Istituto Comprensivo “U. Foscolo”

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Istituto Comprensivo “U. Foscolo”
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo “U. Foscolo”
42010 TOANO (RE) - Via Matilde di Canossa n. 23 – Tel. 0522 /805127-805112 - Fax 0522/805112
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ESEMPIO di PROGETTAZIONE: LABORATORIO di LETTURA/ESPRESSIONE
ATTIVITA’ OPZIONALI
Scuola primaria di Quara
Attività svolte nelle ore opzionali del giovedì pomeriggio
(dalle ore 13.30 alle ore 16.30)
DOCENTE RESPONSABILE:L.S.
CLASSI COINVOLTE: 1° e 2°, per un totale di 14 alunni (6 maschi e 8 femmine)
MOTIVAZIONE:
Il percorso di apprendimento proposto durante le ore opzionali è volto da un lato a sviluppare alcune conoscenze e
abilità strettamente disciplinari, come quelle di acquisire le prime strategie di analisi di un testo (narrativo, iconico,
audiovisivo…), di potenziare la manualità fine, di sperimentare la propria creatività attraverso l’uso di diversi materiali e
strumenti (gessi, tempere, materiali di recupero, oggetti…); dall’altro lato, utilizzando una metodologia attiva e di ricerca,
si propongono esperienze di apprendimento volte alla relazione e all’affettività. Ciascuna attività infatti è progettata allo
scopo di creare momenti cooperativi, in grado di far scaturire rapporti significativi con un continuo scambio di idee,
opinioni e conoscenze. Partendo da questo confronto si cerca di attivare processi di osservazione dei propri e altrui
comportamenti, cercando di rintracciare le motivazioni e di riflettere sulle possibilità di cambiamento, allo scopo di
promuovere la capacità di relazionarsi in modo positivo e costruttivo tra pari.
FINALITÀ
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Sviluppare la capacità interpretativa ed espressiva
Attivare atteggiamenti di ascolto/conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri
OBIETTIVI
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Sperimenta in modo personale e creativo diversi tipi di linguaggio
Utilizza materiali e tecniche diverse affinando la manualità fine
Interpreta i testi presentati (individua messaggi espliciti e impliciti, fa inferenze)
Sa confrontarsi nel piccolo gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune
ATTIVITA’ E FASI DI LAVORO cl. 1^ 2^ primaria
Attività - Cappuccetto Rosso
I° incontro
Ascolto della fiaba “Cappuccetto Rosso”, individuazione e analisi dei personaggi
A piccolo gruppo, drammatizzazione della fiaba (improvvisazione)
Interpretazione personaggi attraverso la musica
II° incontro
Ascolto del racconto “In bocca al lupo” (di F. Negrin): discussione e confronto con la fiaba classica di
Cappuccetto Rosso. Attenta osservazione delle illustrazioni del testo, espressione e confronto sulle emozioni
emerse dall’osservazione ( in rapporto anche ai significati della narrazione)
A piccolo gruppo produzione di un’immagine (per loro) significativa ricavata dal racconto. Allestimento di una
piccola mostra, confronto tra i compagni (“lettura” delle immagini prodotte)
Attività – “La macchina per fare i compiti” di Gianni Rodari
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Ascolto del racconto di Rodari “La macchina per fare i compiti”
Progettazione (confronto di idee) e costruzione a piccolo gruppo di una macchina per fare i compiti con l’uso di
diversi materiali (tappi di sughero, scatole da scarpe, stoffa, polistirolo, bottiglie di plastica…)
Attività- Drammatizzazione “L’arcobaleno”
(attività svolte con i bambini di tutte le classi)
I° incontro
Analisi sul significato di alcune parole scritte alla lavagna (parole- chiave del racconto, storia che i bambini
ancora non conoscono)
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Ascolto di diverse musiche, individuare un possibile collegamento con le parole precedentemente presentate
(associazione musica-emozioni), vivere questa associazione anche con il corpo (muoversi lasciandosi
trasportare dalla musica…consapevolezza del proprio corpo, aspetto utile quando poi dovranno interpretare dei
personaggi su un palco)
Lettura del racconto da drammatizzare
Nei successivi incontri si è poi allestito lo spettacolo, con l’assegnazione delle parti, l’individuazione degli spazi, la
produzione grafico-pittorica delle scenografie, la scelta e l’uso evocativo della musica.
Attività- Le maschere.
- Discussione su cosa è una maschera, sui personaggi della fantasia che la indossano e perché.
- Costruzione individuale di una maschera con diversi materiali, ogni maschera doveva avere la sua “carta d’identità”
(nome e caratteristiche)
- Presentazione delle maschere (da parte dell’insegnante)
Attività – “Azur e Asmar”, film d’animazione di Michel Ocelot
I° incontro
Visione del film, interrotta alcune volte per stabilire momenti di confronto e riflessione; attraverso domandestimolo individuare uguaglianze e differenze dei due protagonisti e dell’ambiente in cui vivevano ( le
uguaglianze e differenze vengono progressivamente trascritte su un bristol bianco)
II° incontro
Discussione guidata rileggendo il bristol prodotto la volta scorsa, per arrivare a riflettere sulle differenze esteriori
che caratterizzano le persone, ma anche su quegli aspetti “interni” che le accomunano (nella storia entrambi i
bambini litigano, piangono, sono generosi…<<…hanno il sangue dello stesso colore..>>)
Dalla fiaba a loro:
- con le sedie in cerchio, gioco “cambiano posto tutti quelli che…”
- “Intervista doppia”, a coppie, seguendo un semplice questionario, raccolgono ciò che li
rende diversi e ciò che li accomuna (mi piace/non mi piace; ci piace/non ci piace)
riguardo quattro aspetti: il cibo, i colori, lo sport e lo stare con gli altri (la relazione).
- Seguono il confronto e la discussione sull’esperienze fatte.
Queste due attività cercano di rompere anche alcuni stereotipi (es. bambina=danza; bambino=calcio…spazio alle
diversità individuali)
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III° incontro
Ritorno alla fiaba: le stesse coppie “dell’intervista doppia” disegnano (bristol diviso in due parti) un momento o
un elemento della storia in cui emerge la diversità e un momento o un elemento della storia in cui emerge
l’uguaglianza.
Discussione nel gruppo sulle scelte fatte e sulle immagini prodotte.
Riflessioni finali sul percorso fatto… “cosa hai imparato?”
Raccolta di tutto il materiale prodotto e costruzione di un libro (formato bristol) contente anche le riflessioni
finali dei bambini. (documentazione)
Attività - Le api
In scienze entrambi le classi stanno lavorando sulle api e hanno assistito ad una lezione fatta da un apicoltore locale.
I° incontro
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Visione di “Bee Movie”, interrompendo il film alcune volte per fare, insieme, il punto della situazione ed
individuare i messaggi espliciti e impliciti del racconto attraverso domande guidate.
II° incontro
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Seduti in cerchio, gioco “la catena dei significati”, partendo da una parola stabilire connessioni di significato
(blu-cielo-rondine-primavera-stagione-albero…)
Il cesto delle fiabe. Sfruttando l’idea delle “carte di Propp” , presentazione di un cesto con dentro alcune
immagini (di luoghi, personaggi, elementi, oggetti…) e, oralmente, inventare una storia. Ciascun bambino pesca
una figura e, con questa, deve proseguire nel racconto ispirandosi alla sua carta… naturalmente in queste
raffigurazioni sono presenti immagini di api.
Divisi a piccolo gruppo, con tutte le carte a disposizione, inventare un breve racconto e trascriverlo su un foglio
(vincolo: devono esserci due personaggi, l’ape operaia e l’ape regina).
Successivamente ciascun gruppo divide in sequenze la storia prodotta e la illustra.
Lettura dei racconti a tutta la classe
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Riflessioni sulle eventuali difficoltà sorte durante il confronto nel piccolo gruppo (quando tutte le idee dovevano
diventare una), soffermandosi sulle strategie che hanno utilizzato per riuscire a gestire il lavoro.
Raccolta di tutti i racconti in un unico libro, inserendo le illustrazioni. (documentazione)
Attività- “Scarpe verdi d’invidia” di Alberto Pellai
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Seduti in cerchio. Racconto da parte dell’insegnante del libro “Scarpe verdi d’invidia”, soffermandosi nella
lettura di alcuni passaggi significativi (quando vengono descritte le emozioni provate dal protagonista, dove i
bambini che ascoltano possono identificarsi) e dell’episodio centrale della storia.
Nei momenti di ascolto/lettura si richiede ai bambini di fare anticipazioni sui comportamenti dei personaggi, di
riflettere sul perché di determinate azioni e/o reazioni.
Individuare i personaggi dell’episodio centrale letto e caratterizzarli con degli aggettivi. (trascrivere questi
interventi su un bristol)
Gioco di ruolo, mettersi nei panni di…. Rappresentare, rielaborandolo con parole proprie, l’episodio ascoltato.
Ciascun bambino si offre per interpretare i diversi personaggi.
Alla fine di ogni rappresentazione, chiedere ai bambini “come ci si sente nei panni di…”
Seduti in cerchio, riflessioni sull’esperienza fatta. Partendo dai vissuti descritti nel racconto, ciascun bambino
racconta “quella volta che a scuola ci sono stato proprio male…”; riflessione sull’essere << una pentola a
pressione>> e sulla necessità di far uscire quello che abbiamo dentro.
Attività – “La gabbianella e il gatto”, film d’animazione di Enzo d’Alò
(tratto dal romanzo di Sepùlveda)
I° incontro
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Visione del film d’animazione “La gabbianella e il gatto”, facendo alcune pause di confronto e riflessione nel
corso della narrazione.
II° incontro
Narrare insieme la storia del film
Analisi di alcuni personaggi. Confronto tra la banda dei topi e la banda dei gatti ( per far emergere il valore della
diversità, no all’omologazione); individuare caratteristiche e comportamenti significativi di Pallino e di Fifì
(individuare e riflettere sulle emozioni e i sentimenti di questi due personaggi, in cui gli stessi bambini facilmente
si possono identificare)
Tradurre queste riflessioni attraverso il disegno → Divisi in quattro gruppi:
primo gruppo disegna → Pallino vivace – Pallino geloso – Pallino amico -;
secondo gruppo disegna → Fifì contenta, che crede di essere un gatto – Fifì che soffre – Fifì che ha imparato a
volare;
(riflettere su i tre momenti rappresentati di entrambi i personaggi, portare i bambini a comprendere che crescere costa
fatica, presuppone sempre una sofferenza, ma senza di essa “Fifì non avrebbe potuto imparare a volare”);
terzo gruppo disegna →la Banda dei Topi - (tutti uguali, con un capo indiscusso più grande degli altri);
quarto gruppo disegna → la Banda dei Gatti - (tutti diversi, con una propria caratteristica, ciascuno con un
proprio ruolo).
Confronto e riflessione sulle immagini prodotte e i significati impliciti trasmessi.
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III° incontro
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I disegni sono stati fatti su cartoncino, costruzione di marionette con i personaggi del film.
Allestimento di un semplice teatrino: improvvisazione di scenette con i personaggi precedentemente costruiti.
Attività – “Kirikù e la strega Karabà”, film d’animazione di Michel Ocelot
I° incontro
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Visione del film d’animazione “Kirikù e la strega Karabà”, interrotta nella parte centrale per un primo confronto:
lettura delle immagini (linee e colori) e analisi dei personaggi. Individuazione, attraverso domande-stimolo, di
due mondi (quello di Kirikù e quello della strega) e brainstorming sui personaggi che vi “abitano” (riflessioni
trascritte progressivamente su bristol).
Viene utilizzata la stessa modalità per le riflessioni finali al termine della visione, portando i bambini a scoprire i
messaggi espliciti e impliciti della fiaba.
II° incontro
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La rabbia e la sua causa. Dopo un primo riferimento all’incontro precedente e alla figura di Karabà, presentare
su un bristol l’immagine di “Fabio Spaccatutto” (illustrazione di Francesca Di Chiara, G. Sgardoli – Fabio
spaccatutto!, Giunti Junior). Dopo una prima osservazione e accogliendo le osservazioni dei bambini
sull’immagine, proporre la domanda << Perché è arrabbiato?>>
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Attorno a Fabio Spaccatutto inserire i “perché” di rabbia proposti dai bambini.
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Con un cartoncino bianco, pennarelli e pastelli a cera, costruire una maschera “arrabbiata” (v. attività sulle
maschere).
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Scegliere e inserire dentro alla propria maschera uno dei motivi di rabbia trovati precedentemente.
Gioco:
Una strega cattivissima ha deciso di “riempire” tutti i bambini di rabbia e trasformarli così per sempre, nessuno da
solo può liberarsi da questa terribile magia… se non con l’aiuto degli altri.
Due “squadre”: - La maestra (strega)
- Tutti i bambini (vittime dell’incantesimo)
Musica del film Kirikù → tutti i bambini indossano la maschera “arrabbiata” e si muovono liberamente nella
stanza…quando la musica s’interrompe ciascuno deve trovare un posto, chi rimane fuori ha la possibilità di
essere liberato dalla maschera se gli altri indovinano il perché della sua rabbia …
Chi viene liberato può contribuire a scoprire il motivo di rabbia degli altri compagni che man mano
rimangono senza sedia.
Chi non viene liberato diventa prigioniero della strega.
Alla fine vince la “squadra” più numerosa.
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In cerchio, riflessioni finali sull’esperienza fatta. (“com’era muoversi con indosso la maschera?...”, “che cosa
avete capito facendo questo gioco?”… )
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