Top200_2013 - Centro Nuovo Modello di Sviluppo
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Top200_2013 - Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Centro Nuovo Modello di Sviluppo La crescita del potere delle multinazionali [edizione 2013 con dati 2012] Coordinamento e Ricerca: Francesco Gesualdi Inserimento dati: Sara Magnozzi Grafica: Andrea Rosellini 3ª edizione Finito di redigere nel settembre 2013 Centro Nuovo Modello di Sviluppo via della Barra, 32 - 56019 Vecchiano (PI) [email protected] www.cnms.it Avvertenza Salvo diversa indicazione, i dati monetari contenuti nelle tabelle sono espressi in milioni di dollari e si riferiscono al 2012. Salvo diversa indicazione, i dati provengono da Fortune Global 500 (ed. 2013) e Fondo Monetario Internazionale. Le multinazionali: chi sono e quante sono Per multinazionale si intende qualsiasi gruppo composto da società dislocate in vari paesi. Secondo i dati 2010 delle Nazioni Unite, i gruppi multinazionali sono 82.000 per un totale di 810.000 filiali, che complessivamente impiegano 80 milioni di persone, pari al 4% della forza lavoro mondiale.1 Il loro fatturato, inteso come valore totale delle vendite è stimato in 74mila miliardi di dollari, mentre il valore netto della produzione ammonta a 16mila miliardi di dollari, corrispondente al 25% del prodotto lordo mondiale. Inoltre controllano due terzi di tutto il commercio mondiale di beni e servizi.2 La lente sulle Top 200 Benché le multinazionali siano tutte accomunate dal fatto di disporre di filiali estere, le loro dimensioni variano enormemente l’una all’altra. Tant’è, le prime 200 (0,02% del totale) contribuiscono da sole al 23% del fatturato complessivo di tutte le multinazionali. 23% Grafico 2 Le Top 200 controllano il 23% del fatturato di tutte le multinazionali. 25% Grafico 1 Le multinazionali contribuiscono al 25% del prodotto lordo mondiale. Per definizione le multinazionali sono senza cittadinanza. Ciò nonostante si continua a dar loro una nazionalità, in base al paese in cui è domiciliata la capogruppo. Stando all’ultimo dato disponibile relativo a tutte le transnazionali, il paese con maggior numero di capogruppo è la Danimarca che ne ospita il 17%. Seguono Germania (15%), Svezia (9%), Svizzera (8,3%), Israele (8%), Usa (6%).3 Un raffronto con il 1996 indica una crescita delle top 200 su tutti i fronti, anche se l’avanzata principale si registra nei profitti che crescono quattro volte e mezzo. I dipendenti, invece, crescono solo due volte come conseguenza di un assetto produttivo in rapida trasformazione. Mentre un tempo le imprese tendevano ad integrarsi verticalmente, in modo da controllare tutte le fasi della produzione, oggi preferiscono appaltare il più possibile all’esterno, possibilmente in paesi a bassi salari, per ridurre i loro costi di produzione. Tabella 1 Le Top 200 in cifre 1996 18.015.710 6.897,47 253,66 Dipendenti Fatturato (miliardi di $) Profitti (miliardi di $) 1996 2012 38.215.231 20.265.455 1.089.152 2012 +112,1% Dipendenti Fatturato Variazione $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ +193,8% $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $$ Profitti bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb bbbbbbbb +329,3% Grafico 3 Variazione tra il 1996 e il 2012 di dipendenti, fatturato e profitti delle Top 200. Unctad, World Investment Report 2009, 2010. Unctad, World Investment Report 2011, elaborazione dati. 3 Unctad, World Investment Report, 2001. 1 2 1 Centro Nuovo Modello di Sviluppo Il confronto col 2002 mette sicuramente in evidenza il predominio delle imprese petrolifere e la comparsa sulla scena dei gruppi cinesi. Tabella 2 Le Top10: chi scende e chi sale in un decennio 2002 Nome 2012 1° Wal-Mart Stores 2° 2° General Motors 22° 3° Exxon Mobil 3° 4° Royal Dutch Shell 1° 5° BP 6° 6° Ford Motor 28 7° Daimlerchrysler 23° 8° Toyota Motor 8° 9° General Electric 24° 10° Mitsubishi 118° Variazione % % ^ % % % % % 2012 Nome 2002 Variazione 1° Royal Dutch Shell 4° 2° Wal-Mart Stores Inc. 1° 3° Exxon Mobil 3° 4° Sinopec Group 70° 5° China National Petroleum 69° 6° BP 5° 7° State Grid - 8° Toyota Motors 8° 9° Volkswagen 20° 10° Total 14° ^ % ^ ^ % ^ ^ ^ Tabella 3 Ripartizione per Paese delle Top200 Nazione USA Cina Giappone Germania Francia Regno Unito Olanda Italia Svizzera Corea del Sud Russia Spagna Brasile Australia Messico India Taiwan Venezuela Norvegia Malesia Thailandia Lussemburgo Indonesia Regno Unito/Olanda Danimarca Austria Totali 2 Ripartizione delle prime 10 2 3 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 Ripartizione delle prime 100 32 12 10 9 8 5 2 4 2 2 3 2 1 0 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 100 Ripartizione delle prime 200 58 27 26 18 16 10 4 5 5 4 3 4 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 200 Fatturati delle Top200 6.118.010 2.948.348 2.260.108 1.737.705 1.510.073 1.077.826 743.307 585.299 491.504 425.285 349.473 311.458 272.142 190.750 184.115 159.948 132.076 124.459 124.382 94.273 89.945 84.213 70.924 65.958 59.065 54.810 20.265.455 % sul fatturato delle Top200 30,18 14,54 11,15 8,57 7,45 5,31 3,66 2,88 2,42 2,09 1,72 1,53 1,34 0,94 0,90 0,78 0,65 0,61 0,61 0,46 0,44 0,41 0,34 0,32 0,29 0,27 100,00 TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Tabella 4 Le Top200 in ordine di fatturato Posizione Nome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 Royal Dutch Shell Wal-Mart Stores Exxon Mobil Sinopec Group China National Petroleum BP State Grid Toyota Motor Volkswagen Total Chevron Glencore International Japan Post Holdings Samsung Electronics E.ON Phillips 66 ENI Berkshire Hathaway Apple AXA Gazprom General Motors Daimler General Electric Petrobras Exor Group Valero Energy Ford Motor Industrial & Commercial Bank of China Hon Hai Precision Industry Allianz Nippon Telegraph & Telephone ING Group AT&T Fannie Mae Pemex GDF Suez PDVSA Statoil CVS Caremark BNP Paribas McKesson Hewlett-Packard JX Holdings Honda Motor Lukoil Nissan Motor Verizon Communications Assicurazioni Generali China Construction Bank Nazionalità Settore Olanda USA USA Cina Cina Regno Unito Cina Giappone Germania Francia USA Svizzera Giappone Corea del Sud Germania USA Italia USA USA Francia Russia USA Germania USA Brasile Italia USA USA Cina Taiwan Germania Giappone Olanda USA USA Messico Francia Venezuela Norvegia USA Francia USA USA Giappone Giappone Russia Giappone USA Italia Cina PETR SUP PETR PETR PETR PETR ELET AUTO AUTO PETR PETR MULT POST ELET GLA PETR PETR MULT ELET FIN GLA AUTO AUTO IND PETR MULT PETR AUTO FIN ELET FIN TEL FIN TEL FIN PETR GLA PETR PETR CHIM FIN MULT ELET PETR AUTO PETR AUTO TEL FIN FIN Fatturato 481.700 469.162 449.886 428.167 408.630 388.285 298.449 265.702 247.613 234.278 233.899 214.436 190.859 187.555 169.756 169.551 167.905 162.463 156.508 154.571 153.528 152.256 146.886 146.874 144.103 142.226 138.286 134.252 133.636 132.076 130.775 128.861 128.350 127.434 127.230 125.195 124.706 124.459 124.382 123.133 123.029 122.455 120.357 119.499 118.952 116.335 115.961 115.846 113.794 113.370 26.592 16.999 44.880 8.221 18.196 11.582 12.318 11.587 27.909 13.743 26.179 1.004 6.777 20.586 2.849 4.124 10.009 14.824 41.733 5.336 38.086 6.188 7.833 13.641 11.034 512 2.083 5.665 37.807 3.205 6.643 6.311 4.188 7.264 17.220 198 1.992 2.678 11.847 3.877 8.421 1.388 -12.650 1.921 4.421 11.004 4.124 875 116 30.618 Dipendenti 87.000 2.200.000 88.000 1.015.039 1.656.465 85.700 849.594 333.498 549.763 97.126 62.000 61.000 209.000 236.000 72.083 13.500 77.838 288.500 76.100 94.364 417.000 213.000 275.087 305.000 85.065 287.343 21.671 171.000 427.356 1.290.000 144.094 227.150 92.572 241.810 7.200 151.022 236.156 111.342 23.028 164.500 188.551 43.500 331.800 25.569 190.338 150.000 160.530 183.400 79.454 348.955 6 Sigle dei settori di attività Aer Aerospaziale & armi AlimAlimentari AutoAutoveicoli Chim Chimica & farmaceutica CostrCostruzioni Elet Elettronica & computer Fin Finanza, assicurazioni, banche Profitti Gla Gas, luce, acqua (fornitura) Ind Industria manifatturiera Met Metallurgia & minerali MultMultiattività PetrPetrolio Post Poste & trasporti Sup Super punti vendita TelTelecomunicazioni 3 Centro Nuovo Modello di Sviluppo Posizione Nome 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 Unitedhealth Group ENEL Siemens Hitachi J.P.Morgan Chase & Co Cardinal Health SK Holdings Banco Santander Carrefour HSBC Holdings Société Générale International Business Machines Tesco Agricultural Bank of China BASF Bank of America corp. Costco Wholesale BMW Nesté Bank of China China Mobile Communications Kroger Crédit Agricole Express Scripts Holding Petronas Noble Group Electricité de France Wells Fargo Citigroup China State Construction Engineering PTT Archer Daniels Midland Panasonic Prudential Lloyds Banking Group Nippon Life Insurance Metro Indian Oil Procter & Gamble Prudential Financial ArcelorMittal Munich Re Group China National Offshore Oil Sony Boeing Freddie Mac Telefònica AmerisourceBergen Rosneft Oil China Railway Construction Nazionalità Settore USA Italia Germania Giappone USA USA Corea del Sud Spagna Francia Regno Unito Francia USA Regno Unito Cina Germania USA USA Germania Svizzera Cina Cina USA Francia USA Malesia Cina Francia USA USA Cina Thailandia USA Giappone Regno Unito Regno Unito Giappone Germania India USA USA Lussemburgo Germania Cina Giappone USA USA Spagna USA Russia Cina FIN GLA ELET ELET FIN CHIM IND FIN SUP FIN FIN ELET SUP FIN CHIM FIN SUP AUTO ALIM FIN TEL SUP FIN CHIM PETR MULT GLA FIN FIN COSTR GLA MULT ELET FIN FIN FIN SUP PETR CHIM FIN MET FIN PETR ELET AER FIN TEL SUP PETR COSTR Fatturato 110.618 109.093 108.989 108.875 108.184 107.552 106.259 106.077 105.996 105.294 105.064 104.507 104.425 103.479 101.177 100.078 99.137 98.760 98.484 98.429 96.875 96.751 95.182 94.417 94.273 94.045 93.466 91.247 90.769 90.603 89.945 89.038 87.945 87.914 86.849 86.720 85.768 85.521 85.120 84.838 84.213 84.050 83.459 81.897 81.698 80.635 80.135 79.721 79.610 77.165 Profitti 5.526 1.112 5.782 2.111 21.284 1.069 931 2.834 1.585 14.027 995 16.604 197 22.997 6.270 4.188 1.709 6.549 11.319 22.100 11.851 1.497 -8.316 1.313 16.001 471 4.262 18.897 7.541 1.292 3.370 1.223 -9.083 3.482 -2.261 2.986 4 818 10.756 469 -3.726 4.106 7.735 518 3.900 10.982 5.048 719 10.982 815 Dipendenti 133.000 73.702 370.000 326.240 258.965 32.500 78.593 186.763 364.969 284.186 154.009 466.995 416.441 481.431 113.262 267.190 135.000 105.876 339.000 302.016 222.431 343.000 79.282 30.215 46.145 15.000 159.740 269.200 259.000 203.761 20.816 30.000 293.742 24.485 92.788 72.832 248.637 36.008 126.000 48.498 244.890 45.437 102.562 146.300 174.400 4.989 133.186 13.950 166.110 290.907 6 Sigle dei settori di attività Aer Aerospaziale & armi AlimAlimentari AutoAutoveicoli Chim Chimica & farmaceutica CostrCostruzioni Elet Elettronica & computer Fin Finanza, assicurazioni, banche 4 Gla Gas, luce, acqua (fornitura) Ind Industria manifatturiera Met Metallurgia & minerali MultMultiattività PetrPetrolio Post Poste & trasporti Sup Super punti vendita TelTelecomunicazioni TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Posizione Nome 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 Marathon Petroleum China Railway Group Saic Motor Hyundai Motor Deutsche Telekom Home Depot Reliance Industries Deutsche Post Aviva Microsoft China Life Insurance Repsol YPF Target EADS BHP Billiton Banco do Brasil Tokyo Electric Power Mitsubishi Sinochem Group Walgreen Peugeot Pertamina Zurich Insurance Group Vodafone Group American International Group Toshiba AEON INTL FCstone MetLife Deutsche Bank Robert Bosch Johnson & Johnson Groupe BPCE China Southern Power Grid Unilever Caterpillar PepsiCo State Farm Insurance cos. RWE U.S. Postale Service China Faw Group Dai-Ichi Life Insurance Bunge ConocoPhillips Comcast Dongfeng Motor Group Wellpoint Pfizer Amazon.com Seven & I Holdings Nazionalità Settore USA Cina Cina Corea del Sud Germania USA India Germania Regno Unito USA Cina Spagna USA Olanda Australia Brasile Giappone Giappone Cina USA Francia Indonesia Svizzera Regno Unito USA Giappone Giappone USA USA Germania Germania USA Francia Cina Regno Unito/Olanda USA USA USA Germania USA Cina Giappone USA USA USA Cina USA USA USA Giappone PETR COSTR AUTO AUTO TEL SUP IND POST FIN ELET FIN PETR SUP AER MET FIN GLA IND CHIM SUP AUTO GLA FIN TEL FIN ELET FIN FIN FIN FIN IND CHIM FIN GLA ALIM IND ALIM FIN GLA POST AUTO FIN MULT PETR TEL AUTO FIN CHIM SUP SUP Fatturato 76.783 76.711 76.234 74.999 74.755 74.754 74.427 74.126 73.830 73.723 73.671 73.466 73.301 72.584 72.226 72.087 71.967 71.877 71.824 71.633 71.255 70.924 70.414 70.187 70.143 69.848 69.323 69.261 68.224 67.487 67.423 67.224 66.973 66.686 65.958 65.875 65.492 65.286 65.247 65.223 64.886 63.631 63.494 63.373 62.570 61.722 61.712 61.244 61.093 60.865 Profitti 3.389 1.166 3.289 7.602 -6.753 4.535 3.838 2.131 -5.100 16.978 -1.744 2.647 2.999 1.578 15.417 5.757 -8.252 4.336 813 2.127 -6.439 2.761 3.878 678 3.438 934 911 15 1.324 305 2.906 10.853 2.759 1.020 5.757 5.681 6.178 3.159 1.678 -15.906 2.622 391 64 8.428 6.203 1.334 2.656 14.570 -39 1.684 Dipendenti 25.985 289.343 105.953 98.348 232.000 340.000 23.519 428.129 33.122 94.000 141.932 29.985 361.000 140.405 46.370 114.182 48.757 69.975 47.718 205.500 204.287 24.784 52.722 91.272 63.000 206.000 284.261 1.074 64.000 98.219 305.877 127.600 116.791 300.863 173.000 125.341 278.000 68.010 70.208 578.743 85.552 60.771 36.000 16.900 129.000 176.580 43.500 91.500 88.400 55.011 6 Sigle dei settori di attività Aer Aerospaziale & armi AlimAlimentari AutoAutoveicoli Chim Chimica & farmaceutica CostrCostruzioni Elet Elettronica & computer Fin Finanza, assicurazioni, banche Gla Gas, luce, acqua (fornitura) Ind Industria manifatturiera Met Metallurgia & minerali MultMultiattività PetrPetrolio Post Poste & trasporti Sup Super punti vendita TelTelecomunicazioni 5 Centro Nuovo Modello di Sviluppo Posizione Nome 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 Totali Aegon Groupe Auchan Wesfarmers United Technologies Thyssenkrupp Mitsui A.P. Møller-Mærsk Group América Móvil Woolworths Marubeni China North Industries Group Novartis Mitsubishi Ufj Financial Group Meiji Yasuda Life Insurance Dell Dow Chemical POSCO Banco Bradesco CNP Assurances France Télécom Saint-Gobain Citic Group Legal & General Group Itochu Foncière Euris OMV Group Barclays Shenhua Group United Parcel Service Landesbank Baden-Württemberg Ping An Insurance China Telecommunications Intel Renault Nippon Steel & Sumitomo Metal Fujitsu China Resources National Unicredit Group Google Sumitomo Mitsui Financial Group MS&AD Insurance Group Holdings China Minmetals Banco Bilbao Vizcaya Argentaria Bayer Rio Tinto Group China Post Group Roche Group Lowe’s Deutsche Bahn Sumitomo Life Insurance Nazionalità Settore Fatturato Profitti Dipendenti Olanda Francia Australia USA Germania Giappone Danimarca Messico Australia Giappone Cina Svizzera Giappone Giappone USA USA Corea del Sud Brasile Francia Francia Francia Cina Regno Unito Giappone Francia Austria Regno Unito Cina USA Germania Cina Cina USA Francia Giappone Giappone Cina Italia USA Giappone Giappone Cina Spagna Germania Regno Unito Cina Svizzera USA Germania Giappone FIN SUP MULT AER MET MULT IND TEL SUP MULT AER CHIM FIN FIN ELET CHIM MET FIN FIN TEL IND FIN FIN MULT SUP PETR FIN MET POST FIN FIN TEL ELET AUTO MET ELET MULT FIN ELET FIN FIN MET FIN CHIM MET POST CHIM SUP FIN FIN 60.674 60.312 59.902 59.783 59.484 59.147 59.065 58.919 58.622 58.541 58.028 57.561 57.360 56.944 56.940 56.786 56.473 55.953 55.935 55.922 55.515 55.435 55.427 55.151 54.830 54.810 54.649 54.518 54.127 53.812 53.761 53.379 53.341 53.037 52.864 52.766 52.448 52.281 52.203 52.100 51.972 51.807 51.780 51.097 50.967 50.933 50.609 50.521 50.500 50.482 20.265.455 1.968 843 2.193 5.130 -6.054 3.708 3.742 6.951 1.874 2.477 675 9.505 10.268 2.851 2.372 1.182 2.186 5.780 1.223 1.054 984 4.780 1.288 3.375 237 1.752 -1.650 6.151 807 513 3.178 1.067 11.005 2.277 -1.500 878 1.906 1.112 10.737 9.562 1.007 704 2.154 3.143 -2.990 4.082 10.175 1.959 1.890 1.299 1.089.152 24.407 287.039 200.000 218.300 167.961 45.148 121.105 158.719 190.000 33.566 260.021 127.724 83.491 37.574 110.050 53.380 35.094 87.095 4.842 170.531 192.781 163.468 9.864 77.513 321.386 28.658 139.200 207.700 310.780 11.642 190.284 488.113 105.000 127.086 83.187 170.000 457.310 156.354 53.861 64.635 36.643 116.230 115.852 110.500 71.219 901.722 82.089 202.500 287.508 42.098 38.215.231 3 Sigle dei settori di attività Aer Aerospaziale & armi AlimAlimentari AutoAutoveicoli Chim Chimica & farmaceutica CostrCostruzioni Elet Elettronica & computer Fin Finanza, assicurazioni, banche 6 Gla Gas, luce, acqua (fornitura) Ind Industria manifatturiera Met Metallurgia & minerali MultMultiattività PetrPetrolio Post Poste & trasporti Sup Super punti vendita TelTelecomunicazioni TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Tabella 5 Le Top200 per settore di attività Aerospaziale & armi 95 114 154 161 Boeing EADS United Technologies China North Industries Group Dipendenti Totale fatturato Costruzioni USA Olanda USA Cina 793.126 272.093 Svizzera Regno Unito/Olanda USA 790.000 229.934 Autoveicoli 8 9 22 23 28 45 47 68 103 104 121 141 146 184 Toyota Motor Volkswagen General Motors Daimler Ford Motor Honda Motor Nissan Motor BMW Saic Motor Hyundai Motor Peugeot China Faw Group Dongfeng Motor Group Renault Dipendenti Totale fatturato Cina Cina Cina 784.011 244.479 Elettronica & computer Alimentari 69 Nestlé 135 Unilever 137 PepsiCo Dipendenti Totale fatturato 80 China State Construction Engineering 100 China Railway Construction 102 China Railway Group Dipendenti Totale fatturato Giappone Germania USA Germania USA Giappone Giappone Germania Cina Corea del Sud Francia Cina Cina Francia 2.796.898 1.682.515 7 14 19 30 43 53 54 62 83 94 110 126 165 183 186 189 State Grid Samsung Electronics Apple Hon Hai Precision Industry Hewlett-Packard Siemens Hitachi International Business Machines Panasonic Sony Microsoft Toshiba Dell Intel Fujitsu Google Dipendenti Totale fatturato Cina Corea del Sud USA Taiwan USA Germania Giappone USA Giappone Giappone USA Giappone USA USA Giappone USA 5.125.682 1.745.977 6 Chimica & farmaceutica 40 56 65 74 89 119 132 148 162 166 194 197 CVS Caremark Cardinal Health BASF Express Scripts Holding Procter & Gamble Sinochem Group Johnson & Johnson Pfizer Novartis Dow Chemical Bayer Roche Group Dipendenti Totale fatturato USA USA Germania USA USA Cina USA USA Svizzera USA Germania Svizzera 1.106.988 927.744 7 Centro Nuovo Modello di Sviluppo Finanza, assicurazioni, banche 20 29 38 47 56 65 74 83 92 101 110 119 128 137 146 155 164 173 182 191 200 209 218 227 236 245 254 263 272 281 290 299 308 317 326 335 344 353 362 371 380 389 398 407 416 425 434 443 452 461 470 479 488 200 8 AXA Industrial & Commercial Bank of China Allianz ING Group Fannie Mae BNP Paribas Assicurazioni Generali China Construction Bank Unitedhealth Group J.P.Morgan Chase & Co Banco Santander HSBC Holdings Société Générale Agricultural Bank of China Bank of America corp. Bank of China Crédit Agricole Wells Fargo Citigroup Prudential Lloyds Banking Group Nippon Life Insurance Prudential Financial Munich Re Group Freddie Mac Aviva China Life Insurance Banco do Brasil Zurich Insurance Group American International Group AEON INTL FCstone MetLife Deutsche Bank Groupe BPCE State Farm Insurance cos. Dai-Ichi Life Insurance Wellpoint Aegon Mitsubishi Ufj Financial Group Meiji Yasuda Life Insurance Banco Bradesco CNP Assurances Citic Group Legal & General Group Barclays Landesbank Baden-Württemberg Ping An Insurance Unicredit Group Sumitomo Mitsui Financial Group MS&AD Insurance Group Holdings Banco Bilbao Vizcaya Argentaria Deutsche Bahn Sumitomo Life Insurance Dipendenti Totale fatturato Gas, luce, acqua (fornitura) Francia Cina Germania Olanda USA Francia Italia Cina USA USA Spagna Regno Unito Francia Cina USA Cina Francia USA USA Regno Unito Regno Unito Giappone USA Germania USA Regno Unito Cina Brasile Svizzera USA Giappone USA USA Germania Francia USA Giappone USA Olanda Giappone Giappone Brasile Francia Cina Regno Unito Regno Unito Germania Cina Italia Giappone Giappone Spagna Germania Giappone 6.943.158 4.340.872 15 21 37 52 77 81 117 122 134 139 E.ON Gazprom GDF Suez ENEL Electricité de France PTT Tokyo Electric Power Pertamina China Southern Power Grid RWE Dipendenti Totale fatturato Germania Russia Francia Italia Francia Thailandia Giappone Indonesia Cina Germania 1.424.109 1.015.319 Industria manifatturiera 24 57 107 118 131 136 157 171 General Electric SK Holdings Reliance Industries Mitsubishi Robert Bosch Caterpillar A.P. Møller-Mærsk Group Saint-Gobain Dipendenti Totale fatturato USA Corea del Sud India Giappone Germania USA Danimarca Francia 1.222.191 647.314 Metallurgia & minerali 91 115 155 167 178 185 192 195 ArcelorMittal BHP Billiton Thyssenkrupp POSCO Shenhua Group Nippon Steel & Sumitomo Metal China Minmetals Rio Tinto Group Dipendenti Totale fatturato Lussemburgo Australia Germania Corea del Sud Cina Giappone Cina Regno Unito 972.651 482.552 Multiattività 12 18 26 42 76 82 143 153 156 160 174 187 Glencore International Berkshire Hathaway Exor Group McKesson Noble Group Archer Daniels Midland Bunge Wesfarmers Mitsui Marubeni Itochu China Resources National Dipendenti Totale fatturati Svizzera USA Italia USA Cina USA USA Australia Giappone Giappone Giappone Cina 1.574.880 1.173.346 6 TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Petrolio 1 3 4 5 6 10 11 16 17 25 27 36 38 39 44 46 75 88 93 99 101 112 144 176 Super punti vendita Royal Dutch Shell Exxon Mobil Sinopec Group China National Petroleum BP Total Chevron Phillips 66 ENI Petrobras Valero Energy Pemex PDVSA Statoil JX Holdings Lukoil Petronas Indian Oil China National Offshore Oil Rosneft Oil Marathon Petroleum Repsol YPF ConocoPhillips OMV Group Dipendenti Totale fatturato Olanda USA Cina Cina Regno Unito Francia USA USA Italia Brasile USA Messico Venezuela Norvegia Giappone Russia Malesia India Cina Russia USA Spagna USA Austria 4.202.718 4.465.854 Poste & trasporti 13 108 140 179 196 Japan Post Holdings Deutsche Post U.S. Postale Service United Parcel Service China Post Group Dipendenti Totale fatturato Giappone Germania USA USA Cina 2.428.374 435.268 6 2 2 2 59 63 67 72 87 98 106 113 120 149 150 152 159 175 198 Wal-Mart Stores Carrefour Tesco Costco Wholesale Kroger Metro AmerisourceBergen Home Depot Target Walgreen Amazon.com Seven & I Holdings Groupe Auchan Woolworths Foncière Euris Lowe's Dipendenti Totale fatturato USA Francia Regno Unito USA USA Germania USA USA USA USA USA Giappone Francia Australia Francia USA 5.772.833 1.606.891 Telecomunicazioni 32 34 48 71 97 105 124 145 158 170 182 Nippon Telegraph & Telephone AT&T Verizon Communications China Mobile Communications Telefònica Deutsche Telekom Vodafone Group Comcast América Móvil France Télécom China Telecommunications Dipendenti Totale fatturato Giappone USA USA Cina Spagna Germania Regno Unito USA Messico Francia Cina 2.277.612 924.883 3 5 7 1 1 8 3 15 8 2 2 5 1 9 14 6 22 11 22 4 18 3 3 6 2 4 A 3 5 B Aerospaziale & armi Elettronica & computer Multiattività Alimentari Finanza, assicurazioni, banche Petrolio Autoveicoli Gas, luce, acqua (fornitura) Poste & trasporti Chimica & farmaceutica Industria manifatturiera Super punti vendita Costruzioni Metallurgia & minerali Telecomunicazioni Grafico 4 Dipendenti (A) e Fatturato (B) per settore di attività (in %) sul totale delle Top 200 multinazionali. 9 Pianeta Terra Un mondo di multinazionali Fonti Fortune, Global 500, 2013 International Monetary Fund Vitali, Glattfelder e Battiston The network of global corporate control TOP 25 multinazionali in base ai loro fatturati* (un mondo a misura di petrolieri?) 8 delle 25 481.700 più grandi li multinaziona re sono nel setto del petrolio. 449.886 428.167 408.630 5.000 miliardi di $ 388.285 234.278 4.000 233.899 PHILLIPS 66 3.000 169.551 167.905 PETROLIO 144.103 265.702 2.000 247.613 152.256 146.886 AUTO * dati riferiti al 2012, in milioni di $. 0 USA Giappone China, P.R.: Hong Kong Germania Francia Regno Unito Italia Russia Canada Spagna Australia Royal Dutch Shell Wal-Mart Stores Exxon Mobil Sinopec Group China National BP Olanda State Grid Svezia Toyota Motor Volkswagen Belgio Total Chevron Glencore Svizzera Austria Japan Post Samsung E.ON Phillips 66 ENI Berkshire Hathaway Apple AXA Gazprom General Motors Daimler General Electric Petrobras Exor Group Valero Energy Sudafrica Ford Motor Industrial & Commercial Bank of China Hon Hai Precision Allianz Nippon Telegraph ING Group Bilanci pubblici e Fatturati (2012) 1.000 Nazione o Multinazionale Le multinazionali hanno più potere delle Nazioni Delle prime 100 economie, 83 sono multinazionali Possiamo avere la democrazia o possiamo avere la ricchezza concentrata nelle mani di pochi ma non possiamo avere entrambe le cose. Louis D. Brandeis, Suprema Corte degli Stati Uniti 469.162 SUPER PUNTI VENDITA 298.449 214.436 58 190.859 10 16 FINANZA Il potere finale è della finanza Barclays plc Capital Group Companies FMR Corporation AXA State Street Corporation JP Morgan Chase & Co Legal & General Group plc Vanguard Group UBS AG Merrill Lynch & Co Wellington Mgmt Co Deutsche Bank AG Franklin Resources Inc Credit Suisse Group Walton Enterprises LLC Bank of New York Mellon Natixis Goldman Sachs Group T Rowe Price Group Legg Mason Morgan Stanley Mitsubishi UFJ Financial Group Northern Trust Société Générale Bank of America AT&T Fannie Mae Pemex GDF Suez PDVSA Statoil CVS Caremark BNP Paribas McKesson Hewlett-Packard JX Holdings Honda Motor Lukoil Nissan Motor Verizon Communications Assicurazioni Generali China Construction Bank Unitedhealth Group ENEL Siemens Hitachi J.P.Morgan Chase & Co Cardinal Health SK Holdings Banco Santander Carrefour HSBC Holdings Société Générale International Business Machine Tesco Agricultural Bank of China BASF Bank of America Costco Wholesale BMW Nesté Bank of China China Mobile Kroger Crédit Agricole Express Scripts Holding Petronas Noble Group Electricité de France Wells Fargo Citigroup China State Construction Engineer PTT Archer Daniels Midland Panasonic delle prime 43mila multinazionali REGNO UNITO www.tni.org www.oilwatch.org www.carbonweb.org www.minesandcommunities.org europeansforfinancialreform.org 154.571 30% FRANCIA 18 Siti consigliati www.cnms.it 146.874 colossi finanziari controllano il GERMANIA DISTRIBUZIONE PER NAZIONE DELLE TOP200 MULTINAZIONALI 154.571 25 GIAPPONE 156.508 USA APPLE ALTRO CINA 162.463 27 169.756 26 187.555 Idea grafica ripresa da Transnational Institute (TNI) e rielaborata da Andrea Rosellini per CNMS Centro Nuovo Modello di Sviluppo Le multinazionali nelle prime 100 economie mondiali Molte multinazionali hanno fatturati superiori al prodotto interno lordo degli stati ed usano il loro potere per condizionare le scelte di governi e parlamenti. Nel suo libro Confessioni di un sicario dell’economia, John Perkins descrive i metodi usati per corrompere i capi di stato del Sud del mondo, anche se l’attività di lobby avviene ovunque spesso in forma organizzata per avere più peso. Alcune delle associazioni create dalle multinazionali appositamente per svolgere attività di lobby politica sono: ERT (European Roundtable of Industrialists), USCIB (United States Council for International Business), ICC (International Chamber of Commerce), TBD (Transatlantic Bussiness Dialogue). Organismi di cui fanno parte Coca-Cola, Procter & Gamble, Danone, Unilever, Fiat e molte altre multinazionali. Tabella 6 Le prime 100 economie mondiali per PIL e fatturati Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 12 Nazione/Impresa USA Cina Giappone Germania Francia Regno Unito Brasile Russia Italia India Canada Australia Spagna Messico Corea del Sud Indonesia Turchia Olanda Svizzera Svezia Norvegia Polonia Belgio Royal Dutch Shell Argentina Wal-Mart Stores Exxon Mobil Sinopec Group China National Petroleum Austria BP Sudafrica Venezuela Colombia Thailandia Danimarca Malesia State Grid Singapore Cile Toyota Motor Hong Kong Nigeria Egitto Filippine Finlandia Grecia Volkswagen Total Chevron PIL/Fatturato 15.684.800 8.227.102 5.959.718 3.399.588 2.612.878 2.435.173 2.252.664 2.014.774 2.013.263 1.841.717 1.821.424 1.520.608 1.349.350 1.177.271 1.129.598 878.043 789.257 772.226 632.193 525.742 499.667 489.795 483.709 481.700 474.865 469.162 449.886 428.167 408.630 399.649 388.285 384.312 382.424 369.812 365.564 314.242 303.526 298.449 274.701 268.313 265.702 263.259 262.605 257.285 250.265 250.024 249.098 247.613 234.278 233.899 Posizione 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 Nazione/Impresa Pakistan Glencore International Portogallo Irlanda Iraq Algeria Kazakistan Perù Repubblica Ceca Japan Post Holdings Samsung Electronics Ucraina E.ON Phillips 66 Romania ENI Berkshire Hathaway Apple AXA Gazprom General Motors Daimler General Electric Petrobras Exor Group Vietnam Valero Energy Ford Motor Industrial & Commercial Bank of China Hon Hai Precision Industry Allianz Nippon Telegraph & Telephone ING Group AT&T Fannie Mae Ungheria Pemex GDF Suez PDVSA Statoil CVS Caremark BNP Paribas McKesson Hewlett-Packard JX Holdings Honda Motor Lukoil Nissan Motor Verizon Communications Bangladesh PIL/Fatturato 231.181 214.436 212.454 210.330 210.279 207.955 201.680 197.110 195.656 190.859 187.555 176.308 169.756 169.551 169.395 167.905 162.463 156.508 154.571 153.528 152.256 146.886 146.874 144.103 142.226 141.669 138.286 134.252 133.636 132.076 130.775 128.861 128.350 127.434 127.230 125.507 125.195 124.706 124.459 124.382 123.133 123.029 122.455 120.357 119.499 118.952 116.335 115.961 115.846 115.609 TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Se compilassimo una graduatoria in cui elenchiamo gli stati in base al prodotto interno lordo e le multinazionali in base al fatturato, troviamo che fra i primi cento posti siedono 44 multinazionali, precisando che la prima compare al 25° posto, prima della Norvegia. La situazione cambia radicalmente se gli stati non sono rappresentanti in base al prodotto interno lordo, ma in base alle spese governative in modo da creare un confronto fra entità singole. In questo caso i posti occupati dalle multinazionali salgono a 67. Tabella 7 Le prime 100 economie mondiali per bilanci pubblici e fatturati Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 Governo/Impresa USA Giappone Cina; Hong Kong Germania Francia Regno Unito Italia Russia Canada Spagna Australia Royal Dutch Shell Wal-Mart Stores Exxon Mobil Sinopec Group China National Petroleum BP Olanda State Grid Svezia Toyota Motor Volkswagen Belgio Total Chevron Glencore International Svizzera Austria Japan Post Holdings Samsung Electronics E.ON Phillips 66 ENI Berkshire Hathaway Apple AXA Gazprom General Motors Daimler General Electric Petrobras Exor Group Valero Energy Sudafrica Ford Motor Industrial & Commercial Bank of China Hon Hai Precision Industry Allianz Nippon Telegraph & Telephone ING Group Incassi 4.717.825 2.848.497 1.954.435 1.533.591 1.353.324 1.029.779 959.972 906.616 693.973 491.185 483.711 481.700 469.162 449.886 428.167 408.630 388.285 358.155 298.449 269.812 265.702 247.613 245.523 234.278 233.899 214.436 207.629 193.997 190.859 187.555 169.756 169.551 167.905 162.463 156.508 154.571 153.528 152.256 146.886 146.874 144.103 142.226 138.286 134.900 134.252 133.636 132.076 130.775 128.861 128.350 Posizione 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 Governo/Impresa AT&T Fannie Mae Pemex GDF Suez PDVSA Statoil CVS Caremark BNP Paribas McKesson Hewlett-Packard JX Holdings Honda Motor Lukoil Nissan Motor Verizon Communications Assicurazioni Generali China Construction Bank Unitedhealth Group ENEL Siemens Hitachi J.P.Morgan Chase & Co Cardinal Health SK Holdings Banco Santander Carrefour HSBC Holdings Société Générale International Business Machines Tesco Agricultural Bank of China BASF Bank of America corp. Costco Wholesale BMW Nesté Bank of China China Mobile Communications Kroger Crédit Agricole Express Scripts Holding Petronas Noble Group Electricité de France Wells Fargo Citigroup China State Construction Engineering PTT Archer Daniels Midland Panasonic Incassi 127.434 127.230 125.195 124.706 124.459 124.382 123.133 123.029 122.455 120.357 119.499 118.952 116.335 115.961 115.846 113.794 113.370 110.618 109.093 108.989 108.875 108.184 107.552 106.259 106.077 105.996 105.294 105.064 104.507 104.425 103.479 101.177 100.078 99.137 98.760 98.484 98.429 96.875 96.751 95.182 94.417 94.273 94.045 93.466 91.247 90.769 90.603 89.945 89.038 87.945 13 Centro Nuovo Modello di Sviluppo I padroni delle multinazionali Benché siano noti alcuni personaggi super ricchi, come Carlos Slim, Bill Gates, Warren Buffett che detengono pacchetti azionari per decine di miliardi di dollari, la maggior parte degli azionisti delle multinazionali non sono persone fisiche, ma investitori istituzionali. Tale termine comprende banche, assicurazioni, fondi pensione, fondi di investimento e altri tipi di società finanziarie che raccolgono risparmio collettivo e lo usano per prestiti, partecipazioni azionarie e operazioni speculative con lo scopo di garantire un utile ai propri azionisti. Uno studio condotto nel 2011 da alcuni studiosi svizzeri su 43 mila multinazionali ha messo in evidenza che 757 entità controllano, direttamente o indirettamente circa l’80% della proprietà. Cinquanta di esse controllano da sole circa il 40% del loro capitale globale. Tabella 8 Top 50 azionisti Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 Nome Barclays PLC The Capital Group Companies INC. FMR Corp AXA State Street Corporation JP Morgan Chase & Co. Legal & General Group PLC The Vanguard Group, INC. UBS AG Merril Lynch & Co., INC. Wellington Management CO. L.L.P. Deutsche Bank AG Franklin Insurance, INC. Credit Suisse Group Walton Enterprises LLC Bank of New York Mellon Corp. Natixis The Goldman Sachs Group, INC. T. Rowe Price Group, INC. Legg Mason, INC. Morgan Stanley Mitsubishi UFJ Financial Group, INC. Northern Trust Corporation Société Générale Bank of America Corporation Lloyds TBS Group PLC Invesco PLC Allianz SE TIAA Old Mutual Public Limited Company Aviva PLC Schroeders PLC Dodge & Cox Lehman Brothers Holdings, INC. Sun Life Financial, INC. Standard Life PLC CNCE Nomura Holdings, INC. The Depository Trust Company Massachussets Mutual Life Insur. ING Groep N.V Brandes Investment Partners, L.P. Unicredito Italiano SPA Deposit Insurance Corporation Of JP Vereniging Aegon BNP Paribas Affiliated Managers Group, INC. Resona Holdings, INC. Capital Group International, INC. China Petrochemical Group Co. Totale Paese Regno Unito USA USA Francia USA USA Regno Unito USA Cina USA USA Germania USA Cina USA USA Francia USA USA USA USA Giappone USA Francia USA Regno Unito Regno Unito Germania USA Regno Unito Regno Unito Regno Unito USA USA Canada Regno Unito Francia Giappone USA USA Olanda USA Italia Giappone Olanda Francia USA Giappone USA Cina Settore di attività ASS FIN FIN ASS FIN BANK ASS FIN BANK FIN FIN BANK FIN BANK FIN BANK BANK BANK FIN FIN BANK ASS FIN ASS BANK BANK FIN ASS ASS FIN ASS FIN FIN FIN FIN FIN BANK FIN FIN ASS FIN FIN ASS ASS ASS ASS FIN BANK FIN PETR % di controllo 4,05 2,61 2,28 2,27 1,81 1,53 1,47 1,23 1,21 0,99 0,88 0,84 0,82 0,82 0,75 0,72 0,70 0,67 0,65 0,63 0,64 0,60 0,56 0,54 0,53 0,51 0,52 0,50 0,92 0,45 0,45 0,43 0,43 0,43 0,39 0,38 0,37 0,35 0,36 0,36 0,33 0,33 0,32 0,32 0,32 0,31 0,32 0,3 0,3 0,3 39,8 [Fonte: Vitali, Glattfelder e Battiston, The Network of global corporate control] 14 TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Tabella 9 Le Top 200 in ordine alfabetico A.P. Møller-Mærsk Group 157 China Telecommunications 182 Intel Aegon 151 Citic Group 172 International Business Machines AEON 127 Citigroup 79 183 62 Reliance Industries 107 Renault 184 INTL FCstone 128 Repsol YPF 112 174 Agricultural Bank of China 64 CNP Assurances 169 Itochu Allianz 31 Comcast 145 J.P.Morgan Chase & Co Rio Tinto Group 195 55 Robert Bosch 131 Amazon.com 149 ConocoPhillips 144 Japan Post Holdings 13 Roche Group 197 América Móvil 158 Costco Wholesale 67 Johnson & Johnson 132 Rosneft Oil 99 American International Group 125 Crédit Agricole 73 JX Holdings AmerisourceBergen 98 CVS Caremark 40 Kroger Apple 19 Dai-Ichi Life Insurance ArcelorMittal 91 Daimler Archer Daniels Midland 82 Dell Assicurazioni Generali 49 AT&T 34 Aviva 109 AXA Royal Dutch Shell 72 1 RWE 139 Landesbank Baden-Württemberg 180 Saic Motor 103 Saint-Gobain 171 23 Legal & General Group 173 165 Lloyds Banking Group 85 Deutsche Bahn 199 Lowe’s 198 Deutsche Bank 130 Lukoil 46 Deutsche Post 108 Marathon Petroleum 101 Siemens Sinochem Group Samsung Electronics 14 Seven & I Holdings 150 Shenhua Group 178 53 Deutsche Telekom 105 Marubeni 160 Banco Bilbao Vizcaya Argentaria 193 Dongfeng Motor Group 146 McKesson 42 Banco Bradesco 168 Dow Chemical 166 Meiji Yasuda Life Insurance 164 SK Holdings Banco do Brasil 116 E.ON 15 MetLife 129 Société Générale 61 Banco Santander 58 EADS 114 Metro 87 Sony 94 Bank of America corp. 66 Electricité de France 77 Microsoft 110 State Farm Insurance cos. Bank of China 70 ENEL 52 Mitsubishi 118 State Grid ENI 17 Mitsubishi Ufj Financial Group 163 Statoil Exor Group 26 Mitsui 156 Sumitomo Life Insurance 200 Express Scripts Holding 74 MS&AD Insurance Group Holdings 191 Sumitomo Mitsui Financial Group 190 113 Barclays 20 142 44 177 BASF 65 Bayer 194 Berkshire Hathaway BHP Billiton 18 Exxon Mobil 3 115 Fannie Mae 35 BMW 68 Foncière Euris BNP Paribas 41 Ford Motor Boeing 95 France Télécom BP Bunge 6 143 Freddie Mac Fujitsu 175 Sinopec Group Munich Re Group 92 Target Nesté 69 Telefònica 86 Tesco Nippon Life Insurance 28 Nippon Steel & Sumitomo Metal 185 170 Thyssenkrupp 119 4 57 138 7 39 97 63 155 Nippon Telegraph & Telephone 32 Tokyo Electric Power 117 96 Nissan Motor 47 Toshiba 126 186 Noble Group 76 Total 10 Cardinal Health 56 Gazprom 21 Novartis 162 Toyota Motor Carrefour 59 GDF Suez 37 OMV Group 176 U.S. Postale Service 140 8 Caterpillar 188 136 General Electric 24 Panasonic 83 Unicredit Group Chevron 11 General Motors 22 PDVSA 38 Unilever 135 China Construction Bank 50 Glencore International 12 Pemex 36 United Parcel Service 179 China Faw Group 141 Google 189 PepsiCo 137 United Technologies 154 China Life Insurance 111 Groupe Auchan 152 Pertamina 122 Unitedhealth Group 51 China Minmetals 192 Groupe BPCE 133 Petrobras 25 Valero Energy 27 China Mobile Communications 71 Hewlett-Packard 43 Petronas 75 Verizon Communications 48 China National Offshore Oil 93 Hitachi 54 Peugeot 121 Vodafone Group Pfizer 148 Volkswagen 9 Wal-Mart Stores 2 China National Petroleum China North Industries Group 5 Home Depot 161 Hon Hai Precision Industry China Post Group 196 China Railway Construction 100 China Railway Group China Resources National China Southern Power Grid China State Construction Engin. 106 30 Phillips 66 Honda Motor 45 Ping An Insurance 181 Walgreen 120 HSBC Holdings 60 POSCO 167 Wellpoint 147 102 Hyundai Motor 104 187 Indian Oil 134 80 16 124 Procter & Gamble 89 Wells Fargo 78 Prudential 84 Wesfarmers 153 Indust. & Commercial Bank of China 29 Prudential Financial 90 Woolworths 159 ING Group PTT 81 Zurich Insurance Group 123 88 33 15 Centro Nuovo Modello di Sviluppo Exxon: quando le multinazionali hanno potere di veto sulla politica di Federico Rampini e Mark Hertsgaard (estratti di articoli apparsi su H del 4 maggio 2012) a entrate annue che sfiorano il mezzo “triliardo” (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple). È soprattutto «un’entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera autonoma, e un’organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare». È la Exxon, la compagnia petrolifera più grande di tutti i tempi e l’avversaria implacabile delle riforme ambientaliste. Un colosso capace di esercitare un potere di veto non solo sui governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington, ma perfino sulla scienza. La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l’opinione pubblica e interferendo sul dibattito politico americano. […] Le rivelazioni sui segreti della Exxon sono contenute nel libro Private Empire (“Impero privato”) che esce in questi giorni negli Stati Uniti. L’autore, Steve Coll, è una grande firma del giornalismo investigativo che ha già vinto due premi Pulitzer. Questo libro monumentale (700 pagine) è il frutto di anni di ricerche, 400 interviste, incluse tra queste anche numerose fonti interne alla stessa Exxon. Fra i temi affrontati c’è il ruolo della multinazionale petrolifera nel sostenere regimi dittatoriali che opprimono i loro popoli, si reggono al potere con le armi e le violenze di massa. Più volte ong umanitarie come Human Rights Watch hanno denunciato la Exxon per i legami avuti con despoti feroci in Indonesia (predemocrazia), Venezuela, Guinea equatoriale, Ciad, nonché con la Russia di Putin. In certi casi perfino la politica estera degli Stati Uniti è stata sabotata dalla “politica estera della Exxon”. Lo stesso George W. Bush, il presidente più amico dei petrolieri nella storia d’America, nel 2001 sbottò con il premier indiano: «Nessuno riesce a influenzare le scelte della Exxon». Un caso limite è quello del Ciad nel 2006, quando il dittatore locale, il generale Idriss Déby, fu messo sotto pressione dall’Amministrazione Bush e dalla Banca mondiale perché destinasse almeno una parte della rendita petrolifera all’istruzione e alle cure mediche per il suo popolo, anziché all’acquisto di armi. La Exxon “staccò” un assegno di 700 milioni di dollari per Déby, permettendogli così di ignorare Bush e la Banca mondiale. Organizzate per evadere Come tutte le imprese anche le multinazionali detestano i costi, primi fra tutti le tasse. Per questo fanno ampio ricorso ai paradisi fiscali [cfr. Grafico 6, pag. 18]. A quei territori, cioè, con alti gradi di segretezza e agevolazione fiscale. Alcuni esempi sono Liechtenstein, Bermuda, Bahamas, Vanuatu, piccoli territori con più società che abitanti. Le British Virgin Islands, ad esempio, ospitano 700.000 società straniere, mentre Cayman, un arcipelago di tre isolette nei Caraibi, è il 5° centro bancario del mondo per un valore di circa 1.500 miliardi di dollari. Ovviamente i paradisi fiscali sono terra di approdo di soldi provenienti da droga, traffico illegale di armi e corruzione. Ma ci arrivano anche tanti soldi puliti con l’unico scopo di evadere il fisco di casa propria. Secondo l’associazione Tax Justice, nei paradisi fiscali trovano rifugio valori per 16 oltre 30mila miliardi di dollari che permettono ai loro detentori di risparmiare tra i 200 e i 280 miliardi di dollari per tasse sui loro proventi. Si calcola che il governo degli Stati Uniti perda ogni anno 70 miliardi di dollari per la capacità delle imprese di fare risultare i loro guadagni nei paradisi fiscali. Del resto non è un’azione illegale. Anche in Italia la legge (articolo 166 del D.p.R. 917 del 1986 – Testo Unico delle Imposte sui Redditi) offre delle scappatoie e molte multinazionali ne hanno approfittato. Un caso esemplare è quello di Ikea, multinazionale svedese della famiglia Kamprad, che – per sfuggire al fisco – ha messo in piedi un complesso castello proprietario intriso di fondazioni e finanziarie disseminate nei paradisi fiscali. L’analisi della struttura mette in evidenza due gruppi societari totalmente distinti e separati, che si ricongiungono al vertice per la confluenza 6 allo stesso proprietario. Il primo, denominato Gruppo INGKA, si occupa di vendita e produzione. Il secondo, denominato Gruppo Inter IKEA, ha la gestione del marchio, di cui è formalmente proprietario. Il risultato è che le strutture di vendita debbono pagare al Gruppo Inter IKEA royalties pari al 3% del fatturato per poter utilizzare il marchio IKEA. E poiché la royalty è una voce di costo, il risultato è che i profitti delle singole strutture di vendita risultano assottigliati e così pure le tasse che ci gravano sopra. Il che rappresenta un grande vantaggio per la famiglia Kamprad perché le royalties non finiscono nel nulla, bensì sono convogliate al Gruppo Inter IKEA, totalmente domiciliato in paradisi fiscali, che li veicola alla famiglia quasi totalmente detassati. In conclusione si può dire che l’intero castello è stato architettato per tramutare i profitti in costi là dove sono stati realizzati, e farli arrivare alla famiglia Kamprad in forma detassata facendoli transitare per i 6 paradisi fiscali. TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Al centro delle rivelazioni di Coll c’è la lunga guerra di Exxon contro la scienza. Un’operazione condotta per anni in modo segreto, usando come schermo dei “centri studi” pseudo-indipendenti, potenti agenzie di lobbying, comitati di azione per il finanziamento dei politici. Un’offensiva organizzata con metodi pressoché “militari”, da parte di una multinazionale che Coll descrive come «una potenza costruita sulla segretezza aziendale, severe regole di sicurezza interna equiparabili alle scatole nere che sono le agenzie di intelligence delle superpotenze». È soprattutto per colpa della Exxon-Mobil se gli Stati Uniti – e di conseguenza il mondo intero – non hanno preso iniziative forti contro la devastante minaccia dei cambiamenti climatici. Ovviamente anche le altre compagnie produttrici di combustibili fossili hanno contrastato l’imposizione di limiti alle emissioni di gas a effetto serra, responsabili del riscaldamento globale. Ma nessun’altra azienda si è mostrata aggressiva o intransigente quanto la Exxon-Mobil nel negare la consolidata evidenza scientifica che sta dietro ai cambiamenti climatici. Nessun’altra azienda ha speso così tanti milioni di dollari per seminare il dubbio fra politici, giornalisti, imprenditori e cittadini. E considerando che nessun’altra azienda in tutta la storia umana ha mai avuto così tanti milioni di dollari a sua disposizione, non c’è da stupirsi che i suoi sforzi abbiamo dato frutti. Dopo vent’anni di propaganda l’opinione pubblica americana rimane confusa e divisa sui pericoli dei cambiamenti climatici. E il Governo federale non è riuscito a prendere misure serie per combattere un problema che al ritmo con cui sta progredendo renderà il pianeta inabitabile entro la fine di questo secolo. Beninteso, i dirigenti della Exxon-Mobil e delle altre compagnie petrolifere sanno benissimo che il riscaldamento globale rappresenta un pericolo reale. Come facciamo a saperlo? Grazie ai documenti interni che sono stati rivelati nel corso di un processo e che sono stati pubblicati dal New York Times. All’inizio degli anni ‘90, la Exxon-Mobil fu tra i fondatori di un gruppo di imprese, la Global Climate Coalition, che aveva come scopo di acquietare i timori dell’opinione pubblica per il riscaldamento globale e di bloccare iniziative ufficiali come il Protocollo di Kyoto. Nel 1995, due anni prima che i leader mondiali Struttura deputata alla gestione delle attività 100% firmassero il protocollo, la Global Climate Coalition ricevette un rapporto dal suo comitato di consulenza scientifico: questi scienziati accuratamente selezionati informavano la Exxon-Mobil e gli altri che le prove scientifiche del fatto che il riscaldamento globale era causato dall’attività umana in realtà erano «ben fondate e incontestabili». Come reagì la Global Climate Coalition a questa scomoda verità? Semplice: il consiglio di amministrazione ordinò che non venisse diffusa pubblicamente. E la Exxon-Mobil ha continuato con i suoi metodi truffaldini anche dopo che il Parlamento americano aveva bocciato il Protocollo di Kyoto. Anzi, li ha potenziati ancora di più. Un promemoria su cui Greenpeace è riuscita a mettere le mani rivelava che questa campagna prevedeva il foraggiamento di scienziati «indipendenti» e centri studi della destra che mettevano in discussione le basi scientifiche della riduzione delle emissioni di gas. Avremo raggiunto la vittoria, diceva il promemoria, quando il cittadino medio avrà compreso che la climatologia è una scienza piena di «incertezze» e giudicherà misure come il protocollo di Kyoto «fuori dalla realtà». La Exxon-Mobil, secondo Greenpeace, ha speso almeno 23 milioni di dollari fra il 1998 e il 2007 per sostenere questa campagna, nonostante le ragioni scientifiche per preoccuparsi dei cambiamenti climatici diventassero sempre più solide. Di fronte al consenso crescente del mondo scientifico e alle esortazioni dei gruppi ambientalisti affinché smettessero di anteporre i loro profitti al futuro ambientale dell’ umanità, altre grandi compagnie petrolifere e case automobilistiche hanno ripudiato il loro precedente scetticismo. La Exxon-Mobil, invece, ha continuato dritta per la sua strada. Quando le elezioni del 2000 hanno portato alla Casa Bianca i petrolieri George W. Bush e Dick Cheney, il colosso del petrolio è diventato ancora più aggressivo. La Exxon è solo l’esempio più estremo del comportamento dei colossi dei combustibili fossili, che considerano i loro profitti prioritari rispetto al futuro dell’umanità. La Exxon-Mobil e le altre compagnie petrolifere sono dinosauri che appartengono all’ordine energetico del XX secolo. Se lasciassimo decidere a loro non rinuncerebbero mai ai combustibili fossili che stanno arrostendo il nostro pianeta. Ecco perché non dobbiamo lasciar decidere a loro. famiglia Kamprad Struttura deputata alla gestione del marchio e dei profitti Stichting INGKA Foundation [Olanda] Interogo Foundation [Liechtenstein] INGKA Holdings BV [Olanda] Inter IKEA Holdings SA [Lussemburgo] 100% 100% 280 negozi 46 segherie e mobilifici Sweedwood e Swedspan Inter IKEA System BV [Olanda] royalties (3% del fatturato) Grafico 5 Struttura societaria del colosso IKEA. 17 Uruguay Danimarca Paesi Bassi Belgio Dublino Isola di Man (R.U.) Londra (R.U.) Guernsey (R. U) Jersey (R. U.) Andorra Turks e Monaco Caicos (R.U.) Spagna Isole Vergini (USA) Gibilterra (R.U.) Isole Vergini (R.U.) Madera (Port.) Anguilla (R.U.) Antigua e Barbuda Dominica Saint Vincent e Grenadine Barbados Grenada Santa Lucia Montserrat (R.U.) Antille Olandesi (P. B.) Ghana Aruba (P. B.) Liberia San Kitts e Nevis Bostwana Fonti: The Tax Justice Network, www.secrecyjurisdictions.com Christian Chavagneux e Ronen Palan, Les Paradis fiscaux, Paris La Découverte, 2006; Antoine Dulin (Piattaforma paradisi fiscali e giudiziari). Costa Rica Panama Canada Delaware (USA) Bermuda (R. U.) Bahamas Cayman (R. U.) Belize Guatemala Paradisi fiscali, 2011 Atelier de cartographie de Sciences Po, 2012 20% Livello di opacità finanziaria, 2011 Maldive Seychelles Mauritius Brunei Malesia Singapore Filippine Hong Kong Macao 5% 2% 80 92 elevato meno di 0,5% 70 Vanuatu Samoa Isole Marshall (USA) Isole Cook Giappone Corea del Sud (Opacity Score di The Tax Justice Network) 34 55 moderato Bahrain Dubai India Percentuale di capitali attratti rispetto al totale in fuga verso l’estero Malta Cipro Israele Libano Lettonia Germania Lussemburgo Liechtestein Ungheria Austria San Marino Italia Svizzera Atelier de cartographie de Sciences Po, 2012 http://cartographie.sciences-po.fr TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali Stipendi d’oro ai servitori Un tempo le aziende erano gestite dai proprietari stessi. Ma oggi che la proprietà è suddivisa fra migliaia, addirittura, centinaia di migliaia di azionisti, la gestione è affidata a professionisti che sono pagati profumatamente per fare l’interesse degli azionisti. Spesso i loro contratti prevedono anche compensi sottoforma di azioni (cosiddette stock option) allo scopo di indurli a realizzare utili, unico elemento di giudizio della borsa. Non di rado questo stimolo induce a gestioni fraudolente che dopo un periodo di apparente successo portano al collasso. In ogni caso rimane il fatto che gli stipendi dei dirigenti d’impresa sono ogni anno più alti. Secondo uno studio presentato nel maggio 2013 della Fisac-Cgil (sindacato dei lavoratori del settore creditizio), il rapporto fra retribuzione lorda di un lavoratore dipendente e il compenso medio di top manager italiano è passato da 1 a 20, nel 1970, a 1 a 163, di oggi. Negli Stati Uniti, secondo il sindacato AFL-CIO, è passato addirittura da 1 a 42 nel 1980 a 1 a 380 di oggi. E se l’uomo più ricco del mondo è il messicano Carlos Slim, re delle telecomunicazioni, con un patrimonio di 73 miliardi di dollari, il dirigente d’impresa più pagato degli Stati Uniti è Lawrence Ellison, amministratore delegato di Oracle, che nel 2012 ha percepito compensi per 92 milioni di dollari. In Italia, invece, il re degli stipendi d’oro è Sergio Marchionne con 47 milioni di euro, equivalente al monte salari di 1.500 operai Fiat. Seguono Luigi Francavilla dirigente di Luxottica (impresa di occhiali appartenente a Leonardo Del Vecchio, secondo più ricco d’Italia dopo Michele Ferrero) e Federico Marchetti dirigente di Yoox, azienda del settore moda. Tabella 10 Gli stipendi dei top manager italiani nel 2012 Stipendi fissi, premi (bonus cash) e azioni (stock option), incassati dagli amministratori delegati delle principali società italiane quotate in Borsa (valori in milioni di € al lordo delle tasse; classifica provvisoria in base ai bilanci disponibili). 47,90 28,80 22,61 15,44 14,42 12,10 11,65 10,85 9,36 7,37 7,06 6,93 6,77 5,69 5,29 5,17 5,15 4,95 4,41 4,26 4,18 3,96 3,91 3,76 3,71 3,53 3,42 3,13 3,27 3,00 2,97 2,83 2,73 2,72 2,69 2,69 2,69 2,66 2,54 2,48 2,47 2,35 2,29 2,24 2,24 2,24 2,23 2,23 2,18 2,15 FIAT- FIAT Industrial - Exor - Sergio Marchionne Luxottica - Luigi Francavilla Yoox - Federico Marchetti Luxottica - Stefanel - Roberto Chemello Luxottica - Amplifon - Dea Capital - Andrea Guerra Luxottica - Enrico Cavatorta Generali - FIAT Industrial - Giovanni Perissinotto Geox - Diego Bolzonello Ferragamo - Michele Norsa Impregilo - Alberto Rubegni Pirelli - Francesco Gori Saipem - Pietro Franco Tali ENI - Generali - Paolo Scaroni Ferrari - Unicredit - Tod’s - Luca Cordero di Montezemolo Italmobiliare - Italcementi - Mittel - Giampiero Pesenti TIM Participaçoes - Luca Luciani Mondadori - Amplifon - Maurizio Costa Fondiaria SAI - Gemina - Piergiorgio Peluso Ruos - Autogrill - Lottomatica- Gianmario Tondato Generali - Sergio Balbinot Unicredit - Kallol Karl Guha Enel - RCS Mediagroup - Fulvio Conti RCS Mediagroup - Antonello Pericone Pirelli - Prelios - Camfin - Marco Tronchetti Provera Mondadori - Roberto Briglia Intesa Sanpaolo - Marco Morelli Exor - FIAT - FIAT Industrial - RCS Mediagroup - John Elkan Lottomatica - Marco Sala Prelios - Paolo Bottelli Indesit - Carraro - Marco Milani Mediaset - Giuliano Andreani Erg - Luca Bettonte Mediaset - Fedele Confalonieri Brembo - FIAT Industrial - Pirelli - Italcementi - Atlantia - Alberto Bombassei ENI - Claudio Descalzi Impregilo - Rosario Fiumara BPM - Enzo Chiesa Intesa Sanpaolo - Enrico Cucchiani Banca Generali - Giorgio Angelo Girelli Yoox - Massimiliano Benedetti Telecom Italia - Franco Bernabè Terna - Cementir - Flavio Cattaneo Cattolica - Giovanni Battista Mazzucchelli Italimmobiliare - Italcementi - RCS Mediagroup - Unicredit - Carlo Pesenti Unicredit - Telecom Italia Media - Giovanni Stella Campari - Stefano Saccardi Fondiaria SAI - Immsi - Carlo d’Urso Interpump - Brembo - Giovanni Cavallini Immsi - Piaggio - Roberto Colaninno Saipem - Hugh James O’Donnell Fisso Bonus cash Stock options Fonte: il sole 24 ore 21 luglio 2013 19 Centro Nuovo Modello di Sviluppo el potere La crescita d azionali delle multin con [edizione 2013 dati 2012] Sommario Le multinazionali: chi sono e quante sono...................................................................................................................................................1 La lente sulle Top 200................................................................................................................................................................................................1 Le multinazionali nelle prime 100 economie mondiali.................................................................................................................... 12 I padroni delle multinazionali...........................................................................................................................................................................14 Exxon: quando le multinazionali hanno potere di veto sulla politica..................................................................................... 16 Organizzate per evadere........................................................................................................................................................................................ 16 Stipendi d’oro ai servitori...................................................................................................................................................................................... 19 Elenco delle Tabelle Tabella 1Le Top 200 in cifre......................................................................................................................................................................................................................1 Tabella 2 Le Top10: chi scende e chi sale in un quindicennio..............................................................................................................................................2 Tabella 3 Ripartizione per Paese delle Top200..............................................................................................................................................................................2 Tabella 4 Le Top200 in ordine di fatturato......................................................................................................................................................................................3 Tabella 5 Le Top200 per settore di attività...................................................................................................................................................................................... 7 Tabella 6 Le prime 100 economie mondiali per PIL e fatturati.................................................................................................................................................12 Tabella 7 Le prime 100 economie mondiali per bilanci pubblici e fatturati...............................................................................................................13 Tabella 8 Top50 azionisti..........................................................................................................................................................................................................................14 Tabella 9Le Top200 in ordine alfabetico.......................................................................................................................................................................................15 Tabella 10 Gli stipendi dei top manager italiani nel 2012.....................................................................................................................................................19 Elenco dei Grafici Grafico 1 Le multinazionali contribuiscono al 25% del prodotto lordo mondiale......................................................................................................1 Grafico 2 Le Top 200 controllano il 23% del fatturato di tutte le multinazionali.........................................................................................................1 Grafico 3 Variazione tra il 1996 e il 2012 di dipendenti, fatturato e profitti delle Top 200......................................................................................1 Grafico 4 Dipendenti (A) e Fatturato (B) per settore di attività (in %) sul totale delle Top 200 multinazionali........................................9 Grafico 5 Struttura societaria del colosso IKEA............................................................................................................................................................................ 17 Grafico 6 Paradisi fiscali, 2011...................................................................................................................................................................................................................18 Pianeta Terra. Un mondo di multinazionali.........................................................................................................................................................10 20 Centro Nuovo Modello di Sviluppo L’informazione è un bene comune da godere gratuitamente. Per questo siamo felici di aver messo il nostro volontariato a disposizione di tutti. Ma il volontariato da solo non basta. Serve anche l’apporto di professionisti che hanno diritto a un compenso. Se hai apprezzato questo lavoro e desideri che ne realizziamo altri, sostienici. Ricordati di noi alla tua prossima dichiarazione dei redditi facendo ricadere la tua scelta del 5 per mille su Centro Nuovo Modello di Sviluppo onlus, CF 93015370500. Puoi anche inviarci un contributo sul c/c postale n° 14082564 (codice IBAN: IT33 A076 0114 0000 0001 4082 564) intestato al Centro Nuovo Modello di Sviluppo via della Barra, 32 - 56019 Vecchiano (PI) Oppure (anche via internet) su Banca Etica (IBAN IT 50 V 05018 02800 000000511151). Centro Nuovo Modello di Sviluppo Le segnalazioni del Centro Le catene del debito. E come possiamo spezzarle (Feltrinelli) Dicono che siamo un popolo di spreconi, ma questo libro dimostra che siamo un popolo di risparmiatori spennati. In nome del debito ci stanno impoverendo a vantaggio dei signori della finanza, ma se non ci lasciamo intimorire, altre vie di uscita sono possibili. Facciamo da soli (Altreconomia edizioni) Viaggio nella crisi per capire come è stata innescata dalle banche e come si è propagata ai debiti sovrani e quindi all’intero sistema economico. Le strade per uscirne, non secondo logiche di crescita e di asservimento ai mercati, ma di sostenibilità, rispetto dei cittadini, piena partecipazione produttiva. Guida al consumo critico (doppia edizione: EMI e Ponte alle Grazie) Approfondimento su 140 imprese, quelle che incontriamo più comunemente al supermercato, per scegliere in base ai loro comportamenti. Il consumo è al tempo stesso responsabilità e potere. Se svolto con consapevolezza può condizionare le imprese. Centro Nuovo Modello di Sviluppo via della Barra, 32 - 56019 Vecchiano (PI) [email protected] | www.cnms.it