rassegna stampa speciale “comunita` ca` delle

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rassegna stampa speciale “comunita` ca` delle
RASSEGNA STAMPA SPECIALE
“COMUNITA’ CA’ DELLE ROSE,
FESTA DI APERTURA”
21 MARZO 2015
INFORMAZIONE PERMANENTE AL SOCIO SU APPARTENENZA E RESPONSABILITA’
NEWS “centrati su di te”
N. 106 – MARZO / APRILE 2015
Ca’ delle Rose, la passione e il rispetto per i
diritti delle persone!
Il Presidente della Castel Monte, dottor Giuseppe Possagnolo,
insieme al Sindaco di Mogliano Veneto, arch. Carola Arena e a
Marika Bozzato, consigliere delegato della Castel Monte per la
Divisione Residenze e coordinatrice della comunità, hanno tagliato
“il nastro del primo anno di vita" della comunità Ca’ delle Rose.
Nella comunità gli ospiti sono 12. Sono persone con disabilità di
natura cognitivo-comportamentale. Il gruppo degli utenti è
composto da 6 uomini e 6 donne, provenienti dal Polo Disabilità dell’Ulss n.9 di Treviso. Queste
persone, per molti anni, hanno vissuto all’interno dell’Istituto Costante Gris; hanno conservato abilità
cognitivie, motorie e funzionali ed ora, nella nuova comunità, sperimenteranno nuove esperienze di
vita che consentiranno loro di migliorare tali abilità.
L’età media è di 51 anni. Il più giovane ne ha 38, mentre la più anziana ne compirà 63 quest’anno.
Don Edoardo, parroco della vicina chiesa di San Carlo, la comunità nella quale opera e vive Ca’ delle
Rose, ha benedetto la struttura come augurio per un futuro sereno. Nella sua benedizione, per niente
formale, ha anche rilevato, come valore importante, la passione e il rispetto assoluto verso gli ospiti,
anche loro diritti di cittadini. Per l’occasione ha regalato una bella icona della "Madonna della
Tenerezza", che in questo periodo viene spesso invocata da Papa Francesco a protezione e
benedizione delle persone.
News n.106 – marzo/aprile 2015
Marika Bozzato, nell'illustrare l'attività della comunità ha detto che Ca’ delle Rose è una grande casa
per una grande famiglia. L’ha descritta come una "fraternità
sociale", che tende a valorizzare la presenza dei suoi ospiti. Nel
primo anno di vita dalla sua apertura, si è operato per mettere in
relazione le loro aspettative con le regole della convivenza;
l'inserimento della stessa comunità nella realtà del territorio, inteso
come quartiere e persone che lo abitano. Sono stati ricordati in
questo contesto, anche ringraziandoli, i negozianti e gli abitanti del
quartiere, la parrocchia e il parroco, perché ci consentono di essere
non solo presenti, ma anche compartecipi della vita della comunità e della sua chiesa. A Natale, ad
1
esempio, gli ospiti di Ca’ delle Rose hanno lavorato all'allestimento dell'albero di Natale. Mentre ora,
alcuni scout, volontari, garantiscono la loro presenza in comunità un pomeriggio alla settimana.
Grazie alla cooperativa di consumo "Coop Nord-Est", con la quale è stata avviata una proficua
collaborazione, sul tema dell' educazione all'alimentazione, i nostri ospiti hanno partecipato alla
realizzazione della festa di carnevale. Altre idee e collaborazioni sono previste in relazione ad un
"protocollo” tra la comunità e la Coop.
Nella sua relazione con il territorio va vista anche la presenza di una delegazione della comunità alla
Festa del Tricolore (17 marzo 2015), organizzata dal Comune di Mogliano Veneto e dalle associazioni
d'arma del territorio.
Insomma, in quest'anno di avvio e di taratura, la collaborazione, reciproca, fra territorio/abitanti e
comunità ha dato risultati importanti di inclusione sociale, con molto rispetto del ruolo e della
funzione di tutti i soggetti.
Alla “festa del primo compleanno” di Ca’ delle Rose erano presenti, ed hanno avuto parole di elogio
e sostegno all'iniziativa, Italo Improta, coordinatore del
Distretto del Welfare e della Sussidiarietà Sociale della
Castel Monte (che ha Mogliano Veneto ha la sua sede
operativa; il suo lavoro di raccordo e di reciproca
conoscenza, tra il territorio e la sua rappresentanza, è stato
determinante), il direttore della Legacoop Veneto, Franco
Mognato, il presidente della sezione soci della "Coop NordEst" Loris Favaron e la consigliera di amministrazione della
stessa, Milena Semenzato.
Il Presidente del Consorzio Restituire, Antonio Durante, coordinatore delle cooperative sociali che
operano della psichiatria, era tra gli ospiti, così come Pier Giorgio Ruffoni, presidente
dell’associazione del Quartiere Est di Mogliano. Anche con loro si stanno avviando delle
collaborazioni concrete. La prima è prevista in occasione della prossima Santa Pasqua.
Presenti anche molti genitori o amministratori sociali degli ospiti della comunità.
Come ogni compleanno importante, anche questo di Ca’ delle Rose è stato allietato, al termine della
cerimonia, da un ricco e casalingo buffet, mentre nel pomeriggio è stata organizzata una festa con gli
abitanti del quartiere, invitati per l'occasione.
News n.106 – marzo/aprile 2015
Ca’ delle Rose, il senso della fraternità sociale
e il valore della persona
Francesca Dotto, educatrice della comunità, ha illustrato, in
occasione di questa prima festa di compleanno, gli obiettivi, il
ruolo e la funzione di Ca’ delle Rose. «Si tratta di un progetto di
accoglienza e gestione della vita quotidiana (per 12 ospiti),
orientata alla tutela della persona, allo sviluppo delle sue abilità
sociali e alla riabilitazione, attraverso la realizzazione di
esperienze di vita autonoma, per la sua integrazione nel contesto
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sociale di riferimento. I nostri obiettivi sono quelli di inserire e includere i nostri ospiti, come cittadini,
nel contesto della città di Mogliano Veneto; agevolare e far progredire la loro autonomia personale,
malgrado la loro disabilità. Per questo, oltre all'impegno interno, proprio di una famiglia-comunità,
le passeggiate e la mobilità nel quartiere e nelle sue varie realtà, hanno contribuito, e contribuiscono
ad aumentare la loro capacità di inclusione sociale».
Marika Bozzato, nella sua qualità di consigliere delegato della
Divisione Residenze e coordinatrice della comunità, ha
ricordato che: «questa "comunità" parte dall'esperienza del
"Pan Blu" di Marocco: è da lì che occorre partire, anche
tenendo conto della mia esperienza, che ho potuto spendere in
questa nuova realtà. L'incontro di oggi serve sia per
festeggiare il nostro primo anno di vita (il compleanno), sia
per fare una riflessione, con la conoscenza, sull’intenso lavoro
fatto. In questo anno ci siamo conosciuti, tutti insieme, ed abbiamo utilizzato questo tempo per
ambientarci.
Noi siamo impegnati a realizzare la comunità come una famiglia, e, come tutte le famiglie, abbiamo
avuto momenti di gioia, organizzato feste ed incontri, maturato e sviluppato amicizie e confidenze,
incomprensioni, antipatie/simpatie. Ma oggi siamo soddisfatti e di questo vogliamo rendere
testimonianza. La relazione con la realtà territoriale è quello che una famiglia normale abitualmente
fa. E per questo ringraziamo chi, con semplicità, ha accettato di relazionarsi con noi, come testimonia
la loro diretta presenza di stamattina, e i messaggi ed auguri di chi, ad esempio per lavoro, non può
essere presente. Nel pomeriggio, alla festa abbiamo invitato anche il vicinato. Anche con loro
vogliamo relazionarsi e condividere la nostra presenza».
Italo Improta, nella sua veste di coordinatore del Distretto per il Welfare e la
Sussidiarietà sociale della Castel Monte, ha ricordato che il suo compito è quello di mettere in
relazione i bisogni e le esigenze dei cittadini, degli utenti e degli ospiti e la realtà della cooperativa.
L’obiettivo è quello di creare sinergie e collaborazioni di qualità e quantità. In questo caso, l’impegno
ha prodotto delle buone relazioni, che si sviluppano anche in collaborazione con altre realtà del
territorio: il consiglio del Quartiere Est, i negozianti e i cittadini del quartiere, la comunità cattolica
con il suo parrocco e i gruppi e, infine, l'ipotesi collaborazione con la Cooperativa di Consumo NordEst.
News n.106 – marzo/aprile 2015
Il Sindaco di Mogliano Veneto, arch. Carola Arena, ha ricordato con piacere la sua visita in occasione
delle festività natalizie, quando ha avuto modo di farsi raccontare e, così, di capire la missione e
l'identità sociale della comunità e della cooperativa Castel Monte che la gestisce. Ha riconfermato
che questa comunità è un modello da replicare. Anche il Sindaco, come il parroco e molti dei presenti,
ha avvertito la passione e la dedizione di chi vi opera e la capacità, in questo luogo, di rispettare le
storie individuali degli ospiti.
Il Presidente della cooperativa, dottor Giuseppe Possagnolo, ha messo in risalto il lavoro
professionale e la passione e dedizione di tutti noi soci della cooperativa, che, nelle nostre diverse
funzioni professionali operiamo. Il nostro lavoro mette sempre al centro la persona con i suoi diritti.
L'accudente, in questo caso la cooperativa, ha come obiettivo il rispetto dei diritti e dei bisogni
dell'accudito (l'ospite). Su questo è stato fatto un buon lavoro di squadra, creando le giuste e opportune
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sinergie professionali e umane. Anche il Presidente ha confermato il valore positivo del Distretto e il
ruolo importante in questo contesto svolto dal suo coordinatore Italo Improta.
A testimonianza di questo forte impegno della Castel Monte verso le realtà delle residenze protette,
ed oggi per la comunità Ca’ delle Rose, erano presenti anche il Vice Presidente della cooperativa
Giancarlo Brunello, i consiglieri delegati Roberto Rodio (Divisione Assistenza) e Carmelo Gagliano
(Divisione Sanità) e la dottoressa Paola Zanco, coordinatrice operativa di Castel Monte Salute, che,
peraltro, ha dato anche un contributo, nella fase di avvio della comunità, sulle tematiche del benessere
e dell'alimentazione.
News “Centrati su di te"
Notiziario ad uso interno della cooperativa
sociale onlus "Castel Monte"
Direttore editoriale Giancarlo Brunello
A cura di Giancarlo Brunello
Segreteria di redazione: 3bis service group sas
News n.106 – marzo/aprile 2015
CASTEL MONTE soc.coop.soc. onlus
31044 Montebelluna (TV) - Piazza Parigi, 7
Tel. 0423.302922 - Fax 0423.609375
[email protected] - www.castelmonteonlus.it
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MOGLIANO VENETO: UN ANNO DI CA' DELLE ROSE
Giovedì, 26 Marzo 2015 10:47
Un anno di "Ca' delle Rose", la comunità alloggio per persone con disabilità della coop sociale Castel Monte, a Mogliano
Veneto. «È stato un anno di lavoro intenso, ma davvero molto soddisfacente e ricco di risultati, in cui si sono compiuti molti
passi in avanti per l'autosufficienza quotidiana delle persone prese in carico, a partire dallo svolgimento delle faccende
domestiche quotidiane»
È passato un anno da quando la piccola comunità alloggio "Ca' delle
rose" della cooperativa sociale Castel Monte a Mogliano Veneto
(Treviso) ha aperto le porte per ospitare dodici persone parzialmente
autosufficienti con disabilità cognitivo-comportamentali, affidate
dall'Ulss 9. Sono sei uomini e sei donne – l'età media è 51 anni– tutti
provenienti dall'ex istituto "Costante Gris". La festa di compleanno,
aperta anche alla cittadinanza e al quartiere, si è tenuta sabato 21
marzo ed è stata l'occasione per fare il punto sul primo anno di vita
della struttura: un 2014 che ha visto al centro la conoscenza reciproca
tra ospiti, operatori e abitanti e la sperimentazione della convivenza
e della vita di comunità.
«È stato un anno di lavoro intenso, ma davvero molto soddisfacente e ricco di risultati, in cui si sono compiuti molti passi
in avanti per l'autosufficienza quotidiana delle persone prese in carico, a partire dallo svolgimento delle faccende
domestiche quotidiane» afferma Marika Bozzato, coordinatrice della comunità. «Il nostro progetto – prosegue – intende
inserire e integrare gli ospiti nel contesto sociale di riferimento, la città di Mogliano Veneto, rispettando i diritti e i bisogni
delle persone e restituendo loro la dignità negata dal processo di istituzionalizzazione».
Grande attenzione e disponibilità sono state dimostrate dalla parrocchia, dagli scout, dai commercianti, dal quartiere tutto
e dal Comune. In particolare con Coop Nordest, che a Mogliano proprio nelle vicinanze della comunità ha un punto vendita,
è di prossimo avvio un progetto dieducazione all'alimentazione e al consumo consapevole che mira a potenziare il grado
di autonomia degli ospiti di "Ca' delle Rose". Obiettivo del 2015 sarà rafforzare e intensificare le relazioni con il territorio–
già avviate con le passeggiate settimanali in quartiere, le gite, le mattinate in biblioteca e il caffè al bar come momento di
socializzazione –, in un'ottica di inclusione sociale delle persone accolte nella comunità, libere di muoversi e in grado di
essere sempre più autonome.
Redazione Veneto
@nelpaeseit
Imprese
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COOPERATIVA CONSORZIO
SERVIZI URBANI
Consegnati a Comacchio
20 Alloggi A E A+
Nei giorni scorsi, con la consegna di venti alloggi a locazione permanente del Lotto 1, si è
concluso il primo livello dell’intervento di housing sociale e riqualificazione degli spazi pubblici realizzato nel quartiere Raibosola di
Comacchio dalla Cooperativa Consorzio Servizi Urbani aderente a Legacoop Ferrara in
collaborazione con il Comune di Comacchio.
L’housing sociale nasce a Ferrara negli anni
Settanta, con l’obiettivo di favorire l’accesso
alla casa a particolari categorie sociali. Oggi
il problema torna di stringente attualità, visto
l’allargarsi del bacino di coloro che non hanno
sufficiente capacità di spesa e di risparmio
per l’acquisto o la locazione di una casa secondo i canoni del libero mercato immobiliare. A Comacchio, ad esempio, la domanda
è forte, con oltre cento persone in lista d’attesa con i requisiti per accedere alla locazione
a canone agevolato.
«Conosciamo il mondo dei bandi pubblici sull’edilizia sociale – spiega Daniele Guzzinati,
di Consorzio Servizi Urbani – e ci poniamo da
sempre, insieme alla Cooperativa Castello,
con la nostra storia di oltre 800 alloggi già
realizzati e consegnati, come interlocutore per
le amministrazioni pubbliche. Le venti abitazioni che abbiamo consegnato al Quartiere
Raibosola, primo passo di un intervento molto
più strutturato riguardante Comacchio, rispondono alle più avanzate normative in tema
di risparmio energetico avendo una classificazione in classe A e A+».
Il programma complessivo equivale a un investimento di oltre cinque milioni di euro, con
un contributo della Regione Emilia Romagna
del 50%.
«A distanza d un anno dall’apertura del cantiere – ha commentato il sindaco di Comacchio, Marco Fabbri – la consegna dei primi
venti alloggi costituisce una risposta concreta
alle domande sempre crescenti di edilizia
pubblica. Da non sottovalutare, oltre alle finalità del progetto anche la tempestività di esecuzione, che merita apprezzamenti, tanto
quanto la proficua collaborazione instaurata
tra istituzioni, Regione, Comune e Università
IUAV di Venezia, tutti aspetti determinanti per
la rigenerazione urbana dell’intero villaggio
Raibosola».
Gli altri alloggi che si andranno ad assegnare
nei prossimi mesi, oltre alla creazione di
nuove opere pubbliche, quali un campo da
calcio, spazi di pubblica utilità, recupero di
aree verdi, si inseriscono anch’essi nell’ambizioso progetto di riqualificazione che sta interessando il quartiere. «Alla Regione Emilia
Romagna, che ha finanziato gli interventi, ai
progettisti e ai ricercatori universitari che
hanno collaborato – ha aggiunto il sindaco
Fabbri – sono rivolti i nostri ringraziamenti per
aver reso possibile la realizzazione di un progetto in linea con tecnologie all’avanguardia».
ALCE NERO
Aumenta fatturato
del gruppo Bio
E’ cresciuto dell’8%, nel 2014, il fatturato di
Alce Nero Spa, il gruppo bolognese di più di
mille agricoltori e apicoltori biologici sparsi in
Italia e nel mondo, nonostante la cessione del
marchio Mielizia al socio Conapi (avvenuta lo
scorso luglio) e la difficile annata per gli approvvigionamenti. Le performance sono state
positive in tutte i settori eccetto l’export, che
ha registrato un lieve calo del 3,6% rispetto al
2013. Il giro d’affari dell’azienda emiliana è
arrivato, nel 2014, a 54,5 milioni di euro, con
una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Crescita trainata soprattutto dal marchio ‘Alce Nero’, con un fatturato pari a 36,4
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
milioni (il 26% in più rispetto al 2013). Attualmente il brand costituisce il 67% del giro
d’affari totale del gruppo e mira ad arrivare
all’80% entro il 2015. L’andamento è stato
positivo in tutti i segmenti distributivi, in particolare nella grande distribuzione organizzata
(Gdo), in cui si è avuto un aumento del 36%,
e nei canali tradizionali del settore biologico,
dove la crescita è stata del 25,4%. L’unico
dato leggermente negativo è stato riscontrato
nell’export (-3,6% nel 2014), soprattutto per
la tendenza negativa del mercato giapponese,
che copre quasi la metà della domanda
estera di Alce Nero. Complici dell’incremento
di fatturato nel 2014 sono stati i prodotti della
linea ‘Alce Nero Baby’, per bambini da zero a
tre anni. “Siamo molto soddisfatti dei risultati
raggiunti - ha commentato l’ad Massimo
Monti - e ci proponiamo di continuare nel
trend di crescita. L’obiettivo per il 2015 è raggiungere un ulteriore incremento del 13%,
nonostante la prima parte dell’anno sia stata
complessa sul fronte degli approvvigionamenti, in particolare di olio, farro e miele, a
causa degli scarsi raccolti del 2014”. Intanto
Alce Nero guarda a Oriente, con progetti per
il mercato cinese, e si prepara alla sua presenza a Expo 2015, al Padiglione del Biologico e del Naturale e al Parco della
Biodiversità.
COOP CASTEL MONTE
Unannodi“Ca’delleRose”,comunità
alloggio perpersone con disabilità
È passato un anno da quando la piccola comunità alloggio “Ca’ delle rose” della cooperativa sociale Castel Monte a Mogliano
Veneto (Treviso) ha aperto le porte per ospitare dodici persone parzialmente autosufficienti
con
disabilità
cognitivo
comportamentali, affidate dall’Ulss 9. Sono
sei uomini e sei donne – l’età media è 51
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
27
anni – tutti provenienti dall’ex istituto “Costante Gris”. La festa di compleanno, aperta
anche alla cittadinanza e al quartiere, si è tenuta sabato 21 marzo ed è stata l’occasione
Primo piano
ACI
per fare il punto sul primo anno di vita della
struttura: un 2014 che ha visto al centro la
conoscenza reciproca tra ospiti, operatori e
abitanti e la sperimentazione della convivenza e della vita di comunità.
«È stato un anno di lavoro intenso, ma davvero molto soddisfacente e ricco di risultati,
in cui si sono compiuti molti passi in avanti
per l’autosufficienza quotidiana delle persone
prese in carico, a partire dallo svolgimento
delle faccende domestiche quotidiane» afferma Marika Bozzato, coordinatrice della
comunità. «Il nostro progetto – prosegue –
intende inserire e integrare gli ospiti nel contesto sociale di riferimento, la città di Mogliano Veneto, rispettando i diritti e i bisogni
delle persone e restituendo loro la dignità negata dal processo di istituzionalizzazione».
Legacoop
Settori
Grande attenzione e disponibilità sono state
dimostrate dalla parrocchia, dagli scout, dai
commercianti, dal quartiere tutto e dal Comune. In particolare con Coop Nordest, che
a Mogliano proprio nelle vicinanze della comunità ha un punto vendita, è di prossimo
avvio un progetto di educazione all’alimentazione e al consumo consapevole che mira
a potenziare il grado di autonomia degli ospiti
di “Ca’ delle rose”. Obiettivo del 2015 sarà
rafforzare e intensificare le relazioni con il territorio – già avviate con le passeggiate settimanali in quartiere, le gite, le mattinate in
biblioteca e il caffè al bar come momento di
socializzazione –, in un’ottica di inclusione
sociale delle persone accolte nella comunità,
libere di muoversi e in grado di essere sempre più autonome.
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31/3/2015 un­anno­di­ca­delle­rose­la­comunita­alloggio­per­persone­con­disabilita­della­coop­sociale­castel­monte­a­mogliano­veneto » News » Legacoop …
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24/3/2015
Un anno di “Ca’ delle Rose”, la comunità alloggio per persone con disabilità della coop sociale Castel
Monte, a Mogliano Veneto
È passato un anno da quando la piccola comunità alloggio “Ca’ delle rose” della cooperativa sociale Castel Monte a Mogliano Veneto (Treviso) ha aperto le porte
per ospitare dodici persone parzialmente autosufficienti con disabilità cognitivo comportamentali, affidate dall’Ulss 9. Sono sei uomini e sei donne – l’età media è 51
anni – tutti provenienti dall’ex istituto “Costante Gris”. La festa di compleanno, aperta anche alla cittadinanza e al quartiere, si è tenuta sabato 21 marzo ed è stata
l’occasione per fare il punto sul primo anno di vita della struttura: un 2014 che ha visto al centro la conoscenza reciproca tra ospiti, operatori e abitanti e la
sperimentazione della convivenza e della vita di comunità.
«È stato un anno di lavoro intenso, ma davvero molto soddisfacente e ricco di risultati, in cui si sono compiuti molti passi in avanti per l’autosufficienza quotidiana
delle persone prese in carico, a partire dallo svolgimento delle faccende domestiche quotidiane» afferma Marika Bozzato, coordinatrice della comunità. «Il
nostro progetto – prosegue – intende inserire e integrare gli ospiti nel contesto sociale di riferimento, la città di Mogliano Veneto, rispettando i diritti e i bisogni delle
persone e restituendo loro la dignità negata dal processo di istituzionalizzazione».
Grande attenzione e disponibilità sono state dimostrate dalla parrocchia, dagli scout, dai commercianti, dal quartiere tutto e dal Comune. In particolare con Coop
Nordest, che a Mogliano proprio nelle vicinanze della comunità ha un punto vendita, è di prossimo avvio un progetto di educazione all’alimentazione e al consumo
consapevole che mira a potenziare il grado di autonomia degli ospiti di “Ca’ delle rose”. Obiettivo del 2015 sarà rafforzare e intensificare le relazioni con il territorio
– già avviate con le passeggiate settimanali in quartiere, le gite, le mattinate in biblioteca e il caffè al bar come momento di socializzazione –, in un’ottica di
inclusione sociale delle persone accolte nella comunità, libere di muoversi e in grado di essere sempre più autonome. 0
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