Comunità Amica dei Bambini

Transcript

Comunità Amica dei Bambini
OSPEDALI&COMUNITÀ UNITI
PER L'ALLATTAMENTO
N e w s l e t t e r Agosto 2012
La prima
Comunità
Amica in Italia
Stato dell’arte
BFHI/BFCI
Notizie dalla
Rete e
dall’Unicef
Articoli e
poster
Comitato
Nazionale
multisettoriale
appuntamenti
2012
pag. 2
pagg. 5-6
pagg. 7-11
pagg. 12-13
pagg. 14-15
pagg. 16-17
ASL di Milano è la prima Comunità Amica
dei Bambini per l’allattamento in Italia
Il 26 gennaio 2012, nella Sala Gonfalone, Palazzo Pirelli alla
presenza dell’Assessore Regionale alla Sanità Luciano Bresciani, del
Direttore Generale ASL Milano G. Walter Locatelli, della
Responsabile del Progetto Allattamento e Responsabile BFCI
UNICEF Italia Maria Enrica Bettinelli, la Presidente f.f. UNICEF
Italia Paola Bianchi ha annunciato ufficialmente la nomina della ASL
di Milano a prima ASL in Italia “Comunità Amica dei Bambini per l’
Allattamento materno
Da sin.: Walter Locatelli (ASL di Milano), Luciano Bresciani (Regione
Lombardia), Paola Bianchi (UNICEF Italia), M. Enrica Bettinelli (task
force UNICEF-ASL di Milano)
ASL DI MILANO È LA PRIMA COMUNITÀ AMICA DEI BAMBINI
PER L’ALLATTAMENTO MATERNO IN ITALIA
GRAZIELLA CATTANEO, MIRIAM LELLI, RITA MASCHERONI, MARIA ENRICA BETTINELLI
Il 27 ottobre 2011 ASL di Milano è stata nominata dall’UNICEF Comunità Amica dei Bambini
per l’allattamento materno, un riconoscimento che segue oltre dieci anni di impegno costante sul
progetto di promozione, protezione e sostegno dell’allattamento materno di tutti gli operatori dei
consultori impegnati nel “percorso nascita” (dalla gravidanza al primo anno di vita), dei pediatri di
famiglia e dei medici di medicina generale, ed è stato conseguito dopo il superamento delle tre fasi
di valutazione. Avviato nel 1999, il progetto in collaborazione con l’UNICEF “Iniziativa Comunità
Amica dei Bambini per l’allattamento” (BFCI) è oggi la prima comunità riconosciuta nel territorio
italiano.
L’iniziativa, mirata alla realizzazione di interventi di
provata efficacia sul percorso nascita su protezione,
promozione e sostegno dell’allattamento materno, ha richiesto
la preparazione di circa 400 operatori che hanno lavorato su
un territorio che ha un bacino d’utenza di circa 1.700.000
abitanti e una media di 14 mila nuovi nati all’anno.
Da più di dieci anni ASL di Milano è capofila nazionale per
l’Iniziativa BFCI di UNICEF Italia. Tale attività è sempre stata
integrata con la promozione
dell’analoga iniziativa UNICEF
per gli ospedali (BFHI): ad oggi 9 ospedali di riferimento per il
territorio di ASL di Milano sono iscritti al percorso UNICEF per
diventare Ospedali Amici dei Bambini per l’allattamento materno.
Il successo ottenuto è stato reso possibile da due fattori
principali: la progettualità e il coinvolgimento. Sono state valutate
le iniziative esistenti a livello mondiale e in particolare quella inglese,
visitando le strutture ospedaliere e territoriali per osservare la realtà
locale, allo scopo di individuare le pratiche adattabili al nostro Paese.
Non meno importante nel risultato ottenuto è stato il forte
coinvolgimento di tutti i livelli ASL, dalla Direzione strategica al
singolo operatore. È stato infatti realizzato un lavoro di analisi delle
funzioni e dell’organizzazione in modo che ognuno fosse valorizzato
nel proprio ruolo ma potesse anche avere uno spazio nel progetto. La valorizzazione delle risorse
ha significato “prendersi cura” degli operatori in modo che fossero ancora più motivati a prendersi
cura delle mamme e dei bambini.
ASL Milano ha sempre lavorato in stretta sinergia con Regione Lombardia, partecipando allo
sviluppo delle Linee Guida Regionali per l’allattamento materno, all’elaborazione del primo sistema di
monitoraggio regionale nel 2006 e a quello attualmente in corso e ai vari eventi formativi su questo
tema. Negli anni il progetto dell’allattamento di ASL Milano è stato integrato nei processi di qualità
promossi dalla Regione Lombardia per le Aziende Ospedaliere e le ASL (Piano Locale Integrato di
Promozione alla Salute, Health Promotion Hospital and Service, Joint Commission) ed è stato inserito
in progetti di valenza nazionale (Genitori più, CCM La promozione dell’Allattamento al seno nei
reparti ospedalieri).
Nel febbraio 2006 il Comitato
Italiano per l’ UNICEF (Task Force per
la Baby Friendly Initiative) ha istituito,
in collaborazione con l’ASL di Milano,
un
gruppo
di
lavoro
multiprofessionale
composto
da
operatori impegnati in iniziative a
favore dell’allattamento materno in
servizi socio-sanitari territoriali di 7
regioni italiane (Calabria, Emilia
Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,
Marche, Sardegna, Toscana) con il
mandato di estendere ai servizi
territoriali i criteri previsti dall’OMS/
UNICEF
per
la
protezione,
promozione
e
sostegno
dell’Allattamento Materno nei punti
nascita (Iniziativa Ospedale Amico dei
Bambini), in analogia ad altre realtà
internazionali.
Nell’ottobre
2007
questo
lavoro
è
stato
presentato
pubblicamente
a
Milano
nel
Convegno “La Comunità Amica dei
Bambini per l’allattamento materno e
il
Sostegno
della
genitorialità”,
durante il quale è stata lanciata a livello nazionale l’Iniziativa Comunità Amica dei Bambini per
l’Allattamento Materno (BFCI). I documenti prodotti dal gruppo di lavoro, tra cui la definizione dei 7
Passi italiani, sono stati la base per lo sviluppo della pubblicazione nel 2009 Standard per le Buone
Pratiche per la Comunità.
L’adattamento alla realtà italiana dei documenti internazionali, la modellistica di applicazione
dell’iniziativa sono in gran parte frutto della progettualità e degli strumenti sviluppati e testati da ASL
di Milano, e sono diventati uno standard nazionale.
Dal 2009 la ASL di Milano coordina insieme all’IRCCS Burlo Garofalo per UNICEF Italia il
progetto di ricerca sull’applicazione degli Standard per le Buone Pratiche di una Comunità Amica dei
Bambini per l’allattamento materno, a cui aderiscono 18 Distretti sociosanitari di varie regioni, e in cui
ASL Milano partecipa con un’area cittadina (zona 4 del Distretto 4). La ricerca ha lo scopo di verificare
se l’applicazione dei 7 passi porti ad un aumento dei tassi di allattamento esclusivo ai 6 mesi
compiuti: i risultati della ricerca saranno disponibili nel 2013.
La stretta collaborazione di ASL
Milano con UNICEF Italia è stata sancita
nel maggio 2010 da un protocollo
d’intesa, che prevede iniziative per il
sostegno dell’allattamento e della
genitorialità, la promozione e la tutela
della salute e dei diritti di madri e
bambini. Una delle prime azioni
concrete di questo protocollo è stata
l’avvio
ad
ottobre
2010
della
progettualità
congiunta tra ASL di
Milano e UNICEF Italia dei “Baby pit
stop Milano”. Allattare è una cosa
semplice e naturale. Le donne possono
farlo ovunque, ma a volte in una città
la faccenda può diventare complicata.
Può essere difficile trovare un luogo
accogliente
per
sedersi
o
per
proteggersi dalla pioggia. Il Baby Pit
Stop nasce come sostegno concreto per
tutte le mamme che cercano un luogo
accogliente per allattare o accudire il
proprio bambino anche fuori dalle
mura domestiche. L’importanza di
creare ambienti accoglienti per favorire l’allattamento è uno dei passi previsti dagli Standard UNICEF
BFHI&BFCI . Su questo progetto ASL di Milano ha siglato anche un protocollo con l’Associazione
Lombarda delle Farmacie che si impegnano, oltre a promuovere l’allattamento al seno, a frequentare
una breve formazione sull’allattamento, a mettersi in rete con i servizi territoriali per i neogenitori e a
diffondere informazioni di particolare rilevanza per i genitori e i nuovi nati , con il contributo
dell’Associazione Babyconsumers che vigilerà sulla qualità dei baby Pit Stop, anche con il supporto
delle mamme che possono inviare segnalazioni o suggerimenti.
Nel 2010 l’ASL ha fatto formale richiesta di valutazione come Comunità Amica dei Bambini
per l’Allattamento Materno secondo i nuovi Standard UNICEF BFHI&BFCI e ha superato
brillantemente a fine ottobre 2011 le tre fasi di valutazione (fase 1 documentale, fase 2
conoscenze operatori dei consultori, medici e pediatri di famiglia, fase 3 conoscenze delle madri).
Il 26 gennaio 2012, nella Sala Gonfalone, Palazzo Pirelli alla presenza dell’Assessore regionale alla
Sanità Luciano Bresciani, del Direttore Generale ASL Milano G. Walter Locatelli, della Responsabile
del Progetto Allattamento e Responsabile BFCI UNICEF Italia Maria Enrica Bettinelli , la Presidente f.f.
UNICEF Italia Paola Bianchi ha annunciato ufficialmente la nomina della ASL di Milano a prima ASL in
Italia “Comunità Amica dei Bambini per l’ Allattamento materno”.
La pratica dell’allattamento materno oggi deve essere fortemente protetta, incoraggiata e supportata. In questo
senso il ruolo degli operatori sanitari è cruciale, ma richiede una specifica e approfondita formazione teorica e
pratica sull’argomento. Alcune indicazioni di base peraltro contribuiscono a creare nel sistema sanitario un
terreno culturale favorevole ed essere già di grande aiuto, fornendo alle mamme e alle loro famiglie
informazioni omogenee e corrette, dal
concepimento alla nascita e per i primi
anni di vita.
Promuovere l’allattamento al seno
infine ha influenze ancora più ampie:
incide
sulla
vita
quotidiana,
l’organizzazione sociale, la qualità delle
relazioni, la gestione del tempo e dei
ruoli sessuali per tutto il percorso
nascita ed oltre. In questo senso è
ritenuto un indicatore formidabile della
qualità della vita e della attenzione delle
comunità al proprio futuro, secondo la
World Alliance for Breastfeeding Action
(WABA) “un indicatore del progresso
reale della salute di tutte le comunità,
localmente e globalmente”.
L’allattamento al seno non solo apporta benefici per la salute dei bambini, delle madri e della società, ma
favorisce la relazione madre-bambino e i processi di attaccamento agendo sull’empowerment dei genitori e
sulle competenze del neonato. La decisione di allattare al seno è fortemente influenzata dalle norme sociali e
dalle credenze e valori delle donne e di chi sta a loro vicino. Una volta che la decisione di allattare è stata
presa, la continuità e la qualità assistenziale, in particolare alla nascita e nell’immediato post-partum, sono di
vitale importanza per stabilire e mantenere l’allattamento materno. La tutela dell’allattamento al seno va quindi
ben oltre l’aspetto nutrizionale, poiché la sua realizzazione richiede la messa in atto di una serie di interventi
che vanno a soddisfare anche altri bisogni di salute del bambino, della madre e della famiglia e devono
prevedere un sostegno degli operatori competente ed empatico e un riorientamento delle pratiche
assistenziali dell’ospedale e del
territorio, che devono agire in sinergia
sul percorso nascita, anche in
collaborazione con attività del privato
sociale e il volontariato.
L’iniziativa “Insieme per l’Allattamento:
Ospedali &Comunità Amici dei Bambini
uniti per la protezione, promozione e
sostegno dell’allattamento materno” fa
parte di quei programmi internazionali
che aiutano i servizi sanitari a
migliorare le pratiche assistenziali
rendendo protagonisti i genitori e
sostenendoli
nelle
scelte
per
l’alimentazione e le cure dei propri
bambini.
L’ASL di Sondrio ha superato
la valutazione di fase 1 della BFCI.
E’ la seconda comunità a sottoporsi a questa valutazione dopo un
lavoro impegnativo svolto con il tutor, Marica Bettinelli, che ha
riscontrato un contesto compatibile con il superamento delle
valutazioni di Fase 2 e 3 entro il 2012. A Eloisa del Curto e tutti gli
operatori dell’ASL di Sondrio i nostri rallegramenti e auguri !
.....quanti siamo?
Insieme per l’Allattamento: Ospedali&Comunità Amici dei Bambini!
2!
5!
2!
22!
22!
9
7!
Stato dell’arte
BFHI/BFCI!
1! 2!
2!
3!
7!
7!
1! 7!
4!
1!
!"#$%&'$($)*+,)-$
Prugna 17 Distretti ricerca BFCI$
2!
14!
1!
1!
3!
1!
1!
1!
2!
2!
19!
.//)0,1230$2"$%4$"#/")0$'5%'$
la nuova Task Force
l’Ospedale
“Fra Castoro”
di S. Bonifacio
(Verona)
supera la
rivalutazione!
Diamo il benvenuto nella Task Force a Raffaele
Domenici (Coordinatore della Rete BFHI, Ospedale
di Lucca), Eloisa Del Curto (Coordinatore Rete BFCI,
ASL di Sondrio) e Patrizia Prosperi (ginecologa e
Presidente Melograno Roma, referente per le Cure
Amiche), che hanno acconsentito a contribuire al
nostro lavoro per portare avanti l’iniziativa BFH/BFC
che cresce letteralmente di settimana in settimana. Sono contenta che la Task Force potrà avvalersi
delle esperienze di queste persone, oltre a quelle delle
persone che già ne fanno parte: Rosellina Cosentino,
Marica Bettinelli, Stefania Sani, Anna Gimma,
Patrizia Cipriani, e Stefania Solare.
Elise Chapin
L’AOU Careggi di Firenze e l’Ospedale S.Chiara di Trento
superano la Valutazione Fase1
Alla fine del 2011 due strutture ospedaliere di
terzo livello concludono la Fase 1 del nuovo
percorso a tappe: l’AOU Careggi di Firenze e
l’Ospedale S.Chiara di Trento.
Si tratta di due strutture di elevata complessità
per la numerosità dei parti/anno, per la presenza
di un reparto di terapia intensiva neonatale e
perché entrambe rappresentano il riferimento
per le gravidanze patologiche di un vasto
territorio. Oltre a questo Careggi è anche una
Azienda Universitaria e comprende al suo
interno il “Centro Nascita Margherita” per il parto
fisiologico, unica struttura a responsabilità ostetrica sul territorio nazionale.
L’esperienza di Firenze e Trento rappresentano un importante riferimento all’interno
del progetto Ospedali&Comunità Amici che per la prima volta si confronta con un modello
organizzativo-assistenziale molto più articolato rispetto a quello della maggior parte degli
ospedali finora riconosciuti. La sfida più grande
diventa quella dell’implementazione del passo 3
e del passo 10: quanto meno circoscritti e
definiti sono i confini del territorio di riferimento
di una struttura ospedaliera, tanto più difficile
diventa individuare, prevedere, organizzare i
momenti di incontro con le donne in gravidanza
per fornire informazioni complete e
parallelamente costruire una rete che
garantisca continuità e sostegno alle mamme.
Siamo certi che l’esperienza di Careggi e di
Trento, e quelle delle altre strutture di terzo
livello che sono attualmente impegnate nella
Firenze, 22/11/11
fase 1*, rappresentino un riferimento ed un
modello molto importanti per la crescita del
progetto a livello nazionale.
Trento,15/12/11
*Le strutture di III livello che ad oggi hanno intrapreso la fase 1 del nuovo percorso e alle quali è
stato assegnato un tutor dall’Unicef sono: Azienda Ospedaliera Padova, Azienda Ospedaliera
Verona (2 punti nascita), Ospedale G. Salesi Ancona
Notizie dalla Rete
Pelle-a-Pelle in ambulanza
Ospedale di S. Bonifacio
!
!
Il 118 è stato chiamato a domicilio di una
mamma secondipara che ha partorito a casa in modo
precipitoso; l'infermiere (Matteo), che aveva fatto il corso per
"coinvolti", ha ben pensato di mettere il piccolo pelle a pelle
per il trasporto, con capo coperto e il telo argentato; il
neonato è arrivato caldo e roseo (... era verso fine anno) e si
era pure attaccato al seno.
!
A volte quello che si semina va a finire nel terreno
giusto....!
Alle mamme che partoriscono
allʼOspedale di Pistoia un dono speciale
per contribuire alla lotta al traffico e allo
sfruttamento dei minori in Benin
Grazie ad una donazione della Cassa di Risparmio di Pistoia
e Pescia, l’ASL 3 regala alle mamme in dimissione un elegante
portapannolino fabbricato in Benin, nell’Atelier dell’Espérance. Le
Suore Salesiane, Istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice (IFMA),
che hanno per missione il sostegno e l’educazione delle giovani in
difficoltà, aprono nel 2004 l’atelier di sartoria per dare lavoro,
promuovere attività generatrici di reddito e rendere dignità alle
ragazze ex vittime dello sfruttamento accolte nei diversi centri di
accoglienza.
L’Atelier de L’Espérance è diventato negli ultimi anni non
solo uno strumento adeguato per il reinserimento sociale di
giovani ragazze vittime della traffico e di violenze familiari
ma anche una reale fonte di reddito capace di rendere autonome
ed indipendenti le giovani dedite al lavoro di sartoria.
Ong IFMA
INSTITUT DES FILLES DE MARIE AUXILIATRICE
(Suore Salesiane di Don Bosco)
Foyer Laura Vicuña 04 BP 1434 Cadjéhoun Cotonou – Benin.
Per saperne di più visita il sito internet
www.foyerlauravicuna.wordpress.com
e guarda i video:
http://www.youtube.com/watch?v=DiZmXyVtBww
http://www.youtube.com/watch?
... altre notizie
Il Comitato Italiano per
l’Unicef e la SIGO hanno
lanciato nell’autunno del 2010
una campagna biennale per la
promozione dell’allattamento al
seno e di sostegno alle mamme e
alle future mamme, cui ha
gentilmente prestato il volto come
testimonial la giornalista Ilaria
D’Amico.
Il target di riferimento della
Campagna sono quindi i punti
nascita, per poter raggiungere il
maggior numero possibile di
donne con informazioni corrette.
I poster sono disponibili
nelle sedi locali dei Comitati
dell’Unicef.
Se non conoscete la sede del
Comitato locale al quale dovete
rivolgervi potete trovarla sul sito
www.unicef.it
il 9 marzo 2012
è stato firmato il
protocollo d’intesa
tra Regione Sicilia
e Unicef
poster multilingue: politica sull’allattamento
Tramite una collaborazione fra ULSS 20 di Verona, UNICEF e ASL Milano, è stata
sviluppata una versione sintetica multilingue della politica aziendale BFHI/BFCI, requisito
richiesto per la Fase 2.
Il poster sarà visibile sul nostro sito e su quello di GenitoriPiù, dove troverete le versioni nelle
lingue finora tradotte: Indi, Arabo, Rumeno, Inglese, Francese, Cinese, Portoghese e
Tedesco. Sono in programmazione anche le traduzioni in Russo, Spagnolo, Serbo Croato, Sri
lankese, Albanese, Filippino e Sloveno.
Mentre le immagini sono visibili a tutti in bassa risoluzione, i file utili alla stampa di questi
materiali sono riservati alle strutture impegnate formalmente nel percorso e che hanno superato la
Valutazione di Fase 1. L’esperienza ci ha insegnato infatti che l'affissione del poster in una struttura
all'inizio del percorso BFHI/BFCI rischia di creare delle attese da parte dell'utenza che potrebbero
essere deluse creando più difficoltà che vantaggi.
Se nella vostra realtà avete la possibilità di effettuare traduzioni in lingue non
comprese in questo elenco, siete pregati di mettervi in contatto con [email protected]
Nuove nomine in Unicef Italia
Giacomo Guerrera è il nuovo Presidente dell'UNICEF
http://www.unicef.it/doc/3563/giacomo-guerrera-nuovo-presidente-unicef-italia.htm
Giacomo Guerrera, attualmente presidente del Comitato regionale per l'UNICEF
della Liguria, è stato per oltre 28 anni presidente del Comitato provinciale per
l’UNICEF di Genova. In seguito è stato Vicepresidente Vicario e Vicepresidente
Amministrativo del Comitato Italiano per l'UNICEF.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Genova,
giornalista pubblicista, è stato dal 1980 al 2011 Dirigente
amministrativo presso l’Ospedale San Martino di Genova,
ricoprendo i ruoli di Direttore responsabile delle Unità Operative
Bilancio e Contabilità, Affari del Personale e Bilancio e
Programmazione Finanziaria, Direttore del Dipartimento
Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San
Martino.
Davide Usai è il nuovo Direttore generale dell'UNICEF
http://www.unicef.it/doc/3529/davide-usai-nominato-nuovo-direttore-generale.htm
Davide Usai 37 anni, è il nuovo Direttore Generale del Comitato Italiano per
l’UNICEF.
Laureato in legge presso l’Università degli Studi di Cagliari,
Usai ha ricoperto fino ad oggi l’incarico di Direttore della
Comunicazione e Relazioni Istituzionali presso Postel S.P.A
società del Gruppo Poste Italiane.
Il nuovo Direttore Generale avrà il compito di rafforzare
l’immagine dell’UNICEF in Italia potenziandone le attività
di advocacy e raccolta fondi.
... continua
la campagna internazionale “Believe in Zero”
orchidA4_2012
13-06-2012
10:55
Pagina 1
consorziocreativi.com
6e7ottobre.
Scegli
l’orchidea
unicef.
Cogli l’occasione,
salva la vita
ai
bambini.
Ogni giorno muoiono 22.000 bambini.
Con l'orchidea UNICEF vogliamo arrivare a zero.
se volete essere di aiuto
contattate il vostro Comitato locale!!
INCORAGGIARE L’ALLATTAMENTO:
UNA PROSPETTIVA RELAZIONALE
Fiona Dykes, Renèe Flaking
Early Human Development 86 (2010): 733-736
Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) secondo le quali i bambini
dovrebbero essere allattati esclusivamente per 6 mesi e in seguito fino a 2 anni ed oltre, questo modello di
allattamento è ancora lontano dall’essere la norma. Infatti, la percezione dell’allattamento è molto variabile e riflette
non solo i valori culturali intorno alla maternità, ma anche le convinzioni ed i vissuti emotivi individuali. L’ articolo
sottolinea l’importanza dell’aspetto relazionale nell’incoraggiare l’allattamento, sia a livello organizzativo, che a
livello familiare e infine nel rapporto tra il personale ospedaliero ed i genitori.
Relazioni organizzative. La cultura ospedaliera è basata tradizionalmente sul modello industriale. Allo staff sono
assegnati compiti di routine, ripetitivi e meccancistici: l’etica prevalente è quella della separazione, del controllo,
della disciplina e della regole. Oggi sappiamo come questo tipo di cultura sia nocivo per la madre che desidera
allattare. Quando si considera l’allattamento come una relazione, il modo in cui l’ospedale è configurato a livello
organizzativo dovrebbe prendere in considerazione cosa può facilitare il massimo contatto tra madre e bambino.
Solo in presenza di un cambiamento nel comportamento dello staff ospedaliero, i genitori potrebbero sentirsi più
competenti nel prendersi cura del proprio bambino e le madri potrebbero sperimentare con fiducia una relazione di
allattamento che non sia basata solo sull’aspetto nutrizionale.
Relazione madre-bambino. La separazione fisica delle madri dai loro bambini in ospedale è stata sistematicamente
ridotta grazie all’Iniziativa Ospedale Amico del Bambino dell’OMS/Unicef. Tuttavia, esistono ancora elementi di
disarmonia nel modo in cui l’allattamento viene descritto e concettualizzato: di solito viene considerato come un
semplice atto nutritivo, separato dall’aspetto del “nurturing” e della relazione emotiva con il bambino. Come
conseguenza di ciò, le donne tendono a vedere l’allattamento solo in termini di produttività e a dubitare della
capacità del proprio corpo di produrre latte “sufficientemente buono” in termini di qualità e quantità. L’ampia
casistica di “insufficiente produzione di latte” riflette proprio questa mancanza di fiducia nella propria capacità di
allattare. Le pratiche ospedaliere tendono a rinforzare spesso questa nozione di allattamento come attività produttiva,
a giudicare e valutare la performance della madre. L’allattamento è diventato così un compito e il latte un prodotto.
Le autrici si chiedono: si può ricominciare a pensare all’allattamento come ad un modo di stare insieme? La risposta
viene dalle donne stesse, che descrivono l’importanza del contatto pelle-a-pelle come qualcosa che rinforza la
relazione con il bambino perché regala alla madre l’esperienza di sentirsi una persona importante per il proprio
bambino.
Relazione staff ospedaliero-genitori. Il sostegno professionale e quello tra pari è importante perché la madre possa
sentirsi coinvolta emotivamente e socialmente nell’esperienza della maternità e dell’allattamento. Il legame con il
personale ospedaliero può essere vissuto con fiducia o sfiducia: i legami di fiducia implicano la sincronizzazione, il
reciproco mettersi nei panni dell’altro e comprendersi. Da qui si può capire che la relazione diadica madre-bambino
diventi una relazione triadica staff-madre-bambino: gli scambi verbali tra il personale ospedaliero e le madri
possono influenzare l’autostima della donna, la sua percezione di avere il controllo della situazione e i suoi
sentimenti riguardo al bambino.
In conclusione, le relazioni sono centrali per incoraggiare l’allattamento. Quando l’allattamento è vissuto
principalmente nel suo aspetto relazionale, il comportamento del personale ospedaliero cambia, la pressione sui
genitori diminuisce e tutti, compreso il bambino, possono beneficiarne.
Raffaele Domenici e Simona Evangelisti, BFH Lucca
 

    
  
           
   
 






 




 
 



 




 

 


 
 

 











 


 
 
 
 


 
 

































































































 









 
 








  

 
  








 



 

 











 
























Correspondence: Sara Farchi e Simona Asole LAZIOSANITÀ - Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, Via di Santa Costanza, 53 - 00198 Roma - tel. 06 83060337/380 - email [email protected] e [email protected]



COMITATO NAZIONALE MULTISETTORIALE PER L’ALLATTAMENTO AL SENO
!
Up Date a cura di
Igino Giani
Il 6 aprile 2012 il Comitato Nazionale Multisettoriale per l’Allattamento al Seno ha concluso il
suo primo mandato triennale. Ricordo solo che la sua istituzione è stato il segno di un forte
impegno nazionale a sostegno dell’allattamento materno, concretizzando gli auspici formulati
nelle Linee di Indirizzo Nazionali sulla Protezione e Sostegno dell’Allattamento al Seno (GU 32
7.02.2008).
Come periodicamente sintetizzato in queste NEWS il Comitato, ottimamente coordinato dalla
Prof.ssa Assuntina Morresi , ha svolto un buon lavoro (monitoraggio, formazione, festa della
mamma, prese di posizione etc) sia pure con le luci e le ombre da tutti previste ed
inevitabilmente confermate nell’ultimo scorcio coraggiosamente dedicato ad un tema molto
sensibile come il rispetto del Codice.
Impegno di Autoregolamentazione da parte delle Società Scientifiche, Organismi
Professionali e Associazioni presenti nel Comitato
L’approvazione del la disciplina sanzionatoria relativa al decreto 09/04/2009 e l’audizione di
Paola Negri avevano sollecitato, insieme a molte riflessioni, la scelta di condividere un
impegno di autoregolamentazione vincolante per tutte le Società Scientifiche, Organismi
Professionali e Associazioni presenti nel Comitato. Il confronto è risultato lungo e faticoso
ma, grazie anche alla mediazione del la Coordinatrice, è stato finalmente formulato e
sottoscritto un impegno nei rapporti con le Industrie che producono prodotti coperti dal
Codice Internazionale. I compromessi tra le diverse posizioni sono evidenti, ma il documento
rappresenta un primo traguardo sul tema. Il testo è ora al Ministero della Salute per la
definitiva approvazione.
Audizione dei rappresentanti delle principali Aziende produttrici di alimenti per l’infanzia
Sono stati organizzati due incontri con le Ditte che producono latte formulato al fine di creare
un’occasione di dialogo sereno e trasparente, anche per sollecitare, nell’ambito di fare “il
meglio per il bambino”, una maggiore adesione allo spirito del Codice ed un rigoroso rispetto
della legge italiana.
Il Comitato si è presentato con 3 richieste condivise:
1. rinuncia alle forniture gratuite e/o a prezzo scontato di ogni tipo di latte agli ospedali ed a
tutte le strutture sanitarie che devono invece acquisire le formule medianti normali e
trasparenti canali
2.abolizione dalle etichette delle indicazioni di alimenti e bevande per l’infanzia “dalla nascita”
“per tutte le età” “dai 4 mesi”
3. impegno alla trasparenza sui contributi concessi alle Società Scientifiche, Organismi e
Associazioni professionali in merito a congressi , corsi, aggiornamenti.
Hanno risposto all’invito i rappresentanti di Danone, Heinz, Nestlè, Unifarm, insieme al
rappresentante della principale associazione di categoria (AIIPA) . In occasione del primo
incontro è stato preso atto delle richieste. Nel secondo incontro la Ditte, a parte Unifarm che
concorda, dichiarano di non poter accogliere le richieste perché, pur condividendone lo spirito,
appaiono in contrasto con le norme della libera concorrenza e quindi passibili di sanzioni da
parte dell’Antitrust. L’audizione si è conclusa senza risultati pratici, ma con l’auspicio di
entrambe le parti a mantenere il confronto.
Approvazione delle Linee di Indirizzo Nazionale per l’organizzazione, e la gestione
delle Banche del Latte Umano Donato nell’ambito della protezione,promozione e
sostegno dell’allattamento al seno
Proprio nell’ultima seduta il Comitato approva le Linee di Indirizzo Nazionale per
l’organizzazione e la gestione delle Banche del Latte Umano Donato. Partecipano i Dr. De
Nisi, Fabris e Moro che hanno fatto parte, con alcuni membri del Comitato, del gruppo di
lavoro per la stesura del documento che rappresenta un primo passo nella
regolamentazione e promozione delle Banche del Latte italiane.
Festa della mamma e dell’allattamento al seno
Le iniziative proseguiranno anche nel 2012. Le sedi dovranno essere compatibili con le
elezioni amministrative. Ogni regione potrà comunque fare qualcosa : anche il semplice
gesti di affiggere il manifesto della festa nei punti nascita e nei consultori
Rapporti con le Regioni
Sul tema centrale del rapporto con le Regioni, braccio operativo degli orientamenti
espressi dal Comitato viene preso atto della deludente risposta ad una indagine
conoscitiva mirata a individuare gruppi di lavoro regionali attivi. La Coordinatrice
ribadisce tuttavia il suo impegno a costruire questo indispensabile collegamento
attraverso l’attivazione di un rapporto diretto con gli assessorati e l’aumento della
rappresentanza regionale presso il nuovo Tavolo nazionale
L’ultimo atto dell’attuale Comitato è stato quello di esprimere unanime apprezzamento
per il coordinamento della Prof.ssa Assuntina Morresi con l’ auspicio per una
riconferma.
avvio del percorso BFHI per gli ospedali del Veneto
!
L'8 maggio scorso si è tenuta la riunione inaugurale del Progetto Veneto che
vede impegnati 20 ospedali nel percorso per diventare Ospedale Amico dei
Bambino.
!
Tutti gli interessati si sono riuniti nell'Aula Magna dell'Ospedale di San
Bonifacio dove è stato illustrato lo stato dell'arte nel Veneto e il cronogramma del
progetto. Nel pomeriggio, le strutture hanno potuto conoscere i loro tutor di persona
e discutere delle tappe del progetto e come affrontarle insieme.
gli appuntamenti del 2012
Il Convegno della Rete BFHI/BFCI
e delle strutture in percorso
Verbania, 19 ottobre 2012
Dipartimento Materno-Infantile ASL VCO
COMPRENDERE IL PASSATO
PIANIFICARE IL FUTURO
Celebrando i 10 anni
dalla Strategia Globale OMS per
l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini
VERBANIA
Venerdì 19 ottobre 2012
Ore 9,30-16,30
Tecnoparco del Lago Maggiore
Via dell’Industria n°26
Crediti ECM assegnati N.
Sistema di Accreditamento ECM – Regione Piemonte
V Giornata di studio AICPAM:
“POCO LATTE: FRA MITO E REALTÀ.
Chi sostiene le madri a calibrare”
venerdì 9 e sabato 10 novembre 2012
Torino – Azienda ospedaliera OIRM-Sant’Anna
via Ventimiglia 1, Torino
http://www.aicpam.org/wp-content/uploads/2012/05/Locandina-Convegno.pdf
Settimana dell'Allattamento Materno
Ottobre 2012
In Italia la SAM viene coordinata dal MAMI
Movimento Allattamento Materno Italiano
Email: [email protected] Web: www.mami.org