Le favole dove stanno? Ce ne è una in ogni cos
Transcript
Le favole dove stanno? Ce ne è una in ogni cos
C’era una volta, tanto tempo fa … con Francesca. ANNO EDUCATIVO 2012/2013 “Le favole dove stanno? Ce ne è una in ogni cosa: nel legno del tavolino, nel bicchiere, nella rosa. La favola sta li dentro da tanto tempo e non parla. E’ una bella addormentata e bisogna svegliarla.” Gianni Rodari SCELTA E SVILUPPO DEL TEMA I bambini in genere sono molto attratti dalle fiabe ed ogni giorno ci chiedono di leggere una nuova storia. Lo stupore, l’attenzione e la meraviglia che dedicano all’attività di ascolto ci ha fornito le basi per la scelta del nostro argomento annuale: la programmazione didattica della scuola si baserà sulle FIABE. Da sempre le fiabe sono riconosciute come un formidabile mezzo di comunicazione per arrivare al bimbo e lavorare sull’apprendimento senza "forzare" la sfera cognitiva, in modo leggero, ma efficace. Il bambino entra in contatto con i personaggi, li vive, si immedesima, supera attraverso di loro senza esporsi in prima persona, le paure e le insicurezze, le ansie e le apprensioni: i tipici sentimenti che lo accompagnano fin dai primi anni. E sono proprio le emozioni che i bambini vivono nella loro quotidianità, ma alle quali spesso, soprattutto in situazioni difficili, di disagio, non riescono a dare un nome, a gestire, ad esternare in modo positivo e costruttivo ma che si presentano “ingigantite” all’interno delle fiabe, il percorso che ho scelto di intraprendere con le sezioni di Puffi, Barbapapà e Flintstones. Partendo da alcune risposte dei bambini a domande su emozioni facilmente riconoscibili, come la Paura, la Felicità e la Rabbia , ho scelto tre fiabe per tutte e tre le classi: “Hansel e Gretel”, “Biancaneve e i sette nani” e “Peter Pan”. HO PAURA DI… EMANUELE: Dei ragni che mi saltano addosso e mi mangiano l’orecchio. ELENA P: Pure io dei ragni … anche se sono piccoli MARGHERITA: Dei mostri finti. ARIANNA: Io non ho mai paura! FLAVIA: Dei pesci grossi e neri che mi mangiano! BENEDETTA: Delle streghe brutte GINEVRA: Dei ragni e delle formiche che mi fanno il solletico. ELENA I: Dei fantasmi, quelli rosa. CAMILLA: Ho paura del buio e dell’acqua senza braccioli. VALERIO: Dei gatti che mi mangiano. BEATRICE: Dei fantasmi che mi fanno paura di notte, ma non ho paura dei delfini. SOFIA: Dei pappagalli che mi mangiano li ho visti nel mio libro di puzzle. YARA: Dei pipistrelli e dei coccodrilli che esistono davvero! BEATRICE e ELENA P: Io li ho visti allo zoo marine i pesci!! SONO FELICE QUANDO … EMANUELE: Quando mamma mi dà le carezze e papà i baci. ELENA P: Quando mamma e papà mi mettono i cuscini per terra e posso saltare e ballare. MARGHERITA: Quando mamma mi compra le caramelle. ARIANNA: Quando mamma mi compra il gelato al cioccolato. FLAVIA: Quando mamma mi dà i baci BENEDETTA: Quando mamma mi dà i baci tantissimi. GINEVRA: Quando mia madre mi dà le carezze. ELENA I: Mi sento felice quando mamma porta le caramelle a scuola. CAMILLA: Quando gioco con la palla. VALERIO: Con Flavio quando giochiamo sono felice … anche con papà quando facciamo la lotta. SONO ARRABBIATO QUANDO … EMANUELE: Quando mamma mi dà gli schiaffi perché non vuole che sono a casa. ELENA P: Quando mamma mi strilla che faccio i salti sul divano con papà … poi mettiamo tutti i cuscini a terra! MARGHERITA: Quando papà mi mette in punizione in camera mia. ARIANNA: Quando ho sonno sono arrabbiata e faccio le pernacchie a mamma e papà. FLAVIA: Mi arrabbio con Veronica, che io voglio andare a fare la cacca e lei non vuole! BENEDETTA: Quando mamma mia mi fa male con il battipanni perché io volevo stare con nonno. GINEVRA: Quando mia sorella mi dà le botte perché mi vuole cacciare dalla camera. ELENA I: Mi arrabbio con Paolo quando prende i miei giochi. CAMILLA: Quando mi fanno male VALERIO: Con Flavio che mi fa male quando giochiamo COS’E’ CHE MI SPAVENTA DI PIU’… AURORA: A me fanno paura le streghe, come la regina di “Alice nel paese delle meraviglie”, è cattiva e fa male! LUDOVICA: Io della strega di “Biancaneve” che la fa morire un po’ con la mela. MATTIA: Nooo io ho paura solo dei fantasmi perché sono invisibili … arrivano e non li vedi. NIKOL: I serpenti che strisciano VITTORIO: Pure io dei serpenti perché hanno il veleno! TOMMASO:Io ho paura solo dei vampiri perché mi saltano addosso e con il loro forcone mi infilzano....ma io li infilzo prima con le mie spade! MARTA: Delle meduse che pungono e fanno male … io le ho viste a Formentera veramente! FEDERICO: Solo un po’ delle streghe ma con il coltello di casa le taglio VALERIO: Dei vampiri DANIELE: Dei fantasmi, ma con i calci ed il coltello li fermo! GIULIA MARIA: Dei fantasmi pure io perché mi tagliano con il coltello! ALICE: Io non ho paura di niente, neanche dei ragni. FLAVIO P.: Io dei fantasmi! FLAVIO S.: Dei mostri. QUALE FAVOLA MI SPAVENTA DI PIU’… AURORA: Alice nel paese delle meraviglie, perché mi fanno paura tutte le streghe! LUDOVICA: Io della strega di “Biancaneve” è molto cattiva. MATTIA: Pure io, ma con un calcio la faccio scappare. NIKOL: Cappuccetto rosso con il lupo che da i morsi! VITTORIO:Papà mio caccia tutti i mostri tanto! TOMMASO: Capitan uncino era cattivo, ma il coccodrillo lo mangia tutto! MARTA: Le favole quelle con le streghe, anche “Hansel e Gretel”, ma non mi ricordo come vincono la strega: FEDERICO: Pure io delle streghe ma so come cacciarle! VALERIO: Delle favole dove ci sono i vampiri di Halloween. DANIELE: Delle favole dei fantasmi, no però dei fantasmi formaggino, quelli non fanno paura. GIULIA MARIA: Dei fantasmi pure io, ma non mi ricordo dove sono. ALICE: Biancaneve … io ho il libro a casa! FLAVIO P.: Anche io, ma non me la ricordo bene. CHE COS’E’ LA PAURA? GIULIA: La paura è un sogno, le streghe mi spaventano perché fanno delle cose strane … anche far morire. LIDIA: E’ quando una mamma racconta una storia di paura, a me spaventa il vampiro con il sangue. LUDOVICA: Anche le cose cattive da mangiare, certe volte i mostri vengono a casa mia tipo le streghe, allora papà le caccia! MATILDE: E’ quando un bambino crede ai mostri delle storie che si raccontano, io ho paura del lupo quando ulula. DANIELE: I fantasmi bianchi che corrono da noi MATTEO: E’ una cosa brutta, io ho paura di quelle mummie che hanno le bende, ma non sono bende normali..sono diverse, ma non so come! EDOARDO: E’ quando tremo, io ho paura dello scheletro ed i fantasmi che mi uccidono e divento come loro! GIAN MARCO: I mostri che sono gli zombi, fantasmi soprattutto quando dormo da solo perché non so quello che fanno! SERGIOMARIA: Pure io tremo quando penso al drago che mi mangia, la maschera di halloween che mi ha spaventato di più è stata quella di Gian Marco! GIAN MARCO:<< Infatti io ero spaventosissimo!>> QUAL E’ LA FAVOLA CHE CI SPAVENTA DI PIU’… GIULIA: Biancaneve EDOARDO: Cenerentola LUDOVICA: La bella e la bestia DANIELE: Jasmine SERGIOMARIA: Spiderman LIDIA: Jasmine GIAN MARCO: I 3 porcellini MATTEO: Rapunzel MATILDE: Cappuccetto rosso ATTIVITA’ GRAFICO-PITTORICHE In gruppo: prendiamo un cartellone bianco, e scegliamo il colore della paura… il nostro colore sarà il nero. Una volta dipinto tutto, incolliamo dei fogli con i disegni delle nostre paure e le verbalizzazioni dei modi combatterle. personali per Individualmente: ogni bambino prende un cartoncino bianco, colora i margini con il nero ed al centro raffigura ciò che più lo spaventa ed il modo per sconfiggerlo. DISCRIMINAZIONE E CATEGORIZZAZIONE Discriminiamo le emozioni tratte da immagini di visi e di nostre foto. In seguito, inseriremo anche i personaggi delle fiabe, divisi a seconda delle loro emozioni. Prendiamo tre cartelloni: Giallo per la felicità, Rosso per la rabbia e Nero per la paura: inseriamo all’interno tutte le foto di persone con delle espressioni riconoscibili, poi incolliamo anche le nostre foto con le espressioni di rabbia, felicità e paura… ed infine inseriamo anche le foto dei nostri personaggi. ATTIVITA’ MANIPOLATIVO-SENSORIALI DIVERTIAMOCI A FORMARE SPAVENTOSI PIPISTRELLI: Ogni bambino si colora la manina di nero e poi lascia la sua impronta su un cartoncino per formare un orrendo pipistrello. APPROFITTIAMO DEI FESTEGGIAMENTI DI HALLOWEEN PER ESORCIZZARE LE NOSTRE PAURE: Prendiamo un lungo cartone e coloriamolo di arancione con pennelli e tempere, poi con il nero disegniamo tutti i mostri più mostruosi;). Una volta finito lo useremo come tovaglia per la nostra “cena” di Halloween. ECCO LA NOSTRA TOVAGLIA DI HALLOWEEN! …..RIFLESSIONI….. Alle domande poste ai bambini sulla paura, la rabbia e la felicita’, le risposte ricorrenti sono state: lo spavento nell’ignoto, l’angoscia di separazione, la paura di streghe e mostri fantastici, la paura di essere divorati da animali aggressivi, l’altalenante rapporto tra fratelli e sorelle infine la gioia e la sicurezza dell’affetto genitoriale. Le fiabe che ho scelto, Hansel e Gretel, Biancaneve e Peter Pan, racchiudono in sé delle risposte profonde a queste paure tipiche dei bambini, e, senza pretendere di dare la soluzione, offrono degli incoraggiamenti ad affrontare l’ignoto mettendo a disposizione esempi di soluzioni alle avversita’. “ Hansel e Gretel” ci parlano del loro rapporto tra fratelli e di come il loro affetto reciproco alla fine li fa uscire vittoriosi e, un nemico tremendamente minaccioso, la strega, viene sconfitto in pieno. “Biancaneve ed i sette nani” ci racconta la storia di una fanciulla che, nonostante le avversita’, rimane sempre buona e retta nei suoi principi. “Peter pan” ci fa scoprire il mondo e vivere l’avventura, senza paura di volere e di crescere… HANSEL E GRETEL Hansel e Gretel, figli di un povero taglialegna che non riesce più a sfamare la famiglia, vengono condotti con l’inganno per ben due volte nel bosco dal padre e dalla matrigna e lì abbandonati. La prima volta riescono a ritrovare la strada di casa grazie ai sassolini che Hansel aveva provvidenzialmente gettato sul sentiero. È la seconda volta che i bimbi smarriscono la strada, poiché Hansel, sprovvisto di ciottoli, usa delle molliche di pane per segnare la via, molliche che vengono mangiate dagli uccelli della foresta. I fratellini sono così costretti a vagare soli per il bosco. Ad un certo punto gli alberi si aprono a formare una radura e i due si trovano davanti una piccola casa. Avvicinatisi, scoprono con stupore che la casetta è tutta fatta di dolci, che loro, per la fame, si mettono a mangiare. Mentre stanno sgranocchiando le pareti di marzapane, dall'interno della casa spunta una vecchietta. Molto affabile, questa si offre di ospitare i due fratelli. I bambini, non sapendo dove andare, accettano, grati, la sua ospitalità. Ma ben presto Gretel e il fratello si rendono conto di non essere più liberi, bensì prigionieri della vecchia, che si era finta benevola quando in realtà è una strega che mangia i bambini: il maschietto, troppo magro, viene messo all'ingrasso dentro a una gabbia, così da metter su un po' di carne perché è destinato a diventare il pasto della strega, ben decisa a mangiarselo quanto prima. Gretel, che, dovendo fare le pulizie, è libera di girare per la casa, riesce con un trucco a spingere la strega dentro la stufa, bruciandola. Libera Hansel e così, i due bambini, impadronitisi dei beni della strega, tornano a casa dal padre ormai ricchi e senza problemi economici per il futuro. ATTIVITA’ GRAFICO-PITTORICHE E MANIPOLATIVE INIZIAMO CON IL PERSONAGGI PRINCIPALI: COME SONO LE SEMBIANZE DEI DUE FRATELLINI?: Con pennelli e tempere coloriamo un cartellone con la sagoma intagliata di Hansel e Gretel… Si vogliono tanto bene e si tengono sempre la manina… COSTRUIAMO INSIEME LA CASINA DI MARZAPANE DELLA STREGA: Prendiamo del cartone e lo sagomiamo fino a formare una casa. Prendiamo tempere e pennelli e a due a due coloriamo l ‘ abitazione. Una volta finito applicheremo sopra tutti i disegni che abbiamo fatto di dolci e leccornie. Squisita … ma attenzione … non si può entrare … LA NOSTRA STREGA: Creiamo la pasta da modellare con farina, acqua e sale, poi con delle sagome prestampate, intagliamo i profili di tante streghe … lasciamole asciugare qualche istante e poi coloriamole con tempere e pennelli. Le nostre streghe sono pronte per entrare nella loro casa di marzapane! LATERALIZZAZIONE Costruiamo la casina della strega con gli stecchini del gelato e poi poniamo all’interno tutte immagini dei le dolcetti che abbiamo ritagliato, al di fuori della casa poniamo i disegni di Hansel e Gretel e sopra la casa poniamo il disegno della strega: LINEA TEMPORALE Insieme coloriamo delle tavole dei momenti salienti della favola e poi cerchiamo di collocarli nel tempo, così da poter raccontare la storia anche da soli, seguendo la linea temporale degli eventi: ASPETTI EMOTIVI CARTA D’IDENTITA’ DEI PERSONAGGI DELLA FIABA: I bambini vengono suddivisi in 5 gruppi. Ogni gruppo procede nella costruzione del personaggio, ponendo l’accento sull’aspetto corporeo (i particolari del viso e del corpo, come è vestito, i colori da usare …) e sull’aspetto emotivo ed espressivo. Ogni gruppo realizza con questa metodologia delle vere e proprie carte d’identità dei 5 personaggi: il papà, la matrigna, Hansel e Gretel e la strega. MATRIGNA COM’E’: E’ cattiva perché vuole abbandonare Hansel e Gretel nel bosco, lei non li vuole perché sono poveri e loro non sono suoi figli. Ha un vestito rosso con i capelli gialli e le scarpe nere. FACCIA: Rotonda OCCHI: Neri BOCCA: Rossa FRASE CHE LA RAPPRESENTA: “ … <<Dobbiamo abbandonare i bambini nel bosco!>>” MATILDE PAPA’ COM’E’:E’ buono, alto e magro, ha i pantaloni verdi ed una maglia marrone. Vuole molto bene ai figli, ma si lascia convincere dalla moglie ad abbandonarli nel bosco da soli. FACCIA: Rotonda OCCHI: Verdi BOCCA: Rossa FRASE CHE LO RAPPRESENTA: “ … <<Torniamo quando abbiamo raccolto la legna>>” GIAN MARCO STREGA COM’E’:E’ cattiva perché vuole mangiare i bambini, è felice di vederli perché così se li può mangiare. Ma ha paura di Gretel che la spinge nel forno. E’ brutta ed ha un vestito nero ed i capelli grigi brutti. FACCIA: Rotonda ma lunga, mento e naso appuntiti OCCHI: Rossi e non ci vede, ma ci sente bene ed ha un odorato fine BOCCA: Ha la bocca arrabbiata FRASE CHE LO RAPPRESENTA: … << Entrate entrate… Chi sgranocchia la mia casina topino o topina?>> EDOARDO E MATTIA GRETEL COM’E’:E’ buona, ha sempre paura di non trovare la strada di casa. Ha una maglia azzurra ed il vestito viola. E’ bellissima! FACCIA: Rotonda OCCHI: Marroni BOCCA: Rosa FRASE CHE LA RAPPRESENTA: “ … <<Come troveremo la strada di casa?>>” MATTEO E GIULIA HANSEL COM’E’?:Molto coraggioso perché non ha paura di niente, solo della strega. E’ anche furbo perché trova sempre la strada di casa con tanti metodi. E’ buono perché protegge sua sorella. Ha la camicia celeste ed i pantaloni grigi, è basso. FACCIA: Rotonda OCCHI: Marroni BOCCA: Rosa FRASE CHE LO RAPPRESENTA: “ … Non ti preoccupare sorellina” LUDOVICA E DANIELE Hansel e Gretel sono due fratellini che si trovano a vivere delle bizzarre avventure, il loro affetto li aiuta a tirarsi fuori dai guai che incontrano nella via. Analizziamo anche noi il nostro rapporto con fratelli e sorelle. GINEVRA: Io ho una sorellina che si chiama Carola, è più grande di me, ma mi da sempre le botte, io no! BEATRICE: Io ho un fratello bello che si chiama Ale, lui è bravo perché mi fa giocare in camera sua. VALERIO: Il mio si chiama Flavio, qualche volta è buono perché gioca con me. CAMILLA: Io ho una sorellina che si chiama Carola è cattiva perché mi da le botte. FLAVIA: Il mio fratellino Giovanni è buono, mi da i bacini, ma delle volte è cattivo perché mi mena. BENEDETTA: Io ho due fratellini Massimo e Francesco ed una sorellina che si chiama Giulia. Loro sono cresciuti bene, mi danno i bacini. Massimo è bellissimo perché ha tutti i capelli tagliatissimi, ma no come nonno che è pelato perché sono caduti i capelli … Yara :<< e perché?>> Benedetta :<< perché mangia troppe verdure! >>, Yara :<< E dove sono finiti però i capelli? >>, Benedetta :<< Sono volati via su in alto … Francesco e Giulia sono buonissimi. GIADA: Io ho Leonardo e Daniele, sono bravi però certe volte mi fanno tanto arrabbiare perché piangono troppo! E meno male che mamma e papà gli mettono il ciuccio! SOFIA: Io ho una sorellina che si chiama Elena Ricciardi, è buonissima, ma ancora è nella pancia di mamma mia. ELENA I. : Io ho un fratellino bello che si chiama Paolino e pure un altro che è nella pancia di mamma, si chiama Giorgio. Paolino è buonissimo solo però quando mi fa arrabbiare non è più buono! ARIANNA: Io ho una sorellina che si chiama Chiara, lei è buona, ma è dentro la pancia di mamma. Se fa la cattiva mamma e papà la mettono in punizione subito! YARA: Io ho due cugini: Andrea e Federico, poi ho una sorellina che si chiama Morgana, lei mi vuole tanto bene, è bellissima! ELENA P. : Io ho due cugini Viviana bellissima e Lare … loro sono buoni, mi vogliono tanto bene. MARGHERITA: Io ho un fratellino che si chiama Lelenko, gioca nella mia camera, è cattivo perché mi da le botte e mamma lo strilla, pure papà! EMANUELE: Io ho un fratellino, si chiama VALERIO ( Latini). COME SONO I SENTIMENTI E LE EMOZIONI CHE VIVONO I PERSONAGGI? Chiedo ai bambini di verbalizzare e poi rappresentare graficamente che tipo di emozione vivono i personaggi della fiaba di Hansel e Gretel: FEDERICO: Hansel e’ felice perché ha trovato la casa di marzapane … SABRINA: Hansel E Gretel sono felici perché ora sono finalmente con il papa ’… DANIELE: Hansel e Gretel sono felici perche hanno il papa ’… FLAVIO S.: Hansel e Gretel sono felici perché sono, finalmente, con il taglialegna.. AURORA: Gretel e’ felice perché rivede il papa ’… TOMMASO: Hansel e Gretel sono felici e si sono abbracciati forte perché hanno ritrovato il papà … LUDOVICA: Hansel e Gretel sono felici perché si sono rincontrati con il loro papà … dopo tanto tempo MARTA: Hansel e Gretel sono felici perché hanno rivisto il papa … GIULIAMARIA: Gretel e’ arrabbiata con la strega perché ha chiuso il fratellino in una gabbia … NIKOL: HANSEL E GRETEL sono felici perche’ hanno ritrovato la strada di casa grazie ai sassolini VITTORIO: HANSEL E GRETEL sono arrabbiati con la strega cattiva DRAMMATIZZAZIONE METTIAMO IN SCENA LA FIABA DI HANSEL E GRETEL I NOSTRI ATTORI AL COMPLETO: La matrigna: Ludovica Il papà: Matteo Hansel: Daniele Gretel: Lidia Gli uccellini mangia briciole: Mattia, Sergiomaria L’uccellino rosso: Giulia La strega: Alice Il cigno: Edoardo FINE. BIANCANEVE ED I SETTE NANI C’ era una volta, tanto tempo fa, un Re e la sua bellissima moglie. Ben presto la coppia regale ha una bellissima figlia, con la pelle bianca come la neve, i capelli neri come l’ebano e la bocca rossa come il sangue; il suo nome era Biancaneve. Ma la dolce e bella regina morirà presto ed il Re si risposerà con un'altra donna. In realtà la donna era una bellissima e perfida strega che, invidiosa della bellezza della figlia del re suo marito, incarica un cacciatore di portare la ragazza nel bosco, ucciderla e riportarle il cuore come prova della conclusione del suo compito. Il cacciatore, però, impietosito dalla fanciulla, decide di lasciarla nel bosco e di uccidere un cinghiale, portando alla regina il cuore di questo animale. La piccola Biancaneve, dopo aver vagato per un po' nel bosco, si imbatte in una casa costruita proprio nel cuore della foresta e nella quale abitano sette nani. I nani sono ben felici di ospitare la dolce Biancaneve. La vita scorre tranquilla fino a che la regina cattiva non scopre, grazie al suo potente specchio magico, che la ragazza è viva e in salute. Allora, travestita da innocua venditrice di frutta, si avvia verso la casa dei nani per far assaggiare a Biancaneve una mela avvelenata: al primo morso la fanciulla cade in un sonno profondo da cui nessuno degli sforzi compiuti dai nani riesce a svegliarla. La perfida regina rimane però uccisa cadendo in un baratro mentre cerca di schiacciare con un masso i nani nel frattempo accorsi, avvisati dagli animali del bosco. Il Principe Azzurro che passava di là, però, riconosce in lei il suo vero amore e la bacia, risvegliandola e portandola infine al suo castello, dove vissero per sempre felici e contenti. ATTIVITA’ GRAFICO- PITTORICA E MANIPOLATIVA COME SONO LE SEMBIANZE DELLA STREGA?: Con pennelli e tempere coloriamo un cartellone con la sagoma ritagliata della strega… ha in mano una mela … attenta Biancaneve!!! COSTRUIAMO IL CORPO DELLA STREGA PARTENDO DALLA TESTA. Prendiamo delle immagini di teste di strega da ritagliare ed incollare su un foglio, in seguito continuiamo e completare la figura della strega da soli. Infine scriviamo perché secondo noi la strega è cattiva! COME SONO LE SEMBIANZE DI BIANCANEVE?: Coloriamo un cartellone sagomato a forma di Biancaneve con la tecnica del decoupage: tagliamo, con le forbici, tanti pezzettini di carta blu, gialla e rossa e poi con la colla li attacchiamo al cartellone così da riempire la sagoma. E’ proprio un vestito da principessa! DISEGNIAMO BIANCANEVE: Con i Flintstones disegniamo Biancaneve e coloriamo il vestitino con gli scarti delle nostre matite temperate. PREPARIAMO LA MELA AVVELENATA Usiamo dei fogli piccoli e individualmente, con tempera e pennello, e facciamo attenzione a non uscire dai bordi. Poi prepariamo un cartellone più grande per un lavoro di gruppo. Coloriamo una mela gigante avvelenata! CARTELLONE IN GRUPPO I FIORI DI BIANCANEVE: Con i Barbapapà prepariamo tanti fiori colorati con la tempera e lucidati con la colla, per la nostra Biancaneve. LA CASA DEI SETTE NANI: Con la classe dei Flinstones prepariamo la casetta dei sette nani… piccola piccola come loro. Il nonno di Gian Marco ci ha regalato una casina di legno per gli uccellini. Noi la coloriamo e poi la facciamo diventare la casina dei 7 nani. I 7 NANI: Con i Barbapapà costruiamo i 7 nani. Prendiamo la farina, l’acqua ed il sale, poi impastiamo con la colla e prendiamo un pezzo ognuno. Con le manine formiamo la testa, il tronco, le braccia, le gambe, mani, piedi e tanti tanti cappucci. Una volta asciutti li coloriamo con le tempere a nostro piacimento. QUALI SONO I SENTIMENTI DEI SETTE NANI CHE ABBIAMO RIPRODOTTO? TOMMASO: Il mio è Mammolo, lui è molto buono perché porta i diamanti a Biancaneve che li conserva per guardarli quando vuole. AURORA: Il mio invece è Cucciolo perché ce l’ha mia mamma sul pigiama, lui è buono, invece papà ha brontolo, non sono piccoli di statura sono medi! MARTA: Io ho fatto Dotto, che è buono e gli piace la scuola, è intelligente. Lui raccoglie fiori per Biancaneve. SABRINA: Il mio è Pisolo a lui piace dormire come me! LUDOVICA: Io ho fatto Brontolo, lui è antipatico con tutti quelli che gli fanno i dispetti, tranne che con Biancaneve perché gli vuole tanto bene! DANIELE: Il mio si chiama Spiderman…scherzoooo… pure il mio è Dotto perché ha gli occhiali e dorme sempre, ahh brontola pure! FEDERICO: Pisolo sta sempre per addormentarsi, lui è superbuono! FLAVIO S. : Il mio è Mammolo, lui mangia tante crostate che fa Biancaneve. VITTORIO: Dotto…lui è simpatico è beve tanto latte che gli prepara la mamma…ma ce l’hanno la mamma i sette nani??? GIULIAMARIA: Siii, è Biancaneve, il mio si chiama Mammolo,lui è buono e dormiglione;) DRAMMATIZZAZIONE METTIAMO IN SCENA “BIANCANEVE ED I SETTE NANI” I NOSTRI ATTORI AL COMPLETO BIANCANEVE: Marta CACCIATORE: Federico MATRIGNA/STREGA: Ludovica RE: Flavio S. REGINA: Aurora SPECCHIO: Giulia SETTE NANI: Giulia, Daniele, Flavio P., Valerio, Sabrina, Vittorio, Aurora PRINCIPE: Tommaso CINGHIALE: Sabrina CAVALLO: Flavio P. I NOSTRI ATTORI AL COMPLETO BIANCANEVE: Lidia CACCIATORE: Daniele MATRIGNA/STREGA: Ludovica RE: Sergiomaria REGINA: Matilde SPECCHIO: Giulia SETTE NANI: Giulia, Daniele, Mattia, Sergiomaria, Alice, Edoardo, Gian Marco PRINCIPE: Matteo CINGHIALE: Gian Marco CAVALLO: Edoardo FINE PETER PAN C’era una volta, tanto tempo fa, a Londra, una ragazzina di nome Wendy Darling, la quale divide la stanza con i suoi due fratelli minori, Gianni e Michele ed il loro cane: Nana. Una sera il padre di Wendy, decide che ora sua figlia deve diventare adulta e quindi le fa cambiare stanza, proprio quella sera Peter Pan entra nella camera dei bambini, insieme alla sua amica: la fatina Trilli. Peter Pan decide di chiedere a Wendy di venire con lui fino all'Isola che non c'è, un posto, molto lontano, dove non si diventa mai adulti. Wendy accetta e porta con sé anche Gianni e Michele, dopodiché grazie ad un pensiero felice ed alla polvere magica di Trilli, volano tutti all'Isola che non c'è. Una volta lì, vengono subito attaccati dal suo acerrimo nemico: Capitan dei temibili pirati: Uncino, al quale Peter Pan ha tagliato una mano e data in pasto ad un coccodrillo di nome CoCò che da allora lo segue sempre sperando di avere anche tutto il resto. Fortunatamente per Uncino, il coccodrillo ha anche ingoiato un orologio, così lo sente avvicinarsi e può scappare. Purtroppo i Ragazzi vengono rapiti dal Capo della tribù degli Indiani, il quale rivela loro che se sua figlia Giglio Tigrato non tornasse a casa, li scotennerà tutti. In realtà lei è stata rapita da Uncino per far sì che possa dirgli dove si trova il nascondiglio di Peter Pan. Ma Peter accorre in suo aiuto e sconfigge Uncino, che viene inseguito dal coccodrillo, e il suo tirapiedi, Spugna. Vinto anche questa volta, Uncino riesce, comunque, a scoprire il nascondiglio di Peter e rapisce Wendy insieme ai suoi due fratellini e li porta sul suo Galeone. Arrivati sulla nave, Peter salva Wendy e gli altri Ragazzi insieme a Trilli. Uncino viene battuto e nuovamente inseguito dal coccodrillo. Una volta salvi, Wendy, Gianni e Michele decidono di ritornare a casa. Sarà proprio Peter Pan che non è mai cresciuto, a indurre a riflettere sulla consapevolezza del crescere e sull'importanza degli affetti. ATTIVITA’ GRAFICO-PITTORICA E MANIPOLATIVA COME SONO LE SEMBIANZE DI PETER PAN ?: Coloriamo un cartellone con la sagoma intagliata del nostro amico con pennelli e tempere… Il suo visino è proprio birichino… COME SONO LE SEMBIANZE DI TRILLI ?: Coloriamo un cartellone con la sagoma intagliata della fatina con pennelli e tempere… I suoi occhi sono lucenti… COME SONO LE SEMBIANZE DEL COCCODRILLO ?: Con i piatti di carta dipingiamo il nostro Cocò. Una volta finito lo assembliamo…ma attenzione si muove ed ha in bocca una sveglia!! IL NOSTRO CAPITANO … HA PAURA DI COCO’ Ecco Capitan Uncino che si prepara al gran duello con Peter Pan… Trilli e Coco fanno il tifo per Peter pan!! IL GALEONE DI CAPITAN UNCINO: Con il cartone formiamo la struttura del galeone, poi con tempera e pennelli coloriamolo tutto! Ecco il nostro galeone piratesco…shhhh sta solcando onde di mari misteriosi. ASPETTI EMOTIVI Peter Pan e’ un eterno fanciullo e Wendy ha paura di crescere… …e noi cosa faremo da grandi? COSA FARO’ DA GRANDE DEI PUFFI: YARA: Voglio diventare una maestra, però dei bambini grandi. VALERIO: Io voglio diventare Peter pan. BENEDETTA: Io voglio diventare come mia sorella Giulia. ELENA I.: Io voglio diventare Wendy. ELISABETTA: Io voglio diventare cantante di musica classica. ARIANNA: Io voglio diventare ballerina di danza classica. GIADA: Io voglio diventare una mastra. FLAVIA: Jasmine GINEVRA: Io una dottoressa di animali. ELENA P. : Da grande io voglio lavorare insieme a mamma e Loredana. CAMILLA: Io voglio fare Wendi SOFIA: Io da grande voglio giocare sempre con mamma e papà. BEATRICE: Voglio fare i vestiti per le principesse e mettergli pure lo smalto. COSA FARO’ DA GRANDE DEI BARBAPAPA’: MARTA: Voglio fare la veterinaria e pure organizzare le feste con il tappeto a molle come papà. VALERIO: Io il pompiere. TOMMASO: Lo spadaccino! AURORA: La pasticcera… mamma fa un lavoro normale e poi la Croce Rossa. GIULIA MARIA: La dottoressa. LUDOVICA: Io vorrei lavorare con il computer. VITTORIO: Io farò il cuoco. DANIELE: Il pilota di moto, il mio papà lavora sempre, pure la notte. FLAVIO S.: Io voglio cucinare. SABRINA: Il dottore degli animali. FEDERICO: Io vorrei essere come Peter Pan VALERIO: Io il poliziotto. COSA FARO’ DA GRANDE DEI FLINSTONES: LUDOVICA: Io vorrei fare la mamma di due bambini, uno maschio che si chiamerà Mattia e l’altra femmina che si chiamerà Giada e poi la maestra. SERGIOMARIA: Io il sub per vedere tutti i pesciolini e poi pure l’artista per dipingere. GIULIA: Vorrei fare la stilista di vestiti e la cantante rock di papà. GIAN MARCO: Vorrei fare il sub per pescare i pesci con papà. MATTIA: Io vorrei fare il costruttore e costruire le case e poi il camionista e guidare la gru… ah pure il calciatore. ALICE: Io invece vorrei fare ginnastica artistica. LIDIA: Io voglio essere una ballerina di danza classica. MATILDE: Io la bibliotecaria e la ballerina di danza moderna. DANIELE: Io voglio lavorare in un negozio di scarpe mio. MATTEO:Io vorrei fare il creatore di gioielli miei perché mi piacciono tanto. EDOARDO: Io il cowboy perché così posso andare a cavallo che è il mio animale preferito. Come Peter Pan chiede a Wendy, Gianni e Michele di pensare ad un episodio felice per poter volare come lui, anche noi esprimiamo il nostro “pensiero felice per volare”: IL PENSIERO POSITIVO PER VOLARE DEI PUFFI: YARA: Io penso di diventare Peter Pan. VALERIO: Io a quando Flavio mi da le carezze. BENEDETTA: A quando ho giocato con papà e mamma ed i miei fratellini e massimo che voleva il guanto di Capitan America. ELENA I.: A quando gioco con mamma e papà. ELISABETTA: Quando sono andata in vacanza con mamma, papà e Iaia ad Ostia. ARIANNA: Io penso a quando mamma mi ha comprato la bambola. GIADA: Io vorrei avere le ali per volare e andare nel mondo delle Winx cosi vado più veloce. FLAVIA: Io penso a mamma. GINEVRA: Io vorrei essere una fata. ELENA P. : A quando ho giocato a cadere con la palla verde con Viviana e Lare CAMILLA: A quando ho fatto Wendy con papà che faceva Peter pan e mamma che faceva i bimbi sperduti. SOFIA: Quando ho giocato con papà ed Elena a palla. BEATRICE:Quando gioco a Winx con mamma e poi mamma si mette lo smalto. IL PENSIERO POSITIVO PER VOLARE DEI BARBAPAPA’: VALERIO: Io penso a quando ero piccolo che rompevo tutte le cose. MARTA: Quando dormivo il pomeriggio al mare con mamma e papà che mi facevano le coccole. GIULIA MARIA: Quando mamma e papà mi hanno insegnato a nuotare. SABRINA: Quando mamma mi compra una bambola. DANIELE: Quando il mio papà mi comprerà uno scooter vero. LUDOVICA: Io penso al mio compleanno. TOMMASO: Io penso ad una volta al mare quando ho visto dei gabbiani fare la forma di Peter Pan in cielo. AURORA: Vorrei volare insieme a Giorgio. FEDERICO: Quando corro a letto di mamma e papà. FLAVIO S. : Quando mamma mi fa le coccole. VITTORIO: Quando mamma mi compra una moto. IL PENSIERO POSITIVO PER VOLARE DEI FLINSTONES LIDIA: Io penso a Marco. MATILDE: Il mio pensiero positivo sono mamma e papà. ALICE: Anche se mi fa i dispetti, io pure penso a mio fratello. GIAN MARCO: Io penso a quando farò il sub con mio papà. LUDOVICA: Io a quando sono sola con mamma e papà. EDOARDO: Io quando sono andato con i nonni in un posto che non ricordo il nome e mio zio aveva un cane. MATTEO: Io penso a Zoe che diventa grande e può giocare con me. DANIELE: Io penso a Giorgia e faccio goal. MATTIA: Io a quando mi alleno a calcio con papà. DRAMMATIZZAZIONE METTIAMO IN SCENA LA FAVOLA DI PETER PAN: GLI ATTORI AL COMPLETO: Peter Pan: Daniele Trilli: Lidia Wendy: Matilde Gianni e Michele: Matteo ed Edoardo Giglio Tigrato: Ludovica Nana: Alice Capitan Uncino: Mattia Coccodrillo Cocò: Gian Marco I NOSTRI ATTORI AL COMPLETO: Peter Pan: Tommaso Tilli: Marta Wendy: Aurora Gianni e Michele: Daniele e Vittorio Capitan Uncino: Federico Giglio tigrato: Giulia Maria Bimbi Sperduti: Flavio S. Valerio, Sabrina e ludovica FINE. CONCLUSIONI Come tutte le migliori fiabe del nostro folKlore, anche questa è destinata a finire, ma come le altre, anche la nostra termina con un lieto fine. I ragazzi con grande divertimento ( anche della maestra), hanno dimostrato di aver fatto propri tutti i campi di esperienza della loro età. Le attività di questo anno educativo sono state di rinforzo e di approfondimento gradualmente sempre più “complesso”, e proiettato verso uno sviluppo affettivo, cognitivo e sociale equilibrato. Questi percorsi di esperienze vissute dal bambino a scuola, saranno utilizzati per compiere operazioni fondamentali: classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto. Le grandi finalità educative dell’asilo materno: la maturazione dell'identità del bambino, la conquista dell'autonomia e lo sviluppo delle competenze, sono state portate a termine con grande successo. Nell’augurarvi buone vacanze, voglio ringraziare tutti i bambini che giorno dopo giorno, ci ricordano quanto sia importante la scuola e che ci insegnano, con la loro acuta sensibilità e vivace intelligenza, che il futuro può essere una promessa meravigliosa, per tutti noi. Un arrivederci speciale lo dedico ai bimbi che mi hanno accompagnato in questi entusiasmanti, appassionanti e brevi anni: ALICE, DANIELE, EDOARDO, FLAVIO, GIAN MARCO, GIULIA, LIDIA, LUDOVICA, MATILDE, MATTEO, MATTIA, SERGIOMARIA, TOMMASO, VALERIO, VITTORIO, YARA. Ricordo, con dolcezza, quando siete arrivati, stretti ed avvinghiati alle vostre mamme. I vostri dolci visini ancora un po’ smarriti e timidi, hanno lasciato velocemente spazio alla gioia di essere insieme ed i vostri abbracci e affetto sincero sono stati per noi dei premi preziosi. I vostri maestri serberanno nel cuore tanti splendidi momenti passati insieme; ed anche se è difficile lasciarvi andare, ora, un altro viaggio radioso vi aspetta e la vostra maestra vi augura di volare su isole misteriose come Trilli, di essere sempre giusti come Re Artù, di correre e saltare come il Gatto con gli stivali, di avventurarvi 20.000 leghe sotto i mari, di arrampicarvi sugli alberi come il Barone rampante, di conoscere e girare il mondo con più di 180 giorni, di varcare le stelle insieme al Piccolo Principe e di sognare sempre come voi stessi! Un abbraccio favoloso a tutti voi!!! Francesca