1969.06.11 - Comunità dell`Isolotto

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1969.06.11 - Comunità dell`Isolotto
11.06.69. Su i mandati di comparizione di 358 persone su i mille firmatari.
della seconda parte della bobina).
BA032 (al giro 333
(Interventi di: Enzo Mazzi, Sergio Gomiti, altra voce non identificata).
Enzo M.: Sono arrivati i mandati di comparizione alle trecentocinquantotto persone che sono state
incriminate insieme ai cinque sacerdoti e ai dodici laici. Dunque, di che cosa si tratta?. Si tratta di
questo: il cinque di gennaio venne don Alba a dire la messa e noi eravamo tutti lì, tutti intorno
all'altare come si è soliti fare ormai da tanto tempo, da diversi anni, così intorno all'altare, un po' più
fitti perché si era di più, si era tanti, non ci si entrava, un po' più fitti. Don Alba chiese chi non
voleva la messa, si alzò tutti la mano, di chi la voleva nessuno alzò la mano e don Alba fece la
denunzia alla Polizia che gli si era impedito di dire la messa. La Polizia fece dei nomi attraverso le
fotografie, attraverso delazioni, spiate eccetera, fece dei nomi e questi nomi erano di dodici di noi e
basta. Si era duemila dentro. Io per l'appunto non c'ero. Erano duemila dentro e allora quella famosa
sera che arrivarono le incriminazioni, mi pare sia stato il sedici, diciassette, diciotto, non mi ricordo,
la famosa sera si disse: è ingiusto che soltanto dodici vengano incriminati per un fatto che si è
compiuto tutti. Si sa che non è un impedimento, non è nulla, però se vengono chiamati dodici
devono essere chiamati tutti perché siamo tutti corresponsabili. E' stato un gesto molto bello quello
di mettere tutti nome e cognome e indirizzo su quel documento di corresponsabilità. E' stato un
gesto importantissimo perché un conto è fare un processo a quattrocento persone o cinquecento e un
conto è farlo a dodici. Allora che è successo? E' successo che si lesse un documento al Procuratore
della Repubblica in cui si diceva che ci si sentiva corresponsabili. Molti di noi erano in chiesa e
anche quelli che non erano in chiesa c'erano con lo spirito quel giorno lì la mattina del 5. Questo
documento molti lo sottoscrissero subito, altri vennero a sottoscriverlo durante (le assemblee). In
tutto le firme, i nomi, parliamo di nomi, i nomi delle persone, che furono messi sotto questo
documento furono la prima volta ottocento. Furono portati ottocento nomi al Procuratore della
Repubblica da Daniele uno degli imputati, ottocento nomi di noi, molti dell'Isolotto, qualcuno anche
di fuori dell'Isolotto. Molti che erano presenti il 5 gennaio, altri che non erano presenti e dicevano:
sono solidale anche se non presente. Poi i carabinieri incominciarono a chiamare la gente come voi
sapete e i carabinieri non chiamarono tutti. Perché non hanno chiamato tutti? Questo è ancora un
mistero perché hanno chiamato un certo numero di persone e non tutti. Martedì quando ci si
incontrò la seconda volta con questi preti nuovi c'era il professor Parrini, quello di Peretola, il
professor Parrini il quale disse pubblicamente. "io ho scritto il mio nome e cognome, ho firmato, ho
scritto nome, cognome e indirizzo nel documento di corresponsabilità, io il 5 mattina c'ero, tutta la
mattina lì, io non sono stato chiamato nemmeno dai carabinieri. Perché?". Questo è un punto
interrogativo che andrà chiarito in seguito. Perché soltanto un certo numero sono stati chiamati dai
carabinieri? Perché non tutti? Bisognerà chiarirlo per vedere se sono i professori che non sono stati
chiamati. Poi un altro fatto. Qualcuno dice: hanno chiamato soltanto quelli che erano presenti. Non
è vero. Hanno chiamato anche chi non era presente. Io non ero presente e mi hanno chiamato. Ecco,
allora vediamo un po' chi hanno chiamato. Si vedrà, si chiarirà. Gli avvocato nostri lo chiariranno
questo. E’ un punto da chiarire questo, importante. Poi ci chiamarono i carabinieri e vollero sapere
se ci s'era o non ci s'era. E noi si disse che ci s'era o non ci s'era secondo la verità. Tanto è vero che
ci domandavano quando don Alba andò all'altare. Noi si sapeva che non era andato. Poi dopo il
Procuratore della Repubblica, dopo aver fatto chiamare dai carabinieri tutti quanti, non tutti quanti,
questa parte, ha passato al Giudice Istruttore tutti nomi che gli sembrava opportuno a lui. E non si sa
il modo con cui gli sembrava opportuno. Ha passato trecentocinquantotto nomi. Ha detto: "questi
qui sono incriminati come i primi dodici". Il Giudice Istruttore ha preso questi nomi e ha dovuto
chiamarli perché il Giudice Istruttore deve chiamarli tutti e dovrà chiamare anche i primi dodici.
Deve chiamarli tutti e deve fare una nuova istruttoria. Nel frattempo, quando i carabinieri
cominciarono a chiamare alcune persone, altri duecento persone dell'Isolotto e anche di fuori che
c'erano o non c'erano hanno detto: "Come? i carabinieri chiamano”? Allora si sono ricordati che
loro non avevano fatto a tempo a firmare la prima volta, non se ne erano ricordati, non c'erano
eccetera, altre duecento persone hanno messo la firma sotto il documento di corresponsabilità. E
queste duecento firme, alcuni dell'Isolotto e altri no, alcuni c'erano e altri no, comunque sono
duecento firme che sono state portate al Giudice Istruttore ieri l'altro dall'avvocato Mori. Altri
duecento. Ora si vedrà che cosa faranno di questi qui. In tutte le firme del documento sono mille.
Sono mille le firme del documento. Perché soltanto trecentocinquantotto chiamati, incriminati?
Questa è una cosa da chiarire. Ancora noi non si è capita. La chiariranno. Allora
trecentocinquantotto devono andare dal giudice istruttore. Il giorno e l'ora li sanno loro. Ora noi si è
pensato che fosse importante riunirsi tutti insieme. Per riunirsi tutti insieme si è pensato a una
riunione, anche per vedersi tutti in faccia, sentirsi uniti, sostenerci, per sentire un po' gli avvocati
che cosa ci dicono, per nominare l'avvocato, per tutte queste cose qua. Allora si è pensato a una
riunione domenica dopo cena nel luogo che troverete nella lettera. E' bene che la cosa rimanga lì,
finché è possibile riservata. Certamente quella riunione, in quella occasione, sarà molto più riservata
di quella che si fa qui alle Baracche. Per questo si è scelto un luogo diverso sia perché non ci si
entra qui, sia perché si vuole soltanto le persone fidate. Qui invece possono venire anche persone
che non c'entrano nulla, lì invece no, soltanto persone fidate. Nella lettera troverete tutte le
indicazioni. Chi non ha mezzi per venire domenica sera viene qui alle Baracche e si va in macchina
insieme, in centro. Seconda cosa: è bene, siccome siamo una Comunità e tutto quello che si è fatto
si è fatto in Comunità, è bene ci sia un elenco delle persone che sono incriminate con l'indirizzo,
l'ora e il giorno, in cui devono comparire. Questo per una cosa fatta in ordine. Nella lettera che vi
sarà mandata e che qualcuno ha già ricevuto c'è un tagliandino in fondo da riempire col Nome,
Cognome, indirizzo e il giorno e l'ora in cui dovrete andare dal Giudice. Lo riempite, lo portate in
segreteria: dalle sei alle otto la segreteria è sempre aperta. Avete capito questo? Sulla lettera che vi
si darà ora o che avete già ricevuto, quelli che sono incriminati, in questa lettera c'è un tagliandino
in fondo da riempire in modo che noi si abbia tutte le generalità e l'ora e il giorno dell'interrogatorio
per tutti quanti. Così si fa una cosa ordinata, ci si tiene in collegamento, ci si consiglia, ci si sostiene
tutti uniti. Va bene? D'accordo anche su questo? Stasera bisognerebbe dedicare una parte di questa
riunione a questo lavoro qui perché ci s'ha tutte le lettere da consegnare e allora ci si potrebbero
dividere: chi è presente le piglia già subito per sé, per quelli che non sono presenti si prendono le
buste e si portano a loro a casa domani, così molto semplicemente. Si incomincia da una parte…
Chi non ha i mezzi domenica sera per andare in centro si ferma qui alle Baracche e chi ha la
macchina si ferma qui. Si monta tutti e si va tutti in macchina: è logico. Venerdì prossimo, qui nelle
Baracche, ci sarà un dibattito sulla scuola. Verrà un professore e un preside di scuola. L'argomento
è il passaggio dalle elementari alla media: un argomento molto importante, alle nove e mezzo, alla
solita ora e si incomincia così a prepararci ad affrontare insieme il problema della scuola, come
dissi domenica. E' un problema molto importante per i nostri ragazzi ed è un problema che non ci si
può mettere dietro le spalle: bisogna affrontarlo. Noi dell'Isolotto non si può essere addietro rispetto
a tanti altri quartieri che hanno già fatto il Comitato dei genitori e sono molto avanti. Perciò chi ha i
figlioli a scuola specialmente è bene che venga a questo dibattito per incominciare così ad
affrontare insieme il problema della scuola. Poi il 20 ci sarà l'assemblea dei genitori sempre qui
nelle Baracche. Venerdì, domani l'altro, ci si trova qui dopo cena per questo dibattito. Va bene,
siamo d'accordo? Bisogna venire. Guardate: è una cosa importante. Poi domenica mattina alle nove,
al Vingone, tutti i bambini che hanno fatto la prima comunione si troveranno al Vingone per fare
insieme la messa e la comunione e dopo verranno davanti alla chiesa per presentarsi alla Comunità
e per cantarci i bellissimi canti che hanno imparato. Non importa dire che questa prima comunione
è stata una delle più serie, delle più riuscite che si sono mai fatte. Non importa dirlo perché molti di
voi c'erano e bisogna essere molto grati anche a don Fabio che ci ha ospitati perché effettivamente
lui ha rischiato qualche cosa, anzi molto. Poi io veramente non avrei altre cose da dire. C'è anche
questo: nell'estate c'è un gruppo di persone, un gruppo di persone della Comunità e di fuori che
nell'estate stanno preparando un corso di recupero o di ripetizione per i ragazzi che verranno
rimandati. Questa gente si presta gratuitamente. E' un corso fatto proprio con spirito comunitario
per le scuole medie e elementari. Mi diceva Giancarlo Zani che mancherebbero degli insegnanti di
francese, inglese e italiano. Se qualcuno qui presente si sentisse di dedicare una ventina di giorni in
luglio e agosto a questo compito, una ventina di giorni per un'ora, mica sempre, un'ora, due o tre ore
la settimana per venti giorni sarebbe molto gradito. Io non è che avrei altre cose da dire. Se c'è
qualcuno che ha da dire qualche cosa la dice.
Voce maschile: per i vestiti della comunione le bambine portano i vestiti appositi oppure…
Enzo M.: Per la comunione possono venire vestite come vogliono, anche col vestito lungo se
vogliono. C'era qui un signore che mi diceva qualche cosa, Non so se c'è sempre. Parlava di don
Alba e diceva qualche cosa. E' andato via? Allora c'è Mauro che deve parlare. La lettera di Amati
Marisa di via Palazzo dei Diavoli.
Sergio G.: [Il registratore deve essere stato spento e riacceso a intervento iniziato]: …lui e la moglie, se qualcuno sapeva
che c'era qualche quartiere qui vicino all'Isolotto che fosse libero o in procinto di essere libero.
Domenica prossima al Vingone ci si va con tutti i ragazzi del primo e del secondo gruppo della
prima comunione. Poi domani sera, mentre quelli del secondo gruppo si sono avvisati di venire
domani sera alle diciotto, quelli del primo gruppo non sono avvisati. Quindi se ci fosse qui qualche
babbo, mamma, nonno o nonna di quelli che hanno fatto la comunione il 5 di giugno dite loro che
domani sera ci si trova alle diciotto lì all'asilo con tutto il gruppo: il primo e il secondo insieme. Poi
domenica ci si trova lì al Vingone a un quarto alle nove. Però è importante che vengano anche
domani sera perché si riprova un po' insieme i canti così se domenica mattina quando ritornano dal
Vingone se ci si ferma lì (in piazza) per cantare questi canti che sono molto belli e che hanno
imparato, li canteranno ancora meglio e li potranno ascoltare anche quelli che al Vingone non sono
venuti.
[Termina al giro 442 della seconda parte della bobina la registrazione dell'assemblea dell'11 giugno '69]