AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale
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AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale
====== AVVERTENZE ONLINE ================== Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori. Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti, per combattere le arroganze di ogni tipo Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 - Fax: 055.2302452 URL: http://www.aduc.it ------------------------------------------Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-17.txt http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/newsletter/Avvertenze-2009-17.pdf ------------------------------------------Avvertenze numero 2009-17 del 1 Settembre 2009 In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/ In questo numero: - Editoriale. Gioco. Come lo Stato tassa gli italiani rendendoli contenti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=271 - La scheda. Autovelox & co: una guida http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=270298 - La pulce nell'orecchio. La strega di Mühldorf. Ovvero: Quando un arcivescovo chiede perdono a Dio e all'umanita' http://www.aduc.it/dyn/pulce/art/singolo.php?id=270470 - MediCare? Sfide del futuro. Morire di sete http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php?id=270188 - Osservatorio Legale. Voli aerei: cancellazioni e ritardi. La Corte di Giustizia ribadisce il diritto al risarcimento del danno http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=270189 - MacroMicro Economia. Autorita' indipendenti: i potenti preferiscono avere un segnalatore http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=270573 - Il Condominio. Tabelle millesimali. La situazione d'incertezza http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=270568 - Famiglia e Individuo. Assegno di mantenimento al coniuge infedele? http://www.aduc.it/dyn/famiglia/art/singolo.php?id=270567 - Usi & consumi - News dal Mondo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/uec.php?ed=271 INDIA / Taxi in retromarcia USA / Riviste femminile con foto bimbi in posizioni sbagliate G.BRETAGNA / Alta velocita' ferroviaria piu' inquinante di aerei IRAQ / Si moltiplicano le violenze contro gli omosessuali FRANCIA / Le monete da 10, 25 e 250 euro.... EUROPA / Le citta' piu' care in Europa USA / Chicago chiude per risparmiare ITALIA / Case. Lo sconto fiscale fa impennare le ristrutturazioni nei primi quattro mesi del 2009 ITALIA / C'e' anche Banca Re Mida tra le 11 abusive 'scoperte' da Banca d'Italia MONDO / Il produttore di pc statunitense e il gestore telefonico cinese insieme: lanceranno un nuovo smartphone ITALIA / Ordini telefonici: diritto ad avere copia della registrazione ITALIA / Cause giudiziarie: un terzo sulle tasse GIAPPONE / Allarme rifiuti di plastica nei mari ITALIA / La risorsa economica dei nonni: 50 miliardi di euro all'anno ITALIA / Stato dissipatore regala soldi a Telecom per braccialetti elettronici dei detenuti ITALIA / Scienziati contro la liberta' di Internet? ITALIA / Case: nei primi tre mesi 2009 in forte calo prezzi e compravendite ITALIA / Il nuovo regolamento scolastico 'supera' la sentenza del Tar sugli insegnanti di religione KENYA / Telefonino ad energia solare per gli utenti kenioti: costa 28 euro ITALIA / Autovelox: direttiva chiarificatrice del ministro dell'Interno ITALIA / Tirrenia: al via la privatizzazione della inefficiente compagnia di traghetti ITALIA / Il gestore idrico di Firenze minaccia di 'tagliare' l'acqua in pieno agosto N.ZEALAND / Il Governo non rispetta il resoconto del referendum e conferma il No alla violenza sui bimbi SVEZIA / Liberta' di stampa: per il Governo e' intoccabile MONDO / Indagine: Danimarca prima per pressione fiscale AUSTRALIA / Adolescenti appassionati di videogiochi piu' propensi al gioco d'azzardo SVEZIA / Pirate bay: il sito di condivisione file chiuso dalla magistratura, riappare altrove USA / Tabacco sempre piu' nel Terzo Mondo ITALIA / Universita': vendersi o pagare per superare esami USA / Tv a pagamento tramite Internet: i grandi operatori si muovono U.E. / Ripulire l'ambiente al prezzo di 54 milioni di cavie animali USA / Dormire bene allunga la vita USA / Un gene responsabile della sordita' ereditaria OLANDA / Internet. Sentenza: portale P2P ritiri i contenuti coperti dal diritto d'autore GERMANIA / Test: sostanze nocive nei passeggini FRANCIA / Bruciature acute attribuite a scarpe cinesi vendute a Vallecrosia (Liguria) BRASILE / Una proteina delle zecche uccide le cellule tumorali G.BRETAGNA / Quartiere londinese sperimenta il welfare low-cost FRANCIA / Carrefour ritira dagli scaffali carne macinata surgelata FRANCIA / Parigi: iniziative per agevolare l'aborto farmacologico ITALIA / In calo le vendite dei farmaci da banco, ma solo nelle farmacie ITALIA / Dodotour-Evolution Travel: nuova condanna dall'Antitrust GERMANIA / Poste tedesche: troppi ritardi nella consegna delle lettere ITALIA / Informazione gratuita, invece paghi: multa Antitrust a Telecom Italia SPAGNA / L'aspirina quotidiana fa male - Le iniziative http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative.php?ed=271 I numeri 899 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269250 Le bugie http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269266 Turismo: diminuiscono gli italiani all'estero. Una buona occasione per i nostri operatori e per il ministero http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269319 Telecom Italia e Tele2-Vodafone scorrette, arrivano sanzioni Antitrust, ma sono meno di un caffe'. Ancora una multa simbolica per il blocco del peer to peer praticato da Tele2 http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269323 Pubblicita' ingannevole: nuova multa Antitrust per Sky. Innalzare la sanzione massima a 10 milioni di euro http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269326 Piscine. Consigli per l'uso http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269389 Vietare i rave party? Servira' solo a spingerli ancor piu' nella clandestinita' http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269403 Il ritorno dei quiz tv fasulli. Sembra un gioco e invece ti rifilano una suoneria tramite i numeri 899. Denuncia ad Antitrust e Agcom http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269407 Aduc - Osservatorio Lecce. Marciapiedi sconnessi e pericolosi in pieno centro. S'intervenga subito http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269424 Carte di credito e truffe. Come tutelarsi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269436 Burkini e razzismo. Stupidita' come in tutti i razzismi http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269443 Cannabis. Strategia antidroga del Governo ormai incentrata sulla censura delle opinioni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269527 Prezzi e salari. Roma piu' cara di Milano. E le gabbie salariali? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269586 Telefonia. Call center e attivazione servizi non richiesti: il gestore deve fornire copia della registrazione vocale http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269589 Alitalia, una risata la sommergera'. A scapito degli utenti http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269659 Bollette acqua a Firenze. Publiacqua come gli usurai? La minaccia di 'tagliare' l'acqua arriva in pieno agosto http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269662 Le offerte telefoniche http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269669 Le lampade a basso consumo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269743 Superenalotto. Aduc contraria a fissare un tetto http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=269749 Alitalia e Alemanno. Caro Sindaco….. http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270056 Stranieri in carcere? Il Governo continua a scaricare il barile sull'Ue http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270063 Alitalia. Voli Roma-Milano. 100% in ritardo http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270171 L'Italia dei dialetti? Ma se non sappiamo parlare e scrivere l'italiano e non conosciamo l'inglese... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270176 Trasporti e compagnia di bandiera http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270196 Libri di testo e tetti di spesa sforati. Siano le scuole ad acquistarli http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270281 Alberghi e furti. Consigli http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270283 Bollette acqua a Firenze. Publiacqua gia' da gennaio 2009 sapeva che i clienti pagavano a vuoto http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270293 Dura lex sed rolex http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270488 Voli in ritardo. Come prendere in giro il passeggero http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270489 Informazione gratuita, invece paghi: nuova multa a Telecom Italia dall'Antitrust, 230 mila euro. Sempre troppo bassa, innalzare la sanzione massima a 10 milioni http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/iniziative_mostra.php?ed=271&id=270561 - Gli Articoli La Rai in mano ai partiti. Nomine alla terza rete: l'inconcludenza del Pd e Gasparri (Pdl), il professionista della dichiarazione ad effetto, ci sguazza http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269809 Guerra Rai-Sky: gia' criptati 168 eventi, penalizzati i consumatori (finanziatori dell'emittente pubblica) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=269923 Ru486: Sacconi e la crociata contro le donne http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=270066 Leggina testamento biologico: lo Stato etico nel metodo e nel merito http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=270068 Spagna. Un centro di trattamento per cocainomani http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=270193 Ministro della Repubblica italiana: siamo i nuovi crociati della Chiesa cattolica http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=270308 Testamento biologico, finalmente una posizione chiara dal PD http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/arti.php?id=270314 ------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC Sono tre, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle. Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito. ONU / VATICANO La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo. http://www.aduc.it/dyn/holy/ SPOT INDESIDERATI AL CINEMA La petizione chiede che al ministro dei Beni Culturali di intervenire sui gestori dei cinema si' che si impegnino ad indicare l'orario di inizio del film, e non quello di inizio della pubblicita'. http://www.aduc.it/dyn/cinema/ PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai http://www.aduc.it/dyn/rai/ ------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche cinque settori con informazioni e consigli quotidiani, oltre ad un sito di consulenza finanziaria, tutti editi dall'Aduc: - Usi & Consumi http://www.aduc.it/dyn/ucquot/ Notizie dal mondo - Droghe http://droghe.aduc.it Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realta', ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. - Salute http://www.aduc.it/dyn/salute/ Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo puo' disporre della propria salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualita', etc. Ogni settimana viene edita una newsletter. - Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria http://investire.aduc.it Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e' stato pubblicato nel periodo - Telecomunicazioni http://www.aduc.it/dyn/tlc i diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia ------------------------------------------EDITORIALE Gioco. Come lo Stato tassa gli italiani rendendoli contenti Tassare gli italiani e renderli contenti? Si puo'. Lo fa lo Stato con i vari giochi (new slot, lotterie, ecc.). In questo momento di difficolta' economica il risparmiatore si fa prendere dal panico, vende quello che non dovrebbe, si appella ai santi o gioca. Circa 30 milioni di italiani, gioca. Lo scorso anno furono giocati oltre 47,5 miliardi di euro e ai giocatori ne sono andati 38,5 miliardi. Sempre lo scorso anno, le entrate fiscali totali relative ai giochi sono state pari a 12 miliardi e 817 milioni di euro: una Finanziaria! Nei primi sette mesi di quest'anno sono stati giocati qualcosa come 30,5 miliardi di euro. Con questo ritmo, a fine anno, gli italiani si giocheranno circa 52 miliardi di euro. Contenti gli italiani di giocare sperando nella fortuna. Arcicontento lo Stato che incamera introiti miliardari. E' la quadratura del cerchio! (Primo Mastrantoni) ------------------------------------------- LA SCHEDA PRATICA Autovelox & co: una guida Il Ministero dell'Interno ha recentemente pubblicato una Direttiva (del 14/8/09) allo scopo di migliorare la sicurezza stradale e diminuire il numero di incidenti causati da eccessiva velocita'. Tra le altre cose, la Direttiva detta istruzioni operative per l'utilizzo degli apparecchi di rilevazione della velocita', si' da regolare, uniformare ed ottimizzare le attivita' di controllo. Si tratta di una sorta di "riassunto" di tutte le norme esistenti sul tema, che qui riportiamo con nostre integrazioni, anche giurisprudenziali. APPARECCHI RILEVATORI DELLA VELOCITA' Possono essere fissi o mobili, e rilevare la velocita' istantanea o media (tutor). Devono essere approvati (omologati) dal Ministero dei trasporti. I fissi sono solitamente omologati per il funzionamento automatico senza la presenza dei vigili, e possono essere installati solo su determinate strade (vedi piu' avanti). Per i mobili presidiati o utilizzati direttamente dalla polizia non ci sono particolari limitazioni, li si puo' trovare su qualsiasi strada. Gli apparecchi di misurazione della velocita' non sono soggetti a taratura periodica in senso tecnico, poiche' la normativa (legge 273/91) riguarda soltanto i controlli metrologici effettuati su apparecchi di misura di tempo, distanza e massa. Devono pero' essere sottoposti a controlli di funzionalita' con periodicita' precisata dal costruttore nel manuale d'uso. Sia per gli apparecchi fissi che mobili il controllo deve comunque avvenire come minimo con cadenza annuale, da parte del costruttore -se abilitato- o dai centri di taratura. Sul fatto che non sia necessaria la taratura del singolo apparecchio (concetto ribadito piu' volte dal Ministero) si e' espressa anche la Cassazione con sentenza 16757/07. Fanno fede, e sono sufficienti, le omologazioni del modello-tipo e le verifiche periodiche fatte nei termini previsti dai manuali d'uso. Sul tema "carenza di controlli", "mafunzionamenti", "difetti di costruzione" degli apparecchi, merita citare alcune altre sentenze di Cassazione (12843/09 e 13114/09), che sanciscono come sia a carico del ricorrente la prova a sostegno (non basta una mera affermazione o ipotesi). Ne' in tal senso conta la mancata indicazione, sul verbale, di frasi che attestino che la funzionalita' del singolo apparecchio sia stata sottoposta a controllo preventivo e costante durante l'uso. Esse non sono obbligatorie. Le omologazioni ministeriali dispongono le modalita' d'uso (automatico o manuale), l'obbligo di presidio da parte delle pattuglie, le periodicita' di controllo. I piu' diffusi apparecchi che possono funzionare in modalita' automatica senza la presenza degli agenti (quindi senza obbligo di fermo) sono: VELOMATIC 512: decreto omologazione 8 aprile 2009 n.35388 TRAFFIPHOT III: decreto omologazione 24 dicembre 2004 n.4130 AUTOVELOX 104/E: decreto omologazione 27 giugno 2006 n.903 con successive estensioni AUTOVELOX 104/C-2: decreto omologazione 16 maggio 2005 n.1123 e successive estensioni AUTOVELOX 105 SE: decreto omologazione 16 maggio 2005 n.1122 e successive estensioni MULTARADAR S580: decreto omologazione 12 marzo 2009 n.1281 CELERITAS: decreto omologazione 12 marzo 2009 n.1279 TRAFFIC-OBSERVER LMS-6: decreto omologazione 11 luglio 2008 n.57772 SICVE (tutor): decreto omologazione 24 dicembre 2004 n.3999 e successive estensioni etc.etc. Per visionare i decreti di omologazione: http://www.trasporti.gov.it/page/NuovoSito/site.php?p=cm&o=vd&id=3087 UTILIZZO Tutti gli apparecchi possono essere utilizzati unicamente dagli organi che svolgono funzione di polizia stradale, quindi da - in via principale Polizia Stradale della Polizia di Stato; - Polizia di Stato; - Arma dei carabinieri; - Corpo della guardia di finanza; - Corpi e ai servizi di polizia provinciale, nell'ambito del territorio di competenza; - Corpi e ai servizi di polizia municipale, nell'ambito del territorio di competenza; - funzionari del Ministero dell'interno addetti al servizio di polizia stradale; - Corpo di polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato, in relazione ai compiti di istituto. (si vedano art.11 e 12 comma 1 c.d.s.) I suddetti organi devono anche redigere e sottoscrivere i verbali, nonche' convalidare le foto fatte dagli apparecchi. Alle societa' private possono essere affidate unicamente attivita' sussidiarie all'accertamento, quali -per esempio- la rimozione dei rullini fotografici, lo sviluppo e la stampa delle foto (alla presenza di un operatore dell'organo di polizia), la memorizzazione dei dati e la predisposizione degli stampati per le procedure di notifica (compresi i verbali). Durante i rilevamenti possono inoltre essere utilizzate prestazioni di personale tecnico. Gli apparecchi possono anche non essere non di proprieta' dell'organo utilizzatore, ma anche: - presi in locazione o leasing da societa' i cui contratti prevedono anche la manutenzione; - presi in comodato da altre amministrazioni o dagli enti proprietari o concessionari delle strade, con contratti che possono prevedere anche la manutenzione. Alla velocita' rilevata va applicata una percentuale di riduzione del 5% di minimo 5 km/h POSIZIONAMENTO Gli apparecchi fissi a funzionalita' automatica (a distanza) possono essere installati su autostrade e strade extraurbane principali (rispettivamente tipo A e B). Per le strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (tipo C e D) occorre la disposizione del Prefetto, che deve individuare i tratti di tali strade ove puo' essere possibile l'attivita' di controllo remoto del traffico (vedi Art.4 Dl 121/2002). Sulle strade urbane di quartiere e locali (tipo E ed F) non e' invece consentito l'uso di apparecchi automatici. Su di esse e' possibile solo attivita' di controllo con intervento diretto della polizia (anche attraverso apparecchi a rilevazione manuale). Ricordiamo che per gli apparecchi a funzionalita' automatica a distanza, stante apposita omologazione, non e' obbligatoria la presenza degli agenti e non e' prevista la necessita' di fermare il veicolo, in deroga a quanto prevede in modo generico il c.d.s. (vedi piu' avanti). Stessa cosa per gli apparecchi mobili a funzionalita' automatica. In questo caso gli apparecchi possono essere alloggiati dentro un'auto in sosta fuori della carreggiata, oppure su cavalletti o su strutture removibili. Gli apparecchi mobili utilizzati con la presenza degli agenti (compresi quelli ad uso manuale) possono invece essere usati su tutte le strade, sia urbane che extraurbane, e sulle autostrade. Con una differenza. Sulle autostrade, strade extraurbane principali nonche' su strade extraurbane secondarie ed urbane di scorrimento segnalate dal Prefetto, non e' necessaria la contestazione immediata ne' che sul verbale siano precisate le motivazioni del mancato fermo (basta il riferimento al Cds art. 201 o al decreto prefettizio, vedi piu' avanti). Sulle altre strade, quindi quelle urbane, locali e in generale quelle non segnalate dal Prefetto, la contestazione differita e' ammessa solo se l'apparecchio -direttamente controllato dall'agente di poliziaconsente l'accertamento solo dopo che il veicolo e' passato, oppure se sia impossibile fermare lo stesso in tempo utile, nei modi regolamentari e in sicurezza. In questi casi il verbale deve richiamare l'art.201 comma 1 bis lettera e) del codice della strada (che prevede questi casi di deroga all'obbligo di fermo) e deve citare le modalita' di controllo che legittimano il mancato fermo. Ricordiamo anche che le pattuglie, cosi' come le auto sulle quali sono eventualmente posti gli apparecchi, devono risultare ben visibili, oltre che segnalate (vedi piu' avanti). In tutti gli altri casi diversi da quelli ora detti, la contestazione deve essere immediata, quando possibile, ed il verbale deve eventualmente indicare con chiarezza le motivazioni del mancato fermo. Nota importante: Le strade extraurbane che attraversano un centro abitato diventano, a seconda delle loro caratteristiche e a prescindere da chi ne abbia la proprieta' e la gestione, urbane di scorrimento, urbane di quartiere o locali. Nel primo caso gli apparecchi automatici potrebbero essere installati solo dietro autorizzazione del Prefetto. Negli ultimi due casi, invece, non sarebbe possibile alcuna rilevazione automatica. SEGNALAZIONE Il codice della strada prevede che le postazioni di controllo e rilevazione della velocita' siano preventivametne segnalate e ben visibili. Anche le pattuglie eventualmente presenti devono essere ben visibili. L'indicazione della segnalazione, inoltre, deve apparire anche sul verbale (Ministero trasporti, pareri del 4/3/08 e 4/2/08). A seguito della riforma del 2007 (d.l. 117/07) il Ministero dei trasporti ha pubblicato un decreto (DM 15/8/07) che ha definito le modalita' di segnalazione. Devono essere segnalati tutti i dispositivi di rilevamento che funzionano da “fermi”, ovvero autovelox (fissi o mobili), telelaser, etc.. Sono esclusi i sistemi di rilevamento “a inseguimento”, ovvero utilizzati da un'auto o moto in movimento. La segnalazione puo' avvenire con cartelli stradali temporanei o permanenti, segnali luminosi a messaggio variabile oppure dispositivi di segnalazione luminosa installati su veicoli. Per le postazioni mobili possono essere utilizzate segnalazioni fisse solo se il posizionamento della postazione sia stata pianificata e NON abbia carattere occasionale ma avvenga con una certa sistematicita'. Essi devono essere di forma rettangolare di dimensione e colore variabile a seconda del tipo di strada, in conformita' con le disposizioni del regolamento attuativo degli articoli 39 e 41 del codice della strada. Sul pannello rettangolare deve essere riportata l'iscrizione “controllo elettronico della velocita'” oppure “rilevamento elettronico della velocita'” , eventualmente integrata con il simbolo o la denominazione dell'organo di polizia stradale che attua il controllo. I segnali luminosi installati sulle autovetture possono contenere iscrizioni sintetiche tipo “controllo velocita'” oppure “rilevamento velocita'”. Nessuna norma fissa distanze minime precise tra il segnale e l'apparecchio rilevatore. Viene solo detto che i segnali devono essere posizionati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove avviene la rilevazione, in modo da garantire il tempestivo avvistamento della postazione di controllo, sia in relazione al tipo di strada che alla velocita' locale predominante. La distanza massima e', in ogni caso, 4 km. Tuttavia il ministero dell'interno ha ribadito (*) che si possano prendere in considerazione, per stabilire la distanza “adeguata”, le distanze minime indicate nel regolamento attuativo dell'art.39 del codice della strada per i segnali di prescrizione, ovvero 250 metri sulle autostrade e strade extraurbane principali, 150 metri sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento (con velocita' superiore a 50 km/h) e 80 metri sulle altre strade. Si dovrebbe evitare che tra il segnale e la postazione di rilevamento vi siano intersezioni che comporterebbero la ripetizione dello stesso. Tuttavia, se cio' avviene, la ripetizione e' necessaria. Non e' invece previsto che vi siano apposti segnali indicanti la “fine” della prescrizione. Tale interpretazione e' stata confermata anche dal Ministero dei Trasporti (parere del 21/4/09), che ha precisato anche che le modalita' operative di controllo devono essere stabilite dal Prefetto. Sui box che contengono gli apparecchi fissi devono essere collocati dei cartelli di indicazione. Se la postazione e' situata sopra il livello della strada il segnale e' apposto sul portale su cui gli apparecchi sono installati. Rilevante la sentenza di Cassazione penale n.11131/09 che ha evidenziato, per alcuni casi calabresi di autovelox nascosti e non segnalati, il reato di truffa. Qui il nostro osservatorio legale sul caso: http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=258225 (*) Circolare del 20/8/2007 e Direttiva 14/8/2009 CONTESTAZIONE IMMEDIATA O DIFFERITA? Come gia' visto, norme, disposizioni varie e giurisprudenza hanno sempre di piu' affrancato l'apparecchio autovelox -soprattutto quello omologato per uso automatico- dal generico obbligo di fermo e dalla necessita' di presidio da parte delle pattuglie di polizia. Vediamo il quadro. Prima di tutto e' lo stesso codice della strada, all'art. 201 comma 1 bis, ad elencare tra i casi per i quali la contestazione immediata non e' "necessaria" : - lettera e) del comma 1 bis: accertamento della violazione per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento direttamente gestiti dagli organi di Polizia stradale e nella loro disponibilita' che consentono la determinazione dell'illecito in tempo successivo poiche' il veicolo oggetto del rilievo e' a distanza dal posto di accertamento o comunque nell'impossibilita' di essere fermato in tempo utile o nei modi regolamentari (in pratica gli apparecchi usati manualmente, come i telelaser); - lettera f) del comma 1 bis: accertamento effettuato con i dispositivi di cui all'art.4 del Dl 121/2002, convertito nella legge 168/2002 (in pratica gli autovelox a funzionamento automatico installati su autostrade e strade extraurbane principali, nonche' su extraurbane secondarie e urbane segnalate dal Prefetto). Il concetto e' ulteriormente ribadito anche dal Dl 121/2002, allo stesso art.4. L'art.201 comma 1ter stabilisce anche che per gli apparecchi ad utilizzo automatico non e' necessaria la presenza della polizia, stante adeguata omologazione. Anche la regola generale secondo cui sul verbale devono essere riportate le motivazioni del mancato fermo ha le sue piccole deroghe. Nel caso di apparecchio a funzionamento automatico a distanza puo' infatti bastare la citazione della legge (art.201 c.d.s. comma 1 bis lettera f), mentre nei casi di utilizzo di apparecchi ad uso manuale -dove deve in qualche modo giustificarsi l'impossibilita' - possono essere inserite frasi che si riferiscono all'impossibilita' di fermare il veicolo per motivi di sicurezza, in tempo utile, o al fatto che la determinazione dell'illecito e' successiva al passaggio dello stesso. In questi casi potrebbe bastare la citazione dell'art.201 c.d.s. comma 1 bis lettera e) con la descrizione del tipo di controllo effettuato. Nel caso di strade extraurbane secondarie ed urbane segnalate dal Prefetto, la motivazione puo' anche far riferimento al decreto prefettizio che autorizza l'uso del dispositivo su quella strada e prevede per essa la deroga all'obbligo di fermo (ai sensi dell'art.4 del Dl 121/2002). In pratica, la contestazione immediata rimane obbligatoria solo per gli autovelox mobili gestiti direttamente dalla polizia sulle strade urbane o locali e su quelle extraurbane e urbane di scorrimento non segnalate dal Prefetto. In questo caso vale la regola generale per cui sul verbale devono essere riportate le chiare motivazioni dell'eventuale mancato fermo. Quando avviene il fermo del veicolo e la contestazione immediata, non e' ovviamente necessario sviluppare foto o filmati. Questi supporti rappresentano semmai una documentazione ulteriore, ma non indispensabile, ai fini della prova dell'avvenuto illecito. Il fermo del veicolo, inoltre, puo' avvenire anche da parte di una pattuglia posta successivamente a quella che ha rilevato l'infrazione, con comunicazione via radio delle risultanze dal monitor dell'apparecchiatura. Sul verbale devono apparire, in ogni caso, i nomi degli agenti che hanno effettuato l'accertamento (si veda in proposito anche la sentenza di Cassazione n.15774 del 3/7/09). FOTO, FILMATI e PRIVACY Le foto o i filmati prodotti dalle apparecchiature non devono mai essere allegati al verbale. Se il soggetto multato vuole puo' visionarli. Queste "prove" , qualora contengano gli estremi identificativi del veicolo- devono essere conservate dagli organi di polizia stradale secondo le disposizioni in materia di privacy, per un periodo di tempo coincidente almeno con la definizione dell'accertamento (pagamento della multa o conclusione dell'eventuale ricorso o della procedura di riscossione). Le disposizioni della tutela della privacy valgono, ovviamente, anche qualora le funzioni di sviluppo e stampa vengano affidate a ditte private. Per motivi di privacy, nel caso di rilevazione automatica non si possono fare riprese frontali del veicolo. Esse sono consentite solo se la rilevazione e' effettuata con dispositivi laser e vi e' la contestazione immediata. DUE PAROLE SULLE "TRUFFE AUTOVELOX" Le recenti cronache hanno evidenziato diversi e diffusi casi di truffe (o ipotetiche tali) perpetrate con apparecchi autovelox. In alcuni casi si e' trattato di indagini penali e sequestri dovuti a presunte irregolarita' negli appalti tra ditte fornitrici degli apparecchi e enti comunali. In altri gli apparecchi sequestrati non erano conformi alle norme o alle autorizzazioni rilasciate dal Ministero, erano installati dove non potevano, erano usati in maniera irregolare oppure erano nascosti e non segnalati. I casi sono quindi diversi e vanno valutati in modo specifico, ovviamente, magari con l'aiuto di comitati o associazioni locali. Come regola generale, se l'apparecchio che ci ha multato rientra tra quelli "indagati" e' possibile far ricorso al giudice di pace se non si e' ancora pagato e se non sono decorsi i termini per contestare (60gg dalla notifica). In caso contrario la cosa diventa difficile perche' il verbale non e' piu' impugnabile per legge. Occorrerebbe quindi attendere la conclusione delle indagini e magari costituirsi parte civile nel processo penale, con lo scopo di ottenere il risarcimento del danno. Cio' tenendo nel frattempo sott'occhio le varie iniziative locali, comprese quelle dell'amministrazione comunale. LINK UTILI - Testo della direttiva e dell'Allegato 1 (operativo) http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/16/0142_direttiva_velocita.pdf http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/16/0141_allegato_direttiva.pdf Schede collegate - MULTE PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA: IL VERBALE E LA SUA NOTIFICA http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40773 - MULTE PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA: LE SANZIONI E IL PAGAMENTO http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=57754 - MULTE PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA: COSA FARE (pagamento o ricorso) http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40753 (Rita Sabelli) ------------------------------------------LA PULCE NELL'ORECCHIO Quindicinale di riflessione per mettere il dubbio, con l'informazione, su alcune certezze di: Annapaola Laldi La strega di Mühldorf. Ovvero: Quando un arcivescovo chiede perdono a Dio e all'umanita' "L'errore giudiziario, che e' costato la vita a Maria Pauer, condannata a morte nell'ultimo processo di questo genere celebrato nel territorio dell'allora principato arcivescovile di Salisburgo, rappresenta un crimine orrendo, nel quale anche la chiesa di allora e' coinvolta, e non solo a causa delle persone che vi hanno agito. Non si puo' minimizzare alcunche', ma occorre affrontare la disumanita' di questa realta' storica e chiedere perdono a Dio e agli esseri umani per questa atrocita'. Al contempo occorre trarre da cio' un insegnamento e assumersi la responsabilita' per le persone dei nostri giorni affinche' alla loro dignita' quali immagini di Dio sia prestata tutta la dovuta attenzione". Questo il cuore della dichiarazione dell'arcivescovo di Salisburgo Alois Kothgasser, il 18 giugno 2009, in occasione della presentazione ufficiale del dramma storico "La strega di Mühldorf", che e' poi andato in scena a Salisburgo dal 6 all'8 agosto scorsi con grande successo di pubblico e di critica. La "strega di Mühldorf"... Aveva 15 anni. Era piena di vita. Allegra e spensierata. E quando, quella mattina del 25 gennaio 1749, comincio' un'inspiegabile sarabanda nella casa del maniscalco Alting di Mühldorf, dove la ragazzina faceva la servetta, a Maria Pauer prese la ridarella. Usci', si', anche lei con gli altri dalla casa, dove tutt'a un tratto, di mattina, si erano sentiti rumori strani e gli oggetti avevano preso a volare per l'aria, compresi i pesanti martelli dell'officina. Ma rideva. E a quell'atteggiamento infantile gia' imperdonabile per chi si era spaventato a morte, si aggiunse -cosi' dicono le testimonianze- qualcosa di peggio: nella casa vuota tornata tranquilla, appena ci rimise piede lei … ricomincio' la sarabanda. E la mente dei padroni e dell'altra servitu' ando' ad altre stranezze che, ora che ci pensavano … ma certo, erano accadute quando lei era presente… E allora: si', e' lei, e' lei. La strega! E fu cosi' che il 27 gennaio 1749 comincio' per questa ragazzina un incubo tremendo durato 616 giorni (e notti) -incatenata, fino al 31 marzo, nella buia "cella delle streghe" del municipio di Mühldorf, e poi nel carcere di Salisburgo, dato che all'epoca la cittadina bavarese era un'enclave dell'omonimo principato arcivescovile e solo il tribunale della capitale poteva comminare la condanna a morte. Finche' forse -ed e' amaro dirlo- finalmente, il 6 ottobre 1750 le fu tolta la vita con la pena riservata alle streghe, la decapitazione seguita dall'incenerimento del cadavere sul rogo. Tutto il processo -l'ultimo dei circa 250 processi per stregoneria che si svolsero in questo principato ecclesiastico fra il VXII e il XVIII secolo- fu verbalizzato con scrupolosa precisione, ragion per cui e' bastato un esperto di documenti del XVIII secolo per farne la trascrizione e rendere possibile la lettura delle 557 domande (e relative risposte) dei giudici di Mühldorf e delle ulteriori 317 domande dei giudici di Salisburgo. Dalla lettura di questi verbali emerge che, se la ragazzina Maria Pauer non fu sottoposta a tortura fisica, subi' pero' una non meno orrenda tortura mentale basata sul crescendo delle insinuazioni e delle suggestioni impostele dai giudici, che, naturalmente, unite alle atroci condizioni detentive, minarono la sua vitalita'', portandola a una grave confusione mentale ed apatia. Eppure, sola contro tutti, in un mondo che doveva esserle diventato un autentico inferno, si difese finche' pote' dall'accusa di commercio col diavolo e non abiuro' mai la fede. Tuttavia questo fatto, cosi' come l'evidente fragilita' delle accuse e l'assenza di vere prove, che hanno portato anche l'arcivescovo di oggi a parlare di "errore giudiziario" e a chiederne perdono a Dio e all'umanita', furono considerati insignificanti dal pastore della chiesa salisburghese di allora: infatti il principe arcivescovo, conte Andreas Jakob Dietrichstein, non volle concedere la grazia alla sventurata ragazza. …e l'arcivescovo di Salisburgo (260 anni dopo) Di tutto il prezioso lavoro di trascrizione e pubblicazione degli atti del processo a Maria Pauer avrebbero usufruito solo pochi studiosi o amatori se esso, come gia'' accennato, non avesse fornito la base per il testo del dramma storico messo in scena, fin dal 2003, da una compagnia amatoriale di Mühldorf. L'invito dell'Assessorato alla Cultura del Land a presentare il dramma a Salisburgo proprio nel periodo consacrato al famoso Festival internazionale ha messo in movimento un "circolo virtuoso" di approfondimenti e riflessioni su questa pagina della storia salisburghese che, nelle diverse dichiarazioni delle autorita'' civili e religiose, e' stata definita "oscura" o "tremenda" e che, come ha notato uno storico, non e' stata scritta nei "secoli bui" del Medioevo, ma appena cinque-sei anni prima della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart. Questa volta il sommo pastore della chiesa di Salisburgo ha preso veramente a cuore il triste episodio, ospitando sul sito della diocesi diverse informazioni sull'opera teatrale (vedi articoli -con traduzione- e link in nota), assicurando la partecipazione di suoi rappresentanti a conferenze stampa e tavole rotonde sul dramma e il fatto storico su cui si basa, ricevendo la compagnia teatrale e, non da ultimo, rilasciando dichiarazioni molto importanti. Ed e' proprio su queste sue serie, sofferte, impegnative dichiarazioni che voglio adesso soffermarmi, perche', a mio avviso, rappresentano una novita' positiva nel quadro della chiesa cattolica. Infatti, il settantaduenne salesiano Alois Kothgasser, arcivescovo di Salisburgo dal novembre 2002 (per elezione diretta del Capitolo del Duomo e successiva conferma pontificia), ha definito la condanna a morte di Maria Pauer non soltanto un "errore giudiziario", ma anche un "crimine orrendo, nel quale anche la chiesa di allora e' coinvolta, e non solo a causa delle persone che vi hanno agito". E ha anche aggiunto: " Non si puo' minimizzare alcunche', ma occorre affrontare la disumanita' di questa realta' storica e chiedere perdono a Dio e agli esseri umani per questa atrocita'". Per prima cosa va detto che l'atto dell'arcivescovo segue sostanzialmente la scia dei numerosissimi analoghi atti che hanno caratterizzato, fin dall'inizio, il pontificato di Giovanni Paolo II e che hanno trovato una cornice sistematica nella riflessione della Commissione teologica internazionale voluta da Joseph Ratzinger e da lui approvata e pubblicata il 7 marzo 2000 (Memoria e riconciliazione. La Chiesa e le colpe del passato -da ora in poi: MR). L'arcivescovo di Salisburgo, come risulta, ha messo in pratica quanto raccomandato da questo documento, quando esso dice: "La lettura credente si servira'' […] di tutti i possibili contributi offerti dalle scienze storiche e dai metodi interpretativi", e, poi, citando da un discorso di Giovanni Paolo II del 1° settembre 1999, afferma che la Chiesa "non teme la verita' che emerge dalla storia ed e' pronta a riconoscere gli sbagli la' dove sono accertati, soprattutto quando si tratta del rispetto dovuto alle persone e alle comunita'" (MR, 4.2). Gli esperti, infatti, hanno potuto rilevare che la sentenza era senz'altro possibile stando al diritto vigente all'epoca, ma era stata tuttavia "eccessiva, a causa dell'insignificanza delle prove addotte per il comportamento illecito della servetta". E cio' trasforma la sentenza di morte in un tragico errore giudiziario. Chiedendo perdono per il quale l'arcivescovo esercita ancora una volta una facolta' riconosciutagli dallo stesso documento vaticano, quando esso afferma: "[…] a nome delle Chiese locali potranno dar voce alle eventuali confessioni di colpa e richieste di perdono i rispettivi Pastori" (MR 3,4). E allora, dove sta la novita'? Le novita' ci sono e, secondo me, non sono di poco conto. E consistono in tre punti, fra cui due passaggi della dichiarazione, cioe' quando si rileva esplicitamente che in quel "crimine orrendo" e' coinvolta "la chiesa di allora, e non solo a causa delle persone che vi hanno agito", e poi quando si esprime la necessita'' di "chiedere perdono a Dio e agli esseri umani per questa atrocita'". Qui Kothgasser si dimostra piuttosto innovativo rispetto alle linee dettate dal documento gia' citato (che, sia ben chiaro, e' senz'altro autorevole ma non blindato dalla pretesa di infalliblita'). In primo luogo, Kothgasser si e' preso a cuore il processo a una donna accusata distregoneria. Mi risulta -ma se verro' smentita con dati di fatto documentati saro' ben lieta di prenderne pubblicamente atto- che da parte delle autorita' ecclesiastiche non vi sia mai stata un'esplicita confessione di colpa e richiesta di perdono per i processi alle streghe. E posso aggiungere, questa volta senza tema di smentita, che tutta la sofferenza inflitta dalla Chiesa nel corso dei secoli alle donne in diversi modi, sia per un malinteso dettato biblico, sia, come nota lo stesso arcivescovo, per la persistenza di influssi pagani nel cristianesimo, e' stata liquidata con pochissime parole anche nella solenne celebrazione della "Giornata del perdono" in San Pietro nella prima domenica di Quaresima del 2000(12.3.2000) (Allegato 3 http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/Giornata_del_perdono-All3.pdf). Infatti, in quell'occasione, ai peccati contro le donne non e' stato neppure dedicato un capitolo tutto per loro, ma esse si ritrovano nella rubrica intitolata "Confessione dei peccati che hanno ferito la dignita' della donna e l'unita' del genere umano", dove peraltro e' stata loro concessa una riga su cinque: "preghiamo per le donne troppo spesso umiliate ed emarginate". Punto. E a capo. In secondo luogo, Kothgasser afferma esplicitamente che in quel "crimine orrendo" della condanna e messa a morte di Maria Pauer e' coinvolta "la chiesa di allora, e non solo a causa delle persone che vi hanno agito". E cosi' dicendo si discosta proprio dalla distinzione effettuata nel documento vaticano del 2000 fra la Chiesa, madre e sempre santa, e i suoi figli che possono, loro si', essere peccatori e commettere veri e propri delitti, e dei cui errori, appunto come madre amorevole, la Chiesa si fa carico e chiede perdono. Questa distinzione, che per certi versi si ispira alla visione della Chiesa del Vaticano II, permea tutto il documento del 2000, per condensarsi in questo passo: "[…] la Chiesa si riconosce esistenzialmente santa nei suoi santi: mentre pero' si rallegra di questa santita'' […], si confessa non di meno peccatrice, non in quanto soggetto del peccato, ma in quanto assume con solidarieta' materna il peso delle colpe dei suoi figli […]" (MR, 3.4). E d'altra parte, anche nella gia' ricordata liturgia del 12 marzo 2000, non si parla mai di errori e peccati della Chiesa come istituzione, bensi' ci si riferisce a "uomini di Chiesa (che) […] hanno talora fatto ricorso a metodi non evangelici", oppure a "cristiani (che) hanno sconfessato il Vangelo e […] hanno violato i diritti di etnie e di popoli […]", e cosi' via. Qui, invece, si dice che proprio la Chiesa di Salisburgo di allora ha contribuito a compiere quel "crimine orrendo". E che questo fatto non si puo' edulcorare. Questa coraggiosa affermazione, secondo me, e' molto realistica e logica perche' la Chiesa, qui ed ora, è una società pienamente umana, soggetta ed esposta proprio anche come gruppo a tutte le fragilità e le debolezze umane. Qualcosa del genere, del resto, la sosteneva anche Tommaso d'Aquino; il "doctor angelicus", infatti, nella sua Summa Theologiae, ricordava che la Chiesa in pellegrinaggio slla terra non era esente dai peccati e che, per avere la "Chiesa gloriosa", bisognava aspettare di essere nella "patria celeste" (Summa Theol., III, q.8, a.3 ad 2). Il terzo e ultimo punto originale nella dichiarazione di Kothgasser e' il fatto che egli chiede perdono a Dio e agli esseri umani. Infatti, tutte le richieste di perdono fatte a partire dal pontificato di Giovanni Paolo II, e anche quelle della "Giornata del perdono", sono rivolte esclusivamente a Dio e non hanno mai come destinatari gli esseri umani che sono stati vittime degli errori della Chiesa, pardon, dei cristiani o degli ecclesiastici. Ecco, dunque, la novita' che ci arriva da questo arcivescovo: un atteggiamento che prende in seria considerazione gli esseri umani, anche i piu' umili e reietti (come, per l'appunto, una servetta ritenuta strega), chiedendo loro perdono, che si pone con umilta' e coraggio di fronte agli eventi dolorosi e vergognosi del passato e che cerca di fare tesoro del loro insegnamento. Un uomo cosi' -e' lecito crederlopuo' instaurare con le persone di oggi, a prescindere dalla loro posizione rispetto alla chiesa o alla religione, un dialogo fecondo perche' basato sul rispetto sincero dell'interlocutore che, secondo la sua fede, e' portatore dell'immagine di Dio e merita sempre la massima attenzione. A una persona cosi', mi sembra, non si puo' rispondere che con altrettanta sincera apertura della mente e del cuore.Non resta quindi che augurarsi, per il bene di tutti quanti, che un simile atteggiamento si diffonda sempre di più nella Chiesa cattolica, anche in quella italiana. APPENDICE: Grazie alla gentilezza del Vicario episcopale di Salisburgo, sono in grado di offrire la dichiarazione completa dell'arcivescovo Kothgasser, che è stata letta dallo stesso vicario nel corso della conferenza stampa del 18 giugno 2009: "- L'errore giudiziario, che e' costato la vita a Maria Pauer, condannata a morte nell'ultimo processo di questo genere celebrato nel territorio dell'allora principato arcivescovile di Salisburgo, rappresenta un crimine orrendo, nel quale anche la chiesa di allora e' coinvolta, e non solo a causa delle persone che vi hanno agito. Non si puo' minimizzare alcunche', ma occorre affrontare la disumanita' di questa realta' storica e chiedere perdono a Dio e agli esseri umani per questa atrocita'. Al contempo occorre trarre da cio' un insegnamento e assumersi la responsabilita' per le persone dei nostri giorni affinche' alla loro dignita' quali immagini di Dio sia prestata tutta la dovuta attenzione. - Lo sfondo di questo crudele evento e' rappresentato da un'immagine magica di Dio e dell'essere umano, immagine che non trova fondamento nella tradizione biblico-cristiana, ma presenta radici pagane. A cio' e' collegato il compito di applicarci ancor di piu' nell'annuncio dell'immagine cristiana di Dio e dell'essere umano e di impegnarci fortemente, a livello teologico, affinche' la fede in Dio sia mantenuta libera da elementi che sono irrazionali e hanno in dispregio il genere umano. - Oggi tutto il nostro impegno deve essere profuso per l'attuazione dei diritti umani e - sulle basi di essi - per un'ordinata amministrazione della giustizia, e questo non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo. Riconoscere cio' e' insegnamento della Chiesa e della sua dottrina sociale: 'La chiesa si sente essa stessa ferita quando i diritti dell'essere umano, chiunque sia e dovunque si trovi, vengono ignorati e violati' (dal Discorso di Paolo VI all'ONU il 4 ottobre 1965)". NOTA Le traduzioni degli articoli pubblicati sul sito dell'arcidiocesi di Salisburgo, col testo tedesco in calce si trovano nei seguenti allegati Allegato 1: articolo del 19 giugno 2009 http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/Strega_Muhldorf-All1.pdf Allegato 2: articolo del 7 agosto 2009 http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/pulce/Arcidiocesi-TRADUZIONE-All2.pdf Link degli articoli originali sul sito dell'arcidiocesi di Salisburgo (in tedesco): Articolo del 19 giugno 2009: http://www.kulturschuppn.de/Dateien/2009/Salzburg/Erzdiazioese%20Salzburg%20Sommertheater.pdf Articolo del 7.8.2009: http://www.kirchen.net/portal/page.asp?id=14965 Link della sintesi del processo a Maria Pauer (in tedesco): http://www.muehldorf.de/stadt/pdf/Hexenprozess_Faltblatt.pdf Link dei documenti pontifici sul perdono: Il documento del 7 marzo 2000 "Memoria e riconciliazione" e la liturgia della "Giornata del perdono" del 12 marzo 2000 si trovano a questo indirizzo: http://www.vatican.va/jubilee_2000/jubilevents/events_day_pardon_it.htm Sulle richieste di perdono di Giovanni Paolo II (e del suo successore), merita leggere il testo della conferenza che il vaticanista Luigi Accattoli tenne il 6 giugno 2007 ai "Mercoledi' della Cattolica": "Quando il papa chiede perdono": http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=430 La citazione di san Tommaso viene dalla Summa Theologiae, III., q.8, a. 3 ad 2: "Che la Chiesa sia gloriosa, senza macchia ne' ruga, e' lo scopo finale verso cui tendiamo in virtu' della passione di Cristo. Cio' si avra' pertanto solo nella patria eterna, e non gia' nel pellegrinaggio; qui [...] ci inganneremmo se dicessimo di non aver alcun peccato". A me questa affermazione sembra piuttosto chiara nel senso che la Chiesa, nella sua vita terrena, e' esposta a sbagliare, ma il documento vaticano del 7 marzo 2000 la usa, con un certo contorsionismo mentale, per corroborare l'idea che la Chiesa e' perfetta fin da ora e che, in quanto tale, non puo' peccare; a peccare sono i suoi figli (MR 3.3.). Voglio aggiungere solo che so bene che il termine "peccato" non si identifica del tutto con "errore", ma questa e' un'altra storia. ------------------------------------------MEDICARE? Quindicinale sulle politiche della salute. Informazione, dubbi sul mondo scientifico e sui problemi globali di: Giuseppe Parisi Sfide del futuro. Morire di sete Il "nuovo Hitler", le "fontanelle del futuro" e la "CocaCola" Mi ha suggestionato la notizia riportata qui sotto, schiarendomi la memoria su altre passate http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_22/troppo_grassa_deve_pagare_doppio_in_aereo_4357d4e8-8f1 0-11de-b751-00144f02aabc.shtml La notizia, in "memoria indelebile", era stata registrata durante la presidenza di George W. Bush, con la "Legge Tassa", ai cittadini Americani oversize. Mi chiedevo come fosse immaginabile, per un cittadino, in una societa' come quella Americana, con le luci di Las Vegas al forte sapore di publicita', di patatine, di hamburger, la vita trascorsa "fast food stile "junky food", la "CocaCola" dai rubinetti a posto dell'acqua, potersi mantenere in forma e pertanto in buona salute. Invece di "tassare" le bevande analcoliche "soft–drinks" come la "CocaCola", nel tentativo di scoraggiarne l'uso, oltremodo producendo una tassa aggiuntiva per chi produce la "salutare light-drink", quindi maggiori entrate per il Tesoro disponibili per l'intera collettivita', George W. Bush, il signore del "preventivare tutto" anche le guerre preventive, rimetteva i peccati alle parti piu' deboli e malcapitate, un vero "uomo delle Lobby". In una Sanita' pubblica, dove viene riversato e condotto alla intera collettivita' il costo delle singole prestazioni di ogni singolo individuo, giustificherebbe ancora di piu' l'inasprimento sanzionatorio nei confronti di coloro i quali sono direttamente responsabili dei fattori limitanti o, peggio, aggravanti la salute collettiva e individuale. Veniamo sanzionati perche' guidiamo senza "cinture di sicurezza", il motorino senza "il casco" giustamente, (il danno personale determina un grave costo che va a spalmarsi sul costo della intera collettivita'). Il concetto non vale se ad esserne interessate sono "multinazionali sensibili", in una sola parola, come dicono gli Americani, le potenti "lobby", che hanno la economica possibilita' di erodere tutto cio' che e' possibile erodere. Proprio in questi giorni arriva a George W. Bush una "lezione di stile" direttamente dal cuore ermetico e comunista Cinese: a Pechino la Commissione per lo sviluppo e la riforma e l'Ufficio per la protezione dell'ambiente hanno pubblicato la "lista nera" delle principali aziende che inquinano la capitale della Cina. Tra di esse, la "CocaCola" company e la "Pepsi". La CocaCola, attraverso il suo portavoce cinese, ha riferito che entro il 2012 aumentera' i sistemi anti-inquinamento nel mondo del 20%, si puo' attendere, d'altronde siamo in piena crisi mondiale. Si sbagliano coloro i quali possono credere si tratti della guerra commerciale dei cinesi che si "vendicano" sugli americani che mettono all'indice i loro prodotti per scarsa qualita' o pessimo livello di produzione. Il pensiero cinese, terra di saggezza proverbiale, e' che "Tutte le imprese che scaricano degli inquinanti nell'acqua, che soddisfino o meno le norme, sono considerate come inquinanti". Giorni addietro, John Mackey, presidente e fondatore della Americana "Whole Food", la catena specializzata in "alimenti biologici e cibi sani", faceva pubblicare a proprie spese, sul "Wall Street Journal" un articolo che "offriva consigli" sulla probabile riforma sanitaria di Obama, ma era un "cavallo di Troia", sostanzialmente la boicottava. http://www2.wholefoodsmarket.com/blogs/jmackey/2009/08/14/health-care-reform-full-article/ Tutto incendio a cagione della scintilla della Legge, voluta dallo stesso Obama, quella sui "soft drinks", "cocaCola" compresa. Il dr. Thomas Frieden, del centro di controllo e prevenzione delle malattie, un gruppo di esperti a disposizione del dipartimento per la salute Americana, ha incoraggiato il Presidente Obama a predisporre la "tassa" che farebbe lievitare di almeno il 10% il costo di tali bevande, scoraggiandone comunque l'abuso, che 1 Americano su 4 fa ogni giorno. Di contro, ecco le lobby, subito pronti oltre 2 miliardi di dollari in pubblicita'. Obama viene pittoristicamente coronato come "nuovo Hitler", come "qualcuno che intende eliminare i piccoli piaceri della vita" alle persone che, gia' povere, possono permettersi poco. Sembra che questa metodica strategia comunicativa di massa, figlia di specialisti del settore, stia avendo i risultati sperati... per le lobby. La qual cosa non deve sorprenderci affatto. Un "dolce giorno" accadra' che aprendo il rubinetto di casa, sgorghera' la CocaCola, venduta al prezzo dell'acqua, mentre, quest'ultima sara' venduta al costo dell'oro. Tuttavia, siamo dell'opinione che piuttosto che "tassare" le cattive abitudini, e' sempre meglio informare, istruire, educare sin dalla piu' tenera eta'. Nel cuore della citta' eterna, Roma, a Piazza Risorgimento, adiacente al Vaticano, questa estate e' stata allestita una "tenda da refrigerio". Io le ho battezzate con l'acqua santa, "le fontanelle del futuro", perche' ricordano le "ormai-fantasmi" fontanelle che a migliaia riempivano vie, viuzze, corsi e grandi arterie, piazze ed interi quartieri della citta' eterna, oggi decisamente scomparse per lasciare spazio alle assetate "tende" ed all'acqua in bottiglia felicemente offerta a "modico prezzo". Siamo solo agli inizi. Molte sorprese dovranno arrivare, assetati "regali" ci attendono. Non molti ricordano cosa accadde proprio 1 anno fa, era il 5 Agosto, l'attuale governo Berlusconi si era insiedato da 3 mesi. Il Parlamento italiano aveva votato l'articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro Giulio Tremonti, la stessa persona che a diverse puntate, ci ha spiegato.... la morale e l'etica dell'economia..... Nel comma 1 si affermava che l'acqua era merce, e la gestione dei servizi idrici doveva essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Il "decreto" oltre ad affermare perentoriamente che "l'acqua e' merce e non bene inalienabile ed inviolabile", incorporava aspetti "Costituzionalmente rilevanti" perche' modificava e modifica la natura stessa dello Stato e delle collettivita' territoriali. I Comuni, in particolare, non sono piu' soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere e' di garantire che i dividendi dell'impresa siano i piu' elevati nell'interesse delle finanze comunali. Cosa e' accaduto? Che i costi dell'acqua dal rubinetto sono aumentati quando e' andata benissimo, duplicati quando e' andata meno bene, e quando e' andata peggio, come a Latina, perfino triplicati. L'opposizione non si e' sentita fiatare, i media non ne hanno parlato, tutti impegnati nella calda estate 2008. E' gia' passato 1 anno, non se ne continua a parlare, impegnati nella calda estate 2009 sulle "veline" di Silvio-Papi. La grande sete e' iniziata, ne riparleremo. Approfondimenti: - Quanto e' difficile essere Capi di un Governo difendendo gli ultimi, quanto e' facile difendere le oligarchie http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?D_articolo=6247&ID_blog=25&ID_sezione=29 - Quanto e' facile essere Capi di Governo difendendo gli interessi delle oligarchie e parlando (al vento) di "etica ed economia" http://www.jacopofo.com/berlusconi-tremonti-privatizzazione-acqua - Acqua merce, non bene collettivo inalienabile ed inviolabile... http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=269729 - Gabbie salariali o gabbie d'acqua? http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=267525 - Proverbi e saggezze Cinesi http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=40476 ------------------------------------------OSSERVATORIO LEGALE Quindicinale di approfondimento giuridico. Leggi e sentenze, italiane ed europee, in materia di diritto dei consumatori di: Claudia Moretti Voli aerei: cancellazioni e ritardi. La Corte di Giustizia ribadisce il diritto al risarcimento del danno Molte volte i consumatori invocano il regolamento CE sul diritti dei passeggeri in merito alle cancellazioni o ai ritardi dei vettori aerei, inviando la raccomandata ar alle singole compagnie. Compagnie che il piu' delle volte rispondono con laconici: "il ritardo -o la cancellazione- e' dovuto a cause estranee al controllo del vettore, a circostanze eccezionali non evitabili...". Ma con tale risposta la cosa si chiude li'? Come fare a verificare la bonta' delle ragioni della compagnia, come proseguire nella richiesta di un giusto ristorno per l'inadempimento contrattuale subito? La Corte di Giustizia delle Comunita' Europee nel Dicembre 2008 (in causa C-549/07) analizzando alcuni aspetti poco chiari del regolamento 261/2004/CE prova ad eliminare alcuni dubbi interpretativi sulle applicazioni concrete dell’art. 5 del citato provvedimento, che al comma 3 pone una deroga al principio generale di responsabilita' del vettore aereo: la compagnia -infatti- non deve corrispondere l’indennizzo qualora possa dimostrare che "…omissis…la cancellazione sia dovuta a circostanze eccezionali che non si sarebbero comunque potute evitare anche se fossero state adottate tutte le misure del caso…omissis…". La Corte afferma la necessita' di interpretare restrittivamente detta disposizione, assegnando alla compagnia aerea l'onere di provare debitamente la causa eccezionale che ha impedito l'adempimento dell'obbligazione. La ratio del regolamento 261/2004/CE, infatti, e' la tutela del passeggero rispetto ad eventi che sono reputati fonti di gravi disagi e fastidi per l’utenza. L’intervento del legislatore comunitario, pertanto, deve essere letto nell’ottica di un tentativo (ulteriore) di ridurre i pregiudizi e uniformare le relative tecniche di tutela, apportando il massimo grado di protezione possibile ai viaggiatori. Secondo la Corte tuttavia, per verificare l’eccezionalita' di una circostanza, in assenza di espressa definizione del legislatore, si deve utilizzare il linguaggio corrente e, pertanto, risalire a cio' che secondo il sentire comune e' ritenuto eccezionale. Il che significa verificare caso per caso cosa e' da ritenersi eccezionale o cosa no. Una delle ragioni utilizzate dalle compagnie aeree per sottrarsi ai risarcimenti richiesti e' il classico "guasto tecnico". Su questo argomento il Giudice europeo chiarisce che tale esimente non puo' ravvisarsi qualora i guasti invocati siano inerenti al normale esercizio dell’attivita' del vettore aereo e, pertanto, al fine di configurare una valida deroga alla responsabilita' del vettore, l’eccezionalita' potra' configurarsi quando le avarie siano tali da "…omissis… sfuggire al controllo per la sua natura o la sua origine…omissis…". Al contrario, invece, laddove le avarie o i problemi tecnici risultino provocati da circostanze estranee alla normale attivita' del vettore aereo lo stesso non sara' tenuto alla compensazione economica. A mero titolo esemplificativo, la Corte cita il caso della rilevazione di un vizio di costruzione tale da inficiare la sicurezza del volo, da parte del costruttore o dell’autorita' competente al controllo. La prova liberatoria che il vettore dovra' fornire per essere esentato dal dovere di compensazione pecuniaria in favore del viaggiatore, infine, e' particolarmente onerosa per le compagnie aeree. Secondo la Corte, infatti, non e' sufficiente dimostrare di aver osservato tutte le cautele minime per evitare la cancellazione del volo. La compagnia aerea deve, al contrario, provare di aver posto in essere tutte le misure idonee "…omissis…tecnicamente ed economicamente sopportabili per il vettore in questione… omissis…". La citata prova liberatoria, dunque, appare estremamente difficile in quanto mira a dar dimostrazione che, anche impiegando il massimo sforzo possibile in termini di personale, di materiale e di risorse finanziarie, il vettore non avrebbe potuto evitare che "…omissis…le circostanze eccezionali cui doveva far fronte comportassero la cancellazione del volo…omissis…". Insomma, in buona sostanza, a fronte di una risposta generica del vettore aereo in merito alle circostanze eccezionali per la cancellazione o ritardo del volo, si puo' andare oltre: sara' la compagnia stessa a dover dimostrare gli accadimenti che hanno provocato l'inadempimento. La sentenza si inserisce in un quadro di rafforzamento della tutela, anche giudiziaria, del consumatore utente dei servizi di trasporto aereo. Di recente la Corte di Giustizia ha infatti avuto modo di pronunciarsi sull'argomento, chiarendo come in caso di annullamento di un volo intracomunitario i passeggeri possono richiedere l'indennizzo forfettario al giudice del luogo di partenza o di arrivo dell'aereo. Per la scelta del foro competente non e' determinante il luogo dove la compagnia che effettua il volo ha la sede statutaria ne' quello dove il contratto di trasporto aereo e' stato concluso. Il regolamento sulla compensazione e l'assistenza ai passeggeri del trasporto aereo prevede che, in caso di annullamento del volo, i passeggeri possano ricevere una compensazione pecuniaria compresa tra i 250 e i 600 euro. Nel caso di una compagnia aerea che rifiuta di corrispondere tale indennizzo forfettario e che abbia la sua sede in un altro Stato membro, si era infatti posto il problema se il passeggero avesse, ai sensi del regolamento comunitario sulla competenza giurisdizionale (CE 44/2001), la possibilita' di adire un giudice diverso dal tribunale del luogo in cui per statuto tale compagnia ha sede. E la risposta, anche questa volta per fortuna, e' stata in favore del consumatore. Qui le norme specifiche: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=79897 ------------------------------------------MACROMICRO ECONOMIA Quindicinale su come macro e micro economia incidano sulle nostre tasche di: Domenico Murrone Autorita' indipendenti: i potenti preferiscono avere un segnalatore A che serve un'autorita' indipendente se non ha strumenti per controllare o non vuole farlo? Di Authority ce ne sono di nazionali, europee, mondiali e … locali. Non sempre hanno dato esempio di efficacia, per naturale propensione delle stesse a prostrarsi ai piedi dei potenti (pubblici o privati) o per gli inadeguati poteri di controllo che vengono loro conferiti, o per l'aperta ostruzione del potere politico. Rimanendo in Italia: l'Agcom (Autorita' sulle comunicazioni) in questi anni ha 'garantito' gli assetti del settore della telefonia (Telecom Italia era e rimane dominus scorretto del mercato), ha di fatto avallato il duopolio Rai-Mediaset, solo in parte scalfito da Sky di Murdoch. A proposito di comunicazione, l'Antitrust sostanzialmente non ha alcun potere sul conflitto di interessi del Primo ministro Silvio Berlusconi e, piu' di recente, lo stesso Governo Berlusconi ha di fatto tolto tutti i poteri di controllo all'Antitrust sul sostanziale monopolio di cui gode Alitalia dopo la privatizzazione sulla tratta Roma-Milano. Un altro intervento politico ha fermato l'azione del Garante della Privacy contro il fenomeno delle chiamate commerciali senza autorizzazione. Quando il Garante, dopo anni e anni di inutili richiami, ha 'informato' le societa' coinvolte che rischiavano la galera se continuavano ad usare illecite banche dati (che contengono i dati di utenti), e' intervenuto il Parlamento che ha detto: potete continuare ad infrangere la legge fino a fine anno. E poi, uno dei giochi preferiti del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e' l'attacco a Banca d'Italia. A livello locale la situazione non e' migliore. Pochi conoscono la sigla Aato. Significa Autorita' d'ambito territoriale ottimale. Hanno competenza su un determinato territorio (piu' o meno coincide con quello delle province) e dovrebbero controllare l'operato del gestore idrico a cui sono affidati i servizi di erogazione dell'acqua, fognario e depurazione. Dell'Aato fanno parte tutti i Comuni del comprensorio. La perversione della legge che regola la materia e' che permette che i Comuni possano essere, oltre che parte dell'autorita' di controllo, anche soci della societa' a cui e' affidato il servizio idrico. Per esempio, in Toscana l'Aato 3 agisce nel territorio delle province di Firenze, Prato e parte di Pistoia, in quest'ambito il gestore e' Publiacqua che e' ha tra i soci gli stessi comuni (1). A questo caos logico e normativo si aggiunge, o forse ne e' naturale conseguenza, la sudditanza dell'Aato verso il gestore Publiacqua. Circa dieci giorni fa l'Aduc ha denunciato l'atteggiamento 'da usuraio' della societa' Publiacqua, che e' il principale gestore idrico della Toscana, che vanta tra i suoi soci 49 Comuni, a cominciare da Firenze. Per il fallimento di una societa' terza, un migliaio di utenti Publiacqua si sono ritrovati 'inadempienti', malgrado avessero pagato sempre le bollette. Publiacqua, che era a conoscenza della situazione dal gennaio 2009, tace fino al 27 luglio, quando tramite una lettera minatoria intima: se non pagate entro 30 giorni tagliamo il servizio, in piena estate, quando molti utenti sono fuori citta' (2). Cosa ha fatto l'Aato? Nulla o quasi, anche se di questa situazione ne era a conoscenza almeno dall'inizio di luglio; quando un utente si e' rivolto all'Aato, l'ufficio per il consumatore lo ha aiutato a ridurre il danno. In sordina, senza interventi ufficiali. E neppure dopo che il caso e' finito sulle pagine della stampa locale, ci sono state prese di posizione di Aato a censura dell'omessa informazione, anzi informalmente sembra apprezzi le giustificazioni di Publiacqua. Questa fiorentina e' una storia piccola piccola e allo stesso tempo emblematica. Emblematica perche', l'Autorita' non si e' posta come il soggetto che regola, che indaga, che 'comanda'. E il fatto che abbia aiutato il singolo consumatore, senza prendere in mano la situazione, e' un altro elemento che testimonia la soggezione del controllore rispetto al controllato. Infatti, il controllato (il potente) e' ben contento di poter elargire un singolo aiutino, piuttosto che affrontare le responsabilita' nel suo complesso. E' il sogno di tutti i potenti, aziende private (gestori telefonici, banche, ecc.) e enti pubblici: avere non un controllore, ma un segnalatore di singoli disservizi. (1) - http://www.aduc.it/dyn/macromicro/art/singolo.php?id=229903 (2) - http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=269662 - http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=270293 ------------------------------------------IL CONDOMINIO Quindicinale sui diritti di proprietari e inquilini di: Alessandro Gallucci Tabelle millesimali. La situazione d'incertezza Nell'articolo del 1 aprile 2009 (http://www.aduc.it/dyn/condominio/art/singolo.php?id=255137) avevamo parlato dell'ordinanza di remissione alle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione (la n. 2568/09) relativa alla questione dei quorum necessari per l'approvazione delle tabelle millesimali. A distanza di pochi mesi il Tribunale di Benevento (con ordinanza datata 23 giugno 2009), nelle more della soluzione della disputa da parte della Cassazione torna ad occuparsi della problematica dell'approvazione delle tabelle millesimali. Ricordiamo che la funzione principale delle tabelle e' di consentire la ripartizione delle spese tra i vari condomini nonche' quella di rendere possibile il calcolo dei quorum costitutivi e deliberativi dell'assemblea condominiale. Due sono gli spunti meritevoli di approfondimento: a) il Tribunale ribadisce che per l'approvazione delle tabelle millesimali e' necessaria l'unanimita' dei consensi di tutti i partecipanti al condominio; b) lo stesso giudicante smentisce quel filone giurisprudenziale sviluppatosi in seno alla Cassazione sulla base del quale e' legittima l'approvazione a maggioranza, da parte dell'assemblea, di tabelle provvisorie in attesa dell'approvazione unanime di quelle definitive. In considerazione di cio', conclude il magistrato di Benevento, la ripartizione delle spese in assenza di tabelle millesimali va effettuata sulla base di criteri da individuarsi volta per volta. Questa decisione, per quanto pienamente legittima anche in considerazione del vuoto legislativo in materia, pare criticabile almeno per due ordini di motivi. Vediamo perche'. In primo luogo continua a non convincere l'impostazione che ritiene necessario il consenso di tutti i condomini per l'approvazione delle tabelle millesimali. Secondo questa teoria, le tabelle rappresentano dei negozi di accertamento del valore dell'unita' immobiliare. Come tale, andando a incidere sui diritti dei condomini in relazione all'appartamento di ciascuno, non e' immaginabile che le tabelle millesimali possano essere approvate senza l'accordo tra tutti i proprietari delle unita' immobiliari. La tesi contrapposta, invece, parte dalla convinzione che le tabelle millesimali abbiano un compito molto meno invasivo rispetto a quello appena prospettato. D'altra parte, il fatto che l'appartamento di un condomino rappresenti 1 o 999 millesimi e' decisivo solo ai fini della maggiore o minore partecipazione alle spese e al peso specifico del condomino in relazione alla decisioni assembleari. Il diritto di usare le cose comuni (es. parcheggio, ascensore, giardini, ecc.), invece, e' uguale per tutti e non risulta condizionato, in alcun modo, dal numero di millesimi rappresentati dalla propria unita' immobiliare. Oltre a queste dispute sulla natura giuridica delle tabelle, a favore della tesi che ritiene sufficiente la maggioranza per l'approvazione di questo strumento di ripartizione delle spese gioca anche la lettura delle norme del codice civile ad esse dedicate. Infatti, com'e' stato acutamente osservato nell'ordinanza di remissione alle Sezioni Unite ”se si tiene presente che tali tabelle, in base all'art. 68 disp. att. c.c., sono allegate al regolamento di condominio, il quale, in base all'art. 1138 c.c., viene approvato dall'assemblea a maggioranza, e che esse non accertano il diritto dei singoli condomini sulle unita' immobiliari di proprieta' esclusiva, ma soltanto il valore di tali unita' rispetto all'intero edificio, ai soli fini della gestione del condominio, dovrebbe essere logico concludere che tali tabelle vanno approvate con la stessa maggioranza richiesta per il regolamento di condominio” (Cass. n. 2558/09). Il provvedimento del Tribunale beneventano si occupa anche della questione relativa alla ripartizione delle spese in assenza di tabelle millesimali. Secondo un orientamento della Corte di Cassazione, pur essendo necessaria l'unanimita' per l'approvazione delle tabelle definitive, in assenza delle stesse l'assemblea, per la ripartizione delle spese, puo' adottare a maggioranza delle tabelle provvisorie, salvo conguaglio all'atto di approvazione di quelle “ufficiali”. Si tratta di una visione della questione che guardando con pragmatismo alla necessita' di non bloccare la gestione ordinaria del condominio nel caso di mancanza di tabelle millesimali, consente la divisione provvisoria degli oneri condominiali in attesa dell'approvazione definitiva dello strumento di ripartizione delle spese. Contrastando questa impostazione il giudice afferma che in sostanza, ben puo' l'assemblea, finche' non raggiunga il consenso necessario all'approvazione delle (necessariamente definitive) tabelle millesimali, adottare, anche a maggioranza, in via provvisoria e salvo conguaglio, un criterio di ripartizione della singola spesa, in maniera da consentire il versamento dei contributi a titolo di acconto, e non invece approvare a maggioranza tabelle millesimali, che si definiscano provvisorie, e che valgano piuttosto a distribuire tra i condomini in futuro, e per un numero indeterminato di delibere, il carico delle spese e la misura del diritto di partecipazione alla espressione della volonta' assembleare. (Trib. Salerno 23 giugno 2009). Seguendo queste considerazioni, il rischio e' di un notevole allungamento dei tempi di approvazione dei rendiconti per mancanza di accordo sulle singole voci di spesa con evidenti ricadute negative in relazione alle gestione del condominio. Al link il testo dell'ordinanza: http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=69327 ------------------------------------------FAMIGLIA E INDIVIDUO Quindicinale sui diritti dei singoli nelle famiglie tradizionali e di nuova generazione di: Claudia Moretti Assegno di mantenimento al coniuge infedele? Da un recente caso finito nelle aule di giustizia, cogliamo spunto per fare una breve riflessione e per porre alcuni interrogativi sulla natura e sugli effetti del matrimonio civile, e sugli istituti che orbitano intorno al matrimonio e, soprattutto quelli operanti in caso di fallimento. Ecco i fatti. Coppia sposata per molti anni. Per un lungo periodo, in costanza di matrimonio, la moglie tradisce il marito e al momento della separazione i due coniugi ormai non vivono piu' insieme. La moglie ormai intrattiene una relazione stabile con un altro uomo benestante. In sede di separazione la moglie chiede e ottiene dal marito un cospicuo assegno di mantenimento. Lui ha tollerato una relazione extraconiugale della moglie durata ben 12 anni, ma la Corte di Cassazione ha stabilito che dovra' continuare a mantenerla con un assegno di 1.300 euro al mese. Poco importa che lei per i 12 anni precedenti la loro separazione avesse avuto un amante. Non vogliamo approfondire la vicenda da un punto di vista umano perche' non e' quello il punto. Vi saranno forse ragioni nascoste che giustificano la decisione dei giudici, apparentemente ingiusta e vessatoria nei confronti del marito. Il punto e' interrogarsi sul senso degli istituti quali l'addebito della separazione e dell'assegno di mantenimento al coniuge cosi' come concepiti nell'elaborazione giurisprudenziale. Il primo, si sa, mira ad evitare che le conseguenze post matrimoniali abbiano ad estendersi anche a chi non se li merita, il secondo costituisce l'essenza del “post matrimonio”, ossia la modalita' con cui si proroga il tenore di vita matrimoniale al coniuge separato prima e divorziato poi. Questa esigenza si sa, affonda le sue radici nella protezione della donna che, nella famiglia tradizionale si dedica alla cura dei figli, e contribuisce alla crescita economica del marito. E sicuramente pensando a questo che il legislatore ha previsto meccanismi di protezione sociale nel caso di separazione e poi di divorzio. Ed e' un intento dovuto, se si pensa alla funzione che per molto tempo la donna ha ricoperto in famiglia. Ma nonostante le evoluzioni sociali per cui ormai la moglie lavora tanto quanto il marito, nonostante siano ormai piu' frequenti le separazioni che le “unioni per tutta la vita”, nonostante le sempre piu' numerose “nuove famiglie” di conviventi more uxorio, e a distanza di quasi quarant'anni dall'introduzione del divorzio, il matrimonio e' “per sempre”. Insomma, chi si sposa e' bene che lo sappia: -come davanti al prete solo morte puo' separare quello che il contratto matrimoniale ha sancito. Il matrimonio e' per sempre, va oltre e resiste alla separazione e pure al divorzio. E la vicenda su descritta ne e' piena prova. E' davvero socialmente necessario che il coniuge mantenga tutta la vita il legame con l'altro, a prescindere dallo stato di bisogno? E davvero giusto pensare che un una fase della vita dedicata ai figli, o una semplice scelta di rinuncia al lavoro abbia ripercussioni perenni? E che per tutta la vita esista quel “diritto a mantenere il precedente tenore di vita”? Esiste, a prescindere dallo stato di bisogno un diritto ad esser mantenuti, magari mantenuti anche bene? E un diritto a non lavorare e a non dover neppure cercare lavoro? Possibile che un legame matrimoniale non consenta, in determinate circostanze di azzerare e ripartire da capo? E' un legame simile, davvero socialmente necessario? O il matrimonio puo' invece esser ripensato anche come istituto a termine? E se si', ha ancora senso? Domande di difficile soluzione, in una Italia dove ancora molte donne non lavorano e il problema esiste intrecciato alla disoccupazione e all'indigenza di molte famiglie. Di sicuro ci interroghiamo sull'istituto del matrimonio che, nonostante tutto, rimane concepito come uno strumento di fatto irrescindibile, salvi i casi di annullamento, nel quale, alcune volte si rimane intrappolati, a volte anche ricattati, oltre ogni ragionevolezza. E cio' a prescindere da ovvie considerazioni sui doveri di entrambi i coniugi nei confronti dei figli. Forse esistono altrove forme contrattuali, o convenzioni prematrimoniali e matrimoniali, o altre alternative all'attuale matrimonio civile. Alternative meno radicali, meno irrevocabili con cui decidere a priori gli effetti e le conseguenze di una unione e di una disunione. In modo consapevole, scelto, selezionato. Esistono, ma forse ancora non se ne puo' -laicamente- parlare. ------------------------------------------USI & CONSUMI Notizie dal mondo INDIA / Taxi in retromarcia A Bathinda, nello Stato del Punjab (a nord di New Delhi), un taxista e' stato autorizzato a guidare il proprio mezzo solo in retromarcia. Nel 2003 l'auto si ruppe e funzionava solo la retromarcia, da allora, ha chiesto l'autorizzazione e viaggia anche a punte di 70 Kmh dopo aver fatto modificare il mezzo con quattro marce per andare all'indietro e una per andare all'incontrario. Per avvisare traffico e pedoni del proprio arrivo, vista l'inusualita' dell'andamento, il taxi e' dotato di una specifica sirena. USA / Riviste femminile con foto bimbi in posizioni sbagliate In oltre un terzo delle fotografie che sulle riviste femminili ritraggono bambini in fasce i bebe' appaiono in posizioni errate durante il sonno: una condizione che li espone al rischio di morte in culla. Due terzi delle immagini, inoltre, mostrano ambienti non sicuri dove far dormire un neonato. Per esempio il lettone dei genitori. Lo hanno rilevato i pediatri del Children's National Medical Center di Washington, analizzando i servizi giornalistici di 24 magazine ad ampia tiratura, diffusi soprattutto fra le 20-40enni americane. Rachel Moon e Brandi Joyner, che fanno ricerca proprio nel settore della Sids, la sindrome della morte improvvisa del lattante -riporta la rivista 'Pediatrics' - hanno passato in rassegna numerose foto in cui vengono ritratti bebe' per illustrare articoli rivolti alle future o neo mamme. Osservando appunto che, in oltre un terzo dei casi, il bimbo non e' adagiato come consigliano gli esperti sulla schiena, senza cuscini o altri accessori nella culla. Spesso, invece, i 'baby-modelli' vengono ritratti appoggiati sulla pancia o su un fianco. E ancora piu' di frequente l'immagine riporta il piccolo su pompose coperte a rischio di soffocamento, specie sul letto matrimoniale di mamma e papa'. "E' importante che le donne capiscano che quello che vedono sulle riviste femminili non e' la realta' migliore per la salute dei loro bebe'", avvertono gli esperti. G.BRETAGNA / Alta velocita' ferroviaria piu' inquinante di aerei Uno studio commissionato dal governo mette in dubbio le credenziali 'verdi' dei treni ad alta velocita', spiegando che la nuova linea Londra-Manchester potrebbe, alla fine, produrre molte piu' emissioni nocive che la stessa tratta percorsa in aereo. Secondo l'agenzia di consulenze Booz Allen Hamilton, costruire e gestire la nuova tratta a 300 km/h tra le due citta' inquinera' piu' che volare per i prossimi 60 anni tra Londra e Manchester. Gli asseriti benefici ambientali sono uno dei fattori piu' enfatizzati dal governo, che preme sull'acceleratore dei treni ad alta velocita': il ministro dei Trasporti, Lord Adonis, e' arrivato di recente a ipotizzare la fine del trasporto aereo domestico, man mano che le linee ferroviarie veloci aumenteranno. Ma per lo studio pubblicato dal Telegraph, volare tra Londra e Manchester potrebbe essere un'opzione piu' verde rispetto al treno veloce: la costruzione della linea, infatti, produrra' una gran quantita' di emissioni nocive, e cosi' la sua gestione. Tuttavia, il rapporto sottolinea che se la linea congiungesse Londra con Glasgow o Edimburgo, i vantaggi per l'ambiente ci sarebbero, a patto pero' che il trasporto passeggeri su rotaia raggiunga il 62% del totale. Al momento, i viaggi tra Londra e la Scozia sono solo al 15% in treno; al contrario, il 50% degli spostamenti Londra-Manchester gia' avviene in treno, sottolinea Booz Allen Hamilton. Un portavoce dei Trasporti ha detto che il rapporto, completato nel 2007 ma diffuso solo oggi, ammette di aver usato un 'modello semplicistico', e non ha preso in considerazione che il treno strappera' passeggeri anche al traffico automobilistico. High Speed 2, la societa' creata da Lord Adonis per progettare i collegamenti con treni ad alta velocita' tra sud e nord della Gran Bretagna, presentera' il proprio rapporto entro fine anno, con un capitolo dedicato interamente all'impatto ambientale IRAQ / Si moltiplicano le violenze contro gli omosessuali Sequestri, assassinii, mutilazioni e torture. Le testimonianze raccolte dalla Ong "Human Rights Watch" in Iraq sono lo specchio di una campagna brutale contro gli omosessuali che si sta diffondendo nel Paese. Un nuovo rapporto diffuso in questi giorni documenta le aberrazioni che l'omofobia sta producendo a Bagdad come a Kirkuk, Najaf, Bassora. Dall'inizio del 2009 almeno 90 persone sono state assassinate e molte altre risultano sparite. Qui il rapporto: http://www.hrw.org/en/reports/2009/08/17/they-want-us-exterminated-0 FRANCIA / Le monete da 10, 25 e 250 euro.... La "Monnaie de Paris" ha lanciato in Francia dei nuovi pezzi per completare la gamma di euro in metalli preziosi: monete da 10 25 euro in argento e 250 euro in oro. Si tratta di un conio limitato a 2 milioni di pezzi per i 10 euro e 250.000 per i 25 e 25.000 per i 250. Sono monete da collezione ma possono essere anche utilizzate come mezzo di pagamento solo in Francia. In vendita nei piu' importanti uffici postali e al negozio della "Monnaie de Paris". Ma, siccome non c'e' stata una adeguata informazione, non pochi commercianti si sono trovati in difficolta' ad accettarli e a trattarli come la moneta corrente. EUROPA / Le citta' piu' care in Europa Secondo i dati dell'Economist Intelligence Unit, la citta' piu' cara in Europa e' Oslo, con una media di prezzi fissata a 177. E' seguita da Londra con 171, Copenhagen 139, Dublino, Helsinki e Parigi 136, Stoccolma 131, Francoforte 129. La prima citta' italiana e' Roma, al 21mo posto con 107; Milano e' solo al 26mo posto con 100, seguita da Atene con 99, Lisbona 96, Dusseldorf 93, Bucarest 86, Budapest 78. Chiude la lista Sofia con 67. USA / Chicago chiude per risparmiare Servizi pubblici a scartamento ridotto ieri a Chicago: uffici del Comune, biblioteche e ospedali hanno ridimensionato l'attivita' (alcuni sportelli sono rimasti chiusi del tutto), nel primo dei tre giorni di parziale blackout previsto nel piano di tagli per contribuire a ripianare per 8,3 milioni il deficit di 300 milioni previsto nel 2009. Hanno funzionato al 100% i servizi di pubblica utilita' come polizia, ambulanze e vigili del fuoco. ITALIA / Case. Lo sconto fiscale fa impennare le ristrutturazioni nei primi quattro mesi del 2009 Lo sconto Irpef del 36% sulle ristrutturazioni edilizie piace soprattutto in primavera. Le richieste del 'bonus' sono salite del 25% a marzo 2009, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e del 5% ad aprile. Nei primi quattro mesi dell'anno le richieste sono cresciute complessivamente dell'8,7% sul 2008. Lo rende noto l'Agenzia delle Entrate, spiegando che sono 115mila i contribuenti italiani che hanno avviato, dal primo gennaio al 30 aprile scorso, ristrutturazioni edilizie chiedendo lo sconto Irpef del 36% sui costi sostenuti: 10mila in piu' dell'anno passato, 3mila in meno del 2007, l'anno record da quando e' in vigore la norma sul recupero del patrimonio edilizio (L. 449/1997). Ecco come funziona: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40695 ITALIA / C'e' anche Banca Re Mida tra le 11 abusive 'scoperte' da Banca d'Italia La Banca d'Italia segnala undici soggetti per abusiva attivita' bancaria o finanziaria. Di seguito l'elenco diramato dalla banca centrale. A questo link, invece, c'e' la possibilita' di verificare se una banca o altro intermediario finanziario e' iscritto negli elenchi della Banca d'Italia http://siotec.bancaditalia.it/sportelli/jsp/layout/home.jsp Ensign Union plc Si segnala che la "Ensign Union plc" di Londra non è un soggetto abilitato a operare nel settore finanziario, in quanto non iscritto nell'elenco generale ex art. 106 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a controlli della Banca d’Italia. Avatar Spa Si segnala che la "Avatar Spa" di Sant'Ilario d'Enza (RE) non è un soggetto abilitato a operare nel settore finanziario, in quanto non iscritto nell'elenco generale ex art. 106 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a controlli della Banca d’Italia. Banca Internazionale di Credito Si segnala che la cd. "Banca Internazionale di Credito" di Pescara non è un soggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria, in quanto non iscritto nell'Albo delle banche ex art. 13 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a vigilanza della Banca d'Italia. Fincredit Spa Si segnala che la cd. "Fincredit Spa" di Aversa (CE) non è un oggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria, in qanto non iscritto nell'Albo delle banche ex art. 13 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a vigilanza della Banca d'Italia. Banca Magnolia Si segnala che la cd. "Banca Magnolia" non è un soggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria, in quanto non iscritto nell'Albo delle banche ex art. 13 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a vigilanza della Banca d'Italia. Development & Holding Bank of Belize Si segnala che la cd. "Development & Holding Bank of Belize" non un soggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria e finanziaria, in quanto non iscritto nell'Albo delle banche ex art. 13 del d.lgs. n. 385/93 e neanche nell'elenco generale ex art. 106 del medesimo d.lgs.; tale organismo non è sottoposto a vigilanza della Banca d'Italia. Italfinanziaria Spa Si segnala che la "Italfinanziaria Spa" di Roma non è un soggetto abilitato a operare nel settore finanziario, in quanto non iscritto nell'elenco generale ex art. 106 del d.lgs. n. 385/93, e non è sottoposto a controlli della Banca d’Italia. Arca Invest SGR SPA Si segnala che la cd. "Arca Invest SGR SpA" di Voghera (PV) non è un soggetto abilitato a esercitare il servizio di gestione del risparmio né è iscritto nell’elenco degli intermediari finanziari di cui all’art. 106 TUB e non è sottoposto a controlli della Banca d’Italia. Tale società va distinta da: “Arca SGR SpA” con sede in via Mosè Bianchi, 6 – Milano, che è invece regolarmente iscritta nell’elenco delle società di gestione del risparmio con cod. meccanografico 15008.6; i relativi dati sono consultabili alla voce: www.bancaditalia.it/vigilanza sezione: albi ed elenchi di vigilanza, sottosezione: intermediari. Banca Re Mida Si segnala che la cd. “Banca Re Mida” non è un soggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria, in quanto non è iscritta nell’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 13 TUB, non rientra tra le succursali italiane di banche estere, né è autorizzata a svolgere attività bancaria in regime di libera prestazione di servizi ai sensi dell’art. 16 TUB. Victoria Bank Si segnala che la cd. “Victoria Bank” non è un soggetto autorizzato all'esercizio dell'attività bancaria, in quanto non è iscritta nell’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia ai sensi dell’art. 13 TUB, non rientra tra le succursali italiane di banche estere, né è autorizzata a svolgere attività bancaria in regime di libera prestazione di servizi ai sensi dell’art. 16 TUB. eToro Si segnala che la cd. “eToro” con sede legale nelle Isole Vergini britanniche e sede operativa a Cipro non è iscritta in albi e/o elenchi tenuti dalla Banca d'Italia né risulta autorizzata a svolgere attività finanziaria in regime di libera prestazione di servizi ai sensi dell’art. 18 TUB. MONDO / Il produttore di pc statunitense e il gestore telefonico cinese insieme: lanceranno un nuovo smartphone Il produttore americano di computer Dell entrera' nel mercato degli smart phone, i telefoni mobili di ultima generazione predisposti per Internet, attraverso un accordo con China Mobile che si tradurra' nel lancio del cellulare mini3i prodotto dalla societa' americana e in grado di supportare le applicazioni di China Mobile. China Mobile, maggior operatore mobile al mondo con 450 milioni di clienti, ha appena lanciato il suo 'application store', un negozio online dove offre musica, giochi e programmi di utilita' compatibili con dieci modelli di smart phone. Dell, famosa per i suoi portatili di qualita' e a basso costo venduti solo online, segue cosi' la strada gia' intrapresa da altri produttori di notebook, come Hp, Acer e Asus, che hanno diversificato con la telefonia un business altrimenti in calo. Secondo gli analisti, infatti, gli smart phone sono uno dei pochi segmenti di mercato ancora in crescita nonostante il ciclo economico negativo. La mossa di Dell e China Mobile batte sul tempo i giganti del settore Apple iPhone e Blackberry, in contatto rispettivamente con China Unicom e Telecom Corp. per introdurre i loro dispositivi nella Repubblica popolare. Telecom Corp. ha annunciato il prossimo lancio di un suo servizio di applicazioni. ITALIA / Ordini telefonici: diritto ad avere copia della registrazione Se l'azienda non accoglie la richiesta dell'utente che chiede una copia della registrazione con cui ha effettuato un ordine, commette un illecito, e ci si puo' rivolgere al Garante della Privacy e ottenere soddisfazione. Cosi' un provvedimento del Garante contro Telecom dello scorso 8 luglio. Non basta la trascrizione del colloquio, ma occorre proprio una copia della registrazione vocale. ITALIA / Cause giudiziarie: un terzo sulle tasse Nel 2008 il 27,6% dei contenziosi civili definiti hanno riguardato le tasse, con un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2006. Al secondo posto le cause di lavoro col 15%. Sono i dati di una ricerca Das, compagnia del Gruppo Generali specializzata nella tutela legale. GIAPPONE / Allarme rifiuti di plastica nei mari Si apre un nuovo fronte nell'emergenza inquinamento: i rifiuti di plastica (centinaia di milioni di tonnellate) finiti a galleggiare o in fondo agli oceani in tutto il mondo, che rilasciano sostanze tossiche in grado di danneggiare seriamente la vita in fondo al mare. E' l'allarme lanciato da uno studio giapponese condotto alla Nihon University a Chiba, che per la prima volta associa le buste di plastica non solo al rischio di soffocamento per gli animali che le ingeriscono, ma anche alla possibilita' concreta del lento rilascio di sostanze tossiche in mare. La situazione e' drammatica: le buste di plastica galleggianti negli oceani formano ormai vere e proprie "isole". Nel Pacifico e' stato scoperto un agglomerato di plastica galleggiante in un'area grande il doppio dell'intera superficie del Texas, rifiuti galleggianti in balia delle correnti marine che, secondo l'autore dello studio Katsuhiko Saido, si degradano in tempi relativamente brevi. "La plastica viene ritenuta stabile - spiega lo scienziato - invece abbiamo scoperto che nel mare si decompone, esposta al sole, alla pioggia e altre condizioni ambientali, dando luogo a un'altra fonte di contaminazione globale che continuera' in futuro. Fino ad oggi non sono stati condotti studi sulla decomposizione della plastica a bassa temperatura nell'ambiente a causa della errata concezione secondo cui la plastica non si decompone". Invece gli scienziati hanno scoperto che quando la plastica si decompone nel mare emette una serie di sostanze chimiche, come il bisfenolo A e sostanze a base di polistirolo (PS), che non si trovano naturalmente. In particolare il bisfenolo A e' gia' noto per causare uno squilibrio del sistema ormonale degli animali. Ma non solo, la plastica in mare rilascia monomeri cancerogeni, ma anche dimeri e trimeri. Lo studio, presentato ieri presso l'American Chemical Society a Washington, riferisce che i campioni di acqua prelevati dall'Oceano Pacifico sono stati trovati contaminati con fino a 150 parti per milione di alcuni di questi componenti di plastica in decomposizione. Si stima che ci siano diverse centinaia di milioni di tonnellate di rifiuti di plastica galleggianti negli oceani del mondo. Nel solo Giappone 150.000 tonnellate di plastica approdano sulle sue sponde ogni anno. ITALIA / La risorsa economica dei nonni: 50 miliardi di euro all'anno L' impegno dei nonni nell'aiuto alle pulizie di casa, a lavare e stirare, nei piccoli lavori di cucito o in cucina porta ogni anno un risparmio di circa 50 miliardi alle famiglie italiane. Ben 5 miliardi solo considerando l'occasione di allungare le vacanze estive offerta dai nonni ai piu' piccoli, quando i genitori sono impegnati al lavoro. Sono le elaborazioni della Camera di Commercio di Milano sui dati Istat 2008 e il registro delle imprese 2009. Oltre al prezioso aiuto portato alle famiglie dai nonni, da questi dati emerge comunque una societa' in grande trasformazione. Le imprese che si dedicano all'assistenza sociale, residenziale e non, in Italia sono 11.998, con una crescita del 7,7% tra il 2008 e il 2009. Nelle citta', tra le famiglie con i bambini piccoli, quelle in cui entrambi i genitori lavorano superano oramai abbondantemente quelle in cui c'e' la madre casalinga. I servizi piu' richiesti sono allora la baby-sitter, l'assistenza domiciliare e la collaborazione domestica. Avere una rete parentale di supporto riduce in modo drastico il ricorso a tali servizi, cosi' come avere contatti quotidiani con i nonni; cruciale e' anche il reddito a disposizione: dove gli stipendi non bastano i nonni sono una risorsa indispensabile. Il conto dei 50 miliardi di risparmi corrisponde a quanto sarebbe necessario per stipendiare altrettante colf e baby-sitter per ogni bambino. In Italia sono 8 milioni quelli con meno di 14 anni. Tra le citta', sono prime per risparmi Roma (2 miliardi e mezzo), Milano (oltre un miliardo), Torino (quasi 900 milioni) e Napoli (quasi 800 milioni). ITALIA/ Stato dissipatore regala soldi a Telecom per braccialetti elettronici dei detenuti Ben vengano le multe, ma e' sempre piu' evidente che il ridicolo importo non serve a dissuadere i gestori telefonici dal comportarsi come banditi. Il massimo della sanzione comminabile e' di mezzo milione di euro per ogni infrazione. Vista la gravita' della condotta l'Antitrust, nel caso di Telecom Italia, ha applicato due multe che superano di gran lunga la meta' del massimo. Se fossero in vigore i limiti che da anni invochiamo, 10 milioni di euro come sanzione massima [2], Telecom Italia non se la sarebbe cavata con 600 mila euro complessivi, che rappresenta un'inezia (lo 0,003%) rispetto al fatturato 2008 di 22 miliardi di euro. E' come se una multa per divieto di sosta costasse all'italiano medio 50 centesimi. [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=247421 [2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=256612 ITALIA / Scienziati contro la liberta' di Internet? "La possibilita' di un cyber attacco continua ad avere una crescita esponenziale", mentre le strategie e la politica di contrasto "non crescono al medesimo passo". Lo ha detto Henning Wegener, capo del gruppo di studio sulla sicurezza informatica creato all'interno della World federation of scientist, intervenuto alla Fondazione Ettore Majorana di Erice (Trapani) dove si sono aperti oggi i lavori della quarantaduesima edizione dei Seminari internazionali sulle emergenze planetarie, cui partecipano 120 scienziati provenienti da 70 tra laboratori di ricerca e universita' di tutto il mondo. Per Wegener l'integrita' dei dati "corre gia' oggi un serio pericolo militare e politico" e paradossalmente, per Wegener, il "punto debole e' rappresentato dall'aspetto legale", quello cioe' che, apparentemente, sembra piu' facile da affrontare. "Oggi su internet, senza alcuna forma di controllo, possono attribuirmi frasi che non ho mai pronunciato. Ecco perche' e' necessaria una regolamentazione del sistema", ha detto il professor Antonino Zichichi. "Le regole limitano la liberta' individuale -ha aggiunto- ma la civilta' non si regge sulla liberta' assoluta bensi' su una liberta' che deve necessariamente essere democraticamente controllata". Secondo il premio Nobel per la Fisica Tsung Dao Lee "sicurezza e liberta' sono complementari, due aspetti imprescindibili". Il segretario generale dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni di Ginevra, Hamadoun Toure', alla luce dell'immensa quantita' di informazione digitale, ha sottolineato che e' "necessario sviluppare strumenti che ne permettano l'uso in campo politico ed economico proteggendo la sicurezza dei dati", e si e' detto "contento di poter discutere di questi temi con gli scienziati riuniti ad Erice". ITALIA / Case: nei primi tre mesi 2009 in forte calo prezzi e compravendite Si comprano meno case in tutta Italia, ma l'effetto della crisi si fa sentire di piú al Nord: nei primi tre mesi del 2009 nelle regioni del Nord si è registrato un calo del 20,8% delle compravendite contro il 16,9% del Centro e il 16% del Sud. Scendono anche i prezzi e il crollo interessa tutta la Penisola: in testa Bologna con -7,3%, seguita da Milano con -6,1%, Venezia -5,4%, Firenze -5,3%, Torino -3,4%, calo piú contenuto a Palermo (-0,4%) e Roma (-0,6%). Tengono soltanto Cagliari (+3,4%) e Bari (+1,1). A scattare la fotografia sul mercato immobiliare italiano è il Rapporto Nomisma 2009. ITALIA / Il nuovo regolamento scolastico 'supera' la sentenza del Tar sugli insegnanti di religione Gli alunni della scuola italiana hanno un nuovo regolamento e in base a questo saranno valutati: il testo è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale sotto forma di decreto del presidente della Repubblica (n. 122). Rimangono confermate quasi del tutto le indicazioni contenute nella bozza iniziale, tra cui l'obbligo per essere ammessi alla maturità di acquisire la sufficienza in tutte le materie e l'equiparazione dei docenti di religione ai colleghi delle altre materie ai fini dell'assegnazione dei crediti scolastici (non viene quindi preso in considerazione il parere contrario espresso dal Tar del Lazio il 17 luglio scorso) http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/noti.php?id=268891 La nuova norma, essendo di rango primario, non sara' piu' sottoponibile alla valutazione del Tribunale amministrativo. KENYA / Telefonino ad energia solare per gli utenti kenioti: costa 28 euro La compagnia di telecomunicazioni Safaricom ha lanciato in Kenya il primo cellulare a carica solare. Il telefonino 'verde' e' prodotto dalla cinese Zte Corporation ed e' in vendita a circa 28 euro. "L'energia solare e' sicuramente la strada da percorrere. Questo cellulare che si ricarica al sole sara' utile soprattutto alla popolazione delle zone rurali, che subisce il razionamento dell'elettricita' e non riesce a fronteggiare i continui aumenti dei costi dell'energia", ha spiegato il direttore esecutivo di Safaricom, Michael Joseph. In Kenya, sono oltre 18 milioni gli utenti della telefonia mobile, ma solo il 18 per cento dei 36 milioni di abitanti ha accesso all'elettricita'. ITALIA / Autovelox: direttiva chiarificatrice del ministro dell'Interno Stop alla gestione degli autovelox a societa' private. Mai piu' pattuglie nascoste per la rilevazione della velocita'. Massima tutela della privacy. Sono alcuni dei contenuti della direttiva del Ministro dell'Interno Roberto Maroni "volta a garantire - spiega una nota - un'azione coordinata di prevenzione e contrasto dell'eccesso di velocita' sulle strade, emanata proprio a ridosso dei rientri dalle vacanze. La direttiva firmata dal Ministro, inviata ai Prefetti e agli organi di polizia stradale, mira a disciplinare l'utilizzo degli strumenti di controllo della velocita' ispirandosi a criteri di efficienza e trasparenza. L'obiettivo e' la prevenzione sulle strade, in vista del traguardo fissato dalla Commissione Europea di dimezzare entro il 2010 il numero delle vittime per incidenti stradali". La direttiva affida ai Prefetti il compito di monitorare sul territorio il fenomeno della velocita' e di pianificare le attivita' di controllo, avvalendosi del contributo delle Conferenze Provinciali Permanenti, dove sono rappresentati tutti i soggetti pubblici interessati alla materia. In particolare, dovranno essere individuati i punti critici per la circolazione dove si registrano piu' incidenti (con riferimento al biennio precedente) e dovra' essere previsto il diffuso impiego della tecnologia di controllo remoto, che consente il controllo di tutti i conducenti che passano in un determinato tratto di strada con contestazione successiva della violazione. La Polizia Stradale, quale Specialita' della Polizia di Stato, attuera' il coordinamento operativo dei servizi con il compito anche di monitorare i risultati dell'attivita' di controllo svolta da tutte le forze di polizia e dalle polizie locali. Questi i contenuti principali della direttiva: - gestione delle apparecchiature solo dagli operatori di Polizia -controllo periodico di funzionalita' degli apparecchi - modalita' di segnalazione della presenza delle postazioni di controllo improntate alla massima trasparenza - modalita' di accertamento e contestazione delle violazioni in materia di velocita' (non e' sempre richiesto il fermo del veicolo per contestare la violazione) - tutela della riservatezza (le foto o le riprese video devono essere trattate solo da personale degli organi di polizia incaricati al trattamento e alla gestione dei dati). ITALIA / Tirrenia: al via la privatizzazione della inefficiente compagnia di traghetti La procedura di vendita della Tirrenia, un pozzo senza fondo (per gli sprechi e l'inefficienza) e' partita: il bando di gara per la cessione della societa' madre ai privati e' atteso per meta' settembre: 60 o 90 giorni i tempi per le procedure che dovrebbero concludersi per fine anno. Mentre sono gia' state inviate infatti le lettere alle Regioni interessate per il trasferimento delle quattro controllate Siremar (Sicilia), Toremar (Toscana), Caremar (Campania), Saremar (Sardegna). Trasferimento avverranno attraverso la firma di convenzioni con il governo centrale. Le Regioni dovranno ora dare una risposta al ministero delle Infrastrutture che, di concerto con l' Economia, sta occupandosi del dossier Tirrenia. ITALIA / Il gestore idrico di Firenze minaccia di 'tagliare' l'acqua in pieno agosto A Firenze operano le cosiddette societa' letturiste, aziende che per conto dei vari condomini si occupano della lettura dei contatori e della ripartizione tra i vari appartamenti della bolletta dell'acqua. In citta' e provincia ne operano diverse (una quindicina, secondo stime). Queste societa' raccolgono i soldi dagli utenti e poi pagano le bollette al gestore, Publiacqua appunto (societa' mista: tra i soci lo stesso Comune di Firenze). Una delle aziende letturiste, la A.S.Co. Srl di Signa (Fi), ha cessato l'attivita' (la conferma la si ha dal risponditore automatico del telefono aziendale). Probabilmente e' fallita, lasciando in panne diversi condomini e probabilmente "scordandosi" di pagare le ultime bollette, per le quali aveva gia' incassato i soldi dagli utenti. I quali ricevono una perentoria intimazione a pagare da Publiacqua. Il servizio recupero crediti del principale gestore idrico toscano, in una lettera protocollata il 27 luglio 2009, scrive: "… l'azienda procedera' inoltre alla sospensione della fornitura per morosita' che potra' avvenire a partire da 30 giorni dal ricevimento della presente senza ulteriore avviso …" . http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=269662 N.ZEALAND / Il Governo non rispetta il resoconto del referendum e conferma il No alla violenza sui bimbi Il premier neozelandese John Key non cambiera' la legge che proibisce ai genitori di ricorrere a pene corporali verso i figli, nonostante i risultati di un referendum che con una maggioranza di oltre l'87% ne ha chiesto l'abolizione. La cosiddetta legge antisculacciate, introdotta due anni fa per contenere gli alti tassi di violenze ai minori, ha diviso il Paese, portando al referendum postale che ne chiedeva l'abolizione. La campagna per l'abrogazione ha sostenuto che a causa della legge buone famiglie diventano vittime di indagini e incriminazioni ingiustificate, mentre per i sostenitori del mantenimento della legge un'educazione positiva e non violenta e' la piu' efficace. Molti hanno criticato il referendum come ambiguo, fra cui lo stesso premier Key, che non ha votato, e oggi ha chiesto alla polizia ed al ministero per lo Sviluppo sociale di rivedere le procedure in modo da proteggere i 'buoni genitori' quando la punizione corporale e' lieve e ragionevole nelle circostanze. La Svezia e' stata la prima a proibire le punizioni corporali ai minori nel 1979, e ora il divieto vige in 24 nazioni, ma non Italia. SVEZIA / Liberta' di stampa: per il Governo e' intoccabile In risposta alle critiche arrivate da Israele per un articolo del quotidiano 'Aftonbladet', il primo ministro Fredrik Reinfeldt ha difeso la liberta' di stampa svedese e ribadito che il suo governo non entra nel merito e non "controlla quanto viene pubblicato. Nessuno puo' chiederci di violare la costituzione -ha affermato- La liberta' di espressione e' un valore indispensabile". Intervenendo in una trasmissione tv del mattino, Reinfeldt ha quindi ricordato la vicenda delle vignette satiriche danesi su Maometto che nel 2006 hanno fatto infuriare i musulmani piu' radicali provocando violente reazioni islamiche in tutto il mondo. Il 17 agosto scorso il quotidiano di Stoccolma ha pubblicato un articolo in cui i soldati israeliani erano accusati di traffico di organi dei palestinesi uccisi. La denuncia, partita da alcune famiglie palestinesi, ha provocato un'ondata di proteste in Israele che ha chiesto le scuse ufficiali di Stoccolma. Il direttore dell'Aftonbladet, Jan Helin, ha detto di non avere "alcun rimorso" e sottolineato che l'articolo, pubblicato nelle pagine culturali, non era di informazione "ma sollevava diversi interrogativi su una vicenda gia' emersa in precedenza" anche in Israele. L'articolo riporta che "secondo alcune famiglie palestinesi c'e' stato traffico di organi, ma non sostiene che abbia davvero avuto luogo", ha spiegato Helin nel corso del programma tv. MONDO / Indagine: Danimarca prima per pressione fiscale La pressione fiscale nell'Unione Europea piu' pesante e' prevista in Danimarca con il 62,3%, quella piu' bassa dalla Bulgaria (10%). L'Italia e' al 43%, Francia al 40%, Germania al 45%. Fuori dall'Ue: Svizzera al 33,68%, Stati Uniti al 35%. E' quanto risulta da uno studio della societa' di consulenza KPMG, che ha misurato gli effetti della crisi economica sulla pressione fiscale per le persone fisiche. L'Irlanda, la Gran Bretagna e l'Islanda, tre Stati duramente colpiti dalla crisi, hanno alzato i prelievi sui redditi o prevedono di farlo in un contesto che li obbliga a riempire le casse pubbliche. AUSTRALIA / Adolescenti appassionati di videogiochi piu' propensi al gioco d'azzardo Gli adolescenti appassionati di videogiochi, in casa o in postazioni pubbliche, sono a maggior rischio di sviluppare comportamenti antisociali e ossessivi, e piu' tardi dipendenza dal gioco d'azzardo. Lo rivela uno studio della Scuola di psicologia dell'universita' di Adelaide, in Australia, condotta su circa 2700 giovani fra 13 e 17 anni. Nel sondaggio, pubblicato dal Journal of Gambling Studies, il 56% dei giovani ammette di aver giocato d'azzardo negli ultimi 12 mesi. A 18 anni sono diventati giocatori patologici in una proporzione del 2,4%, sopra il 2,1% di ludopatici calcolato nella popolazione adulta. Inoltre i giocatori patologici si dedicano ai videogiochi a moneta tre volte piu' dei non scommettitori, ed ai giochi in internet o palmari con frequenza doppia. Paul Delfabbro, che ha guidato la ricerca, scrive che la dipendenza dai giochi e' sintomatica di un nuovo modello di attivita' ricreativa. 'I giovani senza molte attivita' strutturate, e senza molta supervisione da parte dei genitori, tendono a dedicare molto tempo ai giochi. L'attivita' dei videogiochi non aumenta di per se' il rischio di dipendenza dal gioco d'azzardo, ma e' indicativa di un modello di attivita' di tempo libero che tende a sfociare nel gioco d'azzardo'. SVEZIA / Pirate bay: il sito di condivisione file chiuso dalla magistratura, riappare altrove E' di nuovo online Pirate Bay, il sito piu' famoso al mondo di bit torrent e file sharing, spento dopo una decisione della giustizia svedese che ieri aveva condannato il server che gestisce il portale, ad una multa di circa 50 mila euro. Promessa mantenuta, dunque, da parte dei pirati svedesi, che in un primo commento sul sito avevamo postato, tra le altre dichiarazioni, la frase, 'saremo online tra poche ore'. Approfondisci: http://punto-informatico.it/2697119/PI/News/svezia-cancella-baia.aspx USA / Tabacco sempre piu' nel Terzo Mondo Multinazionali del tabacco sempre piu' 'vicine' ai Paesi in via di sviluppo. E' cio' che accade a partire dal 1960, da quando l'industria del tabacco ha spostato marketing e vendite nei Paesi a basso e medio reddito, ovvero in quelle nazioni - si legge nel documento - che hanno politiche per la salute pubblica meno efficaci. E' quanto emerge dalla terza edizione del 'Tobacco atlas', l'atlante del tabacco presentato dall'American Cancer Society e dalla World Lung Foundation nel corso del Livestrong Global Cancer Summit, secondo il quale mentre la produzione globale di tabacco e' dimezzata nelle nazioni occidentali, e' aumentata di tre volte nei Paesi in via di sviluppo. In questi Paesi, si legge nel rapporto, i fumatori spendono per tabacco e affini somme di denaro sproporzionate rispetto al loro reddito, che altrimenti potrebbero essere spese per il cibo, assistenza sanitaria e altre necessita': nel solo Bangladesh, se i nuclei familiari medi utilizzassero per gli alimenti i soldi normalmente spesi per il tabacco, oltre 10 milioni di persone non soffrirebbero piu' di malnutrizione e 350 bambini sotto i cinque anni potrebbero essere salvati ogni giorno. ITALIA / Universita': vendersi o pagare per superare esami Per avere una raccomandazione per superare i test di ammissione all'universita' c'e' chi e' disposto ad iscriversi a un partito politico e chi e' pronto a pagare, ma per la maggior parte degli studenti (il 29%) non sarebbe un problema offrire una prestazione sessuale. Sono alcuni dei risultati dell'inchiesta svolta da UniversiNet.it, da anni portale di riferimento per la preparazione gratuita ai test di ammissione, consultato ogni anno da piu' di 250.000 ragazzi. Per il 78% dei 12.160 studenti che hanno partecipato al sondaggio, per superare l'esame di accesso e' piu' importante trovare una raccomandazione che studiare. Solo il 15% (l'anno scorso il dato era al 20%) ritiene invece molto piu' utile trovare sui libri le risposte dei quiz. Quale e' la raccomandazione piu' forte? Per 4 su 10 quella di un politico di livello nazionale, poi quella di un professore (per il 23%) e quella che automaticamente si otterrebbe frequentando un corso di preparazione a pagamento (21%). Le aspiranti matricole (il 29%, il doppio rispetto al 2008) per avere una raccomandazione sarebbero pronte anche ad andare a letto con il potente di turno. Secondo i risultati dell'indagine, il 9% dei ragazzi e il 38% delle ragazze e' disposto ad offrire prestazioni sessuali per accedere all'universita'. Il 22% pagherebbe in denaro e il 18% prenderebbe invece la tessera di un partito. "I dati del 2009 mostrano una incredibile perdita di fiducia nel sistema di valutazione universitaria, forse acuito dagli ultimi scandali sulla valutazione della maturita' - dice Renato Reggiani, direttore editoriale di UniversiNet.it -. Ma la nostra inchiesta si limita a fotografare una situazione, dai nostri dati emerge un degrado morale dell'universita' italiana o almeno della sua percezione da parte degli studenti che ritengono quasi inutile la preparazione e optano per scorciatoie classiche come la raccomandazione del politico o del professore o sessuali". http://www.universinet.it/ USA / Tv a pagamento tramite Internet: i grandi operatori si muovono Il gruppo Usa dei media Time Warner Cable ha raggiunto un accordo con altre sette compagnie dei media per avviare un test sperimentale per offrire programmi televisivi a pagamento via Internet a un selezionato numero di utenti. Lo rivela il Wall Street Journal, citando fonti bel informate. Al test partecipano Syfy di General Electric, Tnt di Time Warner, Amc di Cablevision Systems e Bbc America, mentre anche Cbs, Discovery Communications e Viacom sarebbero disponibili ad aderire all'esperimento. nel luglio scorso Comcast si e' accordata con Cbs e con altri 17 canali via cavo per lanciare nuovi programmi tv a pagamento sul web. Time Warner Cable non ha ancora ufficializzato la notizia fatta trapelare dal WSJ. U.E. / Ripulire l'ambiente al prezzo di 54 milioni di cavie animali Nei prossimi dieci anni, oltre 54 milioni di animali da laboratorio (topi e ratti ma anche scimmie, suini e pesci) saranno sottoposti agli effetti di sostanze chimiche in quello che sara' il tentativo piu' ambizioso di ripulire l'ambiente dai prodotti nocivi. Sono i martiri del progetto REACH (Registrazione, Valutazione e Autorizzazione di Sostanze Chimiche) dell'Ue, che intende analizzare gli effetti sulla salute umana di 100.000 composti industriali presenti nel nostro ambiente -da quelli usati nel settore alimentare agli additivi industriali. Una volta terminato lo studio, si decidera' se l'uso del prodotto e' necessario, se esiste un'alternativa piu' sana (ancorche' piu' cara) e si ritireranno dal mercato tutte le altre. La poderosa ricerca comporta un'enorme quantita' di animali, e in molti casi anche dei loro discendenti, giacche' e' possibile che gli effetti delle molecole si accumulino, si ereditino e non si manifestino che nelle generazioni posteriori, secondo un lavoro, pubblicato su Nature, della Scuola Bloomberg dell'Universita' John Hopkins (Usa). USA / Dormire bene allunga la vita Dormire bene allunga la vita, mentre chi russa o soffre di apnee notturne e' piu' a rischio. E' quanto emerge da uno studio condotto dalla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora e da altri 6 centri medici negli Stati Uniti che prova per la prima volta l'esistenza di una relazione tra qualita' del sonno e salute. Dallo studio e' emerso che l'apnea notturna, quel fenomeno durante il quale si smette di respirare durante il sonno, aumenta le possibilita' di morte del 46% rispetto a chi dorme sonni tranquilli. Non solo: i rischi crescono del 17% anche per chi soffre di disturbi comuni del sonno, con 15-30 episodi di respiro interrotto durante un'ora di sonno. "Russare puo' causare numerosi problemi - dice Alberto Bergamin, Ad di Tempur Italia, specialisti del dormire bene -. In alcuni casi e' spia di problemi piu' seri e puo' portare anche a gravi conseguenze. Risolvere il problema non e' facile, ma migliorare la qualita' del supporto su cui si dorme puo' migliorare considerevolmente la situazione. Grazie a uno dei materiali piu' tecnologici in commercio, l'unico certificato dalla Nasa, Tempur e' in grado di migliorare il riposo delle persone, con materassi e guanciali dotati di uno speciale sistema allevia pressione". USA / Un gene responsabile della sordita' ereditaria La sordita' e' spesso ereditaria. Si valuta che il 60% delle sordita' "prelinguali", prima dell'acquisizione del linguaggio, siano dovute a una malattia genetica. I sordi sono 278 milioni nel mondo, 4 milioni in Francia, senza contare i 13,5 milioni di individui con deficienze uditive per cause professionali. Ora i ricercatori dell'Universita' di Iowa che hanno lavorato sui topi, aprono una porta alla comprensione dei meccanismi dell'udire. Il loro studio A Claudin-9-Based Ion Permeability Barrier Is Essential for Hearing, pubblicato su PLoS, si e' interessato del gene chiamato Claudin, trovato nei topi e che ha un ruolo decisivo nella capacita' uditiva normale. OLANDA / Internet. Sentenza: portale P2P ritiri i contenuti coperti dal diritto d'autore Il tribunale del distretto di Utrecht obbliga Mininova, il secondo maggior portale di archivi P2P mondiale, a ritirare tutti i link che portano a contenuti sottoposti al diritto d'autore. La Corte gli ha dato tre mesi di tempo per mettersi in regola, altrimenti scattera' la multa di 5 milioni di euro, come informa Torrentfreak. La sentenza e' stata pubblicata il giorno dopo che un tribunale svedese ha costretto un operatore privato di banda larga a disconnettere The Pirate Bay (TPB), il maggiore portale di P2P del mondo. Il tribunale di Utrecht ha dato ragione a Brein -organizzazione radicata in Olanda e finanziata da imprese d'intrattenimento-, la quale sostiene che Mininova induce gli utenti a violare i diritti d'autore. La clausola di Mininova che permette ai proprietari di copyright di ritirare i file fraudolenti non e' infatti sufficiente, dicono i giudici. L'intento di Brein non e' quello di far chiudere il sito; la sua proposta e' l'istallazione di un filtro basato sulla parola chiave e le impronte tattili digitali, per garantire che i proprietari del diritto d'autore dispongano dei mezzi necessari per proteggere le loro opere. GERMANIA / Test: sostanze nocive nei passeggini Nemmeno i passeggini che costano 900 euro sfuggono alle critiche degli analisti della fondazione Warentest. Le maggiori doglianze riguardano le sostanze nocive rilevate in rivestimenti, cinture, manici e parapioggia. Ma non mancano le critiche anche ai sedili troppo stretti. Su 14 modelli -che vanno dai 299 ai 910 euro-, ben dieci sono stati ritenuti carenti, soprattutto per la presenza di formaldeide e plastificanti nei punti a diretto contatto del bambino (tatto, sudore, saliva). Warentest precisa che non sono sostanze propriamente pericolose, pero' a lungo andare potrebbero rivelarsi cacerogene e dannose al patrimonio genetico. Ma, soprattutto, il loro impiego non e' giustificato da necessita' tecniche, per cui se ne potrebbe fare a meno. FRANCIA / Bruciature acute attribuite a scarpe cinesi vendute a Vallecrosia (Liguria) Un cittadino di Nizza, paraplegico, e' stato vittima a fine luglio di bruciature di secondo e terzo grado ai piedi, attribuite a calzature importate dalla Cina e comprate in Italia. "Ho indossato le scarpe per la prima volta il 31 luglio. Le ho dovute tenere per cinque ore consecutive e quando le ho tolte, sono venuti via dei pezzi di pelle insieme alle scarpe. I miei piedi erano raddoppiati di volume e presentavano bruciature profonde", ha spiegato Bernard Beltran, con tanto di foto. Ricoverato al CHU di Nizza il 3 agosto, si e' visto diagnosticare delle bruciature di secondo e terzo grado sulle "fasce dorsali e posteriori" dei piedi, stando al certificato medico redatto dall'ospedale che le ha attribuite alle scarpe indossate. "Non ci poteva essere nessun'altra causa", sostiene Beltran. "(...) Il problema e' che la mia paraplegia mi priva di sensibilita' ai piedi e non ho sentito dolore". Le scarpe, di marca cinese Lalikaer, erano state comprate il 26 luglio in un negozio di Vallecrosia. Beltran attribuisce le bruciature ai sacchettini funghicida inseriti in ognuna delle due scarpe. Nell'autunno 2008, numerosi acquirenti francesi di scarpe importate dalla Cina avevano subito gravi reazioni allergiche dalla presenza dei sacchetti di dimetilfumarato, prodotto antimuffa vietato nell'Unione Euopea dal gennaio 2009. BRASILE / Una proteina delle zecche uccide le cellule tumorali Sono moleste, eppure, secondo una studiosa brasiliana, potrebbero aiutare a sconfiggere i tumori. Le ricerche condotte sulla zecca sudamericana amblylomma cajennese mostrano che una proteina contenuta nella sua saliva distrugge le cellule cancerogene e lascia integre quelle sane. Lo ha sperimentato sui topi la biologa molecolare Ana Marisa Chudzinski-Tavassi dell'Istituto Butantan di Sao Paulo, che ha fatto la scoperta piuttosto casualmente ed e' stata aiutata da altri ricercatori. La proteina, cui ha dato il nome di "fattore X attivo", potrebbe migliorare notevolmente la terapia del cancro una volta messi a punto gli opportuni farmaci, che pero' richiedono ancora test, approfondimenti e soldi. Ma, dice, "e' una novita' decisiva". G.BRETAGNA / Quartiere londinese sperimenta il welfare low-cost Barnet, quartiere a nord di Londra, vuole adottare una politica basata sul modello aziendale di compagnie aeree low-cost come Easyjet o Ryanair. Per tagliare le spese, i consiglieri conservatori di Barnet hanno deciso di offrire una gamma di servizi aggiuntivi per i residenti che vorranno pagare qualche tassa in piu', mantenendo in questo modo costi bassi per i servizi base, ridotti comunque all'osso. Sul modello dello speedy-boarding di Easyjet, per esempio, si potranno accorciare le attese per l'approvazione di nuovi piani edilizi pagando una tassa aggiuntiva e, in stile Rynair, i pensionati potranno decidere che tipo di benefici scegliere nell'ambito dei servizi sociali. 'Alcuni servizi saranno economici', ha detto al Guardian il leader del consiglio dell'autorita' locale, Mike Freer. 'Non si tratta di ridurre gli aiuti statali, ma di intervenire in modo mirato', ha aggiunto Freer. FRANCIA / Carrefour ritira dagli scaffali carne macinata surgelata Il gruppo Carrefour richiama un lotto di carne macinata surgelata della marca Carrefour Discount dopo aver scoperto la contaminazione col batterio E.Coli. Si tratta del lotto numero IE 565 EC, la cui data limite per il consumo e' il 5 agosto 2010. Il distributore precisa di non aver ricevuto alcun reclamo da parte dei consumatori e d'aver rilevato l'E.Coli durante "misure di controllo abituali". Il batterio, responsabile della maggior parte delle intossicazioni alimentari, si distrugge a una temperatura di 65°C. Istituito un numero verde: 0.805.90.80.70. FRANCIA / Parigi: iniziative per agevolare l'aborto farmacologico La Giunta della capitale francese punta sul dossier sessualita' e aborto. Da settembre, cinque centri parigini di pianificazione familiare proporranno alle pazienti che lo desiderino l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) farmacologica senza ospedalizzazione. La misura, ancorche' circoscritta, e' importante per le donne: "esse potranno scegliere tra l'interruzione di gravidanza per via chirurgica (negli ospedali, ndr) o per via orale (a casa loro, ndr) in una societa' dove l'accesso all'IVG e' ancora problematico", spiega Fatima Lalem, delegata del Comune alla parita' tra uomini e donne. Nell'Ile-de-France, i tempi per ottenere un'IVG sono di una decina di giorni contro i 5 auspicati dalla Haute Autorité de Santé (HAS). Questi problemi non sono legati soltanto alla popolazione numerosa, ma derivano da un fatto sociologico: "sono sempre meno i medici che investono in questa pratica, i militanti pro aborto vanno in pensione e la pianificazione familiare e' una disciplina che interessa meno i futuri medici, Parigi soffre di questo fatto", spiega Fatima Lalem. Di qui l'impulso ad agire prima che siano pronti i decreti d'attuazione della legge che autorizza l'aborto farmacologico. "E' anche una lotta per la libera scelta, per l'emancipazione della donna", spiega la vice del sindaco Bertrand Delanoe. ITALIA / In calo le vendite dei farmaci da banco, ma solo nelle farmacie Vendite in calo per i farmaci di automedicazione (antiacidi, analgesici, lassativi, ecc.): tra il giugno 2008 e quello 2009 le confezioni acquistate sono state 315 milioni (il 3,5% in meno). Il calo in termini di spesa e' stato dell'1%. Il calo delle vendite ha riguardato le farmacie (meno 5,4% in termini di quantita', meno 3% in termini di valore), mentre parafarmacie e corner sanitari all'interno dei supermercati hanno registrato aumenti a doppia cifra (piu' 30% come confezioni acquistate). La quota di mercato, per cio' che riguarda i farmaci da banco non di competenza delle farmacie, sale cosi' al 7,6%. ITALIA / Dodotour-Evolution Travel: nuova condanna dall'Antitrust Evolution Travel - Dodotour insiste con le pratiche commerciali scorrette ed incappa di nuovo in una sanzione dell'Antitrust. L'azienda padovana si occupa di vendite di viaggi online, tramite operatori commerciali che per iniziare l'attivita' pagano un costo di affiliazione. L'Antitrust aveva gia' condannato la condotta scorretta nel 2007. Ora arriva una nuova sanzione di 150 mila euro per non aver rispettato il precedente provvedimento http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/0e500bde5758f337 c125762300388bfa/$FILE/32-09.pdf La vicenda Dodotour S.r.l. – Evolution Travel in passato ha coinvolto direttamente anche l'Aduc, in quanto la societa' si riteneva diffamata dalle moltissimi lettere di lamentela pubblicate sul sito www.aduc.it. Qui il resoconto del contenzioso http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=188370 GERMANIA / Poste tedesche: troppi ritardi nella consegna delle lettere Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung ha verificato la puntualita' delle Poste. In tre giorni diversi sono state spedite ogni volta 33 lettere -da Francoforte, Berlino, Remscheid e Taunus a 11 recapiti differenti sparsi per il Paese. Risultato: le Poste non mantengono le promesse, ne' rispettano le direttive del Governo. La direzione delle Poste sostiene che oltre il 95% della corrispondenza giunge a destinazione il giorno dopo l'inoltro. Da parte sua, Berlino pretende dalle Poste -in pratica titolari del monopolio delle lettere- che l'80% delle missive arrivi a destinazione nel primo giorno feriale dopo l'invio, e il 95% nel secondo. Invece il test mostra che le percentuali sono ben piu' basse: solo il 61% delle lettere e' arrivato il primo giorno feriale e il 95% vantato dalle Poste non viene raggiunto nemmeno dopo due giorni. O ancora, il giorno critico e' il lunedi': delle 33 lettere inviate il sabato, solo 3 sono state recapitate per tempo. Infine, la distanza breve non accorcia i tempi: una lettera da Francoforte a Francoforte subisce lo stesso ritardo di una che percorre centinaia di chilometri. ITALIA / Informazione gratuita, invece paghi: multa Antitrust a Telecom Italia Nuova condanna dell'Antitrust per Telecom Italia. Il principale gestore nazionale e' stato condannato a 230 mila euro di multa per pratica commerciale scorretta. Il servizio denominato “400”, che consente ai soggetti che fruiscono dei servizi “Telecom” di conoscere l’ultima chiamata ricevuta su di un’utenza di telefonia fissa, veniva erogato senza l'indicazione dei costi, anzi. Ai clienti che componevano da telefono fisso il numero 400, una voce registrata rispondeva: Informazione gratuita. Il numero dell’ultima chiamata non riservata ricevuta è…”. Al contrario il costo era di 10 centesimi di euro. http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/0e500bde5758f337 c125762300388bfa/$FILE/32-09.pdf SPAGNA / L'aspirina quotidiana fa male La diffusa abitudine tra persone sane di prendere una dose quotidiana di aspirina, con l'idea che limiti i rischi di infarto e che 'in generale faccia bene', non solo e' infondata ma completamente sbagliata. Lo conferma una ricerca dell'universita' di Edimburgo, illustrata durante la conferenza dell'associazione europea di cardiologia a Barcellona. L'abuso di aspirina non solo non offre alcun vantaggio, ma in realta' c'e' il rischio che una dose quotidiana a lungo termine causi emorragie interne che possono essere anche mortali. Se il medicinale, infatti, e' spesso consigliato a chi ha avuto gia' infarti, all'interno in una cura specifica, non dovrebbe essere prescritto a chi gode di buona salute. Lo studio dell'universita' di Edimburgo ha osservato 3350 persone per circa 8 anni, divisi in due gruppi: uno a cui e' stato somministrata l'aspirina quotidianamente e l'altro a cui e' stato dato un placebo. Se non si e' notata nessuna differenza sostanziale del tasso di mortalita' per infarto o malattie cardiache tra i due gruppi, si e' registrato il 2% di casi di emorragie interne tra coloro che hanno preso l'aspirina, mentre solo l'1.2% tra coloro che hanno avuto il placebo. ------------------------------------------LE INIZIATIVE DELL'ULTIMA QUINDICINA I numeri 899 Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=269249 Le bugie Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=269264 Turismo: diminuiscono gli italiani all'estero. Una buona occasione per i nostri operatori e per il ministero Aumentano, + 7,9%, gli italiani che scelgono le mete turistiche del Bel Paese ma, soprattutto, si rivalutano le seconde case per le proprie vacanze. Diminuiscono, - 5,7%, le destinazioni estere. E' evidente che la crisi si fa sentire e che si scelgono soluzioni meno onerose o si diminuiscono i giorni di vacanze. Una occasione da cogliere al volo dai nostri operatori turistici che dovrebbero mettere mano alle proprie strutture, rinnovandole, e alle tipologie di servizio offerte. Sarebbe un'opportunita' anche per il nostro ministero del Turismo per rilanciare il "Made in Italy". Occasioni e opportunita' che, pero', non ci sembrano colte. Il nostro sistema alberghiero (non ci riferiamo, ovviamente, agli alberghi a 5 stelle) e' vecchio, i servizi di seconda scelta e i prezzi alti rispetto alle offerte della concorrenza estera. Il ministero del Turismo ha varato nuove norme di classificazione alberghiera che pero' valgono solo per i nuovi edifici o quelli ristrutturati. Le commissioni esaminatrici, regionali o provinciali, hanno "sensibilita'" diverse da Nord a Sud: un tre stelle calabro non e' paragonabile all'analogo altoatesino. Insomma si sta perdendo un'occasione preziosa e l'obiettivo che qualsiasi operatore turistico dovrebbe avere: la soddisfazione del cliente. L'epoca dei polli da spennare e' finita ma nel nostro Paese non se ne sono accorti. Poi non si pianga e si chiedano interventi "a sostegno" della nostra industria turistica, cioe' soldi pubblici, quelli del contribuente. Ci siamo stancati di pagare, ancora una volta, per la scarsa lungimiranza degli operatori turistici e di chi ci governa. Telecom Italia e Tele2-Vodafone scorrette, arrivano sanzioni Antitrust, ma sono meno di un caffe'. Ancora una multa simbolica per il blocco del peer to peer praticato da Tele2 L'Antitrust ha comminato a Telecom Italia multe per un totale di oltre 600 mila euro. L'ex monopolista dovra' pagare (salvo ricorsi) 325 mila euro per le scorrettezze commesse nell'ambito della telefonia fissa e 280 mila per quelle nella telefonia mobile. Le pratiche commerciali sanzionate hanno a che fare in ambedue i casi con gli indebiti impedimenti (con mezzi e mezzucci) ai clienti per il passaggio da Telecom Italia (con i propri marchi Tim, Alice, ecc.) a gestori alternativi. Anche Tele2-Vodafone e' incorso nelle sanzioni dell'Antitrust. Condanna da 50 mila euro per non aver rispettato un precedente provvedimento (condito da una multa simbolica [1]): Tele2, che da tempo e' stato acquistato da Vodafone, continua ad ingannare i clienti Adsl: promette connessioni a Internet senza blocchi, ma sistematicamente pone un filtro al peer to peer, la tecnologia che permette lo scambio di file da utente a utente. Ben vengano le multe, ma e' sempre piu' evidente che il ridicolo importo non serve a dissuadere i gestori telefonici dal comportarsi come banditi. Il massimo della sanzione comminabile e' di mezzo milione di euro per ogni infrazione. Vista la gravita' della condotta l'Antitrust, nel caso di Telecom Italia, ha applicato due multe che superano di gran lunga la meta' del massimo. Se fossero in vigore i limiti che da anni invochiamo, 10 milioni di euro come sanzione massima [2], Telecom Italia non se la sarebbe cavata con 600 mila euro complessivi, che rappresenta un'inezia (lo 0,003%) rispetto al fatturato 2008 di 22 miliardi di euro. E' come se una multa per divieto di sosta costasse all'italiano medio 50 centesimi. [1] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=247421 [2] http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=256612 Pubblicita' ingannevole: nuova multa Antitrust per Sky. Innalzare la sanzione massima a 10 milioni di euro L'Antitrust sanziona Sky Italia per pubblicita' ingannevole. Multa da 195 mila euro per uno spot televisivo, che a fronte dello slogan Christmas Box, tutto Sky a soli 45 euro per tre mesi, senza impegno non evidenziava in modo chiaro che il consumatore non piu' interessato al servizio doveva invece necessariamente manifestare la propria volonta' di dare disdetta al contratto entro il terzo mese; inoltre, ometteva il contributo d'attivazione della parabola e la relativa istallazione: 19 euro per il pagamento con il 'rid' o domiciliazione bancaria, altrimenti 119 euro. La pay tv non e' nuova a queste condotte. L'Antitrust ha gia' condannato la campagna pubblicitaria Sky pacchetto calcio, e di recente lo slogan La Tv analogica si spegne, Sky accende una nuova visione (1). E' urgente elevare a 10 milioni di euro la sanzione massima per chi inganna i consumatori, ora ferma a 500 mila euro. Che governo e legislatore agiscano immediatamente. http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=256612 (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/noti.php?id=267404 Piscine. Consigli per l'uso Con il caldo per rinfrescarsi non c'e' di meglio che farsi un bel bagno in piscina. Occorre attenzione perche' il rischio di prendersi una dermatite, cioe' un'infiammazione della pelle causata da muffe, batteri e virus, c'e' poiche' le superfici e l'acqua di piscina possono provocare qualche problema dovuto alla scarsa igiene. L'acqua della piscina contiene microrganismi che si nutrono delle varie sostanze organiche in essa contenuti. Per questo e' filtrata e disinfettata. L'operazione avviene essenzialmente con il cloro, che elimina il problema ma che a sua volta puo' provocare irritazione del naso, delle orecchie e degli occhi; per questo motivo, chi fa uso frequente e prolungato della piscina, e' bene che usi occhiali, tappi per le orecchie e pinzette per il naso. Contrariamente a quanto i piu' credono, un forte odore di cloro non e' un buon indicatore della mancanza di inquinamento dell'acqua di piscina; il motivo e' dovuto al fatto che il cloro si lega alle sostanze organiche presenti nell'acqua stessa ed e' da questi composti che emana il caratteristico odore. Quindi, tanto piu' si sente l'odore di cloro tanto meno occorre immergersi. A maggior odore maggior inquinamento. Altro motivo di rifiuto del bagno e' ovviamente la quantita' di persone nella vasca, piu' sono numerose meno e' opportuno fare il bagno: troppe sostanze organiche in acqua. Girare a piedi scalzi e' del tutto sconsigliabile: funghi, lieviti e virus sono in agguato e per evitare verruche, anche dolorose, vesciche e irritazioni varie l'uso di sandali e' obbligatorio. Una doccia iniziale e una dopo il bagno e' buona misura igienica. Per se' e per gli altri. Vietare i rave party? Servira' solo a spingerli ancor piu' nella clandestinita' Vietare i rave party? Servira' solo a spingerli ancor piu' nella clandestinita', esponendo i partecipanti a rischi ancora maggiori. Come un eterno disco rotto, la politica risponde alle morti per overdose annunciando misure ancor piu' repressive e proibizioniste (1) e attuando una politica che chiaramente non funziona. Una politica basata sulla razionalita' e sull'efficacia abbandonerebbe i propositi da Stato etico e affronterebbe la questione con laica pragmaticita': come prevenire la morte dei giovani che assumono sostanze illegali alle feste? E la risposta non puo' che essere: con presidi sanitari che non solo assistano prontamente in caso di overdose, ma prevengano attraverso l'analisi delle sostanze prima dell'assunzione. Da quarant'anni la risposta e' quella di inviare poliziotti invece di medici, e questi sono i risultati. Fino a quando continueremo a farci del male? (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19897 Il ritorno dei quiz tv fasulli. Sembra un gioco e invece ti rifilano una suoneria tramite i numeri 899. Denuncia ad Antitrust e Agcom Abbiamo denunciato l'ingannevolezza del programma televisivo Quizionario, in onda su molte emittenti locali. Si tratta di una trasmissione che, invogliando i telespettatori a partecipare ad un pseudo quiz, rifila loghi e suonerie per cellulari al costo di un euro per ogni telefonata a numeri 899 o 894, quelli delle bollette gonfiate. Si tratta di una nuova versione di una sostanziale truffa piu' volte sanzionata dall'Autorita' (2). In questo caso l'organizzatore e' una societa' di Milano, la Linkk S.r.l.. L'emittente televisiva che piu' presta i suoi spazi alla Linkk e' Canale Italia (gia' in passato sanzionata per analoghe coinvolgimenti). E' desolante constatare come il nostro Paese non riesca a porre termine a questi visibilissimi raggiri. Occorre considerare, inoltre, che il regolamento (teorico) pur pieno di castronerie e balle varie, viene accettato dal ministero dello Sviluppo economico (3). Speriamo in un immediato intervento dell'Antitrust, dell'Agcom e/o dello stesso ministero: non mancano casi di utenti (spesso anziani e bambini) che ingenuamente chiamano a ripetizione il numero 899, pensando di prendere la linea, rispondere esattamente alla domanda e vincere il premio (mille euro o piu'). E invece hanno acquistato a carissimo prezzo un centinaio di suonerie. Di seguito una delle testimonianze pervenute. Salve, sono qui a scrivervi della mia esperienza col programma televisivo e gioco a premi, il "Quizionario" in onda in molte tv private italiane. Vi racconterò la mia esperienza: l'altra sera, accendo la TV e vedo un quiz di anagrammi a premi. Per partecipare a questo quiz bisogna comporre un numero a pagamento che costa 1 Euro a chiamata. Ho chiamato la prima volta, ed una voce in segreteria mi diceva frasi registrate del tipo "Mamma mia, ci sei quasi, prova un'altra volta ancora, e troverai la linea" o simili. Insomma il fatto è che ho provato a farne 120 (sì, centoventi!) di queste telefonate, e MAI una volta che avessi preso la linea. Ed in alcuni momenti la linea risultava irraggiungibile (per l'alto numero di telefonate). Ora mi chiedo, quante telefonate ricevono questi tizi ogni volta? E su decine di migliaia di telefonate ad 1 Euro loro possono permettersi di far vincere ad una persona fino a anche 3500 Euro, ed è proprio quella l'attrazione. Io conoscevo la soluzione, e quei 3500 Euro mi hanno spinto a spendere 120 Euro, che dovrò necessariamente pagare alla Telecom. Quindi, se avete intenzione di vincere il premio, ricordatevi della mia esperienza, che è documentabile dalla fattura Telecom. Grazie per l'attenzione, ed il vostro lavoro. (1) http://www.aduc.it/dyn/tlc/denunciaquizionario.pdf (2) http://www.aduc.it/dyn/tlc/comu.php?id=235693 (3) http://www.aduc.it/dyn/tlc/regolamentoQuizLinkk.pdf Aduc - Osservatorio Lecce. Marciapiedi sconnessi e pericolosi in pieno centro. S'intervenga subito Alcuni cittadini residenti in via 95° rgt. Fanteria, una delle strade maggiormente trafficate che si trova in pieno centro cittadino a pochi metri da Piazza Mazzini, ci hanno segnalato una situazione di grave pericolo in quella strada. In particolare nel tratto compreso tra via N. Sauro e via Lamarmora, come dimostrano inequivocabilmente le fotografie (1), il marciapiede al lato sinistro della strada (rispetto al senso di marcia) e' completamente malridotto presentando oltre che delle continue sconnessioni anche pericolose buche. Il fatto gia' di per se preoccupante e' ulteriormente aggravato dalla circostanza che appena due mesi addietro, in occasione del G8 dei ministri economici, sono stati risistemati, sempre sulla stessa via, i marciapiedi dell'isolato precedente che si trovavano in uno stato decisamente migliore rispetto a questo segnalato. Ricordiamo che, anche sulla base delle recenti pronunce della Cassazione (tra le ultime la n. 8692/09), il Comune, quale proprietario delle strade, e' sempre responsabile del danno subito dalle persone senza che debba ricorrere il famigerato requisito dell'insidia o del trabocchetto. In poche parole anche se s'inciampa su una buca ben visibile il Comune rischia di dover risarcire il danno. L'avvicinarsi della festa patronale (con le prevedibili grandi quantita' di persone che percorreranno il centro cittadino) e la ripresa dell'attivita' lavorativa e del consueto traffico veicolare, dopo le ferie agostane, richiedono una soluzione immediata. Chiediamo all'assessore competente d'intervenire per risolvere la situazione e, quanto meno nell'immediato, di mettere in sicurezza il tratto di marciapiede. (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/20090819A.JPG http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/Lecce/20090819B.JPG Carte di credito e truffe. Come tutelarsi La notizia che negli Usa sono state trafugate 130 milioni di numeri di carte di credito fa una certa impressione e desta preoccupazione. Secondo i dati dell'Abi, nel nostro Paese circolano 30 milioni di carte di credito per un giro d'affar' di 100 miliardi di euro. Le frodi si attestano su 800 milioni di euro. Cosa puo' fare il consumatore per tutelarsi in caso di clonazione, furto o perdita? Occorre: (1) controllare regolarmente l'estratto conto della carta di credito. Buona regola e' quella di attivare il servizio di comunicazione via SMS, dell'utilizzo della carta; (2) fare una denuncia (polizia, carabinieri, etc.); (3) avvisare la societa' emittente (la banca, il circuito interbancario, etc.), chiamando il numero verde fornito con la carta o comunque seguendo le istruzioni che la stessa prevede in questi casi e chiedendo il blocco immediato della carta. Se il furto o la perdita riguarda una carta di credito di solito e' richiesta la ripetizione della comunicazione entro 48 ore tramite raccomandata a/r, allegando copia della denuncia (che va comunque conservata per almeno un anno). Il consumatore deve pagare quanto sottratto indebitamente? In caso di perdita o furto puo' essere prevista una franchigia di 150 euro che rappresenta la massima perdita addebitabile al cliente fino al momento in cui inoltra la comunicazione alla societa' emittente, a condizione che lo stesso abbia custodito con diligenza la carta e l'abbia utilizzata prendendo tutte le precauzioni possibili, rispettando le norme di sicurezza previste dalla raccomandazione CE (2) e dal contratto. Dopo la comunicazione al cliente non viene normalmente imputato nessun addebito. In caso di clonazione, di cui ci si accorge in ritardo, quando arriva l'estratto conto, se viene esclusa la responsabilita' del titolare della carta relativamente alla sua custodia e al suo utilizzo, vengono normalmente rimborsate le cifre indebitamente prelevate da terzi. E' determinante leggersi il contratto relativo alla carta perche' le raccomandazioni comunitarie non sono vincolanti. Il contratto potrebbe prevedere qualcosa di diverso, sia in senso peggiorativo che migliorativo. (1) Per approfondimenti sulle frodi e sulle carte di credito e debito, si veda: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=78880 http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=54133 (2) Raccomandazione 97/489/CE Burkini e razzismo. Stupidita' come in tutti i razzismi Il Sindaco di Varallo Sesia (Vercelli) ha stabilito una multa di 500 euro per chi indossera' il burkini nelle piscine e lungo fiumi e torrenti del proprio territorio (1). La motivazione del Sindaco e deputato Leganord e' il turbamento che potrebbe creare soprattutto fra i piu' piccoli, oltre ai motivi igienici. Il razzismo e' essenzialmente stupidita' mista ad ignoranza e, usato da chi ha un qualche potere, diventa anche ridicolo e pericoloso, cioe' tragico e farsesco. Vediamo i motivi del nostro Sindaco: - potrebbe rappresentare un problema igienico in piscina, ma i costumi interi tornati molto in voga? E tutti gli altri costumi e corpi non controllati al microscopio prima di consentirne l'immersione nelle vasche delle piscine? E poi, perche' vietato usarlo in un torrente dove, magari, la multa non verrebbe fatta se ci si immerge vestiti... ammesso che qualcuno abbia l'ardire di immergersi in un torrente vicino ad un qualunque centro abitato.... - il turbamento tra i piccoli. Turbamento di cosa? Forse per quei piccoli abituati ai raduni leghisti in costume e turbati dalla troppa semplicita' di un simile abito? Il burkini e' di per se' ridicolo perche' sarebbe una sorta di incontro tra burka e bikini, inventato alcuni anni fa da una stilista per far soldi, e che niente ha direttamente a che fare con la religione islamica. L'ordinanza del Sindaco/deputato non fa altro che aggiungere ridicolo a ridicolo. Razzismo a razzismo: per le donne che qualche marito/padre/padrone costringe ad indossarlo, per gli amministratori che colgono l'occasione per esternare i propri concetti e le proprie pratiche di civilta'. Razzismo stupido che si manifesta anche col divieto per gli immigrati di aprire un'attivita' commerciale nella via principale di Capriate (Bergamo) (2)... proprio quando i dati di Bankitalia ci hanno detto che gli immigrati accrescono l'occupazione degli italiani (3)... altrimenti la stupidita' non sarebbe tale.... (1) http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/noti.php?id=269435 (2) http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/noti.php?id=269440 (3) http://www.aduc.it/dyn/immigrazione/noti.php?id=269417 Cannabis. Strategia antidroga del Governo ormai incentrata sulla censura delle opinioni Gia' da tempo abbiamo notato che la strategia antidroga del Governo ha come fondamento il reato d'opinione e la censura. Utilizzando il reato di istigazione al consumo, il Dipartimento per le politiche antidroga sta attivamente perseguendo siti Internet (1), insegnanti e presidi (2), manifestazioni (3), feste, negozi e ora anche Beppe Grillo (4), per il solo fatto di esprimere opinioni contrarie alla verita' governativa. Il ragionamento che sta dietro questa impostazione e' facile da capire. Nonostante la legge italiana abbia raggiunto il massimo grado di severita' e repressione mai conosciuto nel mondo occidentale, l'Italia e' l'unico Paese europeo dove il consumo di cannabis continua a crescere (5). Insomma, dopo sette anni da zar italiano antidroga ed una legge che porta il suo nome, il sottosegretario Carlo Giovanardi si e' rivelato un inefficace quanto dannoso servitore dello Stato. E' ovvio che a questo punto l'unica cosa che rimane da fare e' perseguire coloro che criticano le sue fallimentari politiche. Con la complicita' di un sistema di informazione disattento alle politiche antidroga, ossessionato in modo miopico dai singoli casi di cronaca, e' un'operazione che potrebbe anche riuscirgli. (1) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=13766 (2) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19481 (3) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19514 (4) http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19913 (5) dati Onu: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19846 Prezzi e salari. Roma piu' cara di Milano. E le gabbie salariali? Secondo l'indagine dell'UBS (1) Roma risulta piu' cara di Milano pur avendo stipendi inferiori. La ricerca confronta i prezzi di un paniere di 122 beni e servizi (non solo, quindi, del BigMac o dell'IPod), salari, deduzioni dai salari e orari lavorativi con il potere d'acquisto di 71 citta' del mondo. I corsi di cambio e le differenze d'inflazione hanno un impatto decisivo sui confronti. Dal momento che il livello dei prezzi non e' di per se' indicativo delle effettive possibilita' d'acquisto in loco, si effettua un raffronto a livello di potere d'acquisto, ossia si rapporta il livello dei prezzi a quello salariale nelle varie citta' in questione. L'indagine sfata un mito: nella Capitale dei pubblici dipendenti, a reddito "statale", i prezzi sono piu' alti di Milano che in aggiunta ha salari maggiori. Insomma, Milano ha un maggior potere di acquisto rispetto a Roma. E allora, che senso hanno tutti i discorsi che abbiamo sentito in questi giorni sulle "gabbie salariali"? Di fatto le "gabbie" gia' esistono, come aveva fatto rilevare la Banca d'Italia nei giorni passati, ma cio' non e' bastato. Ora si aggiunge l'indagine dell'UBS a confermare quanto gia' detto. Evidentemente a qualche nostro politico il caldo estivo fa male, o meglio, bisogna straparlare senza sapere cosa si dice. Tanto, fra qualche giorno, nessuno ricordera' piu' nulla. (1) http://www.ubs.com/1/i/career_candidates/exp_professionals/ep/news.html?newsId=137646 Telefonia. Call center e attivazione servizi non richiesti: il gestore deve fornire copia della registrazione vocale Sempre piu' spesso ci si ritrova con un nuovo gestore telefonico senza averlo mai chiesto; se si chiedono informazioni al call center, l'operatore di turno spara la balla: abbiamo una registrazione vocale della telefonata in cui lei ha manifestato il consenso. Alla richiesta di poter riascoltare questa registrazione, la replica e': non e' possibile, non e' suo diritto, ecc.. Altre balle. Ora una decisione del Garante della Privacy 'inchioda' alle proprie responsabilita' i gestori telefonici. Se l'azienda non accoglie la richiesta dell'utente che chiede copia della registrazione con cui ha effettuato un ordine telefonico, commette un illecito, e ci si puo' rivolgere al Garante della Privacy e ottenere soddisfazione. E' questo il succo di un provvedimento del Garante contro Telecom Italia dello scorso 8 luglio [1] (reso noto dal quotidiano Italia Oggi). E non basta la trascrizione del colloquio, occorre proprio una copia della registrazione vocale. In realta', di solito, accade che: - i call center dei gestori telefonici contattano l'utente e offrono mirabolanti servizi a prezzi irrisori; - l'utente respinge l'offerta o richiede l'invio di documentazione scritta a casa per poter decidere con calma; - il call center attiva comunque il contratto. La registrazione vocale potrebbe immediatamente chiarire se e' il gestore e' furbo o il consumatore e' distratto o in mala fede. Ma i gestori si guardano bene dal fornire tale prova. E non e' un caso, visto che le attivazioni di servizi non richiesti sono una 'consuetudine' nella giungla telefonica italiana (basta dare un'occhiata alle segnalazioni giunteci su Cara Aduc [2]). La decisione del Garante e' importante, ma avra' un effetto pratico a due condizioni: - l'attivismo degli utenti; - la volonta' e celerita' di intervento da parte delle autorita' indipendenti coinvolte; Garante della privacy, Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e Antitrust. I tre organismi con competenze differenti potrebbero attivarsi per portare nei limiti fisiologici le truffe perpetrate tramite call center. Scoprirebbero che le registrazioni esistono solo nelle parole dei call center o, in moltissimi casi, che il consenso non era stato dato. Consigli. L'utente che disconosce il presunto consenso all'attivazione di un servizio, deve procedere immediatamente con la richiesta di disattivazione senza oneri, richiedendo anche copia della registrazione vocale al gestore (per raccomandata ar). Se non si ottenessero riscontri, occorre denunciare il fatto al Garante della privacy. Alle autorita' consigliamo semplicemente di fare il loro lavoro: continuo monitoraggio e decisioni sanzionatorie rapide e consistenti. [1] http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1638561 [2] http://www.aduc.it/dyn/ricerca/?ricerca=registrazione+vocale&tipo=cara Alitalia, una risata la sommergera'. A scapito degli utenti Non ci sara' piu' bisogno che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, racconti barzellette per allietare le riunioni dei capi di governo esteri. Il 7 Agosto scorso il presidente Berlusconi ha detto che l'Alitalia ha ripreso, funziona, e' in accordo con il budget anche se deve fare il conto con giornali anti italiani; per il nostro Paese e' impossibile non poter disporre di una compagnia di bandiera. Insomma, anche le dichiarazioni si trasformano in barzellette e alle risate dei governanti europei si aggiungeranno quelle delle altre compagnie aeree, in particolare di Air France che da anni sta attendendo il momento di acquisire l'Alitalia, come da noi sostenuto fin dal 2004 (1). Un volo su due dell'Alitalia parte in ritardo e un bagaglio su due viene consegnato in ritardo, pur riducendo di un quarto i collegamenti. Insomma, meno voli piu' disagi. Chi piange, ovviamente, e' il cittadino contribuente: in 10 anni (1998-2008) l'Alitalia e' costata qualcosa come 5 miliardi e 187 milioni di euro, tra ricapitalizzazioni e prestiti. La "nuova" Alitalia e' costata 3,2 miliardi di euro. Totale 8,3 miliardi di euro. L'utente gia' piange tutti i giorni, quando si avvale di Alitalia. Tanto per confermare i dati, il 55% dei voli di ieri, Roma-Milano, tratta succulenta della nostra "compagnia di bandiera", sono partiti in ritardo. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=83272 Bollette acqua a Firenze. Publiacqua come gli usurai? La minaccia di 'tagliare' l'acqua arriva in pieno agosto Pur avendo pagato regolarmente i consumi, diversi cittadini fiorentini rischiano di rimanere senza acqua. Il servizio recupero crediti di Publiacqua, il principale gestore idrico toscano, ha intimato il pagamento agli utenti, in una lettera protocollata il 27 luglio 2009. La minaccia perentoria e': "… l'azienda procedera' inoltre alla sospensione della fornitura per morosita' che potra' avvenire a partire da 30 giorni dal ricevimento della presente senza ulteriore avviso …" (1). I fatti. A Firenze operano le cosiddette societa' letturiste, aziende che per conto dei vari condomini si occupano della lettura dei contatori e della ripartizione tra i vari appartamenti della bolletta dell'acqua. In citta' e provincia ne operano diverse (una quindicina, secondo stime). Queste societa' raccolgono i soldi dagli utenti e poi pagano le bollette al gestore, Publiacqua appunto (societa' mista: tra i soci lo stesso Comune di Firenze). Una delle aziende letturiste, la A.S.Co. Srl di Signa (Fi), ha cessato l'attivita' (la conferma la si ha dal risponditore automatico del telefono aziendale). Probabilmente e' fallita, lasciando in panne diversi condomini e probabilmente "scordandosi" di pagare le ultime bollette, per le quali aveva gia' incassato i soldi dagli utenti. I quali ricevono l'intimazione a pagare da Publiacqua. Lo stato di insolvenza della A.S.Co. e' noto a Publiacqua, ed e' indecente che la societa' che annovera tra i suoi soci 49 Comuni toscani (2) si comporti in modo cosi' disinvolto. Perche' dare, in prossimita' del mese di agosto (quando molti sono in ferie), l'ultimatum: "paga entro 30 giorno o posso tagliarti l'acqua" e' degno del peggior usuraio che approfitta delle difficolta' della controparte debole. Cosa fara' l'utente che rientrato dalle vacanze il 30 agosto leggera' la lettera? Paga per non rischiare di restare senz'acqua, l'ultimatum e' scaduto. E forse non e' solo furba cialtroneria quella di Publiacqua, ma una mossa basata su freddo calcolo: sapendo delle difficolta' dell'A.S.Co e soprattutto dei soldi che la societa' non ha versato, preferisce immediatamente incassare, piuttosto che rimanere incagliata in un contenzioso che potrebbe aprirsi. E questo e', appunto, un approccio da usurai. Attendiamo che l'Ato 3 Toscana, l'Autorita' di controllo del settore, che gia' conosce il problema, fermi Publiacqua. Gli utenti prima di pagare due volte hanno il diritto di sapere come stanno le cose. Al momento anche chi non e' in ferie non puo' verificare se quanto chiede Publiacqua sia legittimo. (1) http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/publiacqua.pdf (2) http://www.publiacqua.it/it/cosa/14_list_aziende_details/chisiamodetail3.php?s=2 Le offerte telefoniche Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=269668 Le lampade a basso consumo Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=269742 Superenalotto. Aduc contraria a fissare un tetto Siamo contrari a fissare un tetto per le vincite del Superenalotto, anzi, riteniamo che il monte premi sia troppo basso. Vediamo perche'. In un sistema di libero mercato, chi gioca dovrebbe avere il corrispettivo del rischio. Nel caso del Superenalotto, la probabilita' di azzeccare la combinazione e' di una su 622 milioni (esattamente 622.614.630) e per una giocata di 0,5 euro (un euro per due colonne) si dovrebbe avere, in caso di vincita, 622 milioni il valore della giocata, cioe' 311 milioni di euro, ma non e’ cosi’. Se il ragionamento appare assurdo si consideri il gioco alla roulette. I numeri sono 36 (piu' lo zero) e nel caso di una puntata vincente su un solo numero, si riceve 36 volte la posta. Lo stesso ragionamento si dovrebbe applicare a tutti i giochi, Superenalotto compreso. C'e' una evidente disparita' tra il rischio e il premio in palio ed e' lo Stato a guadagnare perche' si prende la meta' delle entrate (49,5%). Gioco. Come lo Stato tassa gli italiani rendendoli contenti Tassare gli italiani e renderli contenti? Si puo'. Lo fa lo Stato con i vari giochi (new slot, lotterie, ecc.). In questo momento di difficolta' economica il risparmiatore si fa prendere dal panico, vende quello che non dovrebbe, si appella ai santi o gioca. Circa 30 milioni di italiani, gioca. Lo scorso anno furono giocati oltre 47,5 miliardi di euro e ai giocatori ne sono andati 38,5 miliardi. Sempre lo scorso anno, le entrate fiscali totali relative ai giochi sono state pari a 12 miliardi e 817 milioni di euro: una Finanziaria! Nei primi sette mesi di quest'anno sono stati giocati qualcosa come 30,5 miliardi di euro. Con questo ritmo, a fine anno, gli italiani si giocheranno circa 52 miliardi di euro. Contenti gli italiani di giocare sperando nella fortuna. Arcicontento lo Stato che incamera introiti miliardari. E' la quadratura del cerchio! Alitalia e Alemanno. Caro Sindaco….. Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha potuto toccare con mano i disservizi che tutti i giorni patiscono i passeggeri che decidono di prendere un volo Alitalia in partenza/arrivo dall'aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino (Roma): un'ora di volo e un'ora di attesa, senza aria condizionata e in piedi. Alemanno ha convocato, per i prossimi giorni, una riunione di tutti gli enti e operatori interessati all'aeroporto. Caro Sindaco, diremmo in una lettera indirizzata al primo cittadino romano, ti accorgi ora che il biglietto da visita di una citta' inizia con le stazioni di arrivo (aeroportuali, ferroviarie, portuali, ecc.)? C'e' bisogno di una esperienza diretta per capire i disagi di milioni di passeggeri che transitano per l'aeroporto romano? E dire che ieri era un semplice Martedi' 25 agosto, giorno non da bollino rosso o nero. Cosa potrai dire alla riunione con Enac, Adr e societa' di handling come Alitalia Airport? Forse potevi dire qualcosa quando Alitalia e' stata privatizzata a carico del contribuente, potresti aggiungere che sarebbe opportuno ritirare la concessione aeroportuale ad Adr, che il numero degli addetti al check-in, all'handling (carico e scarico merci) e ai controlli deve essere aumentato, che la manutenzione deve essere garantita, che occorre pulire, che... Tutte cose che diciamo da anni, inascoltati. Ovvio che il tuo intervento avra' maggior peso. Speriamo che serva. Gli interessi in gioco sono tanti e consistenti. Auguri. Stranieri in carcere? Il Governo continua a scaricare il barile sull'Ue Invece di continuare a scaricare il barile sull'Unione Europea, come fa oggi il ministro della Giustizia Angelino Alfano, il Governo farebbe bene a ripensare a quelle politiche che provocano il sovraffollamento delle carceri. Dalle aggravanti e reati connessi all'immigrazione, al proibizionismo sulle droghe, il sovraffollamento delle carceri e' il frutto di una drammatica penalizzazione del diritto. Chi e' causa del suo mal pianga se stesso. Alitalia. Voli Roma-Milano. 100% in ritardo 100% di ritardo nei voli in partenza da Roma Fiumicino per Milano Linate di Martedi 25 Agosto. E' il record dell'Alitalia. Eppure martedi' non e' giornata da bollino nero o rosso e la tratta e' quella in monopolio alla nostra "compagnia di bandiera", per privatizzare la quale i contribuenti si sono accollati 3,2 miliardi di euro. Nel frattempo che gli utenti patiscono ritardi e disservizi, si annunciano riunioni fra tutti; per fare cosa non e' dato di sapere. Forse era utile fare riunioni di lavoro nel mese di Giugno cosi' da individuare i problemi e trovare soluzioni. Invece si promuovono azioni demagogiche, come quelle messe in campo dall'Alitalia stessa che ha inviato i dirigenti ai check-in o allo smistamento bagagli. Noi siamo del parere che ognuno debba fare, bene, il proprio mestiere e, stando ai servizi resi, non ci sembra che sia cosi'. L'Italia dei dialetti? Ma se non sappiamo parlare e scrivere l'italiano e non conosciamo l'inglese... Nel clima d'agosto dove ogni cosa detta da qualcuno che abbia un minimo di potere e credibilita' politica diventa argomento di possibile svolta legislativa, quella dei dialetti da inserire nell'istruzione obbligatoria e nell'informazione di Stato, e' una che fa numero con altre (qualcuno ricorda la coltura/cultura del bergamotto che il ministro Umberto Bossi aveva tirato fuori come soluzione alle difficolta' economiche del sud? Giornalate, inchieste, dichiarazioni, etc... il bergamotto e' sempre li', nei suoi campi calabresi e nel suo limitato mercato). Precisando che il dialetto, di per se', ha sempre una derivazione da una lingua madre (altrimenti diventa lingua come quelle in Sardegna, che e' un'altra cosa), e' proprio quest'ultima che conviene conoscere per meglio comprendere il proprio e gli altri dialetti di medesima derivazione. E qui "casca l'asino". Negli ultimi decenni, soprattutto con l'avvento di Internet e la possibilita' di scambio veloce di messaggi, la correttezza della propria lingua e' diventata una sorta di optional. Spesso si sintetizzano le parole e le frasi, per esigenza di velocita' e di spazio -complice l'abilita' del singolo- possono diventare dialoghi fra iniziati del mezzo (vedi anche sms). Ma molto piu' spesso le persone scrivono senza nessuna cura della grammatica, dell'analisi logica, della punteggiatura, etc.. mandando a ramengo quelle minime regole della comprensione che facilitano la comunicazione interpersonale. Lo diciamo noi, associazione di consumatori che riceve giornalmente qualche centinaio di lettere (la maggior parte via web) con cui ci vengono chiesti consigli; lettere che poi pubblichiamo, dopo un minimo di correzione che le rendano comprensibili, nella rubrica online "Cara Aduc". Piu' della meta' di queste lettere sono piene di strafalcioni di tutti i tipi, anche scritte da persone che ci indicano svolgere una professione/mestiere in cui la scrittura dovrebbe essere importante: i piu' diffusi strafalcioni sono legati alle espressioni gergali e dialettali, nonche' alle parole che originano da lingue straniere (essenzialmente inglese) e che vengono riportate nei modi piu' fantasiosi, essenzialmente legate alla fonetica. Tra queste anche le lettere di chi, straniero in Italia, ci scrive per avere una consulenza sui propri diritti e doveri, come immigrato e come nuovo residente. A questa Italia il Governo risponde con lo studio del dialetto a scuola e con l'informazione di Stato in dialetto? Mah!! Gli italiani che sono tali, e i residenti nel nostro Paese provenienti da mondi molto diversi dai nostri (che sono sempre di piu' e che fermarli e' utopia), crediamo abbiano altre esigenze, sempre che si concepisca la nostra societa' come quella in cui gli individui possano e debbano vivere comunicando fra loro e comprendendosi anche nei rapporti con le istituzioni. E su questo andrebbero fatti investimenti oltre che sullo studio della lingua inglese, pur nel rispetto dei singoli dialetti: ma rispetto e' altra cosa da sostituzione e creazione di "gabbie linguistiche" che diventerebbero sempre piu' impenetrabili e ostili. Trasporti e compagnia di bandiera Ecco la vignetta di Joshua Held http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=270195 Libri di testo e tetti di spesa sforati. Siano le scuole ad acquistarli Come ogni fine estate, si ripropone l'annosa questione dei crescenti costi dei libri di testo nelle scuole. Questione a cui si e' cercato di porre rimedio con il cosiddetto tetto di spesa e osservatori vari, misure simboliche e prevedibilmente inefficaci di fronte alle leggi di mercato. L'unico modo per 'obbligare' gli editori a diminuire i prezzi e' aumentare il potere contrattuale dell'acquirente. E per fare cio', possiamo seguire l'esempio degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di altri Paesi europei: siano le scuole ad acquistare i libri di testo e a distribuirli agli studenti, i quali a fine anno li restituiranno per gli studenti dell'anno successivo. Se i libri vengono danneggiati, lo studente dovra' pagare per ripararli oppure riacquistarli. La vita media di un libro di testo potrebbe cosi' essere di cinque anni, con un risparmio dell'80% per ciascun studente. In questo modo non sarebbero soltanto gli editori a stabilire i prezzi dall'alto, ma anche le scuole o i distretti scolastici, che avrebbero un maggiore potere d'acquisto rispetto al singolo studente. Gli editori sarebbero disincentivati dal produrre una nuova edizione ogni anno con l'intento di evitare il "riciclaggio" dei libri usati, perche' le scuole probabilmente non comprerebbero nuovi libri di testo per alcuni anni. Questa e' la soluzione adottata dal sistema educativo pubblico degli Stati Uniti, dove il primo giorno di scuola ogni studente, dalle elementari alle superiori, riceve gratuitamente i libri di testo. Per ultimo, visto che i libri di testo rappresentano la maggiore spesa che le famiglie devono affrontare per mandare i propri figli alla scuola dell'obbligo, riusciremmo a rendere effettivo l'articolo 34 della Costituzione, laddove prevede che almeno l'istruzione inferiore sia gratuita oltre che obbligatoria. Alberghi e furti. Consigli Tempo di rientri e periodo propizio per i ladri che vogliono alleggerire il portafoglio, od altro, dei turisti che nella confusione dei preparativi per il rientro dimenticano le buone norme di cautela e custodia dei propri valori. Negli alberghi si puo' trovare un cartello con scritto "La direzione declina qualsiasi responsabilita' per il furto o il danneggiamento dei beni lasciati incustoditi". Nella fretta, quindi, si tralascia di chiedere quanto e' dovuto per legge. Infatti, l' avviso non ha valore perche' l'art. 1783 del Codice Civile recita "L'albergatore e' responsabile del deterioramento, distruzione e sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo". Se viene sottratto, distrutto o deteriorato qualcosa il consumatore ne dovra' dare comunicazione scritta all'albergatore e presentare denuncia all'Autorita' di polizia. Il risarcimento massimo e' limitato al valore di quanto sia deteriorato, distrutto o sottratto, sino all'equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell'alloggio per giornata. Se il bene e' stato invece consegnato in custodia all'albergatore, costui ne risponde per l'intero valore. Qui un modulo ad hoc: http://www.aduc.it/dyn/sosonline/modulistica/modu_mostra.php?Scheda=92097 Bollette acqua a Firenze. Publiacqua gia' da gennaio 2009 sapeva che i clienti pagavano a vuoto Il gestore idrico Publiacqua a fine luglio ha inviato una ingiunzione di pagamento perche' la societa' letturista Asco srl, incaricata da diversi condomini alla riscossione delle bollette, non le aveva girato i soldi gia' raccolti: chi non paga entro 30 giorni avra' il servizio tagliato. In agosto, con molti in vacanza. Aduc denuncia pubblicamente il comportamento da usuraio del gestore idrico (1). Pubbliacqua fa sapere che i giorni sono 30+10 (che elargizione pelosa!!!) e che gli importi sono dovuti perche' essa non e' tenuta a conoscere la situazione patrimoniale di chi e' stato incaricato dai condomini per lettura e riscossione. La questione sembra filare ma...... Publiacqua era informata della pessima situazione in cui versava Asco srl almeno dal gennaio 2009 [2] e lo si evince da una lettera dell'avvocato dell'azienda letturista a Publiacqua medesima (3). Gli utenti di Publiacqua sono stati quindi vittime della Asco, ma anche di Publiacqua che, pur conoscendo cosa stava accadendo, non ha fatto nulla se non a fine luglio con le famose intimazioni di tagli del servizio a fine agosto. Se si trattasse di aziende private che si fanno la guerra fra di loro, si potrebbe notare che come al solito l'utente finale e' quello che ci rimette, ma niente di rilevante dal punto di vista amministrativo, civilistico e penale. Rilievi che, invece, essendo Publiacqua un'azienda la cui proprieta' e' ad ampia partecipazione pubblica (49 Comuni che fruiscono del medesimo servizio), e' doveroso fare: un Comune deve fare gli interessi dei propri amministrati, sempre!!! Sono stati fatti gli interessi degli amministrati nel nostro caso o piuttosto quelli di una qualunque azienda a capitale totalmente privato? Perche' gli amministrati sono stati avvisati, con tanto di ingiunzione di pagamento, solo in agosto di una situazione debitoria che cresceva e che si trascinava da anni? E perche' l'Aato (pubblica Autorita' di ambito territoriale ottimale, che dovrebbe controllare e indirizzare verso trasparenza e correttezza l'operato di Publiacqua) e' stata zitta fino ad ora? Che ci sta a fare? Crediamo che sara' proprio il caso che delle vicenda se ne debba occupare la procura delle repubblica, perche' i rilievi penali sono notevoli. (1) http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=269662 (2) Nel 2004 "Asco srl" subentra ad "Asco ditta individuale" e paga i debiti di quest'ultima coi proventi della propria gestione. Quindi i soldi raccolti dagli inquilini da "Asco srl" non vengono girati a Publiacqua che, chiusa "Asco srl", rivendica il dovuto (pare 104.000 euro). (3) Una lettera datata 16 gennaio dell'avvocato della societa' letturista ufficializzava la situazione al gestore idrico. L'avvocato riepiloga i fatti e poi scrive: … "al fine di non incorrere nella spiacevole situazione di "cassettinare" nei confronti dei condomini che realmente hanno effettuato il pagamento …". La richiesta dell'avvocato e' tra l'altro di non attivare procedure di recupero forzoso. Nel marzo 2009 Publiacqua risponde in modo interlocutorio e infine acconsente ad una proroga fino a maggio. Qui le due lettere: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/corrispondenzaAvvocato-Publiacqua.pdf Dura lex sed rolex Ecco la vignetta di Giannino http://www.aduc.it/dyn/giannino/giannino_base.php?id=270487 Voli in ritardo. Come prendere in giro il passeggero Svelato l'arcano. Si e' capito perche' "l'indice di puntualita'" delle compagnie aeree non crolla. Il volo in ritardo e' definito dall'Enac (1) come quello partito con oltre 15 minuti di ritardo rispetto all'orario pubblicato dalla compagnia aerea. Facile prendere in giro i passeggeri, soprattutto coloro che viaggiano su tratte brevi, quelle di 1 ora o meno perche' 15 minuti rappresentano il 25% di 60 minuti, quindi, se una compagnia aerea parte con 15 minuti, formalmente non ha nessun ritardo ma per il passeggero, e per noi, il ritardo c'e', eccome. In questo modo le statistiche vanno a farsi benedire perche' una compagnia, che ha mediamente 3-4 minuti di ritardo, e' equiparata a quella che ne ha il doppio o il triplo; l'importante e' stare sotto la soglia dei 15 minuti. Quello che chiediamo e' di non essere presi in giro. Un aereo, un treno, un autobus, ecc., devono indicare i ritardi, anche di un minuto. Il tempo e' prezioso per tutti, anche per gli utenti. Occorre abolire la "franchigia" dei 15 minuti. (1) http://www.enacitalia.it/repository/ContentManagement/information/N1372912192/linee_guida_completo.pdf Informazione gratuita, invece paghi: nuova multa a Telecom Italia dall'Antitrust, 230 mila euro. Sempre troppo bassa, innalzare la sanzione massima a 10 milioni Nuova condanna dell'Antitrust per Telecom Italia. Il principale gestore nazionale e' stato condannato a 230 mila euro di multa per pratica commerciale scorretta. Il servizio denominato “400”, che consente ai soggetti che fruiscono dei servizi “Telecom” di conoscere l’ultima chiamata ricevuta su di un’utenza di telefonia fissa, veniva erogato senza l'indicazione dei costi, anzi. Ai clienti che componevano da telefono fisso il numero 400, una voce registrata rispondeva: Informazione gratuita. Il numero dell’ultima chiamata non riservata ricevuta è…”. Al contrario il costo era di 10 centesimi di euro. Il tutto e' pubblicato sul bollettino Antitrust numero 32/2009 http://www.agcm.it/agcm_ita/BOLL/BOLLETT.NSF/0ef77801432afc41c1256a6f004d522a/0e500bde5758f337 c125762300388bfa/$FILE/32-09.pdf Ben vengano le multe, ma e' sempre piu' evidente che il loro ridicolo importo non serve a dissuadere i gestori telefonici dal comportarsi in modo scorretto. Il massimo della multa comminabile attualmente e' di mezzo milione di euro. Da anni invochiamo l'innalzamento della sanzione massima a 10 milioni di euro, solo questo potrebbe frenare lo stillicidio di pratiche commerciali scorrette che imperversano nella giungla della telefonia italiana. ------------------------------------------ARTICOLI La Rai in mano ai partiti. Nomine alla terza rete: l'inconcludenza del Pd e Gasparri (Pdl), il professionista della dichiarazione ad effetto, ci sguazza Red Nessun intreccio tra le nomine a Raitre e il congresso del Partito democratico: il Pd e' compatto nel respingere al mittente le insinuazioni del centrodestra che hanno animato il dibattito politico di questi giorni sul rinnovo dei vertici della terza rete di Viale Mazzini. Ma le dichiarazioni non convincono l'esponente del Pdl Maurizio Gasparri, che torna alla carica. 'I rappresentanti delle varie fazioni della sinistra non possono ammettere in pubblico la verita'. Approfondisci su Corriere.it http://www.corriere.it/politica/09_agosto_25/pd_raiTre_d95b138a-9139-11de-b01b-00144f02aabc.shtml? fr=box_primopiano Guerra Rai-Sky: gia' criptati 168 eventi, penalizzati i consumatori (finanziatori dell'emittente pubblica) Red I canali satellitari della Rai (Raisat) non sono piu' visibili su Sky, che puo' trasmettere solo le tre reti generaliste (RaiUno, RaiDue e RaiTre), ma con svariati "buchi" di palinsesto: ben 168 gli eventi gia' criptati e oscurati ai decoder Sky e domenica scorsa, 23 agosto per la prima volta è stato oscurato anche un Gran premio di Formula1. Leggi tutto su Sole24ore.com http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2009/08/rai-contro-sky.shtml? uuid=1c14079c-90bb-11de-a286-7b3903aa1bcd&DocRulesView=Libero Ru486: Sacconi e la crociata contro le donne Donatella Poretti * La legge 194 non solo cercava di evitare la solitudine della donna predisponendo consultori familiari, ma poneva fine alla colpevolizzazione della donna e al concetto dell'aborto come reato contro la stirpe. Oggi, a tanti anni di distanza si propone la colpevolizzazione della donna che sola non e' in grado di decidere passando e utilizzando strumentalmente la pillola Ru486. I timori del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che la pillola abortiva possa essere acquistata altrove che nei presidi ospedalieri pubblici dove si praticano le interruzioni di gravidanza (1), sono gli stessi che puo' avere per l'uso di farmaci non consentiti e fuori dai protocolli medici e sanitari. Ma forse sara' bene che il ministro sappia che soprattutto tra le immigrate, oggi, con il reato di clandestinita', più di ieri, e' diffuso l'uso di farmaci che prescritti per altre patologie vengono usati per provocare aborti mettendo a rischio anche la loro vita. Anche questo era nello spirito della 194: impedire che le donne si rivolgessero ai cucchiai d'oro o alle "mammane" e mettessero a repentaglio la loro salute e in alcuni casi la loro vita. Le politiche etiche del ministro Sacconi paiono tutte rivolte a ricreare lo spirito ante 194. (1) http://www.aduc.it/dyn/salute/noti.php?id=270065 * senatrice Radicali - Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' Leggina testamento biologico: lo Stato etico nel metodo e nel merito Donatella Poretti * "Errare e' umano, perseverare e' diabolico", questo fa venire in mente la proposta del ministro Maurizio Sacconi di approvare rapidamente la leggina per imporre idratazione e alimentazione. Comprendevo a suo tempo -pur non condividendo- la necessita' di chi ravvedeva nel decreto o ddl su alimentazione e idratazione forzata la soluzione, con la violenza, di una imposizione etica per il caso specifico di Eluana Englaro (anche se nella pratica era comunque mera misura propagandistica, visto che sul caso si era gia' pronunciato il tribunale e quindi la decisione era inappellabile). Oggi la violenza della proposta Sacconi per imporre, eticamente e contro la Costituzione, cure e terapie forzate, e' tale anche nel metodo: imporre ad un Parlamento che mostra -anche se per lo piu' sottotraccia grazie anche al presidente della Camera Gianfranco Fini che aiuta ad uscire allo scoperto- disagio e insofferenza per votare il ddl irrazionale uscito dal Senato. La proposta di una moratoria, a suo tempo promossa dalla vicepresidente del Senato Emma Bonino e dai Radicali, andava evidentemente nella direzione di prendere tempo per fare una legge che non fosse dettata dalla furia ideologica di una decisione presa in fretta. La calma e la ragionevolezza evidentemente stanno producendo i frutti indesiderati dal ministro. * senatrice Radicali - Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' Spagna. Un centro di trattamento per cocainomani Elena G.Sevillano Centro de Atencion Integral al Cocainomano (CAIC) e' l'unica struttura in Spagna che tratta esclusivamente la dipendenza da cocaina. Da quando e' stato inaugurato nel 2001 ha assistito 1.400 pazienti. Con l'80% di risultati positivi, sostiene il suo coordinatore, Diego Urgelés. La permanenza media supera i tre mesi e i primi due trascorrono nell'isolamento totale. Poi arriva il momento della verita'. La terapia continua, ma bisogna uscire per strada e guardare in faccia la seconda droga piu' consumata in Spagna, secondo i dati del Plan Nacional de Drogas. La cocaina e' una droga sociale. Divertente e, secondo l'opinione popolare, controllabile. Si usa nelle feste, con gli amici e i compagni di lavoro... Per questo e' tanto difficile rinunciarvi. E cio' spiega i due mesi d'isolamento da tutto e da tutti a inizio cura. Il quarto edificio della clinica Nostra Senora de la Paz, con le sue spartane abitazioni individuali, diventa la casa dei pazienti cocainomani. I 25 ospiti interni si riuniscono ogni mattina nella sala comune per svolgere la terapia. E' gente giovane, di solito sotto i quarant'anni e dall'aspetto piu' che normale. Potrebbero essere l'impiegato del tavolo accanto o il commesso di un negozio -nulla a che vedere con l'immagine tipica dei drogati giacche', a differenza dell'eroina, la cocaina non deteriora e lascia poche tracce esterne. Si alzano alle otto del mattino e dopo colazione li aspettano tre ore di tarapia. Di gruppo o individuale. Fanno anche terapia occupazionale, ossia attivita' manuali che rispecchino le loro motivazioni. "Al cocainomane non piace far altro che consumare cocaina. Per questo e' cosi' importante riattivare la sua motivazione con compiti che gli diano una ricompensa immediata", spiega Urgelés. Si mangia all'una e mezza. Un po' di siesta e si torna alla terapia. Fino a sette sessioni al giorno, con le sale sempre occupate. I pazienti imparano a controllare lo stress, a migliorare l'autostima e l'autocontrollo, a prevenire le ricadute... Guardano anche film e li commentano. Fanno il bagno nella piscina della clinica. Inizialmente vengono curati con i farmaci per superare la disintossicazione e l'astinenza. Non dormono bene. Inoltre, il 65% e' anche alcolista. Il CAIC, centro privato finanziato dalla Comunita' di Madrid, e' un centro speciale. Vi accedono solo pazienti "gravi", spiega Urgelés. Quelli che hanno seguito trattamenti ambulatoriali e non sono riusciti a disintossicarsi oppure coloro che vivono in un ambiente ostile o soffrono anche di malattie mentali. Il profilo dell'utente e' maschio (89%), celibe (54%), ha 33 anni, vive con i genitori (57%) e ha frequentato la scuola dell'obbligo (74%). "Cio' che vediamo e' un profilo di persona normale. In realta', non esiste un profilo come succedeva con l'eroina. La cocaina e' ubiqua, facile da reperire, e chiunque puo' esserne dipendente". L'80% dei pazienti conclude il trattamento, ma non e' detto che il recupero finisca qui. "Un 30% e' talmente grave che deve continuare in altro modo, in una struttura per gente con patologia duale, oppure in una residenza per donne incinte...". La quota di recidiva, ossia di pazienti che tornano nel centro, e' del 10%. Un buon tasso, ritiene Urgelés. "Si deve al fatto che trattiamo solo cocainomani. La maggioranza dei centri e' stato pensato per la grande epidemia d'eroina degli anni ottanta. Pero' a un cocainomane non si puo' dire d'andare sei mesi a lavorare in una fattoria. Perche' ha famiglia, figli, un lavoro". Articolo tratto da El Pais, traduzione di Rosa a Marca Ministro della Repubblica italiana: siamo i nuovi crociati della Chiesa cattolica Pym Dal testamento biologico alla pillola abortiva Ru486, dalla vicenda di Eluana Englaro alla ricerca sulle staminali embrionali, il rapporto fra il Governo di centro-destra e il Vaticano e' ottimo. Sull'immigrazione e sulla prostituzione, di cui si avvale il premier, vi sono stati anche punti di scontro. Ma il Governo non risparmia energie nel cercare il perdono, ricucendo anche quei pochi strappi che in ogni caso non mettono a rischio la sintonia fra Stato e Chiesa. Ora anche la Lega fa la sua parte nel cammino verso la 'perdonanza'. "Ci riteniamo gli avamposti nella trincea della Chiesa. Potremmo dire di essere i nuovi crociati". Ad affermarlo il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, a margine del Meeting di Rimini e rispondendo cosi' a chi gli domandava del rapporto Lega e Chiesa in conseguenza delle recenti polemiche. "Siamo quelli che vanno a difendere tutte quelle idee che poi magari qualcuno si vergogna di difendere". Testamento biologico, finalmente una posizione chiara dal PD Pym Qual e' la posizione del Partito Democratico sul disegno di legge Calabro'? Da tempo diverse personalita' nel PD, primo fra tutti Ignazio Marino, chiedono una posizione chiara a difesa della liberta' individuale. Il ddl Calabro' infatti obbligherebbe tutti i pazienti ad essere nutriti e idratati a forza, indipendentemente dalla loro volonta', in patente violazione con gli artt. 2 e 32 della Costituzione. Ecco cosa ne pensa Dario Franceschini, attuale segretario del PD. 'La legge sul testamento biologico ora arriva alla Camera e il Pd, su un terreno che e' difficile, dovra' avere la capacita', dentro di se, di non alzare barriere, di non mettere un muro e far accomodare da un lato i laici e dall'altro i cattolici'.Lo ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini parlando stasera a Pesaro alla festa del partito. Riferendosi poi agli interventi delle Chiesa, Franceschini ha sottolineato che 'la Chiesa ha diritto di dire come la pensa sulle leggi, e dobbiamo accettare questo principio. Dobbiamo smetterla - ha aggiunto di gridare all'interferenza quando dice una cosa sgradita alle nostre idee e applaudirla quando dice cose gradite'. Finalmente una posizione chiara, limpida, netta sul ddl Calabro'. ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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