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Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Tricia è una mamma, malata terminale per un tumore al fegato. Il suo cruccio più grande non è la malattia e la condanna che porta, ma il suo piccolo Wesley, 8 anni. E’ sola e non ha nessuno cui affidarlo: chi se ne prenderà cura?. Poi il miracolo. Quell’infermiera così professionale e gentile ha già una grande famiglia con quattro figli, ma un cuore anche più grande e un marito altrettanto. A casa loro c’è posto anche per un altro figlio. E, finché ci sarà, anche per la mamma, visto che il mese di vita che le hanno diagnosticato a maggio non è ancora finito. Facciamo tifo per loro. Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 25 settembre 2014 - € 1.00 N. 33 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Dall'Albania Papa Francesco ha voluto iniziare il suo incontro con il vecchio Continente proprio dall’Albania, uno stato economicamente e politicamente marginale. Una visita per scoprire da vicino la storia e l’anima di questo popolo che non dimentica le sue ferite ma che da tempo ha imboccato la via della riconciliazione. Un momento di profonda commozione l’abbraccio commosso del Papa con un sacerdote e una suora superstiti della persecuzione comunista, due testimoni che non hanno perso la vita, ma di fatto hanno vissuto lo stesso tipo di esperienza di coloro che sono stati uccisi. In questo viaggio la presenza del martirio è stata molto forte. 40 grandi foto di martiri lungo la via centrale hanno dato il senso di quello che è stato vissuto in un paese martoriato per 50 anni. Ai giovani che lo hanno accolto con grande entusiasmo ha chiesto di saper dire di no all’idolatria del denaro, alla falsa libertà, alle dipendenze e alla violenza, proclamando che “il bene paga più del denaro”. Oggi non ci sono più le sfide dell’ateismo ideologico comunista, avversatore di Dio, ma c’è il consumismo con i suoi nuovi idoli, l’individualismo, con tutte le insidie del materialismo di fatto ateo. Sfide reali sempre più presenti che vanno affrontate con decisione. Per noi e per gli Albanesi. Come anche quando, abbracciando i bambini, ha ricordato che l’amore è capace di perdonare, se si manifesta nella carità operativa verso i piccoli e i bisognosi. Ricordiamolo: il superamento di ogni recriminazione legata al passato, la capacità di perdono e di riconciliazione vale per gli albanesi, ma vale per tutti. La carità ci aiuta ad andare al di là di noi stessi per creare le condizioni di una pace vera, profonda, quotidiana in casa, nel condominio, in parrocchia, in città. Ce n’è bisogno in Albania, ma ce n’è bisogno dappertutto. Gesualdo Purziani Per affidare al Signore il servizio ai bambini, ragazzi e giovani. Insieme, con il vescovo Giuseppe, nella nostra chiesa diocesana Diocesi di Senigallia Mandato ai catechisti e agli educatori CATTEDRALE di SENIGALLIA Martedì 30 settembre 2014 ore 21.00 • preghiera iniziale • intervento di don Luciano Bedini Paolucci, della diocesi di Ancona – Osimo, sul documento della Cei, “Incontriamo Gesù”, Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia • preghiera con mandato ai catechisti • intervento del Vescovo • benedizione conclusiva e saluti Chiedere La richiesta di preghiera di Francesco per il Sinodo della Famiglia tocca tutti e tutte Siamo abituati a non chiedere o a chiedere solo quanto ci interessa e ci preme? Non chiedere è componente di una forma d’educazione ma anche di una forma di maturità della persona. Imparare a chiedere e a non chiedere implica che si possegga ormai in atto un quadro di valori, di insegnamenti vitali che plasmano la persona e le sue relazioni. Indubbiamente, oggi, parlare di persona e di maturità getta nello sgomento, visto e considerato quanto il pensiero, anche quando c’è, presenti un volto oscuro. Quando poi la richiesta si sposta di piano e non si tratta più di cose o di vantaggi ma si apre all’ambito dello spirito, il rischio è evidente: bacia pile, topi di sacrestia, quando si chiede di pregare per se stessi o per qualche realtà che tocca da vicino. Eppure la richiesta della preghiera contiene in sé una molla vitale e una “self image” (non il “selfie” tanto di moda!) che si impone alla storia intera e diventa un gesto universale, trapassa cioè il proprio luogo, la propria perimetrata richiesta e si dilata e rimbalza su tutta la terra e su tutti gli individui. Francesco, nostro Pastore, ne è grande maestro con il suo continuo richiamo e ci costringe ad uscire dalla tela di ragno, da cui ci lasciamo avviluppare, per proiettarci in una dimensione umana ampia ed insieme radicale. Chi chiede di pregare e non lo fa per gesto scaramantico o come se toccasse un cornino, porta fortuna o lancia jella, ma per lasciar salire dal suo profondo il legame che lo stringe all’Altissimo, alla Chiesa e all’umanità, svela il proprio volto profondo, quello trasparen- te, quello che irraggia luce e benedizione. Per questo, mentre gli eventi capitali sembrano travolgerci ed imprimere alla storia dei moti malefici irresistibili, la preghiera richiesta e donata diventa sanazione, svolta, forse impercettibile ma reale nel suo sollecitare il Creatore a snebbiare lo sguardo di chi ha in mano i comandi delle guerre, di chi gioca sul destino degli innocenti, di chi muove quelle leve distruggenti che interagiscono in ogni continente, in ogni paese, e possono annichilire. La richiesta di preghiera di Francesco per il Sinodo della Famiglia tocca tutti e tutte indistintamente, perché tocca il nucleo vitale ed ineliminabile della vita. Il tentativo in atto di mutare con un’ideologia la struttura, che da sempre ha retto la nostra società e ne forma il grembo generatore, non dimostra immediatamente il suo lato perverso e pervertitore in nome di una presunta libertà e di una modernità che vuole uscire dalle lande dei precetti ecclesiastici e dagli schemi ritenuti obsoleti. Stiamo giocando su piani diversi, antropologici, morali ed ecclesiali, il futuro del nostro pianeta che sarà popolato non da persone generate da una coppia che si ama ed alleva i propri figli in quel nucleo che sarà sempre il grande riferimento di gioia e di dolore, di comunione e di sano confronto, ma da persone assemblate, come pezzi di un puzzle, organizzato a priori. Da chi? Da poteri oscuri intrisi di interessi pecuniari? Famiglia significa vincolo stretto ed amato, vincolo di mentalità, di pensiero donato e ricevuto. Anello che parte da una generazione e ne aggancia un’altra, con voce di tradizioni, di lingua, di gesti e di abitudini. Di vita. Cristiana Dobner in questo numero 8-9 L'invasione dei droni Oltre alla guerra, nelle vite 3 A Serra de' Conti Due passi in collina 10 Passeggiata solidale Le Acli per la città alluvionata 2 attualità la voce misena 25 settembre 2014 Una nonna nel pallone La malattia dell'ingiustizia L'epidemia di ebola ha già ucciso 2.500 persone, mentre i contagi raddoppiano ogni settimana. Roberta Petrucci, pediatra di Msf Una tuta bianca, gialla e verde con un grembiule davanti, occhiali, mascherina e cappuccio. Una sorta di scafandro dentro il quale è difficile respirare e si soffoca dal caldo. Senza è impossibile curare i malati di Ebola. Per renderlo meno disumano agli occhi dei pazienti, molti dei quali costretti ad una morte straziante soli e lontani dai familiari, medici e infermieri scrivono a penna sul grembiule il proprio nome. Questa è la prima precauzione e la condizione necessaria al lavoro degli operatori umanitari di Medici senza frontiere nei cinque centri di isolamento che gestiscono in Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry, i Paesi dell’Africa occidentale più colpiti dall’epidemia, che ha già ucciso 2.500 persone, mentre i contagi raddoppiano ogni settimana. Nonostante i progressi nelle cure (la mortalità è scesa dal 90 al 50%) le stime al ribasso prevedono almeno 7.000 vittime. Il contagio si sta allargando anche al Senegal e alla Nigeria, perché tra i Paesi africani è difficile monitorare le frontiere. Ne abbiamo parlato con il medico pediatra Roberta Petrucci, che è stata cinque settimane nell’epicentro dell’epidemia, al confine con Sierra Leone e Guinea. Cosa ha trovato appena arrivata? Una situazione catastrofica. Malgrado abbia lavorato tanti anni con Msf ed abbia visto molte emergenze era indescrivibile. La malattia è terribile, con una mortalità fino al 90% all’inizio dell’epidemia. I pazienti entrano nel centro e nella maggioranza dei casi escono in una bara. Anche se lavoriamo in condizioni molto difficili, con tute inumane, cerchiamo sempre di instaurare con i pazienti un rapporto umano. Parliamo con loro, offriamo supporto emotivo e psicologico, li aiutiamo a mangiare. La popolazione come sta reagendo? La popolazione è estremamente spaventata, la paura è palpabile. Ci sono villaggi che hanno perso metà della loro popolazione a causa dell’ebola, e persone che non conoscevano nemmeno la malattia. Questo è stato uno dei motivi principali per cui si sta diffondendo in maniera così rapida e capillare. Abbiamo trovato un centro di isolamento con 10 posti letto che nel giro di qualche giorno ha accolto 140 pazienti. Ad un certo punto siamo stati costretti a rifiutare pazienti perché non eravamo più in grado di accoglierli. C’è uno staff di medici, infermieri e logisti del posto estremamente motivati a lavorare con noi, nonostante tutti abbiano avuto dei lutti all’interno della propria famiglia o comunità. Con le cure, anche se non specifiche, in alcuni nostri centri la metà dei pazienti escono guariti. Come si lavora con la paura del contagio e l’urgenza di salvare vite umane? È un lavoro estremamente difficile per la pressione psicologica di dover fare del proprio meglio, mantenendo la propria sicurezza e quella dei colleghi. La paura è importante perché ci permette di mantenere sempre alta l’allerta e ridurre al minimo il rischio. Bisogna seguire i protocolli in maniera accurata. La fatica fisica è molto presente. Sentite il sostegno della comunità internazionale? Sinceramente siamo molto soli in questa lotta. È importante parlarne e che ci sia la consapevolezza degli enormi bisogni. Però è arrivato anche il momento di agire su diversi livelli: aumentare il numero di posti letto nei reparti di isolamento; aumentare la presenza nelle comunità per fare educazione e permettere alla popolazione di proteggersi; aumentare il tracciamento di tutte le persone a contatto con pazienti positivi. Bisogna arrivare in tutte le comunità e farlo subito. Ogni giorno in più sono persone in più che si infettano e muoiono. Gli Usa hanno annunciato l’invio di tremila militari per combattere l’Ebola… Quando parliamo di militari sono corpi medici. C’è bisogno di personale medico competente che possa agire in prima linea per una patologia di non facile gestione. Che siano attori istituzionali, non istituzionali, protezione civile o unità mediche, sono tutti benvenuti. È necessaria un’azione di massa altrimenti sarà sempre peggio. a cura di Patrizia Caiffa “Le avevo promesso che sarei andato da lei se avessi segnato, e ogni promessa è debito, con lei poi ancora di più”. Alessandro Florenzi, classe 1991, ha spiegato così la sua corsa liberatoria dal campo alle tribune per abbracciare sua nonna Aurora, 82 anni, per la prima volta sugli spalti a tifare per il nipote. È il tredicesimo minuto del primo tempo, lo scatto dell’abbraccio improvviso, che lascia di stucco tutto l’Olimpico - fa immediatamente il giro del web e diventa l’immagine simbolo di Roma Cagliari 2-0. C’è gioia, amore, passione in quell’abbraccio tra nonna e nipote. C’è il calcio trasmesso e respirato di generazione in generazione in una famiglia romana unita e semplice, dal sapore antico (ma per fortuna anche nuovo) e genuino. “È stata un’emozione grande oggi per me”, ha confessato nonna Aurora prima di lasciare lo stadio: “Non sono stata bene, per questo non ero mai venuta a vederlo allo stadio. Mi sono messa a piangere perché anche mio marito Nisio giocava a pallone e Alessandro mi ha ricordato lui”. “Mi hanno tramandato questa passione”, ha confermato Alessandro condividendo la sua gioia con l’Olimpico. Una famiglia “pallonara” contagiosa. Perché il calcio, come la fede, si trasmette per contagio. Chissà se ci sarà anche nonna Aurora tra le decine di migliaia di nonni di tutto il mondo che domenica prossima, in piazza san Pietro, incontreranno per la prima volta il Papa? Noi, lo confessiamo, facciamo il tifo per lei, vestaglietta di maglina e fazzoletto bianco enorme per asciugare le lacrime. Di gioia, stavolta. E allora: “Evviva le nonne!”. Magari cattoliche, in grado di trasmettere la fede (non solo calcistica) di generazione in generazione. Barbie, la più famosa bambola del mondo, in versione religion Religione di plastica Dopo la Barbie ballerina e quella con i costumi del mondo, un nuovo trend si è impossessato della bambola più famosa del mondo: la versione religion kit. E così ecco la Barbie Vergine Maria e dea Kalì, tanto per non far torto a nessuno. Non solo, per ampliare l’offerta ed essere certi di non trascurare alcuna possibilità di vestizione (come se si trattasse di una questione folkloristica), i panni vestiti dalla pupattola sono, di volta in volta, quelli di santa Giovanna D’Arco, della Vergine di Luján o di Maria Maddalena, della Vergine di Lourdes e pure di quella di Fatima, con i tre pastorelli a corredo. Pensate sia finita? Se così fosse dimentichereste che c’è anche la componente maschile della coppia di plastica. Quindi ecco il fido ed eterno fidanzato Ken nei panni di Gesù, san Rocco, san Sebastiano e, per il politically correct, di Buddha. Qualcuno potrebbe pensare che l’ufficio marketing del Vaticano sia impazzito e abbia avviato un restyling un po’ audace della produzione figurativa cultuale, ma la verità è che la versione religiosa dei due manichini mignon è ufficialmente la provocazione di due artisti argentini, Pool Paolini e Marianela Perelli. I 33 esemplari prodotti faranno parte dell’esposizione “Barbie, The Plastic Religion” nella quale Barbie e Ken rappresentano figure della religione cattolica, buddhista e di altri personaggi legati al sacro. I due artisti hanno garantito di non voler urtare la sensibilità religiosa dei fedeli di alcuna religione: questa la ragione, ad esempio, per cui manca un Ken in versione Maometto. Fin qui la notizia. Da adesso cominciano le domande. Chi ha diritto e chi no a vendere immagini legate ai culti religiosi? In base a quale discrezione e attenzione la Madonna sì e Maometto no? Che differenza c’è tra provocazione e cattivo gusto? La religione è davvero così di plastica che si può ridurre la devozione a oggettistica? Sono gradite risposte, anche se le installazioni artistiche (vogliamo definirle così?) non arriveranno mai nei negozi. Intanto invitiamo i genitori a lavorarci su fin d’ora, a spiegare ai figli perché una bambola non sempre è un omaggio, per decostruirne il ruolo fittizio e ricostruire la catechesi vera. Prima che si comincino a vendere anche la chiesa apribile completa di accessori o che qualche buontempone si inventi profeta della madonna Barbie. ° 5 CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI AVULSS MONDOLFO - MONTEPORZIO 30 SETTEMBRE 16 DICEMBRE 2014 Sede del Corso Il primo incontro si terrà a Mondolfo in Via Cavour presso il Salone Aurora (Sant’Agostino) Gli incontri seguenti si terranno a Mondolfo in Corso della Libertà, 34 nella sala attigua alla Biblioteca Orario Il corso si terrà tutti i martedì e i venerdì dalle ore 20,30 alle ore 23,00 Il corso è gratuito INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI Associazione Avulss di Mondolfo Piazza Mario del Monaco, 3 (Piazza del Popolo) 61037 – Mondolfo Tel. 0721/930093 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 11,00 Tel. 0721/959019 - 0721/959313 ore pasti Con il sostegno e la collaborazione del due passi in collina la voce misena 25 settembre 2014 3 Serra de' Conti In uno stupendo paesaggio, le mura del paese racchiudono tradizioni e tesori d'arte ITINERARI Ogni settimana La Voce Misena propone una gita che parte da una bella chiesa della nostra diocesi. Iniziando da dove si è celebrata la festa del Signore L'arte di ieri e di oggi Domenica 28 settembre 2014, La Voce Misena propone una gita a Serra de’ Conti, che per questa volta può essere estesa anche a lunedì 29 Settembre, giorno di San Michele. Per l’occasione la Chiesa di San Michele, che si trova in corso Roma, sarà aperta per tutto il giorno e don Emanuele Lauretani, parroco di Santa Maria De Abbatissis, vi celebrerà la Santa Messa alle ore 19. San Michele fu edificata nel 1290 dai monaci benedettini camaldolesi dell’Abbazia di S. Maria di Sitria, e fu rimaneggiata fra il 1442 ed il 1480. La data di costituzione della chiesa è impressa sul mattone della chiave di volta del portale laterale. La parte inferiore in pietra presenta elementi romanici, mentre la parte superiore in mattoni è il risultato di rifacimenti in stile gotico. Sulla facciata dell’ingresso principale vi è un portale in legno con decorazioni in pietra a motivi geometrici, caratterizzato da due mani scolpite alla base dei pilastri che sostengono il portale. Per arrivare alla chiesa si può fare una breve passeggiata entrando nel centro storico da Porta di Santa Lucia, che prende il nome dall'omonima chiesa esistente nel XIII secolo all'estremità meridionale del paese. L'arco venne demolito per ampliare l'entrata al Borgo ed i lati della porta vennero decorati alle sommità con vasi ornamentali ancora oggi visibili. Subito dopo la porta sulla destra, entrando, si trova il Monastero e la Chiesa di Santa Maria Maddalena, costruito nel 1600 sulla base di un modesto edificio del 1330, il convento, fino a poco tempo fa abitato da monache Clarisse francescane, ospita tutt'ora al suo interno un refettorio ligneo intagliato del XVI secolo mentre varie tele ed utensili artigianali legati alla vita monastica sono stati ordinati nel Museo delle Arti Monastiche. pagine a cura di Mario Maria Molinari Nel Monastero di Santa Maria Maddalena è collocata la piccola chiesa monastica destinata alle suore. Ciò che colpisce di questa piccola struttura è la particolare forma della pianta ellittica e la ricca presenza di decorazioni e dipinti barocchi. Percorrendo corso Roma, prima di arrivare alla chiesa di san Michele, s’incontra piazza Matteotti, dove si alza la Torre Civica, posta al centro del paese. La torre è stata eretta dopo l'Unità d'Italia, riutilizzando i mattoni e le campane della chiesa di San Francesco, che fu demolita alla fine dell'800. Un altro ingresso per il centro storico si trova subito alle spalle di San Michele, è la Porta della Croce, così chiamata per la presenza di una croce di legno nella sua facciata esterna. In origine era munita di ponte levatoio e guardata da torrioni. Nel 1658, la lunetta dell’arco interno venne affrescata con una Deposizione di Gesù dalla Croce, oggi trasferita per motivi conservativi nella sala consiliare del Palazzo Comunale e sostituita con un’opera contemporanea dal medesimo soggetto eseguita dal Maestro Bruno d’Arcevia. Uscendo da San Michele e prendendo a sinistra si raggiunge piazza IV Novembre, prendendo via Garibaldi, sulla sinistra troviamo un’altra bella chiesa di Serra de’ Conti: la Chiesa di Santa Croce, della seconda metà del XVI secolo. La chiesa è a navata unica con piccola cripta. I lavori di restauro condotti negli anni Novanta hanno riportato alla luce sulla parete di fondo un affresco raffigurante "La Leggenda della Vera Croce", attribuito alla produzione giovanile del pittore marchigiano Giovanni Battista Lombardelli. 4 senigallia la voce misena 25 settembre 2014 notizie dal monc' in piazza • Torna il mercato contadino biologico a Senigallia il sabato, dalle 9 alle 13, presso lo spazio Autogestito Arvultura (via Abbagnano n. 4 nella casetta gialla tra l’Uci Cinema e l’Ipersimply). • Se non ci saranno imprevisti, fra circa un mese dovrebbero iniziare nel nostro Comune i lavori sul ponte di via R.Sanzio. Nonostante il progetto ese- Ecco la piscina! Riapre al pubblico la piscina comunale delle Saline. L’impianto sportivo, totalmente compromesso dall’alluvione dello scorso maggio, è rientrato in funzione alle ore 9 di lunedì 22 settembre. “A poco più di quattro mesi di distanza dai terribili fatti di maggio – ha affermato il sindaco Mangialardi – si rimargina un’altra ferita. Riconsegniamo alla città uno dei suoi impianti sportivi più importanti, pienamente efficiente e pronto ad accogliere le numerose attività che qui si svolgono. Subito dopo gli interventi di prima emergenza realizzati dal Comune, ci siamo attivati per reperire le risorse necessarie a un rapido ripristino della struttura. A nome mio e di tutta la città, ringrazio i dirigenti di Unicredit Marche, i quali hanno risposto al nostro appello con un generoso contributo di 50 mila euro, che ha permesso di coprire gran parte dei costi dei lavori effettuati“. Una vicinanza, quella di Unicredit, testimoniata dalla presenza questa mattina del dott. Stefano Centelli, responsabile dell’Area Marche, del dott. Gianluca Pisello, responsabile delle relazioni con i media, e della dott.ssa Patrizia Castellani, responsabile territoriale del distretto FanoSenigallia. All’inaugurazione hanno preso parte anche Massimo Tesei, responsabile della Uisp di Senigallia che gestisce la piscina, e le società sportive che usufruiscono abitudinariamente dell’impianto. La piscina resterà aperta con orario continuato dalle ore 9 alle ore 21. Oraprenoto Senigallia sempre più smart city. L’ultima novità si chiama OraPrenoto, sviluppato dall’agenzia web Optimamente s.r.l., che consente di prenotare on line i campi sportivi delle Saline, come già quelli del Vivere Verde, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il servizio, che entrerà in funzione da lunedì 22 settembre, offre un lungo elenco di vantaggi agli utenti. Anzitutto, la facilità di utilizzo: una volta effettuata la registrazione saline. cutivo non sia ancora definito nei dettagli, l’Amministrazione comunale prevede che i lavori, una volta iniziati, dovrebbero durare due o tre mesi. Il ritorno alla normalità è quindi previsto nei primi mesi del 2015. Lo speriamo perché i disagi, che questo stato di cose crea, sono tanti. • E’ stato aperto agli automobilisti un nuovo parcheggio di 30 posti in via Carducci, subito dopo Porta Lambertina. E’ stato realizzato nell’area dell’ex Arena Italia che è stata bonificata, pulita e messa in sicurezza, mentre nell’area ex Sacelit i posti per parcheggiare sono addirittura 600. Attraversando poi la strada, vi sono altri 80 posti auto realizzati nell’area dell’ex Cantiere Navalmeccanico, dopo che le navi in costruzione - che vi si trovavano da decenni - sono state rimosse ed il luogo bonificato. Tanti non sono ancora abituati a recarsi nel centro storico da questa parte della città, ma la disponibilità dei parcheggi che si sono creati negli ultimi tempi merita di usufruirne perchè gli “storici” parcheggi di piazza Sinoncelli e di piazza Garibaldi sono quasi sempre pieni. • Una lettrice ci ha fornito una notizia che ha letto su un noto settimanale: sembra che tenere in casa o in ufficio una “pianta” verde (certo di piccole dimensioni) aiuti a lavorare meglio. • A Senigallia, per consentire di mettere ulteriormente a norma la Scuola “Puccini”, anche dopo una prima fase, due classi sono oraprenoto.com con il proprio nome, cognome ,indirizzo e-mail e numero di cellulare, si può accedere al sistema tramite login da computer o dispositivi mobili. Gli utenti che utilizzano già il sistema al Vivere Verde o agli altri impianti sportivi affiliati a OraPrenoto, invece, potranno utilizzare lo stesso login di sempre senza registrarsi nuovamente. Un servizio al passo coi tempi e in linea con il concetto di “città intelligente”. Per maggiori informazioni sul servizio: www.oraprenoto.com. Pane nostrum ha chiuso i battenti con successo Luciano Verzolini Il sindaco Maurizio Mangialardi ha incontrato Luciano Verzolini, ex presidente della Fondazione Opera Pia Mastai-Ferretti, dimessosi dal suo incarico lo scorso aprile, dopo 19 anni di presidenza e 6 di consiglio. Si è trattato di un incontro ufficiale, ma all'insegna della cordialità, durante il quale il primo cittadino ha ricordato il lungo e tenace impegno di Verzolini a favore della crescita della fondazione e al costante miglioramento dei servizi per i suo ospiti. "A Luciano Verzolini - ha affermato il sindaco - mi lega un grande rapporto di stima e rispetto che parte da lontano, da quando egli era presidente del consiglio comunale e io alla mia prima esperienza da consigliere, e che si è andato consolidando nel tempo, nel reciproco confronto sul ruolo della Fondazione nella città. Se oggi la Fondazione costituisce un patrimonio inalienabile di tutta la città e del territorio, lo si deve in larghissima parte a Verzolini, che ha rappresentato e continua a rappresentare ancora adesso un esempio di rigore, dedizione e passione per ogni amministratore del bene comune". Al termine dell'incontro, a cui hanno partecipato anche il vicesindaco Maurizio Memè, il presidente del consiglio comunale Enzo Monachesi e il presidente della IV commissione consiliare Simeone Sardella, il sindaco Mangialardi ha consegnato una targa a Verzolini "per lo straordinario contributo dato al buon governo dell'Opera Pia". Il pane desiderato La XIV edizione di Pane Nostrum che si è svolta a Senigallia dal 18 al 21 settembre è stata davvero speciale. La stima delle presenze alla Festa del Pane 2014 supera le 40.000 della precedente edizione. Oltre ai numeri ciò che emerge sempre più è la partecipazione di un pubblico di qualità. Tra corsi di panificazione, laboratori, show cooking e incontri tutte le attività di Pane Nostrum 2014 hanno visto crescere la partecipazione del pubblico. Oltre 350 gli iscritti ai corsi per imparare a fare e conoscere il pane e centinaia di bambini (200 solo nella giornata di domenica) hanno partecipato ai laboratori didattici loro dedicati. Lo Street Food proposto sul prato della Rocca Roveresca legato a realtà marchigiane di pregio ha allungato l’orario di apertura dell’evento che nel weekend è proseguito fino a tarda sera, accogliendo tantissime persone in una atmosfera piacevole e di autenticità. Presi pacificamente d’assalto gli stand dei produttori agri- coli marchigiani che insieme ai panificatori sono stati le star della manifestazione. Esprime grandissima soddisfazione il Direttore di Confcommercio Marche Centrali Massimiliano Polacco per la riuscita e la crescita di Pane Nostrum che “attraverso un ampliamento della programmazione, a partire proprio laboratorio di Idee in Fermento, ha compiuto un ulteriore saluto di qualità. Approfondimenti scientifici e incontri autorevoli hanno messo in una proficua sinergia le eccellenti realtà produttive della filiera agricola marchigiana. Oltre alla presenza superiore alle aspettative dei visitatori – afferma Massimiliano Polacco – Pane Nostrum è un momento importante d'incontro e confronto tra imprese per creare progetti per la valorizzazione e la crescita del territorio. I nostri panificatori si stanno mettendo in gioco per proporre pani legati alla storia alla nostra tradizione ma con una visione aperta al futuro, dove la qualità del cibo che portiamo sulle nostre tavole assume sempre più importanza”. Altrettanta contentezza per l’ottima riuscita dell’evento la esprime il Direttore Regionale CIA Evasio Sebastianelli “per l’affluenza di pubblico per la qualità dell’offerta, per la qualità delle presenze, per l’importanza degli scambi registrati da parte degli agricoltori presenti e per l'organizzazione di grande spessoree”. Pesceazzurro sbarca a Senigallia adentistretti Dimissioni solidali "Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Vice Presidente del Consiglio Comunale per non sedere più nella Conferenza dei Capigruppo ed esprimere così la mia solidarietà all’amico vero e collega di gruppo consiliare, Gabriele Cameruccio. Non posso accettare di partecipare alle riunioni del massimo organismo gestionale del Consiglio Comunale con i signori capigruppo della maggioranza consiliare che si sono abbassati al livello dei peggiori giustizialisti, denunciando al pubblico ludibrio ed alla gogna mediatica un fatto oltretutto pubblico, ma con il chiaro intento di screditare in primo luogo la persona e poi il politico Cameruccio. L’errore del consigliere è stato quello di apporre una firma di autenticazione alle sottoscrizioni di una lista elettorale, lista che oltretutto non si è nemmeno potuta presentare alle elezioni politiche del 2013, tra le quali firme, una è risultata falsa. Un errore, una leggerezza assolutamen- state spostate alla Cesanella e sette hanno trovato posto all’interno dell’ex seminario, già in gran parte occupato dalla “Mercantini”. Gli interventi realizzati durante l’estate, grazie anche alla collaborazione di molte famiglie e Associazioni, hanno garantito il regolare avvio del nuovo anno scolastico anche negli Istituti più colpiti, come nel caso della primaria Leopardi e della Scuola dell’Infanzia di San Gaudenzio. • Il 23 settembre siamo entrati nella stagione autunnale, contrariamente alle altre che iniziano tutte il 21. Il suo ingresso non è stato dei migliori perché ci ha regolato subito una “tromba d’aria”: tanti danni, specialmente sui lungomare, tante cartacce e foglie portate in strada dal vento. te compiuta in totale buona fede, che Cameruccio sta pagando con una condanna dell’autorità giudiziaria e che ha accettato nell’assoluto rispetto della decisione, confermando lo stile che lo ha sempre contraddistinto. Un comportamento assolutamente slegato dalle vicende amministrative cittadine, ma che attiene esclusivamente alla posizione del consigliere Cameruccio come autenticatore di firme elettorali. Ed ecco che oggi la maggioranza, nascondendosi dietro un vigliacco anonimato, pugnala alle spalle Cameruccio, buttandolo in pasto alla “pubblica vergogna” ed adducendo motivazioni assolutamente pretestuose. Vergognatevi! Ho assistito io stesso alle smancerie di solidarietà espresse in sede privata dai sepolcri imbiancati della maggioranza proprio nelle stesse ore in cui veniva servita sul piatto d’argento una vendetta politicamente ignobile e umanamente deprecabile. Alessanro Cicconi Massi" Investire per creare sviluppo, occupazione e affrontare in attacco, non in difesa, gli effetti della crisi economica e dei consumi. Con questi obiettivi, il Pesceazzurro, la catena di ristoranti self-service originaria di Fano sbarca a Senigallia pronta ad affrontare la stagione turistica 2015. “E’ un progetto che inseguiamo da tempo – dice Marco Pezzolesi, amministratore unico del Pesceazzurro -, da una decina di anni cerchiamo di investire nella città di velluto ma ogni buon progetto ha bisogno dei necessari tempi di preparazione e di realizzazione. Ora che tutto è a posto, siamo pronti ad aprire in questo meraviglioso centro, il cui nome, per molti, fa rima con bellezza e turismo. E, anche per questo, possiamo dire di avere la fortuna di essere vicini alla Rotonda”. Il nuovo ristorante del Pesceazzurro, che aprirà in primavera, avrà una superficie di 880 metri quadrati, su una superficie operativa complessiva di 1.500 metri quadrati, per un totale di 400 posti e occuperà una ventina di persone. “E’ un nuovo investimento di espansio- ne della nostra catena – sottolinea Pezzolesi –, che conta già sulla presenza a Cattolica, Milano Marittima, Rimini oltre che sul locale storico di Fano, da dove è partito tutto nel 1979 quando i soci della nostra cooperativa Coomarpesca hanno avuto l’intuizione di proporre al consumatore la bontà e la qualità del pesceazzurro pescato in Adriatico, dalle reti direttamente al piatto”. Una filosofia che, in questi anni, non è mai stata tradita ma che anzi è stata confermata e potenziata. E un domani il Pesceazzurro potrebbe anche pensare al franchising. “Siamo fieri della nostra politica aziendale – aggiunge Pezzolesi – e le conferme arrivano dai nostri fedeli e affezionati clienti. Certo, la crisi l’abbiamo sentita anche noi, come tutti i servizi di ristorazione e il comparto del turismo. Dal 2013 abbiamo registrato un calo del 10% nelle presenze, da 460 a 420 mila, con una diminuzione di clienti durante la settimana, concentrati maggiormente il sabato e la domenica. Dati a cui noi reagiamo puntando ancora di più su noi stessi e sulle nostre potenzialità”. Senigallia la voce misena 25 settembre 2014 Una domenica senigalliese tutta dedicata all'ambiente vicino Puliamo il mondo Domenica 28 settembre prossimo tutti in Piazza Roma a Senigallia alle ore 10. È questo l'appuntamento senigalliese di Puliamo il Mondo, la storica campagna di Legambiente contro l'abbandono dei rifiuti giunta alla XXII edizione, che quest'anno ha come parole d'ordine bellezza e partecipazione. L’iniziativa rientra nell'avviato progetto “ViviAmo il territorio” che da anni vede la collaborazione di molti soggetti per la qualificazione ambientale del territorio ed è organizzata dal Comune di Senigallia, Circolo Legambiente Senigallia, Legambiente Marche, Ipersimply e Ata Rifiuti Ancona con il patrocinio di Regione Marche e Provincia di Ancona. Protagonisti dell'evento senigalliese saranno i cittadini che in compagnia dei volontari di Legambiente e i rappresentanti del punto vendita Ipersimply di Senigallia, ripuliranno alcune aree del centro storico della città. Sarà un giorno di festa, un’occasione per trovare quegli angoli di Senigallia sporcati dalla distrazione e liberarli dall’incuria e dai rifiuti. La cittadinanza è perciò invitata a indicare sul profilo facebook del circolo Legambiente di Senigallia (www. facebook.com/legambientesenigallia) le aree più sensibili della città e soprattutto a partecipare numerosi all’appuntamento. L'iniziativa è stata presentata da Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia, Gennaro Campanile, Assessore Ambiente, Sport, Mobilità, Trasporto Pubblico, Politiche Giovanili del comune di Senigallia, Francesca Pulcini, vice presidente di Legambiente Marche, Andrea Bagalini, responsabile progetti Legambiente Marche, Jacopo Mutti, presidente del circolo Legambiente di Senigallia, Cinzia Burini, Referente Responsabile Sociale Simply Italia. “Iniziative come ‘Puliamo il Mondo’, ha detto il sindaco, vanno nella direzione giusta, perché favoriscono la crescita di una maggiore coscienza civica e di una più alta sensibilità ambientale”. “È importante dar avvio ad un nuovo percorso – ha dichiarato Francesca Pulcini, vice presidente di Legambiente Marche – a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti, così da affrontare una volta per tutte l’emergenza attraverso politiche ambientali ad hoc per ridurre lo smaltimento in discarica, che rimane ancora oggi la principale opzione di gestione dei rifiuti. Ma è anche importante la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini. Per fortuna nella nostra regione ci sono anche tante storie di comuni virtuosi come quello di Mondolfo e Serra de’Conti che, attraverso una corretta raccolta differenziata e il successivo riciclaggio, hanno saputo trasformare i rifiuti in un’opportunità. Puliamo il mondo va proprio in questa direzione: coinvolgere i cittadini in azioni concrete a favore dell’ambiente e diffondere la pratica della raccolta differenziata e del riciclo significa prendersi cura della propria città”. “Sarà un giorno di festa per la città, con lo scopo di trovare gli angoli di città sporcati dalla distrazione – ha commentato Jacopo Mutti, Presidente del Circolo Legambiente di Senigallia -. La città pulita ha bisogno della quotidiana collaborazione di tutti, per questo vi chiediamo di segnalare a questo link o sulla pagina facebook di Legambiente Senigallia i luoghi pubblici che hanno bisogno di un giorno di aiuto per ritrovare la pulizia, il decoro e il profumo della natura.Pulire il mondo è un obiettivo ambizioso fatto di piccoli gesti che permettono di ritrovare la città che desideriamo.” “L’adesione alle giornate di volontariato ambientale Puliamo il Mondo si inserisce in un progetto di partnership continuativo con Legambiente, nato cinque anni fa in occasione dell’apertura del primo IperSimply eco-attento di Senigallia, per lavorare in sinergia con l’amministrazione comunale, particolarmente sensibile alle problematiche ambientali - commenta Carlo Delmenico, direttore RSI e Relazioni Esterne di Simply® Italia-. In linea con il posizionamento sostenibile della nostra insegna, ci impegniamo da anni ad osservare una politica di rispetto dell’ambiente, sostenendo iniziative volte a tutelare l’ecosistema e a suggerire comportamenti ecologicamente virtuosi anche ai nostri clienti, che si stanno dimostrando estremamente attenti a queste tematiche.” “L’Ata Rifiuti è da sempre vicino e attento alla tematica dei rifiuti – ha commentato Matteo Giantomassi dell’Ata Rifiuti di Ancona -. Da sempre siamo presenti e sosteniamo queste iniziative come Puliamo il Mondo in quanto riteniamo che sono dei momenti di grande importanza per sensibilizzare ed educare al rispetto dell’ambiente sia ragazzi che cittadini”. F.P. Una singolare mostra allestita nell'ex Peschieria del Foro Le mie fotografie Domenica 28 settembre 2014, a partire dalle ore 10 presso la pescheria vecchia del Foro Annonario di Senigallia, si svolgerà una singolare e innovativa mostra fotografica di portfolio d’autore in occasione del 2° raduno dei circoli e delle associazioni fotografiche delle Marche. Il progetto itinerante, già alla sua quarta edizione, si chiama ExposeYourself ed è curato e ideato da Simona Guerra e Lisa Calabrese, già curatrici dell’evento annuale “Giornate di fotografia” di Morro d’Alba. Durante la mattinata ad ogni singolo fotografo verrà assegnato un grande tavolo. Egli potrà qui liberamente esporre uno o più serie fotografiche o suoi lavori con le modalità e i soggetti che desidera, permettendo ai visitatori interessati di avvicinarsi e porre domande all’autore sempre presente. Un ExposeYourself non è una semplice esposizione di opere, una lettura di portfolio collettiva o singola o una mostra. Gli obiettivi di un ExposeYourself sono molteplici e fra questi: l’attuazione di un confronto/verifica e di un dialogo “vis a vis” tra l’autore e i singoli fruitori della sua opera, siano essi esperti o meno di linguaggio fotografico; la crescita culturale del gruppo e lo scambio “alla pari” di opinioni con altri fotografi; la promozione del proprio lavoro nei confronti di galleristi, curatori e promotori di eventi quel giorno presenti. “L’evento – affermano le organizzatrici – intende offrire al pubblico di Senigallia un’ulteriore opportunità di scambio e dibattito sulla fotografia marchigiana contemporanea, al di fuori delle logiche espositive istituzionali e esterna alle attività dei numerosi ed attivi circoli fotografici regionali. Se Senigallia è davvero la città della fotografia, lo è grazie alle numerose persone che si sono avvicinate a questo mezzo espressivo davvero straordinario: è giusto che tutti loro abbiano maggiore visibilità e opportunità di crescita e scambio culturale”. L’evento, gratuito, su prenotazione (sia per chi espone che per chi visita) si svolge grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione Sena Nova e del gruppo fotografico Primo Piano di Senigallia. Simona Guerra 5 Un kit pieno di cittadinanza Bambini, democrazia, salute, lavoro, cibo, multicultura, acqua: queste le parole chiave dei percorsi proposti dal kit didattico realizzato dagli studenti che diventerà un aiuto alla didattica per i docenti. Il kit contiene video, giochi, attività di ricerca, documenti, lavori di gruppo, mappe mentali che aiutano a ripensare e a promuovere i diritti e i doveri al servizio del Bene Comune. Il titolo è “Cittadinanza CreA(t) tiva: percorsi di cittadinanza”; è stato presentato in conferenza stampa il 23 settembre all’I.I.S. Panzini di Senigallia, ed è distribuito gratuitamente in formato cartaceo e sul web, sul sito http://marchesolidali.com. È stato elaborato dagli studenti degli ultimi due anni delle superiori di 9 scuole marchigiane a conclusione del progetto “Cittadinanza CreA(t)tiva: diritti e doveri al servizio del Bene Comune” portato avanti da una rete di ONG riunite nel Coordinamento Organizzazioni Marchigiane, Marche Solidali – Com. Nel corso del progetto sono stati realizzati 7 laboratori con 14 classi, quarte e quinte, di scuole superiori. I materiali elaborati dagli studenti sono stati raccolti nel kit. Il progetto, di cui Cvm (Comunità Volontari per il Mondo) è capofila, è stato cofinanziato dalla Regione Marche – Assessorato alle Politiche giovanili - ed è partito lo scorso anno. Ha visto come partner Iscos Marche, Cospe, Cifa for Children, Arci, Cestas, Csv Marche e L’Africa chiama. Hanno partecipato scuole da tutta la regione: IIS A. Panzini – Senigallia, Liceo delle Scienze Umane (Liceo Classico Vittorio Emanuele II) – Jesi, Liceo classico Giacomo Leopardi – Recanati, Istituto Alberghiero Einaudi - Porto Sant’Elpidio, Liceo delle scienze umane Rinaldini – Ancona, ITCG Cuppari – Jesi, IIS Galilei – Jesi, Liceo linguistico Mamiani – Pesaro, Istituto Professionale Olivetti – Fano. Il kit è stato presentato da Vincenzo Russo, dell’Iscos Marche, l’organismo di cooperazione internazionale della Cisl Marche che si pone come obiettivo di aiutare i lavoratori più poveri del mondo, di fare campagne per i diritti umani e del lavoro, di promuovere lo sviluppo locale, la salute, la democrazia. La prof.ssa Maria Rosella Bitti, dirigente scolastico dell’istituto Panzini di Senigallia, ha sottolineato l’importanza di questo percorso che ha maturato negli alunni la consapevolezza del loro ruolo di cittadini del mondo e l’originalità del lavoro svolto con la realizzazione del kit come strumento didattico per i docenti. S.S. 6 chiesa la voce misena 25 settembre 2014 Gli anziani dal Papa esperienze Quarantamila nonni provenienti da venti paesi diversi, tra di loro anche due anziani in fuga dal Kurdistan iracheno. Ci sarà anche questo all’incontro del Papa che si svolgerà in piazza San Pietro il prossimo 28 settembre. “Il 28 settembre, per la prima volta, il Papa incontra i nonni e gli anziani”, ha detto mons. Paglia nel corso della conferenza stampa in Vaticano. Si tratterà di “40mila anziani e nonni provenienti da venti paesi”. In particolare, “due anziani profughi vengono dal Kurdistan: hanno perso tutto, sono dovuti fuggire, questa è l’assurdità della guerra”, ha detto Paglia, che ha precisato che i due anziani, provenienti da Qaraqosh, nella diocesi di Mosul, saluteranno il Papa e faranno “risuonare la voce dei tanti anziani che soffrono particolarmente nelle zone di conflitto”. Il programma prevede che la giornata inizia alle 8,30 con la lettura di cinque episodi biblici sulla vecchiaia. L’apertura musicale, all’arrivo del Papa, sarà offerta da Andrea Bocelli. Dalle 9,30 alle 10,15 ci sarà un “dialogo” tra anziani e nonni, accompagnati dalle loro famiglie, con il Papa. Dalle 10,20 la Messa presieduta da Bergoglio e concelebrata da cento preti anziani provenienti da vari paesi del mondo. A mezzogiorno l’Angelus e la consegna da parte di papa Francesco agli an- ziani del Vangelo di Marco scritto in caratteri grandi. L’evento sarà trasmesso in streaming sul sito Centro Televisivo Vaticano (Ctv). Nel corso della conferenza stampa, moderata dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il vescovo di Philadelphia, Charles Joseph Chaput, ha fatto il punto della preparazione dell’incontro internazionale delle famiglie che si svolgerà nella città statunitense dal 22 al 27 settembre 2015. Il Presule pellerossa, in particolare, ha presentato i testi delle catechesi, realizzate da Christopher Roberts ed ha mostrato l’icona scelta per l’appuntamento. V.S. Il Papa è stato a Tirana: dal simbolo del paese, l'aquila, l'invito a volare alto La giovane Albania insegna Ci sono giornate indelebili nella storia di un popolo. Sono giornate che restano lì, a segnare il passo di un cammino nuovo. Questo è stato, per l’Albania, il 25 aprile 1993: per la prima volta un Papa - Giovanni Paolo II - visita il Paese, ricostituendo letteralmente la Chiesa, dopo gli anni terribili della persecuzione da parte del regime ateo-comunista. Così sarà ricordato anche il 21 settembre 2014: dopo 21 anni, un altro Papa - Francesco - torna in Albania per “confermare nella fede la Chiesa” e “incoraggiare” il Paese. Un appuntamento importante, dunque, atteso non solo dai cattolici, che qui sono una minoranza (circa il 15%), ma da tutti gli albanesi (oltre il 56% è musulmano). E Papa Francesco non ha deluso le aspettative. Anzi... Anzitutto i leader religiosi. Le parole del Papa sono state nette sin dal primo discorso, rivolto alle autorità nel palazzo presidenziale. “Nessuno - ha detto - pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e sopraffazione! Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti”. E, successivamente, durante l’incontro con i leader religiosi all’Università Cattolica, ha aggiunto: “Uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio!”. L’Albania, ha ripetuto più volte, “dimostra che la convivenza è possibile”. Una convivenza e un dialogo - ha spiegato ai leader religiosi - chiamati oggi a “due atteggiamenti”: “Vedere in ogni uomo e donna dei fratelli e delle sorelle” e impegnarsi “in favore del bene comune”. Perché “più si è a servizio degli altri e più si è liberi!”. Da qui l’invito a guardare ai “bisogni dei poveri”. Parole che fanno il paio con quelle pronunciate alle autorità: “Alla globalizzazione dei mercati è necessario che corrisponda una globalizzazione della solidarietà”. E con quelle al Centro Betania: “Il bene paga infinitamente di più del denaro, che invece delude”. Richiami particolarmente sentiti nel Paese delle aquile, sempre più minacciato dal relativismo e dall’individualismo, come denunciato più volte dai vescovi locali, e da mali antichi e nuovi: corruzione, squilibri sociali, attacchi all’istituzione della famiglia... Non è tutto “buio”, però. Non può esserlo per un Paese che ha un’aquila raffigurata sulla bandiera. Quell’aquila, ha suggerito Francesco durante la Messa in piazza Madre Teresa, “vi richiami al senso della speranza”. E ancora: “Non dimenticatevi l’aquila”. Questa “non dimentica il nido, ma vola alto. Volate alto! Andate su!”. In modo particolare, ha aggiunto, introducendo la preghiera dell’Angelus, “mi rivolgo a voi giovani! Dicono che l’Albania è il Paese più giovane dell’Europa e mi rivolgo a voi. Voi siete la nuova generazione, la nuova generazione dell’Albania, il futuro della Patria. Sappiate dire no all’idolatria del denaro, no alla falsa libertà individualista, no alle dipendenze e alla violenza; e dire invece sì alla cultura dell’incontro e della solidarietà. Così costruirete un’Albania migliore”. I giovani hanno capito forte e chiaro il messaggio. Lo testimoniano le lacrime di Elidon Doday, un volontario di 31 anni, che corre gridando: “Ho stretto la mano del Papa! Per me è troppo importante. Le sue parole mi sono entrate nel cuore. Sì, voglio impegnarmi per il futuro, così come hanno fatto i nostri martiri”. Già, i martiri... I loro quaranta volti hanno “abbellito” la via principale di Tirana (Bulevardi Dëshmorët e Kombit), che conduce a piazza Madre Teresa. “L’Albania - ha riconosciuto il Pontefice durante la Messa - è stata una terra di martiri: molti hanno pagato con la vita la loro fedeltà. Non sono mancate prove di grande coraggio e coerenza nella professione della fede”. Lo sanno bene don Ernest e suor Maria che hanno raccontato la loro storia prima della celebrazione dei Vespri in Cattedrale. Le lacrime del Papa, subito dopo le loro testimonianze, hanno toccato i cuori dei presenti, ma non solo. Francesco è rimasto talmente impressionato da mettere da parte il discorso scritto e parlare a braccio. “Questo popolo - ha esclamato - ancora ha memoria dei suoi martiri!”. E rivolgendosi ai due sopravvissuti: “Scusatemi, se vi uso oggi come esempio, ma tutti dobbiamo essere d’esempio l’uno all’altro. Andiamo a casa pensando bene: oggi abbiamo toccato i martiri”. Un fermo immagine, questo, a corollario di una giornata davvero storica. Vincenzo Corrado Ad Ancona il convegno promossso dal Cif per riflettere su cosa significa, oggi, stare bene "Benessere o bene essere"? “Benessere o Bene Essere?” Questo il titolo del Convegno svoltosi sabato scorso a Colle Ameno di Ancona presso la Domus Stella Maris e organizzato dal Centro Italiano Femminile regionale. L’evento, patrocinato dal Comune di Ancona e dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, con la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato, ha posto a tema “l’apporto della donna”. Dopo l’apertura dei lavori ad opera della presidente regionale Luciana Balducci e i saluti di rito delle Autorità presenti, parola all’Arcivescovo di Ancona, monsignor Menichelli. “C’è bisogno di donne coraggiose”, ammonisce, “di donne che non competano con l’uomo e che sappiano intessere legami umani con la ricchezza della femminilità”. Nel sottolineare la specificità femminile, ricorda il dovere del Cif di ri- disegnare la collocazione della donna in una società che non esita a definire “sbullonata”. “Basta con le ideologie; riprendiamo le idee”. Frase forte e citata più volte nel corso del Convegno. La professoressa Angela Giustino dell’Università degli Studi Federico II di Napoli va invece al cuore del tema, nella direzione dell’invito iniziale di Adriana Celestini, presidente della Commissione Pari Opportunità, a ritornare all’etimologia delle parole, per scoprirne la spiritualità. Cosa vuol dire ‘benessere’? La società lo intende come consumo di beni ispirata a una pura logica di mercato. Questa ricostruzione semantica non include però la rela- zionalità e, quindi, il vero Benessere. L’occidente ha liberato quelle che Latouche chiama le “passioni tristi”. È invece urgente passare dall’homo oeconomicus all’uomo pluridimensionale, che porta con sé una connaturata insondabilità. “Bene Essere, exsistere, vuol dire essere buoni, giusti e coltivare il Bene, che è anche Bellezza”, tornando a una logica del dono e delle relazioni. Qual è il compito della donna in questo quadro complesso? Fare della ‘cura’ una pratica di vita, ricorda la professoressa Giustino, e contribuire, con l’affettività e l’empatia che le sono proprie, alla riedificazione sociale ed economica. A seguire il dibattito: una serie di interventi appassionati, densi di progetti, speranze e prefigurazione di nuove ipotesi di intervento. Si aprono insomma nuovi scenari, non meno preoccupanti, forse, di quelli dell’immediato dopoguerra, che hanno visto il Cif impegnato nella ricostruzione morale e civile. Nella coscienza “sbullonata” dell’uomo contemporaneo c’è ancora molto lavoro da fare. Marco Bevilacqua chiesa la voce misena 25 settembre 2014 7 la settimana del vescovo in agenda chiesa Giovedì 25 settembre Ore 10.00: Consiglio Presbiterale Domenica 28 settembre Ore 11.00: S.Cresima a Corinaldo Venerdì 26 settembre Ore 18.00: Inaugurazione Casa di accoglienza a Castelvecchio Ore 21.00: S.Messa a Mondolfo in onore di S.Giustina Martedì 30 settembre Ore 21.00: Incontro con mandato ai catechisti in Cattedrale Sabato 27 settembre Ore 9.30: Seminario a Loreto su “giovani e lavoro” Giovedì 2 ottobre Ore 9.45: Incontro con i sacerdoti giovani Sabato 4 ottobre Ore 9.00: Convegno nazionale Avulss e Oari Aiutare i più giovani a servire le tante periferie La gioia del servizio All'inizio di questo anno pastorale proponiamo un appuntamento nuovo: domenica 28 settembre 2014, nel seminario di Senigallia, si svolgerà una giornata di formazione su come accompagnare i giovani nel servizio ai poveri. L'invito è rivolto a tutti coloro che hanno a che fare con i giovani: educatori, formatori, volontari... "...e vidi che servire era gioia! È questo il titolo della giornata organizzata dalla Pastorale Giovanile in stretta collaborazione con la Caritas diocesana, il settore giovani dell'Azione Cattolica, l'Unitalsi e i gruppi scout Agesci e Fse. Perché questa giornata? Sono tanti i luoghi in cui i giovani sono chiamati a mettersi a servizio, a fare volontariato. Ma ci sono persone capaci di accompagnarli in queste esperienze, di farli crescere e di offrire loro una lettura spirituale del servizio che vivono? Per questo sentiamo l'esigenza di lanciare una proposta formativa che aiuti educatori e non solo, a leggere nel servizio lo strumento prezioso per servire Cristo e i fratelli. La mattina ascolteremo due relatori, don Marco Di Giorgio (responsabile della Caritas diocesana di Pesaro e biblista) e Matteo Donati (responsabile del Centro di ascolto di Pesaro), che ci aiuteranno ad entrare nel tema della giornata: il primo attraverso una lettura spirituale, il secondo mettendo in luce l'importanza pedagogica del servizio. Il pomeriggio sarà introdotto da una testimonianza: perchè le parole possono diventare vita concreta. A seguire ci saranno dei laboratori che ci aiuteranno a capire come integrare i contenuti ascoltati con le nostre attività o cammini con i giovani. Una giornata che mette in comunione tutte le realtà della nostra diocesi, nella condivisione dei vari carismi, delle ricchezze e dei bisogni di ognuna. Vogliamo scoprire le opportunità e i bisogni delle nostre città per formare cristiani pronti a sporcarsi le mani. Maria Savini Ore 17.00: S.Cresima a Montignano Ore 18.30: S.Cresima a Cesano Ore 21.0O Consacrazione di Isabella Giampieretti nell’Ordo Virginum in Cattedrale Domenica 5 ottobre Ore 9.30: S.Cresima a Cesanella Ore 11.15: S.Cresima a Marzocca Ore 17.00: S.Messa e processione a Montemarciano Vita di chiesa Il nuovo regolamento della Cei “In considerazione dei particolari vincoli dell’Episcopato d’Italia con il Papa, Vescovo di Roma, la nomina del Presidente della Conferenza è riservata al Sommo Pontefice, su proposta dell’Assemblea Generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di Vescovi diocesani”. Recita così l’art. 26 dello Statuto della Cei, il cui primo paragrafo è stato modificato con un decreto firmato dal cardinale presidente, Angelo Bagnasco (confermato Presidente dei vescovi italiani fino al 2017) e dal segretario generale, monsignor Nunzio Galantino. La modifica - ora contenuta nel decreto, frutto della “recognitio” della Santa Sede dopo il parere favorevole del Papa - era stata approvata dai vescovi italiani durante l’assemblea del maggio scorso, a seguito delle “indicazioni” date da Francesco nella stessa assemblea, sulla base inoltre “delle consultazione delle Conferenze Episcopali Regionali e della proposta formulata dal Consiglio Episcopale Permanente, dopo ambio dibattito e due votazioni orientative svolte in aula”. Il Santo Padre, nell’assemblea di maggio 2013, aveva lasciato ai vescovi piena libertà di decidere la modalità di elezione del proprio Presidente, anche tramite l’elezione diretta. I presuli hanno preferito invece adottare la procedura della “terna”, lasciando la decisione ultima al Santo Padre. I vescovi italiani potranno eleggere il loro Presidente con le nuova modalità alla scadenza dell’attuale mandato del card. Bagnasco nel marzo 2017. In omaggio a San Pio E' stato inaugurato martedì 23 settembre, giorno della festa di san Pio, presso la Basilica della Santa Casa di Loreto il monumento dedicato al santo di Pietralcina. L’opera di Clitofante Giovenali (nato a Senigallia nel 1934) è stata donata dagli aderenti e simpatizzanti del “Gruppo di preghiera di padre Pio” nell’agosto 2002. Nello stesso anno la ditta Atanor-Officina degli Elementi di Bologna ha offerto la propria maestranza per il suo restauro, mentre Giovanni e Sonia Bernardini hanno donato il basamento su cui è stato collocato il monumento. A precedere l’inaugurazione, l’adorazione e la recita del santo rosario alle ore 16 e la messa delle 17 presieduta da monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo delegato pontificio di Loreto. La festa è stata animata dal gruppo di preghiera San Pio “Virgo Lauretana”. Vescovi marchigiani al Sinodo Dopo strumenti di lavoro e riflessioni presentate dalle varie commissioni i Vescovi si troveranno per discutere a livello ecclesiale delle proposte emergenti in riferimento alla famiglia nelle sue diverse situazioni attuali. Il Papa ha invitato l’arcivescovo delegato di Loreto Giovanni Tonucci in qualità di Arcivescovo di Loreto in riferimento alla Santa Casa e alla Santa Famiglia. È stato convocato personalmente con previo incontro personale nella scorsa settimana Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona come delegato della commissione sulla famiglia nella conferenza episcopale Marchigiana. Raccontare i migranti “Raccontare i migranti”, questo il tema del XXIII seminario di formazione 'Alfio Inserra' organizzato dalla Federazione italiana dei settimanali cattolici in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia e l’ufficio per le comunicazioni sociali locale a Ragusa Ibla. “Raccontare i migranti” è innanzitutto una necessità per comprendere, per capire, per non cedere a tendenze solite di cronaca, «per riflettere senza fuggire – ha affermato Gian Piero Saladino, direttore dell’Ucs Ragusa all’apertura del convegno – per innovare senza cedere ai cliché e alle mode di una comunicazione oscillante, ancora spesso, fra razzismo e pietismo». “Raccontare i migranti” è, altresì, dare voce ad un fragoroso silenzio. «Un silenzio che comunica valori e bisogni – ha sottolineato il sociologo Salvo Squillaci – che spesso ci sfuggono. Le loro sono delle biografie sofferte. Noi siamo capaci di accogliere, ma ci manca la conoscenza empatica dell’altro, del diverso da noi». “Raccontare i migranti” è una urgenza perché «qualcosa si muova – ha continuato il docente – cambi, si sviluppi. La parola, il Verbo, è lo strumento attraverso cui si concretizza la narrazione e si costruisce la comprensione della realtà. Qui ed ora occorre condividere il senso della nostra umanità. Dobbiamo evitare la comunicazione stereotipata che li vuole più zombie viventi che persone umane. Dobbiamo iniziare una nuova narrazione che si basi sul bene comune, prima che sia troppo tardi». “Raccontare i migranti” è una responsabilità professionale in cui combaciano lettere e volti. «Occorre far prevalere – ha confermato Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto – la geografia e la storia sull’immaginazione. Dobbiamo ascoltare gli immigrati, dar loro voce, per lasciarci interrogare e ripensare le nostre categorie mentali. Non dobbiamo limitarci a conoscere i loro bisogni ma anche i loro sogni». 8 il paginone la voce misena 25 settembre 2014 La storia dei droni parte da lontano, innanzitutto il nome. Questo termine venne coniato quasi cento anni fa, e trae origine dal ronzio dei primi modelli realizzati che somigliava al rumore che fa il maschio dell’ape, il fuco. Drone in inglese vuol dire infatti fuco. I modelli in circolazione oggi sono davvero tanti e variano principalmente in base al peso: si va esemplari che pesano qualche chilogrammo a quelli di oltre una tonnellata. Quelli più leggeri generalmente vengono pilotati a vista da una piccola attrezzatura portatile, mentre i modelli di peso maggiore sono guidati via satellite da complesse stazioni di terra. I droni americani impiegati nelle zone militari di guerra ad esempio vengono pilotati direttamente da Langley la sede centrale della Cia. Il loro utilizzo principale è quello dello spionaggio militare: i droni possono infatti raccogliere quantità enormi di dati in grado di essere archiviate e utilizzate per molteplici scopi. Ma perché occuparsi dei droni? Forse perché, prima che ce ne accorgiamo, questi marchingeni ci avranno cambiato la vita. a cura di Laura Mandolini L'invasione dei droni In Belgio un insegnante ha pensato bene di usare un drone per controllare che nessuno copiasse durante gli esami. Gli studenti saranno stati contenti sia per il rumore prodotto dal DJI Phantom sia per la ventilazione forzata. Probabilmente nessuno ha osato copiare, ma non per paura di essere «beccati dalla maestra», ma perchè troppo impegnati a trattenere i fogli o a guardare preoccupati cosa gironzolava sopra alle loro teste. Se questa notizia può far sorridere, ha comunque qualcosa di inquietante, per invasività e uso potenzialmente illimitato di queste macchine. E' l'eterna lotta tra umani e robot in versione Duemila. I conflitti in corso stanno confermando che le prossime guerre (certo, vorremmo non ci fossero, ma a quanto pare non è così) si combatterenno con i droni. Anzi, si stanno combattendo oggi con i droni. Tanto che la Santa Sede, all'Onu, ha recentemente redatto un intervento per sollevare alcune importanti questioni. In tale documento viene detto che "le armi autonome letali e i droni, pur diversi tra loro, hanno in comune le stesse implicazioni umanitarie e suscitano molte domande di grande preoccupazione etica. L’aspetto più critico è l’incapacità dei sistemi tecnici automatici preprogrammati di dare giudizi morali su vita e morte, di rispettare i diritti umani e di osservare il principio di umanità. L’importanza e l’urgenza di tali questioni continueranno ad aumentare dato che la tecnologia robotica continua a essere sviluppata e utilizzata (...) Esistono alcune altre questioni pressanti che devono preoccupare la comunità internazionale. Quando un drone armato viene pilotato a migliaia di miglia di distanza, chi ha la responsabilità delle violazioni umanitarie compiute attraverso il suo utilizzo? Quando informazioni vitali relative all’uso di droni armati vengono sottratte alla verifica, come si può appurare la conformità con il diritto internazionale, il diritto umanitario internazionale e gli standard etici?". Ci vede lungo il Vaticano, molto più miopi e colpevolmente indifferenti gli stati che hanno tutto da guadagnare dalle guerre. Dimentichiamo, poi, che i droni non sono esclusiva dei 'buoni', di chi pensiamo stia dalla parte giusta della barricata. Orami possono essere un'arma letale e deresponsabilizzata per tutti, di qua e di là della barricata. Non solo guerra Il fenomeno 'drone', al pari di ogni altra tecnologia ancora quasi misteriosa, ma sempre più presente - se non invadente - nelle nostre vite, va preso seriamente in considerazione. L'utilizzo dei droni, infatti, ha sconfinato dat tempo anche sul versante civile, tanto da far diffondere anche un altro termine che li identifica: Unmanned Air Vehicle (facilmente traducibile in veicolo senza pilota). Tuttavia dato che i veicoli senza pilota esistono da tempo, l’Icao, ovvero l’organizzazione mondiale dell’aviazione civile, ha deciso di adottare il termine più corretto di Remotely Piloted Aircraft System (rpas), vale a dire aerei con sistema di pilotaggio remoto. La peculiarità di questi velivoli riguarda anche i sistemi di pilotaggio via satellite e quelli anti collisione. Basti pensare che un drone anche piuttosto grande può rimanere in volo senza rifornimento anche per 24 ore. Tra i principali utilizzi civili ci sono la sorveglianza delle coste, dei confini, di porti, aeroporti e centrali nucleari, tutto per prevenire atti terroristici o per controllare fenomeni come quello dell’immigrazione. La principale differenza tra un uso di questo tipo e uno militare è quello di installazioni di sensori e armi a bordo del mezzo. Non ci sarebbe da stupirsi se i droni diventassero parte integrante di professioni che stanno subendo un processo di trasformazione evidente. Già da tempo si parla ormai di Drone journalism: l’utilizzo di droni per raccolta di informazioni ai fini giornalistici è ancora un’esperienza agli albori, e diversi istituti di ricerca specialmente negli Stati Uniti se ne stanno occupando. Anche l'Italia comincia a parlarne, tanto che a Roma, in ottobre, ci sarà una conferenza dedicata a questo tema. La preoccupazione principale è quella di ledere la privacy delle persone, ecco perché associazioni come DroneJournalism.org stanno lavorando per cercare di realizzare un codice etico relativo proprio al drone journalism. Droni al supermercato I droni low cost conquisteranno presto i cieli e cambieranno le nostre abitudini: ne sono convinti molti esperti. Le ultime, eclatanti, notizie in questo ambito sono relative all'esperimento condotto dalla Deutsche Post e alle dichiarazioni della scorsa settimana di Jeff Bezos. Il fondatore di Amazon ha affermato che fra cinque anni la sua azienda consegnerà piccoli pacchi a domicilio entro 30 minuti dall’ordinazione online. Quel che è certo è che i nuovi droni – piccoli, ecologici, poco costosi (per quelli meno cari bastano appena 80 euro), dotati di Gps e comandabili a distanza con uno smartphone – stanno entrando in diverse attività professionali, dalle riprese cinematografiche e televisive (in particolare per gli eventi sportivi) all’agricoltura "di precisione" (per capire dove irrigare), dall’archeologia alla consegna di aiuti umanitari. Luciano Castro, ideatore di Roma Drone Expo&Show, la prima fiera italiana dedicata a questi oggetti volanti, dice in un'intervista: “I droni sono un grande fenomeno sociologico il paginone e mediatico che affascina e fa sognare gli italiani. Sono qualcosa di più di una macchina volante, perché aggiungono la componente robotica dell’automazione che gli permette di svolgere compiti in semi-autonomia. Mi pare di rivedere in questo settore l’entusiasmo che c’era nel Settecento e nell'Ottocento per i primi difficili tentativi del mondo dell’aviazione, quando le persone si riunivano nei prati intorno alle città per vedere le missioni di volo dei fratelli Montgolfier o Wright. Lo sviluppo del computer e dei device portatili è stato velocissimo. Con la stessa velocità si sta sviluppando il mondo della robotica, anche volante, che entrerà nella nostra vita quotidiana in maniera massiccia. Il drone è un mezzo telecomandato che può realizzare missioni complesse in semiautonomia. Li vedremo non solo in cielo, ma anche in terra e nelle profondità dei mari”. Proprio come è accaduto per internet ed i telefonini, i droni si preparano a lasciare i loro incarichi 'di nicchia' per entrare nella vita quotidiana di tutti. Tanto che c'è bisogno, in Italia, di un patentino apposito: la licenza per utilizzare un drone ancora mancava alla lista dei documenti di cui bisogna essere in possesso se si vuole usufruire del servizio di spostamento garantito dal veicolo. La burocrazia, è il caso di dirlo, ha preso il volo! Amazon.com ha creato un negozio specifico dedicato ai droni, dimostrando così che questi oggetti non sono più una moda passeggera, ma ormai una realtà consolidata destinata a far parte della nostra vita quotidiana negli anni a venire. "In realtà, anche se siamo ancora all’inizio, questa rivoluzione è già cominciata", dice Carmine Cifaldi, direttore della regolazione della navigabilità per conto dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac). Il ronzio che gira intorno Sono già intorno a noi e molti altri sono in procinto di aggiungersi. Secondo Assorpas, l’associazione che riunisce le imprese operanti con questi piccoli velivoli senza pilota, in Italia volano attualmente circa 400 droni utilizzati in ambito civile. Sono impiegati soprattutto nelle riprese tv e cinematografiche, nel controllo di grandi installazioni (reti elettriche, dighe, impianti industriali, ecc.), ma anche nel monitoraggio dei terreni agricoli, delle aree urbane o dell’ambiente la voce misena 25 settembre 2014 e in numerose altre attività. Le aziende italiane che utilizzano questi droni sono circa 350, ma il loro numero continua a salire. Per esempio in Toscana vengono utilizzati nelle terre del Chianti per sorvolare i filari e controllare la maturazione dell’uva. Il più famoso, Predator, inizialmente utilizzato solo in ambito militare, ha di recente contribuito a individuare i barconi in difficoltà a largo delle coste italiane. Poi c’è Nimbus, utile per monitoraggio di eventi come ad esempio i grandi concerti. E ancora Guardian 2000, il primo drone «poliziotto» scelto da Metronotte per sorvegliare i campi di grande estensione sensibili a furti. Pensiamo poi a cosa potrebbe accadere se le immagini fossero catturate da un drone mentre un calciatore segna il goal della vittoria o mentre ci si lancia con gli sci per una discesa libera. Si sta davvero aprendo una nuova era per l'informazione, in ogni suo settore. In Francia, al momento, si sta lavorando all'impiego dei droni sulla videocamera GoPro per le riprese sportive. Sulle colline di Grenoble, una decina di giovani sviluppatori è al lavoro sui loro pc con l'obiettivo di rendere ancora più sofisticata questa tecnologia e la raccolta fondi è in pieno svolgimento sulla piattaforma di crowdfunding. L'era del selfie è finita, almeno nello sport, spazio ai droni e a queste piccole videocamere che riprenderanno tutte le più rocambolesche imprese sportive: dallo snowboard al paracadutismo a tutti gli sport più estremi. Grande schermo e paure Il cinema non poteva restare a guardare. Anzi, in molte pellicole di fantascienza questo fenomeno era più che mai preconizzato. Di solito questi film ci hanno raccontato guerre infinite tra macchine e uomini, que- 9 sti ultimi sempre vincitori, naturalmente. E l'ultimo della serie, "Good kill" ha chiuso il concorso della Mostra di Venezia di quest’anno con un’accoglienza non molto positiva. Sarà anche per questo che in conferenza stampa il regista e gli attori si sono presentati sulla difensiva, ma pronti a difendere a spada tratta il loro film e le tante questioni etiche che pone. “È il primo film sulla guerra dei droni – ha dichiarato il regista Niccol - sulla schizofrenica natura di questo nuovo tipo di guerra, con un soldato che va al lavoro per dodici ore, lotta contro i talebani e poi torna a casa da moglie e figli. I piloti di droni osservano persone fare cose orribili che talvolta non hanno nulla a che fare con la loro missione, la tentazione di farsi giustizia da soli può essere forte. Non la appoggio in nessun modo, ma è comprensibile. Rischi di finire desensibilizzato tanto non capire più quello che accade intorno a te. Ho mostrato come funzionano le cose, senza dirmi pro o contro questa condotta di guerra. È il pubblico che deve decidere. Il mio è un racconto con avvertimento morale”. Los Angeles, anno 2029. Tutti gli elicotteri da guerra ed i caccia bombardieri saranno completamente autonomi ed equipaggiati con processori neurali in grado di controllare la guida e prendere decisioni di comando. Uno di essi, Skynet, comincerà ad apprendere con una velocità esponenziale e diventerà autocosciente alle 2:14 del 29 Agosto. Questa è la visione del futuro descritta nel film "Terminator 2 - Judgment Day", diretto da James Cameron nel 1991. La presa di coscienza di Skynet e il successivo attacco contro l’uomo segnano l’inizio di una guerra tra robot e umani, che costituisce la scena iniziale del film. E poi non dite che non eravamo avvisati! L.M. PELLEGRINAGGIO TERRA SANTA 20-27 novembre 2014 Giovedì 20 novembre ROMA - TEL AVIV GERUSALEMME Ore 2 partenza in pulman Senigallia per aeroporto Fiumicino. Ore 10 partenza da Roma con volo EL AL per Tel Aviv. Proseguimento per Nazaret. Hotel MA’AYAN. Cena. Pernottamento a Nazaret. VEGLIA MISSIONARIA Sabato 11 ottobre 2014 Cattedrale di Senigallia - ore 21.00 Venerdì 21 novembre TABOR CANA NAZARET Al mattino salita al Monte Tabor. Sosta a Cana e rinnovo delle promesse matrimoniali. Pranzo. Visita alla basilica dell’Annunciazione. Santa Messa. Chiesa di San Giuseppe, museo, Fontana della Vergine. Cena. Pernottamento a Nazaret. Sabato 22 novembre LAGO DI GALILEA BETLEMME Monte delle Beatitudini. Santa Messa. Tabga: chiese del Primato e della Moltiplicazione dei pani. Cafarnao con la sinagoga e la casa di Pietro.Pranzo in un kibbutz. Traversata del lago in battello. Prose-guimento per Betlemme HOLYFAMILY. Cena. Pernottamento a Betlemme. con la testimonianza di P. Matteo Pettinari missionario della Consolata originario di Monte San Vito Domenica 23 novembre BETLEMME Campo dei Pastori. Santa Messa. Visita Basilica della Natività. Ore 12 Processione con i Frati. Pranzo. Madonna del Latte. Tempo libero. Visita al CaritasBabyHospital Cena Pernottamento a Betlemme Lunedì 24 novembre MONTE OLIVI GERICO - QUMRAN Monte degli Ulivi, grotta del Padre Nostro, Dominus Flevit, Tomba di Maria e Grotta dell’arresto. Basilica del Getzemani. Santa Messa nell’orto degli Ulivi. Pranzo in ristorante a Gerico. Visita di Qumran. Sosta al Mar Morto. Rientro a Gerusalemme Hotel NIGHTS PALACE / GLORIA. Cena. Pernottamento a Gerusalemme. Martedì 25 novembre GERUSALEMME Ein Karem: chiesa della visita di Maria. Museo dell’Olocausto. Visita alla Basilica del Santo Sepolcro. Chiesa di S. Anna e Piscina Probatica. Chiesa della Flagellazione. Via Crucis. Cena Pernottamento a Gerusalemme. Mercoledì 26 novembre GERUSALEMME Spianata del Tempio e Muro della Preghiera. Cenacolo e chiesa della Dormizione. Santa Messa. Pranzo. Tempo libero. Cena. Pernottamento a Gerusalemme. Giovedì 27 novembre TEL AVIV – ROMA Tempo libero. Pranzo.Trasferimento all’aeroporto. Ore 18: partenza da Tel Aviv per Roma. Rientro in pulman a Senigallia QUOTA € 1175 in camera a due letti (viaggi, ingressi, pensione completa in Israele) + € 100 in contanti per pulman Roma a/r e mance in Israele € 240 supplemento camera singola Iscrizioni entro il 31 ottobre (fino ad esaurimento posti) con caparra di € 200 c/o BAGUS Viaggi Senigallia in Via Gherardi 34 (angolo Mastai) Tel. 071/65484 Caparra e saldo si pagano soltanto con assegno oppure con bonifico bancario alla CARIFANO di Senigallia: IBAN IT 05 Y 06145 21300 000009187024. La scheda di iscrizione si può portare in agenzia oppure inviarla a [email protected] o al fax n: 071.64672 È necessario il PASSAPORTO valido fino al 27/5/2015. Informazioni: don Gesualdo 335.5952418 10 esperienze la voce misena 25 settembre 2014 Un'iniziativa delle Acli di zona per essere vicini agli alluvionati Passeggiata della solidarietà La segreteria di zona e i circoli Acli della Valmisa organizzano per Domenica 28 settembre 2014 la “6a Passeggiata della solidarietà”, quest’anno pensata e voluta per confermare sentimenti di vicinanza alle famiglie in difficoltà in seguito alla recente esondazione del fiume Misa. Insieme, quest’edizione della passeggiata vuol testimoniare sostegno e solidarietà anche alla Caritas diocesana che assiste continuamente e con generosità situazioni d’indigenzafino a farsi punto di riferimento certo e affidabile nel nostro territorio nei momenti socialmente più difficili, quantunque essa stessaabbia subito direttamente nelle sue strutture gli effetti ingenti del recente evento alluvionale. Quindi l’ottica da cui muove la nostra iniziativa è quella di continuare insieme, col supporto della riflessione e della preghiera, il percorso di “popolo in cammino” già intrapreso da temponella prospettiva evangelica. Prima e durante la passeggiata ai direttivi dei circoli Acli, ai singoli soci ed ai presenti verrà offerta l’occasione di compartecipare a quest’itinerario di popolo evangelicamente in cammino, con la pratica anche della contribuzione volontariacosì da sostenere concretamente “col proprio” -come ci ha insegnato il Card. Testaferrata- questo modesto ma significativo segno di solidarismo verso le persone afflitte dal bisogno. L’invito alla passeggiata è esteso alle autorità religiose, civili e militari, nonchéalle altre espressioni del volontariato, del sindacato, dell’associazionismo e della cultura, come pure ai canali informativi delle parrocchie, nell’intento di raccogliere tutte le opportune sinergie. La 6a Passeggiata della Solidarietà-come più precisamente indicato nella locandina allegata- si snoderà quest’anno all’interno della parte alluvionata della città di Senigallia, partendo dalle zone di BorgoBicchia e Portone per arrivare alla Parrocchia di Borgo Molino. Lungo i percorsi di marcia i sacerdoti presteranno assistenza spirituale, mentre all’arrivo nella Chiesa di Borgo Molino - dopo il saluto delle autorità presenti - il presidente delle Acli di zona Luigi Mencucci affiancato da un Dirigente nazionale cureràun incontro/dibattitoteso araccogliere le testimonianze dei giovani e dei volontari che si sono coinvoltinell’opera di solidarietà e di quanti hanno sperimentato direttamente la grave vicenda. Al termine sarà celebrata la Santa Messa. Subito dopo, infine, trasferimentoal Circolo “U.Ravetta” di via Cavallotti, per “l’incontro conviviale della solidarietà” che è curato dalla direzione del circolo omonimo. Fin d’ora il presente appello si rivolge alla sensibilità di quanti vorranno partecipare e portare un aiuto concreto, mentre del pari è doveroso rivolgere un caloroso ringraziamento a tutti quelli che col loro fattivo sostegno consentono di effettuare questa 6a passeggiata che nelle Valli del Misa, del Nevola e del Cesano ripete anche quest’anno un importante gesto pubblico di solidarietà umana. Luigi Mencucci Presidente di zona delle Acli L'agricoltura si fa sociale Dalla “Cesania felix”, la “signoria dei poveri” che i monaci di Fonte Avellana crearono fra le vallate del Misa e del Nevola, fra l’XI e il XIV esimo secolo, valorizzando il lavoro dei contadini in forma cooperativa in agricoltura e organizzando una rete di servizi per la popolazione, alle opportunità per lo sviluppo economico di questo territorio offerte dall’agricoltura sociale. E’ questo il percorso tracciato nel convegno “La cooperazione agricola, forestale e sociale per modelli di sviluppo sostenibile”, organizzato dalle Centrali cooperative a Santa Maria in Portuno di Madonna del Piano di Corinaldo (An). Un momento di sintesi del progetto di un anno, con seminari, incontri e viaggi studio, sostenuto dalla legge regionale 7/2005 e destinato alle cooperative per sviluppare reti di agricoltura sociale e per la promozione della cooperazione agricola biologica. “L’agricoltura sociale, l’attività agricola che include persone svantaggiate e con disabilità, è una nuova possibilità di questo settore - ha detto Simone Cecchettini, responsabile settore Agroalimentare di Legacoop Marche –, da sviluppare nel cuore della vallata del Misa e del Nevola che vede una notevole presenza di aziende biologiche organizzate in forma cooperativa e che, per noi, rappresenta il distretto dell’economia cooperativa legata al grande binomio fra agricoltura, in particolare quella biologica, e settore sociale. Un connubio che può creare opportunità di lavoro e di sviluppo del territorio grazie anche alle caratteristiche dell’essere impresa cooperativa, essere aggregati e stare insieme per dare una risposta migliore al mercato che ancora risente della crisi”. Un’opportunità, secondo il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, da creare “con uno sguardo alle origini e alla storia del nostro territorio, non solo per ricordare ma per rilanciare con forza una progettualità per l’agricoltura, legata al settore del sociale, fondamentale per la nostra comunità, per le famiglie, i giovani, e per il turismo e il nostro paesaggio agrario che è la nostra ricchezza, il biglietto da visita della nostra terra”. A modello dell’integrazione fra agricoltura biologica, grande distribuzione, turismo, ambiente, forestazione, crescita del territorio sono state portate le testimonianze della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo di Arcevia (An), della sociale Undicesimaora di Senigallia (An) e dei rapporti con Coop Adriatica per la vendita dei prodotti, del Consorzio Terre Alte, del Consorzio Marche Verdi, e l’esperienza del Cogesco-Consorzio gestione servizi comunali Misa Nevola. “Questi settori, che sembrano in apparenza diversi fra di loro – ha spiegato Sandro Buatti, agronomo -, hanno in comune il fatto che producono sostenibilità economica, ambientale e sociale. Lo stesso valore legato all’agricoltura sociale, che offre l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate e la possibilità di percorsi terapeutici ma è anche attenta ai benefici e al benessere delle comunità, come nel caso degli agrinido e delle attività per la longevità attiva. L’agricoltura sociale è un fenomeno che nasce in maniera spontanea sia da aziende agricole sia da cooperative sociali che svolgono attività agricola, coinvolge ora una ventina di coop nelle Marche e si sta espandendo”. territorio la voce misena 25 settembre 2014 11 I pescherecci tornano in mare anche nelle Marche I pescherecci marchigiani tornano di nuovo in mare con la conclusione del fermo pesca, iniziato lo scorso 11 agosto. Ad annunciarlo è la Coldiretti Impresapesca, con il via alle attività della flotta da Pesaro a San Benedetto del Tronto. Torna dunque sul mercato tutto il pescato locale, con meno rischi di ritrovarsi nel piatto prodotto straniero. La mancanza dell’obbligo dell’etichettatura d’origine permette, infatti, la possibilità di spacciarlo come nostrano, deprezzando di fatto il prodotto marchigiano. Un rischio favorito anche dal fatto che dall'altra parte dell'Adriatico le attività non si sono mai interrotte. Lo stop al fermo rappresenta anche un’opportunità per rilanciare i consumi di pesce che, secondo un’analisi Coldiretti Impresa Pesca su dati Ismea, nel primo semestre 2014 hanno registrato una sostanziale stagnazione degli acquisti, sia in quantità che in valore. Proprio per valorizzare il pesce pescato e allevato nel nostro Paese, mediante la creazione di una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e l'identità nazionale del prodotto, Coldiretti Impre- A Corinaldo il nuovo servizio scuolabus Gli autobus gialli E' stata presentata giovedì mattina, in sala giunta a Corinaldo, la nuova realtà che gestirà il servizio di trasporto scolastico nel territorio di Corinaldo e Trecastelli. Il sindaco di Corinaldo Matteo Principi e il sindaco di Trecastelli, Fausto Conigli, hanno infatti presentato l'azienda “Conero Bus Service”, vincitrice dell'appalto. “Un ringraziamento sentito all'azienda Conero Bus che si è aggiudicata l'appalto per il trasporto scolastico, per la disponibilità e la tempestività con cui ha organizzato il servizio per l'inizio della scuola -ha sottolineato il primo cittadino di Corinaldo, Matteo Principi-. Una disponibilità che dimostra la serietà dell'azienda e l'innovazione che questa realtà, con i suoi mezzi nuovi, porta sul territorio. Un ringraziamento va ovviamente al comune di Trecastelli e ai dirigenti scolastici di Corinaldo, Francesco Savore e di Trecastelli, Adriana Siena, con cui abbiamo iniziato un percorso comune per il bene e la formazione dei nostri ragazzi”. “Il progetto condiviso Trecastelli e Corinaldo è il primo passo per un progetto che può diventare molto più ampio -ha continuato il sindaco di Trecastelli, Fausto Conigli-. La scuola inizia all'interno del pulmino e quindi è importante che, anche questo servizio, sia di ottimo livello”. La Conero Bus Service ha iniziato il servizio di trasporto scolastico fin dall'inizio dell'anno sco- lastico, mettendo in strada ben 10 mezzi nuovi ma mantenendo continuità, nel servizio e nel personale, con la precedente realtà. “Anche per la nostra azienda possiamo parlare senza ombra di dubbio di innovazione - ha sottolineato il presidente dell'azienda, Maurizio Papaveri-. La Conero Bus ha maturato negli anni una notevole esperienza nel trasporto pubblico locale, un bagaglio che portiamo in questa nuova esperienza del trasporto scolastico. È per noi la prima volta, ma i feedback che stiamo ottenendo sono molto positivi e ci spingono a continuare nell'impegno profuso in questi primi giorni.” “Corinaldo è senza dubbio un importante banco di prova -ha continuato il dirigente scolastico di Corinaldo, Francesco Savore-. Una realtà scolastica dove è presenta anche il tempo pieno e quindi il servizio di trasporto scolastico pomeridiano. Ma già da questi primi giorni è evidente che le cose stanno andando nel verso giusto”. “Un ringraziamento a quanti, dalle Amministrazioni alle scuole fino alle aziende, hanno permesso in questi giorni di mettere in campo il servizio di trasporto scolastico in maniera organizzata e celere -ha concluso l'assessore di Corinaldo, Giorgia Fabri-. La continuità sotto alcuni aspetti con l'esperienza precedente è un fattore positivo ma ora dobbiamo continuare su questo percorso virtuoso. I.T. Le erbe bone Il Comune di Ostra Vetere in collaborazione con la Pro Loco propone per la giornata di domenica 28 settembre l’iniziativa “Le erbe bone de Montenovo” un modo per riconoscere e cucinare le erbe spontanee. Interverrà la Sociologa rurale Graziella Picci, autrice e coautrice degli Atlanti dei Prodotti Tipici Italiani, che guiderà i partecipanti all’identificazione e raccolta delle erbe commestibili spontanee del nostro territorio, spiegandone le qualità, le proprietà nutrizionali e le vaire prestazioni gastronomiche. Il programma prevede dalle 9.30 il ritrovo presso la zona “Muracce” di Pongelli di Ostra Vetere e proseguirà alle 10 con la passeggiata didattica, per poi concludersi alle 13 con il pranzo nella Cantina della Pro-Loco “La Vecchia Via”. I partecipanti dovranno armarsi di scarpe como- sa Pesca ha avviato iniziative pilota per la vendita diretta del pesce presso la rete di Campagna Amica. Dovrebbe, invece, essere in via di soluzione il problema del mancato pagamento della cassa integrazione dei marittimi dello scorso anno. E’ stato, infatti, pubblicato il decreto per impegnare le risorse della Cig in deroga. Giocare senza barriere Tre amministrazioni comunali, decine di ragazzi pronti a divertirsi e tanta solidarietà. Sono questi gli ingredienti che accenderanno sabato 27 settembre 2014 l'edizione numero otto di “Giochi senza barriere”. Oramai un appuntamento classico con la solidarietà, giunto alla sua ottava edizione, “Giochi senza Barriere” chiama a raccolta, per una giornata all'insegna del divertimento, tutti gli ospiti dei centri di accoglienza per disabili del territorio che si sfideranno in diverse discipline e giochi. Un momento di festa che vede impegnati in prima linea i tre Comune che da tem- po ospitano l'evento, Corinaldo, Ostra e Ostra Vetere. Quest'anno sarà il Comune di Corinaldo ad ospitare l'iniziativa che, nei prossimi anni, si trasferirà, come di consuetudine negli altri paesi. “Sarà una giornata fatta di divertimento e gioco - ha sottolineato in Conferenza Stampa l'assessore di Corinaldo, Mauro Montesi -. Ma allo stesso tempo “Giochi senza Barriere” vuole essere l'occasione per le famiglie e per i cittadini di affrontare e condividere una particolare situazione. La condivisione con il territorio e con la cittadinanza è alla base di questo appuntamento. Un caloroso ringraziamento, oltre ai Comuni che insieme a Corinaldo hanno dato vita a questa nuova edizione, Ostra ed Ostra Vetere, va senza dubbio ad Alberto Battistini, organizzatore della manifestazione che con costanza e tenacia porta avanti il progetto”. “La collaborazione fra le tre realtà amministrative - ha continuato l'assessore de per i lavori di campagna, di pantaloni lunghi, di cestino e guanti per la raccolta delle erbe compreso un taglierino o piccole forbici da giardinaggio per la recisione delle piantine. E’ obbligatoria la prenotazione entro il 25 settembre alla Pro-Loco attraverso i seguenti cellulari: 3393091923 – 3391491733. Il pranzo prevede portate realizzate con le verdure miste, fiori di sambuco, crispino o crespigna e altre erbe spontanee de Montenovo. L’evento ha un costo che per la partecipazione alla sola passeggiata è di 5 euro con aggiunta di 15 euro per la partecipazione al pranzo. Il paese dei mestieri L’associazione “Il paese dei mestieri” nell’annuale assemblea dei soci ha fatto un bilancio dell’attività, progettato iniziative future e ha proceduto all’elezio- di Ostra, Moris Mansanta - è un ulteriore aspetto da sottolineare. Una progettualità comune che punta a sensibilizzare i cittadini e far toccare con mano una problematica comune”. Il programma della giornata è ricco di appuntamenti. Si parte sabato mattina, alle ore 10.00 con l'inizio dei giochi presso il campo sportivo in erba di Corinaldo. La festa poi continua alle 18.00 ad Ostra, in Piazza dei Martiri con uno spettacolo dell'associazione sbandieratori “Araba Fenice”, il concerto della Banda e la cena. Gran finale alle 21.00 con lo spettacolo del duo comico Lando e Dino. Durante la serata verranno raccolte delle offerte che saranno devolute in beneficenza ai centri diurni. “Ostra Vetere è contenta ed orgogliosa di partecipare a questo progetto -ha continuato l'assessore di Ostra Vetere Martina Rotatori-. La cooperazione fra le varie realtà del territorio, dai Comuni alle associazioni è la vera chiave di successo di questa manifestazione. Il prossimo anno sarà Ostra Vetere ad organizzare la nuova edizione e sarà un onore”. Un appuntamento, quello del 2015, che ambisce anche all'organizzazione di un convegno nazionale sulla disabilità. “È molto importante - ha puntualizzato l'organizzatore ed ideatore della manifestazione Alberto Battistini - che tutte e tre le Amministrazioni investano insieme per portare avanti questo progetto. Anche in vista del prossimo anno. Come in ogni edizione, anche la partecipazione attiva e volontaria dei tanti soggetti privati ci permette di organizzare un evento importante”. Dunque una giornata all'insegna del divertimento e della solidarietà, con i ragazzi dei centri diurni del territorio chiamati a misurarsi con giochi come il “fiore gigante”, “l'albero”, il “Tiro al bersaglio” e il “Minigolf”. Al termine dei giochi tutti i partecipanti verranno premiati. La manifestazione, aperta a tutti, è stata organizzata grazie alla collaborazione dei giovani atleti del paese, delle scuole e con la partecipazione anche del Coni. Ilario Taus ne del presidente. In tale carica è stata confermata la presidente uscente Elena Morbidelli. L’associazione negli ultimi mesi si è distinta per un particolare attivismo: sono state effettuate numerose uscite tra le quali la Festa della Trebbiatura di Castellaro, la Festa del Toro di Ponte Rio, a Scapezzano in occasione della festa Castellana, al Mercato Antico a Orciano e tante altre. L’associazione Il Paese dei Mestieri ha inoltre effettuato un interessante laboratorio intitolato “Intrecci possibili” realizzato in collaborazione con la casa della Gioventù di Senigallia nel quale gli ospiti della casa protetta di Corinaldo e le loro educatrici hanno insegnato agli artigiani le tecniche della lavorazione del midollino. Ormai da tre anni ogni sabato pomeriggio i membri dell’associazione realizzano i laboratori dei piccoli artigiani, insieme ai bambini. 12 cultura la voce misena 25 settembre 2014 cultura Gemellati da venticinque anni Avvicinamento al vino Per don Alberto Polverari Un gemellaggio all'insegna dell'amicizia e dello scambio culturale. È quello che si rinnova da ben 25 anni tra gli studenti delle scuole medie "Fagnani" e "Mercatini" di Senigallia e quelli tedeschi di Lörrach, giunti questi giorni in città per partecipare a un programma comune di attività didattiche. Per celebrare l'anniversario il sindaco Maurizio Mangialardi ha voluto accoglierli nella sala del consiglio comunale, insieme alla professoressa Maria Wiessner, vera e propria anima del progetto, la quale da anni accompagna le proprie classi a Senigallia. Un impegno che il sindaco ha voluto riconoscerle, sottolineandone il suo esempio di serietà professionale, la grande dedizione agli alunni e l'attaccamento alla città. S.M. Quest’anno si anticipa e il “Corso amatoriale di avvicinamento al vino” che si tiene presso l’Istituto di Istruzione superiore “Panzini” di Senigallia è diventato “novello”, non più a gennaio ma a ottobre, quando le cantine stanno per mettere al consumo i vini “novelli”. Corso “novello” ma con alle spalle anni di esperienza che il prof. Sommelier Luigino Bruni metterà come al solito a disposizione di tutti coloro che vorranno “avvicinarsi” al vino per conoscerlo al meglio e poterlo così degustare appieno. Il corso si svolgerà nelle giornate del 30 ottobre 2014 e 3 – 6 – 10 e 13 novembre 2014, dalle ore 20,30 alle ore 22,30, presso l’istituto “A. Panzini” in via Capanna a Senigallia. Per ulteriori chiarimenti, informazioni e iscrizioni rivolgersi allo 071-7911235. Siamo a buon punto con la preparazione della monografia dedicata a mons. Alberto Polverari, incontrato in diverse circostanze dal primo centenario dell’Azione Cattolica 1967/68 ai tempi sfavillanti delle Acli, dei Comitati Civici e, infine, del Comitato Comunale Dc di Senigallia e dintorni. Per la pubblicazione di questa monografia non guasterebbe che dalla cittadinanza misena e in primis dalla relativa area ecclesiale e singoli cittadini arrivasse qualche immagine d’archivio per “aiutare” a corredare e/o integrare come si deve l’opportuna parte illustrativa. Quanti volessero concorrere in questo senso, trovano il sottoscritto – Franco Porcelli – sempre disponibile a Palazzo Mastai tutte le sere feriali dalle 18,40 a seguire. Franco Porcelli Un evento dedicato ai musical con tema religioso: sorprese e proposte di qualità Il teatro musicale è giovane “Il teatro è un gioco in cui o si vince o si perde tutti, pubblico compreso”. Con questa riflessione di Saverio Marconi (veterano del teatro e maestro del musical italiano, fondatore della Compagnia della Rancia), si è aperta a Padova la tavola rotonda inaugurale del “Next Musical Generation”, evento nazionale organizzato da Federgat in collaborazione con il Progetto Culturale, l’Ufficio nazionale Comunicazioni sociali e la Pastorale giovanile della Cei, l’Acec e la diocesi di Padova, dedicato al musical e alla fortuna che riscuote presso le giovani compagnie che popolano parrocchie e sale della comunità. La prospettiva educativa e profondamente formativa del teatro, che il musical offre nella pienezza delle sue potenzialità espressive, perché armonica fusione di recitazione, danza e canto, era annunciata già nel titolo della tavola rotonda (“Fare Musical: prospettive educative e creative”) ed è stata poi confermata nel programma della due giorni padovana con tre laboratori, uno per ciascuna delle tre discipline citate, cui hanno partecipato un centinaio di ragazzi dai 15 ai 25 anni, provenienti da tutta Italia. Lo stile del “Next Musical Generation” si è rivelato sin dal primo appuntamento partecipato e informale, ma estremamente serio e rigoroso per contenuti: dopo l’intervento di Saverio Marconi, infatti, si sono succeduti quelli di Carlo Susa (storico del teatro) a sottolineare come fossero già “teatro musicale” gli spettacoli della Grecia classica o di Shakespeare (scritti pensandone musica e movimenti corali in diversi punti), e Giorgio Bonaccorso (Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina di Padova) a ricordare la dimensione rituale del teatro e quindi la sua portata comunitaria, intimamente connessa a quella della messa. La fuga... in Argentina E’ partita per l’Argentina la grande pala del baroccesco Alessandro Vitali, conservata nella Basilica Cattedrale di Senigallia, per essere esposta alla mostra “Meraviglie dalle Marche II” che ha aperto giovedì 18 settembre al Museo Nacional de Arte Decorativa di Buenos Aires. La pala “Fuga in Egitto” raffigurante una graziosa scena famigliare è imperniata sul riposo durante la fuga in Egitto della Santa Famiglia di Nazareth. Dipinto attribuito all’urbinate Alessandro Vitali (1580-1630) stretto emulo di Federico Barocci, rappresenterà le Marche nella mostra che sino all’11 novembre darà visibilità al meglio della pittura della nostra Regione in una terrà dove tanti marchigiani migrarono nel secolo scorso. In mostra, assieme alla tela di Senigallia, opere di Andrea da Bologna, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno, Perugino, Nicola Filotesio, Lorenzo Lotto, ed ancora Tiziano, Federico Zuccari, Filippo Bellini, Andrea Lilli, Domenico Tintoretto, Simone De Magistris, Guercino, Guido Reni e tanti altri ancora: alcune provenienti pure da altre parrocchie della Diocesi. Al botteghino tante richieste Manca poco meno di un mese all’ inaugurazione della stagione 2014.2015 del Teatro La Fenice di Senigallia (sabato 18 e domenica 19 ottobre con il musical Frankenstein Junior), ed è già boom al botteghino con oltre 250 abbonamenti venduti nel solo periodo estivo. Un risultato incoraggiante per gli Enti Organizzatori della Stagione Teatrale – Comune di Senigallia, Compagnia della Rancia e AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali – ma allo stesso tempo un invito a chi non l’ha ancora fatto a sottoscrivere l’abbonamento che è la formula più conveniente per assistere ai 6 spettacoli in cartellone, tra musical, prosa e grandi personaggi. Centrato quindi il primo obiettivo di Compagnia della Rancia – per la prima volta coinvolta nella organizzazione della stagione del Teatro La Fenice – cioè cercare di contribuire a far crescere il Teatro La Fenice creando nuovo pubblico e alimentare l’entusiasmo che accompagna un’esperienza teatrale (e soprattutto di intrattenimento) di qualità come quella proposta per la stagione che sta per aprirsi. Nelle prossime settimane verranno annunciati altri eventi speciali, fuori abbonamento, che completeranno la proposta del Teatro La Fenice. La campagna abbonamenti resterà aperta presso la Biglietteria del Teatro fino al 18 ottobre; tutti gli abbonati riceveranno in omaggio, in occasione della prima rappresentazione, il libro Compagnia della Rancia 19832013: un racconto di emozioni e la nuovissima shopper del Teatro La Fenice. Dalla scorsa settimana, inoltre, è possibile acquistare anche i biglietti singoli per tutti gli spettacoli, presso il botteghino (venerdì e sabato dalle 17 alle 20), i canali AMAT (www.amatmarche.net) e on line su www.vivaticket.it. In platea curiosi, appassionati, giovani e meno giovani gremivano la sala. Sarà che il musical, o teatro musicale (come ama dire Marconi, indicandone un italianissimo precedente nell’opera e rivendicando quindi anche per le produzioni nostrane dignità e capacità spettacolari pari a quelle di Broadway), ha diverse forme e una complessità di messa in scena notevole, ma ripaga con spettacoli di impatto e coinvolgenti, destinati a tutti, riuscendo a essere popolare laddove il “teatro” può a volte essere elitario, immediato e apparentemente semplice anche quando affronta temi delicatissimi, come quelli della fede. Ed è questo il caso degli spettacoli in programma al “Next Musical Generation”. Due sale della comunità, l’MpX - Multisala Pio X e il Piccolo Teatro, sono state palcoscenico per quattro musical diversi, tutti frutto dell’impegno e dell’entusiasmo di compagnie amatoriali e scelti (tre di questi) durante le selezioni della passata edizione de I Teatri del Sacro, di cui la manifestazione padovana può considerarsi una sorta di spin-off. Tiziana Vox Mondolfo ricorda il 70° anniversario della Liberazione L'aeroporto di Sterpettine Proseguono a Mondolfo le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione del Comune dall’occupazione nazifascista. Dopo la commemorazione tenutasi lo scorso 18 agosto - data dell’arrivo delle truppe Alleate nella città a balcone sul mare nel Parco della Rimembranza, alla presenza delle autorità cittadine e con una conversazione di storia curata dall’Archeoclub d’Italia - ora è la volta di una grande mostra fotografica e documentale. Realizzata con grande passione e competenza da Edi Eusebi, apre dunque il 26 settembre “Mondolfo Airfield”, una esposizione di oltre 150 foto e documenti, perlopiù inediti, provenienti dagli archivi segreti Alleati e che ripercorrono la storia di uno dei simboli della liberazione di Mondolfo, la realizzazione di un grande aeroporto militare angloamericano nel territorio comunale. Situato nella zona della borgata di Sterpettine, “Mondolfo Airfield” era dotato di due piste e di piazzole atte ad ospitare sino a duecento velivoli. “La storia mi ha sempre affascinato – interviene Edi Euasebi specialmente la nostra storia locale; la ricerca è iniziata tanti anni fa, ed è iniziata quasi per caso: ho cominciato a scrivere (allora con la classica lettera cartacea) ad alcuni musei ed archivi militari all’estero, chiedendo se avevano qualcosa sulla nostra area e, con sorpresa, tutti mi hanno risposto specie con riferimento al campo di aviazione realizzato subito dopo il passaggio del fronte. Così, chi aveva un documento, chi aveva qualche foto e, anche chi non aveva niente, mi dava tuttavia preziosi suggerimenti su dove cercare. Sono così “entrato nel giro” e con tanta pazienza, qualche investimento e grazie anche a “colpi di fortuna” (ci vogliono anche quelli) sono riuscito a reperire alcuni documenti e tantissime fotografie, tutte scattate dalle forze Alleate, inglesi americani sudafricani polacchi e australiani. Ho avuto anche la fortuna di conoscere personalmente qualche pilota americano di base a Mondolfo, ed è stata per me una grande emozione...”. Emozione, che, la mostra, trasmetterà senz’altro a tutti gli appassionati del genere, ripensando al “Mondolfo Airfield” da cui decollavano bombardieri e caccia alla volta non solo del nord Italia, ma anche della Germania, della Jugoslavia e dell’Austria. La mostra – ad ingresso gratuito e col patrocinio del Comune di Mondolfo - rimarrà aperta nel Complesso Monumentale di S.Agostino venerdì 26 settembre con orario 10-13/15-19/21-23 nonché sabato 27, ore 21-23 e domenica 28 settembre, ore 16-19 e 21-23. Alla mostra interverranno anche alcuni giovani mondolfesi dell’associazione “The Green Liners” in divisa militare d’epoca. Per informazioni: www.comune.mondolfo.pu.it Alessandro Berluti la voce misena spettacolo 25 settembre 2014 Monteporzio - Fiere d'ottobre Domenica 28 settembre 2014 si svolge la Fiera di apertura delle fiere ottobrine di Monte Porzio, che sin dal 1763 si svolgono per le vie del centro storico. Continuano poi tutti i mercoledì di ottobre gli altri appuntamenti con la fiera. dei Priori e del Centro Culturale San Francesco (nel centro di Arcevia), con opere di quasi 60 artisti. Oltre 150 ricerche di arte coeva fra pittura, fotografia, scultura, installazioni, video, performance, teatro, musica e altro ancora. Una sezione è dedicata all'illustrazione. Arcevia - Festival dell'arte Corinaldo - Incisioni francescane Prosegue fino al 28 settembre la VII edizione di "Ar[t]cevia", Festival Internazionale dell'arte di Arcevia, diretto e curato da Laura Coppa. Numerosi appuntamenti sul territorio che si sommano alla mostra allestita nella doppia sede di Palazzo Fratello Sole Incisioni su legno di Giorgio Forlani Mostra di opere uniche ispirate alla cultura francescana, realizzate con la tecnica del “pirografo solare”. Aperta fino al 28 settembre presso la Chiesa del Suffragio, orario 10-12 e 17-19. Domenica 28 settembre al Gabbiano 'Secondo Orfea' Se il teatro brillante racconta il sacro Orfea è una donna che vive a Gerusalemme nell’anno 1. Un tempo difficile per una donna sola, vedova di un centurione romano al seguito di Ponzio Pilato. Le giornate di Orfea si dividono tra il tempio, la fontana e quattro, lenzuola da stendere, chiacchiere con le altre donne. Una vita consumata nella tranquillità all’ombra della sua casa. Ma un giorno vengono ad abitare vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi. Lei è incinta. Si chiamano Giuseppe e Maria. Da quel momento la vita di Orfea non sarà più la stessa. I giovani sposi la coinvolgono in questo loro vortice, che sarà la vita del loro bimbo, del quale Orfea si prende cura quando la madre è affaccendata nel quotidiano. E si istaura un rapporto di profondo amore tra i due, dove la vita di Gesù è guardata con amorevolezza e buon senso, da una donna semplice e forte come Orfea. La donna assiste alla crescita di questo Dio- Bambino, con la curiosità, la dolcezza, fermezza di molte madri che vorrebbero il me- glio per il loro figlio. Con cipiglio sempre esuberante lei difenderà, sosterrà, criticherà e si addolorerà al seguito di questo ragazzo, il “suo Gesù”, come una madre attenta e amorevole. Lo ascolterà sulla montagna, lo difenderà da chi lo vuole denunciare, lo accudirà alla morte, e si rallegrerà di questo Dio che mantiene le Promesse….sino alla Resurrezione. In scena una cesta, che diverrà il lettino della figlia di Giairo, la tomba di Gesù e tanto altro ancora, e delle lenzuola che saranno la tovaglia delle nozze di Caanan, il lembo del mantello dell’emorragica, il sudario di Gesù etcetc , uno sgabello e un tavolo. Il teatro riesce laddove altri linguaggi artistici forse fanno più fatica e ci propone una visione dei fatti del Vangelo, rivisitati e teneramente riletti da una donna semplice, concreta, come dovrebbe essere la fede, quella fede in un dio fattosi bimbo, ragazzo, adolescente e adulto. L.M. 13 Arcevia - Festa dell'uva Inizio autunno all'insegna dell'allegria ad Arcevia dove dal 26 al 28 Settembre prossimi, si svolgerà la 61a edizione della Festa dell'Uva organizzata dalla locale Pro Loco in collaborazione con il Comune e le Associazioni locali. Il programma della manifestazione si prevede ricco di appuntamenti per tutti i gusti. A dare il via alla tradizionale Sagra sarà l’apertura delle “Locande del Buon Ristoro” quando venerdì 26 alle ore 17:30, apriranno i battenti per offrire ai molti visitatori attesi una gran varietà di prelibatezze della cucina marchigiana. Cinema multisala GABBIANO www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375 da giovedì 25 settembre La buca Un film di Daniele Ciprì. Con Sergio Castellitto, Rocco Papaleo, Valeria Bruni Tedeschi, Jacopo Cullin, Ivan Franek. 90' - Italia 2014. Armando è un povero diavolo che ha scontato incolpevole una pena lunga trent'anni. Uscito di prigione cerca conforto nella madre, che in seguito a un ictus non lo riconosce più, e nella sorella, che lo considera adesso persona non grata. Sconsolato si accompagna con un cane che diventa causa e (s)ventura di incontro con Oscar, un avvocato misantropo che vede in Armando l'opportunità di arricchirsi. Circuito e poi accolto a casa sua, Oscar lo convince a intentare una causa milionaria contro la Stato per risarcire l'ingiustizia subita. Persuaso a riscattare finalmente gli anni perduti, Armando ricostruisce le dinamiche della rapina a mano armata e una vita con Carmen, la barista gentile della porta accanto. Vivono in un luogo imprecisato e si muovono in un tempo indeterminato i protagonisti di Daniele Ciprì, legati dal medesimo destino e declinati con ingredienti caricaturali. Antiepopea del fallimento, La buca visualizza in modo grottesco un'epifania o forse una rivelazione. Perché Oscar e Armando hanno visto reciprocamente negli occhi dell'altro e si sono riconosciuti, rovine nelle rovine del Bel Paese. Azzeccagarbugli reattivo Sergio Castellitto, candido attonito Rocco Papaleo, i personaggi costruiscono un'esemplare parabola dello scacco. Un ragazzo d'oro Un film di Pupi Avati. Con Riccardo Scamarcio, Sharon Stone, Cristiana Capotondi, Giovanna Ralli, Cristian Stelluti, 102 min. - Italia 2014 Davide Bias è un creativo pubblicitario col sogno di scrivere qualcosa di bello, di vero. Ansia e insoddisfazione lo accompagnano: per tenerle a bada, solo le pillole. Quando suo padre, uno sceneggiatore di film di serie B muore, Davide si trasferisce a Roma dove incontra la bellissima Ludovica, un'editrice interessata a pubblicare un libro autobiografico che il papà di Davide aveva intenzione di scrivere. Il libro lo scriverà lui, come se a farlo fosse suo padre: questo lo aiuterà a riconciliarsi finalmente con la figura paterna, ma non a risolvere le sue inquietudini... Mozart apre Jesi L’inglese Graham Vick, uno dei più importanti e socialmente impegnati registi del panorama lirico internazionale, per la prima volta al Teatro Pergolesi:“Giovanni non è più l’outsider ma l’incarnazione di una società la cui trasgressione è glamour, è vendibile, provoca dipendenza e in cui la corruzione è norma condivisa”. Il teatro come verità e provocazione: è sempre una sfida, una regia d’opera dell'inglese Graham Vick, grande firma del teatro contemporaneo, autore di spettacoli fortemente innovativi, che spesso provocano dibattito nel mondo della lirica per la forte carica di denuncia sociale e il grande impatto visivo. Sarà il famoso regista internazionale, vincitore di sei premi Abbiati per l’originalità e l’intensità dei tanti allestimenti curati in Italia, ad inaugurare la 47a Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi con un nuovo allestimento del “Don Giovanni” di Mozart in scena sabato 4 ottobre alle ore 20,30 e domenica 5 alle ore 16. L’opera vede la luce grazie alla coproduzione tra otto teatri lirici nazionali. “Il nostro senso di essere in vita è definito e amplificato dall’avvicinarsi inevitabile della morte - spiega Graham Vick a proposito del nuovo allestimento - Di fronte allo scorrere del tempo, Giovanni getta via tutte le leggi, i vincoli e i tabù. Così come il nostro mondo si precipita verso l’autodistruzione, anche noi abbandoniamo sprezzanti le leggi della civiltà. Terrorizzati della morte, ci attacchiamo alla vita e ad una dipendenza dalla giovinezza, attraverso droghe, iniezioni, il bisturi del chirurgo, o – ancor peggio – attraverso la ‘sexualization’ dei bambini trasformati in icone. Mentre Giovanni si diffonde come un virus, trascinando tutti nella sua tela universale, non è più l’outsider ma l’incarnazione di una società la cui trasgressione è glamour, è vendibile, provoca dipendenza e in cui la corruzione è norma condivisa”. Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi: tel. +39 0731 206888 e-mail: [email protected] 14 sport la voce misena 25 settembre 2014 Calcio: il Miciulli vince e convince a Filottrano sport Dopo il pareggio casalingo della scorsa settimana, il Miciulli torna a vincere in trasferta. Contro la Filottranese i nerazzurri non possono schierare lo squalificato Paniconi e gli infortunati Cercaci e Marini. Eppure nel primo tempo la pratica era già praticamente chiusa. Dopo 10' è Cucchi ad avere l'occasione buona per portare avanti i suoi. Il difensore non concretizza, così come non riesce a trovare l'impatto vincente Coppa al 24'. Ci pensa allora Rossetti. Il giovanissimo trequartista si fa largo tra le maglie avversarie e non lascia scampo a Sollitto. Dopo 33' il Miciulli è in vantaggio. Poco prima dello scadere Marco Coppa conquista un calcio di rigore e freddo dal dischetto batte il portiere. Si va al riposo sul punteggio di 0-2 per i senigalliesi. Nel secondo tempo la partita è noiosa. Solo un Rossetti in forma strepitosa riesce ad accenderla. Al 57' è proprio lui a sfiorare la doppietta personale con un'altra bella percussione. A metà ripresa il Miciulli cala, i padroni di casa cercano il gol. Minardi si supera due volte prima di arrendersi alla rete del momentaneo 1-2 di Pancaldi. Al 85' il centrale della Filottranese riceve da calcio d'angolo e insacca. I locali ci credono ma, poco dopo, Rossetti chiude il match con un altro grandissimo gol. Nessuno riesce a marcare il trequartista ex Vigor e Marzocca che esce tra gli applausi scroscianti anche dello sportivo pubblico di casa. Finisce 1-3. Miciulli: Minardi, Cinotti S., Odoguardio, Bellagamba, Cucchi, Rosi, ROssetti (92' Massacci), Piersanti Pintea (63' Galdenzi), Coppa, Bomprezzi (67' Rasicci) . A disp: Fraboni, Lauritano, Cinotti N., Goldoni. All. Goldoni. La Vigor in trasferta non ingrana. Ora è al penultimo posto e questo preoccupa Battuta d'arresto a Tolentino TOLENTINO 1 VIGOR SENIGALLIA 0 SENIGALLIA - Seconda trasferta e seconda sconfitta, sia pure di misura, per una Vigor che paga - specie fuori delle mura amiche - lo scotto di una esperienza tutta da costruire, seppure in settimana la società avesse provveduto ad irrobustire la quota di ‘mestiere’ del gruppo con l’ingaggio di Elia Santoni, classe 1988, centrocampista con all’attivo una corposa esperienza in quarta serie, avendo tra l’altro vestito le casacche di Tolentino, Recanatese e Ancona. Aggiunto a quello di Pantone, l’innesto di Santoni ha contribuito ad accrescere il tasso di competitività dei rossoblù, il che non è stato tuttavia sufficiente ad evitare che i cremisi dell’ex Aldo Clementi riuscissero a far loro il risultato, a dire il vero faticosamente tenuto conto che la rete che ha deciso il confronto è stata realizzata -di testa- da Cinotti quando mancava meno d’un quarto d’ora al triplice fischio. Giuliani e i suoi avevano, probabilmente, iniziato ad assuefarsi all’idea di questo punto esterno, tanto più importante laddove si consideri che Tolentino era e resta, a dispetto di una classifica sin qui deficitaria, uno delle ‘piazze’ più autorevoli fra quelle candidate al salto di categoria. Due conclusioni del neo-vigorino Santoni ed una di Pantone hanno scandito i tentativi rossoblù nella trasferta tolentinate; quanto ai padroni di casa, manovrano con continuità alla ricerca di una vittoria provvidenziale per la loro classifica e le loro aspirazioni, e portano a conclusione Ruggeri, Pandolfi, Gobbi, Morganti, in una sequenza di tentativi che esaltano le doti dell’estremo vigorino Giovagnoli. Una battuta d’arresto per più aspetti preventivabile, quella di Tolentino: che relega però ora la Vigor a una tutt’altro che Half Marathon, 1184 presenze A Una festa dello sport e della solidarietà. In 1.184 domenica 21 settembre hanno preso parte alla IV edizione della Sport & Travel Half Marathon, l'evento sportivo d'inizio autunno, patrocinato dal Comune di Senigallia, che ogni anno richiama centinaia di sportivi da tutta Italia che approfittano della terza domenica di settembre sulla spiaggia di velluto per dare il via ufficiale alla runner season. Raccolti 1.452 euro a favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica. “Hanno vinto lo sport ed il “cuore” – ha commentato il presidente di Sport & Travel Andrea Rossi - delle tante persone che oggi sono venute al Foro Annonario per divertirsi con noi. Il nostro primo ringraziamento va a tutti loro”. Primo assoluto della mezza maratona per gli uomini il pluricampione nazionale Daniele Caimmi di Camerino con un ora 13 minuti e 23 secondi, prima assoluta per le donne Elisa Mezzelani di Ancona con un ora 28 minuti e 33 secondi. Sul sito www.sportandtravel.it tutte le classifiche. La corsa promozionale per ragazzi da 0,1 a 1 chilometro (4/15 anni) ha registrato 110 iscrizioni. Sono stati invece 333 gli iscritti alla 10 chilometri non competitiva e 103 i partenti per la competitiva, novità di questa edizione. Alla mezza maratona hanno preso parte in 408. Attenzione particolare va rivolta alla passeggiata urbana di beneficenza di 4 chilometri con 230 iscritti. Un momento di festa nella festa organizzato da Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi ed il Consiglio delle Donne a favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica – Marche. Obbiettivo del sodalizio far diventare la nostra regione all’avanguardia nello screening e dato che la malattia infierisce sulle vie respiratorie l’Associazione punta all’acquisto di un macchinario per il test di funzionalità delle piccole vie aeree. Non è mancata una parentesi piena di emozioni con il premio Amicizia e Sport “Raffaele Manocchi” consegnato al presidente di Atletica Senigallia Osvaldo Perini per la sua dedizione nel trasmettere i valori sportivi. Come da tradizione il Foro Annonario è stato teatro dello Sport & Travel Half Marathon Village. L’appuntamento è dunque per la terza domenica di settembre 2015. tranquilla penultima posizione: alle sue spalle solo il Porterecanati, che domenica prossima riceverà appunto il Tolentino. E adesso, sarà necessario produrre ogni sforzo per incamerare il primo ‘pieno’ stagionale, possibilmente già nel prossimo turno allorquando scenderà al Bianchelli il Vismara, peraltro reduce da una sconfitta interna (quella con l’Urbania) che gli ha fatto inopinatamente perdere la vetta. Ma intanto la società non demorda nel seguire l’evolversi del mercato degli svincolati… Raoul Mancinelli TOLENTINO: Carnevali, Fede, Ruggeri, Gobbi (18’ st Romagnoli), Focante, Nicolosi, Frinconi, Minopoli (19’ st Nardini), Pandolfi, Cinotti, Morganti (10’ st Mercuri). A disposizione: Caswell, Palazzetti, Menchi, Ripa. All. Clementi. VIGOR SENIGALLIA: Giovagnoli, Zandri, Cuomo, Siena, Giraldi, Curzi (30’ st Tinti), Santoni, Gregorini (35’ st De Luca), Capecci, Pantone, Gorini (13’ st Lavatori). A disposizione: Cantarini, Paolini, Pistelli, Cappanera. All. Giuliani. ARBITRO: Catani di Fermo. RETI: 31’ st Cinotti. NOTE: Spettatori 400 circa. Ammoniti: Santoni, Zandri, Morganti, Giraldi, Fede. Angoli 6-4. Ciclismo Ciclopellegrinaggio Il Trofeo Lamberto Smerilli fa carovana con quasi 1.300 ‘atleti dello spirito’, che sfociano con la forza della rinnovata suggestione in piazza della Madonna, accolti da monsignor Gio- vanni Tonucci, immancabilmente affiancato da patron Giuseppe Luciani, il cui sforzo organizzativo viene ancora premiato. L’arcivescovo della città mariana allarga simbolicamente le braccia, benedice tutti i pedalatori, scende dal sagrato per socializzare con i ciclopellegrini, primo dei quali l’handbiker Pietro Sprecacè, massima espressione della filosofia solidale dello Studio Moda – Monturano, che vanta in prima fila l’amatore iridato Alfonso D’Errico. All’altezza della 38^ edizione, il Ciclopellegrinaggio Porto S.Elpidio – Loreto (e ritorno) supera sé stesso, qualitativamente e quantitativamente. La cronaca del raduno si apre con il ritrovo nell’ospitale area del Circolo Arci Marina Picena (egida della Lega Uisp Marche presieduta da Giancarlo Tordini), in cui l’ideale bandiera a scacchi viene abbassata dalla madrina Marina Romoli. Fungono da apriprista gli alfieri del sodalizio creato per favorire l’espressione dei ragazzi autistici, il Born To Run di S.Elpidio a Mare: il primo tandem è costituito da papà Stefano Vitellozzi e dal figlio Francesco, il secondo è composto dall’atleta non vedente Simone Giacomelli e dalla guida Dino D’Angelo. L’amministrazione comunale portoelpidiense patrocina, pedala (con Milena Sebastiani, assessore allo sport) e premia (con il sindaco Nazareno Franchellucci). Giampiero Vagnoni e collaboratori portano la testimonianza del Cuore Verde e della Croce Verde, nella ‘Giornata mondiale dei mobilitazione per il clima’. Sauro Mazzante (reduce dall’impegno della Corsa d’Oro per ricordare Gianni) e Vincenzino Santoni (primo referente della Gran Fondo del 19 ottobre), affiancano patron Luciani nel secondo appuntamento della Tregiorni Portoelpidiense del Ciclismo per Tutti. Su Tvrs: in Giovedì Ciclismo delle 22,30 (canale 11) e Sulle Strade (canale 111 – venerdì). Umberto Martinelli Foto: le società più numerose premiate dagli organizzatori penultima la voce misena 25 settembre 2014 asteriski 1 *** Ernest Simoni torturato, carcerato, condannato miglie intascano, ma non spendono; appunto “a Un viaggio intenso quello di Papa Francesco in ai lavori forzati per oltre 27 anni in campo di garagol”! Albania, domenica 21 settembre 2014, un paese concentramento. a maggioranza musulmana che ha due capisaldi * Renzi e i sindacati * Sgarbi teologo? civili: la convivenza tra le religioni (musulmani, Strigliata di Renzi ai sindacati, i quali non devo- Stupendo il messaggio lanciato in TV da Sgarortodossi, cristiani) e l’orgoglio di avere come no difendere solo i diritti dei lavoratori, ma anche bi presentando il “Cristo sul mondo”di Salvator concittadina Madre Teresa di Calcutta. Papa quelli dei disoccupati. Chi può dargli torto? Dalì, per cui il mondo va visto “con gli occhi di Francesco tuona: “Nessuno pensi di poter farDio”. E’ una frase da Papa Francesco. si scudo di Dio mentre progetta e compie atti * Italiani a garagol di violenza…La religione autentica è fonte di Secondo il proverbio popolare (vedi sotto), nono- * Senigallia, proverbio dialettle pace e non di violenza. Discriminare in nome stante la crisi e lo sperpero del denaro pubblico, “C’ ha la sacoccia a garagol”: per indicare che di Dio è disumano”. Scherza con i vari leader la liquidità delle famiglie italiane è cresciuta di una persona intasca, ma non spende, (a cura di religiosi: “Sembriamo una squadra di calcio”. Fabio Bellini). Abbraccia e si commuove con il prete “martire” ben 234 miliardi, passando dai 975 miliardi del 2007 ai 1.209 di quest’anno. Vuol dire che le faa cura di G. Cionchi * Papa Francesco in Albania 28 settembre 2014 XXVI domenica del Tempo ordinario Fatti, non parole Parola di Dio Ez 18,25-28 Salmo 24 Fil 2,1-11 Mt 21,28-32 Dio ama l’autenticità e su quella saremo giudicati alla fine dei tempi Domenica scorsa siamo rimasti spiazzati dal comportamento del padrone della vigna, quando ha compiuto un gesto all’apparenza ingiusto. Forse anche noi, come i deportati in Babilonia che si lamentano di espiare la colpa dei padri, ce la prendiamo con la logica di Dio. Ed Ezechiele, anch’egli prigioniero dei babilonesi, invita loro e noi ad assumere una logica diversa, quella di Dio. Scavando dietro l’apparenza abbiamo scoperto che la presunta giustizia degli operai della prima ora, in realtà, era una rabbia mal sopita che si sfogava contro gli operai dell’ultima ora, togliendo loro l’essenziale per vivere. Non c’è nulla da fare: se vogliamo davvero seguire il Dio di Gesù Cristo dobbiamo continuamente convertire la nostra prospettiva per allargare il nostro orizzonte ed accogliere il modo nuovo di essere credenti. Un modo che ha una caratteristica assoluta, principale, non negoziabile: l’autenticità. A saper leggere il vangelo si resta spiazzati dal fatto che Gesù, prima del peccato, detesta un atteggiamento molto diffuso fra i devoti di ieri e di oggi: l’ipocrisia. Anche oggi torniamo in vigna. È un rapporto intimo quello del vignaiolo con la sua vigna: spesso, nella Bibbia, il rapporto fra Dio e il popolo prende forma a partire dall’immagine della vigna. Dio che ci chiede di andare nella sua vigna a lavorare è la testimonianza dell’intimità che Dio intende intessere con noi. Il primo figlio risponde subito alla chiamata del padre. Ma in realtà non va alla vigna. La parabola non ci dice che cambia idea o che incontra un amico o che ha un contrattempo, non ha proprio nessuna intenzione di andare, fin dall’inizio. Il suo è un atteggiamento puramente esteriore, la richiesta del padre non lo scomoda, non lo interpella minimamente. Come la nostra fede, troppo spesso fatta di esteriorità, di facciata, di riti senza conversione. Certo, è Dio che legge nei cuori, ma quante volte si resta spiazzati nel vedere nelle nostre celebrazioni manifestazioni di fede molto più simili alla superstizione che alla conversione! Dio non ama le finte devozioni, non ama la falsità. Preferisce il fratello che nega la sua presenza. Quante volte un “no” è la manifestazione di un disagio, una Paolo Curtaz velata domanda di chiarimento, uno sprone al dialogo! No ad una fede fatta di ipocrisia. No ad un Dio incomprensibile che si disinteressa all’uomo. No agli uomini di Chiesa che dimenticano la misericordia. Eppure, una volta messi davanti ad un volto di Dio diverso, per alcuni il “no” diventa un “sì” inatteso e pieno. Come il fratello della parabola. La conclusione di Gesù brucia: le prostitute e i pubblicani vi passano davanti. Il loro rifiuto è stato definitivo e drammatico, hanno detto “no” alla religiosità riservata ai puri. Ma le loro certezze, ora, si sbriciolano davanti al Nazareno che parla di Dio sorridendo. Per gli altri, per i devoti!, chi sbaglia è segnato a vita. Per Dio non è così e fa diventare testimoni e discepoli anche i peccatori pubblici. Che stupore! Che fatica! Che sberla! Noi, operai della prima ora, figli amati dal padre, lasciamo che la Parola ci metta alle corde, che converta i nostri cuori, perché i nostri “sì” siano sempre autentici. Che il Signore ci spinga all’autenticità, ci doni di non fermarci alle parole ma, con semplicità e coraggio, ci conceda di gridare il Vangelo con la nostra vita. Solo così potremo diventare figli di quel Dio che continuamente cerca l’uomo per svelargli il suo amore. la parola a... arrivati in redazione inbreve Amici animali Cani in spiaggia Corsi di teatro Martedì scorso, presso la sede del Consultorio Familiare Ucipem (piazza Diaz 6 Senigallia) si è svolto l’incontro di presentazione della Scuola per Consulenti Familiari. La Scuola triennale per consulenti familiari abilita alla professione ai sensi della Legge 4/2013. Inoltre aiuta le persone a conoscere meglio se stesse e a migliorare le proprie relazioni con gli altri. Il corso è accreditato A.I.C.C.e F. ed è rivolto chiunque desideri compiere un percorso di crescita interiore e di maturazione umana. Per informazioni: Consultorio Familiare “Villa Marzocchi” piazza Diaz, 6 Senigallia, dal lunedì al venerdì - dalle ore 16 alle 19. Tel. 071.64860 – 340/7456518 [email protected] www.scuolaconsulentifamiliari.it Il Melograno propone corsi di teatro per tutti. I corsi si terranno a Senigallia da ottobre a maggio. Obiettivo fondante del Melograno è quello di divulgare l’arte teatrale soprattutto nei giovani, fermamente convinti che il teatro oltre ad essere una forma spettacolare bella e coinvolgente aiuti a superare anche problematiche di carattere emotivo/espressive. Il Melograno inoltre ha introdotto all’interno dell’insegnamento teatrale classico nuove modalità didattiche e tecniche che tengono in considerazione diversi linguaggi espressivi, utilizzando la multimedialità e affiancandosi alla cinematografia. I corsi partiranno ad Ottobre al raggiungimento di 10 iscritti . Per informazioni : 3343184041 / 3495873758 [email protected] / [email protected] Gli animali costituiscono il compagno inseparabile dell’uomo. A sua volta l’uomo tratta con particolare riguardo il suo animaleparente. Essi occupano un posto rilevante nella tradizione popolare e prendono atteggiamenti e caratteri propri dell’uomo. Il buon trattamento dell’uomo, nei loro confronti, viene altrettanto corrisposto. Una storia d’amore e di morte è accaduta non molto tempo fa in uno zoo alla periferia di Rotterdam. Mario,54 anni, finché ne ha avuto forza ha vissuto tra quegli animali, è stato il custode del giardino zoologico. Poi la malattia, un cancro al cervello, l’ha imprigionato in un letto, lontano dalle bestie, rispondendo agli sguardi ed ai versi, in un’affuosa sintonia. L’ultimo desiderio di mario è di tornare allo zoo per salutare gli animali. . una associazione caritatevole “ambulance wish” lo porta li. La morte è vicina, alcuni animali sentono e vedono il loro custode, se ne commuovono,una giraffa allunga il collo e poi lo abbassa come se stesse per leccare un cucciolo. Mario raccoglie quel bacio, un dono prezioso nella sua semplicità, estremo e definitivo. Adesso Mario può andare via, era tutto l’amore che cercava. Qualche anno fa “ambulance wish” aveva realizzato un altro desiderio, quello di un vecchietto di 86 anni di oss, Paesi bassi, anche lui malato terminale. Aveva perso la moglie da due settimane,voleva rivedere i suoi tre pony. L’hanno portato a bordo dell’ambulanza con i vetri grandi perché potesse vedere la campagna. Anche lui,ad un passo dalla morte h voluto salutare gli animali. Questi nostri amici o meglio parenti, dobbiamo amarli e trattarli bene. Duilio Marchetti Al Carmine Nella bella chiesa del Carmine, aperta ai fedeli giornalmente ma in cui vi si celebrano soltanto due festività: il 3 febbraio “S.Biagio” ed il 16 luglio la “Madonna del Carmine”, il 1° ottobre – giorno nel quale la Chiesa ricorda S.Teresa di Lisieux (o come comunemente si dice: Santa Teresa del Bambino Gesù”) - alle ore 18,00 verrà celebrata la Santa Messa poi verranno benedette le rose. A sinistra dell’entrata della chiesa, oltre ad una piccola statua, è esposta pure una sua foto nella quale indossa l’abito da suora. Molti sono i devoti di questa Santa, morta giovanissima, che usava dire: “Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra”. M.B. Grande guerra Grazie a Voce Misena per avere riportato una bella sintesi del viaggio di papa Francesco a Redipuglia: la Grande guerra è troppo dimenticata, in realtà tanti guai di oggi nascono proprio da quel tragico evento. Luigi Gentili [email protected] www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Settimanale della Diocesi di Senigallia Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Caporedattore: Laura Mandolini. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Anna Gobbetti, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Segretaria: Anna Maria Barrali Stampa: Rotopress - Loreto. Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia Tiratura: 4.000 copie - Associato alla Fisc - Federazione Italiana Settimanali Cattolici, Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione del Tribunale di Ancona del 18/11/1952, n°2266. 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