europa_informa_n_167_anno_pdf - Fondazione Edmund Mach di

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europa_informa_n_167_anno_pdf - Fondazione Edmund Mach di
A cura del Carrefour europeo delle Alpi
Centro europeo di informazione e animazione rurale - Istituto Agrario di San Michele all’Adige
Anno 8, n. 19 del 20 ottobre 2004
167
Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento
Turchia: sì all’avvio dei negoziati di adesione
All’interno:
ISTITUZIONI
Dalla vecchia alla
nuova Commissione
europea
AGRICOLTURA
• Alta la produzione
di vino
• “Sforate” le quote
latte
AMBIENTE
Informazioni sulle
emissioni inquinanti
FORMAZIONE
• Bandi Socrates
• Netd@ys2004
REGIONE
AUTONOMA
TRENTINO
ALTO ADIGE
ISTITUTO
AGRARIO
SAN MICHELE
ALL’ADIGE
“La Commissione ritiene che la Turchia soddisfi a sufficienza i criteri politici e raccomanda di avviare i negoziati di adesione”.
È un “sì” convinto, ma allo stesso tempo con molte clausole, quello che il 6 ottobre scorso la Commissione europea ha annunciato al Parlamento europeo relativamente all’avvio dei negoziati per l’adesione all’Unione da parte della Turchia.
Questo “sì” non sta a significare che la Turchia entrerà sicuramente a far parte dell’Europa comunitaria, ma è comunque un passo necessario per valutare se ciò potrà avvenire. Dopo che nel 1999 il Consiglio europeo aveva riconosciuto alla Turchia lo stato di “paese candidato”, nel 2002 sempre il Consiglio aveva chiesto alla Commissione la predisposizione di una relazione che
illustrasse la situazione nel paese formulando un parere sull’opportunità di avviare o meno i negoziati di adesione; e questo è
quanto ha fatto l’esecutivo guidato da Romano Prodi due settimane fa, fornendo i dati necessari al Consiglio europeo che il
prossimo 17 dicembre dovrà formalmente decidere in merito all’avvio dei negoziati.
Il (probabile) via libera che verrà dai capi di Stato e di governo dei 25 non significherà comunque un immediato ingresso della
Turchia nell’UE. Nella sua raccomandazione la Commissione non ha definito date per la conclusione di negoziati, ma ha precisato che l’adesione non potrà essere ultimata prima del 2014. Prodi lo ha sottolineato anche con riferimento al bilancio comunitario, affermando che non è pensabile includere l’integrazione della Turchia nelle prospettive di bilancio per il periodo 20072013.
Per spiegare il “sì” della Commissione, il commissario all’allargamento, il tedesco Verheugen, ha affermato che la Turchia non
fa più parte di quei paesi di cui si può dire che non rispettano i diritti umani. Il quadro giuridico esistente oggi nel paese risponde alle esigenze europee, anche se la sua applicazione lascia a desiderare. Se fosse stata richiesta anche nel passato una sua
applicazione al 100%, non si sarebbero mai potuti avviare i negoziati né con i dieci paesi che hanno aderito il 1° maggio scorso
nè con la Romania e la Bulgaria.
Il presidente della Commissione ha insistito sulla difficoltà del processo che dovrebbe portare la Turchia all’adesione, agitando
la minaccia di fermare i negoziati, in caso di violazione grave dei diritti umani o di arretramento nelle riforme. Ha indicato che
occorre “dire con chiarezza e tranquillità ai nostri partner turchi che qualsiasi interruzione di questo cammino verso la democrazia, i diritti dell’uomo, le libertà fondamentali e lo Stato di diritto, così come sono praticati nell’Unione europea, porterà ad
un’immediata sospensione delle trattative. Dobbiamo avere la garanzia che tale movimento sia veramente irreversibile e che il
processo sia portato a termine”.
Per avvertire la Turchia e per rassicurare l’opinione pubblica europea, la Commissione afferma chiaramente che l’avvio dei
negoziati non costituisce di per sé una garanzia di adesione. Per il commissario Verheugen, “l’intenzione è il successo, ma c’è
sempre il rischio che, alla fine, non si riesca in questo intento”. Inoltre, anche dopo che l’eventuale adesione della Turchia,
rimarranno in vigore alcune “clausole di salvaguardia”. Stando ad uno studio effettuato dalla Commissione sulle conseguenze
dell’adesione della Turchia, l’ingresso del paese nell’UE può costituire un apporto positivo per l’Unione. Ma è lungo l’elenco
dei fattori che giustificano “ovvie precauzioni nella conduzione delle trattative - ha detto Prodi - per evitare che l’integrazione
della Turchia possa compromettere la costruzione che abbiamo intrapreso da oltre cinquant’anni”.
Le discussioni tra i commissari sono state difficili, con alcuni di essi - tra cui Frits Bolkestein, Franz Fischler, Loyola de Palacio, Viviane Reding - reticenti o contrari all’adesione della Turchia. Verheugen ha però voluto sottolineare che la decisione è stata presa dalla Commissione “sulla base di un ampio consenso”.
Il Parlamento europeo intende adottare una propria relazione sulla Turchia prima del Consiglio europeo del 17 dicembre, facendo così conoscere l’opinione dei rappresentanti eletti dai cittadini. Nel corso del dibattito che è seguito alla presentazione del
documento della Commissione la maggior parte dei gruppi politici si è pronunciata, con qualche sfumatura, a favore dell’apertura di negoziati; contro si è espressa la maggioranza del gruppo del Partito Popolare Europeo-Democratici Europei ed il gruppo Indipendenza e Democrazia.
Nella sua relazione sulla Turchia la Commissione europea fa un bilancio che mette in evidenza i grandi progressi fatti nell’adozione delle riforme, ma anche le grandi lacune nella loro applicazione concreta, malgrado gli sforzi delle autorità.
- I progressi: l’avvicinamento legislativo ed istituzionale della Turchia alle norme europee è stato consistente, soprattutto dopo
le elezioni del 2002. Le relazioni tra l’esercito e la società civile evolvono verso le norme europee. Per quanto riguarda i diritti
umani, il paese si è allineato ampiamente alle convenzioni e alle decisioni internazionali, con l’abolizione della pena di morte e
la liberazione di persone incarcerate per aver espresso in modo non violento le loro opinioni. La società civile si rafforza, e i
diritti culturali dei curdi iniziano ad essere riconosciuti. La Turchia inoltre contribuisce in modo positivo alla stabilità regionale.
- Le lacune: parecchie sono legate all’applicazione delle riforme adottate. Occorrerà ancora parecchio tempo prima che lo spirito delle riforme si rifletta completamente negli atteggiamenti dei consessi esecutivi e giudiziari, a tutti i livelli e in tutto il paese. La tortura non è più sistematica, ma continuano a verificarsi parecchi casi di maltrattamenti e, specialmente, di torture. La
discriminazione e le violenze nei confronti delle donne, e specialmente i delitti d’onore, rimangono un problema fondamentale,
ma il nuovo codice penale ha reso le sanzioni più severe. Alcuni giornalisti ed altri cittadini che esprimono in modo non violento opinioni dissidenti continuano ad essere perseguitati. Il nuovo codice penale presenta al riguardo solo progressi limitati. Le
comunità religiose non musulmane continuano ad incontrare difficoltà. Sui diritti delle minoranze esistono tuttora notevoli
restrizioni, specialmente per quanto riguarda le trasmissioni radiotelevisive e l’insegnamento delle lingue minoritarie. La corruzione rimane un problema grave praticamente in tutti i settori dell’economia e della vita pubblica.
Le forze armate continuano ad esercitare un’influenza nel paese attraverso diversi meccanismi ufficiosi.
In definitiva quindi, l’ingresso della Turchia nell’Unione europea è possibile ed auspicato, ma si concretizzerà eventualmente
nel lungo periodo e solo se il paese dimostrerà di continuare sulla strada delle riforme imboccata in questi ultimi anni.
GO
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ISTITUZIONI
L’elenco dei commissari designati con le loro
competenze ed i loro profili è disponibile
all’indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/commissioners/
newcomm_en.htm
AGRICOLTURA
Decisione della Commissione, del 6 ottobre
2004, che fissa, per la campagna 2004/2005, la
ripartizione finanziaria indicativa per Stato
membro, per un determinato numero di ettari,
ai fini della ristrutturazione e della
riconversione dei vigneti nell’ambito del
regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio
GUUE L 313 del 12 ottobre 2004
Dalla vecchia alla nuova Commissione europea
Ultimo discorso del presidente uscente della Commissione europea, Romano Prodi, davanti all’Europarlamento il 13 ottobre scorso. L’attuale esecutivo era entrato in carica in un momento di crisi, dopo le
dimissioni a cui era stata costretta nel 1999 la Commissione presieduta da Jacques Santer. Il presidente
del Parlamento europeo, ricordando la buona collaborazione in questi cinque anni tra l’Assemblea
parlamentare e la Commissione ha definito “storiche” alcune iniziative realizzate dalla compagine
guidata da Prodi: l’allargamento ai dieci nuovi paesi e l’introduzione della moneta unica.
Intanto non parte nel migliore dei modi la nuova Commissione presieduta dal portoghese Barroso. Due
commissari designati sono stati “bocciati” dalle commissioni parlamentari che li hanno ascoltati:
l’italiano Rocco Buttiglione e l’ungherese Laszlo Kovacs non hanno infatti convinto i deputati europei,
che hanno ritenuto il primo “poco aperto” su alcune questioni legate al dicastero che dovrebbe guidare
(“Giustizia, libertà e sicurezza”) ed il secondo “poco preparato” per l’incarico di commissario europeo.
Perplessità sono state espresse anche su altri commissari designati, come l’olandese Neelie Kros e la
lettone Ingrida Udre.
Toccherà ora al presidente Barroso risolvere la non facile questione relativa ai due commissari
“bocciati”, comunicando le sue decisioni il 21 ottobre alla conferenza dei presidenti delle commissioni
parlamentari.
Più vino nelle cantine e più soldi per la qualità
La vendemmia 2004 sta portando più vino dell’anno scorso nelle cantine europee, anche se meno del
previsto: la produzione di vino e di mosti nella “vecchia” Europa per la campagna 2004-2005 è stimata
sui 177 milioni di ettolitri, con un incremento dell’8% rispetto alla campagna 2003-2004. Dai “nuovi”
paesi si aspettano sette milioni di ettolitri, con l’Ungheria (4,8 milioni) principale produttore.
È la prima volta dal 2001 che la produzione europea di vino registra un aumento, anche se inferiore alle
attese, che parlavano di oltre 180 milioni di ettolitri. La produzione italiana, molto bassa l’anno scorso
a causa delle intemperie, dovrebbe raggiungere quest’anno i 49 milioni di ettolitri, un 6% in più rispetto al 2003. In Francia l’incremento rispetto all’anno scorso dovrebbe essere ben maggiore: 10 milioni di
ettolitri, pari al 23%.
Tra i grandi paesi produttori, la Spagna è l’unica a registrare un calo, con 44 milioni di ettolitri in meno
causati della peronospora che ha colpito la Mancha, una delle principali regioni vitivinicole del paese.
Intanto l’Unione europea ha deciso di concedere, per il quinto anno consecutivo, un aiuto alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti. 450 milioni di euro in totale, quasi un quarto dei quali (103
milioni per la precisione) riservati a 14.529 ettari di viticoltori italiani.
Questo in attesa della revisione del settore vitivinicolo che la nuova Commissione europea, operativa
dal 1° novembre prossimo, ha già in agenda.
Quote latte sforate da nove paesi
Secondo stime della Commissione europea, basate su dati forniti dagli Stati membri, nella campagna di
vendita 2003-04 nove paesi membri dell’UE a 15 hanno superato le quote lattiere per complessive 1,09
milioni di t. L’importo totale delle sanzioni ammonterebbe così a 388 milioni di euro contro i 320 milioni dello scorso anno. Italia e Germania sono i paesi in testa a questa poco simpatica classifica; seguono,
nell’ordine, Austria, Olanda, Danimarca, Irlanda, Regno Unito, Belgio e Lussemburgo.
Ricordiamo che ogni Stato membro riceve due quantità di riferimento (le cosiddette “quote”), una per
le forniture da parte dei produttori di latte e l’altra, molto minore, per la vendita ai consumatori.
La quota totale europea disponibile per le forniture ai produttori lattieri per il periodo 2003-04 è di
117,78 milioni di t, ripartiti in 529.000 quote individuali. 12 milioni di t è invece la quota totale per vendite dirette ai consumatori.
Nelle ultime cinque campagne (dal 1999-2000 al 2003-04) le quote per l’insieme dei paesi comunitari
relative ai conferimenti da parte dei produttori sono passate da 116 a 117,8 milioni di t., grazie all’aumento di quote accordato nel quadro delle riforme dell’Agenda 2000. Nello stesso periodo il
numero di produttori è calato da circa 703.000 a circa 529.000 e le quote medie (forniture) di ogni
produttore sono aumentate da 164.000 a 223.000 Kg.
Autorizzati piccoli aiuti pubblici all’agricoltura e alla pesca
Il 6 ottobre scorso la Commissione europea, al termine di un’ampia consultazione che ha interessato i
paesi membri ed organismi diversi interessati a vario titolo, ha adottato un regolamento sui cosiddetti
aiuti “de minimis” per i settori dell’agricoltura e della pesca. La nuova norma esenta dall’obbligo di
notifica preventiva alla Commissione europea gli aiuti pubblici di importo non superiore a 3.000 euro
erogati ad un agricoltore o itticoltore/pescatore nell’arco di tre anni. È questa un’iniziativa assolutamente nuova e che potrà rivelarsi utile in particolare per aiutare gli agricoltori che si trovano in
situazioni di crisi e a favore dei quali è necessario intervenire in tempi brevi. Per evitare distorsioni
della concorrenza, questi aiuti di piccola entità erogati da uno Stato membro non dovranno complessivamente superare lo 0,3% del valore della produzione agricola o alieutica nazionale. Gli Stati membri
potranno concedere aiuti che soddisfino tutte le condizioni stabilite dal regolamento senza richiedere la
preventiva autorizzazione della Commissione, ma dovranno documentare il rispetto dei massimali
dello 0,3% in appositi registri.
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Più informazioni sulle emissioni inquinanti
Sulla base di una Decisione del 2000, l’Agenzia europea per l’ambiente aveva lanciato tempo fa anche su
Internet il “Registro” delle emissioni industriali inquinanti nell’aria e nell’acqua (EPER). Come previsto
dalla norma gli Stati membri sono obbligati a fornire, a cadenza triennale, i dati nazionali relativi a 50
sostanze inquinanti, interessanti 56 attività industriali. Visto il grande successo dell’iniziativa, la
Commissione europea ha ora deciso di rendere questo registro ancora più ricco di dati e più facilmente
usufruibile dal pubblico. Il numero delle sostanze inquinanti analizzate sarà portato ad oltre 90, interessando 65 attività industriali che causano inquinamento di aria, aria e suolo; l’aggiornamento non sarà più
triennale ma avrà una cadenza annuale. I dati contenuti attualmente nel registro consentono di conoscere
le emissioni di 9.205 siti in tutta Europa (672 in Italia), potendoli ricercare per paese ed anche per città.
È inoltre possibile richiedere i dati relativi ad una specifica sostanza o ad una particolare tipologia di attività industriale. Una mappa interattiva consente di individuare l’area europea di interesse con le relative
attività monitorate. A titolo di esempio per il Trentino-Alto Adige sono riportati 19 siti (12 per la gestione dei rifiuti, due industrie chimiche, due cartiere, due industrie minerarie e una “altra” attività).
Nuovo bando per Socrates
Insieme alla nuova edizione della “Guida del candidato”, è stato pubblicato in questi giorni l’Invito a
presentare proposte nell’ambito delle varie azioni del programma Socrates, per il momento disponibile
in inglese, tedesco e francese, ma prossimamente anche nella versione italiana. I due documenti contengono tutte le informazioni utili per la partecipazione a Socrates. Mentre, infatti, nella Guida troviamo la descrizione generale delle azioni, i finanziamenti disponibili per ogni gruppo di destinatari, i criteri di selezione e le priorità di natura più permanente, nell’Invito 2005 sono riportate le scadenze di
quest’anno, le priorità annuali specifiche e una nuova serie di criteri di esclusione e di regole finanziarie, dovute all’entrata in vigore (dal 1° gennaio 2003) del nuovo Regolamento finanziario che si applica a tutti i finanziamenti comunitari.
Le date per presentare i progetti sono rimaste le stesse degli anni precedenti: 1° novembre 2004 per l’invio delle pre-proposte per le azioni centralizzate, 1° febbraio o 1° marzo 2005 a seconda delle azioni.
Rispetto allo scorso anno non sono cambiate neppure le priorità. Quelle orizzontali, che cioè riguardano tutte le azioni, invitano a concentrarsi su allargamento, sviluppo sostenibile nei suoi aspetti economici, ambientali e socio-culturali, stabilità e sicurezza attraverso il dialogo interculturale e la cooperazione, sfide future dei sistemi di istruzione, formazione e apprendimento permanente. Le priorità verticali, che riguardano le singole azioni, dettagliano in maniera specifica i tipi di attività incoraggiate per
ogni tipologia di progetti, mobilità e reti, ma sostanzialmente vertono sempre sulle grandi aree individuate dalla priorità orizzontali annuali, e da quelle generali di tutto il programma Socrates valide dal
2000 al 2006.
AMBIENTE
Decisione della Commissione 2000/479/EC
del 17 luglio 2000 che istituisce EPER.
www.eper.cec.eu.int
FORMAZIONE
La Guida del candidato nella versione
aggiornata del settembre 2004 e l’Invito 2005
sono disponibili all’indirizzo:
www.bdp.it/socrates/index.php
22-27 novembre 2004: Netd@ys 2004
Scoprire la ricchezza delle culture e delle tradizioni del proprio e di altri paesi ed entrare in contatto con
persone di tutto il mondo grazie ai nuovi mezzi di comunicazione. È questo l’obiettivo di Netd@ys,
l’iniziativa creata dalla Commissione europea che fa conoscere i diversi progetti educativi e culturali
creati dai giovani. Quest’anno l’iniziativa si incentra sui progetti che utilizzano l’immagine e le nuove
tecnologie per promuovere il dialogo interculturale. Tramite Netd@ys è possibile far conoscere alla
cittadinanza europea le buone pratiche realizzate da scuole, musei, associazioni giovanili, enti locali o
altri enti di tipo sociale e culturale in tutta l’Europa che si occupano della formazione giovanile in
merito alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Momento culminante dell’iniziativa sarà la “Settimana Netd@ys” che, dal 22 al 27 novembre, permetterà di “mettere in vetrina” i diversi progetti realizzati. I lavori presentati formeranno un vivace e
colorato caleidoscopio, rispecchiante l’entusiasmo e la creatività dei tanti partner.
18 Stati membri richiamati sui mercati del gas e dell’elettricità
La Commissione europea ha ingiunto a ben 18 Stati membri (sono in regola solo Francia, Olanda, Danimarca, Austria, Cipro, Slovenia e Ungheria) di trasporre nel diritto interno le direttive sul mercato interno di gas e elettricità. Questo richiamo deriva dal fatto che la direttiva “gas ed elettricità” consente dal
1° luglio 2004 a tutti i consumatori “non domestici” di gas e elettricità e dal 1° luglio 2007 anche a
quelli “domestici” di scegliere i fornitori e la Commissione deve garantire il rispetto della norma. Le
direttive sono uno strumento indispensabile per garantire una concorrenza reale sul mercato unificato
europeo, anche se resta molto da fare viste le posizioni dominanti e a volte di monopolio degli operatori storici e dato che si dovrà investire per avere una interoperatività delle reti, l’interconnessione e un
adeguato livello di capacità e infrastrutture. Il testo della direttiva unisce apertura alla concorrenza,
mantenimento della qualità del servizio, protezione dei consumatori vulnerabili e obiettivi di sicurezza
di fornitura. La Commissione afferma che le direttive devono strutturare per i prossimi anni la nuova
configurazione del mercato UE dell’energia e saranno la base per sviluppare partnership energetiche
con i paesi vicini in particolare nei Balcani occidentali. L’apertura alla concorrenza non si valuta solo
dalla trasposizione delle direttive ma anche in base a indicatori come numero di cambiamento di fornitori. La Commissione pubblica perciò ogni anno, su richiesta del Consiglio europeo di Barcellona del
2002, una relazione al riguardo (la prossima sarà pubblicata in dicembre); dalla fine degli anni ’90
(avvio dell’apertura dei mercati) ad oggi solo un quarto dei grandi utenti dell’UE ha cambiato fornitore
di gas o elettricità.
www.netdayseurope.org
CONSUMATORI
- Direttiva 2003/54/CE del 26 giugno 2003,
relativa a norme comuni per il mercato interno
dell’energia elettrica e che abroga la direttiva
96/92/CE - Dichiarazioni riguardanti lo
smantellamento di impianti e le attività di
gestione dei rifiuti
- Direttiva 2003/55/CE del 26 giugno 2003,
relativa a norme comuni per il mercato interno
del gas naturale e che abroga la direttiva
98/30/CE
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BANDI APERTI
Assunzioni
- La Direzione generale Relazioni esterne della Commissione europea cerca candidati per il posto di capo delegazione nel Regno del Marocco (Rabat)
Scadenza: 5 novembre 2004
GUUE C 246A del 5 ottobre 2004
- “L’Agenzia europea per la sicurezza aerea”, con sede a Colonia (Germania), ha
pubblicato due inviti a manifestare interesse: il primo per la per la presentazione
di candidature alla carica di Presidente della “Commissione di ricorso” ed il
secondo per la nomina a membro dell’Agenzia
Scadenza: 8 novembre 2004
GUUE C 246A dell’8 ottobre 2004
Cittadinanza - Invito a presentare proposte - DG EAC/69/04 - Promozione della cittadinanza
europea
europea attiva per le organizzazioni sindacali interprofessionali che partecipano
al dialogo sociale europeo. Le proposte di progetto devono riguardare una o più
delle seguenti aree tematiche: impatto del nuovo trattato costituzionale proposto;
comunicare ai consumatori, ai cittadini e alle principali parti in causa, ivi compresi i sindacalisti, gli obiettivi della strategia di Lisbona e le migliori prassi rilevate negli Stati membri; elaborare strumenti sindacali di istruzione e di formazione destinati a promuovere la cittadinanza europea attiva (ad esempio, materiali
didattici, moduli di formazione, strategie di elaborazione dei programmi dei corsi); valori e obiettivi europei e relativo rapporto con i servizi pubblici.
Scadenza: 3 dicembre 2004
GUUE C 252 del 12 ottobre 2004
- Invito a presentare proposte - DG EAC/68/04 - Promozione della cittadinanza
europea attiva. Sostegno alle organizzazioni non governative e alle associazioni e
federazioni di interesse europeo. Le proposte di progetto devono riguardare una o
più delle seguenti aree tematiche: promuovere e diffondere i valori e gli obiettivi
dell’Unione europea; avvicinare i cittadini all’Unione europea e alle sue istituzioni e incoraggiarli ad avere contatti più frequenti con le istituzioni stesse; far
partecipare più direttamente i cittadini alle riflessioni e ai dibattiti sulla costruzione dell’Unione europea; favorire le iniziative degli organismi impegnati nella
promozione di una cittadinanza attiva e partecipativa.
Scadenza: 30 novembre 2004
GUUE C 252 del 12 ottobre 2004
LIFE
La Commissione invita le “persone giuridiche” dell’Unione e dei paesi candidati
associati a LIFE a presentare proposte per la selezione LIFE 2004-2005.
- LIFE Natura: progetti finalizzati alla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatica di interesse comunitario e (solo per i paesi candidati)
internazionale.
Scadenza: 30 novembre 2004 alle autorità nazionali
- LIFE Ambiente: progetti di dimostrazione che contribuiscono allo sviluppo di
tecniche e metodi innovativi e integrati e all’ulteriore sviluppo della politica
comunitaria dell’ambiente e che integrano considerazioni sull’ambiente e sullo
sviluppo sostenibile nella pianificazione e nella valorizzazione del territorio,
incluse le zone urbane e costiere; oppure promuovono la gestione sostenibile delle acque freatiche e di superficie; oppure riducono al minimo l’impatto ambientale delle attività economiche, in particolare mediante lo sviluppo di tecnologie
pulite e ponendo l’accento sulla prevenzione, compresa la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra; oppure permettono di prevenire, riutilizzare, recuperare e riciclare i rifiuti di tutti i tipi e di gestire razionalmente il flusso di rifiuti;
oppure riducono l’impatto ambientale dei prodotti mediante una strategia integrata agli stadi della produzione, della distribuzione, del consumo e del trattamento
al termine del loro ciclo di vita, compreso lo sviluppo di prodotti rispettosi dell’ambiente.
Scadenza: 30 novembre 2004 alle autorità nazionali
- LIFE Paesi terzi: progetti di assistenza tecnica che contribuiscono allo sviluppo
delle capacità e delle strutture amministrative necessarie in campo ambientale e
per lo sviluppo di una politica ambientale e di programmi d’azione in paesi terzi
beneficiari che si affacciano sul Mediterraneo e sul Mar Baltico.
Scadenza: 31 ottobre 2004 alle autorità nazionali
GUUE C 252 del 12 ottobre 2004
L’elenco dei bandi ancora aperti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale serie C è disponibile
sul sito del Carrefour europeo delle Alpi all’indirizzo: http://www.ismaa.it
Il Carrefour europeo delle Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza
presso la sede di San Michele all’Adige in orario d’ufficio.
Indirizzo: Istituto Agrario di San Michele all’Adige - via E. Mach, 1 - 38010 S. Michele all’Adige (Trento)
Tel. +39 0461 615200- Fax +39 0461 650872 - E-mail: [email protected]
Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente la pubblicazione
è sufficiente farne richiesta al Carrefour europeo delle Alpi.
Disponibile su Internet al sito http://www.ismaa.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Gianni Bazzanella in redazione Giancarlo Orsingher, Stefania Trentin
Stampa: Tipografia Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45
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Partnership
Ciclo dei rifiuti
Il comune di Ubeda (Andalusia, Spagna meridionale) intende sviluppare nell’ambito di LIFE III
un progetto sul tema del ciclo dei rifiuti: dalla
riduzione della produzione, al riciclo, ecc.
Contattare:
Juana Jiménez
Ayuntamiento de Úbeda
tel: +34 953 795 191
fax: +34 953 795 192
e-mail: [email protected]
Fluitazione del legname
Il GAL LEADER+ francese “Canal di Nivernais”
intende realizzare un progetto di cooperazione sul
tema della valorizzazione della fluitazione del
legname, attività un tempo diffusa nella zona.
L’idea progetto prevede scambi legati alla memoria, all’identità locale, alle azioni di promozione
del territorio, all’organizzazione di seminari.
Contattare:
Anne Savignon
Tel : 03 86 934002
Fax : 03 86 934019
[email protected]
Jean Marc Voyot
Tel : 03 86 840566
Fax : 03 86 841330
[email protected]
Sport, tolleranza e lealtà
La Scuola di Sport Championship di Lodz (Polonia) intende presentare un progetto linguistico
(con scambio di classi) nell’ambito del Programma Socrates-Comenius. Il gruppo è formato da
20 studenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni, e
il progetto intende indagare la relazione tra lo
sport, la tolleranza, l’onestà. La scadenza per
presentare il progetto è il 1° febbario 2005.
Contattare:
Karolina Stepien
School of Sport Championship
ul. Milionowa 12
Lodz - Poland
e-mail: [email protected]
Video-arte e colori
La scuola superiore Alexander-von-Humboldt di
Rüsselsheim (Germania) cerca una scuola partner per realizzare un progetto di video-arte
incentrato sul tema dei colori. Attraverso un
approccio multimediatico, il progetto affronterà
le tematiche della storia culturale, del simbolismo, dell’importanza nella vita odierna del colore e approfondirà la tecnica del montaggio di
film. L’età degli studenti va dai 14 ai 17 anni, le
lingue di lavoro saranno il tedesco e/o l’inglese.
Contattare:
Ralf Peters
Alexander-von-Humboldt-Schule
Web: http://www.alexander-von-humboldtschule.de
e-mail: [email protected]
Per verificare l’efficacia
dell’informazione fornita,
comunicateci i progetti
che riuscite ad attivare
nell’ambito delle partnership
proposte in questa rubrica.
Grazie per la collaborazione