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01-06 PRIME PAGINE:Layout 1 7-02-2012 10:02 Pagina 2 30´ 8°E 30´ 30´ 10°E 30´ 9°E CORSICA 30´ Vedi volume Corsica e Nord Sardegna N BONIFACIO C.o Pertusato Bocche di Bonifacio 2 C.o Testa 1 La Maddalena C.o Ferro 2 Costa Smeralda 2 C.o Figari gianus on di C Golfo 3 I. Tavolara P.ta dello Scorno I. Asinara Golfo dell’Asinara 41° Porto Cervo I. Rossa OLBIA Stintino Castelsardo C.o Coda Cavallo Porto Torres Ottiolu C.o Argentiera La Caletta Porto Conte Fertilia Alghero 6 C.o Caccia C.o Comino 30´ Orosei C.o Maragiu Cala Gonone Bosa Marina SARDEGNA I. Mal di Ventre 5 40° N Capo di Monte Santu C.o Mannu Arbatax S. Maria Navarrese C.o Bellavista Oristano Capo S. Marco Il Catalano Golfo di Oristano C.o Frasca 30´ Capo Pecora I. Pan di Zucchero C.o Sandalo Capo S. Lorenzo P.to Corallo Buggerru P.ta S. Nicolò Iglesias Porto Vesme C.o Ferrato CAGLIARI Marina Piccola del Poetto Fortezza Cala Pira Vecchia I. Serpentara Golfo di C.o Carbonara Golfo Cagliari I. dei Cavoli Carbonara4 Pula Porto Ponte I. San Pietro Romano Carloforte Calasetta Porto I. di Sant’Antioco Malfatano C.o Sperone 39° 0 10 20 30 I. Toro Miglia Nautiche C.o Spartivento Porto Teulada C.o Teulada Aree Marine Protette (AMP) e Riserve Naturali 1. Isola Asinara 2. Arcipelago La Maddalena 3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo 4. Capo Carbonara 5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre 6. Capo Caccia - Isola Piana Contenuto 6 PREFAZIONE 7 INTRODUZIONE 7 Informazioni generali 8 Servizi per il diporto nautico 10 Formalità 13 Sicurezza in mare 14 Telecomunicazioni 15 Aree Marine Protette e Parchi Nazionali 16 Fauna marina 18 Metodi di pesca 19 Inquinamento 20 Informazioni tecniche 20 Strumentazione elettronica 22 Rotte lungo le coste italiane 22 Clima e meteorologia 26 27 29 30 30 32 Previsioni meteorologiche Navtex Stazioni radio costiere Meteorologia in Internet Ricerca e soccorso in mare Note riguardo ai piani e al portolano 34 SARDEGNA 134 APPENDICE 134 Pubblicazioni utili 135 Carte nautiche 142 INDICE 34-133 SARDEGNA:Layout 1 34 7-02-2012 10:13 Pagina 34 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 35 Sardegna La Sardegna, configurata come un enorme punto di domanda in mezzo al mare, è la più grande isola del Mediterraneo dopo la Sicilia. Nota per diversi aspetti, dall’esclusiva costa Smeralda agli antichi nuraghi, per molti essa rimane tuttora misteriosa ed estraniata dal resto d’Italia, una terra cristiana che trasuda di paganesimo. Infine, essa rappresenta per il diporto nautico un autentico paradiso che difficilmente trova eguali nel Mediterraneo occidentale. Questa è una delle mie isole preferite e, a mio parere, la più bella parte d’Italia. La sua superficie si estende per 24.089 chilometri quadrati, quasi tre volte la Corsica, con circa un milione e seicentomila abitanti. Dista circa 112M dal continente, 7M dalla Corsica e 120M dal Nord d’Africa, con un perimetro costiero di circa 1150M se si considerano le numerose protuberanze e baie che lo intagliano. L’isola è prevalentemente montuosa con una dorsale che corre da nord a sud lungo la costa orientale, raggiungendo la massima altitudine con i 1834m di Punta la Marmora nel Gennargentu. Un altro massiccio si erge nella parte sudoccidentale dell’isola, nella zona delle miniere di Iglesias. Il territorio è quasi ovunque roccioso e brullo, inadatto all’agricoltura, e in estate assume caratteristiche quasi desertiche per la polvere e il gran caldo, ad eccezione della modesta macchia mediterranea. Lungo le coste orientali e sudoccidentali si incontrano invece boschi, soprattutto lecci e querce da sughero, dalla cui preziosa corteccia sono creati oggetti d’artigianato locale. I sardi si considerano innanzi tutto sardi e poi italiani. L’isola gode di una certa autonomia e si avrà la sensazione d’essere molto più lontani dall’Italia rispetto alla sua effettiva distanza geografica dal continente. I sardi sono un popolo indipendente, legato alle tradizioni e alla terra. Non sono particolarmente espansivi, ma al contrario piuttosto chiusi e decisamente diversi da altre popolazioni trasmigrate dall’Europa. Al primo approccio il visitatore non si sentirà immediatamente a proprio agio, ma ben presto verrà rapito dalla magia dei luoghi e della sua gente che sembra appartenere a un altro tempo. Vista aerea della città di Alghero. Aquatica Marina 35 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 36 Sardegna Era troppo sperduta nel mare per avere un ruolo importante, troppo lontana dai proficui contatti che congiungevano la Sicilia, ad esempio, con l’Italia e l’Africa. Montuosa, eccessivamente divisa, prigioniera della propria povertà, era un mondo a sé con un proprio linguaggio, propri costumi, un’economia arcaica e una pastorizia radicata - in alcune zone era ancora così, come l’avevano vista gli antichi Romani. The Mediterranean World in the Age of Philip II Braudel L’isola sta cambiando, ma le parole di Braudel potrebbero tuttora descrivere buona parte della Sardegna del ventunesimo secolo. Profilo storico Il Neolitico Solo di recente si è considerato con occhio più attento il periodo dei nuraghi i quali costituiscono un punto fermo nella storia e nella cultura della Sardegna. Numerosi sono gli esempi di queste possenti abitazionifortezze troncoconiche in pietra. La loro struttura ricorda i toreen della Corsica, i talayots delle Baleari ed i tholoi di Micene. I più antichi risalgono al 1500 a.C., quelli a base più larga sono costituiti da tre pavimenti centrali e da un complesso di torri, fossi e gallerie. Particolarmente numerosi nell’entroterra e su alture tra 160m e 330m, di nuraghi ne sono rimasti circa 7000 dei 30.000 stimati. Quelli vicini a porti sicuri sono ad Alghero: Maiori e Tempio di Palmavera; Arzachena: Albucciu; Olbia: Cabus Abbas; Cala Gonone: Serra Arrios. Altrettanto interessanti sono le cosiddette “tombe dei giganti”, pietre tombali a forma di nave nella cui stiva veniva posta la salma. La cultura dei nuraghi è accompagnata da numerosi manufatti: attrezzi in pietra e in ossidiana, piccole sculture in bronzo, originali e affascinanti nelle loro forme. Statue di guerrieri, comandanti, pastori, animali e navi sono custoditi nel museo di Cagliari, le cui copie sono vendute in molti negozi turistici. Insediamento nuragico nell’entroterra di Porto Torres. 36 I Fenici A questo popolo si deve la prima storia scritta della Sardegna. Sull’isola di San Pietro e Sant’Antioco restano numerose vestigia, tra cui i recinti dove i bambini erano sacrificati alle divinità Baal e Tanit. È interessante rilevare la vaga analogia tra parole maltesi e sarde nelle quali la lettera x è pronunciata come sh; pertanto la lingua di Malta rivendica un’origine fenicia, così come l’antico dialetto sardo probabilmente risale a questo antico popolo. I Romani 238 a.C. Tra la prima e la seconda guerra punica i Romani approdarono sull’isola conquistandone le regioni costiere. La popolazione locale si ritirò sulle montagne orientali, in una zona che i Romani chiamarono Barbaria, per via dei selvaggi abitanti dell’isola, che mai riuscirono a piegare completamente al loro dominio. Vestigia romane sono disseminate lungo tutta la costa, ma gli esempi più notevoli sono a Cagliari, Nora (Capo Pula), isola di Sant’Antioco, Tharros e Porto Torres. In seguito all’innalzamento del livello del mare avvenuto nel corso dei secoli, parte dei ruderi sono stati completamente sommersi, in particolare a Nora, Tharros e Olbia. Con calma di vento è possibile intravedere sul fondo le rovine di Nora e Tharros. Il Medioevo Fino all’arrivo dei genovesi e dei pisani, la Sardegna, come gran parte delle isole del Mediterraneo, fu costantemente depredata dai Vandali, dai Bizantini, dai Saraceni e dagli Arabi. La popolazione abbandonò la costa ritirandosi sulle montagne e fu soltanto sotto il dominio dei pisani e successivamente degli aragonesi e degli spagnoli, che la vita riprese i suoi ritmi normali. Data la povertà dell’isola, gran parte dell’architettura romanica ad opera dei pisani non fu alterata nel corso dei secoli ed oggi se ne possono ammirare numerosi esempi, in particolare le chiese. Età moderna Nel 1708 Cagliari si arrese alla flotta inglese e la Sardegna fu ceduta all’Austria. Dopo il trattato di Londra del 1720 essa passò al regno dei Savoia e da allora fu annessa all’Italia. Nel IXX secolo fu costruita una rete stradale, tuttavia la Sardegna è sempre rimasta una regione alquanto dimenticata. L’ammiraglio Nelson la considerava importantissima. In una sua lettera a Lord Hobart egli cercò di convincere il governo britannico ad annettere l’isola: “Se potessimo possedere un’isola, la Sardegna, non vorremmo né Malta né qualsiasi altra; questa, la più bella del Mediterraneo, dispone di porti adatti agli arsenali ed è in grado di ospitare la nostra flotta a meno di 24 ore di navigazione da Tolone”. Nelson si servì di numerosi ancoraggi, ma sebbene conoscesse perfettamente le coste, non mise mai piede a terra per non violare la neutralità del regno di Sardegna nella guerra anglo-francese. Nel 1948 alla Sardegna fu accordato lo statuto autonomo. Nel periodo postbellico si bonificarono le 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 37 Profilo storico paludi onde eliminare la malaria che fino ad allora aveva afflitto l’isola. Negli anni sessanta l’Aga Khan intraprese l’ambizioso progetto di edificazione della costa Smeralda e ben presto altre società edili italiane e straniere seguirono il suo esempio. Attualmente il fenomeno edilizio è circoscritto alla parte nordorientale e la Sardegna rimane tuttora una delle isole meno deturpate del Mediterraneo occidentale. Folclore Costretta dalla propria povertà, la Sardegna possiede una forte tradizione religiosa come lo testimoniano le numerose feste e processioni. La più popolare e spettacolare è forse quella del primo maggio a Cagliari in onore di Sant’Efisio, risalente a tre secoli fa quando la peste ebbe fine per sua intercessione. Una processione imponente in costumi dell’epoca con cavalieri a cavallo che accompagnano la carrozza dorata nella quale è custodita la reliquia del santo. A Sassari si celebra in maggio la festa delle Cavalcade; a Nuoro la festa del Redentore il 29 agosto; sempre a Sassari la festa dei Candelieri il 14 agosto; a Sedilo il 6 e 7 ago- Rotte Le imbarcazioni che raggiungono le acque della Sardegna possono provenire da varie direzioni. Salpando dalle Baleari o dalla Spagna si dirigono in genere verso le Bocche di Bonifacio e poi un porto della Sardegna settentrionale, oppure puntano sull’estremità SW dell’isola, solitamente Carloforte. È buona norma pianificare l’atterraggio nelle ore diurne, specie nelle Bocche, a causa dei numerosi pericoli che insidiano la navigazione in questo tratto di mare. Non pone invece problemi l’atterraggio notturno a Carloforte, seppur con la dovuta cautela. Le imbarcazioni che salpano da Palermo o da Capo San Vito puntano verso l’estremità SE dell’isola, Villasimius o Cagliari, dove l’atterraggio notturno è praticabile, essendo ben segnalato. Chi invece giunge dal litorale tirrenico in genere parte da Gaeta o da Ponza alla volta di Olbia o Porto Cervo. Se si va verso le Bocche di Bonifacio è sempre meglio programmare l’arrivo durante le ore diurne. Trovandosi sulla costa S della Sardegna molte imbarcazioni salpano alla volta della Tunisia, in genere puntando su Ile de la Galite, Bizerta o uno dei marina sul versante SE di Cap Bon. In generale la navigazione lungo costa è limitata a due versanti dell’isola. Le barche che giungono da W si dirigono verso le Bocche di Bonifacio ed esplorano le coste N ed E dell’isola, se invece arrivano da E risalgono la costa orientale e poi quella settentrionale, tralasciando la costa occidentale, generalmente poco frequentata dal diporto, anche se non c’è una ragione precisa. sto si svolge un ardito torneo a cavallo ed infine nel periodo di carnevale a Oristano si tiene la Sartilla, una processione medievale con un torneo. NAVIGARE IN ECONOMIA IN SARDEGNA PORTI E MARINA In alta stagione i marina possono applicare tariffe molto elevate, e anche i superyacht ci pensano due volte prima di entrare in un marina della Costa Smeralda. Quelli sulla costa E, a S di Capo Cavallo, sono meno cari, così come quelli sulla costa S. Anche ad Alghero e Oristano sulla costa W e in località come Castelsardo sulla costa N si possono trovare marina a tariffe ragionevoli. Si tratta dunque di vedere quali sono le tariffe in alta stagione dei marina e programmare di conseguenza il proprio itinerario. Per quasi tutto il perimetro costiero vi è possibilità di ancoraggio con soste in qualche marina selezionato nei tratti più lunghi in località come Porto Torres, Castelsardo e Cala Mangiavolpe sulla costa N, Olbia, La Caletta, Arbatax e Porto Corallo sulla costa E, Cagliari e Porto Teulada sulla costa S, Carloforte (banchina comunale), Portoscuso, Torre Grande e Alghero (banchina comunale o pontile) sulla costa W. ANCORAGGI Lungo tutta la costa sarda, da N a S, così come a W e ad E, vi sono dei buoni ancoraggi. Costa nord Questo tratto di costa e le isole antistanti offrono numerose possibilità di ancoraggio. Alcune isole intorno al gruppo de La Maddalena sono aree marine protette, fruibili solo mediante l’uso di gavitelli per l’ormeggio. Rimangono comunque degli ancoraggi liberi attorno a La Maddalena e Caprera, avendo l’accortezza di non dare fondo sulle praterie di Posidonia. Dando una scorsa veloce alle pagine del portolano si vedrà che si può attraversare la costa settentrionale facendo tappa negli ancoraggi. Inoltre diverse località garantiscono buona protezione anche con cattivo tempo. Se vi fosse necessità di spostarsi da un ancoraggio non più sostenibile in caso di peggioramento del tempo, ci sono svariati marina lungo tutto questo tratto costiero. Costa est Anche su questa costa si trovano dei buoni ancoraggi fino a Capo Coda Cavallo, a S di Olbia, dopodiché il litorale si prolunga in modo più rettilineo e gli ancoraggi sono pochi fino a quando non si girerà l’angolo a Capo Carbonara. Possibilità di stare alla fonda al largo di Arbatax; provare Frailis e Pira in condizioni di calma di vento. Costa sud Lungo questo tratto costiero si può dare fondo vicino all’ingresso del porto di Villasimius, dopodiché non c’è molto altro fino a Malfatano e Teulada (i fondali risalgono rapidamente nella baia a N). Costa ovest L’ancoraggio a Carloforte non è più consentito. Si può provare appena a S di Calasetta, anche se le profondità risalgono rapidamente. Da qui bisogna fare un lungo tiro fino ad Oristano dove si può ancorare sotto Capo San Marco, anche se l’ancoraggio può essere disturbato dall’onda. Risalendo ulteriormente si incontra Bosa Marina e poi Porto Conte dove l’ancoraggio migliore in genere si trova a N di Porto Conte Marina. 37 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 38 Sardegna 30´ 8°E 30´ 30´ 9°E Guardia Costiera 10°E CORSICA 1530 30´ Stazioni radio costiere Bollettino meteo 0135, 0735, 1335, 1935 UTC Vedi volume Corsica e Nord Sardegna Mari d’Italia Bollettino meteo VHF Ch 68 continuo 41° 1 30´ P.ta dello Scorno I. Asinara Golfo dell’Asinara 1 Osilo VHF Ch 16, 26 M. Moro VHF Ch 16, 28 Porto Cervo I. Rossa OLBIA Stintino Castelsardo 2 Costa Smeralda 2 C.o Figari gianus on di C Golfo 3 I. Tavolara C.o Coda Cavallo Porto Torres Ottiolu C.o Argentiera La Caletta Porto Conte Fertilia Alghero 6 C.o Caccia C.o Comino M. Tului VHF Ch 16, 83 12 22 Orosei Badde Urbara VHF Ch 16, 87 C.o Maragiu Cala Gonone Bosa Marina Eliporto (Porto Cervo) VHF Ch 16, 26 40° N C.o Pertusato io 4 Bocche di 3Bonifac La Maddalena 2 C.o Ferro C.o Testa 2 Porto Torres MF 2182, 2179kHz M. Limbara VHF Ch 16, 85 BONIFACIO SARDEGNA I. Mal di Ventre 5 Margine Rosso VHF Ch 16, 62 Arbatax 21 Oristano Capo S. Marco Il Catalano M. Serpeddi VHF Ch 16, 04 Capo di Monte Santu C.o Mannu 20 13 S. Maria Navarrese C.o Bellavista 14 Golfo di Oristano C.o Frasca 30´ Cagliari VHF Ch 16 MF 2182, 2680kHz Capo Pecora P. Campu Spina VHF Ch 16, 82 I. Pan di Zucchero Iglesias Porto Vesme C.o Sandalo C.o Ferrato CAGLIARI Marina Piccola 15 Poetto Fortezza Cala Pira Vecchia I. Serpentara Golfo di C.o Carbonara Golfo Cagliari I. dei Cavoli Carbonara4 Pula 19 Porto Ponte I. San Pietro Romano Carloforte Calasetta Porto I. di Sant’Antioco Malfatano C.o Sperone 39° 18 I. Toro 16 C.o Spartivento Porto Teulada 17 C.o Teulada 1. 2. 3. 4. 5. N 30´ 0 10 20 30 Miglia Nautiche 38 Capo S. Lorenzo P.to Corallo Buggerru P.ta S. Nicolò Aree Marine Protette (AMP) e Riserve Naturali Isola Asinara Arcipelago La Maddalena Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo Capo Carbonara Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre 6. Capo Caccia - Isola Piana 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 39 Dati generali Sardegna WAYPOINT UTILI F1 1M a W di Capo Falcone 40°58’·3N 08°10’·7E F2 5M a N del faro di P.ta dello Scorno - I. Asinara 41°12’·1N 08°19’·1E F3 1M a N del faro di Capo Testa 41°15’·6N 09°08’·7E F4 1M a N del faro di Isola Razzoli 41°19’·4N 09°20’·4E F5 0·2M a N del faro di P.ta Sardegna 41°12’·61N 09°21’·77E WGS84 F6 Al centro tra C.o d’Orso e P.ta Fico 41°10’·65N 09°25’·82E WGS84 F7 2M a N di P.ta Galera - I. Caprera 41°16’·9N 09°27’·8E F8 Al centro del Passo delle Bisce 41°09’·57N 09°31’·63E WGS84 F9 1M a E del faro di I. Mortoriotto Costa Smeralda 41°05’·2N 09°38’·5E F10 1M a E di Capo Figari 40°59’·7N 09°41’·2E F11 1M a N di P.ta Timone - I. Tavolara 40°56’·5N 09°44’·2E F12 0·4M a E del faro di Capo Comino 40°31’·77N 09°50’·37E WGS84 F13 1M a E di Capo di Monte Santu 40°04’·6N 09°45’·8E F14 0·25M a E del faro di Capo Bellavista 39°55’·78N 09°43’·33E WGS84 F15 1M a E del faro di Capo Ferrato La descrizione delle coste segue in senso orario questo ordine: 1. Costa nord: da Isola Asinara a Capo Ferro 2. Costa est: da Capo Ferro a Capo Carbonara 3. Costa sud: da Capo Carbonara a Capo Sperone 4. Costa ovest: da Capo Sperone a Isola Asinara SEGNALAMENTI LUMINOSI Costa nord I. Asinara (Punta Dello Scorno) Fl(4)20s80m16M Porto Torres LFl(2)10s45m16M Capo Testa Fl(3)12s67m22M I. Razzoli. NW point Fl.WR.2.5s77m19/15M I. Santa Maria. Punta Filetto Fl(4)20s17m10M Punta Sardegna Fl.5s38m11M Capo d’Orso Fl.3s12m10M I. Monaci Fl.WR.5s24m11/8M Capo Ferro Fl(3)15s52m24M e Oc.R.5s8M. Vis 189°-203° Costa est Olbia I. Bocca LFl.5s24m15M Horn Mo(B)30s I. Tavolara. Punta Timone LFl(2)10s72m15M Capo Bellavista Fl(2)10s165m26M+F.R.145m6M Capo Comino Fl.5s26m15M Capo Carbonara Fl.7.5s120m23M Costa sud I. Cavoli Fl(2)WR.10s74m11/8M Capo Sant’Elia Fl(2)10s70m21M 39°17’·9N 09°39’·4E F16 2M a S di Secca di S. Caterina Capo Carbonara 39°03’·0N 09°29’·7E F17 1M a S di Capo Spartivento 38°51’·49N 08°50’·69E WGS84 F18 2M a N di Isola del Toro 38°53’·64N 08°24’·58E WGS84 F19 2M a W di Capo Sandalo I. San Pietro 39°08’·8N 08°10’·8E F20 3M a W di Capo Frasca 39°46’·1N 08°23’·5E F21 3M a W di Isola Mal di Ventre 39°59’·5N 08°14’·3E F22 1M a S di Capo Caccia 40°32’·6N 08°09’·8E Capo di Pula Fl(4)15s48m11M Capo Spartivento Fl(3)15s81m18M Porto Ponte Romano Fl.5s23m15M Costa ovest I. San Pietro. Capo Sandalo Fl(4)20s134m24M Portoscuso Scoglio La Ghinghetta Fl(2)WR.10s12m11/8M I. Piana Fl(2)WR.8s18m7M Capo Frasca Fl.6s66m11M Gran Torre Fl.R.5s18m8M Capo San Marco Fl(2)10s57m22M e LFl.R.5s55m12M Isola Mal di Ventre Fl.WR.6s26m11/8M Capo Mannu Fl(3)15s59m15M Porto Conte Capo Caccia Fl.5s186m24M AREE VIETATE Costa est Isola Tavolara La parte NE dell’isola è zona militare. Vietato l’ancoraggio. Costa sud Da Punta Zari a Isola Rossa A volte è vietato l’ancoraggio nelle acque circostanti Capo Teulada e la navigazione in prossimità della costa. Costa ovest Golfo di Oristano La parte meridionale del golfo è assegnata ad esercitazioni militari. Vietato l’ancoraggio e talvolta anche la navigazione. Vedi anche le AMP (Aree Marine Protette). CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA Capitaneria di Porto di Porto Torres 079 502258-9 079 515151 (emergenza) E-mail [email protected] Capitaneria di Porto di Oristano 0783 72262 E-mail [email protected] Capitaneria di Porto La Maddalena 0789 730632 E-mail [email protected] Direzione Marittima Olbia 0789 21243 E-mail [email protected] Direzione Marittima Cagliari 070 605171 E-mail [email protected] Comandi Periferici: Alghero, Arbatax, Bosa, Cala Gonone, Calasetta, Carloforte, Castelsardo, Golfo Aranci, Palau, Porto Cervo, Porto Conte, Portoscuso, Sant’Antioco, Santa Teresa Gallura, Siniscola, Stintino. Nota Per i contatti telefonici dei Comandi Periferici si rimanda alle singole località. 39 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 40 Sardegna 40 C O O O O • B C O A AC A O C O O C O B C O C C O B C O B AC O A A A C C O A AB O A A A A A A O C O O A O O B O O A A A A A A O O O B B O O O O C C O O O O O O B A O O O C B B C C O C • • C C C C O O O O O O O O • C C O O O O • C C O O O O C C C C C C O O O O O O O O O O O O A B B O A B A A C C A C A O O O O O A B O O A O A B O O C O A B O O C C • • • • • • B BC O O O O • • B B B C O C B C C C C C C C O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O O A O O C B C A C C C C O A O O O O O A O O O O O B O O O C O A O O O O • • • • • • • • • 5 5 5 5 5 5/6 6+ • • • • 6+ Tasse portuali O 5 4 4 4 O C O O C O A A A C C O B A O A A A A A O A A A O C O B A O B A O C AC A A A O A AB A C C O B A O C C O C C O B C O B C O A A A A A A A A A B A O A A A A AB B C C O A A O O C O O C O O O A O A A A A O A A B A A O B O O O O A A A A A A B A O O O O O O B B O O C C C B C C C C O O O C O C C C O C A A O O O C O O O O O O O O C C C C C B C B C C B B O C C C O O O O A C A A A B A B A A A C A A A A A C A B A O A A A A O O B B A O A A A A A O A A C O C A A B C O O C C O C A A B C O O C • 5/6 • • • • • • • • 4 4/5 5 5 4/5 A A B A B A A B A AB B A B B O A A B A A C A C B C C A C C C • • • • • 5 3/5 C C O O O O A A A C C O A BC O O C O B AC B A B A A A A A A B B A A A O A O A B A A A O C O O A B A C C C C O O B B A C C • 4 Piano • • • • • Provviste B B B B B Acqua C B A A B Ristoranti Piano A A A A A Carburante Provviste O A A B A Ormeggio Ristoranti A AC AB A B I. Mortorio ancoraggi Cala Petra Ruja Marina di Portisco Porto di Cugnana Porto Asfodelli Porto Rotondo Porto Oro Punta Marana Golfo di Marinella Circolo N. Marinella Y. C. Vela Blu Golfo Aranci Baia Caddinas Olbia Liscia delle Saline Porto Costa Corallina Porto Istana Porto della Taverna Cala Coda Cavallo Porto Brandinchi Marina di Puntaldia Ottiolu La Caletta Cala Gonone Marina di Baunei Arbatax Porto Frailis Porto Corallo Cala Pira Porto Giunco Costa sud Villasimius Golfo Carbonara Marina di Capitana Marina Piccola del Poetto Cagliari Perd’e’ Sali Cala Verde Porto Malfatano Porto Teulada Porto Ponte Romano Costa ovest Calasetta Carloforte Porto Vesme Portoscuso Buggerru Golfo di Oristano Capo S. Marco Porto Turistico Torre Grande Torre Grande Porto di Oristano I. Mal di Ventre Bosa Marina Fiume Temo Alghero Fertilia Porto Conte Marina Ridosso Carburante Acqua B A A B B Tasse portuali Ormeggio Costa nord Ancora YC Stintino Porto Torres Castelsardo Marina Isola Rossa Baia La Colba (Capo Testa) Baia Reparata (Capo Testa) S. Teresa Gallura Porto Quadro Baia Marmorata Porto Pozzo Liscia Porto Pollo Porto Rafael YC Palau Golfo delle Saline Cala Bitta Cannigione Poltu Quatu Liscia di Vacca I. Razzoli Cala Lunga Cala Giorgio Marina I. Santa Maria Cala Santa Maria I. Budelli Cala Sud I. Spargi Cala d’Alga Cala Corsara Cala Ferrigno I. La Maddalena Cala Gavetta Marina del Ponte Cala Francese Stagno Torte Porto Massimo Cala Spalmatore I. San Stefano Cala Villamarina I. Caprera Porto Garibaldi Cala Stagnali Porto Palma I. Porco Cala Portese Cala Brigantino Cala Coticcio Costa est Cala Granu Porto Cervo Golfo Pevero Porto Liccia Romazzino Cala di Volpe Ridosso Guida rapida di consultazione • • • • 6+ • 5 • • • 1/3 • • • • • • • • • • 6+ 6+ 5 5 4 4 4 4 4 5 1 4 • • • • • • 4 5 5 5 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 41 AMP Sardegna AREE MARINE PROTETTE (AMP) 1. Isola Asinara L’area copre l’isola e le acque circostanti. Parco Nazionale dal 1997, Asinara diventa nel 2003 anche area marina protetta. Sono Zona A il tratto di mare a NE di Punta dello Scorno, Cala Scombro di Dentro nella Rada delle Reale e Cala Scombro di Fuori sulla costa ovest. Zona B e C il tratto di mare residuo. 2. Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena Una vasta area marina protetta suddivisa in Zone MA, dove l’ormeggio è consentito esclusivamente nei campi boa predisposti dall’Ente Gestore; Zone MB dove è consentito l’ancoraggio mediante l’uso della propria ancora, salvo laddove sono individuate aree regolamentari predisposte dall’Ente Parco. Zone MA a tutela integrale marina: - Lo specchio acqueo a N compreso tra Isola Razzoli, Santa Maria e Isola Presa (questa comprende Cala Muro). - Isola Piana, di fronte a I. Corcelli; - L’estremità SE di Caprera, con Isola Rossa e Isola Pecora. - Isola delle Bisce, I. Li Nibani, Mortorio, Mortoriotto, I. Le Camere, I. Soffi. Per la fruizione delle zone all’interno del Parco i diportisti non residenti sono tenuti ad acquistare un permesso di navigazione; la tariffa varia a seconda della lunghezza dello scafo e del tipo di imbarcazione (vela o motore). 3. Isola Tavolara e Capo Coda Cavallo ll perimetro dell’area protetta va da Capo Ceraso fino Punta di Isuledda. Coste in Zona A: l’estremità NE di Tavolara e le acque circostanti I. Molarotto. È Zona B il tratto di mare residuo. 4. Capo Carbonara Il perimetro dell’area protetta va da I. Serpentara attorno alla costa fino a Capo Boi. In Zona A il lato ovest di I. Serpentara. In Zona B: la costa E dell’isola, con Secca dei Berni e il tratto di mare attorno a Capo Carbonara e I. dei Cavoli. Pesca Le tonnare, le enormi reti usate per la pesca del tonno permanentemente situate in prossimità di alcuni tratti costieri e quindi pericolose alla navigazione, oggi non sono più così numerose, e per varie ragioni. Innanzi tutto i tonni non passano più vicino alla costa, avendo cambiato la loro rotta di migrazione; inoltre l’inquinamento e l’eccessiva pesca indiscriminata hanno drasticamente compromesso la loro riproduzione; i costi di posa e controllo delle reti sono ora proibitivi ed altri metodi di pesca, come il palamito, hanno soppiantato la tonnara. Attualmente le reti sono rimaste in alcuni punti sulla costa sudoccidentale. La graduale diminuzione del tonno pinne blu (Thunnus thynnus), quasi a rischio di estinzione, è stata determinata dall’incremento spropositato di pescherecci dotati a bordo di apparecchiature tecnologiche all’avanguardia (legali e non) per assicurarsi un rientro dell’investimento nel più breve tempo possibile. L’assenza di una posizione politica che tenga monitorate le quote e il fatto che le stesse vengano sistematicamente superate determinerà a breve l’estinzione di questo meraviglioso pesce, nei migliore dei casi nel giro di dieci anni. Il metodo di pesca della mattanza è invece sostenuto dai gruppi tradizionalisti, poiché consente di praticare una pesca selezionata e limitata, ed è diventata persino una sorta di attrazione turistica, in cui si può assistere al lavoro del rais (capo pesca) che coordina la sua squadra, i tonnarotti. Rispetto alla costa continentale, in Sardegna ci sono meno pescherecci. Gran parte di quelli a strascico lungo la costa meridionale e orientale provengono dalla terraferma, mentre quelli che praticano la pesca con il palamito operano al Nord, a Porto Torres, nel periodo tra giugno e ottobre, dopodiché ritornano sul continente. Le acque della Sardegna offrono buone possibilità agli appassionati di pesca subacquea, tuttavia si rammenta che l’uso delle bombole non è consentito. 5. Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre In base al Decreto del 17 luglio 2003 la perimetrazione di questa area marina protetta è variata, ora più limitata. Gran parte dell’area è classificata Zona C. Zona A: Il Catalano e parte del lato NW di Isola Mal di Ventre (Cala Maestra ora rientra in Zona B). Zona B: in costa, all’altezza di Torre del Sevo fino a N di Punta Mainmni; il tratto costiero N e SW di I. Mal di Ventre tutt’intorno alla Zona A. 6. Capo Caccia - Isola Piana L’AMP fu istituita nel 2003. La Zona A comprende le acque circostanti Isola Piana, escluso il lato orientale, per una distanza di 200m dalla costa, e il tratto di mare a E del promontorio di Punta Giglio. Rientrano in Zona B il tratto di mare da Punta delle Gessiere a Punta del Bollo e la parte orientale di Porto Conte compresa tra Punta del Cerchio a Capo Galera. Il residuo tratto di mare è classificato Zona C. Nota Per i dettagli di ogni singola AMP si consultino le rispettive descrizioni riportate nel capitolo. 41 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 42 Sardegna Costa nord Da Isola Asinara a Capo Ferro IIM 910, 912, 49, 42 - IMRAY M8 - BA 1992 La costa nord, compresa tra Isola Asinara e Capo Ferro, delimita la parte sud delle Bocche di Bonifacio ed è costellata da numerose isole a loro volta irte di scogli e secche. Trovandosi sulla rotta di mercantili, traghetti e imbarcazioni da diporto, al passaggio delle Bocche sono da imputare molti incidenti, in molti casi letali. L’ultimo di questi episodi ha fatto sì che sia stato abolito il transito alle superpetroliere e si stanno prendendo provvedimenti per il divieto di navigazione anche alle navi che trasportano greggio o prodotti inquinanti in caso di perdite o incidenti. A buona ragione, questo tratto di mare è assai temuto quando vi si abbattono forti raffiche di libeccio e mistral. Se non si conosce la zona è meglio muoversi con molta prudenza. Ciononostante va detto che questo tratto di costa e le sue numerose isole offrono una miriade di splendidi ancoraggi e porti sicuri, meritevoli di un’accurata esplorazione. Meteorologia della costa nord In estate prevalgono i venti di NW che soffiano con notevole intensità attraverso le Bocche di Bonifacio da NW-W, talvolta con punte di forza 5-6. Davanti all’Isola Asinara sovente vi è calma di vento quando più a N e ad E nelle Bocche sussistono venti forti. Attorno alla Maddalena sono frequenti i venti di SE e SW. Con venti di NW si forma un’onda lunga, mentre i venti orientali generano maretta. Il NW e il NE sono i venti dominanti della primavera, sempre piuttosto forti. In autunno dominano invece il NW e il SE. In questo periodo dell’anno il vento di SE può girare bruscamente e soffiare con violenza da NW, talvolta fino a forza di burrasca. In inverno le burrasche più temibili provengono generalmente da NW e NE. Nelle Bocche il mistral solleva molto mare. Correnti Nelle Bocche di Bonifacio le correnti seguono i venti prevalenti, il cui percorso è però deviato da numerosi promontori e isole. Direzione e velocità delle correnti sono variabili, ma poiché la navigazione nelle Bocche è a vista, in pratica queste correnti possono essere ignorate. Isola Asinara IIM 49, 289 - IMRAY M8 Un’isola brulla che fronteggia l’estremità NW della Sardegna da cui la separa il Passaggio dei Fornelli. È costituita da quattro gruppi di rilievi di modesta altitudine (Monte Scomunica a N raggiunge 408m) e le sue coste sono ovunque rocciose con basse scogliere. Parco Nazionale dal 1997, l’isola e le sue acque circostanti furono dichiarate area marina protetta nel 2003. Per oltre un secolo l’isola era rimasta pressoché totalmente isolata: all’origine come isola lazzaretto, poi divenne un campo di prigionieri durante la Prima guerra mondiale e infine una colonia penale fino allo smantellamento del penitenziario nel 1999, dopodiché Asinara diventò una riserva naturale. F1 1M a W di Capo Falcone 40°58’·3N 08°10’·7E F2 5M a N del faro di P.ta dello Scorno - I. Asinara 41°12’·1N 08°19’·1E 2 P.ta della Scorno Fl(4)20s80m16M P.ta di Il Francasi 50 Fl.WR.5s7/5M Isola Asinara Golfo dell’Asinara 50 Rada della Reale 50 C.o Falcone Pas s Secca di 11 Castelsardo agg io dei Forn elli P.ta Negra 1 P.ta Scogoli Stintino I. Rossa 50 50 P.ta Il Canneddi Porto Marina Isola Rossa Colonna 50 Fl.R&G.3s5M Codaruina Castelsardo P.ta Tramontana I. del Porti N LFl(2)10s45m16M 50 P.ta Furana Porto Torres Albergo C.o Mannu C.o dell’Argentiera GOLFO DELL’ASINARA 42 Profondità in Metri Parco Nazionale e Area Marina Protetta Isola Asinara 0 5 10 Miglia Nautiche 34-133 SARDEGNA:Layout 1 7-02-2012 10:13 Pagina 43 Isola Asinara Parco Nazionale e Area Marina Protetta dell’Asinara Zona A Zona B Zona C Gavitelli AMP P.ta della Scorno Isola Asinara Cala Reale Cala d’Oliva Cala del Bianco P.ta Trabuccato Scombro di Dentro Scombro di Fuori N Passaggio dei Fornelli C.o Falcone I. Piana 0 Stintino 5 Miglia Nautiche PARCO NAZIONALE E AREA MARINA PROTETTA DELL’ASINARA Passaggio dei Fornelli Questo passaggio poco profondo (fondale minimo 3m) che separa l’estremità NW della Sardegna da Asinara è un’utile scorciatoia che farà risparmiare 20M abbondanti rispetto alla circumnavigazione dell’isola. È preferibile non transitarvi quando soffiano venti forti occidentali od orientali, in quanto il moto ondoso riduce la profondità effettiva. Il passaggio può essere percorso da una corrente di marea fino a 2 nodi, ma normalmente è irrilevante. Nota Il passaggio transita in parte all’interno della riserva naturale dell’Asinara, per cui in teoria sarebbe necessaria un’autorizzazione, ma è alquanto improbabile che le autorità sollevino problemi a riguardo. Nella baia sulla costa S dell’isola è stato installato un campo boe con gavitelli. Avvicinamento Arrivando da W spicca la torre sulla sommità di Capo Falcone, arretrata di circa un miglio dalla sua estremità. Una seconda torre sul versante E di Capo Falcone e il forte che sormonta Monte Castellaccio su Isola Asinara sono ulteriori riferimenti cospicui per localizzare il passaggio. Il forte suddetto e una torre sul lato NE di Isola Piana sono utili per individuare il passaggio nell’atterraggio da E. Le due coppie di dromi in allineamento indicano il Passaggio dei Fornelli, ma sono visibili solo a distanza ravvicinata. Passaggio Giungendo da W, allinearsi sui primi due dromi troncoconici pitturati in bianco e nero per circa 071° fino ad oltrepassare, lasciandolo sulla sinistra, l’isolotto antistante l’estremità NW di Isola Piana. Allinearsi quindi sugli altri due dromi di Punta Salippi per 121° e proseguire fino a raggiungere profondità adeguate. Arrivando Già Parco Nazionale dal 1997, dal 2003 l’Asinara e le sue acque circostanti diventano anche area marina protetta. Attualmente le aree classificate Zona A sono tre: - Il tratto di mare a NE di Punta dello Scorno - Cala Scombro di Dentro sulla costa E - Cala Scombro di Fuori tra Punta Pedra Bianca e Punta Agnadda sulla costa W. Il perimetro costiero residuo è definito Zona B e Zona C. Attualmente (2003) sono in vigore le normative di seguito esposte le quali potranno essere soggette a ulteriori elaborazioni e variazioni. Zona A di riserva integrale Sono vietati: navigazione, l’accesso e la sosta con qualsiasi tipo di natante e imbarcazione, l’ancoraggio, l’ormeggio, la balneazione, le immersioni subacquee con o senza autorespiratore, la pesca di ogni tipo. Consentite le sole operazioni di ricerca autorizzate. Zona B di riserva generale Sono consentiti: la navigazione a vela e a remi a natanti e imbarcazioni; l’ormeggio ai campi boe autorizzati dall’Ente gestore; la balneazione, disciplinata dall’Ente gestore; le immersioni subacquee autorizzate; la pesca professionale a una distanza non inferiore a 150m dalla costa, riservata ai residenti nei Comuni di Porto Torres e Stintino; la pescaturismo. Zona C di riserva parziale Sono consentiti: la navigazione a motore a natanti e imbarcazioni a velocità non superiore a 10 nodi, regolamentata dall’Ente gestore. Nota Nel Passaggio dei Fornelli, tra Punta Salippi e Punta Barbarossa, la velocità di navigazione non deve essere superiore a 3 nodi e bisogna tenersi a una distanza non inferiore a 400m dalla costa. Ente Parco Asinara 079 503388 E-mail [email protected] www.asinara.org Capitaneria di Porto Torres 079 502258 Sono stati predisposti diversi campi boe ad uso delle imbarcazioni da diporto, sulla costa est dell’isola: - Fornelli 8 boe - Cala della Reale 34 boe - Punta Trabuccato 8 boe - Cala del Bianco 8 boe - Cala d’Oliva 5 boe La tariffa di ormeggio è di 3 Euro al metro lineare al giorno in agosto, di 2,50 Euro negli altri periodi. Ai catamarani e trimarani viene applicata una maggiorazione del 50 per cento. Le imbarcazioni a motore si applica una tariffa di 4 Euro al metro lineare. Ritiro rifiuti, servizi igienici e docce sono compresi nella tariffa di ormeggio. Cormorano Marina - VHF 74 Parco Nazionale dell’Asinara 079 512290 Fax 079 515250 E-mail [email protected] www.asinaramarina.com da E utilizzare i contrari reciproci delle rotte sopracitate. Il fondale minimo di 3m si trova appena al largo dell’isolotto posto all’imboccatura W del Passaggio dei Fornelli. 43