La Repubblica Ceca è candidata al titolo di "Svizzera dell`Europa
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La Repubblica Ceca è candidata al titolo di "Svizzera dell`Europa
La Repubblica Ceca è candidata al titolo di "Svizzera dell'Europa Orientale". La Repubblica Ceca ha ricevuto questo soprannome prestigioso dalla stazione televisiva americana CNBC dopo che, all'inizio di ottobre, l'agenzia Standard & Poor’s ha aumentato il rating della Repubblica Ceca di due punti a AA-. „Grazie a questi risultati la Repubblica Ceca ha superato in un colpo solo numerosi paesi della zona Euro compresa l'Italia,“ ha commentato il successo della Repubblica Ceca Ilona Monferini Mančíková, direttrice commerciale della società di developing e di investimento FIM Group che è operativa a Praga già da 16 anni. La Repubblica Ceca? Perché? I commentatori della CNBC fanno riferimento all'ambiente favorevole della Repubblica Ceca soprattutto per quegli investitori che cercano nell'Europa Centrale nuovi destinazioni sicure dato che proprio la Svizzera, visto il loro interesse, ha stabilito un tetto al rafforzamento del franco. La Repubblica Ceca può sostituire la Svizzera nella sua posizione di "porto sicuro" soprattutto in virtù del fatto che gode di un'economia forte e di una valuta stabile. La crescita economica della Repubblica Ceca supera quella di molti paesi dell'Unione Europea. Il rapporto del suo debito rispetto al prodotto interno lordo è di solo il 38%. Per questo la Repubblica Ceca non deve preoccuparsi troppo della crescita dei prezzi, differentemente da altri paesi dell'Europa Centrale ed Orientale. In agosto qui l'inflazione è scesa all'1,7 percento. Comunque, la CNBC sottolinea che per la Repubblica Ceca non deve essere necessariamente un vantaggio il fatto che gli investitori comincino a considerarla davvero come la Svizzera dell'Europa Orientale. Ciò significherebbe un rafforzamento della corona che potrebbe complicare la situazione di molte aziende che esportano; proprio quello che è accaduto in Svizzera. I risultati dell'economia locale si riflettono anche sul mercato immobiliare In modo relativamente ottimistico la "condizione" attuale dell'economia ceca si riflette anche sui singoli ambiti della vita, ad esempio sullo sviluppo del mercato immobiliare. In ottobre i media nazionali pubblicano le statistiche degli studi immobiliari, dello sviluppo e degli studi analitici secondo i quali da gennaio a settembre di quest'anno a Praga sono stati venduti 2.492 nuovi appartamenti, il che corrisponde quasi al totale dell'anno scorso. Soltanto durante il terzo trimestre nella capitale sono stati venduti 998 nuovi appartamenti, 200 in più rispetto a qualsiasi altro trimestre dalla metà del 2008. Per l'ultimo trimestre ci si aspetta il superamento del traguardo di 1.000 nuovi appartamenti. Secondo Ilona Monferini Mančíková la crescente domanda per gli appartamenti di proprietà è data, oltre che dalla già citata valutazione favorevole della Repubblica Ceca, anche da altri fattori: „Gioca un ruolo anche l'annunciato aumento dell'IVA sui prezzi delle case a partire dal gennaio del 2012 dal 10 al 14%. Le attività sul mercato hanno cominciato anche a liberarsi gradualmente grazie alla rinnovata crescita dei mutui immobiliare a seguito della diminuzione dei tassi di interesse.“ Il calo dei prezzi in Repubblica Ceca è più debole che all'estero Almeno questo è quanto si afferma nella Relazione sulla stabilità finanziaria della Banca Centrale Ceca (ČNB). Rispetto agli anni passati lo sviluppo dei prezzi degli immobili è stato differenziato nei vari paesi. In generale vale che la diminuzione dei prezzi degli immobili negli anni 2008–2009 è stata più marcata nei paesi che hanno registrato negli anni precedenti una maggiora crescita dei prezzi. Nella maggior parte di essi, comunque, ha luogo già una certa ripresa (negli USA i prezzi sono saliti dal loro minimo del 3,8%, in Gran Bretagna dell'8,5%, in Francia addirittura del 12,1%). Allo stesso modo hanno cominciato a crescere i prezzi anche nei paesi dove fino a questo momento la dinamica dei prezzi era stata relativamente debole (crescita dei prezzi su base annuale in Austria dell'8%, in Svezia del 6,7%). Al contrario la crescita locale dei prezzi degli appartamenti negli anni 2006-2008 (in rapporto all'ammontare del salario medio) è stata elevata, e questo fino alla fine del 2009. Il rischio di un ulteriore calo dei prezzi degli immobili (ad esempio negli USA, in Svezia oppure in Gran Bretagna) viene citato dalla Relazione di quest'anno sulla stabilità finanziaria globale del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Nell'ambito dell'UE uno sviluppo dei prezzi degli immobili simile a quello della Repubblica Ceca è stato registrato nell'ultimo anno ad esempio in Slovacchia (diminuzione su base annua nel 2010 del 2,1% e rispetto al massimo di oltre il 18%), in Bulgaria (5,6%, rispettivamente 33,3%), in Polonia (2,2%, rispettivamente 14,7%) oppure in Ungheria (3,5%, rispettivamente 13,9%). Nei paesi baltici i cali sono stati più marcati (all'incirca della metà). Anche l'anno prossimo gli appartamenti saranno ancora uno degli investimenti più ricercati! Se basiamo le stime sulla premessa della Banca Centrale Ceca e sulla sua già citata Relazione sulla stabilità finanziaria, possiamo attenderci per il prossimo anno, in relazione allo sviluppo del mercato del lavoro, anzitutto una leggere diminuzione, successivamente una stagnazione e in alcuni parti e località (soprattutto nella categoria degli appartamenti più piccoli e di quelli di lusso) una leggera crescita dei prezzi degli appartamenti. Non solo secondo la relazione della ČNB e i dati dell'Ufficio Statistico Ceco (ČSÚ) nella maggior parte delle regioni le entrate derivanti dalla locazione sono maggiori rispetto, per esempio, alle obbligazioni statali di lungo termine e, ad eccezione di alcuni località periferiche di Praga, sono anche più alte rispetto ai tassi di interesse dei mutui immobiliari. Dopo tre anni ciò apre il terreno alla possibilità di acquisti speculativi di immobili finanziati da mutui immobiliari. Nei prossimi anni le entrate dal canone di locazione molto probabilmente saranno influenzate dalla deregolamentazione del canone di locazione (questa deregolamentazione riguarderà in due anni all'incirca 700.000 appartamenti in locazione del totale di circa 900.000). Quindi non è possibile escludere un aumento dell'offerta di appartamenti con canone di locazione di mercato e una conseguente pressione verso la diminuzione del canone di locazione di mercato. D'altra parte però, la totale deregolamentazione di circa il 60% di appartamenti con canone di locazione regolamentato che ha avuto luogo a partire dall'1.1.2011 ha avuto fino a questo momento una ricaduta solo limitata sull'ammontare del canone di locazione regolato e di mercato. Ceny bytů - Praha (index, 2005 = 100) 165 155 index (2005 = 100) 145 135 125 115 105 95 čtvrtletí/rok Fonte: ČSÚ