Io so stare con gli altri - Comunità Pastorale di Caronno Pertusella

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Io so stare con gli altri - Comunità Pastorale di Caronno Pertusella
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Comunità Pastorale
Caronno Pertusella
S. Margherita
S. Alessandro
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
1. LA MIA FOTO
E QUELLA
DEI MIEI AMICI
Facciamo la nostra fotografia di preadolescenti. Proviamo a riflettere sulle difficoltà di relazione che nascono in noi e su quelle poste da altri, analizzando gli ambiti nei quali si svolge la nostra vita:
la famiglia, la scuola, il gruppo sportivo, la parrocchia, la compagnia di amici.
E se poi allarghiamo il nostro sguardo alla tv, ai giornali, ad
internet, quale modo di vivere le relazioni da parte dei preadolescenti emerge? Come i nostri coetanei si confrontano e comunicano con gli altri? E quali sono le loro principali difficoltà?
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
2 MI RACCONTO
E TU HAI LA CARITÀ?
Hai visto come è la carità?
Voglio lasciare una testimonianza della mia vita e per questo provo a raccontare come vivo le mie relazioni quotidiane. Cerco di
approfondire le ragioni del mio modo di essere con gli altri e di
capire se il mio comportamento è caratterizzato dal dialogo oppure dall’individualismo.
Il tuo tempo libero lo passi:
da solo,
con la compagnia,
con l’amico/a,
altro…
Hai una compagnia, un gruppo...
ti chiamano loro?,
sei tu che la cerchi?,
sai di poterla trovare al solito posto?
quali sono i luoghi che frequentate?
giardini
in giro
Piazza –
parchi
montagna
chiesa -
palestra
campo sportivo
casa degli amici -
altro
mare
Oratorio
Frequenti la compagnia perché
Così non ti senti solo
Per combinare scherzi agli altri
Inventate qualcosa di bello, da fare per gli altri
Vi consigliate su quello che dovete fare
Non hai altro da fare
Vi capite, avete gli stessi problemi
Altro
Cercate emozioni forti
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Hai un vero amico, una vera amica? E’ tuo amico/a perché
sa mantenere i segre- tutti lo/la cercano
ti
ti copre quando combini qualcosa
è il più o la più interessante del gruppo
ti rispetta per quello/
a che sei
non è troppo invadente
vi scambiate e presta- passa il tempo libero ascolti i suoi consigli
te le vostre cose
con te
ti fa sentire importan- vi confidate senza
te per lui/lei
paura di essere derisi...
E per quanto riguarda il mio rapporto con i genitori………..cosa
potrei raccontare?
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
3, GLI EFFETTI: Plexiglass e muro
Riflettiamo sui motivi profondi
delle aperture e delle chiusure
(paure, pregiudizi, sfiducia in sé
e negli altri), evidenziando dentro di noi stessi gli atteggiamenti
e i meccanismi che impediscono
o aiutano un dialogo e la relazione:
Sai che cosa può succedere ad
una carovana nel deserto?
Può essere assaltata dai PREDATORI.
All'improvviso ecco l'imboscata: i predatori fanno l'agguato e svaligiano tutto.
La stessa cosa può succedere a te:
I VIZI SONO DEI PREDATORI!
I vizi sono pronti:
• ad assaltarti
•
•
a coglierti di sorpresa
a derubarti.
Dal Vangelo di Matteo (Mt 7,13-14)
Gesù disse; «Entrate per la porta
stretta, perché larga è la porta e
spaziosa la via che conduce alla
perdizione, e molti sono quelli che
entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che
conduce alla vita, e quanto pochi
sono quelli che la trovano».
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
SUPERBIA
l’effetto plexiglass. (Ti ho davanti ma
non ti vedo, non ti guardo, non ti penso,
non mi interessi.)
Guarda che bestiaccia!
1) È piena di sé, gonfia di se stessa, si
«pavoneggia
2) è pronta a fare bella mostra di sé, ad
esibirsi
3) con le molle ai piedi vuole andare più
su degli altri
4) guarda gli altri con disprezzo.
LA SUPERBIA È IL VIZIO DI CHI SI
PENSA «SUPER» E SI METTE SOPRA SUGLI ALTRI SCHIACCIANDOLI
AVARIZIA
l’effetto muro (quando di fronte a certe
persone o contesti, costruisci un bel muro)
Guarda che bestiaccia!
1) La calamità in bocca serve per attirare
tutto a sé e prendere tutto per sé
2) il sacco a spalle serve per mettere dentro tutto e per conservare per sé.
L'AVARIZIA È ALLORA IL VIZIO DI CHI
SI ATTACCA ALLE COSE MATERIALI E
LE VUOLE TUTTE PER SE.
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
3, GLI EFFETTI: Onnipotenza
e orgoglio
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità,
sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non
avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser
bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace
della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
LA CARITÀ È
INVIDIA
l’effetto onnipotenza (io sono importante , quello che dico è importante)
Guarda che bestiaccia!
1) Gli occhi fissano gli altri; sono occhi
accesi, pronti a fare confronti e a dare
battaglia
2) la lingua butta fuori fuoco, vorrebbe
far fuori gli altri.
L’INVIDIA E’ ALLORA IL VIZIO DI CHI
GUARDA STORTO GLI ALTRI; E’ COSÌ PIENO DI SE CHE NON SOPPORTA CHE LE COSE VADANO BENE AGLI ALTRI.
IRA
l’effetto orgoglio ( io farei, io farei meglio,
secondo me )
Guarda che bestiaccia!
1) È piena di aculei: guai a toccarla!
2) gli occhi hanno dichiarato guerra a qualcuno e il fumo che esce dal naso dice che sta
montando su tutte le furie.
L'IRA E’ ALLORA IL VIZIO DI CHI SI ARRABBIA IMMEDIATAMENTE, DI CHI VA SUBITO IN ESCANDESCENZA E SI SCAGLIA
NERVOSAMENTE CONTRO GLI ALTRI
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LUSSURIA
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
QUANDO TU TI FAI PROSSIMO?
Guarda che bestiaccia!
1) È lì per ingannare, fare cadere,
tanto si presenta furba
2) striscia, è a contatto con la terra, vive a terra, di sensazioni.
LA LUSSURIA E’ ALLORA IL
VIZIO DI CHI E’ INCAPACE DI
CONTROLLARE
L'ISTINTO
DELLA SESSUALITÀ, DI CHI
VIVE ALLA CONTINUA RICERCA DI SENSAZIONI PROVENIENTI DAL PROPRIO CORPO.
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Ma mi sai dire in fin dei conti chi è il buon samaritano?
Guarda bene il disegno! Hai capito? Innanzitutto il buon
samaritano è Gesù: Lui si ferma. Lui si china su di te,
Lui si prende cura di te. Lui ti carica sulle sue spalle/ Lui
paga di persona. E poi ti dice: «Va' e anche tu fa' lo
stesso». Cioè: VA' E ANCHE TU DIVENTA BUON SAMARITANO COME IO HO FATTO CON TE. Il buon samaritano poi devi essere TU. Tu devi essere colui
che si ferma, colui che si china su chi gli sta accanto; colui che se ne prende cura, colui che carica sulle spalle, colui che paga di persona...
La domanda: «Chi è il tuo prossimo?» è cambiata in
«Quando tu ti fai prossimo?». TI FAI PROSSIMO
QUANDO FAI QUELLO CHE HA FATTO IL BUON SAMARITANO.
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
3, GLI EFFETTI: Persecuzione e
Tempo
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo
spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide
passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide
e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e
vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese
cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore,
dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei
briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse:
«Và e anche tu fà lo stesso».
GOLA
l’effetto persecuzione (nessuno mi capisce ma io
ho ragione, gelosia,arroganza, nervosismo)
Guarda che bestiaccia!
1) La bocca è sempre aperta in attesa che qualcosa
venga messo dentro
2) lo stomaco è un «tritacarne»
3) è un maialino che vive solo per riempire la pancia.
LA GOLA E’ ALLORA IL VIZIO DI CHI VIVE PER IL PROPRIO
STOMACO, PER RIEMPIRLO, DI CHI MANGIA SEMPRE, DI
CHI E’ SCHIAVO DELL'ISTINTO DELLA FAME.
ACCIDIA
l’effetto tempo (Sembra che non ve ne sia mai
abbastanza, sembra che esso basti a malapena
per noi. Come potremo cederlo a vantaggio di
qualcun altro?)
Guarda che bestiaccia!
1) È seduta in poltrona, non fa nulla
2) le ragnatele dicono da quanto non si muova e
quanto sia vecchia
3) è uno scheletro, è cadavere, è morta.
L’ACCIDIA È ALLORA IL VIZIO DI CHI VIVE NELL’OZIO, DI
CHI NON FA NULLA. E NON SOLO: E’ II VIZIO DI CHI E’ MOR20
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
TO NELLA VOLONTÀ, DI CHI È INCAPACE DI VOLERE. È
QUESTO IL PADRE DEI VIZI.
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
«Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo
di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me»
HAI VISTO ALLORA?
IN CHE MODO GESÙ HA FATTO VISITA A MARTIN?
GESÙ FA VISITA
ATTRAVERSO GLI ALTRI.
Preghiera
Le opere di misericordia
Sai che esistono le opere di misericordia? Esse si dividono in:
OPERE DI MISERICORDIA CORPORALE
Signore,
come i predoni sono sempre in agguato
per assaltare le diligenze nel deserto
così il demonio è sempre
in agguato per assaltarmi.
Mi vuole spogliare, vuole prendere casa in me,
vuole ridurmi ad un povero uomo.
Donami la forza di lottare
contro queste bestiacce,
di non mollare la presa,
di non abbassare mai la guardia,
di non lasciare che abbiano la meglio su di me.
Signore,
fa' che la mia casa sia già in Tuo possesso,
che la mia casa sia già occupata,
che io sia già intento a fare il bene
cosi da non avere la possibilità di fare il male.
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6.
7.
Dar da mangiare agli affamati
Dar da bere agli assetati
Vestire gli ignudi
Alloggiare i pellegrini
Visitare gli infermi
Visitare i carcerati
Seppellire i morti
1.
OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALE
Consigliare i dubbiosi
2.
Insegnare agli ignoranti
3.
4.
5.
6.
7.
Ammonire i peccatori
Consolare gli afflitti
Perdonare le offese
Sopportare pazientemente le persone moleste
Pregare Dio per i vivi e per i morti
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
4, DIALOGO CON GESU':
STORIE DI FRATELLI: Caino e Abele;
SIAMO TUTTI FRATELLI!
Proprio così! SIAMO TUTTI FIGLI DI UN UNICO PAPA’
QUELLO NEI CIELI QUINDI TRA DI NOI TUTTI FRATELLI. Tutti fratelli anche se non dello stesso sangue o
meglio tutti fratelli perché in noi scorre lo stesso sangue
che è quello di Gesù Cristo.
MA CHI È DAVVERO FRATELLO?
Siamo tutti fratelli, ma LA FRATERNITÀ È DA COSTRUIRE. Sì, occorre diventare veri fratelli. E chi è il
vero fratello? O meglio: Quando tu sei un vero fratello? Proviamo a scoprirlo prendendo in mano la Bibbia e
andando a vedere ALCUNE STORIE DI FRATELLI.
1° QUADRETTO:
LA STORIA DI CAINO E ABELE
Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho
acquistato un
uomo dal Signore». Poi
partorì ancora
suo
fratello
Abele.
Ora
Abele
era
pastore
di
greggi e Caino lavoratore
del suolo.
Dopo
un
certo tempo,
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti
del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non
gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il
tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu
dòminalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre
erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non
lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La
voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da
quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello.
Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa
per ottenere perdono? Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò
nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque
mi incontrerà mi potrà uccidere». Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete
e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e
non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi
allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli
risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di
questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi
al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
NEL FRATELLO CHE HA BISOGNO
GESÙ STESSO TI FA VISITA!
Fratello è:
COLUI CHE ACCETTA LA TUA DIVERSITÀ
Quanto Caino e Abele sono diversi.
Ma Caino non è capace di accettare la diversità di Abele, La diversità di Abete lo fa ribollire di invidia.
Invece il tuo fratello è diverso da te e tale diversità non
va vista come un pericolo per sé…
E’ COLUI CHE VUOLE LA TUA FELICITÀ
Caino non riesce a desiderare la felicità di Abele. Le cose di Abele che vanno bene lo fanno infelice. Invece la
felicità del fratello è pure la tua. Sei davvero fratello se
sei contento quando anche tuo fratello è contento.
Quante volte succede che la felicità dell'altro faccia scattare in me invidia e la sventura dell'altro sia motivo per
me di gioia.
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
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STORIE DI FRATELLI: i primi Discepoli
LA CARITÀ: che cosa è?
Prova a prendere i grandi testi del Nuovo Testamento sulla carità.
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed
egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e
porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che
stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il
regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero
forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare,
assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti
abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In
verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi
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Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e
prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva
proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di
ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il
pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e
godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.
Ecco il gruppo di Gesù, ecco la famiglia di Gesù. Non
sono fratelli di sangue, ma fratelli nel Signore. Perché si
sono ritrovati, perché stanno insieme? Perché c'è in comune Gesù! Al centro c'è Lui. Ed è proprio come la ruota
con i raggi. Più si va verso il centro e più i raggi sono
stretti. Così per coloro che stanno con Gesù: più si è legati a Gesù e più si è legati fra fratelli.
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Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Catechesi 3° media IV° PARTE "Io so stare con gli ALTRI"
Fratello è:
COLUI CHE ARRIVA DOVE COLUI CHE METTE IN CIRTU NON ARRIVI
COLO, METTE SULLA TAVONel gruppo di Gesù ognuno era LA, CONDIVIDE:
per l'altro e dove uno non arri- A) LE BELLE SCOPERTE
vava arrivava l'altro. Sì, c'era
B) TUTTO CIÒ CHE HA
una complementarità, i fratelli si
completavano a vicenda e o- Ecco il gruppo dove si condividegnuno poteva contare sull'ap- va tutto, proprio tutto. In quel
porto immediato, sulla disponi- gruppo la tavola era il luogo dove
ci si raccoglieva. Ebbene, ciò che
bilità immediata delera messo sulla tavola diventava
l'altro.
di tutti. Che cosa condividono i
fratelli? Innanzitutto le belle scoperte, le belle notizie. Proprio per
questo diversi diventano discepoli
di Gesù; ad es. Pietro è chiamato
in maniera travolgente dal fratello
Simone che non tiene per sé la
scoperta di Gesù. E poi i fratelli
condividevano i loro beni materiali: ognuno dava ciò che aveva e
così, sapendo che ciò che è tuo è
anche del tuo fratello, non c'erano
poveri. Per te si tratta di mettere
sulla tavola, di mettere in circolo
innanzitutto quelle ricchezze che
sono le tue doti, le tue qualità perché ognuno se ne avvantaggi. È il
segreto perché non ci sia più invidia: le belle qualità del tuo fratello
non devono farti morire di invidia,
ma di gioia perché sono anche
tue!
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Attento perché con il tuo modo di fare è facile creare là dove vivi
una giungla, proprio il contrario di una fraternità. Se realizzi queste regole scoprirai quanto è facile:
1.
La tua parola d'ordine sia sempre: «Io prima di tutti e gli altri
si arrangino»
2.
Considera gli altri come concorrenti che ostacolano i tuoi
progetti e non essere contento finché non li hai «fatti fuori»
3.
Procurati ciò che ti fa comodo senza scrupoli, sulla pelle degli altri, sfruttandoli
4.
Appena c'è qualcosa che ti fa gola prendilo e portalo via
5.
Cerca solo ciò che è tuo tornaconto personale
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Non ti lasciare prendere dalla comprensione, dal perdono,
dai rimorsi, da tutto ciò che è roba per donnicciole
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Non essere mai sazio di chiedere, o meglio, di esigere, di
pretendere: è tuo sacrosanto diritto di avere, avere, avere
sempre di più
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Pensa che sono sempre gli altri ad avere torto mentre tu non
sbagli mai e le tue idee sono sempre ineccepibili
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Lascia perdere ogni problema che non ti tocca da vicino
10. Per dei torti subiti pensa che sia bene regolare i conti subito
Quali sono invece le regole che
vuoi rispettare affinché là dove vivi si realizzi non una giungla, ma
una FRATERNITÀ, UN PARADISO?
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