La prima gamba completamente bionica al mondo - assets
Transcript
La prima gamba completamente bionica al mondo - assets
Mars 2013 Giugno 2013 www.ossur.fr www.ossur.it Nuovi prodotti La meravigliosa storia di Giusy Versace PROPRIO FOOT® - Nuovo studio clinico La prima gamba completamente bionica al mondo SYMBIONIC LEG® Fluido Movimenti di flessione ed estensione più controllabili e fluidi sia in fase statica che dinamica danno origine ad un’andatura naturale, sicura ed efficiente. Affidabile Supporto ottimale in fase di appoggio, per una sicurezza impareggiabile, anche per gli utenti meno agili o di corporatura robusta. semplice Semplice da impostare e da utilizzare, grazie alla configurazione completamente automatica e alla funzione di adattamento continuo. www.ossur.it Introduzione Cari lettori, La Tecnologia Bionica di Össur continua ad esser protagonista nell’ambito scientifico, protesico e del design, siamo quindi lieti di presentare in questa edizione di “Insight” la nuova SYMBIONIC® LEG di Össur. Questa gamba protesica bionica combina in modo intelligente un ginocchio controllato da un microprocessore con un modulo di caviglia motorizzato per una maggior sicurezza e un maggior movimento simmetrico. Gli utenti testimoniano di riuscire a muoversi in modo già più naturale, senza doversi adattare alla protesi o fare movimenti compensatori. Tutti gli amanti dello sport, specialmente della corsa, saranno felici di sapere che il leggendario piede da corsa Flex-Foot Cheetah® è ora disponibile in due nuovi modelli, con lamine in carbonio create specificamente per percorrere brevi o lunghe distanze e ottenere il massimo della performance. Infine, siamo davvero orgogliosi di presentare la campionessa del nostro Team Össur italiano, Giusy Versace, una vera stella in questo campo, Presidente anche dell’ organizzazione non- profit “Disabili no limits”. Giusy ha vinto numerose medaglie d’oro a livello nazionale e recentemente ha pubblicato una sua autobiografia. Buona lettura! Össur Italia 3 Soffermandoci sulla Tecnologia Bionica, guardiamo più da vicino il PROPRIO FOOT® ed analizziamo la ricerca scientifica che ruota intorno a quest’ambito protesico davvero straordinario. Annemiek Janssen, utente del PROPRIO FOOT® da un po’ di tempo, racconta il suo personale viaggio in un mondo che ora le sembra davvero diverso. Tra gli altri nuovi prodotti presentati vi è anche Iceross® Seal-In® V , l’ultima cuffia a sospensione in grado di gestire le variazioni di volume del moncone, insieme al Balance™ Knee e ai nuovi piedi Flex-Foot Balance™ Foot J e Vari-Flex XC® Rotate. Indice 04 14 Nuovo studio clinico : PROPRIO FOOT® 26 La meravigliosa storia di Giusy Versace 12 20 Nuovi prodotti 32 Agenda La prima gamba completamente bionica al mondo SYMBIONIC® LEG Intervista esclusiva • Iceross Seal-In V • Balance™ Knee Locking e nuovo kit tubo in titanio • Balance™ Foot J • Vari-Flex XC® Rotate • Flex-Foot Cheetah Xtreme e Xtend ® 4 Movimento naturale Con la prima gamba completamente Bionica al mondo. L ’utilizzo di una protesi convenzionale richiede uno sforzo supplementare per l’utente che deve concentrarsi in ogni movimento, anche in operazioni semplici come camminare su un terreno pianeggiante. 5 Per un utente protesico il problema principale risulta essere il timore di cadere con le conseguenti compensazioni motorie che comportano un dispendio di energia nettamente superiore rispetto ad una persona non amputata. SYMBIONIC LEG, risultato delle ultime innovazioni della Tecnologia Bionica Össur, è il primo arto protesico che integra un ginocchio a microprocessore ed una caviglia motorizzata a microprocessore con flessione proattiva. SYMBIONIC LEG registra in tempo reale, gestendo ogni situazione quotidiana per adattarsi alle esigenze dell’utente. L’utente può camminare in piena sicurezza in maniera più fluida e simmetrica, percorrere distanze più lunghe con un minore consumo di energia, in definitiva libero di concentrarsi sulle proprie attività con una maggior fiducia per potersi muovere naturalmente. Sicurezza Simmetria degli utenti riferisce una riduzione degli incespicamenti dei protesisti riporta una riduzione nel sollevamento dell’anca. 64% 53% 79% degli utenti riferisce di aver raggiunto una maggiore fiducia in se stessi e un maggiore comfort nella percorrenza di rampe e pendii. 57% 80% 86% degli utenti riferisce una riduzione delle cadute *Studio di Össur America sull’accettazione della SYMBIONIC LEG nel mercato”, realizzato nel 2012. (documento disponibile su richiesta) www.ossur.it Confidenza dei protesisti riporta una maggiore uniformità nella lunghezza delle falcate. degli utenti riferisce di aver incrementato le proprie attività quotidiane. 27% 80% degli utenti riferisce una riduzione o l’eliminazione dei dolori di schiena e del carico eccessivo sul moncone. degli utenti indica un minore affaticamento mentale. SYMBIONIC® LEG SICUREZZA • SIMMETRIA • CONFIDENZA 6 G li amputati transfemorali spendono oltre il 50% di energia in più nella locomozione rispetto a chi non ha subito amputazioni.1 Sui pendii sono inoltre spesso costretti a movimenti di compensazione con il ginocchio, l’anca ed il tronco.2,3 Tali movimenti di compensazione causano dolori alla schiena in oltre il 60% degli utenti di arti protesici inferiori,4 che possono avere un impatto significativo e negativo sulla qualità della vita. È stato inoltre dimostrato che circa il 50% degli utenti di protesi cade almeno una volta all’anno, il 19% di questi subisce un incidente abbastanza serio da richiedere assistenza medica. E tra gli amputati che evitano certe attività ed ambienti, il 76% indica che la causa è la paura di cadere5. SYMBIONIC LEG aiuta a recuperare un’andatura più simmetrica, minimizzando la necessità di movimenti di compensazione grazie ad una flessione attiva temporizzata ed automatica dell’anca.6 Come risultato, SYMBIONIC LEG aiuta a ridurre dolore, a preservare l’organismo limitando l’insorgenza di complicanze, oltre a diminuire il rischio di cadere. Il feedback per SYMBIONIC LEG è stato estremamente positivo. La rivista Popular Science ha onorato SYMBIONIC LEG del premio “Best of What’s New”, mentre utenti e protesisti hanno spresso sensazioni di maggiore sicurezza, simmetria e fiducia con conseguente riconquista della possibilità di muoversi con naturalezza. 1. E squenazi y DiGiacomo 2001, Journal of American Podiatric Med. Assoc. 91(1): 13-22. 2. S oares A, Yamaguti E, et al., Sao Paulo Med J. 2009:127:5:302-309. 3. C .M. Powers, L.A. Boyd, C.A. Fontaine y J. Perry, Phys Ther 76 (1996), pp.369-377. 4. K ulkarni J, Gaine W, et al., Clinical Rehabil. 2005;19:1:81-86. 5. Miller WC, Deathe AB, et al., Arch Phys Med Rehabil. 2001;82:9;1238-1244. 6. Knut Lechler, Energiespeichernden Prothesenfußes, MOT 5, 2008, P23-28. G razie agli ultimi progressi nella Tecnologia Bionica di Össur, SYMBIONIC LEG è la prima protesi integrata che combina un ginocchio a microprocessore ed una caviglia motorizzata a microprocessore e con flessione proattiva. L’attuatore Magnetorheologic offre una resistenza minima nella fase di swing ed una risposta immediata ai cambiamenti di velocità. 7 L’intelligenza artificiale adatta automaticamente la risposta allo stile di deambulazione dell’utente ed all’ambiente Batteria singola integrata Altre caratteristiche di SYMBIONIC LEG: n n n n Facile avvio della fase di swing (non è necessario caricare il piede). Adattamento automatico al terreno con una variazione di altezza del tallone fino a 5 cm. Ripresa automatica dell’equilibrio. Programmazione ed impostazione automatici, per la massima facilità di applicazione. Interfaccia utente integrata Flessione motorizzata della caviglia durante la fase di swing per una distanza costante da terra della punta e un adattamento ottimale al terreno. Lamina dell’avampiede a lunghezza intera con punta divisa Modulo dinamico con tecnologia EVO che assorbe e rilascia l’energia dall’appoggio del tallone allo stacco della punta. 8 SYMBIONIC® LEG SICUREZZA • SIMMETRIA • CONFIDENZA 9 L a funzione di recupero dagli incespicamenti del modulo ginocchio ed il sollevamento motorizzato della punta del modulo piede si combinano per ridurre il rischio di inciampare e cadere. Hans van Dongen, ora 52enne, gestiva un’impresa di costruzioni ed aveva una vita molto attiva. 6 anni fa, Hans ha subito diverse lesioni fisiche a causa di un incidente che hanno comportato l’amputazione della protesi sinistra al di sopra del ginocchio. Il protesista di Hans gli ha consigliato recentemente di provare SYMBIONIC LEG. “Dopo pochi passi con SYMBIONIC LEG mi sono reso conto che questa gamba con microprocessore integrato era il prodotto ideale per me. Mi sono immediatamente accorto che camminavo in modo più fluido e naturale rispetto a prima. Con SYMBIONIC LEG, non devo più evitare terreni dissestati o guadare continuamente per terra. Ho la certezza di tenere la distanza da terra necessaria ad evitare di inciampare e cadere. Ora che non devo concentrarmi così tanto sul terreno che ho davanti, posso godermi la bellezza del mondo che mi circonda senza preoccuparmi di inciampare e cadere. Già dopo i primi giorni con SYMBIONIC LEG mi è diventato chiaro che questa protesi mi avrebbe cambiato la vita. Un altro fattore importante con SYMBIONIC LEG è che si adatta istantaneamente ai cambiamenti di velocità. Sia che passeggi, cammini lentamente o velocemente, si regola istantaneamente alla perfezione. Non ho bisogno di pensarci; la mia SYMBIONIC LEG fa esattamente quello di cui ho bisogno, nel momento in cui ne ho bisogno. Mi ascolta sempre. Camminare non è più un processo conscio per me. Sono sicuro che gli altri non possano vedere la mia disabilità. Posso cambiarmi facilmente le scarpe. Posso indossare le mie scarpe eleganti per andare al lavoro e le mie scarpe da ginnastica quando torno a casa, mantenendo sempre un allineamento perfetto. È facile come premere un pulsante, SYMBIONIC LEG si regola automaticamente alla nuova altezza del tacco. Posso percorrere distanze più lunghe e la mia velocità media è aumentata. Spendo meno energia per percorrere distanze più lunghe e mi sembra allo stesso tempo più naturale.” Guarda il video della storia di Hans ossur.com/sbl Muoversi con 10 Funzioni al contatto iniziale Risposta al carico Fase intermedia Fase terminale Caratteristiche osizione della caviglia P adattata al terreno. I l piede dinamico in fibra di carbonio inizia ad accumulare energia. I l carico proporzionale simula la naturale funzione dei quadricipiti: un carico maggiore sulla gamba crea una maggiore resistenza alla flessione. L a tecnologia EVO ottimizza i vettori energetici delle forze del terreno. I l piede in fibra di carbonio restituisce l’energia accumulata. Fase di swing fluida e stabile. assima resa energetica per la M spinta dinamica, che permette di consumare meno energie. enera una resistenza ottimale G del ginocchio. Vantaggi L a posizione della caviglia adattata al terreno aiuta ad aumentare l’equilibrio e la risposta al terreno. igliora le meccaniche del M ginocchio e permette uno swing efficiente dal tallone alla rotazione della punta, anche sulle rampe. iuta ad aumentare il comfort A e la sensazione di supporto in diverse velocità di deambulazione. n naturalezza 11 Pre Swing Fase iniziale di swing Fase intermedia di swing Fase finale di swing L ’attuatore Magnetorheologic offre una resistenza minima nella fase di swing ed una risposta immediata ai cambiamenti di velocità. assima dorsiflessione che M garantisce una distanza da terra costante. L a flessione motorizzata della caviglia la posiziona automaticamente prima del contatto del tallone in modo da garantire un adattamento ottimale al terreno. Caratteristiche essun carico specifico sulla N punta è necessario per iniziare la fase di swing, facilmente e senza sforzo. orsiflessione motorizzata D iniziata. ipresa automatica R dell’equilibrio che fornisce supporto al ginocchio per permettere la ripresa dall’incespicamento. ambiamento automatico C della resistenza dello swing con la variazione della velocità di deambulazione. Vantaggi ermette di camminare in P modo fluido e naturale in spazi limitati, come in mezzo alla folla o in ambienti domestici. levata reattività, che si adatta E ai cambiamenti di velocità come nessun altro cilindro idraulico è in grado di fare. I deale per utenti con livello di attività da basso a moderato. Non rallenta gli utenti. iuta a ridurre incespicamenti A e cadute, migliorando la sicurezza dell’utente. iuta a migliorare la stabilità A su svariati tipi di terreni. essun impatto terminale N eccessivo, indipendentemente dalla velocità di deambulazione. INTERVISTA Una storia differente, Annemiek Janssen 12 L ’olandese Annemiek Janssen, quarantaseienne, vede oggi il mondo in modo davvero diverso, da quando ha iniziato ad usare un nuovo piede protesico. Nata con una malformazione congenita alla mano sinistra ed alla gamba destra, Annemiek Janssen ha camminato con una protesi fino dall’età di due anni. “Se si tratta di protesi, si può dire che sono una professionista,” dichiara. Ma camminare senza un piede completamente protesico presentava particolari difficoltà e, nel 2008, ha deciso di sottoporsi ad un intervento di chirurgia. Dopo l’amputazione, Annemiek credeva che i suoi problemi si sarebbero risolti. «Datemi una protesi e mi metterò a camminare, almeno questo è quello che pensavo. Ormai ho camminato con vari tipi di protesi per quarant’anni. Ma non si è trattato della soluzione istantanea che speravo. Dopo avere utilizzato una decina di protesi diverse, il mio protesista ha deciso di rivolgersi ad Össur. “Abbiamo preso un appuntamento e, improvvisamente, tutto è cambiato. Un solo minuto dopo l’applicazione di PROPRIO FOOT, mi sono alzata, ho iniziato a camminare ed ho pensato «Wow! È incredibile!». Siamo usciti ed ho iniziato a camminare sull’erba, poi ho percorso alcuni gradini – cose che prima erano state davvero difficili perché i piedi che usavo non si adattavano al terreno.” Felicissima del cambiamento che la nuova protesi ha portato nella sua vita, Annemiek è tornata a dedicarsi alla propria passione, l’equitazione. “Per un lungo periodo non avevo energie e provavo troppo dolore, ma grazie a questo piede sto tornando a svolgere le mie attività preferite. Prima, anche portare a spasso il cane era un’impresa difficile, ma ora andiamo in macchina fino alla foresta e facciamo lunghe passeggiate. Non devo più chiedermi ‘Ce la farò a tornare indietro?’ – tutt’altro, tendiamo a camminare più del previsto, per semplice divertimento.” Andare a teatro è una delle altre cose che Annemiek può di nuovo apprezzare. “Il mio nuovo piede si comporta perfettamente anche in questa situazione. Dispone di una modalità rilassata che si adatta alla situazione. Quando ci si siede, il piede si rilassa in modo naturale. Ci si dimentica di avere la protesi, una sensazione davvero stupenda. “Prima dovevo vivere con un solo paio di scarpe, mentre ora, finalmente, è una storia completamente diversa. Posso scegliere tutte le scarpe che voglio ed indossarle sul mio nuovo piede. Si regola automaticamente in funzione dell’altezza del tacco. È facilissimo e permette di camminare in modo naturale – un’esperienza incredibilmente piacevole.” Annemiek ci ricorda che, con le sue vecchie protesi, doveva sempre guardare in basso e concentrarsi sul terreno, dovunque andasse. “Ora, con il mio PROPRIO FOOT posso camminare eretta e guardarmi intorno. Il mondo ora è davvero diverso. Questo piede mi ha ridato la mia vita. Posso fare cose che avevo dimenticato da anni, non ho più dolori, il mio arto ha un bell’aspetto e cammino bene ed in modo naturale. Tutto questo mi ha ridato una nuova sicurezza. Ha funzionato per me e spero che lo possa fare anche per altri.” Annemiek è sposata con Peter ed hanno un figlio, Luuk (18). Due giorni alla settimana lavora come praticante di fisioterapia, altri due in una clinica veterinaria. Lavorare con persone ed animali offre il meglio di due mondi, secondo Annemiek. 13 EVIDENZACLINICA CLINICAL EVIDENCE NATURALE Gli utenti avvertono una dinamica più naturale dell’andatura, che si traduce in una riduzione dei movimenti di compensazione, specialmente a carico dell’anca. 6-7, 8 14 ADATTIVO L’adattamento intelligente alle varie tipologie di terreno determina una maggiore sicurezza dell’utente. 1, 2, 3 SICURO Il sollevamento motorizzato della punta riduce il rischio di cadute e di inciampi. 4, 5, 6 Gli utenti riferiscono di sentirsi maggiormente sicuri grazie al sollevamento motorizzato e proattivo della punta, che riduce il rischio di incespicare e cadere. Allo stesso tempo, la stabilità nella fase di appoggio aumenta la sensazione di fiducia. Come illustrato di seguito, la dorsiflessione nella fase di oscillazione è chiaramente evidente.1 Questi risultati indicano una diminuzione del rischio di cadute nell’affrontare piccoli ostacoli quali il bordo di un tappeto, la soglia di una porta, un percorso sul selciato, ecc. Flessione supplementare della caviglia durante la fase di oscillazione Altezza da terra della punta, su terreno piano Altezza da terra della punta, su terreno piano (altezza/mm) 120 % Gradi, angolo alla caviglia (piano sagittale) 100 Dorsiflessione 20° 80 10° 60 Gradi 0° 40 -10° 20 Plantaflessione -20° 0 0 20 40 60 Appoggio -20 0 20 40 60 Appoggio 80 80 100% Oscillazione % Ciclo andatura 100% Oscillazione % Ciclo andatura Dorsiflessione proattiva di PROPRIO FOOT attiva durante la deambulazione su terreno piano Dorsiflessione proattiva di PROPRIO FOOT disattiva durante la deambulazione su terreno piano (per simulare un piede non adattivo) Figura 1: PROPRIO FOOT fornisce 15–20 mm altezza da terra con il massimo nella fase di oscillazione intermedia.3 Dorsiflessione proattiva di PROPRIO FOOT attiva durante la deambulazione su terreno piano Dorsiflessione proattiva di PROPRIO FOOT disattiva durante la deambulazione su terreno piano Figura 2: PROPRIO FOOT solleva la punta in fase di oscillazione, fornendo ulteriore distanza da terra.3 Gli utenti riferiscono un numero inferiore di cadute e inciampi durante l’uso di PROPRIO FOOT rispetto alla protesi precedente. In media l’incespicare è diminuito da 9.9 a 5.3 (una riduzione di 46%) e le cadute da 3.4 a 1.0 (una riduzione del 70%).2 Numero di inciampi Numero di cadute 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 Inciampi senza PROPRIO FOOT 46% inciampi in meno con PROPRIO FOOT Cadute senza PROPRIO FOOT 70% cadute in meno con PROPRIO FOOT Figura 3: In media, durante il periodo di prova di 4 settimane, il numero di inciampi è diminuito da 9.9 a 5.3 e il numero di cadute è sceso da 3.4 a 1.0. Durante la discesa di scale, gli utenti di piedi protesici non adattivi - non disponendo di caviglia mobile - sono costretti a ruotare il piede sul bordo del gradino, compromettendo in questo modo la sicurezza, come evidenziato da un posizionamento più avanti del piede oltre il bordo del gradino.5 Lo studio ha dimostrato che scendendo le scale gli utenti posizionano PROPRIO FOOT più vicino all’alzata del gradino e il centro di pressione (COP) si allontana ulteriormente dal bordo degli scalini.1 “I 4 gradi di adattamento della caviglia di PROPRIO FOOT migliorano la sicurezza percorrendo le scale in discesa.” 5 0,15m 0,10m Figura 4: L’immagine mostra la posizione del piede sulla scalinata. L’immagine a destra (PROPRIO FOOT acceso) evidenzia la posizione del piede più vicino all’alzata del gradino a fronte dell’adattamento della caviglia. L’immagine a sinistra (PROPRIO FOOT spento) evidenzia la posizione del COP più vicino al bordo con conseguente riduzione della stabilità e maggior rischio di scivolare. Con un COP più lontano dal bordo (immagine sulla destra) si ottiene una maggiore stabilità, e conseguentemente una minore probabilità di scivolare. 15 “... gli utenti riferiscono dei benefici dalla plantaflessione della caviglia durante la discesa di rampe. Hanno espresso la sensazione di maggiore sicurezza e di un supporto migliore durante il movimento di derotazione del passo ed un alleggerimento dello stress sull’articolazione del ginocchio.” 6 “La funzionalità migliorata del ginocchio che parzialmente compensa l’assenza di movimento della caviglia e la propriocezione può essere considerata come un sostanziale beneficio nel gruppo di utenti studiato” 6 PERCORRERE LE RAMPE 16 Quando un amputato transtibiale percorre una scala o una rampa con PROPRIO FOOT, la cinematica e cinetica determinano un’andatura più naturale.6–7 Gli utenti hanno evidenziato una più naturale dinamica dell’andatura e una riduzione dei movimenti di compensazione, specialmente a carico dell’anca durante la percorrenza di scale e rampe.6–7,8 “Lo adoro realmente lungo le rampe e sui terreni sconnessi” TT femmina, 64 anni, partecipante allo studio 2 PERCORRERE LE SCALE È evidente la maggiore simmetria del passo durante la salita delle scale. La dorsiflessione attiva del piede controllato da microprocessore ha causato un cambiamento nel modo di affrontare la salita di scale, portando ad una maggiore simmetria tra gli arti.8 “Gli utenti hanno mostrato una maggiore mobilità e una tendenza verso prestazioni migliori su rampe e scale.” 2 Percorrendo rampe e scale, il PROPRIO FOOT “...realizza una distribuzione più uniforme della pressione di picco... questi valori di pressione si avvicinano notevolmente ai dati di pressione rilevati durante la deambulazione in piano.”7 In altre parole, camminando su terreni sconnessi con PROPRIO FOOT gli utenti hanno riscontrato un minore fastidio a livello dell’invasatura. “Adoro questo dispositivo e ha avuto un’influenza benefica sulla mia falcata, mi dà stabilità e mi ha davvero consentito di far lavorare i muscoli che mi sono rimasti. L’ammortizzazione attraverso la caviglia mi ha permesso di camminare per periodi più lunghi con minore sofferenza del moncone.” TF maschio, 39 anni, partecipante allo studio 2 Figura 5: Una posizione neutrale della caviglia limita la flessione del ginocchio e contiene il momento di flessione del ginocchio esterno. Quindi la dominanza di pressione è prossimale (a sinistra). Con una caviglia dorsiflessa anche il ginocchio si flette maggiormente. La forza reattiva al suolo si sposta ulteriormente dietro l’articolazione del ginocchio e quindi i momenti di flessione esterna diventano più ampi, aumentando il carico di pressione distalmente (a destra). Un’andatura più naturale contribuisce a migliorare la salute e a ridurre l’usura a lungo termine del corpo. Lo studio dimostra che una caviglia rigida che rimane a 90° percorrendo le scale ostacola il normale movimento del ginocchio, con conseguente riduzione della simmetria dell’andatura che ne determina un aumento dei movimenti di compensazione scorretti. Gli utenti di PROPRIO FOOT invece beneficiano di una dinamica di andatura più naturale ed a una riduzione dei movimenti compensativi. Pertanto, quando l’utente sale o scende le scale con PROPRIO FOOT dorsiflesso, la progressione si avvicina maggiormente a quella fisiologica.6 17 PROPRIO FOOT si adatta a diverse altezze di tacco, permettendo all’utente di cambiare calzature mantenendo simmetria e allineamento. PROPRIO FOOT imita il movimento naturale della caviglia per facilitare l’uscita dalla sedia e pertanto riduce la “Sono certa a non inciampare o cadere. Posso indossare scarpe diverse facilmente e sollecitazione di ginocchia, delle anche e della schiena.3 comodamente.” TT femmina, 31 anni, partecipante allo studio2 “Mi trovo a mio agio nel camminare, salire le scale... è facile da usare in casa e al lavoro.” TT maschio, 58 anni, partecipante allo studio 2 18 “Ho trovato la modalità Relax/Alzarsi molto comoda perché mi consente di alzarmi dalla Il valore di ECWposizione (Costo energetico della deambulazione) abbattuto da PROPRIO FOOT, a seconda seduta senza dover usare le braccia viene per spingermi.” 2 dell’inclinazione,TT e si abbassa significativamente sul terreno in piano. Condizioni studiate durante la deambulazione femmina, 31 anni, partecipante allo studio 9 in piano e su un “Lo tapisadoro. roulant in tre diverse inclinazioni (-5%, 12%). mi ha reso molto più facile entrare (PROPRIO FOOT) mi ha dato più 0%, mobilità... ed uscire dai miei veicoli.” TT maschio, 54 anni, partecipante allo studio 2 ECW in 5 fasi e in 4 condizioni Consumo energetico durante la camminata [ml kg 1 m 1] 0,60 0,55 Suolo 0,50 Tr -5% 0,45 Tr 0% Tr 12% 0,40 0,35 P0 = protesi regolare, piede meccanico 0,30 P1 = immediatamente dopo aver indossato PROPRIO FOOT 0,25 P2 = dopo 30 giorni con PROPRIO FOOT 0,20 P3 = dopo 60 giorni con PROPRIO FOOT 0,15 P4 = dopo 90 giorni con PROPRIO FOOT 0,10 P0 P1 P2 P3 P4 Il questionario di valutazione della protesi (PEQ) è stato sviluppato specificamente per fornire misurazioni sui risultati funzionali in ambito protesico, maggiormente rispondenti ai cambiamenti della qualità della vita (QoL). Gli utenti che hanno partecipato allo studio hanno valutato il proprio QoL con PROPRIO FOOT all’85% sulla scala del benessere PEQ.9 Punteggio benessere 85% Gli utenti che hanno partecipato allo studio hanno valutato il proprio QoL con PROPRIO FOOT all'85% sulla scala del benessere PEQ.9 100% Misurazioni PEQ: • Deambulazione • Aspetto • Frustrazione • Risposta percepibile • Condizioni del moncone • Onere sociale • Utilità • Benessere 19 1.Braatz F, Alimusaj M, Wolf SI, Döderlein L. Ein mikroprozessorgesteuertes Sprunggelenk: Verbessert ein aktiver Prothesenfuß die Gehfunktion?. OT-Magazin. 2006;608-611. 2.Ludviksdottir A, Gruben K, Gunnsteinsson K, Ingvarsson Th, Nicholls M. Effects on user mobility and safety when changing from a carbon fiber prosthetic foot to a bionic prosthetic foot. Abstract, Orthopadie&Reha-Technik Congress, Leipzig. 2012. 3.Lechler K. Vorteile eines mikroprozessor-gesteuerten Prothesenfußes. Vom Konzept zum Prototyp. OT-Magazin 2005;12:853857. 4.Lechler K. Vergleich von Kompensationsmechanismen bei Oberschenkelamputierten mit einem konventionellen energiespeichernden Prothesenfuß und einem mikroprozessorgesteuerten, energiespeichernden Prothesenfußes. MOT 2008;5:23-28. 5. Wolf S. Safety of TTAs when walking on stairs. Abstract, 13th ISPO World Congress, Leipzig. 2010. 6.Alimusaj M, Fradet L, Braatz F, Gerner HJ, Wolf S. Kinematics and kinetics with an adaptive ankle foot system during stair ambulation of transtibial amputees. Gait & Posture. 2009;30(3):356-363. 7.Fradet L, Alimusaj M, Braatz F, Wolf SI. Biomechanical analysis of ramp ambulation of transtibial amputees with an adaptive ankle foot system. Gait & Posture. 2010;32(2):191-198. 8.Gailey R. The active dorsiflexion feature of the MP foot caused a change in strategy, typically used during stair ascent, resulting in a greater inter-limb symmetry. Submitted 2011. 9. Delussu AS, Brunelli S, Paradisi F et al. Assessment of the effects of a bionic foot on energy cost of walking and quality of life in transtibial amputees: preliminary data. Abstract, Orthopadie&Reha-Technik Congress, Leipzig. 2012. Nuovi Prodotti Iceross Seal-In® V La maggior parte di coloro che hanno perso un arto, hanno fluttuazioni regolari nel volume del moncone. Questi cambiamenti possono influire sul comfort della protesi, e di conseguenza, il funzionamento dell’arto protesico. La nuova cuffia transtibiale Iceross Seal-In V, è stata progettata per adattarsi ai cambiamenti di volume, offrendo così una libertà e sicurezza senza paragoni. La Seal-In V® offre il massimo in termini di affidabilità e comodità di sospensione. Le lamelle adattive integrate nella guarnizione garantiscono la sicurezza di una cuffia con sistema di bloccaggio (senza il bloccaggio) e al tempo stesso il comfort e la facilità d’uso di una cuffia imbottita, privo di ginocchiera. Questo modello esclusivo è la prima cuffia a suzione capace di mantenere un vuoto efficace al cambiare del volume dell’arto. Össur raccomanda Iceross Seal-In V per le persone i cui monconi abbiano già superato la fase iniziale di condizionamento di volume e forma (durante i primi mesi successivi all’amputazione, raccomandiamo Iceross Dermo Cushion con Iceross Sleeve). • • • • • Tenuta con lamelle adattive al volume e anelli di tenua radiali 2 Seal placement options: Standard e High profile Tessuto Supplex Silicone Dermo 11 misure, da 18 a 36 LUNGHEZZA MINIMA DEL MONCONE MISURA CUFFUIA Standard Profile high profile 18-20 10 cm 13 cm 21-25 11 cm 14 cm 26-30 12 cm 15 cm 31-36 13 cm 16 cm High Profile LUNGHEZZA MATRICE Profil Standard 20 Iceross Seal-In® V FAQ Scopri alcune delle domande frequenti riguardanti la nuova cuffia di Össur: 1.Cosa ha ispirato Össur nella progettazione di Iceross Seal-In V? Il modello esistente Seal-In X5 per l’uso transtibiale garantisce una tenuta ideale nelle giuste condizioni, tuttavia è più adatta a persone con monconi con poco cambiamento di volume e di forma regolare. L’alternativa Dermo Seal-In HSM può occasionalmente perdere tenuta a causa della sensibilità ai movimenti nell’invasatura, nonostante sia possibile utilizzare calze per compensare il volume. La nuova Iceross Seal-In V eredita le proprietà positive di entrambi, ed è progettata per essere più tollerante dei predecessori rispetto alle fluttuazioni di volume e forma. 2. Iceross Seal-In V è compatibile con le invasature Iceross Seal-In X5? Spesso si. A parte la guarnizione stessa, X5 e Seal-In V sono identiche in termini di profili. Tuttavia, Seal-In V ha uno spessore più elevato, nell’area della guarnizione, di circa 1-1,5 mm. Se l’invasatura Seal-In X5 è stretta nell’area della guarnizione, la cuffia Seal-In V potrebbe non essere compatibile. Un’invasatura X5 più larga permette invece solitamente di inserire una cuffia Seal-In V senza problemi. 3. Potrò ancora utilizzare le calze con Iceross Seal-In V? Si. Come con Dermo Seal-In HSM, le calze possono essere rigirate sotto la guarnizione per una maggiore compensazione di volume, se necessario. 4. Perché viene suggerito di non utilizzare Iceross Seal-In V come prima protesi? La riduzione e le fluttuazioni di volume conseguenti all’operazione eccedono spesso le capacità di compensazione della tecnologia Seal-In V. Il tessuto distale è inoltre molto sensibile in questo stadio, quindi Seal-In ed altri metodi di sospensione vicini all’estremità distale sono spesso più di quanto un paziente possa tollerare. Raccomandiamo la cuffia Iceross Dermo Cushion assieme alla ginocchiera Iceross Sleeve per un uso post-operatorio per proteggere l’estremità distale e permettere di utilizzare più strati di calze, che possono essere quindi regolati secondo il decremento di volume. Seal-In V dovrebbe essere presa in considerazione quando il volume dell’arto si è stabilizzato ed il paziente è pronto per un nuovo livello di attività. 5. È difficile indossare/togliere Iceross Seal-In V? È leggermente più difficile indossare Seal-In V, rispetto a cuffie imbottite o a bloccaggio, ad esempio. È importante tenerlo in considerazione, particolarmente con pazienti anziani che potrebbero avere insufficiente manualità o altre complicazioni. La maggior parte dei pazienti privi di serie complicazioni di quel genere dovrebbe esser in grado di indossare e togliere Seal-In V con un addestramento limitato o nullo. Balance Knee Locking e nuovo kit tubo in titanio Il portfolio dei nostri ginocchi meccanici si è ulteriormente ampliato con la nuova versione Balance Knee Locking, supporto ideale per il percorso riabilitativo degli utenti. Semplice da installare e da regolare, Balance Knee rappresenta l’equilibrio ottimale tra stabilità e dinamica del passo. Un ginocchio protesico leggero e sicuro, facile da rivestire cosmeticamente e regolabile dall’esterno con un unico strumento. Balance Knee è ora disponibile con un blocco manuale rimovibile che lo rende un dispositivo ideale per la riabilitazione. Appositamente progettato per offrire all’utente meno attivo un livello elevato di sicurezza, questo ginocchio meccanico a quattro assi consente di raggiungere un buon livello di deambulazione in base alle esigenze individuali, nel corso dell’intero processo di riabilitazione. La sua geometria, un design a quattro assi, è facile da regolare e l’accorciamento della fase di mid-swing favorisce il movimento di pendolo di ciascun passo, contribuendo a prevenire il sollevamento dell’anca, preservandola. Tutte le regolazioni del ginocchio possono essere effettuate esternamente ed è esente da manutenzione. Profilo utente: • In grado di camminare in casa e limitatamente in spazi pubblici • Con unica andatura a bassa velocità • Utenti a basso impatto e ridotto controllo volontario • Livelli d’amputazione: Transfemorale e disarticolazione del ginocchio • Idoneo a peso corporeo fino a 125 kg Cod. Prod. Descrizione BKN12500 Balance Knee BKN12511 Balance Knee con bloccaggio manuale* Cod. Prod. Descrizione A-748020 Kit tubo con giunto femmina, Titanio – Alluminio, lungo A-748010 Kit tubo con giunto femmina, Titanio - Alluminio, corto 21 Nuovi Prodotti Balance™ foot J Abbinando la stabilità con una maggiore fluidità e naturalezza del movimento, Balance Foot J è una soluzione ideale per i neo amputati e per chi ha un passo lento. Il piede incorpora un tallone in schiuma di poliuretano progettato per offrire stabilità e comfort al momento del contatto al suolo, mentre l’esclusiva funzione EVO consente un roll-over fluido per una naturale progressione del passo. La lamina in fibra di carbonio composito assicura una efficace restituzione di energia durante la fase di spinta. Per replicare il movimento naturale del piede umano, dal contatto del tallone al sollevamento della punta, Balance Foot J, grazie alla lamina a lunghezza intera, offre eccellente stabilità, supporto ed un’energica progressione in avanti. Caratteristiche • Design del tallone in poliuretano • Funzione EVO • Lamina in fibra di carbonio composito Vantaggi • Buona conformità al terreno, anche su superfici irregolari • A ndatura naturale, grazie al design multi-assiale ed alla lamina in carbonio a lunghezza totale • Maggiore comfort e sollievo per gli utenti con complicanze vascolari • Caratteristiche Flex-Foot per prestazioni di livello superiore • Ideale da combinare con il nuovo ginocchio Balance Knee Locking. Cod. Prod. Descrizione JBPExyyz* Balance Foot J con giunto piramidale maschio e kit cover piede *x: categoria(1-5) yy: misura (22-30-) z: lato (L/R). MODERATO ALTO flex-foot® ROTONDITÀ DI PASS Talux® BASSO LIVELLO DI ATTIVITÀ 22 Flex-Foot® Balance Balance™ Foot J Flex-Foot® Assure Piede multiassiale per utenti con un livello di attività basso. Stabilità ed ammortizzazione al contatto del tallone per gli utenti un livello di attività basso. Restituzione moderata dell’energia per utenti con un livello di attività da basso a moderato. Restituzione media dell’energia con movimento multiassiale per utenti con un livello di attività moderato Vari-Flex XC® Rotate Il passo successivo. Combina dinamiche eccellenti ed un movimento di roll-over eccezionalmente fluido alla rotazione e l’assorbimento degli shock Il piede protesico Vari-Flex XC Rotate è progettato specificamente per gli individui attivi che vogliono essere liberi di affrontare attività e sport diversi, usando lo stesso piede protesico di tutti i giorni. Grazie all’assorbimento degli urti verticali e rotazionali, Vari-Flex XC Rotate riduce il carico sul moncone in situazioni ad elevato livello d’impatto come sport e altre attività, garantendo allo stesso tempo tutta la comodità di un piede per uso quotidiano. Vari-Flex XC Rotate è idoneo agli utenti con livelli di attività da moderati ad alti. 23 Cod. Prod. Descrizione XRPExyy* Vari-Flex XC Rotate con giunto piramidale maschio FCE0yyz Kit cover cosmetico con EVO *x: categoria -) yy: misura (--) z: lato (L/R). **Per ordinare il kit cover piede marrone, aggiungere BR alla fi ne del codice prodotto SO PER OGNI LIVELLO DI ATTIVITÀ Re-Flex Rotate™ con EVO™ Vari-Flex® con EVO™ Vari-Flex® XC Vari-Flex® XC Rotate™ Restituzione elevata dell’energia e roll-over fluido per un, andatura naturale per utenti con un livello di attività alto Dinamicità, shock absorption e comfort per gli utenti attivi. Combinazione di dinamiche eccellenti ed un roll-over fluido alla rotazione e all’ammortizzazione per gli utenti attivi. Restituzione elevata dell’energia, shock absorption e riduzione delle forze di rotazione per utenti con un livello di attività da alto a molto alto. Re-Flex Shock™ con EVO™ Restituzione ottimale dell’energia, perfetto Shock absorption, per utenti molto attivi e sportivi. Nuovi Prodotti Cheetah Xtreme® e Cheetah Xtend® 24 Cheetah Xtreme Il piede che detiene i record mondiali negli sprint su brevi distanze (100-200 m), utilizzato dagli atleti d’elite di tutto il mondo. Cheetah Xtreme è un modello collaudato, utilizzato dal Team Össur e da altri atleti per oltre due anni. La lamina ha una curvatura più estrema nella parte posteriore che permette una maggiore flessione e quindi una maggiore resa energetica. Il piede più lungo e piatto migliora la spinta e il supporto plantare flesso promuove la progressione in avanti come mai prima d’ora. La lamina è più pesante rispetto a Cheetah, grazie alla disposizione degli strati e alla maggiore quantità di fibra di carbonio impiegata. La lamina si distingue per le linee gialle sui lati, che la differenziano dagli altri piedi da corsa. Cheetah Xtreme è fornito completo di Nike Spike Pad. Cheetah Xtend Cheetah Xtend è ideale per gli sprint su lunghe distanze e la corsa ricreativa (400-5000 m) e per gli utenti che non possono utilizzare Flex-Run con Nike Sole. Cheetah Xtend ha una curvatura più aggressiva di Cheetah, ma non quanto quella di Cheetah Xtreme. Grazie alla curvatura continua fino alla punta la lamina garantisce un movimento di roll-over più fluido. La lamina è più leggera rispetto a Cheetah Xtreme, ma mantiene ugualmente le stesse caratteristiche di spinta propulsiva che lo rendono il piede ideale per questa categoria. Anche la versione Xtend si distingue per le linee gialle sui lati, che la differenziano dagli altri piedi da corsa ed è fornito completo di Nike Spike Pad. Kit Nike Spike Pad Kit Nike Spike Pad • Intersuola in Phylon (EVA di marca Nike) •Nike vanta oltre 22 anni di esperienza nella progettazione di suole per l’atletica leggera • Intersuola con densità diversificata – più morbida nella parte posteriore per l’impatto e più densa nella parte anteriore per una maggiore potenza dello slancio •Fornito completo di tacchetti piramidali e chiave • Tacchetti aggiuntivi reperibili presso Nike • Ad uso esclusivo in atletica •Nike Spike Pad deve essere incollata sul Cheetah Adattatore d’allineamento Cheetah • Semplifica l’intervento del Tecnico Ortopedico può far risparmiare 2-3 ore di lavoro • Da utilizzare esclusivamente per la regolazione dell’allineamento dinamico • Regolazione di inversione/eversione del piede • Regolazione dell’altezza • Regolazione della flessione plantare/ dorsale • Regolazione della rotazione interna/ esterna • Raggiunto l’allineamento corretto, il piede viene forato attraverso i fori dell’adattatore • L’adattatore allineamento Cheetah può essere ordinato separatamente ed è quindi opzionale 25 VI PRESENTIAMO © Lorenzo Marcianò La meravigliosa storia di Giusy Versace 26 I n pochi secondi si possono correre 100 metri. In pochi secondi può cambiarti la vita. Per esempio, quella di Giusy Versace, splendente donna con un sorriso luminoso della Calabria. Un evento davvero traumatico, durante il quale non ho mai perso i sensi, e che inevitabilmente ha rimesso in gioco tutte le mie certezze fino a quel momento, dando il via ad una nuova sfida… ad una nuova vita. Un cognome importante, molto conosciuto nel mondo della moda, un incidente stradale e la vita che cambia, fino a portarla a gareggiare sulle piste di atletica dopo essere passata per un duro percorso di accettazione del proprio “nuovo” corpo, oltreché per il reinserimento sociale e lavorativo. La mia grande fede ed una particolare devozione verso la Madonna mi hanno aiutata a non perdere il sorriso e non smettere mai di combattere. Un anno dopo l’incidente infatti, nel 2006, a seguito di un voto fatto un anno prima, andai a Lourdes per ringraziare, ed è stato li che grazie alla preghiera ho trovato poco per volta tutte le risposte che cercavo. Oggi sono una «sorella» dell’UNITALSI e tutti gli anni parto come volontaria per accompagnare le persone disabili nei pellegrinaggi a Lourdes. C’è voluto circa un anno e mezzo di duri allenamenti per imparare di nuovo a camminare, ritrovare i miei equilibri, accettare di vestirmi in modo diverso ed infine tornare a guidare. A quel punto mancava solo un ultimo ma non meno importante tassello per ricomporre quel complicato puzzle che avevo chiamato «la mia vita di prima»: il lavoro. Dopo tanto impegno per ricostruire tutto, ti aspetti che a quel punto ogni cosa potrà solo andare meglio, e invece ecco le prime grandi mortificazioni. Al mio rientro in azienda, infatti, qualcosa era cambiato. Trovai molte porte chiuse e dopo quasi 10 anni di operatività su diversi territori, i dirigenti mi trattarono come se insieme alle gambe io avessi perso anche la testa! Mi ritrovai così priva di incarichi, di ruoli, di scrivania, seduta in un angolo in attesa che qualcuno si ricordasse di venire a parlare con quella dipendente che aveva solo rischiato di morire mentre svolgeva il proprio lavoro. Giusy Versace ci racconta la sua storia : Mi chiamo Giusy Versace e questa è solo una piccola parte della mia meravigliosa vita. Sono nata e cresciuta a Reggio Calabria, sul mare, ma il lavoro e la vita mi hanno portata prima a Londra e poi a Milano dove vivo ormai dal 1999. Nonostante la distanza sono sempre stata molto legata alla mia terra non a caso ho lasciato proprio lì, in Calabria, i miei affetti più grandi, la famiglia e le mie migliori amiche di sempre: Felicetta, Katia e Manuela. La mia vita è cambiata nell’estate del 2005. In quel periodo mi trovavo a Reggio Calabria per qualche settimana di mare fino al 22 agosto del 2005, quando ho dovuto riprendere servizio, e dovendo andare a Salerno per lavoro decisi di affittare una macchina. Lavoravo come Retail Supervisor per una nota azienda nel settore della moda, non la Gianni Versace S.p.A. come molti potrebbero immaginare, bensì un’azienda che commercializza marchi concorrenti. Mi trovavo sull’autostrada SA-RC diretta a Salerno quando incontrai un terribile acquazzone che, nonostante l’andatura moderata, mi fece perdere il controllo dell’auto portandomi a sbattere contro un guard-rail. Quest’ultimo, anziché proteggermi come avrebbe dovuto, sfondò l’abitacolo della macchina tranciandomi entrambe le gambe. Nel 2010, l’emozione di correre di nuovo! Nonostante i numerosi «no» di chi sosteneva che io non fossi in grado di correre, indossai le mie prime protesi da corsa nel febbraio del 2010. Che emozione quel giorno, piansi dalla gioia! Scoprii da subito di essere la prima atleta donna in Italia a correre con un’amputazione ad entrambe le gambe, e così decisi di tesserarmi con la ASD CON NOI di Reggio Calabria perché, pur vivendo a Milano, volevo dare un segnale forte nella mia terra d’origine. Questo fu possibile grazie anche alla fiducia che ripose in me il presidente del CIP Calabria Fortunato Vinci, per gli amici «Titti». La mia prima gara la volle fortemente proprio lui, Titti Vinci, a Siderno nel maggio 2010, e ci fu la prima medaglia d’oro. Dopo qualche settimana giunse la convocazione ai Campionati Italiani Assoluti di Imola dove vinsi il titolo italiano sui 100 metri cat.T43. Un ORO che valse più di qualsiasi altra cosa perché quello stesso giorno, al campo di atletica di Imola, incontrai alcuni dei personaggi che avevano sostenuto che io non ero in grado di correre. La gioia fu così grande che nonostante gli impegni lavorativi decisi di non fermarmi e grazie al provvidenziale incontro con Andrea Giannini (www.andreagiannini.com) decisi di correre anche con la FIDAL tesserandomi con l’Atletica Vigevano. Dopo poco tempo arrivarono nuovi importanti successi: • 3 giugno 2011, meeting internazionale di Valencia, Spagna – 100m in 16”19 (minimo paralimpico per Londra 2012) • 12 maggio 2012, Torino, Campionati Italiani Assoluti - Medaglia d’oro e nuovo record Europeo sui 100m in 15”50 (*adesso superato) • 1 2 luglio 2012, Celle Ligure, Meeting Internazionale di Atletica Leggera - Nuovo Record Italiano sui 200m in 31”21 (minimo paralimpico per Londra 2012) © www.photo-hartmann.de 27 La meravigliosa storia di Giusy Versace P urtroppo… Per un imprevisto intervento chirurgico, è sfumata l’occasione di partecipare al mio obiettivo: i Giochi paralimpici di Londra 2012. 28 Ma Giusy non si arrende e non si lascia scoraggiare, e diventa promotrice di una riconsiderazione della femminilità e della diversa abilità più in generale, si lascia fotografare senza protesi, esorta a non nascondersi, dedica le proprie vittorie a chi lo fa e teme di venire allo scoperto: sostiene che lo sport soprattutto per chi vive una disabilità, aiuta ad aumentare la propria autostima e sia un veicolo importante di confronto e integrazione oltre che prezioso strumento 2013 L’anno di Giusy ‘Con la testa e con il cuore si va ovunque’: il nuovo libro di Giusy Versace Nel giorno in cui in tutto il mondo si celebrava la festa della donna, non poteva esserci omaggio migliore al mondo ‘rosa’ come quello di Giusy Versace, che aveva presentato la sua prima autobiografia ‘Con la testa e con il cuore si va ovunque’, libro edito da Mondadori e in libreria dallo scorso 26 febbraio. Lo spazio eventi della libreria Mondadori di Milano di Piazza Duomo, ha accolto una piacevole chiacchierata che ha visto Giusy protagonista assieme al giornalista Claudio Arrigoni e all’amica cantante Jo Squillo. per diffondere i veri valori della vita. Questo lo hanno capito bene i giovani, ma purtroppo sono gli adulti ad avere ancora molta paura, ed è anche per questo che ho deciso di continuare a correre, per urlare a tutti che non bisogna vergognarsi, mai, perché la disabilità sta solo negli occhi di chi ci guarda! Una Giusy emozionata, in una sala gremita di amici, ha aperto il suo cuore al pubblico con estrema naturalezza, incalzata dalle domande di una brillante Jo Squillo che ha ripercorso i passaggi più importanti ed emozionanti del libro e della nuova vita di Giusy. 29 “Malgrado questa sia la mia storia – ha confessato Giusy - nel rileggere il libro finito mi sono commossa e ho pensato subito cosa avrebbe scatenato questo libro in mano a mia madre... La voglia di scrivere questo ‘diario’ nasce dalla frase che ho sentito pronunciare da un prete: se una cosa bella la condividi con gli altri acquista ancora più valore, ed io con questo libro spero di aver fatto proprio questo!”. “Questo è uno dei libri più belli che abbia mai letto – queste le parole di un’emozionatissima Jo Squillo - per me il concetto a me caro ‘siamo donne oltre le gambe c’è di più’ con Giusy viene espresso e rappresentato appieno. Giusy in questo libro ci racconta la vita vera e malgrado la sua storia sia stata drammatica, il libro è pieno di amore, è coinvolgente, ti coccola, e allo stesso tempo è una lezione di vita dalla quale tutti dobbiamo imparare molto”. Giusy ‘l’atleta’ è stata invece raccontata dal giornalista Claudio Arrigoni, che l’ha scoperta e conosciuta proprio al primo campionato italiano di Imola del 2010, e che da quel momento non ha più smesso di seguire: “Lei è stata la prima donna amputata ad ambedue le gambe a correre in Italia e con lei si aperta una strada, perché la sua storia è un esempio importantissimo per tutti. Spero che possa continuare fino alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro”. Sul megaschermo della sala Mondadori, una carrellata di fotografie ha accompagnato i racconti: sono i sorrisi delle persone che Giusy ha immortalato in ospedale, sorrisi di quelli che lei definisce ‘i suoi angeli custodi’. Il libro, è suddiviso in ventidue capitoli che ripercorrono le tappe fondamentali della sua nuova vita. Dal terribile incidente, al risveglio nell’ospedale di Cosenza, la gioia e il dolore provati a camminare su nuove gambe e l’inizio di una nuova vita e di una nuova passione: l’atletica leggera. In copertina, una Giusy ammiccante con rossetto rosso e abito lungo, che posa su una pista di atletica sfoggiando le gambe che preferisce: le protesi da corsa. L’estrema naturalezza della narrazione, accompagnata da un pizzico d’ironia, rendono il racconto piacevole e molto scorrevole. La Giusy Versace che si racconta nel libro è una donna forte, caparbia, innamorata della vita e capace di sdrammatizzare in ogni situazione. Il suo racconto è una testimonianza di gioia, fede e un costante invito a non arrendersi mai. Marzo 2013 Titolo e record italiano per Giusy Versace ai Campionati Italiani Indoor Al Palaindoor di Ancona, Giusy vince il suo secondo titolo italiano sui 60 metri, stabilendo il nuovo record italiano sulla distanza: 9”67 nella categoria T43. Giusy si migliora addirittura di 1”21 rispetto al precedente personale e record italiano (10”88) realizzato proprio nell’edizione 2011 della rassegna tricolore marchigiana. Un risultato cronometrico che dimostra come l’atleta calabrese, che corre per i colori della società di Reggio Calabria Con Noi e si allena a Vigevano con l’Atletica Vigevano, stia attraversando un periodo di ottima forma, soprattutto in vista dei Campionati Italiani outdoor in programma a Grosseto il prossimo 11 e 12 maggio e i Campionati del Mondo di Lione a fine luglio. “Vincere un titolo italiano è sempre una grande gioia, così come realizzare un nuovo record italiano – commenta a caldo la Versace – sono una perfezionista e per questo non sono molto soddisfatta della partenza, ma ero un po’ nervosa sui blocchi e mi tremavano le © Lorenzo Marcianò 30 braccia. D’altronde questa è la mia prima gara dell’anno e devo riabituarmi alle emozioni e alle tensioni pre gara”. pedane, è molto impegnato nel sociale e da mesi sta aiutando anche la onlus di Giusy Versace a raccogliere fondi. Adesso per Giusy Versace riprenderanno subito gli allenamenti in vista della stagione outdoor che è alle porte. La Relay Marathon, partita questa mattina alle 10 da Rho Fiera, ha visto al via per la Disabili No Limits ben 23 squadre, ognuna delle quali composte da 4 staffettisti, tutti vestiti con simpatiche t-shirt brandizzate Caffè Hardy. Tra questi, hanno corso una rappresentenza della radio Rtl 102.5 capitanata da Alex Peroni e Angelo Di Benedetto, 7 squadre formate da giornalisti e redattori del gruppo televisivo Sky, 7 squadre formate dall’associazione Mente Corpo e Corri che ti passa, un nutrito gruppo di atleti giunti dal Molise, il Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano Onlus e l’atleta senegalese Ousmane Ndong, al quale fu regalata una protesi sportiva di arto superiore grazie ai fondi raccolti nella scorsa edizione della staffetta meneghina. Aprile 2013 Giusy Versace, Diego Occhiuzzi e la Disabili No Limits protagonisti alla Relay della Milano City Marathon E’ stata una festa lunga di 42.195 metri quella che la Disabili No Limits onlus di Giusy Versace ha vissuto alla Charity Relay della Milano City Marathon, in compagnia del grande campione di scherma e testimonial dell’associazione Diego Occhiuzzi, del cantante Daniele Stefani e dei 92 staffettisti che hanno corso per Giusy e per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di due carrozzine da basket. “Ho corso sogli ultimi 195 metri della maratona ma la festa e la gioia che ho respirato questa mattina è stata tanta e mi sono divertito davvero molto” commenta ai microfoni d’arrivo il napoletano Occhiuzzi, argento olimpico di sciabola a Londra 2012 e grande amico di Giusy. L’atleta partenopeo, fuori dalle La staffetta di solidarietà che Giusy Versace, Presidente della onlus Disabili No Limits, ha messo in piedi quest’anno è servita per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di almeno due o tre sedie a rotelle sportive da regalare alla Kleos, la prima squadra di basket in carrozzina della Calabria, nata solo pochi mesi fa. “Sono molto felice di come sia andata questa giornata – commenta Giusy – il sole ha reso ancora più bella e divertente questa grande festa, ma la nostra maratona di raccolta fondi prosegue ancora fino alla fine del mese perché l’obiettivo è importante. Avevo deciso di attendere i nostri staffettisti a 200 metri dall’arrivo assieme agli amici Daniele e Diego e ad un gruppo di ragazzi dell’U.N.I.T.A.L.S.I. Milano, e così abbiamo tagliato il traguardo tutti assieme ed è stata una grandissima emozione. Mi è venuta una gran voglia di correre e mi sono solo pentita di non aver portato con me le mie protesi da corsa per correre fino al traguardo”. Nelle foto: il gruppo della Disabili No Limits Onlus e Giusy Versace assieme a Diego Occhiuzzi. Maggio 2013 Titolo e record italiano ai Campionati Italiani Paralimpici di Grosseto Grosseto porta fortuna a Giusy. Nella città natale del suo allenatore Andrea Giannini e sulla pista dove si allena nei mesi estivi, Giusy ha conquistato il titolo e record italiano, correndo i 100 metri in 14»93 ai Campionati Italiani Paralimpici allo stadio Zecchini di La meravigliosa storia di Giusy Versace Grosseto. L’atleta calabrese, che corre nella categoria T43 (amputati bilaterali), è riuscita così a centrare il sesto titolo italiano di carriera (4 sui 100 metri e 2 sui 60 indoor) e a limare di 1 centesimo il precedente record italiano di 14”94, da lei stabilito ad aprile a Nova Milanese. Malgrado una partenza poco brillante, Giusy è riuscita ad infilarsi nella scia dell’inglese Erin McBride e a distendersi molto bene nella seconda parte di gara, scendendo per la seconda volta sotto il muro dei 15 secondi. La serie è stata vinta dalla turca, fuori gara, Diba Tanrikulu (cat T46) in 13” 52, seguita da un’altra atleta fuori gara, l’inglese Erin McBride (cat. T13) 13” 74 e terza Giusy Versace. “Realizzare un record a settimana non è male! – dichiara Giusy Versace - migliorarsi è sempre importante anche se questa volta di un solo centesimo. Mi dispiace non essere partita molto bene e questo, di sicuro, mi ha penalizzata un po’, ma ho corso forte la seconda parte di gara e questo mi da fiducia in vista dei 200 metri di domani.” quella di oggi era la quarta uscita ufficiale. Il suo precedente record italiano di 31”21 risale allo scorso luglio ma in soli due anni la velocista paralimpica è riuscita a progredire di ben 2 secondi e mezzo. In onore della Festa della Mamma, la dedica di Giusy a fine gara è stata per la sua mamma Liliana e per tutte le mamme del mondo. Giusy ha infatti corso indossando una maglietta con scritta ‘Auguri Mamma T.V.B.’. “A differenza di ieri – dichiara al traguardo Giusy - oggi sono partita meglio ma mi sono un po’ irrigidita sul finale. D’altronde i 200 metri sono una specialità che fino ad oggi ho corso poco in gara, anche se mi piacciono molto e sono convinta di avere ampi margini di miglioramento. Sono comunque molto felice di questa prestazione perché ho vinto la batteria, ho vinto il titolo e ho realizzato il terzo record italiano in una settimana!” Archiviati i Campionati Italiani, l’appuntamento più importante della stagione adesso sono il Golden Gala di Roma il 6 giugno ed i Campionati del Mondo IPC di Lione, Francia di fine luglio e per Giusy si profilano due mesi di intensi allenamenti. Per la cronaca, Giusy Versace si è aggiudicata la decima batteria in 30”41, seguita da Antonella Inga (T13) 31”30 e Martina Caironi 33”14 (nuovo record del mondo cat. T42). www.disabilinolimits.org www.giusyversace.it I migliori auguri a Giusy per l’oro da parte di Össur. 31 Incontenibile Giusy Versace! Dopo il titolo e record italiano sui 100 metri del giorno prima, Giusy si è messa al collo anche il suo primo oro sui 200 metri, firmando il titolo con il nuovo record italiano nella categoria T43 (amputati bilaterali) di 30”41. Ai Campionati Italiani Paralimpici di Grosseto, la Versace è riuscita così a migliorarsi di ben 8 decimi su una distanza per lei ancora nuova, vista che © Agenzia BF Il grande affetto dell’atleta verso la città di Grosseto è stato ribadito anche al termine della gara, quando Giusy ha dedicato titolo e record alle donne e mamme dell’ex Mabro, l’azienda di confezioni tessili di Grosseto le cui maestranze non ricevono stipendio da diversi mesi, mostrato una t-shirt con la scritta ‘Solidarietà alle donne e mamme dell’ex Mabro’ . “Ho voluto indossare questa maglietta – continua la velocista - perché sono rimasta impressionata da un servizio andato in onda in tv. La cosa mi ha toccato molto e per questo ho voluto esprimere tutta la mia solidarietà a queste donne che lottano per avere il loro meritato stipendio, cogliendo anche l’occasione della festa della mamma di domani! D’altronde, Grosseto è una città che ho nel cuore per via del mio allenatore Andrea Giannini che qui è nato e qui ha costruito la sua carriera d’atleta, e poi perché d’estate, spesso, mi alleno su questa pista. Da oggi però si aggiunge anche un motivo in più!” Agenda address Össur Europe BV Ekkersrijt 4106-4114 Postbus 120 5690 AC Son en Breugel The Netherlands tel fax +31 (0) 499 462 840 0516920852 +31 (0) 499 462 841 0516922977 e-mail web [email protected] www.ossur.it follow us 20 al 29 luglio 2013 IPC Campionati mondiali atletica leggera Lione, Francia