La prima gamba completamente bionica al mondo - assets

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La prima gamba completamente bionica al mondo - assets
Mars 2013
Giugno 2013
www.ossur.fr
www.ossur.it
Nuovi prodotti
La meravigliosa storia di Giusy Versace
PROPRIO FOOT® - Nuovo studio clinico
La prima gamba completamente bionica al mondo SYMBIONIC LEG®
Fluido
Movimenti di flessione ed estensione più controllabili e fluidi sia in fase statica che dinamica danno origine ad
un’andatura naturale, sicura ed efficiente.
Affidabile
Supporto ottimale in fase di appoggio, per una sicurezza impareggiabile, anche per gli utenti meno agili o di corporatura robusta.
semplice
Semplice da impostare e da utilizzare, grazie alla configurazione completamente automatica e alla
funzione di adattamento continuo.
www.ossur.it
Introduzione
Cari lettori,
La Tecnologia Bionica di Össur continua ad
esser protagonista nell’ambito scientifico,
protesico e del design, siamo quindi lieti di
presentare in questa edizione di “Insight” la
nuova SYMBIONIC® LEG di Össur. Questa
gamba protesica bionica combina in modo
intelligente un ginocchio controllato da un
microprocessore con un modulo di caviglia
motorizzato per una maggior sicurezza e un
maggior movimento simmetrico. Gli utenti
testimoniano di riuscire a muoversi in modo
già più naturale, senza doversi adattare alla
protesi o fare movimenti compensatori.
Tutti gli amanti dello sport, specialmente
della corsa, saranno felici di sapere che il
leggendario piede da corsa Flex-Foot Cheetah®
è ora disponibile in due nuovi modelli, con
lamine in carbonio create specificamente per
percorrere brevi o lunghe distanze e ottenere
il massimo della performance.
Infine, siamo davvero orgogliosi di presentare
la campionessa del nostro Team Össur
italiano, Giusy Versace, una vera stella
in questo campo, Presidente anche dell’
organizzazione non- profit “Disabili no limits”.
Giusy ha vinto numerose medaglie d’oro a
livello nazionale e recentemente ha pubblicato
una sua autobiografia.
Buona lettura!
Össur Italia
3
Soffermandoci sulla Tecnologia Bionica,
guardiamo più da vicino il PROPRIO FOOT®
ed analizziamo la ricerca scientifica che ruota
intorno a quest’ambito protesico davvero
straordinario. Annemiek Janssen, utente del
PROPRIO FOOT® da un po’ di tempo, racconta
il suo personale viaggio in un mondo che ora
le sembra davvero diverso.
Tra gli altri nuovi prodotti presentati vi è
anche Iceross® Seal-In® V , l’ultima cuffia a
sospensione in grado di gestire le variazioni di
volume del moncone, insieme al Balance™ Knee
e ai nuovi piedi Flex-Foot Balance™ Foot J e
Vari-Flex XC® Rotate.
Indice
04
14
Nuovo studio clinico : PROPRIO FOOT®
26
La meravigliosa storia di Giusy Versace
12
20
Nuovi prodotti
32
Agenda
La prima gamba completamente bionica
al mondo SYMBIONIC® LEG
Intervista esclusiva
• Iceross Seal-In V • Balance™ Knee Locking
e nuovo kit tubo in titanio
• Balance™ Foot J
• Vari-Flex XC® Rotate • Flex-Foot Cheetah Xtreme e Xtend
®
4
Movimento naturale
Con la prima gamba completamente Bionica al mondo.
L
’utilizzo di una protesi convenzionale
richiede uno sforzo supplementare per
l’utente che deve concentrarsi in ogni
movimento, anche in operazioni semplici come
camminare su un terreno pianeggiante.
5
Per un utente protesico il problema
principale risulta essere il timore di cadere
con le conseguenti compensazioni motorie
che comportano un dispendio di energia
nettamente superiore rispetto ad una persona
non amputata.
SYMBIONIC LEG, risultato delle ultime
innovazioni della Tecnologia Bionica Össur, è
il primo arto protesico che integra un ginocchio
a microprocessore ed una caviglia motorizzata
a microprocessore con flessione proattiva.
SYMBIONIC LEG registra in tempo reale,
gestendo ogni situazione quotidiana per
adattarsi alle esigenze dell’utente.
L’utente può camminare in piena sicurezza in
maniera più fluida e simmetrica, percorrere
distanze più lunghe con un minore consumo
di energia, in definitiva libero di concentrarsi
sulle proprie attività con una maggior fiducia
per potersi muovere naturalmente.
Sicurezza
Simmetria
degli utenti riferisce
una riduzione degli
incespicamenti
dei protesisti riporta
una riduzione nel
sollevamento
dell’anca.
64% 53% 79%
degli utenti riferisce di
aver raggiunto una maggiore fiducia in se stessi
e un maggiore comfort
nella percorrenza di
rampe e pendii.
57% 80% 86%
degli utenti riferisce una
riduzione delle cadute
*Studio di Össur America
sull’accettazione della
SYMBIONIC LEG nel
mercato”, realizzato nel
2012. (documento
disponibile su richiesta)
www.ossur.it
Confidenza
dei protesisti riporta
una maggiore
uniformità nella
lunghezza delle falcate.
degli utenti riferisce di
aver incrementato le
proprie attività
quotidiane.
27% 80%
degli utenti riferisce una
riduzione o l’eliminazione dei dolori di schiena
e del carico eccessivo
sul moncone.
degli utenti indica un
minore affaticamento
mentale.
SYMBIONIC® LEG
SICUREZZA • SIMMETRIA • CONFIDENZA
6
G
li amputati transfemorali spendono
oltre il 50% di energia in più nella
locomozione rispetto a chi non ha
subito amputazioni.1 Sui pendii sono inoltre
spesso costretti a movimenti di compensazione
con il ginocchio, l’anca ed il tronco.2,3 Tali
movimenti di compensazione causano dolori
alla schiena in oltre il 60% degli utenti di arti
protesici inferiori,4 che possono avere un
impatto significativo e negativo sulla qualità
della vita.
È stato inoltre dimostrato che circa il 50%
degli utenti di protesi cade almeno una volta
all’anno, il 19% di questi subisce un incidente
abbastanza serio da richiedere assistenza
medica. E tra gli amputati che evitano certe
attività ed ambienti, il 76% indica che la causa
è la paura di cadere5. SYMBIONIC LEG aiuta
a recuperare un’andatura più simmetrica,
minimizzando la necessità di movimenti di
compensazione grazie ad una flessione attiva
temporizzata ed automatica dell’anca.6
Come risultato, SYMBIONIC LEG aiuta a
ridurre dolore, a preservare l’organismo
limitando l’insorgenza di complicanze, oltre
a diminuire il rischio di cadere. Il feedback
per SYMBIONIC LEG è stato estremamente
positivo.
La rivista Popular Science ha onorato
SYMBIONIC LEG del premio “Best of What’s
New”, mentre utenti e protesisti hanno spresso
sensazioni di maggiore sicurezza, simmetria
e fiducia con conseguente riconquista della
possibilità di muoversi con naturalezza.
1. E
squenazi y DiGiacomo 2001,
Journal of American Podiatric
Med. Assoc. 91(1): 13-22.
2. S
oares A, Yamaguti E, et al., Sao
Paulo Med J. 2009:127:5:302-309.
3. C
.M. Powers, L.A. Boyd, C.A.
Fontaine y J. Perry, Phys Ther
76 (1996), pp.369-377.
4. K
ulkarni J, Gaine W, et
al., Clinical Rehabil.
2005;19:1:81-86.
5. Miller WC, Deathe AB, et
al., Arch Phys Med Rehabil.
2001;82:9;1238-1244.
6. Knut Lechler,
Energiespeichernden
Prothesenfußes, MOT
5, 2008, P23-28.
G
razie agli ultimi progressi
nella Tecnologia Bionica di
Össur, SYMBIONIC LEG è
la prima protesi integrata che
combina
un
ginocchio
a
microprocessore ed una caviglia
motorizzata a microprocessore e con
flessione proattiva.
L’attuatore Magnetorheologic offre una
resistenza minima nella fase di swing ed
una risposta immediata ai cambiamenti
di velocità.
7
L’intelligenza artificiale adatta automaticamente la risposta allo stile di
deambulazione dell’utente ed
all’ambiente
Batteria singola integrata
Altre caratteristiche di
SYMBIONIC LEG:
n
n
n
n
Facile
avvio della fase di swing
(non è necessario caricare il
piede).
Adattamento
automatico al
terreno con una variazione di
altezza del tallone fino a 5 cm.
Ripresa
automatica dell’equilibrio.
Programmazione
ed impostazione automatici, per la massima
facilità di applicazione.
Interfaccia utente integrata
Flessione motorizzata della
caviglia durante la fase di
swing per una distanza
costante da terra della punta e
un adattamento ottimale al
terreno.
Lamina
dell’avampiede a
lunghezza intera con
punta divisa
Modulo dinamico con
tecnologia EVO che assorbe e
rilascia l’energia dall’appoggio
del tallone allo stacco della
punta.
8
SYMBIONIC® LEG
SICUREZZA • SIMMETRIA • CONFIDENZA
9
L
a funzione di recupero dagli
incespicamenti del modulo ginocchio
ed il sollevamento motorizzato della
punta del modulo piede si combinano per
ridurre il rischio di inciampare e cadere.
Hans van Dongen, ora 52enne, gestiva
un’impresa di costruzioni ed aveva una vita
molto attiva. 6 anni fa, Hans ha subito diverse
lesioni fisiche a causa di un incidente che
hanno comportato l’amputazione della protesi
sinistra al di sopra del ginocchio. Il protesista
di Hans gli ha consigliato recentemente di
provare SYMBIONIC LEG.
“Dopo pochi passi con SYMBIONIC LEG
mi sono reso conto che questa gamba con
microprocessore integrato era il prodotto
ideale per me. Mi sono immediatamente
accorto che camminavo in modo più fluido
e naturale rispetto a prima. Con SYMBIONIC
LEG, non devo più evitare terreni dissestati
o guadare continuamente per terra. Ho
la certezza di tenere la distanza da terra
necessaria ad evitare di inciampare e cadere.
Ora che non devo concentrarmi così tanto
sul terreno che ho davanti, posso godermi la
bellezza del mondo che mi circonda senza
preoccuparmi di inciampare e cadere. Già
dopo i primi giorni con SYMBIONIC LEG
mi è diventato chiaro che questa protesi mi
avrebbe cambiato la vita. Un altro fattore
importante con SYMBIONIC LEG è che si
adatta istantaneamente ai cambiamenti di
velocità. Sia che passeggi, cammini lentamente
o velocemente, si regola istantaneamente alla
perfezione. Non ho bisogno di pensarci; la mia
SYMBIONIC LEG fa esattamente quello di cui
ho bisogno, nel momento in cui ne ho bisogno.
Mi ascolta sempre.
Camminare non è più un processo conscio
per me. Sono sicuro che gli altri non possano
vedere la mia disabilità. Posso cambiarmi
facilmente le scarpe. Posso indossare le
mie scarpe eleganti per andare al lavoro e
le mie scarpe da ginnastica quando torno a
casa, mantenendo sempre un allineamento
perfetto. È facile come premere un pulsante,
SYMBIONIC LEG si regola automaticamente
alla nuova altezza del tacco. Posso percorrere
distanze più lunghe e la mia velocità media
è aumentata. Spendo meno energia per
percorrere distanze più lunghe e mi sembra
allo stesso tempo più naturale.”
Guarda il
video della
storia di
Hans
ossur.com/sbl
Muoversi con
10
Funzioni al contatto iniziale
Risposta al carico
Fase intermedia
Fase terminale
Caratteristiche
osizione della caviglia
P
adattata al terreno.
I l piede dinamico in fibra di
carbonio inizia ad accumulare
energia.
I l carico proporzionale simula
la naturale funzione dei
quadricipiti: un carico
maggiore sulla gamba crea una
maggiore resistenza alla
flessione.
L a tecnologia EVO ottimizza i
vettori energetici delle forze
del terreno.
I l piede in fibra di carbonio
restituisce l’energia
accumulata.
Fase di swing fluida e stabile.
assima resa energetica per la
M
spinta dinamica, che permette
di consumare meno energie.
enera una resistenza ottimale
G
del ginocchio.
Vantaggi
L a posizione della caviglia
adattata al terreno aiuta ad
aumentare l’equilibrio e la
risposta al terreno.
igliora le meccaniche del
M
ginocchio e permette uno
swing efficiente dal tallone alla
rotazione della punta, anche
sulle rampe.
iuta ad aumentare il comfort
A
e la sensazione di supporto in
diverse velocità di
deambulazione.
n naturalezza
11
Pre Swing
Fase iniziale di swing
Fase intermedia di swing
Fase finale di swing
L ’attuatore Magnetorheologic
offre una resistenza minima
nella fase di swing ed una
risposta immediata ai
cambiamenti di velocità.
assima dorsiflessione che
M
garantisce una distanza da
terra costante.
L a flessione motorizzata della
caviglia la posiziona
automaticamente prima del
contatto del tallone in modo
da garantire un adattamento
ottimale al terreno.
Caratteristiche
essun carico specifico sulla
N
punta è necessario per iniziare
la fase di swing, facilmente e
senza sforzo.
orsiflessione motorizzata
D
iniziata.
ipresa automatica
R
dell’equilibrio che fornisce
supporto al ginocchio per
permettere la ripresa
dall’incespicamento.
ambiamento automatico
C
della resistenza dello swing
con la variazione della velocità
di deambulazione.
Vantaggi
ermette di camminare in
P
modo fluido e naturale in spazi
limitati, come in mezzo alla
folla o in ambienti domestici.
levata reattività, che si adatta
E
ai cambiamenti di velocità
come nessun altro cilindro
idraulico è in grado di fare.
I deale per utenti con livello di
attività da basso a moderato.
Non rallenta gli utenti.
iuta a ridurre incespicamenti
A
e cadute, migliorando la
sicurezza dell’utente.
iuta a migliorare la stabilità
A
su svariati tipi di terreni.
essun impatto terminale
N
eccessivo, indipendentemente
dalla velocità di
deambulazione.
INTERVISTA
Una storia differente, Annemiek Janssen
12
L
’olandese Annemiek Janssen, quarantaseienne, vede oggi il mondo in modo
davvero diverso, da quando ha iniziato
ad usare un nuovo piede protesico.
Nata con una malformazione congenita alla
mano sinistra ed alla gamba destra, Annemiek
Janssen ha camminato con una protesi fino
dall’età di due anni. “Se si tratta di protesi,
si può dire che sono una professionista,”
dichiara. Ma camminare senza un piede completamente protesico presentava particolari
difficoltà e, nel 2008, ha deciso di sottoporsi
ad un intervento di chirurgia.
Dopo l’amputazione, Annemiek credeva che
i suoi problemi si sarebbero risolti. «Datemi
una protesi e mi metterò a camminare, almeno
questo è quello che pensavo. Ormai ho camminato con vari tipi di protesi per quarant’anni.
Ma non si è trattato della soluzione istantanea
che speravo. Dopo avere utilizzato una decina
di protesi diverse, il mio protesista ha deciso
di rivolgersi ad Össur.
“Abbiamo preso un appuntamento e, improvvisamente, tutto è cambiato. Un solo minuto
dopo l’applicazione di PROPRIO FOOT, mi
sono alzata, ho iniziato a camminare ed ho
pensato «Wow! È incredibile!». Siamo usciti
ed ho iniziato a camminare sull’erba, poi ho
percorso alcuni gradini – cose che prima erano
state davvero difficili perché i piedi che usavo
non si adattavano al terreno.”
Felicissima del cambiamento che la nuova
protesi ha portato nella sua vita, Annemiek
è tornata a dedicarsi alla propria passione,
l’equitazione. “Per un lungo
periodo non avevo energie e
provavo troppo dolore, ma grazie a questo piede sto tornando a
svolgere le mie attività preferite. Prima, anche
portare a spasso il cane era un’impresa difficile, ma ora andiamo in macchina fino alla
foresta e facciamo lunghe passeggiate. Non
devo più chiedermi ‘Ce la farò a tornare indietro?’ – tutt’altro, tendiamo a camminare più del
previsto, per semplice divertimento.”
Andare a teatro è una delle altre cose che
Annemiek può di nuovo apprezzare. “Il mio
nuovo piede si comporta perfettamente anche
in questa situazione. Dispone di una modalità
rilassata che si adatta alla situazione. Quando
ci si siede, il piede si rilassa in modo naturale.
Ci si dimentica di avere la protesi, una sensazione davvero stupenda.
“Prima dovevo vivere con un solo paio di
scarpe, mentre ora, finalmente, è una storia completamente diversa. Posso scegliere
tutte le scarpe che voglio ed indossarle sul
mio nuovo piede. Si regola automaticamente
in funzione dell’altezza del tacco. È facilissimo
e permette di camminare in modo naturale
– un’esperienza incredibilmente piacevole.”
Annemiek ci ricorda che, con le sue vecchie
protesi, doveva sempre guardare in basso e
concentrarsi sul terreno, dovunque andasse.
“Ora, con il mio PROPRIO FOOT posso camminare eretta e guardarmi intorno. Il mondo
ora è davvero diverso. Questo piede mi ha
ridato la mia vita. Posso fare cose che avevo
dimenticato da anni, non ho più dolori, il mio
arto ha un bell’aspetto e cammino bene ed in
modo naturale. Tutto questo mi ha ridato una
nuova sicurezza. Ha funzionato per me e spero
che lo possa fare anche per altri.”
Annemiek è sposata con Peter ed hanno un
figlio, Luuk (18). Due giorni alla settimana
lavora come praticante di fisioterapia, altri due
in una clinica veterinaria. Lavorare con persone
ed animali offre il meglio di due mondi,
secondo Annemiek.
13
EVIDENZACLINICA
CLINICAL EVIDENCE
NATURALE
Gli utenti avvertono una dinamica più naturale dell’andatura,
che si traduce in una riduzione dei movimenti di
compensazione, specialmente a carico dell’anca. 6-7, 8
14
ADATTIVO
L’adattamento intelligente alle varie tipologie di terreno
determina una maggiore sicurezza dell’utente. 1, 2, 3
SICURO
Il sollevamento motorizzato della punta riduce il rischio di
cadute e di inciampi. 4, 5, 6
Gli utenti riferiscono di sentirsi maggiormente sicuri grazie al sollevamento motorizzato e proattivo della punta,
che riduce il rischio di incespicare e cadere. Allo stesso tempo, la stabilità nella fase di appoggio aumenta la
sensazione di fiducia. Come illustrato di seguito, la dorsiflessione nella fase di oscillazione è chiaramente evidente.1
Questi risultati indicano una diminuzione del rischio di cadute nell’affrontare piccoli ostacoli quali il bordo di un
tappeto, la soglia di una porta, un percorso sul selciato, ecc.
Flessione supplementare della caviglia
durante la fase di oscillazione
Altezza da terra della punta, su terreno piano
Altezza da terra della punta,
su terreno piano (altezza/mm)
120
% Gradi, angolo alla
caviglia (piano sagittale)
100
Dorsiflessione
20°
80
10°
60
Gradi
0°
40
-10°
20
Plantaflessione
-20°
0
0
20
40
60
Appoggio
-20
0
20
40
60
Appoggio
80
80
100%
Oscillazione
% Ciclo andatura
100%
Oscillazione
% Ciclo andatura
Dorsiflessione proattiva di
PROPRIO FOOT attiva durante
la deambulazione su terreno piano
Dorsiflessione proattiva di PROPRIO
FOOT disattiva durante la deambulazione
su terreno piano (per simulare un piede
non adattivo)
Figura 1: PROPRIO FOOT fornisce 15–20 mm altezza da
terra con il massimo nella fase di oscillazione intermedia.3
Dorsiflessione proattiva di
PROPRIO FOOT attiva durante
la deambulazione su terreno piano
Dorsiflessione proattiva di
PROPRIO FOOT disattiva durante
la deambulazione su terreno piano
Figura 2: PROPRIO FOOT solleva la punta in fase di oscillazione,
fornendo ulteriore distanza da terra.3
Gli utenti riferiscono un numero inferiore di cadute e inciampi durante l’uso di PROPRIO FOOT rispetto alla
protesi precedente. In media l’incespicare è diminuito da 9.9 a 5.3 (una riduzione di 46%) e le cadute da 3.4 a 1.0
(una riduzione del 70%).2
Numero di inciampi
Numero di cadute
10
10
8
8
6
6
4
4
2
2
0
0
Inciampi senza
PROPRIO FOOT
46% inciampi in
meno con
PROPRIO FOOT
Cadute senza
PROPRIO FOOT
70% cadute in meno con
PROPRIO FOOT
Figura 3: In media, durante il periodo di prova di 4 settimane, il numero di inciampi è diminuito da 9.9 a 5.3 e il numero di cadute è
sceso da 3.4 a 1.0.
Durante la discesa di scale, gli utenti di piedi protesici non adattivi - non disponendo di caviglia mobile - sono
costretti a ruotare il piede sul bordo del gradino, compromettendo in questo modo la sicurezza, come evidenziato
da un posizionamento più avanti del piede oltre il bordo del gradino.5
Lo studio ha dimostrato che scendendo le scale gli utenti posizionano PROPRIO FOOT più vicino all’alzata del
gradino e il centro di pressione (COP) si allontana ulteriormente dal bordo degli scalini.1
“I 4 gradi di adattamento della caviglia di PROPRIO FOOT migliorano la sicurezza
percorrendo le scale in discesa.” 5
0,15m
0,10m
Figura 4: L’immagine mostra la posizione del piede sulla scalinata. L’immagine a destra (PROPRIO FOOT acceso) evidenzia la
posizione del piede più vicino all’alzata del gradino a fronte dell’adattamento della caviglia. L’immagine a sinistra (PROPRIO FOOT
spento) evidenzia la posizione del COP più vicino al bordo con conseguente riduzione della stabilità e maggior rischio di scivolare. Con
un COP più lontano dal bordo (immagine sulla destra) si ottiene una maggiore stabilità, e conseguentemente una minore probabilità
di scivolare.
15
“... gli utenti riferiscono dei benefici dalla plantaflessione della caviglia durante la
discesa di rampe. Hanno espresso la sensazione di maggiore sicurezza e di un supporto
migliore durante il movimento di derotazione del passo ed un alleggerimento dello stress
sull’articolazione del ginocchio.” 6
“La funzionalità migliorata del ginocchio che parzialmente compensa l’assenza di
movimento della caviglia e la propriocezione può essere considerata come un sostanziale
beneficio nel gruppo di utenti studiato” 6
PERCORRERE LE RAMPE
16
Quando un amputato transtibiale percorre una scala o una rampa con PROPRIO FOOT, la cinematica e cinetica
determinano un’andatura più naturale.6–7
Gli utenti hanno evidenziato una più naturale dinamica dell’andatura e una riduzione dei movimenti di
compensazione, specialmente a carico dell’anca durante la percorrenza di scale e rampe.6–7,8
“Lo adoro realmente lungo le rampe e sui terreni sconnessi”
TT femmina, 64 anni, partecipante allo studio 2
PERCORRERE LE SCALE
È evidente la maggiore simmetria del passo durante la salita delle scale. La dorsiflessione attiva del piede
controllato da microprocessore ha causato un cambiamento nel modo di affrontare la salita di scale, portando ad
una maggiore simmetria tra gli arti.8
“Gli utenti hanno mostrato una maggiore mobilità e una tendenza verso prestazioni
migliori su rampe e scale.” 2
Percorrendo rampe e scale, il PROPRIO FOOT “...realizza una distribuzione più uniforme della pressione di picco...
questi valori di pressione si avvicinano notevolmente ai dati di pressione rilevati durante la deambulazione in
piano.”7 In altre parole, camminando su terreni sconnessi con PROPRIO FOOT gli utenti hanno riscontrato un
minore fastidio a livello dell’invasatura.
“Adoro questo dispositivo e ha avuto un’influenza benefica sulla mia falcata, mi dà stabilità
e mi ha davvero consentito di far lavorare i muscoli che mi sono rimasti. L’ammortizzazione
attraverso la caviglia mi ha permesso di camminare per periodi più lunghi con minore sofferenza
del moncone.”
TF maschio, 39 anni, partecipante allo studio 2
Figura 5: Una posizione neutrale della caviglia limita la flessione del ginocchio e contiene il momento di flessione del ginocchio esterno.
Quindi la dominanza di pressione è prossimale (a sinistra). Con una caviglia dorsiflessa anche il ginocchio si flette maggiormente. La
forza reattiva al suolo si sposta ulteriormente dietro l’articolazione del ginocchio e quindi i momenti di flessione esterna diventano più
ampi, aumentando il carico di pressione distalmente (a destra).
Un’andatura più naturale contribuisce a migliorare la salute e a ridurre l’usura a lungo termine del corpo. Lo
studio dimostra che una caviglia rigida che rimane a 90° percorrendo le scale ostacola il normale movimento del
ginocchio, con conseguente riduzione della simmetria dell’andatura che ne determina un aumento dei movimenti
di compensazione scorretti. Gli utenti di PROPRIO FOOT invece beneficiano di una dinamica di andatura più
naturale ed a una riduzione dei movimenti compensativi. Pertanto, quando l’utente sale o scende le scale con
PROPRIO FOOT dorsiflesso, la progressione si avvicina maggiormente a quella fisiologica.6
17
PROPRIO FOOT si adatta a diverse altezze di tacco, permettendo all’utente di cambiare calzature mantenendo
simmetria e allineamento.
PROPRIO FOOT imita il movimento naturale della caviglia per facilitare l’uscita dalla sedia e pertanto riduce la
“Sono certa a non inciampare o cadere. Posso indossare scarpe diverse facilmente e
sollecitazione di ginocchia, delle anche e della schiena.3
comodamente.” TT femmina, 31 anni, partecipante allo studio2
“Mi trovo a mio agio nel camminare, salire le scale... è facile da usare in casa e al lavoro.”
TT maschio, 58 anni, partecipante allo studio 2
18
“Ho trovato la modalità Relax/Alzarsi molto comoda perché mi consente di alzarmi dalla
Il valore di ECWposizione
(Costo energetico
della
deambulazione)
abbattuto da PROPRIO FOOT, a seconda
seduta senza
dover
usare le braccia viene
per spingermi.”
2
dell’inclinazione,TT
e si
abbassa
significativamente
sul
terreno
in
piano.
Condizioni
studiate durante la deambulazione
femmina, 31 anni, partecipante allo studio
9
in piano e su un “Lo
tapisadoro.
roulant
in tre diverse
inclinazioni
(-5%,
12%). mi ha reso molto più facile entrare
(PROPRIO
FOOT)
mi ha dato
più 0%,
mobilità...
ed uscire dai miei veicoli.”
TT maschio, 54 anni, partecipante allo studio 2
ECW in 5 fasi e in 4 condizioni
Consumo energetico durante la camminata [ml kg 1 m 1]
0,60
0,55
Suolo
0,50
Tr -5%
0,45
Tr 0%
Tr 12%
0,40
0,35
P0 = protesi regolare, piede meccanico
0,30
P1 = immediatamente dopo aver indossato PROPRIO FOOT
0,25
P2 = dopo 30 giorni con PROPRIO FOOT
0,20
P3 = dopo 60 giorni con PROPRIO FOOT
0,15
P4 = dopo 90 giorni con PROPRIO FOOT
0,10
P0
P1
P2
P3
P4
Il questionario di valutazione della protesi (PEQ) è stato sviluppato specificamente per fornire misurazioni sui
risultati funzionali in ambito protesico, maggiormente rispondenti ai cambiamenti della qualità della vita (QoL).
Gli utenti che hanno partecipato allo studio hanno valutato il proprio QoL con PROPRIO FOOT all’85% sulla scala
del benessere PEQ.9
Punteggio benessere
85%
Gli utenti che hanno partecipato allo studio hanno valutato il proprio QoL con
PROPRIO FOOT all'85% sulla scala del benessere PEQ.9
100%
Misurazioni PEQ:
• Deambulazione
• Aspetto
• Frustrazione
• Risposta percepibile
• Condizioni del moncone
• Onere sociale
• Utilità
• Benessere
19
1.Braatz F, Alimusaj M, Wolf SI, Döderlein L. Ein mikroprozessorgesteuertes Sprunggelenk: Verbessert ein aktiver Prothesenfuß
die Gehfunktion?. OT-Magazin. 2006;608-611.
2.Ludviksdottir A, Gruben K, Gunnsteinsson K, Ingvarsson Th, Nicholls M. Effects on user mobility and safety when changing
from a carbon fiber prosthetic foot to a bionic prosthetic foot. Abstract, Orthopadie&Reha-Technik Congress, Leipzig. 2012.
3.Lechler K. Vorteile eines mikroprozessor-gesteuerten Prothesenfußes. Vom Konzept zum Prototyp. OT-Magazin 2005;12:853857.
4.Lechler K. Vergleich von Kompensationsmechanismen bei Oberschenkelamputierten mit einem konventionellen
energiespeichernden Prothesenfuß und einem mikroprozessorgesteuerten, energiespeichernden Prothesenfußes. MOT
2008;5:23-28.
5. Wolf S. Safety of TTAs when walking on stairs. Abstract, 13th ISPO World Congress, Leipzig. 2010.
6.Alimusaj M, Fradet L, Braatz F, Gerner HJ, Wolf S. Kinematics and kinetics with an adaptive ankle foot system during stair
ambulation of transtibial amputees. Gait & Posture. 2009;30(3):356-363.
7.Fradet L, Alimusaj M, Braatz F, Wolf SI. Biomechanical analysis of ramp ambulation of transtibial amputees with an adaptive
ankle foot system. Gait & Posture. 2010;32(2):191-198.
8.Gailey R. The active dorsiflexion feature of the MP foot caused a change in strategy, typically used during stair ascent,
resulting in a greater inter-limb symmetry. Submitted 2011.
9. Delussu AS, Brunelli S, Paradisi F et al. Assessment of the effects of a bionic foot on energy cost of walking and quality of life
in transtibial amputees: preliminary data. Abstract, Orthopadie&Reha-Technik Congress, Leipzig. 2012.
Nuovi Prodotti
Iceross Seal-In® V
La maggior parte di coloro che hanno perso un arto, hanno fluttuazioni regolari nel volume del
moncone. Questi cambiamenti possono influire sul comfort della protesi, e di conseguenza, il
funzionamento dell’arto protesico. La nuova cuffia transtibiale Iceross Seal-In V, è stata progettata
per adattarsi ai cambiamenti di volume, offrendo così una libertà e sicurezza senza paragoni.
La Seal-In V® offre il massimo in termini di affidabilità e comodità di sospensione. Le lamelle
adattive integrate nella guarnizione garantiscono la sicurezza di una cuffia con sistema di
bloccaggio (senza il bloccaggio) e al tempo stesso il comfort e la facilità d’uso di una cuffia
imbottita, privo di ginocchiera. Questo modello esclusivo è la prima cuffia a suzione capace di
mantenere un vuoto efficace al cambiare del volume dell’arto.
Össur raccomanda Iceross Seal-In V per le persone i cui monconi abbiano già superato la fase
iniziale di condizionamento di volume e forma (durante i primi mesi successivi all’amputazione,
raccomandiamo Iceross Dermo Cushion con Iceross Sleeve).
•
•
•
•
•
Tenuta con lamelle adattive al volume e anelli di tenua radiali
2 Seal placement options: Standard e High profile
Tessuto Supplex
Silicone Dermo
11 misure, da 18 a 36
LUNGHEZZA MINIMA DEL MONCONE
MISURA
CUFFUIA
Standard Profile
high profile
18-20
10 cm
13 cm
21-25
11 cm
14 cm
26-30
12 cm
15 cm
31-36
13 cm
16 cm
High Profile
LUNGHEZZA MATRICE
Profil Standard
20
Iceross Seal-In® V FAQ
Scopri alcune delle domande frequenti riguardanti la nuova cuffia di Össur:
1.Cosa ha ispirato Össur nella progettazione di Iceross Seal-In V?
Il modello esistente Seal-In X5 per l’uso transtibiale garantisce una tenuta ideale nelle giuste condizioni, tuttavia è più adatta a persone con
monconi con poco cambiamento di volume e di forma regolare. L’alternativa Dermo Seal-In HSM può occasionalmente perdere tenuta a causa
della sensibilità ai movimenti nell’invasatura, nonostante sia possibile utilizzare calze per compensare il volume. La nuova Iceross Seal-In V
eredita le proprietà positive di entrambi, ed è progettata per essere più tollerante dei predecessori rispetto alle fluttuazioni di volume e forma.
2. Iceross Seal-In V è compatibile con le invasature Iceross Seal-In X5?
Spesso si. A parte la guarnizione stessa, X5 e Seal-In V sono identiche in termini di profili. Tuttavia, Seal-In V ha uno spessore più elevato,
nell’area della guarnizione, di circa 1-1,5 mm. Se l’invasatura Seal-In X5 è stretta nell’area della guarnizione, la cuffia Seal-In V potrebbe non
essere compatibile. Un’invasatura X5 più larga permette invece solitamente di inserire una cuffia Seal-In V senza problemi.
3. Potrò ancora utilizzare le calze con Iceross Seal-In V?
Si. Come con Dermo Seal-In HSM, le calze possono essere rigirate sotto la guarnizione per una maggiore compensazione di volume, se necessario.
4. Perché viene suggerito di non utilizzare Iceross Seal-In V come prima protesi?
La riduzione e le fluttuazioni di volume conseguenti all’operazione eccedono spesso le capacità di compensazione della tecnologia Seal-In
V. Il tessuto distale è inoltre molto sensibile in questo stadio, quindi Seal-In ed altri metodi di sospensione vicini all’estremità distale sono
spesso più di quanto un paziente possa tollerare. Raccomandiamo la cuffia Iceross Dermo Cushion assieme alla ginocchiera Iceross Sleeve
per un uso post-operatorio per proteggere l’estremità distale e permettere di utilizzare più strati di calze, che possono essere quindi regolati
secondo il decremento di volume. Seal-In V dovrebbe essere presa in considerazione quando il volume dell’arto si è stabilizzato ed il paziente
è pronto per un nuovo livello di attività.
5. È difficile indossare/togliere Iceross Seal-In V?
È leggermente più difficile indossare Seal-In V, rispetto a cuffie imbottite o a bloccaggio, ad esempio. È importante tenerlo in considerazione,
particolarmente con pazienti anziani che potrebbero avere insufficiente manualità o altre complicazioni. La maggior parte dei pazienti privi
di serie complicazioni di quel genere dovrebbe esser in grado di indossare e togliere Seal-In V con un addestramento limitato o nullo.
Balance Knee Locking e nuovo kit tubo in titanio
Il portfolio dei nostri ginocchi meccanici si è ulteriormente ampliato con la nuova versione Balance Knee Locking, supporto ideale per il percorso
riabilitativo degli utenti. Semplice da installare e da regolare, Balance Knee rappresenta l’equilibrio ottimale tra stabilità e dinamica del passo. Un
ginocchio protesico leggero e sicuro, facile da rivestire cosmeticamente e regolabile dall’esterno con un unico strumento. Balance Knee è ora
disponibile con un blocco manuale rimovibile che lo rende un dispositivo ideale per la riabilitazione. Appositamente progettato per offrire all’utente
meno attivo un livello elevato di sicurezza, questo ginocchio meccanico a quattro assi consente di raggiungere un buon livello di deambulazione
in base alle esigenze individuali, nel corso dell’intero processo di riabilitazione. La sua geometria, un design a quattro assi, è facile da regolare e
l’accorciamento della fase di mid-swing favorisce il movimento di pendolo di ciascun passo, contribuendo a prevenire il sollevamento dell’anca,
preservandola. Tutte le regolazioni del ginocchio possono essere effettuate esternamente ed è esente da manutenzione.
Profilo utente:
• In grado di camminare in casa e limitatamente in spazi pubblici
• Con unica andatura a bassa velocità
• Utenti a basso impatto e ridotto controllo volontario
• Livelli d’amputazione: Transfemorale e disarticolazione del ginocchio
• Idoneo a peso corporeo fino a 125 kg
Cod. Prod.
Descrizione
BKN12500
Balance Knee
BKN12511
Balance Knee con bloccaggio manuale*
Cod. Prod.
Descrizione
A-748020
Kit tubo con giunto femmina, Titanio – Alluminio, lungo
A-748010
Kit tubo con giunto femmina, Titanio - Alluminio, corto
21
Nuovi Prodotti
Balance™ foot J
Abbinando la stabilità con una maggiore fluidità e naturalezza del movimento, Balance Foot J
è una soluzione ideale per i neo amputati e per chi ha un passo lento.
Il piede incorpora un tallone in schiuma di poliuretano progettato per offrire stabilità e comfort
al momento del contatto al suolo, mentre l’esclusiva funzione EVO consente un roll-over fluido per una naturale progressione del passo. La lamina in fibra di carbonio composito assicura
una efficace restituzione di energia durante la fase di spinta.
Per replicare il movimento naturale del piede umano, dal contatto del tallone al sollevamento
della punta, Balance Foot J, grazie alla lamina a lunghezza intera, offre eccellente stabilità,
supporto ed un’energica progressione in avanti.
Caratteristiche
• Design del tallone in poliuretano
• Funzione EVO
• Lamina in fibra di carbonio composito
Vantaggi
• Buona conformità al terreno, anche su superfici irregolari
• A ndatura naturale, grazie al design multi-assiale ed alla lamina in carbonio a lunghezza
totale
• Maggiore comfort e sollievo per gli utenti con complicanze vascolari
• Caratteristiche Flex-Foot per prestazioni di livello superiore
• Ideale da combinare con il nuovo ginocchio Balance Knee Locking.
Cod. Prod.
Descrizione
JBPExyyz*
Balance Foot J con giunto piramidale maschio e kit cover piede
*x: categoria(1-5) yy: misura (22-30-) z: lato (L/R).
MODERATO
ALTO
flex-foot® ROTONDITÀ DI PASS
Talux®
BASSO
LIVELLO DI ATTIVITÀ
22
Flex-Foot® Balance
Balance™ Foot J
Flex-Foot® Assure
Piede multiassiale per
utenti con un livello di
attività basso.
Stabilità ed
ammortizzazione al
contatto del tallone per
gli utenti un livello di
attività basso.
Restituzione moderata
dell’energia per utenti
con un livello di attività
da basso a moderato.
Restituzione media
dell’energia con
movimento multiassiale
per utenti con un livello
di attività moderato
Vari-Flex XC® Rotate
Il passo successivo. Combina dinamiche eccellenti ed un movimento di roll-over eccezionalmente fluido alla rotazione e l’assorbimento degli shock
Il piede protesico Vari-Flex XC Rotate è progettato specificamente per gli individui attivi che
vogliono essere liberi di affrontare attività e sport diversi, usando lo stesso piede protesico di
tutti i giorni.
Grazie all’assorbimento degli urti verticali e rotazionali, Vari-Flex XC Rotate riduce il carico sul
moncone in situazioni ad elevato livello d’impatto come sport e altre attività, garantendo allo
stesso tempo tutta la comodità di un piede per uso quotidiano. Vari-Flex XC Rotate è idoneo agli
utenti con livelli di attività da moderati ad alti.
23
Cod. Prod.
Descrizione
XRPExyy*
Vari-Flex XC Rotate con giunto piramidale maschio
FCE0yyz
Kit cover cosmetico con EVO
*x: categoria -) yy: misura (--) z: lato (L/R).
**Per ordinare il kit cover piede marrone, aggiungere BR alla fi ne del codice prodotto
SO PER OGNI LIVELLO DI ATTIVITÀ
Re-Flex Rotate™
con EVO™
Vari-Flex® con EVO™
Vari-Flex® XC
Vari-Flex® XC Rotate™
Restituzione elevata
dell’energia e roll-over
fluido per un, andatura
naturale per utenti con
un livello di attività alto
Dinamicità, shock
absorption e comfort
per gli utenti attivi.
Combinazione di
dinamiche eccellenti
ed un roll-over fluido
alla rotazione e
all’ammortizzazione per
gli utenti attivi.
Restituzione elevata
dell’energia, shock
absorption e riduzione
delle forze di rotazione
per utenti con un livello
di attività da alto a
molto alto.
Re-Flex Shock™
con EVO™
Restituzione ottimale
dell’energia, perfetto
Shock absorption, per
utenti molto attivi e
sportivi.
Nuovi Prodotti
Cheetah Xtreme® e Cheetah Xtend®
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Cheetah Xtreme
Il piede che detiene i record mondiali negli
sprint su brevi distanze (100-200 m), utilizzato
dagli atleti d’elite di tutto il mondo. Cheetah
Xtreme è un modello collaudato, utilizzato
dal Team Össur e da altri atleti per oltre due
anni. La lamina ha una curvatura più estrema
nella parte posteriore che permette una
maggiore flessione e quindi una maggiore
resa energetica. Il piede più lungo e piatto
migliora la spinta e il supporto plantare flesso
promuove la progressione in avanti come mai
prima d’ora. La lamina è più pesante rispetto
a Cheetah, grazie alla disposizione degli strati
e alla maggiore quantità di fibra di carbonio
impiegata. La lamina si distingue per le linee
gialle sui lati, che la differenziano dagli altri
piedi da corsa. Cheetah Xtreme è fornito
completo di Nike Spike Pad.
Cheetah Xtend
Cheetah Xtend è ideale per gli sprint su lunghe
distanze e la corsa ricreativa (400-5000 m)
e per gli utenti che non possono utilizzare
Flex-Run con Nike Sole. Cheetah Xtend ha
una curvatura più aggressiva di Cheetah, ma
non quanto quella di Cheetah Xtreme. Grazie
alla curvatura continua fino alla punta la
lamina garantisce un movimento di roll-over
più fluido. La lamina è più leggera rispetto a
Cheetah Xtreme, ma mantiene ugualmente le
stesse caratteristiche di spinta propulsiva che
lo rendono il piede ideale per questa categoria.
Anche la versione Xtend si distingue per le
linee gialle sui lati, che la differenziano dagli
altri piedi da corsa ed è fornito completo di
Nike Spike Pad.
Kit Nike Spike Pad
Kit Nike Spike Pad
• Intersuola in Phylon (EVA di marca Nike)
•Nike vanta oltre 22 anni di esperienza nella
progettazione di suole per l’atletica leggera
•
Intersuola con densità diversificata –
più morbida nella parte posteriore per
l’impatto e più densa nella parte anteriore
per una maggiore potenza dello slancio
•Fornito completo di tacchetti piramidali e
chiave
• Tacchetti aggiuntivi reperibili presso Nike
• Ad uso esclusivo in atletica
•Nike Spike Pad deve essere incollata sul
Cheetah
Adattatore d’allineamento Cheetah
• Semplifica l’intervento del Tecnico Ortopedico può far risparmiare 2-3 ore di lavoro
•
Da utilizzare esclusivamente per la
regolazione dell’allineamento dinamico
• Regolazione di inversione/eversione del
piede
• Regolazione dell’altezza
• Regolazione della flessione plantare/
dorsale
• Regolazione della rotazione interna/
esterna
• Raggiunto l’allineamento corretto, il piede
viene forato attraverso i fori dell’adattatore
• L’adattatore allineamento Cheetah può
essere ordinato separatamente ed è quindi
opzionale
25
VI PRESENTIAMO
© Lorenzo Marcianò
La meravigliosa storia di Giusy Versace
26
I
n pochi secondi si possono correre 100
metri. In pochi secondi può cambiarti la
vita. Per esempio, quella di Giusy Versace,
splendente donna con un sorriso luminoso
della Calabria.
Un evento davvero traumatico, durante il quale
non ho mai perso i sensi, e che inevitabilmente
ha rimesso in gioco tutte le mie certezze fino
a quel momento, dando il via ad una nuova
sfida… ad una nuova vita.
Un cognome importante, molto conosciuto nel
mondo della moda, un incidente stradale e la
vita che cambia, fino a portarla a gareggiare
sulle piste di atletica dopo essere passata per
un duro percorso di accettazione del proprio
“nuovo” corpo, oltreché per il reinserimento
sociale e lavorativo.
La mia grande fede ed una particolare
devozione verso la Madonna mi hanno aiutata
a non perdere il sorriso e non smettere mai di
combattere. Un anno dopo l’incidente infatti,
nel 2006, a seguito di un voto fatto un anno
prima, andai a Lourdes per ringraziare, ed è
stato li che grazie alla preghiera ho trovato poco
per volta tutte le risposte che cercavo. Oggi
sono una «sorella» dell’UNITALSI e tutti gli
anni parto come volontaria per accompagnare
le persone disabili nei pellegrinaggi a Lourdes.
C’è voluto circa un anno e mezzo di duri
allenamenti per imparare di nuovo a
camminare, ritrovare i miei equilibri, accettare
di vestirmi in modo diverso ed infine tornare
a guidare. A quel punto mancava solo un
ultimo ma non meno importante tassello per
ricomporre quel complicato puzzle che avevo
chiamato «la mia vita di prima»: il lavoro.
Dopo tanto impegno per ricostruire tutto, ti
aspetti che a quel punto ogni cosa potrà solo
andare meglio, e invece ecco le prime grandi
mortificazioni. Al mio rientro in azienda,
infatti, qualcosa era cambiato. Trovai molte
porte chiuse e dopo quasi 10 anni di operatività
su diversi territori, i dirigenti mi trattarono
come se insieme alle gambe io avessi perso
anche la testa! Mi ritrovai così priva di incarichi,
di ruoli, di scrivania, seduta in un angolo in
attesa che qualcuno si ricordasse di venire a
parlare con quella dipendente che aveva solo
rischiato di morire mentre svolgeva il proprio
lavoro.
Giusy Versace ci racconta la sua storia :
Mi chiamo Giusy Versace e questa è solo una
piccola parte della mia meravigliosa vita. Sono
nata e cresciuta a Reggio Calabria, sul mare,
ma il lavoro e la vita mi hanno portata prima
a Londra e poi a Milano dove vivo ormai dal
1999. Nonostante la distanza sono sempre
stata molto legata alla mia terra non a caso ho
lasciato proprio lì, in Calabria, i miei affetti più
grandi, la famiglia e le mie migliori amiche di
sempre: Felicetta, Katia e Manuela.
La mia vita è cambiata nell’estate del 2005. In
quel periodo mi trovavo a Reggio Calabria per
qualche settimana di mare fino al 22 agosto del
2005, quando ho dovuto riprendere servizio,
e dovendo andare a Salerno per lavoro decisi
di affittare una macchina. Lavoravo come
Retail Supervisor per una nota azienda nel
settore della moda, non la Gianni Versace
S.p.A. come molti potrebbero immaginare,
bensì un’azienda che commercializza marchi
concorrenti. Mi trovavo sull’autostrada SA-RC
diretta a Salerno quando incontrai un terribile
acquazzone che, nonostante l’andatura
moderata, mi fece perdere il controllo dell’auto
portandomi a sbattere contro un guard-rail.
Quest’ultimo, anziché proteggermi come
avrebbe dovuto, sfondò l’abitacolo della
macchina tranciandomi entrambe le gambe.
Nel 2010, l’emozione di correre di nuovo!
Nonostante i numerosi «no» di chi sosteneva
che io non fossi in grado di correre, indossai
le mie prime protesi da corsa nel febbraio del
2010. Che emozione quel giorno, piansi dalla
gioia! Scoprii da subito di essere la prima atleta
donna in Italia a correre con un’amputazione
ad entrambe le gambe, e così decisi di
tesserarmi con la ASD CON NOI di Reggio
Calabria perché, pur vivendo a Milano, volevo
dare un segnale forte nella mia terra d’origine.
Questo fu possibile grazie anche alla fiducia
che ripose in me il presidente del CIP Calabria
Fortunato Vinci, per gli amici «Titti». La mia
prima gara la volle fortemente proprio lui, Titti
Vinci, a Siderno nel maggio 2010, e ci fu la
prima medaglia d’oro. Dopo qualche settimana
giunse la convocazione ai Campionati Italiani
Assoluti di Imola dove vinsi il titolo italiano
sui 100 metri cat.T43. Un ORO che valse più
di qualsiasi altra cosa perché quello stesso
giorno, al campo di atletica di Imola, incontrai
alcuni dei personaggi che avevano sostenuto
che io non ero in grado di correre.
La gioia fu così grande che nonostante gli
impegni lavorativi decisi di non fermarmi e
grazie al provvidenziale incontro con Andrea
Giannini (www.andreagiannini.com) decisi di
correre anche con la FIDAL tesserandomi con
l’Atletica Vigevano.
Dopo poco tempo arrivarono nuovi importanti
successi:
• 3 giugno 2011, meeting internazionale di
Valencia, Spagna – 100m in 16”19 (minimo
paralimpico per Londra 2012)
• 12 maggio 2012, Torino, Campionati Italiani
Assoluti - Medaglia d’oro e nuovo record
Europeo sui 100m in 15”50 (*adesso
superato)
• 1
2 luglio 2012, Celle Ligure, Meeting
Internazionale di Atletica Leggera - Nuovo
Record Italiano sui 200m in 31”21 (minimo
paralimpico per Londra 2012)
© www.photo-hartmann.de
27
La meravigliosa storia di Giusy Versace
P
urtroppo… Per un imprevisto intervento
chirurgico, è sfumata l’occasione di
partecipare al mio obiettivo: i Giochi
paralimpici di Londra 2012.
28
Ma Giusy non si arrende e non si lascia
scoraggiare, e diventa promotrice di una
riconsiderazione della femminilità e della
diversa abilità più in generale, si lascia
fotografare senza protesi, esorta a non
nascondersi, dedica le proprie vittorie a chi lo
fa e teme di venire allo scoperto: sostiene che
lo sport soprattutto per chi vive una disabilità,
aiuta ad aumentare la propria autostima
e sia un veicolo importante di confronto e
integrazione oltre che prezioso strumento
2013 L’anno di Giusy
‘Con la testa e con il cuore si va ovunque’: il
nuovo libro di Giusy Versace
Nel giorno in cui in tutto il mondo si celebrava
la festa della donna, non poteva esserci
omaggio migliore al mondo ‘rosa’ come quello
di Giusy Versace, che aveva presentato la sua
prima autobiografia ‘Con la testa e con il cuore
si va ovunque’, libro edito da Mondadori e in
libreria dallo scorso 26 febbraio. Lo spazio
eventi della libreria Mondadori di Milano
di Piazza Duomo, ha accolto una piacevole
chiacchierata che ha visto Giusy protagonista
assieme al giornalista Claudio Arrigoni e
all’amica cantante Jo Squillo.
per diffondere i veri valori della vita.
Questo lo hanno capito bene i giovani, ma
purtroppo sono gli adulti ad avere ancora
molta paura, ed è anche per questo che ho
deciso di continuare a correre, per urlare a tutti
che non bisogna vergognarsi, mai, perché la
disabilità sta solo negli occhi di chi ci guarda!
Una Giusy emozionata, in una sala gremita di
amici, ha aperto il suo cuore al pubblico con
estrema naturalezza, incalzata dalle domande
di una brillante Jo Squillo che ha ripercorso i
passaggi più importanti ed emozionanti del
libro e della nuova vita di Giusy.
29
“Malgrado questa sia la mia storia – ha
confessato Giusy - nel rileggere il libro finito
mi sono commossa e ho pensato subito cosa
avrebbe scatenato questo libro in mano a mia
madre... La voglia di scrivere questo ‘diario’
nasce dalla frase che ho sentito pronunciare
da un prete: se una cosa bella la condividi
con gli altri acquista ancora più valore, ed io
con questo libro spero di aver fatto proprio
questo!”.
“Questo è uno dei libri più belli che abbia mai
letto – queste le parole di un’emozionatissima
Jo Squillo - per me il concetto a me caro ‘siamo
donne oltre le gambe c’è di più’ con Giusy viene
espresso e rappresentato appieno. Giusy in
questo libro ci racconta la vita vera e malgrado
la sua storia sia stata drammatica, il libro è
pieno di amore, è coinvolgente, ti coccola, e
allo stesso tempo è una lezione di vita dalla
quale tutti dobbiamo imparare molto”.
Giusy ‘l’atleta’ è stata invece raccontata dal
giornalista Claudio Arrigoni, che l’ha scoperta
e conosciuta proprio al primo campionato
italiano di Imola del 2010, e che da quel
momento non ha più smesso di seguire: “Lei
è stata la prima donna amputata ad ambedue
le gambe a correre in Italia e con lei si aperta
una strada, perché la sua storia è un esempio
importantissimo per tutti. Spero che possa
continuare fino alle Paralimpiadi di Rio de
Janeiro”.
Sul megaschermo della sala Mondadori, una
carrellata di fotografie ha accompagnato i
racconti: sono i sorrisi delle persone che Giusy
ha immortalato in ospedale, sorrisi di quelli
che lei definisce ‘i suoi angeli custodi’.
Il libro, è suddiviso in ventidue capitoli che
ripercorrono le tappe fondamentali della sua
nuova vita. Dal terribile incidente, al risveglio
nell’ospedale di Cosenza, la gioia e il dolore
provati a camminare su nuove gambe e l’inizio
di una nuova vita e di una nuova passione:
l’atletica leggera. In copertina, una Giusy
ammiccante con rossetto rosso e abito lungo,
che posa su una pista di atletica sfoggiando
le gambe che preferisce: le protesi da corsa.
L’estrema naturalezza della narrazione,
accompagnata da un pizzico d’ironia, rendono
il racconto piacevole e molto scorrevole. La
Giusy Versace che si racconta nel libro è una
donna forte, caparbia, innamorata della vita e
capace di sdrammatizzare in ogni situazione.
Il suo racconto è una testimonianza di gioia,
fede e un costante invito a non arrendersi mai.
Marzo 2013
Titolo e record italiano per Giusy Versace ai
Campionati Italiani Indoor
Al Palaindoor di Ancona, Giusy vince il suo
secondo titolo italiano sui 60 metri, stabilendo
il nuovo record italiano sulla distanza: 9”67
nella categoria T43.
Giusy si migliora addirittura di 1”21 rispetto al
precedente personale e record italiano (10”88)
realizzato proprio nell’edizione 2011 della
rassegna tricolore marchigiana.
Un risultato cronometrico che dimostra
come l’atleta calabrese, che corre per i colori
della società di Reggio Calabria Con Noi e si
allena a Vigevano con l’Atletica Vigevano, stia
attraversando un periodo di ottima forma,
soprattutto in vista dei Campionati Italiani
outdoor in programma a Grosseto il prossimo
11 e 12 maggio e i Campionati del Mondo di
Lione a fine luglio.
“Vincere un titolo italiano è sempre una
grande gioia, così come realizzare un nuovo
record italiano – commenta a caldo la Versace
– sono una perfezionista e per questo non
sono molto soddisfatta della partenza, ma ero
un po’ nervosa sui blocchi e mi tremavano le
© Lorenzo Marcianò
30
braccia. D’altronde questa è la mia prima gara
dell’anno e devo riabituarmi alle emozioni e
alle tensioni pre gara”.
pedane, è molto impegnato nel sociale e da
mesi sta aiutando anche la onlus di Giusy
Versace a raccogliere fondi.
Adesso per Giusy Versace riprenderanno subito
gli allenamenti in vista della stagione outdoor
che è alle porte.
La Relay Marathon, partita questa mattina alle
10 da Rho Fiera, ha visto al via per la Disabili
No Limits ben 23 squadre, ognuna delle quali
composte da 4 staffettisti, tutti vestiti con
simpatiche t-shirt brandizzate Caffè Hardy.
Tra questi, hanno corso una rappresentenza
della radio Rtl 102.5 capitanata da Alex Peroni
e Angelo Di Benedetto, 7 squadre formate da
giornalisti e redattori del gruppo televisivo
Sky, 7 squadre formate dall’associazione
Mente Corpo e Corri che ti passa, un nutrito
gruppo di atleti giunti dal Molise, il Gruppo
Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano
Onlus e l’atleta senegalese Ousmane Ndong,
al quale fu regalata una protesi sportiva di arto
superiore grazie ai fondi raccolti nella scorsa
edizione della staffetta meneghina.
Aprile 2013
Giusy Versace, Diego Occhiuzzi e la Disabili No
Limits protagonisti alla Relay della Milano City
Marathon
E’ stata una festa lunga di 42.195 metri quella
che la Disabili No Limits onlus di Giusy Versace
ha vissuto alla Charity Relay della Milano City
Marathon, in compagnia del grande campione
di scherma e testimonial dell’associazione
Diego Occhiuzzi, del cantante Daniele Stefani
e dei 92 staffettisti che hanno corso per Giusy
e per raccogliere fondi da destinare all’acquisto
di due carrozzine da basket.
“Ho corso sogli ultimi 195 metri della maratona
ma la festa e la gioia che ho respirato questa
mattina è stata tanta e mi sono divertito
davvero molto” commenta ai microfoni
d’arrivo il napoletano Occhiuzzi, argento
olimpico di sciabola a Londra 2012 e grande
amico di Giusy. L’atleta partenopeo, fuori dalle
La staffetta di solidarietà che Giusy Versace,
Presidente della onlus Disabili No Limits,
ha messo in piedi quest’anno è servita per
raccogliere fondi da destinare all’acquisto di
almeno due o tre sedie a rotelle sportive da
regalare alla Kleos, la prima squadra di basket
in carrozzina della Calabria, nata solo pochi
mesi fa.
“Sono molto felice di come sia andata questa
giornata – commenta Giusy – il sole ha reso
ancora più bella e divertente questa grande
festa, ma la nostra maratona di raccolta
fondi prosegue ancora fino alla fine del mese
perché l’obiettivo è importante. Avevo deciso
di attendere i nostri staffettisti a 200 metri
dall’arrivo assieme agli amici Daniele e Diego
e ad un gruppo di ragazzi dell’U.N.I.T.A.L.S.I.
Milano, e così abbiamo tagliato il traguardo
tutti assieme ed è stata una grandissima
emozione. Mi è venuta una gran voglia di
correre e mi sono solo pentita di non aver
portato con me le mie protesi da corsa per
correre fino al traguardo”.
Nelle foto: il gruppo della Disabili No Limits
Onlus e Giusy Versace assieme a Diego
Occhiuzzi.
Maggio 2013
Titolo e record italiano ai Campionati Italiani
Paralimpici di Grosseto
Grosseto porta fortuna a Giusy. Nella città
natale del suo allenatore Andrea Giannini
e sulla pista dove si allena nei mesi estivi,
Giusy ha conquistato il titolo e record italiano,
correndo i 100 metri in 14»93 ai Campionati
Italiani Paralimpici allo stadio Zecchini di
La meravigliosa storia di Giusy Versace
Grosseto. L’atleta calabrese, che corre nella
categoria T43 (amputati bilaterali), è riuscita
così a centrare il sesto titolo italiano di
carriera (4 sui 100 metri e 2 sui 60 indoor) e
a limare di 1 centesimo il precedente record
italiano di 14”94, da lei stabilito ad aprile a
Nova Milanese. Malgrado una partenza poco
brillante, Giusy è riuscita ad infilarsi nella scia
dell’inglese Erin McBride e a distendersi molto
bene nella seconda parte di gara, scendendo
per la seconda volta sotto il muro dei 15
secondi. La serie è stata vinta dalla turca,
fuori gara, Diba Tanrikulu (cat T46) in 13” 52,
seguita da un’altra atleta fuori gara, l’inglese
Erin McBride (cat. T13) 13” 74 e terza Giusy
Versace. “Realizzare un record a settimana non
è male! – dichiara Giusy Versace - migliorarsi
è sempre importante anche se questa volta
di un solo centesimo. Mi dispiace non essere
partita molto bene e questo, di sicuro, mi
ha penalizzata un po’, ma ho corso forte la
seconda parte di gara e questo mi da fiducia
in vista dei 200 metri di domani.”
quella di oggi era la quarta uscita ufficiale.
Il suo precedente record italiano di 31”21
risale allo scorso luglio ma in soli due anni la
velocista paralimpica è riuscita a progredire di
ben 2 secondi e mezzo.
In onore della Festa della Mamma, la dedica
di Giusy a fine gara è stata per la sua mamma
Liliana e per tutte le mamme del mondo. Giusy
ha infatti corso indossando una maglietta con
scritta ‘Auguri Mamma T.V.B.’.
“A differenza di ieri – dichiara al traguardo
Giusy - oggi sono partita meglio ma mi sono
un po’ irrigidita sul finale. D’altronde i 200
metri sono una specialità che fino ad oggi
ho corso poco in gara, anche se mi piacciono
molto e sono convinta di avere ampi margini di
miglioramento. Sono comunque molto felice di
questa prestazione perché ho vinto la batteria,
ho vinto il titolo e ho realizzato il terzo record
italiano in una settimana!”
Archiviati i Campionati Italiani, l’appuntamento
più importante della stagione adesso sono
il Golden Gala di Roma il 6 giugno ed i
Campionati del Mondo IPC di Lione, Francia
di fine luglio e per Giusy si profilano due mesi
di intensi allenamenti.
Per la cronaca, Giusy Versace si è aggiudicata la
decima batteria in 30”41, seguita da Antonella
Inga (T13) 31”30 e Martina Caironi 33”14
(nuovo record del mondo cat. T42).
www.disabilinolimits.org
www.giusyversace.it
I migliori auguri a Giusy per l’oro da parte di
Össur.
31
Incontenibile Giusy Versace!
Dopo il titolo e record italiano sui 100 metri del
giorno prima, Giusy si è messa al collo anche il
suo primo oro sui 200 metri, firmando il titolo
con il nuovo record italiano nella categoria T43
(amputati bilaterali) di 30”41. Ai Campionati
Italiani Paralimpici di Grosseto, la Versace è
riuscita così a migliorarsi di ben 8 decimi su
una distanza per lei ancora nuova, vista che
© Agenzia BF
Il grande affetto dell’atleta verso la città di
Grosseto è stato ribadito anche al termine
della gara, quando Giusy ha dedicato titolo
e record alle donne e mamme dell’ex Mabro,
l’azienda di confezioni tessili di Grosseto
le cui maestranze non ricevono stipendio
da diversi mesi, mostrato una t-shirt con
la scritta ‘Solidarietà alle donne e mamme
dell’ex Mabro’ . “Ho voluto indossare questa
maglietta – continua la velocista - perché sono
rimasta impressionata da un servizio andato
in onda in tv. La cosa mi ha toccato molto e
per questo ho voluto esprimere tutta la mia
solidarietà a queste donne che lottano per
avere il loro meritato stipendio, cogliendo
anche l’occasione della festa della mamma di
domani! D’altronde, Grosseto è una città che
ho nel cuore per via del mio allenatore Andrea
Giannini che qui è nato e qui ha costruito la
sua carriera d’atleta, e poi perché d’estate,
spesso, mi alleno su questa pista. Da oggi però
si aggiunge anche un motivo in più!”
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20 al 29 luglio 2013
IPC Campionati mondiali
atletica leggera Lione, Francia