il manifesto di UnaStoriaCheUnisce
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il manifesto di UnaStoriaCheUnisce
Un Nome Per Tutti Il Foot Ball Club ( da ora FBC ) Unione Venezia è una società sportiva fondata nel 2009. E’ opportuno che questa completa denominazione appaia sempre in tutte le forme e in tutte le occasioni di comunicazione esterna e interna alla società stessa e tra i suoi sostenitori. Tre Colori Da Amare I colori sociali che rappresentano la società e i suoi sostenitori in tutti gli eventi ufficiali pubblici, agonistici e sociali, sono l’arancio, il nero, il verde, accostati in questa sequenza per consentire ad essi piena visibilità e percezione e avendo cura che arancio e verde non siano mai maggioritari nelle superfici l’uno rispetto all’altro. Uniti Nella Storia Questi tre colori, con questa disposizione, rappresentano l’identità della società FBC Unione Venezia che, al momento della sua fondazione nel 2009, raccoglieva pienamente l’eredità storica delle tre società che l’hanno preceduta e l’eredità delle loro distinte identità, confluite poi interamente in quella attuale. La nuova società si trova perciò nelle stesse condizioni di una persona che porta impressa la propria identità di persona individuale e, nello stesso tempo, fin dalla nascita, porta impressa e distinta anche l’identità e la storia dei genitori e delle loro tradizioni familiari; senza che queste annullino l’identità della persona presente e viceversa. L’Unione Venezia, in questo modo, ha ereditato anche i titoli sportivi e i migliori piazzamenti delle società che l’hanno preceduta. Esse sono: Il Calcio Venezia *(1) ( già Associazione Calcio Venezia ), fondato come Venezia Foot Ball Club nel 1907 dalla confluenza delle sezioni calcistiche delle società sportive Marziale e Costantino Reyer e rappresentato dai colori nero e verde.*(2) Il Calcio Mestre, fondato come Mestrina nel 1929 dalla fusione con altre tre preesistenti società della città (che fino al 1926 costituiva comune autonomo), tra cui il Mestre Foot Ball Club (già fondato una prima volta nel 1909) e la sezione calcistica della Spes, poi rinominato Calcio Mestre nel 1980, rappresentato dai colori arancio e nero.*(3) La Società Sportiva Calcio Venezia*(4) (con questo nome dal 2005, già AC Venezia dal 1990) fondata una prima volta con il nome di Calcio Venezia Mestre nel 1987 in seguito all’unione del Calcio Mestre con il Calcio Venezia e rifondata nel 2005*(5). L’unione paritaria delle due società preesistenti è il senso politico, sociale e morale dell’atto del 1987 e così considerato da parte dell’attuale società, nonostante sul piano strettamente formale si sia trattato di un’incorporazione nel mai sciolto Calcio Venezia dell’eredità storica del Calcio Mestre , società allora estinta avendo ceduto i suoi diritti ad altra società. Ma la sostanza di fatto, l’unione paritaria tra le due società preesistenti, rappresentata fin dalla fondazione dai colori arancio, nero e verde, prevale oggi e ha sempre prevalso in modo esclusivo sull’atto formale, che non ha mai avuto rilevanza nella storia societaria.*(5) Le date che hanno scandito la storia di questa società, relative alle fondazioni che si sono succedute nel tempo e ai titoli e ai miglior piazzamenti di ciascuna andranno sempre celebrate in occasione dei decennali e dei venticinquennali, facendone memoria comune della società e dei sostenitori.*(6) Una Squadra E La Sua Comunità Il nome della società è esplicitamente riferito: alla città di Venezia, al suo Comune e alle sue molteplici componenti urbane di litorale, laguna e terraferma che il comune sintetizza e rappresenta oggi come una sola città, anche attraverso la memoria storica degli otto comuni autonomi del passato incorporati tra il 1883 e il 1926 nel Comune di Venezia*(7); specialmente del Comune di Mestre, di cui la squadra calcistica costituente l’attuale portava il nome, al territorio provinciale che porta il nome di Venezia, alla neoistituita Città Metropolitana di Venezia che subentrerà presumibilmente in via definitiva dal 2015 alla Provincia e, attraverso di essa, alle comunità locali rappresentate dai Comuni che ne faranno parte. Alla mondialità e alla interculturalità che la città di Venezia evoca nella sua accezione più ampia. Ne consegue che l’intera cittadinanza di questo complesso territorio, soprattutto, ma non solo, nelle forme organizzate dei sostenitori, e le Istituzioni che la rappresentano sono interlocutori primari della Società a livello di scelte e di strategie operative e da intraprendersi con esse in modo sempre concordato. Il nome della società inoltre fa riferimento all’Unione in omaggio alla pluralità del territorio metropolitano a cui si riferisce; fa riferimento alla storia dell’incontro tra i sostenitori più fedeli e appassionati delle due storiche società cittadine che sotto il nome, appunto, di ‘Unione’ si ritrovarono e si trovano insieme a sostenere le sorti di una sola formazione calcistica. Il Foot Ball Club Che Vogliamo Valori societari fondamentali della società sono: La trasparenza nella gestione economica della società e il coinvolgimento gestionale della cittadinanza attraverso le sue istituzioni e le rappresentanze dei sostenitori verso il comune unico obiettivo che può avere una società calcistica: supportare economicamente e socialmente il raggiungimento dei titoli sportivi, basandosi sulle risorse umane ed economiche disponibili e contribuendo ad ampliarle e rafforzarle. La solidarietà, La lealtà, la trasparenza, la generosità verso gli avversari sportivi e i loro sostenitori, tutti valori che discendono direttamente dallo stesso spirito delle competizioni calcistiche: si traducono nel sostegno alla propria squadra e ai suoi giocatori senza mai denigrare o schernire la squadra avversa, chi la rappresenta in campo e chi è chiamato nel difficile ruolo di arbitro della competizione. Tale spirito va testimoniato anche dai giocatori in campo con un atteggiamento consono, leale, mai opportunistico e mai capace di fomentare atteggiamenti negativi o sopraffattori. Il rispetto delle Istituzioni pubbliche o con ruolo pubblico e di chi le rappresenta, il rispetto reciproco tra tutte le componenti ( società e sostenitori), attraverso una dialettica improntata al dialogo e all’ascolto reciproco, anche in presenza di opinioni e di punti di vista e valutazioni diverse. L’orgoglio civico, alimentato dal saper rappresentata nello sport calcistico l’identità del proprio territorio e della propria comunità attraverso i colori societari. Tale orgoglio va sempre declinato in positivo e mai per contrapposizione localistica con le identità civiche che si confrontano nel campo di gioco come avversari sportivi. A chi rappresenta sul campo l’identità territoriale e ne porta i colori si richiede lo stesso orgoglio e attaccamento, che va oltre un semplice ruolo professionistico, pur alla base della militanza calcistica. Tale stile etico da parte di sostenitori e giocatori si traduce in un’occasione continua di promozione di questi stessi valori nell’ambito sociale più generale, un’occasione di permanente formazione sociale e civica. Mentre si dà ampia tolleranza in positivo, alla partecipazione sportiva verso l’Unione Venezia anche con forme di sostegno autonome dall’identità ufficiale qui espressa*(8), si stabilisce che non ci sarà tolleranza alcuna per chi nei fatti e nei comportamenti pubblici esula dai valori qui sopra ricordati e soprattutto per chi li contrasta con manifestazioni avverse nei confronti di tutti i soggetti e protagonisti della competizione calcistica, siano esse le Istituzioni o gli avversari sportivi o i dirigenti, i giocatori e i sostenitori a vario titolo dell’Unione Venezia stessa, compresi quelli che non si riconoscono nell’identità societaria. NOTE *(1) Il Calcio Venezia nuova società erede morale, anche per i titoli sportivi, del precedente AC Venezia, fallito ed estinto come società nel 1983. *(2) Il Calcio Venezia porta in dote all’attuale società una Coppa Italia nel 1941, 10 anni di Prima Divisione (equiparabile alla Serie A ad inizio Secolo XX e fino al 1927) 15 anni di militanza in serie A con un terzo posto nel 1942, 38 anni di militanza tra 2^Divisione e serie B con 6 promozioni in Serie A. *(3) Il Calcio Mestre porta in dote alla società attuale Unione Venezia una militanza in serie B nel campionato 1946/47 (16°posto), diverse militanze in Serie C, dal 1947 al 1952 e dal 1955 al 1970, oltre che nel campionato 1974/75 e una buona militanza in serie C2 dal 1978 al 1987, sempre con piazzamenti medio alti in classifica e una promozione in serie C1 (1982/83) con il relativo successivo campionato nell’83/84. *(4) L’AC Venezia è fallita, estinguendosi nel 2005. La nuova società, rifondandosi con il nome di Società Sportiva Calcio Venezia, erede morale, anche per i titoli sportivi, della società precedente. A sua volta la SS Venezia è fallita nel 2009. *(5) Il Calcio Venezia-Mestre (poi AC Venezia), fondato nel 1987, porta in dote all’attuale società 11 anni di militanza in serie B con due promozioni, 3 anni di militanza in serie A, con un piazzamento al 10° posto. *(6) Le date fondamentali della storia della società ( date di fondazione e titoli) dunque sono: 1907 fondazione Venezia FBC 1929 fondazione dell’Unione Sportiva Mestrina ( poi Calcio Mestre) 1941 conquista della Coppa Italia da parte dell’AC Venezia 1987 fondazione del Calcio Venezia Mestre ( poi AC Venezia, poi SS Venezia ) 2009 fondazione del FBC Unione Venezia 2012 conquista dello scudetto Dilettanti da parte del FBC Unione Venezia. *(7) I comuni autonomi incorporati nel Comune di Venezia erano i seguenti (tra parentesi l’anno di incorporazione dal più recente al più antico): Chirignago(1926), Favaro(1926), Mestre(1926), Zelarino(1926), Burano, anche con territorio di Tre Porti(1923), Murano(1923), Pellestrina(1920), Mestre, solo territorio di Bottenigo, poi Marghera (1917), Malamocco anche con territorio di Lido (1883). *(8) Con ciò si vuole intendere che deve essere comunque riconosciuto il diritto per chiunque di sostenere la propria formazione sportiva in tutte le forme legalmente corrette che si ritiene di manifestare, anche se in difformità dalle espressioni che questo testo esprime; con l’unica condizione che chi esercita questo sostegno autonomo riconosca e rispetti a sua volta lo stesso diritto per tutti gli altri, anche per coloro con cui non condivide del tutto identità e storia.