Top200_2013 - Centro Nuovo Modello di Sviluppo

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Top200_2013 - Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Centro
Nuovo Modello
di Sviluppo
La crescita del potere
delle multinazionali
[edizione 2013 con dati 2012]
Coordinamento e Ricerca: Francesco Gesualdi
Inserimento dati: Sara Magnozzi
Grafica: Andrea Rosellini
3ª edizione
Finito di redigere nel settembre 2013
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
via della Barra, 32 - 56019 Vecchiano (PI)
[email protected]
www.cnms.it
Avvertenza
Salvo diversa indicazione, i dati monetari contenuti nelle tabelle sono espressi in milioni di dollari e si riferiscono al 2012.
Salvo diversa indicazione, i dati provengono da Fortune Global 500 (ed. 2013) e Fondo Monetario Internazionale.
Le multinazionali:
chi sono e quante sono
Per multinazionale si intende qualsiasi gruppo composto
da società dislocate in vari paesi.
Secondo i dati 2010 delle Nazioni Unite, i gruppi multinazionali sono 82.000 per un totale di 810.000 filiali, che
complessivamente impiegano 80 milioni di persone, pari
al 4% della forza lavoro mondiale.1
Il loro fatturato, inteso come valore totale delle vendite è
stimato in 74mila miliardi di dollari, mentre il valore netto della produzione ammonta a 16mila miliardi di dollari,
corrispondente al 25% del prodotto lordo mondiale. Inoltre controllano due terzi di tutto il commercio mondiale
di beni e servizi.2
La lente sulle Top 200
Benché le multinazionali siano tutte accomunate dal fatto di disporre di filiali estere, le loro dimensioni variano
enormemente l’una all’altra. Tant’è, le prime 200 (0,02%
del totale) contribuiscono da sole al 23% del fatturato
complessivo di tutte le multinazionali.
23%
Grafico 2
Le Top 200 controllano il 23% del fatturato di tutte le multinazionali.
25%
Grafico 1
Le multinazionali contribuiscono al 25% del prodotto lordo mondiale.
Per definizione le multinazionali sono senza cittadinanza. Ciò nonostante si continua a dar loro una nazionalità,
in base al paese in cui è domiciliata la capogruppo. Stando all’ultimo dato disponibile relativo a tutte le transnazionali, il paese con maggior numero di capogruppo è la
Danimarca che ne ospita il 17%. Seguono Germania (15%),
Svezia (9%), Svizzera (8,3%), Israele (8%), Usa (6%).3
Un raffronto con il 1996 indica una crescita delle top 200
su tutti i fronti, anche se l’avanzata principale si registra
nei profitti che crescono quattro volte e mezzo. I dipendenti, invece, crescono solo due volte come conseguenza
di un assetto produttivo in rapida trasformazione. Mentre un tempo le imprese tendevano ad integrarsi verticalmente, in modo da controllare tutte le fasi della produzione, oggi preferiscono appaltare il più possibile all’esterno,
possibilmente in paesi a bassi salari, per ridurre i loro
costi di produzione.
Tabella 1 Le Top 200 in cifre
1996
18.015.710
6.897,47
253,66
Dipendenti
Fatturato (miliardi di $)
Profitti (miliardi di $)
1996
2012
38.215.231
20.265.455
1.089.152
2012
+112,1%
Dipendenti
Fatturato
Variazione
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
+193,8%
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
$$
Profitti bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb
bbbbbbbb
+329,3%
Grafico 3
Variazione tra il 1996 e il 2012 di dipendenti, fatturato e profitti delle Top 200.
Unctad, World Investment Report 2009, 2010.
Unctad, World Investment Report 2011, elaborazione dati.
3
Unctad, World Investment Report, 2001.
1
2
1
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Il confronto col 2002 mette sicuramente in evidenza il
predominio delle imprese petrolifere e la comparsa sulla
scena dei gruppi cinesi.
Tabella 2 Le Top10: chi scende e chi sale in un decennio
2002 Nome
2012
1° Wal-Mart Stores
2°
2° General Motors
22°
3° Exxon Mobil
3°
4° Royal Dutch Shell
1°
5° BP
6°
6° Ford Motor
28
7° Daimlerchrysler
23°
8° Toyota Motor
8°
9° General Electric
24°
10° Mitsubishi
118°
Variazione
%
%
^
%
%
%
%
%
2012 Nome
2002
Variazione
1° Royal Dutch Shell
4°
2° Wal-Mart Stores Inc.
1°
3° Exxon Mobil
3°
4° Sinopec Group
70°
5° China National Petroleum
69°
6° BP
5°
7° State Grid
-
8° Toyota Motors
8°
9° Volkswagen
20°
10° Total
14°
^
%
^
^
%
^
^
^
Tabella 3 Ripartizione per Paese delle Top200
Nazione
USA
Cina
Giappone
Germania
Francia
Regno Unito
Olanda
Italia
Svizzera
Corea del Sud
Russia
Spagna
Brasile
Australia
Messico
India
Taiwan
Venezuela
Norvegia
Malesia
Thailandia
Lussemburgo
Indonesia
Regno Unito/Olanda
Danimarca
Austria
Totali
2
Ripartizione
delle prime 10
2
3
1
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
10
Ripartizione
delle prime 100
32
12
10
9
8
5
2
4
2
2
3
2
1
0
1
1
1
1
1
1
1
1
0
0
0
0
100
Ripartizione
delle prime 200
58
27
26
18
16
10
4
5
5
4
3
4
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
200
Fatturati
delle Top200
6.118.010
2.948.348
2.260.108
1.737.705
1.510.073
1.077.826
743.307
585.299
491.504
425.285
349.473
311.458
272.142
190.750
184.115
159.948
132.076
124.459
124.382
94.273
89.945
84.213
70.924
65.958
59.065
54.810
20.265.455
% sul fatturato
delle Top200
30,18
14,54
11,15
8,57
7,45
5,31
3,66
2,88
2,42
2,09
1,72
1,53
1,34
0,94
0,90
0,78
0,65
0,61
0,61
0,46
0,44
0,41
0,34
0,32
0,29
0,27
100,00
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Tabella 4 Le Top200 in ordine di fatturato
Posizione Nome
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
Royal Dutch Shell
Wal-Mart Stores
Exxon Mobil
Sinopec Group
China National Petroleum
BP
State Grid
Toyota Motor
Volkswagen
Total
Chevron
Glencore International
Japan Post Holdings
Samsung Electronics
E.ON
Phillips 66
ENI
Berkshire Hathaway
Apple
AXA
Gazprom
General Motors
Daimler
General Electric
Petrobras
Exor Group
Valero Energy
Ford Motor
Industrial & Commercial Bank of China
Hon Hai Precision Industry
Allianz
Nippon Telegraph & Telephone
ING Group
AT&T
Fannie Mae
Pemex
GDF Suez
PDVSA
Statoil
CVS Caremark
BNP Paribas
McKesson
Hewlett-Packard
JX Holdings
Honda Motor
Lukoil
Nissan Motor
Verizon Communications
Assicurazioni Generali
China Construction Bank
Nazionalità
Settore
Olanda
USA
USA
Cina
Cina
Regno Unito
Cina
Giappone
Germania
Francia
USA
Svizzera
Giappone
Corea del Sud
Germania
USA
Italia
USA
USA
Francia
Russia
USA
Germania
USA
Brasile
Italia
USA
USA
Cina
Taiwan
Germania
Giappone
Olanda
USA
USA
Messico
Francia
Venezuela
Norvegia
USA
Francia
USA
USA
Giappone
Giappone
Russia
Giappone
USA
Italia
Cina
PETR
SUP
PETR
PETR
PETR
PETR
ELET
AUTO
AUTO
PETR
PETR
MULT
POST
ELET
GLA
PETR
PETR
MULT
ELET
FIN
GLA
AUTO
AUTO
IND
PETR
MULT
PETR
AUTO
FIN
ELET
FIN
TEL
FIN
TEL
FIN
PETR
GLA
PETR
PETR
CHIM
FIN
MULT
ELET
PETR
AUTO
PETR
AUTO
TEL
FIN
FIN
Fatturato
481.700
469.162
449.886
428.167
408.630
388.285
298.449
265.702
247.613
234.278
233.899
214.436
190.859
187.555
169.756
169.551
167.905
162.463
156.508
154.571
153.528
152.256
146.886
146.874
144.103
142.226
138.286
134.252
133.636
132.076
130.775
128.861
128.350
127.434
127.230
125.195
124.706
124.459
124.382
123.133
123.029
122.455
120.357
119.499
118.952
116.335
115.961
115.846
113.794
113.370
26.592
16.999
44.880
8.221
18.196
11.582
12.318
11.587
27.909
13.743
26.179
1.004
6.777
20.586
2.849
4.124
10.009
14.824
41.733
5.336
38.086
6.188
7.833
13.641
11.034
512
2.083
5.665
37.807
3.205
6.643
6.311
4.188
7.264
17.220
198
1.992
2.678
11.847
3.877
8.421
1.388
-12.650
1.921
4.421
11.004
4.124
875
116
30.618
Dipendenti
87.000
2.200.000
88.000
1.015.039
1.656.465
85.700
849.594
333.498
549.763
97.126
62.000
61.000
209.000
236.000
72.083
13.500
77.838
288.500
76.100
94.364
417.000
213.000
275.087
305.000
85.065
287.343
21.671
171.000
427.356
1.290.000
144.094
227.150
92.572
241.810
7.200
151.022
236.156
111.342
23.028
164.500
188.551
43.500
331.800
25.569
190.338
150.000
160.530
183.400
79.454
348.955
6
Sigle dei settori di attività
Aer
Aerospaziale & armi
AlimAlimentari
AutoAutoveicoli
Chim
Chimica & farmaceutica
CostrCostruzioni
Elet
Elettronica & computer
Fin
Finanza, assicurazioni, banche
Profitti
Gla
Gas, luce, acqua (fornitura)
Ind
Industria manifatturiera
Met
Metallurgia & minerali
MultMultiattività
PetrPetrolio
Post
Poste & trasporti
Sup
Super punti vendita
TelTelecomunicazioni
3
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Posizione Nome
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
Unitedhealth Group
ENEL
Siemens
Hitachi
J.P.Morgan Chase & Co
Cardinal Health
SK Holdings
Banco Santander
Carrefour
HSBC Holdings
Société Générale
International Business Machines
Tesco
Agricultural Bank of China
BASF
Bank of America corp.
Costco Wholesale
BMW
Nesté
Bank of China
China Mobile Communications
Kroger
Crédit Agricole
Express Scripts Holding
Petronas
Noble Group
Electricité de France
Wells Fargo
Citigroup
China State Construction Engineering
PTT
Archer Daniels Midland
Panasonic
Prudential
Lloyds Banking Group
Nippon Life Insurance
Metro
Indian Oil
Procter & Gamble
Prudential Financial
ArcelorMittal
Munich Re Group
China National Offshore Oil
Sony
Boeing
Freddie Mac
Telefònica
AmerisourceBergen
Rosneft Oil
China Railway Construction
Nazionalità
Settore
USA
Italia
Germania
Giappone
USA
USA
Corea del Sud
Spagna
Francia
Regno Unito
Francia
USA
Regno Unito
Cina
Germania
USA
USA
Germania
Svizzera
Cina
Cina
USA
Francia
USA
Malesia
Cina
Francia
USA
USA
Cina
Thailandia
USA
Giappone
Regno Unito
Regno Unito
Giappone
Germania
India
USA
USA
Lussemburgo
Germania
Cina
Giappone
USA
USA
Spagna
USA
Russia
Cina
FIN
GLA
ELET
ELET
FIN
CHIM
IND
FIN
SUP
FIN
FIN
ELET
SUP
FIN
CHIM
FIN
SUP
AUTO
ALIM
FIN
TEL
SUP
FIN
CHIM
PETR
MULT
GLA
FIN
FIN
COSTR
GLA
MULT
ELET
FIN
FIN
FIN
SUP
PETR
CHIM
FIN
MET
FIN
PETR
ELET
AER
FIN
TEL
SUP
PETR
COSTR
Fatturato
110.618
109.093
108.989
108.875
108.184
107.552
106.259
106.077
105.996
105.294
105.064
104.507
104.425
103.479
101.177
100.078
99.137
98.760
98.484
98.429
96.875
96.751
95.182
94.417
94.273
94.045
93.466
91.247
90.769
90.603
89.945
89.038
87.945
87.914
86.849
86.720
85.768
85.521
85.120
84.838
84.213
84.050
83.459
81.897
81.698
80.635
80.135
79.721
79.610
77.165
Profitti
5.526
1.112
5.782
2.111
21.284
1.069
931
2.834
1.585
14.027
995
16.604
197
22.997
6.270
4.188
1.709
6.549
11.319
22.100
11.851
1.497
-8.316
1.313
16.001
471
4.262
18.897
7.541
1.292
3.370
1.223
-9.083
3.482
-2.261
2.986
4
818
10.756
469
-3.726
4.106
7.735
518
3.900
10.982
5.048
719
10.982
815
Dipendenti
133.000
73.702
370.000
326.240
258.965
32.500
78.593
186.763
364.969
284.186
154.009
466.995
416.441
481.431
113.262
267.190
135.000
105.876
339.000
302.016
222.431
343.000
79.282
30.215
46.145
15.000
159.740
269.200
259.000
203.761
20.816
30.000
293.742
24.485
92.788
72.832
248.637
36.008
126.000
48.498
244.890
45.437
102.562
146.300
174.400
4.989
133.186
13.950
166.110
290.907
6
Sigle dei settori di attività
Aer
Aerospaziale & armi
AlimAlimentari
AutoAutoveicoli
Chim
Chimica & farmaceutica
CostrCostruzioni
Elet
Elettronica & computer
Fin
Finanza, assicurazioni, banche
4
Gla
Gas, luce, acqua (fornitura)
Ind
Industria manifatturiera
Met
Metallurgia & minerali
MultMultiattività
PetrPetrolio
Post
Poste & trasporti
Sup
Super punti vendita
TelTelecomunicazioni
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Posizione Nome
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
149
150
Marathon Petroleum
China Railway Group
Saic Motor
Hyundai Motor
Deutsche Telekom
Home Depot
Reliance Industries
Deutsche Post
Aviva
Microsoft
China Life Insurance
Repsol YPF
Target
EADS
BHP Billiton
Banco do Brasil
Tokyo Electric Power
Mitsubishi
Sinochem Group
Walgreen
Peugeot
Pertamina
Zurich Insurance Group
Vodafone Group
American International Group
Toshiba
AEON
INTL FCstone
MetLife
Deutsche Bank
Robert Bosch
Johnson & Johnson
Groupe BPCE
China Southern Power Grid
Unilever
Caterpillar
PepsiCo
State Farm Insurance cos.
RWE
U.S. Postale Service
China Faw Group
Dai-Ichi Life Insurance
Bunge
ConocoPhillips
Comcast
Dongfeng Motor Group
Wellpoint
Pfizer
Amazon.com
Seven & I Holdings
Nazionalità
Settore
USA
Cina
Cina
Corea del Sud
Germania
USA
India
Germania
Regno Unito
USA
Cina
Spagna
USA
Olanda
Australia
Brasile
Giappone
Giappone
Cina
USA
Francia
Indonesia
Svizzera
Regno Unito
USA
Giappone
Giappone
USA
USA
Germania
Germania
USA
Francia
Cina
Regno Unito/Olanda
USA
USA
USA
Germania
USA
Cina
Giappone
USA
USA
USA
Cina
USA
USA
USA
Giappone
PETR
COSTR
AUTO
AUTO
TEL
SUP
IND
POST
FIN
ELET
FIN
PETR
SUP
AER
MET
FIN
GLA
IND
CHIM
SUP
AUTO
GLA
FIN
TEL
FIN
ELET
FIN
FIN
FIN
FIN
IND
CHIM
FIN
GLA
ALIM
IND
ALIM
FIN
GLA
POST
AUTO
FIN
MULT
PETR
TEL
AUTO
FIN
CHIM
SUP
SUP
Fatturato
76.783
76.711
76.234
74.999
74.755
74.754
74.427
74.126
73.830
73.723
73.671
73.466
73.301
72.584
72.226
72.087
71.967
71.877
71.824
71.633
71.255
70.924
70.414
70.187
70.143
69.848
69.323
69.261
68.224
67.487
67.423
67.224
66.973
66.686
65.958
65.875
65.492
65.286
65.247
65.223
64.886
63.631
63.494
63.373
62.570
61.722
61.712
61.244
61.093
60.865
Profitti
3.389
1.166
3.289
7.602
-6.753
4.535
3.838
2.131
-5.100
16.978
-1.744
2.647
2.999
1.578
15.417
5.757
-8.252
4.336
813
2.127
-6.439
2.761
3.878
678
3.438
934
911
15
1.324
305
2.906
10.853
2.759
1.020
5.757
5.681
6.178
3.159
1.678
-15.906
2.622
391
64
8.428
6.203
1.334
2.656
14.570
-39
1.684
Dipendenti
25.985
289.343
105.953
98.348
232.000
340.000
23.519
428.129
33.122
94.000
141.932
29.985
361.000
140.405
46.370
114.182
48.757
69.975
47.718
205.500
204.287
24.784
52.722
91.272
63.000
206.000
284.261
1.074
64.000
98.219
305.877
127.600
116.791
300.863
173.000
125.341
278.000
68.010
70.208
578.743
85.552
60.771
36.000
16.900
129.000
176.580
43.500
91.500
88.400
55.011
6
Sigle dei settori di attività
Aer
Aerospaziale & armi
AlimAlimentari
AutoAutoveicoli
Chim
Chimica & farmaceutica
CostrCostruzioni
Elet
Elettronica & computer
Fin
Finanza, assicurazioni, banche
Gla
Gas, luce, acqua (fornitura)
Ind
Industria manifatturiera
Met
Metallurgia & minerali
MultMultiattività
PetrPetrolio
Post
Poste & trasporti
Sup
Super punti vendita
TelTelecomunicazioni
5
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Posizione Nome
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
166
167
168
169
170
171
172
173
174
175
176
177
178
179
180
181
182
183
184
185
186
187
188
189
190
191
192
193
194
195
196
197
198
199
200
Totali
Aegon
Groupe Auchan
Wesfarmers
United Technologies
Thyssenkrupp
Mitsui
A.P. Møller-Mærsk Group
América Móvil
Woolworths
Marubeni
China North Industries Group
Novartis
Mitsubishi Ufj Financial Group
Meiji Yasuda Life Insurance
Dell
Dow Chemical
POSCO
Banco Bradesco
CNP Assurances
France Télécom
Saint-Gobain
Citic Group
Legal & General Group
Itochu
Foncière Euris
OMV Group
Barclays
Shenhua Group
United Parcel Service
Landesbank Baden-Württemberg
Ping An Insurance
China Telecommunications
Intel
Renault
Nippon Steel & Sumitomo Metal
Fujitsu
China Resources National
Unicredit Group
Google
Sumitomo Mitsui Financial Group
MS&AD Insurance Group Holdings
China Minmetals
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria
Bayer
Rio Tinto Group
China Post Group
Roche Group
Lowe’s
Deutsche Bahn
Sumitomo Life Insurance
Nazionalità
Settore
Fatturato
Profitti
Dipendenti
Olanda
Francia
Australia
USA
Germania
Giappone
Danimarca
Messico
Australia
Giappone
Cina
Svizzera
Giappone
Giappone
USA
USA
Corea del Sud
Brasile
Francia
Francia
Francia
Cina
Regno Unito
Giappone
Francia
Austria
Regno Unito
Cina
USA
Germania
Cina
Cina
USA
Francia
Giappone
Giappone
Cina
Italia
USA
Giappone
Giappone
Cina
Spagna
Germania
Regno Unito
Cina
Svizzera
USA
Germania
Giappone
FIN
SUP
MULT
AER
MET
MULT
IND
TEL
SUP
MULT
AER
CHIM
FIN
FIN
ELET
CHIM
MET
FIN
FIN
TEL
IND
FIN
FIN
MULT
SUP
PETR
FIN
MET
POST
FIN
FIN
TEL
ELET
AUTO
MET
ELET
MULT
FIN
ELET
FIN
FIN
MET
FIN
CHIM
MET
POST
CHIM
SUP
FIN
FIN
60.674
60.312
59.902
59.783
59.484
59.147
59.065
58.919
58.622
58.541
58.028
57.561
57.360
56.944
56.940
56.786
56.473
55.953
55.935
55.922
55.515
55.435
55.427
55.151
54.830
54.810
54.649
54.518
54.127
53.812
53.761
53.379
53.341
53.037
52.864
52.766
52.448
52.281
52.203
52.100
51.972
51.807
51.780
51.097
50.967
50.933
50.609
50.521
50.500
50.482
20.265.455
1.968
843
2.193
5.130
-6.054
3.708
3.742
6.951
1.874
2.477
675
9.505
10.268
2.851
2.372
1.182
2.186
5.780
1.223
1.054
984
4.780
1.288
3.375
237
1.752
-1.650
6.151
807
513
3.178
1.067
11.005
2.277
-1.500
878
1.906
1.112
10.737
9.562
1.007
704
2.154
3.143
-2.990
4.082
10.175
1.959
1.890
1.299
1.089.152
24.407
287.039
200.000
218.300
167.961
45.148
121.105
158.719
190.000
33.566
260.021
127.724
83.491
37.574
110.050
53.380
35.094
87.095
4.842
170.531
192.781
163.468
9.864
77.513
321.386
28.658
139.200
207.700
310.780
11.642
190.284
488.113
105.000
127.086
83.187
170.000
457.310
156.354
53.861
64.635
36.643
116.230
115.852
110.500
71.219
901.722
82.089
202.500
287.508
42.098
38.215.231
3
Sigle dei settori di attività
Aer
Aerospaziale & armi
AlimAlimentari
AutoAutoveicoli
Chim
Chimica & farmaceutica
CostrCostruzioni
Elet
Elettronica & computer
Fin
Finanza, assicurazioni, banche
6
Gla
Gas, luce, acqua (fornitura)
Ind
Industria manifatturiera
Met
Metallurgia & minerali
MultMultiattività
PetrPetrolio
Post
Poste & trasporti
Sup
Super punti vendita
TelTelecomunicazioni
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Tabella 5 Le Top200 per settore di attività
Aerospaziale & armi
95
114
154
161
Boeing
EADS
United Technologies
China North Industries Group
Dipendenti
Totale fatturato
Costruzioni
USA
Olanda
USA
Cina
793.126
272.093
Svizzera
Regno Unito/Olanda
USA
790.000
229.934
Autoveicoli
8
9
22
23
28
45
47
68
103
104
121
141
146
184
Toyota Motor
Volkswagen
General Motors
Daimler
Ford Motor
Honda Motor
Nissan Motor
BMW
Saic Motor
Hyundai Motor
Peugeot
China Faw Group
Dongfeng Motor Group
Renault
Dipendenti
Totale fatturato
Cina
Cina
Cina
784.011
244.479
Elettronica & computer
Alimentari
69 Nestlé
135 Unilever
137 PepsiCo
Dipendenti
Totale fatturato
80 China State Construction Engineering
100 China Railway Construction
102 China Railway Group
Dipendenti
Totale fatturato
Giappone
Germania
USA
Germania
USA
Giappone
Giappone
Germania
Cina
Corea del Sud
Francia
Cina
Cina
Francia
2.796.898
1.682.515
7
14
19
30
43
53
54
62
83
94
110
126
165
183
186
189
State Grid
Samsung Electronics
Apple
Hon Hai Precision Industry
Hewlett-Packard
Siemens
Hitachi
International Business Machines
Panasonic
Sony
Microsoft
Toshiba
Dell
Intel
Fujitsu
Google
Dipendenti
Totale fatturato
Cina
Corea del Sud
USA
Taiwan
USA
Germania
Giappone
USA
Giappone
Giappone
USA
Giappone
USA
USA
Giappone
USA
5.125.682
1.745.977
6
Chimica & farmaceutica
40
56
65
74
89
119
132
148
162
166
194
197
CVS Caremark
Cardinal Health
BASF
Express Scripts Holding
Procter & Gamble
Sinochem Group
Johnson & Johnson
Pfizer
Novartis
Dow Chemical
Bayer
Roche Group
Dipendenti
Totale fatturato
USA
USA
Germania
USA
USA
Cina
USA
USA
Svizzera
USA
Germania
Svizzera
1.106.988
927.744
7
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Finanza, assicurazioni, banche
20
29
38
47
56
65
74
83
92
101
110
119
128
137
146
155
164
173
182
191
200
209
218
227
236
245
254
263
272
281
290
299
308
317
326
335
344
353
362
371
380
389
398
407
416
425
434
443
452
461
470
479
488
200
8
AXA
Industrial & Commercial Bank of China
Allianz
ING Group
Fannie Mae
BNP Paribas
Assicurazioni Generali
China Construction Bank
Unitedhealth Group
J.P.Morgan Chase & Co
Banco Santander
HSBC Holdings
Société Générale
Agricultural Bank of China
Bank of America corp.
Bank of China
Crédit Agricole
Wells Fargo
Citigroup
Prudential
Lloyds Banking Group
Nippon Life Insurance
Prudential Financial
Munich Re Group
Freddie Mac
Aviva
China Life Insurance
Banco do Brasil
Zurich Insurance Group
American International Group
AEON
INTL FCstone
MetLife
Deutsche Bank
Groupe BPCE
State Farm Insurance cos.
Dai-Ichi Life Insurance
Wellpoint
Aegon
Mitsubishi Ufj Financial Group
Meiji Yasuda Life Insurance
Banco Bradesco
CNP Assurances
Citic Group
Legal & General Group
Barclays
Landesbank Baden-Württemberg
Ping An Insurance
Unicredit Group
Sumitomo Mitsui Financial Group
MS&AD Insurance Group Holdings
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria
Deutsche Bahn
Sumitomo Life Insurance
Dipendenti
Totale fatturato
Gas, luce, acqua (fornitura)
Francia
Cina
Germania
Olanda
USA
Francia
Italia
Cina
USA
USA
Spagna
Regno Unito
Francia
Cina
USA
Cina
Francia
USA
USA
Regno Unito
Regno Unito
Giappone
USA
Germania
USA
Regno Unito
Cina
Brasile
Svizzera
USA
Giappone
USA
USA
Germania
Francia
USA
Giappone
USA
Olanda
Giappone
Giappone
Brasile
Francia
Cina
Regno Unito
Regno Unito
Germania
Cina
Italia
Giappone
Giappone
Spagna
Germania
Giappone
6.943.158
4.340.872
15
21
37
52
77
81
117
122
134
139
E.ON
Gazprom
GDF Suez
ENEL
Electricité de France
PTT
Tokyo Electric Power
Pertamina
China Southern Power Grid
RWE
Dipendenti
Totale fatturato
Germania
Russia
Francia
Italia
Francia
Thailandia
Giappone
Indonesia
Cina
Germania
1.424.109
1.015.319
Industria manifatturiera
24
57
107
118
131
136
157
171
General Electric
SK Holdings
Reliance Industries
Mitsubishi
Robert Bosch
Caterpillar
A.P. Møller-Mærsk Group
Saint-Gobain
Dipendenti
Totale fatturato
USA
Corea del Sud
India
Giappone
Germania
USA
Danimarca
Francia
1.222.191
647.314
Metallurgia & minerali
91
115
155
167
178
185
192
195
ArcelorMittal
BHP Billiton
Thyssenkrupp
POSCO
Shenhua Group
Nippon Steel & Sumitomo Metal
China Minmetals
Rio Tinto Group
Dipendenti
Totale fatturato
Lussemburgo
Australia
Germania
Corea del Sud
Cina
Giappone
Cina
Regno Unito
972.651
482.552
Multiattività
12
18
26
42
76
82
143
153
156
160
174
187
Glencore International
Berkshire Hathaway
Exor Group
McKesson
Noble Group
Archer Daniels Midland
Bunge
Wesfarmers
Mitsui
Marubeni
Itochu
China Resources National
Dipendenti
Totale fatturati
Svizzera
USA
Italia
USA
Cina
USA
USA
Australia
Giappone
Giappone
Giappone
Cina
1.574.880
1.173.346
6
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Petrolio
1
3
4
5
6
10
11
16
17
25
27
36
38
39
44
46
75
88
93
99
101
112
144
176
Super punti vendita
Royal Dutch Shell
Exxon Mobil
Sinopec Group
China National Petroleum
BP
Total
Chevron
Phillips 66
ENI
Petrobras
Valero Energy
Pemex
PDVSA
Statoil
JX Holdings
Lukoil
Petronas
Indian Oil
China National Offshore Oil
Rosneft Oil
Marathon Petroleum
Repsol YPF
ConocoPhillips
OMV Group
Dipendenti
Totale fatturato
Olanda
USA
Cina
Cina
Regno Unito
Francia
USA
USA
Italia
Brasile
USA
Messico
Venezuela
Norvegia
Giappone
Russia
Malesia
India
Cina
Russia
USA
Spagna
USA
Austria
4.202.718
4.465.854
Poste & trasporti
13
108
140
179
196
Japan Post Holdings
Deutsche Post
U.S. Postale Service
United Parcel Service
China Post Group
Dipendenti
Totale fatturato
Giappone
Germania
USA
USA
Cina
2.428.374
435.268
6
2 2
2
59
63
67
72
87
98
106
113
120
149
150
152
159
175
198
Wal-Mart Stores
Carrefour
Tesco
Costco Wholesale
Kroger
Metro
AmerisourceBergen
Home Depot
Target
Walgreen
Amazon.com
Seven & I Holdings
Groupe Auchan
Woolworths
Foncière Euris
Lowe's
Dipendenti
Totale fatturato
USA
Francia
Regno Unito
USA
USA
Germania
USA
USA
USA
USA
USA
Giappone
Francia
Australia
Francia
USA
5.772.833
1.606.891
Telecomunicazioni
32
34
48
71
97
105
124
145
158
170
182
Nippon Telegraph & Telephone
AT&T
Verizon Communications
China Mobile Communications
Telefònica
Deutsche Telekom
Vodafone Group
Comcast
América Móvil
France Télécom
China Telecommunications
Dipendenti
Totale fatturato
Giappone
USA
USA
Cina
Spagna
Germania
Regno Unito
USA
Messico
Francia
Cina
2.277.612
924.883
3
5
7
1 1
8
3
15
8
2
2
5
1
9
14
6
22
11
22
4
18
3
3
6
2
4
A
3
5
B
Aerospaziale & armi
Elettronica & computer
Multiattività
Alimentari
Finanza, assicurazioni, banche
Petrolio
Autoveicoli
Gas, luce, acqua (fornitura)
Poste & trasporti
Chimica & farmaceutica
Industria manifatturiera
Super punti vendita
Costruzioni
Metallurgia & minerali
Telecomunicazioni
Grafico 4
Dipendenti (A) e Fatturato (B) per settore di attività (in %) sul totale delle Top 200 multinazionali.
9
Pianeta Terra
Un mondo di multinazionali
Fonti
Fortune, Global 500, 2013
International Monetary Fund
Vitali, Glattfelder e Battiston The network of global corporate control
TOP 25 multinazionali in base ai loro fatturati*
(un mondo a misura di petrolieri?)
8
delle 25
481.700
più grandi
li
multinaziona
re
sono nel setto
del petrolio.
449.886
428.167
408.630
5.000
miliardi di $
388.285
234.278
4.000
233.899
PHILLIPS 66
3.000
169.551
167.905
PETROLIO
144.103
265.702
2.000
247.613
152.256
146.886
AUTO
* dati riferiti al 2012, in milioni di $.
0
USA
Giappone
China, P.R.: Hong Kong
Germania
Francia
Regno Unito
Italia
Russia
Canada
Spagna
Australia
Royal Dutch Shell
Wal-Mart Stores
Exxon Mobil
Sinopec Group
China National
BP
Olanda
State Grid
Svezia
Toyota Motor
Volkswagen
Belgio
Total
Chevron
Glencore
Svizzera
Austria
Japan Post
Samsung
E.ON
Phillips 66
ENI
Berkshire Hathaway
Apple
AXA
Gazprom
General Motors
Daimler
General Electric
Petrobras
Exor Group
Valero Energy
Sudafrica
Ford Motor
Industrial & Commercial Bank of China
Hon Hai Precision
Allianz
Nippon Telegraph
ING Group
Bilanci pubblici e
Fatturati (2012)
1.000
Nazione o
Multinazionale
Le multinazionali hanno più potere delle Nazioni
Delle prime 100 economie, 83 sono multinazionali
Possiamo avere la democrazia
o possiamo avere la ricchezza concentrata nelle mani di pochi
ma non possiamo avere entrambe le cose.
Louis D. Brandeis, Suprema Corte degli Stati Uniti
469.162
SUPER PUNTI VENDITA
298.449
214.436
58
190.859
10
16
FINANZA
Il potere finale è della finanza
Barclays plc
Capital Group Companies
FMR Corporation
AXA
State Street Corporation
JP Morgan Chase & Co
Legal & General Group plc
Vanguard Group
UBS AG
Merrill Lynch & Co
Wellington Mgmt Co
Deutsche Bank AG
Franklin Resources Inc
Credit Suisse Group
Walton Enterprises LLC
Bank of New York Mellon
Natixis
Goldman Sachs Group
T Rowe Price Group
Legg Mason
Morgan Stanley
Mitsubishi UFJ Financial Group
Northern Trust
Société Générale
Bank of America
AT&T
Fannie Mae
Pemex
GDF Suez
PDVSA
Statoil
CVS Caremark
BNP Paribas
McKesson
Hewlett-Packard
JX Holdings
Honda Motor
Lukoil
Nissan Motor
Verizon Communications
Assicurazioni Generali
China Construction Bank
Unitedhealth Group
ENEL
Siemens
Hitachi
J.P.Morgan Chase & Co
Cardinal Health
SK Holdings
Banco Santander
Carrefour
HSBC Holdings
Société Générale
International Business Machine
Tesco
Agricultural Bank of China
BASF
Bank of America
Costco Wholesale
BMW
Nesté
Bank of China
China Mobile
Kroger
Crédit Agricole
Express Scripts Holding
Petronas
Noble Group
Electricité de France
Wells Fargo
Citigroup
China State Construction Engineer
PTT
Archer Daniels Midland
Panasonic
delle prime
43mila multinazionali
REGNO
UNITO
www.tni.org
www.oilwatch.org
www.carbonweb.org
www.minesandcommunities.org
europeansforfinancialreform.org
154.571
30%
FRANCIA
18
Siti consigliati
www.cnms.it
146.874
colossi finanziari
controllano il
GERMANIA
DISTRIBUZIONE PER NAZIONE DELLE
TOP200 MULTINAZIONALI
154.571
25
GIAPPONE
156.508
USA
APPLE
ALTRO
CINA
162.463
27
169.756
26
187.555
Idea grafica ripresa da Transnational Institute (TNI)
e rielaborata da Andrea Rosellini per CNMS
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Le multinazionali nelle prime 100 economie mondiali
Molte multinazionali hanno fatturati superiori al prodotto interno lordo degli stati ed usano il loro potere per
condizionare le scelte di governi e parlamenti.
Nel suo libro Confessioni di un sicario dell’economia, John
Perkins descrive i metodi usati per corrompere i capi
di stato del Sud del mondo, anche se l’attività di lobby
avviene ovunque spesso in forma organizzata per avere
più peso.
Alcune delle associazioni create dalle multinazionali appositamente per svolgere attività di lobby politica sono:
ERT (European Roundtable of Industrialists), USCIB
(United States Council for International Business), ICC
(International Chamber of Commerce), TBD (Transatlantic Bussiness Dialogue). Organismi di cui fanno parte
Coca-Cola, Procter & Gamble, Danone, Unilever, Fiat e
molte altre multinazionali.
Tabella 6 Le prime 100 economie mondiali per PIL e fatturati
Posizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
12
Nazione/Impresa
USA
Cina
Giappone
Germania
Francia
Regno Unito
Brasile
Russia
Italia
India
Canada
Australia
Spagna
Messico
Corea del Sud
Indonesia
Turchia
Olanda
Svizzera
Svezia
Norvegia
Polonia
Belgio
Royal Dutch Shell
Argentina
Wal-Mart Stores
Exxon Mobil
Sinopec Group
China National Petroleum
Austria
BP
Sudafrica
Venezuela
Colombia
Thailandia
Danimarca
Malesia
State Grid
Singapore
Cile
Toyota Motor
Hong Kong
Nigeria
Egitto
Filippine
Finlandia
Grecia
Volkswagen
Total
Chevron
PIL/Fatturato
15.684.800
8.227.102
5.959.718
3.399.588
2.612.878
2.435.173
2.252.664
2.014.774
2.013.263
1.841.717
1.821.424
1.520.608
1.349.350
1.177.271
1.129.598
878.043
789.257
772.226
632.193
525.742
499.667
489.795
483.709
481.700
474.865
469.162
449.886
428.167
408.630
399.649
388.285
384.312
382.424
369.812
365.564
314.242
303.526
298.449
274.701
268.313
265.702
263.259
262.605
257.285
250.265
250.024
249.098
247.613
234.278
233.899
Posizione
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
Nazione/Impresa
Pakistan
Glencore International
Portogallo
Irlanda
Iraq
Algeria
Kazakistan
Perù
Repubblica Ceca
Japan Post Holdings
Samsung Electronics
Ucraina
E.ON
Phillips 66
Romania
ENI
Berkshire Hathaway
Apple
AXA
Gazprom
General Motors
Daimler
General Electric
Petrobras
Exor Group
Vietnam
Valero Energy
Ford Motor
Industrial & Commercial Bank of China
Hon Hai Precision Industry
Allianz
Nippon Telegraph & Telephone
ING Group
AT&T
Fannie Mae
Ungheria
Pemex
GDF Suez
PDVSA
Statoil
CVS Caremark
BNP Paribas
McKesson
Hewlett-Packard
JX Holdings
Honda Motor
Lukoil
Nissan Motor
Verizon Communications
Bangladesh
PIL/Fatturato
231.181
214.436
212.454
210.330
210.279
207.955
201.680
197.110
195.656
190.859
187.555
176.308
169.756
169.551
169.395
167.905
162.463
156.508
154.571
153.528
152.256
146.886
146.874
144.103
142.226
141.669
138.286
134.252
133.636
132.076
130.775
128.861
128.350
127.434
127.230
125.507
125.195
124.706
124.459
124.382
123.133
123.029
122.455
120.357
119.499
118.952
116.335
115.961
115.846
115.609
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Se compilassimo una graduatoria in cui elenchiamo gli
stati in base al prodotto interno lordo e le multinazionali
in base al fatturato, troviamo che fra i primi cento posti
siedono 44 multinazionali, precisando che la prima compare al 25° posto, prima della Norvegia.
La situazione cambia radicalmente se gli stati non sono
rappresentanti in base al prodotto interno lordo, ma in
base alle spese governative in modo da creare un confronto fra entità singole. In questo caso i posti occupati
dalle multinazionali salgono a 67.
Tabella 7 Le prime 100 economie mondiali per bilanci pubblici e fatturati
Posizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
Governo/Impresa
USA
Giappone
Cina; Hong Kong
Germania
Francia
Regno Unito
Italia
Russia
Canada
Spagna
Australia
Royal Dutch Shell
Wal-Mart Stores
Exxon Mobil
Sinopec Group
China National Petroleum
BP
Olanda
State Grid
Svezia
Toyota Motor
Volkswagen
Belgio
Total
Chevron
Glencore International
Svizzera
Austria
Japan Post Holdings
Samsung Electronics
E.ON
Phillips 66
ENI
Berkshire Hathaway
Apple
AXA
Gazprom
General Motors
Daimler
General Electric
Petrobras
Exor Group
Valero Energy
Sudafrica
Ford Motor
Industrial & Commercial Bank of China
Hon Hai Precision Industry
Allianz
Nippon Telegraph & Telephone
ING Group
Incassi
4.717.825
2.848.497
1.954.435
1.533.591
1.353.324
1.029.779
959.972
906.616
693.973
491.185
483.711
481.700
469.162
449.886
428.167
408.630
388.285
358.155
298.449
269.812
265.702
247.613
245.523
234.278
233.899
214.436
207.629
193.997
190.859
187.555
169.756
169.551
167.905
162.463
156.508
154.571
153.528
152.256
146.886
146.874
144.103
142.226
138.286
134.900
134.252
133.636
132.076
130.775
128.861
128.350
Posizione
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
Governo/Impresa
AT&T
Fannie Mae
Pemex
GDF Suez
PDVSA
Statoil
CVS Caremark
BNP Paribas
McKesson
Hewlett-Packard
JX Holdings
Honda Motor
Lukoil
Nissan Motor
Verizon Communications
Assicurazioni Generali
China Construction Bank
Unitedhealth Group
ENEL
Siemens
Hitachi
J.P.Morgan Chase & Co
Cardinal Health
SK Holdings
Banco Santander
Carrefour
HSBC Holdings
Société Générale
International Business Machines
Tesco
Agricultural Bank of China
BASF
Bank of America corp.
Costco Wholesale
BMW
Nesté
Bank of China
China Mobile Communications
Kroger
Crédit Agricole
Express Scripts Holding
Petronas
Noble Group
Electricité de France
Wells Fargo
Citigroup
China State Construction Engineering
PTT
Archer Daniels Midland
Panasonic
Incassi
127.434
127.230
125.195
124.706
124.459
124.382
123.133
123.029
122.455
120.357
119.499
118.952
116.335
115.961
115.846
113.794
113.370
110.618
109.093
108.989
108.875
108.184
107.552
106.259
106.077
105.996
105.294
105.064
104.507
104.425
103.479
101.177
100.078
99.137
98.760
98.484
98.429
96.875
96.751
95.182
94.417
94.273
94.045
93.466
91.247
90.769
90.603
89.945
89.038
87.945
13
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
I padroni delle multinazionali
Benché siano noti alcuni personaggi super ricchi, come
Carlos Slim, Bill Gates, Warren Buffett che detengono
pacchetti azionari per decine di miliardi di dollari, la
maggior parte degli azionisti delle multinazionali non
sono persone fisiche, ma investitori istituzionali. Tale termine comprende banche, assicurazioni, fondi pensione,
fondi di investimento e altri tipi di società finanziarie che
raccolgono risparmio collettivo e lo usano per prestiti,
partecipazioni azionarie e operazioni speculative con lo
scopo di garantire un utile ai propri azionisti.
Uno studio condotto nel 2011 da alcuni studiosi svizzeri
su 43 mila multinazionali ha messo in evidenza che 757
entità controllano, direttamente o indirettamente circa
l’80% della proprietà. Cinquanta di esse controllano da
sole circa il 40% del loro capitale globale.
Tabella 8 Top 50 azionisti
Posizione
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
Nome
Barclays PLC
The Capital Group Companies INC.
FMR Corp
AXA
State Street Corporation
JP Morgan Chase & Co.
Legal & General Group PLC
The Vanguard Group, INC.
UBS AG
Merril Lynch & Co., INC.
Wellington Management CO. L.L.P.
Deutsche Bank AG
Franklin Insurance, INC.
Credit Suisse Group
Walton Enterprises LLC
Bank of New York Mellon Corp.
Natixis
The Goldman Sachs Group, INC.
T. Rowe Price Group, INC.
Legg Mason, INC.
Morgan Stanley
Mitsubishi UFJ Financial Group, INC.
Northern Trust Corporation
Société Générale
Bank of America Corporation
Lloyds TBS Group PLC
Invesco PLC
Allianz SE
TIAA
Old Mutual Public Limited Company
Aviva PLC
Schroeders PLC
Dodge & Cox
Lehman Brothers Holdings, INC.
Sun Life Financial, INC.
Standard Life PLC
CNCE
Nomura Holdings, INC.
The Depository Trust Company
Massachussets Mutual Life Insur.
ING Groep N.V
Brandes Investment Partners, L.P.
Unicredito Italiano SPA
Deposit Insurance Corporation Of JP
Vereniging Aegon
BNP Paribas
Affiliated Managers Group, INC.
Resona Holdings, INC.
Capital Group International, INC.
China Petrochemical Group Co.
Totale
Paese
Regno Unito
USA
USA
Francia
USA
USA
Regno Unito
USA
Cina
USA
USA
Germania
USA
Cina
USA
USA
Francia
USA
USA
USA
USA
Giappone
USA
Francia
USA
Regno Unito
Regno Unito
Germania
USA
Regno Unito
Regno Unito
Regno Unito
USA
USA
Canada
Regno Unito
Francia
Giappone
USA
USA
Olanda
USA
Italia
Giappone
Olanda
Francia
USA
Giappone
USA
Cina
Settore di attività
ASS
FIN
FIN
ASS
FIN
BANK
ASS
FIN
BANK
FIN
FIN
BANK
FIN
BANK
FIN
BANK
BANK
BANK
FIN
FIN
BANK
ASS
FIN
ASS
BANK
BANK
FIN
ASS
ASS
FIN
ASS
FIN
FIN
FIN
FIN
FIN
BANK
FIN
FIN
ASS
FIN
FIN
ASS
ASS
ASS
ASS
FIN
BANK
FIN
PETR
% di controllo
4,05
2,61
2,28
2,27
1,81
1,53
1,47
1,23
1,21
0,99
0,88
0,84
0,82
0,82
0,75
0,72
0,70
0,67
0,65
0,63
0,64
0,60
0,56
0,54
0,53
0,51
0,52
0,50
0,92
0,45
0,45
0,43
0,43
0,43
0,39
0,38
0,37
0,35
0,36
0,36
0,33
0,33
0,32
0,32
0,32
0,31
0,32
0,3
0,3
0,3
39,8
[Fonte: Vitali, Glattfelder e Battiston, The Network of global corporate control]
14
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Tabella 9 Le Top 200 in ordine alfabetico
A.P. Møller-Mærsk Group
157
China Telecommunications
182
Intel
Aegon
151
Citic Group
172
International Business Machines
AEON
127
Citigroup
79
183
62
Reliance Industries
107
Renault
184
INTL FCstone
128
Repsol YPF
112
174
Agricultural Bank of China
64
CNP Assurances
169
Itochu
Allianz
31
Comcast
145
J.P.Morgan Chase & Co
Rio Tinto Group
195
55
Robert Bosch
131
Amazon.com
149
ConocoPhillips
144
Japan Post Holdings
13
Roche Group
197
América Móvil
158
Costco Wholesale
67
Johnson & Johnson
132
Rosneft Oil
99
American International Group
125
Crédit Agricole
73
JX Holdings
AmerisourceBergen
98
CVS Caremark
40
Kroger
Apple
19
Dai-Ichi Life Insurance
ArcelorMittal
91
Daimler
Archer Daniels Midland
82
Dell
Assicurazioni Generali
49
AT&T
34
Aviva
109
AXA
Royal Dutch Shell
72
1
RWE
139
Landesbank Baden-Württemberg
180
Saic Motor
103
Saint-Gobain
171
23
Legal & General Group
173
165
Lloyds Banking Group
85
Deutsche Bahn
199
Lowe’s
198
Deutsche Bank
130
Lukoil
46
Deutsche Post
108
Marathon Petroleum
101
Siemens
Sinochem Group
Samsung Electronics
14
Seven & I Holdings
150
Shenhua Group
178
53
Deutsche Telekom
105
Marubeni
160
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria
193
Dongfeng Motor Group
146
McKesson
42
Banco Bradesco
168
Dow Chemical
166
Meiji Yasuda Life Insurance
164
SK Holdings
Banco do Brasil
116
E.ON
15
MetLife
129
Société Générale
61
Banco Santander
58
EADS
114
Metro
87
Sony
94
Bank of America corp.
66
Electricité de France
77
Microsoft
110
State Farm Insurance cos.
Bank of China
70
ENEL
52
Mitsubishi
118
State Grid
ENI
17
Mitsubishi Ufj Financial Group
163
Statoil
Exor Group
26
Mitsui
156
Sumitomo Life Insurance
200
Express Scripts Holding
74
MS&AD Insurance Group Holdings
191
Sumitomo Mitsui Financial Group
190
113
Barclays
20
142
44
177
BASF
65
Bayer
194
Berkshire Hathaway
BHP Billiton
18
Exxon Mobil
3
115
Fannie Mae
35
BMW
68
Foncière Euris
BNP Paribas
41
Ford Motor
Boeing
95
France Télécom
BP
Bunge
6
143
Freddie Mac
Fujitsu
175
Sinopec Group
Munich Re Group
92
Target
Nesté
69
Telefònica
86
Tesco
Nippon Life Insurance
28
Nippon Steel & Sumitomo Metal
185
170
Thyssenkrupp
119
4
57
138
7
39
97
63
155
Nippon Telegraph & Telephone
32
Tokyo Electric Power
117
96
Nissan Motor
47
Toshiba
126
186
Noble Group
76
Total
10
Cardinal Health
56
Gazprom
21
Novartis
162
Toyota Motor
Carrefour
59
GDF Suez
37
OMV Group
176
U.S. Postale Service
140
8
Caterpillar
188
136
General Electric
24
Panasonic
83
Unicredit Group
Chevron
11
General Motors
22
PDVSA
38
Unilever
135
China Construction Bank
50
Glencore International
12
Pemex
36
United Parcel Service
179
China Faw Group
141
Google
189
PepsiCo
137
United Technologies
154
China Life Insurance
111
Groupe Auchan
152
Pertamina
122
Unitedhealth Group
51
China Minmetals
192
Groupe BPCE
133
Petrobras
25
Valero Energy
27
China Mobile Communications
71
Hewlett-Packard
43
Petronas
75
Verizon Communications
48
China National Offshore Oil
93
Hitachi
54
Peugeot
121
Vodafone Group
Pfizer
148
Volkswagen
9
Wal-Mart Stores
2
China National Petroleum
China North Industries Group
5
Home Depot
161
Hon Hai Precision Industry
China Post Group
196
China Railway Construction
100
China Railway Group
China Resources National
China Southern Power Grid
China State Construction Engin.
106
30
Phillips 66
Honda Motor
45
Ping An Insurance
181
Walgreen
120
HSBC Holdings
60
POSCO
167
Wellpoint
147
102
Hyundai Motor
104
187
Indian Oil
134
80
16
124
Procter & Gamble
89
Wells Fargo
78
Prudential
84
Wesfarmers
153
Indust. & Commercial Bank of China 29
Prudential Financial
90
Woolworths
159
ING Group
PTT
81
Zurich Insurance Group
123
88
33
15
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Exxon: quando le multinazionali
hanno potere di veto sulla politica
di Federico Rampini e Mark Hertsgaard (estratti di articoli apparsi su
H
del 4 maggio 2012)
a entrate annue che sfiorano il mezzo “triliardo” (quasi 500 miliardi di dollari), superiori alla maggior parte degli Stati-nazione del pianeta. Le agenzie di rating le danno un voto di solvibilità
superiore al Tesoro degli Stati Uniti. Per gli ultimi 60 anni è stata quasi sempre la multinazionale
con più profitti e con il massimo valore in Borsa (solo di recente sorpassata da Apple). È soprattutto
«un’entità sovrana indipendente, che tratta gli Stati Uniti da potenza a potenza, ha la sua politica estera
autonoma, e un’organizzazione interna simile a quella di un grande apparato militare».
È la Exxon, la compagnia
petrolifera più grande di tutti i
tempi e l’avversaria implacabile
delle riforme ambientaliste. Un
colosso capace di esercitare
un potere di veto non solo sui
governi del Terzo mondo, non solo sul Congresso di Washington,
ma perfino sulla scienza.
La rivelazione contenuta in una grande inchiesta americana è
proprio questa: il ruolo sistematico del gruppo petrolifero nel falsificare per anni la scienza sul cambiamento climatico, finanziare
ogni sorta di teorie negazioniste, influenzando l’opinione pubblica e interferendo sul dibattito politico americano. […] Le rivelazioni sui segreti della Exxon sono contenute nel libro Private Empire
(“Impero privato”) che esce in questi giorni negli Stati Uniti. L’autore, Steve Coll, è una grande firma del giornalismo investigativo
che ha già vinto due premi Pulitzer. Questo libro monumentale
(700 pagine) è il frutto di anni di ricerche, 400 interviste, incluse
tra queste anche numerose fonti interne alla stessa Exxon.
Fra i temi affrontati c’è il ruolo della multinazionale petrolifera
nel sostenere regimi dittatoriali che opprimono i loro popoli, si
reggono al potere con le armi e le violenze di massa. Più volte
ong umanitarie come Human Rights Watch hanno denunciato
la Exxon per i legami avuti con despoti feroci in Indonesia (predemocrazia), Venezuela, Guinea equatoriale, Ciad, nonché con
la Russia di Putin. In certi casi perfino la politica estera degli Stati
Uniti è stata sabotata dalla “politica estera della Exxon”. Lo stesso
George W. Bush, il presidente più amico dei petrolieri nella storia
d’America, nel 2001 sbottò con il premier indiano: «Nessuno
riesce a influenzare le scelte della Exxon». Un caso limite è quello
del Ciad nel 2006, quando il dittatore locale, il generale Idriss
Déby, fu messo sotto pressione dall’Amministrazione Bush e
dalla Banca mondiale perché destinasse almeno una parte della
rendita petrolifera all’istruzione e alle cure mediche per il suo popolo, anziché all’acquisto di armi. La Exxon “staccò” un assegno
di 700 milioni di dollari per Déby, permettendogli così di ignorare
Bush e la Banca mondiale.
Organizzate per evadere
Come tutte le imprese anche le multinazionali detestano i costi, primi fra tutti le
tasse. Per questo fanno ampio ricorso ai
paradisi fiscali [cfr. Grafico 6, pag. 18]. A quei
territori, cioè, con alti gradi di segretezza
e agevolazione fiscale. Alcuni esempi
sono Liechtenstein, Bermuda, Bahamas,
Vanuatu, piccoli territori con più società
che abitanti. Le British Virgin Islands, ad
esempio, ospitano 700.000 società straniere, mentre Cayman, un arcipelago di tre
isolette nei Caraibi, è il 5° centro bancario
del mondo per un valore di circa 1.500
miliardi di dollari.
Ovviamente i paradisi fiscali sono terra
di approdo di soldi provenienti da droga,
traffico illegale di armi e corruzione. Ma ci
arrivano anche tanti soldi puliti con l’unico
scopo di evadere il fisco di casa propria.
Secondo l’associazione Tax Justice, nei
paradisi fiscali trovano rifugio valori per
16
oltre 30mila miliardi di dollari che permettono ai loro detentori di risparmiare tra i
200 e i 280 miliardi di dollari per tasse sui
loro proventi. Si calcola che il governo degli
Stati Uniti perda ogni anno 70 miliardi di
dollari per la capacità delle imprese di fare
risultare i loro guadagni nei paradisi fiscali.
Del resto non è un’azione illegale. Anche in
Italia la legge (articolo 166 del D.p.R. 917 del
1986 – Testo Unico delle Imposte sui Redditi) offre delle scappatoie e molte multinazionali ne hanno approfittato.
Un caso esemplare è quello di Ikea, multinazionale svedese della famiglia Kamprad,
che – per sfuggire al fisco – ha messo in
piedi un complesso castello proprietario
intriso di fondazioni e finanziarie disseminate nei paradisi fiscali. L’analisi della
struttura mette in evidenza due gruppi societari totalmente distinti e separati, che si
ricongiungono al vertice per la confluenza
6
allo stesso proprietario. Il primo, denominato Gruppo INGKA, si occupa di vendita
e produzione. Il secondo, denominato
Gruppo Inter IKEA, ha la gestione del
marchio, di cui è formalmente proprietario.
Il risultato è che le strutture di vendita
debbono pagare al Gruppo Inter IKEA
royalties pari al 3% del fatturato per poter
utilizzare il marchio IKEA. E poiché la royalty è una voce di costo, il risultato è che i
profitti delle singole strutture di vendita
risultano assottigliati e così pure le tasse
che ci gravano sopra. Il che rappresenta un
grande vantaggio per la famiglia Kamprad
perché le royalties non finiscono nel nulla,
bensì sono convogliate al Gruppo Inter
IKEA, totalmente domiciliato in paradisi
fiscali, che li veicola alla famiglia quasi totalmente detassati.
In conclusione si può dire che l’intero castello è stato architettato per tramutare i
profitti in costi là dove sono stati realizzati,
e farli arrivare alla famiglia Kamprad in
forma detassata facendoli transitare per i
6
paradisi fiscali.
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Al centro delle rivelazioni di Coll c’è la lunga guerra di Exxon contro la scienza. Un’operazione condotta per anni in modo segreto,
usando come schermo dei “centri studi” pseudo-indipendenti,
potenti agenzie di lobbying, comitati di azione per il finanziamento dei politici. Un’offensiva organizzata con metodi pressoché
“militari”, da parte di una multinazionale che Coll descrive come
«una potenza costruita sulla segretezza aziendale, severe regole
di sicurezza interna equiparabili alle scatole nere che sono le
agenzie di intelligence delle superpotenze».
È soprattutto per colpa della Exxon-Mobil se gli Stati Uniti – e
di conseguenza il mondo intero – non hanno preso iniziative
forti contro la devastante minaccia dei cambiamenti climatici.
Ovviamente anche le altre compagnie produttrici di combustibili
fossili hanno contrastato l’imposizione di limiti alle emissioni di
gas a effetto serra, responsabili del riscaldamento globale. Ma
nessun’altra azienda si è mostrata aggressiva o intransigente
quanto la Exxon-Mobil nel negare la consolidata evidenza scientifica che sta dietro ai cambiamenti climatici. Nessun’altra azienda
ha speso così tanti milioni di dollari per seminare il dubbio fra
politici, giornalisti, imprenditori e cittadini. E considerando che
nessun’altra azienda in tutta la storia umana ha mai avuto così
tanti milioni di dollari a sua disposizione, non c’è da stupirsi che
i suoi sforzi abbiamo dato frutti. Dopo vent’anni di propaganda
l’opinione pubblica americana rimane confusa e divisa sui pericoli
dei cambiamenti climatici. E il Governo federale non è riuscito a
prendere misure serie per combattere un problema che al ritmo
con cui sta progredendo renderà il pianeta inabitabile entro la
fine di questo secolo. Beninteso, i dirigenti della Exxon-Mobil e
delle altre compagnie petrolifere sanno benissimo che il riscaldamento globale rappresenta un pericolo reale. Come facciamo
a saperlo? Grazie ai documenti interni che sono stati rivelati nel
corso di un processo e che sono stati pubblicati dal New York
Times. All’inizio degli anni ‘90, la Exxon-Mobil fu tra i fondatori
di un gruppo di imprese, la Global Climate Coalition, che aveva
come scopo di acquietare i timori dell’opinione pubblica per il
riscaldamento globale e di bloccare iniziative ufficiali come il Protocollo di Kyoto. Nel 1995, due anni prima che i leader mondiali
Struttura deputata alla gestione
delle attività
100%
firmassero il protocollo, la Global Climate Coalition ricevette un
rapporto dal suo comitato di consulenza scientifico: questi scienziati accuratamente selezionati informavano la Exxon-Mobil
e gli altri che le prove scientifiche del fatto che il riscaldamento
globale era causato dall’attività umana in realtà erano «ben fondate e incontestabili». Come reagì la Global Climate Coalition a
questa scomoda verità? Semplice: il consiglio di amministrazione
ordinò che non venisse diffusa pubblicamente. E la Exxon-Mobil
ha continuato con i suoi metodi truffaldini anche dopo che il
Parlamento americano aveva bocciato il Protocollo di Kyoto.
Anzi, li ha potenziati ancora di più. Un promemoria su cui Greenpeace è riuscita a mettere le mani rivelava che questa campagna
prevedeva il foraggiamento di scienziati «indipendenti» e centri
studi della destra che mettevano in discussione le basi scientifiche della riduzione delle emissioni di gas. Avremo raggiunto
la vittoria, diceva il promemoria, quando il cittadino medio avrà
compreso che la climatologia è una scienza piena di «incertezze»
e giudicherà misure come il protocollo di Kyoto «fuori dalla realtà». La Exxon-Mobil, secondo Greenpeace, ha speso almeno 23
milioni di dollari fra il 1998 e il 2007 per sostenere questa campagna, nonostante le ragioni scientifiche per preoccuparsi dei
cambiamenti climatici diventassero sempre più solide. Di fronte
al consenso crescente del mondo scientifico e alle esortazioni
dei gruppi ambientalisti affinché smettessero di anteporre i loro
profitti al futuro ambientale dell’ umanità, altre grandi compagnie
petrolifere e case automobilistiche hanno ripudiato il loro precedente scetticismo. La Exxon-Mobil, invece, ha continuato dritta
per la sua strada. Quando le elezioni del 2000 hanno portato alla
Casa Bianca i petrolieri George W. Bush e Dick Cheney, il colosso
del petrolio è diventato ancora più aggressivo. La Exxon è solo
l’esempio più estremo del comportamento dei colossi dei combustibili fossili, che considerano i loro profitti prioritari rispetto al
futuro dell’umanità. La Exxon-Mobil e le altre compagnie petrolifere sono dinosauri che appartengono all’ordine energetico del
XX secolo. Se lasciassimo decidere a loro non rinuncerebbero
mai ai combustibili fossili che stanno arrostendo il nostro pianeta.
Ecco perché non dobbiamo lasciar decidere a loro.
famiglia Kamprad
Struttura deputata alla gestione
del marchio e dei profitti
Stichting INGKA Foundation
[Olanda]
Interogo Foundation
[Liechtenstein]
INGKA Holdings BV
[Olanda]
Inter IKEA Holdings SA
[Lussemburgo]
100%
100%
280 negozi
46 segherie e mobilifici
Sweedwood e Swedspan
Inter IKEA System BV
[Olanda]
royalties
(3% del fatturato)
Grafico 5
Struttura societaria del colosso IKEA.
17
Uruguay
Danimarca
Paesi Bassi
Belgio
Dublino
Isola di Man (R.U.)
Londra (R.U.)
Guernsey (R. U)
Jersey (R. U.)
Andorra
Turks e
Monaco
Caicos (R.U.)
Spagna
Isole Vergini (USA)
Gibilterra (R.U.)
Isole Vergini (R.U.)
Madera (Port.)
Anguilla (R.U.)
Antigua e Barbuda
Dominica
Saint Vincent e Grenadine
Barbados
Grenada
Santa Lucia
Montserrat (R.U.)
Antille Olandesi (P. B.)
Ghana
Aruba (P. B.)
Liberia
San Kitts e Nevis
Bostwana
Fonti: The Tax Justice Network, www.secrecyjurisdictions.com
Christian Chavagneux e Ronen Palan, Les Paradis fiscaux, Paris
La Découverte, 2006; Antoine Dulin (Piattaforma paradisi fiscali e giudiziari).
Costa Rica
Panama
Canada
Delaware (USA)
Bermuda
(R. U.)
Bahamas
Cayman (R. U.)
Belize
Guatemala
Paradisi fiscali, 2011
Atelier de cartographie de Sciences Po, 2012
20%
Livello di opacità finanziaria, 2011
Maldive
Seychelles
Mauritius
Brunei
Malesia
Singapore
Filippine
Hong Kong
Macao
5%
2%
80
92
elevato
meno di 0,5%
70
Vanuatu
Samoa
Isole Marshall
(USA)
Isole Cook
Giappone
Corea del Sud
(Opacity Score di The Tax Justice Network) 34
55
moderato
Bahrain
Dubai
India
Percentuale di capitali attratti
rispetto al totale in fuga verso l’estero
Malta
Cipro
Israele
Libano
Lettonia
Germania
Lussemburgo
Liechtestein
Ungheria
Austria
San Marino
Italia
Svizzera
Atelier de cartographie de Sciences Po, 2012
http://cartographie.sciences-po.fr
TOP 200 la crescita del potere delle multinazionali
Stipendi d’oro ai servitori
Un tempo le aziende erano gestite dai proprietari stessi. Ma
oggi che la proprietà è suddivisa fra migliaia, addirittura,
centinaia di migliaia di azionisti, la gestione è affidata a professionisti che sono pagati profumatamente per fare l’interesse degli azionisti. Spesso i loro contratti prevedono anche
compensi sottoforma di azioni (cosiddette stock option) allo
scopo di indurli a realizzare utili, unico elemento di giudizio
della borsa. Non di rado questo stimolo induce a gestioni
fraudolente che dopo un periodo di apparente successo
portano al collasso.
In ogni caso rimane il fatto che gli stipendi dei dirigenti
d’impresa sono ogni anno più alti. Secondo uno studio
presentato nel maggio 2013 della Fisac-Cgil (sindacato dei
lavoratori del settore creditizio), il rapporto fra retribuzione
lorda di un lavoratore dipendente e il compenso medio di
top manager italiano è passato da 1 a 20, nel 1970, a 1 a 163, di
oggi. Negli Stati Uniti, secondo il sindacato AFL-CIO, è passato addirittura da 1 a 42 nel 1980 a 1 a 380 di oggi.
E se l’uomo più ricco del mondo è il messicano Carlos Slim,
re delle telecomunicazioni, con un patrimonio di 73 miliardi
di dollari, il dirigente d’impresa più pagato degli Stati Uniti
è Lawrence Ellison, amministratore delegato di Oracle, che
nel 2012 ha percepito compensi per 92 milioni di dollari. In
Italia, invece, il re degli stipendi d’oro è Sergio Marchionne
con 47 milioni di euro, equivalente al monte salari di 1.500
operai Fiat. Seguono Luigi Francavilla dirigente di Luxottica
(impresa di occhiali appartenente a Leonardo Del Vecchio,
secondo più ricco d’Italia dopo Michele Ferrero) e Federico
Marchetti dirigente di Yoox, azienda del settore moda.
Tabella 10 Gli stipendi dei top manager italiani nel 2012
Stipendi fissi, premi (bonus cash) e azioni (stock option),
incassati dagli amministratori delegati delle principali società italiane quotate in Borsa
(valori in milioni di € al lordo delle tasse; classifica provvisoria in base ai bilanci disponibili).
47,90
28,80
22,61
15,44
14,42
12,10
11,65
10,85
9,36
7,37
7,06
6,93
6,77
5,69
5,29
5,17
5,15
4,95
4,41
4,26
4,18
3,96
3,91
3,76
3,71
3,53
3,42
3,13
3,27
3,00
2,97
2,83
2,73
2,72
2,69
2,69
2,69
2,66
2,54
2,48
2,47
2,35
2,29
2,24
2,24
2,24
2,23
2,23
2,18
2,15
FIAT- FIAT Industrial - Exor - Sergio Marchionne
Luxottica - Luigi Francavilla
Yoox - Federico Marchetti
Luxottica - Stefanel - Roberto Chemello
Luxottica - Amplifon - Dea Capital - Andrea Guerra
Luxottica - Enrico Cavatorta
Generali - FIAT Industrial - Giovanni Perissinotto
Geox - Diego Bolzonello
Ferragamo - Michele Norsa
Impregilo - Alberto Rubegni
Pirelli - Francesco Gori
Saipem - Pietro Franco Tali
ENI - Generali - Paolo Scaroni
Ferrari - Unicredit - Tod’s - Luca Cordero di Montezemolo
Italmobiliare - Italcementi - Mittel - Giampiero Pesenti
TIM Participaçoes - Luca Luciani
Mondadori - Amplifon - Maurizio Costa
Fondiaria SAI - Gemina - Piergiorgio Peluso
Ruos - Autogrill - Lottomatica- Gianmario Tondato
Generali - Sergio Balbinot
Unicredit - Kallol Karl Guha
Enel - RCS Mediagroup - Fulvio Conti
RCS Mediagroup - Antonello Pericone
Pirelli - Prelios - Camfin - Marco Tronchetti Provera
Mondadori - Roberto Briglia
Intesa Sanpaolo - Marco Morelli
Exor - FIAT - FIAT Industrial - RCS Mediagroup - John Elkan
Lottomatica - Marco Sala
Prelios - Paolo Bottelli
Indesit - Carraro - Marco Milani
Mediaset - Giuliano Andreani
Erg - Luca Bettonte
Mediaset - Fedele Confalonieri
Brembo - FIAT Industrial - Pirelli - Italcementi - Atlantia - Alberto Bombassei
ENI - Claudio Descalzi
Impregilo - Rosario Fiumara
BPM - Enzo Chiesa
Intesa Sanpaolo - Enrico Cucchiani
Banca Generali - Giorgio Angelo Girelli
Yoox - Massimiliano Benedetti
Telecom Italia - Franco Bernabè
Terna - Cementir - Flavio Cattaneo
Cattolica - Giovanni Battista Mazzucchelli
Italimmobiliare - Italcementi - RCS Mediagroup - Unicredit - Carlo Pesenti
Unicredit - Telecom Italia Media - Giovanni Stella
Campari - Stefano Saccardi
Fondiaria SAI - Immsi - Carlo d’Urso
Interpump - Brembo - Giovanni Cavallini
Immsi - Piaggio - Roberto Colaninno
Saipem - Hugh James O’Donnell
Fisso
Bonus cash
Stock options
Fonte: il sole 24 ore 21 luglio 2013
19
Centro
Nuovo Modello
di Sviluppo
el potere
La crescita d azionali
delle multin
con
[edizione 2013
dati 2012]
Sommario
Le multinazionali: chi sono e quante sono...................................................................................................................................................1
La lente sulle Top 200................................................................................................................................................................................................1
Le multinazionali nelle prime 100 economie mondiali.................................................................................................................... 12
I padroni delle multinazionali...........................................................................................................................................................................14
Exxon: quando le multinazionali hanno potere di veto sulla politica..................................................................................... 16
Organizzate per evadere........................................................................................................................................................................................ 16
Stipendi d’oro ai servitori...................................................................................................................................................................................... 19
Elenco delle Tabelle
Tabella 1Le Top 200 in cifre......................................................................................................................................................................................................................1
Tabella 2
Le Top10: chi scende e chi sale in un quindicennio..............................................................................................................................................2
Tabella 3
Ripartizione per Paese delle Top200..............................................................................................................................................................................2
Tabella 4
Le Top200 in ordine di fatturato......................................................................................................................................................................................3
Tabella 5
Le Top200 per settore di attività...................................................................................................................................................................................... 7
Tabella 6
Le prime 100 economie mondiali per PIL e fatturati.................................................................................................................................................12
Tabella 7
Le prime 100 economie mondiali per bilanci pubblici e fatturati...............................................................................................................13
Tabella 8
Top50 azionisti..........................................................................................................................................................................................................................14
Tabella 9Le Top200 in ordine alfabetico.......................................................................................................................................................................................15
Tabella 10
Gli stipendi dei top manager italiani nel 2012.....................................................................................................................................................19
Elenco dei Grafici
Grafico 1
Le multinazionali contribuiscono al 25% del prodotto lordo mondiale......................................................................................................1
Grafico 2
Le Top 200 controllano il 23% del fatturato di tutte le multinazionali.........................................................................................................1
Grafico 3
Variazione tra il 1996 e il 2012 di dipendenti, fatturato e profitti delle Top 200......................................................................................1
Grafico 4
Dipendenti (A) e Fatturato (B) per settore di attività (in %) sul totale delle Top 200 multinazionali........................................9
Grafico 5
Struttura societaria del colosso IKEA............................................................................................................................................................................ 17
Grafico 6
Paradisi fiscali, 2011...................................................................................................................................................................................................................18
Pianeta Terra. Un mondo di multinazionali.........................................................................................................................................................10
20
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E come possiamo spezzarle
(Feltrinelli)
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In nome del debito ci stanno impoverendo a vantaggio dei signori della finanza, ma se non ci lasciamo intimorire, altre vie
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Viaggio nella crisi per capire come è stata innescata dalle banche
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(doppia edizione: EMI e Ponte alle Grazie)
Approfondimento su 140 imprese, quelle che incontriamo più
comunemente al supermercato, per scegliere in base ai loro
comportamenti.
Il consumo è al tempo stesso responsabilità e potere. Se svolto
con consapevolezza può condizionare le imprese.
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