Scacchi e Psicologia - Accademia di Scacchi Trieste

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Scacchi e Psicologia - Accademia di Scacchi Trieste
Scacchi e Psicologia
Gestire al meglio l’energia mentale permette allo scacchista non solo di rilassarsi ma
anche di utilizzare al meglio l’immaginazione
e la capacità di concentrazione. Un’adeguata
formazione psicologica consente allo scacchista di prendere coscienza di sé, ovvero
dei propri punti di forza e di debolezza,
aspetto fondamentale se si vuole migliorare
e raggiungere i risultati desiderati.
Scacchi: energia della mente
Riferimenti bibliografici
“Scacchi e prestazione agonistica: il contributo della
Psicologia dello Sport. Il passaggio dal Circolo vizioso
al Circolo virtuoso”
Studio della dott.ssa Paola Sacchettino
Gli scacchi sono utili all'esercizio della facoltà di pensare ed a quella dell'immaginazione,
perchè noi dobbiamo possedere un metodo
elaborato per raggiungere i nostri scopi
dovunque dobbiamo condurre la nostra
ragione.
“Il cervello lento lavora meglio”
di Oliverio Alberto - Corriere della Sera 21
Immagini di Carlo Bolmida
www.partecipiamo.it
(Gottfried Wilhelm von Leibniz)
Realizzazione: Accademia di Scacchi
www.accadademiadiscacchi.it
Scacchi: energia della mente
La fonte di energia
del cervello è il
glucosio ematico.
Un cervello umano
consuma circa 0,25
Kilocal. al minuto
pari al 20% dell’energia
prodotta
dall’intero organismo. Pensateci.
E pensate che pensandoci state consumando energia…
Il cervello lento
Scacchi e memoria
Gli scacchi "mettono in gioco" entrambi gli emisferi: quello sinistro specializzato nei processi logico-sequenziali, nel linguaggio e
nell'astrazione; quello destro, coinvolto nei problemi di tipo spazio-temporale, nell'orientamento e nella memoria visiva.
Il cervello dello scacchista di professione, così come il nostro, e'
caratterizzato da onde elettriche ritmiche che, nella condizione di
veglia, spaziano dai 12 ai 14 hertz.. Questo ritmo, rilevabile
dall'elettroencefalogramma però scende a 5-7 hertz non appena il
giocatore si mette a ragionare sulla scacchiera, un livello comparabile a quello presente nel dormiveglia. Un campione di scacchi
paradossalmente ragiona meglio quando "stacca la spina", riuscendo così a inibire quell'attività a 12-14 hertz in cui il cervello è
vigile, ma anche turbato da altre sensazioni, percezioni e pensieri
che possono disturbare e deconcentrare...con il cervello lento
insomma si gioca meglio!
La "ginnastica mentale" degli scacchi raggiunge livelli
molto elevati nei giocatori professionisti. Tali individui
dimostrano una memoria eccezionale che consente loro
di ricordare migliaia di partite e posizioni giocate precedentemente: la loro mente e' una sorta di archivio cui
ricorrere per programmare le loro mosse e visualizzare
le conseguenze di una strategia piuttosto che un'altra.
Il tedesco Emanuel Lasker era in grado di giocare 5 partite allo stesso tempo. Nel 1925 il russo Alexander
Alekhin gioco' simultaneamente su 28 scacchiere vincendo ben 22 partite. Henry Pillsbury all'inizio del Novecento arrivava a giocare (bendato) su 12 scacchiere
mentre allo stesso tempo, sempre bendato, giocava a
dama su 6 scacchiere e, ad occhi aperti, giocava a whist,
un gioco di carte allora molto in voga.
Ogni azione, ogni movimento, anche il solo pensare di fare qualcosa implica sempre un consumo di
energia. In particolare il cervello spende energia
con un tasso 10 volte più alto del resto del corpo
per grammo di tessuto: se poniamo il tasso metabolico basale di un adulto intorno a 100Watt, il
consumo del cervello equivale a circa 20Watt.
Uno studio condotto dall’ Università di Yale pubblicato sul "Proceedings of National Academy of Sciences", ha utilizzato le tecniche di neuroimaging
funzionale per osservare il consumo di energia del
cervello durante specifici compiti assegnati. In questo studio i ricercatori si sono concentrati sulle
zone del cervello non implicate nel compito svolto...ad esempio, mentre leggi queste parole una
zona del tuo emisfero sinistro è maggiormente
irrorata rispetto alle altre...i ricercatori si sono
chiesti se fosse "lei" quella che consumava più
energia...ed effettivamente è la più attiva, ma consuma solo l’uno per cento. Il restante 99% a cosa
serve? Serve per mantenere in funzione "lo stato di
coscienza".
La mente dello scacchista - Carlo Bulmida
La simultanea di Alekhine del 1925 con 28 scacchiere