Economia del Lavoro a.a. 2009 - 2010
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Economia del Lavoro a.a. 2009 - 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L’equilibrio del mercato del lavoro Applicazioni di politica economica: trattenute in busta paga e sussidi 1 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Effetti di una politica governativa che sposti la curva di domanda/offerta: alcuni programmi governativi sono parzialmente sovvenzionati attraverso le trattenute in busta paga (payroll taxes) a carico dei datori di lavoro/lavoratori. Dati 2008: Italia: le imprese pagano all’INPS una tassa del 28% (contributi pensionistici e al sistema sanitario nazionale) e lavoratori contribuiscono con un’aliquota del 7,8%. Altri Paesi Europei: la trattenuta in busta paga a carico dei datori di lavoro varia dal 33% (Svezia) al 15,8% (Norvegia) al 16,7% (Portogallo) e 0,9% (Danimarca). Tot. cuneo fiscale in Italia: piuttosto alto, anche 2se paragonabile alla Norvegia e decisamente minore della Svezia (?) L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Introduzione di una tassa a carico dell’impresa Cosa accade ai salari e all’occupazione? (Fig. 4.2) •Prima dell’imposizione della tassa: domanda di lavoro è D0 e offerta di lavoro nell’industria è S. Equilibrio concorrenziale = A (E0 lavoratori ad un salario di w0). •Impresa effettua una trattenuta di 1€ per ogni occupatoora che assume: il costo totale di un’ora di lavoro aumenterà da 10€ a 11€ (10€ andranno al lavoratore e 1€ al governo). •L’impresa intende pagare un monte salari totale di w0 euro per E0 lavoratori offrirà un salario di w0 – 1 euro ai lavoratori per assumerne E0: spostamento parallelo verso il basso della curva di domanda di lavoro a D1 3 L’equilibrio del mercato del lavoro – Fig. 4.2 - Trattenute in busta paga a carico dell’impresa A = equilibrio prima della tassa (w0; E0); Dopo la tassa (1€ ), le imprese per assumere E0 saranno disposte a pagare (w0 – 1): ↓ D B = equilibrio dopo la tassa (w1; E1) Costo del lavoro: w1 + 1 4 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi •Nuova curva di domanda D1 : riflette la differenza tra l’ammontare totale che i datori di lavoro devono pagare per assumere un lavoratore e quanto in realtà i lavoratori ricevono. •Nuovo equilibrio: B (E1<E0 , w1<w0 ), ma w1 = salario portato a casa dai lavoratori ≠ costo totale di un lavoratore per l’impresa, che sale a (w1 + 1)> w0. Se la legislazione stabilisce che i datori di lavoro devono pagare questa trattenuta in busta paga, il mercato sposta parte della tassa sul lavoratore: imprese e lavoratori “condividono” il costo della trattenuta in busta paga. 5 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Introduzione di una tassa a carico dei lavoratori Dal punto di vista economico non importa se la tassa è a carico dei lavoratori o delle imprese: l’impatto su salari e occupazione è lo stesso indipendentemente dalla legislazione. • Hip.: 1€ di tassa su ogni ora di lavoro a carico dei lavoratori invece che dei datori di lavoro • Offerta di lavoro (Fig. 4.3): i lavoratori intendono offrire E0 ore quando il salario è w0 euro, ma adesso vogliono (w0 + 1) euro dal datore di lavoro spostamento di curva di offerta di lavoro verso l’alto di 1€ fino a S1. 6 L’equilibrio del mercato del lavoro – Fig. 4.3 - Trattenute in busta paga a carico del lavoratore A = equilibrio prima della tassa (w0; E0); Dopo la tassa (1€ ), i lavoratori per offrire E0 vogliono (w0 + 1): ↑S B = equilibrio dopo la tassa (w1; E1) Ma i lavoratori incassano: w1 - 1 7 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Si crea una differenza tra quanto i lavoratori ricevono dalle imprese e quanto riescono a guadagnare: • Equilibrio si sposta da A a B (salario ricevuto=w1 , occupazione si riduce da E0 a E1 ; lavoratore deve pagare una tassa di 1€ per ogni ora lavorata => salario effettivo dopo le tasse si riduce da w0 a w1 – 1. Stesso risultato sul mercato del lavoro di quando la trattenuta è a carico delle imprese (in questo caso, infatti, la curva di domanda si sarebbe spostata verso il basso di 1€ in D1 lungo S0 => stesso equilibrio finale: lavoratore riceve (w1–1) e costo totale per impresa = w1 ). 8 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Quindi, entrambe le tasse: 1. Riducono il salario che i lavoratori percepiscono 2. Aumentano il costo di un’ora di lavoro dell’impresa 3. Riducono l’occupazione 4. Hanno lo stesso effetto numerico su salari ed occupazione, indipendentemente da chi la paga. Principio generale: la vera incidenza della trattenuta in busta paga (cioè chi paga che cosa) non dipende dal modo in cui la legge fiscale è scritta o da come viene raccolta la tassa, ma dal modo in cui opera il mercato concorrenziale: l’impresa può trasferirla sui lavoratori? 9 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Quando la trattenuta in busta paga verrà trasferita completamente sui lavoratori ? Caso estremo: se la tassa è a carico dell’impresa e la curva di offerta di lavoro è perfettamente inelastica (Figura 4.4): E0 lavoratori occupati, indipendentemente dal salario. (Trattenuta sposta curva di domanda verso il basso di 1€). Evidenza empirica: le curve di offerta di lavoro per uomini sono inelastiche. Possibile trasferimento di gran parte del peso delle trattenute sui lavoratori. Alcuni studi suggeriscono che sui lavoratori, che prendono un salario più basso, grava più del 90% delle trattenute. 10 L’equilibrio del mercato del lavoro – Fig. 4.4 – Caso estremo: Trattenute in busta paga trasferita completamente sui lavoratori Se la curva di offerta è’ completamente inelastica, una tassa a carico dell’impresa sarà completamente traslata sui lavoratori Livello di occupazione e costo del lavoro restano invariati w diminuisce 11 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Perdita netta di efficienza: L’ equilibrio post-tassa è inefficiente: non massimizza i guadagni totali dello scambio sul mercato del lavoro. •Fig. 4.5a: guadagni totali dello scambio in assenza di trattenuta in busta paga = (surplus produttore+ surplus del lavoratore) = area P + Q •Fig. 4.5b: Trattenuta (a carico di lavoratori o impresa): occupazione a E1 ; costo di assumere un lavoratore a wTOTALE ; paga del lavoratore a wNETTO; surplus produttore (triangolo P*); surplus lavoratore (triangolo Q*); entrate fiscali del governo (rettangolo T) sono parte del guadagno tot. dello scambio = (P*+Q*+T) < (P + Q) 12 L’equilibrio del mercato del lavoro – Fig. 4.5 – inefficienza della tassazione (P*+Q*+T) < (P + Q) ; DL = perdita netta 13 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi l’imposizione di una trattenuta in busta paga riduce i guadagni totali dello scambio: triangolo DL = ‘perdita netta della tassa’, misura il valore dei guadagni perduti a causa della tassa (per riduzione di occupazione sotto il livello di efficienza) • Si ha perdita netta perché la tassa impedisce ad alcuni lavoratori che erano disposti a lavorare di essere assunti da datori di lavoro che erano disponibili ad assumerli (ma ora il costo del lavoro è aumentato!). •Questi scambi perduti erano vantaggiosi per la società: VMP>valore del tempo del lavoratore trascorso fuori dal mercato del lavoro. 14 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Equilibrio senza tassa Equilibrio con ritenuta in busta paga del P P* Surplus del lavoratore Q Q* Entrata fiscale - T P+Q P* + Q* + T - DL Surplus produttore Guadagni totali dallo scambio Perdita netta Tabella 4.3 Implicazioni di benessere/efficienza di una trattenuta in busta paga 15 L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Sussidi all’occupazione Un sussidio all’occupazione riduce il costo di assumere per le imprese => serve per incoraggiare le imprese ad assumere più lavoratori. Tipico programma di sussidi: fiscalizzazione degli oneri sociali. Hip.: il governo garantisce adesso all’impresa un credito d’imposta di 1€ per ogni individuo che assume. Fig. 4.6: • curva di domanda si sposta verso l’alto di 1€ in D1 = (prezzo che imprese sono disposte a pagare dopo aver valutato il sussidio all’occupazione) • equilibrio si sposta da A (E0 , w0) a B (E1 , w1): occupazione; salario ricevuto dai lavoratori; costo salario per imprese a w1 - 1. 16 L’equilibrio del mercato del lavoro – Fig. 4.6 – Sussidi all’occupazione A = equilibrio prima del sussidio (w0; E0); W0 + 1 Dopo il sussidio (1€ ), le imprese per assumere E0 saranno disposte a pagare (w0 + 1): ↑ D B = equilibrio dopo il sussidio (w1; E1) Costo del lavoro: w1 – 1 ↑occupazione e salari; ↓costo del lavoro per le imprese L’equilibrio del mercato del lavoro – Trattenute in busta paga e sussidi Evidenza empirica: l’impatto sul mercato di questi sussidi può essere grande e dipenderà dalle elasticità delle curve di domanda e di offerta di lavoro. Dalla fig. 4.6: l’impatto del sussidio sull’occupazione è tanto più elevato quanto più la curva di domanda si sposta in alto e tanto più la curva di offerta è elastica (piatta) E’ stato stimato che, se l’elasticità dell’offerta è 0,3 e quella della domanda è - 0,5; un sussidio che riduce il costo di assumere del 10% aumenta il salario del 4% e l’occupazione del 2%. 18