Travolto dall`ambulanza impazzita
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Travolto dall`ambulanza impazzita
-MSGR - 05_LATINA - 37 - 07/01/17-N: 37 Sabato 7 Gennaio 2017 www.ilmessaggero.it Latina Travolto dall’ambulanza impazzita Singolare episodio al Goretti, il mezzo si è “sfrenato” e ha colpito una delle persone che erano sulla discesa ` IL CASO Da parente in attesa di avere notizie di una persona accompagnata in ospedale, alla sala operatoria. Quando si dice trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Ne sa qualcosa un quarantenne travolto intorno alle 13,30 da un’ambulanza al “Santa Maria Goretti” di Latina, mentre si trovava sulla discesa del pronto soccorso. Una fatalità che ha rischiato di trasformarsi in tragedia, perché l’ambulanza lo ha investito e ferito gravemente, ma per fortuna non corre pericolo di vita. L’ambulanza - che trasportava un paziente in codice rosso - era arrivata a sirene spiegate come avviene in casi del genere e si era fermata nella cosiddetta “camera calda”, di fronte all’ingresso del pronto soccorso destinato proprio ai mezzi di emergenza. Gli accessi, infatti, sono due: uno per chi arriva con la propria auto e quello esclusivamente per le barelle trasportate dalle ambulanze. Uno spazio al centro fra la salita d’accesso e la disce che conduce verso il parcheggio dove i mezzi di emergenza si spostano per lasciare spazio nella stessa “camera calda”. Caso ha voluto che nello AL PRONTO SOCCORSO SI È RISCHIATO IL PEGGIO OPERAZIONE D’URGENZA DOPO L’INVESTIMENTO stesso momento arrivasse un elicottero per un altro caso grave e che alcune persone - come spesso accade - si trovassero appoggiate alla balaustra della discesa. È stato un attimo: l’ambulanza si è fermata come altre centinaia di volte, il personale a bordo è sceso per prendere la barella e portarla in pronto soccorso, il veicolo si è “sfrenato” ed è andato inesorabilmente verso la discesa. Pochi metri dopo e ha colpito l’uomo, quindi la balaustra e ha terminato la sua corsa pochi metri dopo. L’allarme è scattato immediatamente, sia fuori sia all’interno della sa- la d’attesa c’erano decine di persone e il ferito sembrava in gravi condizioni. Soccorso e trasportato prima nel dipartimento di emergenza e poi in sala operatoria, le sue condizioni sono serie. Visibilmente provato l’autista, suo malgrado protagonista di questa vicenda. Sull’episodio l’Ares 118 ha chiesto una relazione per cercare di capire cosa è accaduto. Alla fine l’importante è che si possa raccontare. Perché poteva andare molto peggio. Giovanni Del Giaccio Sono “attivi” meno che nelle altre province del Lazio i cittadini pontini. In percentuale circa un punto, che si recupera abbondantemente con i “parzialmente” attivi che superano di gran lunga la media regionale. Facendo scendere, di conseguenza, la percentuale di “inattivi”. Sono i dati dell’ultimo rapporto “Passi” (Programmi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) diffuso dalla Regione Lazio e relativo agli anni dal 2012 al 2015 e riferito a chi ha . «L’attività fisica praticata rego- Incidente e paura, ma nulla di grave Ciclista investito in via del Lido Incidente in via del Lido, dove un ciclista è stato investito da un’auto ed è “volato” per alcuni metri. L’episodio è avvenuto in mattinata, quando per il giorno della Befana un gruppo di amanti della bici si trovava su via del Lido per una passeggiata. Per cause che la Polizia locale di Latina ieri stava ancora accertando, la Smart condotta da una donna di origine romena ha colpito il ciclista. Trasportato in ambulanza al “Santa Maria Goretti”, le sue condizioni per fortuna non sono particolarmente gravi. Lesioni, grande spavento, ma non è in pericolo di vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pontini sedentari ma non troppo LO STUDIO Il ferito era tra le molte persone all’esterno ad assistere all’arrivo dell’elicottero. L’Ares 118 chiede una relazione ` larmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità si legge nel rapporto - Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità». è noto e accettato universalmente, ormai che si raccomandano alla popolazione adulta: 30 minuti INCIDENTE I rilievi della polizia locale di attività moderata al giorno per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni. «Promuovere l’attività fisica rappresenta pertanto un’azione di sanità pubblica prioritaria, ormai inserita nei piani e nella pro- I DATI DEL RAPPORTO “PASSI” CHE METTE A CONFRONTO LE REALTÀ DEL LAZIO IL 30% DEI CITTADINI NON FA ATTIVITà FISICA grammazione sanitaria in tutto il mondo». Nella Asl di Latina il 27% delle persone intervistate ha uno stile di vita attivo, il 43% è parzialmente attivo e il 30% è completamente sedentario. Nel Lazio si stima che solo una persona adulta su tre (30%) pratichi l’attività fisica raccomandata, mentre il 33% può essere considerato completamente sedentario. «È presente una percezione distorta dell’attività fisica praticata: circa un sedentario su cinque ritiene di praticare sufficiente movimento - si afferma ancora nel rapporto - La percentuale di sedentari è più alta in sottogrup- Provincia al voto, si rischia lo stallo tra gli schieramenti PROVINCIA Un rischio di stallo in Consiglio. È quello che potrebbe emergere dalle elezioni di domani, domenica 8 gennaio, quando 473 consiglieri comunali e primi cittadini dei 33 Comuni del territorio pontino saranno chiamati al rinnovo dell’assise di via Costa. L’esame delle forze in campo porta infatti alla possibilità di un sostanziale pareggio: tre consiglieri provinciali a testa per ciascuna delle 4 liste in campo, Pd, Civiche Pontine (promossa dai sindaci di Latina, Aprilia e Bassiano, Damiano Coletta, Antonio Terra e Domenico Guidi), ProvinciaViva (unione di CuoriI- taliani-Idea, FdI Ncs e l’ex Udc), FI. Oppure tre consiglieri a testa per le prime tre liste, due per FI e per il 12esimo si dovrebbe aspettare il calcolo dei resti. Sia come sia, appare un Consiglio decisamente in bilico, fermo restando che il presidente, Eleonora Della Penna, tredicesimo LE QUATTRO LISTE PROBABILMENTE NON ARRIVERANNO AD UNA MAGGIORANZA SERVE UN’INTESA, MA APPARE COMPLICATA consigliere in campo, ha comunque diritto di voto nell’assise di via Costa. Anche se la situazione attuale al termine appariva ancora di più a rischio di stallo (con sei consiglieri in maggioranza e altrettanti in opposizione), nelle segreterie provinciali si comincia a pensare a possibili alleanze o intese per l’imminente consiliatura. Tutto da definire dopo l’esito del voto, a differenza di quanto avvenne due anni fa, alla prima esperienza di consultazione di secondo livello dopo la riforma Delrio che mutò gli aspetti delle Province. Nel 2014, infatti, gli accordi politici avvennero prima del voto, soprattutto per la scelta del candidato presidente della Provincia, esigenza che oggi CONSIGLIO PROVINCIALE La sala “Cambellotti” non esiste, dato che la Della Penna durerà in carica altri due anni. Proprio la Della Penna potrebbe essere ago della bilancia: come sindaco di Cisterna, vive infatti di una maggioranza in cui chiave di volta è Enrico Tiero, ovvero, tradotto in via Costa, ProvinciaViva. Ma se ProvinciaViva ha il tema di eleggere, nella coalizione, rappresentati di Cisterna (come anche di Terracina), per le Civiche pontine esiste quello di eleggere, accanto a due di Latina, anche uno di Aprilia. E dato che in questa tornata non c’è un tema di candidato presidente, le intese possibili avverranno dopo il voto. «Intese» e non «alleanze». Dal Pd, bocche cucite fino all’esito del voto, ma la storia recente insegna come Salvatore La Penna abbia lavorato a lungo su diversi temi insieme a sindaci civici come Damia- pi di popolazione che potrebbero beneficiarne di più e in particolare persone con sintomi di depressione, ipertesi, obesi o in sovrappeso». Una “tirata d’orecchi” per i medici, perché a quanto emerge «non promuovono ancora sufficientemente uno stile di vita attivo tra i loro assistiti». Rispetto al Lazio la provincia di Latina è leggermente sotto la media della sedentarietà che vede il record negativo a Rieti (il 56% della popolazione non svolge attività fisica) e positivo a Viterbo, dove solo un cittadino su cinque è da considerarsi totalmente sedentario. © RIPRODUZIONE RISERVATA no Coletta, soprattutto nell’ambito della conferenza dei sindaci e dell’assemblea dei soci pubblici dell’Ato 4, ovvero sulla governance di Acqualatina. Pd che sarebbe pronto a governare quindi con Coletta, ma anche con Tiero, riconfermando uno schema di maggioranza già visto. Da Lbc, ovvero dal movimento di Coletta, il segretario Pietro Gava ribatte un «no ad alleanze organiche, ma un sì a intese su punti singoli, su temi trasversali. Al di là comunque della composizione futura, c’è un elemento certo: un riequilibrio nel protagonismo dei Comuni del nord, come Aprilia, e del centro della provincia. Latina sarà protagonista anche su temi legati all’intercettare risorse per viabilità e edilizia scolastica. Intese con il Pd? Sull’acqua ci sono possibilità di convergere tutti insieme, ma altri temi possono metterli in difficoltà, come i rifiuti: la Regione poteva far diventare Latina la discarica di Roma, e il Pd ha votato un’altra cosa in Provincia». Andrea Apruzzese © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ex mattatoio Cerocchi all’asta il 12 gennaio Palazzo Rappini chiuso Il sindaco: «Comune non interessato a rilevarlo» un mese per le verifiche PONTINIA Sarà venduto all’asta il prossimo 12 gennaio il complesso industriale, ex mattatoio Cerocchi sito sulla Migliara 42 nel Comune di Pontinia. L’ordinanza di vendita immobiliare nella procedura fallimentare è stata pubblicata dal Tribunale di Latina ad un prezzo base di oltre 396 mila euro, oltre alle imposte e gravami di legge. Si tratta indubbiamente di un sito molto importante per il territorio ma da decenni si trova in completo stato di abbandono e negli ultimi anni è diventato anche luogo di incendi e discarica a cielo aperto. Il complesso è costituito da di- versi fabbricati che occupano un’aria di circa 6650 mq. La struttura risale agli anni Settanta prima come mattatoio di ovini con stalle di sosta, fienile, officine, e poi anche come laboratorio di lavorazioni delle pelli con reparti di essiccazione, lavorazione e conservazione. Nel tempo era stato realizzato anche un reparto di lavorazione di sottoprodotti con celle frigorifere ed altre strutture adiacenti. Per molti anni il complesso è stato un volano dell’economia della città e creato occupazione per molti anni, poi nel 1999 la crisi ed il fallimento. Da oltre 25 anni lo stabile è stato ceduto all’incuria e all’abbandono e adesso sarà venduto. L’esperimento di vendita si terrà il 12 gennaio a partire dalle ore 9,30 presso i locali del Tribunale di Latina. Gli offerenti dovranno depositare una somma pari al 30% del prezzo base di cui il 10% a titolo di cauzione ed il restante 20% per deposito spese. Il comune di Pontinia non è interessato al sito, raggiunto te- DA 25 ANNI E’ IN ABBANDONO PREZZO BASE 396 MILA EURO PER L’AREA E I FABBRICATI lefonicamente il sindaco Carlo Medici ha dichiarato: “Il sito è stato indubbiamente una realtà molto importante per l’economia della città negli anni Settanta e successivi ma non è nostra intenzione partecipare all’asta. Il complesso non è di nostro interesse, il sito è in fase di abbandono da molti anni,non credo nemmeno che possa essere riconvertito. La nostra amministrazione per il 2017 ha altri obiettivi. Stiamo lavorando per rilevare strutture ex cantoniere e altri immobili della Regione Lazio e per riqualificare strutture pubbliche storiche delle nostra città”. Alessandro Mattei © RIPRODUZIONE RISERVATA SEZZE Lo storico Palazzo Rappini, sede degli uffici comunali della SPL Sezze, di Acqualatina e della Compagnia dei Lepini, a giorni dovrà essere chiuso per 4 settimane per le prove di peso dei solai dopo le crepe riscontrate sui muri e accertate dai Vigili del Fuoco di Latina. Lo ha comunicato il dirigente del settore tecnico, la quale dovrà decidere anche lo spostamento temporaneo degli uffici per tutto il tempo necessario alle operazioni. Il Settecentesco Palazzo di via Umberto, sito nel cuore del paese, era stato sgomberato lo scorso 2 dicembre a seguito di fessure comparse sul soffitto. Da qui il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e la prescrizione di verifiche statiche dell’immobile. L’immobile però non è mai stato dichiarato inagibile, infatti si pensa che le crepe non siano derivate da un cedimento strutturale legato al sisma ma dalla vetustà dell’edificio stesso. Contestualmente, dopo la chiusura del Palazzo, verranno comunicati i luoghi dove saranno ubicati momentaneamente gli uffici dei servizi comunali. A.Mat. -TRX IL:06/01/17 21:59-NOTE: © RIPRODUZIONE RISERVATA