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Vitavissuta
a cura di Giancarlo Giuliani
Tricia è una mamma, malata terminale per un tumore al fegato. Il suo cruccio più grande
non è la malattia e la condanna che porta, ma il suo piccolo Wesley, 8 anni. E’ sola e non
ha nessuno cui affidarlo: chi se ne prenderà cura?. Poi il miracolo. Quell’infermiera così
professionale e gentile ha già una grande famiglia con quattro figli, ma un cuore anche più
grande e un marito altrettanto. A casa loro c’è posto anche per un altro figlio. E, finché ci
sarà, anche per la mamma, visto che il mese di vita che le hanno diagnosticato a maggio
non è ancora finito. Facciamo tifo per loro.
Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 25 settembre 2014 - € 1.00
N. 33
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia
Editoriale
Dall'Albania
Papa Francesco ha voluto iniziare il
suo incontro con il vecchio Continente proprio dall’Albania, uno stato economicamente e politicamente
marginale. Una visita per scoprire
da vicino la storia e l’anima di questo popolo che non dimentica le sue
ferite ma che da tempo ha imboccato la via della riconciliazione. Un
momento di profonda commozione
l’abbraccio commosso del Papa con
un sacerdote e una suora superstiti
della persecuzione comunista, due
testimoni che non hanno perso la
vita, ma di fatto hanno vissuto lo
stesso tipo di esperienza di coloro
che sono stati uccisi. In questo viaggio la presenza del martirio è stata
molto forte. 40 grandi foto di martiri
lungo la via centrale hanno dato il
senso di quello che è stato vissuto
in un paese martoriato per 50 anni.
Ai giovani che lo hanno accolto con
grande entusiasmo ha chiesto di saper dire di no all’idolatria del denaro, alla falsa libertà, alle dipendenze
e alla violenza, proclamando che
“il bene paga più del denaro”. Oggi
non ci sono più le sfide dell’ateismo
ideologico comunista, avversatore
di Dio, ma c’è il consumismo con
i suoi nuovi idoli, l’individualismo,
con tutte le insidie del materialismo
di fatto ateo. Sfide reali sempre più
presenti che vanno affrontate con
decisione. Per noi e per gli Albanesi.
Come anche quando, abbracciando i
bambini, ha ricordato che l’amore è
capace di perdonare, se si manifesta
nella carità operativa verso i piccoli
e i bisognosi. Ricordiamolo: il superamento di ogni recriminazione
legata al passato, la capacità di perdono e di riconciliazione vale per gli
albanesi, ma vale per tutti. La carità ci aiuta ad andare al di là di noi
stessi per creare le condizioni di una
pace vera, profonda, quotidiana in
casa, nel condominio, in parrocchia,
in città. Ce n’è bisogno in Albania,
ma ce n’è bisogno dappertutto.
Gesualdo Purziani
Per affidare al Signore
il servizio ai bambini,
ragazzi e giovani.
Insieme,
con il vescovo Giuseppe,
nella nostra chiesa
diocesana
Diocesi di Senigallia
Mandato ai catechisti
e agli educatori
CATTEDRALE di SENIGALLIA
Martedì 30 settembre 2014 ore 21.00
• preghiera iniziale
• intervento di don Luciano Bedini Paolucci,
della diocesi di Ancona – Osimo,
sul documento della Cei, “Incontriamo
Gesù”, Orientamenti per l’annuncio
e la catechesi in Italia
• preghiera con mandato ai catechisti
• intervento del Vescovo
• benedizione conclusiva e saluti
Chiedere
La richiesta di preghiera di
Francesco per il Sinodo della
Famiglia tocca tutti e tutte
Siamo abituati a non chiedere o a chiedere solo quanto ci interessa e ci preme?
Non chiedere è componente di una forma
d’educazione ma anche di una forma di
maturità della persona. Imparare a chiedere e a non chiedere implica che si possegga ormai in atto un quadro di valori,
di insegnamenti vitali che plasmano la
persona e le sue relazioni.
Indubbiamente, oggi, parlare di persona
e di maturità getta nello sgomento, visto
e considerato quanto il pensiero, anche
quando c’è, presenti un volto oscuro.
Quando poi la richiesta si sposta di piano
e non si tratta più di cose o di vantaggi ma
si apre all’ambito dello spirito, il rischio
è evidente: bacia pile, topi di sacrestia,
quando si chiede di pregare per se stessi
o per qualche realtà che tocca da vicino.
Eppure la richiesta della preghiera contiene in sé una molla vitale e una “self image” (non il “selfie” tanto di moda!) che
si impone alla storia intera e diventa un
gesto universale, trapassa cioè il proprio
luogo, la propria perimetrata richiesta e si
dilata e rimbalza su tutta la terra e su tutti
gli individui.
Francesco, nostro Pastore, ne è grande
maestro con il suo continuo richiamo e ci
costringe ad uscire dalla tela di ragno, da
cui ci lasciamo avviluppare, per proiettarci in una dimensione umana ampia ed
insieme radicale. Chi chiede di pregare e
non lo fa per gesto scaramantico o come
se toccasse un cornino, porta fortuna o
lancia jella, ma per lasciar salire dal suo
profondo il legame che lo stringe all’Altissimo, alla Chiesa e all’umanità, svela il
proprio volto profondo, quello trasparen-
te, quello che irraggia luce e benedizione.
Per questo, mentre gli eventi capitali sembrano travolgerci ed imprimere alla storia
dei moti malefici irresistibili, la preghiera richiesta e donata diventa sanazione,
svolta, forse impercettibile ma reale nel
suo sollecitare il Creatore a snebbiare lo
sguardo di chi ha in mano i comandi delle
guerre, di chi gioca sul destino degli innocenti, di chi muove quelle leve distruggenti che interagiscono in ogni continente, in ogni paese, e possono annichilire.
La richiesta di preghiera di Francesco per
il Sinodo della Famiglia tocca tutti e tutte
indistintamente, perché tocca il nucleo vitale ed ineliminabile della vita.
Il tentativo in atto di mutare con un’ideologia la struttura, che da sempre ha retto
la nostra società e ne forma il grembo generatore, non dimostra immediatamente il
suo lato perverso e pervertitore in nome
di una presunta libertà e di una modernità
che vuole uscire dalle lande dei precetti
ecclesiastici e dagli schemi ritenuti obsoleti.
Stiamo giocando su piani diversi, antropologici, morali ed ecclesiali, il futuro
del nostro pianeta che sarà popolato non
da persone generate da una coppia che si
ama ed alleva i propri figli in quel nucleo
che sarà sempre il grande riferimento di
gioia e di dolore, di comunione e di sano
confronto, ma da persone assemblate,
come pezzi di un puzzle, organizzato a
priori. Da chi? Da poteri oscuri intrisi di
interessi pecuniari?
Famiglia significa vincolo stretto ed amato, vincolo di mentalità, di pensiero donato e ricevuto. Anello che parte da una
generazione e ne aggancia un’altra, con
voce di tradizioni, di lingua, di gesti e di
abitudini. Di vita.
Cristiana Dobner
in questo numero
8-9 L'invasione dei droni
Oltre alla guerra, nelle vite
3 A Serra de' Conti
Due passi in collina
10 Passeggiata solidale
Le Acli per la città alluvionata
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attualità
la voce misena
25 settembre 2014
Una nonna
nel pallone
La malattia
dell'ingiustizia
L'epidemia di ebola ha già ucciso 2.500 persone, mentre i contagi
raddoppiano ogni settimana. Roberta Petrucci, pediatra di Msf
Una tuta bianca, gialla e verde con un
grembiule davanti, occhiali, mascherina e cappuccio. Una sorta di scafandro dentro il quale è difficile respirare
e si soffoca dal caldo. Senza è impossibile curare i malati di Ebola. Per
renderlo meno disumano agli occhi
dei pazienti, molti dei quali costretti
ad una morte straziante soli e lontani
dai familiari, medici e infermieri scrivono a penna sul grembiule il proprio
nome. Questa è la prima precauzione
e la condizione necessaria al lavoro
degli operatori umanitari di Medici
senza frontiere nei cinque centri di
isolamento che gestiscono in Liberia,
Sierra Leone, Guinea Conakry, i Paesi dell’Africa occidentale più colpiti
dall’epidemia, che ha già ucciso 2.500
persone, mentre i contagi raddoppiano
ogni settimana. Nonostante i progressi
nelle cure (la mortalità è scesa dal 90
al 50%) le stime al ribasso prevedono
almeno 7.000 vittime. Il contagio si
sta allargando anche al Senegal e alla
Nigeria, perché tra i Paesi africani è
difficile monitorare le frontiere. Ne
abbiamo parlato con il medico pediatra Roberta Petrucci, che è stata cinque settimane nell’epicentro
dell’epidemia, al confine con Sierra
Leone e Guinea.
Cosa ha trovato appena arrivata?
Una situazione catastrofica. Malgrado
abbia lavorato tanti anni con Msf ed
abbia visto molte emergenze era indescrivibile. La malattia è terribile, con
una mortalità fino al 90% all’inizio
dell’epidemia. I pazienti entrano nel
centro e nella maggioranza dei casi
escono in una bara. Anche se lavoriamo in condizioni molto difficili, con
tute inumane, cerchiamo sempre di
instaurare con i pazienti un rapporto
umano. Parliamo con loro, offriamo
supporto emotivo e psicologico, li
aiutiamo a mangiare.
La popolazione come sta reagendo?
La popolazione è estremamente spaventata, la paura è palpabile. Ci sono
villaggi che hanno perso metà della
loro popolazione a causa dell’ebola,
e persone che non conoscevano nemmeno la malattia. Questo è stato uno
dei motivi principali per cui si sta diffondendo in maniera così rapida e capillare. Abbiamo trovato un centro di
isolamento con 10 posti letto che nel
giro di qualche giorno ha accolto 140
pazienti. Ad un certo punto siamo stati
costretti a rifiutare pazienti perché non
eravamo più in grado di accoglierli.
C’è uno staff di medici, infermieri e
logisti del posto estremamente motivati a lavorare con noi, nonostante
tutti abbiano avuto dei lutti all’interno della propria famiglia o comunità.
Con le cure, anche se non specifiche,
in alcuni nostri centri la metà dei pazienti escono guariti.
Come si lavora con la paura del
contagio e l’urgenza di salvare vite
umane?
È un lavoro estremamente difficile
per la pressione psicologica di dover
fare del proprio meglio, mantenendo
la propria sicurezza e quella dei colleghi. La paura è importante perché
ci permette di mantenere sempre alta
l’allerta e ridurre al minimo il rischio.
Bisogna seguire i protocolli in maniera accurata. La fatica fisica è molto
presente.
Sentite il sostegno della comunità
internazionale?
Sinceramente siamo molto soli in
questa lotta. È importante parlarne
e che ci sia la consapevolezza degli
enormi bisogni. Però è arrivato anche
il momento di agire su diversi livelli:
aumentare il numero di posti letto nei
reparti di isolamento; aumentare la
presenza nelle comunità per fare educazione e permettere alla popolazione
di proteggersi; aumentare il tracciamento di tutte le persone a contatto
con pazienti positivi. Bisogna arrivare in tutte le comunità e farlo subito.
Ogni giorno in più sono persone in più
che si infettano e muoiono.
Gli Usa hanno annunciato l’invio
di tremila militari per combattere
l’Ebola…
Quando parliamo di militari sono corpi medici. C’è bisogno di personale
medico competente che possa agire in
prima linea per una patologia di non
facile gestione. Che siano attori istituzionali, non istituzionali, protezione civile o unità mediche, sono tutti
benvenuti. È necessaria un’azione di
massa altrimenti sarà sempre peggio.
a cura di Patrizia Caiffa
“Le avevo promesso che sarei andato da lei se avessi segnato, e ogni
promessa è debito, con lei poi ancora di più”. Alessandro Florenzi,
classe 1991, ha spiegato così la sua
corsa liberatoria dal campo alle
tribune per abbracciare sua nonna
Aurora, 82 anni, per la prima volta
sugli spalti a tifare per il nipote.
È il tredicesimo minuto del primo
tempo, lo scatto dell’abbraccio improvviso, che lascia di stucco tutto l’Olimpico - fa immediatamente
il giro del web e diventa l’immagine
simbolo di Roma Cagliari 2-0.
C’è gioia, amore, passione in
quell’abbraccio tra nonna e nipote.
C’è il calcio trasmesso e respirato di generazione in generazione
in una famiglia romana unita e
semplice, dal sapore antico (ma per
fortuna anche nuovo) e genuino. “È
stata un’emozione grande oggi per
me”, ha confessato nonna Aurora
prima di lasciare lo stadio: “Non
sono stata bene, per questo non ero
mai venuta a vederlo allo stadio.
Mi sono messa a piangere perché
anche mio marito Nisio giocava a
pallone e Alessandro mi ha ricordato lui”. “Mi hanno tramandato
questa passione”, ha confermato
Alessandro condividendo la sua
gioia con l’Olimpico. Una famiglia
“pallonara” contagiosa.
Perché il calcio, come la fede, si
trasmette per contagio. Chissà se
ci sarà anche nonna Aurora tra le
decine di migliaia di nonni di tutto
il mondo che domenica prossima,
in piazza san Pietro, incontreranno
per la prima volta il Papa? Noi, lo
confessiamo, facciamo il tifo per lei,
vestaglietta di maglina e fazzoletto
bianco enorme per asciugare le lacrime. Di gioia, stavolta. E allora:
“Evviva le nonne!”. Magari cattoliche, in grado di trasmettere la fede
(non solo calcistica) di generazione
in generazione.
Barbie, la più famosa bambola del mondo, in versione religion
Religione di plastica
Dopo la Barbie ballerina e quella con i
costumi del mondo, un nuovo trend si è
impossessato della bambola più famosa del mondo: la versione religion kit.
E così ecco la Barbie Vergine Maria e
dea Kalì, tanto per non far torto a nessuno. Non solo, per ampliare l’offerta
ed essere certi di non trascurare alcuna possibilità di vestizione (come se si
trattasse di una questione folkloristica),
i panni vestiti dalla pupattola sono, di
volta in volta, quelli di santa Giovanna D’Arco, della Vergine di Luján o
di Maria Maddalena, della Vergine di
Lourdes e pure di quella di Fatima, con
i tre pastorelli a corredo. Pensate sia
finita? Se così fosse dimentichereste
che c’è anche la componente maschile
della coppia di plastica. Quindi ecco il
fido ed eterno fidanzato Ken nei panni
di Gesù, san Rocco, san Sebastiano e,
per il politically correct, di Buddha.
Qualcuno potrebbe pensare che l’ufficio marketing del Vaticano sia impazzito e abbia avviato un restyling un
po’ audace della produzione figurativa
cultuale, ma la verità è che la versione
religiosa dei due manichini mignon è
ufficialmente la provocazione di due
artisti argentini, Pool Paolini e Marianela Perelli. I 33 esemplari prodotti
faranno parte dell’esposizione “Barbie,
The Plastic Religion” nella quale Barbie e Ken rappresentano figure della
religione cattolica, buddhista e di altri
personaggi legati al sacro. I due artisti
hanno garantito di non voler urtare la
sensibilità religiosa dei fedeli di alcuna
religione: questa la ragione, ad esempio, per cui manca un Ken in versione
Maometto.
Fin qui la notizia. Da adesso cominciano le domande. Chi ha diritto e chi
no a vendere immagini legate ai culti
religiosi? In base a quale discrezione e
attenzione la Madonna sì e Maometto
no? Che differenza c’è tra provocazione e cattivo gusto? La religione è davvero così di plastica che si può ridurre
la devozione a oggettistica? Sono gradite risposte, anche se le installazioni
artistiche (vogliamo definirle così?)
non arriveranno mai nei negozi. Intanto invitiamo i genitori a lavorarci
su fin d’ora, a spiegare ai figli perché
una bambola non sempre è un omaggio, per decostruirne il ruolo fittizio e
ricostruire la catechesi vera. Prima che
si comincino a vendere anche la chiesa apribile completa di accessori o che
qualche buontempone si inventi profeta della madonna Barbie.
°
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CORSO DI FORMAZIONE
PER VOLONTARI AVULSS
MONDOLFO - MONTEPORZIO
30 SETTEMBRE 16 DICEMBRE 2014
Sede del Corso
Il primo incontro si terrà a Mondolfo in Via Cavour presso il Salone Aurora (Sant’Agostino)
Gli incontri seguenti si terranno a Mondolfo in Corso della Libertà, 34 nella sala attigua alla Biblioteca
Orario
Il corso si terrà tutti i martedì e i venerdì dalle ore 20,30 alle ore 23,00
Il corso è gratuito
INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
Associazione Avulss di Mondolfo
Piazza Mario del Monaco, 3 (Piazza del Popolo) 61037 – Mondolfo
Tel. 0721/930093 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 11,00
Tel. 0721/959019 - 0721/959313 ore pasti
Con il sostegno e la collaborazione del
due passi in collina
la voce misena
25 settembre 2014
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Serra de' Conti
In uno stupendo paesaggio,
le mura del paese racchiudono
tradizioni e tesori d'arte
ITINERARI
Ogni settimana
La Voce Misena
propone una gita
che parte da una bella
chiesa della nostra
diocesi.
Iniziando da dove
si è celebrata
la festa del Signore
L'arte di ieri
e di oggi
Domenica 28 settembre 2014, La Voce Misena propone una gita a Serra de’ Conti, che per questa
volta può essere estesa anche a lunedì 29 Settembre, giorno di San Michele. Per l’occasione la
Chiesa di San Michele, che si trova in corso Roma, sarà aperta per tutto il giorno e don Emanuele
Lauretani, parroco di Santa Maria De Abbatissis, vi celebrerà la Santa Messa alle ore 19. San Michele fu edificata nel 1290 dai monaci benedettini camaldolesi dell’Abbazia di S. Maria di Sitria, e
fu rimaneggiata fra il 1442 ed il 1480. La data di costituzione della chiesa è impressa sul mattone
della chiave di volta del portale laterale.
La parte inferiore in pietra presenta elementi romanici, mentre la parte superiore in mattoni è il
risultato di rifacimenti in stile gotico. Sulla facciata dell’ingresso principale vi è un portale in legno
con decorazioni in pietra a motivi geometrici, caratterizzato da due mani scolpite alla base dei pilastri che sostengono il portale. Per arrivare alla chiesa si può fare una breve passeggiata entrando nel
centro storico da Porta di Santa Lucia, che prende il nome dall'omonima chiesa esistente nel XIII
secolo all'estremità meridionale del paese. L'arco venne demolito per ampliare l'entrata al Borgo
ed i lati della porta vennero decorati alle sommità con vasi ornamentali ancora oggi visibili. Subito
dopo la porta sulla destra, entrando, si trova il Monastero e la Chiesa di Santa Maria Maddalena,
costruito nel 1600 sulla base di un modesto edificio del 1330, il convento, fino a poco tempo fa
abitato da monache Clarisse francescane, ospita tutt'ora al suo interno un refettorio ligneo intagliato
del XVI secolo mentre varie tele ed utensili artigianali legati alla vita monastica sono stati ordinati
nel Museo delle Arti Monastiche.
pagine a cura di Mario Maria Molinari
Nel Monastero di Santa Maria Maddalena è collocata la piccola chiesa monastica destinata alle
suore. Ciò che colpisce di questa piccola struttura è la particolare forma della pianta ellittica
e la ricca presenza di decorazioni e dipinti barocchi. Percorrendo corso Roma, prima di arrivare alla chiesa di san Michele, s’incontra piazza Matteotti, dove si alza la Torre Civica, posta
al centro del paese. La torre è stata eretta dopo
l'Unità d'Italia, riutilizzando i mattoni e le campane della chiesa di San Francesco, che fu demolita alla fine dell'800. Un altro ingresso per
il centro storico si trova subito alle spalle di San
Michele, è la Porta della Croce, così chiamata
per la presenza di una croce di legno nella sua
facciata esterna. In origine era munita di ponte
levatoio e guardata da torrioni. Nel 1658, la lunetta dell’arco interno venne affrescata con una
Deposizione di Gesù dalla Croce, oggi trasferita
per motivi conservativi nella sala consiliare del
Palazzo Comunale e sostituita con un’opera contemporanea dal medesimo soggetto eseguita dal
Maestro Bruno d’Arcevia. Uscendo da San Michele e prendendo a sinistra si raggiunge piazza
IV Novembre, prendendo via Garibaldi, sulla sinistra troviamo un’altra bella chiesa di Serra de’
Conti: la Chiesa di Santa Croce, della seconda
metà del XVI secolo. La chiesa è a navata unica
con piccola cripta. I lavori di restauro condotti
negli anni Novanta hanno riportato alla luce sulla parete di fondo un affresco raffigurante "La
Leggenda della Vera Croce", attribuito alla produzione giovanile del pittore marchigiano Giovanni Battista Lombardelli.
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senigallia
la voce misena
25 settembre 2014
notizie dal monc' in piazza
• Torna il mercato
contadino biologico a Senigallia
il sabato, dalle 9
alle 13, presso lo
spazio Autogestito
Arvultura (via Abbagnano n. 4 nella
casetta gialla tra
l’Uci Cinema e l’Ipersimply).
• Se non ci saranno imprevisti, fra circa un mese dovrebbero iniziare nel nostro Comune i lavori sul ponte di via
R.Sanzio. Nonostante il progetto ese-
Ecco la piscina!
Riapre al pubblico la piscina comunale delle Saline. L’impianto sportivo, totalmente
compromesso dall’alluvione dello scorso
maggio, è rientrato in funzione alle ore 9 di
lunedì 22 settembre. “A poco più di quattro
mesi di distanza dai terribili fatti di maggio
– ha affermato il sindaco Mangialardi – si
rimargina un’altra ferita. Riconsegniamo
alla città uno dei suoi impianti sportivi più
importanti, pienamente efficiente e pronto
ad accogliere le numerose attività che qui
si svolgono. Subito dopo gli interventi di
prima emergenza realizzati dal Comune, ci
siamo attivati per reperire le risorse necessarie a un rapido ripristino della struttura.
A nome mio e di tutta la città, ringrazio i
dirigenti di Unicredit Marche, i quali hanno
risposto al nostro appello con un generoso
contributo di 50 mila euro, che ha permesso di coprire gran parte dei costi dei lavori
effettuati“. Una vicinanza, quella di Unicredit, testimoniata dalla presenza questa
mattina del dott. Stefano Centelli, responsabile dell’Area Marche, del dott. Gianluca
Pisello, responsabile delle relazioni con i
media, e della dott.ssa Patrizia Castellani,
responsabile territoriale del distretto FanoSenigallia. All’inaugurazione hanno preso
parte anche Massimo Tesei, responsabile
della Uisp di Senigallia che gestisce la piscina, e le società sportive che usufruiscono
abitudinariamente dell’impianto. La piscina
resterà aperta con orario continuato dalle
ore 9 alle ore 21.
Oraprenoto
Senigallia sempre più smart city. L’ultima
novità si chiama OraPrenoto, sviluppato
dall’agenzia web Optimamente s.r.l., che
consente di prenotare on line i campi sportivi delle Saline, come già quelli del Vivere
Verde, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il servizio, che entrerà in funzione da lunedì 22
settembre, offre un lungo elenco di vantaggi
agli utenti. Anzitutto, la facilità di utilizzo:
una volta effettuata la registrazione saline.
cutivo non sia ancora definito nei dettagli,
l’Amministrazione comunale prevede che i
lavori, una volta iniziati, dovrebbero durare
due o tre mesi. Il ritorno alla normalità è
quindi previsto nei primi mesi del 2015. Lo
speriamo perché i disagi, che questo stato di
cose crea, sono tanti.
• E’ stato aperto agli automobilisti un nuovo parcheggio di 30 posti in via Carducci,
subito
dopo Porta Lambertina. E’ stato realizzato
nell’area dell’ex Arena Italia che è stata bonificata, pulita e messa in sicurezza, mentre
nell’area ex Sacelit i posti per parcheggiare
sono addirittura 600. Attraversando poi la
strada, vi sono altri 80 posti auto realizzati
nell’area dell’ex Cantiere Navalmeccanico,
dopo che le navi in costruzione - che vi si
trovavano da decenni - sono state rimosse
ed il luogo bonificato. Tanti non sono ancora abituati a recarsi nel centro storico da
questa parte della città, ma la disponibilità
dei parcheggi che si sono creati negli ultimi
tempi merita di usufruirne perchè gli “storici” parcheggi di piazza Sinoncelli e di piazza Garibaldi sono quasi sempre pieni.
• Una lettrice ci ha fornito una notizia che
ha letto su un noto settimanale: sembra che
tenere in casa o in ufficio una “pianta” verde (certo di piccole dimensioni) aiuti a lavorare meglio.
• A Senigallia, per consentire di mettere
ulteriormente a norma la Scuola “Puccini”,
anche dopo una prima fase, due classi sono
oraprenoto.com con il proprio nome, cognome ,indirizzo e-mail e numero di cellulare, si può accedere al sistema tramite
login da computer o dispositivi mobili. Gli
utenti che utilizzano già il sistema al Vivere
Verde o agli altri impianti sportivi affiliati
a OraPrenoto, invece, potranno utilizzare lo
stesso login di sempre senza registrarsi nuovamente. Un servizio al passo coi tempi e
in linea con il concetto di “città intelligente”. Per maggiori informazioni sul servizio:
www.oraprenoto.com.
Pane nostrum ha chiuso i battenti con successo
Luciano Verzolini
Il sindaco Maurizio Mangialardi ha incontrato Luciano Verzolini, ex presidente della Fondazione Opera Pia Mastai-Ferretti,
dimessosi dal suo incarico lo scorso aprile,
dopo 19 anni di presidenza e 6 di consiglio.
Si è trattato di un incontro ufficiale, ma
all'insegna della cordialità, durante il quale il primo cittadino ha ricordato il lungo e
tenace impegno di Verzolini a favore della
crescita della fondazione e al costante miglioramento dei servizi per i suo ospiti. "A
Luciano Verzolini - ha affermato il sindaco
- mi lega un grande rapporto di stima e rispetto che parte da lontano, da quando egli
era presidente del consiglio comunale e io
alla mia prima esperienza da consigliere, e
che si è andato consolidando nel tempo, nel
reciproco confronto sul ruolo della Fondazione nella città. Se oggi la Fondazione
costituisce un patrimonio inalienabile di
tutta la città e del territorio, lo si deve in
larghissima parte a Verzolini, che ha rappresentato e continua a rappresentare ancora adesso un esempio di rigore, dedizione e passione per ogni amministratore del
bene comune". Al termine dell'incontro, a
cui hanno partecipato anche il vicesindaco
Maurizio Memè, il presidente del consiglio
comunale Enzo Monachesi e il presidente
della IV commissione consiliare Simeone
Sardella, il sindaco Mangialardi ha consegnato una targa a Verzolini "per lo straordinario contributo dato al buon governo
dell'Opera Pia".
Il pane desiderato
La XIV edizione di Pane Nostrum
che si è svolta a Senigallia dal 18 al
21 settembre è stata davvero speciale. La stima delle presenze alla Festa
del Pane 2014 supera le 40.000 della
precedente edizione. Oltre ai numeri
ciò che emerge sempre più è la partecipazione di un pubblico di qualità.
Tra corsi di panificazione, laboratori,
show cooking e incontri tutte le attività di Pane Nostrum 2014 hanno
visto crescere la partecipazione del
pubblico. Oltre 350 gli iscritti ai corsi per imparare a fare e conoscere il
pane e centinaia di bambini (200 solo
nella giornata di domenica) hanno
partecipato ai laboratori didattici loro
dedicati. Lo Street Food proposto sul
prato della Rocca Roveresca legato a
realtà marchigiane di pregio ha allungato l’orario di apertura dell’evento
che nel weekend è proseguito fino
a tarda sera, accogliendo tantissime
persone in una atmosfera piacevole
e di autenticità. Presi pacificamente
d’assalto gli stand dei produttori agri-
coli marchigiani che insieme ai panificatori sono stati le star della manifestazione.
Esprime grandissima soddisfazione il
Direttore di Confcommercio Marche
Centrali Massimiliano Polacco per la
riuscita e la crescita di Pane Nostrum
che “attraverso un ampliamento della programmazione, a partire proprio
laboratorio di Idee in Fermento, ha
compiuto un ulteriore saluto di qualità. Approfondimenti scientifici e
incontri autorevoli hanno messo in
una proficua sinergia le eccellenti
realtà produttive della filiera agricola marchigiana. Oltre alla presenza
superiore alle aspettative dei visitatori – afferma Massimiliano Polacco – Pane Nostrum è un momento
importante d'incontro e confronto
tra imprese per creare progetti per la
valorizzazione e la crescita del territorio. I nostri panificatori si stanno
mettendo in gioco per proporre pani
legati alla storia alla nostra tradizione
ma con una visione aperta al futuro,
dove la qualità del cibo che portiamo
sulle nostre tavole assume sempre più
importanza”.
Altrettanta contentezza per l’ottima
riuscita dell’evento la esprime il Direttore Regionale CIA Evasio Sebastianelli “per l’affluenza di pubblico
per la qualità dell’offerta, per la qualità delle presenze, per l’importanza
degli scambi registrati da parte degli
agricoltori presenti e per l'organizzazione di grande spessoree”.
Pesceazzurro sbarca a Senigallia
adentistretti
Dimissioni solidali
"Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da Vice Presidente del Consiglio
Comunale per non sedere più nella
Conferenza dei Capigruppo ed esprimere così la mia solidarietà all’amico
vero e collega di gruppo consiliare,
Gabriele Cameruccio. Non posso accettare di partecipare alle riunioni del
massimo organismo gestionale del
Consiglio Comunale con i signori capigruppo della maggioranza consiliare che si sono abbassati al livello dei
peggiori giustizialisti, denunciando al
pubblico ludibrio ed alla gogna mediatica un fatto oltretutto pubblico, ma
con il chiaro intento di screditare in
primo luogo la persona e poi il politico
Cameruccio. L’errore del consigliere
è stato quello di apporre una firma di
autenticazione alle sottoscrizioni di
una lista elettorale, lista che oltretutto
non si è nemmeno potuta presentare
alle elezioni politiche del 2013, tra le
quali firme, una è risultata falsa. Un
errore, una leggerezza assolutamen-
state spostate alla Cesanella e sette hanno
trovato posto all’interno dell’ex seminario,
già in gran parte occupato dalla “Mercantini”. Gli interventi realizzati durante l’estate, grazie anche alla collaborazione di molte
famiglie e Associazioni, hanno garantito il
regolare avvio del nuovo anno scolastico
anche negli Istituti più colpiti, come nel
caso della primaria Leopardi e della Scuola
dell’Infanzia di San Gaudenzio.
• Il 23 settembre siamo entrati nella stagione autunnale, contrariamente alle altre che
iniziano tutte il 21. Il suo ingresso non è
stato dei migliori perché ci ha regolato subito una “tromba d’aria”: tanti danni, specialmente sui lungomare, tante cartacce e
foglie portate in strada dal vento.
te compiuta in totale buona fede, che
Cameruccio sta pagando con una condanna dell’autorità giudiziaria e che ha
accettato nell’assoluto rispetto della
decisione, confermando lo stile che lo
ha sempre contraddistinto. Un comportamento assolutamente slegato
dalle vicende amministrative cittadine,
ma che attiene esclusivamente alla
posizione del consigliere Cameruccio
come autenticatore di firme elettorali. Ed ecco che oggi la maggioranza,
nascondendosi dietro un vigliacco
anonimato, pugnala alle spalle Cameruccio, buttandolo in pasto alla “pubblica vergogna” ed adducendo motivazioni assolutamente pretestuose.
Vergognatevi! Ho assistito io stesso
alle smancerie di solidarietà espresse
in sede privata dai sepolcri imbiancati
della maggioranza proprio nelle stesse ore in cui veniva servita sul piatto
d’argento una vendetta politicamente
ignobile e umanamente deprecabile.
Alessanro Cicconi Massi"
Investire per creare sviluppo, occupazione e affrontare in attacco, non in
difesa, gli effetti della crisi economica
e dei consumi. Con questi obiettivi, il
Pesceazzurro, la catena di ristoranti
self-service originaria di Fano sbarca
a Senigallia pronta ad affrontare la stagione turistica 2015. “E’ un progetto
che inseguiamo da tempo – dice Marco Pezzolesi, amministratore unico del
Pesceazzurro -, da una decina di anni
cerchiamo di investire nella città di velluto ma ogni buon progetto ha bisogno
dei necessari tempi di preparazione e di
realizzazione. Ora che tutto è a posto,
siamo pronti ad aprire in questo meraviglioso centro, il cui nome, per molti,
fa rima con bellezza e turismo. E, anche
per questo, possiamo dire di avere la
fortuna di essere vicini alla Rotonda”. Il
nuovo ristorante del Pesceazzurro, che
aprirà in primavera, avrà una superficie
di 880 metri quadrati, su una superficie
operativa complessiva di 1.500 metri
quadrati, per un totale di 400 posti e occuperà una ventina di persone.
“E’ un nuovo investimento di espansio-
ne della nostra catena – sottolinea Pezzolesi –, che conta già sulla presenza
a Cattolica, Milano Marittima, Rimini
oltre che sul locale storico di Fano, da
dove è partito tutto nel 1979 quando i
soci della nostra cooperativa Coomarpesca hanno avuto l’intuizione di proporre
al consumatore la bontà e la qualità del
pesceazzurro pescato in Adriatico, dalle
reti direttamente al piatto”. Una filosofia che, in questi anni, non è mai stata
tradita ma che anzi è stata confermata e
potenziata. E un domani il Pesceazzurro
potrebbe anche pensare al franchising.
“Siamo fieri della nostra politica aziendale – aggiunge Pezzolesi – e le conferme arrivano dai nostri fedeli e affezionati clienti. Certo, la crisi l’abbiamo
sentita anche noi, come tutti i servizi di
ristorazione e il comparto del turismo.
Dal 2013 abbiamo registrato un calo del
10% nelle presenze, da 460 a 420 mila,
con una diminuzione di clienti durante
la settimana, concentrati maggiormente
il sabato e la domenica. Dati a cui noi
reagiamo puntando ancora di più su noi
stessi e sulle nostre potenzialità”.
Senigallia
la voce misena
25 settembre 2014
Una domenica senigalliese tutta dedicata all'ambiente vicino
Puliamo il mondo
Domenica 28 settembre prossimo
tutti in Piazza Roma a Senigallia
alle ore 10. È questo l'appuntamento senigalliese di Puliamo il Mondo,
la storica campagna di Legambiente
contro l'abbandono dei rifiuti giunta
alla XXII edizione, che quest'anno
ha come parole d'ordine bellezza e
partecipazione.
L’iniziativa rientra nell'avviato progetto “ViviAmo il territorio” che da
anni vede la collaborazione di molti
soggetti per la qualificazione ambientale del territorio ed è organizzata dal Comune di Senigallia, Circolo
Legambiente Senigallia, Legambiente Marche, Ipersimply e Ata Rifiuti
Ancona con il patrocinio di Regione
Marche e Provincia di Ancona.
Protagonisti dell'evento senigalliese saranno i cittadini che in compagnia dei volontari di Legambiente
e i rappresentanti del punto vendita
Ipersimply di Senigallia, ripuliranno
alcune aree del centro storico della
città. Sarà un giorno di festa, un’occasione per trovare quegli angoli di
Senigallia sporcati dalla distrazione
e liberarli dall’incuria e dai rifiuti.
La cittadinanza è perciò invitata a indicare sul profilo facebook del circolo Legambiente di Senigallia (www.
facebook.com/legambientesenigallia) le aree più sensibili della città
e soprattutto a partecipare numerosi
all’appuntamento.
L'iniziativa è stata presentata da
Maurizio Mangialardi, Sindaco di
Senigallia, Gennaro Campanile, Assessore Ambiente, Sport, Mobilità,
Trasporto Pubblico, Politiche Giovanili del comune di Senigallia, Francesca Pulcini, vice presidente di Legambiente Marche, Andrea Bagalini,
responsabile progetti Legambiente
Marche, Jacopo Mutti, presidente del
circolo Legambiente di Senigallia,
Cinzia Burini, Referente Responsabile Sociale Simply Italia.
“Iniziative come ‘Puliamo il Mondo’, ha detto il sindaco, vanno nella
direzione giusta, perché favoriscono
la crescita di una maggiore coscienza civica e di una più alta sensibilità
ambientale”.
“È importante dar avvio ad un nuovo
percorso – ha dichiarato Francesca
Pulcini, vice presidente di Legambiente Marche – a partire da una gestione sostenibile dei rifiuti, così da
affrontare una volta per tutte l’emergenza attraverso politiche ambientali
ad hoc per ridurre lo smaltimento in
discarica, che rimane ancora oggi la
principale opzione di gestione dei rifiuti. Ma è anche importante la partecipazione e il coinvolgimento dei
cittadini. Per fortuna nella nostra
regione ci sono anche tante storie
di comuni virtuosi come quello di
Mondolfo e Serra de’Conti che, attraverso una corretta raccolta differenziata e il successivo riciclaggio,
hanno saputo trasformare i rifiuti in
un’opportunità. Puliamo il mondo va
proprio in questa direzione: coinvolgere i cittadini in azioni concrete a
favore dell’ambiente e diffondere la
pratica della raccolta differenziata e
del riciclo significa prendersi cura
della propria città”.
“Sarà un giorno di festa per la città,
con lo scopo di trovare gli angoli di
città sporcati dalla distrazione – ha
commentato Jacopo Mutti, Presidente del Circolo Legambiente di
Senigallia -. La città pulita ha bisogno della quotidiana collaborazione
di tutti, per questo vi chiediamo di
segnalare a questo link o sulla pagina
facebook di Legambiente Senigallia
i luoghi pubblici che hanno bisogno
di un giorno di aiuto per ritrovare la
pulizia, il decoro e il profumo della
natura.Pulire il mondo è un obiettivo
ambizioso fatto di piccoli gesti che
permettono di ritrovare la città che
desideriamo.”
“L’adesione alle giornate di volontariato ambientale Puliamo il Mondo
si inserisce in un progetto di partnership continuativo con Legambiente, nato cinque anni fa in occasione
dell’apertura del primo IperSimply
eco-attento di Senigallia, per lavorare in sinergia con l’amministrazione
comunale, particolarmente sensibile
alle problematiche ambientali - commenta Carlo Delmenico, direttore
RSI e Relazioni Esterne di Simply®
Italia-. In linea con il posizionamento sostenibile della nostra insegna,
ci impegniamo da anni ad osservare
una politica di rispetto dell’ambiente, sostenendo iniziative volte a tutelare l’ecosistema e a suggerire comportamenti ecologicamente virtuosi
anche ai nostri clienti, che si stanno
dimostrando estremamente attenti a
queste tematiche.”
“L’Ata Rifiuti è da sempre vicino e
attento alla tematica dei rifiuti – ha
commentato Matteo Giantomassi
dell’Ata Rifiuti di Ancona -. Da sempre siamo presenti e sosteniamo queste iniziative come Puliamo il Mondo in quanto riteniamo che sono dei
momenti di grande importanza per
sensibilizzare ed educare al rispetto
dell’ambiente sia ragazzi che cittadini”.
F.P.
Una singolare mostra allestita nell'ex Peschieria del Foro
Le mie fotografie
Domenica 28 settembre 2014, a partire dalle ore 10 presso la pescheria
vecchia del Foro Annonario di
Senigallia, si svolgerà una singolare
e innovativa mostra fotografica di
portfolio d’autore in occasione del
2° raduno dei circoli e delle associazioni fotografiche delle Marche.
Il progetto itinerante, già alla sua
quarta edizione, si chiama ExposeYourself ed è curato e ideato da
Simona Guerra e Lisa Calabrese,
già curatrici dell’evento annuale
“Giornate di fotografia” di Morro
d’Alba.
Durante la mattinata ad ogni singolo
fotografo verrà assegnato un grande
tavolo. Egli potrà qui liberamente
esporre uno o più serie fotografiche
o suoi lavori con le modalità e i
soggetti che desidera, permettendo
ai visitatori interessati di avvicinarsi
e porre domande all’autore sempre
presente.
Un ExposeYourself non è una
semplice esposizione di opere, una
lettura di portfolio collettiva o singola o una mostra. Gli obiettivi di
un ExposeYourself sono molteplici
e fra questi: l’attuazione di un confronto/verifica e di un dialogo “vis
a vis” tra l’autore e i singoli fruitori
della sua opera, siano essi esperti
o meno di linguaggio fotografico;
la crescita culturale del gruppo e lo
scambio “alla pari” di opinioni con
altri fotografi; la promozione del
proprio lavoro nei confronti di galleristi, curatori e promotori di eventi
quel giorno presenti.
“L’evento – affermano le organizzatrici – intende offrire al pubblico
di Senigallia un’ulteriore opportunità di scambio e dibattito sulla
fotografia marchigiana contemporanea, al di fuori delle logiche
espositive istituzionali e esterna alle
attività dei numerosi ed attivi circoli
fotografici regionali. Se Senigallia è
davvero la città della fotografia, lo
è grazie alle numerose persone che
si sono avvicinate a questo mezzo
espressivo davvero straordinario: è
giusto che tutti loro abbiano maggiore visibilità e opportunità di
crescita e scambio culturale”.
L’evento, gratuito, su prenotazione (sia per chi espone che per chi
visita) si svolge grazie alla preziosa
collaborazione con l’associazione
Sena Nova e del gruppo fotografico
Primo Piano di Senigallia.
Simona Guerra
5
Un kit pieno
di cittadinanza
Bambini, democrazia, salute,
lavoro, cibo, multicultura, acqua: queste le parole chiave dei
percorsi proposti dal kit didattico realizzato dagli studenti che
diventerà un aiuto alla didattica
per i docenti.
Il kit contiene video, giochi,
attività di ricerca, documenti,
lavori di gruppo, mappe mentali che aiutano a ripensare e a
promuovere i diritti e i doveri
al servizio del Bene Comune.
Il titolo è “Cittadinanza CreA(t)
tiva: percorsi di cittadinanza”;
è stato presentato in conferenza stampa il 23 settembre
all’I.I.S. Panzini di Senigallia,
ed è distribuito gratuitamente in
formato cartaceo e sul web, sul
sito http://marchesolidali.com.
È stato elaborato dagli studenti degli ultimi due anni delle
superiori di 9 scuole marchigiane a conclusione del progetto
“Cittadinanza CreA(t)tiva:
diritti e doveri al servizio del
Bene Comune” portato avanti
da una rete di ONG riunite nel
Coordinamento Organizzazioni
Marchigiane, Marche Solidali
– Com. Nel corso del progetto
sono stati realizzati 7 laboratori
con 14 classi, quarte e quinte,
di scuole superiori. I materiali
elaborati dagli studenti sono
stati raccolti nel kit.
Il progetto, di cui Cvm (Comunità Volontari per il Mondo) è
capofila, è stato cofinanziato
dalla Regione Marche – Assessorato alle Politiche giovanili
- ed è partito lo scorso anno. Ha
visto come partner Iscos Marche, Cospe, Cifa for Children,
Arci, Cestas, Csv Marche e
L’Africa chiama.
Hanno partecipato scuole da
tutta la regione: IIS A. Panzini
– Senigallia, Liceo delle Scienze Umane (Liceo Classico Vittorio Emanuele II) – Jesi, Liceo
classico Giacomo Leopardi
– Recanati, Istituto Alberghiero
Einaudi - Porto Sant’Elpidio,
Liceo delle scienze umane
Rinaldini – Ancona, ITCG
Cuppari – Jesi, IIS Galilei –
Jesi, Liceo linguistico Mamiani
– Pesaro, Istituto Professionale
Olivetti – Fano.
Il kit è stato presentato da
Vincenzo Russo, dell’Iscos
Marche, l’organismo di cooperazione internazionale della
Cisl Marche che si pone come
obiettivo di aiutare i lavoratori
più poveri del mondo, di fare
campagne per i diritti umani e
del lavoro, di promuovere lo
sviluppo locale, la salute, la
democrazia.
La prof.ssa Maria Rosella Bitti,
dirigente scolastico dell’istituto Panzini di Senigallia, ha
sottolineato l’importanza di
questo percorso che ha maturato negli alunni la consapevolezza del loro ruolo di cittadini del
mondo e l’originalità del lavoro
svolto con la realizzazione del
kit come strumento didattico
per i docenti.
S.S.
6
chiesa
la voce misena
25 settembre 2014
Gli anziani dal Papa
esperienze
Quarantamila nonni provenienti da venti paesi
diversi, tra di loro anche due anziani in fuga
dal Kurdistan iracheno. Ci sarà anche questo
all’incontro del Papa che si svolgerà in piazza
San Pietro il prossimo 28 settembre. “Il 28 settembre, per la prima volta, il Papa incontra i
nonni e gli anziani”, ha detto mons. Paglia nel
corso della conferenza stampa in Vaticano. Si
tratterà di “40mila anziani e nonni provenienti
da venti paesi”. In particolare, “due anziani
profughi vengono dal Kurdistan: hanno perso
tutto, sono dovuti fuggire, questa è l’assurdità
della guerra”, ha detto Paglia, che ha precisato che i due anziani, provenienti da Qaraqosh,
nella diocesi di Mosul, saluteranno il Papa e
faranno “risuonare la voce dei tanti anziani
che soffrono particolarmente nelle zone di
conflitto”. Il programma prevede che la giornata inizia alle 8,30 con la lettura di cinque
episodi biblici sulla vecchiaia. L’apertura musicale, all’arrivo del Papa, sarà offerta da Andrea Bocelli. Dalle 9,30 alle 10,15 ci sarà un
“dialogo” tra anziani e nonni, accompagnati
dalle loro famiglie, con il Papa. Dalle 10,20 la
Messa presieduta da Bergoglio e concelebrata
da cento preti anziani provenienti da vari paesi del mondo. A mezzogiorno l’Angelus e la
consegna da parte di papa Francesco agli an-
ziani del Vangelo di Marco scritto
in caratteri grandi. L’evento sarà
trasmesso in streaming sul sito
Centro Televisivo Vaticano (Ctv).
Nel corso della conferenza stampa, moderata dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il
vescovo di Philadelphia, Charles
Joseph Chaput, ha fatto il punto
della preparazione dell’incontro
internazionale delle famiglie che
si svolgerà nella città statunitense
dal 22 al 27 settembre 2015. Il Presule pellerossa, in particolare, ha
presentato i testi delle catechesi,
realizzate da Christopher Roberts
ed ha mostrato l’icona scelta per
l’appuntamento.
V.S.
Il Papa è stato a Tirana: dal simbolo del paese, l'aquila, l'invito a volare alto
La giovane Albania insegna
Ci sono giornate indelebili nella storia di un popolo.
Sono giornate che restano lì, a segnare il passo di un
cammino nuovo. Questo è stato, per l’Albania, il 25
aprile 1993: per la prima volta un Papa - Giovanni Paolo II - visita il Paese, ricostituendo letteralmente la
Chiesa, dopo gli anni terribili della persecuzione da
parte del regime ateo-comunista. Così sarà ricordato
anche il 21 settembre 2014: dopo 21 anni, un altro
Papa - Francesco - torna in Albania per “confermare
nella fede la Chiesa” e “incoraggiare” il Paese. Un appuntamento importante, dunque, atteso non solo dai
cattolici, che qui sono una minoranza (circa il 15%),
ma da tutti gli albanesi (oltre il 56% è musulmano). E
Papa Francesco non ha deluso le aspettative. Anzi...
Anzitutto i leader religiosi. Le parole del Papa sono
state nette sin dal primo discorso, rivolto alle autorità
nel palazzo presidenziale. “Nessuno - ha detto - pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e sopraffazione! Nessuno prenda
a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie
alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti”. E, successivamente, durante l’incontro con i leader religiosi all’Università Cattolica, ha aggiunto: “Uccidere in
nome di Dio è un grande sacrilegio!”. L’Albania, ha ripetuto più volte, “dimostra che
la convivenza è possibile”. Una convivenza
e un dialogo - ha spiegato ai leader religiosi
- chiamati oggi a “due atteggiamenti”: “Vedere in ogni uomo e donna dei fratelli e delle
sorelle” e impegnarsi “in favore del bene comune”. Perché “più si è a servizio degli altri
e più si è liberi!”. Da qui l’invito a guardare ai “bisogni dei poveri”. Parole che fanno
il paio con quelle pronunciate alle autorità:
“Alla globalizzazione dei mercati è necessario che corrisponda una globalizzazione della
solidarietà”. E con quelle al Centro Betania:
“Il bene paga infinitamente di più del denaro,
che invece delude”. Richiami particolarmente sentiti nel Paese delle aquile, sempre più
minacciato dal relativismo e dall’individualismo, come denunciato più volte dai vescovi locali,
e da mali antichi e nuovi: corruzione, squilibri sociali,
attacchi all’istituzione della famiglia...
Non è tutto “buio”, però. Non può esserlo per un Paese
che ha un’aquila raffigurata sulla bandiera. Quell’aquila, ha suggerito Francesco durante la Messa in piazza
Madre Teresa, “vi richiami al senso della speranza”.
E ancora: “Non dimenticatevi l’aquila”. Questa “non
dimentica il nido, ma vola alto. Volate alto! Andate
su!”. In modo particolare, ha aggiunto, introducendo la
preghiera dell’Angelus, “mi rivolgo a voi giovani! Dicono che l’Albania è il Paese più giovane dell’Europa
e mi rivolgo a voi. Voi siete la nuova generazione, la
nuova generazione dell’Albania, il futuro della Patria.
Sappiate dire no all’idolatria del denaro, no alla falsa
libertà individualista, no alle dipendenze e alla violenza; e dire invece sì alla cultura dell’incontro e della
solidarietà. Così costruirete un’Albania migliore”. I
giovani hanno capito forte e chiaro il messaggio. Lo
testimoniano le lacrime di Elidon Doday, un volontario
di 31 anni, che corre gridando: “Ho stretto la mano del
Papa! Per me è troppo importante. Le sue parole mi
sono entrate nel cuore. Sì, voglio impegnarmi per il
futuro, così come hanno fatto i nostri martiri”.
Già, i martiri... I loro quaranta volti hanno “abbellito”
la via principale di Tirana (Bulevardi Dëshmorët e
Kombit), che conduce a piazza Madre Teresa. “L’Albania - ha riconosciuto il Pontefice durante la Messa
- è stata una terra di martiri: molti hanno pagato con la
vita la loro fedeltà. Non sono mancate prove di grande
coraggio e coerenza nella professione della fede”. Lo
sanno bene don Ernest e suor Maria che hanno raccontato la loro storia prima della celebrazione dei Vespri
in Cattedrale. Le lacrime del Papa, subito dopo le loro
testimonianze, hanno toccato i cuori dei presenti, ma
non solo. Francesco è rimasto talmente impressionato
da mettere da parte il discorso scritto e parlare a braccio. “Questo popolo - ha esclamato - ancora ha memoria dei suoi martiri!”. E rivolgendosi ai due sopravvissuti: “Scusatemi, se vi uso oggi come esempio, ma tutti
dobbiamo essere d’esempio l’uno all’altro. Andiamo a
casa pensando bene: oggi abbiamo toccato i martiri”.
Un fermo immagine, questo, a corollario di una giornata davvero storica.
Vincenzo Corrado
Ad Ancona il convegno promossso dal Cif per riflettere su cosa significa, oggi, stare bene
"Benessere o bene essere"?
“Benessere o Bene Essere?” Questo il titolo del
Convegno svoltosi sabato scorso a Colle Ameno di
Ancona presso la Domus Stella Maris e organizzato
dal Centro Italiano Femminile regionale. L’evento,
patrocinato dal Comune di Ancona e dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, con
la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato, ha posto a tema “l’apporto della donna”.
Dopo l’apertura dei lavori ad
opera della presidente regionale Luciana Balducci e i saluti
di rito delle Autorità presenti,
parola all’Arcivescovo di Ancona, monsignor Menichelli.
“C’è bisogno di donne coraggiose”, ammonisce, “di donne
che non competano con l’uomo e che sappiano intessere
legami umani con la ricchezza
della femminilità”. Nel sottolineare la specificità femminile,
ricorda il dovere del Cif di ri-
disegnare la collocazione della donna in una società
che non esita a definire “sbullonata”. “Basta con le
ideologie; riprendiamo le idee”. Frase forte e citata
più volte nel corso del Convegno. La professoressa
Angela Giustino dell’Università degli Studi Federico II di Napoli va invece al cuore del tema, nella
direzione dell’invito iniziale di Adriana Celestini,
presidente della Commissione Pari Opportunità, a
ritornare all’etimologia delle parole, per scoprirne la spiritualità.
Cosa vuol dire
‘benessere’? La
società lo intende
come consumo
di beni ispirata a
una pura logica
di mercato. Questa ricostruzione
semantica non include però la rela-
zionalità e, quindi, il vero Benessere. L’occidente
ha liberato quelle che Latouche chiama le “passioni
tristi”. È invece urgente passare dall’homo oeconomicus all’uomo pluridimensionale, che porta con
sé una connaturata insondabilità. “Bene Essere, exsistere, vuol dire essere buoni, giusti e coltivare il
Bene, che è anche Bellezza”, tornando a una logica
del dono e delle relazioni. Qual è il compito della donna in questo quadro complesso? Fare della
‘cura’ una pratica di vita, ricorda la professoressa
Giustino, e contribuire, con l’affettività e l’empatia
che le sono proprie, alla riedificazione sociale ed
economica.
A seguire il dibattito: una serie di interventi appassionati, densi di progetti, speranze e prefigurazione
di nuove ipotesi di intervento. Si aprono insomma
nuovi scenari, non meno preoccupanti, forse, di
quelli dell’immediato dopoguerra, che hanno visto
il Cif impegnato nella ricostruzione morale e civile.
Nella coscienza “sbullonata” dell’uomo contemporaneo c’è ancora molto lavoro da fare.
Marco Bevilacqua
chiesa
la voce misena
25 settembre 2014
7
la settimana del vescovo
in agenda
chiesa
Giovedì 25 settembre
Ore 10.00: Consiglio Presbiterale
Domenica 28 settembre
Ore 11.00: S.Cresima a Corinaldo
Venerdì 26 settembre
Ore 18.00: Inaugurazione Casa di accoglienza a Castelvecchio
Ore 21.00: S.Messa a Mondolfo in onore di
S.Giustina
Martedì 30 settembre
Ore 21.00: Incontro con mandato ai catechisti
in Cattedrale
Sabato 27 settembre
Ore 9.30: Seminario a Loreto su “giovani e
lavoro”
Giovedì 2 ottobre
Ore 9.45: Incontro con i sacerdoti giovani
Sabato 4 ottobre
Ore 9.00: Convegno nazionale Avulss e Oari
Aiutare i più giovani a servire le tante periferie
La gioia del servizio
All'inizio di questo anno pastorale proponiamo un appuntamento nuovo: domenica 28 settembre 2014, nel seminario di Senigallia, si svolgerà una giornata
di formazione su come accompagnare i
giovani nel servizio ai poveri. L'invito è
rivolto a tutti coloro che hanno a che fare
con i giovani: educatori, formatori, volontari... "...e vidi che servire era gioia!
È questo il titolo della giornata organizzata dalla Pastorale Giovanile in stretta
collaborazione con la Caritas diocesana,
il settore giovani dell'Azione Cattolica,
l'Unitalsi e i gruppi scout Agesci e Fse.
Perché questa giornata? Sono tanti i luoghi in cui i giovani sono chiamati a mettersi a servizio, a fare volontariato. Ma
ci sono persone capaci di accompagnarli
in queste esperienze, di farli crescere e
di offrire loro una lettura spirituale del
servizio che vivono? Per questo sentiamo l'esigenza di lanciare una proposta
formativa che aiuti educatori e non solo,
a leggere nel servizio lo strumento prezioso per servire Cristo e i fratelli.
La mattina ascolteremo due relatori, don
Marco Di Giorgio (responsabile della
Caritas diocesana di Pesaro e biblista) e
Matteo Donati (responsabile del Centro
di ascolto di Pesaro), che ci aiuteranno
ad entrare nel tema della giornata: il primo attraverso una lettura spirituale, il
secondo mettendo in luce l'importanza
pedagogica del servizio.
Il pomeriggio sarà introdotto da una testimonianza: perchè le parole possono
diventare vita concreta.
A seguire ci saranno dei laboratori che
ci aiuteranno a capire come integrare i
contenuti ascoltati con le nostre attività
o cammini con i giovani.
Una giornata che mette in comunione
tutte le realtà della nostra diocesi, nella
condivisione dei vari carismi, delle ricchezze e dei bisogni di ognuna. Vogliamo scoprire le opportunità e i bisogni
delle nostre città per formare cristiani
pronti a sporcarsi le mani.
Maria Savini
Ore 17.00: S.Cresima a Montignano
Ore 18.30: S.Cresima a Cesano
Ore 21.0O Consacrazione di Isabella Giampieretti nell’Ordo Virginum in Cattedrale
Domenica 5 ottobre
Ore 9.30: S.Cresima a Cesanella
Ore 11.15: S.Cresima a Marzocca
Ore 17.00: S.Messa e processione
a Montemarciano
Vita di chiesa
Il nuovo regolamento della Cei
“In considerazione dei particolari vincoli dell’Episcopato d’Italia con il Papa, Vescovo di Roma, la nomina del Presidente della Conferenza è riservata al Sommo Pontefice, su proposta dell’Assemblea Generale che elegge, a maggioranza assoluta, una terna di Vescovi diocesani”. Recita così l’art. 26 dello Statuto
della Cei, il cui primo paragrafo è stato modificato con un decreto firmato dal
cardinale presidente, Angelo Bagnasco (confermato Presidente dei vescovi
italiani fino al 2017) e dal segretario generale, monsignor Nunzio Galantino. La
modifica - ora contenuta nel decreto, frutto della “recognitio” della Santa Sede
dopo il parere favorevole del Papa - era stata approvata dai vescovi italiani
durante l’assemblea del maggio scorso, a seguito delle “indicazioni” date da
Francesco nella stessa assemblea, sulla base inoltre “delle consultazione delle
Conferenze Episcopali Regionali e della proposta formulata dal Consiglio Episcopale Permanente, dopo ambio dibattito e due votazioni orientative svolte in
aula”. Il Santo Padre, nell’assemblea di maggio 2013, aveva lasciato ai vescovi
piena libertà di decidere la modalità di elezione del proprio Presidente, anche
tramite l’elezione diretta. I presuli hanno preferito invece adottare la procedura
della “terna”, lasciando la decisione ultima al Santo Padre. I vescovi italiani potranno eleggere il loro Presidente con le nuova modalità alla scadenza dell’attuale mandato del card. Bagnasco nel marzo 2017.
In omaggio a San Pio
E' stato inaugurato martedì 23 settembre, giorno della festa di san Pio, presso la Basilica della Santa Casa di Loreto il monumento dedicato al santo di
Pietralcina. L’opera di Clitofante Giovenali (nato a Senigallia nel 1934) è stata
donata dagli aderenti e simpatizzanti del “Gruppo di preghiera di padre Pio”
nell’agosto 2002. Nello stesso anno la ditta Atanor-Officina degli Elementi di
Bologna ha offerto la propria maestranza per il suo restauro, mentre Giovanni
e Sonia Bernardini hanno donato il basamento su cui è stato collocato il monumento. A precedere l’inaugurazione, l’adorazione e la recita del santo rosario
alle ore 16 e la messa delle 17 presieduta da monsignor Giovanni Tonucci,
arcivescovo delegato pontificio di Loreto. La festa è stata animata dal gruppo
di preghiera San Pio “Virgo Lauretana”.
Vescovi marchigiani al Sinodo
Dopo strumenti di lavoro e riflessioni presentate dalle varie commissioni i Vescovi si troveranno per discutere a livello ecclesiale delle proposte emergenti
in riferimento alla famiglia nelle sue diverse situazioni attuali. Il Papa ha invitato
l’arcivescovo delegato di Loreto Giovanni Tonucci in qualità di Arcivescovo di
Loreto in riferimento alla Santa Casa e alla Santa Famiglia. È stato convocato
personalmente con previo incontro personale nella scorsa settimana Edoardo
Menichelli, Arcivescovo di Ancona come delegato della commissione sulla famiglia nella conferenza episcopale Marchigiana.
Raccontare i migranti
“Raccontare i migranti”, questo il tema del XXIII seminario di formazione 'Alfio
Inserra' organizzato dalla Federazione italiana dei settimanali cattolici in collaborazione con l’Ordine regionale dei giornalisti di Sicilia e l’ufficio per le comunicazioni sociali locale a Ragusa Ibla. “Raccontare i migranti” è innanzitutto
una necessità per comprendere, per capire, per non cedere a tendenze solite
di cronaca, «per riflettere senza fuggire – ha affermato Gian Piero Saladino,
direttore dell’Ucs Ragusa all’apertura del convegno – per innovare senza cedere ai cliché e alle mode di una comunicazione oscillante, ancora spesso,
fra razzismo e pietismo». “Raccontare i migranti” è, altresì, dare voce ad un
fragoroso silenzio. «Un silenzio che comunica valori e bisogni – ha sottolineato il sociologo Salvo Squillaci – che spesso ci sfuggono. Le loro sono delle
biografie sofferte. Noi siamo capaci di accogliere, ma ci manca la conoscenza
empatica dell’altro, del diverso da noi». “Raccontare i migranti” è una urgenza
perché «qualcosa si muova – ha continuato il docente – cambi, si sviluppi. La
parola, il Verbo, è lo strumento attraverso cui si concretizza la narrazione e si
costruisce la comprensione della realtà. Qui ed ora occorre condividere il senso della nostra umanità. Dobbiamo evitare la comunicazione stereotipata che
li vuole più zombie viventi che persone umane. Dobbiamo iniziare una nuova
narrazione che si basi sul bene comune, prima che sia troppo tardi». “Raccontare i migranti” è una responsabilità professionale in cui combaciano lettere e
volti. «Occorre far prevalere – ha confermato Maurilio Assenza, direttore della
Caritas diocesana di Noto – la geografia e la storia sull’immaginazione. Dobbiamo ascoltare gli immigrati, dar loro voce, per lasciarci interrogare e ripensare le
nostre categorie mentali. Non dobbiamo limitarci a conoscere i loro bisogni ma
anche i loro sogni».
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il paginone
la voce misena
25 settembre 2014
La storia dei droni parte da lontano, innanzitutto il nome. Questo termine venne coniato quasi cento anni fa, e trae
origine dal ronzio dei primi modelli realizzati che somigliava al rumore che fa il maschio dell’ape, il fuco. Drone in inglese vuol dire infatti fuco. I modelli in circolazione oggi sono davvero tanti e variano principalmente in base al peso: si
va esemplari che pesano qualche chilogrammo a quelli di oltre una tonnellata. Quelli più leggeri generalmente vengono
pilotati a vista da una piccola attrezzatura portatile, mentre i modelli di peso maggiore sono guidati via satellite da complesse stazioni di terra. I droni americani impiegati nelle zone militari di guerra ad esempio vengono pilotati direttamente da Langley la sede centrale della Cia. Il loro utilizzo principale è quello dello spionaggio militare: i droni possono infatti
raccogliere quantità enormi di dati in grado di essere archiviate e utilizzate per molteplici scopi. Ma perché occuparsi
dei droni? Forse perché, prima che ce ne accorgiamo, questi marchingeni ci avranno cambiato la vita.
a cura di Laura Mandolini
L'invasione dei droni
In Belgio un insegnante ha pensato bene di
usare un drone per controllare che nessuno copiasse durante gli esami. Gli studenti saranno
stati contenti sia per il rumore prodotto dal DJI
Phantom sia per la ventilazione forzata. Probabilmente nessuno ha osato copiare, ma non
per paura di essere «beccati dalla maestra», ma
perchè troppo impegnati a trattenere i fogli o
a guardare preoccupati cosa gironzolava sopra
alle loro teste. Se questa notizia può far sorridere, ha comunque qualcosa di inquietante,
per invasività e uso potenzialmente illimitato
di queste macchine. E' l'eterna lotta tra umani
e robot in versione Duemila. I conflitti in corso
stanno confermando che le prossime guerre
(certo, vorremmo non ci fossero, ma a quanto
pare non è così) si combatterenno con i droni.
Anzi, si stanno combattendo oggi con i droni.
Tanto che la Santa Sede, all'Onu, ha recentemente redatto un intervento per sollevare
alcune importanti questioni. In tale documento
viene detto che "le armi autonome letali e i
droni, pur diversi tra loro, hanno in comune le
stesse implicazioni umanitarie e suscitano molte domande di grande preoccupazione etica.
L’aspetto più critico è l’incapacità dei sistemi
tecnici automatici preprogrammati di dare
giudizi morali su vita e morte, di rispettare i
diritti umani e di osservare il principio di umanità. L’importanza e l’urgenza di tali questioni
continueranno ad aumentare dato che la tecnologia robotica continua a essere sviluppata
e utilizzata (...) Esistono alcune altre questioni
pressanti che devono preoccupare la comunità
internazionale. Quando un drone armato viene
pilotato a migliaia di miglia di distanza, chi ha
la responsabilità delle violazioni umanitarie
compiute attraverso il suo utilizzo? Quando
informazioni vitali relative all’uso di droni
armati vengono sottratte alla verifica, come si
può appurare la conformità con il diritto internazionale, il diritto umanitario internazionale e
gli standard etici?". Ci vede lungo il Vaticano,
molto più miopi e colpevolmente indifferenti
gli stati che hanno tutto da guadagnare dalle
guerre. Dimentichiamo, poi, che i droni non
sono esclusiva dei 'buoni', di chi pensiamo stia
dalla parte giusta della barricata. Orami possono essere un'arma letale e deresponsabilizzata
per tutti, di qua e di là della barricata.
Non solo guerra
Il fenomeno 'drone', al pari di ogni altra tecnologia ancora quasi misteriosa, ma sempre più
presente - se non invadente - nelle nostre vite,
va preso seriamente in considerazione.
L'utilizzo dei droni, infatti, ha sconfinato
dat tempo anche sul versante civile, tanto da
far diffondere anche un altro termine che li
identifica: Unmanned Air Vehicle (facilmente
traducibile in veicolo senza pilota). Tuttavia
dato che i veicoli senza pilota esistono da
tempo, l’Icao, ovvero l’organizzazione mondiale dell’aviazione civile, ha deciso di adottare il termine più corretto di Remotely Piloted
Aircraft System (rpas), vale a dire aerei con
sistema di pilotaggio remoto. La peculiarità di
questi velivoli riguarda anche i sistemi di pilotaggio via satellite e quelli anti collisione. Basti
pensare che un drone anche piuttosto grande
può rimanere in volo senza rifornimento anche
per 24 ore. Tra i principali utilizzi civili ci sono
la sorveglianza delle coste, dei confini, di porti,
aeroporti e centrali nucleari, tutto per prevenire
atti terroristici o per controllare fenomeni come
quello dell’immigrazione. La principale differenza tra un uso di questo tipo e uno militare è
quello di installazioni di sensori e armi a bordo
del mezzo.
Non ci sarebbe da stupirsi se i droni diventassero parte integrante di professioni che stanno
subendo un processo di trasformazione evidente. Già da tempo si parla ormai di Drone
journalism: l’utilizzo di droni per raccolta di
informazioni ai fini giornalistici è ancora un’esperienza agli albori, e diversi istituti di ricerca
specialmente negli Stati Uniti se ne stanno
occupando. Anche l'Italia comincia a parlarne, tanto che a Roma, in ottobre, ci sarà una
conferenza dedicata a questo tema. La preoccupazione principale è quella di ledere la privacy
delle persone, ecco perché associazioni come
DroneJournalism.org stanno lavorando per
cercare di realizzare un codice etico relativo
proprio al drone journalism.
Droni al supermercato
I droni low cost conquisteranno presto i cieli
e cambieranno le nostre abitudini: ne sono
convinti molti esperti. Le ultime, eclatanti,
notizie in questo ambito sono relative all'esperimento condotto dalla Deutsche Post e alle
dichiarazioni della scorsa settimana di Jeff
Bezos. Il fondatore di Amazon ha affermato
che fra cinque anni la sua azienda consegnerà piccoli pacchi a domicilio entro 30 minuti
dall’ordinazione online. Quel che è certo è che
i nuovi droni – piccoli, ecologici, poco costosi
(per quelli meno cari bastano appena 80 euro),
dotati di Gps e comandabili a distanza con uno
smartphone – stanno entrando in diverse attività professionali, dalle riprese cinematografiche
e televisive (in particolare per gli eventi sportivi) all’agricoltura "di precisione" (per capire
dove irrigare), dall’archeologia alla consegna
di aiuti umanitari.
Luciano Castro, ideatore di Roma Drone
Expo&Show, la prima fiera italiana dedicata a
questi oggetti volanti, dice in un'intervista: “I
droni sono un grande fenomeno sociologico
il paginone
e mediatico che affascina e fa sognare gli italiani. Sono qualcosa di più di una macchina volante,
perché aggiungono la componente robotica dell’automazione che gli permette di svolgere compiti in
semi-autonomia. Mi pare di rivedere in questo settore
l’entusiasmo che c’era nel Settecento e nell'Ottocento
per i primi difficili tentativi del mondo dell’aviazione, quando le persone si riunivano nei prati intorno
alle città per vedere le missioni di volo dei fratelli
Montgolfier o Wright. Lo sviluppo del computer e
dei device portatili è stato velocissimo. Con la stessa
velocità si sta sviluppando il mondo della robotica,
anche volante, che entrerà nella nostra vita quotidiana
in maniera massiccia. Il drone è un mezzo telecomandato che può realizzare missioni complesse in semiautonomia. Li vedremo non solo in cielo, ma anche
in terra e nelle profondità dei mari”. Proprio come è
accaduto per internet ed i telefonini, i droni si preparano a lasciare i loro incarichi 'di nicchia' per entrare
nella vita quotidiana di tutti. Tanto che c'è bisogno, in
Italia, di un patentino apposito: la licenza per utilizzare un drone ancora mancava alla lista dei documenti
di cui bisogna essere in possesso se si vuole usufruire
del servizio di spostamento garantito dal veicolo. La
burocrazia, è il caso di dirlo, ha preso il volo!
Amazon.com ha creato un negozio specifico dedicato
ai droni, dimostrando così che questi oggetti non sono
più una moda passeggera, ma ormai una realtà consolidata destinata a far parte della nostra vita quotidiana
negli anni a venire. "In realtà, anche se siamo ancora
all’inizio, questa rivoluzione è già cominciata", dice
Carmine Cifaldi, direttore della regolazione della
navigabilità per conto dell’Ente nazionale aviazione
civile (Enac).
Il ronzio che gira intorno
Sono già intorno a noi e molti altri sono in procinto
di aggiungersi. Secondo Assorpas, l’associazione che
riunisce le imprese operanti con questi piccoli velivoli senza pilota, in Italia volano attualmente circa
400 droni utilizzati in ambito civile. Sono impiegati
soprattutto nelle riprese tv e cinematografiche, nel
controllo di grandi installazioni (reti elettriche, dighe,
impianti industriali, ecc.), ma anche nel monitoraggio
dei terreni agricoli, delle aree urbane o dell’ambiente
la voce misena
25 settembre 2014
e in numerose altre attività. Le aziende italiane che
utilizzano questi droni sono circa 350, ma il loro
numero continua a salire. Per esempio in Toscana
vengono utilizzati nelle terre del Chianti per sorvolare i filari e controllare la maturazione dell’uva. Il più
famoso, Predator, inizialmente utilizzato solo in ambito militare, ha di recente contribuito a individuare
i barconi in difficoltà a largo delle coste italiane. Poi
c’è Nimbus, utile per monitoraggio di eventi come ad
esempio i grandi concerti. E ancora Guardian 2000,
il primo drone «poliziotto» scelto da Metronotte per
sorvegliare i campi di grande estensione sensibili a
furti.
Pensiamo poi a cosa potrebbe
accadere se le immagini fossero
catturate da un drone mentre un
calciatore segna il goal della vittoria o mentre ci si lancia con gli
sci per una discesa libera. Si sta
davvero aprendo una nuova era
per l'informazione, in ogni suo
settore. In Francia, al momento,
si sta lavorando all'impiego dei
droni sulla videocamera GoPro
per le riprese sportive. Sulle
colline di Grenoble, una decina
di giovani sviluppatori è al lavoro
sui loro pc con l'obiettivo di rendere ancora più sofisticata questa
tecnologia e la raccolta fondi è in
pieno svolgimento sulla piattaforma di crowdfunding. L'era del
selfie è finita, almeno nello sport,
spazio ai droni e a queste piccole
videocamere che riprenderanno
tutte le più rocambolesche imprese sportive: dallo snowboard al
paracadutismo a tutti gli sport più
estremi.
Grande schermo e paure
Il cinema non poteva restare a guardare. Anzi, in molte pellicole di fantascienza questo fenomeno era più
che mai preconizzato. Di solito questi film ci hanno
raccontato guerre infinite tra macchine e uomini, que-
9
sti ultimi sempre vincitori, naturalmente. E l'ultimo
della serie, "Good kill" ha chiuso il concorso della
Mostra di Venezia di quest’anno con un’accoglienza
non molto positiva. Sarà anche per questo che in conferenza stampa il regista e gli attori si sono presentati
sulla difensiva, ma pronti a difendere a spada tratta il
loro film e le tante questioni etiche che pone.
“È il primo film sulla guerra dei droni – ha dichiarato il regista Niccol - sulla schizofrenica natura di
questo nuovo tipo di guerra, con un soldato che va
al lavoro per dodici ore, lotta contro i talebani e poi
torna a casa da moglie e figli. I piloti di droni osservano persone fare cose orribili che
talvolta non hanno nulla a che fare
con la loro missione, la tentazione
di farsi giustizia da soli può essere
forte. Non la appoggio in nessun
modo, ma è comprensibile. Rischi
di finire desensibilizzato tanto non
capire più quello che accade intorno
a te. Ho mostrato come funzionano
le cose, senza dirmi pro o contro
questa condotta di guerra. È il pubblico che deve decidere. Il mio è un
racconto con avvertimento morale”.
Los Angeles, anno 2029. Tutti gli
elicotteri da guerra ed i caccia
bombardieri saranno completamente autonomi ed equipaggiati
con processori neurali in grado
di controllare la guida e prendere
decisioni di comando. Uno di essi,
Skynet, comincerà ad apprendere
con una velocità esponenziale e
diventerà autocosciente alle 2:14
del 29 Agosto. Questa è la visione
del futuro descritta nel film "Terminator 2 - Judgment Day", diretto
da James Cameron nel 1991. La presa di coscienza di
Skynet e il successivo attacco contro l’uomo segnano
l’inizio di una guerra tra robot e umani, che costituisce la scena iniziale del film. E poi non dite che non
eravamo avvisati!
L.M.
PELLEGRINAGGIO
TERRA SANTA
20-27 novembre 2014
Giovedì 20 novembre
ROMA - TEL AVIV GERUSALEMME
Ore 2 partenza in pulman
Senigallia per aeroporto Fiumicino.
Ore 10 partenza da Roma con volo
EL AL per Tel Aviv. Proseguimento
per Nazaret.
Hotel MA’AYAN. Cena.
Pernottamento a Nazaret.
VEGLIA MISSIONARIA
Sabato 11 ottobre 2014
Cattedrale di Senigallia - ore 21.00
Venerdì 21 novembre
TABOR CANA
NAZARET
Al mattino salita al Monte
Tabor. Sosta a Cana e rinnovo
delle promesse matrimoniali.
Pranzo. Visita alla basilica
dell’Annunciazione. Santa Messa.
Chiesa di San Giuseppe, museo,
Fontana della Vergine. Cena.
Pernottamento a Nazaret.
Sabato 22 novembre
LAGO DI GALILEA BETLEMME
Monte delle Beatitudini. Santa
Messa. Tabga: chiese del Primato
e della Moltiplicazione dei pani.
Cafarnao con la sinagoga e
la casa di Pietro.Pranzo in un
kibbutz. Traversata del lago in
battello. Prose-guimento per
Betlemme HOLYFAMILY. Cena.
Pernottamento a Betlemme.
con la testimonianza di
P. Matteo Pettinari
missionario della Consolata
originario di Monte San Vito
Domenica 23 novembre
BETLEMME
Campo dei Pastori. Santa Messa.
Visita Basilica della Natività. Ore
12 Processione con i Frati. Pranzo.
Madonna del Latte. Tempo libero.
Visita al CaritasBabyHospital Cena
Pernottamento a Betlemme
Lunedì 24 novembre
MONTE OLIVI GERICO - QUMRAN
Monte degli Ulivi, grotta del Padre
Nostro, Dominus Flevit, Tomba
di Maria e Grotta dell’arresto.
Basilica del Getzemani. Santa
Messa nell’orto degli Ulivi.
Pranzo in ristorante a Gerico.
Visita di Qumran. Sosta al Mar
Morto. Rientro a Gerusalemme
Hotel NIGHTS PALACE /
GLORIA. Cena.
Pernottamento a Gerusalemme.
Martedì 25 novembre
GERUSALEMME
Ein Karem: chiesa della visita
di Maria. Museo dell’Olocausto.
Visita alla Basilica del Santo
Sepolcro. Chiesa di S. Anna e
Piscina Probatica. Chiesa della
Flagellazione. Via Crucis. Cena
Pernottamento a Gerusalemme.
Mercoledì 26 novembre
GERUSALEMME
Spianata del Tempio e Muro della
Preghiera. Cenacolo e chiesa della
Dormizione. Santa Messa. Pranzo.
Tempo libero. Cena.
Pernottamento a Gerusalemme.
Giovedì 27 novembre
TEL AVIV – ROMA
Tempo libero. Pranzo.Trasferimento all’aeroporto. Ore 18:
partenza da Tel Aviv per Roma.
Rientro in pulman a Senigallia
QUOTA € 1175
in camera a due letti
(viaggi, ingressi, pensione
completa in Israele)
+ € 100 in contanti
per pulman Roma a/r
e mance in Israele
€ 240 supplemento camera
singola
Iscrizioni
entro il 31 ottobre
(fino ad esaurimento posti)
con caparra di € 200
c/o BAGUS Viaggi Senigallia
in Via Gherardi 34 (angolo
Mastai) Tel. 071/65484
Caparra e saldo si pagano
soltanto con assegno oppure
con bonifico bancario alla
CARIFANO di Senigallia:
IBAN IT 05 Y 06145 21300
000009187024.
La scheda di iscrizione si
può portare in agenzia
oppure inviarla
a [email protected]
o al fax n: 071.64672
È necessario il
PASSAPORTO valido fino al
27/5/2015.
Informazioni: don Gesualdo
335.5952418
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esperienze
la voce misena
25 settembre 2014
Un'iniziativa delle Acli di zona per essere vicini agli alluvionati
Passeggiata
della solidarietà
La segreteria di zona e i circoli Acli della Valmisa
organizzano per Domenica 28 settembre 2014 la
“6a Passeggiata della solidarietà”, quest’anno pensata e voluta per confermare sentimenti di vicinanza alle famiglie in difficoltà in seguito alla recente
esondazione del fiume Misa.
Insieme, quest’edizione della passeggiata vuol testimoniare sostegno e solidarietà anche alla Caritas
diocesana che assiste continuamente e con generosità situazioni d’indigenzafino a farsi punto di riferimento certo e affidabile nel nostro territorio nei
momenti socialmente più difficili, quantunque essa
stessaabbia subito direttamente nelle sue strutture
gli effetti ingenti del recente evento alluvionale.
Quindi l’ottica da cui muove la nostra iniziativa è
quella di continuare insieme, col supporto della riflessione e della preghiera, il percorso di “popolo in
cammino” già intrapreso da temponella prospettiva
evangelica.
Prima e durante la passeggiata ai direttivi dei circoli Acli, ai singoli soci ed ai presenti verrà offerta
l’occasione di compartecipare a quest’itinerario di
popolo evangelicamente in cammino, con la pratica
anche della contribuzione volontariacosì da sostenere concretamente “col proprio” -come ci ha insegnato il Card. Testaferrata- questo modesto ma
significativo segno di solidarismo verso le persone
afflitte dal bisogno.
L’invito alla passeggiata è esteso alle autorità religiose, civili e militari, nonchéalle altre espressioni
del volontariato, del sindacato, dell’associazionismo e della cultura, come pure ai canali informativi
delle parrocchie, nell’intento di raccogliere tutte le
opportune sinergie.
La 6a Passeggiata della Solidarietà-come più precisamente indicato nella locandina allegata- si snoderà quest’anno all’interno della parte alluvionata
della città di Senigallia, partendo dalle zone di BorgoBicchia e Portone per arrivare alla Parrocchia di
Borgo Molino. Lungo i percorsi di marcia i sacerdoti presteranno assistenza spirituale, mentre all’arrivo nella Chiesa di Borgo Molino - dopo il saluto
delle autorità presenti - il presidente delle Acli di
zona Luigi Mencucci affiancato da un Dirigente nazionale cureràun incontro/dibattitoteso araccogliere
le testimonianze dei giovani e dei volontari che si
sono coinvoltinell’opera di solidarietà e di quanti
hanno sperimentato direttamente la grave vicenda.
Al termine sarà celebrata la Santa Messa. Subito
dopo, infine, trasferimentoal Circolo “U.Ravetta”
di via Cavallotti, per “l’incontro conviviale della
solidarietà” che è curato dalla direzione del circolo
omonimo.
Fin d’ora il presente appello si rivolge alla sensibilità di quanti vorranno partecipare e portare un aiuto
concreto, mentre del pari è doveroso rivolgere un
caloroso ringraziamento a tutti quelli che col loro
fattivo sostegno consentono di effettuare questa 6a
passeggiata che nelle Valli del Misa, del Nevola e
del Cesano ripete anche quest’anno un importante
gesto pubblico di solidarietà umana.
Luigi Mencucci
Presidente di zona delle Acli
L'agricoltura
si fa sociale
Dalla “Cesania felix”, la “signoria dei poveri” che
i monaci di Fonte Avellana crearono fra le vallate
del Misa e del Nevola, fra l’XI e il XIV esimo secolo, valorizzando il lavoro dei contadini in forma
cooperativa in agricoltura e organizzando una rete
di servizi per la popolazione, alle opportunità per
lo sviluppo economico di questo territorio offerte
dall’agricoltura sociale.
E’ questo il percorso tracciato nel convegno “La
cooperazione agricola, forestale e sociale per
modelli di sviluppo sostenibile”, organizzato dalle
Centrali cooperative a Santa Maria in Portuno di
Madonna del Piano di Corinaldo (An). Un momento di sintesi del progetto di un anno, con seminari,
incontri e viaggi studio, sostenuto dalla legge
regionale 7/2005 e destinato alle cooperative per
sviluppare reti di agricoltura sociale e per la promozione della cooperazione agricola biologica.
“L’agricoltura sociale, l’attività agricola che
include persone svantaggiate e con disabilità, è
una nuova possibilità di questo settore - ha detto
Simone Cecchettini, responsabile settore Agroalimentare di Legacoop Marche –, da sviluppare
nel cuore della vallata del Misa e del Nevola che
vede una notevole presenza di aziende biologiche
organizzate in forma cooperativa e che, per noi,
rappresenta il distretto dell’economia cooperativa
legata al grande binomio fra agricoltura, in particolare quella biologica, e settore sociale.
Un connubio che può creare opportunità di lavoro
e di sviluppo del territorio grazie anche alle caratteristiche dell’essere impresa cooperativa, essere
aggregati e stare insieme per dare una risposta
migliore al mercato che ancora risente della crisi”.
Un’opportunità, secondo il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, da creare “con uno sguardo
alle origini e alla storia del nostro territorio, non
solo per ricordare ma per rilanciare con forza una
progettualità per l’agricoltura, legata al settore del
sociale, fondamentale per la nostra comunità, per
le famiglie, i giovani, e per il turismo e il nostro
paesaggio agrario che è la nostra ricchezza, il
biglietto da visita della nostra terra”.
A modello dell’integrazione fra agricoltura biologica, grande distribuzione, turismo, ambiente,
forestazione, crescita del territorio sono state portate le testimonianze della cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo di Arcevia (An),
della sociale Undicesimaora di Senigallia (An) e
dei rapporti con Coop Adriatica per la vendita dei
prodotti, del Consorzio Terre Alte, del Consorzio
Marche Verdi, e l’esperienza del Cogesco-Consorzio gestione servizi comunali Misa Nevola.
“Questi settori, che sembrano in apparenza diversi
fra di loro – ha spiegato Sandro Buatti, agronomo
-, hanno in comune il fatto che producono sostenibilità economica, ambientale e sociale. Lo stesso
valore legato all’agricoltura sociale, che offre
l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate e
la possibilità di percorsi terapeutici ma è anche
attenta ai benefici e al benessere delle comunità,
come nel caso degli agrinido e delle attività per la
longevità attiva. L’agricoltura sociale è un fenomeno che nasce in maniera spontanea sia da aziende
agricole sia da cooperative sociali che svolgono
attività agricola, coinvolge ora una ventina di coop
nelle Marche e si sta espandendo”.
territorio
la voce misena
25 settembre 2014
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I pescherecci tornano in mare anche nelle Marche
I pescherecci marchigiani tornano di nuovo in mare
con la conclusione del fermo pesca, iniziato lo scorso
11 agosto. Ad annunciarlo è la Coldiretti Impresapesca, con il via alle attività della flotta da Pesaro a San
Benedetto del Tronto. Torna dunque sul mercato tutto il pescato locale, con meno rischi di ritrovarsi nel
piatto prodotto straniero. La mancanza dell’obbligo
dell’etichettatura d’origine permette, infatti, la possibilità di spacciarlo come nostrano, deprezzando di
fatto il prodotto marchigiano. Un rischio favorito
anche dal fatto che dall'altra parte dell'Adriatico le
attività non si sono mai interrotte.
Lo stop al fermo rappresenta anche un’opportunità per rilanciare
i consumi di pesce che, secondo
un’analisi Coldiretti Impresa Pesca
su dati Ismea, nel primo semestre
2014 hanno registrato una sostanziale stagnazione degli acquisti, sia
in quantità che in valore. Proprio
per valorizzare il pesce pescato e
allevato nel nostro Paese, mediante la creazione di
una filiera ittica tutta italiana che tuteli la qualità e
l'identità nazionale del prodotto, Coldiretti Impre-
A Corinaldo il nuovo servizio scuolabus
Gli autobus gialli
E' stata presentata giovedì mattina, in
sala giunta a Corinaldo, la nuova realtà che gestirà il servizio di trasporto
scolastico nel territorio di Corinaldo
e Trecastelli. Il sindaco di Corinaldo
Matteo Principi e il sindaco di Trecastelli, Fausto Conigli, hanno infatti presentato l'azienda “Conero Bus
Service”, vincitrice dell'appalto. “Un
ringraziamento sentito all'azienda
Conero Bus che si è aggiudicata l'appalto per il trasporto scolastico, per la
disponibilità e la tempestività con cui
ha organizzato il servizio per l'inizio
della scuola -ha sottolineato il primo
cittadino di Corinaldo, Matteo Principi-. Una disponibilità che dimostra
la serietà dell'azienda e l'innovazione
che questa realtà, con i suoi mezzi
nuovi, porta sul territorio. Un ringraziamento va ovviamente al comune
di Trecastelli e ai dirigenti scolastici
di Corinaldo, Francesco Savore e di
Trecastelli, Adriana Siena, con cui
abbiamo iniziato un percorso comune
per il bene e la formazione dei nostri
ragazzi”.
“Il progetto condiviso Trecastelli e
Corinaldo è il primo passo per un
progetto che può diventare molto
più ampio -ha continuato il sindaco di Trecastelli, Fausto Conigli-.
La scuola inizia all'interno del pulmino e quindi è importante che,
anche questo servizio, sia di ottimo
livello”. La Conero Bus Service ha
iniziato il servizio di trasporto scolastico fin dall'inizio dell'anno sco-
lastico, mettendo in strada ben 10
mezzi nuovi ma mantenendo continuità, nel servizio e nel personale,
con la precedente realtà. “Anche per
la nostra azienda possiamo parlare
senza ombra di dubbio di innovazione - ha sottolineato il presidente
dell'azienda, Maurizio Papaveri-. La
Conero Bus ha maturato negli anni
una notevole esperienza nel trasporto pubblico locale, un bagaglio che
portiamo in questa nuova esperienza
del trasporto scolastico. È per noi la
prima volta, ma i feedback che stiamo ottenendo sono molto positivi e
ci spingono a continuare nell'impegno profuso in questi primi giorni.”
“Corinaldo è senza dubbio un importante banco di prova -ha continuato
il dirigente scolastico di Corinaldo,
Francesco Savore-. Una realtà scolastica dove è presenta anche il tempo
pieno e quindi il servizio di trasporto
scolastico pomeridiano. Ma già da
questi primi giorni è evidente che le
cose stanno andando nel verso giusto”. “Un ringraziamento a quanti,
dalle Amministrazioni alle scuole fino
alle aziende, hanno permesso in questi giorni di mettere in campo il servizio di trasporto scolastico in maniera
organizzata e celere -ha concluso l'assessore di Corinaldo, Giorgia Fabri-.
La continuità sotto alcuni aspetti con
l'esperienza precedente è un fattore
positivo ma ora dobbiamo continuare
su questo percorso virtuoso.
I.T.
Le erbe bone
Il Comune di Ostra Vetere in collaborazione con la
Pro Loco propone per la giornata di domenica 28 settembre l’iniziativa “Le erbe bone de Montenovo” un
modo per riconoscere e cucinare le erbe spontanee.
Interverrà la Sociologa rurale Graziella Picci, autrice
e coautrice degli Atlanti dei Prodotti Tipici Italiani,
che guiderà i partecipanti all’identificazione e raccolta
delle erbe commestibili spontanee del nostro territorio, spiegandone le qualità, le proprietà nutrizionali e
le vaire prestazioni gastronomiche. Il programma prevede dalle 9.30 il ritrovo presso la zona “Muracce” di
Pongelli di Ostra Vetere e proseguirà alle 10 con la
passeggiata didattica, per poi concludersi alle 13 con
il pranzo nella Cantina della Pro-Loco “La Vecchia
Via”. I partecipanti dovranno armarsi di scarpe como-
sa Pesca ha avviato
iniziative pilota per
la vendita diretta del
pesce presso la rete di
Campagna Amica. Dovrebbe, invece, essere
in via di soluzione il
problema del mancato
pagamento della cassa integrazione dei marittimi dello scorso anno. E’
stato, infatti, pubblicato il decreto per impegnare le
risorse della Cig in deroga.
Giocare senza
barriere
Tre amministrazioni comunali, decine
di ragazzi pronti a divertirsi e tanta solidarietà. Sono questi gli ingredienti che
accenderanno sabato 27 settembre 2014
l'edizione numero otto di “Giochi senza barriere”. Oramai un appuntamento
classico con la solidarietà, giunto alla
sua ottava edizione, “Giochi senza Barriere” chiama a raccolta, per una giornata all'insegna del divertimento, tutti
gli ospiti dei centri di accoglienza per
disabili del territorio che si sfideranno in
diverse discipline e giochi.
Un momento di festa che vede impegnati
in prima linea i tre Comune che da tem-
po ospitano l'evento, Corinaldo, Ostra e
Ostra Vetere. Quest'anno sarà il Comune
di Corinaldo ad ospitare l'iniziativa che,
nei prossimi anni, si trasferirà, come di
consuetudine negli altri paesi.
“Sarà una giornata fatta di divertimento
e gioco - ha sottolineato in Conferenza
Stampa l'assessore di Corinaldo, Mauro
Montesi -. Ma allo stesso tempo “Giochi senza Barriere” vuole essere l'occasione per le famiglie e per i cittadini di
affrontare e condividere una particolare
situazione. La condivisione con il territorio e con la cittadinanza è alla base di
questo appuntamento. Un caloroso ringraziamento, oltre ai Comuni che insieme a Corinaldo hanno dato vita a questa
nuova edizione, Ostra ed Ostra Vetere,
va senza dubbio ad Alberto Battistini,
organizzatore della manifestazione che
con costanza e tenacia porta avanti il
progetto”.
“La collaborazione fra le tre realtà amministrative - ha continuato l'assessore
de per i lavori di campagna, di pantaloni lunghi, di
cestino e guanti per la raccolta delle erbe compreso
un taglierino o piccole forbici da giardinaggio per la
recisione delle piantine. E’ obbligatoria la prenotazione entro il 25 settembre alla Pro-Loco attraverso i seguenti cellulari: 3393091923 – 3391491733. Il pranzo
prevede portate realizzate con le verdure miste, fiori
di sambuco, crispino o crespigna e altre erbe spontanee de Montenovo. L’evento ha un costo che per la
partecipazione alla sola passeggiata è di 5 euro con
aggiunta di 15 euro per la partecipazione al pranzo.
Il paese dei mestieri
L’associazione “Il paese dei mestieri” nell’annuale
assemblea dei soci ha fatto un bilancio dell’attività,
progettato iniziative future e ha proceduto all’elezio-
di Ostra, Moris Mansanta - è un ulteriore
aspetto da sottolineare. Una progettualità comune che punta a sensibilizzare i
cittadini e far toccare con mano una problematica comune”. Il programma della giornata è ricco di appuntamenti. Si
parte sabato mattina, alle ore 10.00 con
l'inizio dei giochi presso il campo sportivo in erba di Corinaldo. La festa poi
continua alle 18.00 ad Ostra, in Piazza
dei Martiri con uno spettacolo dell'associazione sbandieratori “Araba Fenice”,
il concerto della Banda e la cena. Gran
finale alle 21.00 con lo spettacolo del
duo comico Lando e Dino. Durante la
serata verranno raccolte delle offerte che
saranno devolute in beneficenza ai centri
diurni.
“Ostra Vetere è contenta ed orgogliosa di partecipare a questo progetto -ha
continuato l'assessore di Ostra
Vetere Martina Rotatori-. La
cooperazione fra le varie realtà
del territorio, dai Comuni alle
associazioni è la vera chiave
di successo di questa manifestazione. Il prossimo anno sarà
Ostra Vetere ad organizzare la
nuova edizione e sarà un onore”.
Un appuntamento, quello
del 2015, che ambisce anche
all'organizzazione di un convegno nazionale sulla disabilità. “È molto importante - ha puntualizzato l'organizzatore
ed ideatore della manifestazione Alberto
Battistini - che tutte e tre le Amministrazioni investano insieme per portare
avanti questo progetto. Anche in vista
del prossimo anno. Come in ogni edizione, anche la partecipazione attiva e
volontaria dei tanti soggetti privati ci
permette di organizzare un evento importante”. Dunque una giornata all'insegna del divertimento e della solidarietà,
con i ragazzi dei centri diurni del territorio chiamati a misurarsi con giochi come
il “fiore gigante”, “l'albero”, il “Tiro al
bersaglio” e il “Minigolf”. Al termine
dei giochi tutti i partecipanti verranno
premiati. La manifestazione, aperta a
tutti, è stata organizzata grazie alla collaborazione dei giovani atleti del paese,
delle scuole e con la partecipazione anche del Coni.
Ilario Taus
ne del presidente. In tale carica è stata confermata la
presidente uscente Elena Morbidelli. L’associazione
negli ultimi mesi si è distinta per un particolare attivismo: sono state effettuate numerose uscite tra le
quali la Festa della Trebbiatura di Castellaro, la Festa del Toro di Ponte Rio, a Scapezzano in occasione
della festa Castellana, al Mercato Antico a Orciano
e tante altre. L’associazione Il Paese dei Mestieri ha
inoltre effettuato un interessante laboratorio intitolato “Intrecci possibili” realizzato in collaborazione
con la casa della Gioventù di Senigallia nel quale
gli ospiti della casa protetta di Corinaldo e le loro
educatrici hanno insegnato agli artigiani le tecniche
della lavorazione del midollino. Ormai da tre anni
ogni sabato pomeriggio i membri dell’associazione
realizzano i laboratori dei piccoli artigiani, insieme
ai bambini.
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cultura
la voce misena
25 settembre 2014
cultura
Gemellati da venticinque anni
Avvicinamento al vino
Per don Alberto Polverari
Un gemellaggio all'insegna dell'amicizia e dello
scambio culturale. È quello che si rinnova da ben
25 anni tra gli studenti delle scuole medie "Fagnani" e "Mercatini" di Senigallia e quelli tedeschi di Lörrach, giunti questi giorni in città per
partecipare a un programma comune di attività
didattiche. Per celebrare l'anniversario il sindaco
Maurizio Mangialardi ha voluto accoglierli nella
sala del consiglio comunale, insieme alla professoressa Maria Wiessner, vera e propria anima del
progetto, la quale da anni accompagna le proprie
classi a Senigallia. Un impegno che il sindaco ha
voluto riconoscerle, sottolineandone il suo esempio di serietà professionale, la grande dedizione
agli alunni e l'attaccamento alla città.
S.M.
Quest’anno si anticipa e il “Corso amatoriale di
avvicinamento al vino” che si tiene presso l’Istituto di Istruzione superiore “Panzini” di Senigallia è diventato “novello”, non più a gennaio ma a
ottobre, quando le cantine stanno per mettere al
consumo i vini “novelli”. Corso “novello” ma con
alle spalle anni di esperienza che il prof. Sommelier Luigino Bruni metterà come al solito a disposizione di tutti coloro che vorranno “avvicinarsi”
al vino per conoscerlo al meglio e poterlo così degustare appieno. Il corso si svolgerà nelle giornate
del 30 ottobre 2014 e 3 – 6 – 10 e 13 novembre
2014, dalle ore 20,30 alle ore 22,30, presso l’istituto “A. Panzini” in via Capanna a Senigallia.
Per ulteriori chiarimenti, informazioni e iscrizioni
rivolgersi allo 071-7911235.
Siamo a buon punto con la preparazione della
monografia dedicata a mons. Alberto Polverari,
incontrato in diverse circostanze dal primo centenario dell’Azione Cattolica 1967/68 ai tempi
sfavillanti delle Acli, dei Comitati Civici e, infine,
del Comitato Comunale Dc di Senigallia e dintorni. Per la pubblicazione di questa monografia non
guasterebbe che dalla cittadinanza misena e in
primis dalla relativa area ecclesiale e singoli cittadini arrivasse qualche immagine d’archivio per
“aiutare” a corredare e/o integrare come si deve
l’opportuna parte illustrativa. Quanti volessero
concorrere in questo senso, trovano il sottoscritto
– Franco Porcelli – sempre disponibile a Palazzo
Mastai tutte le sere feriali dalle 18,40 a seguire.
Franco Porcelli
Un evento dedicato ai musical con tema religioso: sorprese e proposte di qualità
Il teatro musicale è giovane
“Il teatro è un
gioco in cui
o si vince o
si perde tutti, pubblico
compreso”.
Con questa
riflessione di
Saverio Marconi (veterano del teatro
e maestro del
musical italiano, fondatore della Compagnia della
Rancia), si è aperta a Padova la tavola rotonda inaugurale del “Next Musical Generation”, evento nazionale organizzato da Federgat in collaborazione con il
Progetto Culturale, l’Ufficio nazionale Comunicazioni
sociali e la Pastorale giovanile della Cei, l’Acec e la
diocesi di Padova, dedicato al musical e alla fortuna
che riscuote presso le giovani compagnie che popolano parrocchie e sale della comunità. La prospettiva
educativa e profondamente formativa del teatro, che
il musical offre nella pienezza delle sue potenzialità
espressive, perché armonica fusione di recitazione,
danza e canto, era annunciata già nel titolo della tavola
rotonda (“Fare Musical: prospettive educative e creative”) ed è stata poi confermata nel programma della
due giorni padovana con tre laboratori, uno per ciascuna delle tre discipline citate, cui hanno partecipato
un centinaio di ragazzi dai 15 ai 25 anni, provenienti
da tutta Italia. Lo stile del “Next Musical Generation”
si è rivelato sin dal primo appuntamento partecipato e
informale, ma estremamente serio e rigoroso per contenuti: dopo l’intervento di Saverio Marconi, infatti,
si sono succeduti quelli di Carlo Susa (storico del teatro) a sottolineare come fossero già “teatro musicale”
gli spettacoli della Grecia classica o di Shakespeare
(scritti pensandone musica e movimenti corali in diversi punti), e Giorgio Bonaccorso (Istituto di Liturgia
Pastorale di Santa Giustina di Padova) a ricordare la
dimensione rituale del teatro e quindi la sua portata comunitaria, intimamente connessa a quella della messa.
La fuga... in Argentina
E’ partita per l’Argentina la grande pala del baroccesco Alessandro Vitali, conservata nella Basilica Cattedrale di Senigallia, per essere esposta alla mostra “Meraviglie dalle Marche II” che ha aperto giovedì 18 settembre al Museo Nacional de
Arte Decorativa di Buenos Aires. La pala “Fuga in Egitto” raffigurante una graziosa scena famigliare è imperniata sul riposo durante la fuga in Egitto della Santa Famiglia di Nazareth. Dipinto attribuito all’urbinate Alessandro Vitali (1580-1630)
stretto emulo di Federico Barocci, rappresenterà le Marche nella mostra che sino
all’11 novembre darà visibilità al meglio della pittura della nostra Regione in una
terrà dove tanti marchigiani migrarono nel secolo scorso. In mostra, assieme alla
tela di Senigallia, opere di Andrea da Bologna, Carlo Crivelli, Pietro Alamanno,
Perugino, Nicola Filotesio, Lorenzo Lotto, ed ancora Tiziano, Federico Zuccari,
Filippo Bellini, Andrea Lilli, Domenico Tintoretto, Simone De Magistris, Guercino, Guido Reni e tanti altri ancora: alcune provenienti pure da altre parrocchie
della Diocesi.
Al botteghino tante richieste
Manca poco meno di un mese all’ inaugurazione della stagione 2014.2015 del
Teatro La Fenice di Senigallia (sabato 18 e domenica 19 ottobre con il musical
Frankenstein Junior), ed è già boom al botteghino con oltre 250 abbonamenti venduti nel solo periodo estivo. Un risultato incoraggiante per gli Enti Organizzatori
della Stagione Teatrale – Comune di Senigallia, Compagnia della Rancia e AMAT
Associazione Marchigiana Attività Teatrali – ma allo stesso tempo un invito a chi
non l’ha ancora fatto a sottoscrivere l’abbonamento che è la formula più conveniente per assistere ai 6 spettacoli in cartellone,
tra musical, prosa e grandi personaggi. Centrato quindi il primo obiettivo di Compagnia della
Rancia – per la prima volta coinvolta nella organizzazione della stagione del Teatro La Fenice – cioè cercare di contribuire a far crescere il
Teatro La Fenice creando nuovo pubblico e alimentare l’entusiasmo che accompagna un’esperienza teatrale (e soprattutto di intrattenimento)
di qualità come quella proposta per la stagione
che sta per aprirsi. Nelle prossime settimane
verranno annunciati altri eventi speciali, fuori abbonamento, che completeranno la
proposta del Teatro La Fenice. La campagna abbonamenti resterà aperta presso la
Biglietteria del Teatro fino al 18 ottobre; tutti gli abbonati riceveranno in omaggio,
in occasione della prima rappresentazione, il libro Compagnia della Rancia 19832013: un racconto di emozioni e la nuovissima shopper del Teatro La Fenice. Dalla
scorsa settimana, inoltre, è possibile acquistare anche i biglietti singoli per tutti gli
spettacoli, presso il botteghino (venerdì e sabato dalle 17 alle 20), i canali AMAT
(www.amatmarche.net) e on line su www.vivaticket.it.
In platea curiosi, appassionati, giovani e meno giovani
gremivano la sala. Sarà che il musical, o teatro musicale (come ama dire Marconi, indicandone un italianissimo precedente nell’opera e rivendicando quindi anche
per le produzioni nostrane dignità e capacità spettacolari pari a quelle di Broadway), ha diverse forme e una
complessità di messa in scena notevole, ma ripaga con
spettacoli di impatto e coinvolgenti, destinati a tutti,
riuscendo a essere popolare laddove il “teatro” può a
volte essere elitario, immediato e apparentemente semplice anche quando affronta temi delicatissimi, come
quelli della fede. Ed è questo il caso degli spettacoli
in programma al “Next Musical Generation”. Due sale
della comunità, l’MpX - Multisala Pio X e il Piccolo Teatro, sono state palcoscenico per quattro musical
diversi, tutti frutto dell’impegno e dell’entusiasmo di
compagnie amatoriali e scelti (tre di questi) durante le
selezioni della passata edizione de I Teatri del Sacro, di
cui la manifestazione padovana può considerarsi una
sorta di spin-off.
Tiziana Vox
Mondolfo ricorda il 70° anniversario della Liberazione
L'aeroporto
di Sterpettine
Proseguono a Mondolfo le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione del Comune dall’occupazione
nazifascista. Dopo la commemorazione tenutasi lo scorso 18 agosto - data
dell’arrivo delle truppe Alleate nella
città a balcone sul mare nel Parco della Rimembranza, alla presenza delle
autorità cittadine e con una conversazione di storia curata dall’Archeoclub
d’Italia - ora è la volta di una grande
mostra fotografica e documentale. Realizzata con grande passione e competenza da Edi Eusebi, apre dunque
il 26 settembre “Mondolfo Airfield”,
una esposizione di oltre 150 foto e documenti, perlopiù inediti, provenienti
dagli archivi segreti Alleati e che ripercorrono la storia di uno dei simboli della liberazione di Mondolfo, la
realizzazione di un grande aeroporto
militare angloamericano nel territorio comunale. Situato nella zona della
borgata di Sterpettine, “Mondolfo Airfield” era dotato di due piste e di piazzole atte ad ospitare sino a duecento
velivoli. “La storia mi ha sempre affascinato – interviene Edi Euasebi specialmente la nostra storia locale;
la ricerca è iniziata tanti anni fa, ed
è iniziata quasi per caso: ho cominciato a scrivere (allora con la classica
lettera cartacea) ad alcuni musei ed
archivi militari all’estero, chiedendo
se avevano qualcosa sulla nostra area
e, con sorpresa, tutti mi hanno risposto specie con riferimento al campo
di aviazione realizzato subito dopo il
passaggio del fronte. Così, chi aveva
un documento, chi aveva qualche foto
e, anche chi non aveva niente, mi dava
tuttavia preziosi suggerimenti su dove
cercare. Sono così “entrato nel giro”
e con tanta pazienza, qualche investimento e grazie anche a “colpi di fortuna” (ci vogliono anche quelli) sono
riuscito a reperire alcuni documenti
e tantissime fotografie, tutte scattate
dalle forze Alleate, inglesi americani
sudafricani polacchi e australiani. Ho
avuto anche la fortuna di conoscere
personalmente qualche pilota americano di base a Mondolfo, ed è stata per me una grande emozione...”.
Emozione, che, la mostra, trasmetterà
senz’altro a tutti gli appassionati del
genere, ripensando al “Mondolfo Airfield” da cui decollavano bombardieri e caccia alla volta non solo del nord
Italia, ma anche della Germania, della
Jugoslavia e dell’Austria. La mostra –
ad ingresso gratuito e col patrocinio
del Comune di Mondolfo - rimarrà
aperta nel Complesso Monumentale
di S.Agostino venerdì 26 settembre
con orario 10-13/15-19/21-23 nonché sabato 27, ore 21-23 e domenica
28 settembre, ore 16-19 e 21-23. Alla
mostra interverranno anche alcuni
giovani mondolfesi dell’associazione
“The Green Liners” in divisa militare
d’epoca. Per informazioni: www.comune.mondolfo.pu.it Alessandro Berluti
la voce misena
spettacolo
25 settembre 2014
Monteporzio - Fiere d'ottobre
Domenica 28 settembre 2014 si svolge la Fiera di
apertura delle fiere ottobrine di Monte Porzio, che
sin dal 1763 si svolgono per le vie del centro storico. Continuano poi tutti i mercoledì di ottobre
gli altri appuntamenti con la fiera.
dei Priori e del Centro Culturale San Francesco
(nel centro di Arcevia), con opere di quasi 60 artisti. Oltre 150 ricerche di arte coeva fra pittura,
fotografia, scultura, installazioni, video, performance, teatro, musica e altro ancora. Una sezione
è dedicata all'illustrazione.
Arcevia - Festival dell'arte
Corinaldo - Incisioni francescane
Prosegue fino al 28 settembre la VII edizione di
"Ar[t]cevia", Festival Internazionale dell'arte di
Arcevia, diretto e curato da Laura Coppa. Numerosi appuntamenti sul territorio che si sommano
alla mostra allestita nella doppia sede di Palazzo
Fratello Sole Incisioni su legno di Giorgio Forlani
Mostra di opere uniche ispirate alla cultura francescana, realizzate con la tecnica del “pirografo solare”. Aperta fino al 28 settembre presso la Chiesa
del Suffragio, orario 10-12 e 17-19.
Domenica 28 settembre al Gabbiano 'Secondo Orfea'
Se il teatro brillante
racconta il sacro
Orfea è una donna che vive a Gerusalemme nell’anno 1. Un tempo difficile
per una donna sola, vedova di un centurione romano al seguito di Ponzio
Pilato. Le giornate di Orfea si dividono tra il tempio, la fontana e quattro,
lenzuola da stendere, chiacchiere con
le altre donne. Una vita consumata
nella tranquillità all’ombra della sua
casa. Ma un giorno vengono ad abitare vicino a casa sua, un coppia di giovani sposi. Lei è incinta. Si chiamano
Giuseppe e Maria. Da quel momento
la vita di Orfea non sarà più la stessa. I
giovani sposi la coinvolgono in questo
loro vortice, che sarà la vita del loro
bimbo, del quale Orfea si prende cura
quando la madre è affaccendata nel
quotidiano. E si istaura un rapporto di
profondo amore tra i due, dove la vita
di Gesù è guardata con amorevolezza
e buon senso, da una donna semplice
e forte come Orfea. La donna assiste
alla crescita di questo Dio- Bambino,
con la curiosità, la dolcezza, fermezza
di molte madri che vorrebbero il me-
glio per il loro figlio. Con cipiglio sempre esuberante lei difenderà, sosterrà,
criticherà e si addolorerà al seguito di
questo ragazzo, il “suo Gesù”, come
una madre attenta e amorevole. Lo
ascolterà sulla montagna, lo difenderà
da chi lo vuole denunciare, lo accudirà
alla morte, e si rallegrerà di questo Dio
che mantiene le Promesse….sino alla
Resurrezione. In scena una cesta, che
diverrà il lettino della figlia di Giairo,
la tomba di Gesù e tanto altro ancora,
e delle lenzuola che saranno la tovaglia delle nozze di Caanan, il lembo
del mantello dell’emorragica, il sudario di Gesù etcetc , uno sgabello e un
tavolo.
Il teatro riesce laddove altri linguaggi artistici forse fanno più fatica e ci
propone una visione dei fatti del Vangelo, rivisitati e teneramente riletti da
una donna semplice, concreta, come
dovrebbe essere la fede, quella fede in
un dio fattosi bimbo, ragazzo, adolescente e adulto.
L.M.
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Arcevia - Festa dell'uva
Inizio autunno all'insegna dell'allegria ad Arcevia
dove dal 26 al 28 Settembre prossimi, si svolgerà la
61a edizione della Festa dell'Uva organizzata dalla
locale Pro Loco in collaborazione con il Comune e
le Associazioni locali. Il programma della manifestazione si prevede ricco di appuntamenti per tutti i
gusti. A dare il via alla tradizionale Sagra sarà l’apertura delle “Locande del Buon Ristoro” quando
venerdì 26 alle ore 17:30, apriranno i battenti per
offrire ai molti visitatori attesi una gran varietà di
prelibatezze della cucina marchigiana.
Cinema multisala GABBIANO
www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375
da giovedì 25 settembre
La buca
Un film di Daniele Ciprì. Con Sergio Castellitto, Rocco Papaleo, Valeria Bruni Tedeschi, Jacopo Cullin, Ivan Franek. 90' - Italia 2014.
Armando è un povero diavolo che ha scontato incolpevole una pena lunga trent'anni.
Uscito di prigione cerca conforto nella madre, che in seguito a un ictus non lo riconosce
più, e nella sorella, che lo considera adesso persona non grata. Sconsolato si accompagna con un cane che diventa causa e (s)ventura di incontro con Oscar, un avvocato
misantropo che vede in Armando l'opportunità di arricchirsi. Circuito e poi accolto
a casa sua, Oscar lo convince a intentare una causa milionaria contro la Stato per risarcire l'ingiustizia subita. Persuaso a riscattare finalmente gli anni perduti, Armando
ricostruisce le dinamiche della rapina a mano armata e una vita con Carmen, la barista
gentile della porta accanto. Vivono in un luogo imprecisato e si muovono in un tempo
indeterminato i protagonisti di Daniele Ciprì, legati dal medesimo destino e declinati
con ingredienti caricaturali. Antiepopea del fallimento, La buca visualizza in modo
grottesco un'epifania o forse una rivelazione. Perché Oscar e Armando hanno visto
reciprocamente negli occhi dell'altro e si sono riconosciuti, rovine nelle rovine del Bel
Paese. Azzeccagarbugli reattivo Sergio Castellitto, candido attonito Rocco Papaleo, i
personaggi costruiscono un'esemplare parabola dello scacco.
Un ragazzo d'oro
Un film di Pupi Avati. Con Riccardo Scamarcio, Sharon Stone, Cristiana Capotondi, Giovanna Ralli, Cristian Stelluti, 102 min. - Italia 2014
Davide Bias è un creativo pubblicitario col sogno di scrivere qualcosa di bello, di vero.
Ansia e insoddisfazione lo accompagnano: per tenerle a bada, solo le pillole. Quando
suo padre, uno sceneggiatore di film di serie B muore, Davide si trasferisce a Roma
dove incontra la bellissima Ludovica, un'editrice interessata a pubblicare un libro autobiografico che il papà di Davide aveva intenzione di scrivere. Il libro lo scriverà lui,
come se a farlo fosse suo padre: questo lo aiuterà a riconciliarsi finalmente con la figura
paterna, ma non a risolvere le sue inquietudini...
Mozart apre Jesi
L’inglese Graham Vick, uno dei più importanti e socialmente impegnati registi del panorama lirico internazionale, per la prima volta al Teatro
Pergolesi:“Giovanni non è più l’outsider ma l’incarnazione di una società
la cui trasgressione è glamour, è vendibile, provoca dipendenza e in cui la
corruzione è norma condivisa”. Il teatro come verità e provocazione: è sempre una sfida, una regia d’opera dell'inglese Graham Vick, grande firma del
teatro contemporaneo, autore di spettacoli fortemente innovativi, che spesso
provocano dibattito nel mondo della lirica per la forte carica di denuncia
sociale e il grande impatto visivo. Sarà il famoso regista internazionale, vincitore di sei premi Abbiati per l’originalità e l’intensità dei tanti allestimenti
curati in Italia, ad inaugurare la 47a Stagione Lirica di Tradizione del Teatro
Pergolesi di Jesi con un nuovo allestimento del “Don Giovanni” di Mozart
in scena sabato 4 ottobre alle ore 20,30 e domenica 5 alle ore 16. L’opera
vede la luce grazie alla coproduzione tra otto teatri lirici nazionali. “Il nostro
senso di essere in vita è definito e amplificato dall’avvicinarsi inevitabile
della morte - spiega Graham Vick a proposito del nuovo allestimento - Di
fronte allo scorrere del tempo, Giovanni getta via tutte le leggi, i vincoli e i
tabù. Così come il nostro mondo si precipita verso l’autodistruzione, anche
noi abbandoniamo sprezzanti le leggi della civiltà. Terrorizzati della morte,
ci attacchiamo alla vita e ad una dipendenza dalla giovinezza, attraverso droghe, iniezioni, il bisturi del chirurgo, o – ancor peggio – attraverso la ‘sexualization’ dei bambini trasformati in icone. Mentre Giovanni si diffonde
come un virus, trascinando tutti nella sua tela universale, non è più l’outsider
ma l’incarnazione di una società la cui trasgressione è glamour, è vendibile,
provoca dipendenza e in cui la corruzione è norma condivisa”. Biglietteria
Teatro G.B. Pergolesi: tel. +39 0731 206888 e-mail: [email protected]
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sport
la voce misena
25 settembre 2014
Calcio: il Miciulli vince e convince a Filottrano
sport
Dopo il pareggio casalingo della scorsa settimana, il Miciulli torna a vincere in trasferta. Contro la Filottranese i nerazzurri non
possono schierare lo squalificato Paniconi
e gli infortunati Cercaci e Marini. Eppure
nel primo tempo la pratica era già praticamente chiusa. Dopo 10' è Cucchi ad avere
l'occasione buona per portare avanti i suoi.
Il difensore non concretizza, così come non
riesce a trovare l'impatto vincente Coppa
al 24'. Ci pensa allora Rossetti. Il giovanissimo trequartista si fa largo tra le maglie
avversarie e non lascia scampo a Sollitto.
Dopo 33' il Miciulli è in vantaggio. Poco
prima dello scadere Marco Coppa conquista un calcio di rigore e freddo dal dischetto
batte il portiere. Si va al riposo sul punteggio di 0-2 per i senigalliesi. Nel secondo
tempo la partita è noiosa. Solo un Rossetti in forma strepitosa riesce ad accenderla.
Al 57' è proprio lui a sfiorare la doppietta
personale con un'altra bella percussione. A
metà ripresa il Miciulli cala, i padroni di
casa cercano il gol. Minardi si supera due
volte prima di arrendersi alla rete del momentaneo 1-2 di Pancaldi. Al 85' il centrale
della Filottranese riceve da calcio d'angolo e insacca. I locali ci credono ma, poco
dopo, Rossetti chiude il match con un altro
grandissimo gol. Nessuno riesce a marcare il trequartista ex Vigor e Marzocca che
esce tra gli applausi scroscianti anche dello sportivo pubblico di casa. Finisce 1-3.
Miciulli: Minardi, Cinotti S., Odoguardio,
Bellagamba, Cucchi, Rosi, ROssetti (92'
Massacci), Piersanti Pintea (63' Galdenzi),
Coppa, Bomprezzi (67' Rasicci) . A disp:
Fraboni, Lauritano, Cinotti N., Goldoni.
All. Goldoni.
La Vigor in trasferta non ingrana. Ora è al penultimo posto e questo preoccupa
Battuta d'arresto a Tolentino
TOLENTINO 1
VIGOR SENIGALLIA 0
SENIGALLIA - Seconda trasferta e
seconda sconfitta, sia pure di misura,
per una Vigor che paga - specie fuori
delle mura amiche - lo scotto di una
esperienza tutta da costruire, seppure
in settimana la società avesse provveduto ad irrobustire la quota di ‘mestiere’ del gruppo con l’ingaggio di Elia
Santoni, classe 1988, centrocampista
con all’attivo una corposa esperienza in quarta serie, avendo tra l’altro
vestito le casacche di Tolentino, Recanatese e Ancona. Aggiunto a quello di Pantone, l’innesto di Santoni ha
contribuito ad accrescere il tasso di
competitività dei rossoblù, il che non
è stato tuttavia sufficiente ad evitare
che i cremisi dell’ex Aldo Clementi riuscissero a far loro il risultato, a dire il
vero faticosamente tenuto conto che la
rete che ha deciso il confronto è stata
realizzata -di testa- da Cinotti quando
mancava meno d’un quarto d’ora al triplice fischio. Giuliani e i suoi avevano,
probabilmente, iniziato ad assuefarsi
all’idea di questo punto esterno, tanto più importante laddove si consideri
che Tolentino era e resta, a dispetto di
una classifica sin qui deficitaria, uno
delle ‘piazze’ più autorevoli fra quelle candidate al salto di categoria. Due
conclusioni del neo-vigorino Santoni
ed una di Pantone hanno scandito i
tentativi rossoblù nella trasferta tolentinate; quanto ai padroni di casa, manovrano con continuità alla ricerca di
una vittoria provvidenziale per la loro
classifica e le loro aspirazioni, e portano a conclusione Ruggeri, Pandolfi,
Gobbi, Morganti, in una sequenza di
tentativi che esaltano le doti dell’estremo vigorino Giovagnoli. Una battuta
d’arresto per più aspetti preventivabile, quella di Tolentino: che relega
però ora la Vigor a una tutt’altro che
Half Marathon, 1184 presenze
A Una festa dello sport e della solidarietà. In 1.184 domenica 21 settembre
hanno preso parte alla IV edizione della
Sport & Travel Half Marathon, l'evento
sportivo d'inizio autunno, patrocinato
dal Comune di Senigallia, che ogni
anno richiama centinaia di sportivi da
tutta Italia che approfittano della terza
domenica di settembre sulla spiaggia di
velluto per dare il via ufficiale alla runner season. Raccolti 1.452 euro a favore
della Lega Italiana Fibrosi Cistica.
“Hanno vinto lo sport ed il “cuore” – ha
commentato il presidente di Sport &
Travel Andrea Rossi - delle tante persone che oggi sono venute al Foro Annonario per divertirsi con noi. Il nostro
primo ringraziamento va a tutti loro”.
Primo assoluto della mezza maratona
per gli uomini il pluricampione nazionale Daniele Caimmi di Camerino con
un ora 13 minuti e 23 secondi, prima
assoluta per le donne Elisa Mezzelani
di Ancona con un ora 28 minuti e 33
secondi. Sul sito www.sportandtravel.it
tutte le classifiche.
La corsa promozionale per ragazzi
da 0,1 a 1 chilometro (4/15 anni) ha
registrato 110 iscrizioni. Sono stati
invece 333 gli iscritti alla 10 chilometri
non competitiva e 103 i partenti per la
competitiva, novità di questa
edizione. Alla mezza maratona
hanno preso parte in 408. Attenzione particolare va rivolta alla
passeggiata urbana di beneficenza di 4 chilometri con 230 iscritti. Un momento di festa nella
festa organizzato da Fondazione
Maria Grazia Balducci Rossi ed
il Consiglio delle Donne a favore della Lega Italiana Fibrosi
Cistica – Marche.
Obbiettivo del sodalizio far
diventare la nostra regione all’avanguardia nello screening e dato che la
malattia infierisce sulle vie respiratorie
l’Associazione punta all’acquisto di un
macchinario per il test di funzionalità
delle piccole vie aeree. Non è mancata
una parentesi piena di emozioni con
il premio Amicizia e Sport “Raffaele
Manocchi” consegnato al presidente
di Atletica Senigallia Osvaldo Perini
per la sua dedizione nel trasmettere
i valori sportivi. Come da tradizione
il Foro Annonario è stato teatro dello
Sport & Travel Half Marathon Village.
L’appuntamento è dunque per la terza
domenica di settembre 2015.
tranquilla penultima posizione: alle
sue spalle solo il Porterecanati, che
domenica prossima riceverà appunto
il Tolentino. E adesso, sarà necessario
produrre ogni sforzo per incamerare il
primo ‘pieno’ stagionale, possibilmente già nel prossimo turno allorquando
scenderà al Bianchelli il Vismara, peraltro reduce da una sconfitta interna
(quella con l’Urbania) che gli ha fatto
inopinatamente perdere la vetta. Ma
intanto la società non demorda nel
seguire l’evolversi del mercato degli
svincolati…
Raoul Mancinelli
TOLENTINO: Carnevali, Fede, Ruggeri, Gobbi (18’ st Romagnoli), Focante,
Nicolosi, Frinconi, Minopoli (19’ st Nardini), Pandolfi, Cinotti, Morganti (10’
st Mercuri). A disposizione: Caswell,
Palazzetti, Menchi, Ripa. All. Clementi. VIGOR SENIGALLIA: Giovagnoli,
Zandri, Cuomo, Siena, Giraldi, Curzi
(30’ st Tinti), Santoni, Gregorini (35’ st
De Luca), Capecci, Pantone, Gorini (13’
st Lavatori). A disposizione: Cantarini,
Paolini, Pistelli, Cappanera. All. Giuliani. ARBITRO: Catani di Fermo.
RETI: 31’ st Cinotti. NOTE: Spettatori
400 circa. Ammoniti: Santoni, Zandri,
Morganti, Giraldi, Fede. Angoli 6-4.
Ciclismo
Ciclopellegrinaggio
Il Trofeo Lamberto Smerilli fa carovana con
quasi 1.300 ‘atleti dello spirito’, che sfociano
con la forza della rinnovata suggestione in piazza della Madonna, accolti da monsignor Gio-
vanni Tonucci, immancabilmente affiancato da
patron Giuseppe Luciani, il cui sforzo organizzativo viene ancora premiato.
L’arcivescovo della città mariana allarga simbolicamente le braccia, benedice tutti i pedalatori,
scende dal sagrato per socializzare con i ciclopellegrini, primo dei quali l’handbiker Pietro
Sprecacè, massima espressione della filosofia
solidale dello Studio Moda – Monturano, che
vanta in prima fila l’amatore iridato Alfonso
D’Errico. All’altezza della 38^ edizione, il
Ciclopellegrinaggio Porto S.Elpidio – Loreto
(e ritorno) supera sé stesso, qualitativamente e
quantitativamente.
La cronaca del raduno si apre con il ritrovo
nell’ospitale area del Circolo Arci Marina Picena (egida della Lega Uisp Marche presieduta
da Giancarlo Tordini), in cui l’ideale bandiera a
scacchi viene abbassata dalla madrina Marina
Romoli.
Fungono da apriprista gli alfieri del sodalizio creato per favorire l’espressione dei ragazzi autistici, il Born To Run
di S.Elpidio a Mare: il primo tandem
è costituito da papà Stefano Vitellozzi e dal figlio Francesco, il secondo è
composto dall’atleta non vedente Simone Giacomelli e dalla guida Dino
D’Angelo. L’amministrazione comunale portoelpidiense patrocina, pedala
(con Milena Sebastiani, assessore allo
sport) e premia (con il sindaco Nazareno Franchellucci).
Giampiero Vagnoni e collaboratori
portano la testimonianza del Cuore Verde e della
Croce Verde, nella ‘Giornata mondiale dei mobilitazione per il clima’. Sauro Mazzante (reduce dall’impegno della Corsa d’Oro per ricordare
Gianni) e Vincenzino Santoni (primo referente
della Gran Fondo del 19 ottobre), affiancano
patron Luciani nel secondo appuntamento della
Tregiorni Portoelpidiense del Ciclismo per Tutti. Su Tvrs: in Giovedì Ciclismo delle 22,30 (canale 11) e Sulle Strade (canale 111 – venerdì).
Umberto Martinelli
Foto: le società più numerose
premiate dagli organizzatori
penultima
la voce misena
25 settembre 2014
asteriski
1
***
Ernest Simoni torturato, carcerato, condannato miglie intascano, ma non spendono; appunto “a
Un viaggio intenso quello di Papa Francesco in ai lavori forzati per oltre 27 anni in campo di garagol”!
Albania, domenica 21 settembre 2014, un paese concentramento.
a maggioranza musulmana che ha due capisaldi * Renzi e i sindacati
* Sgarbi teologo?
civili: la convivenza tra le religioni (musulmani, Strigliata di Renzi ai sindacati, i quali non devo- Stupendo il messaggio lanciato in TV da Sgarortodossi, cristiani) e l’orgoglio di avere come no difendere solo i diritti dei lavoratori, ma anche bi presentando il “Cristo sul mondo”di Salvator
concittadina Madre Teresa di Calcutta. Papa quelli dei disoccupati. Chi può dargli torto?
Dalì, per cui il mondo va visto “con gli occhi di
Francesco tuona: “Nessuno pensi di poter farDio”. E’ una frase da Papa Francesco.
si scudo di Dio mentre progetta e compie atti * Italiani a garagol
di violenza…La religione autentica è fonte di Secondo il proverbio popolare (vedi sotto), nono- * Senigallia, proverbio dialettle
pace e non di violenza. Discriminare in nome stante la crisi e lo sperpero del denaro pubblico, “C’ ha la sacoccia a garagol”: per indicare che
di Dio è disumano”. Scherza con i vari leader
la liquidità delle famiglie italiane è cresciuta di una persona intasca, ma non spende, (a cura di
religiosi: “Sembriamo una squadra di calcio”.
Fabio Bellini).
Abbraccia e si commuove con il prete “martire” ben 234 miliardi, passando dai 975 miliardi del
2007 ai 1.209 di quest’anno. Vuol dire che le faa cura di G. Cionchi
* Papa Francesco in Albania
28 settembre 2014 XXVI domenica del Tempo ordinario
Fatti, non parole
Parola di Dio
Ez 18,25-28
Salmo 24
Fil 2,1-11
Mt 21,28-32
Dio ama l’autenticità e su
quella saremo giudicati alla
fine dei tempi
Domenica scorsa siamo rimasti spiazzati dal comportamento del padrone della vigna, quando ha compiuto un gesto all’apparenza ingiusto. Forse anche
noi, come i deportati in Babilonia che si lamentano
di espiare la colpa dei padri, ce la prendiamo con
la logica di Dio. Ed Ezechiele, anch’egli prigioniero dei babilonesi, invita loro e noi ad assumere una
logica diversa, quella di Dio. Scavando dietro l’apparenza abbiamo scoperto che la presunta giustizia
degli operai della prima ora, in realtà, era una rabbia
mal sopita che si sfogava contro gli operai dell’ultima ora, togliendo loro l’essenziale per vivere. Non
c’è nulla da fare: se vogliamo davvero seguire il Dio
di Gesù Cristo dobbiamo continuamente convertire
la nostra prospettiva per allargare il nostro orizzonte
ed accogliere il modo nuovo di essere credenti. Un
modo che ha una caratteristica assoluta, principale,
non negoziabile: l’autenticità.
A saper leggere il vangelo si resta spiazzati dal fatto
che Gesù, prima del peccato, detesta un atteggiamento molto diffuso fra i devoti di ieri e di oggi: l’ipocrisia. Anche oggi torniamo in vigna. È un rapporto
intimo quello del vignaiolo con la sua vigna: spesso,
nella Bibbia, il rapporto fra Dio e il popolo prende
forma a partire dall’immagine della vigna. Dio che ci
chiede di andare nella sua vigna a lavorare è la testimonianza dell’intimità che Dio intende intessere con
noi. Il primo figlio risponde subito alla chiamata del
padre. Ma in realtà non va alla vigna. La parabola non
ci dice che cambia idea o che incontra un amico o che
ha un contrattempo, non ha proprio nessuna intenzione di andare, fin dall’inizio. Il suo è un atteggiamento
puramente esteriore, la richiesta del padre non lo scomoda, non lo interpella minimamente. Come la nostra fede, troppo spesso fatta di esteriorità, di facciata,
di riti senza conversione. Certo, è Dio che legge nei
cuori, ma quante volte si resta spiazzati nel vedere
nelle nostre celebrazioni manifestazioni di fede molto più simili alla superstizione che alla conversione!
Dio non ama le finte devozioni, non ama la falsità.
Preferisce il fratello che nega la sua presenza. Quante
volte un “no” è la manifestazione di un disagio, una
Paolo Curtaz
velata domanda di chiarimento, uno sprone al dialogo! No ad una fede fatta di ipocrisia. No ad un Dio
incomprensibile che si disinteressa all’uomo. No agli
uomini di Chiesa che dimenticano la misericordia.
Eppure, una volta messi davanti ad un volto di Dio
diverso, per alcuni il “no” diventa un “sì” inatteso e
pieno. Come il fratello della parabola.
La conclusione di Gesù brucia: le prostitute e i pubblicani vi passano davanti. Il loro rifiuto è stato definitivo e drammatico, hanno detto “no” alla religiosità
riservata ai puri. Ma le loro certezze, ora, si sbriciolano davanti al Nazareno che parla di Dio sorridendo.
Per gli altri, per i devoti!, chi sbaglia è segnato a vita.
Per Dio non è così e fa diventare testimoni e discepoli anche i peccatori pubblici. Che stupore! Che fatica!
Che sberla! Noi, operai della prima ora, figli amati
dal padre, lasciamo che la Parola ci metta alle corde,
che converta i nostri cuori, perché i nostri “sì” siano
sempre autentici. Che il Signore ci spinga all’autenticità, ci doni di non fermarci alle parole ma, con semplicità e coraggio, ci conceda di gridare il Vangelo
con la nostra vita. Solo così potremo diventare figli
di quel Dio che continuamente cerca l’uomo per svelargli il suo amore.
la parola a... arrivati in redazione
inbreve
Amici animali
Cani in spiaggia
Corsi di teatro
Martedì scorso, presso la sede del Consultorio Familiare Ucipem (piazza Diaz 6
Senigallia) si è svolto l’incontro di presentazione della Scuola per Consulenti Familiari. La Scuola triennale per consulenti familiari abilita alla professione ai sensi della
Legge 4/2013. Inoltre aiuta le persone a
conoscere meglio se stesse e a migliorare
le proprie relazioni con gli altri.
Il corso è accreditato A.I.C.C.e F. ed è rivolto chiunque desideri compiere un percorso di crescita interiore e di maturazione umana. Per informazioni: Consultorio
Familiare “Villa Marzocchi” piazza Diaz, 6
Senigallia, dal lunedì al venerdì - dalle ore
16 alle 19. Tel. 071.64860 – 340/7456518
[email protected]
www.scuolaconsulentifamiliari.it
Il Melograno propone corsi di teatro per
tutti. I corsi si terranno a Senigallia da ottobre a maggio. Obiettivo fondante del Melograno è quello di divulgare l’arte teatrale
soprattutto nei giovani, fermamente convinti che il teatro oltre ad essere una forma
spettacolare bella e coinvolgente aiuti a
superare anche problematiche di carattere emotivo/espressive. Il Melograno inoltre
ha introdotto all’interno dell’insegnamento
teatrale classico nuove modalità didattiche
e tecniche che tengono in considerazione
diversi linguaggi espressivi, utilizzando la
multimedialità e affiancandosi alla cinematografia. I corsi partiranno ad Ottobre
al raggiungimento di 10 iscritti . Per informazioni : 3343184041 / 3495873758
[email protected] / [email protected]
Gli animali costituiscono il compagno inseparabile dell’uomo. A
sua volta l’uomo tratta con particolare riguardo il suo animaleparente. Essi occupano un posto
rilevante nella tradizione popolare e prendono atteggiamenti
e caratteri propri dell’uomo. Il
buon trattamento dell’uomo, nei
loro confronti, viene altrettanto
corrisposto. Una storia d’amore
e di morte è accaduta non molto
tempo fa in uno zoo alla periferia di Rotterdam. Mario,54 anni,
finché ne ha avuto forza ha vissuto tra quegli animali, è stato il
custode del giardino zoologico.
Poi la malattia, un cancro al cervello, l’ha imprigionato in un letto, lontano dalle bestie, rispondendo agli sguardi ed ai versi,
in un’affuosa sintonia. L’ultimo
desiderio di mario è di tornare
allo zoo per salutare gli animali.
. una associazione caritatevole “ambulance wish” lo porta li.
La morte è vicina, alcuni animali
sentono e vedono il loro custode,
se ne commuovono,una giraffa
allunga il collo e poi lo abbassa
come se stesse per leccare un
cucciolo. Mario raccoglie quel
bacio, un dono prezioso nella
sua semplicità, estremo e definitivo. Adesso Mario può andare
via, era tutto l’amore che cercava. Qualche anno fa “ambulance wish” aveva realizzato un
altro desiderio, quello di un vecchietto di 86 anni di oss, Paesi
bassi, anche lui malato terminale. Aveva perso la moglie da
due settimane,voleva rivedere i
suoi tre pony. L’hanno portato a
bordo dell’ambulanza con i vetri
grandi perché potesse vedere la
campagna. Anche lui,ad un passo dalla morte h voluto salutare
gli animali. Questi nostri amici o
meglio parenti, dobbiamo amarli
e trattarli bene.
Duilio Marchetti
Al Carmine
Nella bella chiesa del Carmine,
aperta ai fedeli giornalmente ma
in cui vi si celebrano soltanto due
festività: il 3 febbraio “S.Biagio”
ed il 16 luglio la “Madonna del
Carmine”, il 1° ottobre – giorno nel quale la Chiesa ricorda
S.Teresa di Lisieux (o come comunemente si dice: Santa Teresa del Bambino Gesù”) - alle ore
18,00 verrà celebrata la Santa
Messa poi verranno benedette le rose. A sinistra dell’entrata
della chiesa, oltre ad una piccola
statua, è esposta pure una sua
foto nella quale indossa l’abito da
suora. Molti sono i devoti di questa Santa, morta giovanissima,
che usava dire: “Passerò il mio
cielo a fare del bene sulla terra”.
M.B.
Grande guerra
Grazie a Voce Misena per avere riportato una bella sintesi del
viaggio di papa Francesco a
Redipuglia: la Grande guerra è
troppo dimenticata, in realtà tanti guai di oggi nascono proprio
da quel tragico evento.
Luigi Gentili
[email protected]
www.vocemisena.it
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132
Settimanale della Diocesi di Senigallia
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Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Caporedattore: Laura Mandolini.
Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Anna Gobbetti, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini. Segretaria: Anna Maria Barrali
Stampa: Rotopress - Loreto. Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato
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italiana. Autorizzazione del Tribunale di Ancona del 18/11/1952, n°2266.
La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250.