Dossier - SGB-FSS
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Dossier - SGB-FSS
segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier I 150 anni della Gallaudet University Fino ai nostri giorni, la Gallaudet è la sola università di scienze umane per persone sorde al mondo. Pertanto, la Gallaudet è più di una scuola : Il suo nome simboleggia l’emancipazione dei sordi tramite l’istruzione. In questo dossier, vogliamo gettare uno sguardo alla movimentata storia di quest’istituzione unica nel suo genere. testo: Martina Raschle, foto: Gallaudet University, Gallaudet Archives, traduzione: Antonia D’Orio Thomas Hopkins Gallaudet N el 1864, il presidente degli Stati Uniti Abramo Lincoln irmò una legge che autorizzava l’Istituto Columbia (scuola per sordociechi) di Washington D.C. a conferire ai suoi studenti un diploma universitario. Questo documento aprì ai sordi la via alle formazioni accademiche – a condizione che fossero bianchi e maschi. Le donne sorde furono ammesse solo molti anni dopo, nel 1887. E bisognò attendere il 1954 per vedere diplomarsi il primo sordo afroamericano. UN POLITICO CON AMICI POTENTI Malgrado ciò, la legge sulle scuole superiori del 1864 ottenne un enorme suc- 4 cesso e consentì la creazione della prima scuola superiore per sordi al mondo. Il merito per tanto successo spetta ad Amos Kendall, fondatore della Columbia Institution. Quale ex ministro delle poste, Kendall intratteneva eccellenti relazioni con il mondo della politica e se ne servì per persuadere il presidente degli Stati Uniti e il Congresso della necessità di una scuola superiore per persone sorde. Kendall era convinto che i sordi possano raggiungere qualsiasi traguardo se istruiti con metodi d’insegnamento adeguati alla sordità. Egli condivideva questa convinzione con il giovane direttore della sua scuola, Edward Miner Gallaudet. Figlio di homas Hopkins Gallaudet, Edward Gallaudet aveva la pedagogia della sordità nel sangue. Suo padre aveva infatti fondato già nel 1817 la prima scuola per sordi in America, insieme all’insegnante sordo Laurent Clerc. L’AMERICA È PERDENTE AL CONGRESSO DI MILANO La deinizione di insegnamento adatto ai sordi era oggetto di animati dibattiti fra esperti (udenti) nel corso del 19° secolo. Il perno della questione era: insegnamento in lingua orale o lingua dei segni? Come suo padre, anche Edward Gallaudet viaggiò molto per conoscere e valutare i metodi d’insegnamento ai sordi praticati nei vari Paesi. L’uno e l’altro erano convinti dei vantaggi della lingua dei segni per le persone sorde. Per questo al “College” per sordi di Washington D.C. si decise d’impiegare una combinazione tra la lingua parlata e la lingua dei segni. Gallaudet padre e iglio difesero la loro convinzione anche al Congresso di Milano del 1880 durante il quale gli esperti vollero mettere ine alla lunga controversia sul metodo. Gli americani appartenevano purtroppo alla minoranza, la maggioranza dei partecipanti votò per il metodo oralista in virtù dell’ «incontestabile superiorità della lingua orale rispetto alla lingua dei segni». La conseguenza di questa decisione fu il divieto della lingua dei segni in tutte le scuole europee. CUSTODE DELLA LINGUA DEI SEGNI Dall’altra parte dell’Atlantico, le ripercussioni del Congresso di Milano furono meno gravi; si continuò a insegnare in lingua dei segni. Del resto, nel 1894 l’università dei sordi dimostrò pubblicamente da che parte stava, intitolando uicialmente l’istituzione a homas Hopkins Gallaudet, strenuo difensore della lingua dei segni. Le persone sorde e audiolese che aspiravano a un diploma di studi superiore erano sempre più numerose. Da allora, l’università Gallaudet è cresciuta considerevolmente e con lei l’oferta di attività: sono nate squadre sportive, un giornale studentesco, associazioni studentesche e club per studenti. Con l’istruzione è aumentata anche la iducia in se stessi, i sordi coltivano ormai la propria cultura e s’impegnano per i propri diritti. La Gallaudet ha formato numerose personalità la cui opinione veniva presa in seria considerazione dalla società americana. segni amo - ottobre/novembre 2014 Diplomandi 1869 MOVIMENTO DI PROTESTA Nel marzo 1988, appena due anni dopo che la Gallaudet ebbe ottenuto lo statuto uiciale di università, si levò un grido d’indignazione. Il comitato di curatori aveva nominato Elisabeth Zinser, e dunque l’unica candidata udente, quale primo presidente dell’università. Gli studenti, furibondi, volevano a tutti i costi una persona sorda alla testa dell’università. Alla ine di una settimana di proteste all’insegna dello slogan «Deaf President Now» (Presidente sordo subito), il comitato nominò il dottor Irving King Jordan come primo presidente sordo dell’università. Lo slogan «Deaf President Now» è rimasto ino ai nostri giorni un simbolo dell’emancipazione dei sordi. Le proteste ebbero efetti anche sul movimento svizzero dei sordi che, negli anni 80 del secolo scorso, insorse contro l’arbitrarietà e la «tutela» da parte degli specialisti udenti, rivendicando l’autodeterminazione dei sordi. IDENTITÀ : SORDO/A Questa presa di coscienza raforzò l’autostima dei sordi dell’Università Gallaudet e contribuì all’introduzione delle due nuove discipline «American Sign Language» e «Deaf Culture». I sordi si scoprirono ieri della propria identità, lingua e cultura e determinati a preservarle. Per questa ragione, nel 2006 scoppiarono nuove proteste alla Gallaudet : il comitato di curatori aveva nominato Jane Fernandes per succedere dossier Diplomandi 2014 al dottor King Jordan alla presidenza. Fernandes era cresciuta in un ambiente udente e imparato la lingua dei segni in età adulta. Era inoltre assai favorevole all’uso di apparecchi acustici e ad altri ausili tecnici. La sua nomina fu vissuta da molti studenti come una minaccia alla propria identità sorda. Le proteste ebbero per efetto che i curatori ritrattarono e nominarono Robert Davila come nuovo presidente. L’università Gallaudet dovrà quindi attendere ancora l’avvento di una presidente donna. Gli eventi hanno pertanto suscitato un ampio dibattito sull’inclusione, l’isolamento e il futuro della comunità sorda. Queste discussioni sono arrivate anche in Svizzera e hanno condotto in deinitiva ad una maggiore apertura della comunità sorda e all’elaborazione di nuove strategie per il futuro – come per esempio la via del bilinguismo. Cifre & fatti 1857: Amos Kendall fonda la “Columbia Institution for Instruction of the Deaf and the Dumb and the Blind” (Istituzione Columbia per l’istruzione dei sordi, dei muti e dei ciechi). 1864: Abramo Lincoln firma la legge sugli istituti d’insegnamento superiore 1869: La prima classe ufficiale ottiene il diploma 1880: Congresso di Milano. 1887: Le donne sono ammesse alla Gallaudet 1894: L’istituto nazionale dei sordi cambia il nome in College Gallaudet 1952: La segregazione razziale è abolita sul campus, ma permane in classe 1954: Il primo studente afroamericano si diploma. 1960: La Gallaudet ammette i sordi ai corsi d’insegnamento 1965: R. Orin Cornett inventa alla Gallaudet il „linguaggio parlato completato“ («Cued Speech» in inglese). 1972: La Gallaudet crea centri di formazione in tutta l’America. 1986: La Gallaudet ottiene ufficialmente lo statuto universitario. 1988: Movimento di protesta «Deaf President Now». 1989: Primo festival «Deaf Way» 1993: Ufficializzazione delle discipline «Deaf Studies» e «American Sign Language» 2002: Secondo festival «Deaf Way» 2006: Proteste degli studenti e dibattiti sulla cultura dei sordi, comunità sorda e sull’inclusione/esclusione 5 segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier Con la Gallaudet qualsiasi obiettivo è possibile Carol Erting dallo scorso luglio è rettore della Gallaudet University. Sono ormai decenni che fa parte della «famiglia Gallaudet», i suoi ambiti di competenza sono l’educazione bilingue precoce e la cultura dei sordi. Nell’intervista per il nostro dossier, Carol Erting spiega come il bilinguismo consenta alle persone sorde e audiolese di ottenere successi accademici. intervista: Martina Raschle, foto: Gallaudet University, traduzione: Antonia D’Orio dirigenziale e sviluppare la propria personalità, ad esempio in seno alle rappresentanze studentesche, nelle varie squadre sportive, partecipando alle produzioni teatrali o alla redazione del giornale studentesco. All’infuori della Gallaudet University come si presenta la situazione delle persone sorde e audiolese in materia di formazione? Dr. Carol J. Erting, rettore della Gallaudet University. Negli Stati Uniti i bambini sordi frequentano o una scuola per sordi oppure la scuola pubblica. Diverse leggi proteggono il diritto all’istruzione e alla formazione delle persone sorde, tra le altre la legge sull’istruzione dei disabili del 1975 (IDEA). Prima di questa legge, molti bambini disabili non avevano accesso all’istruzione. Nel 1990 fu adottata la legge sugli americani con disabilità (ADA) che protegge le persone disabili da discriminazione in ambiti quali il lavoro, l’accesso agli enti pubblici, ai mezzi di trasporto e alle telecomunicazioni. Inoltre, essa dispone che gli studenti sordi e audiolesi abbiano accesso ad interpreti di lingua dei segni durante l’intero percorso scolastico, dalla prima classe ino alla laurea. Alla Gallaudet University studiano persone sorde e audiolese provenienti da più di 30 nazioni. Come si spiega l’internazionalità di quest’ università? si ofre qui la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, che non potranno fare in nessun altro luogo al mondo. Di quale esperienza si tratta? E come giudica l’istruzione delle persone sorde e audiolese in altri Stati del mondo? La Gallaudet è l’unica università umanistica (di scienze umane) al mondo a concedere pieno accesso agli studenti sordi e audiolesi. La formazione è bilingue e orientata al visivo. Inoltre, agli studenti Alla Gallaudet regna un ambiente paritario, non ci sono limiti a quanto uno studente può raggiungere. Egli può cercare l’eccellenza accademica nella propria disciplina, ma anche fare esperienza a livello La situazione varia da un Paese all’altro. Purtroppo, ci sono ancora troppi posti in cui i sordi subiscono ingiustizie e costante mancanza di opportunità. Questo stato di cose sembra cambiare lentamente in 6 segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier quanto sempre più nazioni aderiscono alla Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili – gli Stati Uniti purtroppo non l’hanno ancora ratiicata. Il nostro obiettivo è di accrescere ovunque al mondo le opportunità per le persone sorde e far conoscere l’Università Gallaudet quale luogo ospitale, inclusivo e bilingue. Cosa distingue un ambiente bilingue? Il nostro ambiente educativo segue i principi di «accessibilità», «inclusione», «discorso accademico», «risorse sociali e culturali». Per accessibilità intendiamo la comunicazione visiva diretta in tutte le situazioni accademiche. L’impiego di due lingue accessibili visualmente – ASL e inglese scritto – consente a tutti gli studenti della Gallaudet di comunicare in modo diretto ed eiciente. Inclusione signiica che accogliamo tutti gli studenti intellettualmente idonei, indipendentemente dalla lingua e formazione di provenienza, e li aiutiamo a sviluppare le loro competenze comunicative – in lingua dei segni, scritta e orale. Il bilinguismo favorisce eicacemente il discorso accademico perché aumenta la lessibilità cognitiva e l’utilizzo consapevole della lingua. Oltre ai vantaggi cognitivi, il bilinguismo è propizio allo sviluppo personale perché consente un maggior coinvolgimento sociale e culturale. Inine, il bilinguismo alla Gallaudet conduce fuori dall’isolamento e ampliica il raggio dell’esperienza studentesca. La lingua dei segni facilita l’accesso alla comunità mondiale dei sordi e allarga gli orizzonti su di una coscienza più globale. All’Università Gallaudet, il bilinguismo non solo è vissuto, ma è anche oggetto di ricerche scientifiche. Con quali risultati? Nel corso degli ultimi decenni abbiamo attrezzato la Gallaudet di due laboratori di ricerca. Gli studi che vi abbiamo condotto svelano afascinanti aspetti del bilinguismo precoce quali, per esempio, lo sviluppo di maggiori capacità cognitive e linguistiche che facilitano considerevolmente la lettura e la comprensione dei testi scritti. Applicando nuove tecniche, siamo in grado di provare e interpretare La comunicazione visiva fa sì che l’istruzione diventi accessibile anche alle persone sorde e audiolese. scientiicamente i vantaggi che tutti i bambini, non solo i bimbi sordi e audiolesi, traggono dall’acquisizione precoce di più di una lingua. Nell’ambito delle neuroscienze, la Gallaudet svolge un ruolo di pioniere. I nostri studenti imparano ad applicare le conoscenze scientiiche acquisite in ambito educativo e sociale. Congresso, la federazione nazionale dei sordi, il Museo di storia americana, la Casa bianca, per la sanità pubblica e così via. Da parte nostra incoraggiamo vivamente gli studenti ad acquisire esperienza professionale nella nostra capitale in vista della loro carriera e per mettere in pratica le loro capacità e passioni. «IL BILINGUISMO SCONFIGGE L‘ISOLAMENTO.» Negli Stati Uniti, la Gallaudet offre da 150 anni l’accesso alle formazioni superiori ai sordi. Qual‘è la chiave di questo successo? La Gallaudet s’impegna a preparare gli studenti ad una carriera nell’attuale società perfezionista. Per i sordi però, la realtà sul mercato del lavoro è spesso diversa. Come giudica le opportunità dei suoi studenti dopo la laurea? La legge tutela gli americani sordi contro la discriminazione sul posto di lavoro. I dipendenti sordi hanno diritto a un’infrastruttura che consenta loro di svolgere la loro attività con successo. Un vantaggio prezioso della Gallaudet è la sua ubicazione - Washington D.C. La città ofre agli studenti innumerevoli possibilità di tirocinio, per esempio presso il Congresso o in uno dei numerosi enti federali. Gli studenti della Gallaudet efettuano uno stage o lavorano per l’FBI, per il isco, o ancora per il ministero dell’economia o della difesa, per la biblioteca del La lunga vita della Gallaudet deve essere attribuita ad una leadership visionaria, ad un corpo docente innovativo e impegnato, a studenti, collaboratori ed ex alunni. Non siamo solo un’istituzione accademica, ma anche una famiglia profondamente legata alle nostre comunità nazionali e internazionali. Da 150 anni ormai la nostra università si fa carico dei bisogni degli studenti. Questi bisogni sono in costante cambiamento. Esigiamo molto dai nostri studenti, ma contemporaneamente ofriamo loro tutto il sostegno necessario. In questo modo assicuriamo la loro preparazione al mondo del lavoro o della ricerca e dell’insegnamento. Molte università hanno un proprio motto. Quale potrebbe essere il motto dell’Università Gallaudet? Il detto più signiicativo è forse quello del nostro primo presidente sordo , il dottor Irving King Jordan: «I sordi possono fare tutto tranne udire. » 7 segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier Ritorno a Gallaudet In occasione dei festeggiamenti organizzati per i 150 anni dell’Università di Gallaudet e dei 125 anni dell’associazione degli ex studenti (Alumni), Donald Shelton è ritornato nel campus che lo aveva visto studente tra il 1975 e il 1980. Abbiamo raccolto le sue impressioni e il racconto in merito a questa festa lunga cinque giorni. testo: Sandrine Burger, foto: Chantal e Donald Shelton, traduzione: Emilia Pennella UN LUOGO TRASFORMATO Fais-mois signe ha incontrato Donald Shelton, un sordo della regione del Lemano, che aveva studiato biologia alla Gallaudet tra il 1975 e il 1980. Ritornare in questo campus, quasi 35 anni dopo aver conseguito il diploma, è stata una bella esperienza per Donald Shelton. Una volta sul posto, egli è stato felice di ritrovare alcuni dei suoi ex compagni, ma ciò che più l’ha impressionato è il livello di sviluppo che ha raggiunto nel corso degli ultimi anni non solo l’Università, ma anche il suo campus e tutto l’ambiente circostante. D opo l’inaugurazione del suo museo, che ha avuto luogo lo scorso 8 aprile, il grande giubileo dei 150 anni dell’Università di Gallaudet si è tenuto dal 9 al 13 luglio 2014, in concomitanza con i 125 anni dell’associazione degli ex studenti (Alumni). All’incirca 1200 persone, tra le quali numerosi ex allievi, hanno colto l’occasione per partecipare alle diverse conferenze, visite e serate di festa organizzate nel campus. Probabilmente molti più sordi avrebbero desiderato prendere parte a quest’evento, ma l’università non ha potuto accettare altre iscrizioni … 8 L’ultima volta che Donald Shelton era stato alla Gallaudet correva l’anno 2002. In dodici anni l’Università ha vissuto una vera e propria trasformazione, che si respira dal primo momento in cui si mette piede nei dintorni del campus. In efetti, il quartiere nel quale è immersa l’Università è stato per lungo tempo un luogo trascurato, ma ora sta vivendo una grande rivalutazione. Oltre ai numerosi appartamenti di lusso che vengono ediicati ogni giorno, e che permetteranno al personale della Gallaudet di abitare in zona (attualmente il personale vive lontano dall’università), la strada nei pressi dell’entrata principale è diventata molto animata, con negozi e ristoranti, dove il personale addetto è sordo oppure par- ticolarmente sensibile alla sordità e con buone basi di lingua dei segni. Il campus della Gallaudet stesso è molto cambiato con la costruzione di nuovi ediici e il rinnovo d’installazioni sportive (allo stesso livello di quelle presenti in altre università americane). Un’evoluzione che, beninteso, è stata fatta nel rispetto di un’architettura adatta ai sordi e ai loro bisogni, come, ad esempio, gli ascensori vetrati o la cura particolare prestata alla qualità delle luci. L’UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE Le nuove tecnologie hanno deinitivamente fatto irruzione nel campus della Gallaudet. Infatti, tutti i libri della biblioteca, per esempio, sono stati digitalizzati e sono quindi a disposizione degli allievi da qualsiasi posto essi li richiedano. In classe i corsi sono in gran parte ilmati e registrati da due telecamere (una rivolta verso il professore, l’altra sugli allievi), il che permette agli alunni assenti di seguire l’insegnamento a distanza via Internet. Le registrazioni videoilmate sono state introdotte pure per lo svolgimento dei compiti a casa. In efetti, da qualche tempo non si fanno più per iscritto! Ogni allievo si ilma e in seguito invia il ilmato al suo insegnante, che corregge la materia e, allo stesso tempo, la lingua dei segni. STUDENTI DI SPICCO Che alcuni professori debbano correggere la lingua dei segni degli allievi può destare segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier desiderosi di seguire un certo tipo di specializzazione in una sede speciica. D’altra parte, le istituzioni della regione non esitano a collaborare con la Gallaudet per realizzare alcuni studi come, ad esempio, quel comune che ha avuto bisogno di analizzare le acque di un iume e ha dato mandato e sovvenzionato a tale scopo una classe di studenti di biologia. Meglio ancora: alcuni senatori sono pronti ad accettare gli studenti della Gallaudet per uno stage nei loro uici (ad esempio, Ted Kennedy e Hillary Clinton) oppure alcune aziende possono approittare di una tale collaborazione per trovare futuri impiegati altamente qualiicati. Tutti questi cambiamenti sono stati festeggiati e valorizzati dal 9 al 13 luglio e rispecchiano il tema afrontato in diversi workshop e conferenze organizzati durante le celebrazioni dei 150 anni dell’Università di Gallaudet: «Il passato, il presente e il futuro». Le animazioni legate al presente hanno invece voluto mostrare le diversità della comunità sorda attuale, comprese quelle che caratterizzano il campus della Gallaudet. In efetti, anche se per lunghi anni gli studenti sono stati essenzialmente bianchi e piuttosto benestanti, l’università ha in seguito dimostrato una certa apertura, accogliendo varie minoranze. Pertanto, in occasione dei festeggiamenti, diversi rappresentanti di tali minoranze hanno preso la parola: una donna americana di origine messicana ha ricordato la diversità che caratterizza la società americana, una giapponese si è espressa in rappresentanza dei numerosi stranieri che studiano alla Gallaudet e, inine, c’è stato l’intervento di un transessuale. Gli eventi legati al passato hanno rilevato soprattutto il ruolo esemplare svolto dai primi studenti e professori che, oltre a dedicarsi allo studio, si sono battuti per migliorare la condizione dei sordi. Tra le quindici personalità riconosciute come «leader visionari», possiamo citare, ad esempio, Andrew Forster (diplomato nel 1954). È stato il primo afro-americano Le conferenze dedicate al tema del futuro erano ampiamente incentrate sul recente avvento delle nuove tecnologie e, soprattutto, sulla loro possibile evoluzione futura. Infatti, in questo campo la Gallaudet si distingue in modo particolare e la sua infrastruttura in fatto di tecnologie è una delle migliori tra tutte le università americane. PASSATO, PRESENTE, FUTURO sorpresa, ma il fatto è che gli studenti stessi sono cambiati. In passato, i corsi della Gallaudet erano essenzialmente frequentati da sordi che si esprimevano in lingua dei segni, dunque si trattava dell’afermazione della loro identità: una scelta chiara di restare nel proprio ambiente sordo. Ora, invece, circa l’ottanta percento degli studenti è rappresentato da sordi che vengono alla Gallaudet in seguito ad un percorso scolastico integrativo. Per loro raggiungere un buon livello di lingua dei segni è una sida. Allo scopo di sostenerli, i professori correggono dunque la lingua dei segni di ognuno di loro. Oltre ai corsi intensivi vi è la possibilità di richiedere che un collaboratore dell’Università trascriva in aula l’intera lezione, compresi gli interventi degli studenti, e distribuisca a quest’ultimi il testo dattiloscritto. ad aver ottenuto il diploma e ad aver successivamente creato più di 30 scuole per sordi in Africa. Oppure Agatha Tiegel Hanson (diplomata nel 1893), fondatrice e prima presidente di un club di studentesse sorde americane. Anche se gli studenti arrivano alla Gallaudet con un livello di lingua dei segni inferiore rispetto a quanto avveniva alcuni anni fa - spiegabile con il processo d’integrazione -, bisogna rilevare che il livello dei corsi e delle conoscenze è molto evoluto – così ha tenuto a precisare Donald Shelton. Ne è prova la collaborazione tra la Gallaudet e dodici altre università della regione di Washington, volta alla realizzazione di progetti comuni o all’apertura dei campus di questi istituti partner agli studenti della Gallaudet, 9 segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier Un ambizioso progetto di università europea per sordi La Gallaudet è l’unica università al mondo, dove i corsi hanno luogo interamente in lingua dei segni. Poiché vi sono numerosi sordi desiderosi di formarsi a un livello superiore, è nata un’associazione che ha come obiettivo quello di creare un’università per sordi in Europa entro i prossimi 10 anni. testo: Sandrine Burger, illustrazione: Frédérik Vauthey, traduzione: Emilia Pennella; adattamento: Catia De Ronzis L ’unica università al mondo a proporre lezioni esclusivamente in lingua dei segni, la Gallaudet a Washington D.C., accoglie circa 2000 studenti l’anno. Se si confronta questa cifra con i 70 milioni di sordi che si contano nel mondo - secondo le stime della Federazione mondiale dei sordi -, si capisce rapidamente che siamo di fronte ad una grande lacuna in termini di istituti d’insegnamento superiore con un’adeguata oferta di corsi in lingua dei segni. UN PROGETTO EUROPEO In seguito a questa constatazione, il 23 marzo 2011 un gruppo di appassionati ha creato l’associazione “Università europea dei sordi (European Deaf University)” a Berlino, sotto la direzione del dottor Ingo Barth (primo sordo ad avere ottenuto un dottorato in chimica in Germania). L’obiettivo di quest’associazione è chiaramente quello di gettare le basi per creare entro i prossimi 10 anni un’università europea, privata o pubblica, per studenti che si esprimono in lingua dei segni. UN PROGETTO APERTO Totalmente aperta sulla futura ubicazione di questa European Deaf University, l’associazione auspica tuttavia che possa accogliere studenti e professori di tutta Europa, o addirittura provenienti da altri continenti. Con l’obiettivo di evitare una sorta di ghetto per sordi, l’associazione vuole dimostrarsi di vedute aperte ed è pronta ad accogliere professori e studenti udenti. La sola condizione per la loro ammissione sarà evidentemente quella di accettare d’impartire le lezioni in 10 lingua dei segni (internazionale o equivalente). Naturalmente, per coloro (sordi o udenti) che non padroneggiano ancora la lingua dei segni, sarebbe previsto un anno preparatorio di corsi intensivi. LE BASI DEL PROGETTO Anche se il progetto può sembrare molto ambizioso e un po’ folle, esso si basa su concetti politici molto seri: 1. l’annullamento delle risoluzioni del Congresso di Milano del 1880 grazie a quelle emanate dal Congresso internazionale sull’educazione dei sordi (ICED) di Vancouver nel 2010; 2. il fatto che sempre più Paesi europei riconoscano uicialmente la lingua dei segni o la riconoscano indirettamente attraverso il diritto all’interpretariato e all’educazione speciica per i sordi; 3. il diritto all’inclusione e a un’educazione adeguata a tutti i livelli, due elementi garantiti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, irmata da tutti gli Stati europei. Prossima tappa per i fautori del progetto dell’Università per sordi in Europa: la 7a Conferenza internazionale degli universitari e ricercatori sordi, che si terrà a Leuven, in Belgio, dal 5 al 7 febbraio 2015. Nell’ambito di un laboratorio organizzato durante la conferenza, si discuterà della fattibilità di questo progetto e del futuro degli studenti sordi a livello universitario. segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier L’impatto ticinese con la Gallaudet University Nel 1995, un gruppo di 24 ticinesi tra sordi ed udenti si recò negli Stati Uniti per visitare la Gallaudet University. A quasi vent’anni da quell’indimenticabile esperienza, Ivana Galfetti Massucco ripercorre con noi le emozioni provate in quei giorni. testo e foto: Ivana Galfetti Massucco; redazione: Catia De Ronzis alla lingua dei segni, bensì a tutta la cultura sorda, aumentando così la tolleranza e l’accettazione a livello sociale. RITORNO A CASA U n bel giorno, l’allora Centro per persone audiolese di Massagno decise di ofrire ai suoi utenti un viaggio di studio oltreoceano. Per i sordi di quel gruppo, fu indubbiamente l’occasione giusta per allargare i propri orizzonti e immergersi in una realtà completamente diversa da quella ticinese. prendendo nota dei vari corsi di master e di specializzazione. Un’oferta formativa sbalorditiva per i visitatori della Svizzera italiana, che potettero così lustrarsi gli occhi, come si suol dire! L’ACCOGLIENZA ED IL PRIMO Toccare con mano una realtà migliore della propria può essere sicuramente stimolante. Ma la prima reazione di fronte ad una tale rivelazione è spesso quella dettata dalla frustrazione, perché ci si rende improvvisamente conto di quante cose risultano precluse dall’altra parte della barricata. Avere un’università che si avvale della lingua dei segni come lingua d’insegnamento, infatti, non è un bene solo a livello prettamente formativo, bensì ha ricadute signicative anche sulle possibilità professionali. Infatti, è soltanto con un titolo di studio superiore che si può ambire alla professione di avvocato, di medico, di architetto, ecc. Senza contare il fatto che, una tale università, dona visibilità non solo IMPATTO La comitiva fu accolta all’epoca dal primo presidente sordo della Gallaudet University, ovvero dal dottor Irving King Jordan. Il fatto che un sordo potesse ricoprire una carica così importante all’interno di un’istituzione universitaria servì da primo esempio per toccare con mano le diferenze tra la realtà ticinese e quella americana. LUSTRARSI GLI OCCHI Il gruppo ticinese visitò l’intero campus, percorrendo i corridoi delle varie facoltà e STIMOLANTE E FRUSTRANTE ALLO STESSO TEMPO Anche se di solito si usa dire «casa dolce casa», in questo caso è più giusto dire che il ritorno in patria è stato di puro risveglio. I sordi si sono resi conto come non mai di quanto fosse necessario smuovere le acque a favore delle persone sorde. In efetti, qualcosa si mosse in da quasi subito, perché nel giro di cinque anni venne poi fondata la Federazione Svizzera dei Sordi della Svizzera Italiana (FSS-RI). L’esempio americano non era eguagliabile in così poco tempo, ma con la FSS-RI il Ticino si avvicinò un po’ di più alle strutture presenti nella Svizzera tedesca e nella Svizzera francese, migliorando così almeno il confronto a livello nazionale, che inine sfociò nella nota nazionalizzazione della SGB-FSS. Ma questa è un’altra storia! Ringraziamento Per inire, Ivana Galfetti Massucco coglie l’occasione per ringraziare di cuore tutti gli accompagnatori (udenti) dell’epoca, nominatamente Alessandra Degli Espositi (Motta), Daniela Ghiggia, Stefano Motta, Enrico Matasci, Paolo Rimoldi, Romana Manzoni (Agliati) e Gaby Lüthi, quest’ultime due in qualità d’interpreti. Un ringraziamento molto sentito, perché è sempre bello poter dire : «Io c’ero!» 11 segni amo - ottobre/novembre 2014 dossier Le testimonianze dalla Svizzera tedesca Nella Svizzera tedesca ci sono alcune persone sorde che hanno frequentato la Gallaudet. Ecco un riassunto delle loro testimonianze per finire in bellezza questo dossier! interviste: Martina Raschle; foto: per gentile concessione; traduzione: Catia De Ronzis BEAT KLEEB «Il periodo all’Università Gallaudet è stato uno shock culturale per me. In Svizzera, le persone sorde venivano controllate e poste sotto tutela da parte del personale specializzato. Il messaggio era: Tu sei sordo e perciò non puoi… Più tardi, il presidente sordo della Gallaudet, ha formulato la situazione nel modo seguente: I sordi possono fare tutto, tranne udire. In America mi hanno detto: Hai due mani, perché non le usi? In quanto sordo oralista, mi ci sono voluti mesi ino a che ho imparato la lingua dei segni abbastanza bene da poter frequentare il sistema scolastico. Alla Gallaudet, per la prima volta in vita mia, ho visto delle persone sorde insegnare a livello accademico, ho incontrato i primi interpreti professionisti, ho guardato i primi ilm con i sottotitoli per i sordi, ho ammirato i primi telefoni scriventi e ho ascoltato musica ad altissimo volume ai concerti per sordi. La lunga esperienza della Gallaudet, mostra come i sordi possano efettivamente fare tutto, tranne sentire.» 12 GABRIELA UHL «Nel 1989 stavo facendo un giro del mondo e mi recai alle olimpiadi estive per sordi in Nuova Zelanda. Lì incontrai parecchi sordi e venni per la prima volta a conoscenza della Gallaudet. Il mio sogno è sempre stato quello di studiare! Alla Gallaudet University ho vissuto in pieno la cultura sorda e la lingua dei segni. L’accessibilità data ai sordi mi ha molto stupita. La Gallaudet dà ad ogni persona sorda la possibilità di sviluppare le proprie capacità a livello di gestione aziendale o anche in altri ambiti. Queste competenze vengono poi sfruttate dalle persone sorde nei loro Paesi di provenienza.» PATRICIA «PATTY» SHORESHERMANN «Il governo canadese mi ha mandato alla Gallaudet, perché in Canada non c’era questa possibilità per i sordi. Ero molto felice di poter studiare a Washington D.C. Durante lo studio ho fatto un praticantato e raccolto le mie prime esperienze professionali come insegnante. Ovviamente, l’insegnamento avveniva con l’ausilio di un’interprete di lingua dei segni, una modalità assolutamente nuova. Molte sono state le esperienze intense al campus della Gallaudet, il che mi ha permesso di instaurare numerosi contatti che ancora oggi mi sono utili per il mio lavoro.» NICOLE LUBART «In un primo momento, alla Gallaudet volevo studiare soltanto la lingua inglese e la ASL. Volevo fare le esperienze necessarie per capire meglio la mia identità di persona sorda. In seguito ho deciso di fare alla Gallaudet anche lo studio per diventare insegnante sportiva. Il periodo alla Gallaudet mi ha raforzata, ma anche lì ho avuto i miei alti e bassi. Lo studio era più duro di quanto mi fossi immaginata. Da me si pretendeva una grande autonomia. Ciononostante ho raggiunto il mio obiettivo. La Gallaudet rappresenta per me un bel ricordo, da serbare per tutta la vita.»