Dossier - SGB-FSS

Transcript

Dossier - SGB-FSS
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
I 150 anni della Gallaudet
University
Fino ai nostri giorni, la Gallaudet è la sola università di scienze umane per persone sorde
al mondo. Pertanto, la Gallaudet è più di una scuola : Il suo nome simboleggia l’emancipazione dei sordi tramite l’istruzione. In questo dossier, vogliamo gettare uno sguardo alla
movimentata storia di quest’istituzione unica nel suo genere.
testo: Martina Raschle, foto: Gallaudet University, Gallaudet Archives, traduzione: Antonia D’Orio
Thomas Hopkins Gallaudet
N
el 1864, il presidente degli Stati
Uniti Abramo Lincoln irmò
una legge che autorizzava l’Istituto Columbia (scuola per sordociechi) di
Washington D.C. a conferire ai suoi studenti un diploma universitario. Questo
documento aprì ai sordi la via alle formazioni accademiche – a condizione che
fossero bianchi e maschi. Le donne sorde
furono ammesse solo molti anni dopo,
nel 1887. E bisognò attendere il 1954 per
vedere diplomarsi il primo sordo afroamericano.
UN POLITICO CON AMICI POTENTI
Malgrado ciò, la legge sulle scuole superiori del 1864 ottenne un enorme suc-
4
cesso e consentì la creazione della prima
scuola superiore per sordi al mondo.
Il merito per tanto successo spetta ad
Amos Kendall, fondatore della Columbia
Institution. Quale ex ministro delle poste, Kendall intratteneva eccellenti relazioni con il mondo della politica e se ne
servì per persuadere il presidente degli
Stati Uniti e il Congresso della necessità
di una scuola superiore per persone sorde.
Kendall era convinto che i sordi possano
raggiungere qualsiasi traguardo se istruiti
con metodi d’insegnamento adeguati alla
sordità. Egli condivideva questa convinzione con il giovane direttore della sua
scuola, Edward Miner Gallaudet. Figlio
di homas Hopkins Gallaudet, Edward
Gallaudet aveva la pedagogia della sordità
nel sangue. Suo padre aveva infatti fondato già nel 1817 la prima scuola per sordi
in America, insieme all’insegnante sordo
Laurent Clerc.
L’AMERICA È PERDENTE AL
CONGRESSO DI MILANO
La deinizione di insegnamento adatto ai
sordi era oggetto di animati dibattiti fra
esperti (udenti) nel corso del 19° secolo. Il
perno della questione era: insegnamento
in lingua orale o lingua dei segni? Come
suo padre, anche Edward Gallaudet viaggiò molto per conoscere e valutare i metodi d’insegnamento ai sordi praticati nei
vari Paesi. L’uno e l’altro erano convinti
dei vantaggi della lingua dei segni per le
persone sorde. Per questo al “College” per
sordi di Washington D.C. si decise d’impiegare una combinazione tra la lingua
parlata e la lingua dei segni. Gallaudet
padre e iglio difesero la loro convinzione
anche al Congresso di Milano del 1880
durante il quale gli esperti vollero mettere
ine alla lunga controversia sul metodo.
Gli americani appartenevano purtroppo
alla minoranza, la maggioranza dei partecipanti votò per il metodo oralista in
virtù dell’ «incontestabile superiorità
della lingua orale rispetto alla lingua dei
segni». La conseguenza di questa decisione fu il divieto della lingua dei segni in
tutte le scuole europee.
CUSTODE DELLA LINGUA DEI
SEGNI
Dall’altra parte dell’Atlantico, le ripercussioni del Congresso di Milano furono
meno gravi; si continuò a insegnare in
lingua dei segni. Del resto, nel 1894 l’università dei sordi dimostrò pubblicamente
da che parte stava, intitolando uicialmente l’istituzione a homas Hopkins
Gallaudet, strenuo difensore della lingua
dei segni. Le persone sorde e audiolese che
aspiravano a un diploma di studi superiore
erano sempre più numerose. Da allora,
l’università Gallaudet è cresciuta considerevolmente e con lei l’oferta di attività:
sono nate squadre sportive, un giornale
studentesco, associazioni studentesche e
club per studenti. Con l’istruzione è aumentata anche la iducia in se stessi, i sordi
coltivano ormai la propria cultura e s’impegnano per i propri diritti. La Gallaudet
ha formato numerose personalità la cui
opinione veniva presa in seria considerazione dalla società americana.
segni amo - ottobre/novembre 2014
Diplomandi 1869
MOVIMENTO DI PROTESTA
Nel marzo 1988, appena due anni dopo
che la Gallaudet ebbe ottenuto lo statuto uiciale di università, si levò un
grido d’indignazione. Il comitato di curatori aveva nominato Elisabeth Zinser,
e dunque l’unica candidata udente, quale
primo presidente dell’università. Gli
studenti, furibondi, volevano a tutti i
costi una persona sorda alla testa dell’università. Alla ine di una settimana di
proteste all’insegna dello slogan «Deaf
President Now» (Presidente sordo subito), il comitato nominò il dottor Irving
King Jordan come primo presidente
sordo dell’università. Lo slogan «Deaf
President Now» è rimasto ino ai nostri
giorni un simbolo dell’emancipazione
dei sordi. Le proteste ebbero efetti anche
sul movimento svizzero dei sordi che, negli anni 80 del secolo scorso, insorse contro l’arbitrarietà e la «tutela» da parte
degli specialisti udenti, rivendicando
l’autodeterminazione dei sordi.
IDENTITÀ : SORDO/A
Questa presa di coscienza raforzò
l’autostima dei sordi dell’Università
Gallaudet e contribuì all’introduzione
delle due nuove discipline «American
Sign Language» e «Deaf Culture».
I sordi si scoprirono ieri della propria
identità, lingua e cultura e determinati
a preservarle. Per questa ragione, nel
2006 scoppiarono nuove proteste alla
Gallaudet : il comitato di curatori aveva
nominato Jane Fernandes per succedere
dossier
Diplomandi 2014
al dottor King Jordan alla presidenza.
Fernandes era cresciuta in un ambiente
udente e imparato la lingua dei segni in
età adulta. Era inoltre assai favorevole
all’uso di apparecchi acustici e ad altri
ausili tecnici. La sua nomina fu vissuta
da molti studenti come una minaccia
alla propria identità sorda. Le proteste
ebbero per efetto che i curatori ritrattarono e nominarono Robert Davila come
nuovo presidente. L’università Gallaudet
dovrà quindi attendere ancora l’avvento
di una presidente donna. Gli eventi
hanno pertanto suscitato un ampio dibattito sull’inclusione, l’isolamento e il
futuro della comunità sorda. Queste discussioni sono arrivate anche in Svizzera
e hanno condotto in deinitiva ad una
maggiore apertura della comunità sorda
e all’elaborazione di nuove strategie per
il futuro – come per esempio la via del
bilinguismo. 
Cifre & fatti
1857: Amos Kendall fonda la “Columbia Institution for Instruction of the Deaf
and the Dumb and the Blind” (Istituzione Columbia per l’istruzione dei
sordi, dei muti e dei ciechi).
1864: Abramo Lincoln firma la legge sugli istituti d’insegnamento superiore
1869: La prima classe ufficiale ottiene il diploma
1880: Congresso di Milano.
1887: Le donne sono ammesse alla Gallaudet
1894: L’istituto nazionale dei sordi cambia il nome in College Gallaudet
1952: La segregazione razziale è abolita sul campus, ma permane in classe
1954: Il primo studente afroamericano si diploma.
1960: La Gallaudet ammette i sordi ai corsi d’insegnamento
1965: R. Orin Cornett inventa alla Gallaudet il „linguaggio parlato completato“ («Cued Speech» in inglese).
1972: La Gallaudet crea centri di formazione in tutta l’America.
1986: La Gallaudet ottiene ufficialmente lo statuto universitario.
1988: Movimento di protesta «Deaf President Now».
1989: Primo festival «Deaf Way»
1993: Ufficializzazione delle discipline «Deaf Studies» e «American Sign
Language»
2002: Secondo festival «Deaf Way»
2006: Proteste degli studenti e dibattiti sulla cultura dei sordi, comunità
sorda e sull’inclusione/esclusione
5
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
Con la Gallaudet qualsiasi
obiettivo è possibile
Carol Erting dallo scorso luglio è rettore della Gallaudet University. Sono ormai decenni
che fa parte della «famiglia Gallaudet», i suoi ambiti di competenza sono l’educazione bilingue precoce e la cultura dei sordi. Nell’intervista per il nostro dossier, Carol Erting spiega
come il bilinguismo consenta alle persone sorde e audiolese di ottenere successi accademici. intervista: Martina Raschle, foto: Gallaudet University, traduzione: Antonia D’Orio
dirigenziale e sviluppare la propria personalità, ad esempio in seno alle rappresentanze studentesche, nelle varie squadre
sportive, partecipando alle produzioni
teatrali o alla redazione del giornale studentesco.
All’infuori della Gallaudet University
come si presenta la situazione delle
persone sorde e audiolese in materia
di formazione?
Dr. Carol J. Erting, rettore della Gallaudet University.
Negli Stati Uniti i bambini sordi frequentano o una scuola per sordi oppure
la scuola pubblica. Diverse leggi proteggono il diritto all’istruzione e alla formazione delle persone sorde, tra le altre
la legge sull’istruzione dei disabili del
1975 (IDEA). Prima di questa legge,
molti bambini disabili non avevano accesso all’istruzione. Nel 1990 fu adottata
la legge sugli americani con disabilità
(ADA) che protegge le persone disabili da
discriminazione in ambiti quali il lavoro,
l’accesso agli enti pubblici, ai mezzi di trasporto e alle telecomunicazioni. Inoltre,
essa dispone che gli studenti sordi e audiolesi abbiano accesso ad interpreti di
lingua dei segni durante l’intero percorso
scolastico, dalla prima classe ino alla laurea.
Alla Gallaudet University studiano
persone sorde e audiolese provenienti da più di 30 nazioni. Come
si spiega l’internazionalità di quest’
università?
si ofre qui la possibilità di un’esperienza
unica nel suo genere, che non potranno
fare in nessun altro luogo al mondo.
Di quale esperienza si tratta?
E come giudica l’istruzione delle persone sorde e audiolese in altri Stati
del mondo?
La Gallaudet è l’unica università umanistica (di scienze umane) al mondo a concedere pieno accesso agli studenti sordi
e audiolesi. La formazione è bilingue e
orientata al visivo. Inoltre, agli studenti
Alla Gallaudet regna un ambiente paritario, non ci sono limiti a quanto uno studente può raggiungere. Egli può cercare
l’eccellenza accademica nella propria disciplina, ma anche fare esperienza a livello
La situazione varia da un Paese all’altro.
Purtroppo, ci sono ancora troppi posti in
cui i sordi subiscono ingiustizie e costante
mancanza di opportunità. Questo stato
di cose sembra cambiare lentamente in
6
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
quanto sempre più nazioni aderiscono
alla Convenzione ONU sui diritti delle
persone disabili – gli Stati Uniti purtroppo non l’hanno ancora ratiicata.
Il nostro obiettivo è di accrescere ovunque al mondo le opportunità per le persone sorde e far conoscere l’Università
Gallaudet quale luogo ospitale, inclusivo
e bilingue.
Cosa distingue un ambiente bilingue?
Il nostro ambiente educativo segue i principi di «accessibilità», «inclusione»,
«discorso accademico», «risorse sociali
e culturali». Per accessibilità intendiamo
la comunicazione visiva diretta in tutte
le situazioni accademiche. L’impiego di
due lingue accessibili visualmente – ASL
e inglese scritto – consente a tutti gli studenti della Gallaudet di comunicare in
modo diretto ed eiciente. Inclusione signiica che accogliamo tutti gli studenti
intellettualmente idonei, indipendentemente dalla lingua e formazione di provenienza, e li aiutiamo a sviluppare le loro
competenze comunicative – in lingua dei
segni, scritta e orale. Il bilinguismo favorisce eicacemente il discorso accademico
perché aumenta la lessibilità cognitiva e
l’utilizzo consapevole della lingua. Oltre
ai vantaggi cognitivi, il bilinguismo è propizio allo sviluppo personale perché consente un maggior coinvolgimento sociale
e culturale. Inine, il bilinguismo alla
Gallaudet conduce fuori dall’isolamento
e ampliica il raggio dell’esperienza studentesca. La lingua dei segni facilita l’accesso alla comunità mondiale dei sordi e
allarga gli orizzonti su di una coscienza
più globale.
All’Università Gallaudet, il bilinguismo non solo è vissuto, ma è anche
oggetto di ricerche scientifiche. Con
quali risultati?
Nel corso degli ultimi decenni abbiamo
attrezzato la Gallaudet di due laboratori
di ricerca. Gli studi che vi abbiamo condotto svelano afascinanti aspetti del bilinguismo precoce quali, per esempio, lo
sviluppo di maggiori capacità cognitive
e linguistiche che facilitano considerevolmente la lettura e la comprensione dei
testi scritti. Applicando nuove tecniche,
siamo in grado di provare e interpretare
La comunicazione visiva fa sì che l’istruzione diventi accessibile
anche alle persone sorde e audiolese.
scientiicamente i vantaggi che tutti i
bambini, non solo i bimbi sordi e audiolesi, traggono dall’acquisizione precoce di
più di una lingua. Nell’ambito delle neuroscienze, la Gallaudet svolge un ruolo di
pioniere. I nostri studenti imparano ad
applicare le conoscenze scientiiche acquisite in ambito educativo e sociale.
Congresso, la federazione nazionale dei
sordi, il Museo di storia americana, la
Casa bianca, per la sanità pubblica e così
via. Da parte nostra incoraggiamo vivamente gli studenti ad acquisire esperienza
professionale nella nostra capitale in vista
della loro carriera e per mettere in pratica
le loro capacità e passioni.
«IL BILINGUISMO SCONFIGGE L‘ISOLAMENTO.»
Negli Stati Uniti, la Gallaudet offre
da 150 anni l’accesso alle formazioni
superiori ai sordi. Qual‘è la chiave di
questo successo?
La Gallaudet s’impegna a preparare
gli studenti ad una carriera nell’attuale società perfezionista. Per i
sordi però, la realtà sul mercato del
lavoro è spesso diversa. Come giudica le opportunità dei suoi studenti
dopo la laurea?
La legge tutela gli americani sordi contro
la discriminazione sul posto di lavoro. I
dipendenti sordi hanno diritto a un’infrastruttura che consenta loro di svolgere
la loro attività con successo. Un vantaggio
prezioso della Gallaudet è la sua ubicazione - Washington D.C. La città ofre
agli studenti innumerevoli possibilità di
tirocinio, per esempio presso il Congresso
o in uno dei numerosi enti federali. Gli
studenti della Gallaudet efettuano uno
stage o lavorano per l’FBI, per il isco,
o ancora per il ministero dell’economia o della difesa, per la biblioteca del
La lunga vita della Gallaudet deve essere
attribuita ad una leadership visionaria,
ad un corpo docente innovativo e impegnato, a studenti, collaboratori ed ex
alunni. Non siamo solo un’istituzione
accademica, ma anche una famiglia profondamente legata alle nostre comunità
nazionali e internazionali. Da 150 anni
ormai la nostra università si fa carico dei
bisogni degli studenti. Questi bisogni
sono in costante cambiamento. Esigiamo
molto dai nostri studenti, ma contemporaneamente ofriamo loro tutto il sostegno necessario. In questo modo assicuriamo la loro preparazione al mondo del
lavoro o della ricerca e dell’insegnamento.
Molte università hanno un proprio
motto. Quale potrebbe essere il
motto dell’Università Gallaudet?
Il detto più signiicativo è forse quello del
nostro primo presidente sordo , il dottor
Irving King Jordan: «I sordi possono
fare tutto tranne udire. » 
7
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
Ritorno a Gallaudet
In occasione dei festeggiamenti organizzati per i 150 anni dell’Università di Gallaudet e
dei 125 anni dell’associazione degli ex studenti (Alumni), Donald Shelton è ritornato nel
campus che lo aveva visto studente tra il 1975 e il 1980. Abbiamo raccolto le sue impressioni e il racconto in merito a questa festa lunga cinque giorni.
testo: Sandrine Burger, foto: Chantal e Donald Shelton, traduzione: Emilia Pennella
UN LUOGO
TRASFORMATO
Fais-mois signe ha incontrato
Donald Shelton, un sordo
della regione del Lemano,
che aveva studiato biologia
alla Gallaudet tra il 1975 e
il 1980. Ritornare in questo
campus, quasi 35 anni dopo
aver conseguito il diploma,
è stata una bella esperienza
per Donald Shelton. Una
volta sul posto, egli è stato
felice di ritrovare alcuni dei
suoi ex compagni, ma ciò
che più l’ha impressionato
è il livello di sviluppo che
ha raggiunto nel corso degli
ultimi anni non solo l’Università, ma anche il suo
campus e tutto l’ambiente
circostante.
D
opo l’inaugurazione del suo museo, che ha avuto luogo lo scorso
8 aprile, il grande giubileo dei
150 anni dell’Università di Gallaudet si è
tenuto dal 9 al 13 luglio 2014, in concomitanza con i 125 anni dell’associazione
degli ex studenti (Alumni). All’incirca
1200 persone, tra le quali numerosi ex allievi, hanno colto l’occasione per partecipare alle diverse conferenze, visite e serate
di festa organizzate nel campus.
Probabilmente molti più sordi avrebbero
desiderato prendere parte a quest’evento,
ma l’università non ha potuto accettare
altre iscrizioni …
8
L’ultima volta che Donald
Shelton era stato alla
Gallaudet correva l’anno
2002. In dodici anni l’Università ha vissuto una vera e propria trasformazione,
che si respira dal primo momento in cui
si mette piede nei dintorni del campus.
In efetti, il quartiere nel quale è immersa
l’Università è stato per lungo tempo un
luogo trascurato, ma ora sta vivendo una
grande rivalutazione. Oltre ai numerosi
appartamenti di lusso che vengono ediicati ogni giorno, e che permetteranno
al personale della Gallaudet di abitare in
zona (attualmente il personale vive lontano dall’università), la strada nei pressi
dell’entrata principale è diventata molto
animata, con negozi e ristoranti, dove il
personale addetto è sordo oppure par-
ticolarmente sensibile alla sordità e con
buone basi di lingua dei segni.
Il campus della Gallaudet stesso è molto
cambiato con la costruzione di nuovi ediici e il rinnovo d’installazioni sportive
(allo stesso livello di quelle presenti in altre università americane). Un’evoluzione
che, beninteso, è stata fatta nel rispetto
di un’architettura adatta ai sordi e ai loro
bisogni, come, ad esempio, gli ascensori
vetrati o la cura particolare prestata alla
qualità delle luci.
L’UTILIZZO DELLE NUOVE
TECNOLOGIE
Le nuove tecnologie hanno deinitivamente fatto irruzione nel campus della
Gallaudet. Infatti, tutti i libri della biblioteca, per esempio, sono stati digitalizzati
e sono quindi a disposizione degli allievi
da qualsiasi posto essi li richiedano. In
classe i corsi sono in gran parte ilmati e
registrati da due telecamere (una rivolta
verso il professore, l’altra sugli allievi), il
che permette agli alunni assenti di seguire
l’insegnamento a distanza via Internet.
Le registrazioni videoilmate sono state
introdotte pure per lo svolgimento dei
compiti a casa. In efetti, da qualche
tempo non si fanno più per iscritto! Ogni
allievo si ilma e in seguito invia il ilmato
al suo insegnante, che corregge la materia
e, allo stesso tempo, la lingua dei segni.
STUDENTI DI SPICCO
Che alcuni professori debbano correggere
la lingua dei segni degli allievi può destare
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
desiderosi di seguire un certo tipo di specializzazione in una sede speciica. D’altra
parte, le istituzioni della regione non esitano a collaborare con la Gallaudet per
realizzare alcuni studi come, ad esempio,
quel comune che ha avuto bisogno di
analizzare le acque di un iume e ha dato
mandato e sovvenzionato a tale scopo
una classe di studenti di biologia. Meglio
ancora: alcuni senatori sono pronti ad
accettare gli studenti della Gallaudet per
uno stage nei loro uici (ad esempio, Ted
Kennedy e Hillary Clinton) oppure alcune aziende possono approittare di una
tale collaborazione per trovare futuri impiegati altamente qualiicati.
Tutti questi cambiamenti sono stati festeggiati e valorizzati dal 9 al 13 luglio e
rispecchiano il tema afrontato in diversi
workshop e conferenze organizzati durante le celebrazioni dei 150 anni dell’Università di Gallaudet: «Il passato, il presente e il futuro».
Le animazioni legate al presente hanno
invece voluto mostrare le diversità
della comunità sorda attuale, comprese
quelle che caratterizzano il campus della
Gallaudet. In efetti, anche se per lunghi
anni gli studenti sono stati essenzialmente bianchi e piuttosto benestanti,
l’università ha in seguito dimostrato una
certa apertura, accogliendo varie minoranze. Pertanto, in occasione dei festeggiamenti, diversi rappresentanti di tali
minoranze hanno preso la parola: una
donna americana di origine messicana
ha ricordato la diversità che caratterizza
la società americana, una giapponese si è
espressa in rappresentanza dei numerosi
stranieri che studiano alla Gallaudet e,
inine, c’è stato l’intervento di un transessuale.
Gli eventi legati al passato hanno rilevato
soprattutto il ruolo esemplare svolto dai
primi studenti e professori che, oltre a
dedicarsi allo studio, si sono battuti per
migliorare la condizione dei sordi. Tra le
quindici personalità riconosciute come
«leader visionari», possiamo citare, ad
esempio, Andrew Forster (diplomato nel
1954). È stato il primo afro-americano
Le conferenze dedicate al tema del futuro erano ampiamente incentrate sul
recente avvento delle nuove tecnologie
e, soprattutto, sulla loro possibile evoluzione futura. Infatti, in questo campo
la Gallaudet si distingue in modo particolare e la sua infrastruttura in fatto di
tecnologie è una delle migliori tra tutte le
università americane. 
PASSATO, PRESENTE, FUTURO
sorpresa, ma il fatto è che gli studenti
stessi sono cambiati. In passato, i corsi
della Gallaudet erano essenzialmente
frequentati da sordi che si esprimevano
in lingua dei segni, dunque si trattava
dell’afermazione della loro identità: una
scelta chiara di restare nel proprio ambiente sordo. Ora, invece, circa l’ottanta
percento degli studenti è rappresentato
da sordi che vengono alla Gallaudet in
seguito ad un percorso scolastico integrativo. Per loro raggiungere un buon livello
di lingua dei segni è una sida. Allo scopo
di sostenerli, i professori correggono dunque la lingua dei segni di ognuno di loro.
Oltre ai corsi intensivi vi è la possibilità di
richiedere che un collaboratore dell’Università trascriva in aula l’intera lezione,
compresi gli interventi degli studenti, e
distribuisca a quest’ultimi il testo dattiloscritto.
ad aver ottenuto il diploma e ad aver successivamente creato più di 30 scuole per
sordi in Africa. Oppure Agatha Tiegel
Hanson (diplomata nel 1893), fondatrice
e prima presidente di un club di studentesse sorde americane.
Anche se gli studenti arrivano alla
Gallaudet con un livello di lingua dei segni inferiore rispetto a quanto avveniva
alcuni anni fa - spiegabile con il processo
d’integrazione -, bisogna rilevare che
il livello dei corsi e delle conoscenze è
molto evoluto – così ha tenuto a precisare
Donald Shelton. Ne è prova la collaborazione tra la Gallaudet e dodici altre università della regione di Washington, volta
alla realizzazione di progetti comuni o
all’apertura dei campus di questi istituti
partner agli studenti della Gallaudet,
9
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
Un ambizioso progetto di
università europea per sordi
La Gallaudet è l’unica università al mondo, dove i corsi hanno luogo interamente in lingua
dei segni. Poiché vi sono numerosi sordi desiderosi di formarsi a un livello superiore, è nata
un’associazione che ha come obiettivo quello di creare un’università per sordi in Europa
entro i prossimi 10 anni.
testo: Sandrine Burger, illustrazione: Frédérik Vauthey, traduzione: Emilia Pennella; adattamento: Catia De Ronzis
L
’unica università al mondo a proporre lezioni esclusivamente in
lingua dei segni, la Gallaudet a
Washington D.C., accoglie circa 2000
studenti l’anno. Se si confronta questa
cifra con i 70 milioni di sordi che si contano nel mondo - secondo le stime della
Federazione mondiale dei sordi -, si capisce rapidamente che siamo di fronte ad
una grande lacuna in termini di istituti
d’insegnamento superiore con un’adeguata oferta di corsi in lingua dei segni.
UN PROGETTO EUROPEO
In seguito a questa constatazione, il 23
marzo 2011 un gruppo di appassionati ha
creato l’associazione “Università europea
dei sordi (European Deaf University)” a
Berlino, sotto la direzione del dottor Ingo
Barth (primo sordo ad avere ottenuto
un dottorato in chimica in Germania).
L’obiettivo di quest’associazione è chiaramente quello di gettare le basi per creare
entro i prossimi 10 anni un’università
europea, privata o pubblica, per studenti che si
esprimono in lingua dei
segni.
UN PROGETTO
APERTO
Totalmente aperta sulla
futura ubicazione di
questa European Deaf
University,
l’associazione auspica tuttavia
che possa accogliere
studenti e professori di
tutta Europa, o addirittura provenienti da altri
continenti. Con l’obiettivo di evitare una sorta
di ghetto per sordi, l’associazione vuole dimostrarsi di vedute aperte
ed è pronta ad accogliere
professori e studenti
udenti. La sola condizione per la loro ammissione sarà evidentemente quella di accettare
d’impartire le lezioni in
10
lingua dei segni (internazionale o equivalente). Naturalmente, per coloro (sordi o
udenti) che non padroneggiano ancora la
lingua dei segni, sarebbe previsto un anno
preparatorio di corsi intensivi.
LE BASI DEL PROGETTO
Anche se il progetto può sembrare molto
ambizioso e un po’ folle, esso si basa su
concetti politici molto seri:
1. l’annullamento delle risoluzioni del
Congresso di Milano del 1880 grazie
a quelle emanate dal Congresso internazionale sull’educazione dei sordi
(ICED) di Vancouver nel 2010;
2. il fatto che sempre più Paesi europei riconoscano uicialmente la lingua dei
segni o la riconoscano indirettamente
attraverso il diritto all’interpretariato
e all’educazione speciica per i sordi;
3. il diritto all’inclusione e a un’educazione adeguata a tutti i livelli, due
elementi garantiti dalla Convenzione
ONU sui diritti delle persone con
disabilità, irmata da tutti gli Stati
europei.
Prossima tappa per i fautori del progetto
dell’Università per sordi in Europa: la
7a Conferenza internazionale degli universitari e ricercatori sordi, che si terrà
a Leuven, in Belgio, dal 5 al 7 febbraio
2015.
Nell’ambito di un laboratorio organizzato durante la conferenza, si discuterà
della fattibilità di questo progetto e del
futuro degli studenti sordi a livello universitario. 
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
L’impatto ticinese con
la Gallaudet University
Nel 1995, un gruppo di 24 ticinesi tra sordi ed udenti si recò negli Stati Uniti per visitare la
Gallaudet University. A quasi vent’anni da quell’indimenticabile esperienza, Ivana Galfetti
Massucco ripercorre con noi le emozioni provate in quei giorni.
testo e foto: Ivana Galfetti Massucco; redazione: Catia De Ronzis
alla lingua dei segni, bensì a tutta la cultura
sorda, aumentando così la tolleranza e l’accettazione a livello sociale.
RITORNO A CASA
U
n bel giorno, l’allora Centro per
persone audiolese di Massagno
decise di ofrire ai suoi utenti un
viaggio di studio oltreoceano. Per i sordi
di quel gruppo, fu indubbiamente l’occasione giusta per allargare i propri orizzonti e immergersi in una realtà completamente diversa da quella ticinese.
prendendo nota dei vari corsi di master e
di specializzazione. Un’oferta formativa
sbalorditiva per i visitatori della Svizzera
italiana, che potettero così lustrarsi gli occhi, come si suol dire!
L’ACCOGLIENZA ED IL PRIMO
Toccare con mano una realtà migliore
della propria può essere sicuramente stimolante. Ma la prima reazione di fronte
ad una tale rivelazione è spesso quella dettata dalla frustrazione, perché ci si rende
improvvisamente conto di quante cose
risultano precluse dall’altra parte della
barricata. Avere un’università che si avvale
della lingua dei segni come lingua d’insegnamento, infatti, non è un bene solo a
livello prettamente formativo, bensì ha ricadute signicative anche sulle possibilità
professionali. Infatti, è soltanto con un titolo di studio superiore che si può ambire
alla professione di avvocato, di medico, di
architetto, ecc. Senza contare il fatto che,
una tale università, dona visibilità non solo
IMPATTO
La comitiva fu accolta all’epoca dal
primo presidente sordo della Gallaudet
University, ovvero dal dottor Irving King
Jordan. Il fatto che un sordo potesse ricoprire una carica così importante all’interno di un’istituzione universitaria servì
da primo esempio per toccare con mano
le diferenze tra la realtà ticinese e quella
americana.
LUSTRARSI GLI OCCHI
Il gruppo ticinese visitò l’intero campus,
percorrendo i corridoi delle varie facoltà e
STIMOLANTE E FRUSTRANTE
ALLO STESSO TEMPO
Anche se di solito si usa dire «casa dolce
casa», in questo caso è più giusto dire che
il ritorno in patria è stato di puro risveglio.
I sordi si sono resi conto come non mai di
quanto fosse necessario smuovere le acque a favore delle persone sorde. In efetti,
qualcosa si mosse in da quasi subito, perché nel giro di cinque anni venne poi fondata la Federazione Svizzera dei Sordi della
Svizzera Italiana (FSS-RI). L’esempio americano non era eguagliabile in così poco
tempo, ma con la FSS-RI il Ticino si avvicinò un po’ di più alle strutture presenti
nella Svizzera tedesca e nella Svizzera francese, migliorando così almeno il confronto
a livello nazionale, che inine sfociò nella
nota nazionalizzazione della SGB-FSS.
Ma questa è un’altra storia! 
Ringraziamento
Per inire, Ivana Galfetti Massucco
coglie l’occasione per ringraziare
di cuore tutti gli accompagnatori
(udenti) dell’epoca, nominatamente
Alessandra Degli Espositi (Motta),
Daniela Ghiggia, Stefano Motta,
Enrico Matasci, Paolo Rimoldi,
Romana Manzoni (Agliati) e Gaby
Lüthi, quest’ultime due in qualità
d’interpreti. Un ringraziamento
molto sentito, perché è sempre
bello poter dire : «Io c’ero!»
11
segni amo - ottobre/novembre 2014
dossier
Le testimonianze dalla
Svizzera tedesca
Nella Svizzera tedesca ci sono alcune persone sorde che hanno frequentato la Gallaudet.
Ecco un riassunto delle loro testimonianze per finire in bellezza questo dossier!
interviste: Martina Raschle; foto: per gentile concessione; traduzione: Catia De Ronzis
BEAT KLEEB
«Il periodo all’Università Gallaudet è stato
uno shock culturale per me. In Svizzera,
le persone sorde venivano controllate
e poste sotto tutela da parte del personale specializzato. Il messaggio era: Tu
sei sordo e perciò non puoi… Più tardi, il
presidente sordo della Gallaudet, ha formulato la situazione nel modo seguente:
I sordi possono fare tutto, tranne udire.
In America mi hanno detto: Hai due
mani, perché non le usi? In quanto sordo
oralista, mi ci sono voluti mesi ino a che
ho imparato la lingua dei segni abbastanza bene da poter frequentare il sistema scolastico.
Alla Gallaudet, per la prima volta in vita
mia, ho visto delle persone sorde insegnare
a livello accademico, ho incontrato i primi
interpreti professionisti, ho guardato i
primi ilm con i sottotitoli per i sordi, ho
ammirato i primi telefoni scriventi e ho
ascoltato musica ad altissimo volume ai
concerti per sordi. La lunga esperienza
della Gallaudet, mostra come i sordi possano efettivamente fare tutto, tranne sentire.»
12
GABRIELA UHL
«Nel 1989 stavo facendo un giro del
mondo e mi recai alle olimpiadi estive
per sordi in Nuova Zelanda. Lì incontrai
parecchi sordi e venni per la prima volta
a conoscenza della Gallaudet. Il mio sogno è sempre stato quello di studiare!
Alla Gallaudet University ho vissuto in
pieno la cultura sorda e la lingua dei segni.
L’accessibilità data ai sordi mi ha molto
stupita. La Gallaudet dà ad ogni persona
sorda la possibilità di sviluppare le proprie
capacità a livello di gestione aziendale o
anche in altri ambiti. Queste competenze
vengono poi sfruttate dalle persone sorde
nei loro Paesi di provenienza.»
PATRICIA «PATTY» SHORESHERMANN
«Il governo canadese mi ha mandato alla
Gallaudet, perché in Canada non c’era
questa possibilità per i sordi. Ero molto
felice di poter studiare a Washington
D.C. Durante lo studio ho fatto un praticantato e raccolto le mie prime esperienze professionali come insegnante.
Ovviamente, l’insegnamento avveniva
con l’ausilio di un’interprete di lingua dei
segni, una modalità assolutamente nuova.
Molte sono state le esperienze intense al
campus della Gallaudet, il che mi ha permesso di instaurare numerosi contatti
che ancora oggi mi sono utili per il mio
lavoro.»
NICOLE LUBART
«In un primo momento, alla Gallaudet
volevo studiare soltanto la lingua inglese
e la ASL. Volevo fare le esperienze necessarie per capire meglio la mia identità di
persona sorda. In seguito ho deciso di fare
alla Gallaudet anche lo studio per diventare insegnante sportiva. Il periodo alla
Gallaudet mi ha raforzata, ma anche lì ho
avuto i miei alti e bassi. Lo studio era più
duro di quanto mi fossi immaginata. Da
me si pretendeva una grande autonomia.
Ciononostante ho raggiunto il mio obiettivo. La Gallaudet rappresenta per me un
bel ricordo, da serbare per tutta la vita.» 