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PLUS MAGAZINE 30 IN QUESTO NUMERO ARTURO BRACHETTI È LA REALTÀ IMMAGINATA QUELLA CHE CI RENDE PIÙ FELICI A TU PER TU CON VITTORIO COSMA PROF. CARL BENEDIKT FREY QUALE FUTURO PER I BANCARI? TENENTE COLONNELLO JAN SLANGEN LE NOSTRE FRECCE: LA MAGIA DI EMOZIONARE... CLAUDIO CECCHETTO C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA EVENTI PRIMAVERA 2015 TORINO 2015 UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT LILLI GRUBER Le donne sono il vero motore del cambiamento Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXX- marzo 2015 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2015 : Ottà N I ci R la O T re e v vi PLUS MAGAZINE Periodico trimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 30 - marzo 2015 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] Direttore responsabiie Paola Gomiero Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Chiara Attolico Photo editor Alessandro Lercara In questo numero: 2Copertina 6 Protagonisti 10 Protagonisti 14 Tecnofuturo 18 Protagonisti 22 Protagonisti 26 Eventi 28 30 32 34 36 38 Moda 44 Recensioni 50 Mappamondo 56 Iniziative associati Lilli Gruber, le donne sono il vero motore del cambiamento È la realtà immaginata quella che ci rende più felici. Parole sagge, Sig. Brachetti A tu per tu con Vittorio Cosma Quale futuro per i lavoratori bancari? Intervista al Prof. Carl Benedikt Frey Le nostre Frecce: la magia di emozionare... Intervista al Tenente Colonnello Jan Slangen Claudio Cecchetto: c’è sempre una prima volta Are you ready for Expo? Sindone e Papa Francesco a Torino Buon Compleanno Don Bosco! Vinitaly si presenta a New York Un mare di gusto vi aspetta a Slow Fish Expo, Germania e Meraviglie d’Italia al Salone del Libro Mash up! Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatro Giordania: la bellezza svelata Convenzioni nazionali LUS IP FAB SU Hanno collaborato a questo numero: Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara Oggero, Maurizio Pattoglio, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi. Fotografie Lorenza Daverio, Archivio Stilisti, Savino Roca, Pietro Gentile, Barbara Oggero, Salvatore Taormina, Romano Borrelli. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Carlo Fantinel – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. Torino: vivere la città Eventi 64 Torino 2015: un anno da regina dello sport Idee e servizi 76 I capelli vogliono styling e benessere... vogliono Poser Hairdressing Medicina e salute 68 Ifor: la riabilitazione centrata sul paziente 70 Mini-invasività e nuovi orienta- menti in chirurgia ortopedica 72 Prevenzione e approcci moderni in flebologia 74 Da millenni l’agopuntura opera per il benessere dell’individuo Gusti e piaceri 78 Tre da Tre... perchè si mangia bene! 79 QOR fusion restaurant: un’esperienza multisensoriale Comunicazione e immagine 80 Formare e non solo informare 82 Conferenze e corsi 84 Visite guidate e spettacoli 86 Gite e spettacoli 88 Convenzioni territoriali 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori E D I T O R I A L E Paola Gomiero Direttore FABI Plus Appuntamenti da non perdere Expo 2015 (1° maggio/31 ottobre, Milano), l’evento più atteso dell’anno sta per arrivare. 145 nazioni dei 5 continenti saranno coinvolte su tematiche fondamentali che riguardano il cibo e l’alimentazione ed avranno modo di confrontarsi, scambiandosi informazioni e conoscenze attraverso laboratori, progetti, tavole rotonde, esibizioni, spettacoli artistici e culturali. I riflettori del mondo saranno dunque accesi sul Bel Paese per questa eccezionale manifestazione e su tutti gli eventi ad essa collegati. Ma il 2015 sarà un anno speciale anche per puntare i riflettori sul nostro vino con la 49ª edizione di Vinitaly (22/25 marzo, Verona), uno tra i più importanti saloni internazionali del settore, in grado di offrire ai professionisti, in arrivo da 120 Paesi, una panoramica completa della produzione enologica italiana di qualità, delle sue tradizioni e peculiarità. E come non menzionare Slow Fish (14-17 maggio, Genova), manifestazione interamente dedicata al mondo ittico, collegata al progetto “nutrire il pianeta” di Expo Milano, con l’obiettivo di evidenziare ai visitatori quanto il mare sia una risorsa indispensabile per l’uomo e il suo nutrimento; un ambiente da preservare e valorizzare sottolineando l’urgenza di aggiornare le normative sulla produzione ittica per attuare metodi di pesca maggiormente sostenibili. Tra gli eventi eccezionali più attesi a livello globale del 2015 ricordiamo l’Ostensione della Santa Sindone. Il Duomo di Torino dal 19 aprile al 24 giugno si prepara ad accogliere oltre due milioni e mezzo di visitatori. Tra gli ospiti d’eccellenza anche Papa Francesco, che si recherà in pellegrinaggio per contemplare il Sacro Telo il giorno 21 giugno. E saranno soprattutto i giovani i protagonisti dell’Ostensione 2015, che avverrà contemporaneamente alle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Don Bosco, il Santo più amato da milioni di ragazzi in ogni parte del mondo. Anche la 28ª edizione del Salone Internazionale del Libro (14/18 maggio, Torino), la più grande manifestazione italiana riservata all’editoria, quest’anno sarà dedicata all’eccellenza del patrimonio culturale italiano. L’anno di Expo Milano offre l’occasione di ripercorrere e ripensare il nostro rapporto con l’immenso universo che abbiamo ereditato. Ricchezze artistiche, architettoniche, musicali, letterarie si estendono anche al design, alla moda, al cinema, al teatro e permeano il mondo della scienza, concorrendo a definire l’unicità del carattere e dello stile italiano. [email protected] marzo 2015 | Plus Magazine | EDITORIALE 01 COPERTINA LILLI GRUBER, le donne sono il vero motore del cambiamento i n t e r v i s t a D A R I O C d i M I G L I A R D I i sono donne che con la propria professione e competenza ci aiutano a migliorare e a comprendere il nostro periodo storico e la nostra conoscenza dell’attualità. Lilli Gruber nata a Bolzano (Sudtirolo) è entrata nelle “nostre case” da giovanissima conduttrice del Tg2 e successivamente del TG1. Laureata in Lingue straniere a Venezia, parla oltre all’italiano, ovviamente il tedesco, il francese e l’inglese. È stata l’inviata per la Rai nei giorni della caduta del Muro di Berlino, ed è stata in Medioriente più volte a raccontare il dramma della guerra e la vita delle donne mussulmane. Ha scritto numerosi libri ed è autrice di trasmissioni televisive. Dopo una parentesi politica in Europa, si è riconfrontata con il mondo dei media accettando una nuova sfida con il programma “Otto e Mezzo” in onda su La7. I dati Auditel e la sua capacità a condurre quasi giornalmente una trasmissione continuano a conquistare il pubblico e la sua voglia di apprendere la portano a misurarsi anche con nuove forme di narrazione. È uscito da poco il suo secondo romanzo “Tempesta” - edito da Rizzoli - dedicato alla storia della sua famiglia. L’anno precedente era uscito “Eredità”, quando ha sentito la necessità di far conoscere questa storia? L’idea di raccontare la storia della mia famiglia e della mia terra mi è venuta dopo il ritrovamento del diario della mia bisnonna, Rosa Tiefenthaler, nella sua casa di Pinzon. Quelle pagine, che intrecciavano le vicende personali di una giovane donna coraggiosa e molto emancipata per i suoi tempi con un pezzo im- 02 COPERTINA portante di storia del Novecento fino al 1940, mi hanno fatto venire voglia di raccontare gli anni cruciali della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso documenti d’archivio, lettere e testimonianze ho potuto ricostruire la vicenda della mia famiglia e del Sudtirolo, un fazzoletto di terra contesa che si è trovata protagonista di uno dei peggiori incubi della nostra storia. Lei ha detto che è stato il libro più personale che abbia scritto, “intensamente mio” perché? Ripercorrere le vicende della mia famiglia e della mia terra mi ha inevitabilmente sollecitata a riflettere su un passato anche scomodo da accettare. In questo senso “Tempesta” è la sintesi di ciò che sono oggi e di ciò che ho imparato. La Seconda Guerra Mondiale è un nodo ancora sanguinante nella nostra memoria collettiva, che ha prodotto memorabili capolavori: romanzi, film, opere teatrali e saggi. “Eredità”, “Tempesta”, titoli diretti che colpiscono, non c’era bisogno di mettere l’articolo? Senza articolo è la storia di uno ma è anche la storia di tutti. Le donne nel suo romanzo hanno fatto delle scelte molto forti. Chi ha aderito al Terzo Reich, e chi invece ha saputo opporsi. È stata una scelta quella di dare valore alle donne nella storia? Sono sempre stata convinta che le donne siano il vero motore del cambia- mento. Penso alla mia bisnonna Rosa: una grande proprietaria terriera, madre di sei figli ma anche imprenditrice ante litteram, e cronista appassionata dei suoi tempi. E penso alla sua figlia più giovane, Hella, protagonista di “Tempesta”, e alla sua vita piena di passioni, contraddizioni e colpi di scena. E penso anche alle tante donne di oggi, che continuano a lottare per le posizioni di potere che meriterebbero. E che consentirebbero forse di costruire un mondo migliore. Non è la storia a dare valore alle donne, ma sono le donne a dare valore alla storia. Si parla di una terra molto particolare, il Sudtirolo, dove la parola “Heimat” Patria, ha un significato più profondo che in italiano. Ce lo può descrivere meglio? Heimat è qualcosa di più del nostro concetto di patria: è il territorio natio, il popolo con i suoi usi e le abitudini, sono i paesaggi familiari, la cultura, la religiosità, il forte senso di appartenenza. marzo 2015 | Plus Magazine | COPERTINA 03 COPERTINA boratori. Le interviste e gli incontri invece li ho fatti nei mesi estivi approfittando della pausa di “Otto e Mezzo”. Non nascondo che dopo un anno intenso di lavoro con il mio programma è stato uno sforzo notevole, ma ne è valsa sicuramente la pena. Ha intervistato centinaia di personaggi, soprattutto politici. Quando si trova di fronte personalità forti e potenti come Mario Monti, come supera il timore di porre delle domande difficili? Esempio: “Mario Monti lei è massone?” Io credo che qualsiasi domanda possa essere fatta, ma non mi piace il giornalismo inutilmente aggressivo. Si possono anche chiedere le cose più scomode, magari con un sorriso. Non mi piace mai la rissa politica, che trovo inutile e diseducativa. Noi a “Otto e Mezzo” l’abbiamo sempre evitata scegliendo uno scambio di idee rispettoso anche quando gli interlocutori hanno opinioni diverse. “Otto e Mezzo” è un format ormai consolidato, molto amato e seguito. Come organizza la scaletta del giorno? “Otto e Mezzo” si occupa di attualità politica e la nostra scaletta ruota inevitabilmente attorno alla notizia del giorno. La mia giornata lavorativa comincia molto presto con le rassegne stampa e il notiziario alla radio e prosegue con la lettura attenta dei quotidiani. In riunione con la mia redazione individuiamo i temi e le questioni che non possiamo non affrontare. Il resto lo fanno gli ospiti. C’è molto di veritiero in questa storia, ma anche di romanzato, dov’è che ha capito che era necessario inventare qualcosa perché la storia forse lo richiedeva? Più che romanzo storico mi piace definire “Tempesta” una storia romanzata: quel genere molto fecondo e ricco di spunti che gli anglosassoni chiamano narrative nonfiction. Questo vale per entrambi i piani: quello della struttura del libro, che mescola reportage e narrazione, e quello dello stile. Non sarò mai una scrittrice che fa della “bella pagina” la sua prima preoccupazione. Provo a scrivere in modo coinvolgente ma ricordandomi che sono un’inguaribile giornalista. Il mio “stile” vorrei fosse questo: la verità, anche se con gli strumenti dell’immaginazione. Dopo “Eredità” e “Tempesta”, ci sarà un seguito? Si vedrà. La priorità ora è accompagnare questo e godermi una bella fase del lavoro dell’autore: il dialogo con i lettori, il momento in cui la mia storia diventa anche un po’ la loro. Hella, Karl e io ce lo siamo meritato. È stato un lavoro di “raccolta dati”, come ha conciliato questo impegno con il suo lavoro quotidiano su La7 con “Otto e Mezzo”? Da diversi anni conduco ricerche per entrambi i libri con l’aiuto di mio marito Jacques, della mia editor e di un prezioso team di storici e colla- 04 L’impegno quotidiano di un format come “Otto e Mezzo” non rischia talvolta di far venire meno l’entusiasmo, come si combatte il rischio di essere ripetitivi? Con un’attenta scelta degli interlocutori, che fanno davvero la differenza. In sei anni “Otto e Mezzo” ha dato voce anche a molti volti nuovi che nel tempo sono diventati protagonisti del dibattito politico. Con l’ospite giusto è difficile essere banali e ripetitivi. Ultima domanda, ma lei tutte le mattine controlla i dati dell’Auditel? Facendo televisione sarebbe decisamente strano se io non lo facessi. E sono orgogliosa di poter dire che fino ad ora il pubblico ha sempre premiato le nostre scelte. PROTAGONISTI É la realtà immaginata quella che ci rende più felici Parole sagge, Signor Brachetti i n t e r v i s t a d i BARBARA ODETTO foto di Paolo Ranzani on una “galleria”di oltre 350 personaggi, dei quali 100 interpretati in una sola serata, è considerato il più grande attore-trasformista del mondo; i suoi cambi d’abito, che avvengono in meno di due secondi ciascuno, sono talmente veloci da essere stati inseriti nel Guinness World Records. Con oltre 250.000 cambi realizzati sino ad oggi, ha il primato di quick change performer e il mondo lo considera un mito del teatro e della visual performing art. Lui, Arturo Brachetti, non si vanta assolutamente dei risultati raggiunti dal suo debutto nella Ville Lumière, nel 1978, ad oggi e racconta con ironia di aver inciso la colonna sonora di “Amami Arturo”, ma di non saper affatto cantare e che le statue di cera che lo raffigurano, esposte una al Museo Grévin di Parigi ed una a Montreal, cambiano abito oltre 1.000 volte al giorno, superando il suo stesso record. Colto, divertente e affabile, l’artista torinese ha una vivacità contagiosa, la stessa che conquista da anni pubblico e critica ad ogni latitudine e che fa 06 PROTAGONISTI Il “ciuffo più famoso d’Italia” è in tour con lo show Brachetti che sorpresa! il varietà magico di illusionismo contemporaneo imprevedibile e originale proprio come il suo protagonista. registrare il sold out ad ogni suo spettacolo. Dopo il successo di “L’uomo dai mille volti” e “Ciak si gira” e dopo il trionfo in Canada e in Francia di “Comedy Majik Cho”, il “ciuffo più famoso d’Italia” ritorna nel Bel Paese con il varietà “Brachetti che sorpresa!” per la regia di Davide Livermore, la consulenza artistica di Leo Ortolani e di Davide Calabrese e la messa in scena di Davide Calabrese. Sul palco l’artista presenta, insieme con quattro validi esponenti italiani del mondo della magia e dell’illusionismo, un caleidoscopio di personaggi che realizza sia con grandi costumi sia con alcuni oggetti perché, dice, “Con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia”. Nella stagione 2013-2014 lo stesso spettacolo è stato applaudito in Italia da 38.000 spettatori: riuscirà lo show, che quest’anno proporrà delle novità, a bissare lo stesso successo? Noi ne siamo certi. Questione di magia, ma soprattutto di professionalità. Arturo, a proposito di “Brachetti che sorpresa!”, quale sarà la sorpresa per gli spettatori? La sorpresa è che Brachetti è morto, non c’è più, ma ci saranno una serie di effetti nuovi rispetto al varietà precedente. Il protagonista si trova all’interno di un deposito bagagli colmo di valigie, casse e bauli abbandonati e provenienti da tutto il mondo; si tratta di un limbo che mi serve per migrare in un’altra dimensione e la valigia, simbolicamente, rappresenta i ricordi. In questa terra di mezzo incontro alcuni personaggi curiosi che raccontano situazioni diverse e incarnano le mie varie personalità: Luca Bono l’infanzia, Luca&Tino il surrealismo, Francesco Scimemi l’istinto. Dopo questo viaggio retrospettivo, divertente e rocambolesco, sono finalmente pronto per andare nell’aldilà. I quattro artisti che ti affiancano in scena sono tutti professionisti italiani di alto livello: ce li presenti? Luca Bono, con i suoi 21 anni, è l’enfant prodige della magia ed ha già vinto il Mandrake d’Or, il premio Oscar degli illusionisti; nello show rappresenta l’innocenza, il mondo dei fumetti e la serenità. Luca&Tino, duo che rivisita il repertorio del teatro dell’assurdo con sketch in stile francese, sono stati definiti dal quotidiano Le Figaro i nuovi Laurel e Hardy in versione italiana; loro simboleggiano la parte più stralunata di Arturo. Francesco Scimemi, invece, è un illusionista comico tanto geniale quanto imprevedibile che nello spettacolo con i coltelli, ma non solo, incarna la passione in tutte le sue forme. Parliamo della scenografia. Utilizzo, per la prima volta in uno spettacolo di varietà, la tecnica del video mapping che consiste nel proiettare immagini in computer grafica su una marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 07 PROTAGONISTI Qual è, secondo te, la magia… della magia? Credo che sia una consolazione inappagabile e necessaria: il sogno illusivo può riscattare una realtà a volte banale e ognuno di noi si inventa un’illusione per sopravvivere. Secondo me vedere un uomo mentre vola su un palcoscenico crea una magia, una parentesi di gioia e distacco dal quotidiano, per la quale vale la pena pagare il biglietto. superficie reale. Il risultato sono spettacolari effetti di proiezione 3D. L’ho scelta perché mi piace unire la visione high tech con la poetica teatrale e insieme danno un risultato sorprendente. Come stupirai il pubblico… con effetti speciali? Come sempre mi avvarrò del quick change per il cambio d’abito, ma userò anche le ombre cinesi, il laser, il fumetto western vivente e il sand painting, tecnica che ho imparato dal bravissimo Paolo Carta. Con questo metodo, ad esempio, disegno alcuni personaggi protagonisti dei film di Tim Burton, regista che mi è sempre piaciuto e al quale ho voluto rendere omaggio. Mi affascina questo mezzo espressivo perché rende la sabbia nobile e magica e mi riporta al mondo dell’infanzia, quando con poco ci si divertiva tanto. Cosa intendi comunicare al pubblico con questo varietà? Lo spettacolo è un viaggio surrealista perfetto per le famiglie e per chi ha voglia di vivere una parentesi di gioia e serenità. Il messaggio che trasmette non è di propaganda spirituale, anche se si parla di morte e di viaggio nell’aldilà. Lo show vuole rinnovare il teatro della magia che in passato è stato sterile perché ha puntato solo sull’effetto speciale, mentre in “Brachetti che sorpresa!” l’illusionismo e il mondo magico sono protagonisti in tutte le diverse forme. Non solo: la magia diventa un modo per riflettere su altro, ma con il sorriso. So che sarai presente all’Expo di Milano: porterai in scena “Brachetti che sorpresa!” oppure realizzerai uno spettacolo ad hoc? L’Expo è un evento unico per molti aspetti: per questo occorre studiare uno show a sua immagine. Naturalmente ci saranno tutti gli elementi del mondo della magia e dell’illusionismo, ma al momento non posso svelarvi nulla. Ci vediamo a Milano però! Grazie a te Torino e l’Italia sono conosciute nel mondo: senti questa responsabilità? Quando mi trovo a Parigi, mi viene spontaneo andare al Museo delle cere Grévin per salutare il mio clone che è sempre attorniato da molti visitatori. Io mi avvicino con indosso il cappello e nessuno mi riconosce. Questo fatto mi fa sorridere, ma mi rende orgoglioso sapere che tanti mi stimano, perché di riflesso amano il mio Paese o la mia città che, ammetto, talvolta mi manca. Pensa che nella casa di Torino ho una telecamera rivolta verso la Mole Antonelliana e quando mi trovo all’estero e provo nostalgia, mi collego e guardo il panorama. 08 Sicuramente hai raggiunto il successo per le tue indubbie capacità, ma pensi che il destino, o la magia, abbiano avuto un ruolo nella vita di Arturo Brachetti? Sono un sostenitore dell’idea che ogni uomo costruisca la propria fortuna vivendo con gioia, allegria e generosità. Credo che con un atteggiamento positivo anche le situazioni più difficili vengano ridimensionate. Secondo me il 90% del successo lo realizziamo con l’impegno, la costanza, la serietà umana e professionale; il destino conta solo per il 10%. Nel mio caso mi ha aiutato circa 35 anni fa, quando ero a Vienna per partecipare ad uno show e un famoso illusionista doveva rientrare in albergo perché in preda ad un forte mal di testa; ha tardato e così ha visto la mia esibizione, che gli è piaciuta talmente tanto da volermi conoscere e presentare ad altri maghi. Magari, se non lo avessi incontrato, la mia carriera avrebbe avuto tempi diversi. Le condizioni sono applicabili a tutti gli iscritti FABI, FABI Plus e a tutti i loro familiari, a seguito della presentazione della Card in una delle sedi Shenker aderenti su tutto il territorio nazionale. La convenzione è valida fino al 31 dicembre 2015. PROTAGONISTI A TU PER TU CON Vittorio Cosma ha forse nove vite come i gatti. Dai Gizmo ai DeProducers, navighiamo nella musica di questo compositore e produttore di talento, che molto rappresenta per la musica contemporanea, senza doverlo fare dentro manifesti definiti. I N T E R V I S T A B E N E D E T T A d i B R E V E G L I E R I foto di Lorenza Daverio 10 VITTORIO COSMA C omponi musica da sempre. Hai lavorato con la PFM fino al 1989, hai collezionato tanti dischi d’oro collaborando con artisti italiani meravigliosi come De Andrè, Finardi, Fossati, Pino Daniele, la Mannoia, e come molti sanno sei stato insieme a Stewart Copeland (ex batterista dei Police) il direttore artistico della Notte della Taranta, fino ad approdare ad Elio e le Storie Tese. È un mondo musicale molto vasto e piuttosto complesso, anche solo da semplice ascoltatore. Mi chiedo se sei uno sperimentatore, o come spesso accade ad un artista, cerchi solo di dare voce a tutta la musica che aderisce al tuo mondo. Il mio pregio, ma anche il mio difetto è che sento il bisogno di cambiare. In Italia ho avuto la fortuna di lavorare con artisti enormi, alcuni li hai PROTAGONISTI ricordati adesso tu, e all’estero con mostri sacri come Copeland, con il quale lavoro tuttora, o con il gruppo di Peter Gabriel, e il produttore Howie B che produce pop star del calibro di Bjork e degli U2. Non è assolutamente un vanto, ma un bisogno: mi annoia focalizzarmi su un unico progetto o su un unico modo di fare musica. Forse è anche per questo che non sono facilmente collocabile e comprensibile. Lo stupore, la creazione di qualcosa di completamente nuovo e che tenga viva l’attenzione sono aspetti personali molto forti, e di cui sento la necessità per fare musica e dare vita a qualunque storia. Gizmo è un termine slang americano ed è il nome della band che tu e Copeland avete fatto nascere qualche anno fa. È anche un ponte fra artisti e generi musicali diversi: musica jazz, pop, rock. La voce è di Raiz, la chitarra di David Fiuczynski, il basso di Armand Sabal-Lecco e di Max Gazzè, le percussioni di Mauro Refosco. Lo definirei un tesoro musicale straordinario. Come è nata? Gizmo è nata così: nel 2004 ero in tour ed un giorno, in un bellissimo albergo romano, Copeland mi disse “(…) perché non facciamo una band?!” Io sono rimasto basito. Era evidente la stima reciproca e anche la comprensione e l’apprezzamento che ognuno di noi avesse verso il modo di lavorare dell’altro, ma capisci che me lo stava dicendo un uomo che insieme ai Police ha fatto la storia della musica mondiale! A quel punto ho deciso che se doveva nascere una band, i musicisti dovevano essere i migliori in assoluto, senza possibilità di scendere a compromessi. E allora abbiamo chiamato Sabal-Lecco, che è stato il bassista di Paul Simon e Lionel Richie, Mauro Refosco, grande percussionista che lavora con Caetano Veloso, Raiz, che è stato il cantante degli Almamegretta e ha collaborato con gruppi come i Massive Attack, e l’amico Max Gazzè, cantante conosciutissimo e bravissimo bassista e poi Fuze (David Fiuczynski), chitarra strepitosa e la punta jazz della nostra band. Gizmo significa essere riuscito a creare un gruppo nutrito proprio da quello stupore di cui ti raccontavo prima, e che mescola la world music con il rock progressive. Due tour in Italia ed altri progetti in corso. Un lavoro di contaminazione musicale molto profondo. Mi ha colpito molto la tua passione per il cinema. Hai scritto molte colonne sonore. “Colpo di luna” di Alberto Simone, premiato al Festival del Cinema di Berlino del ‘95. Le musiche delle ultime opere di Manfredi e la recentissima “Italy in a Day”, una sorta di collage documentaristico, che Salvatores ha realizzato attraverso dei video girati da persone comuni durante un giorno come tanti altri. Ecco, per la musica di questa pellicola sei stato premiato. Come sei riuscito a non tradire il sentimento del regista ma soprattutto a tradurre in musica l’universo intimo di tanti uomini e donne? Ho cercato quello che in inglese si chiama mood, cioè un’atmosfera. È stato sicuramente molto difficile. “Italy in a Day” porta con sé un forte senso di marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 11 PROTAGONISTI musica. Noi ci occupiamo di comunicare l’emozione, Fabio di divulgare la conoscenza. È una costruzione esistenziale, un po’ un viaggio delle origini, e uno spettatore attento può portare a casa molte cose. Cosa pensi della Canzone, se vuoi anche quella italiana, ma comunque della Canzone con la C maiuscola come forma di espressione? La canzone è “una” forma. E come tale, è uno degli innumerevoli modi per fare musica. Non è “la” forma. Fossati una volta ha detto che la canzone “(…) è una matematica possibilità combinatoria della musica temperata”. Lo penso anche io. Ma pretendo di più dal mondo degli artisti. Pretendo più ricerca. Esiste la musica prodotto. Nulla di male. La musica pop e la canzone pop sono i prodotti tradizionalmente venduti dalle case discografiche. Però non mi interessa. Non riguarda il lavoro che faccio io. Infatti non è un caso che io non faccia Talent. Credo invece che un’urgenza minimale di ricerca anche nella canzone, serva. In molte canzoni io non sento purtroppo nessuna volontà di ricerca e nemmeno di un po’ di profondità. verità: il padre in sala parto, oppure l’uomo depresso. Sono stato al passo con tutte queste verità. Ci sono stato facendo un passo indietro però, perché la realtà del film era così forte, che l’unica porta di accesso possibile era mettersi al servizio delle immagini di tutte queste vite. Ho dovuto comporre la musica su 45 temi diversi e renderli un’unità. È stato un lavoro enorme ma, almeno per me, di grande bellezza. I Deproducers. Un progetto nato insieme a Max Casacci, Riccardo Sinigallia e Gianni Maroccolo che sta portando avanti una grande ambizione direi: rendere fluida e fruibile la Scienza ai non addetti ai lavori. In questo viaggio “fantastico”, siete aiutati da Fabio Peri, astrofisico e direttore del Planetario di Milano, con il quale mettete in scena uno spettacolo che si chiama proprio “Planetario”. Cosa speri che uno spettatore si porti a casa dopo essere stato lì con voi? Non la definirei esattamente un’ambizione. Questo è un percorso stupefacente che tutti noi possiamo fare, attraverso la ricerca e la comprensione, fin dove possibile, dei misteri dello spazio. E noi lo facciamo così: con uno spettacolo, il “Planetario”, durante il quale l’amico ed astrofisico Fabio Peri, fra l’altro direttore del Planetario Hoepli di Milano, ci guida alla scoperta della Scienza e dello Spazio con estrema semplicità e senza forzature, grazie ad immagini e video dove lo spettatore può scoprire aspetti della Scienza mai visti. I Deproducers invece accarezzano l’anima con la 12 Ecco, parliamo di profondità: “Indeepdance”, che letteralmente, in inglese, si traduce con “nel profondo della danza”. Un’altra ricerca? Un’opera nuda direi. “Indeepdance” è stata scritta con il mio amico e scrittore Aldo Nove e con due videoartisti eccellenti, i Masbedo. Una pagina bianca dove oltre a noi, altri ospiti – PierFrancesco Favino, Elisa, i Subsonica, i Mùm – hanno partecipato a quest’opera prima. Un viaggio archetipico più che un progetto forse, dove vivere l’intera gamma delle nostre esperienze del corpo: il controllo, la paura, e poi l’esperienza del suono, della natura, il nostro senso dell’Universo, la tensione religiosa. Caterina Caselli l’ha realizzata e l’abbiamo portata al Museo MAXXI di Roma e all’Arena Civica di Milano. Anche in questo caso, mi è piaciuto produrre un lavoro che ha sposato discipline tanto diverse, ma che hanno trovato una strada da percorrere insieme. Cos’hai in valigia, adesso. So che un progetto speciale è in uscita. Ho pubblicato un disco nel 1995. Da allora ho accumulato tantissimo materiale e quindi questa primavera uscirà un mio disco, da solista, con la casa discografica Sugar di Caterina Caselli. Sarà un disco strumentale, musica per pianoforte e tastiera. Magari la colonna sonora di un film senza film. A presto Vittorio. DIAGNOSTICA SENOLOGICA L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE Il tumore della mammella è la diagnosi oncologica femminile più frequente. In Italia sono diagnosticati ogni anno circa 40.000 nuovi casi ed in media 1 donna su 8 rischia di contrarre un tumore della mammella. La diagnosi precoce è dunque fondamentale ed incide pesantemente sulla prognosi. Nell’ambito della Diagnostica Senologica C.D.C. offre un servizio d’eccellenza, avvalendosi della collaborazione di professionisti altamente qualificati e dell’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia. Tali tecnologie e metodiche altamente innovative consentono di effettuare una diagnosi precoce anche di micro lesioni e quindi di intervenire con tempestività, aumentando notevolmente le possibilità di sopravvivenza e la qualità di vita in caso di tumore. MAMMOGRAFIA 3D TOMOSINTESI ECOGRAFIA VOLUMETRICA SENOLOGICA 3D + C.D.C. è l’unico Centro Diagnostico del Piemonte ad aver installato un Ecografo Volumetrico Senologico 3D che combinato al Mammografo Digitale 3D - Tomosintesi consente di effettuare una Diagnostica Senologica ai massimi livelli del mercato. Per ogni informazione contattare il numero verde www.gruppocdc.it TECNOFUTURO Quale futuro per i lavoratori bancari? 14 TECNOFUTURO Intervista al Professor Carl Benedikt Frey responsabile del “Programme on the impacts of Future Technology” Università di Oxford I N T E R V I S T A d i PIETRO GENTILE L e Nuove Tecnologie stanno influenzando sempre più la nostra vita, in molti casi semplificandola. I campi in cui le tecnologie legate all’ICT (Information & Communication Technology) la fanno da padrone stanno aumentando in modo esponenziale. Questo incremento è dovuto al fatto che l’ICT, una volta legata unicamente all’automazione d’ufficio, si sta integrando e diffondendo in modo radicale anche in tutti quei campi che una volta erano considerati esenti dall’influsso delle nuove tecnologie. Si parla di “Internet of Things” per specificare come ormai la pervasività dell’ICT coinvolga, grazie ad Internet, sempre più oggetti con cui veniamo in contatto. Noi italiani, siamo grandi utilizzatori di SmartPhones, Tablet, Notebook, spesso appena usciti sul mercato, ma non produciamo tali strumenti e molto spesso nemmeno i software che li gestiscono. Nonostante tutti i passi avanti fatti, siamo una delle nazioni OCSE più arretrate nell’utilizzo di Internet. Anche la diffusione della Banda Larga è cresciuta al rallentatore negli ultimi anni rispetto alle altre nazioni sviluppate ma anche rispetto a quelle in via di sviluppo. L’Italia è quindi sempre più un utilizzatore passivo delle nuove tecnologie prodotte e controllate dai paesi asiatici in particolar modo Corea e Cina. È questo un “treno” che l’Italia ha sicuramente perso. Nel gennaio 2014 hanno iniziato a essere pubblicati i primi risultati di uno studio condotto dall’Università di Oxford, una delle più prestigiose Università al mondo. In questo studio un team di ricercatori dell’Università di Oxford ha analizzato 702 tipologie di lavoro per le quali è stata effettuata una precisa scomposizione delle attività e capacità necessarie per svolgere tali mansioni. Per esempio l’attività di cassiere è stata distinta a seconda dei settori verifican- do quali sono le mansioni di un cassiere di banca, quelle di chi lavora in un supermercato, quelle di uno sportellista appartenente al pubblico impiego etc. Quindi, di fatto, i “lavori” e le attività analizzate in questo modo sono più di 2000. Un range talmente vasto da avere un’idea veramente completa dello scenario lavorativo mondiale. Purtroppo, incrociando la situazione tecnologica dell’Italia con i dati forniti dallo studio, il risultato potrebbe essere preoccupante. Secondo il Responsabile del team di ricerca, il Professor Benedikt Frey, nei prossimi anni, la tecnologia cancellerà centinaia di tipologie di lavori che ancora oggi noi consideriamo sicuri ed al riparo da qualsiasi “tsunami” tecnologico. Fino ad oggi infatti, nel valutare l’impatto dell’innovazione tecnologica sul futuro del lavoro in Italia ci si è sempre basati su modelli e previsioni lineari che hanno sempre preso in considerazione la “distruzione” di lavori ripetitivi ed a basso valore aggiunto. L’evoluzione tecnologica, però, opera per salti quantici con strappi piuttosto rapidi, seguiti da periodi di assestamento/adattamento. Questi balzi tecnologici producono spesso innovazione in settori collaterali rispetto al settore principale ed a volte anche in settori che marzo 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 15 TECNOFUTURO non hanno inizialmente nulla a che vedere con il settore in cui è avvenuta tale evoluzione. Per questo motivo le conseguenze non sono facilmente prevedibili. Lo studio del Professor Frey mette in evidenza come anche lavori non routinari ed a buon contenuto in termini di valore aggiunto, potrebbero essere cancellati dall’innovazione tecnologica nel corso dei prossimi dieci anni. Stiamo chiaramente parlando della scomparsa della “Classe Media” come noi oggi la intendiamo. Nello studio però Frey è ottimista in termini globali, perché rileva (ad esempio negli Stati Uniti) come per ogni posto di lavoro distrutto dall’innovazione, se ne crei almeno 1,5 nell’arco dei tre anni successivi. Questo però non sta succedendo in Italia. La differenza che caratterizza l’Italia rispetto alle nazioni più evolute, è dovuta da una parte alla mancanza di creazione di posti di lavoro nei “nuovi settori” che ancora oggi non esistono e che vengono letteralmente generati dal nulla dalle start-up innovative negli USA e nel Sud-Est asiatico e dall’altra parte nella velocità con cui i posti di lavoro persi vengono rimpiazzati dai nuovi creati. In Italia, a fronte di posti di lavoro persi in settori maturi, non si verifica la creazione di nuovi posti di lavoro e quando invece questo fortunatamente avviene, i tempi di recupero sono ben più lunghi dei tre anni indicati da Frey per i paesi evoluti. Ciò è causato da una parte dalla mancanza di menti e società innovative (la fuga dei cervelli) e dall’altra da una strisciante asimmetria (i nuovi lavori si creano più rapidamente da qualche altra parte nel mondo a scapito di quelli persi in Italia). Dopo aver letto molto nei mesi passati su vari quotidiani e settimanali, relativamente a questo studio, abbiamo avuto l’opportunità nel corso del “Digital Government Summit 2014”, organizzato a Roma dalla società di ricerca italiana The Innovation Group, di intervistare il Professor Benedikt Frey. In particolare, abbiamo discusso sulla situazione del settore bancario, che, pur essendo anche in Italia all’avanguardia nell’automazione e nell’adozione delle nuove tecnologie, non ha ancora applicato a fondo tutte le pos- 16 sibili modalità di interazione automatica con la clientela, non necessariamente nel settore dei pagamenti e del contante, quanto nella profonda modifica strutturale dei processi legati ad ogni singolo prodotto bancario erogato. L’INTERVISTA Professor Frey nei prossimi cinque anni assisteremo a grandi rivoluzioni nel settore finanziario. Quali sono i lavori che lei pensa resteranno in questo settore e quali saranno quelli nuovi che verranno creati? Potranno tornare in Europa ed in Italia i lavori che sono già stati oggetto di offshoring? Penso che tutto ciò che è legato al lavoro fisico di conservazione ed elaborazione delle informazioni sia destinato a scomparire, penso ai “loan officer” o ai “credit checkers”, lavori che in futuro saranno sempre più svolti da sistemi automatici e da algoritmi sempre più sofisticati per valutare le capacità di solvenza del cliente. Per non parlare del “cassiere” che negli altri paesi europei sta già scomparendo. Non penso invece che questo possa accadere per il Trading e per la Consulenza Finanziaria, nonostante i sistemi di trading automatico stiano, soprattutto nella City, prendendo sempre più piede, credo che in questo settore il lavoro sarà stabile. Noto invece che proprio nel ramo tecnologico del banking si stanno creando nuovi posti di lavoro, perché l’industria finanziaria sta diventando sempre più una Technology Industry e addirittura in certi casi una Media Industry. Vedremo quindi sempre più sviluppatori software, creatori di algoritmi finanziari e perfino Social Media Expert. Per quanto riguarda il reshoring, sono sinceramente pessimista, perché i lavori che sono usciti dall’Italia e dall’Europa, lo hanno fatto soprattutto per una questione di costi e farli rientrare nel nostro continente significherebbe retribuire i lavoratori con gli stessi stipendi di indiani o cinesi. Professor Frey in Italia siamo in ritardo in questa grande rivoluzione per cui forse abbiamo ancora qualche anno prima di essere travolti. Pensa che la proposta di “convertire” i cassieri e figure di front end della banca in consulenti alla clientela, sul piano fiscale o amministrativo, possa essere una soluzione per fermare l’emorragia di posti di lavoro in questo settore che sarà sicuramente colpito? Sì, certamente questa potrebbe essere una soluzione. Pensiamo ad esempio ad un lavoro estremamente semplice in passato come la segretaria che nel tempo è diventata una figura che pianifica TECNOFUTURO e gestisce relazioni pubbliche. L’idea di convertire i cassieri e le persone di front-office in consulenti globali della clientela e della Piccola Media Impresa, potrebbe essere un’ottima soluzione, pensi che in Europa già oggi compagnie come KPMG e Doloitte si stanno muovendo in questa direzione. Con tutta l’evoluzione che ci attende, non rischiamo che alla fine il lavoratore possa essere relegato semplicemente ad intervenire quando il sistema, “l’algoritmo”, non funziona e quindi solo in questi casi la clientela sarà assistita personalmente? Sicuramente la tecnologia non è perfetta e a volte fallisce. Certamente questo potrebbe essere un modello, anche se piuttosto marginale rispetto al complesso del lavoro svolto dalle macchine in futuro. Ma il paradosso è che i lavoratori della prossima generazione potrebbero non avere questi skills. Le spiego meglio. Recentemente ho partecipato ad alcune conferenze ad alto livello relative al settore Assicurativo. In questo settore si stanno sviluppando sofisticatissimi modelli automatici in cui si stanno valutando anche tutte le azioni che le macchine stesse potranno prendere in caso di fallimento del processo o di errore. Gli ideatori di questi algoritmi conoscono quindi perfettamente tutti i processi del sistema Assicurativo e sarebbero in grado di intervenire personalmente oggi in caso di errore. Ma la prossima generazione di personale, una volta che il sistema sarà realizzato ed i creatori non ci saranno più, difficilmente sarà in grado di mettere mano al sistema. Nel suo studio ha evidenziato come i lavori persi nei “vecchi settori” vengono rimpiazzati da altri in nuovi settori ed in tempi relativamente rapidi. In Italia invece i lavori vengono persi e quando anche dovessero essere recuperati i tempi sono molto più lunghi rispetto a quelli da lei teorizzati. Come si può risolvere questo problema? I tempi di recupero dei lavori persi sono la parte ancora più incerta del nostro studio. Il problema è che la tecnologia sta evolvendo a ritmi di gran lunga superiori a quanto avveniva in passato. Sì, sono preoccupato del fatto che una volta che persone di mezza età perderanno il proprio lavoro, la loro riconversione non sarà così agevole, sia perché non è semplice riconvertire persone con una ridotta flessibilità al cambiamento, sia perché molto spesso i lavori nuovi che vengono creati sono totalmente differenti da quelli esistenti in passato e non esiste una “formazione” scolastica per un lavoro che non esiste ancora. Sicuramente sarà necessario un Programma Sociale Globale di formazione e protezione di questi lavoratori perché stiamo parlando di una rivoluzione che interesserà tutti i paesi sviluppati. Altrettanto importante sarà un Sistema Sociale che garantisca un reddito minimo a tutte quelle persone che non riusciranno, per vari motivi e nonostante tutti i tentativi, a rientrare nel nuovo sistema di lavoro. marzo 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 17 PROTAGONISTI LE NOSTRE FRECCE I N T E R V I S T A V I N C E N Z O d i S C A R I N G E L L A Tanto si è scritto sulla Pattuglia Acrobatica Nazionale, libri, articoli su giornali nazionali e internazionali, riviste specificamente dedicate alla PAN, ora abbiamo davanti a noi il Tenente Colonnello Jan Slangen, ventunesimo Comandante della PAN, nato e vissuto a Roma da padre olandese e madre italiana, subentrato al Tenente Colonnello Marco Lant, friulano d.o.c.. Tenente Colonnello Jan Slangen U n aeroporto, una città, un giorno, un’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale, ero lì, la folla inizia una pacifica invasione degli spazi assegnati, donne, uomini, intere famiglie, Club Frecce Tricolori con sventolio di bandiere. Ad un tratto un grido: “Arrivano! Arrivano!”. Tutti con lo sguardo rivolto al cielo, fotocamere pronte per immortalare l’evento, binocoli in posizione. Sento un’esclamazione di stupore uscire come in un coro da tutti i presenti e in particolare dai bimbi. Il pubblico ammira incantato le Frecce in formazione nel cielo. È iniziata l’avventura che resterà impressa nella mente di adulti e bambini, e nella mia. Venticinque minuti di adrenalina pura, tanto dura l’esibizione della PAN. Vicino a me sento la voce di una bambina stupenda: “Papà! Papà! I pony!”, forse non siete al corrente ma i dieci aviogetti MB-339A facenti parte della PAN del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico Nazionale Frecce Tricolori, sono costruiti dall’Alenia-Aermacchi di Venegono (Va) e vengono chiamati “Pony”. 18 A furor di popolo le fans sono interessate alla sua età e alla sua condizione attuale nello stato civile… Classe 1975... così schematicamente tra militari è d’uso indicare la nostra età! Felicemente sposato e papà di un bimbo e una bimba. Quando ha percepito la sensazione che avrebbe comandato le Frecce Tricolori? Ci parli del suo percorso in Aeronautica. Il mio percorso per arrivare a ricoprire questo prestigioso incarico ha avuto inizio con il concorso per diventare pilota dell’Aeronautica Militare. Sono entrato in Accademia Aeronautica nel 1994. Dopo il Corso Rostro III e successivamente, dopo aver conseguito il brevetto di pilotaggio, sono stato assegnato al 32° Stormo di Amendola. Nel 2004 ho partecipato alla selezione per entrare a far parte delle Frecce Tricolori, ricoprendo diverse posizioni all’interno della formazione fino a divenirne, nel 2010 Capoformazione e nel 2012 Comandante. La prima Pattuglia Acrobatica in che periodo è stata costituita, di quali aviogetti disponeva e in che numero? Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico dell’Aeronautica Militare nasce all’aeroporto di Rivolto il 1° marzo 1961, con il compito di rappresentare i valori, la professionalità e la capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza Armata. Precedentemente l’Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari reparti da caccia. Le Frecce Tricolori volavano inizialmente su velivoli F-86 “Sabre”, successivamente si scelsero aeroplani italiani G-91, fino ad arrivare agli MB-339A PAN attualmente in uso. Il numero di aeroplani è variato nel corso degli anni, attualmente la formazione è composta da dieci elementi. Parliamo dei suoi uomini, come avviene la selezione dei piloti, quali caratteristiche devono avere? Ogni anno entrano in Pattuglia 1 o 2 piloti e altrettanti lasciano la formazione per fare rientro ai reparti caccia, dove portano le esperienze PROTAGONISTI LA MAGIA DI EMOZIONARE ... acquisite nella pratica acrobatica. La selezione viene effettuata ogni anno tra i piloti operativi dell’Aeronautica Militare che hanno almeno 750 ore di volo e la particolare qualifica denominata “combat ready”. I piloti sono intercambiabili nelle varie figure? Nel periodo di permanenza presso le Frecce Tricolori i piloti modificano la loro posizione all’interno della formazione. Inizialmente entrano in Pattuglia da gregari nella seconda sezione per poi avanzare con l’aumentare dell’esperienza. A parte lei Comandante, esiste all’interno della squadra un leader? Il gioco di squadra è importante? Essere una squadra è fondamentale. Noi rappresentiamo l’operato, spesso impercettibile, di tanti professionisti: piloti, tecnici, specialisti, ingegneri, meteorologi, i cittadini in divisa dell’Arma Azzurra che operano ogni giorno per la sicurezza del Paese in Italia e all’estero. Se un pilota prima dell’esibizione è indisposto, esiste un subentrante nel ruolo mancante o rinunciate all’air-show? Alle Frecce Tricolori non esistono “riserve”, pertanto ogni pilota è titolare di una posizione; la scelta di non avere sostituti deriva dal fatto che occorrerebbe addestrare un pilota per andare a ricoprire tutte le posizioni e questo sarebbe pressoché impossibile. Possiamo paragonare le “figure” delle Frecce ad una scena di un film che viene ripetuta più volte, prima di essere inserita nel contesto della sceneggiatura per un incastro perfetto? I piloti delle Frecce Tricolori si addestrano tutti i giorni nel periodo che va da ottobre ad aprile per essere pronti alla stagione acrobatica che ha inizio solitamente nel mese di maggio. Il Comandante, contrariamente a quanto si possa pensare, durante tutti i voli rimane a terra, in costante collegamento radio con la formazione, con l’importante compito di coordinare e supervisionare tutte le fasi dell’esibizione. Come si preparano fisicamente i piloti, che tipo di addestramento eseguono? Il volo acrobatico delle Frecce Tricolori comporta un certo sforzo fisico; tuttavia non esiste un vero e proprio percorso di allenamento standardizzato per tutta la formazione, ogni pilota è responsabile della propria forma fisica. marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 19 PROTAGONISTI sce gli ordini per l’esecuzione di tutte le figure acrobatiche mentre il secondo detta le tempistiche per tutti gli incroci ed i ricongiungimenti. Per ricoprire tali posizioni occorre una certa esperienza presso la Pattuglia Acrobatica Nazionale, ciò vuol dire che precedentemente sono stati gregari. Come nascono i fumi colorati per dipingere in cielo il più grande tricolore del mondo? I velivoli della PAN sono dotati di un impianto fumogeno; la scia colorata è composta da olio di vasellina, il quale viene immagazzinato nella parte anteriore dei serbatoi posizionati sotto le ali dell’aereo. Il verde ed il rosso si ottengono con l’aggiunta di un L’aviogetto Aermacchi MB-339 in dotazione alla PAN, a parte la “livrea”, da cosa si differenzia dagli esemplari di serie in servizio al 61° Stormo dell’Aeronautica militare a Galatina? L’MB-339 PAN presenta un’avionica prevalentemente analogica rispetto a quella in dotazione al modello CD utilizzato dal 61° Stormo di Galatina, completamente digitale. Comandante Slangen, ci parli del ruolo del solista all’interno del gruppo. Il solista delle Frecce Tricolori ha un duplice ruolo: quello di dimostrare al massimo le capacità del velivolo ma anche quello di permettere agli spettatori di godere di 25 minuti continui di volo acrobatico, intervallandosi con la formazione principale durante i ricongiungimenti delle due sezioni. La Figura della “bomba” è una peculiarità della PAN che nessuna Pattuglia Acrobatica riesce a riprodurre nei vari air-show. La “bomba” è sicuramente una delle manovre più spettacolari del programma acrobatico delle Frecce Tricolori, si tratta di una figura storica che riproduce un attacco contemporaneo di più velivoli su un campo. Vuole spiegarci la differenza di un’esibizione su terra o su acqua, quali punti di riferimento avete in queste manifestazioni? Il volo delle Frecce Tricolori si svolge completamente “a vista”, ciò vuol dire che i piloti non hanno a bordo dei loro velivoli dei computer che permettano di eseguire le manovre, ma si avvalgono di determinati punti di riferimento presenti sul terreno. Nel caso di voli sul mare, vengono posizionate apposite boe con lo scopo di riprodurre tali riferimenti. Parliamo dei capi formazione, che ruolo hanno rispetto ai piloti? Pony 1, Maggiore Caffelli, e Pony 6, Capitano Bortoluzzi, sono i leader rispettivamente della prima e della seconda sezione; il primo imparti- 20 pigmento colorante. Durante un air-show l’immagine del Paese viene esaltata in ambito internazionale, possiamo definire le Frecce come ambasciatori nel mondo dell’orgoglio di essere Italiani? Per noi è un privilegio e un onore contribuire all’eccellenza italiana. È motivo d’orgoglio rappresentare gli uomini e le donne che prestano servizio per il nostro Paese. Stendere il tricolore italiano più lungo del mondo è un’emozione indescrivibile. A quando un pilota donna nella Pattuglia Acrobatica Nazionale? Le donne ormai sono una realtà consolidata nelle Forze Armate e lo sono anche nell’Aeronautica Militare. Al momento ci sono due ufficiali in servizio presso la Pattuglia Acrobatica Nazionale ed è auspicabile che nei prossimi anni una donna possa volare con le Frecce Tricolori. Numerosi sono i “Freccia Club” sul territorio nazionale, come interloquiscono con voi? I Club Frecce Tricolori sono associazioni spontanee che raccolgono i sostenitori più appassionati della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Presenti sia in Italia che all’estero, sono circa centotrenta ed oltre a seguirci durante la nostra stagione acrobatica, prendono parte anche a numerose attività benefiche che ci vedono protagonisti. Come avete vissuto il 50° Anniversario della costituzione della Pattuglia Acrobatica Nazionale? Quali sono le sue sensazioni Comandante, anche in attesa del 55° anniversario? Il 50° Anniversario ha rappresentato per noi un importante traguardo che abbiamo avuto il piacere di festeggiare nel 2010 presso la nostra Base con numerosi team acrobatici stranieri. Nel 2015 celebriamo la nostra 55ª Stagione Acrobatica e sarà per me un grande onore prendere parte a questa importante ricorrenza. Le Frecce sono un tassello che fa parte di un grande mosaico in cui l’Aeronautica Militare è raffigurata nelle sue componenti. Ricordiamo che la nostra Forza Aerea è impegnata 365 giorni l’anno a difesa dei nostri cieli, al servizio del Paese e della comunità in numerose operazioni, in caso di calamità, emergenze umanitarie o nelle missioni all’estero (Afghanistan, Libia etc.). Bene Comandante Slangen, la ringraziamo per averci regalato un po’ del suo tempo, auguriamo a lei e ai suoi uomini buona vita e buon lavoro. Un grazie anche ai meccanici, ai piloti, e a tutti coloro che fanno in modo che le nostre Frecce possano rullare e decollare, in modo da regalarci ancora emozioni. Ora mi permetta Comandante di ricordare i suoi quattro colleghi scomparsi nel tragico incidente nel mese di agosto 2014, vogliamo ricordarli con affetto e orgoglio perché hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del proprio dovere. PROTAGONISTI i n t e r v i s t a d i DARIO MIGLIARDI foto di Savino Roca T u sei di una generazione che possiamo dire abbia inventato alcune professioni. Il Dj non esisteva, il talent-scout in Italia non era conosciuto. È stato un periodo storico pieno di opportunità. Credo che nella vita occorra avere fortuna, ma quella da sola non basta. Perché il colpo di fortuna prima o poi arriva per tutti. È come un treno che passa e tu lo devi prendere. Quello che invece occorre possedere è la valigia pronta. Nel senso che quando ho fatto il provino per la Rai, avevo alle spalle un grande lavoro di produzione nelle discoteche come Dj e l’esperienza su Canale 5. Quando si è presentata l’opportunità della Rai avevo la mia valigia pronta. Lo stesso discorso vale per le tre edizioni del Festival di Sanremo che ho presentato. Il vero colpo di fortuna è stato non ammalarmi nei tre giorni del Festival. Claudio Cecchetto Per chi era un teenager negli anni ottanta Claudio Cecchetto - da Ceggia, paese di seimila anime in provincia di Venezia - è stato la colonna sonora della propria adolescenza. Ha iniziato come disc jockey nelle discoteche, poi l’avventura nelle prime radio libere, ha fondato Radio Deejay, ma prima ancora si è fatto le ossa a Radio Milano58, vero caposcuola per molti giovani. Poi la televisione, prima Canale 5, poi la Rai. In seguito è arrivato il successo con il brano “Gioca Jouer”, un tormentone che si ballava e cantava in spiaggia, in discoteca, ovunque. Dopo è diventato talent-scout di Jovanotti, Fiorello, Fabio Volo, 883, Gerry Scotti, Leonardo Pieraccioni, Amadeus e tanti altri. Oggi, che ha 62 anni portati in maniera splendida, ha scritto il suo primo libro “In diretta. Il Gioca JOUer della mia vita”, edizione Baldini&Castoldi, per dire a tutti che c’è sempre una prima volta. 22 C’É SEMPRE UNA PRIMA Nel libro parli di situazioni e incontri, hai detto di averlo pensato e impaginato come quando si fa zapping in TV. L’ho diviso per argomenti, come fosse un disco in cui cerchi la traccia che ti interessa di più. Non c’è bisogno di seguire un ordine cronologico, ma ci sono storie. Il lettore può iniziare a leggere prima il mio approccio con la radio, oppure, se vuole sapere come è nato il rapporto con Jovanotti, andare al capitolo di Lorenzo. In questo modo c’è libertà di scelta. Veniamo al tuo successo, iniziamo dalla radio, il tuo grande amore, prima con Radio Milano58 e poi con Radio Deejay. Facevo il Dj nelle discoteche, poi mi hanno proposto di farlo anche in radio. A quei tempi il Dj annunciava il brano e poi stava zitto fino al successivo. Ero già molto emozionato a dire quelle poche parole. La situazione poi si è evoluta e il nostro ruolo è diventato sempre più importante. Una volta le interviste le facevano solo i giornalisti. Con i Dj è cambiata anche questa professione. Adesso si scrive la scaletta della trasmissione, si creano i format, si diventa spettacolo nello spettacolo. Tu hai fondato Radio Deejay, una radio storica. Quando l’hai abbandonata ti sei sentito orfano? Le radio private erano chiamate libere ed erano fatte con pochi soldi, poi quando sono diventate importanti è naturale che occorressero anche dei capitali per farle funzionare bene, ed essere protagoniste. Radio Deejay era diffusa in buo- PROTAGONISTI VOLTA na parte della Lombardia, ma se volevo farla sopravvivere doveva diventare un network. Io da solo non ce l’avrei fatta. Ho cercato un partner ed è saltato fuori il Gruppo L’Espresso. Mi sono trovato davanti a un bivio: continuare da solo e andare, molto probabilmente, incontro a un dissesto finanziario, con la possibilità di veder sparire per sempre la mia radio, oppure allearmi con un gruppo forte. E tra queste due ipotesi ho scelto il rischio di affidarmi a loro, con la consapevolezza che avrebbero voluto avere il controllo generale. Avrei preferito rimanere dentro alla Radio, ma non è stato possibile. “Gioca Jouer” è stato un tormentone, si ascoltava e imitava ovunque, in spiaggia, in discoteca, nelle feste… Il pezzo è nato come una sfida. Io non so ballare, non so cantare e allora mi sono inventato una canzone che di fatto non è una canzone. marzo 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 23 PROTAGONISTI quello che fa e non per quello che è”. E se loro durano vuol dire che la gente si ricorderà anche di me, anche quando non ci sarò più. Cos’hai visto in loro che ti ha fatto credere che avrebbero avuto successo? Sono un curioso, ma sono anche uno che si annoia facilmente. Appena vedo una novità è come se rimanessi folgorato, mi rendo conto che è un’originalità che va premiata e che verrà apprezzata anche dal pubblico. Poi sei stato scelto da Mike Bongiorno per creare un nuovo tipo di televisione. Ero in radio e gli amici mi dissero che nell’altra stanza c’era Mike Bongiorno che voleva conoscermi. Pensai a uno scherzo, anche ben fatto, perché altri colleghi mi ripeterono la stessa cosa. Poi aprii la porta e mi trovai di fronte Mike e rimasi esterrefatto. Lui mi salutò con quella voce che avevo sentito alla TV migliaia di volte e pensai: “Parla proprio come in televisione”. Mi disse che voleva fare una televisione tutta diversa da quella che eravamo abituati a vedere. Una TV che avesse dentro l’anima e il sogno dell’America. Mi diede appuntamento il giorno dopo in un bar di Milano 2. Poi scendemmo in uno scantinato. In una cantina? Sì, proprio così. Lo studio di registrazione era un sottoscala, mi disse che aveva già previsto tutto il piano di produzione e la settimana successiva sarebbero state costruite le scenografie e mi chiese se ero pronto a esserne il presentatore. Accettai, proposi il titolo “Chewingum” per una trasmissione musicale fatta per i giovani. Sei sempre stato nel momento giusto al posto giusto? Ho avuto la fortuna di vivere momenti storici in cui si poteva sperimentare e senza precise regole. Quando ho iniziato a lavorare nella TV commerciale, il modello che tutti conoscevamo era la Rai, con i suoi palinsesti antichi e collaudati. Per cui noi dovevamo costruire e pensare un’altra televisione. C’era da inventare un mondo nuovo e quando c’è da inventare io mi diverto un casino. E poi le scoperte: Jovanotti, Gerry Scotti, Fiorello, Max Pezzali, Amadeus, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni. Sono tutti artisti che, se andiamo a leggere le cronache di quegli anni, si diceva sarebbero stati effimeri, che la gente si sarebbe stancata di loro, e invece... Sono durati e continuano a durare, io dico sempre che “Un uomo vale per 24 C’è qualcuno che hai scartato e poi invece... No, non mi è mai capitato di aver scartato qualcuno che poi è diventato famoso. È capitato di non aver puntato su qualcuno che poi ha percorso una sua “carrierina”. Quando decido di puntare su una persona significa investire del tempo per lui e non posso sdoppiarmi. Comunque alla crescita professionale di tutti i personaggi che hai citato, hanno contribuito anche loro stessi. Mi piace quando vedo che nella mia organizzazione Max Pezzali comunica e parla con Jovanotti, oppure si confronta con Fiorello e questo scambio permette un’autoalimentazione artistica di loro stessi. Cosa consigli a un giovane che vuole intraprendere una carriera artistica? I consigli sono quelli classici e cioè di non mollare e di fare ogni sera un esame di coscienza e chiedersi se quello che sta facendo è proprio la sua passione o se invece è il riflesso di quello che vorrebbe fare. Bisogna avere talento e quindi avere una passione perché è la passione che permette di tirare fuori il proprio talento. Come dico nel libro: “Il talento è un dono, il successo è un mestiere”. EVENTI dal 1º MAGGIO al 31 OTTOBRE A MILANo di Barbara Odetto Are you ready for Expo? È iniziato il countdown per l’evento più atteso del globo Sono meno di cento i giorni che mancano all’Esposizione Universale di Milano e tutti, dagli addetti ai lavori al grande pubblico, sono in fervente attesa. Perché questo evento che si ripete ogni cinque anni ha una capacità mediatica tanto importante? Perché 145 paesi e 3 organizzazioni internazionali vogliono essere protagonisti? Semplice: perché in un arco temporale limitato, dal 1° maggio al 31 ottobre, riesce a catalizzare uomini, prodotti e concetti ed offre l’opportunità di sviluppare dialoghi e relazioni tra nazioni e aziende. Oltre al business, però, c’è un altro aspetto magari più frivolo, ma non per questo banale: la curiosità. Gli oltre 20 milioni di visitatori attesi per la versione italiana della World Exposition hanno infatti voglia di scoprire i nove cluster nei quali sono raggruppati i paesi: riso, cacao, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, bio-mediterraneo, isole mare e cibo, zone aride. Novità rispetto all’edizione di Shangai del 2010, quest’anno i padiglioni non sono divisi per nazione, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari in ottica di creare una vera condivisione tra i paesi partecipanti. Ogni stato ha però uno spazio espositivo individuale all’interno del quale presenta la sua personale interpretazione del tema di Expo 2015: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Tanti gli incontri tematici sull’alimentazione, i laboratori e gli spettacoli artistici e culturali in programma: da quello del superlativo Cirque du Soleil sino allo show firmato da Arturo Brachetti, per citarne alcuni. Un altro elemento che rende l’happening milanese così importante è il fatto che questo contenitore di idee e persone diventa a tutti gli effetti un social network, nel senso più puro del termine. In un’area di 1,1 milioni di metri quadri mette in relazione uomini e donne dei cinque continenti, permette di conoscere usi e costumi delle diverse nazioni e, soprattutto, fa il punto su argomenti fondamentali quali alimentazione e nutrizione. Gli ospiti hanno modo di presentare ad un vasto pubblico gli studi che conducono e le tecnologie che impiegano per assicurare cibo a tutti, nel rispetto più rigoroso dell’ambiente e per un futuro davvero sostenibile. Tema che non vuole suonare retorico, ma di primaria importanza in un’epoca che si vanta di essere innovativa e che purtroppo ancora oggi vede morire di fame ogni giorno circa 25 mila persone. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” non è quindi semplicemente un argomento di dibattito, ma l’obiettivo da raggiungere in tempi relativamente brevi, magari entro la data della prossima Esposizione Universale che avrà come sede Dubai. In questi sei mesi Expo Milano promuove inoltre una serie di progetti che legano il food ai temi della scuola, del cinema, della ricerca, dell’innovazione, della tecnologia digitale e della donna. Per offrire uno spunto di riflessione e una maggiore consapevolezza su argomenti tanto interessanti quanto attuali. Fil rouge delle tavole rotonde, degli happening, delle esibizioni proposte dalle diverse nazioni, il cibo è infine il protagonista di tante ricette preparate dai migliori chef del pianeta: un modo gustoso e stuzzicante per conoscere la tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni stato. 26 EVENTI dal 19 aprile al 24 giugno L’ostensione A TORINO di Mariangela Salvalaggio Sindone e Papa Francesco a Torino Attesi milioni di pellegrini in preghiera davanti al Telo che secondo la tradizione avvolse il corpo sepolto del Signore Il 15 agosto di quest’anno San Giovanni Bosco avrebbe compiuto 200 anni e Torino è pronta a festeggiare questa ricorrenza con un evento eccezionale: dal 19 aprile fino al 24 giugno ci sarà l’Ostensione della Sacra Sindone, che nel 2010 ha portato oltre due milioni di pellegrini in città. “Per venerare la Sacra Sindone e onorare San Giovanni Bosco, nella ricorrenza bicentenaria della sua nascita”, il 21 giugno arriverà a Torino Papa Francesco. L’annuncio lo ha dato lui stesso nell’udienza generale del 5 novembre scorso in piazza San Pietro. Il Santo Padre tornerà nella terra natale dei suoi nonni e dei suoi genitori e celebrerà la Santa Messa nella piazza più grande d’Europa, ovvero piazza Vittorio Veneto. Prima di lui, San Giovanni Paolo II fu due volte in piazza Vittorio a Torino: nel 1980, dal sagrato della Gran Madre, rivolse l’ultimo saluto alla città; nel 1998 celebrò la messa per la beatificazione di Teresa Bracco, Giovanni Maria Boccardo e Teresa Grillo Michel. Benedetto XVI invece, nel 2010, celebrò la messa in piazza San Carlo e poi visitò la Sindone. Nella cattedrale di Torino la Sacra Sindone sarà esposta al pubblico all’insegna del motto “L’Amore più grande”. L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, chiamerà a raccolta il popolo dei fedeli, che potrà vedere e pregare davanti all’immagine tangibile della Passione e morte di Gesù Cristo. “Questa immagine – impressa nel telo – parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente dell’amore. Lasciamoci dunque raggiungere da questo sguardo, che non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore”. Queste le parole del Santo Padre che ci avvicinano al volto del telo, oggetto di tanti studi e misteri. Una reliquia conservata da oltre 300 anni nella Basilica del Duomo di Torino, attualmente chiusa per lavori di adeguamento volti a realizzare il sistema di “passerelle” su cui cammineranno i fedeli: sostegni dei passaggi che non saranno in cemento ma verranno prodotti con materiale metallico riutilizzabile. Ad accogliere i pellegrini sotto la Mole ci sarà un dipinto di valore assoluto, il «Compianto sul Cristo morto» (1436) di Giovanni da Fiesole, detto il Beato Angelico. La tavola restaurata, proveniente da Firenze, sarà esposta nel Museo Diocesano, per tutto il periodo dell’Ostensione. Il biglietto d’ingresso ridotto costa € 4,00 e può essere prenotato su www.museodiocesanotorino.it Per l’Ostensione, anche questa volta, come avvenuto nelle ultime occasioni (dal 1998 in poi), la visita al Telo sarà totalmente gratuita ma è obbligatoria la prenotazione (anch’essa gratuita), che si può effettuare attraverso il sito internet www.sindone.org E per l’edizione 2015 la comunicazione passa, per la prima volta, anche attraverso i canali social più diffusi, con informazioni sulle modalità di prenotazione della visita al Sacro Telo e la possibilità di rendere immediate testimonianze, riflessioni e domande. Vedremo, forse, anche quelle di chi dubita della sua autenticità. 28 EVENTI da AGOSTO 2014 AD AGOSTO 2015 A TORINO di Barbara Odetto Buon compleanno Don Bosco! Tanti gli eventi per celebrare i 200 anni dalla nascita del fondatore dei Salesiani Non si può parlare degli appuntamenti dedicati al Santo dei giovani senza raccontare il suo esemplare apostolato. Nato il 16 agosto del 1815 a Castelnuovo d’Asti (AT), Giovanni Melchiorre Bosco aveva origini contadine che tuttavia non gli impedirono di seguire la strada del sacerdozio e di divenire quel Don Bosco che tanto amarono i giovani e che ancora oggi è conosciuto nel mondo come il fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La sua vocazione fu presto chiara alla famiglia: a nove anni il piccolo fece un sogno che gli indicò il suo futuro ecclesiastico e il compito di avvicinare i giovani alla preghiera e all’ascolto della messa. Tutto il suo percorso di fede ebbe questa finalità e già durante il periodo degli studi il seminarista fondò la Società dell’Allegria che aveva lo scopo di condurre alla preghiera i coetanei attraverso i giochi di prestigio e le acrobazie che il ragazzo sapeva fare con grande maestria. Fu proprio questo sue essere fuori dagli schemi, questa voglia di trasmettere la parola di Dio in modo nuovo e gioioso, l’elemento chiave che conquistò quanti ebbero modo di incontrarlo. Divenuto sacerdote il 5 giugno del 1841, scelse di vivere a Torino e di preparare quarantacinque giovani a diventare preti “del tempo” capaci cioè di comunicare con lo stesso linguaggio dei loro coetanei. La sua vocazione lo spinse oltre e lo portò a conoscere i ragazzi che vivevano nelle zone più disagiate della città, persone malnutrite che non trovavano lavoro per le loro precarie condizioni di salute. Sensibile e attento ai più deboli, Don Bosco si recò spesso anche nelle carceri dove incontrò così tanti giovani rosicchiati dagli insetti da rimanerne impressionato. Fu allora che decise di diventare il punto di riferimento dei più deboli e di fondare, nel 1854, la Società Salesiana e nel 1872, con Santa Maria Domenica Mazzarello, l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice destinato ad accogliere le ragazze povere e abbandonate. L’amicizia con gli adolescenti, spesso orfani e indigenti, la possibilità di dare loro un’adeguata istruzione e la volontà di avvicinarli alla Chiesa furono i cardini dei collegi e degli istituti scolastici di stampo salesiano che vennero fondati in Piemonte e non solo. Con i cooperatori, formati da lui e definiti i Salesiani esterni, i suoi precetti giunsero sino in Argentina dove erano migrati numerosi italiani. La sua inarrestabile voglia di aiutare il prossimo cessò il 31 gennaio del 1888: Don Bosco morì a Torino e il suo corpo è esposto all’interno di un’urna nel Santuario di Maria Ausiliatrice. Il 2 giugno del 1929 papa Pio XI lo beatificò, dichiarandolo Santo il 1° aprile del 1934, giorno di Pasqua. La sua esemplare vita apostolica spiega perché ancora oggi il Salesiano sia fonte di ispirazione e sia tanto amato nel mondo. Per ricordarlo in questo 2015 verranno organizzati numerosi eventi per i quali sono attesi migliaia di pellegrini. Oltre al Congresso Pedagogico Internazionale che si terrà all’UPS di Roma (19-21 marzo) ci saranno l’incontro dei Vescovi Salesiani a Torino (21-25 maggio), il Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, sempre nel capoluogo piemontese (06-09 agosto), il Campo Bosco del MGS a Torino e al Colle Don Bosco (11-16 agosto) e la cerimonia di chiusura che si terrà il 16 agosto, nel luogo che gli ha dato i natali. 30 EVENTI dal 22 al 25 marzo a verona di Mariangela Salvalaggio Vinitaly si presenta a New York Il 2015 sarà un anno speciale per l’immagine del vino italiano nel mondo, con i riflettori accesi dell’Expo di Milano Del Belpaese che cosa conoscono tutti nel mondo? Potremmo dire: la musica classica, l’arte e la moda. Dal 22 al 25 marzo i visitatori di Vinitaly potranno identificare il vino come l’elemento aggregante di queste ed altre eccellenze, tutte italiane. Il nostro territorio, infatti, produce ed esporta vini di qualità, dalla Val d’Aosta fino a Pantelleria, e non c’è zona che non abbia un vino distintivo, sia con i vitigni autoctoni sia con quelli internazionali. La 49ª edizione di Vinitaly, tra i più importanti saloni internazionali del vino, anticipa a marzo per non accavallarsi con altri appuntamenti di rilievo nel settore. La kermesse italiana è in programma, infatti, a cinque giorni dalla chiusura dalla tedesca “ProWein” che si svolge a Dusseldorf, mentre la “Semaine de Primeurs” sarà dal 31 marzo al 5 aprile. Veronafiere, società organizzatrice della fiera internazionale e anche impegnata nella realizzazione del Padiglione vino ad Expo, ha quindi riorganizzato e ampliato il suo calendario degli eventi dedicati al vino in Italia e all’estero, anche per renderli sinergici con il grande appuntamento milanese. Nel mese di febbraio la fiera italiana è stata presentata a New York in un doppio appuntamento, dapprima all’Italian Wine Week e, successivamente, sempre nella Grande Mela, al Gala Italia dell’Italian Wine & Food Institute, di cui Vinitaly è partnership. Il 21 marzo ci sarà un prologo di Vinitaly con OperaWine. Cambia anche la programmazione del FuoriSalone serale “Vinitaly and the City”. L’evento, che si svolgerà per la prima volta all’aperto nelle piazze storiche della città di Verona, è in calendario dal 19 al 24 marzo: “Sei giorni al posto dei due dello scorso anno – scrive in una nota Veronafiere – per dare ai winelover e agli operatori in arrivo da tutto il mondo più tempo per scoprire il gusto e la qualità dell’enogastronomia italiana”. Eccezionalmente, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, il Concorso enologico internazionale si svolgerà dopo Vinitaly – dal 12 al 16 aprile –, non prima come da tradizione. La competizione enologica più importante e selettiva al mondo, giunta alla 22ª edizione diventa così vetrina per i migliori vini provenienti da tutti i Paesi produttori, mentre i vini italiani vincitori di Gran Medaglie d’oro e Medaglie d’oro saranno i protagonisti di speciali degustazioni organizzate durante l’Expo all’interno di “Vino – A taste of Italy”. Per maggiori informazioni: www.vinitaly.com 32 EVENTI dal 14 AL 17 MAGGIO A GENOVA di Barbara Odetto Un mare di gusto vi aspetta a Slow Fish Genova ospita la più importante manifestazione sul mondo ittico Save the date: dal 14 al 17 maggio il capoluogo ligure fa da cornice alla settima edizione della manifestazione dedicata al mondo ittico e agli ecosistemi acquatici. Collegato all’Expo di Milano e al concetto di “nutrire il pianeta”, l’evento si snoda in una vasta area espositiva nella zona del Porto Antico ed ha l’obiettivo di ricordare ai visitatori e agli opinion leader che il mare è una risorsa fondamentale per l’uomo e per il suo nutrimento. Tanti gli eventi in programma: dai corsi di cucina con i Master of Food ai laboratori tematici, dagli incontri con le istituzioni e con gli esperti del settore agli appuntamenti dedicati ai più piccoli. Naturalmente non mancano le aree destinate alla degustazione dei diversi tipi di pesce. Tra le parentesi più golose “Stockfsh around Europe, tradizionali and modern”, un viaggio dalla Norvegia a Genova per raccontare la produzione, il commercio e la preparazione della ricetta dello stoccafisso con, a seguire, una ghiotta degustazione oppure “Prima della mazzancolla c’era la pannocchia”, incontro organizzato nello stand della Regione Lazio per rendere omaggio ad un crostaceo dimenticato, con relativo assaggio. Gli amanti degli abbinamenti inediti non possono perdere “Il Sigaro Toscano incontra la cucina di mare” in cui lo chef Luciano Zazzeri, con il relatore Stefano Fanticelli, presenta il suo cacciucco “scomposto” abbinato al Sassicaia 2007 e al Toscano AD 1492. Particolarità interessante, l’ingresso è riservato ai fumatori maggiorenni iscritti al Club Amici del Toscano. Un’altra iniziativa originale è quella degli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche che per l’occasione si trasformano in personal shopper specializzati nel settore ittico con l’impegno di far conoscere al pubblico i pescatori e il pescato attraverso dei tour a tema. Accanto agli eventi dedicati alle nuove generazioni come “Tutti a bordo! Io, Menola e tu” in cui i bimbi possono imbarcarsi su un peschereccio e diventare veri pescatori, Slow Fish propone anche una serie di laboratori dedicati all’acqua. Due esempi interessanti sono “La normativa in materia di pesca e le prospettive future” per parlare dell’impegno a fermare l’overfshing entro il 2015 e la necessità di ripristinare un livello di sostenibilità degli stock ittici entro il 2020 e “La pesca nei Paesi della Primavera araba” per analizzare la situazione ittica di queste nazioni che hanno problematiche simili a quelle italiane. Tra i momenti ludici più attesi, la pesca al tesoro che si sviluppa nella zona del Porto Antico e che include prove come scoprire quali specie sostenibili vivono in alcune vasche dell’Acquario di Genova o fare acquisti consapevoli nelle pescherie della zona. Ideato da Slow Food in collaborazione con la Regione Liguria, Slow Fish presenta quindi al pubblico il mondo ittico attraverso i mestieri di ieri e di oggi legati al mare, le tradizioni del passato e le nuove tecnologie, le storie dei pescatori e le ricette più golose. La quattro giorni è anche la vetrina ideale per presentare l’acquacoltura del Mar Ligure e per spiegare l’importanza di preservare e valorizzare l’ambiente marino, la produzione ittica e i metodi di pesca sostenibili. Un’occasione interessante quindi per far conoscere al visitatore un mondo affascinante sotto tutti i punti di vista. 34 EVENTI DAL 14 AL 18 MAGGIO AL LINGOTTO FIERE DI TORINO di Mariangela Salvalaggio Expo, Germania e Meraviglie d’Italia al Salone del Libro Anche nel 2015 il futuro dell’editoria, l’innovazione e la buona tavola saranno al centro dell’evento torinese Esaltare “Le meraviglie d’Italia” è l’obiettivo del 28° Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà dal 14 al 18 maggio 2015. Non è un caso che, nell’anno dell’Expo, il paese ospite d’onore sia la Germania, con venti autori tedeschi che presenteranno i loro libri pubblicati in Italia. Lo stand tedesco avrà uno spazio incontri destinato anche ad ospitare letture di grandi classici della letteratura tedesca, da Goethe fino a Thomas Mann, di cui quest’anno ricorrono i settant’anni della scomparsa. La delegazione tedesca attesa per l’Esposizione Universale si annuncia, infatti, come tra le più numerose e di sicuro rilievo socioeconomico. L’idea è di collegare il Lingotto come un padiglione aggiunto alla grande kermesse milanese. La Regione ospite è il Lazio, con uno stand ricco di reading e happy hour con i prodotti tipici. Per l’occasione è anche in programma un evento dedicato a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte. Tra i primi nomi di personalità del mondo della cultura che parteciperanno ci sono Andrea Carandini, Philippe Daverio, Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Melania Mazzucco, Cesare De Seta, Attilio Brilli. Negli stand il pubblico potrà vedere, come sempre, beniamini del mondo dello spettacolo, sportivi e personaggi del piccolo schermo, dagli incontri con il campione di rugby Marco Bortolami e con le pattinatrici Valentina Marchei e Giada Russo, a quello con l’attore napoletano Patrizio Rispoli, che presenterà “Un pasto al sole”, raccolta di ricette raccontate con ironia. La cucina, anche su carta, continua ad essere nel core business dell’editoria e, non a caso, è stata confermata l’area Show Kitchen, un ampio spazio da 100 posti dedicato ai cooking show. Qui tutti i giorni chef, maestri pasticceri, personaggi tv e foodblogger si alterneranno ai fornelli. Dopo l’esperimento dello scorso anno il Salone ha confermato ancora l’interesse ad aprirsi alle start up dell’editoria digitale, ospitando per il secondo anno consecutivo 10 realtà internazionali che offrono servizi innovativi per la fruizione di contenuti editoriali. Oltre alle iniziative che si terranno al Lingotto Fiere, anche quest’anno, con il programma del Salone Off, numerosi eventi si svolgeranno a Torino e in provincia. Confermato anche quest’anno il prezzo del biglietto d’ingresso a € 10,00, come quello per i bambini, a € 2,50. 36 MODA di BARBARA ODETTO (foto Archivio Stilisti) Mescolare ovvero mash up: è questa la parola d’ordine della moda primaverile targata 2015. Ecco allora che accanto alle nuances pastello fanno capolino i toni flou, la tinta unita si alterna alle stampe floreali e geometriche, i tessuti più classici sono affiancati da texture tagliate a laser e lo stile bon ton gioca con quello Seventy. Per la serie… W la libertà! 38 MODA Look evergreen La donna Gant vive la bella stagione con gusto classico e raffinato, sceglie capi basici ed eleganti che non la fanno mai apparire fuori luogo o sotto tono e predilige colori che trascendono la moda come il bianco, il blu, il rosso o il beige. Lo stile e la filosofia di questo brand Made in U.S. dimostra ancora una volta di essere inconfondibile e inimitabile. Per questo piace a chi non segue le tendenze, ma le crea, e a chi sceglie uno stile fatto di dettagli unici e inconfondibili. I capi sono basici e spaziano dai panta palazzo ai pantaloni più slim, dall’intramontabile camicia bianca alle giacche che segnano il punto vita fino ad arrivare ai mini dress dal twist grintoso e chic. Per un look che mescola con equilibrio e sapienza elementi dal richiamo navy ad altri dallo stile bon ton e che fanno apparire la donna Gant perfetta in qualunque momento della giornata. GANT >>> www.gant.com CAFÉ NOIR CENERENTOLA 2015 Ce lo hanno insegnato le mamme con la fiaba di Cenerentola: una scarpa può cambiare la vita. Se poi la chaussure in questione è firmata Cafè Noir, oltre alla vita cambia anche il look. I modelli proposti per la bella stagione sono, come sempre, tanti e tutti di grande appeal. Si va dalla ballerina ultra flat e molto lady like – declinata nei classici bianco, nero e beige – alla scarpa più sporty passando per le zeppe e per i sandali dalle altezze vertiginose, ma sempre pratici e confortevoli. Perché oggi, si sa, Cenerentola va di fretta e non può permettersi di perdere la scarpina. >>> www.cafenoir.it marzo 2015 | Plus Magazine | MODA 39 MODA SPLENDIDA SPLENDENTE Tornano i primi caldi e anche nella moda torna la voglia di luce. Perché non scegliere quindi un gioiello capace di regalare fascino e luminosità? Quelli realizzati da Dada Arrigoni sono preziosi ed eclettici, originali e femminili, ricercati e mai banali proprio come le donne alle quali si ispira la creatrice che è anche il direttore artistico delle collezioni. Le sue creazioni hanno uno stile che piace alle signore di tutto il mondo perché unisce design e gusto estetico. Il risultato? I cuff earring e gli anelli in oro e diamanti proposti sia da falange sia da indice della linea Ivy, dalle forme morbide e sinuose e dal mood contemporaneo, gli orecchini pendenti e l’anello Tresor in oro rosa brunito e diamanti multicolor, per un look chic e ricercato, oppure l’anello della gamma Lounge in oro rosa rodiato nero e diamanti brown dall’eleganza contemporanea, per citarne solo alcuni. La qualità del brand è tale che nel 2013 ha ottenuto la certificazione di tracciabilità del Made in Italy da parte del Comitato di Certificazione TF di Unionfiliere per la “gioielleria esclusiva”. Un motivo in più per convincere i mariti a farsi regalare un gioiello firmato Dada Arrigoni. >>> www.dadarrigoni.com 40 MODA PASTELLI E SPORT Dolce e grintosa: si potrebbe riassumere così la collezione primavera-estate firmata dalla stilista torinese Cristina Tardito alias Kristina Ti. Dalle gonne a corolla, vero must di stagione, alle magliette in versione mini passando per i maxi dress dalle linee morbide e sinuose e per i pantaloni ampi ed eleganti, i toni pastello dominano incontrastati e regalano un’allure bon ton agli outfit. A contrasto, accanto a queste nuance golose e delicate, fanno capolino colori decisi come il marrone, il nero, l’oro e i tessuti metallizzati che disegnano la silhouette di una donna sporty e decisa, glam e contemporanea. Tra i tessuti non mancano il neoprene, la seta, il tulle, il cuoio, il piquet e la rete, che insieme alle visiere del mondo del golf e del tennis, rievocano le divise sportive. Last but not least, le zeppe che strizzano l’occhio agli anni Settanta. Per un viaggio nel mondo dei ricordi in versione stylish. >>> www.kristinati.it marzo 2015 | Plus Magazine | MODA 41 MODA ELEGANZA REGALE Chi lo dice che l’uomo non segue la moda? Da anni ormai il sesso forte gioca con il proprio look esattamente come la donna. Anzi, pone un’attenzione maggiore nei dettagli e ricerca capi che uniscano qualità ed eleganza. Il lui che sceglie Daks, ad esempio, ama quell’inimitabile stile British che dal 1894 distingue il brand e che per la primavera punta su trench dai colori importanti, blazer dal taglio sartoriale proposti sia nei toni più classici sia in quelli più grintosi, completi dalle linee asciutte ed eleganti e ancora pullover dalle stampe divertenti e originali. Il tutto, naturalmente, accompagnato dalla qualità indiscussa dei filati e dalla rigorosa attenzione al particolare. Plus che fanno di Daks uno dei fornitori ufficiali della Real Casa Britannica. >>> www.daks.com 42 MODA AR M L O C MIAMI STYLE Colore e fantasia sono i cardini della collezione Colmar Originals che si ispira alle vacanze in Florida e alla vivace vegetazione tropicale. Palme, fiori ed ibiscus fanno capolino nella capsule Research dedicata all’uomo che presenta sia giacche con stampa floreale su tessuto chambray con maniche e cappuccio in nylon sia due giacche in pelle: una nella versione biker, con spalloni imbottiti, e una in un modello reversibile per un utilizzo più cittadino. I gialli e i turchesi dominano incontrastati per regalare luce ad un look easy to wear, perfetto per chi ama vestire casual senza tuttavia trascurare i particolari. Pratiche e trendy, le proposte uomo firmate Colmar sono un omaggio alla vita, alla gioia e alla natura. Perché anche il sesso forte ha voglia di sorridere. >>> www.colmar.it marzo 2015 | Plus Magazine | MODA 43 plus magazine cinema BLACK OR WHITE FOCUS - NIENTE È COME SEMBRA CENERENTOLA CAKE Regia: Glenn Ficarra, John Requa Data uscita: 05/03/2015 Regia: Kenneth Branagh Regia: Daniel Barnz Data uscita: 12/03/2015 Data uscita: 26/03/2015 Cast: Kevin Costner, Octavia Spencer, Jennifer Ehle, Andre Holland, Bill Burr, etc. Cast: Will Smith, Margot Robbie, Rodrigo Santoro, B.D. Wong, Gerald McRaney, Robert Taylor, Adrian Martinez, etc. Cast: Cate Blanchett, Richard Madden, Lily James, Sophie McShera, Helena Bonham Carter, etc. Cast: Jennifer Aniston, Anna Kendrick, Britt Robertson, San Worthington, Lucy Punch, etc. Trama: La figlia di Elliott Anderson perde la vita dando alla luce una bambina, Eloise. Il nonno decide di prendersi cura della nipote perché il padre è un tossicodipendente che lui considera in parte responsabile della morte di sua figlia. Quando la nonna paterna di Eloise, Rowena, si presenta rivendicando il diritto del figlio di crescere la bambina, il mondo di Elliott va in pezzi e si trova coinvolto in una dura battaglia legale per la custodia della nipote. La famiglia paterna della bambina è afroamericana: dunque l’avvocato di Rowena cercherà di inquadrare la situazione come il sopruso di un vecchio ricco e bianco contro un giovane povero e nero. Trama: In Focus, Will Smith interpreta un esperto truffatore coinvolto sentimentalmente con un’attraente novizia del settore alle prime armi (Margot Robbie). Il rapporto però è destinato a fallire di fronte al troppo coinvolgimento della ragazza. Ma il destino ha in serbo delle sorprese... Tre anni più tardi, inaspettatamente si rivedono a Buenos Aires. A complicare ulteriormente le cose, si ritrovano entrambi a pianificare una truffa – singolarmente, eppure in modo ugualmente complicato – ai danni dello stesso miliardario nonché proprietario di un team internazionale di auto da corsa (Rodrigo Santoro). Trama: Il nuovo film Disney Cenerentola racconta le vicende di una giovane ragazza (Lily James) figlia di un mercante. Dopo la morte di sua madre, suo padre si risposa e lei, per dimostrargli il suo affetto, accoglie in casa la matrigna (Cate Blanchett) e le sue figlie, Anastasia e Genoveffa. Ma quando improvvisamente suo padre muore, Cenerentola si ritrova alla mercé di tre donne gelose e malvage. Relegata alla stregua di una serva, Cenerentola potrebbe facilmente perdere ogni speranza. Invece, nonostante le crudeltà di cui è vittima, desidera solo onorare le parole pronunciate da sua madre sul letto di morte, che le raccomandava di “avere coraggio ed essere gentile”. Trama: Claire Simmons soffre. Il suo dolore fisico è evidente dalle cicatrici che segnano il suo corpo e dal modo in cui si trascina in giro. Non è brava nemmeno a nascondere il suo dolore interno, che deriva dalle sue emozioni. È stata allontanata da suo marito, dai suoi amici; anche il suo gruppo di supporto sul dolore cronico l’ha buttata fuori. L’unica persona rimasta nella sua solitaria esistenza è la sua badante e domestica, Silvana, che poco sopporta il bisogno di liquori e pillole del suo capo. Ma il suicidio di Nina, uno dei membri del gruppo di supporto, fa giungere in lei una nuova ossessione. Regia: Mike Binder Data uscita: 04/03/2015 44 film primavera recensioni LA RUGA DEL CRETINO di Andrea Vitali e Massimo Picozzi libri QUOTA 1222 di Anne Holt plus magazine letture REVIVAL di Stephen King SE MI VUOI BENE di Fausto Brizzi Ogni tanto Birce si perde via e fa cose strane. Chi la vuole una ragazza così? C’è però una devota che è intenzionata a fare del bene, aiutando una giovane senza futuro. Per Birce sarebbe un’occasione, perché la vita non le riserva un destino La regina del giallo nordico ci consegna l’ottavo titolo della serie dedicata alla poliziotta Hanne Wilhelmsen. Nel corso di una violentissima tempesta di neve il treno da Oslo a Bergen deraglia sui binari ghiacciati tra le Alpi norvegesi. I passegge- Revival è il 58esimo romanzo della lunga carriera di Stephen King, che con un ritmo impressionante riesce a comporre più di un libro all’anno. La trama è come sempre avvincente ed intrigante. Charles Jacobs arriva, insieme a moglie e figlio, in Dopo Cento giorni di felicità Fausto Brizzi torna con una commedia capace di commuoverci e di farci sorridere. E con un protagonista tenero e maldestro che tutti, in fondo, vorremmo per amico. Esiste una sottile ma fondamentale differenza tra “vo- roseo. Come a quella fioraia di Torino massacrata per strada. Il suo corpo è ora nella sala anatomica dell’università torinese, dove il Dottor Ottolenghi, assistente dell’alienista Cesare Lombroso, rinviene in una tasca un biglietto con incomprensibili segni matematici. Lo stesso Lombroso aveva ricevuto un analogo foglietto. Che l’assassino abbia messo anche lui nel mirino? Per trovare la soluzione Lombroso vorrebbe affidarsi allo spiritismo. Per quanto a praticarlo siano persone fuori dall’ordinario. Un po’ come la Birce... Ne La ruga del cretino, Vitali, insieme al criminologo Massimo Picozzi, porta le lancette del tempo all’epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. ri, soccorsi e tratti in salvo, trovano rifugio in un vicino hotel, a quota 1222 metri. Tra di loro, per caso, c’è anche l’ex detective della polizia di Oslo Hanne Wilhelmsen, ormai in pensione e sempre più burbera, adesso che è costretta sulla sedia a rotelle, dopo che un proiettile l’ha ferita alla spina dorsale. Ora vive una vita ritirata, ai limiti della misantropia, da cui ha escluso vecchi amici ed ex colleghi. Sebbene con la polizia e le indagini abbia chiuso da tempo, quando nell’albergo viene rinvenuto il cadavere di un uomo ucciso, non può che rimettersi silenziosamente al lavoro. una cittadina del New England come nuovo pastore. Giovane e appassionato, il reverendo conquista i suoi parrocchiani, e in particolare il piccolo Jamie, al quale insegna le meraviglie dell’elettricità. La routine del piccolo paese viene sconvolta dopo che una tragedia gli porta via la famiglia, la fede di Jacobs vacilla e lui viene allontanato dalla città. Jamie lo incontrerà di nuovo, trent’anni dopo. Insieme a tutti i suoi demoni. Questo incontro avrà conseguenze profonde per entrambi gli uomini, il legame che si viene a creare tra i due diventa quasi un patto diabolico. ler bene” e “fare del bene”. Purtroppo Diego Anastasi se ne accorge soltanto quando ha già quarantasei anni, un matrimonio alle spalle e una depressione nuova di zecca in corso. Scopre infatti che tutte le persone che ama non hanno tempo per lui e per le sue paure. E capisce che nemmeno lui si è mai davvero occupato di loro. Nel tentativo di uscire dalla palude emotiva in cui è precipitato decide quindi di adoperarsi in modo attivo per i suoi cari. Il risultato è inevitabile: con la precisione di un cecchino distrugge l’esistenza di ognuno di loro. O forse no. marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 45 plus magazine fumetti e cartoons di Salvatore Taormina (il Tao) f&c mancano interviste ad autori della vecchia e nuova generazione come Facciolo e Palumbo, ma quel che più colpisce è il modo di rapportarsi e interagire con il lettore all’interno dei vari articoli. Imperdibile. DIABOLIKANDO nº 0/1 Andrea Agati Distribuita dal Diabolik Club Brossurato € 10,00 Piccola ma preziosa rivista d’autore, quella curata da Andrea Agati, sicuramente tra i maggiori esperti del personaggio a livello internazionale. Andrea racconta e si racconta intrecciando preziose ricerche storiche e testimonianze d’eccezione. Se nel numero zero colpisce la precisa ricerca della possibile tiratura del primo numero di Diabolik, nel numero uno viene evidenziata la sua grande competenza nel raccontare la storia della Casa Editrice Astorina nei primi anni 60’. Non u Appuntamenti Cosenza Comics - 27/29 marzo 2015 Città dei Ragazzi - Via Panebianco Nuova mostra per i ragazzi del Sud, punto d’incontro per cosplayer e appassionati di giochi di ruolo. Previsti anche incontri con autori. Romics - 9/12 aprile 2015 Nuova Fiera di Roma - Via Portuense Vero e proprio festival del fumetto e dell’animazione, centro d’incontro per famiglie e appassionati. Edizione primaverile. Torino Comics - 17/19 aprile 2015 Torino Lingotto - Padiglione 3 (Via Nizza) Una mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del fumetto e dei giochi di ruolo che godono di ampi spazi a loro dedicati. Presenti 46 LA LEGGENDA DI TEX Il West di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini Wow spazio Fumetto Brossurato € 6,00 In fumetteria Si è svolta dal 4 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 presso il Wow, il Museo del Fumetto di Milano, la più bella mostra dedicata anche piccole medie Case Editrici indipendenti e rivenditori di alto antiquariato. Davvero per tutta la famiglia. Godega Fumetti - 25 e 26 aprile 2015 Area Fiera - Via Roma 75, Godega di S. Urbano (Tv) Collezionismo cartaceo, mostre, incontri con gli autori, proiezioni e cosplay contest; curata con professionalità e maestria, questa nuova realtà fieristica costituisce un imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati del nord-est e non solo. Consigliata. Reggio Emilia Comics - 23 maggio 2015 Centro fieristico Mancasale - Via Filangieri 15 La Fiera “Principe” per il collezionismo d’alto antiquariato. Previsti incontri con gli autori ed è da sottolineare la presenza delle principali Case Editrici del settore. Irrinunciabile! primavera al Ranger più longevo della storia: Tex Willer. Grazie alla collaborazione con la famiglia Galleppini e con Sergio Bonelli Editore, sono state esposte per la prima volta oltre 200 copertine originali di Aurelio Galleppini (in arte Galep) e preziosi documenti originali come ad esempio una sceneggiatura illustrata di Gian Luigi Bonelli. Ne è scaturito un favoloso catalogo curato ed editato dal museo stesso raffigurante le principali opere esposte che non possono non far sognare gli appassionati di Tex. CRONACA DI TOPOLINIA nº 15 Autori vari Associazione Gli amici del Fumetto Spillato € 16,00 In libreria e fumetteria La rivista contiene all’interno numerosi articoli di grandi esperti del fumetto italiano (e non solo) come Giorgio Rizzi che parla della collana “Un uomo un’avventura”, Renato Rattazzi che disquisisce sulla collana “La Storia del West”, Domenico Morgese che parla delle storie del Comandante Mark uscite in Francia, Marco Candellone che cura la rubrica “Consigli per gli acquisti”, Pasquale Vaglica che ci parla degli albi fuori serie di Diabolik etc. Questo numero è inoltre impreziosito da una splendida cover firmata da Elena Mirulla autrice di grande successo con la collana “Sexy Tales” che rivede le fiabe in chiave umoristica e ironica. recensioni mostre plus magazine arte, scienza e costume pittura di Matisse: un Oriente che, con i suoi artifici, i suoi arabeschi, i suoi colori, suggerisce uno spazio più vasto, un vero spazio plastico e offre un nuovo respiro alle sue composizioni, liberandolo dalle costrizioni formali, dalla necessità della prospettiva e della “somiglianza” per aprire a uno spazio fatto di colori vibranti, a una nuova idea di arte decorativa fondata sull’idea di superficie pura. IL CIBO NELL’ARTE Capolavori dei Grandi Maestri dal Seicento a Warhol Fino al 14 giugno 2015 Strettamente legata al tema dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la mostra è la più importante esposizione dedicata al cibo nell’arte mai organizzata finora in Italia. Palazzo Martinengo ospiterà una prestigiosa selezione di oltre 100 dipinti di altissima qualità, che coprono un arco temporale di oltre quattro secoli, per offrire al pubblico l’occasione unica ed irripetibile di compiere un emozionante viaggio alla presenta opere che uniscono la suggestione del simbolo e la libertà visionaria e utopistica dell’ideale, facendo compiere al visitatore un percorso teso tra scoperte di un’arte esclusiva e misteriosa e la rappresentazione drammatica e cruda, talvolta sommessa, della follia della guerra. Roma - Scuderie del Quirinale Via XXIV Maggio 16 06 39967500 www.scuderiequirinale.it Rovigo - Palazzo Roverella Via Giuseppe Laurenti 8/10 0425 460093 www.palazzoroverella.com scoperta della rappresentazione del cibo e degli alimenti nelle varie epoche storiche. Sala dopo sala il visitatore scoprirà così che i pittori attivi tra XVII e XIX secolo amavano dipingere i cibi e i piatti tipici delle loro terre d’origine, ed incontrerà in talune opere pietanze ed alimenti oggi completamente scomparsi. DA KIRCHNER A NOLDE Espressionismo tedesco Fino al 12 luglio 2015 Brescia - Palazzo Martinengo Via dei Musei 30 339 8384933 www.mostraciboarte.it IL DEMONE DELLA MODERNITÀ Pittori visionari all’alba del secolo breve Fino al 14 giugno 2015 L’irrompere della modernità nel mondo tardo Ottocentesco e il suo sfociare nei primi tre decenni del Novecento sono il soggetto di “Il demone della modernità. Pittori visionari all’alba del secolo breve”, una mostra dalle forti emozioni, che accosta vitalismi sfrenati e ambigui, eterei straniamenti, incubi e sogni. Una mostra insolita e forse unica che descrive una modernità che si muove tra inquieto e ineffabile, tra conscio e inconscio. Assieme ad alcune irrinunciabili icone dell’universo simbolista, l’esposizione MATISSE Arabesque Fino al 21 giugno 2015 Matisse scriveva: “La preziosità o gli arabeschi non sovraccaricano mai i miei disegni, perché quei preziosismi e quegli arabeschi fanno parte della mia orchestrazione del quadro”. Curata da Ester Coen, con un comitato scientifico composto da John Elderfield, Remi Labrusse e Olivier Berggruen, “Matisse. Arabesque” vuole restituire un’idea delle suggestioni che l’Oriente ebbe nella La mostra si focalizza sull’intensità dei colori che caratterizzano le opere del gruppo di artisti Die Brücke, affiancate da quelle dei Fauves francesi, del Futurismo italiano e di Der Blaue Reiter di Monaco di Baviera. Con la nascita del gruppo Die Brücke si posero le fondamenta per un movimento straordinario che segnò la storia dell’arte e prese il nome di Espressionismo. In mostra oltre 150 opere tra dipinti, stampe e disegni, tutti provenienti dal Museo berlinese a documentare una rivoluzione artistica nata in quel fermento che condurrà l’Europa alla Prima Guerra Mondiale. La mostra è organizzata da Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura in collaborazione con il Brücke-Museum di Berlino e prodotta da MondoMostre Skira. Genova - Palazzo Ducale Piazza Matteotti 9 010 9280010 www.palazzoducale.genova.it marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 47 plus magazine musica musica primavera West, Diplo, Billboard, Dahi, Blood Diamonds e dalla stessa Madonna. La star, dopo che a dicembre gli hackers hanno messo illegalmente online i demo del suo prossimo album Rebel heart, è stata costretta a pubblicare su iTunes sei brani che entreranno a far parte della setlist definitiva. “Dietro questa storia c’è qualcuno interessato a perpetrare atti di terrorismo ai miei danni. È come se qualcuno entrasse in casa e ti rubasse un quadro” ha dichiarato Madonna, amareggiata per il furto di ben 28 suoi brani inediti. Lorenzo Jovanotti LORENZO 2015 CC L’album Lorenzo 2015 cc, formato da 30 brani inediti, uscirà il 24 febbraio. Un lavoro che sembra aver portato a Jovanotti un entusiasmo nuovo, che potrebbe dare nuovo slancio alla sua carriera: “Sento il disco respirare, lo sento, ce l’ho fatta. È un disco nuovo, bellissimo, una bomba. È il mio disco più bello ed importante, mi ha fatto impazzire, l’ho inseguito, desiderato, sofferto ma adesso è qui. È il disco su cui ho sputato più sangue in assoluto, è stata una specie di incontro di boxe”. Il disco arriva a quatcontemporanea e internazionale. Negli anni i ragazzi hanno ottenuto uno strabiliante successo all’estero, conquistando le classifiche di mezzo mondo grazie alle reinterpretazioni di brani cult della musica italiana, napoletana e internazionale. I tre sono stati anche protagonisti del Concerto di Natale, tenutosi al Senato e trasmesso in diretta su Rai1 domenica 21 dicembre 2014. Dopo i successi internazionali sono intenzionati a fare breccia nel cuore del pubblico italiano. tro anni di distanza dall’uscita del suo ultimo album inedito Ora: “Sono racchiusi due anni di vita, mesi di studio e di registrazioni in questo lavoro. Ho tra le mani un disco pieno di vita. Ogni pezzo di questo disco è potenzialmente un singolo, in qualche modo ricorda una serie televisiva in cui ogni puntata è fondamentale e non c’è mai l’occasione per abbassare l’attenzione”. Il Volo SANREMO GRANDE AMORE Il Volo, il gruppo formato dai tre giovani tenori Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble lanciato da Ti lascio una canzone nel 2009, sta per rilanciarsi sul mercato italiano in grande stile. Il trio parteciperà al Festival di Sanremo 2015 con il brano Grande amore, contenuto nel nuovo progetto discografico, Sanremo Grande Amore. Il nuovo album uscirà il 17 febbraio e raccoglierà celebri brani della storia del Festival ai quali Il Volo ha donato una veste nuova, reinterpretandoli in chiave più 48 Madonna REBEL HEART Rebel heart, in uscita il 10 marzo, per l’etichetta Interscope sarà formato da diciannove brani. Il disco, il tredicesimo della straordinaria carriera di Madonna, è l’ideale proseguimento, quanto a sonorità e a tematiche, di MDNA del 2012. Per realizzare Rebel heart è stata chiamata a raccolta una squadra all star di produttori, formata da Kanye Ringo Starr POSTCARDS FROM PARADISE Universal Music ha annunciato per il prossimo 31 marzo la pubblicazione di Postcards From Paradise, diciottesimo album in studio di Ringo Starr che comprende 11 nuove tracce e contiene per la prima volta un brano composto e registrato da Ringo insieme all’attuale formazione della All Starr Band che vede tra le proprie fila Steve Lukather, Todd Rundgren, Gregg Rolie, Richard Page, Wally Palmer e Gregg Bissonette. Postcards From Paradise è stato prodotto dallo stesso Ringo Starr che lo ha registrato nel suo personale studio di registrazione della sua abitazione di Los Angeles avvalendosi della collaborazione di amici e familiari. Come spesso Ringo ripete: “Se sto registrando e tu sei in città e passi da qui, stai andando a finire nel disco!”. L’album vanta la presenza di artisti quali Joe Walsh, Benmont Tench, Dave Stewart, Ann Marie Simpson, Richard Marx, Amy Keys, Peter Frampton, Nathan East e Glen Ballard. recensioni teatro plus magazine teatro TEATRO LA FENICE - Venezia La Traviata Date: 21, 25, 27 e 29 marzo 2015 Turandot, titolo amatissimo dal pubblico, annunciando alcune linee portanti del suo programma musicale: attenzione all’opera italiana e in particolare a Puccini, valorizzazione della musica contemporanea, scelta di regie moderne ma rispettose delle volontà d’autore. Quest’opera teatrale rientra all’interno del Progetto Expo Traviata. Il regista Canadese, Robert Carsen, realizzerà una versione appositamente rivista per l’Esposizione Universale di Milano 2015. La Traviata, simbolo del Teatro La Fenice che le diede i natali il 6 marzo 1853, è un’opera in tre atti di Verdi su libretto di Francesco Maria Piave ed è basata su La signora delle camelie, opera teatrale basata sull’omonimo libro di Alexandre TEATRO MASSIMO - Palermo Un ballo in maschera Date: dal 19 al 27 maggio 2015 Un re s’innamora della moglie del suo migliore amico. Passione, gelosia, main Italia e in Europa, di nomi prestigiosi, amati dal pubblico, di fama internazionale. Direttori, registi, cantanti che hanno fatto, e fanno, la storia dell’interpretazione e della messa in scena. TEATRO ALLA SCALA - Milano Turandot Date: 5, 8, 12, 15, 17, 20 e 23 maggio 2015 Nei sei mesi di Expo, per la prima volta nella sua storia, la Scala sarà aperta Dumas (figlio). Sarà proposta nell’allestimento, in abiti contemporanei, di Robert Carsen. ll capolavoro verdiano sarà diretto da Stefano Rabaglia, con un cast formato da Francesca Dotto nel ruolo di Violetta, Matteo Lippi in quello di Alfredo e Simone Piazzola in quello di Germont. gia e morte. L’opera viene presentata nello storico allestimento realizzato per il Teatro Regio di Parma da Pier Luigi Samaritani, autore di alcuni raffinati allestimenti ancora in repertorio nei teatri di tutto il mondo, celebri per la forza espressiva basata su un’iconografia tradizionale. Il regista Massimo Gasparon è fra gli artisti che in questi anni stanno lavorando molto sulle capacità di rinnovamento della tradizione teatrale italiana, riqualificando il valore della produzione artigiana e le competenze interne dei teatri. TEATRO COSTANZI - Roma Lucia di Lammermoor Date: 31 marzo, 2, 4, 8, 10 e 12 aprile 2015 Luca Ronconi, regista che non smette mai di meravigliare ed esaltare ad ogni suo spettacolo, con la direzione di Roberto Abbado, porterà in scena, nel mese di marzo, Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Il capolavoro del belcanto, la radice del grande romanticismo italiano d’opera, sarà interpretato da Jessica Pratt, cantante dalla voce che perfettamente si adatta ai colori e alla “follia” romantica della protagonista. Accanto a lei il tenore Stefano Secco. Quest’opera va ad aggiungersi a un cartellone ricco, che ha pochi confronti ininterrottamente dal 1° maggio al 31 ottobre. Un programma con oltre centotrenta spettacoli per accompagnare Expo Milano 2015: opera, balletto, concerti, esibizioni dedicate ai bambini e alle famiglie. Il palinsesto internazionale è una celebrazione dell’Italia e dei suoi compositori. Riccardo Chailly, nuovo Direttore Principale del Teatro e interprete di riferimento del melodramma di Puccini, inaugura il periodo dell’Expo con la marzo 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 49 MAPPAMONDO GIOR di BARBARA OGGERO 48 50 La bellezza svelata MAPPAMONDO La Strada dei Re è antica di 5000 anni e porta da Amman, capitale della Giordania, a Petra. ORDANIA Stretta tra paesi politicamente caldi, con drammatici conflitti cruenti in atto, e con uno sbocco risicato sugli splendidi fondali del Mar Rosso, la Giordania è situata nella regione dell’antica Mezzaluna fertile, che si estendeva dall’Egitto alla Mesopotamia, ed è considerata la Culla della civiltà. Nome rigoglioso che tanto stona però con l’attuale condizione del suo territorio, in gran parte desertico, e lascia che sia l’immaginazione, supportata dai libri di storia, a ricreare l’idea di paradiso in terra. acconti biblici, bellezze naturali, figure storiche come Saladino e Lawrence d’Arabia: la Giordania offre itinerari diversi a seconda degli interessi e delle suggestioni ricercate, ed è una meta affascinante che potrebbe attrarre molti più turisti, ma è fortemente penalizzata dalla situazione contingente degli Stati confinanti, e dal timore dei viaggiatori di non trovarsi al sicuro. Invece è un paese tranquillo e molto ospitale, dove le persone accolgono i forestieri con cordialità. Non sarà difficile, com’è capitato a me, essere invitata ad assaggiare il pane appena sfornato in una panetteria sulla strada, o vedersi cedere un taxi per recuperare l’orientamento perduto nelle ingarbugliate vie di Amman, la capitale. Seppur con un’estensione geografica di dimensioni limitate (92 km² circa), il paese mediorientale è comunque in grado di suggerire molti spunti e stimoli, sicuro di non lasciare deluso chiunque vi si approcci. Partiamo allora per un viaggio “on the road”, lungo la Strada dei Re che attraversa la Giordania da nord marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 51 MAPPAMONDO a sud e che nel corso degli ultimi 5.000 anni ha visto passare Nabatei, Romani, Ottomani, Inglesi. Le sue curve e i suoi rettilinei permettono infatti di attraversare e conoscere luoghi ricchi di storia e di sacralità, poiché non si può ignorare che queste terre siano state anche la Culla del Cristianesimo. Sul suolo si trovano diversi siti riportati sulla Bibbia, dal valore più fortemente simbolico che per la bellezza in sé: a Betania, sulle sponde del fiume Giordano, a pochi metri dal confine con Israele, in una piattaforma in pietra che ricorda i ghat indiani, viene evocato il Battesimo di Gesù. Dal Monte Nebo si allunga lo sguardo fino alla Terra Promessa, che spazia dalla Valle del Giordano stesso fino al Mar Morto e, nelle giornate limpide, giunge addirittura a Gerusalemme, la Città Santa che Mosè vide da questa sommità senza mai raggiungere. Su un’altra altura, posta nel paesaggio arido, è collocata Macheronte: la villa di dimensioni imponenti, di cui rimangono pochi resti, indicata come la casa di Erode, dove il vento dell’altopiano soffiò sui sette veli di Salomè e il Profeta Giovanni Battista perse la testa. Sulla strada che costeggia il Mar Morto, rupi dalle vaghe sembianze umane raccontano la storia della moglie di Lot che, scappando da Sodoma e Gomorra, si tramutò in pietra dopo essersi guardata indietro. In alto: Mosaico di epoca romana. La Giordania fu a lungo colonia romana e i resti di quel periodo sono ancora visibili e visitabili. Al centro: Monte Nebo. Indicazioni sulla Terra Santa, vista dallo stesso punto dove arrivò Mosè. Jerash, l’antica città romana. Il tempio di Artemide. Qui sopra: Vista su Amman, la capitale della Giordania. 52 La religione si fonde con la storia, a partire dal grande complesso urbano di Jerash di cui restano le vestigia di epoca romana. Dalle imponenti rovine si intuisce senza sforzo la sua antica maestosità. Preservata dal lento declino per il sovrapporsi di granelli di sabbia, le colonne che svettano da templi, teatri e strade raccontano una storia vecchia di oltre 6.500 anni, quando su questa terra si formò il primo insediamento umano. Età del bronzo e del ferro, greci, nabatei, romani, bizantini, arabi e crociati hanno lasciato traccia del loro passaggio, costruendo o distruggendo, ma sempre dando testimonianza ininterrotta di vita. MAPPAMONDO A fianco: Jerash, porticato dell’antico foro romano, racchiuso da 56 colonne e lastricato con pietre di calcare di finissima qualità, che dal centro alla periferia diventano sempre più grandi. Al centro: Il Teatro romano di Amman è il più grande della Giordania con circa 6000 posti per gli spettatori ed è tutt’oggi utilizzato per vari spettacoli. In basso: Il mosaico della Terra Santa a Madaba (dentro la chiesa di San Giorgio). Utilizzato come mappa dai pellegrini che sostavano in questa cittadina durante il loro cammino verso Gerusalemme. all’estremo meridionale di una roccaforte tutt’oggi abitata, ed è separato dalle case da un profondo fossato, quale ulteriore baluardo difensivo. Scrutando l’orizzonte dalla sua cinta, l’occhio non trova impedimento e spazia fin dove può: con la sua posizione dominante sulla vallata circostante non stupisce che molti condottieri si siano affrontati e abbiano dato la vita di tanti soldati per la sua conquista. La religione si mescola poi con l’arte e nella chiesa greco-ortodossa di San Giorgio, a Madaba, è stato ritrovato un prodigioso mosaico di epoca bizantina. Ribattezzato la Mappa della Terra Santa, con i suoi 94 m² di superficie era una vera cartina consultabile che spaziava da Tyros al delta del Nilo, fino alle sponde del Giordano. Situata a nord-ovest della Giordania, ad alcune decine di chilometri dalla capitale, l’antica Gerasa continua a vivere su un’altura e osserva senza invidia la sua parte moderna. Una barriera di alte mura difensive la separano dal mondo e si interrompono solo quando incontrano il fiume Wadi Jerash, barriera naturale e strada commerciale. Per poter ammirare quanto resta di questo storico collage bisogna entrare nella chiesa: costruita a fine ‘800, tra le colonne decorate, le icone di santi, l’odore d’incenso e la luce flebile di sottili candele, si trovano ancora i principali siti biblici sparsi tra il Medio Oriente, l’Egitto e la Palestina. Dei circa due milioni di tasselli colorati che raffiguravano animali, valli, fiumi e oltre 150 città, solo un quarto è sopravvissuto agli incendi e all’acqua, ma è ancora chiara la composizione di quella parte di mondo nel VI secolo. Tra tutti i nomi scritti in greco spicca la raffigurazione di Gerusalemme, fortificata, con 21 torri e 6 porte: distante solo alcune centinaia di kilometri, l’antica città israeliana appare molto lontana da qui, forse più oggi che allora. In tinta con la terra stessa, sembra una naturale propaggine e tutto il marmo e il granito che adornavano i palazzi e i templi sono solo briciole del passato splendore. Camminando tra colonnati e strade ancora lastricate, templi pagani e chiese cristiano-ortodosse, piazze e resti di fontane, aleggia la gloria della colonia romana. Si stima che la città raggiunse i ventimila abitanti nel suo periodo d’oro, quando anche l’Imperatore Adriano vi soggiornò nel corso di uno dei suoi viaggi. Cambiando epoca e vicende si entra nelle contese pregne di sangue tra crociati, arabi e turchi, dove combatté anche il feroce Saladino per il possesso del Castello di Al-Karak e di tutte le terre circostanti. Abbarbicato sulla cima di un’altura, a oltre 900 metri sul livello del mare, il castello è situato marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 53 MAPPAMONDO In un intreccio tra storia, arte e natura si trovano le tre meraviglie della Giordania: Petra, il Deserto del Wadi Rum e le acque del Mar Morto. Petra è di una bellezza da consumare gli occhi e smorzare il fiato. Antica capitale dei Nabatei si raggiunge attraverso uno stretto e lungo canyon (Siq) dai colori rosati. Totalmente in arenaria, la roccia policromatica conferisce agli edifici diverse nuance di colori amalgamati (dal rosa pallido al rosso carne, con frange di giallo), ma è un errore pensare che questo sito sia composto solo dal Tesoro (o Khazneh in arabo), l’edificio funebre visto in mille fotografie e la cui facciata scolpita su una montagna è ancora perfettamente conservata. In alto a sinistra: Petra, il Tesoro. Il monumento simbolo della Giordania visto dal Siq, il canyon che si percorre a piedi per raggiungerlo. In alto a destra: Petra, mosaico bizantino: pavimento di una chiesa del V secolo d.C. Qui sopra: Petra, le sfumature della pietra. 54 Petra è molto di più: è una vera città di cui sono rimaste solo le tombe e per poterla esplorare davvero sono necessari almeno due giorni interi. Si sviluppa infatti su tre livelli verticali, dove il più basso è attualmente sommerso da un alto strato di terra e lo stadio intermedio si apre su una vallata assolata dove compaiono altre strutture, meno emozionanti ma ugualmente belle, oltre al teatro in stile romano; infine il livello superiore, su cui si erge il Monastero di Ad-Deir raggiungibile con una salita su sentieri rocciosi, da cui si gode un paesaggio sbalorditivo sulla vallata sottostante. Il Wadi Rum, detto il “deserto rosa” per il colore della sua sabbia nelle giornate limpide, è ricordato soprattutto grazie a Lawrence d’Arabia che vi trascorse diverso tempo durante la rivolta araba del 1917. Il paesaggio non è composto dalle classiche dune, ma da montagne che sgorgano dalla sabbia e svettano verso il cielo, creando effetti scenici di grande impatto fotografico. Vale la pena fermarsi qualche giorno, negli accampamenti in stile beduino, funzio- MAPPAMONDO A fianco: Deserto del Wadi Rum. Petroglifi del IV secolo a. C. Al centro: Wadi Rum, detto il deserto rosa per il colore della sua sabbia. Qui sotto: Bandiera della Giordania. I colori delle bande orizzontali rappresentano i califfati, mentre il triangolo rosso indica la dinastia hashemita e la Rivolta Araba; la stella si riferisce ai sette versi della prima sura del Corano, oltre all’unione dei popoli arabi. In basso: Il Mar Morto è di fatto un lago e si trova nella depressione più profonda della terra, a circa 415 metri sotto il livello del mare e il divario continua ad aumentare. nali e accoglienti, per coglierne l’essenza, addentrarsi nelle zone più remote, scoprire le pitture rupestri e ascoltarne la voce più profonda sotto un cielo colmo di stelle. Il Mar Morto è in realtà un grande lago situato nella depressione più bassa della Terra (meno 415 metri sul livello del mare). Le sue acque vengono usate per la produzione di cloruro di potassio, oltre che per l’estrazione di bromo e magnesio, perciò il suo livello si sta abbassando, e i sali e i fanghi vengono anche usati e venduti come prodotti di bellezza e curativi. Numerose SPA si alternano alle industrie situate sulle sue sponde ed è divertente indossare il costume da bagno e improvvisare una nuotata in sospensione, quasi fosse in assenza di gravità. Questa è la Giordania e se può sembrare ancora poco, c’è il suo popolo a rendere il viaggio più piacevole: la sua squisita ospitalità senza alcun apparente secondo fine, se non quello di far conoscere il proprio paese per far raccontare poi quanto sia bella la loro terra. marzo 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 55 CONVENZIONI Convenzioni nazionali 56 AVIS AUTONOLEGGIO (in fase di rinnovo per l’anno 2015) Noleggio veicoli con le migliori tariffe per ogni esigenza di viaggio: Per gli associati FABI: • sconto fino al 10% sulla Tariffa Giornaliera, Weekend, Settimanale Standard Italia e Standard Estero. 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Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente su www.associatiallafabit.it IDRONET Idronet è in grado di offrire una vasta gamma di prodotti di alta qualità per il trattamento completo dell’acqua domestica e per gli uffici dove i consumi sono elevati, tra cui: filtri per l’affinatura dell’acqua, purificatori per l’acqua domestica microbiologicamente pura, anticalcari magnetici, addolcitori a resine e sale. Tali prodotti dimostrano un massimo rendimento, rispettando la salute dell’essere umano, dell’ambiente e mettendo al centro come priorità la soddisfazione del cliente. Per gli associati FABI: • sconto del 25% sui purificatori d’acqua e sconti diversificati su altri prodotti. Per informazioni: [email protected] IL TUCANO VIAGGI Tour Operator che da oltre trent’anni organizza viaggi d’autore culturali, naturalistici ed etnografici, su misura per piccoli gruppi o individuali. Per gli associati FABI: • sconto del 10% su pacchetto da nostra programmazione “tutto compreso”; • sconto del 10% su preventivi per viaggi individuali su misura; • sconto del 12% su gruppi di minimo 4 persone; • sulle pratiche non vengono applicati i diritti di iscrizione. I cataloghi oggetto della convenzione sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul sito www.tucanoviaggi.com Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5617061 – fax 011 515805 [email protected] IMPERATORE TRAVEL Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni formula di viaggio. Oltre 1.500 soluzioni per soggiorni classici, in alberghi 5 stelle lusso, Bed & Breakfast, Villaggi, Residence, Ville, Tour culturali e Vacanze tematiche, sportive, benessere, religiose nelle località più belle d’Italia: Campania, Ischia e Capri, Sicilia e Isole Eolie, Lampedusa, Pantelleria e altre isole minori, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Lazio e ora anche Nord Italia. Per gli associati FABI: • sconti fino al 12% sulle quote da catalogo pubblicate su www.imperatore.it • catalogo confidenziale prezzi netti (sconti dal 15 al 50%) • quota individuale di gestione pratica: adulti € 15,00 anziché € 30,00 - bambini 2/12 anni € 10,00 anziché € 15,00; • assicurazione annullamento viaggio gratuita. Per informazioni e prenotazioni: direttamente dall’associato telefonando al numero 081 3339550, oppure via fax al numero 081 908486, o via mail [email protected] (Sig.ra Ida Restituto) ISTITUTO WATSON DOTT. ENRICO ROLLA Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializza- VACANZE FACILI IN BICICLETTA IN ITALIA E IN EUROPA Semplici trekking Perchè viaggiare con noi: ● itinerari facili e adatti a tutti, senza limiti di età; per famiglie con bambini; ● accurata ricerca di percorsi sicuri e strade ciclabili; ● brevi gite di una giornata, weekend, tour di una o più settimane; ● viaggi individuali in libertà, viaggi di gruppo con accompagnatore; ● dall’affascinante Europa del nord e del centro al caldo Mediterraneo; ● un’Italia che, vista dalla sella della bici, apparirà del tutto nuova; ● hotels di qualità; ● biciclette da turismo in noleggio; ● massima sicurezza e assistenza al viaggio. ● percorsi Richiedi il catalogo gratuito allo 0114372057 o via mail a [email protected] o vai su www.dueruotenelvento.com CONVENZIONI zione Post-Universitaria. Oltre ai programmi di terapia individuale e di gruppo è specializzato nella terapia online e telefonica per il trattamento di svariati disturbi. Per gli associati FABI: • sconto del 10%. Per informazioni e prenotazione appuntamenti online: tel./fax 011 5611102 www.iwatson.com [email protected] LAVAZZA A MODO MIO Lavazza è una delle aziende di torrefazione più importanti al mondo. Nel 2007 Lavazza ha creato A Modo Mio: qualità superiore e gusto autentico che rendono ogni tazzina un’esperienza unica e indimenticabile. Nelle capsule A Modo Mio sono racchiusi oltre cento anni di passione ed esperienza, per portare a casa propria il piacere di un espresso sempre perfetto. 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Per informazioni: telefonare al Servizio Clienti 199 111999, oppure inviare una mail a [email protected] Per sottoscrivere gli abbonamenti scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it NCC ITALY NCC Italy è un’azienda leader nei servizi di noleggio con conducente a Roma. NCC Italy nel corso degli anni ha imparato a differenziarsi dai tanti competitors grazie all’indiscutibile qualità dei servizi offerti ed alla totale propensione alla soddisfazione del cliente. L’azienda offre un’ampia gamma di servizi, che spaziano dai servizi di trasferimento verso aeroporti, porti e stazioni ferroviarie, servizi turistici, servizi Business, ed eventi speciali, quali matrimoni, meetings e fiere. La NCC Italy propone solo auto di recente immatricolazione, autisti professionali, cordiali e multilingua. Per gli associati FABI: • tariffe agevolate visibili sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it NH HOTELS È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle principali in Europa. Gestisce circa 400 alberghi (di cui 53 in Italia). La convezione per gli associati FABI riguarda gli alberghi in Italia e prevede: • tariffe scontate visibili sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla medesima newsletter. Per prenotazioni individuali: Centro Prenotazioni: 848 390 398 [email protected] Per prenotazioni gruppi: Ufficio Gruppi: 800 160 199 [email protected] & POLIZZA AUTO Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti autovetture, camper e moto. Per gli associati FABI: • RC Autovettura: sconto fino al 62%; • ARD (incendio, furto, kasko, ecc.): sconto fino al 40%; • eventi naturali e atti vandalici: sconto fino al 40%. Per richiedere il preventivo accedere al sito www.fabi.polizze.it “area preventivi auto e camper” e seguire le indicazioni. Per informazioni scrivere a: [email protected] & POLIZZA CASA Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti la casa/abitazione (dimora abituale o saltuaria) e precisamente: • RC capo famiglia - incendio - furto. Per richiedere un preventivo compilare la modulistica allegata alla newsletter sul sito www.associatiallafabi.it SALMOIRAGHI & VIGANÒ Salmoiraghi & Viganò è un marchio leader nel panorama dell’ottica al dettaglio con 500 punti vendita in Italia. A questa consolidata attività ha affiancato la proposta di soluzioni acustiche personalizzate e di ultima generazione grazie alla presenza di specialisti COS’È LA CONVENZIONE GOMMEUR? Le straordinarie convenzioni Gommeur permettono di beneficiare di un esclusivo servizio di acquisto pneumatici online a condizioni davvero vantaggiose: in maniera assolutamente gratuita gli associati alla FABI potranno ottenere la nostra card e acquistare a prezzi di produzione sul sito www.gommeur.com. Una politica prezzi unica sul mercato, frutto di accordi speciali stipulati con le case costruttrici, che rappresenta un’occasione da non perdere assolutamente. CONVENZIONI dell’udito altamente qualificati. Per gli associati FABI: • sconto del 20% su occhiali da vista completi di lenti; • sconto del 15% su occhiali da sole; • sconto del 10% su lenti a contatto; Gli sconti non sono cumulabili con altre eventuali promozioni in corso nel punto vendita e non sono validi su: confezioni da 90 pz di lenti a contatto, strumentazione elettronica, lavorazioni, riparazioni e garanzie. Sul sito www.salmoiraghievigano.it potrete visualizzare le ultime promozioni e l’elenco dei punti vendita. SHENKER Shenker è un centro di eccellenza per l’insegnamento dell’inglese in Italia. Propone un’ampia varietà di corsi per coprire ogni esigenza di apprendimento tra cui corsi individuali, corsi di gruppo, corsi di Business English, corsi per bambini e ragazzi, e preparazione agli esami internazionali. Lo Shenker propone inoltre corsi speciali di Financial English e Legal English, appositamente studiati per il settore bancario. Per entrambi i corsi Shenker propone agli associati FABI la seguente promozione: prima lezione di prova gratuita e senza impegno e gratis l’app “BAM!” per scaricare ogni giorno una lezione con frasi idiomatiche e l’inglese per internet. Inoltre per gli associati FABI: • sconto del 20% su tutti i corsi individuali e tanti benefici e vantaggi per gli iscritti FABI e le loro famiglie. (N.B. gli sconti non sono cumulabili con altre promozioni stagionali). SIMPLY GROUP SRL (in fase di rinnovo per l’anno 2015) Simply Group Srl rappresenta la Diamond Resorts International che è specializzata in località e proprietà di vacanza con un programma basato su punti di scambio. Per gli associati FABI: • Simply Group Srl mette a disposi- 62 zione gratuitamente, per ogni iscritto che ne faccia richiesta, un Voucher Resort per una settimana di soggiorno dal valore di € 750,00 a Tenerife o Costa del Sol per un minimo di due persone pagando solo le Spese Amministrative, comprensive di Assicurazione Mondial Assistance, di € 48,00 a persona. Per ogni dettaglio scaricare la newsletter dal sito www.associatiallafabi.it Per Informazioni e prenotazioni: Centro informazioni - 02 99775000 oppure scrivere all’indirizzo [email protected] SLOW FOOD La Campagna per i soci FABI Diventare socio Slow Food vuol dire entrare a far parte di un’associazione che difende il cibo “vero” con i denti per scegliere quello che mangiamo in base ai nostri gusti, alla nostra cultura e alla nostra identità. Donando la tessera Slow Food regalerete un intero mondo fatto di produttori che lavorano in armonia con l’ambiente per ottenere quell’eccellenza gastronomica vanto del nostro Paese, prodotti tutelati da progetti come i Presìdi Slow Food e l’Arca del Gusto, cene, degustazioni, eventi, orti scolastici e mercati contadini, campagne in difesa della sovranità alimentare in tutto il mondo. E i vantaggi sono tantissimi: sconti sui corsi di degustazione Master of Food, su tutto il catalogo Slow Food Editore, gadget, durante gli eventi nei locali amici. Per gli associati FABI: con la tessera Slow Food a € 25,00 riceverete: • Slow, la rivista di Slow Food in formato elettronico (4 numeri anno); • una guida della collana MANGIAMOLI GIUSTI; • la e-newsletter settimanale con consigli, appuntamenti, notizie dal mondo Slow; • sconti su libri e gadget e sugli eventi nazionali come Slow Fish e Cheese e presso i locali amici. In esclusiva... • un libro omaggio della Collana Ricettari regionali di Slow Food Editore e un buono sconto del 40% da utilizzare per l’acquisto di libri presso gli stand Slow Food durante gli eventi nazionali del 2015. La campagna è valida da marzo al 31 dicembre 2015. Per le adesioni www.associatiallafabi.it UNITELMA SAPIENZA UNIVERSITA’ TELEMATICA “Braccio” telematico della prestigiosa Università romana La Sapienza, con sede a Roma, Viale Regina Elena 295, è un’Università pubblica non statale istituita con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 7 maggio 2004, con peculiarità di formazione universitaria tramite internet. Unitelma Sapienza è autorizzata a rilasciare i seguenti titoli di studio: Laurea, Laurea Magistrale, Diploma di specializzazione, Dottorato di Ricerca e Master Universitari di I e II livello, validi a tutti gli effetti di legge. Per gli associati FABI riduzione sulla retta annuale di iscrizione. Esempio: • corso di laurea € 1.500,00; • corso di laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico € 1.700,00. Troverete le informazioni su iscrizioni, immatricolazioni, valutazioni preimmatricolazioni ed elenco corsi su www.unitelma.it Foto: www.romanoborrelli.wordpress.com - Creative Commons 2.5 Italia TORINO vivere la città ○ EVENTI: TORINO 2015: UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT ○ LE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE, IDEE E SERVIZI, GUSTI E PIACERI, COMUNICAZIONE E IMMAGINE, GLI ESPERTI RISPONDONO, LA PAROLA AI LETTORI ○ LE PROPOSTE: CONFERENZE E CORSI, VISITE GUIDATE, GITE, SPETTACOLI, CONVENZIONI. EVENTI UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT Sotto la Mole gli Azzurri di tutte le discipline e tante iniziative per i campioni di domani d i M A R I A N G E L A S A LVA L A G G I O N el 2015 Torino fa rima con sport. Il capoluogo piemontese è stato insignito, infatti, del titolo di Capitale Europea dello Sport e la città ha voglia di vivere a trecentosessanta gradi questa splendida sfida. Un riconoscimento agli sforzi fatti in questi anni a sostegno dello sport che si concretizza nella volontà di creare un programma di iniziative in cui le grandi manifestazioni agonistiche si possano alternare a feste dedicate ai cittadini. L’evento più atteso si gioca allo Juventus Stadium, quando il 31 marzo arriverà la Nazionale di Antonio Conte, che affronterà in amichevole l’Inghilterra. Ad aprile la città diverrà il palcoscenico più prestigioso d’Europa dedicato al magico, ma poco conosciuto, mondo delle bocce. La grande tradizione sportiva ed aggregativa piemontese, che coinvolge in particolar modo gli “over 60”, entrerà nelle scuole per unire due generazioni: giovani ed anziani avranno un’opportunità unica d’incontro mediata dallo sport, elemento quanto mai aggregante e coinvolgente. Due mesi dopo, il 31 maggio, Torino ospiterà la partenza della tappa finale del Giro d’Italia, che prevede la scoppiettante frazione alpina con l’ascesa al Colle delle Finestre e l’arrivo in cima al Sestriere. Sempre a maggio, sarà la volta delle “Miniolimpiadi metropolitane”. Questa nuova competizione sportiva, che tocca variegate discipline come la pallacanestro, la pallavolo, il softball, il calcio, il calcio a 5 e l’atletica legge- 64 EVENTI ra, metterà a confronto gli istituti scolastici di scuola primaria e secondaria di primo grado, con tanto di premiazioni finali alle quali parteciperanno migliaia di bambini. L’attività di maggio prosegue facendo rotta sul basket: “A tutto basket” è infatti una kermesse rivolta al pubblico dei più giovani, degli studenti e a tutti gli appassionati di questo coinvolgente sport. Dal 12 al 15 giugno sarà la volta dei Campionati Italiani di scherma che vedranno in pedana i migliori ventiquattro italiani per ogni arma, nel maschile e nel femminile. Così, rivedremo a Torino dopo i Mondiali e le tappe di qualificazione europee le campionesse del fioretto femminile come Vezzali, Di Francisca ed Errigo, e nel maschile campioni come Aldo Montano e Enrico Berrè. E per la prima volta gli Assoluti Nazionali si svolgeranno in contemporanea con i Campionati Italiani per non vedenti. A San Giovanni, in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono di Torino, ci sarà l’occasione di rievocare i giochi sportivi popolari. L’appuntamento celebrativo della città, quest’anno si fonde con lo sport proponendo un calendario ricco di avvenimenti legati al folclore, alla musica e alla riscoperta di antiche tradizioni: saranno il tamburello e la pallamano ad animare lo spettacolo. Per il mese di luglio invece, Torino celebra il fascino della danza e del ballo, creando momenti di aggregazione all’insegna del movimento e del divertimento: “Ballando sotto la Mole” sarà il modo perfetto per unire le diverse culture del mondo utilizzando il linguaggio universale dello sport. Il 22 agosto sarà la volta degli azzurri di rugby, impegnati all’Olimpico nel test-match contro la Scozia per preparare il Mondiale del mese successivo. “Three Days of Metropolitan’s Sport” è invece la tre giorni all’insegna dello sport per tutti, che avrà luogo nel mese di settembre. Tante proposte offerte dalle federazioni, dagli enti di promozione sportiva, dalle associazioni marzo 2015 | Plus Magazine | EVENTI 65 EVENTI COSA È GIÀ SUCCESSO… Gennaio lWorld League Pallanuoto lPartenza Rally Storico Torino Montecarlo lTrofeo Internazionale di Hockey Subacqueo Febbraio l Regata internazionale sul Po l Campionato Italiano Juniores Assoluto Kumite di Karate e di Teakwondo l Campionati Italiani Assoluti Nuoto Sincronizzato COSA SUCCEDERÀ… e dalle società per provare e conoscere le diverse discipline: le musiche e le animazioni renderanno indimenticabili le serate. Comincia l’autunno e ad ottobre il Palavela ospiterà alcuni incontri degli Europei di pallavolo maschile. La competizione si svolgerà dal 9 al 18 ottobre a Sofia e Varna, in Bulgaria, e a Milano e Torino, in Italia: al torneo parteciperanno sedici squadre nazionali europee. Nel mese di ottobre, la “Stracammino” si inserisce quale evento conclusivo del progetto cittadino “Palestre a cielo aperto”, con l’obiettivo di promuovere “il camminare” come attività legata alla quotidianità. Due punti di partenza e tragitti diversificati permetteranno a tutti l’opportunità di partecipare alla salutare camminata. A novembre tornerà al PalaRuffini il Gran Prix di Fioretto (maschile e femminile), appuntamento cruciale di qualificazione per l’Olimpiade di Rio 2016. Sempre nel mese di novembre ci sarà il “Turin Winter Sport” con oltre 100 giorni dedicati alla promozione degli sport invernali attraverso l’uso di una grande pista e numerose proposte per provare e conoscere varie discipline, mentre a dicembre si coglierà l’occasione per salutare l’anno di Torino Capitale Sportiva e rivivere i momenti più significativi del 2015: la cerimonia di chiusura dell’evento rappresenterà la ciliegina sulla torta di un anno vissuto all’insegna dello sport e del divertimento. 66 Marzo l Campionati Italiani di Maratona di Canoa l Just the Woman I am – Corsa e Fitwalking l Partita di calcio amichevole Italia Inghilterra l Tappa Star Class di Short Track l Campionati Italiani Duathlon l Campionati Italiani di Kendo l Campionati Italiani Universitari Invernali di Sci Aprile l Campionati Mondiali Calcioballila l Festival Internazionale del Tango Argentino l XXVI Edizione Giochi Internazionali della Gioventù Salesiana l Campionati Italiani Assoluti Nuoto per Salvamento l Campionati Italiani Assoluti di Scherma l Campionati Italiani Assoluti di Tennis Tavolo l Campionato Nazionale Bocce specialità Volo l Campionati Italiani nuoto pinnato l Reale Società Ginnastica Trofeo Torino 2015 Luglio l Street Golf Swimming Cup l Campionati Italiani Assoluti di Atletica Leggera l Tennis Summer Cup l Campionato Italiano di Beach Volley Agosto l Test Macht Rugby Italia Scozia Settembre l Settimana europea dello Sport l Gran Fondo Internazionale Master di Ciclismo l Campionati Italiani Assoluti di Ginnastica Artistica l Campionato Nazionale di propaganda specialità volo e femminile l Torino European Climbing Challenge l Fiamme Gialle Day Ottobre l Europei Maschili Pallavolo l Electric Run l Turin Marathon l Mondiali Danze Caraibiche Novembre l Kinder e Silver Skiff l Grand Prix Internazionale Fioretto Maggio Trofeo Inalpi l Campionati Italiani sport da tatami l Campionato per il titolo Europeo di l Partenza tappa finale Giro d’Italia Pugilato l Turin Half Marathon l Campionato Italiano di Twirling Dicembre serie A freestyle a squadre l Campionati Italiani Assoluti di l Finale di Basket Nazionale Pattinaggio Ghiaccio di Figura Campionato under 19 d’Eccellenza l Trofeo 4 nazioni di Tuffi Italia l 3ª Edizione Turin Curling Cup Germania Russia Ukraina l Campionati Italiani Assoluti di Giugno Judo, stile libero, lotta e lotta grecol Parco del Valentino – Salone e Gran romana Premio DOMENICA m a n gia+baby IN FAMIGLIA Tutte le domeniche al ristorante TORPEDO i grandi si deliziano, i bambini si divertono Simpatici e mattacchiosi animatori vi faranno giocare e vi aiuteranno a creare divertenti personaggi con laboratori esilaranti... il tutto mentre mamma e papà si rilassano a pranzo! h 12:30 Brunch della DOMENICA Menù a 28 e Buffet bevande incluse 5e PER I BAMBINI sotto i 10 anni Torpedo Restaurant NH LINGOTTO Via Nizza 262, Torino Tel. 011 664 27 14 [email protected] Facebook: Torpedo IL GIARD INO DELLE M ERAVIGL IE ... L’unico gi ardi con il risto no a Torino rante into rno! MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) IFOR: la riabilitazione centrata sul paziente Siamo all’Ifor, un Centro Fisioterapico di eccellenza che opera nella città di Torino e che proprio quest’anno festeggia il quarantennale della sua attività. Intervistiamo la Dott.ssa Simona Siracusa, direttore operativo e suo fratello, Massimo Siracusa, l’architetto che ha progettato e realizzato ex novo la nuova sede Ifor di via Pinelli 60/A, una struttura di oltre 1000 metri quadri, riqualificando i locali di un complesso industriale. Una particolarità di questo Istituto Fisioterapico è quella di essere una realtà gestita da una sola famiglia, Dott.ssa Siracusa. Ifor venne fondato nel 1974 dai nostri genitori, che ora ricoprono il ruolo di Amministratori Delegati supportati dal Dott. Maurizio Scucchia. Io e mio fratello Massimo, gestendolo, diamo il nostro contributo a portare avanti la stessa tradizione di serietà e rigore che ha rappresentato la linea guida dei fondatori. La gestione familiare ci consente di seguire una condivisa filosofia aziendale volta a ricercare l’eccellenza nel livello dei servizi. Massimo Siracusa, come architetto ha progettato tutto il layout della nuova sede inaugurata nel 2012. Quali scelte ha privilegiato? Facendo un giro per i locali del nostro Centro risalta la grande attenzione che abbiamo dedicato al comfort del paziente. Le nostre scelte vanno ben oltre le normative vigenti. I box sono sovradimensionati del 30% rispetto agli standard per essere facilmente fruibili da tutti, anche dai non deambulanti. Gli spazi sono molto ampi: la Regione richiede per la pale- 68 stra una metratura minima di 60 metri quadri; la nostra è di 180. Avremmo potuto economizzare gli spazi perseguendo una maggiore redditività, abbiamo preferito porre la massima attenzione all’esigenze della persona. Il Centro Ifor si distingue per questa continua attenzione al paziente, sia nell’area privata sia in quella convenzionata. Il nostro impegno è volto a mantenere uno standard molto elevato, sempre. Sia con il paziente privato sia con quello convenzionato. Naturalmente ci sono terapie effettuabili solo a pagamento, poiché non presenti nel prontuario della Regione Piemonte. In Ifor riserviamo a tutti gli stessi spazi: come può vedere non esistono differenze tra zona privata e convenzionata, e anche medici e terapisti sono i medesimi. Selezioniamo solo terapisti di alto livello, esperti, e li dedichiamo a tutti i pazienti senza distinzioni. Da quando è operativa la nuova sede il flusso delle persone non deambulanti è sensibilmente aumentato proprio grazie ad un comfort tangibilmente superiore. Nel Centro un paziente non deambulante può muoversi infatti in autonomia ovunque e usufruire di qualsiasi spazio interno: abbiamo eliminato in sede di progetto qualsiasi barriera architettonica. Considerato che nella realizzazione di un centro fisioterapico ogni metro quadro ha un valore importante, abbiamo voluto fare una scelta diversa privilegiando il rispetto e la dignità della persona a scapito di una riduzione dei margini. È una filosofia di cui siamo orgogliosi. Vedo che le docce sono tutte a filo pavimento. È un esempio di scelta di qualità che si inserisce nella filosofia di eliminazione delle barriere per favorire l’autonomia della persona, anche se la manutenzione è più complessa. Per questo chi se ne occupa è un nostro dipendente ed è disponibile durante tutto l’orario di apertura; abbiamo preferito non affidarci a imprese esterne. Un’altra peculiarità dell’Ifor è la vasca interna dedicata all’idrokinesiterapia. È il nostro fiore all’occhiello: nonostante un alto costo di impianto e manutenzione riteniamo sia l’attrezzatura più efficace, quella capace di fare la differenza terapeutica. L’acqua viene mantenuta sempre ad una temperatura di 33 gradi e disponiamo di uno speciale braccio mobile per sollevare MEDICINA E SALUTE Medicina dello Sport è indiscussa, come quella dei due Vice Direttori, Dott. Sergio Pecora e Dott. Paolo Pietrapiana Medici Fisiatri e di tutti i medici che collaborano con la nostra struttura. Tutti i nostri fisioterapisti sono in possesso dei requisiti di legge e seguono costantemente corsi di aggiornamento. Per esempio, terapie quali il linfodrenaggio e la Tecarterapia per avere una piena efficacia devono essere svolte manualmente dal fisioterapii pazienti non deambulanti e adagiarli in acqua. Un terapista specialista si dedica agli esercizi rieducativi ed entra in vasca con loro. Credo che il livello di qualità offerto da Ifor in materia di idrokinesiterpia abbia pochi riscontri nella Regione. L’indicazione terapeutica di una riabilitazione condotta in acqua è elevatissima. Nella vasca si può accedere nell’immediato post-trauma o post-chirurgico e il massaggio generato dall’acqua, il calore e l’assenza di peso consentono una riabilitazione tempestiva ed efficace, difficilmente riproducibile con altre terapie. Una grande attenzione viene data all’innovazione e alle nuove tecnologie. Si può affermare che Ifor sia un Centro Fisioterapico all’avanguardia per strumentazioni e apparecchiature medicali. È vero, ci manteniamo sempre aggiornati su tutte le novità tecnologiche che vengono proposte nel nostro settore. Abbiamo istituito un consiglio medico per valutare collegialmente la validità delle varie apparecchiature ed acquisiamo nuove macchine quando riteniamo, sulla base di una valutazione internazionale validata, possano dare un beneficio terapeutico dimostrato, evitando di seguire le mode. Nel caso un paziente non possa attendere i tempi previsti dal sistema sanitario convenzionato e decida di rivolgersi all’Ifor privatamente, troverà una piacevole sorpresa, Dott.ssa Siracusa. Perseguiamo una politica sociale volta a rendere l’attività privata fruibile a gran parte della popolazione. I prezzi che pratichiamo sono volutamente contenuti, a volte sovrapponibili al ticket, perché sappiamo che i tempi di attesa imposti dal Servizio Sanitario Nazionale raramente consentono di accedere alle cure con la necessaria tempestività. Offriamo anche una vasta gamma di servizi non convenzionati, ma della cui utilità siamo convinti, che non sono presenti nel prontuario regionale. Ad esempio la diatermia capacitiva resistiva, nota come Tecarterapia, utile nelle patologie infiammatorie post traumatiche o comunque per la riduzione degli stati dolorosi, oppure la riabilitazione posturale globale, utile per correggere atteggiamenti indotti da abitudini errate, come stare troppe ore alla scrivania o davanti al monitor e preziosa durante l’età evolutiva. Anche in questi casi pratichiamo dei prezzi accessibili e i pazienti sono seguiti da personale ad alta specializzazione. Un’altra attenzione che vi contraddistingue è quella di avere selezionato tutto uno staff medico e fisioterapico di alto livello e in continuo aggiornamento. La competenza professionale del Direttore Tecnico, Dott. Ernesto Indemini Medico Chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia, Fisiokinesiterapia e sta e non con un programma automatico, per questo promuoviamo un processo di specializzazione da parte dei nostri fisioterapisti. Poniamo sempre grande attenzione ai corretti protocolli di applicazione delle terapie e al controllo della loro reale efficacia e non soltanto all’aspetto economico. Ad ogni livello deve essere sempre evidente il contenuto etico di un’attività imprenditoriale centrata sul benessere della persona. IFOR Via Pinelli 60/A - Torino Tel. 011 480467 Fax 011 488335 www.fisiochinesiterapia.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 15% (solo per le terapie private, non applicato sui ticket). marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 69 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Dott. Leonardo Basso MINI-INVASIVITÁ E NUOVI ORIENTAMENTI IN CHIRURGIA ORTOPEDICA I Dottori Leonardo Basso e Fabrizio Buzzi, medici specialisti in ortopedia, operano a Torino presso l’Ospedale Cottolengo e la Clinica Fornaca. Sono anche docenti del corso universitario per infermieri dell’Università Cattolica di Roma con sede a Torino presso l’Ospedale Cottolengo. Con loro facciamo il punto sugli ultimi traguardi raggiunti dalla chirurgia ortopedica, con particolare riguardo all’implantologia protesica. 70 Dott. Basso, quali sono le innovazioni più recenti nel campo delle protesi ortopediche? Al giorno d’oggi le protesi si possono applicare su qualsiasi articolazione ma la maggior parte degli interventi vengono effettuati su anca e ginocchio. Sulla protesica di ginocchio le novità salienti riguardano i nuovi materiali. Nei soggetti più giovani applichiamo protesi con rivestimento in oxinium, una ceramizzazione del metallo, dotate di superfici di contatto in polietilene ad alto peso molecolare trattate con vitamina E, che garantiscono un risultato durevole nel lungo periodo con un’usura estremamente limitata. Per la tecnica operatoria facciamo ricorso a custom made personalizzate basate sulla risonanza magnetica. Inviamo gli esiti degli esami negli Stati Uniti dove ha sede un’azienda specializzata che ci prepara le mascherine modellate sulla morfologia anatomica del paziente. Con questa tecnica possiamo raggiungere una maggiore accuratezza sui tagli da effettuare sull’osso che ci consentono di non aprire il canale femorale, ottenendo un minor sanguinamento nel corso dell’intervento. Quali sono le protesi più richieste dai pazienti? In ospedale effettuiamo circa 400 protesi all’anno di cui circa 200 riguardano l’articolazione del ginocchio, 150 quella dell’anca e una cinquantina la spalla, più alcune protesi di caviglia. Per la protesi all’anca quali sono le novità, Dott. Buzzi? Nella protesica dell’anca abbiamo ormai standardizzato l’accoppiamento dei materiali da utilizzare sulle superfici di contatto del giunto; secondo i più moderni orientamenti della comunità scientifica internazionale, il miglior accoppiamento per una protesi da effettuare su un soggetto giovane è quello ceramica-ceramica. Le novità riguardano principalmente le tecniche di impianto. Oggi si parla molto di mini-invasività e ciò non significa solo effettuare tagli piccoli ma rispettare l’integrità delle strutture anatomiche. Questo è possibile utilizzando la porta di MEDICINA E SALUTE accesso cosiddetta “anteriore”, che consente di non ledere i muscoli e raggiungere la sede di impianto semplicemente divaricandoli. Si tratta di una tecnica che permette una guarigione più rapida e una minore percentuale di lussazione dell’impianto, una delle maggiori complicazioni da superare. È la componente muscolare, attraverso la sua integrità e il tensionamento applicato naturalmente all’articolazione, a garantire la stabilità primaria dell’impianto; rispettando la sua morfologia, questa sarà più elevata. Inoltre utilizzando teste di maggior diametro riusciamo a diminuire ulteriormente le probabilità di lussazione e ottenere un miglioramento dell’articolabilità. Quali sono le altre complicazioni a cui un paziente può andare incontro? Un altro aspetto che teniamo in grande considerazione è limitare il sanguinamento nel corso dell’intervento e il conseguente ricorso a trasfusioni. La formazione di ematomi comporta un ritardo nella guarigione e nella ripresa funzionale. In questa direzione abbiamo messo a punto una metodica che diventerà una linea guida nazionale; in collaborazione con il Ministero della Sanità e altri colleghi abbiamo pubblicato un lavoro sul trattamento intra e post operatorio per diminuire il sanguinamento dei tessuti. Un’altra peculiarità che ci distingue è aver utilizzato estesamente nei pazienti più giovani un sistema che prevede la protesizzazione della superficie del femore, preservando il tessuto osseo. Se in futuro si rendesse necessario intervenire una seconda volta troveremo ancora tutto il tessuto necessario per una prima protesi. È un sistema che è stato copiato da alcune multinazionali americane con modifiche e conseguenti risultati scadenti. Le protesi da noi impiantate nel target di paziente corretto ovvero maschio, giovane e sportivo, hanno il 99% di sopravvivenza. Un altro vantaggio è quello di poter utilizzare una testa femorale delle stesse dimensioni della testa originaria, per cui l’impianto non comporta modifiche anatomostrutturali dell’articolazione originale. Il nostro obiettivo è quello di impiantare protesi che, possibilmente, ci permettano di intervenire una volta sola nella vita del paziente. Dott. Fabrizio Buzzi La direzione dell’Ospedale Cottolengo ci ha sempre consentito di utilizzare quanto di meglio il mercato offrisse. E adesso parliamo di protesi alla spalla. Quali sono le tecniche utilizzate in questo intervento? La spalla è un’articolazione non in carico, la più mobile tra tutte quelle del corpo umano e il suo movimento si gioca sull’equilibrio dei cinque tendini della cuffia dei rotatori. Nell’artrosi di un’articolazione si verifica il consumo della cartilagine e per questo si interviene con le protesi, ma nel caso della spalla il primum movens è il tendine che si rovina. Se cambiamo l’articolazione e il tendine è consumato non risolviamo il problema. L’uovo di Colombo si chiama protesi inversa di spalla. È un concetto nato e sviluppatosi in Europa e solo successivamente negli Stati Uniti. La protesi inversa permette al paziente di raggiungere un buon movimento senza accusare dolore. La protesi inversa funziona esattamente all’opposto dell’articolazione naturale e consente al paziente di far leva sul muscolo deltoide. Chiudiamo con l’utilizzo del laser nelle patologie discali della spina dorsale. Di che cosa si tratta? L’intervento laser è utile nelle protrusioni discali ovvero ernie contenute che non rompono il legamento longitudinale posteriore, non interessano direttamente la radice nervosa e non premono sul canale midollare. È una tecnica micro-invasiva che non crea stress al paziente, si tratta di inserire in sedazione un sottile ago all’in- terno del disco. L’ago funge da grondaia e contiene all’interno una sonda laser di 200 micron di diametro, ovvero poco più di un capello, per un intervento che dura circa due minuti e mezzo. Attraverso la vacuolizzazione del disco riusciamo a ottenere una diminuzione della protrusione e un’azione necrotizzante sulle terminazioni nervose. Durante il trattamento il paziente non avverte alcun dolore e resta vigile, la tecnica viene eseguita in day hospital e dopo un breve riposo si può andare tranquillamente a casa. È necessario soltanto seguire un breve periodo di riposo senza effettuare eccessivi sforzi. Si tratta di una procedura che funziona molto bene, può essere ripetuta qualora non raggiunga gli scopi prefissati e può evitare interventi molto più gravosi oppure rimandarli nel tempo. Dott. LEONARDO BASSO Dott. FABRIZIO BUZZI Studio: Via Valeggio 7 - Torino Tel. 011 539424 (Dott. Basso) Tel. 011 5604089 (Dott. Buzzi) [email protected] [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 71 MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Jean Daniel Rostan, Giorgio Ovidio Bitossi e Daniele Maggio sono tre medici laureati e specializzati in Chirurgia Generale e Vascolare a Torino ed hanno creato nel 2007 un sodalizio professionale definito Vein Care Team con studi a Torino, Santena e Torre Pellice. Operano presso l’Ospedale Cottolengo, la Clinica Cellini e la Clinica Promea. Prevenzione e approcci moderni in flebologia Dott. Jean Daniel Rostan, di quali patologie si occupa il vostro team? Ci occupiamo di curare la malattia venosa cronica, ovvero le varici degli arti inferiori e le problematiche connesse. Da noi è possibile effettuare una diagnosi precisa e ottenere qualsiasi tipo di trattamento in regime di convenzione. Ove vi sia necessità di un’attività di prevenzione, considerata oggi fondamentale, verranno consigliati i migliori approcci secondo le più avanzate linee guida, altrimenti quando sia necessaria un’azione chirurgica si proporrà un intervento innovativo, eseguito in regime di day hospital senza anestesia generale o epidurale, con una ripresa funzionale immediata delle attività lavorative indipendentemente dall’entità del quadro clinico. Un’ora dopo l’intervento è già possibile mobilizzare le articolazioni di anca, ginocchio e caviglia e quindi riprendere le normali funzioni dell’arto sul quale è stato effettuato l’intervento. Inoltre non è necessario fare ricorso a farmaci antidolorifici o anticoagulanti come nel caso degli interventi tradizionali. 72 Ci descriva questo nuovo tipo di chirurgia flebologica. Noi pratichiamo una chirurgia endovascolare, questo significa che la vena viene chiusa dall’interno grazie all’effetto termico generato da un laser, dalle radiofrequenze o per azione di una colla chiamata cianoacrilato. Non c’è bisogno di effettuare tagli all’inguine e strappare la vena come si faceva trent’anni or sono. Addirittura, usando il cianoacrilato non è nemmeno necessario indossare la calza elastica dopo l’intervento. L’operazione consiste nell’inserimento nella vena malata di un ago, simile a quelli usati per i prelievi, sotto guida ecografica e dura tra i dieci e i venti minuti. È sufficiente somministrare una minima quantità di anestetico locale e indurre una lieve sedazione nel paziente, che resta sempre vi- MEDICINA E SALUTE gile e può tranquillamente chiacchierare durante l’intervento. Quali sono i fattori che determinano la scelta della tecnica, Dott. Bitossi? Le tre tecniche garantiscono i medesimi risultati in termini di efficacia e possono essere adottate nella totalità dei quadri clinici. La scelta avviene in funzione dell’età o della preferenza del paziente ed è legata al suo aspetto psicologico. Chi, ad esempio, non potrà indossare una calza elastocompressiva nel postoperatorio, per problemi legati ad una gamba disarmonica o problemi di età, o chi ha paura anche dell’anestesia locale, potrà giovare sicuramente della nuova tecnologia con il cianoacrilato, che ci permetterà di ottenere il risultato voluto con il minor disagio per il paziente. La radiofrequenza ed il laser sono metodiche anch’esse assolutamente confortevoli ma che necessitano di anestesia locale e di elastocompressione successiva garantendoci ottimi risultati. Ma la tecnica migliore che sceglieremo di adottare per il nostro paziente è sempre quella che si avvicina maggiormente alle sue aspettative considerando che il risultato finale, con le tecniche da noi proposte, è analogo. Questo tipo di intervento si può effettuare a carico del Servizio Sanitario Nazionale? Nella totalità dei casi in cui venga diagnosticata una patologia venosa cronica. Anche la terapia sclerosante delle varici si può effettuare con il Servizio Sanitario Nazionale. Ricordiamo che l’85% delle vene varicose che compaiono sono sintomatiche, non è soltanto una terapia cosmetica. Quali sono, Dott. Maggio, le linee guida più recenti per prevenire l’insorgenza della patologia venosa cronica? All’ultimo congresso del collegio americano di flebologia (ACP) si è posto l’accento su tre fattori di prevenzione: fare movimento, almeno mezz’ora di attività fisica quotidiana; restare magri controllando il proprio peso attraverso una dieta adeguata e utilizzare calze contenitive o, in caso di varici conclamate, elastiche. Il fumo è deleterio ma è passato in secondo piano rispetto ai primi tre fattori. Bisogna Dott.ri Giorgio Ovidio Bitossi, Daniele Maggio e Jean Daniel Rostan considerare l’impatto che questa patologia ha sulla popolazione; è stato calcolato che interessi il 40% delle persone almeno una volta nel corso della vita. È chiaro quale impatto possa avere una corretta informazione in materia di prevenzione. Anche la conferenza che terrete presso la FABI verterà su questo argomento? Assolutamente, è un argomento che ci piace molto e credo che potrà condurre a risultati concreti. Il titolo della conferenza sarà: “Le varici degli arti inferiori, quali le novità e gli approcci moderni alla malattia”. Volutamente non cito il termine chirurgia, come sono soliti fare i colleghi anglosassoni. Dott. Jean Daniel Rostan, lei cita frequentemente i colleghi di scuola anglosassone. In cosa si differenziano dai nostri specialisti? Per costituire un quadro oggettivo gli anglosassoni effettuano analisi indipendenti basate sull’evidenza, considerando solo le azioni realmente utili per costituire le loro linee guida mentre in Italia questo approccio stenta ancora ad imporsi. All’estero il 95% segue queste linee guida mentre nel nostro paese la percentuale si inverte. Per effettuare questa chirurgia lo specialista deve essere disposto a seguire le nuove tecnologie, essere un chirurgo ma mettere da parte un certo approccio eroico alle difficoltà per gratificare il proprio ego e specializzarsi piuttosto in ecografia, divenuta fondamentale per ottenere risultati di eccellenza. Questo tipo di intervento è semplice, poco invasivo e poco aggressivo ma estremamente efficace. Alcuni colleghi non si sentono realizzati e preferiscono prendere altre strade. Nel caso una paziente voglia farsi visitare presso i vostri studi per valutare la condizione delle proprie varici, quali sono gli esami necessari per giungere a una diagnosi esaustiva? È sufficiente una sola visita approfondita ed un esame eco-doppler che è possibile fare da noi. Non è necessario alcun altro esame o visita specialistica. Offriamo anche consulenze telematiche con analisi fotografiche su documentazione fornita dal paziente. Siamo convenzionati direttamente con la Fasi e gli associati non pagano alcun onorario per una visita alla Clinica Cellini. VEIN CARE TEAM • Piazza Solferino 9 - Torino • Piazza San Martino 4 - Torre Pellice (To) • Via Trinità 3 bis - Santena (To) Dott. Jean Daniel Rostan: 328 3440533 Dott. Giorgio Ovidio Bitossi: 333 4755778 Dott. Daniele Maggio: 342 5880941 www.veincareteam.it Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 73 MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) Da millenni l’agopuntura opera per il benessere dell’individuo Il Dottor Rustichelli ci spiega come M olti conoscono l’agopuntura, ma pochi sanno quali siano i numerosi effetti benefici che questa terapia ha sull’organismo. Originaria dell’antica Cina, i primi riferimenti bibliografici risalgono ad un testo del “Huangdi Neijing”, il “Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo” che fu redatto tra il 305 e il 204 a.C. secondo il quale stimolando con l’inserimento di aghi alcuni punti del corpo umano si possono correggere gli squilibri nel flusso energetico attraverso canali conosciuti come meridiani, promuovendo così la salute e il benessere dell’individuo. Il Dottor Riccardo Rustichelli, medico agopuntore, pratica da anni questa tecnica che appartiene alla Medicina Tradizionale Cinese e che, sottolinea in maniera simpatica e affatto polemica, non va confusa con la magia o con la stregoneria. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto l’abilità alla professione medica nel 2007 e nel 2010 ha conseguito il diploma di “Formazione Specifica in Medicina Generale” per esercitare come Medico di Famiglia. Da sempre interessato all’agopuntura, nel 2012 il Dottor Rustichelli ha frequentato con successo il Master in Clinical Practice of Acupuncture and Chinese Medicine presso la Nanjing University of Traditional Chinese Medicine (Nanjing Chi- 74 na), nel 2013 gli è stato consegnato l’Attestato Italiano di Agopuntura rilasciato dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (F.I.S.A.), del quale è anche membro del Comitato di Redazione, e dal 2014 è tutor presso la Scuola di Agopuntura di Torino C.S.T.N.F (Centro Studi Terapie Naturali e Fisiche). Ha inoltre frequentato numerosi congressi e corsi di aggiornamento. Entusiasta, infaticabile e dinamico, è coautore dello studio clinico “L’agopuntura nello scompenso cardiaco stabile” attualmente in corso presso l’ospedale Santa Croce di Cuneo e premiata come miglior tesi durante l’ultimo congresso SIRAA (Società Italiana di Riflessoterapia, Agopuntura ed Auricoloterapia) svoltosi a Brescia, e collabora con il Servizio di Agopuntura della ASL TO1. È inoltre direttore sanitario e responsabile del centro IRC del Fest-Italia, istruttore in diversi corsi e collabora da tempo con L’Isola dei Gabbiani in qualità di docente e formatore riconosciuto dal Ministero dell’Interno per i corsi di formazione rivolti agli steward. In questa primavera targata 2015 terrà infine un seminario sulla Medicina Cinese e sull’agopuntura che si svolgerà dal 17 al 31 marzo presso l’Unitre di Moncalieri. MEDICINA E SALUTE Dottor Rustichelli, può spiegarci che cos’è l’agopuntura? È un trattamento olistico in quanto non considera il singolo organo malato, ma analizza la persona nella sua globalità fisica e psichica, questo perché per la Medicina Tradizionale Cinese corpo e mente sono un tutt’uno. È inoltre una pratica naturale che non si avvale di farmaci, ma che utilizza aghi sterili e monouso di varie lunghezze in base alla regione corporea da trattare; non avendo controindicazioni, l’agopuntura può essere affiancata a tutte le terapie farmacologiche e fisiche a cui il paziente si sta già sottoponendo. Questa tecnica è riconosciuta “solo” dalla Medicina Tradizionale Cinese oppure anche da quella occidentale? L’NIH nel 1997 e successivamente l’OMS nel 2002 riconoscono l’agopuntura come medicina efficace in molte patologie. Dal 2010 agopuntura e moixbustione sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità, a dimostrazione che anche il mondo occidentale la considera efficace. Come avviene una seduta? Il primo incontro si svolge in un’ora: nella prima parte pongo al paziente delle domande sul suo stato di salute e su alcune sue abitudini di vita per effettuare un’anamnesi generale e capire quali sono i bisogni psico-fisici della persona, dopodiché procedo con l’inserimento degli aghi che, tengo a sottolineare, non producono alcun dolore. Dalla seconda visita effettuo solo l’agopuntura, che dura trenta minuti. In alcuni casi utilizzo la moxibustione, la coppettazione, l’ettroagopuntura o ancora applico la lampada TDP. Quanti incontri occorrono per risolvere una patologia? Dipende dalla persona e dal suo stato di salute. Generalmente consiglio un ciclo di otto sedute, ma nel caso di problemi muscolo-scheletrici potrebbero essere sufficienti cinque o sei sedute. Se il dolore è acuto suggerisco di incontrarci due volte alla settimana, negli altri casi basta una. Le sedute avvengono in studio, ma su richiesta del paziente intervengo anche a domicilio. Quali sono le principali malattie o i principali stati di malessere che tratta con l’agopuntura? Praticamente tutti, infatti è indicata per problemi osteoarticolari quali l’artrosi dell’articolazione temporo mandibolare, le cervicalgie, l’ernia cervicale, le dorsalgie, la lombalgia, la lombosciatalgia, la spalla congelata, la periartrite scapolo omerale, l’epicondilite, il tunnel carpale, il dito a scatto, la pubalgia, la gonalgia, la gonartrosi, la fibromialgia, il tunnel tarsale, i dolori plantari del piede e sacro iliaci. È efficace nelle patologie gastroenteriche quali nausea, vomito, gastrite, duodenite, dispepsia, reflusso gastroesofageo, colon irritabile, stitichezza, diarrea, emorroidi e in quelle ostetrico ginecologiche come amenorrea, dismenorrea, vampate di calore, sudorazione notturna, scarsa montata lattea e rivolgimento fetale. L’agopuntura viene utilizzata anche nei casi di infertilità e di procreazione medicalmente assistita, di cefalee, nevralgie, tic, herpes zoster, paralisi di Bell, stati ansiosi depressivi, insonnia, attacchi di panico e ancora vertigini, acufeni, sinusite, rinite vasomotoria, orticaria, dermatite allergica. Può indicarci alcuni vantaggi nell’effettuare un ciclo di agopuntura? Con questa terapia si ottengono ottimi risultati a livello antalgico, antinfiammatorio, immunoimodulatore e vasomodulatore trofico; inoltre migliora il tono muscolare, la regolazione neuroendocrina e ha effetti positivi anche sulla sfera emotiva. Esistono invece delle controindicazioni? Assolutamente no e infatti i pazienti possono continuare a prendere i farmaci prescrit- ti dal medico senza timore di interazioni così come le donne in gravidanza possono tranquillamente effettuare le sedute senza alcun rischio per sé o per il feto. Per concludere, c’è un messaggio che vuole lasciare ai lettori di Plus Magazine? Vorrei sottolineare che la Medicina Tradizionale Cinese non è miracolosa come non lo è quella occidentale, ma è sicuramente un valido supporto o sostituto. In letteratura esistono diversi studi che dimostrano l’efficacia di questa tecnica e organismi internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il National Institutes of Health americano la riconoscono come un metodo assolutamente valido ed efficace. STUDIO MEDICO AGOPUNTURA Dott. Riccardo Rustichelli Riceve su appuntamento in: • Via Madama Cristina 99 - Torino • Via Benevento 11 - Torino • Via Roma 6/A - Chieri (To) Tel. 011 0194548 (solo per lo studio di Chieri) Cell. 329 4547464 www.agopunturarustichelli.altervista.org www.agopunto.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. marzo 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 75 IDEE E SERVIZI di Barbara Odetto (foto A. Lercara) I capelli vogliono styling e benessere ... Vogliono Poser Hairdressing I l drammaturgo inglese Joseph Addison scriveva su “The Spectator”, il quotidiano britannico da lui fondato: “Non v’è in natura nulla di più variabile dell’acconciatura di una signora”. Dal 1711 ad oggi sono trascorsi alcuni secoli, ma la sua celebre frase rimane un must per ogni donna che è attenta al proprio look e per ogni acconciatore che è pronto ad esaudire il suo desiderio di bellezza. Lo sa bene Gianluca Silivestro, giovane hair stylist torinese con una grande passione per il suo lavoro e con una profonda conoscenza in fatto di capelli, taglio e colore. Nel suo raffinato salone torinese di via Cercenasco 19/B accoglie e segue in prima persona la clientela fidelizzata, composta sia da giovani donne sia da signore che si rivolgono a lui per la consulenza tecnica, per i consigli e i trattamenti legati alla bellezza della chioma e per un finish di alto livello. Il titolare e il suo staff pongono grande attenzione ai particolari e tutto, nel negozio, è curato nel minimo dettaglio: dalle pareti color crema allo studio dell’in- 76 stallazione dei punti luce, dalla scelta dell’ubicazione delle poltrone della zona tecnica e di quelle dedicate al finish alla selezione delle divise che Gianluca Silivestro e la sua équipe indossano. In quest’ottica rientrano i corsi di aggiornamento che il giovane hair stylist segue almeno una volta al mese con autorevoli esperti del settore che fanno parte del team europeo o italiano di Rusk, il noto brand americano che è leader nel campo dei prodotti professionali per capelli. Inaugurato tre anni fa, il “Rusk point” Poser Hairdressing punta sulla qualità di shampoo, balsami and company, sulla competenza professionale dello staff e su un equo rapporto tra il servizio offerto e il costo. Ultimo particolare, affatto trascurabile, la passione. Conversando con il titolare si evince chiaramente il suo amore per questo lavoro, soprattutto per la parte dedicata al taglio, la sua preferita sin da quando era un apprendista. Si capisce anche quanta creatività ci sia nelle sue proposte dedicate all’hair cut, che seguono le innovative linee guida suggerite da Rusk e che vengono declinate in funzione del viso e delle esigenze della donna in maniera che durino nel tempo e, soprattut- to, che siano facili da realizzare anche da sole. L’acconciatore è anche il consigliere fidato delle clienti che si rivolgono a lui per una consulenza esperta in fatto di benessere e mantenimento dei capelli. Per questa ragione propone ad ognuna il trattamento più adatto da applicare in salone e da replicare a casa. Ad esempio, alle signore che effettuano la colorazione Gianluca Silivestro suggerisce una linea di prodotti Rusk che mantiene lucida e vibrante la nuance anche dopo diversi lavaggi oppure, per le amanti del biologico e del naturale, consiglia una gamma di prodotti green dai risultati davvero sorprendenti. Profondo conoscitore della qualità firmata dal brand tricologico americano, l’hair stylist sorprende le clienti anche con gli aromi golosi di shampoo e creme, tutti studiati con scopo aromaterapico: una coccola in più da regalarsi in salone come a casa. Per preservare il capitale di bellezza della chioma, infine, il giovane acconciatore propone una serie di trattamenti alla cheratina e all’olio di Argan che, per le loro indiscusse qualità, favoriscono la ricostruzione dei capelli e regalano una lucentezza e una setosità che dura nel tempo. POSER HAIRDRESSING Via Cercenasco 19/B - Torino Tel. 011 3160391 Aperto dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 18.30. Riceve su appuntamento. Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. GUSTI E PIACERI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) TRE DA TRE ... perchè si mangia bene! fresche. E che dire dei secondi di mare? Tonno rosso scottato su schiacciata di patate e cipolle al sale oppure filetto di branzino su pesto alla siciliana e verdurine julienne… viene già l’acquolina in bocca! E poi le pizze… le pizze! Le vere autentiche pizze che confermano l’eccellenza di questo capolavoro dell’antica tradizione italiana tanto emulato e tante volte, ahimè, proposto in versioni mediocri. Qui invece la pizza la fa da Regina: fragrante, profumata, viene apprezzata dagli studenti come P otremmo dirvi che il ristorante pizzeria Tre da Tre ha una posizione strategica vicino alla Mole Antonelliana, al Museo del Cinema, all’Auditorium, al Palazzo RAI, a Palazzo Nuovo, al Teatro Regio e Gobetti e al Cinema Massimo. Potremmo dirvi che in primavera ed estate Tre da Tre ha uno straordinario ed ampio dehor nella zona pedonale di via Verdi con la suggestiva Mole che trionfa sopra i nostri occhi… potremmo dirvi che la gestione dei tre fratelli Michele, Alessandro ed Ettore Rongioletti, che coordinano tutto lo staff in cucina, in sala e per il forno, è sicuramente molto efficiente… potremmo dirvi che la scelta squisitamente italiana dei prodotti conferma la qualità insuperabile del made in Italy, anche per la carta dei vini e per le birre artigianali… potremmo dirvi che la scelta di cambiare il menù privilegiando sempre ciò che la terra offre nel ciclo delle stagioni è eticamente condivisibile… potremmo dirvi che i 45 tipi di pizza proposti nel menù e cotti nel forno a legna non lasciano che l’imbarazzo nella scelta… potremmo dirvi che il clima che si respira è di cordialità e simpatia da parte di tutto il team, diretto magistralmente da Michele e Alessandro per far sì che i clienti al tavolo siano serviti celermente e con gentilezza… potremmo dirvi che l’ambiente è curato nei minimi 78 dettagli ed anche i servizi diventano un luogo di sosta piacevole. Insomma, potremmo dirvi tante cose per invitarvi a provare questo ristorante pizzeria anche se, al di là della coreografia e delle ottime scelte manageriali, preferiamo dirvi ciò che ogni avventore esclama con soddisfazione dopo aver trascorso una serata da Tre da Tre: “Ah, come si mangia bene qui!”. Dal pane fatto artigianalmente e cotto nel forno a legna ai primi piatti come i bucatini con pesce spada, melanzane e mentuccia oppure gli strozzapreti con branzino, gamberi e verdure croccanti. E per chi ama la carne, i secondi come la tagliata di vitello con sale di Trapani su spadellata di verdure dai professionisti, dagli attori come dagli operai. Non c’è piatto più democratico di questo e il piacere di mangiarla e di gustarla accomuna tutti indistintamente… naturalmente, da Tre da Tre! TRE DA TRE Via Verdi 33/C - Torino Tel. 011 8391312 www.tredatre.it Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% e un aperitivo di benvenuto. GUSTI E PIACERI di Barbara Odetto (foto A. Lercara) QOR fusion restaurant Un’esperienza multisensoriale N el cuore della Torino più trendy, poco distante dal Po, tra i palazzi ottocenteschi e le vie della moda è incastonato il Qor, ristorante fusion nel senso più vero del termine perché unisce sapientemente la tradizione giap a ricette cosmopolite senza dimenticare gli amanti della cucina vegana o vegetariana. Il risultato? Un mix eclettico e creativo che piace alla clientela fidelizzata che sceglie il locale di via San Francesco da Paola 46 per trascorrere una serata all’insegna del gusto, della qualità delle materie, dell’eleganza e, perché no, del piacere dei sensi. Il Qor, infatti, appaga la vista con il suo design moderno ed equilibrato che porta la firma dell’architetto Matteo Italia. Tutti gli ambienti sono delle giuste dimensioni, per permettere agli ospiti di conversare piacevolmente e di assaporare un’atmosfera intima e raffinata giocata su luci soffuse, tavoli in ardesia, pareti crema alternate al grigio della pietra e al verde del lichene stabilizzato. Questa sorta di giardino verticale, sempre più di tendenza all’estero come in Italia, richiama l’attenzione alla naturalezza e alla genuinità delle materie prime selezionate dagli chef di Qor Torino, tutti rigorosamente orientali. Il sapore, altro senso che viene risvegliato gustando i piatti proposti nel menù, è enfatizzato da accostamenti insoliti e ricercati che danno vita a proposte culinarie nelle quali la tradizionale cucina giapponese viene rivisitata in chiave contemporanea. Naturalmente non mancano sushi, sashimi, roll, uramaki e tataki di tonno e salmone, così come non manca la tempura leggera e croccante. Assolutamente da provare la selezione di carpacci di pesce, il gunkan di tonno, salmone e amaebi. A proposito del salmone, Carlo Ricatto, uno dei tre soci del Qor Torino, sottolinea che quello proposto è il famoso Sockeye proveniente dall’Alaska, mentre tutto il pescato viene selezionato al mercato ittico di Milano dove si trova l’omonimo locale che è attivo da otto anni e che, come quello torinese, è sinonimo di tendenza e glamour. Al menù giap contemporaneo, composto da piatti tipicamente freddi ed altri caldi, si unisce quello cosmopolita che vede una vasta selezione di proposte che vanno dai gamberi sale e pepe all’anatra e salsa di prugna fino alla costoletta di maiale. Per un ventaglio di sapori difficile da dimenticare. Last but not least, i dolci sono un vero capolavoro: preparati ognuno da una pasticcera esperta, appartengono alla tradizione italiana e sono presentati al cliente in maniera creativa ed artistica perché Carlo, Simone e Marco, i titolari, pongono un’attenzione particolare alla cura dei piatti, alla freschez- za e alla genuinità degli ingredienti proposti e la cucina a vista ne è una dimostrazione. Poiché tutto nel locale è seguito nei minimi dettagli e, come già detto, i sensi sono i veri protagonisti, ogni portata è realizzata con meticolosità per offrire ai clienti non un “semplice” piatto, ma un mix di food and design che non dimentica le ricette vegane e vegetariane e che mantiene le stesse aspettative anche all’ora del lunch e durante il brunch domenicale che ha una formula all you can eat che include una selezione di sushi. Naturalmente anche la carta dei vini è ricca di etichette rinomate sia nazionali che straniere e comprende rossi, bianchi e bollicine oltre ad una selezione di birre tra le quali due artigianali giapponesi ed una artigianale piemontese. Buon appetito quindi o, se preferite, dozo omeshiagarikudasai. RISTORANTE QOR Via San Francesco da Paola 46 - Torino Tel. 011 0609529 www.qor.it – [email protected] Orari: dal martedì alla domenica dalle 12.00 alle 14.30 e dalle 19.00 alle 23.30; chiuso il lunedì. Convenzione associati FABI Plus: • sconto del 10% a pranzo e a cena; • sconto del 10% sul brunch domenicale di € 19,50; • sconto del 15% a cena il martedì, il mercoledì e la domenica. N.B. Si accettano i principali ticket restaurant. marzo 2015 | Plus Magazine | GUSTI E PIACERI 79 COMUNICAZIONE E IMMAGINE di Emanuela Truzzi formare e non solo informare I n un panorama come quello odierno, la figura del formatore viene sempre più considerata come un’opportunità di lavoro per molti causando un’esuberanza numerica e, permettetemi un termine forte, una sorta di “cannibalismo”. D’altronde le Aziende, pur di accaparrarsi il prezzo più basso, effettuano scelte sovente discutibili. Invece investire in formazione è fondamentale per il futuro delle organizzazioni e per lo sviluppo professionale degli individui, ed è un processo continuo. Per le Aziende consapevoli del valore generato da efficaci piani formativi, sarà opportuno operare delle scelte valutando non solo la società con cui stipulare il contratto ma la professionalità del formatore, il soggetto che declina il progetto con le Risorse Umane e dal quale dipende il successo dell’investimento. Indubbiamente in questa professione conta, oltre al background culturale, la capacità di gestire un’aula e trasferire contenuti in grado di coinvolgere e promuovere cambiamenti interni ai discenti. Come sostiene Gustave Kaesere: “Se non si verifica un cambiamento nell’attività dell’individuo non si può parlare di formazione, ma solo di acculturamento”. 80 Da gennaio 2015 sono Presidente per il Piemonte dell’Associazione Italiana Formatori e membro del Consiglio Nazionale e il nostro obiettivo è migliorare l’identità professionale del formatore e infondere fiducia nei giovani che desiderino intraprendere questa professione. Noi formatori senior dedicheremo seminari su varie tematiche per i più giovani attraverso occasioni di confronto critico e costruttivo, rendendo fertile lo scambio culturale e il contagio delle idee. Se vogliamo coinvolgere i giovani, i formatori del futuro, dobbiamo trasmettere una nuova consapevolezza di questo ruolo e della sua importanza nella società. Per trovare una ricollocazione nel mondo del lavoro, sono in prevalenza le figure mature ad abbracciare la professione del formatore rispetto ai giovani laureati, ai quali è invece necessario offrire prospettive concrete anche attraverso forme di apprendistato-tutoraggio. Per quanto mi concerne ho iniziato ad entrare in aula a 21 anni, appena sostenuti i primi esami universitari per accedere alle supplenze nelle scuole, e dopo un decennio sono passata al settore aziendale. Ma lo scenario è decisamente cambiato. L’esuberanza di iscritti all’Università, per mancanza del numero chiuso nelle Facoltà Umanistiche, non consente ai giovani di allungare i tempi del percorso formativo coniugando le esperienze lavorative allo studio. Terminati gli studi i ragazzi sono veramente confusi e ciò che è ancor più deterrente è constatare l’avidità eccessiva di coloro che, invece di godersi una meritata pensione, dedicandosi ad interventi di volontariato o di tutoraggio, si affannano ancora ad occupare spazi nel mondo del lavoro. Sono fortemente convinta che la società del futuro debba avere un’impronta meritocratica e poggiare le sue basi nel mondo della scuola. Premiare il merito deve rappresentare lo stimolo ideale per rendere attivi e proattivi tutti gli attori coinvolti nella formazione, ad ogni età e in ogni ambito, una missione per rafforzare la resilienza e promuovere le competenze delle nuove generazioni. Dott.ssa Emanuela Truzzi docente in comunicazione e coach motivazionale MODERNACOMUNICAZIONE Via Baltimora 21 – Torino www.modernacomunicazione.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. Professionalità e cortesia al servizio del passeggero La soddisfazione dei clienti CTA è l’obiettivo di tutti i nostri dipendenti. Gli autisti, altamente qualificati e di esperienza, uniscono la cordialità alla consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo. Il team aziendale affianca il cliente in tutte le fasi e garantisce un’esperienza piacevole e rassicurante. Grande attenzione viene posta alla formazione: ai dipendenti sono offerti corsi in tutti i settori: comunicazione, guida sicura, gestione dell’emotività, team building. Il più grande parco auto di Torino e provincia • Autovetture dotate di ogni comfort, con navigatore satellitare. 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Ernesto Indemini Direttore Tecnico Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Fisiokinesiterapia e Medicina dello sport Dott. Sergio Pecora Vicedirettore e Specialista in Fisiokinesiterapia Primavera Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. Al termine di ogni incontro verrà offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] Martedì 21 aprile 2015 “Mini-invasività e nuovi orientamenti in chirurgia ortopedica” Relatore: Dott. Leonardo Basso Specialista in Ortopedia Martedì 5 maggio 2015 “Le varici degli arti inferiori, quali le novità e gli approcci moderni alla malattia” Relatore: Dott. Jean Daniel Rostan Specialista in Chirurgia Generale e Vascolare CORSI di fotografia Mercoledì 15 aprile 2015 Lezione 1: la macchina fotografica reflex e il suo funzionamento; la corretta esposizione: il rapporto tra tempi, diaframmi e sensibilità; gli automatismi delle macchine fotografiche; il bilanciamento del bianco; le caratteristiche delle diverse ottiche: angolo di ripresa, dilatazione e schiacciamento dei piani prospettici; profondità di campo; il funzionamento dell’esposimetro; il flash come luce primaria e come luce di riempimento. Mercoledì 22 aprile 2015 Lezione 2: riepilogo della lezione precedente e utilizzo della propria macchina fotografica. 82 Mercoledì 29 aprile 2015 Lezione 3: uscita. Mercoledì 6 maggio 2015 Lezione 4: analisi, editing e accenni di fotoritocco con Photoshop. Mercoledì 13 maggio 2015 Lezione 5: chiusura del corso con analisi finale, editing e accenni di fotoritocco con Photoshop. Docente: Alessandro Lercara VISITE E SPETTACOLI SCOPRIRE TORINO E NON SOLO AMEDEO MODIGLIANI: MOSTRA TEMPORANEA ALLA GAM DI TORINO CAMPUS EINAUDI E AREA EX ITALGAS A TORINO Visita guidata al Campus Luigi Einaudi, la nuova sede delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università di Torino, realizzata su progetto dell’architetto inglese Norman Foster in un’area caratterizzata dalla presenza di strutture di archeologia industriale, relative agli impianti della ex Italgas. Un complesso di sette edifici immersi nel verde che si affacciano su una piazza centrale, ma con la “suggestione” di un unico organismo architettonico grazie alla copertura luminosa del tetto sospeso, visibile da tutti i punti panoramici della città. Un complesso costruito con i più innovativi criteri di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, solar design e strategie bioclimatiche - di forte impatto urbanistico - che caratterizzano 45mila mq di superficie, 14mila mq di verde, 70 aule per 8mila studenti e il moderno Polo Bibliotecario, dedicato a Norberto Bobbio, che ospita 620mila volumi, tra i quali alcuni libri antichi e rari. Il percorso comprende la visita all’area ex Italgas, alle parti esterne del Campus con le sue istallazioni di arte contemporanea e ad alcuni ambienti interni, tra i quali, compatibilmente con gli orari di apertura del Campus stesso, l’atrio, l’aula magna, la sala lauree e la biblioteca. Visita alla mostra temporanea dedicata ad Amedeo Modigliani, pittore italiano tra i più significativi protagonisti dell’arte parigina dei primi decenni del Novecento, della cosiddetta “Scuola di Parigi” con cui si definiscono i numerosi artisti presenti nella capitale francese nel primo dopoguerra: non solo francesi, come Pierre Bonnard e Henri Matisse, ma anche di diversa nazionalità, tra i quali Pablo Picasso, Marc Chagall, Piet Mondrian e Modigliani stesso; artisti il cui indirizzo di ricerca è caratterizzato in quegli anni dal ritorno alla figurazione, come se la tragedia della Prima Guerra Mondiale avesse imposto agli intellettuali di tutta Europa una riflessione etica oltre che estetica sulla funzione dell’arte e dell’artista nella società contemporanea. La pittura di Modigliani si pone come sintesi calibratissima tra i diversi indirizzi di ricerca derivati dalle principali esperienze d’avanguardia d’inizio secolo - cubismo ed espressionismo soprattutto - allo scopo di cogliere, attraverso una stilizzazione formale estremamente raffinata, l’essenza profonda dell’animo umano. Data: sabato 21 marzo 2015 Date: sabato 11 e domenica 12 aprile 2015 SPETTACOLI CAPAREZZA LIGABUE TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 28 marzo 2015 ore 21.00 Primo anello € 20,80 84 VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 2 aprile 2015 ore 21.00 Primo anello numerato € 80,50 CARMEN CONSOLI TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 14 aprile 2015 ore 21.00 Tribuna gold € 46,00 Parterre in piedi € 34,50 VISITE E SPETTACOLI Continuazione del programma “Scoprire Torino e non solo” in collaborazione con Giuliana Rebaudo e Maurizio Pattoglio – Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus - Tel. 011 5611153 - [email protected] “LA MADONNA DEL DIVINO AMORE” DI RAFFAELLO: MOSTRA TEMPORANEA ALLA PINACOTECA AGNELLI TAMARA DE LEMPICKA: MOSTRA TEMPORANEA A PALAZZO CHIABLESE DI TORINO La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli e della Reggia di Caserta portano per la prima volta a Torino il dipinto della “Madonna del Divino Amore” di Raffaello, dal 19 marzo al 28 giugno prossimi. Negli ultimi anni sono state realizzate alcune importanti mostre dedicate a Raffaello, che hanno messo in luce i diversi momenti del suo percorso artistico: dalla mostra della National Gallery di Londra (2004-2005), a quella di Urbino su Raffaello giovane (2009), alle recentissime esposizioni dedicate all’ultimo Raffaello al Museo del Prado (2012) e al Louvre (2013). Tali esposizioni sono state anche importanti occasioni di studio, approfondimento e confronto sull’operato dell’artista urbinate. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l’occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e, attraverso supporti digitali, di consentire anche al grande pubblico la lettura della struttura interna del dipinto, le numerose varianti e i pentimenti dell’artista durante la stesura dell’opera, creando un serrato “dialogo” con i disegni e gli schizzi preparatori conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee: uno proveniente dall’Albertina di Vienna e uno dal Museo delle Belle Arti di Lille. La mostra sarà anche un’occasione per rivedere la raffinata collezione permanente della Pinacoteca. Tra le grandi esposizioni torinesi previste nel periodo dell’Expo del 2015, c’è la mostra dedicata a Tamara de Lempicka, l’anticonformista pittrice più nota e amata del periodo Déco, simbolo delle istanze moderniste degli anni Venti e Trenta. La curatrice è Gioia Mori, che ha firmato anche la grande antologica dell’artista tenutasi nel 2011 al Vittoriano. Discendente di una famiglia ebraica di origine polacca, Tamara de Lempicka viene cresciuta dalla nonna ed educata nei più esclusivi collegi svizzeri e polacchi; si sposa in Russia con il nobile Tadeusz Lempicki, con il quale nel 1918 si trasferisce a Parigi a seguito della rivoluzione bolscevica. Qui studia pittura che vede soprattutto come un mezzo per frequentare nobili e ricchi, un modo chic per intrattenere “pubbliche relazioni” spesso non prive di sesso e droga. Grande successo hanno i suoi ritratti e i nudi carichi di sensualità. In Italia conosce Gabriele D’Annunzio, al quale tenterà inutilmente di fare un ritratto. Dal 1939 vive in America, ottenendo la cittadinanza e frequentando il mondo della mondanità hollywoodiana. Nel dopoguerra torna in Europa e si dedica a un’intensa e fortunata attività espositiva a Parigi e Roma. Muore nel 1980 a Cuernavaca in Messico: il suo corpo viene cremato e le ceneri vengono sparse dal conte Giovanni Agusta sul vulcano Popocatepetl. Nel 1994 l’opera di Tamara de Lempicka, dal titolo “Adamo ed Eva”, di proprietà di Barbra Streisand è stata rivenduta per quasi due milioni di dollari. Data: domenica 10 maggio 2015 Data: domenica 28 giugno 2015 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] NEGRITA MARIO BIONDI TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 17 aprile 2015 ore 20.00 1° anello numerato € 51,75 Parterre € 40,25 BIAGIO ANTONACCI TORINO – Auditorium Giovanni Agnelli 5 maggio 2015 ore 21.00 Galleria € 40,25 Settore A € 69,00 TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 9 maggio 2015 ore 21.00 1° anello numerato € 60,00 Parterre € 41,50 marzo 2015 | Plus Magazine | VISITE E SPETTACOLI 85 GITE E SPETTACOLI GITE ROMA: PERCORSI D’ARTE TRA CARAVAGGIO, BERNINI, BORROMINI La gita prevede la visita al Salone internazionale dell’Auto di Ginevra, con sistemazione su pullman Gran Turismo. Dal 5 al 15 marzo 2015, Ginevra si trasforma nella Capitale mondiale dell’automobile grazie al proprio Salone che con uno spazio espositivo a dir poco immenso permette ai visitatori di ammirare le novità con maggiore piacere ed attenzione. Anteprime, concept, nuovi modelli: il Ginevra International Motor Show 2015 promette di raccogliere tutto il meglio della produzione automotive dei prossimi mesi e di dare un’occhiata a quello che sarà il futuro delle quattro ruote e della mobilità in generale. Nuove auto e nuovi allestimenti da ammirare per scoprire le evoluzioni del design e le nuove soluzioni tecniche pensate dalle maggiori case automobilistiche. Il Salone internazionale dell’Auto di Ginevra è una delle più belle vetrine automobilistiche del mondo. Tutte le grandi marche presentano le ultime tecnologie e il design più moderno nonché materiali innovativi in grado di soddisfare tutte le esigenze in fatto di comfort, sicurezza ed ecologia. Alle ore 17.00 è pianificata la partenza per il viaggio di rientro e in tarda serata è previsto l’arrivo a Torino. Tre giorni a Roma per un percorso che attraverso i luoghi celebri della città - le chiese e i palazzi storici, i monumenti antichi, le fontane e le piazze - si propone di cogliere, nei suoi aspetti più profondi ed emozionanti, il linguaggio di alcuni indiscussi protagonisti dell’arte romana del Seicento: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini. È prevista la visita alla Galleria Borghese dove sono custoditi, tra molti insigni capolavori, alcuni dei più celebri gruppi scultorei del Bernini – “Apollo e Dafne”, il “Ratto di Proserpina”, “La Verità”, il “David” – e sei opere pittoriche del Caravaggio, di cui il Cardinal Scipione Borghese fu appassionato collezionista. Sarà possibile ammirare altre opere del Caravaggio nella Chiesa di Santa Maria del Popolo (“Conversione di San Paolo” e “Martirio di San Pietro”), nella Chiesa di San Luigi dei Francesi (“Conversione di San Matteo”, “Martirio di San Matteo”, “San Matteo e l’angelo”) e nella Chiesa di Sant’Agostino (“Madonna dei pellegrini”). In riferimento al Bernini è prevista la visita alla Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale e alla Cappella Cornaro di Santa Maria della Vittoria; mentre del Borromini è prevista la visita alla suggestiva Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane e al Palazzo Spada, con la celebre falsa prospettiva nell’androne di accesso al cortile. Data: domenica 15 marzo 2015 Date: venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 maggio 2015 UNA GIORNATA AL SALONE DELL’AUTO DI GINEVRA SPETTACOLI MARCO MENGONI TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 10 maggio 2015 ore 21.00 Parterre in piedi € 39,10 86 VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT GIANNA NANNINI TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 17 maggio 2015 ore 21.00 1° anello numerato € 46,00 1° anello numerato front. € 41,10 IRENE GRANDI VENARIA REALE (Torino) Teatro della Concordia 21 maggio 2015 ore 21.00 Platea 1° settore € 32,80 Platea 2° settore € 28,75 GITE E SPETTACOLI UNA GIORNATA A MILANO: VISITA ALLA MOSTRA “LEONARDO 1452-1519” E A VILLA NECCHI CAMPIDOGLIO DEL FAI La gita prevede la visita all’Expo di Milano 2015, con sistemazione su pullman Gran Turismo. Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale che l’Italia ospiterà dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 e sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri. Un’area espositiva di 1,1 milioni di metri quadri, più di 140 Paesi e Organizzazioni internazionali coinvolti, oltre 20 milioni di visitatori attesi. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema al centro della manifestazione, il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno del Sito Espositivo. Expo Milano 2015 sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimolerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. L’evento, inoltre, offrirà a tutti la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastronomica di ogni Paese. Milano celebra il genio di Leonardo con una mostra allestita a Palazzo Reale in contemporanea con Expo 2015. Presentata come la più grande rassegna mai dedicata a Leonardo da Vinci in Italia, sarà inaugurata nel giorno del compleanno dell’artista: il 15 aprile, articolata in 12 sezioni. Tra i temi centrali il disegno, fondamentale nell’opera di Leonardo, come anche il continuo paragone tra le arti, disegno, pittura e scultura; il confronto con l’antico e la novità dei moti dell’animo; il suo tendere verso progetti utopistici, come poter volare o camminare sull’acqua, infine l’automazione meccanica. Insomma, l’intrecciarsi continuo di scienze e arti. Poi, il racconto degli anni della formazione fiorentina e i due soggiorni milanesi, fino alla permanenza in Francia, luoghi dove opera sempre nel segno dell’interdisciplinarità, attraverso l’approccio allo studio dei fenomeni e la loro rappresentazione grafica. La giornata sarà completata con la visita alla Villa Necchi Campidoglio del FAI: una raffinata casa degli anni Trenta firmata dal celebre architetto Piero Portaluppi, un delizioso giardino sempre aperto dove sostare all’ombra delle grandi magnolie, un viaggio tra arredi preziosi che restituiscono fedelmente l’atmosfera di vivace mondanità dell’alta borghesia milanese. In un’armoniosa fusione di arte e tranquillità, la Villa custodisce inoltre le collezioni Alighero ed Emilietta de Micheli e Claudia Gian Ferrari. Data: domenica 31 maggio 2015 Data: domenica 14 giugno 2015 UNA GIORNATA ALL’EXPO MILANO 2015 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] TIZIANO FERRO TORINO - Stadio Olimpico 20 giugno 2015 ore 21.15 Tribuna Ovest 1º e 2º livello € 64,40 STING EROS RAMAZZOTTI Comune di BAROLO 21 luglio 2015 ore 21.30 Ingresso € 46,00 TORINO - PalaAlpitour (Ex Palaolimpico) 7 novembre 2015 ore 21.00 1° anello numerato € 69,00 2° anello numerato front. € 39,10 Parterre € 46,00 marzo 2015 | Plus Magazine | GITE E SPETTACOLI 87 CONVENZIONI DOTT. BASSO E DOTT. BUZZI I Dottori Leonardo Basso e Fabrizio Buzzi, medici specialisti in ortopedia, operano a Torino presso l’Ospedale Cottolengo e la Clinica Fornaca. Sono anche docenti del corso universitario per infermieri dell’Università Cattolica di Roma con sede a Torino presso l’Ospedale Cottolengo. Studio: Via Valeggio 7 - Torino Tel. 011 539424 (Dott. Basso) Tel. 011 5604089 (Dott. Buzzi) [email protected] [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. Nove professionisti, ruoli differenti, un unico obiettivo: valorizzare il Vostro immobile. Per questo abbiamo messo a punto strumenti di marketing sia tradizionali che all’avanguardia e garantiamo un servizio di assoluta professionalità che spazia dalla vendita del piccolo alloggio alla cantieristica, dalla gestione patrimoniale alle certificazioni energetiche. La Vostra sicurezza? dal 1929 lo Studio Furbatto mantiene volutamente un’impronta familiare per assistervi al meglio e offrrire serietà ed efficinza tangibili, tutto a prezzi davvero competitivi. Da sempre nel cuore di Torino ... 011 544 566 Furbatto Immobili - Via G. 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RISTORANTE TORPEDO Hotel NH Lingotto Il Ristorante Torpedo è il posto perfetto per un pranzo in famiglia, in compagnia di amici o per una cenetta romantica, ma soprattutto la meta ideale per i buongustai che amano i piatti della tradizione italiana e regionale. Via Nizza 262 - Torino Tel. 011 6642714 [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. POSER HAIRDRESSING Raffinato salone torinese dove il proprietario, il sig. Gianluca Silivestro, accoglie e segue in prima persona la clientela fidelizzata, che si rivolge a lui STUDIO MEDICO AGOPUNTURA Dott. Riccardo Rustichelli Medico agopuntore, il Dott. Rustichelli è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino e ha frequen- tato con successo il Master in Clinical Practice of Acupuncture and Chinese Medicine e ha conseguito l’attestato Italiano di Agopuntura rilasciato dalla F.I.S.A. Riceve su appuntamento in: • Via Madama Cristina 99 - Torino • Via Benevento 11 - Torino • Via Roma 6/A - Chieri (To) Tel. 011 0194548 (solo per lo studio di Chieri) Cell. 329 4547464 www.agopunturarustichelli.altervista.org www.agopunto.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. TRE DA TRE I fratelli Rongioletti sono i titolari della pizzeria ristorante Tre da Tre nella zona pedonale di via Verdi. Sono ben 45 le pizze e le focacce proposte, mentre la cucina si fonda su ingredienti semplici della nostra tradizione, freschi e in armonia con il naturale ritmo delle stagioni. Via Verdi 33/C - Torino Tel. 011 8391312 www.tredatre.it Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% e un aperitivo di benvenuto. VEIN CARE TEAM Jean Daniel Rostan, Giorgio Ovidio Bitossi e Daniele Maggio sono tre medici laureati e specializzati in Chirurgia Generale e Vascolare a Torino e hanno creato nel 2007 un sodalizio professionale definito Vein Care Team con studi a Torino, Santena e Torre Pellice. • Piazza Solferino 9 - Torino • Piazza San Martino 4 - Torre Pellice (To) • Via Trinità 3 bis - Santena (To) Dr. Jean Daniel Rostan: 328 3440533 Dr. Giorgio Ovidio Bitossi: 333 4755778 Dr. Daniele Maggio: 342 5880941 www.veincareteam.it Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. 730 730 - ISEE - RED 0115611153 7 linee r.a. NOVA LABOR SERVIZI srl 10123 Torino – via Guarini, 4 Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00 È gradito appuntamento il notaio risponde Il Notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento. Per le vostre domande scrivete a [email protected] Gent.mo Notaio Bassetti, purtroppo non sono riuscito ad assistere alla conferenza “Cos’è cambiato negli ultimi due anni in tema di acquisto casa e donazioni” che ha tenuto presso la FABI a novembre dell’anno scorso. L’argomento mi interessa molto perché sto pensando di fare una donazione di un immobile. Quali sono le differenze sostanziali rispetto a una vera e propria vendita? Grazie. Fernando - Pensionato Beh, la più sostanziale è che in un caso l’acquirente paga e nell’altro riceve un regalo...Bisogna tenere presente che in un atto di compravendita non basta dichiarare il pagamento ma bisogna indicarne anche gli estremi: quindi non basta “decidere” di chiamare il contratto in un modo piuttosto che nell’altro. Il vero problema della donazione (di solito fiscalmente più economica della vendita) è che, quando non viene fatta all’unico futuro erede può creare dei problemi alla circolazione dell’immobile. Niente di irrisolvibile, il più delle volte. Ma bisogna entrare nel dettaglio del caso concreto. ◆◆◆ Gent.mo Notaio, ho sentito dire che ci sono delle spese notarili detraibili in caso di ristrutturazione? È vero? Di quali spese di tratta? Grazie per la risposta. Federica - Bnl Sulla detrazione di spese notarili in un caso specifico di ristrutturazione c’è una recentissima risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, la n° 118/E del 30 dicembre 2014. Si tratta dell’ipotesi in cui il contribuente abbia chiesto il recupero di un sottotetto 92 a fini abitativi e il Comune gli abbia imposto, ai fini della concessione, di stipulare per atto notarile un vincolo di pertinenza tra il sottotetto recuperato e l’alloggio. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che le spese notarili rientrino, in quel caso, tra quelle che l’articolo 16-bis del Testo Unico considera detraibili, in quanto legate a interventi di recupero edilizio. A parte ciò, da diversi anni è inoltre possibile detrarre le spese notarili dell’atto di mutuo, anche quando questo sia stato richiesto a fini di ristrutturazione dell’abitazione principale. ◆◆◆ Buongiorno, vorrei vendere una casa che era dei miei genitori. Alcuni amici mi hanno parlato del “rent to buy” di cosa si tratta? In questo caso l’atto notarile di vendita quando viene effettuato? Grazie per la disponibilità. Simona - Unicredit Il “rent to buy” da qualche mese è disciplinato dalla legge e ha anche un nome italiano, per quanto orrido e prolisso: “Contratto di godimento in funzione della successiva alienazione di immobile”. In estrema sintesi, nel contratto si prevede che il conduttore di un immobile abbia la possibilità di acquistarlo corrispondendo un certo numero di canoni ed eventualmente una somma finale. Il canone comprende in effetti il corrispettivo per il godimento (insomma un vero canone di locazione) e una parte imputata al prezzo. Quindi, se per esempio un immobile viene valutato 1.000, e l’acquirente paga 150 all’anno, di cui 100 come prezzo e 50 come locazione, al termi- ne del regolare pagamento diventa proprietario dopo 10 anni. Sarebbe qui lungo dettagliarne la disciplina: ciò che di più importante la legge ha apportato alla prassi (in verità sin qui piuttosto scarna) è la possibilità di trascrivere questi contratti, rendendoli opponibili ai terzi. Il contratto, quindi, ha efficacia pubblica immediata, anche se non trasferisce subito la proprietà, e questo significa che problemi sopravvenuti a carico del venditore (poniamo un’ipoteca giudiziale) non graveranno sul conduttore, che potrà comunque completare il suo piano di acquisto. È importante però tenere presente che fino al momento del trasferimento gli oneri fiscali rimangono in capo al venditore. l’esperto fiscale risponde Paolo Quaglia, Responsabile della sezione fiscale della Nova Labor Servizi/Caaf FABI srl, collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre domande a [email protected] Sono un pensionato Inps. Da quest’anno, oltre alla pensione Inps italiana, percepisco una pensione estera dalla Germania. Devo dichiararla e se sì, posso continuare a fare il 730? Se, come credo, la sua nazionalità è italiana, le pensioni pubbliche e private tedesche sono assoggettate a tassazione solo in Italia e quindi lei è tenuto a dichiarala e può tranquillamente farlo con il modello 730. In termini generali la normativa fiscale italiana varia a seconda della nazione dalla quale provengono le pensioni ed è sempre regolata dalla convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia ed il singolo paese. Le faccio un esempio legato alle pensioni svizzere: nei rapporti con la Svizzera le pensioni pubbliche sono tassate solo in Italia mentre le pensioni corrisposte da parte dell’Assicurazione svizzera per la vecchiaia e i superstiti (le cosiddette pensioni Avs) non devono essere dichiarate in Italia in quanto assoggettate a ritenuta alla fonte a titolo di imposta in Svizzera. ◆◆◆ Mia figlia, laureata e purtroppo in cerca di occupazione, nel corso del 2014, ha lavorato in un’azienda ed è stata pagata tramite voucher. Mi chiedevo se tali somme vanno indicate in dichiarazione o se, come mi è stato detto, sono considerate redditi esenti e, come tali, non soggetti a dichiarazione. Le confermo che l’informazione che ha ricevuto è corretta: il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non va pertanto dichiarato. Le ricordo che la somma dei voucher non rileva ai fini del limite reddituale di € 2.840,51 che qualifica lo status di familiare a carico e non incide neppure sullo stato di disoccupazione o inoccupazione di sua figlia. Per maggiore informazione ai nostri lettori, i buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento del lavoro occasionale accessorio svolto al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. I buoni lavoro hanno diversi valori nominali comunque lordi, comprensivi di contribuzione (pari al 13%) a favore della Gestione separata Inps, di contribuzione Inail per l’assicurazione anti-infortuni (7%) e di un compenso all’Inps per la gestione del servizio (5%). Ad esempio il valore netto del voucher da € 10,00 nominale è pari a € 7,50. ◆◆◆ Lo scorso anno ho ristrutturato la mia seconda casa in campagna: mettendo in ordine i documenti per il modello 730 di quest’anno mi sono accorto che ho commesso un errore nella compilazione del bonifico effettuato per dei lavori di ristrutturazione edilizia: ho indicato, come causale, il risparmio energetico. Non è che ho perso il diritto alla detrazione? recupero del patrimonio edilizio: lo stesso vale anche nel caso opposto in cui nella causale del bonifico siano stati indicati i riferimenti normativi relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio in luogo di quelli riguardanti la riqualificazione energetica degli edifici. ◆◆◆ Ho letto su una rivista che il “decreto semplificazioni” ha soppresso l’obbligo, per i contribuenti interessati alla detrazione per interventi di riqualificazione energetica, di inviare l’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, qualora i lavori proseguano oltre il periodo d’imposta in cui sono iniziati. Risulta anche a Lei? Sì, è vero: il “decreto semplificazioni” Dlgs 175/2014 all’articolo 12 ha soppresso l’obbligo di inviare la comunicazione da lei citata. Le dirò di più: in virtù del principio del favor rei previsto dal Dlgs 472/1997, la sanzione in misura fissa, da € 258,00 a € 2.065,00, prevista per l’omesso o irregolare assolvimento dell’adempimento in questione non è più applicabile, anche in relazione a fattispecie di omesso o irregolare invio della comunicazione commesso prima dell’entrata in vigore del decreto a patto che non sia ancora intervenuto, a seguito di un controllo, un provvedimento sanzionatorio definitivo. No, dorma sonni tranquilli. Non si perde il diritto alla detrazione nel caso di errata indicazione, nella causale del bonifico, dei riferimenti normativi relativi alla riqualificazione energetica degli edifici anziché di quelli riguardanti gli interventi di marzo 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 93 l’esperto immobiliare risponde Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected] Ho ereditato con mia sorella tre alloggi in zone differenti (Crocetta, Cit Turin, San Paolo) e abbiamo la necessità di avere delle valutazioni orientative onde procedere all’assegnazione degli immobili e prevedere eventuali conguagli. Può darci delle stime di massima? lità di affittare un appartamento con un contratto convenzionato. La domanda è un po’ troppo generica e pertanto vi invito a consultare il nuovo Borsino Immobiliare Furbatto 2015 (www.furbatto.it). Come per le altre edizioni la città è stata suddivisa in 24 zone e per ciascuna troverete indicazioni sui valori a seconda se si tratta di appartamenti nuovi/signorili/medi/economici. Sì, è possibile basta che il canone massimo non superi i valori imposti dalle tabelle del Comune. ◆◆◆ È possibile stipulare un contratto di locazione convenzionato se il proprietario dell’immobile è una società? Abbiamo interpellato l’ufficio del registro e la risposta è stata affermativa e quindi una società ha la possibi- ◆◆◆ In un contratto convenzionato è possibile prevedere una scalettatura di canone (ad esempio il primo anno un canone di € 400,00 e il secondo di € 500,00)? ◆◆◆ Se acquisto un immobile in un fabbricato che ha avuto un intervento di restauro conservativo posso godere di speciali detrazioni IRPEF? Sì, è possibile una detrazione IRPEF del 36-50% delle spese sostenute per l’acquisto o l’assegnazione di unità immobiliari site in fabbricati interamente recuperati con interventi di restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione da imprese e cooperative edilizie entro l’importo mas- simo di € 96.000,00 per unità immobiliare. ◆◆◆ Se faccio un intervento di riqualificazione energetica nel mio edificio ho delle agevolazioni fiscali? Sì, la legge di stabilità prevede una detrazione IRPEF/IRES del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (anche relativi a parti comuni di edifici condominiali) e si applica alle spese sostenute fino al 31/12/2015. ◆◆◆ Ho fatto una proposta d’acquisto di un immobile e sono ancora in attesa di una risposta da parte della proprietà. È vero che una proposta si trasforma in un “contratto preliminare” al momento dell’accettazione della proprietà? No, una proposta d’acquisto si trasforma in un vero e proprio “contratto preliminare” nel momento in cui lei ha avuto conoscenza dell’accettazione. L’avvenuta conoscenza può avvenire di persona o ricevendo una lettera raccomandata. 94 l’avvocato risponde Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’Avvocato Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi, di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse generale. Potete inviare le vostre domande per l’Avvocato Verduci direttamente a [email protected] Mi scrive il sig. Giuseppe da Asti sottoponendomi il seguente quesito: Sono vedovo da circa 5 anni. Alla morte di mia moglie ho effettuato la vendita, con usufrutto a mio nome, dell’immobile in cui abito ai miei due figli. Vengo alla domanda: nel frattempo ho conosciuto la mia attuale compagna da poco divenuta moglie a tutti gli effetti, con la quale abito nell’appartamento, di cui ora ho solo l’usufrutto. Mi domando quindi se in caso di mio decesso la mia consorte potrà accampare qualche diritto per continuare a vivere nella casa coniugale. Gentile sig. Giuseppe, purtroppo, devo darle una risposta che non sarà molto gradita a Sua moglie. Infatti, qualora Lei dovesse decedere per primo, quest’ultima non avrà diritto di abitazione relativamente all’immobile, anche se adibito a casa familiare. Infatti, è vero che nella successione legittima al coniuge del “de cuius” spettano i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano previsti dall’ex art. 540 cc., tuttavia la lettura dell’articolo va effettuata nella sua interezza. Per comodità lo riporto: “Al coniuge anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni”. L’articolo in questione specifica, dunque, che il coniuge al momento del decesso deve essere proprietario dell’immobile e non mero usufruttuario. Nel caso di specie, pertanto, tale diritto di abitazione sarebbe spettato alla Sua attuale moglie solo se Lei ne avesse mantenuto la proprietà, mentre ad oggi la nuda proprietà è già stata trasferita ai suoi figli. Alla Sua morte, dunque, i Suoi figli divenuti pieni proprietari dell’immobile, avranno diritto di rientrare in possesso dello stesso, mentre la Sua attuale moglie nulla potrà opporre e dovrà cercare una nuova sistemazione. ◆◆◆ Mi scrive Lucia da Avigliana ponendomi il seguente quesito: È vero che lo Stato è tenuto a risarcire la parte di un processo eccessivamente lungo ed in che tempi è possibile ottenere tale risarcimento? Gentile lettrice la risposta è affermativa. A seguito delle reiterate condanne pronunciate dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nei confronti dello Stato Italiano, per violazione del principio dell’equo processo sancito dall’art. 6.1 della CEDU, in base al quale “Ogni persona ha diritto a che la causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un Tribunale indipendente ed imparziale...”, il nostro Parlamento è stato posto in condizione di approvare la Legge n° 89 del 24 marzo 2001, nota anche come Legge Pinto, che attribuisce a ciascun soggetto, il quale abbia assunto la qualità di parte in un processo eccessivamente lungo, sia esso di natura civile, penale, amministrativa o fallimentare, il diritto ad ottenere dallo Stato un indennizzo a titolo di equa riparazione, al fine di riparare ai disagi ed agli stress emotivi patiti per effetto del protrarsi dell’incertezza circa l’esito del processo medesimo. Oltre a tale indennizzo, potrà essere liquidato in favore del cittadino anche un risarcimento dei danni patrimoniali che egli potrà dimostrare di aver subito come conseguenza dell’irragionevole durata del giudizio. Secondo quanto previsto dall’art. 4 della Legge Pinto n° 89/2001, la domanda volta ad ottenere l’indennizzo da equa riparazione può essere proposta entro e non oltre il termine di sei mesi dal momento in cui il provvedimento che abbia deciso il giudizio sia divenuto definitivo (passaggio in giudicato). Il riconoscimento di tale indennizzo non avviene in maniera automatica, ma necessita dell’instaurazione di un procedimento di volontaria giurisdizione, normalmente strutturato in una sola udienza, da promuovere nei confronti della Pubblica Amministrazione (ovvero del Ministero della Giustizia ogni qualvolta si lamenti l’eccessiva durata di un giudizio ordinario). Il procedimento viene avviato dinanzi alla Corte d’Appello territorialmente competente mediante ricorso, da presentare obbligatoriamente con il patrocinio di un avvocato. Naturalmente la tempistica occorrente per l’effettiva riscossione del risarcimento spettante al ricorrente varia in base alla rapidità con cui le Corti d’Appello dislocate sul territorio nazionale sono solite fissare l’udienza di discussione del ricorso e, successivamente, depositare nella cancelleria il provvedimento conclusivo della procedura, anche in funzione dei rispettivi carichi di lavoro. marzo 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 95 La parola AI Per scrivere alla Redazione Plus Magazine: [email protected] Spettabile Redazione, FABI Plus vola sempre più in alto! Prima con la nostra Astronauta Samantha, impegnata in una missione nello spazio, che ci sarebbe piaciuto vedere con la vostra rivista tra le mani mentre con emozione la seguivamo in una conferenza spaziale. Ora FABI Plus rulla e decolla con la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale le “Nostre Frecce”, in una stupenda sceneggiatura con il tricolore più lungo del mondo come sfondo. Complimenti al Direttore Paola Gomiero e a tutta la redazione per le scelte editoriali: ogni uscita della rivista è una magica emozione, come vedere le “Nostre Frecce Tricolori” volare in formazione in tutti i cieli del mondo. Scaringella Vincenzo Gentile Vincenzo, grazie mille per tutti i complimenti ricevuti! Ci fa piacere che i nostri lettori apprezzino gli articoli presenti all’interno del nostro Magazine. lettori Spettabile FABI Plus, ho sentito dire che ci sono stati diversi cambiamenti in materia fiscale introdotti dalla nuova Legge di Stabilità 2015? Di quali novità si tratta? Grazie per la risposta. Francesco - BNL Gentile Francesco, le novità sono molteplici e riguardano svariati temi: bonus bebè, bonus famiglie numerose, polizze vita, detrazione IRPEF per interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, aliquote TASI per l’anno 2015 etc. Riassumere qui tutte le novità non è possibile per questo la rimando al nostro sito internet www.fabiplus.org dove troverà nella sezione “Consulenze - Fiscali” la news, inviata poco tempo fa, dove sono descritti, in modo approfondito, i cambiamenti in materia fiscale che sono stati introdotti. ◆◆◆ Spettabile Redazione, ho notato con piacere che avete fatto un restyling del sito di FABI Plus. Mi piace molto: è fruibile, intuitivo e bello esteticamente. Complimenti! Cinzia - Unicredit Grazie Cinzia! Sì abbiamo deciso di attuare un restyling del nostro sito internet. Abbiamo rinnovato completamente la grafica adattandola alle nuove mode del web, senza però alterare l’usabilità del sito stesso, che per noi è sicuramente l’aspetto fondamentale. Siamo contenti che il nostro cambiamento sia stato apprezzato. 96 PLUS MAGAZINE Periodico trimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 30 - marzo 2015 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] Direttore responsabiie Paola Gomiero Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Chiara Attolico Photo editor Alessandro Lercara In questo numero: 2Copertina 6 Protagonisti 10 Protagonisti 14 Tecnofuturo 18 Protagonisti 22 Protagonisti 26 Eventi 28 30 32 34 36 38 Moda 44 Recensioni 50 Mappamondo 56 Iniziative associati Lilli Gruber, le donne sono il vero motore del cambiamento È la realtà immaginata quella che ci rende più felici. Parole sagge, Sig. Brachetti A tu per tu con Vittorio Cosma Quale futuro per i lavoratori bancari? Intervista al Prof. Carl Benedikt Frey Le nostre Frecce: la magia di emozionare... Intervista al Tenente Colonnello Jan Slangen Claudio Cecchetto: c’è sempre una prima volta Are you ready for Expo? Sindone e Papa Francesco a Torino Buon Compleanno Don Bosco! Vinitaly si presenta a New York Un mare di gusto vi aspetta a Slow Fish Expo, Germania e Meraviglie d’Italia al Salone del Libro Mash up! Film, libri, fumetti, mostre, musica, teatro Giordania: la bellezza svelata Convenzioni nazionali LUS IP FAB SU Hanno collaborato a questo numero: Benedetta Breveglieri, Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara Oggero, Maurizio Pattoglio, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi. Fotografie Lorenza Daverio, Archivio Stilisti, Savino Roca, Pietro Gentile, Barbara Oggero, Salvatore Taormina, Romano Borrelli. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 Grafica e impaginazione Carlo Fantinel – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. Torino: vivere la città Eventi 64 Torino 2015: un anno da regina dello sport Idee e servizi 76 I capelli vogliono styling e benessere... vogliono Poser Hairdressing Medicina e salute 68 Ifor: la riabilitazione centrata sul paziente 70 Mini-invasività e nuovi orienta- menti in chirurgia ortopedica 72 Prevenzione e approcci moderni in flebologia 74 Da millenni l’agopuntura opera per il benessere dell’individuo Gusti e piaceri 78 Tre da Tre... perchè si mangia bene! 79 QOR fusion restaurant: un’esperienza multisensoriale Comunicazione e immagine 80 Formare e non solo informare 82 Conferenze e corsi 84 Visite guidate e spettacoli 86 Gite e spettacoli 88 Convenzioni territoriali 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori PLUS MAGAZINE 30 IN QUESTO NUMERO ARTURO BRACHETTI È LA REALTÀ IMMAGINATA QUELLA CHE CI RENDE PIÙ FELICI A TU PER TU CON VITTORIO COSMA PROF. CARL BENEDIKT FREY QUALE FUTURO PER I BANCARI? TENENTE COLONNELLO JAN SLANGEN LE NOSTRE FRECCE: LA MAGIA DI EMOZIONARE... CLAUDIO CECCHETTO C’È SEMPRE UNA PRIMA VOLTA EVENTI PRIMAVERA 2015 TORINO 2015 UN ANNO DA REGINA DELLO SPORT LILLI GRUBER Le donne sono il vero motore del cambiamento Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXX- marzo 2015 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._1/2015 : Ottà N I ci R la O T re e v vi
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Marco Giovannone, Pietro Gentile,
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