I Passeri del Giappone
Transcript
I Passeri del Giappone
CRONACA - ATTUALITÀ Lo Stamm da 370 p.ti di Ino Grigio esposto da Ovidio Massacci Esposizioni specialistiche I Passeri del Giappone ad “Esotica” testo e foto di Stefano Giannettii La mia prima visita ad una esposizione ornitologica, è avvenuta nell’autunno del 2006, in occasione della mostra dell’Associazione Ornitologia Latina che si svolse presso uno dei padiglioni del Museo Storico di Piana delle Orme, alle porte del capoluogo pontino. In quella occasione grazie all’amico Franco Di Cicco, conosciuto qualche mese prima, ho incontrato l’ormai inseparabile Nunzio Larosa e, sempre in quell’occasione, ho fatto il mio ingresso in FOI ottenendo gli anellini con inciso il mio RNA. Mai avrei immaginato che di lì a qualche anno, per la precisione otto, in quella stessa location e con quelle stesse persone, che ammiravo per la preparazione, lo spirito e la voglia di fare, mi sarei trovato coinvolto nell’organizzazione di un’esposizione specialistica di Esotici! La settimana della mostra è iniziata il lunedì quando abbiamo montato le attrezzature, cavalle e gabbie. Il tutto per cinquecento ingabbi in base alle prenotazioni pervenute. Giovedì, giorno prima dell’arrivo degli espositori, eravamo tutti lì, oltre ai citati Franco e Nunzio, c’erano Massimo Dolcetti, Maurizio Di Rezze, Ovidio Massacci, Giancarlo Maffezzoli, Angelo Baseggio, Lorenzo Leone, insomma davvero un bel gruppetto! Ultimi ritocchi alle attrezzature, montaggio della voliera in rete per la sistemazione del box fotografico, sistemazione dei computer, delle stampanti, prove e riprove, stampe, diplomi, fotografie. Alla sera era tutto pronto per accogliere gli amici allevatori che sarebbero venuti ad ingabbiare! Sabato mattina, il giorno del giudizio, sveglia alle cinque! Carico Nunzio e prendo la direzione di Latina! - 41 - CRONACA - ATTUALITÀ Finalmente era arrivato il giorno tanto atteso, anche se, purtroppo, noi due non potevamo esporre i nostri soggetti avendo nel frattempo ricevuto la convocazione per l’affiancamento come allievi giudici! I giudici comandati erano Sergio Lucarini, Luigi del Villano, Stefano Angelini, Alessandro Valicelli e Chiara Carlomusto, altrettanti gli allievi comandati: Nunzio, Mauro Menenti, Claudio Bosich, Adriano Pacitto ed io. Davanti a noi 437 soggetti esposti, di cui 317 singoli e ben 30 stamm (131 Mandarini, 107 Passeri del Giappone, 70 Diamanti do Gould, 30 Padda, 12 Codalunga ed a seguire tutti gli altri esotici). Come primo appuntamento direi proprio un numero soddisfacente! La presenza di rappresentanti di altre associazioni laziali ci ha dato uno stimolo maggiore per continuare a dare il meglio, quello che conta è lo spirito di aggregazione a prescindere della specie allevata, la passione comune che spinge ognuno di noi a fare la propria parte! Passero del Giappone Moka bruno singoli e 3 stamm, soggetti di ottima qualità con melanine davvero ossidate, e con disegni ventrali ben definiti. Naturalmente questo gruppo superava in numero di presenze tutti gli altri tipi. Il miglior soggetto è risultato uno di quelli presentati da Silvio Iadanza che ha spuntato un 92 punti strameritato. Secondo, sempre a 92 punti, anche ad un soggetto di Ovidio Massacci. Sei singoli ed uno stamm per la seconda categoria, quella dei Moka Bruno. Questa varietà nasce da una mutazione recessiva autosomica che agisce riducendo di circa il 50% la eumelanina presente nel tipo base. La feomelanina non viene invece coinvolta. La caratteristica principale che differenzia un Moka dal tipo base, è la uniformità della colorazione tra le varie parti anatomiche, caratteristica che viene perseguita con una stretta selezione tesa a diffondere il residuo di eumelanina in un substrato bruno comprendente forti quantità di feomelanina. Primo classificato con 91 punti un bell’esemplare di Massacci. Al secondo posto Iadanza. I Rosso Bruno, con la presenza di 11 singoli ed uno stamm, si è confermata una varietà “in salute”, con Passero del Giappone Ino Grigio “Best in Show” con 93 p.ti Inizia il giudizio Arrivato il presidente di Giuria, una piccola riunione per coordinare il tutto e finalmente si da’ il via. Ho avuto l’onore ed il privilegio di affiancarmi a Sergio Lucarini, maestro di genetica e soprattutto di vita. Da quando sono approdato nel mondo ornitologico, resto sempre affascinato dai suoi racconti, dalle sue teorie, dalle cronache dell’ornitologia passata. Naturalmente a noi sono toccati i numerosissimi Passeri del Giappone, e non aspettavo altro che vederli, osservarli e capirli uno ad uno! A darci una mano un buon numero di “portagabbie” tra cui Enrico Finocchietti, Giada Cappuzzo, Giancarlo Maffezzoli ed Andrea Ferranti a cui avevo affidato la fotocamera. Una volta tanto ero dall’altra parte dell’obiettivo! Abbiamo così iniziato ad ospitare i soggetti sul nostro tavolo, cominciando con il classico Nero Bruno. Di questa varietà, che viene considerata la base non mutata della Loncura striata domestica erano presenti ben 17 Passero del Giappone Rosso bruno - 42 - CRONACA - ATTUALITÀ soggetti complessivamente di buona qualità, con colori saturi, e buoni disegni ventrali. Solito tallone di Achille, qualche becco che virava un po’ troppo verso il blu. In passato, c’era la convinzione che le zone di elezione di eu e feo nel ventre fossero difformi, cosa che avrebbe giustificato disegni dei Rossi non tipici come quelli dei Nero bruno. Invece, grazie alla selezione e l’inserimento nei ceppi di sangue di altre specie di Lonchure, anche nel ventre di questa varietà si possono oggi ammirare sempre più frequentemente delle “V” veramente ben fatte. In questa caso Massacci si è distinto monopolizzando i primi tre posti (92, 91 e 90 punti). Passati a quella che viene definita la serie dei “Grigio” ci siamo trovati davanti sette singoli ed uno stamm di Nero grigio. Tutti soggetti, come spesso capita in questa categoria, di ottimo pregio. Questa bellissima varietà è prodotta da un fenomeno genetico che fa depositare nelle penne un pigmento grigio al posto della feomelanina. Il risultato è un accostamento di grigi e di neri veramente elegante! Anche qui, i due mattatori Massacci e Iadanza si sono divisi il podio a colpi di 92 e 91 punti. I Rosso Grigio 3 singoli ed uno stamm sono tutti di Ovidio Massacci. Il più bello spunta 91punti, non poco, considerando la difficoltà di realizzazione di questo doppio mutato! Nei Perlati affermazione di Maurizio Di Rezze sia in quelli a base grigio che nei bruno. Ben piazzati anche i passeri di Luigi Rigon e di Sabatino Della Corte. La mutazione Passero del Giappone Rosso grigio recessiva sesso legata “perla” sembrerebbe corrispondente a quella “pastello” del Canarino. L’effetto che si ottiene nei migliori soggetti è un disegno ossidato “squamato” contrastante con il colore perlaceo che va a sostituire il nero tipico nelle zone di elezione. In questa varietà si può apprezzare una esaltazione del dimorfismo sessuale, con i maschi che sfoggiano mediamente un disegno più netto ed ossidato, quindi più tipico. Nella serie dei Pastello tre soli soggetti esposti: il migliore è un Moka bruno pastello da 90punti. di Ovidio Massacci, c’è poi un Rosso Bruno Pastello presentato Un bel Passero Moka Ciuffato - 43 - CRONACA - ATTUALITÀ Foto di gruppo dopo le operazioni di giudizio da Enrico Finocchietti, ed un Moka Grigio Pastello di Giuseppe Tomei. I Pastello, così come gli Ali chiare, sono allo stato attuale dei soggetti ancora rari. La mutazione è recessiva, quindi la selezione mediante l’inserimento ripetuto di ottimi tipi base per creare sempre nuovi portatori resta abbastanza laboriosa e lenta. Diversi sono comunque gli specialisti che ci si stanno cimentando. Non è detto quindi che tra non molto tempo possano aumentarne le presenze nelle manifestazioni. Dopo che i soggetti Pezzati sono stati banditi dalle mostre, sono di norma gli Scudati quelli che calamitano le maggiori simpatie da parte dei semplici visitatori. Degno di nota un discreto soggetto, abbastanza tipico, presentato da Silvio Iadanza che ha spuntato 89punti. C’erano poi due stamm e tre singoli di Bianchi, dove sempre Iadanza si è imposto con un bellissimo soggetto da 91punti. Suo anche il secondo posto. Terzo con onore Giuseppe Tomei. In questa varietà è essenziale una buona struttura ed un piumaggio folto che soprattutto contribuisca a ben coprire le zone auricolari (guance). Tre soggetti esposti tra gli Apigmentati ad occhio rosso. Questa categoria dalla denominazione che possiamo definire “neutra” dal punto di vista genetico, raggruppa tre possibili tipologie di passeri indistinguibili tra loro a livello fenotipico: gli Albino, i Bianchi a genotipo Ino e i Rosso bruno Ino. Ha prevalso l’esemplare di Silvio Iadanza (90p.) su quelli di Enrico Finocchietti e Claudio Galasso. Passati alla difficile serie degli Ino abbiamo potuto ammirare diversi splendidi soggetti presentati da Ovidio Massacci. Notevoli quelli a base bruna (92, 91 e 91p.), ma strepitosi quelli a base grigia, sia i due singoli (93 e 91p.) che lo stamm (370 p.). Normalmente i passeri Ino risultano poco ossidati, con un disegno ventrale spesso evanescente, invece in questo caso i nostri occhi non potevano che restare illuminati da tanta bellezza! Animali del genere è difficile trovarli negli allevamenti, tanto meno in esposizioni! Uno dei due singoli a base grigia alla fine è stato eletto all’unanimità miglior Passero del Giappone e miglior Esotico mostra! Altrettanto bene si è comportato lo stamm che si aggiudicato il titolo di miglior stamm in mostra. A concludere questa carrellata sui soggetti presenti ad “Esotica”, i tre Ciuffati esposti da Giuseppe Tomei, il primo dei quali, un Moka Bruno che, in verità peccava alquanto riguardo al colore, aveva in compenso un ciuffo davvero molto ben strutturato! Questi soggetti, di norma molto ammirati da parte dei non addetti ai lavori che visitano le nostre mostre ornitologiche, hanno potenzialità molto elevate. Ciuffi come quelli posseduti dai soggetti di Giuseppe sono meritevoli di essere trapiantati su soggetti ben colorati e disegnati, oppure su possenti Bianchi. E’ infatti essenziale che oltre ad una corona ben strutturata, ci sia una corrispondenza con gli Standard di eccellenza previsti per le prime tre voci della scheda di giudizio: struttura, colore, disegno. Conclusioni Al momento di scrivere queste righe non ho idea di come - 44 - CRONACA - ATTUALITÀ andranno, per quello che riguarda i Passeri del Giappone, gli ingabbi del Campionato Italiano, comunque sono dell’idea che “Esotica”, la Specialistica di Latina, sia stata per questa specie la manifestazione che a livello nazionale, per quello che riguarda la stagione espositiva 2014, ha visto in assoluto il più alto ingabbio. Per noi è una grande soddisfazione! La speranza è quella di replicare e possibilmente migliorare questo esaltante risultato. L’appello che quindi faccio a tutti gli allevatori d’Italia dalle pagine di questa nostra Rivista è quello di venirci a trovare il prossimo settembre: solo un giro al Museo Storico di Piana delle Orme vale il viaggio! Personalmente non avevo avuto fino ad ora occasione di visitarlo, invece aspettando i primi arrivi e finendo di sistemare gli ultimi dettagli, ho pensato di farci una capatina, per fare magari qualche scatto. Così assieme ad una addetta ho iniziato un giro guidato! Fin dal primo padiglione, sono rimasto letteralmente sbalordito, il tema della sala era il giocattolo d’epoca, c’era di tutto, allestito e presentato in maniera impeccabile: soldatini, bambole, giocattoli di latta, ricostruzioni di battaglie storiche, aeroplanini, navi, trenini, tutto ma proprio tutto sui giocattoli di una volta. Ma non era che il primo dei tantissimi padiglioni, ognuno dei quali ricreava ambienti a tema. Così si è passati dai vecchi giocattoli a quattro padiglioni di una bellezza indescrivibile, ricostruzioni perfette della bonifica pontina, della vita dei campi, attrezzature e macchinari mai visti prima perfettamente restaurati e funzionanti, un’infinità di trattori, auto, moto, che solo avendo la possibilità di vederli di persona riescono a dare il meglio! Passando alla zona dei Mezzi Bellici ci siamo trovati davanti ad un numero ancor maggiore di ricostruzioni: mezzi militari della seconda guerra mondiale, incolonnati come fossero pronti a partire. Insomma avevo iniziato il giro senza tener conto del tempo che avrei passato osservando ed ammirando quello spettacolo, sembravo un bambino la mattina di Natale, entusiasta ed incredulo. Un Museo di inestimabile valore a meno di mezz’ora di viaggio da casa e mai visitato prima. In futuro, magari portandoci anche i miei figli, dovrò sicuramente recuperare il tempo perso! Un’attrazione da visitare ad ogni costo quindi! Solo la visita al Museo vale il viaggio a Latina, per chi poi ama l’ornitologia, beh c’è anche “Esotica”! Quindi ragazzi, il prossimo settembre vi voglio tutti qui! Piana delle Orme, splendida cornice alla manifestazione - 45 -