TARATURE VALVOLE: “il martinetto

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TARATURE VALVOLE: “il martinetto
TARATURE VALVOLE: “il martinetto”
Riferimento al DECRETO 329/04
La verifica di funzionalità degli accessori di sicurezza può essere effettuata con prove a
banco o con simulazioni, se non si va ad intaccare l’esercizio dell’insieme in cui sono
inseriti.
N.B.: in particolare per le valvole di sicurezza, la verifica può consistere nell’accertamento
di avvenuta taratura entro i limiti temporali stabiliti dal fabbricante e comunque entro i limiti
relativi alle periodicità delle verifiche di riqualificazione.
La verifica consiste nella taratura delle valvole dopo aver verificato l’ubicazione delle
stesse nell’impianto e l’analisi dello schema tecnico riguardante l’istallazione e la funzione
che svolgono.
La caldaia, ovvero gruppo impianto, secondo normativa PED, la possiamo considerare un
insieme. In tali impianti le valvole sono installate sul vapore risurriscaldato a 35 bar e ad
una temperatura di 540°C, sul corpo cilindrico vapore saturo secco e surriscaldato SH con
temperatura di 540°C e 200 bar.
Queste valvole sono installate per limitare gli eccessi di pressione che il vapore potrebbe
raggiungere prima dell’ingresso (SH) e il reingresso (RH) nel corpo di turbina (AP e MP).
Per tale applicazione possiamo catalogare le valvole in esame, secondo normativa PED,
come accessori di sicurezza, con l’ulteriore distinzione di dispositivo di limitazione
della pressione.
La normativa PED prevede per gli accessori di sicurezza una categoria identica
all’attrezzatura che deve proteggere.
In questo caso si parla di valvole di sicurezza di caldaia, per cui si implica la massima
categoria (IV), in quanto la valvola in esame deve garantire la sicurezza dell’intero
insieme, per cui è fondamentale la funzionalità della stessa, quindi un controllo più serrato.
Essendo già assegnata la categoria, risulta inutile definire il gruppo d’appartenenza del
fluido e i requisiti tecnici.
Mercurio Ingegneria Srl
Cod. Fisc. e P. IVA 02924000132
Capitale Sociale i.v. € 120.006,00
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22073 Fino Mornasco | Como
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Periodicità:
Le valvole di sicurezza, appartenendo alla stessa categoria dell’attrezzatura o dell’insieme
che proteggono, hanno già fissato la periodicità delle verifiche di funzionamento.
In questo caso per una valvola di sicurezza montata su una caldaia per la generazione di
vapore con presenza di fiamma (categoria IV), da tabella B Decreto 329/04 otteniamo:
ATTREZZATURE E/O INSIEMI
Generatori di vapor d'acqua
FUNZIONAMENTO
2 anni
INTEGRITA'
10 anni
Ricordiamo che l’eccezione ai 2 anni prescritti dalla normativa PED sono dettate dalle
istruzioni di utilizzo e manutenzione che il costruttore fornisce nella documentazione
allegata all’accessorio di sicurezza (manuale).
In tal caso la periodicità consigliata dal costruttore solitamente è di 2 anni, pertanto ci
atteniamo a ciò che prescrive la legge.
Come si svolge la taratura:
La taratura viene effettuata con la caldaia in esercizio.
Si individua la valvola di sicurezza da tarare e si legge, nella immediata vicinanza, tramite
manometro, la pressione d’esercizio.
In seguito si smonta il cappello della valvola, si pone il martinetto1 nella parte superiore
della valvola e si manda in pressione il martinetto, con aria compressa. Si genera pertanto
l’annullamento della forza della molla antagonista, e successivamente l’intervento della
valvola di sicurezza (sollevamento dell’otturatore).
In seguito si legge il valore di Forza (misurata in [N]) che ha prodotto l’intervento della
valvola di sicurezza.
Conoscendo il valore della superficie di sfogo (sezione di spinta) si risale alla pressione
massima d’intervento ( P = F )
A
Tale valore di pressione per garantire la sicurezza dell’insieme deve soddisfare la
seguente relazione:
Pe £ Pt < PS
Pe = pressione d’esercizio
Pt = pressione di apertura valvola (quella rilevata dall’operazione di taratura)
PS = pressione di bollo.
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Martinetto: Dispositivo di misura che agisce sullo stelo delle valvole di sicurezza da tarare, diminuendo la forza della
molla antagonista di una quantità nota e controllabile; tale forza è rilevabile al momento dello scatto della valvola con
strumento a indice trascinato, che mantiene la posizione (quindi l’indicazione) della massima forza applicata.
VALVOLA DI SICUREZZA
Leva
Molla
Corpo
Prigioniero
Piastra di
guida
Guida
molla
Tappo
Disco
otturatore
Vite di
riferimento
superiore
Vite di
riferimento
inferiore
Sezione di
spinta
Flangia
Vapore in
pressione
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Flangia di
scarico
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MARTINETTO
Attacchi
condotto
idraulico di
comando e
sollevamento
Manometro
e
Misuratore
forza
Pompa
idraulica
Stelo di
sollevamento
Aggancio
alla valvola
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Appoggio
alla valvola
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Sostegni del
martinetto
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Calcoli di Verifica:
1. Calcolo della forza da applicare e relativa scelta del manometro del martinetto:
F = forza applicata;
Pt = pressione di taratura o di intervento o di apertura;
Pe = pressione d’esercizio;
A = sezione di spinta;
F = (Pt - Pe ) × A
(forza della molla antagonista)
Dopo aver calcolato la forza da applicare e scelto il manometro idoneo, si
posiziona lo strumento sulla valvola, si effettua la taratura agendo sulla pompa
molto lentamente fino all’apertura della valvola.
2. Calcolo, infine, della pressione di taratura:
Pt =
F
+ Pe
A
Il Direttore Tecnico
Ing. Domenico Bisceglie
Nato a Molfetta nel 1948, si
laurea
in
Ingegneria
Meccanica
ad
Indirizzo
Energetico nel 1990. Dal
1991 al 2001 è il responsabile della sezione
apparecchi a pressione e dal 2002 al 2011 è il
Direttore del Servizio Impiantistico del Dipartimento
di Prevenzione Medico nell’Asl di Lodi. Nel 2005 è
stato relatore presso l’ASSOLOMBARDA, l’
ASCHIMFARMA e La Fiera di Bologna per
AMBIENTE E LAVORO; nel 2010 per l’ARPA prov.
LODI. Fino al 2010 è stato il coordinatore del gruppo
regionale apparecchi a pressione. È stato anche
componente
del
gruppo
REGIONE
LOMBARDIA/INAIL, ASL/VIGILI DEL FUOCO,
ASL/ARPA e del gruppo interregionale macchine; è
stato inoltre componente esperto nella commissione
DPL-ASL-INAIL. Fino al 2011 ha avuto la nomina
prefettizia come componente esperto impianti nella
commissione
“vigilanza
provinciale
pubblico
spettacolo”, nella commissione “grandi rischi” e nella
commissione “materie esplodenti”. È stato docente
presso il CFP e aziende private per corsi di
“generatori di vapore e impianti termici”. Attualmente
è il Direttore Tecnico delle Verifiche Periodiche
presso Mercurio Ingegneria S.r.l.
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