PASQUA IN SPAGNA 14-24 APRILE Dal saluto del Presidente
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PASQUA IN SPAGNA 14-24 APRILE Dal saluto del Presidente
N. 1 GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 POST.IL S.p.A.. - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (conv. il 27/02/2004 N° 46) Art. 1, comma 2 D.C,B. Bergamo ANNO LVII PERIODICO BIMESTRALE - Autorizzato Tribunale di Bergamo n. 190-23-3-1950 Direzione e Redazione: 24122 BERGAMO - Largo Porta Nuova, 10 - Tel. e Fax 035-239405 Internet: www.uoei.it Direttore Responsabile: Giuseppe Dossi Stampa Grafica Monti - Bergamo PASQUA IN SPAGNA 14-24 APRILE La Spagna per la sua posizione geografica è un paese mediterraneo, ma con caratteri singolari. La penisola iberica appare come una lontana terra di confine, piccolo continente a sé, raccolto intorno al vasto e centrale altopiano della Meseta. I contatti con il resto del mondo europeo hanno influenzato in modo diverso le aree regionali della penisola; queste influenze hanno stentato a penetrare verso l'interno anche per l'assenza di fiumi veramente navigabili. Fra le vicende storiche che hanno contribuito a dare alla Sapgna un volto del tutto originale rispetto ad ogni altro paese europeo, la dominazione araba ha lasciato un'impronta avvertibile ancora oggi. Visiteremo le città: Montpellier - Barcellona (sabato 15) Barcellona (domenica 16) Madrid (martedì 18) Madrid - Cordoba - Siviglia (mercoledì 19) Siviglia - Granada (giovedì 20) Granada (venerdì 21) Granada - Alicante - Valencia (sabato 22) Valencia - Petrignan (domenica 23) Petrignan - Dolceacqua - Bergamo (lunedì 24) La partenza è fissata per venerdì 14 aprile alle ore 5,00. Prenotarsi con urgenza. GITE DI PRIMAVERA MARZO 5 Tirano/Monteratsch (Svizzera) "Trenino Bernina Express" 12 Montisola (Madonna della Ceriola) 19 Rifugio Riva m. 1100 26 Rifugio Pastina m. 813 APRILE 2 Venezia "Su e Zò per i Ponti" Passeggiata per la città di Venezia 9 Madonna della Guardia da Bolzaneto (GE) 14 Spagna Gita di Pasqua in preparazione 23 Lerici Gita turistica-escursionistica da Bocca di Magra (SP) 30 Magnalonga Pedemonte di Valpolicella Dal saluto del Presidente Nazionale ai campionati di Tarvisio Carissimi uoeini, oggi gioiosamente convenuti a questa biennale sportiva "raduno invernale" consolidata tradizione della nostra vita associativa vi porgo, con la sincerità più lontana da ogni convenzione, il più caldo saluto. A voi più o meno anziani che avete già maturato l'esperienza di questi biennali "spensierati connubi" - dove la felicità del rincontrarsi, al di là della competizione, è certamente il più sentito completamento alla soddisfazione per un generoso e aperto slancio sulle piste auguro di trovare il vivace calore dell'inconfondibile spirito uoeino che ci ha sempre sorretto. A voi giovani sportivi, che animate quest'incontro con la freschezza e la spensieratezza di un'età che s'apre alle speranze di una serena vita, auguro di saper cogliere appieno il profondo significato di un incontro che travalica il momento competitivo per cedere alla ricerca di uno sviluppo di reciproci contatti che auspico foriero di costruttive prospettive per la nostra amata UOEI. A voi tutti, convenuti anche da lontano, in questa accogliente Tarvisio, pittoresco estremo angolo nord-orientale della nostra ridente Italia in rappresentanza di tutta l'UOEI rivolgo un caloroso "benvenuti" nella speranza che quest'incontro di sportività e amicizia sia un nuovo punto di riferimento e proiezione di sviluppo per i nostri futuri impegni sociali. L'incontro sportivo per questi XXVI Campionati Nazionali di Sci, la gioiosa animazione di questo Raduno Invernale, il conforto della presenza e della partecipazione di tanti convenuti, confermano la vitalità di quell'ideale che da sempre sorregge le nostre iniziative uoeine, che trovano ovunque il generoso e convinto plauso e sostegno delle autorità, di enti ed istituzioni, di strutture orientate alle stesse nostre finalità e di tanti laboriosi collaboratori ai quali noi uoeini tutti esterniamo un sentito e vivo ringraziamento. Mandi! Armando Gottardo ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------N.1– GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 – PAGINA 1 ------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------- Campionati Nazionali di Sci della U.O.E.I. Si sono svolti a gennaio di quest'anno (dal 20 al 22) i XXVI campionati nazionali di sci in occasione del raduno nazionale invernale U.O.E.I. a Tarvisio in provincia di Udine. Venerdì giorno di trasferimento con sosta per il pranzo alla capitale del primo ducato longobardo in Italia, Cividale del Friuli. Si raggiunge Tarvisio, cittadina all'estremità nordorientale d'Italia, in una conca della vai Canale; posto di frontiera con l'Austria e la Slovenia, stazione di villeggiatura e sport invernali. Che sia luogo di frontiera lo si respira passeggiando per il paese, la gente si esprime in lingue le più diverse, la stessa parlata locale è contaminata dai dialetti dei paesi vicini. Le mastodontiche caserme, fino a pochi anni fa simboli rassicuranti della difesa del paese da improbabili invasioni, oggi semivuoti e anacronistici monumenti alla stupidità della guerra e inutili barriere alla paura dello straniero. Sabato mattina gara di slalom, in località Cave di Predil, piccolo paese di minatori e militari, due musei ne testimoniano il passato. La gara si svolge sull'unica pista di media lunghezza, il tracciato è vario e impegnativo. L'U.O.E.I. di Bergamo si fa onore, in Discesisti sul traguardo campo maschile un posto sul podio per ognuna delle categorie Master, le donne si assicurano addirittura due gradini sul podio e il resto della classifica fino al 5° posto. Era da tempo che non si vedevano risultati così prestigiosi da parte della valanga rosa di Bergamo. Al pomeriggio ognuno si diverte come può, chi sciando, chi camminando (con le ciaspole è meglio, si sprofonda meno), chi visitando paesi vicini o oltre confine, chi impegnato in riunioni al vertice. Domenica mattina gara di fondo su di un altopiano stupendo baciato dal sole, pista magnifica in una spianata leggermente ondulata che d'estate è campo di golf. L'abbigliamento dei partecipanti, a parte qualcuno infagottato in pile extralarge, è caratterizzato da tutine attillate dai colori improbabili, alcune dotate di air bag in prossimità dell'ombelico, plausibile dotazione di sicurezza individuale contro le cadute in avanti. Così inguainati anche un paio dei nostri hanno avuto il fegato di sfilare sul pullman durante il trasferimento; stagione tardo autunno inverno, modello atonico quiescente, post festività natalizie. Da notare i rigonfiamenti o curve distribuiti nei posti più svariati. Gran varietà anche di occhialini spaziali multicolori, fondamentale accessorio aerodinamico in velocità. In questa specialità solo piazzamenti e punti in campo maschile, podio per l'unica coraggiosa partecipante femminile uoeina bergamasca. A conclusione dei campionati nazionali di sci la sezione di Bergamo può vantare un bottino soddisfacente, 3° posto nello slalom e 4° nel fondo. Tra due anni sarebbe opportuno presentarsi con squadre più numerose, perché è importante sì salire sul podio ma altrettanto preziosi sono i punti guadagnati dai singoli partecipanti, alla fine fanno la differenza. Cominciate ad allenarvi, il 2008 è qui vicino. Lorenzo CLASSIFICA GENERALE SEZIONE U.E.O.I. SLALOM GIGANTE Fondo Individuale Combinata (Slalom/Fondo) N.1 – GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 – PAGINA 2 3° 4° 4° Sezione di Bergamo Sezione di Bergamo Sezione di Bergamo Parco delle Orobie: pronto al via La bozza di Statuto è pronta, adesso tocca alla Provincia e alle tre Comunità montane adottarlo, quindi sarà la volta della Regione perché spetta al suo Presidente - tramite decreto - istituire il Consorzio del Parco delle Orobie Bergamasche. Lo ha detto il Commissario straordinario, Franco Grassi, nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare il programma che intende portare avanti nel corso del 2006. Così, in primavera, al termine del suo mandato, il Parco sarà pronto a camminare da solo: avrà infatti un Presidente e i relativi organi direttivi. Nei pochi mesi del suo incarico Grassi è dunque riuscito nel suo intento di far decollare la più grande area protetta della Lombardia (63.000 ettari suddivisi nelle valli Brembana, Seriana e di Scalve) istituita fin dal 1989 ma rimasta sempre sulla carta per incomprensioni, litigi, mancanza di volontà. In breve, secondo quanto ha riferito il commissario, il Consorzio sarà un organismo snello con il compito di elaborare il Piano Territoriale, approvare il bilancio e definire le regole, mentre la parte gestionale vera e propria sarà decentrata alle Comunità montane che avranno funzioni di carattere operativo. L'assemblea del Parco sarà composta dai rappresentanti della Provincia e delle Comunità montane, ma non dei Comuni perché essendo ben 44 si corre il rischio di non avere mai nelle riunioni il numero legale (come dimostrano le esperienze in corso). I Comuni tuttavia parteciperanno alla Comunità del Parco e saranno sempre consultati nelle decisioni. In particolare non dovranno contribuire con fondi propri al funzionamento degli organismi del Parco: questi arriveranno infatti dall'Unione Europea, dalla Regione e dalla Provincia. Paolo Simone CLASSIFICA SLALOM GIGANTE CATEGORIA N° NOME TEMPO MASTER B3-B4-B5 3° Nimis Angelo l'34"03 MASTER B1-B2 l'41"46 l'42"53 l'46"61 l'57"20 2'23"50 2'06"22 2'51"81 3'19"52 3'23"50 3° 6° 7° 8° 9° MASTER C5 Femminile 2° 3° 4° 5° Tosetti Mario Bechini Massimo Palazzi Giovanni Vecchi Gabriele Gaini Lorenzo Suardi Mina Casari Laura Galimberti Vanna Licinì Anna CLASSIFICA FONDO Individuale Tecnica Llibera CATEGORIA NOME TEMPO N° MASTER C5 Femminile 2° Km. 2,5 Suardi Mina MASTER B Maschile 11° Grando Piergiorgio Km. 5 16° Nimis Angelo 18° Marchesi Tranquillo 23° Vecchi Gabriele 24° Gaini Lorenzo 25° Bana Luigi 27° Brevi Sandro 24'30"7 20'45"7 29'31"4 30'41"7 33'56"7 34’12”8 34’46”2 40’50”3 ---------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------- N. 1 GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 POST.IL S.p.A.. - Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (conv. il 27/02/2004 N° 46) Art. 1, comma 2 D.C,B. Bergamo SETTIMANA BIANCA FEBBRAIO 2006 Sabato 4 - Partenza per Canazei, l'euforia dei passeggeri è palpabile, sul pullman si parla del recente infortunio di Piero che gli ha impedito di partire. Ma la presenza del capobranco aleggia in spirito e si concretizza in voce via telefono. Occorrerà rivedere l'organigramma e ristabilire le gerarchie nel gruppo dei più veloci. Pomeriggio e serata tranquilli dedicati all'assolvimento dei riti profani e sacri del sabato. La puntata all'enalotto e l'attenzione al quiz in TV. La partecipazione serale alla S. Messa. Domenica 5 - Bella giornata, fredda e soleggiata. Gli sciatori si dividono in due gruppi. In quello dei Caschi Veloci cominciano le prove di leadership. Ogni minimo errore di valutazione di chi di volta in volta si propone alla guida viene stigmatizzato con punti in meno in graduatoria. La graduatoria è fluttuante e costantemente provvisoria. Si scia tutto il pomeriggio fino ai primi ammessi sintomi di stanchezza. Lunedì 6 - Giornata fredda e ventosa. Ai valichi il nevischio sollevato dal vento taglia la faccia. Si pensa di andare ad ovest verso il passo Sella, ma a fronte di un impianto di risalita fermo per il vento in quota, annullato il piano A, scatta immediatamente il piano B. Si va dalla parte opposta Belvedere, Arabba e via via. Per fortuna gli impianti di risalita permettono di riprendere fiato. I nostri fondisti a Tarvisio Martedì 7 - Tempo indeciso, il sole non riesce a farsi largo tra le nubi. In discesa dal Ciampinoi, sotto il maestoso Sassolungo, appare suggestivo sul crinale lo schieramento di numerosi giovani carabinieri in tenuta da sci, ognuno provvisto di pettorina numerata. Gara sociale? Previsto randez vous al Piz Seteur per un avvenimento culturale nel pomeriggio. Incontro mancato. Mercoledì 8 - Giornata fredda. Sugli impianti di risalita si ascoltano molte lingue e dialetti, alcuni identificabili altri no. Il contatto tra tutti questi popoli servirà a comprendersi di più e vivere in maggior armonia? Probabilmente siamo solo frenetici consumatori in un grande supermercato della neve. Giovedì 9 - Gran giro del Sellaronda. Anche oggi a pranzo in un Hùtte mi sono dovuto sorbire, da una casuale e sconosciuta commensale, una petulante telefonata a voce alta dell'esposizione dei fatti suoi ad un interlocutore ignoto in qualche parte d'Italia. Durata 16 minuti e 37 secondi, il tempo di ingurgitare un piatto di polenta, salsiccia e crauti, piatto meno indigesto della signora. Oggi l'incontro in quota è avvenuto, cosa non si fa per la cultura. Venerdì 10 - Giornata che si preannuncia piena con tempi contingentati. Si va a Lagazuoi. Veloci si superano monti e valli .e si arriva al passo Falzarego. Funivia. Si opta per le 5 Torri (in verità 4 e mezza, dopo il crollo di una pochi anni fa). Si va talmente veloci che sembra di vedere il paesaggio dal finestrino del treno, un po' più freddo dell'interno di una carrozza. Luoghi magnifici a tratti paesaggi lunari. Rientro il tempo è tiranno, prima che l'ultimo impianto chiuda. Sabato 11 - In mattinata arrivano i soci da Bergamo in pullman. Piero seppure dolorante c'è. Una minoranza utilizza questa giornata per sciare, la maggior parte per camminare. Un gruppo da Campitello raggiunge il rifugio Micheluzzi in vai Duron. Pianoro soleggiato. Sulla via del ritorno ultimo rito profano, l'acquisto di dolci. Più gettonato lo strudel. Alla prossima. ANNO LVII Nei boschi con le ciaspole La più conosciuta, ma anche la più suggestiva, è forse la "Ciaspolada al chiar di luna" di Vezza d'Oglio in Alta Val Camonica. Giunto alla sua sesta edizione questo evento sportivo ha un fascino tutto particolare perchè si svolge all'interno del Parco regionale dell'Adamello o di quello nazionale dello Stelvio, a seconda del grado di innevamento. Ma anche nella Bergamasca questo sport adatto a tutti ha cominciato ad essere praticato. Il 12 febbraio scorso, ad esempio, la Pro loco Colli di San FermoGrone ha organizzato la "Prima ciaspolada" non competitiva aperta a tutti su un percorso di media difficoltà per circa 6 chilometri. La sera prima 160 appassionati delle racchette hanno sfidato il freddo per prendere parte alla seconda edizione di "A pè coi ciaspe sotto la luna" percorrrendo i sei chilometri dalla Malga Alta al Magnolini e ritorno sul monte Pora. La sera dell' 11 febbraio u.s. a Schilpario, suggestiva salita in notturna con le ciaspole verso la conca di Epolo. Tanti ed entusiasti i partecipanti. A che cosa è dovuta la riscoperta delle ciaspole o racchette da neve il cui utilizzo è in costante aumento? Le risposte sono diverse, ma sicuramente la più esatta è la seguente: consente agli escursionisti che praticano la montagna solo d'estate di conoscerla anche d'inverno affrontando sentieri innevati che, per l'appunto, percorrono solo con la bella stagione. La prima impressione quando si calzano le ciaspole è d'impaccio, ma dopo qualche metro la sensazione sparisce e tutto diventa piacevole, sembra quasi di galleggiare, anche se alla fine la fatica di una gita è superiore a quella di una normale camminata estiva. Un'accortezza: bisogna camminare con le gambe un po' divaricate. Infine le solite raccomandazioni: portare nell'escursione l'Arva e informarsi prima della partenza tramite i bollettini regionali sulla stabilità del manto nevoso. A questo punto possiamo essere pronti ad affronare in sicurezza gli ottimi sentieri innevati che si trovano anche sulle nostre Orobie. Buon divertimento. Alice Gaio ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------------------------------------ N.1– GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 – PAGINA 3 -------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------------------------------------------------- SORTEGGIO GITE ANNO 2005 Nelle gite domenicali sono stati estratti "viaggi gratuiti" fra i Soci iscritti entro il giovedì precedente la gita. I fortunati sono stati: Facchinetti Franco (Venezia) Bonacina Piera (Malga Kraun) Locati Annamaria (Delta del Po) Natalia Pina (Madonna di Montallegro) Bresciani Milena (Rifugio Albigna) Ugolini Ugolino (Piccolo S. Bernardo) Bana Luigi (Giro dei 5 laghi) Bonacina Mario (Rifugio Boval) Belotti Ignazio (Rifugio Saoseo) Suardi Mina (Bressanone) NUOVI SOCI ANNO 2005: 2x1 Tempo di offerte, due escursioni autunnali del 2005 caratterizzate entrambe dalla neve caduta il giorno precedente ed un unico resoconto sul Rododendro. Il 27 novembre l'obiettivo previsto era il rifugio Zucco della Croce salendo dalla Valsassina. Per indisposizione del rifugista l'organizzazione, come al solito solerte ed efficiente, pur rimanendo in zona ha individuato nel rifugio Soldanella la meta domenicale. Raggiunto in autobus Ballabio il gruppo più numeroso è partito a piedi su un terreno gelato e sdrucciolevole. Più ci si inoltrava nel bosco l'atmosfera si mostrava suggestiva. Giornata fredda, 20 centimetri di neve fresca tanto da non scricchiolare nemmeno sotto gli scarponi, gli alberi coperti di neve e il cielo azzurro e luminoso. Sotto una fiabesca volta di rami innevati ogni tanto batuffoli di neve cadendo si infilavano nei coppini degli irriducibili arrampicatori, senza rallentarli né fermarli. Le imprecazioni, sottovoce, sono se non consentite almeno tollerate. Nel bosco il gruppo, sebbene il sentiero fosse tracciato, riusciva a dividersi, chi passando sotto i Corni del Nibbio chi all'Alpe del Cavallo fino al rifugio. Da quel punto di osservazione la vista è mozzafiato la valle assolata, il luccichio del lago di Como (ramo di Lecco), la coltre di nubi o smog che avvolge o soffoca la pianura. Vale la pena prendere fiato prima di tornare a valle e farsi rovinare i polmoni dall'aria malsana che riusciamo a produrre. Al ritorno si passa dai Piani dei Resinelli aipiedi della maestosa e severa Grigna N.1 – GENNAIO-FEBBRAIO-MARZO 2006 – PAGINA 4 Meridionale che dall'alto guarda gli esseri umani che si divertono con la neve, ma nello stesso tempo li compatisce per aver fatto scempio di quei luoghi riempiendoli di mostruose e insensate costruzioni. Domenica 4 dicembre, dopo una settimana di tempo variabile e perturbato, si parte per Schilpario in vai di Scalve con un po' di incertezza nel cuore. Che tempo farà oggi? Ci sarà da fidarsi del metereologo Furia del Gazzettino Padano? La giornata si presenta via via soleggiata con aria frizzante, potremmo dire anche semplicemente fredda. La neve sul percorso supera abbondantemente il mezzo metro. Camminando sulla parte del sentiero maggiormente battuto si riesce ad avanzare senza particolare fatica. Certo è più agevole per chi è dotato di ciaspole o sci. Chi invece non è dotato di protesi ed essendo "leggermente" sovrappeso ogni tanto il piede gli sprofonda. Da domani mi metto a dieta, parola. Il luogo è molto frequentato, numerosi gli incontri con chi sale o chi scende con le attrezzature più varie. Un po' di invidia, penso sia concessa, nei confronti di chi scende leggero scivolando sugli sci e zigzaga tra gli abeti nella neve fresca. Si raggiunge il rifugio Cimon della Bagozza per il pranzo. Ma già al caffè il cielo comincia a tingersi di grigio. Furia aveva detto: domenica alle 17 nevica! Aveva ragione o forse l'ha imbroccata. Il ritorno in pullman avviene sotto una fitta nevicata Lorenzo G. Sostenitori DOLCI Ordinari ERBA GERVASONI PULIGA BREVI ANGIOLETTI MARCHESI SCHIAVONE SCHIAVONE LUZZI SIBELLA LOCATELLI BREMBILLA ANGIOLETTI FINASSI BRESCIANI BERETTA SARANGA RAMPAZZO ZANCHI AIROLDI COLOMBO BIANCHETTI DETTAMANTI Familiari ERBA MANNAI GAMBIRASIO VILLA MARCHIONDELLI PLEBANI COMI TASSETTI PIAZZOLI Umberto Marisa Graziano Sandro Maurizio M. Grazia Saverio Antonio Donatella Pietro Felicita Giovanna Claudio Giovanni Milena Bruno Chiara Maria Rosa Enrico Luigi Gabriella Fabrizio Monica Silvana Luisa Bianca Livia Carla Nella Anita Piera L'UOEI È... Viaggiare, vedere, osservare il creato, conoscere, faticare, arricchire lo spirito, maturare in bontà, dare più vita agli anni e più anni alla vita, godere la compagnia domenicale, la consapevole certezza del ritrovo, la speranza di una lunga continua felice Amicizia. Piera LUTTI - Nel mese di Ottobre u.s. è tragicamente mancato Flavio, figlio dei carissimi soci Sandro e Maria Teresa Mora. - Nel mese di Febbraio è deceduto il socio Gregorio Camozzi. - Tutta la famiglia UOEI porge sentite condoglianze. ---------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------