soluzioni a confronto (sintesi sulla giornata di studio aict del 30
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soluzioni a confronto (sintesi sulla giornata di studio aict del 30
NOTE Maurizio Mayer - AICT Giulio Miceli - Lab3iNet Pietro Polese - Alcatel LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO (SINTESI SULLA GIORNATA DI STUDIO AICT DEL 30 MARZO 2004) (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS ) S ommario: questo articolo illustra quanto emerso nel corso della Giornata di Studio su "La rivoluzione digitale nella televisione: soluzioni a confronto", organizzata da AICT (Associazione per la Tecnologia dell'Informazione e delle Comunicazioni). La Giornata è stata tenuta presso l'Aula Magna del Ministero delle Comunicazioni il 30 Marzo 2004, con lo scopo di effettuare un'accurata analisi tecnica comparata dei diversi sistemi di distribuzione televisiva e di accesso agli utenti, mettendone in luce punti di forza e di debolezza, vincoli ed opportunità. Dopo un inquadramento generale dei numerosi sistemi televisivi oggi disponibili e delle potenzialità presentate da ciascuno di essi, sono state analizzate le possibili barriere che si frappongono all'impiego diffuso dei diversi sistemi (quali quelle dipendenti dagli aspetti di carattere impiantistico o realizzativo) e le opportunità tecnologiche presentate da ciascuno di essi (quali ad esempio le diverse possibilità di interattività consentite agli utilizzatori finali dalle singole soluzioni). È stata analizzata anche la prevedibile evoluzione della digitalizzazione televisiva nel nostro Paese ed il suo impatto sui sistemi di distribuzione multimediale, al fine di prevedere le mutazioni che presumibilmente si presenteranno nel periodo di transizione prima del fatidico "switch-off", ossia della chiusura definitiva di tutte le trasmissioni audiovisive effettuate in tecnica analogica. Nel corso della Tavola Rotonda che ha chiuso la Giornata di Studio sono stati approfonditi alcuni temi connessi alla complementarietà o concorrenza dei diversi sistemi di diffusione, prendendo a riferimento anche le esperienze maturate di recente in altri Paesi nei quali è stato già avviato il processo di cambiamento. La Comunicazione - numero unico 2004 A bstract: this paper reports the main topics dealt with during the Convention on "The digital revolution in television: comparisons among solutions", organized from AICT (the Italian ICT engineers Association).This Convention was held on March 30th, 2004 in the "Aula Magna" of the Italian Ministry of Communications, with the purpose to perform an accurate technical comparison among various television distribution and user access systems, showing strenghts and weaknesses, constraints and opportunities. After a general description of television systems available today and after having considered the potentialities of each of them, the barriers hindering a widespread usage of various systems have been analysed, including the barriers depending on practical implementation aspects. Advantages of specific systems have been considered, such as the different interactivity options allowed to end users. Also the foreseable evolution of television digitalization in Italy has been considered, as well as his impact on multimedia distribution systems, with the aim to forecast changes that will arise during the transition period before the "switch off", i.e. the final stoppage of all audio and video broadcasting activities in analogue technique. During the panel that ended the Convention a few topics relevant to the complementarity or competition of different broadcasting systems have been considered, also taking into account the experiences recently matured in Countries in which the transition process to digital television already started up. 13 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese 1. Sistemi di accesso all'utente per informazioni audiovisive (Dall'intervento di G. Vannucchi, Politecnico di Milano). 1.1 Introduzione I sistemi di Distribuzione Televisiva Digitale possono essere classificati (secondo il tipo di supporto nei sistemi di accesso) in sistemi wireless (terrestre, satellite, LMDS e WLAN) ed in sistemi wireline (coassiale, fibra ottica, doppino d'utente). Molto importante è anche la classificazione di tali sistemi d'accesso secondo la qualità del portante. Possiamo in tal caso distinguere tra: portanti ottimi sotto tutti gli aspetti quale la fibra ottica, che alle sue prestazioni di eccellenza unisce la completa bidirezionalità; portanti buoni quali il satellite, il cavo coassiale ed i sistemi LMDS, tutti impiegati con semplici modulazioni di fase multilivello; portanti critici a causa di interferenze ed echi quali il sistema ADSL, il televisivo digitale terrestre ed i sistemi WLAN, tutti utilizzati con modulazioni sofisticate (OFDM) caratterizzate dall'accorgimento dello spettro interallaciato che resiste a disturbi che in pratica cancellano una porzione ristretta dello spettro. Parlando di Televisione Digitale occorre in primo luogo tenere a mente la differenza di significato che la parola "canale" ha nel mondo analogico ed in quello digitale. Nel mondo analogico infatti per canale si intende la porzione di spettro in cui si colloca un programma di diffusione TV dopo la modulazione e cioè: O O 8 MHz nel terrestre e nel cavo coassiale che hanno adottato la modulazione di ampiezza di tipo vestigiale VSB; 36 MHz nel trasponder del satellite dove, per eliminare gli effetti di saturazione degli amplificatori a microonde, è stata adottata la modulazione di frequenza (FM). Nel mondo digitale per canale si intende la stessa porzione di spettro dell'analogico che, tuttavia, è in grado di trasportare un segnale digitale di una determinata bit rate - che può corrispondere ad un multiplo di più programmi in digitale - e precisamente: O 32 Mb/s di bit-rate di carico utile rispettivamente nel satellite e nel cavo coassiale; O 24 Mb/s di bit-rate utile nel sistema televisivo terrestre. 14 Si conclude pertanto che, nel mondo digitale, un canale è in grado di trasportare n programmi, ma sopratutto questo avviene per merito della cosiddetta "compressione" ovvero dell'eliminazione di ridondanza dei segnali audiovisivi. Pertanto, il parametro che è doveroso tener presente quando ci si occupa di televisione digitale è l'entità della compressione dei segnali TV: un programma TV non compresso ha all'incira una bitrate di140-160 Mb/s e per trasmettere un programma con segnale digitale si dovrebbe occupare la banda di 5 canali, mentre lo stesso programma compresso in MPEG-2 viene portato ad una bitrate dai 2 agli 8 Mb/s ( a seconda della rapidità di movimento dell'azione) e viene pertanto ad occupare da 1/16 a, nel peggiore dei casi, 1/4 del vecchio canale analogico. Con i nuovi standard di compressione H 264 e WM 9, oggi in fase di definitiva accettazione da parte degli organismi di standardizzazione, a parità di qualità soggettiva, si può impiegare metà bit-rate rispetto all'MPEG2 e quindi si è ulteriormente in grado di raddoppiare la capacità di occupazione di un canale. Un aspetto che è importante considerare ed a cui recentemente si dà grande attenzione nell'ambito della distribuzione televisiva digitale è l'interattività. Tutti i sistemi sopra citati possono essere interattivi, ma il gruppo wireless deve appoggiarsi ad un altro canale per il ritorno (in genere un doppino con modem o ADSL). Il vero problema è il tipo di interattività richiesta: nel caso di votazioni o di richieste "da uno a molti" non c'è problema. In caso di servizi individuali, invece, esistono delle limitazioni dovute al fatto che si fa uso di una risorsa scarsa (il portante wireless) e questo è il caso del satellite e del digitale terrestre che non possono essere impiegati per servizi personalizzati di lunga durata. A livello generale, vale infine la pena di ricordare qualche concetto sulla Qualità del Servizio televisiva, perché non si compia l'errore di mettere in un'unica categoria il caricamento di file dalla rete e la ricezione TV propriamente detta. Per quest'ultima ci si rifà ad una valutazione soggettiva effettuata alla ricezione con un unico parametro costituito da una scala di 5 valori (ad es. 5 = disturbo impercettibile; 2 = disturbo fastidioso). Nel caso analogico le cause principali di degrado della qualità sono: la codifica PAL, l'intensità del segnale, le riflessioni e le interferenze, le distorsioni causate dall'impianto di utente. La Comunicazione - numero unico 2004 (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS) Nel caso digitale, per la codifica di sorgente effettuata con compressione MPEG-2, le principali cause di degrado della qualità includono la blocchettizzazione ed il rumore di codifica. Per quanto riguarda invece la codifica di canale, si effettua una valutazione oggettiva a 5 livelli sul tasso di errore tramite un sistema che considera la distanza del sistema dalla cosiddetta zona di transizione (ad es. 5 = lontano dalla soglia, 2 = sotto soglia) dove la qualità precipita improvvisamente. Le cause del degrado includono le interferenze, le distorsioni non lineari, il livello del campo. 1.2 Sistemi di televisione digitale Esaminiamo ora separatamente i vari sistemi di televisione digitale. Il satellite (standard DVB-S) presenta il vantaggio di assicurare un'eccezionale copertura del territorio, anche grazie alla possibilità di sagomare opportunamente le antenne, un alta capacità di programmi per transponder e l'assenza di interferenze ed echi. Esso presenta per contro lo svantaggio di non prestarsi molto a servizi interattivi individuali anche se si può avere un canale di ritorno su linea telefonica verso il Centro di servizio e di non essere in grado di fornire un servizio universale per le limitazioni intrinseche di orientamento delle antenne (ovviamente debbono essere dirette verso l'orbita scelta per il satellite) per i possibili ostacoli interposti, poiché alle frequenze impiegate è richiesta una visibilità ottica. Il cavo coassiale (standard DVB-C) è praticamente inesistente in Italia per il fallimento del Progetto Socrate di Telecom Italia (prima metà anni '90) mentre è invece molto usato in altri Paesi (in particolare in USA) sia per la difficoltà di propagazione del segnale elettromagnetico in città piene di grattacieli ma anche per la possibilità di disporre di condotti sotterranei esistenti. Esiste la possibilità di realizzare un canale di ritorno a banda limitata sullo stesso portante. I sistemi WLL LMDS sono sistemi radio punto-multipunto, complementari della fibra, per accesso a larga banda all'utenza residenziale. La stazione radio base (nella versione operante nella banda dei 26 GHz) può coprire un area di 3 km di raggio con una capacità complessiva di 144 Mb/s e con una capacità di fino a 12 Mb/s per utente. La stazione radio base consiste in un'antenna montata sulla sommità di edifici alti ed in un router. A casa dell'utente occorre una piccola antenna ed un La Comunicazione - numero unico 2004 NOTE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO router. Questo sistema stenta a decollare anche per difficoltà burocratiche e di capacità di copertura effettiva degli utenti interessati. I sistemi in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home) sono caratterizzati da una architettura di accesso pienamente scalabile (10 Gbit Packet over Sonet o Ethernet) e tecnologia IP dalla sorgente al ricevitore e possono essere considerati il punto di arrivo del futuro dei sistemi di accesso per la larghezza di banda e per la completa bidirezionalità e perché quindi permettono un bouquet di servizi erogabili praticamente illimitato. Oggi questi sistemi sono ancora una soluzione di élite perché, in molte situazioni, il costo di posa può risultare troppo elevato. Inoltre la definizione del confine ottimale ottico-elettrico è ancora in fase di evoluzione. I sistemi W-LAN (Wireless Local Area Network), come ad es. i sistemi Wi-Fi, consistono essenzialmente in collegamenti wireless alternativi o integrativi di una rete di accesso fissa. Nella versione a standard IEEE 802.11 permettono velocità da 10 a 50 Mb/s, ma di tipo condiviso. Possono essere usati per ricevere su PC segnali TV di buona qualità in aeroporti, alberghi, ecc., oppure per distribuzione di segnali a banda larga all'interno di edifici condominiali o di appartamenti evitando cablaggi interni. I sistemi xDSL (x Digital Subscriber Line) su doppino di rame sono nati storicamente per servizi "video on demand" (mantenendo inalterati i servizi POTS ed ISDN del doppino) e con canale di ritorno a banda stretta (ad es. 2 - 6 Mbit/s verso l'utente e 63 - 384 k bit/s upstream). Essi sono caratterizzati da una topologia a stella e possono portare da 1 a 3 programmi televisivi nella versione ADSL (Asymmetrical DSL) e oltre 10 programmi in versione VDSL (Very high speed DSL). I principali vantaggi sono che non richiedono scavi e quindi consentono una rapida messa in opera per l'operatore dominante (ma è più critico per i concorrenti: "unbundling" non sempre tranquillo) e che richiedono limitati investimenti centralizzati (D-SLAM) e, per il resto, proporzionali alle richieste. Gli svantaggi sono alcune criticità di installazione e dipendenza dalla distanza della centrale, la variabilità nel tempo delle condizioni di funzionamento del doppino e vincoli di scalabilità e di penetrazione imposti principalmente dalla tratta di accesso. I sistemi di Televisione Digitale Terrestre (standard DVB-T) consentono un ampio recupero 15 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese di risorse spettrali per la TV. Essi richiedono un Set Top Box dedicato con prestazioni multimediali e hanno una grande resistenza a interferenze, riflessioni, echi e sono quindi adatti anche alla televisione mobile. Questo sistema viene considerato il veicolo ideale per applicazioni multimediali interattive residenziali in quanto trasforma il televisore in un vero e proprio terminale informatico. 2. Sistemi di accesso televisivo: tecnolo gie e servizi (Dall'intervento di S. Ciccotti RAI) televisivo è resa ancora più complessa dal fatto che gli standard applicabili sono tutt'ora divergenti ed inconciliabili: O O 2.1 Tecnologie Dominanti ed Emergenti La penetrazione degli apparati televisivi nelle famiglie italiane è stata stimata per il 2003 in 21,88 milioni di apparati: è cioè molto prossima al 100%. Nel comparare i vari sistemi di accesso nell'ambito di un fenomeno di queste dimensioni occorre esaminare con molta attenzione le complesse caratteristiche sia delle varie tecnologie dominanti che di quelle emergenti. Tali caratteristiche sono riassunte nelle tabelle 1 e 2. L'esame delle problematiche del comparto Nella TV digitale terrestre e satellitare le soluzioni prevalenti sono: - lo standard ETSI DVB (ETS 300 748); - la struttura multiplex MPEG2 (ITU H222.0); - la modalità broadcast sequenziale. Nella TV in fibra ottica o su ADSL le soluzioni prevalenti sono: - lo standard Video su IP (ITU-T J. 120); - la strutture protocollari RTP; - la modalità on demand (colloquio clientserver o multicast). 2.2 Servizi Esaminando specificamente le varie modalità di accesso televisivo, può essere detto quanto segue circa le TV via cavo, via satellite e digitale terrestre: O La TV via cavo - In Italia a fine 2003 l'unico vero operatore via cavo era FastWeb, con 331.000 abbonati di cui 280.000 residenziali e clienti Tipo Analogico Terrestre Copertura 99% Popolazione Qualità PAL >Q3 ITU-R Limiti Interferenza, No Multimedialità Vantaggi - Adattatori No Analogico Satellitare 100% Popolazione Teorico PAL >Q4 ITU-R Criptaggio, prepagazione - Parabola, Rx Sat Digitale Satellitare 100% Popolazione Teorico DVB-S f(Mbit/s) Criptaggio, prepagazione PPV Possibile bassa interattività Parabola, STB Sat (proprietario per PPV) Vantaggi Interattività a larga banda, PPV, VOD Adattatore Accesso in fibra STB dedicato (proprietario) Possibile bassa STB dedicato (staninterattività MPH dard) Tabella 1. L'accesso televisivo:Tecnologie dominanti Tipo Fibra Ottica Copertura Maggiori aree metropolitane Qualità Video over IP f(MBit/s, traffico) ADSL 80% linee telefoniche (teorico) Video over IP f(MBit/s, traffico) Limiti Stream/POP Qualità<DVB Estens.copertura Cablaggio Criptaggio, prepagazione TDT >50% Popolazione per 5 mux DVB-T f(Mbit/s) Criptaggio, prepagazione Interattività a Linea telefonica larga banda, PPV, STB dedicato (proVOD prietario) Tabella 2. L'accesso televisivo:Tecnologie emergenti 16 La Comunicazione - numero unico 2004 (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS) "video" residenziali nell'ordine del 10 15% (picco Pay per View di evento sportivo: 55.000 clienti connessi); - Considerando i residuali clienti cavo exStream, la cifra di circa 60.000 abitazioni in cui viene effettivamente vista la TV digitale preferenzialmente via cavo sembra ragionevole. O O La TV via satellite - Per quanto riguarda la televisione digitale via satellite, nel nostro Paese essa è intimamente legata allo sviluppo dell'offerta Pay di Sky; - La domanda di ricezione di programmi digitali satellitari in chiaro è residuale, e soffrirà dello sviluppo della televisione digitale terrestre; - L'obiettivo recentemente dichiarato di Sky è quello di raggiungere 3.000.000 di abbonati entro il 2004. La TV digitale terrestre Lo sviluppo della penetrazione della Televisione Digitale Terrestre (TDT) nelle famiglie italiane è condizionato da numerosi fattori: - Effettiva presenza "in aria" di un numero considerevole di offerte alternative all'analogico; - Rapida estensione delle coperture digitali fin qui offerte; - Sviluppo dell'offerta televisiva locale; - Sviluppo di una offerta completa di tgovernment e di t-commerce; - Nella fase di avvio, lo sviluppo della penetrazione è certamente sostenuto dai finanziamenti statali all'acquisto del decoder; - Considerando le cifre in gioco, l'obiettivo di riuscire distribuire circa 800.000 STB per la fine del 2004 sembra realistico; - Secondo una stima di "sostituzione" del parco televisori esistenti che è stata fatta recentemente da un grande produttore di TV LCD, entro il 2005 una famiglia su tre sostituirà il televisore principale; - Ipotizzando che il 50% di essi abbia il STB integrato, il 2005 potrebbe portare a 3.500.000 nuovi ricevitori TDT; La Comunicazione - numero unico 2004 NOTE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO - Se il sostegno statale continuerà anche per il prossimo anno, limitatamente a STB non integrati, ulteriori 500.000 STB potrebbero trovare sbocco sul mercato; - Il 2005 potrebbe così chiudersi con 4.800.000 - 5.000.000 di ricevitori TDT, con una penetrazione pari a circa il 2324% delle famiglie. 2.3 Aspetti evolutivi Sulla base di quanto esposto in precedenza appare in definitiva realistico fare le seguenti ipotesi e porsi le seguenti domande: O O O TV via cavo. Le politiche di sviluppo dell'accesso ADSL sono ancora incerte, e sostenute quasi esclusivamente dall'accesso fast-internet: il posizionamento dei servizi di qualità televisiva è poco chiaro, e la tendenza a offrire servizi video di scarsa qualità è accentuata. Ci sarà vera domanda? TV via satellite. - Il mercato italiano della Pay-TV sembra ormai sulla via della saturazione; - Si può immaginare un'offerta complementare a quella terrestre per garantire l'accesso universale almeno dei network nazionali? - Se sì, come evitare la distribuzione di smart-card? TDT. - Il mercato italiano sta appena cominciando a muoversi, sia sul lato della domanda che dell'offerta; - L'incentivo all'acquisto del STB è sicuramente utile ad accelerarne la penetrazione, ma può risultare sul lungo periodo insostenibile; - Si può immaginare di adottare politiche disincentivanti all'utilizzo della TV analogica? - Si può ipotizzare uno sviluppo a tappe forzate, su isole da rendere completamente digitali sul modello tedesco? 17 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese Anno 1954 Evoluzione Servizi TV Primo Canale RAI Impiantistica - 1 Antenna di canale VHF - 1 Amplificatore di canale - 1 Piattina 300 ohm - n Derivatori resistivi Barriere - Energia elettrica - Copertura del segnale - Acquisto Televisore - Posizionamento antenna 1961 Secondo Canale RAI - Seconda antenna di canale UHF - Secondo amplificatore di canale - Coassiale 75 ohm - Copertura del segnale - Sostituzione piattina/cavi - Posizionamento seconda antenna - Acquisto nuovo Televisore 1976 Iniziano le trasmissioni delle TV Private - Terza (e quarta) antenna di canale UHF - Sostituzione dell’amplificatore di canale con centralina a larga banda (con/senza amplificazione separata/ multi ingresso) - Copertura del segnale - Sostituzione dei cavi - Posizionamento nuova/e antenna/e 1978 Iniziano le trasmissioni Teletext - Inserimento partitori induttivi e/o ibrido - direzionali - Riflessioni e interferenze in antenna - Acquisto scheda TXT - Posizionamento antenna - Capacità tecnica 1978 Iniziano le trasmissioni a colori PAL - Sostituzione del Televisore - Acquisto nuovo Televisore 1990 Iniziano le trasmissioni Pay-TV analo- - Interventi su impianti di antenna di gica distribuzione per rendere possibile il servizio - Copertura del segnale - Emergono limiti di funzionamento degli impianti centralizzati che vengono sostituiti da impianti singoli 1990 Inizia la ricezione da satellite analogica - Nuova antenna parabolica satellitaDTH re - Adeguamento Head Stations - Adeguamento della banda sugli impianti di distribuzione - Posizionamento antenna parabolica - Acquisto impianto - Acquisto STB - Centralizzazione degli impianti - Capacità tecnica 1995 TV digitale satellitare - In chiaro - Pay TV - Installazione in massa di antenne paraboliche satellitari - Adeguamento degli impianti di ricezione /distribuzione singoli e centralizzati - Installazione IRD - Installazione CAM e CARD - Acquisto IRD - Sottoscrizione abbonamenti - Impatto ambientale antenne - Sistemi Operativi proprietari: formazione di un Mercato Verticale 1997 TV digitale da satellite Pay per View - Collegamento linea telefonica - Posizione presa telefonica - Capacità tecnica 1999 TV digitale da satellite - Data Carousel - Multiprotocol encapsulation - Internet - Applicazioni multicast e unicast - Installazione antenna parabolica satellitare - Adeguamento degli impianti di ricezione /distribuzione singoli e centralizzati - Installazione scheda sul PC - Acquisto IRD - Sottoscrizione abbonamenti - Impatto ambientale antenne - Sistemi Operativi proprietari: formazione di un Mercato Verticale 2003 Servizio TV Digitale Terrestre sperimentale - Verifica funzionamento degli impianti esistenti - Introduzione Set Top Box TDT - Problemi di disponibilità di frequenze in certe aree - Problemi di normativa 2006 Servizio TV Digitale Terrestre - Verifica / revisione / calibrazione impianti di ricezione /distribuzione singoli e centralizzati esistenti - Sostituzione del Televisore - Introduzione Set Top Box TDT - Copertura del segnale - Posizionamento seconda antenna - Acquisto nuovo TV - Cablaggio apparati domestici Tabella 3. Adeguamento degli impianti 18 La Comunicazione - numero unico 2004 (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS) o interferenze e quale livello presentano gli eventuali Mux digitali rispetto agli analogici adiacenti. In particolare si possono verificare una serie di combinazioni possibili per ciascun Mux TDT: - Stessa banda e stessa o diversa direzione dei Mux analogici; - Banda diversa e stessa o diversa direzione dei Mux analogici; - Stessa polarità o polarità diverse dei Mux analogici; - Stesso o diverso campo di copertura di tutti i Mux; - Stessa o diversa tipologia di modulazione (copertura di 1^ livello, di 2^ livello, ecc.) per tutti i Mux; - La tipologia del servizio TDT prevede solo la ricezione fissa o anche portabile. Per quanto riguarda il sistema di antenna, occorre verificare che: - Lavori nella banda desiderata e nel gruppo di canali desiderato (banda III); - Le caratteristiche di guadagno, direttività e il rapporto avanti-dietro siano idonei anche alla ricezione dei Mux TDT; - Presenti una sufficiente schermatura rispetto ad eventuali inneschi di rumore impulsivo. 3. L'ambiente domestico: impiantistica ed interconnessione dei sistemi resi denziali (Dall'intervento di F. Bernacchi Eurosatellite) 3.1 Evoluzione dei servizi e degli impianti televisivi Dal 1954 quando sono iniziate le trasmissioni RAI del primo Canale ad oggi, l'evoluzione dei sistemi di ricezione e distribuzione del segnale televisivo ha seguito l'evoluzione segnata dall'introduzione dei nuovi servizi offerti prima da RAI in regime di monopolio e poi, a partire dal 1976, da altri Operatori privati. Questi cambiamenti sono stati più o meno grandi e hanno di volta in volta riguardato singoli componenti come l'antenna o il televisore o interi impianti di ricezione e distribuzione di antenna centralizzati; sono riassunti e dettagliati nella tabella 3. L'avvento della Televisione Digitale Terrestre (TDT) avrà un impatto significativo sia sugli impianti di ricezione e distribuzione di antenna centralizzati e individuali che per quanto riguarda gli ambienti, tipicamente i salotti, dove sono di solito installati i televisori principali delle nostre abitazioni. 3.2 Evoluzione degli impianti di ricezione e distribuzione O Per quanto riguarda l'impianto di ricezione e distribuzione, è necessario effettuare una revisione e degli adeguamenti anche nel caso che l'impianto sia stato a suo tempo correttamente eseguito. Questo sia che si tratti di impianti individuali sia, e soprattutto, per quelli condominiali. In questi impianti si distingue tra l'unità esterna di ricezione (antenna), l'unità di testa di ricezione (centralina) e l'impianto di distribuzione collettivo o individuale. O Unità esterna di ricezione. È essenzialmente costituita dalle antenne e dal/i cavo/i di discesa che porta/no alla centralina. È necessario effettuare un sopralluogo per verificare una serie di parametri tecnici ed in particolare la direzione dalla quale proviene il segnale TDT (l'Operatore potrebbe usare un ripetitore diverso da quello della TV analogica), se il livello del campo è sufficiente (in diverse aree la copertura è insufficiente), se esistono problemi di riflessione del segnale La Comunicazione - numero unico 2004 NOTE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO L'unità di testa di ricezione (centralina). Trasforma il segnale ricevuto dall'unità esterna, lo amplifica e lo trasmette attraverso l'impianto di distribuzione alle prese TV. Qui occorre verificare le caratteristiche della centralina esistente ed in particolare se: - È a larga banda o a bande separate; - È canalizzata con filtri attivi o passivi; - Utilizza o meno delle conversioni di canale; - E possibile miscelare eventuali nuove antenne aggiunte per la TDT; - È possibile assicurare i livelli di potenza corretti (più bassi rispetto ai segnali analogici); - Le dinamiche degli amplificatori possono sopportare tali dislivelli senza uscire dalla loro zona di funzionamento lineare; - Gli amplificatori introducono distorsioni di fase inaccettabili. 19 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese R ac cordo c on Siste m a d ’A nte nn e C assetta T erm in ale C asse tta di P iano C asse tta di P iano C asse tta di Pian o RF M on tan ti: 2 T u bi da 5 0 m m D eriva zion i: 1 T ub o da 50 m m pe r U A C e n tro Stella C e ntro A pSptella . U A n .1 U nità A b itativa 2 U nità A b itativa 1 TLC M onta nti: 3 T ubi da 38 m m per 8 U A D eriva zion i: 1 T u bo da 38 m m per U A C e n tro Stella C e ntro A pSptella . U A 1 .1 U nità A b itativa n U n ità A b itativa n -1 C assetta T erm in ale C a vedio T e cnologico R acc ordo con R e te T L C E sterna 2 T ub i da 50 m m Fig. 1. Impianto centralizzato di ricezione e distribuzione di segnali TV e telecomunicazioni Devono infine essere verificate le tarature dei filtri di canale. O 20 L'impianto di distribuzione Collega la centralina alle prese TV o ai Centro Stella delle varie Unità Abitative ed è composto da un sistema di cavi coassiali con topologia a stella o in cascata (albero). Qui occorre essenzialmente che la funzionalità sia corretta (CEI 100-7), e che il cavo nei punti di derivazione presenti sufficiente schermatura (rumore impulsivo). In Fig. 1 è rappresentato un impianto di distribuzione per segnali TV e telecomunicazioni per un condominio. 3.3 Evoluzione degli impianti domestici Con l'avvento della TDT anche gli ambienti domestici più tradizionali come il "salotto buono" dovranno subire diversi cambiamenti tanto per alloggiare il nuovo televisore digitale e relativi STB, telecomandi e tastiere che per assorbire nel modo meno traumatico possibile i numerosi cavi che si renderanno necessari per alimentarli e collegarli tra loro. Per quanto riguarda il cablaggio d'appartamento, la topologia da preferire è quella a stella con cavo a 4 coppie simmetriche non schermate (UTP). Qualora non fosse possibile, si può adottare la topologia in cascata (sempre con 4 coppie La Comunicazione - numero unico 2004 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese ti ai lavori: la Televisione ed il Televisore stanno prendendo strade divergenti, così come è già successo per il telefono (è uscito di casa, non è più solo voce ma dati, foto, filmati ecc.). E così la TV non si fruisce più solo dal televisore ma anche dai telefonini e da terminali installati in automobili e treni. D'altra parte il televisore non accoglie più solo la TV ma è utilizzato per giocare (console), per accedere a internet (web tv) ecc. Occorre quindi distinguere fra forma e contenuto della televisione e su questo basarsi per progettarne l'interattività, tenendo anche conto che le nuove funzionalità non si sostituiscono alle precedenti ma si vanno a sommare a queste. A tale riguardo occorre sottolineare la grande rilevanza del broadcasting tradizionale nel suo rivolgersi da uno a molti e quindi nel parlare al denominatore comune del pubblico. Impressionante è la sua forza d'urto: guardare la televisione è infatti la terza attività dell'uomo contemporaneo (dopo il riposare ed il lavorare) per una media italiana di più di tre ore al giorno. Ne deriva che in Italia il "consumo" di TV vale 10 volte quello di tutta la Stampa e 20 volte quello di tutto il Cinema, "home entertainment" compreso. È quindi fondamentale che alle nuove logiche dell'interattività debbano rimanere sottostanti le vecchie e consolidate logiche del consumo televisivo, così come accade per voce e telefono. D'altra parte si è potuto osservare negli ultimi tempi una crescente selettività / "infedeltà" dell'utente televisivo alla ricerca di un proprio percorso individuale di fruizione che, in qualche modo, corregge il citato luogo comune della sua passività. Occorre quindi analizzare le occasioni di interattività già presenti nella TV attuale: esse ricadono principalmente in tre aree. O O O 22 Zapping - questo fenomeno testimonia una forte volontà esplorativa e prova che il telecomando è uno strumento che tutti sanno ormai usare molto bene; Televideo - costituisce di gran lunga il più frequentato portale informativo italiano e dimostra come l'utente, sempre con il telecomando, sappia "navigare" per praticare una ricerca finalizzata; Telefono & TV - è un abbinamento ormai consolidato fin dai tempi dei primi giochi rivolti al pubblico a casa e che oggi si concretizza in una grande volontà partecipativa testimoniata dai dati relativi ad eventi come il "Grande Fratello" (6 milioni di votazioni complessive per l'ultima edizione via telefono o sms al costo di 1 € ciascuna) o ad "Amici" di M. De Filippi (800.000 sms a pagamento in 1,5 ore per la puntata finale dell'anno scorso). Non si parte quindi da zero: da queste forme elementari di interattività (esplorazione, navigazione, partecipazione) è possibile costruire un'interattività che funzioni da subito. O O O Esplorazione: offrire contenuti audiovisivi aggiuntivi al programma in corso, consentendo un vero e proprio zapping all'interno del canale stesso, al fine di disincentivare il passaggio ai canali della concorrenza (se in "Controcampo" mi viene a noia il dibattito in corso posso premere un tasto e rivedermi tutti i gol); Navigazione: arricchire la programmazione con dati informativi (sommario, trama del film fino al momento del collegamento, schede di approfondimento ecc.) in una logica analoga al televideo / telecomando con uso di freccine e tasti colorati; Partecipazione: fornire la possibilità di giocare contro i concorrenti in studio e con tutti gli altri a casa (ad esempio per il programma "Chi vuol esser milionario?") in modo da aumentare decisamente la fedeltà al programma stesso. Oppure, più in generale, per votare, dire la propria, eliminare concorrenti al Grande Fratello, "chattare" ecc. In definitiva si tratta di far leva sul già esistente perché il provider faccia pratica con i nuovi strumenti e allo stesso tempo provveda alla "alfabetizzazione" dell'utenza che, ad ogni modo, già dimostra una considerevole "fame" di nuovi servizi come è testimoniato dalla partenza bruciante della TDT (non solo per i numeri sulla vendita dei decoder ma anche per i rilevamenti sulla sua fruizione). La sfida in atto consiste quindi non nel fare una rivoluzione (che potrebbe essere pericolosa) ma nell'attuare un'evoluzione importante da cui difficilmente si tornerà indietro. La Comunicazione - numero unico 2004 (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS) 4.2 Vera interattività multimediale? (Dall'intervento di A. Lasagna - FastWeb) Mentre la Televisione Digitale Terrestre muove i suoi primi passi sul mercato della grande utenza, si va ormai consolidando l'esperienza di una diversa modalità di erogazione di servizi video interattivi basata su fibra ottica e/o ADSL e sul protocollo IP. È infatti su questa combinazione di tecnologie che Fastweb ha già da tempo lanciato i propri servizi: l'esame delle loro caratteristiche e del gradimento da parte dell'utenza è quindi importante non solo per tracciare un primo confronto con la TDT ma anche per una verifica sul campo di praticabilità ed attrattività di servizi analoghi a quelli offribili con la TDT. Alla base di questi servizi è il concetto di "triple play" ovvero la convergenza su di un'unica rete a larga banda IP di telefonia (solo voce o voce + video), televisione (broadcast o interattiva) ed Internet (accesso, peer-to-peer e VAS). In particolare i servizi televisivi offerti comprendono la diffusione di canali "free" (7 terrestri e 7 satellitari) e la messa a disposizione di contenuti "Video On Demand" (VOD) sia da parte del "Service Provider" del proprio Gruppo (e.Bismedia) che tramite accordi con RAI (Rai Click). È prevista inoltre la fruizione di contenuti in modalità "Pay TV" e "Pay per View" (Cinema, Sport, Campionato di Calcio) forniti da SKY. La clientela di Fastweb mostra decisamente di gradire sempre di più questo tipo di offerta: si è passati infatti da una percentuale di sottoscrizione dell'opzione televisiva (sul totale dei nuovi utenti residenziali) del 41% di marzo 2003 al 70% del mese di settembre dello stesso anno. Rilevante l'attrattività dei grandi eventi sportivi: 55.000 clienti contemporaneamente connessi per l'incontro Roma - Milan del girone d'andata 2003/2004. La strategia di offerta seguita prevede inoltre di privilegiare il medium televisivo come luogo di convergenza di un'ulteriore serie di servizi: giochi "on-line", video-comunicazione, forum, fan club, ecc. Fattori abilitanti fondamentali per tutti questi servizi sono la rete ed il "Set Top Box" (STB). Lo sviluppo della rete di accesso nelle aree urbane delle grandi città italiane è stato ottenuto con un mix tra Fibra Ottica e ADSL mentre tutta in fibra è la rete geografica ridondata ad elevata capacità di trasporto. Ne risulta un totale ad oggi di 3,2 milioni di case collegabili: La Comunicazione - numero unico 2004 O O NOTE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO in Fibra Ottica per le aree ad altissima densità (con velocità simmetrica fino a 10 Mb/s); in ADSL per le aree con media / bassa densità (con velocità asimmetrica fino a 6,1 Mb/s). Entrambe le modalità di accesso consentono la trasmissione di segnali televisivi in codifica MPEG2 TS con velocità fino a 4 Mb/s. Diverse sono ovviamente le caratteristiche di funzionamento dei due portanti. O O FTTH (Fiber To The Home): - Architettura di accesso pienamente scalabile (10Gb PoS o Ethernet); - Qualità dei servizi Video garantita dalle prestazioni della rete in fibra; - Bouquet di servizi erogabili praticamente illimitato; - Tecnologia IP nativa, dalla sorgente al ricevitore, per cui la modalità broadcast può sfruttare tutte le capacità offerte dalla distribuzione multicast. xDSL: - Vincoli di scalabilità e penetrazione imposti principalmente dalla tratta di accesso; evoluzioni previste degli standard in ADSL2, ADSL2+ e VDSL; - Variabilità nel tempo delle condizioni di funzionamento del doppino; - La tecnologia disponibile impone ancora la conversione su ATM del servizio: le soluzioni per il trasporto broadcast TV devono quindi emulare le capacità broadcast intrinseche delle reti Ethernet (Multicast IP); - Overhead ATM: diminuisce la banda disponibile per i servizi IP. Per quanto riguarda il STB basterà ricordare che si tratta di un apparato multivendor (Kreatel e Telsey) che adotta lo standard MHP consentendo sia la ricezione di canali broadcast che la riproduzione di contenuti "on demand". Ulteriori applicazioni implementate sul STB riguardano la navigazione internet, l'esecuzione di giochi interattivi ecc. Poiché l'uso comune di strumenti di riproduzione del segnale video sempre più sofisticati (ieri VHS, oggi DVD) e la ricezione dei canali satellitari 23 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese digitali ha abituato l'utenza a livelli qualitativi elevatissimi, chiave di successo per i nuovi servizi interattivi è l'offerta di prestazioni di analoga qualità che vanno quindi opportunamente misurati e controllati sia nel trasporto "end to end" (packet loss, delay, jitter) che nella percezione finale dell'utente. È significativo osservare a riguardo che i relativi modelli di controllo messi a punto da Fastweb sono stati posti a disposizione della comunità internazionale (ITU-R, ITU-T, ETSI) come raccomandazione tecnologica. 5. Tavola Rotonda (Dalla Tavola rotonda dibattito su "Televisione digitale: sistemi, appli cazioni, opportunità") Con il coordinamento di G. Vannucchi (Politecnico di Milano) hanno partecipato al dibattito vari e qualificati esperti dei servizi interessati da questa nuova tecnologia: P. De Chiara (Telecom Italia / La7), F. Di Chio (Mediaset), N. Genovese (Fracarro), A. Corsi (Fastweb), G. Salerno (FUB) e C. Sartori (RAI). L'integrazione degli interventi succedutisi a fronte degli stimoli del Coordinatore ha consentito di tracciare un quadro complessivo dello stato dell'arte della materia articolato nei suoi aspetti salienti: ruolo, tecnica, sostenibilità, transizione ed opportunità. Ruolo della Televisione Digitale Terrestre (TDT). È stato chiarito che la TDT, una volta esaurito il transitorio iniziale più o meno lungo, sostituirà integralmente la Televisione Analogica Terrestre mentre manterrà un ruolo complementare con la Televisione Diffusiva da Satellite (ormai quasi del tutto digitale). Le esperienze fatte in Spagna ed in Germania hanno infatti dimostrato che, nel settore dei programmi tematici ed a pagamento, la TDT non è in grado di competere con il Satellite in quanto non può mettere a disposizione un numero di canali altrettanto alto come quello consentito dal Satellite (attualmente 500). D'altra parte TDT risulta molto più flessibile nel prestarsi alle articolazioni locali e al servizio pubblico: è quindi destinata a sostituire il modello "free" della televisione analogica. Il Satellite diffonderà invece programmi temati- 24 ci e a pagamento e potrà inoltre coprire aree, come quelle montane, economicamente troppo onerose per la TDT. Aspetti tecnici. Per quanto riguarda la filiera industriale occorre chiaramente distinguere ruoli e specificità di Content Providers, Content Aggregators e Network Operators. Per assicurarne l'interoperabilità è assolutamente necessario che i contenuti siano indipendenti dalla piattaforma utilizzata dal singolo operatore. Al fine di gestire contemporaneamente canali diffusivi sia su scala nazionale che locale le reti TDT dovranno essere flessibili e articolate. Ciò consentirà inoltre di trasmettere i vari programmi su canali diversi a seconda del contenuto da consegnare (canali tematici). È imminente la disponibilità di nuovi e più potenti Set Top Box (STB) che consentiranno un'effettiva interattività utilizzando varie tipologie di canali di ritorno (POTS, ADSL, GPRS, UMTS, ecc.). Gli attuali apparecchi televisivi a tubo catodico sono perfettamente in grado di fornire la definizione necessaria ad apprezzare in pieno la qualità della TDT, mentre importanti miglioramenti sono attesi per gli schermi a cristalli liquidi e al plasma, soprattutto per le funzionalità relative all'interattività in tempo reale. Sostenibilità. E stato riconosciuto che la chiave del successo della TDT sta nella sua capacità di offrire un ampio insieme di servizi TV (sia diffusivi broadcast che interattivi, sia free che a pagamento), voce e dati su un'unica infrastruttura. Un altro importante elemento che faciliterà il successo della TDT sarà poi l'adozione di sistemi aperti basati su standard (es.: MPEG 4) e capaci di garantire una sufficiente scalabilità. Si è poi detto che la scelta fatta in Italia prevede la gratuità del servizio base: l'interattività sarà pertanto la chiave di volta della sostenibilità economica della TDT. Essa consentirà infatti di introdurre nuove forme di finanziamento: O Pubblicità "classica" (che andrà ad erodere i budget delle TV satellitari e, finchè esisteranno, di quelle analogiche); La Comunicazione - numero unico 2004 (THE DIGITAL REVOLUTION IN TELEVISION: COMPARISONS AMONG SOLUTIONS) O O O Pubblicità interattiva (nuovo mercato); Contenuti "premium" (micro-pagamenti ö macro-volumi); Commercio TV ("provvigione" sul venduto). L'offerta di un ampio insieme di servizi interattivi TV (broadcast e pay), voce e dati su un'infrastruttura unica favorirà la diffusione della TDT nel sistema televisivo italiano, che attualmente genera un totale di 77 miliardi di ore-spettatore / anno. Essenziale per il successo della TDT sarà in ogni caso anche l'impiego di sistemi basati su standard aperti (es. MPEG 4) e scalabili. Transizione Un aspetto spesso trascurato nelle analisi che vengono comunemente effettuate riguarda gli impianti di distribuzione di cui deve essere dotato l'utilizzatore finale: questo aspetto è invece fondamentale. Si renderà infatti inevitabilmente necessario l'adeguamento degli impianti di distribuzione anche nel caso siano stati a loro tempo correttamente eseguiti; quanto sopra riguarda sia gli impianti individuali sia, e soprattutto, quelli condominiali. Occorrerà infatti intervenire per ridurre la potenza degli amplificatori, per la calibrazione dei filtri di canale ed eventualmente per l'orientamento dell'antenna in quanto l'ubicazione dei ripetitori della TDT potrebbe non coincidere con quella dei ripetitori della TV analogica. Il termine del 2006 (per il completo abbandono dell'analogico) appare pertanto, almeno da questo punto di vista, difficilmente rispettabile. Va inoltre considerato il problema della sostituzione / adattamento dell'attuale parco di 40 milioni di televisori analogici: si prevede che solo 10 milioni di questi verranno sostituiti entro il 2006, gli altri dovranno essere adattati e questo richiederà alcuni anni per cui si pensa che il termine possa alla fine slittare (2010?). Ulteriori problemi da non trascurare sono: O O O capacità produttiva necessaria per fornire i materiali per le centraline degli impianti di distribuzione; disponibilità di personale di installazione con adeguate capacità tecniche; intrinseca difficoltà degli interventi nei cablaggi di edificio e di appartamento. La Comunicazione - numero unico 2004 NOTE LA RIVOLUZIONE DIGITALE NELLA TELEVISIONE: SOLUZIONI A CONFRONTO Infine dal punto di vista degli standard dovrà essere gestita la convivenza degli standard MPEG con quelli H264. La transizione alla TDT costituisce comunque un problema di difficile gestione solo in Europa, dove il 54% della televisione è irradiata per via terrestre; negli USA dove, in conseguenza dell'ampia diffusione della TV via cavo (CATV), solo il 12% della televisione è terrestre, il problema è molto meno sentito. In Italia, dove la penetrazione della televisione terrestre è tra le più alte in assoluto, il problema della transizione è reso inoltre particolarmente difficile dalla scarsezza delle frequenze disponibili in determinate aree. Sfide e Opportunità La TDT è stata inventata in Italia. L'Italia è oggi tra i paesi all'avanguardia nell'introduzione di questa tecnologia e questo è certamente una grande sfida tecnologica e realizzativa ma è anche un'opportunità di successo per l'industria nazionale. Per l'ordinato progresso del comparto del Broadcasting è in ogni caso essenziale che, come richiesto anche dalle Direttive Europee, continui ad essere garantita dal legislatore la neutralità tecnologica verso le possibili implementazioni della multimedialità (TDT, xDSL, Fibra Ottica, Satellite, ecc.) 6. Conclusioni Nel corso della Giornata di Studio, si è fatto il punto sullo stato dei vari sistemi di televisione digitale e sui loro possibili sviluppi con riferimento alle problematiche tecniche a livello di accesso, a livello di sistemi di ricezione e distribuzione individuali e collettivi, a livello di sistema di distribuzione di unità abitativa e a livello di apparato. Sono poi stati discussi alcuni aspetti di servizio, di interattività, di mercato e di sostenibilità. Oggi l'Italia sta sperimentando l'introduzione della tecnologia digitale terrestre in modo innovativo: è certamente una sfida tecnologica interessante che può rappresentare un'opportunità per l'industria nazionale come è stato per il GSM. 25 NOTE Maurizio Mayer, Giulio Miceli, Pietro Polese 7. Riferimenti Per approfondimenti sui contenuti di questo articolo si può fare riferimento alle diapositive mostrate nel corso della Giornata di Studio su "La rivoluzione digitale nella televisione: soluzioni a confronto"; tali diapositive si trovano nel sito della Federazione AEIT (di cui AICT fa parte) all'URL www.aei.it.ita/aict2.html 26 Nota: Questo articolo riassume quanto presentato e detto dai Relatori nel corso delle loro presentazioni e quanto emerso nel corso delle susseguenti discussioni durante la Giornata di Studio AICT "La rivoluzione digitale nella televisione: soluzioni a confronto" così come recepito dagli autori. Quanto riportato quindi potrebbe non riflettere completamente o in parte le posizioni dei Relatori stessi e delle società da essi rappresentate. La Comunicazione - numero unico 2004
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