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1 Attività Seminariale Medicina Cardiovascolare Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Recapiti: [email protected] [email protected] Lezione 2 di 5 2 Elettrocardiografia Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 3 Richiamo di anatomia del sistema di conduzione Nodo Seno Atriale Nodo Atrio Ventricolare Fascio di His R Branca Sinistra Branca Destra P Fibre del Purkinje T U Q S Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 4 Le derivazioni elettrocardiografiche ECG standard si compone di 12 derivazioni 6 periferiche o degli arti 6 precordiali Bipolari (di Einthoven): Unipolari (di Wilson): D1oI V1 D 2 o II V2 D 3 o III V3 Unipolari (o di Goldberger) V4 aVR V5 aVL V6 aVF Osservano il cuore su di un piano Osservano il cuore su di un piano verticale orizzontale Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Le derivazioni periferiche - Bipolari Braccio destro rosso - I + 5 Braccio sinistro giallo Triangolo equilatero o Triangolo di Einthoven Gamba destra Nero (terra) Gamba sinistra verde dal braccio dx Le derivazioni periferiche - Unipolari aV augmented Voltage of: Right arm Left arm F foot SIMBOL O ELETTRODO ESPLORANTE (+) ELETTRODO INDIFFERENTE (0) aVR Braccio destro Braccio e gamba sinistri aVL Braccio sinistro Braccio destro e gamba sinistra aVF Gamba sinistra Braccio destro e braccio sinistro Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 6 7 Le derivazioni precordiali V1 V2 V4 V3 V5 V6 IV s.i. parasternale destra IV s.i. parasternale sinistra V s.i. emiclaveare sinistra a metà tra V2 e V4 V s.i. ascellare anteriore sinistra V s.i. ascellare media sinistra Come individuare il IV spazio intercostale? V1 V2 V3 V6 V4 V5 Metodo 1: Lo spazio intercostale subito sotto la clavicola è il I Metodo 2: Lo spazio intercostale sotto il l’Angolo del Luys è il II Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 8 Le derivazioni precordiali supplementari Verso sinistra Sono una diretta estensione della linea che inizia con V4 (V spazio intercostale) e che si dirige verso la parete posteriore del torace V1 V9 V3R V4R Verso destra V3R e V4R derivazioni precordiali destre indagano la parete del Ventricolo destro V8 V7 Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Esecuzione tecnica dell’ECG 1. Mettere il pz. in posizione comoda: - in ambiente non freddo, - sdraiato, calmo, rilassato, - non deve muovere né il capo né gli arti, - deve tenere gli occhi chiusi 2. Collegamento delle derivazioni: a completamento - in caso di mancanza di un arto la corrispondente derivazione periferica può essere collegata alla radice dell’arto reciso, - nelle donne le derivazioni precordiali vanno collocate sopra il seno e non sotto poiché rischiano di slittare verso il basso Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Carta di registrazione dell’ECG Carta millimetrata: l’altezza misura il voltaggio la larghezza misura la durata / tempo Per convenzione a registrazione standard 10 mm in altezza = 1 mV 5 mm in larghezza = 0,2 secondi 1 mm in larghezza = 0,04 secondi Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Parametri fondamentali dell’ECG 1 dati anagrafici cognome e nome età 3a 2 data di esecuzione calibrazione 4 velocità Stampa standard dell’ECG 5 ordine delle derivazioni I V1 II V2 III V3 aVR V4 aVL V5 aVF 6 isoelettrica V6 Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Accorgimenti particolari per la registrazione 1. Onda Q Quando nelle derivazioni inferiori (II, III ed aVF) è presente un’onda Q è bene registrare due tracciati uno in inspirio e l’altro in espirio 2. Alterazioni del ritmo Quando si riscontrano alterazioni del ritmo è bene registrare una traccia manuale lunga oltre all’ECG standard La persona che esegue l’ECG deve essere in grado autonomamente di decidere quando adottare questi accorgimenti Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Artefatti di registrazione 14 Tremore muscolare Movimento grossolano degli arti Tachicardia ventricolare Vera Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 15 Le onde e i segmenti elettrocardiografici R ST Contrazione Atriale T P U Q PR o PQ Riempimento Ventricolare S Svuotamento ventricolare ed il rilasciamento QRS Contrazione ventricolare QT La lettura e l’interpretazione dell’ECG 16 Refertare un ECG significa leggerlo ed interpretarlo La lettura e l’interpretazione dell’ECG 1. Ritmo 2. Frequenza 3. Asse QRS 4. misura del PQ 5. misura del QT 6. descrizione del QRS 7. Ripolarizzazione tratto ST onda T Referto tipo “normale” DESCRIZIONE: Ritmo Sinusale con Fc di 70 bpm Asse del QRS intermedio PQ e QT nella norma QRS nella norma (si omette) Non alterazioni della ripolarizzazione CONCLUSIONI: Nella norma Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 17 La Frequenza cardiaca E’ il numero di cicli cardiaci (QRS) al minuto valori normali 60 – 100 bpm valori inferiori a 60 bpm BRADICARDIA valori superiori a 100 bpm TACHICARDIA Ricordare che sull’ECG 10 mm sono pari a 0,4 secondi Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD La Frequenza cardiaca – Misurarla senza cardiofrequenzimetro Fc > 50 bpm Fc < 50 bpm spostandosi di 5 mm in 5 mm da una prima onda R possiamo marcare le seguenti frequenze decrescenti 300 – 150 – 100 – 75 – 60 – 50 la Fc sarà determinata da dove cade l’onda R successiva Per prima cosa occorre identificare una striscia lunga 6 secondi (ovvero un decimo di minuto) che sull’ECG corrisponde ad un tratto lungo 15 cm, quindi va contato il numero dei cicli presenti in questa striscia, la Fc è pari a 10 volte tale numero Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD 19 ECG normale Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD ECG normale con ripolarizzazione precoce Uomo, nato nel 1973 Ripolarizzazione precoce Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, Md, PhD 20 21 I ritmi cardiaci e i loro principali disturbi Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Ritmo sinusale Il normale ritmo cardiaco è determinato dal nodo Seno Atriale, e sul tracciato ECGrafico è rappresentato dalle onde P 1. Si susseguono a distanza fissa 3. hanno una durata < 120 msec (ovvero < 3 mm), 2. Sono: - positive nelle derivazioni I, II ed aVF, 4. hanno un’ampiezza < 0,250 mV (ovvero < 2,5 mm), - negative nelle derivazioni aVR, 5. la componente negativa in V1 è inferiore a 0,04 mm/sec. - variabili nelle derivazioni aVL e III (+ o +/-), - negativa o bi-fasica in V1, bi-fasica in V2, Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Altri ritmi del cuore Quando viene a mancare l’attività fisiologica del nodo S.A., un FOCOLAIO ECTOPICO a livello degli atri, del nodo A.V. oppure dei ventricoli può determinare la frequenza dell’intero muscolo cardiaco ad un ritmo predeterminato. In condizioni normali questi pacemaker sono elettricamente inattivi. Focolaio ectopico atriale 60 – 80 bpm Ritmo atriale ectopico l’onda P è anomala Focolaio ectopico giunzionale 40 – 60 bpm Ritmo idiogiunzionale (alto, medio, basso) Focolaio ectopico ventricolare 20 – 40 bpm Ritmo idioventricolare manca l’onda P o non è seguita regolarmente da un complesso QRS ed i QRS possono essere più larghi Il ritmo anche se ectopico è automatico e regolare Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Esempio di ritmo atriale ectopico PR < 120 ms onde P: - negative in II, III ed aVF, - positive in aVR, - la durata dell’intervallo PR è variabile a seconda della distanza del focolaio ectopico rispetto al nodo AV. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Esempio di ritmo giunzionale Gli atri vengono attivati dal basso verso l’alto e non viceversa come di norma: alto onde P negative precedono il QRS con intervallo PR < 0,12 sec medio non si vedono onde P perché cadono all’interno del QRS basso onde P seguono il QRS, con regolarità Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 25 Esempio di ritmo idioventricolare Caratteristiche principali: 1. Manca l’onda P davanti al QRS 2. I QRS sono slargati tipo Blocco di Branca 3. I QRS sono equidistanti Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 26 Esempio di ritmo idioventricolare Caratteristiche principali: 1. Manca l’onda P davanti al QRS 2. I QRS sono slargati tipo Blocco di Branca 3. I QRS sono equidistanti Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 27 Tachicardia Parossistica Sopraventricolare Non sono riconoscibili le onde P Inizio e termine bruschi (on-off) Manovre Vagali o Adenosina in bolo (ben fatto) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 28 29 Flutter atriale tipico Presenza di onde “a dente di sega” in luogo delle onde P distanza RR regolare se sincronizzato (1 : 1, 2 : 1 ecc.) Frequenza 220 – 350 bpm Tra le onde di flutter non è riconoscibile un’isoelettrica Piano clinico: E’ una condizione analoga clinicamente alla Fibrillazione Atriale ma qui l’attività atriale è maggiormente sincronizzata rimanendo inefficace la contrazione atriale. Generalmente determina r.v.m. elevate. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Tachicardia Atriale o Flutter atriale atipico Le onde P presentano una morfologia diversa da quelle sinusali e si ripetono regolarmente ad una frequenza elevata (160 – 250 bpm) ma non tutte sono condotte ai ventricoli per cui la frequenza ventricolare è minore della frequenza atriale (generalmente con un rapporto fisso 2:1, 3:1, 4:1, ecc.). Le onde P sono unite tra loro da una linea isoelettrica. V1 Tra le onde P è riconoscibile una linea isoelettrica Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 30 Fibrillazione Atriale - Caratteristiche generali 31 Assenza di onde P sostituire da onde f ( a volte nemmeno visibili) distanza RR irregolare QRS di normale morfologia E’ dovuta alla presenza negli atri di focolai multipli ectopici, che emettono in continuazione impulsi elettrici a frequenza caotica. Nessun singolo impulso è in grado di depolarizzare completamente entrambi gli atri, per cui sull’ECG non è possibile identificare un’onda P. La contrazione atriale risulta a sacchetto di vermi ovvero inefficace per cui vi è la possibilità che nelle auricole si possano formare dei trombi, per il basso flusso di sangue atriale. Solo alcuni impulsi sono in grado di oltrepassare il nodo A.V.. Ne consegue una risposta ventricolare completamente irregolare: sia ad alta che a bassa frequenza. In presenza di F.A. non si parla di Frequenza Cardiaca ma di Risposta Ventricolare Media (r.v.m.) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Fibrillazione Atriale - Classificazione 1. Di nuova insorgenza: tutte le F.A. documentate per la prima volta 2. Ricorrente: qualsiasi forma di recidiva di F.A. 3. Parossistica: forme che terminano spontaneamente, generalmente entro 7 giorni (la maggior parte entro le prime 24-48 h) 4. Persistente: forme di durata superiore ai 7 giorni o di durata minore ma che non si interrompono spontaneamente e che necessitano di interventi terapeutici (cardioversione farmacologica o elettrica) per la loro riconversione a ritmo sinusale 5. Persistente di lunga durata: forme che durano più di un anno 6. Permanente: forme nelle quali non sono stati effettuati tentativi di cardioversione o, se effettuati, non hanno avuto successo per mancato ripristino del r.s. o per recidive precoci dell’aritmia che sconsigliano ulteriori tentativi di cardioversione. Le diverse forme non sono mutuamente esclusive nello stesso pz. e nel tempo ogni forma può virare in un’altra. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 32 Fibrillazione Atriale – ECG esempio Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 33 Refertazione elettrocardiografica tipo 1. Ritmo 2. Frequenza 3. Asse QRS 4. descrizione dell’intervallo PQ o PR 5. descrizione dell’intervallo QT 6. descrizione del QRS 7. ripolarizzazione (tratto ST ed onda T) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 34 35 Intervallo PR o PQ Misura: dall’inizio dell’onda P all’inizio del complesso QRS Cos’è? : conduzione attraverso gli atri + conduzione attraverso AV Varia? : ↓ PR nello stesso soggetto all’ ↑ Fc Durata normale: 0,12 – 0,20 secondi (5 mm) > 0,20 s si parla di Blocco Atrio Ventricolare di I grado < 0,12 s presenza di via accessoria Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 36 Intervallo QT e QTc QT QTc Misura: dall’inizio del QRS alla fine dell’onda T Cos’è? : propagazione della depolarizzazione nei ventricoli (QRS) + depolarizzazione totale (ST) + ripolarizzazione (T) Varia? : ↓ QT nello stesso soggetto all’ ↑ Fc Durata normale: 0,26 – 0,40 secondi per Fc fra 50 e 130 bpm La misura corretta prevede tuttavia il calcolo del QT corretto QT [s] ______ √ RR [s] Valori di QTc Maschi adulti Femmine adulte < 430 msec < 450 msec Borderline 431 – 450 451 - 470 Prolungato > 450 > 470 Normale Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD QT patologico – Esercizio di Calcolo QT: 16 mm x 0,04 sec = 0,64 RR: 24 mm x 0,04 sec = 0,96 √0,96 = 0,98 QTc = 0,64 / 0,98 = 0,65 Riferimento: QT corto se QTc < 0,38 s QT lungo se QTc > 0,45 s Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 37 38 QT lungo Il QT lungo espone al rischio di Torsione di punta indotta da un’extrasistole ventricolare con il meccanismo dell’onda R su onda T. Torsione di punta: tachicardia ventricolare polimorfa dove il QRS sembra ruotare come in una torsione intorno alla linea isoelettrica, generalmente si auto-interrompe pur ripresentandosi. Cause Congenite: Sindrome del QT lungo (LQTS da 1 a 10) Acquisite: farmaci: flecainide, propafenone, amiodarone, antidepressivi triciclici, antibiotici e altri squilibri idro-elettrolitici: ipokaliemia, ipomagnesiemia, lesioni del sistema nervoso centrale, miocarditi, ischemia miocardica acuta Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Refertazione elettrocardiografica tipo 1. Ritmo 2. Frequenza 3. Asse QRS 4. descrizione dell’intervallo PQ o PR 5. descrizione dell’intervallo QT 6. descrizione del QRS 7. ripolarizzazione (tratto ST ed onda T) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 39 Caratteristiche del QRS Ampiezza (altezza) Ipertrofia Durata (larghezza) Blocchi di Branca Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Ipertrofia ventricolare sinistra – concentrica ed eccentrica 41 Sul piano ECGrafico può essere dovuta a : - Estrema magrezza (falso positivo), - Ipertrofia ventricolare sinistra concentrica, - Ipertrofia ventricolare sinistra eccentrica→aumento della massa cardiaca complessiva anche a fronte di spessori parietali non aumentati Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Ipertrofia ventricolare sinistra – aspetto ECGrafico 42 Produce complessi QRS molto evidenti sia in altezza che in profondità, specialmente a livello delle derivazioni precordiali Ampia onda S in V1 Slargata e Ampia onda R in I, aVL, V5 e V6 S 23 mm R 28 mm Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Ipertrofia ventricolare sinistra – Criteri ECGrafici Nella valutazione immediata del tracciato ECG, per valutare la presenza di ipertrofia/ingrandimento ventricolare sinistro si dovranno complessivamente valutare: 1. Indice di Sokolow-Lyon S V1 + R V5 o V6 > 35 mm o > 60 mm nei giovani sotto i 20 anni tanto più l’asse è verticale e tanto più giovane è il pz., tanto più spesso l’indice è falsamente positivo 2. O Indice di Casale –Devereux R aVL + S V3 > 28 mm nel maschio o > 20 mm nella femmina 3. Deviazione assiale sinistra 4. Alterazioni ST-T da sovraccarico 5. Ingrandimento atriale sinistro Componente terminale dell’onda P negativa in V1 > a 1 mV con durata di almeno 40 msec 6. Ritardo ventricolare sinistro: ovvero slargamento del QRS Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 43 44 Onda Q di necrosi Ampiezza: > ¼ dell’ampiezza dell’onda R che la segue Durata: > 0,04 sec Necrosi transmurale con sostituzione cicatriziale del miocardio contrattile Onda Q solo profonda ma stretta può indicare un’ Ipertrofia del Setto InterVentricolare Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Le principali sedi dell’onda Q Anteriore Laterale 45 Inferiore Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 46 Blocchi di Branca DESTRA RR’ M Si verifica quando la durata del QRS > 120 msec ovvero a 3 mm (0,04 s x 3) SINISTRA completo QRS > 110 msec (sx) o 120 msec (dx) R R’ incompleto QRS da 100 a 120 msec (dx) o a 110 msec (sx) 47 Blocco di Branca Destra rSR’ T (-) S Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Blocco di Branca Sinistra Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 48 Refertazione elettrocardiografica tipo 1. Ritmo 2. Frequenza 3. Asse QRS 4. descrizione dell’intervallo PQ o PR 5. descrizione dell’intervallo QT 6. descrizione del QRS 7. ripolarizzazione (tratto ST ed onda T) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 49 Alterazioni della ripolarizzazione - I Alterazioni del tratto ST o dell’ onda T Primarie Secondarie 1. ai Blocchi di Branca 2. alla Sdr.di Wolff-Parkinson-White 1. - Tipiche 2. - Atipiche o Aspecifiche (ovvero non riconducibili a causa univoca; più spesso sono diffuse in più derivazioni) Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 50 51 Alterazioni della ripolarizzazione - II Alterazioni del Tratto ST Sopraslivellato Sottoslivellato Ascendente Piatto o Discendente fisiologico, spesso associato ad onde T alte e appuntite. Lo si vede in corso di Test Ergometrico. Rigido A cucchiaio Ma lungo l’isoelettrica Secondario ad uso di digitale (Lanoxin®) ha un significato aspecifico Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Sottoslivellamento del tratto ST 52 Lesione o Ischemia subendocardica (quindi non transmurale) nuovi sottoslivellamenti orizzontali o inclinati vero il basso di ampiezza > 0,1 mV ovvero 1 mm - 80 ms dopo il punto J in almeno 2 derivazioni contigue orizzontali o discendenti con onda T negativa o almeno con porzione terminale negativa Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Ischemia subendocardica Donna, 87 anni Malattia Coronarica Critica trivasale con interessamento del Tronco Comune Indicazione a Terapia Medica Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 53 54 Altri sottoslivellamenti del tratto ST a b c Discendente: a) Ipopotassiemia b) Nelle forme secondarie c) Ipertrofia ventricolare sinistra Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Effetto digitalico 55 Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Sopraslivellamento del tratto ST Lesione subepicardica (ovvero transmurale) nuovi sopraslivellamenti, al punto J, in 2 derivazioni contigue > 0,2 mV = 2 mm negli uomini (in V2-V3) > 0,15 mV (1,5 mm) nelle donne (in V2-V3) e/o > 0,1 mV (1 mm) nelle restanti derivazioni orizzontale Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 di Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 56 L’onda T normale 57 Alterazioni dell’onda T Onda T normale è positiva ed asimmetrica (ascesa lenta ed una discesa rapida) Quando è simmetrica esprime un processo patologico Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Alterazioni delle onde T – Positive e alte 58 T Positive alte si possono trovare in: a) condizioni normali (ripolarizzazione precoce in giovani) b) Iperpotassiemia (talvolta associate a slargamento del QRS) c) prime fasi dell’ischemia miocardica Ischemia transmurale Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Alterazioni delle onde T – Appiattite T Appiattite (< 1/8 della maggiore deflessione del QRS): a) alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione b) ischemia miocardica c) ipopotassiemia Gastroenterite Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 59 Onde T negative - Aspecifiche T Negativa preterminale: Alterazione aspecifica della ripolarizzazione Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 di Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 60 Onde T negative - Patologiche T Negativa terminale o simmetrica (segno non specifico) : a) Ischemia b) Malattie acute del S.N.C. con allungamento del QT c) Miocardite d) Embolia polmonare 61 Onde T negative ischemiche Onde T negative con ampiezza > 0,1 mV (1 mm) in almeno 2 derivazioni contigue con onda R predominante o rapporto R/S > 1 (ovvero il complesso QRS deve essere per lo più “positivo”) Può essere acuta o cronica. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 62 Alterazioni della ripolarizzazione - Ipokaliemia 63 1 Potassiemia: 2 mmol/l 2 1. Prolungamento del QT 2. Sottoslivellamento del tratto ST 3. Appiattimento e/o inversione delle onde T (con negatività preterminale) 4. Evidenti onde U talvolta più prominenti delle onde T Alterazioni della ripolarizzazione - Iperkaliemia 1. QRS molto larghi (durata 0,24”) con morfologia da blocco di branca sinistra e deviazione assiale sinistra 2. Onde T alte aguzze e simmetriche nelle derivazioni inferiori e nelle precordiali. La potassiemia del paziente era 9,3 mEq/l. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 64 Alterazioni della ripolarizzazione - Calcemia Calcio Ipocalcemia Ipercalcemia - Prolungamento del QT - Accorciamento del QT (perché prolunga in particolare la durata del tratto ST) - Onda T larga ed invertita analoga a quella dell’effetto digitalico - Progressivo slargamento QRS - Depressione del segmento ST - Blocco Atrio-Ventricolare avanzato Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 65 66 Prova di comprensione Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD ECG di Donna di 94, ricoverata in UTIC per dolore toracico Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 67 68 Referto Descrizione: Descrizione: Ritmo Sinusale con Fc 89 bpm, Ritmo Asse QRS (-) 31 °, Asse QRS PQ 0,20 sec, PQ QT 0,33 sec – QTc 0,38 sec, QT e QTc QRS durata normale, Descrizione QRS Sottoslivellamento ST (> 1 mm) in I-II-aVF e da V a V Ripolarizzazione ST Onda T negative omosede. Ripolarizzazione onde T 3 CONCLUSIONE CONCLUSIONE: Ritmo Sinusale normofrequente, deviazione assiale sinistra, Blocco-Atrio-Ventricolare di I grado, Ischemia sub-endocardica in sede antero-laterale ed inferiore. Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD 6 Materiale didattico relativo ad ogni lezione verrà pubblicato di volta in volta al seguente indirizzo WEB http://www.docvadis.it/leonardo-diascenzo/index.html ↓ Sezione: Per Medici e Infermieri ↓ Corso di Laurea Infermieristica 69 Corso di Laurea in Infermieristica: Medicina Cardiovascolare – A.A. 2015/2016 Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD