Perché l`olio di oliva è un alimento funzionale
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Perché l`olio di oliva è un alimento funzionale
Perché l’olio di oliva è un alimento funzionale Gianluca Sotis UPP-CNR, Roma Alimenti funzionali: definizione Alimenti caratterizzati da effetti addizionali dovuti alla presenza di componenti naturalmente presenti o aggiunti che interagiscono con una o più funzioni fisiologiche dell'organismo (biomodulazione) con effetti positivi sul mantenimento della salute e/o sulla prevenzione delle malattie. Alimenti funzionali: punti in evidenza Non sono integratori, bensì cibi dotati di proprietà particolari. Devono poter esercitare i loro effetti sulla base di un normale consumo. Lipidi (%) kcal Saturi (%) Monoinsaturi (%) Poliinsaturi (%) Vit. A (g) Vit. E (mg) burro 83 758 49 24 3 930 2 margarina 84 760 26 37 18 75 12 strutto 99 892 42 43 12 - - arachide 100 899 19 53 28 - 19 cocco 100 899 87 6 2 - 1 girasole 100 899 11 33 50 - 68 mais 100 899 15 31 50 - 35 oliva extravergine 100 899 14 73 8 36 22 palma 100 899 47 39 13 - 33 soia 100 899 14 23 59 - 19 forte sovrappeso/obesità ipertrigliceridemia “La quantità fa il veleno” (Paracelso) Nei soggetti in forte sovrappeso od obesi, vanno limitati i grassi di condimento. • preparare i cibi alla griglia, arrosto, al cartoccio, lessi o al vapore, con poco sale e con poco olio extravergine di oliva (un cucchiaio = 90 Kcal) • utilizzare aglio, cipolla, erbe aromatiche (basilico, lauro, origano, prezzemolo), spezie (cannella, noce moscata, pepe, peperoncino), aceto, limone. I meccanismi protettivi dell’olio d’oliva risiedono proprio nella sua composizione. • ricco in acido oleico (quest’acido grasso monoinsaturo rappresenta circa il 75% degli acidi grassi totali), • contiene importanti composti minori: vitamina A, vitamina E, fenoli e fitosteroli. L’insieme di questa formulazione dona virtù nutrizionali e “terapeutiche” all’olio d’oliva. Composizione chimica dell’olio di oliva (per 100 g) acidi grassi (99,9 g), soprattutto monoinsaturi (73%), ma anche polinsaturi (7,5 %), tra cui l'acido linoleico e l'acido alfa-linolenico in un rapporto ottimale (8:1) vitamina A (36 µg) vitamina E (22 mg) fenoli ( 5 - 50 mg) fitosteroli ( 80 - 265 mg) riduzione colesterolo-LDL (senza modificare il colesterolo-HDL) azione vasodilatante (riduzione pressione arteriosa) azione anti-trombotica azione anti-ossidante azione anti-infiammatoria Olio d’oliva e pressione arteriosa Confronto di gruppi (finlandesi, danesi, tedeschi, spagnoli e italiani) invitati ad assumere giornalmente 25 ml di olio di oliva (2 cucchiai). Dopo 9 settimane: • nord europei (non usano in genere olio di oliva): aumento concentrazione acido oleico nel sangue; diminuzione PA sistolica di 3-4 mmHg (p<0.05); • spagnoli e italiani: nulla di rilevante Nord Europa basale finale PAS 127 123 PAD 81 78 *Bondia-Pons I et al: J Nutr. 2007 Effetti benefici anche di una piccola riduzione dei valori della pressione arteriosa sul rischio cardiovascolare L’olio d’oliva presenta una certa resistenza alle alterazioni ossidative, dovuta alla presenza di un solo doppio legame nell’acido oleico. Ciò risulta utile anche in ambito oncologico. • Anni ‘60-70: entusiasmo verso gli acidi grassi polinsaturi e gli oli di semi che ne sono ricchi; • Oggi loro ridimensionamento: 2-3 doppi legami = maggior rischio ossidativo. I radicali liberi prodotti nelle reazioni metaboliche dell’organismo interagiscono con i doppi legami, portando con gli anni ad alterazioni delle strutture cellulari e del DNA. Danno cellulare Lo stress ossidativo contribuisce all’invecchiamento cellulare, provoca danno alle membrane cellulari, al DNA e alle proteine, determina la formazione di metaboliti tossici Interferenza nei meccanismi di replicazione cellulare e della sintesi proteica LDL ossidate Gli agenti pro-infiammatori sono inibiti dall’oleocanthal, un componente dell’olio di oliva (che gli conferisce il caratteristico sapore pungente e la sensazione di irritazione alla gola), che strutturalmente è simile all’ibuprofene. Beauchamp GK et al: Nature 2005 Effetti neuroprotettivi Gli acidi grassi monoinsaturi concorrono al mantenimento della struttura delle membrane delle cellule nervose, per cui possono esercitare una funzione protettiva delle attività mentali degli anziani (contrastando il declino mentale). Solfrizzi V, et al: Neurology 1999 Witte AV, et al: PNAS 2009 Vi sono sempre più dati scientifici a supporto degli effetti protettivi sulla salute dell’olio d’oliva. Ne consegue che, tenendo conto dell’apporto calorico (in particolare nei soggetti obesi), è auspicabile privilegiare, tra i condimenti, l’olio d’oliva. Nutriente Dose necessaria per poter ottenere/indicare l’effetto benefico Messaggi salutistici ammessi vitamina E almeno 15% di 20 mg, pari a 3 mg “L’olio extravergine di oliva è un alimento ricco di vitamina E, che protegge le cellule del corpo dal danno ossidativo” grassi monoinsaturi e polinsaturi “La sostituzione di grassi saturi con monoinsaturi e polinsaturi contenuti nell’olio extravergine di oliva può aiutare a mantenere i normali livelli di colesterolo LDL nel sangue” polifenoli dell’olio di oliva 5 mg di idrossitirosolo e “I polifenoli dell’olio di oliva possono derivati (oleoeuropeina, evitare lo stress ossidativo”, “hanno tirosolo) al giorno effetti antiossidanti”, “migliorano il metabolismo dei grassi”, “proteggono le frazione LDL dal danno ossidativo”