Linee guida per l`avvio del tirocinio curriculare della laurea triennale
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Linee guida per l`avvio del tirocinio curriculare della laurea triennale
Linee guida per l’avvio del tirocinio curriculare della laurea triennale e lo sviluppo dell’elaborato di laurea Perché il tirocinio inizi e si sviluppi nel migliore dei modi, qualche accorgimento può essere utile. Chiedere a un docente se è disposto a svolgere il compito di tutore accademico, senza descrivere il progetto formativo, non ha molto senso. E’ invece utile predisporre e far avere una presentazione molto sintetica dell'azienda/ente in cui si svolgerebbe il tirocinio e, soprattutto, la descrizione di obiettivi e modalità di svolgimento, con maggiori dettagli dei 500 caratteri (forse 1000 in futuro) che saranno a disposizione nel format “Progetto formativo”, utile soltanto a fini amministrativi. Dopo circa una settimana di tirocinio è utile inviare al tutore accademico una comunicazione dell’avvenuto inizio e del compito affidato (una pagina al massimo). Un documento più dettagliato e strutturato va creato e inviato a metà tirocinio (trequattro pagine di descrizione delle proprie attività) perché, in relazione a questo documento, il tutore possa fornire indicazioni su come si potrebbe organizzare e redigere l’elaborato di laurea. Ciò che va documentato nell’elaborato (un’elaborazione individuale di ciò che è emerso durante il tirocinio, non la semplice riproduzione della documentazione dell’azienda) può essere strutturare in due o tre capitoli. Capitolo 1 Descrizione dell'organizzazione e dei processi produttivi che ne caratterizzano l’attività Capitolo 2 Descrizione dei processi in relazione a cui si sviluppa il tirocinio e di come si sviluppa (attività svolte durante il tirocinio, difficoltà incontrate ed eventuali risultati) Capitolo 3 Eventuale approfondimento di un tema che sarà deciso con il tutore, preferibilmente a metà tirocinio sulla base della seconda relazione. E’ utile focalizzarsi su un problema o lavoro o argomento specifico, soprattutto quando il tirocinio implica molte attività diverse, in relazione a lavori o argomenti diversi. Può consistere nell’applicazione di metodi o procedure visti nei corsi di studio. In certi casi può consistere in un’analisi critica del lavoro fatto e una personale proposta migliorativa. Per ultima va scritta l’Introduzione (da una a due pagine), con la descrizione completa ma sintetica di ciò che è stato fatto nel corso del tirocinio e completato nella preparazione dell’elaborato di laurea, più la sintetica descrizione di ogni capitolo. Ogni sito e documento utilizzato nel tirocinio e nella stesura dell’elaborato va indicato in Bibliografia. Dell’elaborato di laurea è richiesta una copia elettronica (possibilmente un CD che racchiuda ogni documentazione e dato), di cui il relatore diviene custode per conto del Collegio. La copia cartacea è per il laureando. Nel seguito sono inserite alcune linee guida su come redigere una tesi o elaborato di laurea. Le ha preparate qualche anno fa un tesista della Magistrale, ma possano essere utili anche per l’elaborato della Laurea triennale, pur non essendo per nulla vincolanti. Sono pensate per un testo scritto in Word. La scelta di Word non è per nulla vincolante, alcuni docenti preferiscono Latex Un template per la tesi di primo livello scritta in Latex è proposto insieme a queste Linee guida. Il file esempio_tesi_triennale.pdf è quello importante e tutti gli altri costituiscono il sorgente di questo documento. Alcuni consigli per redigere una Tesi di Laurea Copertina POLITECNICO DI TORINO Collegio di Ingegneria Gestionale ____________ ELABORATO DI LAUREA nome candidato Prima pagina POLITECNICO DI TORINO Collegio di Ingegneria Gestionale Corso di Laurea in ....................... ELABORATO DI LAUREA Titolo della Tesi Relatore ….. Nome e Cognome Ottobre 2007 - Pagina dei ringraziamenti (se proprio necessari) Indice (numerazione delle pagine in numeri romani I, II, III, IV,..) Introduzione (continua numerazione romana come l’indice) Capitoli (inizio nuova numerazione 1, 2, 3, …) Appendice (continua numerazione dei capitoli) Bibliografia (continua numerazione Appendice) 1. Formattazione pagina e caratteri consigliati Bordo superiore: cm 3,5 Bordo inferiore: cm 3,5 Bordo destro: cm 2.5/3 Bordo sinistro: cm 4,5 Interlinea: mm 7-8 (pari a 18 pt in MICROSOFT WORD) carattere parole1: a. Times New Roman, 13 pt, per il testo b. Times New Roman, 13 pt, corsivo, per evidenziare alcune parole chiave (alcune volte è opportuno utilizzare anche il neretto) c. Times New Roman, 11 pt, neretto per il titolo di tabelle o figure d. Times New Roman, 13 pt, neretto o corsivo per il titolo di eventuali sotto-sotto-paragrafi e. Times New Roman, 16 pt, neretto, per i titoli dei sotto-paragrafi f. Times New Roman, 18 pt, neretto, per i titoli dei paragrafi g. Times New Roman, 20 pt, neretto, per i titoli dei capitoli h. Times New Roman, 22 pt, neretto, per l’indicazione “CAPITOLO X” all’inizio di ogni capitolo (cfr. struttura dei capitoli) i. Courier (12 pt o 13 pt a seconda dei casi) per i listati dei programmi inseriti nel testo NB: Non utilizzare MAI il MAIUSCOLETTO e il sottolineato. 1. Struttura dell’indice (i caratteri sono sempre Times-N.R. neretto; vengono consigliate anche le rispettive dimensioni) INDICE (22 pt) pagina Introduzione(18 pt) ……………………………… V CAPITOLO 1 Titolo del capitolo (18 pt)………………... 1 1.1 Titolo paragrafo (16 pt)…………………………….... 1.1.1 Titolo sotto-paragrafo (13 pt)…………………. 1.1.2 Titolo sotto-paragrafo……………………….… ………..[almeno due sotto paragrafi] 1.2 Titolo secondo paragrafo…………………………..… 1.3 …………. [almeno due paragrafi] 1 3 5 10 CAPITOLO 2 Titolo del capitolo……………………….... 20 2.1 Titolo paragrafo…………………………………….... 20 …………. …………. 1 Ogni successivo riferimento a caratteri o dimensioni è riferito al programma di videoscrittura Microsoft Word. Segue indice APPENDICE Titolo dell’appendice (18 pt) .………. 100 A.1 Titolo paragrafo (16 pt ………………………… A.1.1 Titolo sotto-paragrafo (13 pt)…………… …………….. 100 103 Bibliografia (18 pt)…………………………………. 150 Schema pagina iniziale di ogni capitolo (le dimensioni dei caratteri non sono rispettate ma soltanto indicate): - riga bianca CAPITOLO 1 (neretto 22 pt) Titolo del capitolo (neretto 20 pt) Inizio del testo. Sotto al titolo del capitolo non può comparire un nuovo titolo, in questo caso quello del paragrafo. Il primo paragrafo deve sempre essere preceduto dal testo che lo introduce. Si noti che all’inizio di ogni capoverso vi è un apposita “indentatura” del testo. E’ possibile “andare a capo” dopo un punto anche senza “indentare” se non vi sono “stacchi” concettuali in ciò che si sta esponendo. Il testo e le note devono essere SEMPRE “giustificate” lateralmente. 1.1 Titolo del paragrafo (neretto 18) Testo - 1.1.1 Titolo del sotto-paragrafo (neretto 16 pt) Se il titolo del sotto-paragrafo o del paragrafo “cade” in fondo alla pagina, è necessario assicurarsi che siano di seguito riportate (nella stessa pagina) almeno due righe del testo che segue il titolo. Titolo del sotto-sotto-paragrafo (corsivo neretto 13 pt) Non si deve andare oltre il sotto-sotto-paragrafo, il cui titolo non deve avere il numero né deve essere indicato nell’indice. Non saltare MAI righe tranne nei casi in cui si deve “staccare”: l’ultima pagina di un capitolo dalla prima pagina del capitolo successivo; una figura o una tabella dal testo soprastante e sottostante; il titolo di capitoli, paragrafi, …, dal testo che segue; una formula dal testo. 1. Spazi nel testo DOPO OGNI SEGNO DI PUNTEGGIATURA (. , ; : ? !) si deve lasciare uno spazio, mentre prima del carattere di punteggiatura non si deve lasciare alcuno spazio (esempio, corretto) (esempio , scorretto) (esempio,scorretto); dopo la chiusura della parentesi (tonda) ci vuole uno spazio, mentre NON lo si deve lasciare dopo l’apertura della parentesi o prima della chiusura (esempio corretto), ( esempio scorretto ); le parole tra virgolette non devono essere separate dalle virgolette (esempio “corretto”) (esempio “ scorretto ”); NON DEVONO ESSERCI SPAZI INTORNO A UN APOSTROFO (esempio corretto: l’attività) (esempi scorretti: l’ attività, l ’ attività). 1. Parole accentate ES. perché, giacché, affinché …, né ... vogliono l’accento acuto (esempio corretto: affinché) (esempio scorretto: affinchè); le altre vogliono l’accento grave (esempi corretti: così, città, falò, …); le maiuscole vengono accentate con l’apostrofo (esempio: E’ apparso..), utilizzato anche per mettere tra virgolette una parola appartenente a una frase già integralmente tra virgolette (esempio: ho letto l’articolo “Come far sembrare normali i concetti ‘anormali’ e insoliti” pubblicato da….[si perdoni l’assoluta mancanza di fantasia nei banali esempi proposti]). 1. Note a piè di pagina Vengono inserite automaticamente dai programmi di videoscrittura. Il numero delle note può essere progressivo (1, 2, 3, …) nel corso dell’intera Tesi, oppure può ricominciare da 1 all’inizio di ogni capitolo. (esempio2: si noti che il numero della nota è posto in apice subito dopo la parola interessata) 2. Figure e tabelle E’ possibile effettuare una numerazione progressiva (1, 2, …) dalla prima all’ultima figura della Tesi (appendice esclusa). E’ ammissibile anche una numerazione “per capitoli” (esempio: Figura 2.3 [o tabella 2.3] è la figura numero 3 del secondo capitolo). La figura (o tabella) deve essere descritta (poiché è introdotta per spiegare un concetto complicato) e citata nel testo nella pagina in cui appare, nella pagina precedente o in quella successiva. E’ consigliabile indicare le figure (o le tabelle) con le preposizioni articolate (esempio corretto: come appare evidente nella figura 3, … Esempi scorretti: come appare in figura 3,…; come appare in fig. 3, …). I titoli delle figure e delle tabelle dovrebbero essere evidenziati in neretto, anche se di ridotte dimensioni rispetto al testo (10 o 11 pt). Il carattere può essere diverso per tipo e dimensioni da quello del testo. ATTENZIONE: Il titolo della tabella va scritto SOPRA la tabella, mentre quello della figura SOTTO, come negli esempi proposti. 2 Si ricorda che il testo delle note deve essere giustificato lateralmente. Tabella 12: Titolo della tabella (si noti che la prima lettera è maiuscola, e non vi è il punto alla fine del titolo) Si noti che, nella tabella 12, il bordo della tabella è più spesso rispetto a quelli delle caselle (in realtà questa è un finezza trascurabile). E’ importante centrare tabelle e figure all’interno del foglio. Figura 3: Titolo della figura 1. Formule o equazioni Devono essere “staccate” dal testo e numerate analogamente a tabelle e figure. 2. Liste puntate o numerate (INTRODOTTE SOLO SE INDISPENSABILI E MAI DUE VOLTE NELLA STESSA PAGINA) Viene di seguito riportato un esempio di lista numerata: 1. si noti che la prima lettera NON è maiuscola; 2. alla fine della frase numerata non vi è un punto ma un punto e virgola; 3. l’ultima frase, invece, sarà terminata con un punto; 4. non vanno saltate righe, nè all’interno delle liste, nè prima o dopo. 1. Titoli di capitoli, paragrafi,…, tabelle, figure,.. NON si deve MAI finire la frase del titolo con un segno di punteggiatura (sia esso un punto o i due punti). 2. Bibliografia Nel testo è opportuno scrivere le citazioni indicando tra parentesi il cognome dell’autore e l’anno della pubblicazione, distinguendo tra un autore, (Norese, 1996), due, (Bianchi e Rossi, 2001), o più di due, (Bianchi et al., 2003) . Nella bibliografia andranno poi indicate tutte le informazioni utili (cfr. esempio). E’ necessario che tutti i riferimenti bibliografici siano citati nel testo e che ogni citazione nel testo corrisponda a un riferimento bibliografico. Si consiglia di non effettuare tali controlli nei giorni immediatamente precedenti la consegna della Tesi/Elaborato di laurea per non incorrere in sgradevoli sorprese. Nell’esempio che segue sono rispettivamente indicati i riferimenti bibliografici di un articolo pubblicato in una rivista, un articolo pubblicato in un libro e un libro. Si raccomanda di elencare i riferimenti seguendo l’ordine alfabetico dei cognomi. Bibliografia Bartunek J.M., Changing Interpretative Schemes and Organizational Restructuring: the Exemple of a Religious Order, Administrative Science Quaterly, n. 29, pp. 355-372, 1984. Belton V. e Vickers S., "Use of a simple multi-attribute value function incorporating visual interactive sensitivity analysis for multiple criteria decision making", in C.A. Bana e Costa (ed) "Readings in Multiple Criteria Decision Aid", Springer-Verlag, Berlino, pp.319-334, 1990. Vincke P., "Multicriteria Decision-Aid", Wiley, New York, 1989. Si noti che i nomi degli autori sono evidenziati in neretto. Ogni riferimento può essere distinto dal precedente e dal successivo con una riga vuota. Se la citazione bibliografica riguarda un articolo pubblicato in una rivista, è necessario indicare: Cognome e Nome dell’autore dell’articolo in neretto, Titolo dell’articolo, Nome della rivista in corsivo, numero della rivista, pagine che contengono l’articolo citato, anno in cui è stato pubblicato quel numero della rivista. Se invece la citazione bibliografica riguarda un testo pubblicato in un libro a più mani o in una raccolta di atti di congresso, in entrambi i casi con curatore, occorre indicare: Cognome e Nome dell’autore dell’articolo in neretto, Titolo dell’articolo, Nome e Cognome del curatore PRECEDUTO dalla preposizione “in” e SEGUITO dall’annotazione “(ed)” o “(eds)”3 e dal “Titolo del libro tra virgolette”4, Nome della 3 4 A seconda che vi sia un solo editore o due o più editori. Tra l’annotazione “(ed)” ed il titolo del libro non vi deve essere alcuna virgola. casa editrice, città sede della casa editrice, pagine che contengono l’articolo citato, anno in cui è stato pubblicato il libro. Infine, se la citazione bibliografica riguarda un libro, occorre indicare: Cognome e Nome dell’autore in neretto, “Titolo del libro tra virgolette”, Nome della casa editrice, città sede della casa editrice, anno in cui è stato pubblicato il libro. 1. Alcuni consigli (non si offenda il lettore per la banalità dei suggerimenti) alla fine di ogni capitolo può essere utile riassumere i concetti più importanti e riportare alcune osservazioni. Tuttavia il candidato non è (generalmente) in grado di trarre alcuna conclusione definitiva su nessun argomento trattato nel capitolo in questione. Occorre perciò prestare particolare attenzione al titolo del paragrafo conclusivo (MAI scrivere: “Conclusioni”, perché le Conclusioni compaiono alla fine dell’Elaborato, ma se è necessario introdurle piuttosto come “Osservazioni su…”); limitare il numero delle note a piè pagina; nel testo è preferibile utilizzare il “si impersonale”, non si dovrebbe usare MAI la prima persona; mano a mano che si redige la Tesi, è opportuno provvedere a una (provvisoria, ma corretta) “formattazione” del testo. Non è consigliabile cioè curare il “layout di pagina” soltanto dopo aver scritto l’intera Tesi; descrivere nel testo sia le figure che le tabelle, non introdurre nè figure né tabelle nell’Introduzione; inserire le figure solo se utili a spiegare un concetto complicato e non per “aumentare il numero delle pagine”; le tabelle devono stare in una sola pagina; qualora ciò non sia possibile occorre spezzare in due la tabella (ad esempio spezzare la tabella 12 nella tabella 12A e 12B).