03. Emergenza
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03. Emergenza
FILOS formazione - Novara - Il Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.) - La gestione delle emergenze Unione Europea - Fondo sociale europeo Regione Piemonte Provincia di Novara G.Mascarana FILOS formazione - Novara ITIS “Giacomo FAUSER” - Novara - Il Servizio di Prevenzione e Protezione (S.P.P.) - La gestione delle emergenze Unione Europea - Fondo sociale europeo Regione Piemonte Provincia di Novara G.Mascarana D. Lgs. 81/08 Titolo I Capo III Sezione III SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Art. 31. Servizio di prevenzione e protezione 1.… il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione all'interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni ... … Art. 32. Capacità e requisiti professionali degli addetti e dei responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni ed esterni 1. Le capacità ed i requisiti professionali dei responsabili e degli addetti ai servizi di prevenzione e protezione interni o esterni devono essere adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. 2. Per lo svolgimento delle funzioni … è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore nonché di un attestato di frequenza, con verifica dell'apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative … in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato …, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali … … Art. 33. Compiti del servizio di prevenzione e protezione 1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36. datore di lavoro dirigenti preposti medico competent e A.S.P. P. lavoratore - addetti al primo soccorso addetti alle emergenze - addetti al primo intervento - addetti con compiti specifici G.Mascarana Art. 35. Riunione periodica 1.Nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all'anno una riunione cui partecipano: a) il datore di lavoro o un suo rappresentante; b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; c) il medico competente, ove nominato; d) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. 2. Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all'esame dei partecipanti: a) il documento di valutazione dei rischi; b) l'andamento degli infortuni e delle malattie professionali e della sorveglianza sanitaria; c) i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale; d) i programmi di informazione e formazione dei dirigenti, dei preposti e dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute. 3. Nel corso della riunione possono essere individuati: a) codici di comportamento e buone prassi per prevenire i rischi di infortuni e di malattie professionali; b) obiettivi di miglioramento della sicurezza complessiva sulla base delle linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. 4. La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni … … D. Lgs. 81/08 Titolo I Capo III Sezione VI GESTIONE DELLE EMERGENZE Art. 43. Disposizioni generali 1. Ai fini degli adempimenti di cui all'articolo 18, comma 1, lettera t), il datore di lavoro: a) organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione dell'emergenza; b) designa preventivamente i lavoratori di cui all'articolo 18, comma 1, lettera b); c) informa tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e i comportamenti da adottare; d) programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; e) adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e nell'impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili; e-bis) garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. L’obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o automatici, individuati in relazione alla valutazione dei rischi … 3. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione … Art. Art.18. 18.Obblighi Obblighidel deldatore datoredi dilavoro lavoroeedel deldirigente dirigente 1.1.IlIldatore datoredi dilavoro lavoro… …eei idirigenti dirigenti… …devono: devono: … … a)a) designare designare preventivamente preventivamente i i lavoratori lavoratori incaricati incaricati dell'attuazione dell'attuazione delle delle misure misure didi prevenzione prevenzione incendi incendi ee lotta lotta antincendio, antincendio,didievacuazione evacuazionedei deiluoghi luoghididilavoro lavoroinincaso casodidipericolo pericolograve graveeeimmediato, immediato,didisalvataggio, salvataggio,didiprimo primosoccorso soccorsoe,e,comunque, comunque, didigestione dell'emergenza; gestione dell'emergenza; … … t)t)adottare adottarele lemisure misurenecessarie necessarieai aifini finidella dellaprevenzione prevenzioneincendi incendieedell'evacuazione dell'evacuazionedei deiluoghi luoghididilavoro, lavoro, nonché nonchéper perililcaso casodidipericolo pericolograve graveeeimmediato, immediato,secondo secondoleledisposizioni disposizionididicui cuiall'articolo all'articolo43. 43.Tali Talimisure misuredevono devonoessere essereadeguate adeguatealla alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unità produttiva, e al numero delle persone presenti; natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unità produttiva, e al numero delle persone presenti; Il piano di emergenza tende a perseguire i seguenti obiettivi: affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti; pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni; coordinare i servizi di emergenza; fornire una base informativa per il personale. Classificazione delle emergenze EMERGENZE INTERNE Incendio Ordigno esplosivo Allagamento Emergenza elettrica Fuga di gas Fuoriuscita acqua da tubazione Infortunio/malore EMERGENZE ESTERNE Evento sismico Emergenza tossico-nociva Incendio Alluvione Attacco terroristico G.Mascarana In ogni edificio, pubblico o privato, nel quale si concentra un certo numero di persone con diversi compiti e competenze, si possono verificare situazioni di emergenza con conseguenti momenti di panico ed azioni pericolose per la sicurezza dei presenti. Poiché i gruppi di intervento specializzati (Vigili del Fuoco- Volontari della protezione civile - Croce rossa – Forze di sicurezza) non sono in grado di essere presenti al primo manifestarsi dell’emergenza, si rende necessario dare delle istruzioni di comportamento al personale che costantemente si trova in azienda. Il PIANO di EVACUAZIONE in CASO di EMERGENZA è stilato affinché il personale presente nell’edificio, prima dell’arrivo delle forze specializzate, possa essere in grado di affrontare in primo intervento alcune situazioni di pericolo derivanti da incidenti ipotizzabili che possano coinvolgere la struttura dell’edificio e quindi le persone in esso operanti. G.Mascarana Affinché il Sistema di Prevenzione e Protezione (S.P.P.) possa essere attivato in attesa di un intervento specializzato è necessaria la collaborazione di tutto il personale. Il piano di emergenza costituisce un documento operativo che: individua le modalità organizzative generali; indica le azioni da compiere; assegna i compiti necessari per consentire una evacuazione ordinata e tempestiva; permette l’azione della squadra di emergenza; contiene norme di comportamento in caso di incendio, di emergenza sismica, di emergenza elettrica, di segnalazione della presenza di ordigno, per emergenza tossica che comporti il confinamento (cause esterne all’azienda), per allagamento, … Nessun sistema di emergenza può ritenersi valido senza la collaborazione di tutti. G.Mascarana G.Mascarana Seguire le informazioni ed applic are la formazione ric evuta U tilizzare gli indumenti adatti (c amic e o tuta da lavoro) e i dispositivi di protezione individuale (D.P .I.) c ome oc c hiali, guanti, c uffie pararumore... quando si usano i mac c hinari P restare attenzione alla segnaletic a presente Seguire il regolamento del laboratorio G.Mascarana Seguire le indicazioni per l'evacuazione: Interrompere ogni attività lasciando tutto sul posto; Uscire ordinatamente; Seguire la via indicata per raggiungere il punto di raccolta; Non ostacolare i soccorsi; Evitare di respirare il fumo; Se si rimane bloccati in aula chiudere la porta, sigillare le aperture e chiedere aiuto dalle finestre. NON USARE G.Mascarana Proteggersi sotto i banchi o sotto le volte delle porte Cessate le scosse, seguire le procedure di evacuazione per raggiungere i luoghi sicuri G.Mascarana Mantenere la calma Chiamare i soccorsi Evitare di eseguire manovre di primo soccorso che non si conoscono per evitare il peggioramento delle condizioni del ferito Rimanere a disposizione dei soccorritori G.Mascarana Occorrerà comunicare: - tipo di incidente (incendio, esplosione,ecc.) - entità dell'incidente (ha coinvolto un'aula, la biblioteca, un laboratorio, ecc.) - luogo dell'incidente: via, numero civico, città e il percorso per raggiungerlo. - presenza di feriti. Gli schemi che segue possono essere un esempio per fornire tali informazioni: In caso di malore o infortunio: 118 – Pronto Intervento In caso di incendio: 115 - Vigili del fuoco Sono _____________________________________ Sono _________________________________________ (nome e qualifica) (nome e qualifica) telefono dalla scuola _______________________ ubicata in ________________________________ (città) (via e n°civico) il nostro numero di telefono è ________________ nella scuola si è verificato un principio d’incendio ed è richiesto il vostro intervento. Sono coinvolte _____________________________ (indicare eventuali persone coinvolte) telefono dalla scuola ___________________________ ubicata in ____________________________________ (città) (via e n°civico) il nostro numero di telefono è ____________________ è richiesto il vostro intervento per __________________ (un malore, un incidente, ecc.) si tratta di______________________________________ (caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.) la vittima è ____________________________________ (rimasta incastrata, ecc.) c’è ancora / non c'è più il rischio per altre persone. la vittima _____________________________________ (sanguina abbondantemente, svenuta, non parla, non respira, ecc.) in questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando ____________________________________ (una compressione della ferita, la respirazione bocca a bocca, il massaggio cardiaco, l’ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.) G.Mascarana CHI CHIAMARE QUANDO CHIAMARE TELEFONO EMERGENZA SANITARIA eliambulanza, pronto soccorso, incidente 118 VIGILI DEL FUOCO incendio, crollo 115 POLIZIA ordine pubblico 113 CARABINIERI ordine pubblico 112 GUARDIA FORESTALE emergenza ambientale 1515 CROCE ROSSA Novara autoambulanza, pronto soccorso 0321 627000 prevenzione, soccorso, post-emergenze 0322 880640 ordine pubblico 0321 459252 PROTEZIONE CIVILE - Centro di coord. per Prov. di NO (Gattico) VIGILI URBANI Novara ENEL segnalazione guasti, interruzione en. elettr. 803 500 - 182 ITALGAS Novara segnalazione guasti e dispersioni gas 0321 691401 ACQUEDOTTO Novara pronto intervento, perdita d’acqua 0321 402569 CENTRO ANTIVELENI Milano ingestione sostanze velenose 02 66101029 G.Mascarana Grazie per l’attenzione Arrivederci …al prossimo incontro G.Mascarana