 c.p., come si verifica allorché l’organizzazione degli sbarchi
preveda che l’ultima tranche di viaggio avvenga su barconi fatiscenti in cui
l’equipaggio si forma “di fortuna”, mentre i veri membri restano a bordo
della nave madre. Il GIP in sede ha ritenuto la scriminante dello stato di
necessità per gli scafisti della barca “piccola”.
C’è comunque da registrare una costante sinergia fra organi
diversi del p.m. e uffici della polizia giudiziaria, in particolare oltre al
G.I.C.I.C. già citato, della Guardia di Finanza, della Guardia costiera, della
Marina Militare. Sono impegnati anche polizia e carabinieri.
In merito alla situazione di copertura delle piante organiche
della Procura della Repubblica di Siracusa nel periodo di riferimento, va
segnalato che si è venuto a creare un vuoto di organico in quanto su 13
Sostituti procuratori in organico vi è la presenza soltanto di 11 Sostituti
procuratori a seguito dei trasferimenti subiti nel passato e malgrado l’arrivo
di 4 Magistrati Ordinari in Tirocinio. Un altro magistrato si immetterà in
possesso alla fine del tirocinio mirato, prevedibilmente dopo il 15 febbraio
2014, in base al programma stabilito dal Consiglio Superiore della
Magistratura per i magistrati ordinari nominati con d.m. 8.6.2012.
Lo scrivente si è insediato lo scorso 16 settembre u.s., dopo
la nomina deliberata dal C.S.M. in data 30.7.2013. Il predecessore venne
trasferito ad altra sede, con funzioni di sostituto procuratore di Enna, con
ordinanza cautelare della Sezione Disciplinare del C.S.M. n. 114/2012 del
4
19 settembre 2012, ai sensi dell’art. 22 c. 1 d.lgs. n. 109 del 2006,
“quando il magistrato è sottoposto a procedimento penale per delitto non
colposo punibile, anche in via alternativa, con pena detentiva o quando al
medesimo possono essere ascritti fatti rilevanti sotto il profilo disciplinare
che, per la loro gravità, siano incompatibili con l’esercizio delle funzioni”.
Un altro sostituto procuratore è stato trasferito d’ufficio alla Procura della
Repubblica di Palermo, in seguito all’ordinanza cautelare della Sezione
Disciplinare del C.S.M. n. 114/2012 del 19 settembre 2012, su richiesta
del Ministro della Giustizia, parimenti ai sensi ai sensi dell’art. 22 comma 1
d.lgs. n. 109 del 2006. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha
ritenuto, nelle more, di coprire il posto del titolare dell’ufficio attraverso il
concorso indetto il 10.10.2012, in ossequio all’indiscutibile e pressante
esigenza di garantire la presenza di una guida al vertice dell’ufficio con
piena legittimazione, per ragioni evidenti di buon andamento e per evitare
lo sgretolamento della funzionalità che una troppo lunga vacanza avrebbe
certamente causato.
Quanto al personale dirigenziale e non dirigenziale, va
osservato che il Dirigente amministrativo dott. Bianca sarà collocato in
pensione a far tempo dal 2.11.2013, determinando il venir meno di una
fondamentale funzione non facilmente colmabile. La pianta organica del
personale non dirigenziale delle tre fasce, come delineata dal d.m.
25.4.2013, pubblicato sul Bollettino ufficiale del 30.9.2013, prevede tre
direttori amministrativi (ne sono presenti solo 2), 7 funzionari giudiziari, a
fronte dei 6 presenti, nessun funzionario contabile, né statistico, 10
cancellieri, 7 assistenti giudiziari in luogo dei 5 presenti, 12 operatori
giudiziari anziché 7 presenti, 6 coadiutori, e 6 ausiliari, per un totale di 53
unità.
La carenza di organico, pur non grave, ma comunque
sensibile, ha reso necessario, per riuscire a fronteggiare l’enorme mole di
lavoro, razionalizzare al meglio le risorse esistenti. In particolare:
 È stato costituito il “gruppo di lavoro affari semplici” (denominato G.A,S.),
per smaltire una parte consistente del carico di lavoro senza impegnare i
magistrati togati, coordinato dallo scrivente e dal Procuratore aggiunto e
composto da due VPO, un ufficiale di P.G. e due unità amministrative, con
il compito di redigere la richiesta di decreto penale di condanna per una
serie di reati preventivamente individuati con apposito elenco,
provvedimento che viene sottoscritto anche dal magistrato togato; questo
primo rimedio ha già dato risultati incoraggianti, avendo la sezione G.A.S.
trattato, lo scorso anno circa 2.000 procedimenti;
 l’assegnazione ad ogni ufficio del P.M. di un V.P.O., per collaborare con il
magistrato togato alla trattazione dei procedimenti iscritti a mod. 21 bis,
fino alla redazione dell’atto di citazione a giudizio, che verrà controllato e
sottoscritto anche dal magistrato togato;
 La riformulazione del progetto organizzativo, la cui procedura è tuttora in
corso, prevede la modifica dell’assetto dei gruppi di lavoro costituiti per il
triennio 2009/2011, in numero di cinque:
1. contrasto all’immigrazione clandestina;
5
2.
3.
4.
5.
tutela sicurezza del lavoro e tutela dell’ambiente;
fasce deboli;
reati fallimentari, societari e tributari;
esecuzione penale.
Ciò ha consentito di mantenere, con un numero inferiore di
magistrati, gli stessi livelli di produttività sia quantitativi, che qualitativi e
senza ulteriormente dilatare i tempi delle indagini preliminari.
Un altro aspetto a cui si è stata dedicata grande attenzione, al
fine di migliorare la funzionalità della Procura di Siracusa è rappresentata
dalla introduzione di notevoli innovazioni nella gestione informatica
dell’ufficio.
Nello specifico:
1) CREAZIONE DI UN SITO INTRANET PER LA GESTIONE DELL’UFFICIO DI PROCURA
è stato creato, in collaborazione con il personale del locale DGISIA, un
sito intranet nel quale vengono convogliate tutte le informazioni per la
gestione dell’Ufficio (calendari di udienza, circolari del Procuratore, verbali
delle riunioni dei gruppi, ecc…). Il sito, visibile a tutti i magistrati dell’ufficio,
contiene anche un settore relativo alla modulistica ed ai provvedimenti
seriali e/o di maggiore rilevanza che consente quindi di non duplicare
inutilmente il lavoro dei sostituti;
2) INTRODUZIONE DELLA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA E DELLA FIRMA
DIGITALE PER LE COMUNICAZIONI E LE NOTIFICHE TRA AVVOCATI E UFFICIO DI
PROCURA
il progetto nasce nel febbraio 2009 quando il Parlamento vara la legge
2/09 che impone a tutti i professionisti di dotarsi di Posta Elettronica
Certificata. L’idea alla base del progetto (si allega presentazione dello
stesso per i dettagli) è che l’art. 148 co. 2 bis c.p.p., unitamente alla
normativa specifica di settore, consente già adesso il ricorso alle nuove
tecnologie per le notifiche tra Procura e Difensori. Il progetto si è articolato
secondo le seguenti fasi:
 FASE 1: richiesta al Ministero di rilascio dei nuovi tesserini di
identificazione con Firma Digitale (per tutti i magistrati ed i cancellieri) e
delle caselle di PEC;
 FASE 2: avvio dei contatti con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati;
 FASE 3: installazione sui PC dei sostituti dei programmi di FD;
 FASE 4: installazione sui PC dei cancellieri dei programmi di FD e PEC;
 FASE 5: perfezionamento dell’accordo con il Consiglio dell’Ordine.
Il progetto consente di inviare e ricevere le notifiche per gli
avvocati del foro di Siracusa che hanno aderito all’iniziativa (circa 600)
attraverso la Posta Elettronica Certificata: gli Ufficiali Giudiziari vengono
così sgravati da un numero rilevante di notifiche e, congiuntamente, si
realizza una sensibile economia sulle spese correnti (evitando l’inoltro di
migliaia di raccomandante all’anno).
6
Gli avvocati da parte loro possono (a decorrere dal 20 maggio 2010)
depositare i loro atti presso le segreterie dei sostituti senza muoversi dalla
scrivania del loro studio.
La Procura della Repubblica di Siracusa è la prima in Italia ad
aver avviato questo esperimento;
3) CREAZIONE DEL NUOVO SITO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Dal primo maggio 2010 è on line il nuovo sito della Procura di
Siracusa che fornisce all’utenza una vasta gamma di servizi:
a) informazioni
generali
sulla
Procura
della
Repubblica
(funzionamento, compiti istituzionali, ecc…);
b) informazioni specifiche sulla Procura della Repubblica di Siracusa
(orari di apertura, recapiti telefonici, magistrati in servizio, servizio di
indennità per i testimoni, ecc..);
c) prenotazione on line dei certificati di competenza della Procura (il
cittadino può prenotare il certificato di cui ha bisogno. L’ufficio
provvederà alla preparazione avvertendo l’utente con una e-mail del
rilascio dello stesso);
d) domande e risposte (il cittadino può inoltrare domande sul
funzionamento dell’ufficio o del sito. Le più interessanti correlate
delle risposte preparate dai magistrati verranno pubblicate sullo
stesso sito).
Il gestore tecnico, la s.p.a. Aste Giudiziarie, non provvede
sempre con solerzia all’aggiornamento del sito.
E’ in corso la realizzazione del progetto Best Practices, cui
l’Ufficio ha aderito negli anni scorsi, affidato dal Dipartimento
dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana ad
una società di servizi che collabora per la sua attuazione. Lo stesso sarà
subordinato alla formulazione del progetto organizzativo, in corso di
redazione.
1) DELITTI CONTRO LA PUBBLICA
PARTICOLARE
RIFERIMENTO
AI
CORRUZIONE E CONCUSSIONE
AMMINISTRAZIONE CON
REATI
DI
PECULATO,
I delitti contro la pubblica amministrazione sembrano diffusi in
tutto il territorio del Circondario.
La linea tendenziale nel periodo considerato registra una
sostanziale stabilità. Il totale dei delitti pervenuti all’attenzione dell’Autorità
Giudiziaria è, infatti, passato da 743 nel periodo 1.7.2010/30.6.2011 a
833, nel periodo successivo, a 819 nel segmento temporale oggetto della
presente relazione.
La maggior parte dei delitti in questione sono riferibili all’abuso
d’ufficio patrimoniale di cui all’art. 323 c.p., tuttavia un numero cospicuo
riguarda il peculato, la corruzione, la concussione e la malversazione a
7
danno dello stato, rispettivamente attestati in 13, 14, 16 e 6 ( erano stati
13, 14, 30 e 1 due anni prima e 8, 13, 33 e 2 l’anno scorso).
2) DELITTI AVENTI AD OGGETTO L’INDEBITA PERCEZIONE DI
CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI, ECC. CONCESSI DALLO STATO, DA
ALTRI ENTI PUBBLICI O DALLA COMUNITA’ EUROPEA
Il basso indice statistico rispetto all’ampiezza del fenomeno,
dipende dalla non incriminabilità di condotte appartenenti ad un’area
considerevole, per effetto della soglia di non punibilità, stabilita sia dall’art.
2 l. n. 898 del 1986, sia dall’art. 316 ter c.p.
3) OMICIDIO VOLONTARIO
Per quanto riguarda gli omicidi volontari sia consumati come
tentati il dato statistico indica un decremento anche significativo rispetto
agli anni 2011 e 2012, infatti si è passati dai 20 eventi del 2011 ai 13 del
2012 e ai 18 del periodo in considerazione.
Questo dato, tuttavia, non si presenta in sé importante in
quanto la gran parte degli omicidi consumati o tentati sono riconducibili a
fatti di natura privata e dunque soggiacciono a causali estemporanee e
non a cause di carattere generale ricorrenti. Tuttavia il dato denota la
persistenza di forme di violenza in ambito sociale e familiare, hanno una
scarsa incidenza gli omicidi riferibili a lotte all’interno della criminalità
organizzata.
Va segnalato il procedimento pendente in Corte di Assise nella
fase del giudizio, iscritto al n. RGNR 2995/09/21 contro il c.d. “mostro di
Cassibile”, RAELI GIUSEPPE, nel quale è stata esaurita la escussione dei
testi del PM. Degno di nota anche il proc. pen. sempre dinanzi alla Corte
di Assise iscritto al n. 7979/08/21, per l’omicidio di 13 cittadini stranieri
avvenuto durante la traversata dalla Libia all’Italia, nel tragico sbarco del
giorno 11.09.2008. Il processo è stato incardinato nel 2013 contro l’ultimo
degli imputati che, in quanto latitante, non ha potuto accedere a riti
alternativi, diversamente dagli altri sei già giudicati -di cui quattro
condannati con sentenze definitive.
4) OMICIDIO E LESIONI COLPOSE GRAVI E GRAVISSIME DERIVANTI
DA INFORTUNI SUL LAVORO E GRAVISSIME DA INCIDENTI
STRADALI
Per quanto riguarda gli omicidi colposi che sono conseguenza
della violazione di norme sulla circolazione stradale si conferma la linea
dell’anno scorso di tendenziale incremento, probabilmente connessa
all’aumento del volume della circolazione per l’attivazione e
l’intensificazione di alcune reti stradali quale l’autostrada Siracusa-Catania
e l’autostrada Siracusa-Rosolini.
8
A parte la personale responsabilità dei conducenti per
negligenza o per imprudenza non può non rilevarsi come in alcuni casi lo
stato di manutenzione del fondo stradale anche nelle autostrade possa
essere stato causa o concausa del sinistro stradale medesimo. Lo stesso
dicasi per le lesioni colpose derivanti da violazione di norme sulla
circolazione stradale
Anche per gli omicidi e le lesioni colpose conseguenti ad
infortuni sul lavoro il dato statistico segnala un sostanziale andamento
costante.
Ciò non deve far dimenticare, tuttavia, che, attesa la presenza
in questa provincia ormai da molto tempo di grossi conglomerati industriali
soprattutto nella zona di Augusta e di Melilli gli infortuni sul lavoro sono in
notevole crescita ma fortunatamente non hanno dato luogo a
conseguenze letali.
Nell’anno considerato, tuttavia, si è passati dalle 230 alle 207
iscrizioni, il che significa che in effetti la violazione delle norme a tutela
dell’incolumità dei lavoratori non solo nella zona industriale ma anche
nella miriade di cantieri che vi sono nelle varie città della provincia è sotto
controllo ed aumentano le ditte che si dotano di presidi antifortunistici.
5) DELITTI CONTRO LA LIBERTA’ SESSUALE: DI STALKING ED IN
TEMA DI PORNOGRAFIA
Per quanto riguarda questa tipologia di reati va segnalato un
dato statistico importante e certamente non lieve anche se esso è in
notevole regresso rispetto ai dati statistici emergenti nell’anno considerato
1 luglio 2009-30/6/2010 che conobbe una vetta molto elevata e
difficilmente raggiungibile.
Si tratta soprattutto dei delitti di cui agli artt. 600, 601, 603 e
604 c.p. che rappresentano un fenomeno certamente preoccupante ed un
indice delle degenerazioni strutturali della nostra società. I delitti contro la
libertà individuali sono passati da 52 a 111 iscrizioni nell’anno considerato.
Per quanto riguarda i delitti di pedofilia e pedopornografia
anche in questo caso va segnalato il dato statistico preoccupante e la
linea tendenziale in costante aumento rispetto agli anni precedenti.
E’ da segnalare come presso questa Procura esista già da
parecchi anni un nucleo di Polizia Giudiziaria che si occupa
specificamente di tale tipo di reati che è diventato peraltro un punto di
riferimento anche per indagini che vengono svolte in altre Province,
anche se è a dirsi che per effetto della riforma introdotta con dall’art. 11 l.
n. 148 del 2008, che ha attribuito la competenza di tali reati alla Procura
distrettuale, è venuto a mancare un consistente flusso di iscrizioni.
L’attività di tale Nucleo di Polizia Giudiziaria implica per la
natura stessa dei reati che gli accertamenti riguardano cittadini che
risiedono nel Nord Italia e non di rado anche in nazioni estere. Ciò ha fatto
lievitare nel passato l’incide statistico e lo mantiene tuttora elevato
malgrado la riduzione registratasi negli ultimi anni per effetto della riforma.
9
Per quanto riguarda il delitto cosiddetto di “stalking” va
segnalato come presso questa Procura vi è una corsia preferenziale per
questo tipo di delitto che viene particolarmente attenzionato ed in ordine al
quale non di rado viene richiesta, ricorrendone tutti i presupposti di legge,
una misura cautelare personale, per lo più il divieto di avvicinamento alla
dimora della persona offesa. Si tratta di un fenomeno che attiene
soprattutto a rapporti sentimentali che sono naufragati nel tempo e che
vede prevalentemente come vittime le donne ma in alcuni casi anche
persone di sesso maschile. Il dato statistico riferibile al delitto di cui all’art.
612 bis c.p. indica un tendenziale aumento del fenomeno e comunque una
sua consistenza che appartiene anch’essa alla storia della degenerazione
della nostra società civile, essendo passate le iscrizioni da 178 nel 2011, a
161 nel 2012 e a 179 nel 2013. Si deve, tuttavia, precisare, che la
magistratura e le Forze di polizia intervengono con metodologie e forme
procedurali che spesso non appaiono consone alle esigenze di celerità
che sembrano meglio tutelabili attraverso la tutela nel processo civile, in
particolare attraverso il più agile strumento di cui all’art. 342 bis c.c., vale a
dire l’ordine di protezione contro gli abusi familiari, che il giudice, su
istanza di parte, adotta con decreto per ordinare la cessazione della
condotta del coniuge o di altro convivente che sia “causa di grave
pregiudizio all'integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell'altro coniuge
o convivente”.
6) DELITTI CONTRO LA LIBERTA’ PERSONALE
Nulla di rilievo da segnalare a questo riguardo.
7) REATI
INFORMATICI
CON
PARTICOLARE
RIFERIMENTO
ALL’ATTIVITA’ DI INTERCETTAZIONE ILLECITA DI COMUNICAZIONI
INFORMATICHE O TELEMATICHE: DI FRODE INFORMATICA E
DANNEGGIAMENTO DI DATI E SISTEMI INFORMATICI
Anche nel campo di questa tipologia di reato vi è una tendenza
all’aumento che peraltro non deve certamente meravigliare in quanto la
diffusione sistematica e crescente dei sistemi informatici e telematici in
tutti i settori della nostra società determina fatalmente la crescita
esponenziale dei reati collegati a quell’uso. Non può essere, pertanto,
fonte di meraviglia la circostanza che soprattutto sono aumentati i delitti di
danneggiamento dei sistemi informatici, di alterazione di tali dati e di frode
informatica. Va tenuto presente che il reato di cui all’art. 640 ter c.p. è
stato devoluto con la legge n. 148 del 2008 di introduzione dell’art. 3
quinquies c.p.p. all’attribuzione della Procura distrettuale.
8) REATI CONTRO IL PATRIMONIO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO
AI REATI DI USURA, RAPINA, ESTORSIONE, FURTO IN ABITAZIONE
I delitti contro il patrimonio nel loro complesso registrano nel
periodo considerato un sostanziale aumento, riflesso evidente di una crisi
10
economica che pone in difficoltà molti soggetti marginali e li induce al
delitto o ad un aumento dell’attività criminale pregressa. In questo senso
sono significativi i dati statistici relativi ai furti tradizionali che ascendono
complessivamente nel periodo in esame a 7.608, dato in flessione
notevole rispetto agli 11.354 dell’anno scorso e a 8.550 del 2011. La
maggior parte di tali delitti sono ascrivibili ad ignoti ma importante è
comunque il dato relativo a persone note che in genere o comunque nella
maggior parte dei casi sono caratterizzati dall’arresto in flagranza e dal
conseguente procedimento con il rito direttissimo.
Preoccupante è l’aumento dei furti nelle abitazioni sia
ascrivibile a persone note e in gran parte arrestate in flagranza sia
soprattutto riconducibili a persone rimaste ignote. Si tratta di un dato da
considerare con la massima attenzione atteso che il furto negli
appartamenti è un delitto particolarmente grave, in quanto spesso colpisce
famiglie di non elevata condizione economica. In aumento sono pure le
rapine nel periodo in esame di cui tuttavia un numero modesto riguarda le
banche e gli uffici postali in questo senso in controtendenza rispetto al
passato e rispetto a quanto potrebbe naturalmente desumersi dal contesto
sociale e dall’aggravarsi della crisi economica. Per quanto riguarda le
estorsioni il dato statistico nel periodo in esame presenta una leggera
flessione rispetto al passato. Ciò non deve far meravigliare né ritenere che
il fenomeno sia in regresso in quanto il delitto di estorsione è
caratterizzato proprio da una elevata percentuale di sommerso in quanto
le vittime molto spesso preferiscono non denunciare per omertà o per
paura e soggiacciono alle richieste minacciose degli autori del fatto. Va,
comunque, detto che nel Circondario operano numerose associazioni
antiracket che svolgono una lodevole azione educativa, preventiva e di
sostegno alle vittime dell’estorsione e dell’usura.
9) REATI IN MATERIA DI FALSO IN BILANCIO E BANCAROTTA
FRAUDOLENTA PATRIMONIALE
L’andamento dei delitti di falso in bilancio registra un
sostanziale trend costante, parallelo alla riforma per la quale i reati di cui
agli artt. 2621 e 2622 c.c. sono divenuti procedibili a querela di parte,
patiscono il termine prescrizionale certamente breve, e le rispettive
fattispecie sono di difficile configurazione. Per quanto riguarda il delitto di
bancarotta fraudolenta patrimoniale di cui agli artt. 216-223 e 219 r.d. n.
267 del 1942 l’andamento statistico rivela una tendenza costante. E’ da
notare, tuttavia, come la crisi economica abbia determinato un aumento
rilevante dei fallimenti di imprese e società e come questo dovrebbe
portare ad un aumento altrettanto rilevante delle ipotesi di bancarotta
fraudolenta patrimoniale atteso che nella maggior parte dei fallimenti si
nascondono ipotesi di bancarotta. Che queste ipotesi delittuose non
emergano è probabilmente da ascrivere a carenze di accertamento e ad
una ridotta attenzione rispetto al fenomeno che viceversa è molto grave
perché inquina l’economia ed ostacola la crescita del Paese attraverso
11
comportamenti che sono lesivi degli interessi dei creditori concorsuali e
del sistema impresa nel suo complesso.
10) REATI IN MATERIA DI INQUINAMENTI, RIFIUTI, NONCHE’ EDILIZIA
CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLI DI LOTTIZZAZIONE
ABUSIVA
Non si registravano ormai da qualche anno ipotesi di
lottizzazione abusiva, ce n’è stata una sola nel periodo considerato proprio
a Siracusa, il relativo procedimento è in corso.
Per quanto riguarda, viceversa, i delitti di costruzione senza
concessione o senza permesso gli stessi sono, nel periodo che stiamo
esaminando, in lieve diminuzione rispetto a due anni fa e in aumento
rispetto all’anno scorso, le iscrizioni sono risultate 442, a fronte delle 411
dell’anno scorso e delle 513 di due anni fa. Ciò significa che il fenomeno
delle costruzioni abusive, a fronte di probabili minori accertamenti, da
parte dei Comuni, non emerge in tutta la sua consistenza. Si registra una
flessione dei reati di inquinamento e relativi ai rifiuti (da 217 dell’anno
precedente ai 154 attuali).
11) REATI IN MATERIA TRIBUTARIA CON PARTICOLARE
RIFERIMENTO A QUELLI INDICATI NEL DECRETO LEGISLATIVO
74/2000
Per quanto riguarda questa tipologia di delitti, previsti dal
Decreto L.vo n. 74 dell’anno 2000, emissioni ed utilizzazioni di fatture e
similari per operazioni inesistenti, omessa e infedele dichiarazione di
reddito, mancato pagamento e versamento dell’IVA, si deve rilevare un
calo consistente dei procedimenti instaurati. Si tratta di un ventaglio di
ipotesi dalle quali emerge che in non pochi casi le imprese e le società
hanno un rapporto non corretto con lo Stato nella sua versione fiscale ma
è da rilevare come negli ultimi tempi gli Organi preposti al controllo del
fenomeno quali l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno
assunto un comportamento di più efficace contrasto rispetto al fenomeno
stesso.
12) PROVVEDIMENTI
RELATIVI
ALL’ASSISTENZA GIUDIZIARIA
ALL’ESTRADIZIONE
ED
Nulla da rilevare.
13) PROVVEDIMENTI RELATIVI ALL’APPLICAZIONE DEL MANDATO DI
ARRESTO EUROPEO
Nulla da rilevare.
14) MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI
12
Nel periodo preso in esame sono stati 41 i procedimenti per le
misure di prevenzione personale, a fronte dei n. 54 dell’anno precedente, di
cui 37 per misure personali, 3 per misure patrimoniali e 1 per misure
personali e patrimoniali, mentre il numero delle misure è stato 36 per
quanto riguarda le misure personali e 29 le misure patrimoniali.
15) APPLICAZIONE
EQUIVALENTE”
DELL’ISTITUTO
DEL
“SEQUESTRO
PER
Nel periodo considerato sono state presentate n. 280 richieste
di applicazione o modifica delle misure cautelari reali, a fronte delle 378
dell’anno scorso. Tra i suddetti provvedimenti di richiesta, vanno menzionati
come particolarmente importanti quelli per equivalente accolti, in numero di
8 per un totale di euro 9.941.903, 31, qui di seguito indicati:
- Proc. pen. n. 10242/12 Mod. 21, in relazione alla truffa perpetrata da
alcuni Consiglieri Comunali di Siracusa che, attraverso la falsa attestazione
di rapporti di lavoro mai esistiti, percepivano indebiti rimborsi, il reato
configurato è quello previsto dall’art. 640 bis c.p., commesso, abusando
delle prerogative riconosciute dalla legge regionale n. 30 del 2000, norme
sull’ordinamento degli enti locali, in danno del Comune di Siracusa. ll
relativo sequestro, concesso dal GIP e confermato dal Riesame, ha
permesso di recuperare oltre 800.000 €, i magistrati assegnatari sono il
dott. Bisogni e il dott. Pagano; nel procedimento hanno subito
provvedimenti cautelari reali vari soggetti
- proc. pen. n. 9037/10 mod. 21, riguardante reati fiscali, dalle false
fatturazioni fino all’intestazione fittizia di beni, dove sono state richieste,
ottenute e poi confermate dal riesame, misure cautelari reali per oltre
500.000 euro e sono state altresì sottoposte a sequestro le quote sociali di
una società a responsabilità limitata, magistrato assegnatario il dott.
Bisogni;
-proc. pen. N. 10609/12 c. SCARSELLI Maria Luisa + 1, per l’importo di
euro 312.582, in relazione all’art. 10 ter d. lgs. N. 74 del 2000, dott.
Campisi;
-proc. pen. N. 9883/11 c. SALVOLDI Luigi, per l’importo di euro 2.172.790,
in relazione all’art. 5 d. lgs. N. 74 del 2000, dott. Campisi;
-proc. pen. N. 1144/13 c. PORROVECCHIO Maria Josè, per l’importo di
euro 2.788.740, in relazione all’art. 10 ter d. lgs. N. 74 del 2000, dott.
Campisi;
-proc. pen. N. 2882/13 c. BOTTARO Giovanna, per l’importo di euro, in
relazione all’art. 10 ter d. lgs. N. 74 del 2000, dott. Campisi;
-proc. pen. N. 3530/11 c. DI NATALE Carlo ed altri, per l’importo di euro 4
milioni, in relazione agli art. 12 quinquies, 640 ter c.p., e 648 ter c.p., dott.
Longo;
-proc. pen. N. 7612/12 c. CASSARISI Luigi, per l’importo di euro 162.764,
in relazione all’art. 4 d. lgs. N. 74 del 2000, dott.ssa Guarnaccia;
-proc. pen. N. 2445/12 c. GISSARA Roberto, per l’importo di euro
17.886,26, in relazione agli artt. 640 cpv. e 323 c.p., dott.ssa Guarnaccia;
13
16) ANDAMENTO DELLA PRESCRIZIONE DEI REATI
Il numero dei procedimenti per i quali è stata richiesta
l’archiviazione per prescrizione si è attestato a 569, a fonte dei 686
dell’anno scorso ed ha riguardato 1.000 indagati (1.188 l’anno scorso),
relativamente ai procedimenti iscritti al Mod. 21, mentre è stato di 30 quanto
al mod. 44. Si tratta di un dato estremamente significativo del fatto che
l’Ufficio ha una produttività elevata, e che i magistrati sono attenti ad evitare
per quanto possibile la maturazione della prescrizione, se si considera che
le sopravvenienza nell’anno sono state 10.912 per il mod. 21, a fronte di
12.130 dell’anno scorso, 12.367 per il mod. 44, rispetto ai 14.157 del
periodo precedente e 901 per il mod. 21 bis, in confronto ai 1.117 dell’anno
scorso, e un tasso di durata nella trattazione dei procedimento molto alto.
Infatti, oltre la metà dei procedimenti iscritti a mod. 21 sono stati definiti
entro i 6 mesi, cioè ben 5.545, a fronte dei 5.861 del periodo precedente,
quelli definiti nell’intervallo da 6 mesi a 1 anno sono stati 1.970, e 1.318
l’anno scorso, 1.217 quelli da 1 a 2 anni, a fronte dei 1.201 dell’anno
precedente, e 1.562 quelle definiti oltre due anni, mentre erano stati 1.515
l’anno precedente, e la durata media è stata di 378 giorni, l’anno
precedente di 385, sempre al di sotto della media nazionale calcolata dalla
direzione Generale Statistica per il 2011, cioè di 400 giorni.
17) MISURE CAUTELARI PERSONALI.
Sono state presentate, nel periodo considerato, 222 richieste di
applicazione della custodia cautelare in carcere (216 l’anno scorso), che
hanno interessato 318 persone (311 l’anno scorso), mentre 182 sono state
le richieste di applicazione della custodia cautelare domiciliare o in luogo di
cura (163 l’anno precedente), in relazione a 224 soggetti (198 nel segmento
temporale passato). Ben 367 sono state le richieste di convalida del fermo
o dell’arresto, a fronte delle 378 dell’anno precedente. Si tratta di dati che
dimostrano come l’impegno dell’Ufficio nell’azione di contrasto alle varie
forme di illegalità sia costante ed incisivo.
18) PROCEDIMENTI PIU’ IMPORTANTI TRATTATI DAI MAGISTRATI
DELL’UFFICIO NELLA FASE DELLE INDAGINI E IN QUELLA DEL GIUDIZIO
Dott.NICASTRO
Proc. pen. n. 2068/13, procedimento relativo all’incendio dell’abitazione
privata del Presidente della Provincia Regionale di Siracusa.
Proc. pen. n. 1463/13: procedimento relativo all’arresto dell’Arciprete di
Augusta, per atti sessuali commessi su una ragazza durante la
confessione;
Proc. pen. n. 1915/13: arresto corriere da Santo Domingo con ovuli di
cocaina nello stomaco
Proc. pen. n. 3707/12: nel novembre del 2012 smantellato sodalizio
criminale operante in Pachino dedito allo spaccio di stupefacenti. Le
immagini riprese dalle videocamere occultate all’interno del casolare in
14
campagna ove veniva trattata la cocaina sono finite su YOUTUBE col titolo
“topi in trappola Pachino”.
Proc. pen. n. 5693/12: ordinanza custodiale eseguita nel dicembre del
2012 a carico dell’autore dell’ omicidio imprenditore augustano Tringali
Francesco.
Dott.ssa ALOISI
-proc. pen. n. 3813/13 Mod. 21 c. Scandurra Alfio e Scandurra Sebastiano
per un tentato omicidio con esplosione di più colpi di arma da fuoco
verificatosi il 5.5.2013 in Lentini, convalidato il fermo e applicata la misura
cautelare della custodia in carcere, il Riesame ha confermato l'ordinanza
del GIP.
Dott.PAGANO
Proc. pen 7626/12, c.d. “caso Fatima”, trattato in coassegnazione con la
collega D’Alitto. Si tratta, in breve, dell’omicidio in acque internazionali del
capitano di un peschereccio da parte di tre membri dell’equipaggio (due
egiziani e un tunisino). Il procedimento va verso la fase dell’avviso
conclusione indagini per i tre indagati, ed ha richiesto un serie di complesse
attività istruttorie e una lunga attività di intercettazione. Nel corso del proc.
sono state avanzate due rogatorie, una verso la Tunisia e una verso l’
Egitto, entrambe accolte. L’accoglimento della rogatoria all’ Egitto ha
permesso, fra l’altro, lo svolgimento di una spedizione in Egitto da parte
degli inquirenti italiani (fra cui la collega coassegnataria del procedimento)
al fine di svolgere attività di indagine direttamente in loco, ivi compresa la
effettuazione di rilievi e campionamenti da parte della Polizia Scientifica a
bordo della nave su cui era stato commesso l’omicidio. Anche grazie agli
elementi probatori raccolti attraverso il procedimento rogatoriale, è stato
possibile richiedere misura custodiale (con relativo mandato di arresto
europeo e cattura internazionale) per tre soggetti stranieri membri
dell’equipaggio. Misura concessa dal GIP e confermata in sede di riesame.
I tre soggetti sono latitanti nei rispettivi paesi d’origine.
Proc. pen. n. 2030/13 - procedimento riguardante un tentato omicidio
perpetrato ai danni di un ragazzo prima drogato e poi gettato all’interno di
un pozzo profondo oltre sette metri. All’esito di indagine i due responsabili
hanno ammesso le loro responsabilità e si trovano in custodia cautelare in
attesa dell’abbreviato;
Proc. pen. n. 6053/11 - procedimento che ha permesso di far emergere un
preoccupante ed esteso sistema di circonvenzione di anziani incapaci sul
territorio di Priolo Gargallo. Richiesta accolta dal Gip e confermata dal
riesame
Proc. pen. n. 1067/12 procedimento gestito in coassegnazione col collega
Bisogni che ha portato a richiesta di custodia cautelare (accolta e
confermata dal Riesame) a carico di soggetti extracomunitari che
svolgevano attività di “caporalato”. Il provvedimento è stato l’occasione per
una prima applicazione del reato di recente introduzione previsto e punito
dall’art. 603 bis c.p. ed una analisi delle più importanti questioni
interpretative relative.
15
Proc. pen. n. 10242/12 truffa perpetrata da alcuni Consiglieri Comunali che,
attraverso la falsa attestazione di rapporti di lavoro mai esistiti, percepivano
indebiti rimborsi.
Dott.ssa D’ALITTO
Proc. pen. 7626/12/21 contro MOHAMED IBRAHIM ABD EL MOATTI
Hamdy, ELASHA Rami Mohamed e SLIMANE Abdeljelil- Sicuramente il
procedimento che ha destato più interesse sulla stampa e nella città è
quello relativo all’ipotizzato omicidio in mare del siracusano Gianluca
Bianca, partito a bordo del proprio peschereccio “FATIMA II” il 10 luglio
dell’anno scorso per una battuta di pesca con equipaggio composto da tre
italiani e tre stranieri (1 tunisino e 2 egiziani). Dopo tre giorni il capitano
Bianca viene ucciso e buttato in mare, i tre italiani lasciati sull’imbarcazione
di emergenza al largo di Creta, l’imbarcazione ritrovata il 19 luglio a Rachid
in Egitto (dove sono arrivata personalmente per partecipare ad una
rogatoria internazionale il 6 ottobre 2012 salendo a bordo della
imbarcazione assieme alla Polizia Scientifica di Roma ). Per questo
procedimento sono state inviate due richieste di rogatoria internazionale
(una in Egitto ed una in Tunisia con altrettante successive addende). Alla
fine, l’ufficio ha ipotizzato l’omicidio aggravato a carico dei tre stranieri ed
ottenuto emissione ordinanza custodia cautelare, dichiarazione di latitanza
e mandato di arresto europeo.
Proc. pen. n. 2700/13/21 contro MICALEF Francesco (Siracusa il 9.09.1991
attualmente in custodia cautelare in carcere con l’imputazione del delitto p.
e p. dall’art. 584, 585 c. 1 e 2, 577 in relazione al 61 n. 1 c.p. perché, per
futili motivi, causava la morte del diciannovenne Corallo Eugenio. In
Siracusa il 23 aprile 2013. Per la giovane età dei “protagonisti” e la
pubblicità della vicenda ci sono stati numerosi articoli di giornale
nell’imminenza della morte del Corallo (avvenuta in ospedale una decina di
giorni dopo quello che inizialmente era sembrato un litigio e che si è poi
dimostrata essere stata una aggressione) e durante le indagini, fino alla
richiesta di misura cautelare ed alla sua applicazione prima dell’estate. Il
procedimento è tuttora in fase di indagini preliminari, a breve la valutazione
circa il rinvio a giudizio.
Proc. pen. n. 1544/13/21 contro BUGLIARELLO Concetto (Siracusa
16.01.71), iscritto per una serie di molestie/violenze sessuali compiute nei
confronti della figlia, ora appena maggiorenne, fin da quando la ragazza
aveva 5 anni. C’è stato incidente probatorio ed il Bugliarello è in custodia in
carcere, io sono in attesa dei risultati degli accertamenti tecnici sul DNA
delegati al RIS di Messina per definire il fascicolo. In allegato trovi la
richiesta di misura coi numerosi capi di imputazione
Proc. pen. n. 9341/10 Mod. 21 (in coassegnazione con il dott. Bisogni),
contro Bonaiuto Paolo (sindaco del Comune di Pachino) ed alcuni
consiglieri comunali ed imprenditori per una serie di abusi di ufficio nella
gestione degli appalti per lavori pubblici. Si trova nella fase delle conclusioni
indagini.
Proc. pen. n. 3064/12/21 a carico di DIMAIUTA ROSARIO (Lentini il
5.01.93) e MONTALTO SALVATORE MONTALTO SALVATORE,
16
(Caltagirone il 6.04.93) nei confronti dei quali è stato emesso decreto
di fermo ed ottenuto applicazione della custodia in carcere per i reati
di rapina ed omicidio aggravato commesso il 19.03.12 nei confronti di
Mazzone Rosaria, classe ’22. Si tratta di una procedimento nel quale è
stata necessaria riesumazione della salma, numerose intercettazioni e
ripetuti interrogatori in carcere, per il quale ho richiesto a luglio 2013 il
rinvio a giudizio (prossima – e definitiva- udienza davanti al GUP il 24 di
questo mese). In allegato il decreto di fermo.
Proc. pen. n. 2995/09/21 Mod. 21, in coassegnazione col dott. NICASTRO,
contro il c.d. “mostro di Cassibile”, vale a dire RAELI GIUSEPPE,
pendente nella fase del giudizio, già citato;
Proc. pen. scaturito come ultima tranche processuale del procedimento n.
7979/08/21 per l’omicidio di 13 cittadini stranieri avvenuto durante la
traversata dalla Libia all’Italia (sbarco 11.09.08), già citato;
Dott.ssa GUARNACCIA
Proc. pen. n.1954/13 R.G. mod.21, c. APARO Luciano e APARO Maria
Antonietta, in relazione al reato di cui all’art.640, comma 2 e 646 c.p, con
abuso della sua qualità di Agente Generale della compagnia assicurativa
FONDIARIA –SAI di Siracusa. In Siracusa, in epoca anteriore e prossima
al 21 gennaio 2013, nonché di cui all’art. 640 ter c.p. Le indagini sono
svolte dalla Compagnia della G.di F. di Siracusa.
Proc. N. 1460/13 mod. 21 c. BLANDINO Giorgio, in relazione al reato di
cui all’art. 515 c.p., perché nell’esercizio della sua attività commerciale di
trasportatore autorizzato per conto della ENI spa, immetteva sul mercato
gasolio autotrazione con punto di infiammabilità inferiore a quello previsto
dalla norma europea EN 590. Reato commesso in Avola, il 20 febbraio
2013; nonché in relazione ai reati di cui agli artt. 81, 61 n.11 e 640 c.p.
perché, in più occasioni ed in esecuzione di un medesimo disegno
criminoso, con artifici e raggiri consistiti nell’apportare sulla propria
autobotte una serie di modifiche vietate dalla ENI - ed alla stessa mai
comunicate – occultava nei cinque distinti serbatoi rimanenze giornaliere di
carburante, ottenute falsando in eccesso il quantitativo che si faceva
consegnare dalla ENI ovvero falsando in difetto il quantitativo consegnato ai
vari distributori. Con l’aggravante di avere commesso il fatto abusando delle
proprie prestazioni di servizio. Reato accertato in Augusta, il 6 maggio
2013.
Proc. pen. N. 2211/13 R.G. mod. 21 c. APRILE Raffaele, ritenuto
responsabile del reato di cui all’art. 256, comma 2, comma 1 lett.b) decreto
legislativo 03.04.2006 n.152 perché, nella qualità di titolare della impresa
‘Giovanni Aprile SPA’ e comproprietario del lotto di terreno sito nel comune
di Melilli, al foglio 32, particella n.119, abbandonava e depositava in
maniera incontrollata, tramite c.d. tombamento, lastre di amianto - rifiuto
speciale pericoloso – e polvere di pirite, realizzando altresì quattro bulks
contenenti sostanze liquide ancora da identificare. Reato accertato in
Melilli, il 20.03.2013.
17
Proc. pen. N. 10895/12 R.G. mod. 21 c. FERRAGUTO Silvio ed altri, per
spaccio di stupefacenti.
Proc. pen. N. 8334/05 mod. 21 c. TERZO Corrado, in relazione al reato
di estorsione. Riguarda più di 20 produttori agricoli di Pachino, che sono
parti civili costituite nei confronti di TERZO Corrado, intermediario di
prodotti agricoli, che con diversi artifizi e mezzucci, di fatto li ha ridotti sul
lastrico gestendo tutta questa gente quasi fossero ‘servi della gleba’.
Dott. BISOGNI
Proc. pen. 10055/10 - R.G. mod. 21 – nel quale sono stati sottoposti a
fermo da parte del PM tre soggetti (FERRANTE Maurizio, GIAQUINTA
Giampaolo MICIELI Sebastiano) per reati di usura ed esercizio abusivo del
credito commessi ai danni di oltre otto persone. Nell’ambito delle operazioni
sono state altresì sequestrate armi e munizioni. Il dibattimento è già iniziato
(con prossima udienza 25 novembre 2013);
Proc. pen. 1067/12 - R.G. mod. 21 – nel quale è stata richiesta ed
ottenuta misura cautelare custodiale nei confronti di cinque cittadini
stranieri: TALDAOUI Jilali, SETTAR Lemjid, TALDAOUI Bouazzah,
JELOL Wadiia, TALDAOUI Bouchta, tutti di nazionalità marocchina, per il
delitto di cui all’art. 603 bis c.p. – Intermediazione illecita e sfruttamento del
lavoro, introdotto dalla legge n. 148 del 2011. I provvedimenti restrittivi sono
stati tutti convalidati dal riesame. Si tratta di una delle prime applicazioni, in
Italia, della fattispecie introdotta ad hoc per il contrasto al c.d. “caporalato”;
Proc. pen. 10242/12 - R.G. mod. 21 – procedimento aperto nei confronti di
6 consiglieri comunali di Siracusa e dei loro rispettivi datori di lavoro per il
delitto di cui all’art. 640 bis c.p. commesso, abusando delle prerogative
riconosciute dalla legge regionale n. 30 del 2000, ai danni del Comune di
Siracusa.
Proc. pen. n. 9037/10 - R.G. mod. 21 - attraverso il quale, dopo due anni
di indagini, è stata sgominata un struttura criminale che coinvolgeva i vari
indagati, ERRICHIELLO Angela, ed altri, per svariati reati fiscali (dalle false
fatturazioni fino all’intestazione fittizia di beni). Nell’ambito del procedimento
sono state richieste, ottenute e poi confermate dal riesame, misure cautelari
reali per oltre 500.000 euro e sono state altresì sottoposte a sequestro le
quote sociali di una società a responsabilità limitata.
Proc. pen. 10461/12 R.G. mod. 21 – nel quale è stata richiesta ed ottenuta
misura cautelare per il delitto di tentato omicidio commesso in ambito
familiare dal marito ai danni della moglie e con particolare efferatezza (la
vittima è stata, infatti, attinta da un colpo di pistola alla bocca che ne ha
devastato i lineamenti);
Proc. pen. 7011/11 R.G. mod. 21 – relativo alla frode in pubbliche forniture
ed ai reati contro l’ambiente commessi dagli amministratori della società
gestore del servizio idrico di Siracusa (SAI8). Nell’ambito dello stesso
procedimento è stato sottoposto a sequestro preventivo il depuratore
consortile di c.da Targia (tuttora in sequestro). La prima udienza
dibattimentale (a seguito del giudizio immediato scelto da tutti gli imputati) è
fissata per il prossimo 17 dicembre 2013. Risultano indagati vari soggetti,
FERRAGLIO Marzio ed altri;
18
Proc. pen. 1732/13 R.G. mod. 21 – procedimento, ancora in fase
d’indagine, per ipotesi di bancarotta fraudolenta commessa dagli
amministratori delle società SOGEAS e SAI8. Nell’ambito dello stesso
procedimento è stata presentata, ex art. 7 L.F., richiesta di fallimento della
stessa società SAI8, istanza che sarà discussa nelle prossime udienze;
Proc. pen. 10158/10 R.G. mod. 21 – procedimento nel quale è stata
esercita l’azione penale nei confronti di quattro soggetti per reati fiscali
commessi attraverso società impegnate nella costruzione di impianti
fotovoltaici e che hanno consentito profitti illeciti per oltre 2 milioni di euro
attraverso false fatturazione ed omesse dichiarazioni. Risultano imputati
vari soggetti, CARUSO ANGELO, amministratore di diritto della COMIN
s.r.l. e della PEGASO s.r.l. ed altri, FERRARO Alessandro, amministratore di fatto della COMIN s.r.l. e della PEGASO s.r.l., BONA
Sebastiana - amministratrice di diritto della GI.DA. s.r.l. dal 6 novembre
2006 al 9 maggio 2010, AMARA Piero – amministratore di fatto della
GI.DA. s.r.l.
Dott. PALMIERI
-proc. pen. nr. 1594/13 a carico di Finocchio Riccardo, Finocchio
Giuseppe e Gianino Domenico (ostensibile nella parte relativa la primo
indagato), nato con l’arresto in flagranza di Finocchio Riccardo per il reato
di rapina e tentato omicidio ai danni di Nasonte Corrado (consumati in
Priolo 2.3.03) e seguito da attività investigativa diretta a corroborare gli
iniziali indizi e raccogliere elementi sui correi (si è fatto ricorso ad
intercettazioni ambientali in carcere e telefoniche nonché ad esame del
DNA su cinturino di orologio che la persona offesa aveva strappato ad uno
degli aggressori)
-proc. pen. (in fase di indagini preliminari) nr. 9330/13 a carico di Elefante
Domenico ed altri (art. 589 c.p.) relativo ad una serie di decessi, per
patologie tumorali, di personale addetto, nel passato, al laboratorio di
analisi dello Stabilimento Agip di Augusta;
-proc. di prevenzione nr. 66/12 (personale e patrimoniale) a carico di
Rasizzi Scalora Maria e Crescimone Salvatore, nomadi privi di
occupazione, nell’ambito del quale il Tribunale, accogliendo la richiesta
dell’Ufficio, ha sottoposto a sequestro rapporti finanziari intestati e/o
cointestati (conti correnti, depositi, dossier titoli, polizze vita) per importo
pari a circa a € 2.500.000 oltre ad un’unità immobiliare in Siracusa (villa di
pregio con giardino)
-proc. pen. di prevenzione (personale e patrimoniale) nr. 20/13 a carico di
Fiaschè Corrado e Giuseppe Rasizzi Concetta, nomadi privi di stabile
occupazione, nell’ambito del quale il Tribunale, accogliendo la richiesta
dell’Ufficio, ha sottoposto a sequestro rapporti finanziari intestati e/o
cointestati (conti correnti, depositi e dossier titoli) pari ad € 3.129.703,06
oltre a terreni ove erano i destinatari della misura stavano edificando
villette.
-proc. pen. n. 5419/11 R.G. (azione penale esercitata nel giugno 2006) a
carico di Amaddio Maria + 21 per lottizzazione abusiva (art. 44 lett. c) d.p.r.
380/01) di un fondo esteso mq 12.686, Comune di Noto, classificato dal
19
PRG come zona “E” agricola Noto, c.da Codalupo, nell’ambito del quale
veniva emesso dal GIP decreto di sequestro preventivo dell’area
(funzionale alla confisca), provvedimento confermato in sede di riesame.
VALUTAZIONI CONCLUSIVE
L’Ufficio, nonostante le vacanze di organico di cui ha sofferto nel
periodo in considerazione e le travagliate vicende che hanno colpito in varie
forme alcuni magistrati addetti, con riflessi negativi sulla serenità
dell’ambiente, e sui rapporti interni ed esterni, continua a garantire un
soddisfacente livello nell’azione di contrasto alle varie tipologie di illegalità,
anche perché è iniziata una profonda attività di ristrutturazione
dell’organizzazione che interessa i magistrati stessi e le rispettive
attribuzioni, il personale amministrativo, le risorse impiegate nell’attività di
polizia giudiziaria, con l’obiettivo di ristabilire le condizioni ottimali di
imparzialità e di serenità di giudizio, indispensabili all’erogazione del
servizio giustizia in termini di efficienza e rigore.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Francesco Paolo Giordano
(originale firmato agli atti e copia inviata via e-mail)
20