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Due nuove congetture riguardo ai primi su cui basare quella di Goldbach e la sua gemella negativa. 1 AUTORE Nato a Brescia (Italia) nel 1972, Enzo Bonacci si è laureato in ingegneria chimica presso “La Sapienza” di Roma ed ha poi conseguito le abilitazioni all’insegnamento di “Matematica e Fisica” (Classi di Concorso A049, A047 e A038). Attualmente vive e lavora a Latina (Italia). 2 INTRODUZIONE MSC2000: 11A41. Keywords: congettura, Goldbach. Abstract: Dimostrazione elementare per assurdo della congettura di Goldbach e della sua gemella negativa, che richiede l’introduzione di due nuove congetture sui primi. Paper: depositato come “Bonacci’s proofs of Fermat, Goldbach and Einstein” presso la SIAE. Copyright: 2005-2010 Enzo Bonacci. Tutti i diritti riservati. 3 DEFINIZIONI 3.1 Sia nN e sia F l’insieme dei suoi fattori primi f: fFf|n. 3.2 Sia P l’insieme di tutti i primi pP: 2<p<n. 4 PROPOSIZIONI 4.1 Se p e n sono coprimi, allora (2n–p), (n–p) e (n+p) sono ciascuno coprimo con p e n. Dimostrazione. Se qP: n,(2n–p)=0 (modq), allora p=2n–(2n–p)=0 (modq), in contraddizione con l’ipotesi. Se qP: n,(n–p)=0 (modq), allora p=n–(n–p)=0 (modq), in contraddizione con l’ipotesi. Se qP: n,(2n+p)=0 (modq), allora p=(2n+p)–2n=0 (modq), in contraddizione con l’ipotesi. Essendo p primo, l’ipotesi di p e n coprimi equivale a n0 (modp). Se 2n–p=0 (modp), allora 2n=2n–p+p=0 (modp), in contraddizione con n0 (modp). Se n–p=0 (modp), allora n=n–p+p=0 (modp), in contraddizione con n0 (modp). Se n+p=0 (modp), allora n=n+p–p=0 (modp), in contraddizione con n0 (modp). 4.2 Se p e n sono coprimi, allora (2n–p) e (n–p) sono coprimi. Dim. Se qP: (2n–p),(n–p)=0 (modq), allora n=(2n–p)–(n–p)=0 (modq), in contraddizione con la Prop. 4.1. 4.3 Se p e n sono coprimi e n è pari, allora (n–p) e (n+p) sono coprimi. Dim. Se qP: (2n–p),(2n+p)=0 (modq), allora 4n=(2n–p)+(2n+p)=0 (modq), in contraddizione con la Prop. 4.1. 4.4 (2n–1), (n–1) e (n+1) sono ciascuno coprimo con n. Dim. Se qP: n,(2n–1)=0 (modq), allora 1=2n–(2n–1)=0 (modq), da cui q=1. Se qP: n,(n–1)=0 (modq), allora 1=n–(n–1)=0 (modq), da cui q=1. Se qP: n,(n+1)=0 (modq), allora 1=(n+1)–n=0 (modq), da cui q=1. 4.5 (2n–1) e (n–1) sono coprimi. Dim. Se qP: (2n–1),(n–1)=0 (modq), allora n=(2n–p)–(n–p)=0 (modq), in contraddizione con la Prop. 4.4. 4.6 Se n è pari, allora (n+1) e (n–1) sono coprimi. Dim. Se qP: (n+1),(n–1)=0 (modq), allora 2n=(n–1)+(n+1)=0 (modq) , in contraddizione con la Prop. 4.4. 4.7 Se p,q,rP, p<q: (2n–p)(2n–q)=0 (modr), allora sP, sr: (2n–p)(2n–q)=0 (mods). Dim. Se!rP: (2n–p),(2n–q)=0 (modr), allora esistono ,N, <: 2n–p=r e 2n–q=r Siccome r>n e r>2 si ha: r>2n, in contraddizione con 2n–p=r<2n. 4.8 Se 2|n e p,q,rP, pq: (n+p)(n+q)=0 (modr), allora sP, sr: (n+p)(n+q)=0 (mods). Dim. Se!rP: (n+p),(n+q)=0 (modr), allora esistono ,N, <: n+p=r e n+q=r Siccome r>n e r>2 si ha: r>2n, in contraddizione con n+q=r<2n. 5 CONGETTURE 5.1 Siano p,q(P-F)1 e r,sP2. Se (n–p) e (n–q) hanno fattori primi identici, i.e., r|(n–p)r|(n–q), allora sr: (2n–p)(2n–q)=0 (mods) (2n–p)(2n–q)0 (mods), i.e., (2n–p) e (2n–q) differiscono per almeno un fattore primo s>1. Se, viceversa, r|(2n–p)r|(2n–q), allora sr: (n–p)(n–q)=0 (mods) (n–p)(n–q)0 (mods). 5.2 Siano p,q(P-F)1 e r,sP e 2|n. Se (n–p) e (n–q) hanno fattori primi identici, i.e., r|(n–p)r|(n–q), allora sr: (n+p)(n+q)=0 (mods) (n+p)(n+q)0 (mods), i.e., (n+p) e (n+q) differiscono per almeno un fattore primo s>1. Se, viceversa, r|(n+p)r|(n+q), allora sr: (n–p)(n–q)=0 (mods) (n–p)(n–q)0 (mods). 6 TEOREMI 6.1 Se P=F, allora (2n–1) è un numero primo. Dim. Se pP: p|n, allora pP: (2n–1)0 (modp), in base alla Proposizione 4.4. 6.2 Se 2|n e P=F, allora (n+1) è un numero primo. Dim. Se pP: p|n, allora pP: (n+1)0 (modp), in base alla Proposizione 4.4. 6.3 Se P-F=p, allora (2n–p) è un numero primo. Dim. Se qP-p: q|n, allora qP-p: (2n–p)0 (modq), in base alla Proposizione 4.1. Se (2n–p) non è primo, allora (2n–p)=0 (modp), in contraddizione con la Proposizione 4.1. 6.4 Se 2|n e P-F=p, allora (n+p) è un numero primo. Dim. Se qP-p: q|n, allora qP-p: (n+p)0 (modq), in base alla Proposizione 4.1. Se (n+p) non è primo, allora (n+p)=0 (modp), in contraddizione con la Proposizione 4.1. 6.5 Se P-F=p1;p2; … ;pk, allora v’è almeno un primo tra: 2n–1, 2n–p1, 2n–p2, … , 2n–pk . Dim. Consideriamo i seguenti insiemi, ciascuno di k+1 elementi: I) n–1, n–p1, n–p2, … , n–pk ; II) 2n–1, 2n–p1, 2n–p2, … , 2n–pk . Dalle Proposizioni 4.1 e 4.4, ciascun elemento dell’insieme I è divisibile per 2 o per i primi: p1, p2, … , pk . I diversi fattori primi disponibili per l’insieme I sono k+1, considerando anche il numero 2. Il possibile “fattore unico” per tutti gli elementi dell’insieme I è soltanto il primo 2. Pertanto il numero minimo di fattori per l’insieme I è 1, quando è proprio il numero 2. Dalle Proposizioni 4.1 e 4.4, ciascun elemento dell’insieme II è divisibile solo per i primi: p1, p2, … , pk . I diversi fattori primi disponibili per l’insieme II sono k, poiché consta di soli dispari. È impossibile un “fattore unico” dispari per tutti gli elementi dell’insieme II. Infatti se, per esempio, fosse pk allora si avrebbe: 2n–pk=0 (modpk), in contraddizione con la Proposizione 4.1. Quindi il numero minimo di fattori per l’insieme II è 3, in base alla Proposizione 4.7. I fattori disponibili sono complessivamente k+1 (k primi dispari per entrambi gli insiemi, il numero 2 solo per l’insieme I). Per definizione, ogni elemento dell’insieme I è divisibile per almeno un fattore primo tra: 2, p1, p2, … , pk . Dunque i k primi dispari disponibili non sono sufficienti a dividere tutti gli elementi dell’insieme II. Infatti, nel caso più sfavorevole, se tutti i k+1 elementi dell’insieme I hanno complessivamente k+1 fattori diversi, allora l’insieme II consta solo di elementi primi, in base alle Proposizioni 4.2 e 4.5. Invece, nel caso più favorevole, se vi sono k ripetizioni dello stesso fattore primo 2 per l’insieme I, i.e., nessun fattore dispari per l’insieme I, allora per l’insieme II ci sono k fattori diversi in base alla Congettura 5.1, più un altro richiesto dalla Proposizione 4.7. Perciò i fattori necessari all’insieme II sono almeno k+1, uno più dei possibili p1, p2, … , pk . Tale assenza di fattori comporta la presenza di almeno un numero primo nell’insieme II. 6.6 Se 2|n e P-F=p1;p2; … ;pk, allora v’è almeno un primo tra: n+1, n+p1, n+p2, … , n+pk . Dim. Analogamente al Teorema 6.5, sostituendo l’insieme II con: II) n+1, n+p1, n+p2, … , n+pk ; sostituendo, inoltre, le Proposizioni 4.2, 4.5 e 4.7 rispettivamente con 4.3, 4.6 e 4.8 e la Congettura 5.1 con 5.2. 7 COROLLARI 7.1 nN: pP1 tale che 2n–p è primo, i.e., la congettura di Goldbach è valida. Dim. In base ai Teoremi 6.1, 6.3 e 6.5. 7.2 nN, 2|n: pP1 tale che n+p è primo, i.e., la congettura gemella di Goldbach è valida. Dim. In base ai Teoremi 6.2, 6.4 e 6.6.