All`isola dell`amore si va con la SNAV 30.12.2008
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All`isola dell`amore si va con la SNAV 30.12.2008
All’isola dell’amore si va col catamarano di GOFFREDO LOCATELLI Il “Pescara Jet” viene preso d’assalto alle sette della sera. La vacanza a Starigrad (la Quara dei Romani) è finita, si torna a casa col catamarano della Snav che corre tra Pescara, Starigrad e Spalato. Per tutta l’estate porta a spasso migliaia di vacanzieri che hanno scoperto Hvar, che qui chiamano “l’isola dell’amore”, la più lunga dell’Adriatico, 68 chilometri. Osservo la prora del catamarano che s’infila in una serie di canali e di arcipelaghi dove la navigazione è a vista: Fabio Foglia, il comandante al timone, è costretto a fare lo slalom tra centinaia di barche a vela che gli tagliano la strada nelle acque croate. Rasentiamo l’isola di Brac, famosa perché la Casa Bianca di Washington è stata costruita utilizzando il marmo proveniente da qui. Ma come va l’estate? “Dal 1. agosto – mi dice il comandante - siamo pieni ogni giorno: 600 passeggeri e 80 automezzi. I pellegrini sono diretti a Medjugorje, però il grosso lo sbarchiamo e imbarchiamo proprio a Starigrad, la meta preferita”. Sul molo ornato di palme nane c’è un solo poliziotto a controllare i documenti di centinaia di turisti, perché qui nessuno va di fretta. C’è ancora tempo per aggirarsi tra le bancarelle del porticciolo e comprare la slivovica, l’acquavita ricavata dalla fermentazione delle prugne, oppure la profumatissima lavanda locale. Immersa in una natura strepitosa, Hvar è stata inserita dalla rivista Traveller tra le 10 isole più belle del mondo. Una folta vegetazione la ricopre di pini e spianate di lavanda e rosmarino. Al profumo delle erbe aromatiche si aggiunge il mare trasparente, chilometri di costa libera per i nudisti e, come se non bastasse, locali trasgressivi per trans, lesbiche e gay. Tutto questo (complici internet e il passaparola) ha fatto di Hvar un’irresistibile attrazione per i ragazzi italiani. Ma quanto costa venire in quest’isola che ha la più alta media di giorni solari in Europa e la storia più antica di tutte le isole dell’Adriatico? Vado a chiederlo ai viaggiatori. Cinque ragazze di Napoli, ospiti in un appartamento con vista sul mare, hanno pagato 150 euro a persona per un soggiorno di una settimana. “Siamo venute a Hvar perché conserva luoghi di rara bellezza – spiega Enrica, studentessa di lingue all’Orientale - tra le rocce selvagge e un’abbronzatura integrale, ci siamo anche deliziate con la cucina croata: latte e fichi a colazione, pranzo a base di pesce e carne di agnello nei tanti ristorantini immersi nel verde. Poi, spendendo quattro soldi, abbiamo raggiunto con i taxi-boat le isolette intorno”. A circondare la miriade di isole sparse in questo mare c’è un’infinità di grotte misteriose, cale, approdi per pescatori di aragoste e insenature che rivelano la natura incontaminata. Ciò che rende speciale la costa croata dell’Adriatico, oltre all’estrema bellezza dei luoghi, è la pulizia del mare. E la totale libertà di fare ciò che si desidera. “La differenza con il nostro litorale è abissale. – dice Stefania, la hostess del catamarano - Per farmi un bagno a Pozzuoli pago 5 euro per la macchina, 6 per l’ingresso al lido, 15 per l’ombrellone e la sdraio, 5 per un panino. E si sta tutti spalla a spalla come sardine. Invece a Hvar puoi pescare i polpi con le mani e ci sono chilometri di costa senza anima viva”. La famiglia Tammaro, di San Sebastiano al Vesuvio (Maria, Jessica, Emma e Augusto) ha toccato il cielo con le mani: cinque giorni in una casa di due piani con piscina le sono costati 300 euro. “Il padrone ci ha aspettati sul molo con la sua auto e poi ci ha accompagnati anche a fare la spesa...”. I ristoranti sono piuttosto economici, così pure i pub e i bar, la birra e le sigarette. Molti ragazzi hanno scoperto a Hvar il “Carpediem”, locale noto per i suoi “after beach party”, una delle maggiori attrazioni per trovare subito l’anima gemella o provare l’ebbrezza di sesso, spinelli e alcol senza confini. Chi ha desiderio di prolungare il fascino può mettere persino radici a buon mercato. Un commerciante di Nola si è comprato una casetta col giardino e viene a Hvar da sei anni. Altri italiani hanno le barche ancorate nei porticcioli dell’isola tutto l’anno per veleggiare d’estate tra gli arcipelaghi della Dalmazia. Posta su una millenaria via navigabile, la cittadina di Starigrad è la più antica d’Europa, adagiata in un’insenatura profonda e protetta, rifugio sicuro per i velisti. La sua costa e le molte baie nascoste ne fanno un vero paradiso per i naturalisti. Con 15 minuti di taxi-boat si raggiunge l’isoletta di Zecevo che ha spiagge ghiaiose all’ombra dei pini. Di fronte è situata la penisola Glavice, assai cara ai nudisti. Su questo lembo di terra ognuno può trovare il suo angolo tranquillo, lontano anni luce dai pregiudizi e dal formicaio delle spiagge intasate. Nelle vicinanze di Glavice, sulla costa, si trova il campeggio Nudist-Vrbovsko e, davanti al porto di Hvar, le Pakleni, dette anche Spalmadori, arcipelago di 21 isolette: Jerolim, Stipanska e Palmizana sono le spiagge preferite dai tanti Adamo ed Eva postmoderni. “Anche io sono stato a Jerolim, un’isoletta favolosa, - racconta Nicola, geometra di Salerno - mi sono messo nudo e non mi sono sentito per niente imbarazzato, anzi l’ho trovato molto liberatorio e rilassante”. Sotto le pinete di Zavala ci sono esotici pendici, lagune tranquille e spiagge per una scorpacciata di sesso all’aria aperta. Come resistere alla tentazione? Un giovane di Castellammare di Stabia sui trent’anni mi spiega che ci ha provato e ha fatto cilecca. Il motivo? Mentre tutti erano nudi, lui e la sua ragazza erano vestiti. Lei lo implorava: “Amore, fammi mettere almeno in topless, che mi vergogno a essere vestita”. E lui, testardo, ribatteva: “Ma tu sei pazza?”. Sul catamarano della Snav s’incrociano commenti e si fanno raffronti. Oltre a quello erotico, è il capitolo prezzi a tener banco: albergo a mezza pensione per una settimana 300 euro, una cena a base di pesce 15 euro, un taxi-boat 20 euro… Chi è stato nel piccolo centro di Hvar racconta di stradine lastricate di marmo e chiuse al traffico, di antiche taverne fatte di pietra viva, di locali notturni tra i più liberi e trasgressivi della Croazia. E non è tutto… “Avete mai visto un vip dal vivo? – dice ad alta voce il geometra salernitano – Che so: Claudia Schiffer, Banderas o Jack Nicholson? Io sì: la sera a passeggio per le stradine di Hvar…” Nei paesini che popolano l’isola (Vobroska, Humac, Starigrad, Hvar) arrivano dei e semidei: Niki Hilton e Paul Allen sono sbarcati dai loro megayacht transoceanici. E a Hvar si sono visti Bill Gates, Steven Spielberg, Valentino, Carolina di Monaco, Jack Nicholson… Crollato il socialismo, da questa parte dell’Adriatico hanno privatizzato tutto: alberghi, banche, industrie, televisioni. E’ possibile prendersi in affitto persino uno dei numerosi fari: a Struga, Susac, Palagruza, Plocica, Veli Rat... La cucina della Croazia è un altro argomento ricorrente, tra i vacanzieri. C’è chi racconta le grigliate di pesce, molluschi, crostacei e frutti di mare col risotto. Oppure le specialità a base di carne, il prosciutto crudo, e per finire i dolci, per la maggior parte a base di frutta mediterranea. Paprenjaci è quello tipico di Hvar, e poi le palacinke, una sorta di crepes arrotolate ripiene di marmellate, cioccolato o noci. Vista da qui, Napoli sembra un pianeta che gira in un’altra costellazione…
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