favore di persone con handicap grave. UPB 12076 – Capitoli 12264
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favore di persone con handicap grave. UPB 12076 – Capitoli 12264
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 28 /1 6 DEL 1.7.2005 ————— Oggetto: L. 162 / 98 Criteri per la predisposizione dei piani personalizzati di sostegno in favore di persone con handicap grave. UPB 12076 – Capitoli 12264-00, 12268- 00. UPB 12068 – Capitolo 12275-00. L’Assessore dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale fa presente che è necessario apportare alcune modifiche ai criteri utilizzati per l’assegnazione dei finanziamenti per i piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con handicap grave. Prima di procedere nell’illustrazione dei criteri, l’Assessore riferisce che la Sardegna è osservata con particolare attenzione dalle altre regioni italiane in quanto ha attuato la legge 162/98 in modo fortemente innovativo, offrendo una pluralità di risposte alle famiglie che hanno nel loro ambito un componente con disabilità, promuovendo interventi di assistenza domiciliare, di assistenza educativa, di accoglienza in centri diurni, interventi fortemente personalizzati progettati dalla famiglia insieme agli operatori professionali e sulla base di esigenze e di risposte assistenziali definite congiuntamente. Dalle valutazioni effettuate dagli operatori sociali dei comuni in sede di rendicontazione dei finanziamenti e dalle stesse famiglie dei destinatari dei progetti si evince che gli interventi hanno costituito un’opportunità valida per alleggerire il carico assistenziale. La personalizzazione dei servizi ha determinato un miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, rivelandosi un concreto sostegno per la permanenza presso il proprio domicilio delle persone con handicap grave. Il diffuso gradimento per l’attuazione dei progetti è testimoniato anche dal crescente numero di piani presentati: nel corso di questi anni il numero delle richieste ha subito una crescita imponente, con parallelo incremento delle risorse economiche messe a disposizione. Anno Piani Piani Piani presentati finanziati esclusi Finanziamenti ai Comuni 2000 353 123 230 1.337.964,89 2001 688 580 108 4.155.265,27 1/ 4 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 28/16 DEL 1.7.2005 Anno Piani Piani Piani presentati finanziati esclusi Finanziamenti ai Comuni 2002 1.648 1.524 124 10.516.445,00 2003 2.618 2.344 274 13.463.000,00 2004 5.245 3.461 1.784 21.998.500,00 È da precisare che i piani personalizzati ex lege 162, per loro natura, possono rispondere efficacemente e in modo appropriato solo a determinate tipologie di domanda. La loro crescita se da una parte ne esprime compiutamente l’efficacia, allo stesso tempo richiama l’esigenza di procedere ad una profonda riqualificazione della rete dei servizi per le persone con disabilità e di assicurare una maggiore integrazione fra gli interventi promossi dalla legge 162/98 ed il complesso degli interventi sociali e sanitari. Le persone con disabilità possono oggi riferirsi ad una rete di interventi sociali sostanzialmente insoddisfacente e un sistema di interventi e servizi sanitari con una componente terapeutica-riabilitativa spesso molto ridotta e orientata a prestazioni di contenimento e di custodia. La prospettiva di riqualificazione della rete dei servizi che s’intende perseguire è puntualmente definita nella proposta di Piano regionale dei servizi sociali e sanitari, approvato con le deliberazioni regionali n. 4/21 del 10/2/05 e n. 24/25 del 1/6/2005. L’Assessore illustra, quindi, i criteri e le modalità che intende introdurre per la predisposizione dei piani personalizzati relativi alla programmazione 2005, contenuti negli allegati alla presente deliberazione e parte integrante di essa. Le modifiche sono state definite sulla base dell’esperienza maturata e anche con la collaborazione della Commissione Consultiva costituita con il decreto assessoriale n. 58 del 15.11.2004 e composta da rappresentanti dei comuni, degli operatori sociali e del volontariato. Inoltre, nel corso di una riunione a livello regionale, i criteri sono stati oggetto di confronto con gli operatori comunali interessati alla programmazione e gestione dei piani stessi. L’impianto generale è invariato rispetto agli anni precedenti, mentre è stata rivista l’incidenza dei diversi elementi che concorrono alla definizione del punteggio da attribuire a ciascun piano personalizzato. L’Assessore sottolinea che la legge 162/98 è finalizzata a garantire alle persone con gravi limitazioni dell’autonomia la permanenza nella propria famiglia e non è rivolta specificamente ad 2/ 4 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 28/16 DEL 1.7.2005 affrontare le problematiche degli anziani non autosufficienti. Per questa tipologia di utenza il presente provvedimento prevede, comunque, degli interventi integrativi dell’attuale rete di servizi sociali e sanitari. L’Assessore fa presente che, in considerazione del crescente numero di piani da redigere, i Comuni hanno più volte rappresentato l’esigenza di supportare con adeguate azioni di accompagnamento la predisposizione dei piani personalizzati. Valutata l’esigenza sottolineata dai Comuni, l’Assessore ritiene di poter mettere a disposizione di ogni ambito territoriale di scala almeno distrettuale risorse aggiuntive, da destinare ad attività di affiancamento e assistenza tecnica degli uffici comunali competenti, anche a sostegno di una migliore qualificazione della programmazione locale. L’Assessore sottolinea che questa iniziativa di affiancamento e assistenza tecnica agli uffici, di natura eccezionale, è possibile grazie ai fondi di bilancio provenienti da assegnazioni statali accertati e inscritti in bilancio recentemente ma riferiti all’anno 2001 per iniziative sperimentali d’informazione per le famiglie; non comporta quindi ulteriore aggravio a carico delle risorse regionali e va considerato del tutto straordinario. La Giunta regionale, condividendo la proposta dell’Assessore della Sanità e constatato che il Direttore Generale ha espresso parere di legittimità, con il concerto dell’Assessore della Programmazione espresso in corso di seduta DELIBERA 1) di approvare: - le modifiche ai criteri per la predisposizione dei piani personalizzati approvati con Delib.G.R. n. 25/36 del 3/6/2004 specificati nell’Allegato A, parte integrante della presente deliberazione; - la scheda di valutazione della situazione della persona con disabilità, Allegato B della presente deliberazione; - lo schema del piano personalizzato di sostegno, Allegato C della presente deliberazione. 2) di destinare al temporaneo affiancamento degli uffici comunali preposti alla stesura del piano personalizzato la somma di € 280.000,00. Tali risorse gravano sull’UPB S 12.068 cap. 12275- 3/ 4 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 28/16 DEL 1.7.2005 00 AS. I fondi verranno ripartiti sulla base della popolazione e del numero di piani presentati nel 2004. 3) di destinare le restanti risorse del capitolo di cui al punto 2, pari a € 16.000,00, ad azioni di informazione e coordinamento tecnico promosse dall’Assessorato sia a livello distrettuale che regionale. p. Il Direttore Generale Ubaldo Serra Il Presidente Renato Soru 4/ 4 REG I O N E AUTO N O M A DELL A SA R D E G N A Assessorato Regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale ALLEGATO A CRITERI PER LA VALUTAZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PIANI PERSONALIZZATI Con il presente allegato si individuano: 1. i tempi e le modalità per la presentazione delle domande 2. i soggetti aventi diritto 3. la tipologia degli interventi 4. le disposizioni per l’articolazione del piano 5. i criteri per l’attribuzione del punteggio 6. l’entità del finanziamento 7. le priorità di assegnazione 8. i criteri di finanziamento dei piani in favore delle persone ultrasessantacinquenni 1. TEMPI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DEI PIANI I supporti informatici contenenti le schede riepilogative dei piani personalizzati devono essere trasmessi, con lettera raccomandata, dalle amministrazioni comunali all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale entro e non oltre il 7 ottobre 2005 o consegnate a mano all’Ufficio di protocollo entro la stessa data. Le disposizioni oggetto della presente proposta sono valide anche per i prossimi anni salvo diverse disposizioni. 2. SOGGETTI AVENTI DIRITTO Possono essere destinatari dei piani personalizzati esclusivamente le persone con disabilità la cui condizione rientra nella fattispecie di cui all’articolo 3, comma 3 della L. 104/1992 e sia stata certificata entro il 7 ottobre 2005. La certificazione deve essere prodotta a corredo del piano e la sua mancata presentazione costituisce motivo di esclusione dal finanziamento. La certificazione non dovrà essere presentata da chi ha già beneficiato di analoghi finanziamenti negli anni precedenti. 3. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI I piani personalizzati, predisposti in collaborazione con le famiglie e, ove fosse necessario, con i servizi sanitari, possono prevedere: a) servizio educativo b) assistenza domiciliare c) accoglienza presso centri diurni autorizzati ai sensi dell’articolo 41 della L.R. 4/1988 e presso centri diurni integrati di cui al D.P.R. 14.01.1997 e alle deliberazioni della Giunta regionale in materia di residenze sanitarie assistenziali e di centri diurni integrati, limitatamente al pagamento della quota sociale. d) soggiorno per non più di 30 giorni nell’arco di un anno presso strutture autorizzate ai sensi dell’art. 41 della L.R. 4/88 o presso residenze sanitarie assistenziali autorizzate, limitatamente al pagamento della quota sociale. e) attività sportive e/o di socializzazione Poiché l’obiettivo delle L. 162/98 è di alleggerire il carico assistenziale dei familiari e di integrare le risorse di cura assicurate dalla famiglia con le risorse dei servizi pubblici sociali e sanitari e del terzo settore l’attuazione dei servizi finanziati non può essere affidata ai familiari conviventi né ai familiari tenuti agli alimenti ai sensi dell’art. 433 del codice civile. REG I O N E AUTO N O M A DELL A SA R D E G N A Assessorato Regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale 4. ARTICOLAZIONE DEL PIANO Ai fini della valutazione, per ciascun piano personalizzato deve essere compilato l’Allegato B – scheda di valutazione della situazione personale – e la traccia di progetto dell’Allegato C, con i seguenti elementi: - - indicazione dell’eventuale frequenza scolastica e dell’eventuale attività lavorativa, con specificazione del tipo di scuola/istituto e del contenuto dell’attività lavorativa e precisazione delle ore di impegno; carico assistenziale familiare e condizioni particolari di disagio; descrizione degli interventi assistenziali e sanitari ordinari, già erogati dal Comune, dalla Azienda USL e dal privato sociale, con l’indicazione del numero delle ore settimanali fruite; obiettivi e risultati attesi che si intendono perseguire per il miglioramento delle condizioni di vita e dei livelli di integrazione e socializzazione del disabile e della sua famiglia; articolazione dell’intervento complessivo: contenuti e tempi dell’assistenza domiciliare, dell’accoglienza temporanea presso strutture residenziali tutelari, dell’inserimento diurno in Centri socio-riabilitativi con relativa distinzione delle prestazioni e servizi resi a titolo professionale, da obiettori e quali a titolo gratuito offerti da volontari, e tenendo presenti le disposizioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14.02.2001 “Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie”; modalità di gestione. I suddetti allegati B e C rimangono agli atti degli uffici comunali. I dati di sintesi devono essere riportati nella scheda informatizzata che dovrà essere trasmessa alla Regione entro il 30 settembre su supporto informatico. 5. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO Ai fini dell’assegnazione dei finanziamenti, al piano personalizzato è attribuito un punteggio secondo i seguenti criteri: 5.1 Gravità rilevata attraverso la scheda di rilevazione della situazione personale di cui all’ALLEGATO B - punteggio massimo: 50 5.2 Età del disabile – punteggio massimo: 11 Età 0 – 18 19 – 35 36 – 49 50 – 64 Oltre 65 Punti 11 9 6 3 1 Si attribuiscono 11 punti, indipendentemente dall’età quando la disabilità è congenita o sopravvenuta prima del compimento dei 35 anni di età. 5.3 Servizi fruiti settimanalmente dal destinatario del piano – punteggio massimo: 17 Ore settimanali di servizi fruiti 0 Da 1 a 7 Da 8 a 12 Da 13 a 18 Da 19 a 24 Da 25 a 30 Oltre 30 punti 17 15 8 4 2 1 0 REG I O N E AUTO N O M A DELL A SA R D E G N A Assessorato Regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale Nel caso in cui il disabile interessato al finanziamento svolga attività lavorativa le ore di lavoro effettive verranno calcolate come servizi fruiti. 5.4 Carico assistenziale familiare (calcolando la media annuale delle ore giornaliere) – punteggio massimo: 14 Carico familiare 24 Da 13 a 18 Da 17 a 15 Meno di 15 Punti 14 10 4 1 5.5 Particolari situazioni di disagio (punteggio massimo: 8) così determinati: 4 punti = persone con disabilità che vivono sole o con familiari di età superiore ai 75 anni o in gravi e documentate condizioni di salute; 4 punti = compresenza di più persone con disabilità nello stesso nucleo o presenza simultanea di un anziano non autosufficiente convivente; 3 punti = famiglie con persona con disabilità a carico dove è presente un solo genitore o familiare convivente 1 punto = presenza di un altro figlio sotto i tre anni. I suddetti punteggi possono essere cumulati fino ad un massimo di otto punti. 6. ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO 6.1.I piani saranno finanziati secondo le fasce sotto specificate. FASCIA A – piani valutati da 100 a 80 punti B – piani valutati da 79 a 75 punti C – piani valutati da 74 a 70 punti D – piani valutati da 69 a 64 punti E – piani valutati da 63 a 55 punti F – piani valutati da 54 a 48 punti G – piani valutati con meno di 48 FINANZIAMENTO MASSIMO CONCEDIBILE € 14.000,00 € 11.500,00 € 9.000,00 € 6.000,00 € 4.500,00 € 3.000,00 € 2.000,00 In presenza di più piani relativi a soggetti facenti parte dello stesso nucleo familiare, il finanziamento massimo non potrà superare i 16.000 euro annui. Esso non potrà, comunque, essere superiore al finanziamento richiesto o al costo del servizio da erogare. 6.2 In attesa di una più puntuale definizione dei criteri in base ai quali si possano differenziare i benefici erogati in relazione alla situazione economica della famiglia di appartenenza, anche tenuto conto della evoluzione della normativa nazionale ISEE riferita ai disabili, l’Assessore propone di confermare, per l’anno 2005, i criteri adottati negli anni precedenti. L’entità del finanziamento, calcolata secondo i criteri precedentemente esposti, è ridotta in base al reddito dichiarato dal nucleo familiare di appartenenza secondo le percentuali di cui alla seguente tabella: Nel caso in cui il reddito dichiarato superi € 70.000,00 è prevista l’esclusione dal programma di finanziamento. Reddito familiare Fino a € 20.000,00 Fino a € 25.000,00 Fino a € 30.000,00 Riduzione % 0% 3% 6% REG I O N E AUTO N O M A DELL A SA R D E G N A Assessorato Regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale Fino a € 35.000,00 Fino a € 40.000,00 Fino a € 45.000,00 Fino a € 70.000,00 oltre € 70.000,00 9% 12% 15% 20% Piano non ammissibile al finanziamento 7. PRIORITA’ DI ASSEGNAZIONE Costituiscono priorità assoluta la compresenza nello stesso nucleo familiare di più disabili gravi che abbiano presentato piani personalizzati. 8 - CRITERI DI FINANZIAMENTO DEI PIANI IN FAVORE DELLE PERSONE ULTRASESSENTACINQUENNI Per il finanziamento in favore di persone ultrasessantacinquenni rimangono valide le disposizioni di carattere generale della presente proposta, mentre variano le tipologie di servizi previsti e l’entità del finanziamento. 8.1 TIPOLOGIA DI SERVIZI Possono essere finanziati i seguenti servizi: - assistenza domiciliare; - -soggiorno per non più di 30 giorni nell’arco di un anno presso strutture autorizzate ai sensi dell’art. 41 della L.R. 4/88 o presso residenze sanitarie assistenziali autorizzate, limitatamente al pagamento della quota sociale. 8.2 ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO Il finanziamento è attribuito secondo le fasce di punteggio sotto specificate. FASCIA A da 100 a 80 punti B da 79 a 75 punti C da 74 a 70 punti D da 69 a 64 punti E da 63 a 55 punti F da 54 a 48 punti G meno di 48 punti FINANZIAMENTO € 4.000,00 € 3.600,00 € 3.000,00 € 2.400,00 € 1.800,00 € 1.500,00 € 1.200,00 ALLEGATO B SCHEDA DI VALUTAZIONE La compilazione della presente scheda compete al servizio sociale del Comune congiuntamente alla famiglia. In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l’esclusione dal finanziamento del progetto e l’eventuale rimborso delle somme indebitamente percepite. La Regione, anche avvalendosi dei servizi competenti dell’Azienda Usl, effettua controlli periodici. Età □□ Sesso □ Diagnosi __________________________________________________________________________ Disabilità intervenuta all’età di □□ Codice utente ________________________________________ (inserire il codice della scheda informatizzata) AREA A: Sensi e linguaggio 1. Presenta compromissione della capacità visiva e non correggibile da protesi? 0. � Non presenta alcuna compromissione della capacità visiva 1. � Presenta una parziale compromissione della capacità visiva (decimista) 2. � Presenta una marcata compromissione della capacità visiva (ventesimista) 4. � Presenta una totale compromissione della capacità visiva (cieco assoluto) 2. È in grado di distinguere e reagire coerentemente a voci, suoni, rumori? 0. � Si 2. � Parzialmente 3. � Per nulla 3. È in grado di reagire coerentemente alle sollecitazioni di natura tattile? (es. E’ ipo/iper sensibile alle stimolazioni sensoriali)? 0. � Si 2. � Parzialmente 3. � Per nulla 4. È in grado di parlare correttamente e coerentemente in modo comprensibile da terzi non familiari? 0. � Si, è in grado (Espressione verbale soddisfacente) 2. � Alcune volte (L’articolazione della parola è molto difficoltosa, quasi incomprensibile) 4. � No, non è mai in grado (Non vocalizza per niente o vocalizza per attirare l’attenzione su di sé) AREA B: Esecuzione delle attività quotidiane Vestirsi e svestirsi 5. È capace di vestirsi e di spogliarsi da solo/a? Cioè di prendere i vestiti o il pigiama, di indossarli e toglierli? 0. � È completamente autonomo nel vestirsi e svestirsi: non ha mai bisogno del minimo aiuto 1. � Collabora, ma ha bisogno di aiuto o di supervisione 2. � Va completamente assistito/a in tutto (Es. tetraplegico, focomelico, disabile intellettivo grave, bambino fino a tre anni) Alimentazione 6. Mangia senza bisogno di aiuto? 0. � Si, è completamente autonomo 1. � Necessita di aiuto parziale (per le operazioni più difficili quali tagliare, sbucciare) 2. � Assistenza ed aiuto sono sempre necessari, va aiutato in tutto e va imboccato 7. Per l’alimentazione necessita di particolare somministrazione dei pasti e preparazione dei cibi a causa di problemi di masticazione, deglutizione, digestione? 0. � No, non necessita di somministrazione, preparazione particolare dei cibi 1. � Necessita di parziale somministrazione, preparazione dei cibi (si nutre con liquidi e cibi molli, qualche volta mangia cibi solidi) 2. � Si, necessita di totale preparazione particolare dei cibi (Si nutre solo con liquidi e con cibi molli che digerisce con grande lentezza) Locomozione 8. Riguardo alla locomozione: 0. � E’ completamente autonomo nel camminare, nella locomozione 1. � L’andatura è instabile 2. � L’andatura è molto instabile, usa degli appoggi 3. � Necessita di aiuto personale solo negli spostamenti più impegnativi (ad es. scendere le scale, entrare o uscire dal letto) 4. � Necessita di aiuto personale anche per fare pochi passi 5 � Non è in grado di deambulare autonomamente, neppure con la massima assistenza; o si muove sempre autonomamente in carrozzina 6. � Si muove sempre in carrozzina con accompagnatore. Oppure presenta iperattività costante (da autismo e/o da sindromi collegate) 7. � E’ allettato Orientamento spaziale 9. E’ in grado di orientarsi nell’ambiente circostante in autonomia? 0. � Si, è in grado di orientarsi 1. � E’ incerto 2. � No, non è in grado di orientarsi Prensione e manualità 10. Riesce a individuare, afferrare, mantenere e manipolare gli oggetti? 0. � Con sicurezza 1. � Parzialmente 2. � Non riesce nell’esecuzione di operazioni manuali complesse 4. � Non vi riesce per niente Igiene personale, continenza 11. È capace di fare il bagno da solo/a , lavarsi, sistemarsi? 0. � Si, è completamente autonomo/a nell'igiene personale 1. � Deve essere aiutato/a o assistito/a parzialmente 2. � Deve essere aiutato/a in tutto, necessita di assistenza completa 12. Ha incontinenza urinaria? 0 � Mai 1. � Talvolta 2. � Sempre 13. Possiede il controllo degli sfinteri? 0. � Possiede il controllo completo 1. � Possiede il controllo parziale 2 .� Non possiede per nulla il controllo sfinterico AREA C: Vita di relazione Reazioni emotive, comunicazione, comprensione 14. Esprime ed attua sentimenti, atteggiamenti e comportamenti adeguati e consoni alle situazioni ambientali e ai contesti sociali (ad esempio non esprime e non attua atteggiamenti/comportamenti di autodifesa da pericoli, o comportamenti stereotipati, o di auto/etero aggressività, ecc.)? 0. � Si 1. � Parzialmente e con difficoltà 2. � Per nulla 15. Riesce sempre a farsi capire dagli altri e a far capire cosa vuole nei rapporti interpersonali? (farsi capire/far capire = indicare, descrivere, spiegare, precisare, comprendere) 0. � Si 1. � Parzialmente e con difficoltà 3. � Per nulla Memoria, Orientamento Temporale, Concentrazione 16. Ha il senso dell’orientamento temporale? 0. � Si 1. � Parzialmente 2. � No 17. È in grado di mantenere l’attenzione e la concentrazione rispetto ad un dato compito/attività? 0. � Si 1. � Parzialmente 2. � No 18. E’ in grado di ricordare in modo da poter svolgere e gestire le attività quotidiane in autonomia? 0. � Si 1. � Parzialmente 2. � No PUNTEGGIO TOTALE □□ L’operatore istruttore del Comune _____________________________ Il destinatario del piano o l’incaricato della tutela o titolare della patria potestà o amministratore di sostegno __________________________________ ALLEGATO C SCHEMA DI PIANO PERSONALIZZATO COMUNE DI _________________________________________________ Il destinatario ha già realizzato un progetto L. 162/98? SI SI SI SI SI NO nell’anno 2000 nell’anno 2001 nell’anno 2002 nell’anno 2003 nell’anno 2004 � � � � � � Il destinatario beneficia delle seguenti provvidenze: L.R. 25.11.1983 n. 27 “Provvidenze a favore dei talassemici, degli emofilici etc” NO � SI � L.R. 8.5/1985 n, 11 “Provvidenze a favore dei nefropatici” NO � SI � L.R. 30.5.1977 n. 20 “Provvidenze a favore degli infermi di mente e dei minorati psichici” NO � SI � 1 Destinatario del progetto Indicare il codice del destinatario del progetto, l’età e il genere Codice utente ________________________________________ (inserire il codice della scheda informatizzata) Età dell’insorgenza della condizione di handicap grave + 35 anni � - 35 anni � Data della certificazione di handicap grave nei termini dell’art. 3, comma 3 della L. 104/1992 _______________________ Validità della certificazione Definitiva � Temporanea � fino a __________________________ Frequenza scolastica con la specificazione dell’impegno orario settimanale SCUOLA/ISTITUTO __________________ ORE SETTIMANALI ___________________ SETTIMANE ANNUALI _______________________ __________________ ___________________ _______________________ Indicazione della eventuale attività lavorativa svolta dal destinatario del piano con indicazione dell’impegno giornaliero e settimanale effettivo DATORE DI LAVORO __________________ ORE SETTIMANALI ___________________ SETTIMANE ANNUALI _______________________ __________________ ___________________ _______________________ 2. Carico assistenziale familiare Ore giornaliere di cura dedicate alla persona con disabilità _____________ Composizione del nucleo familiare: Nome Cognome Eta’ Relazione di parentela ___________ _______________ ______ ____________ Ore giornaliere di cura dedicate alla persona con disabilità _______________ ___________ _______________ ______ ____________ _______________ ___________ _______________ ______ ____________ _______________ ___________ _______________ ______ ____________ _______________ ___________ _______________ ______ ____________ ______________ Indicare quante ore il disabile grave è totalmente a carico della famiglia (ad esempio se si tratta di un bambino che va a scuola, bisognerà indicare il numero di ore giornaliere ottenute sottraendo alle 24 ore della giornata le ore di frequenza scolastica; analogamente si dovrà fare per i servizi “extrafamiliari” fruiti esternamente al domicilio familiare) Ore giornaliere effettive di carico familiare ______________ (media annua) Particolari situazioni di disagio : � 4 punti = persone con disabilità che vivono sole o con familiari di età superiore ai 75 anni o in documentati gravi condizioni di salute; � 4 punti = co-presenza di più disabili nello stesso nucleo o presenza simultanea di un anziano non autosufficiente convivente; � 3 punti = famiglia con persona con disabilità a carico dove è presente un solo genitore o familiare convivente � 1 punto = presenza di un altro figlio sotto i tre anni. I suddetti punteggi possono essere cumulati fino ad un massimo di otto punti. 3. Servizi fruiti Descrizione dei servizi (riabilitativi, assistenziali, del tempo libero, trasporto ecc...) di cui fruisce la persona con disabilità grave con specificazione: • del soggetto erogatore • delle modalità di erogazione • del numero di ore settimanali di servizio erogato • del numero di settimane annuali Nei servizi fruiti non dovranno essere indicati i servizi erogati con i fondi della L. 162, l’assistenza scolastica di base stabilita e garantita per legge dalla L. 104/92, né i servizi pagati privatamente e interamente dalle famiglie. Servizio Soggetto erogatore Modalità n. ore settimanali n. settimane annuali 4. Obiettivi del progetto e risultati attesi Descrizione degli obiettivi che si intendono perseguire in termini di alleggerimento del carico assistenziale familiare, inserimento e integrazione sociale, miglioramento della qualità della vita e dei risultati attesi per la persona e la famiglia nella concreta realizzazione del progetto ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________ 5. Tipologia di intervento richiesto Indicazione e descrizione degli interventi che si propone di attivare per il raggiungimento degli obiettivi secondo le diverse tipologie previste: A. B. C. D. E. servizio educativo assistenza domiciliare accoglienza presso centri diurni o centri diurni integrati soggiorno per non più di 30 giorni nell’arco dell’anno in strutture residenziali autorizzate attività sportive e/o di socializzazione 6. Situazione economica Specificare il reddito del nucleo familiare di appartenenza da dimostrarsi con copia dei certificati fiscali o autocertificazione. 7. Gestione Diretta □ (la realizzazione del piano è gestita dal comune di residenza del destinatario del piano) Indiretta □ (la realizzazione del piano è affidata alla famiglia) Specificare se il servizio è realizzato attraverso l’assunzione diretta di un operatore in base al CCN di lavoro domestico o attraverso una convenzione con un libero professionista o cooperative/associazioni operanti nel settore. 8. Piano di spesa Per gli interventi di tipo A), B), e C) il piano di spesa deve essere articolato in base al numero di ore settimanali ed annuali di assistenza con specificazione del numero degli operatori impiegati e della loro qualifica professionale. Costo totale del piano € _______________________ L’operatore istruttore del Comune Il dirigente responsabile del Servizio __________________________ ____________________________ Il destinatario del piano o l’incaricato della tutela o titolare della patria potestà o amministratore di sostegno ___________________