Le parole che non vi ho detto

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Le parole che non vi ho detto
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Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO VII n° 1 gennaio 2009
Editrice: Service & Business 2001
Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro
Direttore responsabile: Riccardo Alfonso
Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabio Zaccaria
Stampa: Ripoli snc
Hanno collaborato:
Marta Cecchini, Fabio Zaccaria,
Stefano Ursi, Simonetta Mulas,
Cristina Cese, Roberta De Vito,
Carla Bielli, Rosalba di Giulio, Katia
Schieda, Augusto Culasso, Marco
Marini, Eleonora Clemente
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telefonare al numero: 06.50797732
oppure al 380.3965716 oppure inviare
una e-mail all’indirizzo:
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La direzione si riserva il diritto di valutare
i testi pervenuti.
La salute passa per il corpo.
A tu per tu con la Dott.ssa Lembo
Teatro: Enrico Brignano al Sistina
Booklet: tre album per approfondire…
Il Diritto da Platone ad Aristotele ai tempi moderni... quid ius?
Aspettando il Natale con Telethon: Missione possibile!
Open Space: la rubrica del software libero
La finestra sul cortile
La psicologa risponde…
Bau & Miao: la rubrica degli animali
Municipio XII Informa
Parlamento Informa
Facebook News
Italialive Informa
Cinema: Yes Man
Gran successo per la sposa di Roma Fashion White
Moda
Tarocchi
Oroscopo
Raccontaci l’incontro
con il tuo spirito guida – Parte II
La Rete come conoscenza
quello che i potenti ci nascondono
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Editoriale
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Il materiale non verrà restituito.
Finito di stampare nel mese di:
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] a cura di Sergio Di Mambro [
Editoriale:
media odissea di una disfatta annunciata
Inizia il 2009 con tinte fosche all’orizzonte. I media continuano a parlare di crisi irreversibile e
attaccano, insieme ai politici (vecchi sotto ogni
profilo) intenet e i giovani. Tutti i giorni le tv
commerciali attaccano la rete e quasi ogni giorno
televisioni e giornali attaccano i giovani. Come
mai? Conservare il vecchio fino al collasso è la loro missione, fino ad uccidere i loro nipoti, figli,
un’intera generazione. Il loro motto è conservare
il potere a qualsiasi costo e con ogni mezzo. Ma
cominciano ad essere ridicoli. Guardateli in tv,
come parlano, cosa dicono, come litigano, come
modificano il loro aspetto con lifting, parrucche,
seni rifatti ecc… Ma sicuramente qualcosa sta
cambiando, ed è un cambiamento dovuto a un
risveglio spirituale dell’individuo che comincia a
riappropriarsi del suo potere e del legame sempre
più forte con il mistero, utilizzando il cuore. I
media continuano a mentire, utilizzano l’informazione come un bastone per uccidere la speranza e parlano sempre di morti, guerre, stupri,
violenze di ogni genere, alimentando la catena
perversa dell’odio verso il proprio simile. Ma sempre più spesso le loro notizie non sono ascoltate
e cadono nel vuoto, gli ascolti crollano e con essi la speranza di continuare a manipolare le masse. Ogni guerra ha avuto bisogno di una causa,
spesso inventata. Nell’immaginario collettivo si è
pensato a cause economiche. E se invece le guerre, come tutto il dolore e la sofferenza seminati a
piene mani, facesse parte di un piano satanico
diabolico? In pratica i potenti del mondo appartenenti a loggie massoniche che utilizzano riti
satanici, con i morti in dono a Satana? Follia?
No, non credo. Lo sapete che al mondo muoiono
dodici milioni di bambini per fame, e che potrebbero essere salvati con gli scarti della cosmetica?
Sempre più spesso uomini politici, e i cosiddetti
potenti, utilizzano in pubblico simboli di adorazione a Satana. Ogni mese cercheremo di informarvi tramite le notizie non manipolate che sco-
veremo nella rete. A proposito, cosa succederà
nel 2012? È vero che un pianeta grande quanto il
Sole si sta avvicinando alla Terra? Ecco, ci occuperemo del locale come sempre, ma anche del
Pianeta e della vita che ci appartiene.
Auguri di un meraviglioso 2009.
La
salute
passa
corpo
per il
A tu per tu
con la Dott.ssa Lembo
Dott. ssa Lembo, di che cosa si occupa?
Mi occupo di nutrizione biologica e medicina
del benessere. Se partiamo dal concetto che
“siamo quello che mangiamo”, come dichiarato
dal grande medico dell’antica Grecia Ippocrate,
possiamo affermare che la nutrizione biologica
è lo studio e la ricerca degli alimenti che tutti
noi consumiamo quotidianamente, considerando le loro caratteristiche proteiche, vitaminiche
e costituenti. Questo, affinché l’alimentazione
non divenga solamente fonte di nutrimento, ma
anche prevenzione e cura delle patologie più temute in quest’epoca, da cui dipendono infarto,
arteriosclerosi, malattie intestinali, stress e affaticamento cerebrale. Parliamo di un “Approccio Multidisciplinare”.
Su quali materie si basa questo Approccio
Multidisciplinare?
Sull’omotossicologia e sulla fitoterapia. È un
approccio che tratta la nutrizione a tutti i livelli, dai casi di obesità, a tutte le malattie metaboliche, e del connettivo.
Come si arriva alla Omotossicologia?
L’uso di questi farmaci proviene dalla scuola tedesca, da un’evoluzione nella omeopatia classica. L’Omotossicologia sfrutta la maneggevolezza
e la totale assenza di effetti collaterali del farmaco omeopatico che, prima di essere somministrato, viene diluito e dinamizzato. Perché un
farmaco diluito è molto più efficace.
Invece la Fitoterapia in che cosa consiste?
E una terapia attraverso l’uso delle piante, che
da secoli sono state oggetto di studio di grandi
popoli, come gli egizi e i greci. La Fitoterapia è
oggi parte integrante della medicina perché
consente di intervenire nella prevenzione e nella cura di numerose malattie metaboliche. Può
essere di valido supporto, insieme alla nutrizione, alla terapia delle patologie oncologiche.
Stiamo parlando di malattia non solo a livello
fisico, ma in ugual misura anche a livello mentale e spirituale. Essere sani nel corpo porterà le
persone ad avere pensieri e sentimenti sani.
Le persone che decidono di rivolgersi a questa medicina devono essere psicologicamen-
te preparate?
Diciamo che i
pazienti che si
rivolgono a questo
tipo di approccio
multidisciplinare (medicine integrate) devono essere in parte psicologicamente
predisposti e non avere un atteggiamento scettico.
Parliamo ora di “dieta”. Il sovrappeso è un
problema che affligge gran parte della popolazione ed è causa di diverse patologie cardiovascolari. Quali sono i consigli che darebbe a chi soffre di obesità?
Adottare uno stile di vita corretto e una sana
alimentazione. È ora di iniziare ad alimentarsi
diversamente, per la cura del proprio corpo. Modificando infatti il modo di alimentarsi, ognuno
di noi potrà proteggere la propria salute e vivere una vita più serena. L’alimentazione deve essere considerata come terapia in grado di ristabilire l’equilibrio fisiologico che oggi è minacciato dagli elementi tossici e inquinanti presenti nell’aria. L’intervento del medico deve essere
orientato a rafforzare la naturale tendenza dell’organismo all’autoconservazione. Anche Ippocrate interpretava la medicina come metodologia ed educazione igienico-sanitaria.
Dott.ssa
Rossana Lembo
Medicina Estetica
V.le degli Astri, 59 Pal C. Int. 9
Tel. 331 4956995
Le persone che si trovano in un periodo di
difficoltà, e mangiano per stress, come possono uscire da questa situazione?
Partirei da una accurata anamnesi, per analizzare le abitudini di vita personali, e consiglierei
una dieta adeguata basata su un’alimentazione
sana, con l’ausilio di preparazioni fitoterapiche
e farmaci omotossicologici.
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Lo specialista
del vostro
sorriso
Intervista al Dott. Marco Letta
Il Dott. Marco Letta si occupa di Implantologia e
Parodontologia dal 1994, portando avanti il lavoro trentennale del padre con grande professionalità ed esperienza, tanto da essere considerato
nella zona dell’Eur il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono curare la propria immagine, partendo dal sorriso.
Dott. Letta, quali sono i trattamenti praticati
nel vostro studio?
Uno dei trattamenti in cui siamo specializzati, è
la cura della malattia parodontale, comunemente
detta Piorrea, ovvero il procedimento di recupero
che si effettua quando il paziente inizia il processo di perdita dei denti, a causa della mancanza di osso. La tecnica utilizzata per curare il problema della malattia parodontale, è una tecnica
“conservativa” che proviene dalle ricerche effettuate a Goteborg, e mira a rigenerare l’osso perduto. L’obiettivo alla base di questa tecnica è
quello di arrestare l’infezione gengivale e l’inesorabile riassorbimento osseo che ne deriva, cercando di rigenerare l’osso, nei siti dove è possibile.
Inoltre, ci occupiamo della riabilitazione con impianti. Il paziente può passare da una protesi
mobile ad una fissa, verificando personalmente
le nostre tecniche all’avanguardia, sempre legate
alla ricerca svedese, ottenendo a fine lavoro un’ottima estetica e un’ottima funzionalità.
Quando parla di funzionalità, che cosa intende?
Mi riferisco al fatto che il paziente, oltre ad ottenere la sensazione di avere una dentatura naturale, riacquisterà pienamente la funzione masticatoria ed estetica. Nel nostro studio viene praticata la riabilitazione completa dell’arcata dentale su impianti: ricostruiamo, dunque, tutta l’arcata dentale per un risultato che sia esteticamente e funzionalmente valido. Questo risultato
viene garantito oltre che dalla nostra esperienza,
dagli impianti di qualità superiore utilizzati nel
nostro studio che sono prodotti dall’azienda
Astratech.
Invece, per l’estetica dei nostri denti, che cosa consiglia?
Il nostro studio punta molto sulla riabilitazione
estetica della bocca. Da noi vengono utilizzate
tecniche conservative di sbiancamento all’avanguardia e tecniche di allineamento dei denti con
l’uso di mascherine invisibili (Invisilign), senza
l’utilizzo dell’ortodonzia classica. È inoltre possibile restituire l’estetica al sorriso con l’ausilio di
faccette in ceramica e corone “metal-free”.
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Queste tecniche sbiancanti sono aggressive
per il dente?
Quelle conservative di cui ho appena parlato, assolutamente no.
Dott. Letta, in conclusione, che cosa consiglia
per la cura dei nostri denti?
Prima di tutto sono raccomandabili controlli periodici semestrali, e trimestrali per chi si è sottoposto, precedentemente, ad una terapia implanto-
PRIMA
malattia parodontale
terapia impiantologica
protesica. È necessario un costante mantenimento
domiciliare per avere sempre un’ottima igiene orale. Lo spazzolino deve essere utilizzato correttamente, senza esercitare una forza eccessiva, per
evitare danni ai tessuti molli (gengiva) e alla struttura dura del dente (smalto e cemento radicolare).
Oltre allo spazzolino, consiglio l’uso costante del filo interdentale, ove possibile dello scovolino, e di
un buon collutorio. Ricordatevi, infine, di cambiare il vostro spazzolino ogni 3 mesi.
DOPO
Grafica: Romalive
Le parole che non vi ho detto
TEATRO
Enrico Brignano al teatro Sistina
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Dal 3 Febbraio all’8 Marzo andrà in scena, al teatro Sistina di Roma, il nuovo spettacolo di Enrico
Brignano intitolato Le parole che non vi ho detto.
Uno spettacolo autobiografico nel quale il bravissimo Enrico Brignano farà una sorta di “viaggio” in 40 anni di vita passati a giocare e a recitare prima per passione e poi per professione. Un
percorso durante il quale l’attore romano, affrontando temi quali l’amore e i rapporti con le donne
metterà in evidenza, in maniera ironica ma allo
stesso tempo “sapiente”, le manie, i vizi, le nevrosi, le abitudini e le paure sue e di tutta la gente comune. Due ore e mezzo di spettacolo durante le quali Brignano si esibirà alternando canzoni
bellissime a imitazioni con successo dei dialetti
di tutte le regioni d’Italia, toccando spesso argomenti seri ma in maniera ironica, col merito inoltre di non cadere mai in battute scontate. Parlando di questo nuovo interessantissimo spettacolo non si può però non parlare anche dell’ottima interpretazione offerta da Simona Samarelli.
L’attrice, proveniente dal mondo del Musical ma
già vista al fianco di Brignano nello spettacolo
Brignano con la O, contribuisce in maniera determinante all’ottima riuscita di tutto lo spettacolo. Niente satira politica, ma di costume, per il
nuovo spettacolo di Enrico Brignano.
Secondo quanto affermato dal comico romano:
«Abbiamo deciso di privilegiare gli argomenti più
teatrali perché a fare satira politica ci pensano i
politici stessi, basta leggere i nomi delle liste.
D’altra parte, chi ci crede più al milione di posti
eur torrino news
di lavoro o all’abbattimento dell’Ici? Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa». Inoltre ha aggiunto Brignano che: «L’unico scopo dei politici è
quello di far parlare di sé, nel bene o nel male. Ma
da me questo non lo avranno».
La sfida vera, per Brignano, è invece quella di
portare in scena uno spettacolo tutto nuovo a
soli pochi giorni dal debutto del precedente Brignano con la O, che è stato in scena fino al 24
febbraio al Palalottomatica. Una sfida raccolta
per venire incontro alle esigenze del Teatro Sistina, che ha dovuto sostituire lo spettacolo in abbonamento di Johnny Dorelli. Il nome di Enrico
Brignano resta così presente sulla scena comica
romana, pronto a fare concorrenza agli altri due
mostri sacri del genere che, in questi giorni, continuano a richiamare un pubblico numeroso: Gigi
Proietti ed Enrico Montesano.
«È il segno – ha commentato Brignano – di quanto la gente, proprio in questo periodo che segna
l’inverno del nostro scontento, abbia una spasmodica necessità di ridere». In Le parole che non
vi ho detto, il comico colloquierà con il pubblico
sulla sua infanzia, la scuola, la famiglia, i primi
passi nel mondo dello spettacolo, «Il successo e
le conseguenze che può avere quando ci si prende troppo sul serio», ha spiegato.
Le parole che non vi ho detto è dunque uno spettacolo di ottimo livello che vi consigliamo vivamente di andare a vedere per passare una serata
all’insegna dell’allegria.
] a cura di Marco Marini [
Testo di: Enrico Brignano- Mario Scaletta
Regia: Enrico Brignano;
Cast: Enrico Brignano, Simona Samarelli
Dal 3 Febbraio all’8 Marzo 2009 al teatro Sistina
Booklet
tre album per approfondire…
] di Fabio Zaccaria [
The Cure - 4:13 Dream
Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare
a Robert Smith la frase «Questo sarà l’ultimo
album dei Cure». È più o meno dal 1987 o giù di
lì che il Nostro ripete questa ormai ossessiva
nenia, se per insicurezza congenita o furbo calcolo commerciale ai più non è dato sapere. Fatto
sta che la musica dei Cure assomiglia oggi a – e
chi lo dice è sato e in un certo senso è ancora
uno dei loro massimi estimatori – una barzelletta ascoltata così tante volte da aver perso il suo
potere esilarante. In un certo senso i Cure vivacchiano ormai da anni adagiati sul sound dell’album Wish, risalente ormai al lontano 1992. A poco sono serviti i cambi di formazione intercorsi
in questo lasso di tempo; buona musica con un
grande difetto: quello, in fondo, di aver perso
l’anima Rock. Intendiamo aver perso quel mordente, quella potenza in grado di fare la differenza tra un’onesta canzone Pop e un brano che
scalda il cuore, commuove, fa battere il piede o
ballare da soli in una stanza. Perché 4:13? Si
vocifera che il titolo abbia “vaghi” riferimanti al
fatto di contenere tradici brani (anticipati da
quattro singoli rilasciati sempre nel giorno 13)
eseguiti da un organico a quattro elementi. Proprio riguardo all’organico è doveroso segnalare il
rientro di un elemento storico della band: quel
Porl Thompson eccezionale polistrumentista fuggito a gambe levate dai Cure per cimentarsi, tra
gli altri, con la reunion Plant-Page, e in seguito
rientrato nei ranghi probabilmente per volere di
Smith, intenzionato a rinverdire i fasti di un
sound stantio. Mestiere, e anche di buona qualità, ma poco più. Chitarre avvolgenti e a tratti
ipnotiche marchiate a fuoco dagli effetti (sempre
quel misto Chorus-flanger-delay-pelo di overdrive) e dalla voce del leader. Irritanti gli episodi
“allegri” che fanno davvero rimpiangere la celebre Friday I’m In Love, che almeno aveva il pregio d’un’ironia di fondo oggi latitante. Beninteso, non che al signor Smith sia proibito sentirsi
allegro ed esternare gioie e semplicità, ma è l’attitudine con cui lo fa oggi che non ci sembra più
all’altezza dei tempi migliori. Alla fine, speriamo
si tratti solo di un capitolo minore di una saga
che può anche meritare un prosieguo. Animo!
Marianne Faithfull - Easy Come Easy Go
Diciotto composizioni di altri autori incise in
un freddo dicembre newyorchese, e dedicate a
tutti gli amanti della musica. Questa la perla che
allo scadere dello scorso anno ci ha regalato la
moderna matrona del Rock Marianne Faithfull.
Rughe in vista, quasi ostentando le cicatrici di
una vita ruvida che ha solcato il suo volto, e reso la sua voce un patrimonio di tutti noi. Lunga e di prestigio la lista degli ospiti illustri (Cat
Power, Keith Richards, Rufus Wainwright e Nick
Cave, solo per citarne alcuni) ad accompagnare
l’interprete in quello che, a ragion veduta, può
essere considerato un “punto della situazione”
sul Rock moderno da parte di chi la storia di
questa musica l’ha vissuta dal di dentro. Il timbro vocale della Faithfull veste i brani interpretati come uno splendido abito da sera, e si spazia da Bessie Smith ai Decemberists, ai Traffic e
ai Black Rebel Motorcycle Club, arrivando fino a
Morrissey. Il tutto reso omogeneo dalla personalità della grande Marianne che riesce nell’intento di “tenere insieme” la baracca grazie alla sua
classe sconfinata. Un disco lontano dalle mode
(anche se va detto che l’album-cover ha annoverato tra le sue file numerosi illustri estimatori negli ultimi tempi), un piccolo saggio di mu-
sica contemporanea. Ancora una volta la Faithfull si affida alla produzione di Hal Willner, come già accaduto per gli ultimi episodi della sua
discografia. Non è mai stata una cantante intonata e inappuntabile, Marianne: piuttosto una
«meravigliosa creatrice di atmosfere», come
ebbe a dire il suo primo produttore Mike Leander, con un timbro cavernoso e lacerato che la
racconta meglio di una autobiografia e il merito di concepire la musica come uno sterminato
territorio senza frontiere, vivendola con un’anima che l’ha portata, da groupie dei Rolling Stones, ad essere oggi una delle più importanti
interpreti della canzone moderna. Come se non
bastasse, la Faithfull ha recentemente messo in
mostra straordinarie doti di attrice nell’accalamatissimo Irina Palm, di Sam Garbarski, dove ha
nterpretato il ruolo di protagonista. Easy Come
Easy Go è un regalo, che forse l’interprete ha voluto fare prima di tutto a se stessa.
no da coro, danno spazio e profondità. Rivestono il pianoforte come un maglione». C’era modo
migliore delle parole del Vinicio nazionale per
introdurre il suo lavoro, Da solo? No, per il semplice fatto che, ad “orecchio” attento, l’artista
si smaschera come grande citazionista, capace
però di amalgamare un materiale proveniente
dagli ultimi tre secoli di musica e trarne qualcosa che mantiene un marchio di fabbrica inconfondibile. Il percorso tracciato dagli ultimi
suoi lavori (da Canzoni a manovella in poi, per
intenderci) si era sempre configurato come una
continua evoluzione stilistica, un suono che
nella sua identità ha costantemente cercato
nuove vie d’accesso all’emozione e al sentimento. In questo caso assistiamo ad una battuta
d’arresto: Capossela sceglie di privilegiare una
dimensione più intima, riflessiva, crepuscolare;
colocando la sua musica su un piano più “cantautoriale”. Possiamo dire che se in passato la
musica aveva un ruolo preponderante nella pittura delle splendide immagini di cui Vinicio sa
essere autore, oggi la dimensione immaginifica
ha nei testi e nelle parole il suo veicolo privilegiato. Non manca un pizzico di autoreferenzialità, affiorando qua e là una sensazione di deja
vù che non ha mancato di far storcere il naso a
parte del pubblico e della critica. In fondo era
lecito aspettarsi una battuta d’arresto in un
crescendo così incredibilmente notevole quale è
stata la sua produzione discografica di questi
ultimi anni. Le atmosfere predilette sono in
parte sempre le stesse, la malinconia del Natale, la Guerra, e tutto quel complesso di amarezze e dolcezze struggenti a cavallo tra la fine
dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, nel solco della tradizione di un altro grande “vecchio”
della canzone italiana: quel Paolo Conte che
assieme a Tom Waits ha sempre rappresentato
l’astro di riferimento di Capossela.
Vinicio Capossela - Da Solo
«Il nuovo album è un disco per piano e strumenti inconsistenti, ossia quegli elementi che
possono stare intorno al pianoforte e dargli
un’aura, del pulviscolo sonoro. Voce e pianoforte sono centrali in questo disco che è soprattutto di ballate. Gli strumenti inconsistenti fan-
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Grafica: Romalive
due
saloni a Roma,
uno staff di validi collaboratori, e un marchio
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IL DIRITTO
da Platone ed Aristotele ai
tempi moderni…
] di Rosalba Di Giulio [
(magistrato)
Il termine greco “νόμος” deriva dal verbo
“νέμω” che vuol dire distribuire, attribuire a ciascuno il suo.
Il diritto nasce, dunque, storicamente come promanazione della giustizia e nel pensiero classico di Aristotele “il trasgressore della legge è ingiusto”, mentre “tutte le cose legali sono in
qualche modo giuste”, così come – già per Platone – legalità e giustizia si identificano, in quanto la legge rispecchia l’ordine naturale delle cose.
Le radici linguistiche europee “droit”, “derecho”,
“recht” e “right” traggono comune origine dal latino “directum” che vuol dire retto, corretto e
quindi giusto o morale.
Il diritto, quindi, affonda le sue radici, inizialmente, nella giustizia e nella morale: la regola
giuridica intanto è percepita come generalmente
vincolante ed obbligatoria in quanto si conformi
a quella etica, poiché la giustizia è ritenuta un
valore universalmente riconosciuto (si ricordi il
principio classico del diritto, consistente secon-
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eur torrino news
quid ius?
do i Romani nel “suum cuique tribuere et neminem laedere” ossia nel dare a ciascuno il suo e
non offendere nessuno).
Altra notazione è fondamentale: ogni relazione
giuridica è prima di tutto relazione sociale
umana.
Mentre, infatti, il termine “legge” può essere riferito anche alle leggi scientifiche naturali attinenti ai fenomeni della realtà fisica, il termine
“diritto” è necessariamente correlato ad un fenomeno tipicamente umano, che postula una relazione sociale ed è finalizzato a disciplinarla.
Ma in cosa si differenzia il diritto da altri fenomeni sociali quali l’amicizia, la politica, l’economia, ecc…? “Quid ius?” come si chiedeva Kant
all’inizio della “Dottrina del diritto” nella sua
“Metafisica dei costumi”. Cioè che cosa è il diritto e perché esiste?
Il diritto è il precipitato di un “atto di comune
volontà” risultante dalla mediazione dei rapporti
di forza che dà origine alla formazione di uno
“Stato”. Il termine latino “Jus”, infatti, deriva
dal verbo “jungere” che vuol dire “unire”.
La radice di ogni regola giuridica è ravvisabile
nella “autolimitazione” delle libertà dei singoli
nella relazione di reciproco riconoscimento con
gli altri.
La norma giuridica, intesa come prescrizione la
cui osservanza è generalmente munita di una
sanzione, è finalizzata alla tutela di quei valori
riconosciuti come meritevoli di tutela dalla società degli individui che compongono lo Stato: il
diritto “è l’espressione normativa dello spirito di
un popolo” (come dirà nella prima metà del 1800
la scuola storica del Savigny).
L’ordinamento giuridico diviene, pertanto, lo
specchio dei valori e dei fini che un certo Stato si pone in un determinato luogo ed in una particolare fase storica e si evolve di pari passo al
mutare di essi, venendosi progressivamente a
sganciare dalla giustizia e dalla morale in quanto
l’emanazione della legge trova fondamento solo
nell’autorità dello Stato che l’ha emanata.
Nell’evoluzione storica, tuttavia, anche il concetto di “giustizia” si evolve, divenendo consistente nel “trattare in modo uguale gli uguali ed
in modo adeguatamente disuguale i disuguali”,
secondo un postulato che – teorizzato già agli
inizi del 1900 dal giurista polacco Chaïm Perelman – poi è stato ripreso anche dalla nostra Costituzione, la quale, nell’art. 3 pone un principio
di uguaglianza inteso come “proporzionalità” e
“ragionevolezza”.
In tempi moderni, purtroppo, la primigenia cor-
relazione tra legge e giustizia viene ancora di
più, – di fatto – a perdersi: è sotto gli occhi di
tutti l’emanazione, anche nel vigente ordinamento italiano, di leggi ad personam, le quali,
in quanto introducenti particolarismi e sperequazioni ingiustificate, sono state sovente dichiarate incostituzionali per contrarietà ai valori della
Costituzione.
Anche nella realtà dei rapporti contrattuali civili
si è venuto sempre più spesso registrando, in
barba al generale principio della parità tra i contraenti, uno squilibrio giuridico che riflette la
diversa dinamica dei rapporti di forza esistenti
nella realtà economica: basti ricordare i contratti di fornitura di gas, di energia elettrica, di
telefonia ecc…, che siamo chiamati a firmare
tutti i giorni e che sono infarciti di clausole vessatorie, poste ad uso e consumo dell’impresa erogatrice del servizio e che il cliente non può non
sottoscrivere, in quanto “parte economicamente
debole”.
La radice di ogni
regola giuridica è
ravvisabile nella
“autolimitazione”
delle libertà
dei
singoli nella
relazione di
reciproco
riconoscimento
con gli altri.
Per non parlare poi dei settori in cui diritto e
morale entrano oggi addirittura in rotta di collisione: fecondazione assistita ed eutanasia, per
citare solo quelli più evidenti che fanno parlare
tutti giorni i mass media televisivi e giornalistici.
I valori, anche etici oltre che laici, che il nostro
ordinamento riconosce come meritevoli di suprema tutela ed intangibili restano, quindi, soltanto
quelli oggi consacrati a livello costituzionale.
La Costituzione, necessitando di una procedura di
revisione “rafforzata” per essere modificata, presidia tali valori ponendosi come un baluardo insuperabile anche per il legislatore ordinario, che
non può lederli senza rischiare di incappare nella
censure della Corte Costituzionale.
Grafica: Romalive
Aspettando il
Natale con
Missione Possibile!
] a cura della Redazione [
e insegnanti della scuola Primaria Matteo
Ricci hanno aderito al progetto “Telethon
Young – Missione Possibile”, promosso dal
Comitato Telethon fondazione ONLUS, in collaborazione con Giunti Progetti Educativi. Tale fondazione vuole, infatti, instaurare un dialogo diretto con i più giovani per avvicinarli all’impegno
sociale e alla ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Per contribuire al finanziamento del progetto di ricerca Telethon, le insegnanti della
scuola Primaria hanno organizzato una mostra
mercato. Il progetto ha come finalità quella di
sensibilizzare i ragazzi verso valori molto importanti, quali la solidarietà e il volontariato che insieme offrono un contributo alla crescita culturale e sociale dell’individuo. Quindi tutto il lavoro è
stato focalizzato su obiettivi a breve termine e
lungo termine. L’obiettivo a lungo termine, per il
quale le insegnanti continueranno a lavorare anche durante il corso dell’anno scolastico, mira a
far riflettere gli alunni sulle caratteristiche sociali della solidarietà intesa anche come forma
di volontariato. Ogni essere umano e, in modo
particolare i ragazzi, deve avere la possibilità di
sviluppare un pensiero “morbido”, una coscienza
che gli apra orizzonti altruisti. Attraverso la solidarietà e il volontariato, la persona, acquisisce la
capacità di sentirsi parte di un tutto e quindi
partecipa in modo attivo rispondendo anche individualmente di progressi e necessità che riguardano la collettività.
Per quanto riguarda gli obiettivi a breve termine
sono state organizzate attività di tipo teorico-didattico, per alcune classi collegate al proprio
programma curricolare (la conoscenza delle malattie genetiche), e di tipo pratico, finalizzate
alla produzione di manufatti, esposti, successivamente, alla mostra mercato.
Ogni classe ha realizzato, con la guida delle insegnanti, oggetti di vario genere, utilizzando diverse tecniche manipolatorie-creative: dal cartonato alle decorazioni natalizie, dalle tecniche
di stencil al decoupage. Al termine della produzione dei lavori, è stata allestita l’esposizione
nell’Aula Magna della scuola.
Nei giorni 17 e 18 dicembre 2008 la mostra mercato è stata visitata dai genitori che con l’occasione hanno ritirato i manufatti dietro offerta.
Tutti i piccoli contributi hanno permesso di raccogliere la somma totale di € 2090,00.
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eur torrino news
Il sorriso: elemento fondamentale nell’estetica del viso
La parola estetica deriva dal greco Aistètikos: sensibile, capace di sentire.
Oggi, andando a cercare sul vocabolario, troviamo che estetica è: l’insieme dei
fattori accettati dal gusto e dal sentimento del bello. Volendo unire queste due
definizioni, potremmo dire che, in base alla nostra cultura, ai modelli che quotidianamente ci vengono proposti siamo capaci di avere una notevole sensibilità
che ci porta a giudicare ciò che ci circonda e classificarlo immediatamente come
qualcosa di più o meno bello. E ogni volta riconosciamo qualcosa di bello, un sentimento particolare si muove in noi e ci dà un’emozione. Per cui, siamo disposti
in maniera sicuramente positiva verso quella cosa che stiamo osservando. Gli
anglosassoni direbbero che si instaura un “feeling”.
Da molto tempo ormai viviamo nella società dell’immagine. La ricerca del bello
nelle cose e nel corpo è ormai un dato di fatto, di più, è una necessità vitale. La
bellezza del nostro corpo ci rassicura e ci rende più disponibili con i nostri simili. Molti di noi investono una grande quantità di tempo, impegno e denaro per
migliorare la propria salute e l’aspetto estetico generale, ma troppo spesso i nostri
denti e le nostre gengive sono tristemente trascurati.
In realtà, quando ci presentiamo per la prima volta ad un’altra persona, il sorriso
rappresenta uno dei più importanti caratteri somatici posseduti, soprattutto se
questo rispetta dei canoni estetici ormai universalmente accettati per ciò che
riguarda le proporzioni, la posizione ed il colore dei denti.
È il nostro primo “biglietto da visita”.
A questo proposito, in uno studio pubblicato nel 2008 dalla American Accademy
of Cosmethics Dentistry, (AACD) è emerso che il 92% dei soggetti intervistati utilizza il proprio sorriso quale indice dello status sociale. E quasi tre americani su
quattro ritiene che avere dei denti perfetti sia la chiave per avere più successo in
ambito lavorativo e sentimentale.
Un quadro rispecchiato anche in Italia dove, da un sondaggio dell’Osservatorio Listerine® della casa farmaceutica Pfizer fatto nel 2007, emerge che il 70% degli intervistati ritiene il sorriso il principale passaporto verso nuovi amori e nuove amicizie.
Purtroppo, per molte persone il proprio sorriso è fonte di inibizione, una condizione per cui non si ha una buona impressione di sé, al punto che spesso si preferisce
quasi evitare di sorridere per la paura di come gli altri ci possano percepire.
Se a questo si aggiungono poi cure odontoiatriche inappropriate, il risultato porta
a pazienti con problemi complessi che coinvolgono i denti, le gengive e l’occlusione (allineamento dentale).
Ovvero, il sorriso in maniera lenta e costante, “matura” in senso sgradevole.
Sono esattamente queste le motivazioni per cui è in continua crescita l’esigenza
di trattamenti estetici. Oltreoceano il fenomeno ha fatto registrare l’anno scorso
una spesa di quasi un milione e mezzo di dollari. Secondo l’AACD, questa tendenza è in continua ascesa: solamente negli ultimi dodici mesi le prestazioni dentistiche destinate a migliorare il sorriso sono aumentate di oltre il 12%.
Ma in che modo si può intervenire per apportare delle modifiche al sorriso?
La risposta è: sbiancamento e corone e/o faccette integrali in ceramica.
Nel primo caso, con un trattamento domiciliare di 10/15 giorni è possibile contrastare tutti quei fattori, come fumo di sigaretta, caffè, the, ecc…, che nel
tempo macchiano i denti. Ma, col passare del tempo, questo tipo di trattamento
cosmetico, tende a perdere il suo effetto, con conseguente necessità di ripeterlo
per mantenere il risultato ottenuto in precedenza. Ed inoltre i denti mantengono
inalterate le loro caratteristiche di forma e posizione.
Quindi possiamo dire che non ci troviamo di fronte ad una soluzione permanente.
Per questo, chi cerca un “sorriso da star” può ricorrere alle faccette e/o corone
integrali in ceramica. Ed è, come sempre, negli Stati Uniti che questa pratica si è
presentata per la prima volta. Già nei film in bianco e nero, alcuni attori erano
soliti porre sopra i propri denti naturali dei manufatti in resina che, indossati
durante le riprese, rendevano i loro sorrisi sicuramente da vere star. Da allora ad
oggi tale pratica si è andata sempre più perfezionando, tanto che sono in continuo aumento le richieste per ottenere un sorriso da “VIP”. Proprio perché è l’unico mezzo sicuro e definitivo per dare il colore e la forma che si vuole ai denti
ricreandone la translucenza naturale, e rendendo praticamente impossibile distinguerle dai denti naturali.
Così, anche se la vostra bocca è un completo caos, la nostra esperienza e professionalità possono creare il sorriso dei vostri sogni.
Il nostro studio è in grado di offrire un ulteriore servizio per
ciò che riguarda le modalità di pagamento. Per info puoi contattarci o visualizzare direttamente la pagina convenzioni sul
nostro sito.
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Open Space
La rubrica del
] di Fabio Zaccaria [
software libero
Giochi e applicativi Windows su Linux?
è la risposta!
È universalmente risaputo che una delle motivazioni per cui il mondo Linux continua ad essere
utilizzato da pochi (fortunatamente in rapida cresita) utenti è la classica questione: “…bello, ma
potrò continuare a giocare coi miei videogames
preferiti?”. Domanda più che legittima, sia ben
chiaro, ed è un dato di fatto che, seppure l’insieme
di giochi dedicati al sistema operativo Open Source è in crescita, i titoli più gettonati continuano
ad essere esclusivo appannaggio del sistema operativo Microsoft. Da tempo è attiva sulla rete una
comunità denominata Playlinux, visitabile al sito
www.playlinux.net, interamente in italiano e dedicata ai videogiocatori del pinguino. Uno degli
scopi di questa comunità è quello di supportare,
tramite un apposito forum, quegli utenti che vogliano avventurarsi nel non facile, ma nemmeno
impossibile, compito di utilizzare giochi o applicativi Windows (quelli con estenzione .exe per intenderci) in ambiente Linux. Ed è qui che entra in
gioco il nostro PlayOnLinux. Si tratta di un software, nato da una piccola comunità di giocatori
francesi che volevano far girare alcuni giochi su Linux con pochi click, scritto con un misto di codice
Phyton e Bash e nato per permettere una più facile installazione e uso dei giochi non nativi tramite
Wine, un software “progenitore” che non si caratterizzava per una eccellente facilità d’uso risultando quindi inaccessibile ai più. Il programma si
presenta con una interfaccia grafica piuttosto
semplice, tramite la quale sarà possibile installare
ed utilizzare un gioco senza perdere ore ed ore a
navigare tra miliardi di opzioni disponibili. Per alcuni giochi è stato creato uno script su misura che
permette un’installazione liscia come l’olio e soprattutto funzionante al 100%. Chiaramente a
patto di usare una certa versione di Wine (le varie
versioni potrete installarle e disinstallarle comodamente tramite l’interfaccia grafica di PlayOnLinux). Ovviamente per alcuni software il processo
d’installazione è, in un certo senso, garantito,
mi scritti in DOS, in cui vengono aggiornati gli
script scaricandoli direttamente da Internet, mentre per i programmi non direttamente supportati
viene usato uno speciale script LiveInstall che fornisce assistenza nelle fasi di installazione.
Momentaneamente il supporto è limitato alle sole
lingue inglese, francese e tedesco, al più presto
verrà probabilmente tradotto anche nelle altre lingue per facilitare la sua diffusione.
È doveroso segnalare anche alcune problematiche
che affliggono questo software in fondo ancora
così giovane: prima fra tutte un saltuario calo delle prestazioni grafiche durante l’esperienza di gioco. Ci riferiamo in particolar modo ai giochi che
fanno massiccio uso della grafica 3D che di tanto
in tanto registrano un abbassamento del dettaglio grafico e una riduzione dei fps (Frame Per Second). Ma tant’è, il dado è ormai tratto, e anche il
grande mondo dei videogiocatori ha sempre più
motivi per passare a Linux.
mentre per altri si dovrà penare un po’ di più, in
attesa eventualmente di un apposito script specifico. Le principali caratteristiche di POL risultano
quindi essere le seguenti:
• PlayOnLinux è un software gratuito, il cui codice
sorgente è liberamente disponibile.
• PlayOnLinux è basato su Wine, utilizza quindi
tutte le sue caratteristiche, ma senza i complessi
meccanismi di gestione del programma. Il che darà al contempo la possibilità di avvantaggiarsi anche delle funzioni più complesse.
• Non è necessario avere una licenza Microsoft
Windows per utilizzare PlayOnLinux.
• È consigliato avere un’accelerazione hardware tridimensionale e una connessione ad internet attiva.
• Per prevenire problemi di instabilità con alcuni
giochi è fortemente consigliato disabilitare effetti grafici del vostro desktop (Compiz, Kwin, “Cube
desktop”, et similia).
PlayOnLinux può anche essere utile per i program-
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Ballerina Insegnante di Danza del Ventre
Tecnico Federale e Giudice di gara FIDS
Formatrice MIDAS per le Danze Orientali
Insegna lo stile classico e lo stile popolare egiziano.
Uso del velo, del bastone, del candelabro, della
spada. Si specializza nell’insegnamento della danza
del ventre a terra e con il velo. La sua caratteristica
durante i corsi è la particolare attenzione alla postura
e alle esigenze di ogni singola allieva/o rendendo,
in realtà, anche una lezione di gruppo una sorta di
lezione individuale nella quale regnano sovrane
l’umiltà, la passione ed il sorriso!
Percussioni e ritmica: laboratorio musicale e d’improvvisazione con percussionista dal vivo. Impariamo
a suonare la tabla ed i sagat, a riconoscere i ritmi e
a scoprire tutti i trucchi che legano il percussionista
alla ballerina per ogni tipo di esibizione dal vivo.
Il suo Messaggio:
“Una lirica d’amore… Un canto di
passione… Un tumulto di sentimenti
che le parole non possono
descrivere… Lasciati trasportare
nell’incantesimo dell’Oriente e dei
suoi ritmi… Lasciati cullare
dall’effetto meravigliosamente
rilassante… Rallegra il tuo spirito e
impara a vivere e ad apprezzare la
tua persona!”
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La finestra sul cortile
Uno scorcio critico su arte, letteratura, cinema, società, media... assolutamente parziale
] di Roberta De Vito [
Anno Nuovo Vita Nuova/1
Cosa conservare?
Avevamo concluso l’anno con un augurio “mondiale”. E apriamo l’anno nuovo con tante speranze e
desideri che, sulla scia della cometa, si affacciano
sul nostro futuro. A questo punto il bilancio dell’anno bisesto anno funesto è fatto. Il 2008 ha
mietuto vittime in ogni dove, ma è finito e tutti
noi fiduciosamente ci interroghiamo su ciò che verrà. Mai su ciò che è. Comunque a questo punto sappiamo esattamente cosa fare: perché noi abbiamo
letto l’oroscopo! Nella miriade di riviste specializzate e non che abbiamo trovato in edicola, in nome
della amata faziosità ne abbiamo scelta una sola
(allegata a un quotidiano) che offre ai nostri occhi
delle previsioni un po’ demenziali e alla fine ci dà
anche il voto, non quello dell’astrologa (fissata con
le terze decadi), bensì quello delle Stelle! E lo
esprimono in centesimi. Naturalmente, quanto segue vale solo per le femmine. Solo! Chiaro!?
Ariete: segno di fuoco che simboleggia “le forze
della natura” (o mamma!), di queste femmine sappiamo che avranno un anno assai fortunato, che
quando amano, lo fanno sul serio, che nel lavoro si
dovranno impegnare assai, probabilmente perché
passano le notti ad amare davvero. Voto: 90
Toro: donne affabili che, pare, desiderano provare
forti emozioni grazie a qualche transito stellare. Tutto sommato un anno buono, anche se, per raggiungere gli obiettivi sarà necessario lavorare… maddai? Ma la cosa migliore di questo oroscopo è: “non
chiedete la luna, soltanto le stelle giuste”. Voto: 60
Gemelli: grandi chiacchierone le gemelli, in ciò aiutate anche da Giove che passa da quei pizzi e condiziona tutta la loro esistenza per tutto l’anno.
Boh? In ogni caso, dovranno pescare le carte giuste
dal mazzo… che deve essere pulito. Cioè? Voto: 80
Cancro: segno immerso nella vaghezza. Pare si
tratti di donne emotive e sensibili che nel 2009 dimenticheranno i “brutti pensieri” e avanzeranno
nella carriera. Vivranno avventure inattese e cambieranno varie cose della loro vita, in ogni caso
hanno scelto per amica la stella più fortunata…
vago, appunto. Voto: 80
Leone: donne caratterizzate dall’autoaffermazione, tuttavia occhio! ‘che tocca programmare. Saranno attanagliate da dubbi e sospetti “che mai
avrebbero immaginato di poter avere”. Dovranno
alzare la guardia, Giove è minaccioso e avere contro il Capo degli Dèi non è certo una botta di fortuna. La chiosa è drammatica: createvi la fortuna con
le vostre mani! Voto: 60
Vergine: vabbè, siete precise… si sa (?). La pre-visione si apre con un’affermazione inquietante: “nel
2009 la terza decade vedrà una precisa svolta nella
sua vita”. L’astrologa ne è sicurissima. Quale? Non
si sa, non lo dice. Comunque, “anno buono anche
se non magnifico”. Voto: 70
Bilancia: seduttive. Poi arrivano
un paio di affermazioni incomprensibili: “Giove
da subito si prodiga per offrirvi una
partenza di ragionato
ottimiMosaico della Sinagoga Beit Alpha: il carro e i
smo”… “Giove…
segni zodiacali che rappresentano il tempo.
24
eur torrino news
un amico potentissimo?”. Per chi vi scrive questo è
un oroscopo imperscrutabile. Tuttavia, siate contente perché il vostro Voto è: 90.
Scorpione: aggressive individualiste, vabbè. Per
carità non avviatevi verso “progetti ideali ma poco
pratici”. Eppure mi pareva che il “mondo delle idee”
(che tra le altre cose si trova nell’Iperuranio oltre la
volta celeste) fosse il luogo dei concetti eterni e
incorruttibili che rappresentano l'immagine perfetta delle cose terrene… cosa ci può essere di più
concreto? Voto: 60. Statevene a casa.
Sagittario: vivaci, esuberanti, e fiduciose. Farlocche! Di nuovo la terza decade spadroneggia e si
troverà in equilibrio tra “dovere e potere”… Per il
resto tutto bene ragazze, andremo alla grande quest’anno! Giove è dalla nostra. La Fortuna è tra le
nostre braccia. Poi arriva lo sgomento, perché dopo
tre terrificanti puntini di sospensione dice: “sarà
così? Sì, più o meno”. Voto: 80. Appartenendo a
questo segno, mi convinco che l’astrologa ha dei
problemi, quantomeno di linguaggio.
Capricorno: autodominio… esiste davvero questa
parola? Date retta a Saturno, il Signore del Tempo
(molto interessante). Anche qui la terza decade
spadroneggia e scopriamo che è assistita da molti
“big” del firmamento, tipo Urano e Saturno. Care
amiche andrà tutto bene, però! attenzione ai suggerimenti. Di chi? Boh… Voto: 90
Acquario: l’ultimo segno dello Zodiaco. Questo è il
mio preferito. In questa previsione l’astrologa si
profonde in una esilarante serie di metafore acquatiche del tipo: “non sapete che pesci pigliare”,
“nuotate in acque agitatissime”, poi compare la
terza decade che c’ha qualche affare con i “big” di
cui sopra, e poi… l’affermazione più bella: “non simulate gli occhi di triglia”. Voto: 80
Leggere l’oroscopo è come guardare le previsioni
del tempo. Non so a voi, ma quando leggo frasi del
tipo “Venere in Bilancia si trova nel suo domicilio”, oppure “I transiti dissonanti di Plutone con
Venere segnano spesso un periodo confuso per l'amore”, mi fanno pensare a frasi come “vènti orientali anche moderati sull'alto Adriatico con mare
mosso”, oppure “ancora prevalenza di nuvole ma
con fenomeni in attenuazione”. Ritengo che siano
affermazioni quantomeno oscure, se non fasulle. E
infatti, si parla di “pre-visioni” che riguardano il
tempo: tanto quello individuale, quanto quello comune, meteorologico appunto. Se, come tutti sappiamo, è impossibile prevedere il futuro, se non
attraverso previsioni legate alla realtà, del tipo:
questa sera mangerò una pizza, perché dovremmo
credere in qualcuno che ci dice prima quello che farà Giove, o come si sposterà il vento Ostro del sud?
Ma soprattutto, chissenefrega! Eppure a qualcuno
interessa, e se una minima cosa interessa anche a
una sola persona su 7 miliardi, beh, quella cosa interessa anche a me! Quindi la questione è “il tempo”, un oggetto con talmente tanti significati, da
essere vuoto, irreale, inesistente. Intanto a questo
oggetto sono legati tantissimi oggetti fisici della
vita quotidiana, come ad esempio l’orologio, il telefono, il forno, la TV, ecc…, ecc… prendiamo l’orologio, lo guardiamo per definire lo spazio, e non
il tempo, che non esiste. Lo consultiamo per sapere dove siamo, un po’ come una bussola, e non per
sapere quando siamo. Perché non siamo mai.
Il fatto è che possiamo fare progetti per il futuro,
es sere certi del
passato, ma mai
del presente, perché già mentre
pensiamo a “il
presente”, questo
è divenuto “il
passato”, e se
proviamo ad anticipare “il presenL’uomo zodiaco del medico Johannes de
te” è ancora “il
Ketham, 1431.
futuro”. Eppure
siamo certi di essere nel presente, ma non è vero.
Bel dilemma. Quindi la soluzione quale è? Fermare
dei punti fissi, delle stelle quotidiane che ci diano
le coordinate del nostro esistere. Ma quale è lo
strumento per fissarle, visto che non esiste una parete su cui appiccicarle? La memoria. Ciò che ricordiamo ci dà la dimensione di quello che saremo e
che ricorderemo.
Ma la memoria cosa è? Gli studiosi concordano nel
dividerla in due categorie: memoria esplicita e non
esplicita. Tale distinzione riguarda più il modo che
il contenuto del ricordo stesso. La memoria esplicita procede dando inizio a una registrazione cosciente, cioè a un pensiero. Leggiamo un libro, vi
ragioniamo e lo ricordiamo. La memoria implicita
avviene in modo automatico, più o meno inconscio. Diversi sono i tipi di memoria implicita. La
memoria immediata, che comporta associazioni rapide con quanto è ricordato, ad esempio nelle improvvisazioni e la memoria a breve termine: cosa
abbiamo mangiato ieri? Dove eravamo lo scorso fine settimana? C’è poi la memoria associativa, quel
tipo di memoria cui non è nemmeno necessario
pensare, si tratta per lo più di una memoria condizionata. Viene messa in atto quando si è così abituati a fare qualcosa che l’azione avviene spontaneamente senza riflettere. Poi ci sono altri tipi di
memoria, tutti a lungo termine, legati alle conoscenze e alle capacità, andare in bicicletta o l’apprendimento dell’alfabeto, ecc…
Ultimo tipo, e qui casca l’asino, è la memoria episodica. Si tratta della storia della propria vita che
viene registrata sotto forma di episodi. Gli avvenimenti che ci succedono e le persone che incontriamo, che in un certo senso fanno parte di noi, sono
in realtà solo un frammento di un quadro più ampio
di ricordi. Questo processo mnemonico si distingue
in tre fasi: percezione, immagazzinamento, recupero. Passato, presente, futuro. Fate voi!
La persistenza della Memoria. Salvator Dalì, 1931.
Grafica: Romalive
Psicologia e Grafologia:
due modi per conoscere meglio se stessi
Da questo numero collaborerà con la redazione la Dott.ssa Eleonora Clemente, psicologa, grafologa e perito grafico, che si occuperà di
rispondere ai vostri interrogativi su aspetti concernenti la psicologia individuale e/o sociale. Dopo essersi laureata con lode, ha collaborato con diverse strutture approfondendo le sue conoscenze in ambito neuropsicologico (handicap e demenze) per poi dedicarsi allo
studio dei disturbi di personalità. Svolge la libera professione a Roma come psicologa e grafologa presso un poliambulatorio.
Potete inviare le vostre lettere per sottoporre un quesito in ambito psicologico all’indirizzo e-mail [email protected] e in ambito grafologico alla redazione del giornale presso Viale Eroi di Rodi 214 – 00128 Roma.
Spesso quando si parla di psicologia, nell’immaginario collettivo si pensa a malati di mente, è così?
Spesso mi sento porre questa domanda, ma istintivamente rispondo con un altro interrogativo:
“Che cosa si intende per malato di mente?”. La
normalità e la patologia sono spesso viste nell’immaginario collettivo come due realtà opposte, tanto che una escluda l’altra, ma per chi come me ha scelto di dedicare la sua vita allo studio della psiche umana, non sono altro che due
estremi di un continuum dove tutti gli esseri
umani si collocano. Questo, se riuscisse ad essere condiviso da tutti, permetterebbe di eliminare
il “distacco” che ancora oggi si vede nei confronti di chi presenta una sofferenza psichica.
Quando una persona deve ricorrere allo psicologo?
Tutti noi, crescendo, sviluppiamo un nostro equilibrio grazie al quale affrontiamo le vicende della
vita. Può accadere, però, che un cambiamento interno od esterno a noi (rotture affettive, lutti, malattie) porti ad una perdita dell’equilibrio raggiunto, facendoci sentire la necessità di appoggiarci su qualcuno che abbia in possesso degli
strumenti che ci permettano di riconquistare la
serenità. Inoltre, lo psicologo ci può aiutare ad
affrontare eventuali nuovi eventi traumatici in
modo nuovo e più funzionale per noi. È per questo
importante saper chiedere aiuto nel momento in
cui si avverte una rottura nell’ equilibrio psichico.
La psicologia è una scienza complessa, qual è
il suo approccio?
Come molte discipline, anche la psicologia ha
sviluppato diversi approcci per la spiegazione
delle cause delle varie malattie psichiche e il tipo
di cura da applicare alle stesse. Io ho scelto di
seguire l’approccio del padre della psicoanalisi,
Sigmund Freud, il quale per primo ha ipotizzato e
provato l’esistenza nell’uomo, oltre ad una parte
di cui siamo coscienti, di un’altra inconscia che
condiziona il nostro modo di agire. È un tipo di
psicoterapia che si pone come obiettivo l’analisi
del profondo dell’essere umano, che non si ferma
ad analizzare e bloccare i sintomi, ma ricerca le
cause che li hanno generati. È quindi un approccio che permette di raggiungere un nuovo equilibrio e che rende la persona più consapevole delle proprie dinamiche interiori e del modo in cui
gestirle.
Qual è il codice deontologico dello psicologo?
Il codice deontologico degli psicologi, approvato
dal Consiglio nazionale dell’Ordine in data 15-16
dicembre 2006, raccoglie i precetti che guidano e
vincolano l’agire dei professionisti iscritti all’Albo.
L’articolo 3, ad esempio, afferma che “lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze
sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo,
del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle
persone di comprendere se stessi e gli altri e di
comportarsi in maniera consapevole, congrua ed
efficace”. Penso che in questo articolo sia riassunto in modo chiaro ed esaustivo il tipo di intervento che gli psicologi devono essere in grado
di mettere in atto per migliorare il benessere degli altri.
Nell’articolo 11 si evidenzia, poi, l’importanza del
segreto professionale a cui è dovuto lo psicologo,
il quale non deve rivelare ”notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informare circa le prestazioni professionali effettuate o programmate…”. Tutto ciò
26
eur torrino news
a tutela di chi usufruisce delle nostre prestazioni.
Penso che i 42 articoli del codice siano di fondamentale importanza per chi esercita la professione dello psicologo.
Lei è anche grafologa, in che modo la grafologia si avvicina alla psicologia?
La grafologia si inserisce, come la psicologia,
nell’ambito delle scienze umane e permette di
tracciare un ritratto della personalità attraverso
l’analisi della scrittura. Può essere utilizzata in
vari contesti, come la selezione del personale,
l’affinità di coppia, l’orientamento scolastico e
la perizia in ambito giudiziario.
In che modo i nostri lettori possono sottoporle degli interrogativi inerenti la grafologia?
I lettori potranno inviare una lettera scritta su un
foglio bianco, formato A4, di almeno quindici righe in cui esporranno il loro quesito. È molto importante che scelgano la penna e il tipo di appoggio che preferiscono. La lettera dovrà essere
firmata nel modo abituale utilizzato dallo scrivente. In questo modo sarò in grado di rispondere in modo esaustivo.
Dott.ssa Eleonora Clemente
Psicologa - Grafologa - Perito Grafico
Tel. 347 3108395
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Studio: Via Camillo Sabatini n° 102
eur torrino news
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Bau & Miao:
la Rubrica
degli Animali
Caccia alle foche: il massacro dei cuccioli bianchi
La crudele caccia alle foche prosegue, nonostante i segnali arrivati dall’Unione Europea e il
palese dissenso delle centinaia di persone che
hanno manifestato i primi di Luglio 2007 davanti alle istituzioni europee e l’ondata di proteste
sollevata nel mondo: a primavera sta per ripetersi il più grande massacro di mammiferi marini
mai visto. Le procedure che verranno adottate
per la caccia 2009 “saranno sempre le stesse”,
secondo quanto dichiarato dal nuovo ministro
della Pesca, Gail Shea, ovvero: l’uso dell’hakapik
(il cruento arpione utilizzato dai cacciatori) per
uccidere le foche; e l’età di uccisione delle stesse.
Sono oltre un milione e mezzo i cuccioli di foca
uccisi in Canada negli ultimi 4 anni, e il 95% aveva meno di tre mesi di età. È lo scempio più grande mai autorizzato nella storia, se si considera
che il 42% delle foche sono state scuoiate vive,
come è stato svelato dal rapporto finale stilato
nel 2001 da un team internazionale di veterinari,
recatosi sul posto. La caccia alle foche è il continuo perpetuarsi di abusi testimoniati ogni anno
dai giornalisti e dalle associazioni animaliste: sono oltre 660 le violazioni di legge filmate negli
ultimi cinque anni dall’IFAW, che ha documentato la pratica di bastonare i piccoli inermi con
l’hakapick, e di trascinarle sul ghiaccio con l’uncino metallico situato sull’estremità dell’arma,
di lasciarle agonizzare diversi minuti prima di ucciderle e spesso di scuoiarle vive!
La legislazione canadese permette la caccia alle
foche dopo che queste hanno compiuto il loro
12° giorno di vita, da quel momento in poi sono
considerate animali “indipendenti” e cacciabili,
quando il loro manto è ancora quasi completamente bianco e considerato estremamente pregiato sui mercati europei ad asiatici. La morte a
28
eur torrino news
cui vanno incontro questi splendidi animali, è la
più atroce e violenta che si possa immaginare: è
assurdo che in un mondo civilizzato come il nostro si possa ancora permettere una strage del
genere! E poi le ragioni alla base di questo sterminio non hanno alcun fondamento e non sono
per niente pertinenti alla tutela degli animali in
quanto:
• il reddito prodotto dal commercio derivante i
prodotti di foca è pari allo 0,0009 % del Prodotto interno lordo del Canada.
• essendo un’attività prettamente stagionale, i
cacciatori non dipendono finanziariamente da
questa: hanno infatti dichiarato nel 2006 che
meno del 5% del loro reddito deriva dalla caccia.
• dal 2002 circa il 75% dei cuccioli di foca sono
morti affogati a causa del riscaldamento climatico e del conseguente scioglimento dei
ghiacci, ancora prima dell’inizio della caccia; la
percentuale negli ultimi anni è salita vertiginosamente.
• l’alimentazione delle foche non ha impatto
sulle specie ittiche: studi scientifici hanno dimostrato che solo il 3% della dieta delle foche è
composta da specie ittiche commerciali e in particolare che il merluzzo rappresenta solamente
l’1% dell’alimentazione delle foche groenlandiche. [Morisette, L.M.O. Hammill and C. Savenkoff
2006- the trophic role of marine mammals in the
Northern Gulf of St. Lawrence. Marine Mammal Science 22(1):74-103]
• le popolazioni aborigene (Inuit) che vivono
in Canada, nell’Artico e in Groenlandia, non
partecipano alla caccia commerciale e non ne
traggono alcun profitto.
] a cura di Marta Cecchini [
Il movimento di boicotaggio dei prodotti di foca da parte dell’opinione pubblica indignata non
è sufficiente. E anche se molti paesi hanno bandito l’importazione e l’esportazione dei prodotti
derivanti da mammiferi marini (foche comprese), solo un’azione internazionale di pressione
contro quanto sta accadendo in Canada sarà in
grado di porre fine a questo massacro. La campagna internazionale contro la caccia alle
foche (coordinata in Italia dalla LAV), ha fatto importanti passi in avanti: il Belgio e Paesi
Bassi hanno già vietato l’importazione di pelli di
foca e di prodotti derivati. Croazia, Slovenia, Germania e Austria hanno chiuso i loro mercati questo tipo di importazione… e l‘Italia che aspetta?
Possibile che ancora una volta resta solo a guardare?
Grafica: Romalive
TORRINO SPORTING CENTER:
Paradiso dello sport e del relax
L PARADISO SPORTIVO DI 20.000 MQ a pochi passi
dall’Eur, centro di riferimento per tutti coloro che
desiderano dedicare del tempo prezioso alla propria
salute fisica e mentale, migliorando la qualità di vita. Un
lungo passato alle spalle di benessere e passione per lo
sport, che risale al lontano 1988 con il calcio a 5, guadagnandosi la fama del mitico Torrino Sporting Club vincitore di 2 campionati di serie A, rimasto nella storia per le 5
coppe Italia vinte e per due partecipazioni alla Coppa dei
Campioni. Da questa esperienza vincente sono iniziati i
lavori per la costruzione del Centro, gioiello al servizio
degli sportivi e di tutti i cittadini, inaugurato nel 1992,
data d'inizio di una nuova ed entusiasmante avventura
sportiva.
Non mancano grandi spazi dedicati anche all’intrattenimento, come il bar, il ristorante e le sale riunioni, dove è
possibile organizzare colazioni di lavoro, feste ed eventi
importanti. L’estensione del Centro, sede di rilevanti
manifestazioni sportive come il Roma Challenger di Tennis, offre un carnet variegato di attività al passo con i
tempi e con le esigenze di fitness dell’intera area, tra cui
yoga, pilates matwork, aero kombat, total body, step
toning e una seria preparazione pugilistica, con l’ausilio
di insegnanti qualificati ISEF.
Personal trainer all’avanguardia, attrezzature moderne ed
efficienti, un arredamento curato nel particolare per rendere il vostro soggiorno confortevole e rispondere alle esigenze diversificate dei soci. Il Centro, interamente climatizzato, è attualmente dotato di 5 palestre, di 5 campi in
terra rossa con scuola SAT per bambini e adulti seguiti da
maestri della Federazione Tennis, un campo di pallavolo e
tre di calcio a 5. Durante l’estate la piscina del Centro
sportivo diventa il centro estivo di riferimento delle famiglie della zona per i ragazzi dai 4 ai 14 anni.
Fra le molteplici attività, la prestigiosa scuola di ballo del
maestro Toni Regano con i suoi corsi standard, latini
(Rumba, Jive, Cha-cha-cha, Paso Doble), tango argentino
e balli di gruppo. Si aggiungono inoltre i corsi invernali
di Lazaro Martin Diaz, che tra passi di salsa cubana, insegna portamento e ritmica a uomini e a donne.
APERTO 7 GIORNI SU 7
dal Lunedì al Venerdì
7.30/22.30
Sabato e festivi
9.00/20.00
www.torrinosportingcenter.it
I
30
eur torrino news
Oltre alle lezioni di danza classica e moderna, si possono
praticare le arti marziali tra cui la Capoeira, l’arte marziale brasiliana, la kick boxing, e il karate.
Prima dell’iscrizione sono previste lezioni gratuite per
farvi conoscere le diverse possibilità offerte dal Torrino
Sporting Center convenzionato con Enti quali Ministeri,
Banche e Forze dell’Ordine.
VIA DESERTO DI GOBI, 44 - 00144
TEL. 06/52.95.884 - 52.95.886
FAX 06/52.01.417
Municipio XII informa
] a cura di Cristina Cese [
Iscrizione Albo Scolastico 2009/2010
Dal 7 gennaio al 6 febbraio 2009 è possibile presentare la domanda di iscrizione per l'anno scolastico 2009/10 presso la scuola dell'infanzia comunale dove la famiglia intende iscrivere il proprio bambino. Possono essere iscritti bambini residenti nel Comune di Roma che, alla data del
31/12/2009 abbiano compiuto il terzo anno di
età o che non superino, alla stessa data, il sesto
anno di età.
È consultabile il testo integrale dell’Avviso Pubblico con tutte le informazioni a riguardo. Per la
compilazione della domanda di iscrizione è importante sottolineare che, se la famiglia sceglie
una scuola ricadente nel bacino di utenza dove il
nucleo familiare risiede o dove intende trasferire
la propria residenza, saranno attribuiti i 10 pun-
ti previsti per l’appartenenza al bacino di utenza; fa eccezione a tale disposizione, a causa della limitata disponibilità dei posti nelle scuole di
seguito elencate, l'Utenza dei bacini relativi alle
scuole “Il Piccolo Mandarino”, “Magica Magnolia”, “Il Giardino dei Ciliegi”, “Il Corniolo Rosso”
e “La Mimosa Birichina”, in quanto saranno attribuiti i 10 punti di “appartenenza al bacino di
utenza” anche nel caso in cui la domanda sarà
presentata in qualsiasi altra scuola dell'infanzia
comunale del Municipio XII.
Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l'Ufficio Utenza Scuola dell'Infanzia ai seguenti numeri telefonici 06/69612610 06/69612681
Natale di solidarietà Nel Municipio XII
Si è tenuta presso l’Istituto “Massimo” all’Eur, la
manifestazione di solidarietà organizzata dalla
Presidenza del Municipio XII denominata “Il Municipio sotto l’albero” volta alla raccolta di alimentari, farmaci, giocattoli da destinare a diverse iniziative di solidarietà: dalle persone bisognose assistite a Roma, al sostegno di un orfanotrofio in una delle zone più povere dell’Africa.
All’appello volto a reperire i generi necessari
hanno risposto le scuole del territorio, i mercati
rionali, la Farmacap, i supermercati e molte
aziende private.
Erano presenti il Presidente del Municipio XII
Pasquale Calzetta, il Presidente del Consiglio Municipale Marco Cacciotti, i Consiglieri Massimo
Cimini e Cristiano Carpignoli nonché i rappresentanti delle associazioni di volontariato, “We Me”,
“Comunità di S. Egidio”, “Sacra
Domus” destinatarie degli aiuti
raccolti.
Il Presidente Calzetta ha voluto
sottolineare “il segnale forte
che questa Amministrazione
vuole imprimere nel campo del
sociale. L’amministrazione locale ha il dovere di essere presente nelle molte realtà di emarginazione del territorio, ma soprattutto essere vicina agli ultimi. Mi auguro che l’iniziativa
di oggi sia la prima edizione di
una serie che porterà un raggio
di luce ed un sorriso a chi da
tempo è stato dimenticato”.
Municipio XII: La moda di “Milledonne”
Venerdì 19 dicembre alle ore 12.30 presso la sala
“Monsignor di Liegro” di Palazzo Valentini, in Via
IV Novembre 119/a, si terrà una conferenza
stampa per la firma di un protocollo d’intesa tra
la Cooperativa Sociale ONLUS “Milledonne” e l’ANAPIA Associazione Nazionale Addestramento
Professionale Industria Agricoltura.
La Cooperativa “Milledonne” nata nel quartiere
Laurentino si occupa dell’inserimento lavorativo
delle ragazze madri attraverso la “moda” disegnando abiti, confezionandoli e presentandoli al
pubblico con sfilate.
Con la firma dell’intesa con l’ANAPIA, si vuole dar
vita nella sede in Via Carlo Emilio Gadda all’istituzione di corsi professionali di 40 ore ciascuno,
di fotografia, stilista, portamento e bon ton, rilasciando al termine un attestato riconosciuto.
Alla conferenza stampa parteciperà l’Assessore
alle Politiche Sociali del Municipio XII Gemma
Gesualdi conoscitrice della serietà e dell’impegno che ha sempre contraddistinto la Cooperati-
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eur torrino news
va “Milledonne” capace di dare un sorriso ed una
speranza per un futuro migliore a tutte quelle ra-
gazze che vivono situazioni di disagio.
Grafica: Romalive
Grafica: Romalive
] a cura di Cristina Cese [
Parlamento informa
Dichiarazione dell’On. Porta (PD) sugli Istituti di Cultura in Brasile
Con l’interrogazione a risposta immediata da me
presentata il 3 dicembre nella Commissione Affari
Esteri richiamavo l’attenzione su tre importanti
aspetti della vita degli Istituti di Cultura operanti
in Brasile. Essi riguardavano la drastica riduzione
delle risorse disponibili a causa del mutato rapporto di scambio tra l’euro e il reale aumento del costo
della vita, la situazione del personale degli Isitituti di Rio de Janeiro e di San Paolo e il rischio di una
caduta di immagine del nostro paese dovuta al possibile ridimensionamento delle attività. Nella risposta che il Sottosegretario agli esteri Sen. Alfredo Mantica ha dato, solo la parte riguardante la retribuzione del personale degli Istituti trova un’at-
tenzione adeguata, anche se l’aumento delle retribuzioni di poco superiore al 10% è ancora lontano
dai livelli di crescita del costo della vita. Resta, invece, in tutta la sua evidenza, la necessità di compensare in modo adeguato la riduzione di valore
dei finanziamenti per le attività destinate agli Istituti di Cultura, pesantemente intaccato dall’apprezzamento del real. Questa è la ragione che mi ha
indotto, pur ringraziando il Senatore Mantica dell’attenzione prestata al problema, a dichiararmi
non del tutto soddisfatto della risposta data. Il
Brasile è un grande paese emergente, che è in primo piano nell’orizzonte strategico dell’Italia. In esso, peraltro, l’interesse per la cultura italiana è in
crescita. Non possiamo consentire, pertanto, che
gli Istituti di Cultura siano abbandonati ad una
condizione di crescente disagio dovuta ad un
obiettivo fattore di riduzione dei finanziamenti che
si cumula ai tagli previsti nella nuova legge finanziaria. Per questo continuerò a sollecitare il Governo e il Ministero degli Esteri finché gli Istituti di
cultura brasiliani e quelli degli altri paesi siano
messi nella condizione
di disporre almeno delle
risorse indispensabili
all’esercizio delle loro
più importanti attività.
Ambiente – Scilipoti (IdV): «Ancora rischio amianto»
“La salute prima di tutto”, così l’On. Domenico Scilipoti dell’Italia dei valori in merito al rischio
amianto. “La Sicilia è una delle Regioni italiane
maggiormente a rischio. Qui nell’ultimo mese sono
state sequestrate diverse discariche abusive contenenti anche rifiuti speciali, quali l’amianto. Sono
numerose – continua il parlamentare – anche le
strutture industriali i cui materiali si stanno sgretolando a causa delle intemeprie e dell'incuiria. Le
lastre di amianto, come rilevato da diversi studi di
settore, non sono pericolose, ma la polvere che è
causata dallo sgretolamento delle lastre sì. La presenza dell’amianto all’interno ed all'esterno delle
fabbriche espone i lavoratori e l'ambiente circostante a gravi rischi. Ogni giorno le forze dell’Ordine rinvengono tracce di amianto all'interno degli
impianti. Bisogna rimuovere l'amianto, spesso lasciato in balìa del tempo sulle nostre strade e nelle
campagne – conclude il parlamentare – prima che
raggiunga gradi di tossicità troppo elevati per la
salute di tutti i cittadini
e dell'ambiente ed è necessario risarcire adeguatamente gli operatori che sono a stretto
contatto con l’amianto”.
Ministero PA: «Premiamo i risultati»
Dalla mattina del 22 dicembre 2008 è possibile consultare – nella sezione “Non solo fannulloni” del sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l’Innovazione (www.innovazionepa.it) – l’elenco
delle amministrazioni e degli uffici pubblici ammessi alla fase finale del Concorso “Premiamo i risultati”, la cui pubblicazione in base al regolamento era
prevista entro la fine del mese di dicembre. La valutazione dei 597 piani di miglioramento presentati
dalle amministrazioni e dagli uffici pubblici si è
conclusa con la selezione dei 478 finalisti (80% dei
piani presentati) per i quali si apre ora la fase di
realizzazione. Dalle circa 700 amministrazioni e uf-
fici inizialmente candidatisi a partecipare sono pervenuti 597 piani di miglioramento che sono stati
sottoposti a valutazione per verificarne la coerenza
con gli obiettivi del concorso e la fattibilità operativa, con particolare attenzione alle modalità di definizione e misurazione dei risultati attesi. I piani di
miglioramento ammessi alla fase di realizzazione
provengono da quasi tutte le regioni italiane (è assente soltanto la Valle d’Aosta) anche se la concentrazione maggiore di essi si osserva nel Lazio (16%),
nel Veneto (14%), in Lombardia (13% ed in Emilia
Romagna (12%). Il focus sul cliente è molto elevato: il 71% di essi punta a migliorare i servizi e ri-
spondere a nuovi bisogni di clienti e stakeholders.
Le 478 amministrazioni/uffici ammessi alla fase di
realizzazione dei piani di miglioramento gestionale
proposti confermano non solo che l’impegno a migliorare la performance è diffuso nel nostro sistema
amministrativo, ma anche che è presente nelle amministrazioni la capacità di progettare interventi di miglioramento
con una forte attenzione al conseguimento dei
risultati attesi.
facebook news
italialive su facebook
] a cura di • Stefano Ursi [
Ecco le battaglie che Italialive supporta
nella community di Facebook e ora anche sulle riviste:
Stop alle mine antiuomo:
Daniele Baldo
: Le mine antiuomo uccidono o mutilano innocenti ogni mese dell’anno. L’anno scorso 100.000 mine
sono state disinnescate, ma più di 2.000.000 giacciono ancora nascoste. (da www.unicef.it) … I bambini sono particolarmente esposti al rischio di essere feriti o uccisi dalle mine o da altri residuati bellici perché queste armi, piccole, colorate e di forma strana vengono spesso scambiate dai piccoli per giocattoli. In Somalia, ad esempio, come ha rilevato
un'indagine del 2003 sull'impatto delle mine, il 55% delle vittime degli ordigni è costituito da bambini. Essendo fisicamente più piccoli degli adulti, i bambini corrono maggiori rischi di restare uccisi dalle mine. L'85% di bambini feriti
dalle mine muore prima di raggiungere l'ospedale – ha sottolineato il Direttore generale dell'UNICEF – e, in molti casi, i
ferimenti avvengono molto lontano da casa, senza che né i genitori né parenti ne siano a conoscenza.
ITALIALIVE.ORG per i diritti negati all?infanzia da parte degli USA
ITALIALIVE.ORG:Il paese della libertà e della civiltà, così si definiscono gli Stati Uniti d’America. Eppure esiste un
vulnus gravissimo e profondissimo nella realtà americana, di cui nessuno parla, se non in maniera molto blanda: gli
USA non hanno ancora ratificato la Convenzione ONU del 1989 sui Diritti dell’Infanzia, al pari della Somalia e pochi
altri paesi. Da qui parte una considerazione di merito, oltre che di legittimità costituzionale, che rimette in discussione
tutto un universo socio-politico, di cui gli USA si sono sempre fatti paladini: la legalità e la lotta alle tirannidi. Con questa Causa, che ha obiettivo 1.000.000 di firme, chiediamo al Neo-Presidente degli Stati Uniti Obama di ratificare la
Covenzione Onu del 1989 sui diritti dell'infanzia.
Stop alla pedofilia
Francesco di Leva:
I bambini vanno lasciati in pace. La pedofilia è in assoluto il crimine più orrendo che si possa compiere contro un essere umano; strappa l’anima e il futuro a chi lo subisce, sradica le certezze e distrugge ogni speranza di
crescita equilibrata. I dati sulla diffusione della pedofilia sono sconcertanti. Dal sito dell’Associazione PROMETEO: Da una
analisi dei dati emerge che in Italia c’è stato un aumento esponenziale di atti di violenza nei confronti delle donne e che si
sono registrati ben il 30% dei casi di abusi sessuali sui bambini in più, rispetto agli anni precedenti. Al pari di questo si è
mantenuta drammaticamente bassa l’età media delle vittime di abuso, che va così dagli zero ai cinque anni. Tra le Regioni
più colpite la Lombardia, il Veneto, il Lazio e la Campania. Altri dati agghiaccianti, se pensiamo essere riferiti a dei bambini sono quelli riferiti ai bambini scomparsi, il 20% dei quali non viene più ritrovato e si sospetta possa essere finito nei giri delle reti pedopornografiche. Solo nel primo semestre del 2006, ad esempio, i siti, collettivi o individuali, pro-pedofilia hanno avuto un incremento del 300%.
L’Italia persiste ad essere uno dei paesi a “massima esportazione” di turisti sessuali. Al fianco delle mete oramai consolidate in tal senso, in
primis Romania e Thailandia, oggi si presentano nuovi territori dove andare a “caccia di bambini”. Tra questi l’Ungheria, che ha nel 2006 ha
visto triplicati i reati di abusi a danno di minori o il Kenya dove esistono circa 15mila bimbi di strada vittima di violenza.
Contro il massacro gratuito dei delfini nelle Isole F r fler:
una vergogna!
Elisa Valeriani
: Nelle Isole Fær Øer, ogni anno vengono brutalmente massacrate centinaia di delfini,che vengono
atrocemente uccisi per un rituale barbaro, a cui partecipa l'intera popolazione. Il rispetto della vita è FONDAMENTALE
in una società che si dichiara civile, come la Danimarca. I delfini sono animali intelligenti e non aggressivi, si avvicinano
all'uomo per curiosità. Tutto questo massacro è un barbaro rituale. Sebbene i delfini vengano usati per produrre cibo,
tutto questo è atroce. Dobbiamo portare questo massacro all'attenzione internazionale, con tutti i mezzi che abbiamo:
Troppe poche persone al mondo conoscono questo avvenimento terribile, che si ripete ogni anno, col taglio della
spina dorsale dei delfini, che finiscono poi sulle tavole.
Italialive si unisce all?appello di Orfeo Notaristefano Ndrangheta: Verso Sud , appello per
rete antimafia.
Stanno per chiudere ?la Voce di Fiore? e ?ndrangheta.it?, argini con
?ndrine.
Orfeo Notaristefano
: “Con la ‘ndrangheta sempre più forte, arrogante e ricca in una Calabria sempre più povera, l’Italia onesta, fatta di gente perbene, che lavora per evitare che questo Paese sprofondi in una crisi che riguarda non solo
l’economia ma il sistema di valori, non può permettere che muoia un pezzo della rete antimafia che in questi anni ha
retto l’aggressione e l’urto della criminalità ‘ndranghetista in Calabria, in Italia, in Europa”. Lo afferma Orfeo Notaristefano, portavoce dell’associazione culturale antimafia ‘Verso Sud’, che così prosegue: “I siti ‘la Voce di Fiore’ e ‘ndrangheta.it’ stanno per chiudere per mancanza di fondi. Lo stesso nostro sito ‘versosud.eu’ vive per autofinanziamento e per il volontariato di
chi fa parte della rete antimafia. Il rischio è non solo che vengano oscurati dei siti, ma che venga a mancare un pezzo della società calabrese e italiana che ha compiuto in maniera inequivocabile la scelta di combattere per la legalità, contro lo strapotere delle mafie italiche, contro il malaffare nella pubblica amministrazione, contro i meccanismi distorti e ‘drogati’ dell’economia illegale che diventa legale, consentendo così il riciclaggio di masse enormi di denaro gestite da ‘ndrangheta, mafie siciliane, camorra e sacra corona unita. Sui siti ‘lavocedifiore.org’ e ‘ndrangheta.it’, nonché su ‘versosud.eu’ compare l’ultimo appello all’Italia onesta perché contribuisca a evitare l’ennesima morte
annunciata di ‘pezzi’ importanti dell’antimafia. Sugli stessi siti compaiono anche le modalità per sostenere finanziariamente ‘lavocedifiore.org’ e ‘ndrangheta.it’ perché mancano ancora 28 giorni per ribaltare la situazione, per evitare che sparisca un altro pezzo de ‘la società
sparente’, vale a dire della società calabrese. Notaristefano così conclude: “Ai ragazzi de ‘la Voce di Fiore’ e di ‘ndrangheta.it’ dico: ce la
possiamo fare, specialmente se, oltre ai nostri amici e ai nostri mezzi, i politici onesti, che esistono e conosciamo, contribuiscono anche loro
per evitare la chiusura dei siti che sarebbe, oggettivamente, una vittoria della ‘ndrangheta”. www.versosud.eu
ITALIALIVE.ORG contro il nucleare di terza generazione
ITALIALIVE.ORG: Per chi non crede che il nucleare sia la sola via per l’approvvigionamento energetico, per chi pensa
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eur torrino news
Grafica: Romalive
Grafica: Romalive
Italialive informa
] a cura di Simonetta Mulas [
Seminario internazionale “Donne protagoniste nel Mediterraneo” organizzato
dalla Fondazione Marisa Bellisario
Il Seminario internazionale “Donne protagoniste
nel Mediterraneo” è stato organizzato dalla Fondazione Marisa Bellisario in collaborazione con
l’Assessorato all’Industria della Regione Siciliana,
Confindustria e Il Sole 24 Ore, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e
con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri: Affari Esteri, Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Beni Culturali, Interno, Istruzione, Lavoro, Pari Opportunità, Politiche Europee e della Regione Siciliana.
All’appuntamento annuale hanno partecipato donne provenienti da vari Paesi: Italia, Palestina, Libia, Egitto, Giordania, Israele, Turchia, Iraq, Kuwait, Spagna, Tunisia e Marocco. Le due giornate
di dibattito, salutate dalla responsabile regionale
per la Sicilia, Patrizia Livreri – che ha definito l’isola “baricentro geometrico dei Mediterraneo” e
ha condiviso la proposta di creare un partenariato
al femminile per il rilancio economico dei Paesi
dell’area mediterranea – hanno fatto il punto sul
contributo che le donne, da sempre portatrici dei
valori della vita e della convivenza, possono dare
nel processo di cooperazione e di integrazione in
atto tra Europa e Paesi che si affacciano sul Mare
Nostrum. I dati e le informazioni portati al confronto dalle relatrici sono stati la base per individuare obiettivi comuni, con lo scopo di rafforzare
la presenza femminile nello sviluppo dei singoli
Paesi e dell’intera area comune, abitata da più di
500 milioni di persone, tradizionalmente ricca di
scambi tra i popoli che la abitano e simbolo dell’integrazione.
I lavori si sono conclusi con l’approvazione di un
documento finale proposto da Lella Golfo per dar
vita all’Alleanza delle Donne per il Mediterraneo e
alla creazione di un Osservatorio Permanente: un
laboratorio di idee concrete volte a rafforzare il
ruolo delle donne e guidare il cambiamento, con
l’impegno di un appuntamento a Tunisi per il prossimo anno. L’incontro si è articolato in due sessioni di cui daremo ampio resoconto nelle pagine seguenti. Un dibattito ricco di argomenti, concluso
dall’intervista al Ministro degli Esteri Franco Frattini sulle prospettive e sulle pari opportunità in
Europa e sul rafforzamento della presenza femminile nel processo di cooperazione con i Paesi mediterranei a noi vicini.
40
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Donne ed Economia
La prima Tavola Rotonda, dedicata al tema Mediterraneo, Donne ed Economia, moderata da Daniele Renzoni, Vicedirettore di Raidue, è stata introdotta dalla relazione della Professoressa Alessandra Casarico docente dell’Università Bocconi.
Hanno partecipato: Rania Azmi, consulente economico del Fondo Sovrano in Kuwait; Zeynep Bodur Okyay, Presidente in Turchia della holding Kale e Vicepresidente della Camera dell’Industria; Silvia Gómez Anson, coordinatrice in Spagna delle
donne manager; Khédija Hamouda Ghariani, ingegnere delle telecomunicazioni in Tunisia;. Fatma
Lotfy, Chairman della Banca di Alessandria d’Egitto; Fardous Eisa Omram, Coordinatrice delle donne imprenditrici in Iraq; Carla Rabitti Bedogni,
Componente dell’Antitrust in Italia e Gila Lyvnat
Rosiner, Consigliere per gli affari economici e
scientifici dell’Ambasciata di Israele in Italia e
Malta. Un messaggio giunto in video conferenza
dà il via al seminario di Palermo. È di Elisabetta
Belloni, donna nota per le sue qualità professionali ed umane ed anche per il suo incarico, quello
di Direttore Generale alla Cooperazione del Ministero degli Esteri. Nel suo saluto, non si perde in
formalità: Molte di noi – dice – hanno raggiunto
importanti funzioni nel mondo pubblico, ma questo non sempre vuol dire, per noi donne, esercitare un potere. Molta strada è già stata fatta circa le
nostre capacità di influire sul mondo sociale, poca
strada invece è stata percorsa nel conquistare quel
poco di potere che ci può permettere di dare un
contributo, come donne, più incisivo all’evoluzione positiva della nostra società.
Il sasso è stato lanciato e lo raccolgono le partecipanti al dibattito: manager e imprenditrici, impegnate nell’economia, nella finanza, giuriste, diplomatiche, ingegneri, docenti universitarie. La
questione di fondo è quella posta dal Presidente
Schifani e cioè poche donne ancora oggi riescono
a raggiungere il soffitto di cristallo.
La prima a dire la sua è stata Zeynep Bodur Okyay,
turca. Presidente del Kale Group of Companies and
Deik-Foreign, ben 5000 dipendenti sotto il suo
controllo: “Sì, è vero. Molte donne oggi sono coinvolte nella vita lavorativa, ma poche riescono
ad essere forti come dirigenti e politici. In Turchia è stata fatta molta strada, abbiamo una rappresentanza di donne di alto livello, ma nelle
aziende solo il 7% della popolazione è femminile.
In Parlamento il 9% degli eletti è donna: è troppo
poco! lo sono stata fortunata, essendo l’unica figlia, ho dovuto prendere in mano l’azienda di famiglia. Il 37% dei miei collaboratori sono donne,
però anche da noi a sedere nei luoghi decisionali
sono in poche, in genere si fermano al ruolo di responsabili di reparto. Per questo abbiamo avviato
programmi per aiutarle a crescere.
Il problema è quello di sempre, la famiglia pesa
molto, come anche in Italia”.
Secondo Silvia Gómez Ansón, docente dell’Università di Oviedo, in Spagna, c’è molto da lavorare:
“Il nostro Governo è composto al 52% da donne,
ma questa è solo la percentuale dei Ministri, per-
ché, se scendiamo, la percentuale di donne rappresentative di tutto il Governo è circa il 26%.
Con queste percentuali non possiamo ritenerci soddisfatte. Se guardiamo alle università, i professori
associati, sono il 36% donne; se guardiamo alle
grandi aziende, per esempio, nel 2006, meno del
4% di donne sedeva nei CdA. In Europa, nel 2008,
la percentuale di donne amministratrici è meno del
10%, e tra le più grandi aziende europee solo 7
hanno Presidenti esecutivi o dirigenti donne.
Quindi – conclude – non abbiamo conquistato
grosso potere in Europa”.
II dibattito si sposta alle realtà di ‘casa nostra’
con l’intervento della Professoressa Carla Rabitti
Bedogni, unica donna membro della Consob e oggi Componente dell’Antitrust. “Credo che quando
una donna raggiunge uno status pari a quello di
un uomo, tale ruolo la obblighi ad impegnarsi fino
allo spasimo. Cioè la donna deve saper ascoltare,
rendersi conto dei problemi, leggere tutto, non far
passare nulla, perché non ha il vantaggio di appartenere al club in cui gli uomini in un attimo riescono a trovare l’accordo. Mi sembra che oggi dove si accede per concorso, le donne siano maggioranza. È anche vero che c’è stato un momento
in cui si è dovuto dare disposizione affinché nelle
commissioni di concorso fosse inserita anche una
donna, però questo ormai è storia. Parliamo invece di autorità e delle nomine governative, di industria privata o dei posti a cui non si accede per
concorso dove è molto facile che la presenza femminile sia a livelli medio-bassi ed è molto difficile
vederla a livelli assolutamente apicali. Nel settore
della finanza è veramente raro. A parte il maschilismo, colpevole è la condizione di vita delle donne che fanno un doppio lavoro perché o hanno una
famiglia loro o sono molto attente alla famiglia di
origine. È importante perciò fare rete, fare squadra. La rete delle donne deve essere rete in tutto,
anche nella capacità imprenditoriale di creare cooperative, consorzi, forme di associazionismo e
partecipazione ai distretti industriali”.
La rete tra donne è sostanziale per crescere – sostiene Alessandra Casarico, docente dell’Università Bocconi – ma l’idea è che, finché le donne non
vedono che le altre ce la possono fare ad arrivare
ad alcune posizioni, hanno anche meno incentivi
ad impegnarsi. Il fatto che questa possibilità non
sia solo nei diritti ma reale, secondo me, libera
molte energie, le rende più efficaci. lo credo che ci
sia poi bisogno di una rete costituzionale che le
supporti. I risultati che illustrava la nostra amica
tunisina sono stati raggiunti perché c’è stato uno
sforzo esplicito da parte delle istituzioni. Non dico
che non ce la possiamo fare da sole, ma non credo
che la responsabilità nel conseguire delle posizioni sia solo delle donne. Dove potevamo ‘far da sole’, penso all’investimento in istruzione, lì ci siamo
arrivate e adesso ci vuole qualcos’altro. Insisto,
serve la famiglia, servono le istituzioni. Serve anche l’aiuto delle politiche giuste da parte del Governo. Molto abbiamo fatto, ma ci vuole un impegno maggiore da parte delle istituzioni”.
Grafica: Romalive
Olistica
Odontoiatria
Cefalee ricorrenti, mal di schiena,
stanchezza, ronzio alle orecchie,
insonnia... potrebbero essere causate da un problema occlusale.
La filosofia di fondo dello Studio di Odontoiatria
Olistica è la ricerca della diagnosi. Si tratta di un
approccio diagnostico terapeutico innovativo,
basato sull’interpretazione dei segnali del nostro
corpo per individuare la causa dei disturbi più
frequenti. Dalle patologie della bocca ai dolori
posturali, la medicina olistica propone una terapia eziologica risolutiva che non si limita alla cura sintomatica, tipica di quella tradizionale, ma
prende in considerazione l’individuo nella sua interezza, eliminandone la causa e di conseguenza
la sintomatologia. Spesso i disturbi più banali
quali mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari, insonnia, vengono sottovalutati: ci si limita
ad eliminare il sintomo con dei semplici analgesici e non si vanno a rimuovere le cause di tali
disturbi, che nella maggior parte dei casi determinano un’alterazione della corretta postura e
l’insorgenza di dolori ricorrenti. È frequente ad
esempio che le cefalee o dolori cervicali possano
essere una conseguenza di contratture dei muscoli masticatori, a loro volta causate da malocclusioni o parafunzioni dentali quali serramento
o arrotamento dentale.
Il nostro approccio olistico diagnostico consiste
in un approfondimento clinico posturale ed occlusale, supportato da esami radiografici digitali,
e soprattutto da una serie di esami computerizzati, quali la valutazione elettronica dell’occlusione, la stabilometria, la posturometria, e soprattutto l’esame Formetric 4D. Quest’ultimo
consiste in una speciale apparecchiatura adibita
alla misurazione statica e dinamica della colonna, ed elabora tridimensionalmente tutti quei
parametri che ci permettono di rapportare una
alterazione posturale con una problematica occlusale. In questi casi uno strumento terapeutico
molto efficace è il bite: un “apparecchio” sottilissimo che viene realizzato per l’arcata dentale
inferiore che “azzera” l’occlusione errata e ne ricrea un’altra corretta, permettendo così di eliminare tutti i disturbi posturali creati dall’occlusione precedente non corretta, o di compensare frequenti problematiche legate allo stress, come il
bruxismo. Il bite viene realizzato spesso dal Dottor Daniele Puzzilli anche per atleti professionisti, non solo per correggere malocclusioni, ma
anche per ottimizzare performance sportive e per
recuperi di infortuni importanti e ricorrenti.
Per eliminare la causa del problema posturale oltre al bite, può essere consigliato un plantare
propriocettivo, un trattamento osteopatico, un
ciclo di sedute di riprogrammazione posturale,
trattamenti craniosacrali, o molto spesso l’integrazione e la collaborazione di diversi specialisti
può offrire la risoluzione a frequenti disturbi. Solo con questo tipo di approccio olistico si possono fornire terapie mirate ad eliminare i disturbi.
• Formetric 4D
• Esame elettronico
dellʼocclusione
• Esame posturometrico
Studio di Odontoiatria Olistica
Dott. Daniele Puzzilli
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] di Marco Marini [
l 9 Gennaio è uscito nella sale cinematografiche italiane Yes Man, uno dei film che ha riscosso più successo in America durante il periodo natalizio. Una pellicola caratterizzata da
risate, come quelle che hanno sempre accompagnato l’ormai noto Jim Carrey. Una commedia
vecchio stile per Jim con cui l’attore torna alle
origini da “faccia di gomma”. Il film narra la storia di di Carl Allen, impiegato divorziato, orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono
I
un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono
compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi
bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi
che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma
quanto altro si preclude così facendo? L’incontro
con un ex collega lo convince a partecipare ad un
seminario di “positività”, in cui il “guru” di turno
lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo
di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per
un barbone, a presenziare alle feste a tema del
capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter
di una sconosciuta di nome Allison. Carl dice sì
all’amore per costrizione, in attesa di dire no alla
costrizione in nome dell’amore. Yes Man è una
commedia diretta da Peyton Reed, che vede protagonista un frizzante Jim Carrey. La presenza di
quest’ultimo garantisce naturalmente gag irresistibili. In realtà il film vuole portare a delle riflessioni e lanciare dei messaggi “positivi”. Proprio l’attore di film quali Ace Ventura e The Mask
ha affermato: «Sono stato così anche io e conosco un sacco di persone che si trovano in questa
situazione, semplicemente evitano la vita. Vivo
negli Stati Uniti dell’Evitare. Per me questo è un
film sullo scegliere la vita ed è stato questo che
mi ha spinto ad accettare». Yes Man è una pellicola dalle buone intenzioni, ma un po’ criticata
in quanto non convince fino in fondo. Non c’è
alcuna critica sociale, nessun riferimento al concetto di yes man legato alle degenerazioni del
lavoro d’azienda e alla spersonalizzazione di chi
cerca di fare carriera. Il nostro yes man Jim Carrey è uno che dice sì senza capire né analizzare
non solo al capoufficio e a chi è in grado di farlo
guadagnare, ma anche a strani uomini, donne in
situazioni del tutto particolari, sportivi che si
possono definire sportivi solo perché non c’è altra parola per definirli. E con questo suo dire sì si
ritrova regolarmente in situazioni assurde ed
estremamente comiche. Il film segna il ritorno
definitivo di Carrey a quella comicità decisa e
disimpegnata che, con qualche perplessità dei
suoi fan, si è trovato a lasciare per pellicole come
Se mi lasci ti cancello. Carrey, ben guidato Peyton
Reed, sfodera tutto il repertorio di espressioni,
mosse, urla e gridolini che lo hanno reso famoso
dai tempi di Ace Ventura. Il risultato finale è una
freschissima commedia, una raffica di scenette
ben costruite, ben montate e presentate con disincantata eleganza sulle manie degli americani.
Una gran presa in giro della passione di stupire e
di fare tutto che tanto piace negli Stati Uniti. Ma
varrà la pena andare a vedere questo film? Yes
man!
Yes Man è presentato dalla Warner Bros
Protagonisti del film: Zooey Deschanel,
Jim Carrey, Terence Stamp, Bradley Cooper,
Rhys Darby, Daniel (Danny) Peter
Masterson, John Michael Higgins
Regia di Peyton Reed
Sceneggiatura di Nicholas Stoller e Jarrad
Paul
Prodotto dalla Warner Bros
Durata: 104 minuti
Genere: Commedia
eur torrino news
47
Grafica: Romalive
] di • Augusto Culasso [
Il Riformismo
Il Consigliere Augusto Culasso
Quando si parla di riformismo, si pensa erroneamente che esso sia una corrente politica o una
vecchia ideologia seppellita dalla storia. Così non
è, in quanto il riformismo non è nell’una nell’altra
cosa. È bensì una regola di condotta e un modo di
affrontare i problemi in maniera pratica, senza
supponenza e senza l’ambizione “salvifica “ di fare cose eccezionali per l’uomo e per la società. Il
riformista autentico è laico, usa un linguaggio
asciutto e uno stile sobrio ed essenziale, informato e qualificato. Si esprime nel proprio agire politico in modo pragmatico, evitando il linguaggio
duro e puro dei senza se… e senza ma… e come
un qualsiasi comune cittadino cerca di costruire
con pazienza, giorno dopo giorno, “pezzetti” di
benessere materiale e sociale, aspirando soltanto a
modificare (riformare), e non cambiare (rivoluzionare), la società. È schivo ed utilitarista, ama
ascoltare, argomentare e rendicontare i suoi interlocutori ai quali dà sempre una grande importanza; è spesso privo di impulsività e capace per il
suo onesto anticonformismo di farsi odiare dal
”branco”. È prudente, non conosce la protervia,
l’arroganza e la prepotenza tipica dei “depositari
della verità” che, come veri e propri tuttologi, tendono spesso a non ammettere alcuna debolezza,
tanto meno dubbi e incertezze (Avanti! Oppure Chi
si ferma è perduto! o Boia chi molla!). Costoro
amano alzare i toni, urlare senza spesso conoscere le mezze misure, le mediazioni, il valore del gradualismo; usano spesso termini come crescita,
progresso e sviluppo che sciorinano senza preoccuparsi tanto dell’etimologia di quei termini. I
progressisti-rivoluzionari, ritengono che la storia
dell’uomo sia una ineludibile corsa verso la “liberazione dalle catene della dell’ingiustizia e della
sopraffazione” da conquistarsi con gli strumenti
della la lotta politica (di classe), come il partito, il
sindacato e la piazza in una sorta di crescita li-
Cemento
Da tempo segnalo nei miei interventi politici, l’assoluta necessità di allontanarci seppur gradualmente dall’abbraccio mortale del “cemento” e
proiettarci, nel nostro agire politico, verso altri
ambiti meno vischiosi, più innovativi e utili allo
sviluppo della nostra città. Dico gradualmente,
perché mi rendo conto realisticamente che l’edilizia sia, in una città come Roma che sta vivendo
dopo l’approvazione del Nuovo Piano Regolatore
Generale una delicata fase di ”ridefinizione“ dei
suoi assetti, delle sue funzioni e della sua economia, tra le poche forme di imprenditoria ancora in
grado di svolgere una funzione di volano utile a
sostenere nel medio periodo, il lento processo di
attuazione del PRG, che darà (lo speriamo vivamente!), crescita e sviluppo alla nostra città. È
] di • Augusto Culasso [
acclarato che le città sorrette economicamente
dall’industria delle costruzioni presentino una fragilità nel loro sviluppo economico, dovuto alla
debolezza delle altre attività imprenditoriali, poco presenti, e alla conseguente forza predatoria
del cemento che finisce, entrando a contatto con
le amministrazioni locali (Regioni, Provincie e Comuni), inevitabilmente, per pervaderle, producendo quei “ guasti “ che hanno inondato nei decenni passati le cronache giudiziarie del nostro
Paese. Infatti il potere decisionale delle amministrazioni locali è talmente elevato, nell’edilizia,
da poter spostare ingenti valori e ricchezze da
“una tasca all’altra“. Sono note infatti le fortune
di quegli ”ex pastori” (oggi noti costruttori), che
”transumando” nei nostri quartieri, hanno avuto
50
eur torrino news
le giuste opportunità o le giuste “dritte”, per acquistare o opzionare aree e terreni agricoli, che
sono state trasformate in aree edificabili. Ne consegue che l’assetto economico del nostro municipio tra i più espansi e abitati della nostra città, risulta fortemente condizionato da questo binomio: affari e politica, che ha finito per farci avere
a torto o a ragione, un primato che tutti ci riconoscono. Siamo il municipio che cresce di più in
termini di espansione edilizia e che raggiungerà
entro i dieci anni (previsioni del PRG), i 200 mila
abitanti. Consiglio a tutti di leggere un testo dal
valore profetico di Italo Calvino La speculazione
Edilizia (Mondatori), che è un vero e proprio caposaldo di educazione civica.
] di • Augusto Culasso [
L’antica Albunea
Con la denominazione di Albunea si intende quell’area posizionata lungo le pendici dei Colli Albani
che si sviluppa lungo l’asse della via Ardeatina verso Pomezia, denominata attualmente Santa Palomba. Il sottosuolo di questa area presenta ancora numerosi segnali di attività vulcanica con numerose sorgenti di acqua sulfurea che formano pittoreschi laghetti. Il principale “focolaio” di questa
attività vulcanica si trova alla Solfatara (via Fontanile della Solfatara), situata lungo l’antica strada che collegava il Santuario Federale di Monte
Cavo, ove anticamente era posta la statua del Giove Laziale che proteggeva tutte le genti Latine che
vivevano in città come Lavinium (l’attuale Pratica
di Mare), Ardea, Roma, Politorium (l’attuale Castel di Decima), Tellene (l’attuale Laurentino e Ficana (l’attuale Acilia), ecc… che facevano parte di
una sorta di federazione chiamata Lega Latina. Attraverso l’autorizzazione del contadino che risiede
nell’abitazione posta all’imbocco della suddetta
via, è oggi possibile visitare un sito storico di importanza straordinaria, “La Grotta del Fauno“. Si
tratta del mitico luogo dove il Re Latino ricevette
neare senza ritorno verso una Terra Promessa: l’Alba Rossa o altro. Purtroppo non è proprio così!
Purtroppo il futuro ci spaventa più del passato e la
vita dei nostri figli sarà, per la prima volta nella
storia dell’umanità, peggiore della nostra. Pertanto saremmo stati ben felici se avessimo potuto
fermare ”l’asticella“ del progresso al punto in cui
ci trovavamo 20 anni fa, quando l’Italia era la sesta potenza più industrializzata del mondo. Purtroppo da allora ad oggi stiamo sempre più declinando, mentre altri paesi, un tempo più poveri di
noi, cominciano a guardarci dall’alto in basso. Il
riformismo che si misura nella realtà sociale e si
sperimenta nella quotidianità della condizione
umana è ben cosciente che non si possa mai fare a
meno della politica. Questa lezione già ai tempi
della prima industrializzazione in Europa (primi
del 1800), i riformisti l’avevano ben capita. Infatti, fuoriusciti dalle campagne in cerca di fortuna e
diventati operai nelle fabbriche o nelle miniere,
spaventati dalle macchine e dai processi produttivi a loro sconosciuti, scelsero la strada del dialogo
e delle riforme, al fine di conquistare salari, condizioni di lavoro migliori e diritti, piuttosto che
inseguire la facile “sirena“ dell’utopia rivoluzionaria (il mito della rivoluzione!).
dall’oracolo Fauno (il dio del bosco), la profezia
che la figlia Lavinia, promessa in sposa a Turno re
dei Rutili di Ardea, dovesse invece essere data in
sposa allo straniero (Enea). L’eroe troiano, sbarcato con i suoi uomini nella spiaggia di quella che è
attualmente Tor Vaianica, dopo essere fuggito dalla sua città in fiamme e aver girovagato in tanti lidi, trovò successivamente la “terra promessa”, che
sarebbe diventata successivamente la Roma “caput mundi” fondata dai suoi discendenti. Da monte Cavo, in una “terrazzetta” posta su una antica
via ricoperta da basolato romano, è possibile fruire nelle giornate di bel tempo di una autentica
“vista mozzafiato”. Si può osservare contemporaneamente: il Mare, il lago di Nemi, il lago di Albano e i luoghi da dove Virgilio trasse spunto e ispirazione per comporre il più grande poema della romanità: l’Eneide. Si dice che il poema gli fu commissionato direttamente dall’ Imperatore Ottaviano Augusto al fine di dare a Roma una storia ed
una progenie gloriosa, quanto quella decantata
dal poeta greco Omero con l’Iliade e l’Odissea in
onore degli eroi Greci. Purtroppo questa mitica lo-
calità del nostro municipio è pressochè sconosciuta alla stragrande maggioranza dei residenti, mentre risulta essere frequentata assiduamente da turisti stranieri soprattutto di origine latina, che
considerano questo luogo come lo consideravano i
romani ossia la Terra Santa della Latinità. Da tempo utilizzo i luoghi, i fatti e gli avvenimenti della
storia e della memoria, durante i miei “comizi di
strada“ come dei veri e propri strumenti di “approccio politico”, al fine di stimolare i miei concittadini a quel sano recupero di quel senso di appartenenza, che ritengo essere la materia prima
per una nuova stagione della qualità urbana.
L’edilizia
L’edilizia è il settore che oggi riesce di più a resistere alla crisi. Ma cosa comporta costruire e a che
prezzo per la città e i suoi abitanti? È questa la domanda che si pongono molti cittadini del nostro
municipio e della nostra città, coscienti dei rischi
connessi a questo inarrestabile inurbamento che
sta facendo scomparire o mettere a dura prova, il
fragile sistema storico-ambientale dell’Agro Romano. La risposta a questo interrogativo può essere
articolata in due modi: quello più in voga dei duri e
puri, che asserisce la necessità di smetterla con il
cemento “senza se… e senza ma..!” ma che non si
pone il problema di come indurre l’industria del
mattone a fare altro nell’interesse generale della
città. Poi vi sono coloro che tentano di proporre soluzioni alternative, al fine di sensibilizzare “gli edili“ a realizzare opere realmente utili agli interessi
della città. Non mancano infine coloro che non
danno e non hanno alcuna intenzione di dare risposte a questa domanda, tanto si sentono funzionali a quel solido mondo degli affari e della politica. In questo temporeggiamento nella dialettica
] di • Augusto Culasso [
ormai ricorrente, la città avanza e si espande senza
limiti, ingoiando ettari di natura e secoli di storia
in una lungo procedere fatto di sogni e di corruzione. Secondo taluni la città che si espande a dismisura, rappresenta un’opportunità di crescita e di
sviluppo per i suoi abitanti, mentre secondo altri
questa crescita produrrà alla lunga costi insopportabili alla comunità cittadina e alle future generazioni. Penso che sia necessario nell’interesse di tutti, uscire da questo groviglio in cui si è annodata la
nostra città, per cominciare ad affrontare senza demagogia e ambiguità il tema della espansione indiscriminata della città, dei suoi costi o dei suoi
eventuali ricavi. Ad esempio, è innegabile che
spesso il Comune a corto di denaro per motivazioni
tutt’altro che ignobili, scambi licenze per cubature
da offrire ai privati in cambio della costruzione di
scuole, uffici o asili nido o della cessione di aree
verdi di notevole pregio ambientale destinate all’edificazione, attraverso lo strumento delle “ compensazioni “. Altro tema di grande interesse che
sta facendo discutere la città, è quello di una ef-
Lo sfruttamento dei minori
Capita spesso, soprattutto in prossimità di incroci
stradali, di imbatterci in piccoli adolescenti resi
schiavi, picchiati e sfruttati e costretti a prostituirsi, rubare, mendicare, spacciare droga e lavorare. Capita altresì spesso di vedere giovani ragazze
costrette a prostituirsi lungo l’Ardeatina o la Laurentina. Ogni anno il 23 agosto l’UNESCO, con la
Giornata in ricordo della schiavitù e della sua abolizione, mette davanti agli occhi del mondo intero
la tragedia della tratta dei minori che, insieme a
quello di armi e stupefacenti, è una delle fonti più
redditizie per le potenti organizzazioni criminali
presenti soprattutto in Albania, Romania, Ucraina, Moldavia, Bosnia, Nigeria, Ghana, India, Bangladesh e America Latina. Si tratta di adolescenti
di entrambi i sessi provenienti per lo più dai paesi
dell’Est Europa, dall’Africa o dall’Asia. Questi poveri bambini ridotti in schiavitù, sono funzionali al
business della tratta perché più facilmente ricattabili ed assoggettabili rispetto agli adulti. Bambini
con un handicap fisico che destano pietà verso i
passanti, rappresentano una propria e vera manna
] di • Augusto Culasso [
per questi criminali. Inoltre, poiché sotto i 14 anni
i minori non sono imputabili di reati, cresce il loro
impiego in attività illegali come furti e scippi o
l’utilizzo come corrieri della droga nonché l’utilizzo
nel mercato della prostituzione e della pedo-pornografia. In Italia secondo i dati ufficiali forniti
dall’Unesco, sono 54.559 le vittime della tratta che
hanno avuto un primo aiuto tra il 2000 ed il 2007,
mentre il business sviluppa un volume di affari ammontante a 32 miliardi all’anno, pari quello derivante dal traffico di droga e di armi. Ritengo che
serva un adeguata politica di lotta alla criminalità,
attraverso un piano nazionale che, affinando metodi, leggi e procedure di prevenzione e di repressione, combatta senza pietà questa barbarie, restituendo l’infanzia violata a questi poveri bambini. Occorre contrastare altresì il fenomeno della
prostituzione che riguarda soprattutto ragazze
adolescenti provenienti dalla Nigeria e dall’Europa
dell’Est, costrette dalle organizzazioni criminali a
firmare contratti di vera e propria schiavitù (nel
nostro municipio vendono il loro corpo quotidiana-
Comitati di Quartiere
Da pochi giorni è stato rieletto il nuovo comitato
di quartiere denominato Torrino-Decima, al quale
trasmetto i miei sinceri auguri per un proficuo lavoro nell’interesse dei cittadini. Il comitato di
quartiere è una sorta di associazione scelta attraverso libere elezioni, a cui spetta il compito di
promuovere iniziative, assemblee, petizioni ecc…
al fine di evidenziare i problemi, le domande ed i
bisogni del territorio rappresentato. Spetta inol-
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eur torrino news
fettiva mancanza di case a prezzi sostenibili per le
famiglie meno abbienti che non sono in grado di rivolgersi al mercato immobiliare. I privati si offrono
per costruire case popolari in cambio di congrue licenze edilizie, nonché di realizzare quelle infrastrutture soprattutto della mobilità che contribuiscano a colmare il deficit che penalizza la nostra
città rispetto alle altre capitali europee. Alla politica spetta il compito di dare adeguate e tempestive risposte nell’interesse della città. Dopodiché
dobbiamo smetterla con l’edilizia espansiva e cominciare a proporre, con forza, una nuova edilizia
volta al recupero della qualità urbana da realizzare
se necessario attraverso lo strumento della demolizione e della ricostruzione (vedi demolizione dei
Ponti al Laurentino). Occorre riqualificare i quartieri degradati per dotarli di infrastrutture, di servizi, di aree verdi, di centri sportivi, culturali e di
luoghi di socialità, capaci di riscattare quei brutti
quartieri di pasoliniana memoria nati troppo in
fretta, che debbono a mio parere essere riconsegnati integri alla vita cittadina.
mente dalle 150 alle 200 prostitute al giorno). Durante la mia esperienza politica come Presidente
della Commissione Servizi Sociali mi sono imbattuto in due povere ragazze minorenni, una Nigeriana
che mi confidò di aver dovuto firmare un contratto
di 50 mila euro che aveva l’obbligo di riscattare
prostituendosi sulla via Laurentina. L’altra, una ragazza Romena, mi confidò di essere stata reclutata
con l’inganno da parenti, rapita, violentata e costretta dentro un cofano di un’auto a varcare il confine per poi essere venduta e passata più volte da
un gruppo criminale all’altro come merce da strada
(si prostituiva lungo l’Ardeatina). Questa povera
“ragazzina“ (aveva 16 anni), ha avuto la fortuna di
conoscere un bravo ragazzo del Laurentino che l’ha
aiutata a liberarsi dallo sfruttamento per poi innamorarsene e sposarla (sono stato con orgoglio loro
testimone di nozze !). Oggi Franco e Nadia hanno
un lavoro, una bella famiglia e tre meravigliosi
bambini.
] di • Augusto Culasso [
tre allo stesso, il compito di trasmettere queste
istanze alle amministrazioni locali, al fine di concorrere alla soluzione dei problemi evidenziati.
Per noi, l’attività dei Comitati di Quartiere è estremamente importante in quanto essi, come dei veri e propri osservatori permanenti, offrono un notevole contributo per la conoscenza dei bisogni
reali dei cittadini. Soprattutto per il nostro municipio, che conta circa 170.000 abitanti con ben
52 quartieri disseminati in un territorio di 183
chilometri quadrati (3 chilometri quadrati più
grande di Milano), che si estende fino ai Castelli
Romani, risulta di fondamentale importanza, conoscere tramite l’attività encomiabile di questi
“volontari civici“, ciò che avviene nei territori,
persino nelle contrade periferiche che distano anche 20 chilometri di distanza dalla sede del municipio. I problemi che ci vengono rappresentati,
variano in rapporto alla tipologia dei quartieri.
Essi vanno dalle grandi trasformazioni urbanistiche che interessano quartieri storici come l’EUR, il
Torrino, il Laurentino, Spinaceto o le Cecchignole
ecc…, ai problemi connessi con l’abusivismo edilizio e i conseguenti piani di recupero urbano ed
ambientale che attengono alle ex borgate come
Trigoria, Vitinia, Divino Amore o Falcognana
ecc… e persino questioni inerenti borghi e contrade agricole come Schizzanello, Santa Fumia,
Pavona ecc…, che hanno le necessità connesse
alle attività che si esercitano nelle zone rurali come: l’agricoltura, l’allevamento, la caccia, la zootecnia il turismo di campagna ed altro ancora. Ricordo un aneddoto molto simpatico che mi è capitato qualche anno fa, allorquando svolgevo l’
attività di consigliere municipale delegato ai rapporti con i comitati di quartiere. Mi capitò una
mattina di autunno, di ricevere un contadino che
si lamentava ferocemente dei cinghiali che fuoriusciti dalla rete divelta della tenuta Presidenziale, arrecavano danno all’aia della sua casa colonica. Chiedeva con insistenza di istituire il comitato di quartiere per la sua contrada. In caso
contrario minacciava di vedersela direttamente
con il Presidente della Repubblica!
Grafica: Romalive
L’Alta Moda Sposa sfila
a Roma nella Chiesa di
San Paolo entro le Mura
Gran successo per la sposa di RomaFashion White
] di Katia Schieda [
RomaFashion, una delle principali vetrine per i
talenti della moda italiana, è giunta quest’anno
alla VII edizione con una kermesse allestita nella
splendida chiesa anglicana di San Paolo entro le
Mura, situata in Via Nazionale e gioiello architettonico della capitale.
La manifestazione, nata nel 2002, ha l’obiettivo
di promuovere i nuovi creativi della moda italiana. Antonio Falanga, ideatore e produttore dell’evento, dopo il trionfo del 2007, ha deciso di
dedicare nuovamente la manifestazione all’Alta
Moda Sposa. In effetti non avrebbe potuto scegliere una location migliore per far sfilare il candore degli
abiti
protagonisti del giorno del sì.
Solo a Roma, infatti, vengono celebrati in media
12.000 matrimoni l’anno, di cui il 60% con rito
religioso ed il 40% con rito civile. Si è verificato
che, in quel magico giorno, le spose non rinunciano all’abito bianco in entrambi i casi.
Un evento esclusivo, quello di lunedì 1 Dicembre,
nel quale si è potuta ammirare la creatività e la
maestria artigianale di alcuni tra i migliori talenti “nascosti” del Made in Italy.
Lungo la navata principale della Chiesa, infatti,
hanno sfilato le creazioni in organza, voile, chiffon e satin di Alessandra Ferrari per Brutta Spose,
(Roma), di Elena Vera Stella (Lamezia Terme),
delle Gemelle Donato (Catania), di Lucia Santeramo (Gravina in Puglia), di Pinù (Napoli), di
Peppe Volturale (Salerno), della Sartoria
Rosalba (Sondrio), e di Stella Angelika
di Nina Voluta (Roma). Per la moda
uomo si è assistito ad un flash di
Fefì Milano che ha proposto un
orgoglioso sposo di bordeaux
vestito. Si sono viste spose
romantiche, regine delle
nevi, abiti spolverati da
Swaroski, spose invernali che nascondevano sotto stole di
pellicce preziosi corpetti, ma anche originali amazzoni
e colori come il
turchese e l’oro.
A condurre con
abilità e simpa-
tia la serata l’attore e showman Jonis Bascir.
RomaFashion White quest’anno si è avvalso dei
preziosi patrocini di Comune di Roma, Regione
Lazio, Provincia di Roma e CNA Federmoda.
Nel suggestivo scenario e tra una passerella e l’altra, si è collocato, inoltre, il “Roma Fashion: Premio alla Carriera delle Professioni della Moda”,
evento che ha come scopo il riconoscimento all’impegno dei principali protagonisti del Fashion
System: stilisti, giornalisti, uffici stampa, fotografi, accademie di moda e top model che, nei
diversi ambiti professionali, promuovono con
competenza e dedizione il nostro Made in Italy
nel mondo.
Nell’edizione di quest’anno il Premio Roma Fashion è stato conferito per la “sezione Public Relation” a Francesca Romana Secca, per la “sezione
Ufficio Stampa” a Barbara Manto (Responsabile
Media di Eventi Nazionali) per la “sezione Regia
Moda” a Fulvio Valente, per la “sezione Moda in
TV” a Loretta Vittorini (AD di High Life TV), per la
“sezione Fashion Testimonial” all’attrice Giada
Colucci e per la “sezione Fashion Web” a Beatrice
Dondi dell’Espresso On line (rubrica style e design).
Le coreografie sono state accompagnate da esecuzioni musicali live di Roberto Pivotto.
L’evento, infine, si è concluso con un esclusivo
party che ha visto protagonisti gli stilisti, i premiati e gli ospiti.
Le prossime sfilate romane ripartono dalla mostra di Avedon. In passerella,
grandi nomi da Lorenzo Riva a Fausto Sarli e Balestra Un ritratto di Richard Avedon
Un calendario con meno presenze, selezione più
esigente e con maggior spazio agli eventi culturali e sfilate in sedi storiche, come il Complesso
di Santo Spirito in Sassia e il Tempio di Adriano.
AltaRoma, edizione gennaio 2009, si rigenera
grazie al soffio vitale della cultura. La moda, è
rappresentata degnamente dai grandi stilisti di
fama internazionale e la kermesse si appropria di
grandi momenti, in cui arte e sapere giocano un
ruolo principe.
Quest’anno sono solo quattordici i defilé in programma, distribuiti in quattro giorni (dal 31 gennaio al 3 febbraio). «Era necessario fare un po’ di
chiarezza nell’identità di AltaRoma», dice il presidente Nicoletta Fiorucci. «Rischiava di diventa-
Una sfilata di AltaRoma
re una manifestazione troppo accessibile anche
per chi non era all’altezza».
Obiettivo principale è quello di riportare nella
Capitale i grandi couturier dell’alta moda, farli
sfilare e conoscere al mondo, oltre che candidare
Roma ad essere una piattaforma della nuova
creatività. Pensa in grande la signora Fiorucci, e
tra gli affezionati ritroviamo nomi importanti,
come Sarli, Balestra, Riva, Gattinoni e Marella
Ferrera, per non parlare del debutto della vietnamita Minh Han, considerata “La Valentino del
Vietnam”. La giovane stilista porterà in passerella capi haute colture in tessuti biologici per il
marchio Nathu. Ritroviamo sulle passerelle anche Grimaldi e Giardina che avevano reso noto di
voler lasciare Roma per approdare a Milano. A far
cambiare loro idea sembra sia stata la spietata
legge del business: prezzi elevati delle location e
i contratti con i distributori andati a monte all’ultimo momento. Ed eccoli, nuovamente nella
Capitale: «Siamo nati qui e vogliamo continuare
a crescere con una grande manifestazione come
AltaRoma». Ritorna un’altra grande assente, la
stilista siciliana Marella Ferrera, lontana dalle
passerelle romane da ben tre stagioni. Sarà presente anche Gabriele Colangelo, il vincitore dell’ultima edizione di Who’s the next?, il concorso
promosso da AltaRoma e Vogue Italia per far conoscere giovani talenti della moda. «La manifestazione è diventata una delle vetrine più importanti in Italia, che permette ai giovani stilisti in
erba di farsi apprezzare» commenta la Fiorucci.
«Basti pensare a Colangelo, che ora ha un marchio tutto suo, per non parlare dei “6267”, i due
giovani che sono diventati direttori creativi del
marchio Ferrè». Fuori Calendario ritroviamo Gaetano Navarro che mostrerà le sue creazioni in
un’esibizione, e il giovane stilista francese Pascal Goutrand. Tutti gli eventi di questa stagione,
si svolgeranno presso siti storici, come volontà
specifica del presidente, accolta con entusiasmo
dagli stilisti. Musei Capitolini e Villa Medici,
ospiteranno invece la mostra dedicata alle opere
inedite di uno dei più importanti della storia della fotografia contemporanea, Richard Avedon. L’idea della mostra è nata in seguito al ritrovamento di alcune casse contenenti circa cento scatti
realizzati da Avedon per Harper’s Bazaar tra il
1945 e il 1951, appartenute alla modella americana Ann Theophane Graham ed ereditate dal figlio Enrico Carlo Saraceni.
«Grazie a questa esposizione, intendiamo elevare
gli aspetti culturali della moda, in un percorso
tracciato con grande rigore», commenta Nicoletta Fiorucci. L’alta moda è un’eccellenza italiana,
ma purtroppo in Italia non esiste un Albo che regolamenti e tuteli gli stilisti, a differenza di Parigi, bisogna quindi agire prima che tutti i nostri
maestri emigrino.
Bellezza in Pillole
Prada promuove la fragranza Amber in un film.
Prada sta promuovendo il suo profumo femminile,
Ambra, sul grande schermo. Il profumo è catturato in un cortometraggio grafico-animato, chiamato Fallen Shadows, come la fragranza della
nuova campagna pubblicitaria e verrà mostrato
in 300 sale cinematografiche italiane. Creato da
James Lima, il film-annuncio di Amber sarà mandato in onda prima e dopo il film designato nel
cinema fino al 31 dicembre.
Nel frattempo la campagna stampa pubblicitaria,
basata su immagini da Fallen Shadows, è on-air
sui mezzi di comunicazione, contemporaneamente in Italia, USA e Regno Unito. «Vediamo Amber
come un classico. Si tratta di un tipico esempio
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eur torrino news
di firma del marchio Prada, e abbiamo scelto di
promuovere in una campagna pubblicitaria non
convenzionale», così rivela un portavoce della
griffe. Miuccia Prada ha già utilizzato un film per
pubblicizzare Amber. Al suo lancio nel 2005, arruolò Ridley Scott a dirigere il cortometraggio,
chiamato Thunder Perfect Mind.
Chanel illumina le pelli mature.
Chanel progetta un nuova linea di bellezza in
febbraio lanciando Lift Lumière, la nuova linea
di fondotinta e correttore occhi «La gamma, è rivolta ad un preciso target di età matura, che oltre al desiderio di riempimento e compattezza,
desiderano una sferzata di gioventù», così dice
Christine Dagousset, vice presidente esecutivo
della linea Beauty per Chanel. Il fondotinta, Lift
Lumière Teinte Fluide Lissant Jeunes, è costituito da un complesso botanico in grado di proteggere il collagene e l’elastina dagli effetti dei radicali liberi, insieme con Liftoptic, un ingrediente composto di proprietà di polveri sferiche di
silicone, che cattura la luce, diffondendola dove
necessario. Il correttore, Lift Lumière Correcteur
Yeux Lassant Jeunesse, include un tetrapeptide,
in grado di ridurre il liquido che si accumula sotto gli occhi, permettendo così, di attenuare borse, occhiaie e piccoli imperfezioni. Una texture
leggera ed elastica, dalla consistenza impalpabile e morbida capace di fondersi sulla pelle, per
] a cura di Simonetta Mulas [
un effetto correzione impeccabile. Per un viso
uniforme, senza zone d’ombra e per una pelle levigata e morbida che sembra sfidare le leggi del
tempo, è questo un altro miracolo di casa Chanel.
Lancaster Retinology, una nuova frontiera
contro le rughe.
Debutterà a gennaio, la nuova crema anti-age di
Lancaster, dal nome “Retinology”. Un trattamento in grado di affrontare le rughe della pelle e la
perdita d’elasticità e di fermezza, di contrastare
la disidratazione ed il grigiore, grazie al trasporto di retinolo attivo alle cellule, utilizzando un
nuovo sistema ispirato dalla terapia del gene.
Chiamato intra-Cellular System, utilizza i vettori
a carica positiva per esercitare l’attività di retinolo sulle cellule della pelle, una volta a destina-
zione, il retinolo attiva la sintesi proteica e quindi incrementa l’attività cellulare, diminuendo i
segni dell’invecchiamento. «Agisce come un dispositivo GPS, che ci permette di raggiungere direttamente l’obiettivo», ha detto Karen Pouey,
Vice President del marketing, e ha aggiunto che
la Lancaster, nel 1978, è stata una pioniera nella
sperimentazione di retinolo nei prodotti cosmetici. La crema, sostiene la Lancaster, può fare apparire la pelle 15 anni più giovane, comprende
anche estratto di imperata cylindrica hydroglycolic, in grado di idratare la pelle; timiron mix di
micro-cristalli di roccia, presumibilmente per migliorare la luce e il complesso RPF in grado di
combattere i radicali liberi. Questa crema è stata
creata, in risposta alle esigenze delle donne di
età dai 40 anni in sù e che sono alla ricerca di un
unico trattamento antiaging. «Anche se abbiamo
la crema Ultimate, che è un prodotto molto elevato, non abbiamo un sistema globale di prodotti antiaging», ha detto Pouey riferendosi alla crema introdotta nel 2004 al prezzo di 240 euro, per
50 ml. di prodotto. Al contrario Retinology si
venderà a 125 euro, per 50 ml. La confezione è
stata ideata ermeticamente chiusa, con una finitura metallica, specificamente progettata dalla
Lancaster, per proteggere la formula e la fragile
molecola di retinolo. Retinology sarà in Europa
nel gennaio 2009 e in Asia nel settembre 2009.
Kim Basinger è la testimonial della singola e della doppia pagina della campagna pubblicitaria,
una donna da Oscar per un prodotto che sembra
diventarne tale.
MemoPad: notizie e notiziole dal mondo fashion VIP.
Longchamp invito all’abbigliamento
La prossima campagna Longchamp punta i riflettori non solo sulla pelletteria, prodotti già noti al
grande pubblico, ma anche sulla linea donna di
prêt-à-porter. Girata a Los Angeles da Mert Alas e
Marcus Piggott, gli scatti rappresentano la testimonial della casa, Kate Moss, con la modella Sasha Pivovarova, immortalate contro un muro verde
retrò, vestite con capi della collezione primavera.
Incentrata sugli esterni, la linea varia dalla seta
al cotone, trench in lino dalla linea sportiva con
la stampa del cavallo, icona tipica della LM. «L’idea è di creare uno stile in cui si può mischiare
con tutto», ha detto Sophie Delafontaine, direttore creativo di Longchamp. Mentre alcune campagne precedenti, hanno mostrato la Moss con
solo una grande Longchamp per modestia, la
campagna primavera estate assomiglierà ad un
classico della moda editoriale. «Oggi, le borse
sono diventate una parte importante del mondo
della moda», ha dichiarato il direttore generale
Jean Cassegrain. «Ma è altresì importante che
abbiamo una linea di prêt-à-porter per esprimere
Kate Moss e Sasha Pivovarova per la campagna di
prêt-à-porter di Longchamp.
la nostra personalità nel fashion system». Egli
ha detto, tuttavia, che l’abbigliamento rappresenta meno del 5 per cento della sua attività. La
campagna irrompe in una serie di progetti per
Febbraio, senza modificare i bilanci rispetto al
primo semestre del 2007. «Quando si parla di una
linea di tempo non è in termini del prossimo trimestre, ma [invece] una prospettiva più a lungo
termine» ha detto Cassegrain. Arriverà nel mese
di gennaio il film sulla campagna per il sito Web
di Longchamp, che riceve più di 300.000 visite
mensili. Attenderemo di vedere ancora una volta
Kate.
Le scuse di Cosmo per Scarlett.
La rivista britannica Cosmopolitan, si è scusata
con Scarlett Johansson, dopo il titolo pubblicato
sui commenti attribuiti all’attrice sul suo matrimonio con l’attore Ryan Reynolds, da lei descritti come interamente inventati.
«Cosmopolitan chiede scusa a Scarlett Johansson e ai nostri lettori, per l’inesattezza scritta
nel nostro numero di Gennaio, quando abbiamo
citato che lei ha parlato del suo matrimonio e
del rapporto con suo marito», così ha commentato la rivista sul suo sito Web. Le scuse appariranno nel Cosmopolitan di febbraio.
L’agente della Johansson ha affermato che non
era ancora stato deciso se l’attrice avrebbe adottato ulteriori azioni legali contro il titolo, che è
stato pubblicato da Natmag, una sussidiaria interamente di proprietà di Hearst Magazines. Come riportata, parte della storia che il numero inglese di Cosmopolitan ha pubblicato, è stata presa da un colloquio della Johansson con lka redazione del Cosmopolitan Americano, pubblicato
nel mese di agosto, e le ulteriori citazioni in cui
l’attrice avrebbe discusso del suo matrimonio,
erano stato attribuito ad un giornalista di agenzia, Francesca Williams. L’agente della Johansson, ha detto che il nome di Francesca Williams,
poi si è rivelato essere uno pseudonimo. Che problemi povera Scarlett!
Tessere il Web con Swide.com.
La griffe Dolce & Gabbana è andata on-line la
settimana scorsa con la propria rivista, «Swide.com», ponendo l’accento sulla moda ed il lusso, l’arte, la musica, il cibo, la bellezza e lo stile
di vita. L’azienda, promette “concetti originali
con un taglio giornalistico” blogs e tono non
convenzionale. La rivista, in lingua inglese è realizzata da una redazione indipendente e le principali categorie collegate all’home page sono:
Stile, un focus sulle collezioni e suggerimenti per
lo styling, come il look del giorno e i must da
avere; Volti, sulla musica, artisti contemporanei e
personaggi famosi, come Carla Bruni-Sarkozy e
le sue prime esperienze da modella ricordate da
Stefano Gabbana; Vita, sulla bellezza, design,
viaggi, casa e cibo, e Storia, attraverso lo stile di
Dolce & Gabbana. Non si vuole arricchire il dizionario bensì, coniando il termine Swide, si ha
una parola breve ed immediata, anche un po’ irrilevante per il linguaggio della moda.
La parola Wide, che in italiano si traduce come
ampio, largo, è associata con l’apertura, la completezza e la chiarezza mentale; la presenza della “s” di fronte, non aggiunge solo una sciocchezza al significato, ma dà alla parola un suono
più incisivo e tagliente. L’obiettivo della rivista è
di «contribuire a costruire un rapporto diretto
con i nuovi mezzi di comunicazione, l’universo
dei blogger, delle reti sociali e delle comunità digitali» così ha commentato l’azienda. Un modo
trend per imparare meglio l’inglese.
eur torrino news
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Tarocchi
la rubrica dei
] a cura di Carla Bielli [
Alcuni
tiraggi
alerio torna a consultarmi un mercoledì
di due settimane successive al tiraggio
sulla sua storia d’amore. È un mercoledì,
in quanto giorno adatto ad esplorare le questioni
di lavoro: era infatti emerso durante il tiraggio
precedente che il potenziale creativo da artista,
che pure lui si riconosceva, era di fatto scarsamente investito nell’attività di architetto, peraltro fiorente, da lui esercitata.
Mi sorprende sempre il potere che hanno i tarocchi di trascendere gli schemi razionali ai quali i
consultanti riferiscono i loro problemi: Valerio
era venuto da me la prima volta, perché si sentiva lacerato da una storia d’amore, o meglio da
un innamoramento; i tarocchi suggerirono come
soluzione il suo agire da artista. E la conferma
della sorpresa mi viene subito da Valerio stesso,
il quale risponde con grande naturalezza al mio
«Come va?» dicendo che si è buttato a capofitto
a riesumare alcuni suoi progetti di quando si sentiva soltanto un artista… prima di diventare soltanto un professionista.
Neanche un minimo accenno alla storia d’amore
che lo prendeva tanto!
Gli chiedo di formulare la domanda e lui, senza
esitare chiede: «Di cosa ho bisogno per trasmettere le mie intuizioni di artista nel contesto professionale?». Lo invito a scegliere tre carte nel
grande mazzo dei 78 arcani ed ecco il risultato
del tiraggio:
Re di coppe; L’Imperatore; il Cavaliere di spade.
Tutti personaggi: si tratta di impegnarsi ad elaborare sul piano dei valori e dell’identità piuttosto che sul piano delle capacità e delle risorse
materiali.
V
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eur torrino news
Il personaggio centrale, L’Imperatore è l’identità
più forte e consolidata: il Valerio architetto affermato, nel pieno dei suoi poteri materiali. L’arcano è rivolto verso il Re di coppe, il quale richiama il pater familias una vocazione di gestione patriarcale e paternalistica, molto generosa
negli affetti, nella direttività e nel controllo: un
buon padre e marito in famiglia, un capo carismatico, generoso quasi un maestro nell’ambien-
te di lavoro. I due si guardano negli occhi, sono
armoniosi, regali e complici, poco attenti al cambiamento, presi come sono dal manifestarsi reciprocamente i loro simboli del potere: una capace
coppa traboccante l’uno, uno scettro imperiale
l’altro, senza muovere un passo dai loro troni. E
infatti nessuno presta attenzione al Cavaliere di
spade che li carica al galoppo con la spada rossa
sguainata. Il seme di spade fa riferimento ai valori ideali e spirituali e il Cavaliere irrompe con
impeto rivoluzionario inavvertito e irresistibile,
gli zoccoli del cavallo sfiorano appena il terreno
che sembra terra bruciata… bel rischio stanno
correndo i due monarchi!
Come cambierebbe la scena se la sequenza fosse:
Re di coppe, Cavaliere di spade, L’Imperatore! In
questo caso il cavaliere con la spada sguainata
sarebbe un messo dell’Imperatore verso il Re di
coppe: «Cambiamenti inarrestabili ti impongono
di scendere dal trono… la coppa traboccherà e irrorerà la terra bruciata intorno al Cavaliere e il
suo cavallo e renderà più brillante il colore rosso
della spada sguainata…». D’altra parte il Re di
coppe è pronto a ricevere questo annuncio e a ricambiare serenamente lo sguardo del Cavaliere,
girandosi verso di lui ad accoglierlo.
Il messaggio metaforico tocca profondamente
Valerio: si rende conto che se ha aspettato fino
ad ora ad esprimere la sua natura di artista è perché ha costruito il suo impero: nella professione
è un’autorità, sia con i colleghi, sia con i clienti,
può finalmente liberare i suoi messaggi rivoluzionari, le sue intuizioni di artista, è nell’esercizio dei suoi pieni poteri: un imperatore artista…
ce ne sono stati altri nella storia.
l’Oroscopo
Benvenuto Capricorno!
Benvenuto, Capricorno! L’ingresso di Plutone nel
vostro segno già dalla fine di novembre 2008 vi fa
comprendere quanto sia inedito questo transito.
Per trovare Plutone in Capricorno bisogna tornare
indietro nel tempo, fino al 1763-77. Costituisce
una sfida, infatti Plutone ha a che vedere con tutto quello che è profondità dell’inconscio, con la
parte più intima di noi. È senza dubbio l’inizio di
una vita nuova, da tutti i punti di vista. In Amore
Venere aiuta dal segno dei Pesci e Marte è splendido nel vostro segno: fidatevi degli astri e agite
con spontaneità e sincerità anche nei rapporti di
amicizia, specie se avete fatto qualche nuova amicizia che eccita la vostra curiosità. Conferma di
storie già iniziate, ma anche buone novità per i
Previsioni
astrologiche
per il mese
di gennaio
] a cura di Shanty [
single che non si chiudono in casa. Nel
lavoro procedete con sicurezza, nuove
società nuove associazioni, nuovi
gruppi. Entrano soldi a sorpresa, il
rimborso di un Ente. Giornate favorevoli il 14 o anche il 24. È un cielo di rinnovamento, di grande fortuna. Svolte per chi lavora in politica, per chi ha potere. Per la salute situazione stabile, anche se
bisogna sempre curare cervicale e
ossa, punti deboli insieme alle ginocchia. Cure e terapie sono favorite.
CANCRO
Marte opposto ricorda che c’è ancora tanta tensione da smaltire,
tuttavia non avete più Giove contro
e Venere dai Pesci vi sollecita a far sparire ogni
ostacolo di fronte alla vostra determinazione
di amore e sesso. La forma fisica migliora, un
po’ di prudenza intorno al 16-17.
SCORPIONE
L’amore vive di qualche emozione in più grazie al transito positivo di Venere. Anche Marte è positivo cogliete i doni che il destino vi offre senza discutere. Da tenere sotto controllo fegato e in generale tutta la salute, vi state stancando troppo
ARIETE
Non più Giove contro! Il lavoro
funziona meglio se terrete conto
di una recente esperienza formativa. Ciò vi servirà per affrontare con successo
questioni che finora non siete riusciti a risolvere. Forma fisica discreta, controllo dei denti, cefalee.
LEONE
Qualche seccatura vi sbarra la
strada? Avete i mezzi per prendere le opportune misure e liberarvi
da ogni problema. I più giovani possono pensare di andare all’estero, fare un corso di studi, tentare nuove strade. Attenti solo a non
strafare!
SAGITTARIO
Con Giove favorevole si possono
portare avanti progetti di coppia
che erano rimasti fermi da tempo.
Attenzione intorno al 14, la quadratura di Venere e quella della Luna produce un effetto di
tensione che andrà tenuto sotto controllo.
TORO
Saturno è ancora in trigono dalla
Vergine e consiglia una pausa di
riflessione, da dedicare a quello
che vi ha più colpito negli ultimi tempi.
Marte dal Capricorno vi stimola a dare maggiore consistenza al vostro rapporto.
VERGINE
L’atmosfera si rasserena, avete
dalla vostra il Sole, Saturno, Marte e Plutone. Il cielo è colmo di doni e non delude chi li sa accettare, buone notizie e nuove amicizie sono in arrivo!
ACQUARIO
Molte delle vostre iniziative che
porterete avanti fin dai primi
giorni dell’anno potranno cambiare la vostra vita entro due anni. L’amore diventa concreto, reale, basta non tirarsi indietro e fare i difficili. Più forza per la salute,
in generale!
GEMELLI
Si parte alla grande, procedete
sulla strada che avete intrapreso.
Nel lavoro e negli studi è il momento di impegnarvi di più se volete
realizzare un progetto importante. Anche
Mercurio vi stimola dall’Acquario consentendovi di valutare con maggiore realismo una
situazione complessa.
BILANCIA
L’ultima parte di Gennaio può portare buone notizie, Giove inizia dal
giorno 5 un transito molto positivo,
solo Marte vi sollecita qualche ansia
in più. Giove comunque vi sostiene e vi aiuta a
valutare ed approfondire una realtà che è da
tempo sotto i vostri occhi, ma che tendete ad
ignorare. Godete di quello che avete.
PESCI
Urano si è stabilizzato nel vostro
segno obbligandovi a seguire le
sue indicazioni che sono all’insegna di un’innovazione. Venere nel vostro segno aiuta al recupero fisico e anche alla conquista di un amore del tutto speciale.
Raccontaci l’incontro
con il tuo
parte II
] a cura di Omar [
estate è lontana, spesso la pioggia e il
freddo rendono le giornate malinconiche,
il sole un miraggio, il giorno e la notte
hanno contorni sbiaditi. L’alba si percepisce come un lontano ricordo e il tramonto appare inutile: arriva subito il buio che inghiotte ogni cosa.
Mentre lavoro mi chiama quella strana donna che
aveva reso misterioso e inafferrabile un pomeriggio al mare parlandomi del mio spirito guida.
Mi chiede: «Hai coltivato l’incontro con il tuo
Spirito Guida?». Le rispondo semplicemente di
no. Ma improvvisamente una strana sensazione
avvolge il mio corpo e la mia mente, in una sorta
di autoipnosi gli chedo se possiamo incontrarci.
Mi risponde di sì, e l’incontro avviene di pomeriggio.
L’
Vorrei chiedere al mio Spirito Guida Rachele come
mai non ho più quei poteri che avevo nei tempi
andati.
Dopo un po’ entra in trance e risponde così:
– Ascoltami, nessuno vuole bloccare la tua rinascita e le tue aperture. Dovrai essere tu a dare
nuovamente spazio alle tue capacità partendo
semplicemente dal credere di più in te stesso.
Quando rinunciasti ai tuoi poteri fu quasi un moto di rivendicazione nei confronti di chi tempo
prima ti privò delle tue capacità. Promettesti a te
stesso che saresti tornato nel pieno delle tue
qualità sottili senza l’aiuto di nessuno.
Gli chiedo se può dirmi il perché ho rinunciato
nei tempi andati ai miei poteri.
Risposta di Rachele: – Perché non mi è permesso.
Tu appartenevi ad un cerchio forse tra i più potenti, eri tra i Druidi, e loro stessi accettarono la
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eur torrino news
non scoraggiarti, il potere è in te, deve solo riemergere e puoi farlo solo tu. Inoltre attraverso
la ripresa delle tue capacità ritroverai la pace
perduta».
spirito guida
– Ma come mai avevo rinunciato ai miei poteri,
puoi dirmi qualcosa in più?
– Tu operavi per il bene dell’umanità con altri Sacerdoti e la vostra missione era dare amore, sollievo, guarigione a chi lo desiderava. Poi questa
casta eletta cominciò a usare questi poteri per
gestire gli altri e avere dei privilegi, e successivamente per ottenere un potere terreno. Invece
di amare, guarire, dare sollievo, cominciarono ad
usare le persone in una sorta di ricatto universale. Usarono la magia per imprigionare le menti,
crearono uomini dall’incrocio di varie razze e diventarono spietati e violenti, usarono la magia
per scagliare uomo contro uomo, crearono falsi
miti da adorare, usarono alcuni uomini a cui diedero poteri particolari per conquistare altre nazioni, immolando ai loro riti - a quel punto di
adorazione satanica - i morti da ambo le parti. Tu
decidesti di rinunciare ai tuoi poteri completamente perché eri in disaccordo con loro.
– Ma questi individui ci sono anche oggi?
– Ci sono sempre stati nel corso dei secoli e hanno occupato ruoli nel mondo religioso, politico,
economico e finanziario e nel mondo massonicosatanico. Tra questi poteri c’è un legame di sangue molto forte.
– Sono confuso aiutami a capire, quello che dici
mi sconvolge: mi stai dicendo che questi individui si sono reincarnati nei secoli?
tua uscita. Non posso
dirti la motivazione
perché ti riporterei a
ricordi troppo dolorosi, gli stessi che deviarono il tuo percorso».
– Come mai sono andato via?
Cosa avevo
fatto con tanta cattiveria da
rinunciare ai poteri e andare via
con il loro consenso?
– Tu non sei mai
cattivo. Posso dirti
che facevi parte dei
Druidi, Sacerdoti che
attraverso i loro ritiri portavano gli antichi insegnamenti. Attraverso le loro formule davano
energia alle cose intorno».
– Come posso riacquistare i miei poteri?
– Tesoro mio, inizia dalle piccole cose, ti riapproprierai
della parola
scritta e at-
traverso le parole userai un potere enorme.
– Ma come farò senza essere aiutato e se gli spiriti superiori ti bloccano?
– Ci riuscirai, anche se oggi la tua energia si sprigiona attraverso la rabbia, ma la tua indole profonda è amore e quindi dovrai superare il mantello di dolore che ti avvolge prima di ogni altra
azione. Io sarò sempre con te e sono felice che tu
mi senti e comunichi con me.
– Ma come farò a ritrovare gli antichi poteri se
nessuno potrà aiutarmi?
– Solo tu potrai riuscirci, posso dirti di inziare
dalle piccole cose, giorno per giorno, come un
allenamento pensa a qualche cosa che vuoi che
succeda, imprimi energia e aspetta. Se non riesci
– Sì e sono ai vertici del potere, in qualsiasi campo. Guarda il mondo e ricordati amore mio che loro creano i problemi per avere morti, sofferenza,
dolore, disperazione. Oggi si nutrono di energie
negative. Il loro legame è forte e la base è quella
dei riti satanici perpretati da gran sacerdoti,
spesso questi gran sacerdoti si vedono in televisione, in vari ruoli: dai luminari ai politici. Il loro potere lo hanno incarnato nelle strutture della società e lo usano contro l’uomo.
– Come se ne esce?
– Tesoro mio ora tu sai, preoccupati di te stesso e
ritrova i tuoi poteri. Il tempo si avvicina e loro
saranno scoperti… Ti amo tanto.
eur torrino news
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] a cura di Sergio Di Mambro [
Cosa accadrà nel 2012? Prima parte
la Rete come
conoscenza:
Quello che i potenti
ci nascondono
Esiste un popolo, quello di internet, dove le notizie scivolano veloci e a macchia d’olio arrivano
agli utenti della rete. Oggi internet è la Piramide
rovesciata dove gli utenti diventano i protagonisti assoluti della rete con filmati, interviste, ricerche (bisogna saper discernere) che mai e poi
mai troveremmo nel mondo paleolitico della televisione, delle radio e dei quotidiani. La vera rivoluzione culturale è internet che scuote il mondo dei potenti e lo mette in crisi. Notizie sempre
più accurate, precise, fanno traballare questa tribù di pochi che governa il mondo. Ho deciso di
dedicare uno spazio a questo popolo di nuovi
pionieri, quello di internet appunto, sempre più
attaccato dal paleolitico mondo del potere arroccato dietro alle tv generaliste, al bluff del digitale e al cosiddetto on air che invece è ghiaccio
cristallizzato. I mezzi di comunicazione tradizionali hanno cercato di fermare il tempo e quel
mondo nuovo che si affaccia, cercando di distruggere la creatività, le nuove idee, nascondendo il futuro all’anima e alla mente delle persone, rendendo questo pianeta un grande fratello ambulante. Oggi i detentori di questo potere
obsoleto occupano posizioni di prestigio nei governi e nei poteri occulti. Ma quanto durerà?
I TG sono tutti uguali, all’origine ci sono pochissime fonti che forniscono le notizie, e il linguaggio che utilizzano è da depressione indotta. Pensateci bene: morte, violenza, distruzione, guerre,
in genere bruttissime notizie in pasto alla gente
nei momenti clou delle giornata, quando le persone allentano la tensione, si rilassano, e allora
vengono colpite a freddo con una buona dose di
violenza inconscia. Giovani, adulti, anziani. Spesso mi chiedo cosa tali notizie possano ispirare
nella psiche dei giovani, quale rispetto avranno
di sé e degli altri. Ma ora vediamo di andare oltre.
Su YouTube abbiamo trovato un video che parla
del 2012 e del pianeta (X) Nibiru. Infatti, il 26
Gennaio 1983 la Nasa lancia il satellite Astronomico agli infrarossi (IRAS). Hanno trovato qualcosa di grosso ai confini del nostro sistema solare. Qualcosa di molto grosso. 10 settembre 1984
U.S. News riporta la seguente notizia : «l’anno
scorso l’Iras ha individuato un oggetto di intensa speculazione… è chiamato il pianeta X e
quando arriverà nel 2012, la vita che conosciamo cesserà di esistere…» Quale minaccia incombe su doi noi, sull’intera vita umana relativa
al pianeta terra?
Il XXI secolo ci ha gratificato con progressi tecnologici al di là dei nostri sogni, oggi viaggiamo
per il mondo con mezzi nuovi e più veloci, grazie
alla medicina moderna viviamo più a lungo, conduciamo vite più produttive. Per alcuni, per i più
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eur torrino news
fortunati, il XXI secolo è stato favoloso. Per altri
è stato un secolo di disperazione. La disperazione di “quelli che non hanno” preoccupa “quelli
che hanno” di più. Rincorriamo le nostre carriere,
facciamo spese nei centri commerciali ben forniti e ben illuminati, facciamo molti soldi dal nulla,
andiamo al college con la speranza di rimborsare
i nostri prestiti per lo studio prima di andare in
pensione, godiamo la vita con i nostri amici, o
facciamo finta di godercela da soli, acquistiamo
vacanze di lusso per fuggire per un po’ dallo
stress della nostra vita quotidiana. Quindi, chi
ha bisogno di questa cattiva notizia che la vita
come la conosciamo cesserà di esistere? Dopotutto se fosse veramente così sarebbe giè in televisione… non è vero? Prima dell’arrivo del nuovo millennio gli analisti e i reporter TV hanno
parlato di tsunami, terremoti, tempeste, ondate
di calore. Questi cataclismi hanno sempre fatto
parte dell’esistenza umana. Ovvero la spiegazione
che “essi saranno sempre un problema” ha comunque sempre un senso. È stato così finché l’uragano Katrina ha devastato New Orleans nel
2005. Dopodiché abbiamo iniziato a focalizzare
meglio. Da Katrina esperti e notizie TV hanno iniziato a parlare molto di più di mega-tsunami, devastanti tempeste, gravi inondazioni, super-terremoti e ondate di calore killer. Da dove provengono questi nuovi superlativi e come hanno fatto
a introdursi in un linguaggio comune senza introdurre panico? Le reti televisive li usano semplicemente per farci sintonizzare sui loro canali?
O c’è dell’altro dietro tutto questo? Dopo la tragica perdita di vite umane risultanti dal superterremoto e lo tsunami di Sumatra nel Dicembre
2004 gli avvisi di precauzione sugli tsunami dopo
ogni nuovo terremoto vengono ora rilasciati come non mai. La siccità nel mondo sta causando
gravi disagi sia all’uomo che agli animali, mentre
subiamo la perdita di un tasso sempre più impressionante di terreni agricoli una volta produttivi. Allo stesso modo un numero sempre maggiore di città sta adottando rigorose misure di
razionamento dell’acqua per conservare le loro riserve sempre più ridotte. Anche le nostre foreste
stanno soffrendo per scarsità d’acqua e vengono
consumate da incendi incontrollabili. Alcuni incendi sono di portata talmente vasta da ricoprire
completamente con i loro fumi quelle regioni in
cui sono presenti, a volte anche più di uno Stato.
Per gli americani Agosto e Settembre sono stati i
mesi delle vacanze estive last minute e del ritorno dei bambini a scuola, ora si tratta di evitare la
traiettoria del danno nel caso in cui tornasse di
nuovo un uragano dell’entità di Katrina. Mentre
la violenza di queste tempeste può essere breve,
recuperare dai danni che provocano può richiedere danni, se non decenni. Per coloro che vengono risparmiati il dolore di essersi trovati sulla
traiettoria del danno è una cosa triste da testimoniare. Coloro che invece vengono a trovarsi
nell’occhio del ciclone subiscono ciò che di solito
chiamano l’inferno in terra. Si cerca di riparare
con grandi esternazioni di solidarietà nazionale e
molte promesse infrante di assistenza. Anche per
quelli che scampano il danno vi saranno le conseguenze economiche. Potremmo anche non sperimentare direttamente i venti della tempesta o
la furia delle acque del diluvio, ma subiremo comunque l’effetto di prezzi elevati. È invitabile
che mentre quelli colpiti dal danno inizieranno a
raccogliere i “cocci”, saremo afflitti da uno scia-
me di profittatori che piomberà su di noi per banchettare sull’imbarazzo della ricchezza. Nel frattempo i debunkers del riscaldamento globale ci
assicurano che i cambiamenti della Terra sono
parte di un ciclo naturale. Essi ci dicono che i
molti resoconti inerenti la neve e i ghiacciai che
si stanno sciogliendo sul globo sono di nessuna a
scarsa importanza. Difatti questi tronfi debunkers ci assicurano che la cosa migliore da fare è
non credere ai nostri occhi bugiardi. Che cosa
dovrà accadere per credere ai nostri occhi bugiardi? Questa è una buona domanda, perché quando
inizieremo a farlo vedremo l’emergere di una nuova connessione tra i fallimenti naturali e quelli
causati dall’uomo. Ad esempio, un vecchio tubo
di vapore nella città di New York scoppia improvvisamente attraverso la pavimentazione e ottiene
l’attenzione dei media nazionali. Questo è stato
veramente un evento “anomalo”? Poi il ponte
135 di Minneapolis crolla con una tragica perdita
di vite umane, un evento degno di attenzione
mondiale. Anche se questo ponte era noto per la
sua struttura indebolita gli esperti sono comunque rimasti di sasso. Semplicemente non hanno
potuto spiegare un fallimento così improvviso e
catastrofico. È stato anche questo un evento
anomalo? La verità è che molte delle infrastrutture americane sono in declino. Un termine che
meglio descrive tale situazione è stato coniato in
Russia qualche anno fa, è ciò che chiamiamo
“ruggine dipinta”. Non possiamo continuare a
rattopparla in eterno. Ciò che quel tubo di vapore a New York e il ponte di Minneapolis avevano
in comune è che entrambi erano esempi premonitori dei fallimenti della “ruggine dipinta”. Ci
saranno altri fallimenti simili nelle infrastrutture
fatiscenti di questi vecchi ruderi, perché stanno
subendo un lento smembramento a causa del
basso livello di attività sismica. Allora, cosa sta
causando tale attività sismica? Le infrastrutture
sono molto simili alla nostra biosfera indebolita.
Entranbe stanno fallendo, parzialmente a causa
delle nostre colpe, ma soprattutto perché il nostro Pianeta è sempre più perturbato da qualcosa
presente nello spazio. Si tratta di un massiccio
oggetto chiamato Pianeta X e si sta avvicinando al cuore del nostro sistema. Esso ha già
causato antichi cataclismi, ed entro il 2012,
ancora una volta, scaglierà alcuni cataclismi
su di noi. È un’ipotesi veramente reale? Se siete disposti a credere ai vostri occhi bugiardi, le
prove scientifiche esistono…
La seconda parte con il numero di Febbraio.
Potrete trovare sul blog del periodico.it (www.ilperiodico.it/blog) il filmato relativo a tale prima parte.
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