POF 2013 - Torelli
Transcript
POF 2013 - Torelli
Ministero della Pubblica Istruzione SCUOLA SECONDARIA STATALE DI I GRADO “A. FIORITTI” Via P. Nenni - Distretto Scolastico n. 026 - C.S. FGMM021006 - C.F. 84004490714 – Tel. 0882/641309 Fax 0882/640455 E-mail:[email protected] APRICENA (FG) Prot.n°2988C34 del 14 dicembre 2012 PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA Plesso “Fioritti” Plesso “Rodari” Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere. P. Calamandrei Anno Scolastico 2012/13 PREMESSA .................................................................................................................................... 3 PRINCIPI FONDAMENTALI DEL SERVIZIO SCOLASTICO.................................................. 4 L’ ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA.................................................................................. 6 Insegnamento strumento musicale……………………………………………………………………………………. 6 Risorse umane…………………………………………………………………………………………………........6 Comepetenze professionali delle Funzioni strumentali……………………………………………………………15 Formazione e aggiornamento del personale………………………………………………………………………..17 Il rapporto scuola - territorio - enti esterni…………………………………………………………………………17 Rapporti con le famiglie……………………………………………………………………………………………17 Sicurezza Scolastica………………………………………………………………………………………………..19 L’OFFERTA FORMATIVA: SCELTE EDUCATIVE E CURRICULARI…........................... 20 Analisi del contesto ambientale……………………………………………………………………………………20 Analisi dei bisogni formativi………………………………………………………………………………………20 La Domanda Formativa……………………………………………………………………………………………21 Finalita’ dell’Istituzione Scolastica………………………………………………………………………………..22 Ipotesi Teorica del Piano dell'Offerta Formativa…………………………………………………………………..23 Il Contratto Formativo……………………………………………………………………………………………..23 I Piani di Studio………………………………………………………………………………………………….. 24 Traguardi formativi……………………………………………………………………………………………… 25 Metodologie Educative…………………………………………………………………………………………... 28 Metodologie Didattiche…………………………………………………………………………………………. 29 Strategie educative comuni……………………………………………………………………………………… 30 Organizzazione del curricolo……………………………………………………………………………………. 30 Discipline e Aree Disciplinari…………………………………………………………………………………… 31 Integrazione e sostegno degli alunni diversamente abili………………………………………………………… 38 Integrazione degli alunni stranieri……………………………………………………………………………….. 39 Rimozione del disagio e prevenzione dell’insuccesso scolastico………………………………………………….39 Interventi didattici per alunni con DSA ………………………………...…………………………………………37 La continuità dei processi formativi……………………………………………………………………………… 40 Attività sportiva e motoria………………………………………………………………………………………... 41 Visite guidate e viaggi d’istruzione………………………………………………………………………………. 42 Le nuove tecnologie………………………………………………………………………………………………. 42 Il sito Web dell Scuola……………………………………………………………………………………………. 43 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA……………….. …………………………44 Modalità di attuazione dei progetti e laboratori…………………………………………………………………... 44 Progetti esterni…………………………………………………..…........................................................................45 Progetti interni e attività di laboratorio……………………………………………………………………………46 I progetti “P.O.N.”……………………………………………………………………………………………….. 47 LA VALUTAZIONE……………………………………..…………………………………….50 La valutazione degli apprendimenti……………………………………………………………………………… 50 Il Piano di Miglioramento…………………………………………………………………………………………51 Criteri generali e griglia di valutazione……………………………………………………………………………69 il voto di condotta…………………………………………………………………………………………………80 L'Esame di stato……………………………………………………………………………………………………82 L’Autovalutazione e la valutazione interna dei progetti………………………………………………………… 86 La valutazione esterna………………………………..……………………………………………………………86 Il monitoraggio……………………………………………………………………………………………………86 ALLEGATI…………………………………………………………………………………..87 PREMESSA La società contemporanea presenta caratteri di complessità, è attraversata da rapidi cambiamenti nei modelli culturali, è caratterizzata da atteggiamenti e comportamenti, individuali e collettivi, contraddittori. L’espansione quasi illimitata della rete di informazioni tecnologiche, inoltre, se da un lato offre notevoli possibilità di potenziamento culturale, dall’altro presenta il rischio di indurre ad atteggiamenti di conformismo e di riduzione del pensiero critico. Il sistema scolastico è parte integrante del sistema sociale e, in quanto tale è inserito e risente della situazione generale. Per questo motivo, già da qualche anno, la scuola è interessata ad un processo di innovazione e di trasformazione, processo che trova nel concetto di autonomia il punto nodale. La legge n.59 del 1997 all’art.21 riconosceva l’autonomia “funzionale” delle singole unità scolastiche; il D.P.R. 275 del 1999 (Regolamento dell’Autonomia) ha attribuito ad ogni istituzione scolastica l’autonomia didattica (art.4), organizzativa (art.5), di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art.6). Ciò implica la capacità di ogni scuola di progettare e realizzare un proprio Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), così previsto dal Regolamento stesso all’art.3. Il P. O. F., (Piano dell’Offerta Formativa) è il documento che la scuola adotta nell’ambito dell’Autonomia Scolastica; predisposto ogni anno dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, rende pubblica l’identità culturale e progettuale dell’Istituto, il suo progetto curriculare ed extracurriculare e i percorsi formativi, in relazione alle capacità degli alunni, al diritto di ogni alunno all’apprendimento e allo star bene a scuola. Il POF ha come destinatari: • Gli studenti che possono, attraverso la conoscenza dell’offerta formativa, essere protagonisti della propria crescita culturale. • Le famiglie che possono scegliere, in modo consapevole, tutte le attività che contribuiscano allo sviluppo personale, culturale e sociale dei loro figli. • Gli insegnanti che partecipano direttamente e consapevolmente al processo educativo, mettendo in atto le strategie migliori per il conseguimento degli obiettivi stabiliti. Attraverso il POF la Scuola Media “Fioritti” vuole creare collegamenti con le istituzioni sul territorio, far conoscere il proprio progetto formativo e recepire valide indicazioni tali da mantenere coerente ed idoneo questo strumento che si caratterizza per chiarezza, dinamicità e flessibilità. La nostra scuola sulla base dell’analisi dei bisogni formativi degli studenti, in riferimento anche alle Indicazioni contenute nei documenti di indirizzo ministeriale, nel rispetto degli attuali ordinamenti scolastici, nell’esigenza di coniugare gli obiettivi e le indicazioni ministeriali con i bisogni e le necessità emergenti dal territorio, PONE al centro della sua azione educativa la persona che apprende, in tutti i suoi aspetti (cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, spirituali,religiosi) con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali; PROMUOVE la costruzione, l’organizzazione e lo sviluppo dei saperi, affinché l’alunno sia in grado di: • Star bene con se stesso e con gli altri; • Diventare un adulto in grado di costruire il presente e di immaginare il futuro; • Crescere come un uomo libero portatore di valori universali; • Diventare autonomo e creativo affermando la propria identità. La nostra scuola punta sulla professionalità di tutto il personale che lavora con impegno e passione per realizzare una scuola di qualità. Le attività programmate nel Piano dell’Offerta Formativa vanno integrate con quelle previste dagli Ente Locale, dai servizi sociosanitari (in specie il Servizio di Integrazione Scolastica) e dal volontariato che continuano a porre al centro l'attenzione sul minore quale persona, con un bagaglio di diritti da salvaguardare e un carico di bisogni da soddisfare. La scuola intende dare continuità alle iniziative già formalizzate negli anni precedenti per non vanificare i risultati raggiunti e anche per non disperdere un patrimonio di esperienze acquisite e di collaborazioni avviate. 3 PRINCIPI FONDAMENTALI DEL SERVIZIO SCOLASTICO L’attenzione del Collegio dei Docenti della nostra scuola si è focalizzata in particolare sui principi fondamentali previsti dagli art.3, 33,e 34 della Costituzione. Essi sono: • UGUAGLIANZA: Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna distinzione di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Nella nostra scuola si avverte la necessità di superare alcune disuguaglianze, in primo luogo per le differenti condizioni socio-economiche dell’utenza, che si riversano anche sulle capacità di apprendimento. Inoltre si avvertono gli inevitabili disagi che derivano dalle disuguaglianze di credi religiosi, poiché escludono di fatto questi alunni dalle attività della specifica disciplina. Si adotta, quindi, il principio della “valorizzazione delle differenze” individuando in esse delle risorse necessarie al confronto costruttivo ed arricchente per la formazione degli alunni. A tal fine sarà obiettivo formativo primario il superamento di pregiudizi che portano alle discriminazioni di censo, sesso, cultura e razza. Strategie proposte per il superamento di pregiudizi: 1) creare occasioni di riflessione e di autovalutazione dei comportamenti; 2) favorire il superamento dei vari aspetti del disagio; 3) individuare e favorire i contesti in cui attivare il confronto delle opinioni e le discussioni che diano spazio agli interventi di tutti; 4) utilizzare la disposizione dei ragazzi in classe ai fini della maggiore socializzazione possibile, adottando, ad esempio, rotazioni periodiche e non casuali; 5) adottare, per quanto possibile, l’ambito progettuale e le metodologie innovative perché ritenute più adatte all’organizzazione di contesti formativi. Strategie proposte per evitare i disagi derivanti dalle disuguaglianze di ordine religioso: 1) coinvolgere gli alunni di altro credo religioso in un dialogo di conoscenza e confronto con la religione cattolica; 2) qualora non sia possibile formalizzare contesti di confronto si potrà accogliere gli alunni di diverso credo religioso nelle classi parallele durante l’ora di religione Cattolica; 3) consentire l’uso della biblioteca a tali alunni durante le ore di Religione. • IMPARZIALITA’: Gli erogatori del servizio scolastico, agendo secondo criteri di obiettività ed equità, ne garantiscono l’imparzialità e la regolarità. • ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE: La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni nella struttura scolastica, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità (alunni disabili, stranieri, degenti in ospedale). • DIRITTI DEGLI ALUNNI - OBBLIGO SCOLASTICO - FREQUENZA: Partendo dal principio che la scuola è e deve essere costruita per gli alunni e non viceversa, la scuola riconosce il diritto all’istruzione e all’educazione di tutti gli alunni, come presupposto fondamentale dell’esercizio del diritto di cittadinanza. L’utente ha facoltà di scegliere fra i due plessi della scuola che eroga il servizio. In caso di eccedenza di domande va considerato il criterio della zonizzazione. La scuola, coinvolgendo le istituzioni competenti, assicura l’obbligo scolastico e la regolare frequenza con interventi di prevenzione e di controllo dell’evasione e della dispersione. • PARTECIPAZIONE E RESPONSABILITA’: Nella sua opera la scuola ricerca la collaborazione dei genitori, primi titolari del diritto-dovere di istruzione ed educazione dei propri figli, su un piano di reciproca responsabilità. Essa sollecita, pertanto, ogni forma di partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola, attraverso gli istituti e le forme previste nell’ambito degli organi collegiali. 4 • APERTURA AL TERRITORIO: La scuola si impegna a favorire la attività extrascolastiche ponendosi come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo il migliore uso degli edifici e delle attrezzature anche fuori dell’orario del servizio scolastico. • EFFICIENZA E TRASPARENZA: L’attività scolastica, configurandosi come pubblico servizio, si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività didattica. A tal fine promuove la formazione in servizio del personale e favorisce un rapporto trasparente con l’utenza. • LIBERTA’ D’INSEGNAMENTO: Ai sensi dell’art.33 della Costituzione l’insegnamento è un’attività libera come l’arte e la scienza. Tale libertà viene assicurata nel rispetto della garanzia di formazione dell’alunno e degli obiettivi formativi nazionali fissati dalle Indicazioni nazionali relative alla Scuola Secondaria di primo grado. 5 L’ ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA La scuola si presenta SEDE CENTRALE PLESSO RODARI 11 classi 270 alunni 9 classi 228 alunni La Scuola Secondaria di primo grado “A. Fioritti”, unica nel territorio di Apricena, è frequentata da 498 alunni, con 50 docenti, 8 collaboratori scolastici, 3 assistenti amministrativi, 1 direttore amministrativo. E’, inoltre, sistemata su due plessi, la Sede Centrale, ubicata nella zona 167, e il Plesso “Rodari”, distanti tra loro più di 500 metri. La nostra scuola intende promuovere la formazione culturale del territorio, recuperando il patrimonio valoriale locale ed estendendolo e proiettandolo nel tempo e nello spazio. Essa si pone, quindi, come veicolo di un’iniziativa culturale e tecnica di raccordo per diventare centro propulsore di processi di cambiamento e di innovazione. La storia della nostra scuola è, inoltre, contraddistinta in primo luogo da serietà organizzativa, da assenze di contraddizioni tra norme e pratiche attuazioni, da stabilità degli insegnanti. La tipologia della scuola è composta da 20 classi a tempo normale (6 classi prime, 7 classi seconde e 7 classi terze). In tutti i corsi vengono insegnate due lingue straniere. INSEGNAMENTO DI STRUMENTO MUSICALE Nella nostra scuola, a partire dall’anno scolastico 2003-2004, è stato istituito il corso ad indirizzo musicale, che offre agli alunni che si iscrivono alla classe prima, la possibilità di studiare anche uno strumento musicale tra i quattro proposti: pianoforte, chitarra, flauto, violino. Il senso profondo di questo progetto scaturisce in primo luogo dal riconoscimento dell’alto valore educativo di cui è portatrice l’espressione artistica e l’affascinante mistero dell’atto creativo che l’accompagna. In questo senso la musica rappresenta senz’altro un indiscusso universale umano, in quanto forma espressiva e codice comunicativo. La società contemporanea richiede personalità multidimensionali, flessibili, creative, capaci di relazioni umane e di intelligenza “emotiva”. L’esperienza musicale può fornire un valido ambiente formativo in questa direzione. L’indirizzo musicale è una prerogativa specifica della Scuola Secondaria di Secondo Grado “Angelo Fioritti” di Apricena e, attraverso lezioni individuali e d’insieme, tende ad arricchire la crescita dell’alunno e ad affinarne l’armonia personale e la sensibilità artistica. 6 Gli insegnanti sono musicisti in possesso di appropriati titoli di studio, culturali, didattici e artistici. L’indirizzo musicale presente nella Scuola Secondaria di Secondo Grado “Angelo Fioritti” è ormai una realtà conosciuta e consolidata nel territorio. Tale riconoscimento è stato costruito, nel corso degli ultimi anni, attraverso la formazione della Orchestra Scolastica, le cui esibizioni dal vivo (Concerti di Natale, Concerti di fine anno, Concorsi Nazionali ed Internazionali, Gemellaggi, ecc) sono una ulteriore testimonianza di una scuola che si proietta nel territorio e nella società, offrendo le proprie esperienze agli altri per vivere la musica come gioia, fratellanza, rispetto, in un impegno comune dove ciascuno di noi è utile ma nessuno è indispensabile. Tutto questo ha permesso di ottenere ampi consensi, tanto da far registrare un sensibile incremento di iscrizioni ai corsi di strumento. Nell’ambito di una società che cambia e si rinnova continuamente, gli operatori della scuola devono trovare nuove e più efficaci strategie educative e didattiche, e le attività di strumento musicale della nostra scuola, oggi, sono un esempio concreto di insegnamento flessibile, aderente alle nuove realtà sociali. La pratica strumentale, infatti, persegue obiettivi trasversali di assoluto valore formativo, come l’autostima, l’autocontrollo, lo sviluppo dei processi logici, la socializzazione, il rispetto degli altri e delle loro diversità, la conoscenza del sé, lo sviluppo di un senso critico rispetto all’evento musicale, la capacità di non apparire ma di essere, garantendo una crescita più armoniosa e consapevole, ricca di stimoli e contenuti. Motore inesauribile di questi processi di sviluppo educativo e formativo è indubbiamente la musica d’insieme, meta e punto di partenza e ripartenza della pratica strumentale. Ed è proprio la pratica strumentale d’insieme che, essendo al centro delle attività dei nostri corsi ad indirizzo musicale, ha permesso, la nascita “dell’ Orchestra Scolastica”, grazie a un’idea dei docenti di strumento che ancora oggi operano in questo Istituto, condividendo interessi e finalità, portando ciascuno di loro un prezioso contributo. Per accedere ai corsi è necessario sostenere una prova orientativo – attitudinale, come previsto dalla normativa vigente in materia. L’iscrizione va effettuata contestualmente alla compilazione della domanda per accedere alla classe I della scuola secondaria di I grado (scuola media). Gli interessati vengono convocati per sostenere la prova che verte su elementi ritmici e di intonazione, pertanto non è richiesta alcuna preparazione strumentale pregressa. Dopo tale prova, viene stilata e pubblicata una graduatoria, in base ai punteggi totali riportati da ciascun alunno e in aderenza con i criteri stabiliti in via preliminare dalla commissione. 1. INDICAZIONI GENERALI L’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare nel più ampio quadro delle finalità della Scuola Secondaria di Primo Grado del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, fornendo all’alunno una piena conoscenza, degli aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza della musica; orientando le finalità della musica a quelle dell’insegnamento strumentale. La musica e la sua evoluzione linguistica hanno avuto, e continuano ad avere, nel loro divenire, frequenti momenti di incontro con le discipline letterarie, scientifiche e storiche. L’indirizzo musicale richiede quindi la necessità di una metodologia interdisciplinare per l’insieme dei campi del sapere. Sviluppare l’insegnamento musicale-strumentale significa fornire agli alunni, una maggiore capacità di lettura critica della realtà e di conoscenza ed espressione emotiva, di sé. Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, è porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti raggiunti. Coesistenza delle finalità generali di carattere orientativo della Scuola Secondaria di Primo Grado con la valorizzazione delle eccellenze. Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del far musica, come la pratica corale e strumentale di insieme. Possibilità nell’ambito dell’autonomia di rafforzare il ruolo culturale sul territorio, garantire ulteriori possibilità di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di rendere l’esperienza musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi. 7 2. ORIENTAMENTI FORMATIVI L’insegnamento strumentale conduce, attraverso l’integrazione con la musica e l’apprendimento della notazione e delle strutture metriche e ritmiche, all’acquisizione di capacità cognitive e alla loro traduzione operativa nella pratica strumentale. I contenuti della musica, devono essere modellati con il contributo della pratica strumentale. L’insegnamento strumentale: promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; integra il modello curricolare alla dimensione artistica (pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva); offre all’alunno, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. In particolare la produzione dell’evento musicale attraverso la pratica strumentale • • • • comporta processi mentali e abilità senso-motorie; dà all’alunno accesso alle categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con sé; consente di mettere in gioco la soggettività; permette l’accesso ad rielaborazioni autonome del materiale sonoro (improvvisazione composizione ), sviluppando la dimensione creativa dell’alunno. 3. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Nel campo della formazione musicale l’insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all’interno dei quali si individua l’acquisizione di alcuni traguardi essenziali, quali: • • • • • competenze tecnico-strumentali e consapevolezza interpretativa; capacità di rielaborazione; acquisizione abilità di lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; consapevolezza del rapporto attività/stato emotivo; capacità di performance. 8 4. CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti delle singole specificità strumentali che devono essere perseguiti sono: • • • • • • ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, rilassamento, respirazione, coordinamento; capacità di decodificazione autonoma allo strumento; padronanza dello strumento in diversi ambiti; esecuzione consapevole; acquisizione, di un metodo di studio; promozione della dimensione socializzante della musica di insieme. La capacità di lettura va rinforzata dalla “lettura a prima vista” e va esercitata utilizzando altri codici specifici. 5. PROVA ORIENTATIVO-ATTITUDINALE Il DM 201/99 prevede all’art. 2 che, “Le classi in cui viene impartito l’insegnamento di strumento musicale sono formate secondo i criteri generali dettati per la formazione delle classi, previa apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla scuola per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare i corsi…” Prova non esame e orientativo-attitudinale non solo attitudinale. La prova è finalizzata ad orientare le scelte degli alunni, rilevando le loro attitudini: a) la scelta dello strumento, pur tenendo conto delle indicazioni fornite dalla famiglia, verrà comunque orientata dalla commissione di esperti che effettuerà la prova orientativoattitudinale; b) verranno ammessi a frequentare la classe 1a del Corso ad Indirizzo Musicale attivato nell’Istituto (per studiare lo strumento per cui sono risultati idonei) un numero di alunni corrispondente ai posti disponibili per ogni specialità strumentale prevista nel corso; c) per l’inserimento nel Corso ad Indirizzo Musicale si attingerà (nel rispetto della votazione ottenuta e nel limite dei posti disponibili sia per la formazione delle classi, sulla base dei criteri indicati dagli Organi Collegiali dell’Istituto, che per ogni specialità strumentale prevista nel corso) dalla specifica graduatoria stilata a seguito dell’effettuazione della prova orientativo-attitudinale (contenente i nominativi e le valutazioni espresse dalla commissione di esperti, nonché lo strumento o gli strumenti per cui ciascun alunno è stato reputato idoneo). FINALITÀ Acquisire, attraverso lo studio dello strumento, un’adeguata conoscenza del linguaggio musicale e delle più semplici problematiche ad esso connesse, promuovendo nel contempo la partecipazione attiva degli alunni all’esperienza musicale, nel duplice aspetto espressivocomunicativo e ricettivo. Acquisire, inoltre, attraverso lo studio della teoria e lo sviluppo della lettura musicale, una conoscenza del linguaggio specifico appropriato e delle problematiche teoriche ad esso connesse sufficiente all’esplicazione di una normale attività strumentale, al fine anche di non aggravare le difficoltà relative alla tecnica strumentale con una parziale incapacità di interpretazione della scrittura musicale. 9 OBIETTIVI GENERALI 1. Sviluppare collaborazione, dialogo e confronto; 2. Sviluppare la capacità di autocontrollo; 3. Incentivare la motivazione allo studio; 4. Stimolare l’autonomia operativa; 5. Aumentare l’autostima; 6. Far acquisire un corretto metodo di studio, la capacità di confronto con gli altri, il rispetto delle diversità e il rispetto delle regole. OBIETTIVI SPECIFICI 1. Consolidamento delle capacità espressive attraverso i codici diversi della comunicazione verbale e non verbale; 2. Rafforzamento di abilità logiche; 3. Acquisizione di competenze nella comprensione nell’uso di strumenti; 4. Sviluppare e potenziare le capacità creative; 5. Saper progettare un proprio percorso orientativo. OBIETTIVI OPERATIVI DI MATERIA 1. Sviluppare le abilità strumentali sì da permettere l’esecuzione di composizioni adeguati al livello previsto al 1° al 2° e al 3°anno; 2. Promuovere gli aspetti esecutivi nei vari stadi: esecuzione di composizioni “a solo”, o in duo, ed in particolar modo l’esecuzione di composizioni di musica d’insieme; infatti tra gli strumenti metodologici privilegiati figura quello della “Lezione collettiva” e della “Musica d’insieme” che sarà svolta in gruppo con le altre classi di strumento. Infine, ma non per ultimo, è da praticare intensamente l’ascolto che è alla base dell’apprendimento; esso sarà proposto tutte le volte possibili e con fonti varie che vanno dalla esemplificazione dell’insegnante, all’uso di apparecchi di riproduzione musicale per l’ascolto di materiali sonori non riproducibili in loco. 3. Abituare gli alunni all’autodisciplina ed alla metodicità; 4. Indurli a perseguire i propri obiettivi anche a costo di sacrifici e nel contempo di godere dei propri meriti e della soddisfazione di aver svolto un lavoro adeguato alle aspettative; 5. Trasmettere, inoltre, in ogni alunno l’amore per la musica, o perlomeno una certa familiarità con essa; 6. Sviluppare le abilità di lettura ed interpretazione della scrittura musicale, tramite le lezioni di teoria e lettura della musica attraverso esercizi ritmici, cantati e parlati, adeguati al livello previsto; 7. Sviluppare il senso del ritmo, anche in funzione di figurazioni di media complessità, e l’orecchio melodico; 8. Creare le premesse per un prosieguo degli studi in un ambito amatoriale, o, con mirate finalità propedeutiche, in un ambito più professionale (ammissione ad un conservatorio di musica). 10 Organizzazione settimanale dell’orario Il Collegio dei Docenti, nel rispetto della normativa vigente, delle delibere del Consiglio d’Istituto e delle scelte effettuate dai genitori all’atto dell’iscrizione, ha deliberato per tutte le classi 30 ore settimanali. Tutte le classi entrano alle ore 8,20 ed escono alle ore 13,20. Ogni classe effettua dal Lunedì al Sabato 5 ore di 60 minuti, con pausa ricreativa dalle 10,10 alle 10,20. Gli alunni che frequentano il Corso di strumento musicale hanno un rientro pomeridiano dalle ore 14,30 alle ore 17,30 il martedì e il venerdì e dalle ore 14,30 alle ore 17,30 il lunedì, il mercoledì e il giovedì. Scansione oraria settimanale Dal Lunedì al Sabato 1^ ora 2^ ora 8,20 - 9,20 9,20 - 10,20 Intervallo 10,10 - 10,20 3^ ora 4^ ora 5^ ora 10,20 - 11,20 11,20 - 12,20 12,20 – 13,20 Tempo settimanale attribuito alle discipline CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE 5+1 5+1 5+1 2 2 2 Geografia 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 Francese 2 2 2 Matematica e Scienze 6 6 6 Tecnologia 2 2 2 Arte e immagine 2 2 2 Musica 2 2 2 Scienze motorie 2 2 2 Religione Cattolica 1 1 1 Totale 30 30 30 DISCIPLINE Italiano + approfondimento letterario Storia 11 Risorse strumentali e strutturali • • • • • • • • • • • • • Le risorse presenti sono: Due sale informatiche, una presso la centrale “A. Fioritti”, l’altra presso il plesso “Rodari”, attrezzate e collegate a INTERNET,di cui una con soft didattico, presso la sede centrale 5 computer, collegati in rete, per gli uffici di segreteria e presidenza; 2 videoproiettori, uno per sala, collegati alla postazione del docente; 4 computer portatili che, unitamente a un video proiettore,sono utilizzabili per videoconferenze; 2 postazioni con PC e stampante per i docenti, uno per sede; 3 stampanti INKJET formato A/4, , 1 stampante laser formato A/4 a colori; 1 stampante INKJET A/2, 1 INDGET A/4, 1 laser A/3 nera, 1 scanner A/4 2 fotocopiatori digitali; N°5 LIM di cui una mobile; Attrezzature didattiche varie: videoregistratori, televisori, lavagne luminose, ecc..; Il software neobook per la creazione di prodotti multimediali (la scuola ha già partecipato a concorsi con tali prodotti); Un auditorium per le assemblee, dotato anche di un palcoscenico per le rappresentazioni teatrali Una palestra attrezzata, interna alla sede centrale “Fioritti” e una palestra situata presso il Palazzetto per gli alunni del plesso “Rodari”. Un laboratorio di scienze alla sede centrale “Fioritti”, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Risorse Umane Capo d'Istituto: Il Dirigente Scolastico ha la rappresentanza dell'Istituto ed assolve a tutte le funzioni previste dalla legge e dai contratti collettivi in ordine alla direzione e al coordinamento, alla promozione e alla valorizzazione delle risorse umane e professionali, nonché alla gestione delle risorse finanziarie e strumentali, con connesse responsabilità in relazione ai risultati. Il Dirigente Scolastico, inoltre, assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica e la finalizza all’obiettivo della qualità dei processi formativi, predisponendo gli strumenti attuativi del piano dell’offerta formativa. Personale Docente: I docenti realizzano il processo di insegnamento-apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici. Tale funzione si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti, intesa nella sua dimensione individuale e collegiale. I docenti, nella loro dimensione collegiale, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico-didattici, il progetto d'Istituto, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socioeconomico e culturale di riferimento. Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro correlate e interagenti, che si sviluppano ed approfondiscono attraverso il maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistemazione della pratica didattica. Per adeguare il profilo professionale della funzione docente ai processi di differenziazione dell'offerta formativa, le parti convengono sulla necessità di procedere ad una articolazione delle competenze e delle responsabilità all'interno di tale professione. Pertanto la figura professionale del docente può essere articolata attraverso la definizione, al suo interno, di "figure di sistema" ovvero di particolari profili di specializzazione, relativi agli aspetti scientifici, didattici, pedagogici, organizzativi, gestionali e di ricerca, nonché ad attività di progettazione a livello d'Istituto. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all'orario del servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento dell'attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, utilizzazione e documentazione necessarie all'efficace svolgimento dei processi formativi. A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento e in attività funzionali alla prestazione dell'insegnamento. Possono altresì essere previste eventuali attività aggiuntive. 12 L’Attività d'insegnamento, articolata secondo lo schema già citato, permette di svolgere anche attività di recupero e potenziamento. Nel caso di docenti il cui orario di cattedra preveda delle ore a disposizione, queste sono dedicate ad eventuali supplenze o a studio assistito. L’Attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente e comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni, alle attività di formazione e di aggiornamento. Tra gli adempimenti individuali rientrano le attività relative alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, alla correzione degli elaborati, ai rapporti con le famiglie. Le attività di carattere collegiale sono costituite da: 1) partecipazione alle riunioni del collegio dei docenti e alle attività di programmazione di verifica di inizio e fine anno; 2) partecipazione agli incontri scuolafamiglia trimestrali; 3) partecipazione ai consigli di classe; 4) partecipazione allo svolgimento degli scrutini ed esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. Le Attività Aggiuntive di insegnamento, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, possono consistere nello svolgimento di interventi didattici ed educativi integrativi o in ulteriori attività aggiuntive d'insegnamento volte all'arricchimento e all'integrazione dell'offerta formativa. Le attività aggiuntive funzionali all'insegnamento possono consistere in: a) svolgimento di compiti relativi al coordinamento della progettazione, attuazione, verifica e valutazione del progetto d'Istituto; al supporto organizzativo al capo d'Istituto; a particolari forme di coordinamento del collegio dei docenti e di eventuali articolazioni dello stesso, quali commissioni di lavoro o gruppi di ricerca; alla produzione di materiali utili per la didattica finalizzati ad una utilizzazione collegiale; b) attività di aggiornamento e formazione in servizio; c) partecipazione a progetti comunitari per un maggior raccordo tra scuola e mondo del lavoro; d) partecipazione ad attività con enti locali per progetti aperti al territorio; e) attività di progettazione ed aggiornamento del personale. Il Personale A.T.A. oltre ad assolvere alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all'attività delle istituzioni scolastiche, è di supporto anche alla attività didattica. Organigramma Dirigente Scolastico: prof. Arduino Albanese Collaboratore Vicario: prof. Collaboratore: prof.ssa Maria Lucia Torelli Petrazzani Responsabile Plesso Rodari: prof. Funzioni strumentali: Luigi di Fazio Luigi di Fazio Area 1: Prof.ssa Loredana Bevere Area 2: Prof.ssa Angela Tartaglia Area 3: Prof.ssa A. Maria Cardella Area 4: Prof. Nazario Potenza Area 5 (Gestione sito) Prof.sssa Incoronata Di Lella 13 Coordinatori di classe e segretari: 1^A Nargiso Anna Lucia-Panunzio Giovanni 2^A Colio Alessia-Ciccone Walter 3^A Buccino Concetta.-Paglia Leonardo 1^B Abbenante Maria G- Guerriero Angiola 2^B Schiena Concetta-Cicerale Elena 3^B Di Lella Incoronata-Frezza Maria 1^C Forte Pia Assunta-Forte Pia Assunta 2^C Stoico Rosa Anna-De Angelis Antonio 3^C Leggiero Antonio-Iannucci Anna Maria 2^D Cardella Anna Maria- Squeo Michele 3^D Bevere Loredana- Tartaglia Angela 1^E Serone Maria Luisa-.Petrucci Grazia 2^E Fasanella Lucrezia-Bosco Maria Pia 3^E Di Fazio Luigi- Del Vecchio Salvatore Antonio 1^F Viola Maria Antonietta-Potenza Nazario 2^F Tartaglia Maria Antonia-De Meo Rosanna 3^F Merlino Felicetta-Zuccarino Germano 1^G Bubici Vincenzo-Marinacci Maria 2^G Clima Rosa-Ciavarella Angela 3^G La Croce Maddalena-ProcopioPatrizia Comitato Valutazione Docenti titolari:Cicerale Elena – Di Fazio Luigi – Di Lella IncoronataBevere Loredana Docenti supplenti: Nargiso Anna Lucia- Colio Alessia Direttore generale dei servizi amministrativi: Dott.ssa Maria Teresa Spallone Assistenti amministrativi: Lallo Angela – Lallo Pierluigia -Pacilli Giovanni Consiglio d’Istituto: Prof. Prof. Prof. Prof. ssa Prof. Prof.ssa Prof. Sig. Sig.ra Sig.ra Sig.ra Sig. Sig. Sig.ra Giunta Esecutiva: Prof. Prof. Sig. Sig. Sig.ra Arduino Albanese Potenza Nazario Di Fazio Luigi Merlino Felicetta Contessa Raffaele Tartaglia Angela Clima Rosa Marinacci Matteo Di Lella Incoronata Trombetta Maria Patricia Lombardi Elisa Specchiulli Martino Galassi Felice Ferro Antonella Arduino Albanese Di Fazio Luigi Marinacci Matteo Galassi Felice Ferro Antonella 14 Dirigente Scolastico componente docente “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ componente personale ATA componente genitori “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Dirigente Scolastico componente docente componente personale ATA componente genitore componente genitore Referenti alla salute: Responsabile Aula informatica Prof.ssa Torelli Maria Lucia-Potenza Nazario Prof.ssa Stoico Rosa Anna (sede centrale) Prof.ssa Clima Rosa (plesso Rodari) Responsabile Laboratorio di Scienze Prof.ssa Abbenante Maria G. Responsabile Aula di Artistica Prof.ssa Guerriero Angiola Responsabile Aula di Strumento musicale Prof. Contessa Raffaele Responsabile alla Sicurezza: Prof. Potenza Nazario Responsabile alla Biblioteca: Prof.ssa Antonella Scurti Responsabile Gruppo “H”: Prof. Potenza Nazario Referente DSA Prof. Potenza Nazario Referente orario Prof. Di Fazio Luigi Competenze professionali delle Funzioni strumentali AREA 1 - Gestione del P.O.F. Coordinatore: • • • • • • • • • • • • • • • AREA 2 - Prof.ssa Loredana Bevere Collaborare con il Dirigente Scolastico Coordinamento della progettazione e della rielaborazione,descrizione della finalità del P.O.F.; Formulazione del regolamento d’Istituto e di disciplina degli alunni; Coordinamento della stesura della Carta dei Servizi; Analisi e ricognizione dei bisogni prioritari e dei fabbisogni formativi del territorio(riferimento a contesto socio-economico delle famiglie-rischi-risorsepotenzialità-agenzie educative ecc…); Declinazione degli obiettivi educativi e cognitivi relativi a tutte le classi; Definizione delle finalità nelle varie aree disciplinari; Individuazione dei principi metodologici; Definizione delle ipotesi relativa ai criteri di verifica e di valutazione; Elaborazione e attuazione dei sistemi di monitoraggio in itinere; Diffusione e archiviazione di circolari su concorsi, progetti,proposte ed iniziative rivolte alla Scuola da agenzie esterne; Organizzazione e monitoraggio dei progetti extracurriculari ex ante, in itinere e finale; Definizione standard di qualità minima per l’ammissione alle classi successive; Curare tutti i monitoraggi e protocolli dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione; Formulazione di brevi questionari di verifica della qualità del servizio offerto dalla Scuola. Supporto allo sviluppo professionale dei docenti Coordinatore: Prof.ssa Angela Tartaglia • • • • • • Collaborare con il Dirigente Scolastico; Offrire sostegno e consulenza, anche informatica, ai docenti; Produrre e distribuire materiale didattico:modelli per programmazioni,relazioni,verbali dei consigli di classe; Elaborare schemi di giudizi globali quadrimestrali; Veicolare le informazioni tra i docenti; Relazione, collaborazione e coordinamento con Enti locali ed esterni, 15 • • • • istituzioni,associazioni,aziende private ai fini del miglioramento e dell’ampliamento dell’offerta formativa; Elaborare un nuovo modello personalizzato dei registri dei docenti; Provvedere alla scrittura informatizzata dei giudizi di valutazione quadrimestrale degli alunni; Gestione Nuove Tecnologie e Sito della Scuola; Attivare percorsi di formazione d’intesa con Istituzioni esterne al C.T.P. AREA 3 - Interventi e servizi per gli studenti Coordinatore: • • • • • • • • Prof.ssa A. Maria Cardella Collaborare con il Dirigente Scolastico; Individuare bisogni, interessi ed eventuali disagi degli alunni al fine di promuovere e coordinare attività extracurricolari di recupero a richiesta dei C.d.C.; Attivare intese formali con scuole di diverso ordine e grado finalizzate all’informazione e all’orientamento; Collaborare con la commissione per promuovere strategie di intervento didattico per alunni con problemi o a rischio di dispersione; Coordinare attività finalizzate alla “continuità”; Collaborare con i coordinatori nell’organizzazione di viaggi d’istruzione, uscite didattiche e visite guidate per le classi prime,seconde e terze; Coordinare attività di accoglienza; Rapporti con il medico per interventi specifici. AREA 4 - Realizzazione di progetti formativi con enti e istituzioni esterni alla scuola Coordinatrice: • • • • • • • • Prof. Potenza Nazario Collaborare con il Dirigente Scolastico; Utilizzare strumenti di ricognizione e di lettura delle potenzialità formative del territorio; Attivare strategie di comunicazione e di informazione sulle opportunità formative (educative, culturali, artistiche, associative, ecc.) offerte dal territorio e utilizzabili didatticamente; Sviluppare iniziative di raccordo organico con gli EE.LL.; Elaborare e stipulare convenzioni, protocolli d’intesa, accordi di programma, ecc.; Valutare la congruenza formativa delle iniziative di collaborazione; Individuare e utilizzare strumenti di monitoraggio e valutazione dei progetti integrati; Coordinare le attività interne/esterne, attraverso un rapporto organico e sistematico con le altre F.S. AREA 5 –GESTIONE SITO SCOLASTICO Coordinatrice Prof.ssa Di Lella Incoronata • • • • • • • Collaborare con il Dirigente Scolastico Gestione Nuove Tecnologie e Sito Web della scuola; Laboratorio informatico; Strumenti multimediali nelle aule; Rete d’Istituto; Sostegno alle attività didattiche; Suggerimenti operativi per il futuro. 16 • Formazione e aggiornamento del personale Premessa Le riforme in atto determinano un rinnovamento sia nel modello di organizzazione della scuola sia nel ruolo del docente. Al docente, infatti, viene chiesto di affrontare l’analisi dell’atto pedagogico non solamente in termini di contenuto e di metodo, ma anche in termini di relazione educativa sotto forma di comunicazione tra lui e l’allievo. La relazione educativa, comunque, non deve essere intesa solamente in termini di dualità alunnoinsegnante, ma va collocata all’interno di un sistema di relazioni inglobante i rapporti dei soggetti con la cultura e il sapere. All’interno di questa ottica, la competenza che viene richiesta al docente è soprattutto in relazione all’area della comunicazione onde acquisire chiavi di lettura per le situazioni relazionali in cui i docenti sono coinvolti (con gli allievi, con i colleghi e con gli altri soggetti). Strettamente connessa a queste tematiche è la conoscenza del gruppo in quanto è il luogo in cui la rete di comunicazioni è al massimo grado di complessità e in cui gli apprendimenti risultano più ricchi e diversificati. Con tale prospettiva, ogni anno il Collegio dei Docenti promuove un piano di formazione per il personale docente, individuando alcune tematiche rispetto alle quali si avverte particolarmente un bisogno di riflessione e di approfondimento. Corso di aggiornamento sui DSA Corso di aggiornamento sull’uso della LIM Il rapporto scuola - territorio - enti esterni Gli Enti e le Associazioni operanti sul territorio hanno competenze specifiche sui “bisogni dell’utenza”. Compito della Dirigenza è assicurarsi della loro collaborazione creando le condizioni adeguate per predisporre un intervento sinergico e compensativo all’erogazione del servizio scolastico. Il rapporto scuola-territorio procede sostanzialmente su tre piste: • Progettazione della Scuola e ricerca di collaborazione con Enti e Associazioni presenti sul territorio; • Accoglimento di progetti esterni, con o senza collaborazione di esperti, particolarmente interessanti, utili e funzionali a potenziare e/o ad arricchire l’offerta formativa autonoma; • L’utilizzo del territorio in tutte le sue forme e potenzialità come laboratorio di ricerca per la costruzione di conoscenze. Per garantire la qualità degli interventi, saranno riconosciute tutte le Associazioni e/o Enti culturali che sono legalmente costituite e organizzate da uno “statuto”. I protocolli d’intesa con le A.S.L. e l’Ente Locale definiscono solo in parte la rete di collaborazioni che il progetto intende realizzare. I protocolli d’intesa sono strumenti che regolano i rapporti su basi di chiarezza e di reciproca fiducia. Le collaborazioni sono realizzate individuando, alla base, potenzialità e risorse dei contraenti, non solo per quanto riguarda aspetti istituzionali, ma per una ridefinizione creativa dei ruoli e per il superamento della logica di adempiere non solo a “quanto scritto”, ma piuttosto a “quanto serve”, in ambiti di flessibilità e in una logica proiettiva. Uno degli aspetti fondamentali, sovente trascurato dalle collaborazioni, è riconducibile alla visibilità dei soggetti coinvolti. Per superare l’aspetto di marginalità che spesso accompagnano le “collaborazione” in ambiti progettuali, questo progetto è contesto per valorizzare e attivare, in tutte le loro potenzialità, gli attori della Comunità locale e dare quindi visibilità ai soggetti realmente coinvolti nella formazione. Sono previste collaborazioni con: 17 • • • • • • • • • • • • • 1. L’Amministrazione Comunale di Apricena per quanto riguarda: le problematiche inerenti alla prevenzione della dispersione scolastica e delle situazioni di disagio; attività promosse per l’integrazione degli alunni stranieri; educazione alla cittadinanza; attività inerenti il progetto “Il Consiglio Comunale dei ragazzi”. Attività inerenti il progetto di “Gemellaggio” con il Comune di Altavilla Vicentina(Vi). 2. L’Azienda Sanitaria Locale – FG/1 – San Severo per quando riguarda: l’educazione alla salute (conoscenza del corpo e cura della propria salute fisica e psicologica) l’educazione socio-affettivo-relazionale; la prevenzione del disagio; offerta di consulenza specialistica riguardo a problemi sanitari e di igiene; l’accoglienza per la conoscenza delle strutture sanitarie. 3. Le Scuole Primarie e Secondarie di secondo grado di Apricena e dei paesi limitrofi e con l’Istituto Comprensivo Statale “Marconi”di Altavilla Vicentina (Vi) per quando riguarda: l’organizzazione comune di iniziative didattiche, di aggiornamento e per lo scambio di esperienze e d’informazioni; attività di continuità didattica e di orientamento scolastico; scambio di esperienze e promozione di azioni interculturali tra realtà territoriali diverse nell’ambito del progetto “Gemellaggio”. 4. L’A.V.E.A. Associazione protezione civile con azioni di disponibilità nelle varie attività della Scuola. 5. L’AVIS Associazione volontari dei donatori di sangue 6. La FIDAPA Federazione Italiana Arti Professioni Affari 7. La POLIZIA MUNICIPALE 8. ENTI ED IMPRESE DEL TERRITORIO 9. ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE: Istituto Sec. Statale I°grado“A. FIORITTI” di Apricena, Istituto Sec. 2° grado “FEDERICO II” di Apricena, Ist. Sec. 2°grado “A. MINUZIANO- DI SANGRO – ALBERTI” di San Severo, I.C. “S.FRANCESCO PETRARCA” di San Severo, I.C. “ DE AMICIS-PALMIERI” di San Severo e Ist. sec.1°grado “Padre Pio” di Torremaggiore. Rapporti con le famiglie La scuola ricerca ed agevola in ogni modo un costante rapporto di collaborazione, di informazione e di coinvolgimento dei genitori nel progetto educativo dei propri figli. Tale prospettiva si concretizza nei modi seguenti: • assemblee informative all’inizio dell’anno sull’organizzazione della scuola, delle attività laboratoriali e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa; • assemblee di classe per condividere le scelte relative alla progettazione educativa e didattica; • partecipazione agli organi collegiali; • coinvolgimento e collaborazione nelle attività, • corretta gestione del libretto delle giustificazioni e del diario 18 I canali di comunicazione con le famiglie sono: • incontri individuali periodici per confrontare osservazioni ed opinioni sui metodi di apprendimento dell’alunno, con la rilevazione delle sue caratteristiche originali nelle diverse esperienze formative affrontate; • colloqui periodici di valutazione; • incontri quadrimestrali in occasione della consegna delle schede di valutazione; • comunicazioni ed avvisi scritti sul diario. Sicurezza Scolastica La Dirigenza Scolastica ha messo in pratica tutte le direttive previste dal Decreto Legislativo n°81 del 9 aprile 2008 per migliorare la sicurezza e tutelare la salute di tutte le persone coinvolte nelle attività scolastiche, in primis gli alunni. In tal senso sono stati predisposti, per la sede centrale e per il plesso “Rodari” i “Piani della Sicurezza-Piani di evacuazione”, con la consulenza tecnica del Responsabile della Sicurezza che coordina la formazione/informazione periodica del personale della scuola ed organizza le prove pratiche di evacuazione in collaborazione con il Rappresentante del Servizio di Prevenzione e Protezione. La tematica della sicurezza, in quanto termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute, viene affrontata attraverso vari interventi didattici per la sicurezza. Gli obiettivi in merito alla sicurezza sono: • Collaborare con gli enti locali per migliorare gli edifici e la scuola e per la gestione comune dei rischi, • Diffondere e radicare tra gli alunni una vera e propria “cultura della sicurezza”; • Contribuire alla messa in sicurezza della scuola; • Formare gli insegnanti in tema di sicurezza; • Educare gli alunni a reagire in modo corretto alle emergenze; • Abituare gli alunni a seguire delle procedure consolidate in tutta Italia in tema di evacuazione degli edifici scolastici. Ogni anno si riunisce il Servizio di Prevenzione e Protezione dei rischi, stila un programma d’intervento che da una parte riguarda la formazione e l’informazione di tutto il personale, la formazione degli alunni e dall’altro effettua una serie di controlli analitici a tutti gli ambienti, segnalando ai proprietari dei locali, interventi urgenti da effettuare per rimanere entro i parametri della sicurezza. Il documento “Piano della Sicurezza-Piano di evacuazione”, che predispone ogni tipo di evento su cui bisogna dare immediate risposte per la sicurezza e la tutela delle persone e affisso nei locali della scuola. Sono previste, oltre alle prove di evacuazione, distribuzione di materiale informativo e simulazioni in classe dei comportamenti da adottare in situazioni di pericolo. 19 L’OFFERTA FORMATIVA: SCELTE EDUCATIVE E CURRICULARI Analisi del contesto ambientale Il Comune di Apricena, cittadina ai piedi del Gargano, ha una popolazione complessiva di 13.620 residenti di cui 1504 sono i giovani compresi tra gli 11 e i 18 anni. Di questi 498 sono compresi nella fascia di età tra i 11 ed i 14 anni. La cittadina, pur se situata in pianura, non è provvista di un’efficiente stazione ferroviaria, che dista circa cinque chilometri dal centro abitato; però Apricena è ben collegata con i paesi limitrofi, mediante un efficiente servizio di autobus. Il servizio scolastico è assicurato da scuolabus per cui gli alunni, anche se abitanti in campagna, possono raggiungere la scuola senza alcun problema. Tradizionalmente dedita all’attività agricola ha vissuto nel secondo dopoguerra una rapida evoluzione industriale e commerciale basata sulla estrazione, lavorazione e commercio della pietra. Ciò ha permesso la formazione di un ceto medio di piccoli industriali e commercianti. Complessivamente l’economia della cittadina è sviluppata soprattutto nei settori del commercio lapideo, pur se restano fasce di disoccupati e sottoccupati Apricena è carente di stimoli culturali per i ragazzi e vi sono poche agenzie culturali e formative attive sul territorio. La Scuola Media "Fioritti" si è sempre attivata per creare contatti e fattive collaborazioni con le agenzie culturali presenti e con le associazioni che si adoperano per recuperare i ragazzi a rischio. Poiché Apricena è stata inserita nel parco nazionale del Gargano, sono presenti due musei civici. Per quanto riguarda l’aspetto socio-sanitario, nel Comune esiste una sezione dell’ASL, ma è assente un centro di pronto soccorso. Il presidio sanitario più vicino è l’ospedale di San Severo. Una funzione importante viene, comunque, svolta dal centro di riabilitazione presso il quale molti ragazzi si recano per le terapie psico-fisiche. Nel corso degli ultimi anni si è ottenuto un sensibile calo dell'evasione scolastica, tuttavia la scarsa partecipazione delle famiglie alla formazione dei figli rappresenta un indicatore d’attenzione a tale problema. I minori seguiti dal servizio sociale provengono per la quasi totalità da famiglie in cui uno o più componenti manifestano problematiche occupazionali ed abitative. La scuola, pertanto, deve farsi carico di rimuovere, attraverso percorsi diversi, gli ostacoli che altrimenti comprometterebbero il percorso formativo degli allievi e di valorizzare, altresì, mediante un’offerta formativa che si concretizza nell’attivazione di laboratori di approfondimento e nella proposizione di attività integrative opportunamente selezionate, le risorse individuali degli allievi, facendone emergere le attitudini per orientarli verso scelte consapevoli e realistiche. Nel Comune risiede un congruo numero di immigrati appartenenti a nuclei familiari provenienti da paesi extracomunitari come l'Albania e la Romania. Per alcuni è stato necessario il coinvolgimento attivo della scuola in quanto l'inserimento si presentava assai problematico sia per le difficoltà linguistiche sia perché bisognosi di un adeguato sostegno scolastico. Considerato che il numero dei minori provenienti da tali nazioni è in continuo aumento, poiché le famiglie già stanziate facilitano l'insediamento di parenti e nuovi nuclei, la scuola, sempre attenta al fenomeno, promuove attività di integrazione degli alunni stranieri per i quali già opera il servizio sociale comunale con progetti predisposti, che hanno trovato l'approvazione del Ministero di Grazia e Giustizia, del Ministero dell'Interno e di quello per gli Affari Sociali. Analisi dei bisogni formativi Per impostare una corretta programmazione educativa e didattica, tale che si possa realizzare un processo di apprendimento efficace e produttivo, è essenziale assumere consapevolezza, sempre nei limiti del possibile, delle situazioni ambientali, socio-familiari e socio-culturali in cui vivono i nostri alunni. Gli alunni che frequentano la nostra scuola, infatti, presentano bisogni formativi diversificati. Solo un numero limitato di essi, proveniente in genere da famiglie caratterizzate da un livello medio - alto di istruzione, si distingue per il possesso di una certa vivacità intellettiva e di una strumentazione cognitiva ben strutturata. Si tratta di ragazzi seguiti con attenzione e costanza dalle famiglie che avvertono, proprio in base a ciò, l’impegno scolastico e il successo negli studi come fonte di gratificazione affettiva. 20 Si rileva che gran parte degli alunni, pur provenendo da contesti familiari con un modesto livello d’istruzione, appaiono di buone capacità sia logiche, che critiche ed espressive. E’ infatti prevalente la consapevolezza del valore dell’istruzione, della sua importanza ai fini di un miglioramento materiale, ma anche qualitativo delle condizioni di vita. Accanto a ciò si evidenziano anche aspetti problematici relativi ad allievi che provengono da ambienti familiari non solo svantaggiati culturalmente, ma anche chiusi in se stessi, poco aperti ai contatti sociali, se non a quelli consueti dell’ambito familiare allargato. Questa situazione si ripercuote ovviamente in modo negativo sulle possibilità di emancipazione culturale e sociale dei ragazzi. L’analisi dei bisogni formativi dell’utenza non può infine prescindere da alcune esigenze di carattere trasversale, riferibili cioè alla totalità della popolazione scolastica. In primo luogo è evidente, anche in considerazione di quanto esposto nell’analisi socio-culturale, che il bisogno di socializzazione è particolarmente sentito dagli allievi. La scuola è infatti per essi il luogo strutturato grazie al quale entrare in relazione con i coetanei, è il luogo in cui poter sperimentare e mettere alla prova le proprie capacità relazionali, è il luogo su cui si rivela il bisogno e il desiderio di una socialità ricca e diffusa in relazione ai personali bisogni di crescita relazionale e psicologica. In secondo luogo si nota negli alunni, pur con le ovvie diversità a seconda dei soggetti, un forte bisogno di condividere in modo motivato e partecipe le regole e le norme della vita scolastica. Principi, procedure, richieste ed impegni della vita scolastica sono accettati sempre più non in quanto tali, ma solo se in grado di suscitare un’accettazione che coinvolge se stessi in primo luogo sul piano emotivo e relazionale. D’altronde la capacità degli operatori di stabilire relazioni ricche e coinvolgenti con i discenti è anche la vera risposta possibile per impattare la fragilità e debolezza psicologica di quegli allievi che provengono da contesti familiari penalizzanti. Ci si riferisce a quegli alunni che mostrano una grande difficoltà a rendersi consapevoli di norme e regole, che palesano bassi livelli di attenzione e forte tendenza alla deconcentrazione, che denotano una pesante difficoltà ad integrarsi con i coetanei, che appaiono evidentemente labili sul piano della strutturazione dei criteri e dei principi morali. La Domanda Formativa Domanda del territorio Informazione: - Sugli obiettivi della scuola: formativi e conoscitivi - Sulle attività che si svolgono - Sui criteri di valutazione Formazione: - Per conoscere le problematiche adolescenziali e saper meglio rapportarsi con il figlio in crescita - Per conoscere le esigenze reali dell’individuo: i suoi interessi primari, i suoi bisogni - Per sapere come intervenire Domanda del discente Formativa: - Conseguire il riconoscimento della propria identità - Conseguire autostima che innesca la “buona volontà” - Socializzare - Rispettare se stesso, gli altri, l’ambiente - Conoscere le norme e darsi delle regole - Fare, agire, creare - Sentirsi protagonista in dimensione emotiva positiva, del proprio apprendimento - Ipotizzare il proprio progetto di vita - Collaborare - Sviluppare la sensorialità - Seguire, ampliare gli interessi - Far parte della cittadinanza attiva Conoscitiva: - Ricevere istruzione: abilità di apprendimento, cultura - Conoscere se stesso, la realtà della scuola superiore, la realtà economica e sociale dell’ambiente - Orientarsi - Ampliare la conoscenza delle lingue comunitarie e del linguaggio multimediale - Conoscere i valori dell’uomo, interiorizzarli 21 Domanda della scuola superiore Informazione: - Conoscere: Per moduli capitalizzabili e unità didattiche funzionali ai moduli - Competenze: Saper applicare conoscenze - Capacità: Saper utilizzare le conoscenze in situazioni date e diverse Formazione: - Per conoscere il processo di gestione delle relazioni - Per conoscere gli impegni e i termini di trasparenza Domanda dell’ambiente - Avere persone responsabili e rispettose dell’ambiente capaci di interagire - Avere lavoratori, operatori capaci di apprendere e di adattarsi ai cambiamenti - Flessibilità, autonomia, creatività Domanda della scuola - Conoscere le problematiche del territorio sotto tutti gli aspetti - Disporre di strutture e personale di supporto per affrontare il disagio - Rapportarsi con la realtà territoriale ambientale, culturale, sociale ed economica - Corroborare la cultura dell’autonomia, della sperimentazione, della didattica modulare, della valutazione - Disporre di risorse umane altamente qualificate Finalita’ dell’Istituzione Scolastica Nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’istruzione e della formazione generale dell’alunno adolescente, la scuola,tenuto conto dei bisogni cognitivi e socio-affettivo relazionali dei propri alunni, nonché delle scelte educative del P.O.F. individua, come prioritarie, le seguenti finalità: • Facilitare l’inserimento dell’alunno, favorire le relazioni interpersonali e lo “stare bene a scuola” • Valorizzare le differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento; • Favorire l’integrazione degli alunni portatori di handicap; • Rispettare l’unità psico-fisica dell’adolescente per lo sviluppo integrale e armonico della persona; • Migliorare l’autostima attraverso la valorizzazione delle esperienze e delle abilità individuali; • Sviluppare la capacità di imparare ad imparare, a fare, a creare, ad acquisire conoscenze; • Costruire percorsi formativi in continuità con i diversi ordini di scuola; • Favorire la sperimentazione didattica; • Portare gli allievi verso comportamenti positivi e prevenire situazioni di disagio, di disinteresse, di devianza; • Sviluppare tutte le capacità e potenzialità per orientarsi nel mondo e dare significato alle scelte personali; • Promuovere percorsi formativi individualizzati; • Fornire, acquisire, sviluppare, consolidare e potenziare conoscenze, abilità e competenze per fornire strumenti adeguati al proseguimento degli studi; • Offrire alle “eccellenze” una concreta opportunità di potenziamento sia nel curriculare che nell’adesione a progetti specifici; • Operare in raccordo con il territorio e le sue risorse; • Valorizzare il rapporto scuola-famiglia; • Utilizzare in modo critico i nuovi strumenti di conoscenza, espressione e comunicazione offerti dalle nuove tecnologie; • Favorire collegamenti in rete tra le scuole. Ipotesi Teorica del Piano dell’Offerta Formativa Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) rappresenta il percorso di formazione che la nostra scuola ha individuato tenendo conto del contesto socio-ambientale della Comunità locale in cui è inserita, legandolo ad una premessa teorica che esprime le scelte di base culturali e le istanze di ricerca –innovazione proprie dei docenti coinvolti. Come qualsiasi progetto esso ha garanzia dì successo, sia nella sua attuazione che nel raggiungimento dei suoi obiettivi, solo se viene condiviso, partecipato, accettato consapevolmente da tutte le componenti della scuola, ognuno per il proprio ruolo. 22 É stata ed è questa la maggiore preoccupazione del Gruppo di studio che ha lavorato alla struttura del progetto che deve essere intesa, nel senso stretto del termine, come quadro di elementi portanti, che individuino il percorso da compiere e permettano un processo di evoluzione coerente con tutte le integrazioni, riflessioni, istanze e soprattutto valutazioni interne che i partecipanti, protagonisti, attori, vorranno compiere. A tal proposito si ipotizzano momenti nei quali trovino spazio riflessioni e valutazione dei risultati, azioni di coordinamento e di supporto sia teorico che tecnologico. Si esplicitano quindi le finalità per i docenti: • consolidare le competenze relative alla progettazione degli interventi educativi, individuando linee di sviluppo funzionali alla loro attuazione; • accrescere la professionalità docente, sviluppando le competenze relative all’osservazione, alla progettazione, alla valutazione, alla documentazione, alla mediazione didattica; • consentire una maggiore trasparenza all’intero processo di ricerca/azione mediante una condivisione dei processi di valutazione e di pianificazione di un percorso efficace. Il dibattito progettuale ha privilegiato nell'ipotesi teorica, nonché nella finalità principe del P.O.F., la costruzione della personalità dei ragazzi nell’ottica dell’orientamento formativo. L’evoluzione del sistema sociale ed economico chiama la scuola a rispondere ad istanze di formazione che siano coerenti con tale sviluppo e che portino quindi a maturare consapevolezza delle scelte e potenzino la capacità di “leggere” la dinamicità dei sistemi. D'altro canto la scuola stessa può e deve offrire istanze di sviluppo coerenti con la sua cultura. I soggetti in evoluzione devono quindi, oggi più che mai, trovare nella scuola opportunità e stimoli per dotarsi di strumenti di pensiero e sviluppare capacità che vadano nella direzione della progettualità cosciente e consapevole di sé, del proprio futuro nonché di quello della comunità. Nasce e si evidenzia, quindi, ancor di più la necessità di “stare bene a scuola” poiché il disagio, sia di natura relazionale che cognitiva, costituisce il più grande ostacolo alla efficacia della azione formativa della scuola stessa. Il contratto formativo Il contratto formativo rappresenta l’impegno di tutti i soggetti coinvolti nell’azione educativa, a vario titolo, si assumono per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per dare adeguate risposte ai loro bisogni. Esso conduce all’esplicitazione d’intenti e aspettative da parte di tutti e per sua stessa natura è: • occasione di confronto per i docenti che devono individuare e condividere l'offerta formativa della scuola; • occasione di incontro, conoscenza e confronto per i genitori sia tra loro che con la scuola; • occasione di formazione per i ragazzi che sono portati ad una riflessione sul proprio rapporto con la scuola ed alla condivisione di questo col gruppo classe. Il contratto è finalizzato all'assunzione, da parte di tutti, delle rispettive responsabilità che si esplicano: • nell' attenzione alla vita scolastica da parte dei genitori e alla formazione dei propri figli; • nella realizzazione da parte dei ragazzi, del loro percorso formativo all'interno dell'impegno scolastico di cui, forse, avranno maggiore consapevolezza anche attraverso modalità di contratto; • nell’adozione, da parte degli insegnanti, di tutte le strategie possibili affinché si realizzi la condizione necessaria al conseguimento degli obiettivi. Per quanto riguarda la scuola essa assume i seguenti impegni: • Incontrare i genitori che sono chiamati ad esprimersi riguardo alle loro aspettative verso la scuola; • Esplicitare agli alunni e alle famiglie gli obiettivi formativi dei percorsi di studio; • Esplicitare le metodologie usate, verso la condivisione delle quali tutti i docenti cercano di convergere cogliendo le occasioni di confronto nelle riunioni dei consigli di classe; • Esplicitare agli alunni e alle famiglie i criteri di valutazione; • Riconoscere i confini dell’intervento formativo; • Individuare le corrispondenze fra la proposta della scuola e le aspettative dei genitori, • Assumere ulteriori indicazioni, ove ve ne fossero, all’interno dei margini di flessibilità consentiti dalla proposta formativa; 23 • Assicurare informazione continua alle famiglie circa l’andamento didattico; • Ricevimenti programmati antimeridiani e pomeridiani. Per quanto riguarda le famiglie, in un’ottica di condivisione delle scelte educative, la scuola si attende dai genitori: • Che essi prestino attenzione alle iniziative offerte dalla scuola; • Che essi collaborino nelle attività programmate; • Che essi siano portatori di proposte di miglioramento. Costituiscono doveri degli alunni nei confronti della scuola e degli insegnanti: • La conoscenza degli obiettivi della formazione; • La consapevolezza dell’impegno per il raggiungimento degli obiettivi; • La partecipazione attiva alle varie fasi del percorso programmato. Una fase importante del contratto è quella che vede i ragazzi protagonisti durante gli incontri nei primi giorni di scuola, quando viene offerta loro l’opportunità di esprimere le proprie aspettative e, quindi, di confrontarsi sulle indicazioni che gli insegnanti daranno della scuola in merito all’organizzazione, alle finalità e agli obiettivi disciplinari. I Piani di Studio I Piani di Studio prevedono la scelta di: • • • • • • • Obiettivi educativi e didattici definiti in relazione alla situazione di partenza; Conoscenze disciplinari utili allo sviluppo di abilità e all’acquisizione di competenze da parte degli allievi; Metodologie e strumenti idonei alla costruzione collaborativa dei saperi; Strumenti di verifica e verifiche calibrate all’effettiva definizione dei livelli di apprendimento raggiunti dai singoli alunni; Strategie diversificate per il superamento di eventuali difficoltà riscontrate negli apprendimenti; Strategie diversificate per l’approfondimento disciplinare in alunni con alte potenzialità di apprendimento; Progetti di ampliamento dell’offerta come contesti di applicazione dei saperi e delle didattiche disciplinari affinché conoscenze e abilità si trasformino in competenze. Sono comuni a tutti i Piani di studio i seguenti punti, ritenuti qualificanti dell’azione educativa e didattica quotidiana: • L’impegno dei docenti a determinare negli allievi condizioni socio-affettive favorevoli che inducono nei ragazzi atteggiamenti positivi verso i loro compiti di apprendimento e promuovano in loro il senso di responsabilità, il coinvolgimento attivo, l’autonomia, la fiducia; • La riduzione della “quantità” delle conoscenze a una serie di tematiche portanti, di “saperi” essenziali, di nuclei disciplinari fondanti; • L’aumento della “qualità” degli apprendimenti, per favorire l’acquisizione di strutture mentali e di competenze trasversali trasferibili a situazioni di apprendimento diverse, • La salvaguardia dell’unitarietà dell’apprendimento attraverso un’azione concordata e sinergica tra tutti i docenti che intervengono in una classe o in un gruppo di alunni; • La costruzione di modelli di verifica idonei alla valutazione sia delle competenze acquisite, sia della capacità di comunicare i contenuti disciplinari, con attenzione non solo al segmento più recente delle attività, ma a quelle competenze che devono costituire un repertorio stabile per l’alunno; • L’attenzione massima agli alunni in difficoltà, a casi di disagio scolastico, agli alunni diversamente abili, con individualizzazione dei percorsi e delle proposte di apprendimento, sulla base delle caratteristiche soggettive dell’alunno; • La raccolta delle esperienze didattiche più significative (che hanno prodotto un miglioramento delle capacità di apprendimento degli alunni). 24 Traguardi formativi Premesso che l’autonomia dell’istituzione scolastica è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale che si evince nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione ed istruzione miranti allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento, questa istituzione scolastica si propone, attraverso la regia educativa e tecnica dei docenti e del personale ATA, in particolare dei titolari delle funzioni strumentali alla realizzazione del P.O.F., di promuovere processi formativi atti ad educare le persone, in risposta alle istanze della società contemporanea, al fine di renderle culturalmente mature, che sappiano, cioè, essere responsabili, consapevoli dei propri doveri e diritti, autonome nelle proprie scelte, critiche e valutative di fronte alle situazioni economiche e sociali che li circondano ed a vantaggio della comunità in cui vivono (famiglia,scuola, lavoro,ambiente, società). Ad ogni alunno saranno garantite pari opportunità, continuità e regolarità del servizio ed un’offerta formativa che lo guidi verso il conseguimento delle competenze e l’acquisizione dei saperi e delle capacità operative che gli allievi devono conseguire al termine del 1° ciclo di istruzione, come previsto dalle Indicazioni Nazionali. La nostra scuola, consapevole della complessità delle problematiche di questa fase dell’età evolutiva, si impegna a sviluppare, a rinforzare e potenziare in tutti i suoi alunni ciò che li renderà persone e cittadini capaci di un pensiero critico, funzionale, costruttivo, creativo e cosciente: “l’arte del pensare”. In tal modo essi potranno trasformare le conoscenze disciplinari, interdisciplinari ed extradisciplinari in competenze interiorizzate ed esercitate in ogni situazione esistenziale il “vivere quotidiano”. L’alunno, quindi, sarà “riconosciuto competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: • Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; • Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente; • Risolvere i problemi che di volta in volta incontra; • Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre. Questo profilo, prospettato ed atteso dalla nostra scuola, si esplicita, come suggerisce la Riforma, attraverso le seguenti articolazioni: SAPERE (conoscenza), SAPER ESSERE (capacità), SAPER FARE (competenze). CLASSE 1^ SAPER ESSERE Essere puntuali alle lezioni portando il materiale occorrente; Essere puntuali nell’esecuzione dei compiti; Essere rispettosi nei confronti dei docenti,dei compagni e dell’ambiente scolastico; Essere interessati e motivati; Essere capaci di mantenere un comportamento corretto anche in assenza di controllo; Essere capaci di un’attenzione stabile. SAPERE Conoscere i contenuti delle singole discipline; Conoscere regole, principi e tecniche. SAPER FARE Saper organizzare il proprio lavoro, portandolo a termine in un tempo stabilito; Saper operare con un metodo di studio ordinato; Saper leggere e cogliere le informazioni in un testo; Saper scrivere un testo adeguato con competenze grammaticali e sintattiche; Saper riferire conoscenze utilizzando i linguaggi specifici delle discipline. OBIETTIVI MINIMI Saper essere: Essere rispettosi nei confronti dei docenti, dei compagni e dell’ambiente scolastico. Sapere: Conoscere in modo essenziale i contenuti principali delle discipline. Saper fare: Conoscere ed utilizzare qualche termine specifico. 25 CLASSE 2^ SAPER ESSERE Essere capaci di orientarsi, di conoscere se stessi e gli altri; Possedere autocontrollo; Sapersi porre in relazione con gli altri; Essere rispettosi nei confronti dei docenti, dei compagni e dell’ambiente scolastico; Avere autostima; Sentire il desiderio di imparare sempre e in ogni occasione; Rafforzare lo spirito di collaborazione e la responsabilità personale, Essere autonomi nel proprio lavoro. SAPERE Conoscere i contenuti delle singole discipline; Conoscere regole, principi, concetti. SAPER FARE Saper organizzare i contenuti in modo logico; Saper utilizzare correttamente strumenti e tecniche varie finalizzate allo svolgimento di un’attività; Saper leggere e comprendere testi sempre più complessi; Saper descrivere e sintetizzare fatti, procedimenti, immagini; Saper individuare analogie e differenze in un contesto dato. OBIETTIVI MINIMI Saper essere: Essere rispettosi nei confronti dei docenti, dei compagni e delle strutture scolastiche. Sapere: Conoscere in modo essenziale i contenuti delle varie discipline. Saper fare: Saper organizzare in modo semplice ma chiaro i contenuti appresi. Saper utilizzare semplici tecniche di svolgimento di lavori. Saper cogliere qualche analogia in un dato contesto. 26 CLASSE 3^ SAPER ESSERE Essere sensibili ai problemi del mondo e sviluppare atteggiamenti di tolleranza e di solidarietà, finalizzati alla costruzione del bene comune. Essere rispettosi nei confronti dei docenti, dei compagni e dell’ambiente scolastico; Essere responsabili e possedere senso del dovere; Essere autonomi nello svolgimento del lavoro; Essere capaci di mantenere l’attenzione per tutta la durata della lezione; Essere interessati e motivati; Essere capaci di partecipare attivamente alle discussioni e alle attività scolastiche; Possedere autostima e auto controllo; Acquisire graduale consapevolezza dei bisogni, dei desideri e delle capacità personali; Prendere coscienza del proprio mondo interiore e della realtà esterna vicina e lontana. SAPERE Conoscere i contenuti delle discipline in modo critico,corretto ed organico; Conoscere regole, principi e tecniche. SAPER FARE Saper eseguire il proprio lavoro con precisione e continuità; Pianificare i propri impegni scolastici; Saper delineare i processi operativi di un’attività individuando le varie fasi: ideazione, progettazione, realizzazione ed attuazione; Esercitare le capacità critiche con formulazione di giudizi motivati adeguati alle situazioni e agli argomenti; Saper applicare principi, regole e dati; Saper decodificare simboli, grafici, tabelle delle varie discipline in forma chiara, personale ed organica, utilizzando i linguaggi specifici; Saper realizzare lavori utilizzando attrezzi e strumenti propri delle discipline; Saper scrivere un testo adeguato con competenze grammaticali e sintattiche; Saper operare con un metodo proficuo ed efficace; Saper argomentare su tematiche interdisciplinari. OBIETTIVI MINIMI Saper essere: Essere responsabili e possedere senso del dovere. Essere autonomi nello svolgimento di semplici lavori. Essere capaci di partecipare a discussioni su semplici temi. Sapere: Conoscere in modo essenziale i contenuti delle varie discipline. Saper fare: Saper applicare qualche principio o regola; Saper interpretare semplici grafici e tabelle; Saper scrivere testi semplici e adeguati allo scopo. Saper esporre in modo semplice su temi interdisciplinari 27 Metodologie Educative L'insegnante deve creare contesti comunicativi, situazioni, occasioni che favoriscano l'acquisizione da parte degli alunni di strumenti per capire e capirsi, per mettersi in una corretta relazione con se stesso e con gli altri. In tali contesti gli alunni devono avere la sicurezza di potersi esprimere liberamente e di essere guidati da insegnanti disponibili all'ascolto. Per sviluppare le competenze, oltre alle attività curricolari, sono importanti anche le seguenti attività: • di rilassamento e di concentrazione • finalizzate alla conoscenza di sé • imperniate sull'autobiografia e sul pensiero narrativo • espressive e creative • motorie e psicomotorie • pratico- manuali Alcune strategie utilizzate sono: • Ascolto attivo • Apprendimento ludico • Drammatizzazione simbolica • Globalità dei linguaggi • Lavoro di gruppo • Autovalutazione • Circle time • Role playing • Problem solving in situazioni di vissuto personale • Comunicazione interattiva tra i ragazzi che favorisca un ruolo più attivo e partecipativo • Gruppi sportivi • Rapporti con l'extra scuola: gite, visite a musei e mostre, partecipazione a spettacoli teatrali, musicali e cinematografici... • Esperienze concrete con realtà sociali e culturali di diversità • Training autoregolativo per ridurre i deficit attentivi • Training metacognitivo/comportamentale (training autodistruzioni verbale,modeling, training emotivo) • Tecniche per facilitare l’acquisizione e l’interiorizzazione di comportamenti corretti: rinforzo, estinzione, punizione, modeling, shaping, fading. Nell'attuazione di un progetto educativo è importante: 1. Coinvolgere, quando è possibile, i genitori, visto che la responsabilità educativa è l'unico aspetto in cui, nella realtà, famiglia e scuola sono accomunate 2. Prevedere tempi e modalità per rendere i ragazzi più autonomi nell'organizzazione del lavoro: • informando la classe dei progetti didattici ed educativi e controllando periodicamente la storicizzazione del percorso • offrendo agli alunni opportunità di organizzazione autonoma e di autovalutazione, in modo che imparino a fissare obiettivi, a prevedere le fasi di lavoro, ad organizzarsi e a stabilire metodi di valutazione di quanto hanno fatto; • dedicando, nei lavori di gruppo, del tempo alla organizzazione e alla valutazione delle dinamiche interpersonali. 3. .Sensibilizzare la classe e coinvolgerla concretamente nella soluzione dei problemi dei compagni in difficoltà E' bene, inoltre, ricordare che: • nessuna strategia o metodologia può garantire il successo, in quanto un percorso formativo è molto più condizionato, rispetto ad un iter didattico, da variabili di tipo psicologico e sociale e soprattutto dalla storia e dalla libertà del soggetto cui è rivolta la proposta • i risultati ottenuti sono sempre precari e provvisori: mentre un’abilità acquisita (ad esempio la padronanza nel calcolo) permane nel tempo, una situazione soddisfacente ottenuta attraverso un iter formativo può essere improvvisamente ribaltata e annullata da eventi imprevedibili personali o da interventi esterni (es. messaggi suggestivi o persone con forza di leader esterne alla scuola); 28 Metodologie Didattiche Alla base di ogni nuova acquisizione di conoscenze, capacità, abilità arricchimenti culturali, si pone necessariamente un’esperienza che fornisca concretezza e dimensione personale alle nozioni astratte. Un alunno/a apprende realmente solo se riesce a far proprie, ad interiorizzare le conoscenze proposte dai docenti; in caso contrario acquisisce meccanicamente, memorizza e poi dimentica in gran parte con il passare del tempo e soprattutto non riesce a rielaborare in modo personale gli apprendimenti, costruendosi una propria dimensione culturale. Pertanto una valida programmazione didattico - educativa, che miri a sviluppare negli allievi un apprendimento reale e un’effettiva maturazione personale, non può prescindere dalle metodologie: • dell’operatività • della sperimentazione • della ricerca • della partecipazione attiva degli alunni alla progettazione e all’esecuzione delle unità didattiche. Inoltre non bisogna dimenticare che la scuola dell'obbligo si pone come scuola in cui si deve assolutamente privilegiare l’acquisizione dei metodi e dei codici con cui le varie discipline affrontano i problemi di loro competenza ed attivare la creatività. Per creatività non si intende spontaneismo, originalità, dote personale dovuta ad un temperamento particolarmente artistico, ma partecipazione attiva e capacità di elaborare soluzioni con contributi personali rispetto a: • attività e soluzione di problemi • progetti operativi • progetti di studio • progetti espressivi Di conseguenza le proposte metodologiche più adeguate risultano: • OPERATIVITA’, intesa come acquisizione di nuovi concetti, conoscenze e capacità trasversali o disciplinari, partendo da un’esperienza concreta (di osservazione, di ricerca, di manualità, di comunicazione, di vissuto personale...).Si tratta di un percorso didattico in cui gli alunni sono soggetti attivi e che sviluppa la capacità di inferire da esperienze particolari concetti di tipo più generale e astratto (metodo induttivo - sperimentale) • SPERIMENTAZIONE, intesa come approccio pratico-manuale alle discipline che lo consentono, attraverso l’uso di tecniche e strumenti che rendano il più concreto possibile l’apprendimento (...se faccio capisco) • RICERCA, intesa come metodo di lavoro razionale, consistente nel problematizzare la realtà, nel formulare ipotesi, nell’individuare gli strumenti e le possibili soluzioni, nel verificare i risultati. • COINVOLGIMENTO ATTIVO degli alunni nella progettazione e nell’esecuzione delle unità didattiche disciplinari ed interdisciplinari. Alcune delle possibili strategie sono le seguenti: • LAVORO A GRUPPI omogenei o eterogenei • LAVORO INDIVIDUALE, inteso come applicazione autonoma di quanto sperimentato o appreso. • PROBLEM SOLVING • DISCUSSIONE (brain storming, ecc.) • INTEGRAZIONE DEI LINGUAGGI, verbali e non verbali • VALORIZZAZIONE DELLA REALTA’ EXTRASCOLASTICA • USO DI TECNICHE DI GIOCO (simulazione, ecc.) Questo elenco non esaurisce tutti i metodi e le strategie possibili, in quanto in alcune fasi dell’attività didattica può risultare necessario applicare anche il METODO DEDUTTIVO per stimolare le capacità di pervenire, mediante un’inferenza, da un principio generale ad una soluzione particolare. Inoltre alcune fasi delle attività richiedono l’intervento “competente” dell’insegnante, che deve dare spiegazioni, chiarimenti, suggerimenti, ecc. attraverso momenti di lezione frontale, il più possibile partecipata. 29 Strategie educative comuni Uno degli obiettivi fondamentali dell’Offerta formativa è l’innalzamento del successo scolastico che si intende attuare attraverso percorsi differenziati di recupero, consolidamento e potenziamento, da effettuarsi in orario curriculare e per fasce di livello. a) Strategie per il potenziamento – arricchimento delle conoscenze e delle competenze: • Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti; • Ricerche individuali e di gruppo; • Affidamento di compiti di tutoraggio e di coordinamento; • Consultazione di testi extrascolastici. b) Strategie per il consolidamento delle conoscenze e delle competenze: • Attività guidate a crescente livello di difficoltà; • Esercitazioni per fissare le conoscenze; • Inserimento in gruppi motivati di lavoro; • Stimoli a rapporti interpersonali con i compagni più ricchi di interessi; • Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami. c) Strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze: • Studio assistito in classe (anche con la guida di un tutor); • Adattamento dei contenuti disciplinari; • Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari; • Assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami; • Coinvolgimento in attività collettive; • Affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e di responsabilità. d) Strategie per alunni portatori di handicap: • Diversificazione/differenziazione dei contenuti disciplinari; • Studio assistito in classe; • Interventi di rassicurazione e approvazione; • Attività graduate con riferimento alla realtà e al vissuto. Organizzazione del curricolo Tenendo presente le Nuove Indicazioni per il curricolo per il I ciclo di istruzione, elaborato da una commissione di esperti su richiesta del Ministro della Pubblica Istruzione, la scuola è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. La scuola, costituendo un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli studenti, deve individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo: • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. • Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. • Incoraggiare l’apprendimento collaborativi, perché imparare non è solo un processo individuale. • Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. • Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. La scuola predispone il curricolo, all’interno del POF, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articolerà attraverso le discipline e le aree disciplinari. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. 30 Discipline e Aree Disciplinari AREA LINGUISTICO - ARTISTICO – ESPRESSIVA L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie, musica; arte-immagine; corpo- movimento-sport. Tutte queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, concorrono a definire un’area sovradisciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano. ITALIANO Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • È capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. Egli ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali, • Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema, • Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali della disciplina o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici; • Legge con interesse testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti; • Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento per esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali, • E’ capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. LINGUE COMUNITARIE L’apprendimento di almeno due lingue europee, oltre alla lingua materna, permette all’alunno di acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale e di esercitare la cittadinanza attiva oltre i confini del territorio nazionale. Con la padronanza di più lingue, l’alunno riconosce che esistono differenti sistemi linguistici e diviene consapevole che i concetti veicolati attraverso lingue diverse possono essere, di volta in volta, analoghi oppure no. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima lingua straniera (Inglese) L’alunno: • In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso; • Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua inglese su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero; • Descrive, con lessico semplice, esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e da spiegazioni di opinioni e progetti; • Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee usando una corretta pronuncia; • Riconosce i propri errori e a volte riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato; • Conosce le note essenziali della civiltà inglese e sa confrontare le diverse culture straniere. 31 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua straniera (Francese) L’alunno: • Affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro); • Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali; • Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. MUSICA La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali; • Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale; • Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica; • Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socioculturali presenti sul territorio. STRUMENTO MUSICALE L’insegnamento strumentale concorre alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, fornendo all’alunno una piena conoscenza degli aspetti tecnico-pratici,teorici,lessicali,storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza della musica e orientando le finalità della musica a quelle dell’insegnamento strumentale. L’insegnamento strumentale conduce,attraverso l’integrazione con la musica e l’apprendimento della notazione e delle strutture metriche e ritmiche, all’acquisizione di capacità cognitive e alla loro traduzione operativa nella pratica strumentale. I contenuti della musica devono essere modellati con il contributo della pratica strumentale. L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo occasioni di maturazione logica,espressiva,comunicativa,integra il modello curricolare alla dimensione artistica (pratico-operativa,estetico-emotiva,improvvisativo-compositiva),offre all’alunno occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità,fornisce occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Ha acquisito abilità di lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; • Ha acquisito competenze tecnico-strumentali e consapevolezza interpretativa; • Ha acquisito capacità di rielaborazione; • Ha acquisito consapevolezza del rapporto attività/stato emotivo; • Ha sviluppato il senso del ritmo e l’orecchio melodico; • Ha sviluppato abilità strumentali sì da permettere l’esecuzione di composizioni adeguati al livello previsto al 1°,al 2° e al 3° anno. 32 ARTE E IMMAGINE Lo studio della disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la capacità di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del patrimonio artistico. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali; • Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; • Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione; • Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi; • Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. CORPO-MOVIMENTO-SPORT Nel primo ciclo “corpo- movimento-sport” promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento: Contribuiscono, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere,il saper fare, e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti; • Utilizza gli aspetti comunicativi- relazionali del linguaggio corporeo- motorio- sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive; • Possiede conoscenze e competenze relative alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita; • E’ capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro; • E’ capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. AREA STORICO-GEOGRAFICA L’area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo. La trasmissione di conoscenze storiografiche e geografiche, nonché la comprensione di individuare aspetti e problemi delle interazioni uomo-ambiente nel tempo aiutano a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. STORIA Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell’uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei resti che il passato stesso ci ha lasciato. L’apprendimento della storia contribuisce all’educazione civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere il processo di formazione della storia italiana, europea e mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il patrimonio storici nazionali. Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite. 33 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato e si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici; • Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica; • Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea; • Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente; • Conosce ed apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità; • Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi; • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni; • Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, per comprendere opinioni e culture diverse, per capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo, • Comprende i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica. GEOGRAFIA La geografia è scienza che studia l’umanizzazione del nostro pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni con la natura. Tali processi nel corso del tempo hanno trasformato l’ambiente e hanno “costruito” il territorio nel quale oggi viviamo. Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani; • Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda; • Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze; • Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare; • Sa aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Cittadinanza e Costituzione è un insegnamento che si articola in una dimensione specifica integrata alle discipline dell’area storico-geografica e storico-sociale e in una dimensione educativa trasversale che coinvolge tutte le discipline di apprendimento. Le finalità di tale insegnamento saranno la riaffermazione del rispetto della persona umana senza discriminazioni,del senso civico,della responsabilità individuale e collettiva,dei valori di libertà,di giustizia,di bene comune che affondano le radici nella nostra Costituzione. I contenuti specifici riguarderanno la conoscenza della Costituzione Italiana,dell’ordinamento della Repubblica,dell’organizzazione politica ed economica dell’Europa,degli organismi internazionali. I contenuti trasversali incroceranno i temi della legalità e della coesione sociale,dei diritti umani, delle pari opportunità,del pluralismo,del rispetto delle diversità,del dialogo interculturale,dell’etica della responsabilità individuale e sociale,della bioetica,della tutela del patrimonio artistico e culturale. Non verranno trascurati i temi che attengono alla sensibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile,al benessere personale e sociale,al fair play nello sport,alla sicurezza nelle sue varie dimensioni e stradale in particolare,alla solidarietà,al volontariato e alla cittadinanza attiva. Tale disciplina non avrà un voto distinto ma troverà espressione nel complessivo voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale ed influirà nella definizione del voto di comportamento. La partecipazione degli alunni ad iniziative di cittadinanza attiva promosse dalla scuola e/o in collaborazione con il territorio daranno accesso al credito formativo. 34 Nella programmazione degli interventi formativi verrà data priorità alle aree tematiche più rispondenti ai bisogni educativi espressi dalle famiglie e dal contesto territoriale e,pertanto,saranno sperimentate forme di collaborazione con le famiglie,con gli Enti locali,con le Associazioni socioculturali e sportive,con le forze dell’ordine,con la magistratura per favorire il raggiungimento dei traguardi formativi. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Conosce la struttura generale della Costituzione italiana con particolare riferimento ai suoi principi fondamentali; • Conosce i principali organismi internazionali e le problematiche del mondo attuale; • Comprende e sa descrivere le caratteristiche fisico-antropiche del territorio; • Riconosce e valuta i possibili effetti delle decisioni dell’uomo sui sistemi territoriali; • Assume atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale; • Assolve ai propri doveri; • Fa valere i propri diritti e riconosce quelli altrui; • Partecipa alle iniziative di democrazia scolastica; • Valuta criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona; • Rispetta le regole; • Ha cura per le cose proprie ed altrui e dei beni pubblici, • Sa interagire in gruppo,valorizzando le capacità proprie ed altrui,gestendo le conflittualità,contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive; • Partecipa ad iniziative riguardanti la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico,culturale e ambientale; • Esercita la cittadinanza attiva anche in termini di impegno personale nel volontariato. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Questa area comprende discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva. Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiscono in modo determinante alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare” e sviluppano le capacità di critica e di giudizio, la consapevolezza che occorre motivare le proprie affermazioni, l’attitudine ad ascoltare, comprendere e valorizzare argomentazioni e punti di vista diversi dai propri. MATEMATICA La matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capacità generale di operare e comunicare significati con linguaggi formalizzati e di utilizzare tali linguaggi per rappresentare e costruire modelli di relazioni fra oggetti ed eventi. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana, inoltre contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, preciso e rigoroso. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà; • Ha maturato consapevolezza e padronanza del calcolo nei vari insiemi numerici; • Effettua misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti, • Acquisisce conoscenze fondamentali specifiche finalizzate alla conquista di capacità logiche, scientifiche, operative; • Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione, traducendola in termini matematici, prospettandone, con procedimenti logici, la soluzione e verificandone i risultati; 35 • • • Ha acquisito i concetti di spazio, forma e dimensione; percepisce, descrive e rappresenta forme anche complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo; Adopera il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo sulle cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di soluzione, Sa organizzare una raccolta di dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche e interpretarla. SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni, sia di tempi e modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto. Infatti il coinvolgimento diretto, individuale e un gruppo con i fenomeni rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale che deve essere prima progettato e poi valutato; aiuta a individuare problemi significativi a partire dal contesto esplorato e a prospettarne soluzioni, sollecita il desiderio di continuare ad apprendere. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; • Ha acquisito il metodo scientifico e sperimentale da assumere come proprio metodo di lavoro; • Ha potenziato la capacità di osservazione e ha scoperto l’importanza di formulare ipotesi non solo per spiegare i fatti e fenomeni, ma anche per organizzare correttamente l’osservazione, • Sa utilizzare strumenti di laboratorio ed eseguire semplici esperimenti in campo fisico, chimico e biologico; • Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti; • Esplora e comprende gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema ecologico; • Comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse; • Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse, • E’ consapevole che i concetti e le teorie scientifiche non sono definitive ma in continuo sviluppo. TECNOLOGIA La tecnologia da un lato studia e progetta i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono l’organizzazione della vita sociale; dall’altro studia e progetta forme di controllo e gestione dell’informazione e della comunicazione (informatica in senso lato). Con tale disciplina, gli alunni avranno l’opportunità di progettare, costruire e utilizzare oggetti e saranno avviati all’uso della manualità, al passaggio continuo e non artificioso tra pratica e teoria, all’applicazione di competenze acquisite anche in contesti diversi dal lavoro in aula. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Conosce le relazioni forma/funzione7materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione; • Usando il disegno tecnico esegue la rappresentazione grafica di semplici oggetti; • Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione; 36 • • • Conosce i comportamenti da assumere per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto, in modo da rispettare gli altri comprendendo l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti, e fare proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono; Ha acquisito la consapevolezza della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali, che rispondono più alle logiche del consumo e del commercio che a quelle della salute; E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. RELIGIONE L’insegnamento della religione ha la finalità di far comprendere agli allievi il valore della religione nell’esperienza umana, di far conoscere i fondamenti dottrinali, morali e biblici della cultura cristiana, di educare a comportamenti moralmente corretti. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno: • Ha sviluppato un’educazione alla coscienza religiosa, • Ha compreso il significato della missione della chiesa nel mondo; • Ha compreso la dimensione etico- religiosa nei problemi di crescita personale; • Ha compreso come la chiesa assume una posizione precisa e offre una risposta sicura e definitiva; • Ha maturato consapevolezza verso l’impegno concreto per l’affermazione degli ideali di pace, di libertà, di giustizia, di uguaglianza. Per gli obiettivi di apprendimento al termine delle tre classi (I-II-III) della Scuola Secondaria di I grado si rimanda ai progetti annuali delle singole discipline. Integrazione e sostegno degli alunni diversamente abili Una scuola moderna e flessibile deve garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio fornendo gli strumenti necessari per il successo scolastico di ciascuno. La nostra scuola accoglie una non trascurabile percentuale di alunni in situazioni di handicap, che hanno difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione scolastica, tali da determinare un processo di svantaggio culturale, sociale o di emarginazione. La scuola, pertanto, ai fini delle pari opportunità formative all’interno della programmazione educativo - didattica, promuove le seguenti finalità educative: • • Facilitare l’integrazione e la socializzazione in modo progressivo; Favorire l’educazione del corpo, lo sviluppo delle capacità comunicative, mentali ed affettive; • Rendere l’alunno progressivamente autonomo; • Reperire ed aver cura del materiale didattico. La nostra scuola, perciò, intende dedicare una particolare attenzione a tali alunni, adottando specifiche strategie d’intervento: • Conoscenza degli eventuali deficit attraverso la raccolta di tutte le indicazioni e i dati necessari forniti dalla famiglia e dagli enti socio-sanitari;Il riconoscimento delle risorse educative della famiglia, con la quale la scuola si impegna a svolgere un ruolo di fattiva collaborazione; • L’individuazione delle capacità potenziali; • Sistematici incontri con le famiglie; • Partecipazione dell’équipe socio-pedagogica ai Consigli di Classe; • Contatti frequenti con i servizi socio-sanitari; • Collegialità nelle scelte educativo - didattiche; • Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI); • Continuità nella programmazione con la scuola di provenienza e di proseguimento; • Inserimento sia nella programmazione delle singole discipline sia nella Programmazione annuale del C.d.C. di obiettivi specifici, contenuti diversificati/differenziati, strategie, metodologie, verifiche per l’alunno portatore di handicap presente nella classe. 37 DOCENTI DI SOSTEGNO Nell’anno scolastico in corso sono presenti 8 insegnanti di sostegno. L’insegnante di sostegno si pone come: • Principale referente nei rapporti con la famiglia, l’ente locale e l’equipe psicopedagogica • Mediatore della relazione tra l’alunno in difficoltà e il gruppo classe • Facilitatore del processo di apprendimento; all’interno del gruppo classe • Partecipa attivamente alla programmazione educativa e didattica • Condivide attività di compresenza e di co-docenza con l’insegnante curriculare, in particolare nella gestione delle attività di gruppo • Affianca l’alunno nella gestione degli strumenti e materiali e ne facilità l’apprendimento, adottando strategie specifiche. all’esterno del gruppo classe • Gestisce un’attività didattica individualizzata e mirata al recupero di abilità di base. IL GRUPPO “H” Da diversi anni nella nostra scuola è attivo il “Gruppo H”, vale a dire una commissione che si occupa specificamente di tutto ciò che è connesso all’inserimento degli alunni diversamente abili. La suddetta commissione è composta da tutti gli insegnanti di sostegno e da un insegnante della classe in cui è inserito l’alunno. La scelta di coinvolgere anche gli insegnanti di classe non è casuale, ma risponde ad una precisa strategia didattica ed educativa fondata sulla convinzione che gli insegnanti di classe debbono sentirsi pienamente coinvolti nelle dinamiche educative riguardanti gli alunni diversamente abili. Vari sono i compiti del “Gruppo H”: • Monitorare costantemente gli interventi relativi all’integrazione di tali alunni; • Elaborare percorsi e strategie didattiche finalizzate al conseguimento degli obiettivi stabiliti; • Avanzare proposte ed elaborare progetti volti a favorire il pieno sviluppo di tutte le potenzialità degli alunni diversamente abili; • Avanzare alle sedi opportune eventuali richieste per l’acquisto di materiali e sussidi indispensabili alle varie attività didattiche. Integrazione degli alunni stranieri In linea con la tendenza evidenziatasi a livello nazionale, anche nel nostro territorio la presenza degli alunni stranieri negli ultimi anni è andata aumentando in maniera costante. E’ indispensabile, quindi, che la nostra scuola assicuri a questi alunni, oltre al diritto all’educazione e all’istruzione, l’integrazione in un contesto scolastico aperto alla diversità, intesa come forma di reciproco arricchimento culturale. A tale scopo la scuola si attiva per realizzare percorsi e strategie d’intervento sulla multiculturalità. Gli obiettivi delle attività sono: a) attività individualizzata finalizzata a: • Inserimento degli alunni nel contesto classe • Acquisizione e sviluppo della capacità di comunicare in italiano per far fronte ai bisogni immediati; • Avvio dell’acquisizione e/o ampliamento del lessico specifico delle singole discipline al fine di mettere gli alunni in grado di apprendere. b) attività di classe finalizzata a: • Conoscenza reciproca di culture diverse; • Valorizzazione della diversità come occasione per tutti di crescita culturale e umana; • Educazione alla convivenza in una società multietnica. Per favorire l’inserimento scolastico e sociale di alunni di recente immigrazione,la scuola si attiverà,presso l’Ufficio competente,per la richiesta di mediatori linguistico culturali. 38 Rimozione del disagio e prevenzione dell’insuccesso scolastico Oggetto di particolare attenzione sono le problematiche legate alle situazioni di disagio e di svantaggio culturale. Dall’analisi della situazione e dei bisogni risulta. • Il ragazzo che ci è affidato nel ciclo della scuola dell’obbligo ci appare spesso caratterizzato da una preoccupante fragilità psicologica, sicuramente causata da un sistema di vita sempre più complesso, dovuto a una pluralità di stimoli e alla povertà di forti e autorevoli modelli di riferimento. Tutto ciò porta alla formazione di personalità vulnerabili, anche se ricche e sensibili, poco determinate nel conseguire un obiettivo e scarsamente resistenti alle frustrazioni. • Si registra una generale carenza di autonomia e mancanza di metodo nello studio individuale: molti ragazzi non sanno organizzare il tempo extrascolastico e programmare gli impegni, molti affrontano lo studio in modo sporadico e frammentario, non riuscendo ad applicare da soli le metodologie di lavoro acquisite in classe. • In diverse classi si ha la presenza di alunni in situazione di grave disagio socio-culturale e con disturbi dell’apprendimento, le carenze nella preparazione di base e nell’acquisizione delle abilità strumentali minime non solo rendono inevitabile l’insuccesso scolastico, ma determinano anche problemi di relazione con i compagni e di disadattamento sociale. • Sono, inoltre, segnalate alcune prepotenze fuori dalla scuola e nella scuola, che fanno temere manifestazioni di “bullismo”. Sarà compito dei singoli Consigli di Classe segnalare eventuali situazioni di disagio e programmare gli interventi. Gli interventi di prevenzione e di rimozione di tali problematiche proposte sono: • Attività integrative extrascolastiche (strumenti musicali, danza, attività sportive… • Progetti interdisciplinari (Consiglio comunale, solidarietà, drammatizzazione…) • Progetto sulla dispersione scolastica; • Progetti Europei (PON). Per consentire il successo degli interventi saranno favorite le seguenti strategie e metodologie didattiche: • La relazione come apertura all’altro, • Il confronto attraverso la discussione, • La comunicazione attraverso i diversi linguaggi, non solo verbali, • La crescita dell’autostima e l’assunzione di responsabilità Funzionale sarà l’utilizzo di metodologie che meglio si prestano ad offrire stimoli nuovi e “curiosità”. Esse sono: • Lavoro di gruppo, • Apprendimento cooperativo, • Azioni di tutoring, • Giochi didattici. INTERVENTI DIDATTICI PER ALUNNI CON D.S.A. La legge n.170 del 8/10/11 stabilisce che una diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento implica la conseguente obbligatoria predisposizione, da parte della scuola, di strumenti dispensativi e compensativi e di percorsi individualizzati allo scopo di favorire l’apprendimento dell’alunno in tutti i campi del sapere evitando che il disturbo diventi motivo di emarginazione e dispersione. Pertanto, secondo le Linee guida della suddetta legge, la Scuola si impegna non solo a prestare un’osservazione più accurata per individuare eventuali alunni con disturbi, ma soprattutto a mettere in atto tutti gli interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni e degli studenti con DSA attivando percorsi individualizzata e personalizzati e adottando strumenti compensativi e misure dispensative idonee a migliorare il percorso di apprendimento. Tali interventi e strumenti (sintesi vocale,registratore, programma di video scrittura, tabelle, formulari) saranno esplicitati nel PDP e di volta in volta utilizzati adattandoli al tipo di attività richiesta all’alunno. La continuità dei processi formativi La continuità del processo educativo è condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. I docenti dei vari ordini di scuola da anni mantengono costanti rapporti al fine di facilitare il passaggio degli alunni e coordinare i programmi in un curriculum continuo. 39 Gli obiettivi del progetto continuità e orientamento sono: • Favorire iniziative di raccordo tra i diversi ordini di scuola; • Conoscere le esperienze, i percorsi, le metodologie, le modalità di valutazione delle varie scuole; • Contribuire alla costruzione di un curricolo in continuità; • Migliorare l’inserimento degli alunni al momento del passaggio da una scuola all’altra; • Predisporre strumenti adeguati per il passaggio di informazioni; • Organizzare azioni per facilitare il raccordo e potenziare l’orientamento. Il raccordo tra scuola primaria e scuola secondaria prevede: • Incontri tra docenti per progettare attività di raccordo e percorsi in continuità, • Accoglienza degli alunni di classe quinta, a cura dei ragazzi della scuola secondaria, per la conoscenza degli ambienti e delle attività (open day), • Assemblee con i genitori per la presentazione del POF, per la conoscenza della scuola, degli insegnanti, dei programmi; • Passaggio di informazioni sugli alunni e sulle problematiche educative e didattiche. ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI PRIME L’accoglienza degli alunni destinati alle classi prime viene preparata, prima della scadenza delle iscrizioni, attraverso assemblee pubbliche tenute nei locali della sede centrale della scuola, cui partecipano il Dirigente Scolastico, una rappresentanza dei docenti, i genitori e gli alunni stessi. In questi momenti vengono illustrate le caratteristiche generali dei modelli organizzativi esistenti nell’Istituto e le attività opzionali facoltative proposte. Sia nella sede centrale che nel plesso “Rodari” vengono effettuate visite da parte delle classi quinte delle Scuole Primarie per conoscere la nuova realtà scolastica ed, eventualmente, assistere a lezioni ed attività. All’inizio dell’anno scolastico per le classi prime in entrata alla scuola secondaria è prevista l’attività “Progetto Accoglienza” realizzata da tutti i docenti e finalizzata alla conoscenza sia della personalità degli alunni che della nuova istituzione scolastica (ambiente, personale scolastico, regolamento….). La conoscenza della personalità degli alunni viene acquisita tramite strumenti di molteplice natura (giochi di socializzazione, autoritratto, ritratto della famiglia, verbalizzazione delle esperienze e delle emozioni…) ed attività riguardanti la sfera affettivo- emotiva, e quella espressiva, per contenere inevitabili ansie causate dal passaggio tra i due cicli scolastici. ORIENTAMENTO SCOLASTICO Il progetto orientamento elaborato dall’Istituto, al fine di sviluppare nell’allievo la conoscenza di sé, del mercato del lavoro e delle professioni e potenziare le capacità decisionali individuali, prevede un insieme di attività finalizzate a coordinare l’iter formativo della scuola secondaria con le proposte didattiche e le offerte culturali presenti nella scuola superiore. Momento centrale di questa fase di raccordo tra i due ordini di scuola è la scelta operata da ciascun alunno. Perché questa possa risultare responsabile e motivata, la scuola organizza una serie di attività di classe volte a: • Fornire informazioni sul sistema scolastico italiano; • Sviluppare nei ragazzi la capacità di valutare Il proprio grado di autonomia, Il livello di preparazione raggiunto, Le proprie attitudini, Le proprie aspettative. L’attività informativa si svolge con l’ausilio di indicazioni dettagliate delle scuole e della Provincia, materiale messo a disposizione dal settore giovanile dell’Ente locale. Ulteriori elementi di conoscenza vengono offerti ai ragazzi dall’esperienza di ex alunni frequentanti le scuole superiori e da incontri con i docenti di queste scuole. L’iniziativa “Scuola aperta” attuata da tutte le scuole superiori, permette ai vari istituti di presentare le numerose proposte, in cui si articola la loro offerta formativa, e le attrezzature di cui sono dotati. L’attività di autoconoscenza è condotta sulla base di questionari e discussioni tra alunni, insegnanti, in cui si espongono dubbi e si confrontano costruttivamente opinioni e prospettive. Nella fase conclusiva del lavoro, la scuola prevede un incontro in cui i Consigli di Classe illustrano ai genitori delle classi terze i consigli orientativi formulati dai docenti.. Tutte le attività di orientamento sono curate dai docenti delle F.S. per l’area “Sostegno agli alunni”. 40 Attività sportiva e motoria La nostra scuola riserva alle attività motorie un particolare interesse, consapevoli che il rapporto mentecorpo è una realtà da non sottovalutare e che l’educazione motoria è prima di tutto educazione mentale. Attività ludiche e di sviluppo psicomotorio Oltre alla diffusione di sport classici, si propone la progettualità di attività gestite dai ragazzi. Essa trova riscontro nelle valenze formative del gruppo che inventa e realizza giochi da presentare all’esterno come azioni di coinvolgimento ed animazione, sviluppa la creatività, la socializzazione, la cooperazione, il senso del rispetto delle regole. Visite guidate e viaggi d’istruzione Le visite guidate, come i viaggi d’istruzione, costituiscono parte integrante della progettazione formativa della scuola. Esse si legano alle tematiche affrontate e costituiscono una preziosa risorsa per la delineazione di percorsi didattici motivati e rispondenti alle esigenze degli allievi. Le visite guidate e i viaggi d’istruzione hanno lo scopo di: • Aumentare la motivazione; • Promuovere la socializzazione; • Confermare e approfondire i saperi, • Stimolare alla ricerca-azione; • Privilegiare l’esperienza sul campo; • Prendere coscienza della realtà sociale.. L’aspetto organizzativo, nel rispetto delle scelte degli organi collegiali competenti, viene curato da una commissione formata dai docenti delle F.S. dell’area “Sostegno agli alunni”. Sulla base di proposte formulate dai vari Consigli di Classe, individua una serie di itinerari e di opportunità formative, relativi ad aspetti storici, geografici, artistici, archeologici, tecnici, scientifici, con particolare attenzione alle possibilità offerte dal territorio (beni artistici, culturali, ambientali, servizi, attività produttive…) L’insieme delle visite programmate per il corrente anno scolastico comprende: • Itinerari storico-archeologici; • Itinerari naturalistici; • Itinerari tecnico-scientifico; • Viaggi di istruzione di un solo giorno per gli alunni delle classi prime e seconde e di tre giorni per gli alunni delle classi terze. I singoli consigli di classe possono proporre agli alunni eventuali ulteriori proposte di interesse artisticoculturale, quali spettacoli teatrali o manifestazioni sul territorio, e visite presso strutture ed enti pubblici (Comune, carabinieri, ufficio postale, banca…) Le nuove tecnologie Le nuove tecnologie rappresentano una risorsa sia sul piano dell’organizzazione e della gestione del servizio scolastico, sia su quello del processo di insegnamento/apprendimento. Nella prospettiva didattica, due sono gli aspetti importanti legati all’uso delle nuove tecnologie: • Il primo riguarda l’alfabetizzazione informatica, ossia la possibilità di offrire agli alunni le conoscenze e le competenze che l’attuale società esige nell’uso delle nuove tecnologie; • Il secondo riguarda il ruolo che esse possono assumere nel favorire il conseguimento di obiettivi di insegnamento-apprendimento disciplinari. L’utilizzo del computer e la conoscenza delle sue funzioni assumono, perciò, un ruolo importante nel processo formativo, non tanto in alternativa agli strumenti tradizionali, ma in modo complementare ad essi, la scelta, fatta negli ultimi anni, di introdurre nell’offerta formativa d’ istituto una progressiva alfabetizzazione informatica e una sistematica educazione all’uso delle tecnologie multimediali risponde inoltre all’esigenza di formare i “cittadini del futuro” e si armonizza con quanto previsto dalla Riforma del Sistema Scolastico. In linea con le Indicazioni per il curricolo, l’educazione alla multimedialità nella nostra scuola è intesa come progetto interdisciplinare che considera l’uso dello strumento funzionale e diversificato in relazione agli ambiti/discipline, e comporta un uso creativo e attivo delle tecnologie: 41 La multimedialità offre varie opportunità di attivare abilità e di consolidare capacità legate a diverse discipline e a diversi aspetti dell’apprendimento: testi, immagini, animazioni e video, suoni e musica, opere di consultazione, offrono tutte l’occasione di legami trasversali fra le conoscenze e per accrescere le competenze personali di ciascun allievo. Il mezzo informatico va in genere considerato come un potente strumento didattico “trasversale” che può spaziare in ogni area conoscitiva e intersecarsi con discipline diverse; esso predispone alla progettualità e alla continua ricerca di soluzioni migliorative del proprio lavoro. Tutto ciò costituisce un notevole obiettivo educativo in ogni ambito disciplinare. I percorsi di uso delle nuove tecnologie prevedono di: • Potenziare l’educazione linguistica soprattutto sfruttando le enormi potenzialità anche motivazionali della videoscrittura; • Apprendere navigando tra le conoscenze anche attraverso la costruzione di ipertesti; • Dilatare la biblioteca scolastica con la ricerca in rete o l’uso di cd-rom; • Favorire la crescita culturale e l’apertura al mondo attraverso la comunicazione on line, • Sviluppare le competenze tecnico-disciplinari attraverso l’impiego di software specifici. La metodologia utilizzata si lega agli ambiti disciplinari coinvolti e si ispira a quadri di riferimento pedagogici che prestano particolare attenzione all’interazione sociale in classe e al ruolo di mediazione offerta dagli strumenti nei processi di insegnamento-apprendimento. Il nostro progetto si orienta verso un uso delle nuove tecnologie in cui gli studenti possano essere protagonisti nel processo di costruzione della conoscenza e i docenti siano in grado di assumere, a seconda delle esigenze, ruoli diversi (progettare l’azione didattica, garantire la condivisione del sapere in classe, suggerire linee di ricerca o strategie risolutive, coordinare le discussioni in classe, osservare il lavoro nei piccoli gruppi, aiutare lo studente nella ricerca delle informazioni, valutare il lavoro degli studenti,…). Rientra in questo filone progettuale - metodologico, il Progetto Lavagna Multimediale (LIM), assegnato dall’Ufficio Scolastico Regionale. Il sito WEB della scuola Il sito web della Scuola Secondaria “A. Fioritti” permette di rendere visibile l’offerta formativa dell’Istituto e tutte le iniziative e le azioni finalizzate alla sua realizzazione e, soprattutto, consente la partecipazione interattiva alla vita della scuola dell’utenza, la quale acquisisce sistematicamente la percezione intorno alla qualità dei servizi erogati. In esso troviamo, oltre al presente Piano dell’Offerta Formativa e ad altri documenti, • La raccolta documentale “viva” e “concreta” dei progetti, delle attività, delle esperienze didattiche della nostra scuola, con pubblicazione, ove possibile, dei “prodotti” e indicazione del percorso didattico intrapreso, attraverso cui l’internauta può autenticamente comprendere il carattere della proposta educativa dell’Istituto; • Uno sportello telematico al servizio dell’utenza, attraverso cui, chiunque, mediante e-mail o moduli specifici indirizzati al Dirigente Scolastico, alla segreteria o ai singoli docenti, può partecipare alla vita dell’Istituto; • Spazi di promozione, produzione collaborativa e scambio di materiali didattici tra la nostra scuola e altri Istituti, che favoriscono l’integrazione dell’Istituto con il territorio. 42 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Modalità di attuazione dei progetti e laboratori Sulla base dell’esperienza fatta negli anni precedenti, i dipartimenti disciplinari hanno stabilito di prevedere, oltre ad un percorso curriculare disciplinare unitario, la programmazione di progetti e laboratori per ampliare l’offerta formativa. I progetti proposti dal Collegio dei Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto potranno essere sviluppati in orario extracurriculare. I progetti investono campi tematici più o meno complessi ed implicano percorsi operativi laboratoriali e si concretizzano in un prodotto finale il cui scopo è anche quello di essere comunicato. La realizzazione di un progetto implica il coinvolgimento di più insegnanti, l’uso di mezzi idonei alla realizzazione e documentazione dei percorsi, l’attenzione a controllare non solo l’esaustività dei contenuti elaborati, ma anche le operazioni cognitive disciplinari e trasversali attivate nei ragazzi, in modo che il lavoro risulti integrato con la programmazione curriculare. Tra le attività in orario extrascolastico assumono particolare rilevanza quelle programmate con i progetti del Piano Integrato, promosso dalla Comunità Europea, Fondo Sociale Europeo, annualità 2007/2013. I laboratori pomeridiani saranno tenuti dai docenti della scuola o da esperti esterni sulla base di necessità e richieste dei Consigli di Classe e delle famiglie e saranno scelti dall’alunno in base alle sue preferenze. Il progetto per definirsi tali deve: • Essere aderente al curricolo per quanto riguarda gli obiettivi didattici ed educativi; • Costruire conoscenze significative; • Facilitare lo sviluppo di abilità e competenze disciplinari e trasversali che vanno adeguatamente indicate; • Avviare e/o consolidare abilità di tipo procedurale e meta cognitivo; • Indicare strumenti di valutazione e di verifica per il controllo dei processi di apprendimento, • Concludersi con produzioni valutabili e trasferibili, forti e di qualità; • Produrre documentazione di percorsi, processi, prodotti; • Essere collegato ad attività di formazione e di ricerca dei docenti. L’ATTIVITA’ DI LABORATORIO Il laboratorio è innanzitutto un luogo mentale che presuppone una metodologia didattica basata sulla comunicazione a due vie (partenza dalle conoscenze che possiedono gli alunni e lavoro congiunto alunniinsegnante per la costruzione dei saperi), sulla metodologia della ricerca, su un atteggiamento che miri all’autonomia, al rispetto dell’altro, alla collaborazione, atta a rendere efficace e produttivo il lavoro di gruppo e l’apprendimento cooperativo. Il laboratorio è poi un luogo opportunamente attrezzato dove gli alunni trovano già pronti tutti i mezzi e i materiali idonei alla realizzazione del lavoro programmato e negoziato. Anche il territorio è da considerarsi un ottimo laboratorio per la ricerca sul campo sempre più utile perché lo studio e il “trattamento” della realtà favoriscono l’acquisizione di competenze. Il Laboratorio offre agli alunni il modulo più adeguato per il raggiungimento del loro successo formativo. Infatti la scelta personale del Laboratorio da seguire rafforza la motivazione e l’interesse e diventa orientante in quanto permette l’acquisizione di capacità che soddisfino i bisogni, stimoli alla ricerca, alla progettualità e all’assunzione di compiti di realtà e responsabilità. Il confronto con alunni appartenenti ad altre classi, l’eterogeneità del gruppo, permettono di offrire ulteriori stimoli e lo rendono più efficace come strumento per apprendere e superare il disagio. Il gruppo cooperativo offre la possibilità di gestire la conflittualità e la competizione e fa emergere le risorse di ciascuno per l’espletamento del compito. Mediante il coinvolgimento delle famiglie, delle figure extrascolastiche, degli Enti Pubblici, si permette all’alunno di sapersi orientare nelle realtà del Territorio per imparare ad utilizzare tutte le strutture presenti, far valere i propri diritti e assolvere i propri doveri, influire sulla realtà, diventare,in pratica, “cittadino”. La pubblicazione dei prodotti dei laboratori li rendono evidenti all’esterno; ne nasce un riconoscimento per l’azione della scuola e un riscontro da parte degli alunni della validità e riconoscibilità del lavoro svolto che diventa nuova motivazione a “fare”. L’attuazione dei laboratori è subordinata alla individuazione di risorse umane e finanziarie. 43 Il laboratorio ha la seguente struttura: - scelta libera da parte dell’alunno, - adozione prevalente del lavoro per gruppi, - eterogeneità nella formazione dei gruppi, - stretto collegamento con il territorio, - utilizzo strutture esterne, ove necessario, - coinvolgimento delle famiglie e di altre figure necessarie interne o estranee alla scuola, - pubblicazione dei prodotti, - documentazione. Quando: Il laboratorio troverà collocazione in orario pomeridiano. Il docente ha il compito di: - partecipare agli incontri di formazione mirati all’approfondimento delle metodologie funzionali al Piano Formativo; compilare una scheda descrittiva (iter operativo) per ogni attività che rivesta carattere particolare; documentare con un diario descrittivo i dati osservativi e di giudizio rilevati durante l’azione formativa; effettuare affiancamento al collega che lo richieda, coordinarsi in modo puntuale con i colleghi del consiglio di classe; valutare i processi con gli strumenti previsti, compresa l’autovalutazione ed il confronto col collega osservatore (amico-critico), raccordarsi strettamente con l’azione del Gruppo di Studio. Perché la scuola offra un clima accogliente e positivo, tutte le sue componenti devono condividere gli assunti di base della prevenzione del disagio di tutti. Il personale della scuola è quindi stato coinvolto in alcune fasi dell’organizzazione del Piano Formativo per definire compiti ed adesioni. Il personale amministrativo ha il compito di: - ridefinire compiti ed incarichi per accogliere e soddisfare, in modo ottimale, istanze sia da parte di genitori e referenti di enti esterni che da parte di insegnanti e alunni; contribuire all’azione di monitoraggio delle situazioni problematiche evidenti in contesti non formalizzati nell’aula. favorire il flusso delle informazioni necessarie; coadiuvare docenti e alunni nella preparazione, riproduzione e diffusione dei materiali necessari; offrire collaborazione nella realizzazione dei laboratori per abilità e competenze possedute; tutelare la riuscita del piano economico in relazione ai finanziamenti, alle risorse della scuola e alle scelte educative. Quando: Sia durante le ore di servizio che in ore aggiuntive, laddove se ne rilevi la necessità. Progetti esterni La Scuola media “Fioritti” ha presentato per l’A.S. 2012/13 la proposta: “Crescere insieme nella scuola dell’integrazione” nell’ambito del progetto promosso dal MIUR per le AREE A RISCHIO allo scopo di ridurre la dispersione scolastica. Le attività progettuali si articoleranno in diverse attività che riguardano sia il recupero linguistico e matematico che quello sociale e culturale. I progetti programmati sono i seguenti: • Recupero di Italiano e di matematica • Presepe Vivente • Drammatizzazione • I linguaggi della legalità e della moralità • La carta del rischio del patrimonio culturale • Le tradizioni popolari 44 PROGETTI CON ENTI E ISTITUZIONI 3. Progetto Minisindaco Il progetto, che si realizzerà in pieno accordo con l’Amministrazione Comunale di Apricena, si collega ad una rete nazionale dei Minisindaci dei Parchi, nell’ambito di un progetto più ampio, ideato dall’Istituto Comprensivo di Castellana Sicula, dal titolo “Coloriamo il nostro Futuro”, teso a far sì che le nuove generazioni, attraverso stimolanti esperienze e sperimentazioni, diventino protagoniste nella tutela e nello sviluppo delle aree naturali protette. Nel nostro caso specifico si fa riferimento alle aree verdi del Parco Nazionale del Gargano. Le finalità di tale progetto sono: -educare alla cittadinanza attiva, per vivere il presente e progettare il futuro, ponendo attenzione alle esigenze della comunità; - comprendere il concetto di democrazia e rappresentanza e promuovere comportamenti di legalità; -conoscere il territorio per valorizzarlo e promuovere lo sviluppo; -partecipare ad azioni di tutela ambientale e sviluppo sostenibile; - formare persone in grado di confrontarsi con tutte le diversità, per far progredire la nostra comunità nella pace e nella giustizia. Gli obiettivi generali da raggiungere sono: conoscere, analizzare e valutare sia gli aspetti positivi sia i problemi della vita urbana o paesana; - acquisire la conoscenza dell’organizzazione politica ed amministrativa del territorio in cui si vive. 4. Gemellaggio Il Gemellaggio, già in corso da alcuni anni con l’I.C “Marconi”di Altavilla Vicentina, intende promuovere l’azione interculturale tra realtà territoriali diverse e favorire autentici legami di amicizia e scambi culturali tra ragazzi di Comuni diversi.. Gli obiettivi che si intendono raggiungere sono: - stimolare la cooperazione tra Scuole di paesi diversi su tematiche scolastiche e sociali di interesse comune; - stimolare la capacità di avvicinarsi alle problematiche delle scelte politiche .e del mondo del lavoro; - sviluppare la capacità di lettura del proprio territorio e di altre realtà territoriali. Dall’A.S. 2010/11, la Scuola Media “Fioritti” ha avviato, all’interno del progetto PON C 3 “Il sentiero della legalità”, un’altra attività di gemellaggio con i seguenti Istituti: I.C “Riccobono” di S. Giuseppe Jato (PA) e l’I.C. “Aiello” di Bagheria (PA). Progetti interni e attività di laboratorio Nell’ A.S. 2012/13 sono stati approvati i seguenti progetti 1.RECUPERO di Italiano: Il progetto rivolto agli alunni delle classi prime, seconde e terze ha lo scopo di rafforzare le competenze nell’ambito linguistico con percorsi didattici differenziati e individualizzati che tengano conto dei ritmi di apprendimento degli alunni, del condizionamento socio-ambientale e della situazione di partenza dell’alunni. 2.PRESEPE VIVENTE: Il Presepe Vivente è una tradizione che dura da diversi anni e coinvolge tutte le classi dell’Istituto. Offre la possibilità di trasporre la “Natività” in luoghi caratteristici del paese, creando ambienti interni ed esterni al presepe, personaggi, mestieri tipici della tradizione locale nel primo ‘900. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono: -sviluppo della capacità di sapersi organizzare; -la socializzazione; -la capacità di esprimere la propria creatività; -la capacità di fare ricerche sulle tradizioni locali; -la capacità di allestire una rappresentazione; -la capacità di saper collaborare durante le varie fasi di lavoro. È prevista la collaborazione di vari docenti, di un ex insegnante Prof. D'Errico, delle famiglie, di ex alunni, del Comune e della Pro Loco. 3.DRAMMATIZZAZIONE “Il Piccolo Principe” (classi II e III) 4.Un musical in lingua inglese 5.Un giornalino da ragazzi 6. Potenziamento di lingua inglese 7. Prove d’orchestra Le suddette attività si svolgeranno in orario rigorosamente pomeridiano. 45 I progetti “P.O.N.” La Scuola Secondaria statale “A. Fioritti”, aderisce ai due programmi, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale 2007/2013 (PON), “Competenze per lo Sviluppo”, finanziato con il Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) e “Ambiente per l’apprendimento”, finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (F.E.S.R.), elaborati dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per sostenere l’innovazione e la qualità del sistema scolastico in quattro regioni del Sud Italia (Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, le sole appartenenti all’Ob. Convergenza) e per colmare il divario con le altre aree territoriali del Paese e dell’Unione Europea. I Fondi Strutturali ad esse assegnati offrono strumenti e mezzi concreti per colmare i divari territoriali e per garantire che anche queste regioni contribuiscano all’attuazione della strategia di Lisbona, cioè alla trasformazione dell’economia dell’unione Europea in un’economia basata sulla conoscenza competitiva e dinamica, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo: • La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica • Lo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione • L’ampliamento delle competenze di base • Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla • L’integrazione con il mondo del lavoro • Lo sviluppo dell’istruzione permanente • La formazione dei docenti e del personale scolastico • Il rafforzamento delle pari opportunità di genere • Lo sviluppo di una cultura ambientale. In tale direzione la scuola da tempo ha avviato un processo di autoanalisi che ha permesso di individuare punti forti e criticità dell’offerta formativa. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di presentare il seguente Piano Integrato di Istituto per l’annualità 2011/12 e 2012/13 Obiettivo Azioni FSE C. Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani C 1 - Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave C 4 - Interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza Con nota del MIUR n. AOODGAI n.10716 del 28/09/2011 sono stati autorizzati e finanziati i seguenti progetti per le annualità 2011/12 e 2012/13 ANNUALITÁ 2011/12 Obiettico C Azione 1 “PAROLIAMO” Intervento per lo sviluppo delle competenze in lingua madre Percorso formativo di 50 ore Destinatari: Alunni Obiettivo C Azione “STEP BY STEP” Intervento per lo sviluppo delle competenze in lingua straniera (inglese) Percorso formativo di 50 ore Destinatari: Alunni 46 Obiettivo C Azione 1 “NATI DIGITALI” Intervento per lo sviluppo delle competenze digitali Percorso formativo: 30 ore Destinatari: Alunni ANNUALITÁ 2012/13 Obiettivo C Azione 1 “LINGUA.IT” Intervento per lo sviluppo delle competenze in lingua madre Percorso formativo di 50 ore Destinatari: Alunni Obiettivo C Azione 1 “SCOPRIAMO LA NATURA” Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave in scienze Percorso formativo di 30 ore Destinatari: Alunni Obiettivo C Azione 1 “BIT E BYTE” Intervento per lo sviluppo delle competenze digitali Percorso formativo: 30 ore Destinatari: Alunni Obiettivo C Azione 4 “VADO AL MASSIMO” Intervento per promuovere le eccellenze in matematica Percorso formativo: 30 Destinatari: Alunni Per l’A.S. 20012/13 sono stati attivati solo i seguenti corsi: Obiettivo C Azione 4 “VADO AL MASSIMO” Obiettivo C Azione 1 “Scopriamo la natura” Gli altri due corsi programmati per il corrente anno scolastico non sono stati attivati per mancanza di iscrizioni degli alunni. PON FESR 20071T161PO004 Nell’ambito dei Fondi Strutturali europei la Scuola Media “Fioritti” ha presentato una proposta relativa all’Asse I “Società dell’informazione e della conoscenza” Obiettivo A “Dotazione tecnologica e reti delle istituzioni scolastiche” al fine di completare le risorse strumentali dell’Istituto e di fornire a tutte le classi le LIM con i relativi Kit per l’istallazione. Nell’ambito della stessa proposta, sono stati chiesti software per la gestione dei Registri elettronici e tablet ad uso docenti. Questa proposta è nata dall’esigenza che la Scuola Media Fioritti ha, già da alcuni anni, di raggiungere l’acquisizione delle competenze chiave mediante l’introduzione dei linguaggi digitali nella pratica educativa e l’attivazione di una didattica laboratoriale in grado di incidere nell’attività quotidiana della scuola. 47 LA VALUTAZIONE • • • • • • Nella scuola in generale e anche nel nostro istituto esistono varie forme di valutazione: La valutazione degli apprendimenti; L’autovalutazione di istituto o valutazione interna, compiuta dagli operatori interni all’istituto e che prende in esame tutti gli elementi organizzativi, formativi e didattici, viene fatta tramite questionari rivolti ai genitori, agli alunni, ai docenti, al personale non docente. Figure strumentali apposite si occupano di raccogliere i dati, di organizzarli per la loro rilettura e l’interpretazione. I risultati che ne derivano, unitamente all’individuazione delle aree di miglioramento dell’offerta complessiva, vengono restituiti al personale della scuola, al Consiglio d’Istituto e al territorio e costituiscono la base per la riformulazione dell’offerta formativa; La valutazione interna dei progetti di ampliamento; La valutazione esterna a cura dell’Istituto Nazionale di Valutazione al quale da anni si è preso parte in forma sperimentale e non; La sinergia di tutte le forme del valutare permette di avere un quadro abbastanza fedele dello stato delle cose. La valutazione degli apprendimenti La valutazione non ha soltanto la funzione di controllo e di misurazione dell’apprendimento, la sua fondamentale valenza formativa e orientativa è parte integrante del processo educativo: influisce sulla conoscenza di sé, sull’autostima, sulla scoperta e valutazione delle proprie attitudini. Evidenziando le mete raggiunte, si aiutano gli alunni a sviluppare le proprie potenzialità, a motivarsi e a costruire un proprio progetto di vita. La verifica e la valutazione del processo formativo rispondono alle seguenti finalità: Far conoscere all’alunno periodicamente la sua posizione nei confronti delle mete prefissate dal docente nel piano di lavoro; Far conoscere al Consiglio di classe l’efficacia delle strategie adottate dai singoli docenti attraverso una valutazione complessiva della classe e dei singoli alunni, sulla base dei parametri comuni deliberati dal Collegio dei docenti; Far conoscere alle famiglie, e attraverso di esse alla società, la corrispondenza tra prestazioni, valutazioni e livelli di competenze e di comportamento raggiunti dagli alunni. Nel processo di valutazione si terrà conto dei seguenti parametri generali: • • • • • • • • • • • Situazione culturale di partenza di ogni singolo alunno; Progressi realizzati dall’alunno nel processo di formazione/apprendimento in rapporto ai livelli d’ingresso; Assidua presenza alle lezioni; Acquisizione di un metodo di studio serio ed organico; Impegno profuso nelle attività didattiche, Puntualità nell’adempimento alle consegne; Partecipazione attiva ed ordinata al dialogo educativo, Capacità di uniformarsi ad un clima collaborativo e produttivo all’interno del gruppo classe; Capacità di utilizzare gli strumenti didattici; Capacità di usare conoscenze, competenze ed abilità in modo attivo, costruttivo e creativo; Presenza di particolari situazioni extrascolastiche che possano influenzare il rendimento. Il processo di valutazione si esprime attraverso l’accertamento di: Conoscenze, intese come risultato del processo di assimilazione attraverso l’apprendimento di contenuti, informazioni, fatti, termini, regole e principi, procedure afferenti ad una o più aree disciplinari di carattere teorico e pratico, 48 Competenze, intese come comprovate capacità di utilizzare conoscenze, metodiche di analisi dei dati e di indagine dei fenomeni, abilità personali e attitudini sociali nei più svariati campi (lavoro, studio, cultura, etc.). Esse trovano realizzazione nello sviluppo dell’autonomia e della responsabilità professionale e sociale, nonché nell’autovalutazione dei processi messi in atto e nell’auto-aggiornamento (life long learning); Abilità, intese come capacità di applicazione delle conoscenze (sapere) e delle esperienze (saper fare), ai fini di risolvere un problema o di portare a termine un compito o di acquisire nuovi saperi, esse si esprimono come capacità cognitive (elaborazione logico-critica e creativointuitiva) e pratico-manuali (uso consapevole di metodi, strumenti e materiali). PIANO DI MIGIORAMENTO Allo scopo di migliorare la qualità dell’insegnamento e in vista di un più approfondito processo di autovalutazione, l’Istituto “Fioritti” ha aderito al progetto, denominato “Valutazione e miglioramento” promosso dalla Direzione Generale per gli Affari internazionali in collaborazione con l’INVALSI allo scopo di valutare e supportare verso il miglioramento le scuole che utilizzano i fondi dei Programmi Operativi Nazionali. Il progetto “Valutazione e miglioramento” è stato articolato in tre fasi: FASE 1- In questa fase realizzata tra maggio 2009 e aprile 2010 la Scuola ha ricevuto la visita dei Dirigenti Tecnici opportunamente designati allo scopo di operare una valutazione della qualità progettuale, della regolarità gestionale e dei risultati degli interventi pianificati e realizzati con i fondi dei Programmi Operativi Nazionali. FASE 2- In questa fase realizzata nell’ A.S. 2010/11 la Scuola ha ricevuto la visita in loco, della durata di tre giorni, di osservatori che hanno realizzato incontri con dirigenti, docenti e utenti e osservazioni delle attività didattiche nonché degli spazi e degli ambienti scolastici. In base alle informazioni raccolte durante la visita, l’INVALSI ha curato la redazione di un Rapporto contenente i punti di forza e di debolezza della Scuola. FASE 3- Sulla base del Rapporto di Valutazione, la Scuola, nell’A.S. 2011/12 ha elaborato un Piano di Miglioramento con l’aiuto di esperti coordinati dall’Invalsi, per la realizzazione di unità didattiche laboratoriali. Di seguito si riporta il progetto elaborato in collaborazione con la Prof.ssa Assunta Minauda in qualità di esperta selezionata dall’INVALSI. 49 Progetto Valutazione e Miglioramento-Fase 3 “Crescere insieme nella scuola della sperimentazione didattica” Presentazione delle Unità di apprendimento programmate, inserite nei Piani Didattici delle singole discipline e nel POF. Premessa La formazione del cittadino consapevole è una delle grandi finalità della scuola europea. L’apprendimento di competenze e non solo di conoscenze risponde alle mutate esigenze della società in cui viviamo. L’integrazione delle conoscenze (sapere), abilità (saper fare), capacità metacognitive e metodologiche (sapere come fare), capacità personali e sociali portano allo sviluppo del “sapere agito”, con una conseguente mobilitazione di conoscenze ed abilità verso contesti differenti: ciò consente di accrescere e potenziare la competenza stessa. Le otto competenze chiave, enunciate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18 Dicembre 2006, riportate nelle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo del I ciclo d’istruzione, sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia e costituiscono la cornice in cui far rientrare tutti i saperi e le competenze specifiche, indispensabili per lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Tuttavia la formazione della persona e del cittadino autonomo e responsabile presuppone una completa integrazione tra le competenze chiave e le “life skills”, enunciate dall’OMS, ossia: capacità di prendere decisioni, problem solving, creatività, senso critico, comunicazione efficace, capacità di relazionarsi con gli altri, autocoscienza, empatia, gestione delle emozioni e dello stress. La costruzione delle life skills in contesto scolastico avviene particolarmente attraverso la didattica laboratoriale, in cui gli alunni possono effettivamente sperimentare le abilità acquisite, anche mediante l’apprendimento sociale e collaborativo, l’esperienza attiva, l’uso della ricerca e del metodo sperimentale, autonomia ed assunzione di responsabilità, interdipendenza tra esperienza didattica e contesto di vita. Finalità generali del Progetto 1) 2) 3) 4) Avere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti; Orientare le proprie scelte in modo consapevole nel rispetto delle regole condivise; Operare per il bene comune esprimendo le proprie opinioni personali; Dimostrare una buona padronanza della lingua italiana, adottando un registro linguistico appropriato per le diverse circostanze; 5) Saper affrontare una comunicazione elementare in lingua inglese ed una comunicazione essenziale nella seconda lingua comunitaria in semplici situazioni di vita quotidiana; 6) Possedere buone competenze informatiche per ricercare ed analizzare dati ed informazioni; 7) Saper osservare ed interpretare in modo corretto ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche; 8) Saper affrontare con autonomia e senso di responsabilità le varie situazioni della propria vita; 9) Aver cura di sé e possedere un sano e corretto stile di vita; 10)Rispettare le regole della convivenza civile nella scuola e nella società; 11) Dimostrare originalità, creatività e spirito di iniziativa; 12) Stimolare l’apprendimento attivo mediante la didattica laboratoriale; 13) Favorire l’acquisizione di competenze e delle life skills; 14) Stimolare la condivisione delle esperienze didattiche tra pari e con gli adulti(docenti) nelle attività di laboratorio; 15) Saper trasferire le competenze acquisite nel contesto sociale e nella vita quotidiana. Tempi di realizzazione: Il Progetto sarà realizzato nei mesi di Novembre 2012-Marzo 2013. La raccolta dati degli esiti delle n.4 Unità di apprendimento programmate sarà effettuata per ogni singola disciplina coinvolta nel mese di Aprile 2013. 50 Unità di apprendimento n.1 “Turistica.......mente: viaggio virtuale in Europa” Discipline coinvolte: Geografia, Storia, Arte e Immagine,Inglese, Francese. Descrizione del Progetto Questa unità di apprendimento, che si realizzerà mediante la didattica laboratoriale, si pone come progetto educativo un viaggio virtuale, che favorisca negli alunni l'acquisizione di conoscenze, il rafforzamento dell'identità culturale, il senso di partecipazione democratica e civile alla vita sociale e politica, l'approccio interdisciplinare alla conoscenza e al sapere, mediante il metodo della ricerca e l'uso di tecnologie informatiche e telematiche. Punti focali del laboratorio sono la ricerca in rete, che darà loro la possibilità di confrontarsi con altre realtà culturali e di ampliare il proprio orizzonte culturale, acquisire una migliore conoscenza delle abitudini di vita degli altri paesi, acquisire atteggiamenti flessibili e nuove capacità. Finalità generali 1) Favorire la collaborazione tra docenti e studenti, facilitando la condivisione di iniziative e competenze, strategie didattiche, stili educativi e pratiche di insegnamento-apprendimento; 2) Favorire l’approccio interdisciplinare al saper essere e saper fare. Obiettivi specifici 1) Conoscere le varie tipologie testuali, elementi di videoscrittura, il linguaggio graficoespressivo-pittorico; 2) Individuare gli elementi compositivi, retorici e stilistici, temi e messaggi; 3) Contestualizzare nel tempo e nello spazio il patrimonio culturale delle città europee; 4) Conoscere diverse culture e relative manifestazioni; 5) Rispettare i diversi modi di vivere e le tradizioni locali; 6) Saper documentare la propria attività laboratoriale. Traguardi di competenze 1. Orientarsi nelle realtà territoriali dell’Europa, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali; 2. Riconoscere nei paesaggi europei gli elementi fisici significativi e le emergenze storico-artistiche come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare; 3. Utilizzare fonti storiche di diversa tipologia per produrre conoscenze su temi definiti; 4. Esporre oralmente argomenti di studio, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer); 5. Riconoscere il rapporto tra varietà linguistiche e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo; 6. Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati; 7. Utilizzare lingue e strumenti diversi per compiere operazioni di analisi ed elaborazione personale sullo stesso contenuto, secondo il criterio della trasversalità; 8. Compiere operazioni di scambio di abilità e competenze tra ambiti disciplinari diversi; 9. Riflettere sull’adeguatezza degli strumenti utilizzati per la soluzione di quesiti e problemi, secondo la didattica metacognitiva; 10.Compiere operazioni di feedback per valutare il percorso svolto ed autovalutarsi; 11. Individuare gli aspetti più significativi delle diverse culture presenti in Europa, cogliendo gli elementi di unitarietà e varietà, ai fini della formazione di una coscienza civile europea. 51 Contenuti ed attività Lettura ed analisi di testi storico-geografici, letterari-artistici ed antropologici relativi ad alcuni Stati europei, cultura e folklore, viaggio virtuale in Europa: arte, cultura, letteratura, canzoni, l’Unione Europea: istituzioni politiche ed economiche, l’euro, ascolto e produzione scritta/orale di testi in lingua inglese e francese, produzione del diario di viaggio, ideazione e stesura grafica di itinerari di viaggio in alcuni Stati europei, ricerca web su mete turistiche, strutture alberghiere, trasporti, costruzione di tabelle illustrative, elaborati grafico-pittorici, cartelloni, ricerca storico-artistica sul patrimonio architettonico e culturale da visitare durante il viaggio virtuale, la relazione di un viaggio virtuale. Metodologia Metodologia La conduzione del lavoro sarà interdisciplinare e impostata essenzialmente sulla ricerca/azione; si guideranno gli alunni ad attività teorico/pratiche, alla raccolta di materiali ed informazioni; uscite didattiche sul territorio; uso di audiovisivi e del laboratorio di informatica; momenti di verifica e di esame di problemi emergenti;valorizzazione della creatività. La prima fase del lavoro prevede il contatto, mediante e-mail e i siti web, con alunni di scuole europee e la conoscenza reciproca attraverso lo scambio di dati personali, fotografie, interessi, aspirazioni, e quindi verrà privilegiata la corrispondenza in lingua inglese e francese. Il secondo momento prevede un itinerario didattico, che si realizzerà con un viaggio virtuale, che miri alla conoscenza del territorio e della cultura di alcuni Stati europei, mediante una raccolta dati. Il momento successivo prevede varie fasi di studio, ricerca, riflessione sui contenuti proposti negli itinerari di lavoro e la successiva messa in rete dei materiali. Le abilità saranno esercitate su contenuti che, per temi e tipologie testuali, siano vicine all’esperienza degli studenti, strettamente correlate al percorso formativo di personalità in crescita. Il criterio guida nella scelta dei contenuti è quello della gradualità, sia per gli aspetti strutturali e lessicali dei testi, sia per le implicazioni tematiche e i rimandi interpretativi. Ciò consentirà un rinforzo delle abilità già acquisite nella scolarità pregressa ed una sistematica costruzione di competenze sempre più alte per la complessità delle operazioni cognitive implicate e dei contenuti affrontati. Risorse umane interne/esterne: docenti di classe, alunni, collaboratori scolastici, genitori in continua collaborazione. Tempi e Strumenti : l’unità di apprendimento si svolgerà nell’A.S. 2012/13 nei mesi Novembre-Marzo. Saranno utilizzati il materiale didattico in uso (libri di testo, integrazioni), tecnologie audiovisive e multimediali in laboratorio, biblioteca. Verifiche e Valutazione: le verifiche saranno intermedie e finali, mediante schede didattiche strutturate, questionari, osservazione diretta del lavoro nel laboratorio-classe. La valutazione sarà formativa (relativamente alle singole unità disciplinari) calibrata sugli obiettivi disciplinari; sommativa in laboratorio multimediale con realizzazione ipertesto sul viaggio virtuale in Europa e testo espositivo corredato da immagini su visita in ambiente. Prodotto finale Presentazione del lavoro svolto in power point, mediante la realizzazione di un Dvd. Schede didattiche delle discipline coinvolte nell’Unità di apprendimento n.1 “Turistica……..mente”. 52 Disciplina: Geografia 1) Competenza finale attesa Sapersi orientare a Parigi o a Londra attraverso strumenti geografici. 2) Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Lettura di carte geografiche, ricerca di notizie relative alla città oggetto di studio, visione di filmati, discussioni guidate. 3) Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Conoscenza del territorio, lavori individuali e di gruppo (4/5 alunni di diverse fasce di livello). 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Partendo da una mappa si intende costruire un percorso turistico, grafico e testuale per visitare alcuni monumenti significativi delle città di Londra e Parigi. Valutazione: a) Orientarsi utilizzando i punti cardinali (livello di base); b) Leggere ed interpretare la simbologia (livello medio); c) Conoscere alcune caratteristiche rilevanti della città straniera presa in esame (livello alto). Disciplina: Storia 1) Competenza finale attesa: Ricavare informazioni utilizzando fonti di diverso tipo(documentazione, iconografie, narrative). 2) Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Lettura e comprensione di documenti, visione di documentari e/o filmati. 3) Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Lavoro individuale, di gruppo (4/5 alunni di diverse fasce di livello) Ricerca di notizie riguardanti gli argomenti trattati; brevi cenni storici delle città e notizie sui monumenti più significativi. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Rispondere a test strutturati inerenti gli argomenti trattati: a) Risponde correttamente a 5 domande (Livello alto) b) Risponde correttamente a 3 domande (Livello medio) c) Risponde a meno di 3 domande (Livello basso) 53 Disciplina: Arte e Immagine 1) Competenza finale attesa: Conoscere i vari stili architettonici di Londra e Parigi. 2) Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Saper eseguire, attraverso varie tecniche, elaborati grafico-pittorici e plastici. 3) Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Conoscenze dei vari stili architettonici che si sono sviluppati nei vari secoli a Londra e a Parigi. Ricerche stilistiche sui monumenti e realizzazione tecnico-pratica degli elaborati attraverso attività laboratoriali a piccoli gruppi. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Questionario a soluzione multipla. Disciplina: Inglese 1) Competenza finale attesa: Sapersi orientare in una città straniera. 2) Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Lettura-analisi di testi storico-geografici, letterari, artistici e di natura antropologica in inglese e realativi al Regno Unito, con cenni sulle istituzioni politiche ed economiche. Ideazione e stesura grafica di itinerari di viaggio a Londra, con ricerca su mete turistiche. 3) Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Orientamento in una città del regno Unito, chiedere informazioni su come raggiungere i monumenti prescelti, realizzando un itinerario didattico-culturale. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Verifiche intermedie e finali, mediante schede didattiche strutturate, questionari, osservazione diretta del lavoro nel laboratorio-classe. Disciplina: Francese 1) Competenza finale attesa: Chiedere informazioni su un monumento a Parigi e rispondere. 2) Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Ascolto attivo di dialoghi situazionati e successiva drammatizzazione di essi. 54 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Contenuti: Paris, son histoire et ses monuments. Metodologia: Attività di gruppo, ascolto di testi, visione di filmati in lingua francese, sviluppo integrato delle 4 abilità con focalizzazione sull’aspetto orale. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Verifica in itinere e finale: test orali. Unità di apprendimento n. 2 “Festival dei valori: apprendere le lingue cantando” Discipline coinvolte: Inglese, Francese, Musica. Finalità generali 1) Motivare gli alunni allo studio della lingua straniera e stimolare la loro curiosità; 2) Fornire agli alunni gli strumenti per un rapido progresso nella conoscenza e nell’uso concreto delle lingue straniere; 3) Contribuire allo sviluppo armonico della personalità degli alunni; 4) Condurre gli alunni ad una partecipazione attiva, divenendo attori del loro apprendimento; 5) Riflettere su temi come il rispetto degli altri, l’uguaglianza tra i popoli, i diritti dei bambini, la pace, l’amicizia, l’amore, la libertà. Obiettivi specifici educativi 1) Avvicinare gli alunni a temi morali quali la pace, l’amicizia e l’amore; 2) Favorire una sempre maggiore autonomia e consapevolezza di sé in un contesto laboratoriale. Obiettivi specifici didattici 1) Cogliere il significato delle canzoni in contesti di listening, speaking, writing, reading; 2) Riconoscere e riutilizzare le funzioni linguistiche e comunicative studiate; 3) Ampliare la conoscenza lessicale della lingua inglese e della lingua francese; 4) Riflettere sull’uso delle lingue straniere nelle canzoni ed operare confronti con la lingua madre. Traguardi di competenze 1) Comprendere oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua inglese e francese su argomenti di studio e sui testi delle canzoni prescelte; 2) Individuare elementi culturali veicolati dalla lingua madre e confrontarli con quelli veicolati dalle lingue straniere; 55 3) Usare le lingue straniere per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collaborare con i compagni nella realizzazione di attività e progetti; 4) Descrivere oralmente e per iscritto commenti ed analisi dei testi delle canzoni, esperienze personali, avvenimenti relativi alle tematiche oggetto di studio e ricerca; 5) Padroneggiare ed applicare in situazioni laboratoriali le conoscenze riferite al lessico, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa; 6) Utilizzare le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi letti sia in italiano sia in inglese /francese . Attività e contenuti Canzoni sui temi dell’amicizia, pace ed amore, uso delle tecnologie informatiche per la ricerca dei testi, attività di ascolto, lettura dei testi e commento critico con attività di writing, principali strutture grammaticali e funzioni linguistiche presenti nei testi, schede didattiche strutturate, questionari e schede di completamento, produzione orale e memorizzazione dei testi delle canzoni, esecuzione canora dei canti prescelti in inglese e in francese, video inerenti le canzoni scelte. Metodologia Ascolto attivo dei testi delle canzoni, problem solving, ricerca-azione,brainstorming, cooperative learning, approccio induttivo-deduttivo, sviluppo integrato delle quattro abilità, sviluppo delle capacità creative e canore, lavori di coppia e di gruppo, uso della Lim e supporto audio, songs, story-telling, pre-listening activities, listening activities, writing and speaking activities. Risultati attesi 1) Acquisizione di adeguate conoscenze linguistiche in inglese e in francese; 2) Acquisire un corretto uso dei tratti soprasegmentali della lingua straniera (ritmopronuncia-intonazione); 3) Saper riutilizzare in contesti nuovi le funzioni linguistiche, comunicative e il lessico presente nelle canzoni prescelte come oggetto della didattica laboratoriale; 4) Sviluppo del saper essere e saper fare con la metodologia dell’apprendimento attivo e cooperativo. Risorse umane e materiali Docenti, alunni, collaboratori scolastici, uso della Lim, tecnologie multimediali, testi delle canzoni, lettore cd, videoproiettore, riviste musicali per adolescenti in lingua straniera (inglese, francese). Verifiche e valutazione Le verifiche saranno intermedie e finali mediante schede didattiche strutturate e questionari. La valutazione sarà formativa, calibrata sugli obiettivi disciplinari; sommativa in laboratorio multimediale con la realizzazione di un Dvd come presentazione in power point sulle varie fasi dello svolgimento del Progetto. Il prodotto finale sarà un Dvd video sull’esecuzione musicale delle canzoni, a cura di tutte le classi seconde. Schede didattiche delle discipline coinvolte nell’Unità di apprendimento n.2 “ Festival dei valori: imparare le lingue cantando”. 56 Disciplina: Inglese 1)Competenza finale attesa: Saper riutilizzare in contesti nuovi le funzioni linguistiche, comunicative, e il lessico presente nelle canzoni prescelte, come oggetto della didattica laboratoriale. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Uso della tecnologia informatica per la ricerca dei testi, attività di ascolto, lettura dei testi delle canzoni e commento critico con attività di writing; principali strutture grammaticali e funzioni linguistiche presenti nei testi, schede didattiche strutturate, questionari di completamento, produzione orale e memorizzazione dei testi delle canzoni. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Ascolto attivo dei testi delle canzoni prescelte, problem solving, ricerca-azione, brainstorming, cooperative learning, approccio induttivo-deduttivo, sviluppo integrato delle 4 abilità, lezioni di gruppo, uso della Lim e supporto audio; songs, story-telling, pre-listening activities, listening, writing and speaking. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Verifica in itinere e finale, memorizzazione e comprensione globale dei testi delle canzoni in lingua inglese, esecuzione corale delle canzoni. Disciplina: Francese 1)Competenza finale attesa: Riconoscere nel testo della canzone le parole-chiave che si risalgono al Contesto valoriale di riferimento e riutilizzarle in contesti diversi. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Ascolto attivo del testo delle canzoni prescelte; lettura attiva nel rispetto del ritmo, della pronuncia e dell’intonazione. Riflessione sull’aspetto semantico della lingua. Ricerca delle parole-chiavi. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale: Contenuti: L’inno nazionale della Francia. Metodologia: Approccio induttivo-deduttivo, attività di gruppo, sviluppo integrato delle 4 abilità con focalizzazione sull’aspetto orale. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Test orali ed esecuzione corale dei canti prescelti. 57 Disciplina: Musica 1)Competenza finale attesa: Migliorare il ritmo e la pronuncia della lingua straniera, insieme All’intonazione e all’espressività mediante il canto. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Esecuzione canora dei canti prescelti in inglese e in francese, video inerenti le canzoni scelte. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Ascolto della melodia attraverso i testi delle canzoni; sviluppo delle capacità creative e canore; lavori di gruppo. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Riproduzione corale dei canti oggetto dell’attività laboratoriale. Unità di apprendimento n. 3 “Salute e benessere: alimentazione”. Discipline coinvolte: Scienze, Scienze Motorie, Tecnologia. Finalità generali 1) Promuovere lo sviluppo di adeguate conoscenze su una corretta alimentazione a tutte le età; 2) Diffondere i principi dell’educazione alimentare e guidare gli alunni verso un atteggiamento responsabile nei confronti dell’alimentazione; 3) Orientare i giovani verso scelte e consumi consapevoli; 4) Promuovere l’attività fisica nel tempo libero. Obiettivi specifici 1) Conoscere i principi nutritivi 2) Favorire una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata, in relazione all’età e alla propria attività; 3) Comprendere i significati di salute e prevenzione attraverso la conoscenza di alcune malattie dell’apparato digerente nonché su discussioni anche di natura psicologica, legate all’alimentazione (bulimia, anoressia); 4) Individuare alcuni fattori che influenzano le scelte alimentari (abitudini, cultura, pubblicità). 5) Saper consultare le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali; 6) Analizzare le proprie abitudini alimentari e le proprie attività quotidiane di movimento; 7) Promuovere le buone abitudini alimentari e motorie. 58 Traguardi di competenze 1) Saper lavorare in gruppo, discutere, rispettare le opinioni degli altri; 2) Saper rielaborare ed esporre le proprie idee; 3) Saper progettare una dieta equilibrata; 4) Saper esporre le proprie idee in modo corretto e con un lessico appropriato; 5) Saper interagire in modo efficace nelle diverse situazioni comunicative attraverso modalità dialogiche, rispettando le idee degli altri; 6) Consolidare l’uso delle tecnologie informatiche; 7) Collegare lo sviluppo delle Scienze allo sviluppo della storia dell’uomo; 8) Saper promuovere un’adeguata attività fisica in famiglia e con gli altri; 9) Realizzare il proprio benessere mediante una corretta alimentazione. Metodologia Brainstorming, cooperative learning, problem solving, metodo della ricerca-azione, attività teoriche/pratiche, raccolta di dati, materiali ed informazioni, tabulazione e rappresentazione grafica dei dati, uso di tecnologie informatiche, verifiche in itinere e finali. Risultati attesi 1) Saper cogliere il valore dell’interdipendenza tra alimentazione, attività motoria benessere; e 2) Saper valutare la propria alimentazione ed esaminare il proprio stile di vita; 3) Acquisire una certa autonomia nel lavoro con il metodo della ricerca-azione; 4) Saper elaborare una dieta personale ed una corretta attività fisica per migliorare il proprio stato di benessere; 5) Realizzazione di un DVD in power point, come prodotto finale. Schede didattiche delle discipline coinvolte nell’Unità di apprendimento n.3 “ Salute e benessere: alimentazione”. Disciplina: Scienze 1)Competenza finale attesa: Rendere gli alunni consapevoli del valore di una corretta alimentazione. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: a. Attività di laboratorio scientifico-relazionale (scheda didattica) b. Indagine sulle abitudini alimentari (Raccolta dati ed interpretazione) c. Lettura etichette alimentari. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Elaborazione di una scheda inerente l’apporto calorico giornaliero e confronto con una tabella nutrizionale corrispondente alla loro età. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: 1) Schede di gradimento dell’attività in itinere; 2) Questionario finale con punteggio attribuito a ciascuna domanda. 59 Disciplina: Scienze Motorie 1)Competenza finale attesa: Saper riconoscere ed utilizzare il movimento come uno dei presupposti fondamentali per il benessere personale e sociale. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Analizzare le proprie attività di movimento quotidiano per un determinato periodo e creare un quaderno sportivo.Laboratorio di movimento attivo giornaliero. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: d. Dati antropometrici personali (peso, altezza, I.M.C.) e. Attività pratica giornaliera a scuola e fuori. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Confronto tra i dati iniziali e quelli finali dopo l’attività pratica laboratoriale svolta. Valutazione formativa individualizzata e di classi per verificare eventuali modifiche nel proprio stile motorio. Disciplina: Tecnologia 1)Competenza finale attesa: Rafforzamento delle abilità informatiche. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Esercitazioni al computer per lo sviluppo delle conoscenze del Power-point e di Excel. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Preparazione delle slides, elaborazione dati, elaborazione di tabelle, creazione di grafici. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Presentazione del lavoro svolto mediante l’uso del power-point. 60 Unità di apprendimento n. 4 “Le tradizioni popolari attraverso il gioco”. Discipline coinvolte: Scienze Motorie, Musica, Tecnologia, Storia. Finalità generali a. Conoscere l’ambiente di vita quotidiana, le tradizioni e le abitudini della propria cultura; b. Risvegliare il senso di identità e di appartenenza; c. Attuare una scuola del “benessere” che ponga gli alunni al centro dell’ambiente educativo. Obiettivi specifici 1) 2) 3) 4) Coordinare e collegare il maggior numero di movimenti naturali; Partecipare al gioco collettivo, rispettando le indicazioni e le regole del gioco; Ricercare i canti popolari della propria terra; Ricercare e ricostruire il materiale di giochi antichi. Traguardi di competenze 1) Gestire il proprio corpo in relazione agli altri e all’ambiente; 2) Saper ascoltare e comprendere testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi”, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni, l’intenzione dell’emittente; 3) Usare la comunicazione orale per collaborare con gli altri,come nella realizzazione di giochi o prodotti nei vari ambiti culturali e sociali; 4) Risolvere i problemi di gioco e motori; 5) Rispettare le abilità dei compagni di gioco; 6) Rispettare il proprio turno e quello degli altri; 7) Saper realizzare manualmente un attrezzo di gioco. Contenuti ed attività Giochi tradizionali, staffette e gare, giochi di strada, giochi con la palla, filastrocche e poesie in vernacolo, canti popolari, costruzione di oggetti da utilizzare nella realizzazione dei giochi tradizionali, strumenti musicali legati alle tradizioni popolari. Metodologia Si farà uso della ricerca-azione, cooperative learning, raccolta dati, informazioni ed interviste agli anziani del luogo riguardo ai giochi e canti della tradizione popolare, uso della tecnologia multimediale per la creazione grafica delle strutture ed attrezzi utili per i giochi antichi. Il percorso didattico sarà svolto in maniera laboratoriale, dando prevalenza alla ricerca, alle attività motorie, tecniche e musicali, consentendo agli alunni di essere i protagonisti e gli autori del loro processo di apprendimento. Risultati attesi 1) Miglioramento della coordinazione dinamica generale; 2) Conoscenza delle tradizioni popolari. Risorse umane e materiali Docenti, alunni, collaboratori scolastici, genitori, anziani del luogo. I materiali saranno attrezzi in legno ed oggetti tipici dei giochi tradizionali. 61 Prodotto finale Manifestazione all’aperto sui giochi ed esecuzione corale dei canti popolari della propria terra. Schede didattiche delle discipline coinvolte nell’Unità di apprendimento n.4 “ Le tradizioni popolari attraverso il gioco” Disciplina: Scienze Motorie 1)Competenza finale attesa: Saper “giocare” i giochi tradizionali nel rispetto delle regole e delle indicazioni date. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Gli allievi delle classi seconde propongono giochi tradizionali e li eseguono.Laboratorio attivo: raccolta ed esecuzione dei vari giochi. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Giochi di strada, popolari con attrezzi di fortuna; laboratorio di attività motoria. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Manifestazione finale con i giochi popolari “ritrovati”. Valutazione formativa: abilità ad eseguire i giochi di altre epoche. Disciplina: Musica 1)Competenza finale attesa: Conoscere alcuni canti popolari di Apricena. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Canto corale o solistico. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Esercitazione di canto con accompagnamento strumentale. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Manifestazione finale con canti appresi nel percorso formativo. 62 Disciplina: Tecnologia 1)Competenza finale attesa: Realizzazione di attrezzi e strumenti per l’esecuzione dei giochi popolari. 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Raccolta del materiale e costruzione degli attrezzi antichi da utilizzare nei giochi. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Ricerca degli elementi e del materiale per lo svolgimento dei giochi antichi e popolari. 4)Modalità di verifica finale e di valutazione. Controllo in itinere e finale del prodotto realizzato. Disciplina: Storia 1)Competenza finale attesa: Ricavare informazioni utilizzando fonti di diverso tipo (scritte ed orali). 2)Attività pratica e laboratoriale per raggiungere la competenza finale espressa: Elaborazione di un questionario da somministrare a persone anziane del luogo. 3)Contenuti e metodologia laboratoriale che si intende porre in atto per raggiungere la competenza finale attesa: Conoscenza di alcune tradizioni popolari di Apricena(FG) attraverso l’intervista diretta. 4) Modalità di verifica finale e di valutazione: Rispondere a semplici domande inerenti la conoscenza di alcuni aspetti popolari: Livello alto (risponde a 3 domande) Livello medio-basso (risponde a meno di 3 domande). relativi alle tradizioni Criteri generali per le verifiche e griglia di valutazione La verifica degli apprendimenti degli alunni viene effettuata, per ciascuno dei periodi in cui viene suddiviso l’Anno Scolastico, attraverso un congruo numero di prove formative e sommative, strutturate e semistrutturate, a stimolo aperto e risposta aperta, orali, scritte, pratiche, differenziate e ripetute nel tempo per tutte le discipline presenti nel curricolo di studio, purché le diverse tipologie di prova siano coerenti con il POF e con gli obiettivi didattici esplicitati dai singoli docenti nel piano di lavoro e assunti dal Consiglio di classe nel documento di programmazione annuale, e le valutazioni vengano ricondotte, indipendentemente dalla tipologia della verifica, alla griglia di corrispondenza tra “conoscenze – competenze – abilità” di seguito riportata. I voti utilizzati su scala decimale, vanno dal due (2) al dieci (10). Per l’attribuzione del voto alle prove di verifica viene adottata la seguente griglia di valutazione: 63 VOTO % per prove oggettive NC 2 completamente negativo 3 Totalmente insufficiente 4 Gravemente insufficiente 5 Insufficiente 6 Sufficiente CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ L’insegnante non è in possesso di sufficienti elementi di valutazione -Totale mancanza di conoscenze. - Gli elementi acquisiti accertano l’assenza di competenze specifiche disciplinari. - Lavori e verifiche che non forniscono elementi per riconoscere l’acquisizione di abilità. - Gravissime carenze di base. - Anche se guidato non è in grado di riferire i contenuti proposti. - Lavori e verifiche parziali e insufficienti per esprimere una valutazione complessiva dell’iter formativo. - Gravi carenze di base - Difficoltà a memorizzare e a riconoscere concetti specifici. - Difficoltà di assimilazione dei metodi operativi. - Esposizione stentata e confusa. - Difficoltà di eseguire operazioni elementari. - Difficoltà ad applicare le informazioni. - Uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati. - Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti. - Comprensione confusa dei concetti specifici. - Difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti. - Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità. - Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. - Metodo di lavoro inefficiente e dispersivo. - Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni. - Conoscenza solo essenziale dei contenuti. - Esposizione semplice ed uso accettabile della terminologia specifica. - Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi di studio. - Sufficienti capacità di analisi, confronto e sintesi. - Uso e applicazione delle tecniche operative sostanzialmente corrette. < 20 20-29 30-39 40-54 55-69 64 7 Buono 8 Distinto 9 Ottimo 10 Eccellente 70-79 - Sostanziale conoscenza dei contenuti ed assimilazione dei concetti. - Esposizione chiara con corretta utilizzazione dei linguaggi specifici. - Comprende agevolmente le informazioni ricevute. - Discreta l’applicazione delle conoscenze acquisite. - Metodo di lavoro preciso ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche. - Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti. - Esposizione sicura con uso appropriato dei linguaggi specifici. - Precisione nell’applicazione dei procedimenti logici. - Apprezzabili capacità di analisi e rielaborazione personale dei contenuti. - Buon livello di autonomia nel processo di ricerca e di approfondimento. - Conoscenza approfondita dei contenuti anche in modo interdisciplinare. - Capacità di rielaborazione dei contenuti in situazioni diverse e complesse. - Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato dei linguaggi specifici. - Ampia autonomia nel cogliere i collegamenti che sussistono nei diversi ambiti disciplinari. - Valide capacità di iniziativa personale e di ragionamento. - Metodo di lavoro produttivo, rigoroso e puntuale. - Esposizione rigorosa, fluida, ben articolata, con sapiente uso del lessico specifico. - Sintesi critica, valutazioni personali creatività ed originalità di idee e proposte. - Sicura padronanza nell’uso degli strumenti didattici. - Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di affrontare e risolvere problemi complessi. - Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo. 80-89 90-95 96-100 -Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti. N.B.: Si lascia alla decisione del docente l’eventuale utilizzo dei “mezzi voti” (una prassi può essere quella di dividere a metà l’intervallo della fascia di livello e considerare i punteggi della metà superiore es: 89-88-8786-85 = 8,5; 84-83-82-81-80 = 8). Non sono invece opportune ulteriori scomposizioni del voto ( -- ; + ) vista la sua funzione valutativa. In presenza della percentuale sarà questa a comunicare con precisione all’alunno la sua prestazione, diversamente è sempre possibile accompagnare il voto con un commento. 65 Gli alunni diversamente abili saranno valutati sulla base dei criteri individualizzati stabiliti dall’equipe psicopedagogica e riportati nel Piano Educativo Individualizzato. Ferma restando la competenza esclusiva del Consiglio di classe nella discrezionalità per l’ammissione o non dell’alunno alla classe successiva, secondo la normativa vigente e compatibilmente con i criteri posti in precedenza, con decisione assunta a maggioranza, sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano ottenuto un voto non inferiore a sei (6) decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e che abbiano assunto all’obbligo della frequenza per i 3/4 delle ore totali delle lezioni. Per una valutazione più attenta potrebbero risultare utili i seguenti descrittori disciplinari e la corrispondente valutazione in decimi con una corrispondenza di voto in decimi: ITALIANO 10-9 Comprende testi e messaggi orali in modo immediato e completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali di diversa tipologia in modo corretto ed organizzato. Legge con ritmo, intonazione e pronuncia esatti e comprende testi scritti individuando contenuti, informazioni principali e secondarie e il significato delle parole nel contesto. Produce testi scritti chiari e corretti secondo i modelli appresi, usando un lessico appropriato. Conosce in modo corretto e sicuro le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. 8 Comprende il significato globale dei testi, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo appropriato e corretto. Legge e comprende testi scritti in modo scorrevole ed espressivo individuando i contenuti e le informazioni principali e secondarie. Produce testi scritti globalmente corretti, secondo i modelli appresi usando un lessico abbastanza appropriato. Conosce in modo corretto le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. 7 Comprende i testi e i messaggi orali in modo completo, ricavando informazioni implicite ed esplicite. Produce testi orali in modo corretto. Legge in modo scorrevole e individua alcune informazioni principali e secondarie. Produce testi scritti in modo pertinente e abbastanza completo con frasi ben collegate, chiare e abbastanza corretti a livello grammaticale e ortografico. Conosce in modo abbastanza corretto le strutture basilari della lingua e sa usarle in diverse situazioni comunicative. 6 Comprende i testi e i messaggi orali in modo adeguato. Produce testi orali in modo comprensibile e usando le informazioni necessarie. Legge senza errori ma in modo meccanico, ricavando informazioni essenziali. Produce testi semplici in modo chiaro ma parzialmente corretti a livello grammaticale e ortografico. Conosce in modo essenziale le strutture basilari della lingua e la sua evoluzione storica. 5 Si mostra insicuro nella comprensione di semplici messaggi orali . Produce testi orali in modo confuso. Legge in modo stentato, ricavando le informazioni in modo superficiale. Produce testi scritti poco pertinenti e imprecisi dal punto di vista morfo-sintattico. Conosce in modo superficiale le strutture basilari della lingua. 4 Comprende testi e messaggi orali in modo inadeguato. Produce testi orali in modo frammentario e scorretto. Legge in modo incerto e faticoso, ricavando le informazioni in modo difficoltoso. Produce testi scritti non pertinenti, strutturalmente confusi, ortograficamente e grammaticalmente molto scorretti. Non conosce gli argomenti svolti. STORIA 10-9 Conosce gli eventi storici in modo approfondito e analitico. Stabilisce relazioni di causa/effetto con sicurezza e autonomia. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo approfondito. Comprende e usa in modo appropriato strumenti e termini specifici e se ne serve per selezionare le informazioni. 66 8 Conosce gli eventi storici fondamentali in modo completo. Stabilisce relazioni di continuità e coglie analogie. Conosce in modo completo i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica.. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo preciso. 7 Conosce gli eventi storici in modo abbastanza completo. Stabilisce evidenti relazioni di causa/effetto con correttezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo abbastanza completo. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso. 6 Conosce gli eventi storici nelle linee essenziali. Stabilisce solo le principali relazioni di causa/effetto. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica nelle linee essenziali. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo accettabile. 5 Conosce gli eventi storici in modo superficiale . Stabilisce le relazioni di causa/effetto con qualche incertezza. Conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica in modo superficiale. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo impreciso. 4 Conosce gli eventi storici in modo frammentario. Stabilisce le relazioni di causa/effetto in modo inadeguato. Non conosce i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica. Comprende ed usa il linguaggio specifico in modo confuso ed improprio. GEOGRAFIA 10-9 Osserva, analizza e interpreta ambienti, dati e fenomeni geografici. Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo analitico e approfondito. Conosce e usa gli strumenti propri della disciplina in modo preciso e autonomo. Collega dati e fenomeni stabilendo con sicurezza relazioni anche non evidenti. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo preciso e completo. 8 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo completo. Usa con competenza gli strumenti propri della disciplina . Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con correttezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo appropriato . 7 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo abbastanza completo. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo corretto. Riconosce relazioni essenziali tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo abbastanza preciso . 6 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio nelle linee essenziali. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo accettabile. Riconosce solo le principali relazioni tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo accettabile . 5 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo superficiale. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo essenziale. Riconosce le relazioni tra diversi fenomeni geografici con incertezza. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo impreciso . 4 Riconosce gli elementi sia fisici che antropici del territorio in modo frammentario. Usa gli strumenti propri della disciplina in modo scorretto. Incontra difficoltà nello stabilire collegamenti tra diversi fenomeni geografici. Comprende e usa il linguaggio specifico in modo improprio . ARTE 10-9 Conosce in modo analitico i contenuti disciplinari complessi e ha padronanza dei vari linguaggi con spunti di creatività ed originalità. Comprende e legge immagini di diverso tipo usando la grammatica del linguaggio visivo. Sa ricavare informazioni utili dalla lettura dei codici visivi e sa stabilire relazioni. Produce tavole corrette, molto precise, con rielaborazioni personali e fantasiose. 67 8 Conosce adeguatamente i contenuti e ha una buona padronanza dei vari linguaggi. Realizza elaborati personali e creativi con l’uso delle regole del linguaggio visivo .Sa ricavare informazioni utili dalla lettura dei codici visivi. Produce tavole corrette, con rielaborazioni personali e fantasiose e possiede un linguaggio specifico lineare. 7 Conosce il patrimonio storico-artistico trattato. Dalla lettura dei codici visivi ricava tutte le informazioni essenziali. Produce tavole corrette e sa orientarsi nell’esecuzione dei compiti con buona padronanza dei vari linguaggi. Espone i concetti in modo semplice ma chiaro. 6 Conosce il patrimonio storico-artistico trattato, dalla lettura dei codici visivi ricava le informazioni di base. Produce tavole accettabili, rispondenti alle richieste ma poco precise. 5 Conosce in modo frammentario il patrimonio storico – artistico trattato e dalla lettura dei codici visivi ricava solo alcune delle informazioni di base. Produce tavole imprecise e incomplete. Commette errori di interpretazione e la procedura è poco ordinata e precisa. 4 Non conosce il patrimonio storico – artistico trattato e dalla lettura dei codici visivi non ricava alcuna informazione. Produce tavole incomplete, molto imprecise e non rispondenti alle richieste. L’argomentazione è confusa e incerta con conoscenza limitata dei termini. EDUCAZIONE MOTORIA 10-9 S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto e personale in tutte le situazioni motorie proposte. Padroneggia in modo completo le tecniche proposte e le applica in modo personale, rielaborandole. Conosce in modo completo i regolamenti delle varie discipline proposte e sa applicarli autonomamente in ogni contesto. Partecipa in modo attivo alle lezioni; contribuisce in modo determinante alla riuscita delle esercitazioni, rispetta in modo puntuale ed incondizionato le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; si pone come punto di riferimento in ogni situazione ed in tale ruolo è riconosciuto dal gruppo classe. 8 S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto ma solo nelle situazioni motorie conosciute. Padroneggia in modo corretto le tecniche proposte e le applica in modo adeguato alle situazioni. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline e sa applicarli nel contesto scolastico. Partecipa in modo costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli predominanti durante le esercitazioni, rispetta in modo puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; sa apportare il proprio contributo alle dinamiche di gruppo. 7 S.M.B. acquisiti ed utilizzati in modo corretto ma solo su suggerimento del Docente. Padroneggia in modo corretto le tecniche proposte ma non sempre riesce ad applicarle correttamente. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline e sa svolgere un ruolo di supporto in situazioni di arbitraggio nel contesto scolastico. Partecipa in modo costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli di appoggio al Docente durante le esercitazioni, rispetta in modo puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti costruttivi con tutti i compagni e con il Docente; sa apportare il suo contributo nelle dinamiche di gruppo, anche se non sempre con esito positivo. 6 S.M.B. acquisiti sostanzialmente ma non assimilati come bagaglio psico-motorio. Padroneggia sufficientemente le tecniche proposte. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline ma non sa svolgere azioni di arbitraggio se non guidato dal Docente. Partecipa in modo abbastanza costante alle attività; contribuisce, se richiesto, a svolgere ruoli di appoggio al Docente durante le esercitazioni, rispetta in modo quasi sempre puntuale le regole condivise. Ha instaurato rapporti positivi con tutti i compagni e con il Docente. 68 5 S.M.B. acquisiti parzialmente e applicati solo in modo ripetitivo e impersonale.. Padroneggia in modo approssimativo le tecniche proposte. Conosce le basi dei regolamenti delle varie discipline ma non è in grado di svolgere azioni di arbitraggio. Partecipa in modo superficiale alle attività; non apporta alcun contributo durante le esercitazioni, rispetta le regole condivise solo se costantemente controllato. Ha instaurato rapporti positivi con un gruppo ristretto di compagni e con il Docente. 4 S.M.B. acquisiti in modo errato. Padroneggia in modo approssimativo le tecniche proposte e solo sotto stretta guida del Docente. Conosce le regole minime per partecipare alle attività pratiche. Partecipa in modo inadeguato alle attività; non apporta alcun contributo durante le esercitazioni, non rispetta le regole condivise. Non riesce a contribuire in alcun modo nelle dinamiche di gruppo. TECNOLOGIA 9 –10 Conosce la realtà tecnologica e sa individuare tutte le informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche, i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente di ciò che è oggetto di osservazione. Comprende e usa correttamente i termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia ottime capacità creative e organizzative, spiccate capacità produttive e uno spiccato senso critico. Produce tavole corrette, ordinate e molto precise, dimostrando di conoscere bene le principali tecniche di rappresentazione grafica. 8 Conosce la realtà tecnologica e sa individuare la gran parte delle informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche, i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Comprende e usa correttamente i termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia buone capacità organizzative e produttive. Produce tavole corrette, ordinate e precise, dimostrando di conoscere abbastanza bene le principali tecniche di rappresentazione grafica. 7 Conosce la realtà tecnologica e sa individuare le principali informazioni utili riguardanti la natura, le caratteristiche, i principi scientifici applicati e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Comprende ma. a volte è incerto, l’uso dei termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia sufficienti capacità organizzative e produttive. Produce tavole corrette, abbastanza ordinate e precise, dimostrando una conoscenza accettabile delle tecniche di rappresentazione grafica. . 6 Conosce parzialmente la realtà tecnologica e sa individuare le informazioni di base sulla natura, le caratteristiche e il grado di utilità o pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Incontra però difficoltà nella comprensione e nell’uso di termini specifici. Nelle esperienze operative evidenzia solo alcune capacità organizzative e produttive. Produce tavole rispondenti alle richieste ma non del tutto ordinate e precise, dimostrando di conoscere poco le tecniche di rappresentazione grafica. 5 Ha scarsa conoscenza della realtà tecnologica. Riferisce in modo superficiale individuando solo alcune delle informazioni di base sulla natura, le caratteristiche e il grado di pericolosità per l’uomo e l’ambiente. Ha difficoltà nella comprensione e nell’uso di termini specifici anche se aiutato dall’insegnante. Nelle esperienze operative evidenzia limitate capacità organizzative e produttive. Produce elaborati di tipo grafico imprecisi, disordinati e/o incompleti. 4 Non ha acquisito conoscenze significative della realtà tecnologica. Non lavora in modo adeguato e non rispetta le consegne. Nel disegno e nelle altre attività operative produce poco o nulla. Non comprende i linguaggi specifici e non risponde in modo costruttivo agli stimoli dell’insegnante. 69 MATEMATICA 10-9 Padroneggia in modo perfetto gli strumenti della matematica e sa utilizzarli in molte situazioni per operare nella realtà. Percepisce, descrive e rappresenta forme complesse che si trovano in natura. Ha pienamente consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare. Risolve correttamente i problemi con procedure logiche e chiare. Individua soluzioni e sviluppa procedimenti in maniera autonoma. Usa correttamente i connettivi nel linguaggio naturale ed ha un’esposizione organica e lineare con piena conoscenza del linguaggio specifico. 8 Riesce a utilizzare gli strumenti della matematica e ad applicarli in diverse situazioni reali. Percepisce e rappresenta in modo esauriente le forme complesse che si trovano in natura. Ha consolidato le conoscenze acquisite e sa argomentare. Risolve problemi di vario genere e usa correttamente i connettivi. 7 Utilizza gli strumenti della matematica ma sa applicarli solo nelle più semplici situazioni reali. Conosce gli argomenti fondamentali ma non li ha approfonditi. Percepisce e rappresenta alcune forme che si trovano in natura. Ha consolidato le conoscenze acquisite ma non è in grado di argomentare su ogni tipo di situazione. Riconosce problemi di diverso genere e sa analizzare la situazione ma non sempre è in grado di tradurla in termini matematici. Espone regole e concetti in modo semplice. 6 Utilizza in modo essenziale gli strumenti della matematica ma non riesce ad applicarli per operare nella realtà. Ha sviluppato alcune abilità ma non è in grado di utilizzarle in modo autonomo. Percepisce e rappresenta semplici forme che si trovano in natura. Ha consolidato le conoscenze acquisite ma sa argomentare solo situazioni molto semplici. Riconosce semplici problemi ma riesce a tradurli in termini matematici solo se guidato. Usa in modo impreciso i connettivi. 5 Utilizza in modo frammentario gli strumenti della matematica e non sa applicarli ed operare nella realtà. Percepisce semplici forme ma ha difficoltà a descriverle. Possiede in maniera frammentaria le conoscenze ma non riesce ad argomentare. Ha difficoltà a riconoscere le situazioni problematiche e usa in modo inopportuno i connettivi logici. 4 Utilizza in modo errato gli strumenti della matematica e non sa operare nella realtà. Riconosce semplici forme ma non sa descriverle. Scarsa conoscenza teorica degli argomenti e difficoltà ad argomentare. Non riconosce semplici situazioni problematiche e usa in modo errato i connettivi logici. SCIENZE 10-9 Ha piena padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dei dati sia nella fase dell’osservazione che in quella di laboratorio. Sa prevedere dall’osservazione i risultati degli esperimenti e si mostra autonomo nell’inquadrare in schemi logici le nozioni acquisite. Riesce a riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto. Mostra curiosità ed interesse per la scienza nel campo dello sviluppo tecnologico. Ha una conoscenza precisa e un uso appropriato del linguaggio specifico. 8 Ha una buona conoscenza delle tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dei dati e sa applicarli in diverse situazioni. Riconosce situazioni problematiche e possiede un’adeguata capacità di osservazione dei fenomeni. Riflette sul percorso di apprendimento compiuto e opera opportune relazioni con la vita quotidiana. Sviluppa formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e dei fenomeni. Buona conoscenza e uso del linguaggio specifico. 7 Ha una conoscenza essenziale delle tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dei dati. Riconosce alcune situazioni problematiche e possiede un’adeguata capacità di osservazione dei fenomeni. Opera semplici relazioni tra le tecniche acquisite e la vita quotidiana. Possiede una conoscenza adeguata dei termini specifici ma li usa in modo impreciso. 70 6 Conosce in modo superficiale le tecniche di sperimentazione e di raccolta dei dati e sa operare analisi semplici solo se guidato. Riconosce alcune situazioni problematiche e ha una capacità limitata di osservazione dei fenomeni. Opera semplici relazioni tra le tecniche acquisite e la vita quotidiana. Conosce e usa in modo frammentario il linguaggio specifico. 5 Conosce in modo inadeguato le tecniche di sperimentazione e di raccolta dei dati e non sa operare analisi dei dati. Ha una capacità limitata di osservazione dei fenomeni e non riconosce situazioni problematiche. Opera semplici relazioni tra le conoscenze acquisite e i fenomeni osservabili nella realtà. Conosce e usa semplici termini specifici. 4 Possiede una scarsa conoscenza di tecniche di sperimentazione e di raccolta di dati e una limitata capacità di osservare i fenomeni e difficoltà a riconoscere situazioni problematiche. Opera con difficoltà le relazioni tra i fenomeni e non conosce il linguaggio specifico. LINGUA STRANIERA 10-9 Comprende e conosce in modo analitico i contenuti e le procedure. Produce testi con spunti di creatività e padronanza di linguaggi. Riconosce il significato di un enunciato nelle sue parti essenziali. Comunica in modo fluido con un lessico ampio ed appropriato. La pronuncia è buona. Possiede un repertorio linguistico di base che gli permette di trattare situazioni quotidiane di contenuti prevedibili. L’ortografia è corretta. 8 Conosce gli argomenti e si sa orientare nell’esecuzione di compiti anche complessi. Comprende il senso generale di un enunciato ed è in grado di esprimersi in modo adeguato. Legge con fluidità anche se con qualche incertezza nella pronuncia. È in grado di produrre in modo chiaro ma scolastico espressioni di uso quotidiano. L’ortografia è corretta. 7 Conosce in modo essenziale gli argomenti e sa orientarsi nell’esecuzione di compiti semplici. Comprende il senso generale di un enunciato. È in grado di produrre espressioni per soddisfare semplici necessità di tipo concreto: informazioni personali, necessità e bisogni. L’ortografia è per lo più corretta. 6 Conosce in modo superficiale gli argomenti. Ha sviluppato alcune abilità ma non è in grado di utilizzarle in modo autonomo. Comprende il significato generale di un enunciato. È in grado di esprimersi in modo accettabile solo con un tipo di produzione guidata.. legge con qualche insicurezza sia nel ritmo che nella pronuncia. Usa frasi tipo e comunica usando gruppi di parole e frasi fatte su se stesso e su gli altri. 5 Conosce gli argomenti in modo frammentario e commette errori di interpretazioni e di pronuncia. Non possiede le abilità richieste. Comprende solo il significato di certi vocaboli e la produzione orale è limitata. Possiede una gamma elementare di espressioni concernenti informazioni personali e bisogni di tipo concreto. Si esprime in modo stentato. 4 Ha una conoscenza scarsa dei contenuti. Commette gravi errori di interpretazione e di esecuzione. Comprende il significato di pochi vocaboli e la produzione orale è inadeguata. Non conosce le regole grammaticali essenziali e il lessico è povero e insufficiente alla comunicazione. 71 MUSICA 10-9 Possiede ottima capacità di lettura della notazione musicale tradizionale. Esegue sequenze musicali con scioltezza e padronanza usando una tecnica accurata, precisa ed espressiva. Elabora materiali sonori o commenti musicali personali e creativi con adozione di tecniche e metodi efficaci. Conosce in modo approfondito le strutture del linguaggio musicale e sa mettere in relazione i contenuti. Analizza ed interpreta in modo critico e approfondito l’opera musicale. 8 Conosce gli argomenti in modo abbastanza approfondito. Comprende le strutture del linguaggio musicale e le riutilizza per produrre messaggi tecnicamente corretti. Esegue sequenze musicali con sicurezza e con buona tecnica. Elabora materiali sonori o commenti musicali autonomi con adozione di tecniche e metodi pertinenti. Conosce le strutture del linguaggio musicale e sa cogliere tutte le relazioni con i contenuti. 7 Si sa orientare nell’esecuzione di compiti semplici con una certa sicurezza. Riproduce correttamente messaggi musicali in base a un modello dato. Ha acquisito una tecnica vocale corretta. Elabora materiali sonori o commenti con discreto apporto personale e con tecniche accettabili. Dimostra una certa conoscenza delle strutture del linguaggio musicale tale da cogliere in modo pertinente le relazioni con i contenuti. 6 Possiede una limitata capacità di lettura della notazione musicale tradizionale. Esegue sequenze musicali con sufficiente tecnica ed abilità. La tecnica vocale è parzialmente corretta e l’ esecuzione accettabile. Elabora materiali sonori o commenti con sufficiente apporto personale e con tecniche e metodi accettabili. Ha una conoscenza essenziale delle strutture del linguaggio musicale tale da cogliere le più importanti relazioni con i contenuti. 5 Ha acquisito una conoscenza superficiale delle strutture fondamentali del linguaggio musicale . Commette errori di interpretazione e di procedura. Esegue sequenze musicali con incertezza e con scarsa padronanza tecnica. La tecnica vocale è parzialmente corretta e l’ esecuzione stentata. Elabora materiali sonori o commenti in modo poco pertinente con tecniche e metodi approssimativi. 4 Possiede una scarsa conoscenza della notazione musicale e una limitata capacità di organizzazione della lettura. Inadeguata è la capacità di esecuzione di sequenze musicali. La tecnica è approssimativa. Elabora materiali sonori o commenti musicali in modo inadeguato con dimostrazione di scarse conoscenze delle più elementari tecniche e metodi. Dimostra scarse e lacunose conoscenze delle strutture del linguaggio musicale e non sa senza cogliere correttamente le relazioni con i contenuti. STRUMENTO MUSICALE 10-9 Possiede un ottimo controllo e un uso adeguato dello strumento nella pratica individuale con un approccio fisico molto affinato. La tecnica di produzione e il controllo del suono sono molto adeguati. Ha una capacità di lettura e di ascolto analitico molto sviluppati. Riesce a realizzare e a rielaborare del materiale sonoro. Il metodo di studio risulta molto efficace. Nella pratica collettiva ha un controllo ampio dello strumento e un’adeguata capacità di ascolto. 8 Nella pratica individuale mostra un controllo molto adeguato e un valido uso dello strumento. La tecnica di produzione e il controllo del suono sono validi. La capacità di lettura e di ascolto è sviluppata realizza e rielabora in modo adeguato del materiale sonoro. L’acquisizione del metodo di studio è molto efficace e ha un buon controllo dello strumento nelle attività di musica di insieme. 7 Possiede un buon approccio fisico allo strumento ma necessita di esercitazioni per affinare l’uso dello strumento. La tecnica di produzione e il controllo del suono sono accettabili. Buona la capacità di ascolto ma ancora imperfetta la rielaborazione del materiale sonoro. Buono il controllo dello strumento nella pratica collettiva. 72 6 Nella pratica individuale evidenzia un approccio fisico stentato allo strumento e una tecnica di produzione del suono ancora da perfezionare. Possiede un’adeguata capacità di lettura funzionale della notazione musicale e una sufficiente capacità di concentrazione per l’ascolto. Nella pratica collettiva evidenzia una buona capacità di lettura ma deve affinare l’uso dello strumento. 5 Nella pratica individuale presenta un approccio adeguato allo strumento ma una tecnica di produzione incerta. La lettura della notazione musicale risulta ancora difficoltosa e non ha ancora piena consapevolezza della funzione dei segni. Possiede una valida conoscenza della diteggiatura ma deve perfezionare la tecnica. 4 Nella pratica individuale presenta un approccio inadeguato allo strumento e una tecnica di produzione molto incerta. La lettura risulta molto difficoltosa e non ha consapevolezza della funzione dei segni. Non possiede una valida conoscenza della diteggiatura e ha una lettura stentata della notazione musicale. RELIGIONE Sa rielaborare criticamente i contenuti e analizzare valori religiosi e non religiosi. È in grado di analizzare, anche in modo critico, i vari brani. Comprende, usa ed elabora i linguaggi propri del mondo religioso. OTTIMO Sa identificare gli elementi specifici dei contenuti. Sa confrontare i valori religiosi in varie esperienze. Riesce a classificare e rielaborare i contenuti dei brani fondamentali. Comprende, utilizza e rielabora forme semplici del linguaggio religioso. DISTINTO Sa cogliere il significato globale dei contenuti essenziali e individuare valori presenti nelle esperienze proprie e altrui. Sa ricercare e comprendere i contenuti essenziali dei brani. Comprende ed analizza termini specifici del linguaggio religioso. BUONO Ha difficoltà a cogliere il significato globale dei contenuti essenziali. Individua solo alcuni valori presenti nelle esperienze proprie ed altrui. Comprende i contenuti di semplici brani. Ha una conoscenza limitata di termini specifici. SUFFICIENTE Non riesce a cogliere il significato globale dei contenuti essenziali né individua valori presenti nelle esperienze proprie e altrui. Non comprende i contenuti di semplici brani e non conosce i termini specifici NON SUFFICIENTE Il voto di condotta Il voto di condotta mira a valutare il comportamento dell’alunno durante le attività scolastiche, il suo livello di partecipazione alle stesse, il suo grado di interesse, l’assiduità alle lezioni e, in generale, l’adempimento dei suoi doveri scolastici. Esso non ha una valenza meramente sanzionatoria, in quanto risulta strumento imprescindibile di orientamento e di potenziamento del senso di responsabilità dell’alunno. Il voto di condotta, proposto dal coordinatore di classe, viene attribuito dall’intero Consiglio di classe dopo la definizione dei voti di profitto in sede di scrutinio. Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti otto, nove, dieci. Il sette segnala una presenza poco costruttiva o passiva dell’alunno e viene attribuito in caso di sanzioni disciplinari lievi (annotazioni sul registro di classe per non più di due a quadrimestre). Il sei e il cinque sono considerate valutazioni negative e possono essere attribuite solo nei casi stabiliti dalla legge. Si riporta qui uno stralcio del Decreto ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009 (Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento), Art. 4 - Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente: “L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il consiglio di classe abbia accertato che lo studente: 73 a) nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente1; b) successivamente all'irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente decreto. Considerato anche l’art. 5 del decreto succitato, nel quale si ricorda che “ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale previsti dal presente decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del Piano dell’offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto, dal patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.”, sono determinati qui specifici criteri a livello d’istituto. I criteri di attribuzione sono i seguenti: • • • • • • • Rispetto degli impegni scolastici; Partecipazione attiva al dialogo formativo; Frequenza e puntualità alle lezioni; Rispetto del Regolamento di Istituto e di disciplina; Rispetto verso cose e persone; Collaborazione con docenti e compagni; Infrazioni. Griglia di valutazione della condotta DESCRITTORI • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 1 Impegno puntuale e continuo con apporti personali. Motivato interesse e partecipazione costruttiva alle attività scolastiche. Frequenza assidua. Rispetto scrupoloso del regolamento scolastico. Corretto, equilibrato e responsabile nei rapporti interpersonali. Ruolo propositivo all’interno del gruppo classe. Nessuna infrazione. Regolare adempimento dei doveri scolastici. Costante interesse e buona partecipazione alle attività scolastiche. Frequenza quasi sempre regolare. Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Corretto nei rapporti interpersonali. Ruolo positivo e collaborativo in classe. Nessuna infrazione. Impegno non sempre regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche. Partecipazione adeguata alle attività scolastiche. Frequenza non sempre regolare, con episodi di ritardi, uscite anticipate, etc. Osservazione non regolare delle norme relative alla vita scolastica. Vivace ma sostanzialmente corretto nei rapporti interpersonali. Partecipazione poco collaborativa nel gruppo classe. Infrazioni frequenti ma lievi. VOTO 10 9 8 Sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9/bis e 9/ter dello Statuto delle studentesse e degli studenti). 74 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Impegno selettivo e saltuario. Attenzione limitata e partecipazione discontinua alle attività scolastiche. Frequenza alterna con frequenti episodi di ritardi. Frequenti episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. Comportamento, a volte, scorretto con episodi di disturbo dell’attività didattica. Funzione poco equilibrata all’interno della classe. Richiami scritti per reiterate scorrettezze . Impegno molto discontinuo. Disinteresse manifesto per le attività didattiche e partecipazione inadeguata. Numerose assenze, anche senza giustificazioni. Assiduo disturbo delle attività scolastiche e insensibilità ai richiami. Comportamento per nulla corretto nei rapporti interpersonali. Funzione alquanto negativa nel gruppo classe. Provvedimenti disciplinari gravi con allontanamento dalle lezioni (fino a tre giorni). Note disciplinari (fino a 3 a quadrimestre). Impegno scarso. Completo disinteresse per le attività scolastiche. Frequenza ai livelli minimi consentiti. Il rispetto delle regole è nullo. Il comportamento verso persone e cose è molto scorretto ed offensivo. Funzione negativa nel gruppo classe con atteggiamento riprovevole. Provvedimenti disciplinari ripetuti e gravissimi con allontanamento alle lezioni (fino a 15 giorni anche non consecutivi). 7 6 5 L’esame di Stato L’esame di Stato considera e valuta le competenze acquisite dagli alunni al termine del ciclo e si svolge su prove organizzate dalle commissioni d’esame e su prove predisposte e gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema di istruzione, sulla base degli obiettivi di apprendimento delle discipline di insegnamento dell’ultimo anno. Le prove, comuni a tutte le terze e con quesiti a difficoltà graduate, saranno individuate in sede di Dipartimento disciplinare e dovranno tener conto degli obiettivi di apprendimento prefissati per le singole discipline. Per formulare i giudizi di ammissione agli esami il Consiglio di Classe valuta la maturazione complessiva raggiunta nel triennio, lo sviluppo di capacità logiche e linguistiche, l’acquisizione dei contenuti a livello globale e interdisciplinare, le capacità operative e tutto quanto previsto in sede di programmazione, ma nell’ottica del rispetto dei ritmi di apprendimento, della situazione iniziale e delle reali possibilità di ciascun alunno. La valutazione,per l’ammissione, non deve essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e il voto di condotta non inferiore a sei decimi. Il Consiglio di classe accerterà, anche, la frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. L’esame di Stato comprende prove scritte ed un colloquio pluridisciplinare. Le discipline oggetto di prove scritte sono: ITALIANO, LINGUE COMUNITARIE (FRANCESE ed INGLESE), MATEMATICA ed elementi di SCIENZE o TECNOLOGIA, PROVA NAZIONALE INVALSI. CRITERI ORIENTATIVI PER LE PROVE D’ESAME Prova scritta di Italiano Le tracce dei compiti indicativamente riguarderanno: • Esperienze di vissuto personale, in forma discorsiva oppure di lettera, diario o cronaca; • Relazionare su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina o a tematiche interdisciplinari; • Trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consente l’esposizione di riflessioni personali. I criteri di valutazione saranno: - Coerenza con la traccia e organicità di pensiero; - Completezza ed originalità creativa ed espositiva; - Competenze lessicali, ortografiche e morfosintattiche. 75 Prova scritta di matematica • Equazioni di 1° • Problemi di geometria solida • Studio di funzioni (leggi fisiche) • Figure poligonali nel piano Cartesiano • Probabilità e statistica • Quesiti di scienze o di tecnologia I criteri di valutazione saranno: - Impostazione e risoluzione dei problemi con corretta applicazione di formule - Applicazione corretta delle tecniche di calcolo algebrico - Capacità di rappresentazione grafica - Conoscenze essenziali di scienze. Ogni commissione deciderà se e quali strumenti di calcolo potranno essere consentiti dandone preventiva comunicazione agli allievi. Prove scritte di Lingua Inglese e di Lingua Francese Scelta fra: • Reading comprehension-questionnaire (questionario comprendere); • Open dialogue (dialogo da completare); • Dialogue writing (dialogo su traccia); • Letter writing (composizione di una lettera su traccia); • Precis (or summary) (riassunto di un brano). I criteri di valutazione sono: - Conoscenza lessicale e padronanza ortografica - Conoscenza delle strutture grammaticali - Comprensione del contenuto e organizzazione del testo - Efficacia della comunicazione, la pertinenza e la coerenza relativo ad un brano da Prova Nazionale INVALSI La prova a carattere nazionale è una prova oggettiva e semistrutturata (composta da quesiti sia a scelta multipla sia a risposta aperta) e sarà articolata su due sezioni: una dedicata alla valutazione di in Italiano e l’altra dedicata a quella in matematica. La prova persegue le seguenti finalità: • Integrare gli elementi di valutazione propri della scuola con elementi rilevati a livello nazionale in modo da avviare azioni per migliorare la qualità della scuola; • Contribuire al progressivo allineamento degli apprendimenti degli studenti a standard nazionali; • Favorire il completamento dell’autonomia scolastica con mirate azioni di stimolo e sostegno,verso il raggiungimento di livelli crescenti di qualità; • Acquisire ulteriori elementi per definire lo stato del sistema di istruzione. La prova consentirà di: - Accertare i livelli generali e specifici di apprendimento in italiano e in matematica; - Valutare gli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate; - Monitorare e valutare l’andamento degli apprendimenti alla fine del primo ciclo di istruzione; - Effettuare la somministrazione nello stesso giorno su tutto il territorio nazionale; - Avvalersi di criteri di gradualità e flessibilità. Criteri per il colloquio d’esame Per le prove orali, allo scopo di aiutare i ragazzi a superare l’impatto emozionale e per creare un clima disteso che possa metterli a proprio agio, si inizierà chiedendo un argomento, eventualmente da loro particolarmente approfondito, oppure un itinerario di collegamenti a livello interdisciplinare. Saranno oggetto di domanda anche le esperienze didattiche fatte durante il corso dell’anno, specie quelle riguardanti le attività di laboratorio. Si eviterà, in linea di massima, di interrogare i candidati in tutte le materie per un puntiglioso e pedissequo accertamento dei singoli contenuti, ma si privilegerà la visione d’insieme.. 76 Pertanto durante il colloquio orale si dovranno accertare: • I livelli di conoscenza dei contenuti • La capacità di rielaborare ed operare collegamenti • La chiarezza espositiva e la proprietà di linguaggio. In presenza di un alunno diversamente abile,il Consiglio di Classe,sulla base del Piano Educativo Individualizzato,predisporrà le modalità delle prove d’esame. Per gli alunni stranieri la Prova Nazionale è obbligatoria. Sarà poi la Commissione a decidere i criteri di incidenza sulla valutazione complessiva. Gli alunni privatisti non sostengono la Prova Nazionale. Il voto finale degli esami di licenza,espresso in decimi ,scaturirà da un conteggio matematico: la media aritmetica dei voti conseguiti all’ammissione,nelle singole prove scritte (quattro).nelle prove Invalsi (due) e nel colloquio. Il voto sarà arrotondato all’unità superiore a 0,5. In casi particolari,su proposta della sottocommissione,può essere assegnata la lode,con decisione assunta a maggioranza. SCHEDA CALCOLO VOTO FINALE ESAME DI LICENZA MEDIA SOTTOCOMMISSIONE……………………….. ALUNNI Ammiss. Ital. Mat. Ingl.. Franc. Invalsi ITAL. Invalsi MAT. Colloquio RIPORTARE I SINGOLI PUNTEGGI ARROTONDATI AL CENTESIMO RELATIVI ALLE SINGOLE PROVE, DELL’AMMISSIONE E DEL COLLOQUIO. IL VOTO FINALE CORRISPONDERA’ AI PUNTI TOTALI ARROTONDATI PER ECCESSO O PER DIFETTO (Es. 6,50 = 7 mentre 6,49 = 6 ) N.B. Tutti i criteri sopra indicati potranno essere modificati se nel corso dell’a. s. dovessero pervenire diverse disposizioni ministeriali. 77 VOTO FINALE L’Autovalutazione e la valutazione interna dei progetti Con l’autonomia, la scuola è tenuta a rendere conto delle proprie scelte e delle proprie azioni organizzative ed educative in rapporto al contesto sociale entro cui opera ed al sistema di istruzione di cui fa parte. Da ciò la necessità di un sistema di valutazione della propria progettualità formativa, per mezzo del quale la singola scuola assume le proprie responsabilità e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti. Il momento auto-valutativo, in quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e possibilità di apprendere dall’esperienza, diventa quindi la base di revisione delle proprie scelte. In particolare la prassi auto valutativa può svolgere una serie di compiti, quali: • Fornire una guida all’azione di sviluppo, nel raccordo fra momento valutativo ed azione migliorativa; • Consentire un controllo sistematico dei risultati, occasione di verifica e revisione interna; • Valorizzare l’identità della scuola: la scuola interroga se stessa e il suo funzionamento, riconoscendo le proprie peculiarità e i propri difetti; • Legittimare l’autonomia della scuola: la scuola si fa carico dei risultati del proprio lavoro e ne rende conto ai soggetti interni ed esterni, potenziando in questo modo la sua natura professionale e la propria autonomia decisionale. L’autovalutazione si qualifica come primo passo di un processo di miglioramento della scuola: il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è finalizzato a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. La valutazione del Piano dell’Offerta Formativa ed in particolare le attività di laboratorio si ispirano alla metodologia della ricerca/azione che permette una valutazione da più punti di vista e la progettazione puntuale dell’intervento successivo alla luce di ciò che è emerso durante l’attività precedente, tutto ciò riguarda: • il progredire della professionalità dei docenti; • la validità degli strumenti adottati (attività, giochi didattici, test,…); • l’efficacia dei singoli interventi; • l’opportuna sequenzialità degli interventi; • l’efficacia dei laboratori sia in termini di motivazione che di risultati; • la ricaduta di tutti gli interventi sul percorso formativo degli alunni, valutabili sia in termini di comportamento che in termini di profitto; • il gradimento degli utenti; • ricaduta “a distanza” del Piano in termini di frequenza scolastica e proseguimento del percorso formativo; • rispondenza a caratteristiche di integrazione con il territorio La valutazione esterna La valutazione esterna, effettuata dal Sistema Nazionale di Valutazione nel nostro Paese riguarda sia la valutazione degli apprendimenti sia la valutazione dei sistemi scolastici nella scuola dell’autonomia. Essa permette di uscire dalla autoreferenzialità e di potersi confrontare con gli standard nazionali. Il monitoraggio Nella nostra scuola il monitoraggio avviene attraverso la somministrazione annuale di un questionario alle famiglie, agli studenti, ai docenti e non docenti per trarre informazioni circa il funzionamento della scuola in generale, da un punto di vista logistico, delle relazioni fra le varie componenti, della didattica, della professionalità. Viene condotto dai docenti delle F.S.che ne illustrano i risultati al Collegio dei Docenti. Di seguito si allegano i modelli dei questionari di cui sopra detto,nonché i modelli dei questionari di gradimento dei CORSI P.O.N. 78 ALLEGATI - Il Regolamento d’Istituto - Il Regolamento di disciplina - Il Patto di Corresponsabilità - Carta dei Servizi Approvato dal: - Collegio dei Docenti del 06/11/2012 Consiglio d’Istituto del 11/12/2012 Delibera n°5 79