Il futuro della Provincia di Lodi: prevale l - Confartigianato

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Il futuro della Provincia di Lodi: prevale l - Confartigianato
PRIMO PIANO FRANCESCO CANCELLATO*
Milano e il Parco Tecnologico di Lodi,
esempio di pendolarismo al contrario
n Si chiama Alimenta, ed è l’accele-
ratore d’imprese del PTP Science Park,
quello che qui a Lodi siamo abituati a
chiamare Parco Tecnologico Padano.
E in Alimenta ci sono decine di start
up tra le più innovative presenti in Italia nel settore della bioeconomy, cui il
Parco garantisce, tra le altre cose, strumentazione scientifica adeguata per fare ricerca, sinergie e un grant office che
scova bandi, risorse e finanziamenti per
crescere.
La selezione di queste start up avviene
principalmente attraverso un concorso
che si chiama Alimenta 2 Talent. Un
concorso che è patrocinato e sostenuto
attivamente dal Comune di Milano, attraverso l’assessorato alle attività produttive guidato da Cristina Tajani.
Prendiamo questo piccolo caso come
un esempio di pendolarismo al contrario. Come un’azione, per una volta, patrocinata dalla metropoli milanese per
portare a Lodi cervelli e imprese, non
per rubargliele. Un’azione, questa, che
è tale per un motivo piuttosto semplice: perché siamo riusciti a costruire una
visione, a darci un’identità economica,
attorno a un’entità che per anni, troppi anni, è stata una cattedrale nel deserto alle porte del capoluogo. E che oggi,
per fortuna, non lo è più.
È un caso, quello di Alimenta, che ci
racconta come dovremmo vivere - se
così sarà - la nostra nuova identità di
propaggine meridionale dell’area metropolitana milanese. Non periferia
estrema dell’impero, colonizzata e vandalizzata da funzioni tutto fuorché pregiate, come ipermercati, logistiche, discariche, centrali o anche, spiace dirlo,
come terreno di espansione abitativa
per persone e famiglie espulse da una
Milano troppo onerosa per le loro tasche.
Al contrario, come un’opportunità attraverso cui costruire un’identità e una
visione di futuro. E per farlo assieme,
Comune con Comune, col non-più-capoluogo Lodi a fare da guida. Non l’abbiamo fatto per vent’anni e l’abbiamo
pagato caro. Ma se non lo facciamo
ora, senza la sovranità di un’istituzione
provinciale a fare da argine, lo pagheremo ancora di più. Camminiamo sullo
stretto confine tra territorio d’eccellenza e rifugio dei peccati. Speriamo qualcuno se ne renda conto.
* Direttore responsabile Linkiesta
EDILIZIA Q 4
FISCO Q 6
Certificazione energetica,
presentati due seminari
Tasse e burocrazia,
un decennio terribile
APPALTI Q 5
Lavoro sul territorio,
un’occasione persa
FIERE Q 7
Tante opportunità
per crescere
PERIODICO MENSILE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI Anno XXXVII - Numero 7 – LUGLIO-AGOSTO 2015
PRIMO PIANO LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI DELLE IMPRESE
Il futuro della Provincia di Lodi:
prevale l’indicazione per l’unione
con la metropoli milanese
n Annunciata come la soluzione ai tan-
ti mali italiani ma a dire il vero rimasta a
metà del guado, la riforma delle Province
appare come il più classico dei pastrocchi
in “salsa” romana. Il caso di Lodi, uno dei
capoluoghi destinati a scomparire (in molti
ricorderanno la mappa “sbianchettata” del
ministro Cancellieri) è emblematico: San
Cristoforo ha mantenuto gran parte delle
competenze e quasi tutti i dipendenti, se si
esclude qualche trasferimento ad altri enti pubblici avvenuto all’interno della polizia provinciale. Non passa giorno che il
presidente Mauro Soldati non annunci il
default, minacciando di non poter più garantire i servizi pubblici perché dallo Stato
non arrivano risorse. Il caso dell’erba alta
nelle rotatorie lungo le strade provinciali è
uno dei tanti scandali. Non va meglio nella sede di via Fanfulla: qui neppure la mano pietosa di qualche dipendente si è presa
cura dei giardini interni, lasciati in stato di
abbandono, come segnalato pochi giorni fa
dai quotidiani locali.
Il futuro di San Cristoforo appare dunque
segnato. E se da un lato la difesa dell’autonomia può apparire come una battaglia
di retroguardia, dall’altro c’è chi – come
Confartigianato Imprese – chiede ormai da
tempo agli amministratori lodigiani di ragionare sul futuro, per presentarsi al tavolo
delle aggregazioni con proposte concrete e
non dover subire decisioni calate dall’alto.
Il Lodigiano è dunque di fronte a un bivio:
aggregarsi alla grande Città Metropolitana
di Milano oppure unirsi a Cremona e Mantova dando vita alla nuova area vasta del
Po? Un dilemma di non facile soluzione,
perché in entrambi i casi Lodi rischia di
perdere gran parte della propria indipendenza decisionale a fronte di partner ben
più robusti.
Secondo Vittorio Boselli, segretario di
Confartigianato Imprese Provincia di
Lodi, l’aggregazione con la Città Metropolitana può rappresentare un vantaggio
segue a pagina 2
PROVINCIA Ecco come sono ridotti i giardini della sede dell’ente lodigiano
www.confartigianato.lodi.it
02 Luglio-Agosto 2015
CORRIEREIMPRESE
CORRIEREIMPRESE
Luglio-Agosto 2015 03
PRIMO PIANO NON C’È ANCORA UN MODELLO DI SVILUPPO
LA SCHEDA
Ma per continuare a contare
il Lodigiano deve prima decidere
cosa vuol fare da “grande”
segue dalla prima pagina
per il Lodigiano, a patto di definire
con precisione quale modello di territorio si vuole valorizzare. L’idea di
Boselli, in estrema sintesi, è quella
“di fare del Lodigiano un territorio
smart, a misura d’uomo, nel quale la
qualità della vita sia elevata, in modo da innescare una sorta di piccola “migrazione” da Milano ai nostri
Comuni e alimentare così la domanda interna a beneficio delle piccole
imprese e del commercio”. Un fenomeno di questo tipo si è già verificato tra gli anni Novanta e il Duemila
nella fascia dell’Alto Lodigiano, “ora
potrebbe estendersi anche nel Basso
Lodigiano, dove molti Comuni sono
alle prese con un deficit demografico
allarmante. Questo però potrà avvenire solo se il sistema dei trasporti, a
partire dai collegamenti ferroviari da
e verso Milano, verrà potenziato”. Il
Lodigiano dunque come una “smart
land” che punti su sostenibilità sociale, ambientale ed economica, un territorio nel quale sia bello e comodo
vivere, a due passi da Milano ma con
caratteristiche specifiche. “Occorre
accompagnare a questo modello di
sviluppo scelte strategiche, ad esempio sul fronte urbanistico – osserva
Boselli – solo in questo modo il Lodigiano potrà presentarsi con un’identità e una peculiarità specifiche, elementi che rafforzerebbero l’influenza
all’interno della Città Metropolitana”.
Non sembra avere dubbi sul futuro Vittorio Codeluppi, presidente
dell’associazione dei commercianti Asvicom di Lodi ed esponente
della giunta della Camera di Commercio. “La nostra associazione di
categoria vede positivamente un’aggregazione con la Città Metropolitana – afferma -, attualmente infatti i
nostri contatti si fermano a Crema.
Lodigiano e Milanese possono integrarsi dal punto di vista economico,
inoltre possono già contare su un robusto sistema infrastrutturale di collegamenti. Non si tratta di tornare al
passato (la vecchia Provincia di Milano, ndr) o di fare una scelta dettata
dalla pigrizia, ma di guardare la re-
Ecco tutti i numeri a confronto
nelle due ipotesi di aggregazione
CONFARTIGIANATO
Vittorio Boselli
SENZA SOLDI
Oggi la Provincia
di Lodi non
ha neppure
le risorse
sufficienti a
tagliare l’erba
alle rotonde
e a provvedere
alla
manutenzione
del manto
stradale
altà dei fatti, realtà che indica come
l’aggregazione alla Città Metropolitana sia l’opzione al momento più interessante”.
Codeluppi avverte però anche che
“per decidere dove andare i lodigiani
dovrebbero prima rispondere a una
domanda impegnativa: quale futuro vogliamo dare a questo territorio?
Una risposta in tal senso ancora non
c’è”. Ecco perché, sempre secondo
Codeluppi, potrebbe essere importante cogliere l’invito del direttore
dell’Associazione degli Industriali di Lodi, Maurizio Galli: “Sarebbe
interessante – sottolinea il presidente
di Asvicom – avviare uno studio sulle ricadute economiche e sulle sinergie del Lodigiano con Milano oppure
con Cremona e Mantova”.
Guarda a Milano anche Francesco
Cecchi, rappresentante di Ance
(edilizia) nella giunta della Camera
di Commercio. “Personalmente considero l’aggregazione alla Città Metropolitana la strada più percorribile,
anche se ammetto che non mancano i
sostenitori dell’unione con Cremona
e Mantova – dice Cecchi -. Sul fronte delle costruzioni e dei lavori pub-
blici, qualunque sia la scelta, una cosa è certa: verrà a ridursi l’autonomia
decisionale del nostro territorio, così
come diminuirà la possibilità di incidere in tutte le scelte economiche”.
Cecchi affronta poi il tema del futuro
della Camera di Commercio di Lodi. “Le ipotesi anche in questo caso
sono due: l’aggregazione alla Camera di Commercio di Milano oppure
la creazione di una Camera di Commercio che si estenda lungo l’Asse
del Po, comprendendo realtà come
Pavia, Cremona e Mantova. Il dibattito è in corso e credo che il tutto
ASVICOM
Vittorio Codeluppi
ANCE
Francesco Cecchi
potrà essere attualizzato tra ottobre e
novembre, quando in molti avranno
le idee più chiare”.
Analizza la questione con gli “occhi” della Bassa Gianluigi Bricchi, presidente di Confcommercio
Basso Lodigiano e originario di Castelnuovo Bocca d’Adda: “La Bassa
storicamente è stata vicina a Piacenza e Cremona, oggi però credo che ci
possano essere possibilità di sviluppo attraverso l’aggregazione alla Città Metropolitana. Milano rappresenta
uno sbocco naturale per il Lodigiano.
Il fenomeno del pendolarismo infatti è presente ormai da decenni, sicuramente dagli anni Cinquanta. I collegamenti tra il Lodigiano e Milano
sono numerosi e l’arrivo della linea
ferroviaria S1 li ha intensificati: a riguardo si potrebbe pensare di spostare il capolinea, da Lodi a Codogno.
E ancora, le nostre imprese già dialogano con Milano. Non dimentichiamo infine che potrebbe verificarsi il
trasferimento di abitanti da Milano
al Lodigiano, dove i prezzi delle case
sono più bassi e la qualità della vita
migliore, questo garantirebbe benefi-
ASCOM
Gianluigi Bricchi
COLDIRETTI
Stefano Bressani
ci sul Pil del nostro territorio, in particolare ai settori del commercio, dei
servizi e dell’artigianato”.
Dice “no” alla Città Metropolitana
invece Stefano Bressani, direttore
della Coldiretti di Lodi-MilanoMonza e Brianza: “Sto seguendo
il dibattito sul futuro della provincia
attraverso le pagine del ‘Cittadino’
e sono curioso di verificare se l’unità del territorio, presente in passato,
sia ancora tale. Detto questo, è evidente che il mondo agricolo di Lodi ha maggiori affinità con Cremona, Mantova e Pavia, meno invece
con Milano, dove le aziende agricole sono più piccole e la zootecnia è
meno diffusa”. L’attuale configurazione di Coldiretti, che unifica Lodi e Milano, non rappresenta dunque un dogma. “La nostra struttura
organizzativa non definisce il nostro
orientamento in tema di aggregazioni territoriali – chiarisce Bressani -,
per quanto ci riguarda sarà invece
importante unificare territori con tipologie di agricoltura simili, per arrivare ad aree omogenee”.
Lorenzo Rinaldi
Numeri alla mano, l’aggregazione tra la Provincia
di Lodi e la Città Metropolitana darebbe vita a
un’istituzione formata da 195 Comuni (61 Lodi e
134 Città Metropolitana), con 3.426.401 abitanti
(229.576 Lodi e 3.196.825 Città Metropolitana,
dati al primo gennaio 2015). Nel nuovo soggetto
amministrativo ci sarebbero 379.167 imprese
(17.225 Lodi e 361.942 Città Metropolitana, dati
al primo trimestre 2015), di cui 75.358 artigiane
(5.605 Lodi e 69.753 Città Metropolitana).
L’incidenza dell’artigianato sul totale delle
imprese arriverebbe al 19,9 per cento.
Numeri molto differenti per la seconda ipotesi,
l’aggregazione fra Lodi, Cremona e Mantova. I
Comuni sarebbero 245 (61 Lodi, 115 Cremona e
69 Mantova) e la popolazione “scenderebbe”
a 1.006.105 (229.576 Lodi, 361.610 Cremona e
414.919 Mantova). Le imprese si attesterebbero
a quota 88.699 (17.225 Lodi, 29.724 Cremona e
41.750 Mantova). Le imprese artigiane sarebbero
27.316 (5.605 Lodi, 9.125 Cremona e 12.586
Mantova) e l’incidenza dell’artigianato sul totale
delle imprese “salirebbe” al 30,8 per cento.
Ultimi due dati. Il reddito imponibile sarebbe
di 62 miliardi 416 milioni di euro nel caso di
unificazione Lodi-Città Metropolitana (26mila
euro il reddito imponibile pro capite); il reddito
imponibile sarebbe invece di 14 miliardi 454
milioni di euro nell’ipotesi Lodi-CremonaMantova, con un reddito imponibile pro capite di
20.566 euro.
Fonte: Osservatorio Mpi Confartigianato
Lombardia.
04 Luglio-Agosto 2015 CORRIEREIMPRESE
PRESENTAZIONE Al tavolo, da sinistra, Mauro Parazzi, Luca Bertoni, Marco Crotti, Adriana Boaretto e Vittorio Boselli
L’INIZIATIVA DUE SEMINARI PROMOSSI DA CONFARTIGIANATO IMPRESE E DAGLI INGEGNERI
Passa dalla riqualificazione energetica
il futuro dell’edilizia anche nel Lodigiano
n E’ possibile ridare fiato all’edilizia nel Lodigiano senza passare
esclusivamente da nuove costruzioni e consumo di suolo? Secondo una diffusa corrente di pensiero la riposta è affermativa e guarda
al recupero degli edifici esistenti e
alla loro riqualificazione energetica. Una strada illuminata, che anche Confartigianato Imprese della
Provincia di Lodi ha deciso di imboccare con decisione, nella consapevolezza che sarà difficile tornare
in breve tempo ai fasti del passato. Con l’obiettivo di passare dalle parole ai fatti Confartigianato e
Ordine degli ingegneri di Lodi pochi giorni fa hanno presentato due
seminari dedicati ai requisiti per le
prestazioni energetiche degli edifici e alle nuove norme per la certificazione energetica.
I seminari si svolgeranno giovedì
17 settembre e mercoledì 7 ottobre dalle 17.30 alle 19.30 nella sede di Confartigianato, a Lodi, in
via della Marescalca. La partecipazione è libera e gratuita, è però
consigliabile comunicare la propria
presenza contattando Confartigianato al numero 0371-439197 oppure inviando una mail all’indirizzo lodi@confartigianato. lodi. it.
L’iniziativa, rivolta ad imprenditori e professionisti, è stata presentata da Luca Bertoni, presidente
dell’Ordine degli ingegneri di Lodi, da Marco Crotti, Vittorio Boselli e Mauro Parazzi, rispettivamente presidente, segretario e vice
segretario di Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi, e da
Adriana Boaretto, imprenditore e
rappresentante del settore edilizia
per Confartigianato.
“Per l’edilizia nel Lodigiano è impensabile tornare ai livelli pre crisi
e dunque è necessario trovare strade alternative – afferma il presi-
dente Crotti – la riqualificazione
energetica degli edifici esistenti
può garantire nuovi posti di lavoro qualificati, nuove commesse, un
miglioramento degli standard dei
nostri comuni e innescare così una
spirale positiva. In molti centri del
territorio, specie in quelli più picco-
li, abbiamo vasti complessi abbandonati o meritevoli di riqualificazione e la strada dell’efficientamento
energetico merita di essere percorsa
fino in fondo. Inoltre riqualificare e
ristrutturare è un modo intelligente per ridare fiato al comparto delle costruzioni senza sacrificare altro
suolo agricolo”.
“Entro la fine dell’anno cambieranno tutte le normative per le certificazioni energetiche e ci saranno
modifiche importanti nell’approccio alla progettazione – aggiunge l’ingegner Bertoni -. La nuova normativa entrerà in vigore tra
ottobre 2015 e gennaio 2016. Siamo stati coinvolti dalla Regione per
promuovere questo cambiamento,
perché i professionisti e le imprese
siano pronti e competitivi. Questa
sinergia tra l’Ordine degli ingegneri di Lodi e Confartigianato Imprese
della Provincia di Lodi è importante
per promuovere il territorio”.
Quanto al Lodigiano, Bertoni sottolinea che “non ci sono molte differenze con il resto della Lombardia”
e dunque “c’è sicuramente molto da
fare sul fronte della riqualificazione
energetica, in particolar modo per il
patrimonio edilizio privato”.
Lorenzo Rinaldi
PROMUOVONO DUE WORKSHOP
Giovedì 17 settembre
Mercoledì 7 ottobre 2015
dalle ore 17.30 alle ore 19.30
SUL TEMA
REQUISITI MINIMI
PER LE PRESTAZIONI ENERGETICHE
DEGLI EDIFICI E NUOVE NORME
PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA
I workshop si svolgeranno presso
la Sede di Lodi della CONFARTIGIANATO IMPRESE, in Via della Marescalca 6
e consentiranno ai partecipanti di acquisire, in modo semplice e grazie
all’illustrazione di esempi concreti, le fondamentali novità sulla normativa e
sulle modalità di utilizzo dei nuovi strumenti per gli adempimenti previsti.
La partecipazione aI workshop è libera e gratuita a tutti gli interessati (imprenditori, lavoratori, professionisti)
Per ragioni organizzative è però consigliato comunicare la propria partecipazione, entro il 7 settembre, a
Confartigianato Imprese Provincia di Lodi: Tel. 0371 439197 - [email protected]
www.confartigianato.lodi.it
CORRIEREIMPRESE
Luglio-Agosto 2015 05
OSSERVATORIO APPALTI GARE ASSEGNATE A CASTIGLIONE E SAN COLOMBANO
Lavori per 450 mila euro, 10 ditte invitate
soltanto due sono del territorio lodigiano
n Gli appalti di giugno stanno stretti
al Lodigiano, e vecchie e nuove amministrazioni del territorio cercano
altrove. In due appalti andati a gara
in procedura negoziata a Castiglione
d’Adda e a San Colombano al Lambro, senza preliminari manifestazioni d’interessi, su 10 ditte invitate solo due sono del territorio. Un buon
viatico per cercare di tenere lontano
il lavoro dal Lodigiano, anche se poi
a Castiglione finisce che è proprio la
ditta lodigiana ad aggiudicarsi l’appalto, e con un ribasso dell’1 per cento. È la ditta Ceis di San Rocco, che
quasi mette pure in fila l’accoppiata: infatti l’unica lodigiana invitata
a San Colombano è proprio la stessa ditta Ceis. Niente da fare però: sui
colli banini va meglio la piacentina
Cella Gaetano che si aggiudica i lavori con un ribasso del 18 per cento.
A Castiglione è stato affidato l’appalto per la realizzazione del Percorso
Naturalistico Rosa Canina che collega all’interno del parco Adda Sud i
Comuni di Castiglione e Bertonico.
Per questo è stato sottoscritto un apposito protocollo d’intesa tra il Parco
Regionale Adda Sud, la provincia di
Lodi e i due Comuni. Regione Lombardia ha concesso un finanziamento
da 310mila euro un anno fa, e il Comune di Castiglione ha avuto l’incarico di redigere i progetti, e quindi di
allestire la gara come stazione appaltante. Ad aprile Regione Lombardia
ha fissato la fine di settembre come
data di ultimazione lavori a pena di
revocare il finanziamento, e quindi il
Comune è corso a preparare una gara
in procedura negoziata, senza la preliminare manifestazione d’interessi.
Una buona occasione per rivolgersi
a imprese locali conosciute. In gara
però sono stati invitati l’impresa Brogioli di Pieve del Cairo in provincia
di Pavia, la ditta Cos.Ma di Calendasco in provincia di Piacenza, l’impresa Ronzoni di Seveso in provincia
di Monza e Brianza, quindi la ditta
Ceis di San Rocco al Porto e la ditta
Edilpronto di Guardamiglio. Due lodigiane su cinque in una gara allestita
in urgenza. La gara si è svolta con il
massimo ribasso, e a vincere è stata proprio la ditta Ceis, con un’offerta di ribasso dell’1 per cento.
Sorprendentemente l’unica offerta presentata all’amministrazione
comunale. Tutto è bene quel che finisce bene? Si potrebbe dire, ma non
lo diciamo. Perché una gara con un
quadro economico da 300mila euro,
di questi tempi, meriterebbe ben diversa considerazione per le imprese
del territorio.
Deve essere però l’estate a spostare
l’attenzione di politici e tecnici ver-
CASTIGLIONE In municipio hanno
assegnato la gara per il percorso
naturalistico Rosa Canina
SAN COLOMBANO I lavori appaltati riguardano i bagni delle elementari
so altri territori. Infatti a San Colombano a metà giugno è stata indetta la
gara in procedura negoziata per la
manutenzione straordinaria dei bagni della scuola elementare, con un
quadro economico da 157mila euro
e co-finanziamento di Regione Lombardia. Anche in questo caso la tempistica ristretta ha consigliato di andare in gara in procedura negoziata
e di utilizzare il metodo d’assegnazione del massimo ribasso. Le ditte
invitate sono state Bisotti Architetto Augusto di Piacenza, Cella Gaetano di Piacenza, Pro.Cos.Ma di
Cremona, Edilconsorzio Costruttori Edili di Cappella Cantone in
provincia di Cremona e infine per
il lodigiano ancora la Ceis di San
Rocco al Porto. L’appalto è andato
infine a Cella Gaetano con un ribasso
del 18 per cento.
«Abbiamo dovuto operare con tempi ristretti e con prezzi abbastanza risicati, chiedendo comunque l’utilizzo di materiali importanti – spiega
l’assessore ai lavori pubblici Michela Binda -. Queste condizioni già in
fase preliminare e informale hanno
scremato diverse aziende alle quali
pure era stata chiesta una disponibilità di massima a partecipare alla gara.
Inoltre, trattandosi di un bene vincolato, la Soprintendenza ci ha imposto
la categoria OG2, che ha un parco di
aziende potenzialmente concorren-
ti ridotto rispetto alla OG1 in cui
avremmo voluto far rientrare l’appalto. Tutto questo ha determinato
gli inviti».
Come prima vera gara della nuova amministrazione e del nuovo
responsabile dell’ufficio tecnico,
cambiato a inizio anno, la modalità di costruzione della gara non può
considerarsi però soddisfacente per
il Lodigiano. «Ma c’è grande attenzione a mantenere gli appalti sul territorio per quanto possibile, sempre
ovviamente nel rispetto della normativa e del criterio di rotazione, al
quale ci atterremo in modo rigoroso – prosegue l’assessore -. Anche il
sindaco si è speso più volte ribadendo che faremo tutto per far lavorare
imprese del territorio, e intendiamo
proseguire su questa strada».
Andrea Bagatta
06 Luglio-Agosto 2015 CORRIEREIMPRESE
CORRIEREIMPRESE
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CREDITO BOOM ANCHE DEI COSTI BUROCRATICI
FIERE DAL MESE DI SETTEMBRE TANTE OPPORTUNITA’
Tasse, in dieci anni in Italia
la crescita delle entrate fiscali
supera quella del Pil nominale
Una raffica di iniziative
per vendere e promuovere
i propri servizi e prodotti
n L’Ufficio Studi di Confartigianato, a margine dell’attuale dibattito sulla riduzione delle tasse, ha elaborato
dati della Commissione europea che
evidenziano come l’Italia sia il Paese
europeo che ha vissuto nell’ultimo decennio il più alto stress fiscale su famiglie e imprese.
Alla più restrittiva politica di bilancio
nel nostro Paese ha contribuito, in modo predominante, la crescita della pressione fiscale: nell’arco dell’ultimo decennio l’Italia è il Paese europeo che
ha registrato la più alta crescita della pressione fiscale (+4,2 punti percentuali di PIL di tax burden, che al
valore della pressione fiscale aggiunge
il prelievo per imposte indirette dell’Unione europea).
Tra il 2005 e il 2015 il Pil nominale
è cresciuto di 144,3 miliardi (+9,7%),
mentre le entrate fiscali sono salite di
145,2 miliardi (+22,7%). In parallelo
la spesa primaria corrente è salita di
134,9 miliardi (+23,8%), la spesa per
interessi di 2,8 miliardi (+4,2%), mentre la spesa in conto capitale è scesa di
12,7 miliardi (-18,4%).
In parallelo alla crescita delle entrate fiscali, è cresciuta la pressione fiscale burocratica. Tra aprile 2008 e
dicembre 2014 sono state approvate
752 norme fiscali, di cui 98 semplificano (13,0% del totale), 186 sono sostanzialmente neutre dal punto di vista
dell’impatto burocratico (24,7%) e 468
presentano un impatto burocratico
sulle imprese (62,2%): poco meno di
due norme fiscali su tre promulgate
aumentano i costi burocratici per le
imprese. Le politiche della semplificazione in questi ultimi sei anni hanno
quindi mostrato il “passo del gambero”: per una norma fiscale che semplifica, quasi cinque (4,7) complicano la
vita delle imprese.
+9,7%
752
La crescita del Pil nominale
registrata in Italia dal 2005 al 2015
equivale a 144,3 miliardi di euro
Il numero delle norme fiscali
approvate in Italia tra l’aprile 2008
e il dicembre 2014
+22,7%
468
E’ la crescita che nell’ultimo
decennio hanno avuto le entrate
fiscali, salite di 145,2 miliardi
Sono le norme che hanno
rappresentato un aumento dei
costi burocratici delle imprese
n Confartigianato Imprese Provincia di Lodi propone alle imprese lodigiane anche per la seconda parte del 2015 numerose
opportunità per “fare vetrina” e
per proporre direttamente ai consumatori i servizi o i prodotti delle
imprese associate. Ecco di seguito il calendario delle iniziative in
programmA:
- Casalpusterlengo, Artigiani
in Piazza alla Festa del Santuario dei Cappuccini, 6 settembre
2015;
- San Colombano al Lambro,
Artigiani in Piazza al Guiderdone, 13 settembre 2015;
- Lodi, Festival Le Forme del
Gusto, 26/27 settembre 2015;
- Graffignana, Artigiani in Piazza alla Fiera della Vittorina, 11
ottobre 2015;
- Lodi, Artigiani in Piazza in
Piazza della Vittoria, 18 ottobre
2015;
LE FORME DEL GUSTO
A fine settembre
torna il festival
delle eccellenze
agroalimentari
Si precisa che, come ogni anno, è condizione per la partecipazione l’avvenuto e regolare
versamento a Confartigianato
della quota associativa 2015. Si
precisa infine che il suddetto calendario di manifestazione potrebbe subire modifiche nel corso dell’anno.
- Lodi Vecchio, Artigiani in Piazza alla Sagra del Ringraziamento,
25 ottobre 2015;
- Codogno, nell’ambito della
Fiera di Codogno, 17/18 novembre 2015.
Le aziende associate interessate a partecipare ad uno o a più
eventi sono invitate a contattare Laura Meazzi, responsabile del settore fiere ed eventi
promozionali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi (0377 - 415442) oppure mandando una mail a l.meazzi@
confartigianato.lodi.it.
LE CHIUSURE DEL MESE DI AGOSTO DELLE SEDI DI CONFARTIGIANATO
Informiamo gli associati che nel mese di agosto le sedi
territoriali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi
osserveranno i seguenti periodi di chiusura:
SEDI TERRITORIALI DI LODI, CODOGNO,
CASALPUSTERLENGO, S. ANGELO LODIGIANO
• CHIUSURA POMERIDIANA da lunedì 3 agosto a venerdì
7 agosto;
• CHIUSURA TOTALE da lunedì 10 agosto a venerdì 21 agosto;
• CHIUSURA POMERIDIANA da lunedì 24 agosto a
venerdì 28 agosto.
SEDE TERRITORIALE DI S. GIULIANO MILANESE
• CHIUSURA TOTALE da lunedì 3 agosto a venerdì 28
agosto.
Per urgenze nel periodo di chiusura totale degli uffici è
possibile contattare l’Associazione:
• inviando una e-mail all’indirizzo urgenze@confartigianato.
lodi.it
• per le sole pratiche di infortunio sul lavoro di dipendenti,
telefonando al numero 331 9551191.
FORMAZIONE
L’elenco dei corsi
di settembre
La formazione è sempre più
determinante per la salvaguardia
e la competitività di un’impresa.
Confartigianato Imprese Provincia
di Lodi, per queste ragioni, ha
predisposto un’ampia offerta di
corsi. Ecco l’elenco dei corsi per
la sicurezza in avvio nel prossimo
mese di settembre:
Lunedì 7 settembre - Formazione
sicurezza lavoratori (Modulo
generale);
Lunedì 14 settembre - Formazione
HACCP;
Lunedì 14 settembre - Formazione
sicurezza lavoratori (Modulo alto
rischio);
Lunedì 21 settembre - Formazione
all’utilizzo dei DPI di 3° categoria.
Martedì 22 settembre - Formazione
per l’uso di PLE;
Lunedì 28 settembre - Formazione
addetto prevenzione incendi
(Modulo aggiornamento).
Per iscrizioni o informazioni
(costi, tempistica, ecc):
Giusy Negri Tel. 0371 439197
[email protected].
Laura Meazzi Tel. 0377 41541
[email protected]
08 Luglio-Agosto 2015
CORRIEREIMPRESE
per le imprese
con NOI
c’è
più spazio
VIENI A SCOPRIRLO PRESSO UNA DELLE NOSTRE SEDI
I NOSTRI SERVIZI
• Assistenza per l’apertura di una nuova impresa
• Contabilità aziendale e consulenza fiscale
• Certificazioni di qualità, attestazioni per appalti pubblici e
consulenza per l’innovazione
• Elaborazione di paghe e contributi
• Medicina del lavoro e sorveglianza sanitaria
• Consulenza vertenze sindacali e crisi aziendali
• Consulenza legale e contrattualistica
• Consulenza ambientale e sicurezza sul lavoro
• Assistenza per l’internazionalizzazione
• Consulenza per la partecipazione a bandi pubblici
• Sportello CAIT Provinciale
• Assistenza e consulenza sulla normativa di ogni categoria
• Sportello energia in collaborazione con CEnPI
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CORRIERE IMPRESE supplemento a IL CORRIERE ARTIGIANO DEL LODIGIANO Periodico Mensile di Informazione di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi – Inviato Gratuitamente a tutti i Soci – Anno XXXVII N° 7 Luglio-Agosto 2015
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