2. - SSIC TI

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2. - SSIC TI
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APRILE
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IN PAL
EDITORIALE
Lo scorso 19 dicembre, il Consiglio federale ha incaricato il
Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e
delle comunicazioni (DATEC) di
svolgere una procedura di consultazione sulla modifica della Legge
federale concernente il transito
nella regione alpina (LTS). In
sostanza è stata data la possibilità
a Cantoni, Comuni, associazioni
mantello dell’economia ed altre
cerchie interessate, di prendere
posizione sull’introduzione del
nuovo Art. 3a della LTS.
Il tema si riferisce al risanamento
della galleria autostradale del San
Gottardo, necessario tra una decina d’anni. Ricordo a tal proposito
che – affinché il collegamento del
San Gottardo sia mantenuto
anche durante i lunghi lavori di
risanamento – il Consiglio federale ha deciso di procedere alla realizzazione di una seconda canna,
con successivo risanamento del
tunnel esistente. Nonostante il
fatto che tale soluzione sia
sostanzialmente attuabile senza
adeguamenti di legge, lo stesso
Consiglio federale ha comunque
deciso di presentare al Parlamento un progetto sottoponibile a
referendum, mediante la modifica
della LTS. Un approccio alla problematica estremamente democratico lasciando che in definitiva
sia il Popolo svizzero ad esprimersi. Popolo che sull’argomento si
è già pronunciato a due riprese:
una prima il 20.2.1994, accettando l’iniziativa per la protezione
della regione alpina dal traffico di
transito, con conseguente inserimento nella Costituzione federale
dell’art. 36quater che sancisce, fra
l’altro, due chiari concetti «Il traffico di transito delle merci attraverso le Alpi da confine a confine
avviene per ferrovia» e «La capacità delle strade di transito nella
regione alpina non può essere
aumentata». Nella seconda votazione federale dell’8.2.2004, il
Popolo svizzero si è invece espresso sul controprogetto all’iniziativa
«Avanti - per autostrade sicure ed
efficienti», che prevedeva, di fatto,
il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo portandola a 4 corsie di traffico, respingendolo. È quindi ben chiaro che
il sovrano elvetico ha deciso da
una parte di non volere il raddoppio della galleria autostradale del
San Gottardo a 4 corsie poiché
comporterebbe un aumento del
traffico e dall’altra di far sì che il
traffico delle merci, da confine a
confine, avvenga su rotaia.
Fatta questa premessa, ribadisco
subito la forte preoccupazione
della Società svizzera impresari
costruttori Sezione Ticino (e delle altre associazioni economiche
ticinesi) per la precarietà e la pericolosità dell'attuale collegamento stradale nord-sud attraverso il
San Gottardo, ma soprattutto per
la soluzione, in un primo tempo
abbracciata anche dal Consiglio
federale, che viene sostenuta
dagli oppositori. Come risaputo
questa prevede, durante i 3 anni
di chiusura per risanamento dell’attuale galleria stradale, la reintroduzione dei «treni navetta» fra
Airolo e Göschenen per il traffico
leggero e fra Biasca ed Erstfeld
per gli autocarri, con la realizzazione di quattro rampe di trasbordo.
Soluzione che non è comunque
in grado di assorbire il traffico
attuale!
La SSIC TI si è espressa favorevolmente alla consultazione sulla
modifica della LTS proposta dal
Consiglio federale nel messaggio
all’attenzione delle Camere e
messo in consultazione fino al 21
aprile 2013, poiché prevede che:
- in ciascuna canna potrà essere
in esercizio una sola corsia di
marcia.
• Soluzione nel pieno rispetto
della volontà popolare.
• Il traffico unidirezionale consentirebbe una viabilità più
sicura e diminuirebbe drasticamente l’eventualità di incidenti
gravi (frontali).
• La seconda corsia (d’emergenza), agevolerebbe non poco gli
interventi di soccorso.
- qualora sia aperta al traffico
soltanto una canna, al suo
interno i veicoli potranno circolare in entrambe le direzioni.
• Soluzione che permetterebbe
di effettuare in sicurezza, più
semplicemente e con costi
nettamente inferiori tutti i
lavori di manutenzione futuri.
- il transito del traffico pesante
attraverso la galleria autostradale del San Gottardo dovrà
essere dosato.
• Soluzione che garantirebbe di
non aumentare l’attuale volume del traffico di autocarri.
Nella sua presa di posizione la
SSIC TI ha inoltre tenuto conto del
fatto che se non venisse realizzato
il secondo tubo si dovrebbero
realizzare, come detto in precedenza, le rampe di carico.
Queste (Airolo e Biasca) sarebbero
sicuramente alla portata delle
capacità delle imprese ticinesi e
creerebbero delle ottime opportunità di lavoro per il settore can-
tonale. Tuttavia:
- i loro costi totali supererebbero
il miliardo di franchi;
- la loro superficie devasterebbe il
territorio dal profilo ambientale
e paesaggistico;
- secondo lo scenario proposto
verrebbero demolite alla fine del
risanamento dell’attuale galleria, con ulteriori costi;
- temo purtroppo che quelle per
il traffico merci a Biasca ed Erstfeld, diventerebbero permanenti, affossando definitivamente
il progetto sancito dall’articolo
costituzionale di trasferimento
del traffico merci, da confine a
confine, dalla strada alla ferrovia.
L’auspicata diminuzione del traffico pesante attraverso Mendrisiotto, Luganese e Bellinzonese rimarrebbe quindi un sogno svanito.
Galleria del
San Gottardo:
necessario
il secondo
tunnel
Vittorino Anastasia
Direttore
SSIC Sezione Ticino
1
Responsabile
Nicola Bagnovini
EDITORIALE
3
LA POLTRONA
Intervista a Fabio Regazzi,
Consigliere nazionale
ed imprenditore
5
UN IMPEGNO COMUNE
Promuovere il mondo
delle professioni dell’edilizia
6
CANTIERI IN CORSO
AlpTransit Nodo di Camorino
7
ANNUARIO IMPRESARI
Pubblicata la nuova edizione
NEO-DIPLOMATI SSSTE
Tecnici dell’edilizia agli onori
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In copertina:
martinetti idraulici,
da 400 tonnellate, usati per la
traslazione del ponte ferroviario
sopra l’autostrada A2 al cantiere
AlpTransit di Camorino.
L’operazione, durata solo 4 ore,
è avvenuta durante la notte tra
il 9 e il 10 marzo 2013.
Foto: Consorzio Lotto 771.
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Saluto di Claudia Berguglia
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LA POLTRONA
On. Regazzi, tra i temi più scottanti e che stanno a cuore all'intera economia cantonale, vi è il
completamento del tunnel stradale del San Gottardo in modo
da migliorare la sicurezza degli
automobilisti, l'affidabilità del
collegamento nord-sud ed evitare l'isolamento del Sud delle
Alpi durante il risanamento dell'attuale galleria. Dal suo osservatorio privilegiato di Consigliere nazionale e membro della
Commissione dei trasporti e
delle telecomunicazioni, cosa ci
può dire sugli sviluppi futuri di
questo fondamentale dossier?
Ritengo che ci troviamo a un bivio,
una sorta di spartiacque e che nei
prossimi anni ci giocheremo il futuro della mobilità nord-sud che
tocca il nostro Cantone. Il Ticino, da
sempre cantone gottardista, teme
l’isolamento: a giusta ragione, perché l’intervento di risanamento
prenderà anni. La «via delle genti»
rimane nonostante tutto un collegamento fragile: abbiamo visto
cosa succede ogniqualvolta il passaggio viene bloccato a causa di
incidenti, frane e alluvioni. Per i fautori del completamento del tunnel,
tra cui mi riconosco, ovviamente, vi
sono anzitutto le esigenze della
nostra economia, sempre più integrata, che non riuscirebbe a sopportare un’interruzione prolungata
del principale collegamento stradale verso nord. Chiudere il tunnel
per 1000 giorni per il risanamento
avrebbe ripercussioni gravissime
per tutto il nostro tessuto economico, dall’industria al turismo e ovviamente anche per il settore edile.
Non vanno poi dimenticati i fattori
legati a una maggiore sicurezza
che oggi non sono dati. La terribile
disgrazia del 2001 ha riportato in
primo piano lo spettro della trappola mortale, sempre in agguato.
In qualità di co-presidente del
Comitato per il completamento del
Gottardo sono arciconvinto che la
proposta di risanamento messa in
consultazione dal Consiglio federale
sia la migliore possibile: garantirà
il collegamento senza comunque
aumentare la capacità di transito.
Nella nostra risposta come Comitato abbiamo altresì sottolineato che,
con la realizzazione del secondo
tubo, non si dovrà applicare un
pedaggio supplementare per non
creare disuguaglianze con le altre
tratte autostradali svizzere.
I prossimi passi? Una volta terminata la consultazione, il progetto
passerà alle Camere federali dove
bisognerà riuscire a convincere la
maggioranza della necessità di un
secondo tubo e dei vantaggi di questa soluzione. Non sarà facile, ma
Intervista
a Fabio
Regazzi
L’Avv. Fabio Regazzi,
Consigliere nazionale
ed imprenditore.
resto fiducioso. In caso di riuscita, il
referendum appare inevitabile per
cui si andrà davanti al popolo. Una
battaglia molto insidiosa, ma faremo il possibile per vincerla.
Lo scorso autunno le Camere
federali hanno deciso, contro il
parere dei rappresentanti del
mondo imprenditoriale, l'introduzione della responsabilità
solidale in caso di subappalto
nell'edilizia. Le imprese di costruzione dovranno dunque far
fronte a responsabilità per azioni che non possono né influenzare né controllare. Qual è la
sua posizione in tal senso?
Mi sono opposto all’introduzione di
questa misura che ritengo eccessiva, gravosa dal profilo burocratico
e discriminatoria perché tocca soltanto l’edilizia. Inoltre sarà difficilmente applicabile. Sorprende e
amareggia che questa proposta sia
stata sostenuta dall’unico Consigliere federale portatore di un’esperienza imprenditoriale importante… La soluzione che mi sembrava
più adeguata e ragionevole, era
semmai quella di limitare la responsabilità solidale al subappaltatore diretto. Al momento mi pare
difficile prevedere le conseguenze e
occorrerà attendere il regolamento
di applicazione. Rimane la certezza
che anche in questo caso le aziende
saranno confrontate con un ulteriore aumento della burocrazia e
dei relativi costi.
On. Regazzi, lei fa parte del
Consiglio nazionale da circa un
anno e mezzo, dopo essere
stato impegnato per tanti anni
in politica cantonale. Il numero
di imprenditori attivi politi-
camente è secondo noi insufficiente per avere una buona
rappresentatività nei vari consessi. Le ultime decisioni a sfavore degli imprenditori e dei
proprietari immobiliari lo dimostrano (blocco residenze secondarie, revisione LPT, ...).
Qual è la sua percezione su questo tema?
In un recente articolo ho scritto che
se Napoleone avesse potuto votare
sulla revisione della LPT avrebbe
senza ombra di dubbio detto di no.
Questa forzatura storica viene supportata dalla convinzione che è
appunto cogliendo le peculiarità
territoriali e culturali del nostro
Paese, che i legislatori di allora
hanno dato al nostro Paese un
assetto confederale e non centralistico. Per questo motivo, Napoleone
nell’Atto di Mediazione del 1803, ci
attribuì una Costituzione di stampo
federalista. Quello che è successo di
recente con le residenze secondarie,
i rustici e la LPT dovrebbe averci
insegnato che è proprio nell’ambito
della pianificazione del territorio
e della sua gestione che occorre
difendere con forza il modello
federalista. Purtroppo a subire le
conseguenze di queste imposizioni,
decise da Berna con il sostegno dei
Cantoni popolosi dell’Altopiano, sono soprattutto le regioni periferiche
come il Ticino.
Ciò detto confermo che il numero
di imprenditori in Parlamento non è
sufficiente per far passare misure
ispirate ad una concezione liberale
dell’economia. E purtroppo questo
dato di fatto non è privo di conseguenze anche pesanti per la tradizione imprenditoriale elvetica, considerata finora come un modello a
livello internazionale.
3
marzo-aprile
2013
Diventate membro della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori.
La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) conta già circa 2700 membri e vuole continuare a crescere
per riuscire a smuovere ancora più cose in futuro in politica, nell’economia e nell’opinione pubblica. Aderite e la
vostra competitività imprenditoriale ne trarrà beneficio.
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La SSIC tutela gli interessi di tutti gli
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UN IMPEGNO COMUNE
Pubblicizzare le professioni:
un compito dell’intero settore
dell’edilizia
Pubblicizzare le professioni dell'edilizia è importante. Le imprese
edili, le sezioni, le regioni, le associazioni di categoria e il Segre
tariato generale della Società
Svizzera impresari Costruttori intendono unire il proprio impegno
nella ricerca di giovani professionisti ben preparati.
Individuare nuove leve idonee
alla professione è una sfida che
dobbiamo raccogliere tutti assieme, incluse le istituzioni addette
all’orientamento professionale dei
giovani che stanno per concludere le scuole obbligatorie.
Di questo aspetto ne è consapevole anche il Centro di formazione professionale della SSIC TI di
Gordola, che vive quotidianamente i molteplici aspetti che toccano
da vicino il mondo della formazione professionale. Un mondo che,
per funzionare bene, deve poter
far capo a docenti ed istruttori di
qualità oltre che a strutture formative al passo coi tempi. Condizioni queste che, nel nostro Paese,
sono generalmente assicurate nel
settore della costruzione, anche
se la materia prima nella formazione professionale è rappresentata dagli apprendisti e dalle
rispettive imprese formatrici.
Disporre di giovani motivati e con
un buon potenziale di apprendimento, così come di aziende
disposte a trasferire con passione
e costanza le loro conoscenze
professionali di cantiere è, e continuerà ad essere, indispensabile.
Adattare la comunicazione alle
nuove generazioni
Nel contatto con i giovani occorre
prestare particolare attenzione al
modo di proporsi, al linguaggio e
agli strumenti da utilizzare per
catturare la loro attenzione. Pure
nei confronti delle loro famiglie
bisogna instaurare un canale
comunicativo efficace ed essenziale al fine di elencare le molteplici possibilità di carriera offerte
nelle professioni dell’edilizia.
Per questi motivi, la Società svizzera impresari costruttori e la
Federazione INFRA hanno ideato
una specifica campagna promozionale per le professioni dell’edilizia. Questa iniziativa viene svolta
a livello nazionale e la SSIC Sezione Ticino sta facendo la propria
parte per quanto riguarda la
regione italofona e il coinvolgimento delle ditte ticinesi.
Promuovere
il mondo
delle
professioni
dell’edilizia
Una delle tante pagine del sito
www.professioni-costruzione.ch.
Si è puntato molto sulla comunicazione e lo slogan «Costruisci il
tuo futuro» è stato diffuso in tutti
i media. Nei cinema principali di
tutto il Paese è stato proiettato
negli scorsi mesi uno spot pubblicitario dedicato alla professione
di muratore e di aiuto muratore.
Molto viene poi svolto attraverso i
moderni strumenti di comunicazione come Internet, accessibile
pure mediante telefonia mobile.
Oggigiorno, le nuove generazioni
cercano i posti di apprendistato o
si informano sulle prospettive di
carriera professionale prevalentemente in Internet. Per questo
motivo, è stato realizzato il sito
www.professioni-costruzione.ch
che descrive i vari percorsi formativi dell’edilizia principale, così
come i molteplici sbocchi professionali nel nostro settore. Vi è poi
una sezione dedicata alle aziende
che offrono posti di apprendistato o possibilità di stage, con la
possibilità di effettuare ricerche
ad esempio per luogo di lavoro o
professione.
Gli strumenti per pubblicizzare
le professioni dell’edilizia
Il materiale messo a disposizione
gratuitamente dalla Società svizzera impresari costruttori è variegato oltre che curato nella forma
e nei contenuti. Lo elenchiamo
di seguito, mentre per maggiori
informazioni potete contattare la
signora Barbara Moll (tel. 044 258
83 39, [email protected]).
1) I prospetti sulla professione di
muratore e aiuto muratore sono
disponibili nelle quattro lingue
nazionali. Possono essere richiesti
allo shop della SSIC all’indirizzo
[email protected].
2) I prospetti di tutte le professioni nel settore della costruzione di
vie di traffico sono ottenibili presso la Federazione INFRA, mentre il
diario di formazione per gli stage
d'orientamento professionale è
ottenibile direttamente allo shop
della SSIC.
3) I gadget pubblicitari gratuiti
sono composti da pennarelli evidenziatori in diversi colori, riga di
30 cm, cartelloni e striscioni per
fiere delle professioni.
4) Piattaforme elettroniche per
la richiesta e l’offerta di posti di
apprendistato www.professionicostruzione.ch e (per il momento non ancora disponibile in lingua italiana) www.yousty.ch e
www.gateway-junior.org.
Per la campagna pubblicitaria
a favore delle professioni
dell’edilizia si possono ordinare
gratuitamente vari gadget
e materiale informativo.
5) Presentazione standard per
realizzare conferenze nelle scuole
e risposte alle domande più frequenti (www.costruttori.ch).
Video informativi sulla professione di muratore e aiuto muratore,
costruttore stradale e sondatore.
Si possono anche scaricare gli
spot pubblicitari trasmessi al
cinema (www.youtube.com/user/
bauberufe).
Sono infine disponibili la nuova
rivista sulle professioni dell'edilizia e il set di cartoline postali
con soggetti che pubblicizzano le
nostre professioni.
L’azione di sensibilizzazione nei
confronti delle professioni dell’edilizia è dunque stata lanciata. Ora
occorre lavorare, tutti assieme, per
diffondere i molti messaggi positivi in essa contenuti.
Paolo Ortelli
Direttore
CFP SSIC TI, Gordola
5
marzo-aprile
2013
CANTIERI IN CORSO
Una dimostrazione simile di tecnica della costruzione l'avevamo
vissuta, all'inizio di dicembre del
2008, con lo spostamento del vecchio ponte di ferro sul fiume Ticino tra Giubiasco e Sementina di
una quindicina di metri verso
Locarno, così da ottenere lo spazio necessario per la costruzione
del nuovo manufatto.
Durante la notte tra sabato 9 e
domenica 10 marzo, al cantiere
AlpTransit del Nodo di Camorino,
ha avuto luogo un’altra operazione eccezionale: lo spostamento di
14.46 metri del nuovo ponte ferroviario sopra l’autostrada A2
(lungo 100 metri, largo circa 14
metri e pesante 4'000 tonnellate),
senza interruzione della circolazione autostradale. L’eccezionale
processo di traslazione composto
da una serie di movimenti impercettibili all’occhio umano (circa 6
centimetri al minuto) è tra l'altro
riassunto in un video accelerato
di AlpTransit San Gottardo SA,
consultabile sul sito Internet
www.alptransit.ch.
Per analizzare alcuni aspetti legati
a questa particolare dimostrazione di tecnica della costruzione e
ingegneria meccanica, abbiamo
intervistato la Direzione del cantiere del Consorzio d'imprese
impegnato sul Lotto 771 di AlpTransit: i signori François Prêtre,
Severino Caffi e Igor Monga dell’impresa di costruzioni LGV SA di
Bellinzona, capofila del consorzio
esecutore dei lavori, completato
dalle ditte Ennio Ferrari SA di
Lodrino e Implenia Svizzera SA di
Bioggio.
Siete soddisfatti di come si è
svolta la traslazione del manufatto oppure avete dovuto far
fronte a difficoltà inaspettate?
Siamo rimasti tutti soddisfatti di
come si è svolta la traslazione, sia
per quanto riguarda la tempistica
sia per il risultato. Le difficoltà che
abbiamo incontrato erano state
tutte previste, monitorate e risolte
come preventivato.
Dal profilo tecnico, come è
avvenuto lo spostamento del
ponte che, ricordiamo, ha richiesto solo 4 ore?
A nord del ponte, su ognuna delle
due spalle e delle due pile é stata
posizionata una centralina che
azionava due martinetti da 400
tonnellate. Gli 8 martinetti tiravano
i rispettivi cavi composti da ben 18
trefoli l’uno, collegati a delle traverse in acciaio poste dietro gli appoggi più vicini. Una centrale di comando azionava le centraline in modo
AlpTransit
Nodo di
Camorino
Il ponte in fase di traslazione.
Foto: AlpTransit San Gottardo SA.
sincrono. La traslazione avveniva a
tappe di circa 28 cm.
Gli appoggi, provvisti di uno strato
di teflon sulla parte inferiore, scivolavano sulla pista di traslazione
debitamente lubrificata con un
grasso speciale.
Quali sono le principali difficoltà per le imprese di costruzione chiamate ad eseguire
operazioni di questo genere?
Il fatto di traslare un ponte già in
esercizio fino al sabato a mezzogiorno e che doveva assicurare
la messa in esercizio di almeno un
binario il lunedì successivo alle
ore 5.00, ha comportato tempi
assolutamente ridotti e interventi
che ogni parte coinvolta doveva
meticolosamente programmare e
rispettare per assicurare lo svolgimento delle lavorazioni successive.
La programmazione meticolosa e
dettagliata oltre al coordinamento
di tutte le parti in gioco é stata la
parte più complessa e sicuramente
il segreto per la buona riuscita.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le parti coinvolte e le maestranze che hanno lavorato con
serietà e professionalità.
La costruzione del nuovo ponte
ha richiesto particolari accorgimenti a livello strutturale per
poter consentirne lo spostamento oppure un'operazione di
questo tipo è applicabile a tutti
i manufatti?
Sicuramente la parte progettuale è
fondamentale in previsione di questa operazione per attuare sin da
subito tutti gli accorgimenti necessari a tale scopo. Particolare cura è
stata posta sulla perfetta planeità
delle piste di varo e sul loro parallelismo. Eventuali errori avrebbero comportato il bloccaggio del
ponte e il fallimento della traslazione.
1
2
A livello di esperienza e di conoscenze, cosa vi ha lasciato un
simile lavoro?
Sicuramente un ottimo ricordo!
Una buona programmazione, coordinazione e collaborazione tra le
parti coinvolte è sicuramente garanzia per la buona riuscita di ogni
operazione, anche la più complessa. Basta immaginarsi che, per
attuare quanto sopra esposto, sono
state coinvolte più di 140 persone
tra maestranze, tecnici, ingegneri e
specialisti.
3
1. Dettaglio della pista di
traslazione e della trave di traino.
2. Uno dei martinetti, forniti
dalla ditta Freyssinet SA,
usati per tirare i cavi composti
da 18 trefoli.
3. Uno dei binari di traslazione
del ponte sopra il quale si vedono
i due cavi in trazione.
Foto: Consorzio Lotto 771.
Quali sono le prossime tappe
che vi concernono al cantiere
AlpTransit di Camorino?
La costruzione del secondo ponte
che prevede:
• il montaggio della centina, il cassero e il getto del secondo ponte
(ca. 1’500 m3 da gettare in 20 ore);
• l’abbassamento di 180 cm e la
traslazione di 4.60 m per portarlo
in posizione definitiva.
La buona riuscita delle operazioni
sopra citate e il rispetto dei tempi di
consegna dell’opera sono condizioni essenziali per la sua messa in
esercizio.
6
marzo-aprile
2013
ANNUARIO IMPRESARI
È disponibile l’edizione 2013
dell’Annuario degli impresari
costruttori ticinesi. Esso raccoglie i dati di tutte le ditte abilitate ad eseguire lavori pubblici
e privati il cui importo supera i
30'000 franchi.
L’apprezzato elenco viene gestito
conformemente alla «Legge sull’esercizio della professione di
impresario costruttore (LEPIC)»
così da verificare regolarmente i
requisiti tecnici dei responsabili
delle singole ditte e il corretto
versamento degli oneri sociali.
Ricordiamo infatti che, nel nostro
Cantone, tutte le opere da impresario costruttore che superano il
limite soglia dei 30'000 franchi
possono essere eseguite esclusivamente da ditte iscritte all’Albo
delle imprese; pena la sospensione dei lavori e relativa multa. Ecco
perché, prima di assegnare lavori
di costruzione, è importante che i
committenti o i progettisti verifichino che la ditta alla quale si
intende deliberare le opere da
impresario costruttore sia regolarmente iscritta a questo Albo, consultabile anche su Internet all’indirizzo www.ti.ch/albo. Questa
pubblicazione annuale è rivolta a
committenti pubblici e privati,
Il Direttore della SSIC Sezione
Ticino, ing. Vittorino Anastasia,
con l’editore dell’Annuario
impresari costruttori ticinesi
Fabio Sacchi (a destra nella foto).
oltre che agli operatori vicini ai
settori dell’edilizia, del genio civile
e dei lavori in sotterraneo.
Il documento riporta pure:
• alcune importanti leggi, con i
rispettivi regolamenti di applicazione, che toccano da vicino
il settore della costruzione;
• l’elenco delle imprese associate
alla SSIC Sezione Ticino unitamente alle strutture di contatto
dell’Associazione di categoria;
• i principali recapiti del Dipartimento del territorio.
L’Annuario (edito da «Pubblicità
Sacchi, Edizioni Tecniche e Commerciali» con sede a Manno) è
stato distribuito gratuitamente
agli Enti pubblici, alle ditte dell’edilizia e agli studi tecnici attivi in
Ticino. Chi fosse interessato a riceverne una copia può telefonare al
Segretariato della SSIC TI di Bellinzona allo 091 825 54 23.
NEO-DIPLOMATI SSSTE
Lo scorso 21 marzo si è svolta al
Centro Svizzero di Calcolo Scientifico a Lugano la cerimonia di consegna dei diplomi degli studenti
che hanno seguito la formazione
presso la Scuola specializzata
superiore SSS di Trevano quali
tecnici dell’edilizia nel 2012. La
cerimonia è stata preceduta dalla
visita guidata del nuovo Centro
Svizzero di Calcolo Scientifico.
Numerosi gli ospiti d’onore presenti alla consegna dei diplomi.
Oltre al Direttore della Scuola, ing.
Roberto Valaperta, segnaliamo il
Direttore della Divisione della formazione professionale, ing. Paolo
Colombo e il Presidente del Gran
Consiglio Michele Foletti.
Durante l’evento sono pure stati
assegnati i premi di merito della
Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino per mano del
suo Direttore ing. Vittorino Anastasia. Tali riconoscimenti sono
spettati a Gionata Borgesi (1.
premio, miglior media agli esami
di diploma), Andrea Delfante e
Piergiorgio Sassi (2. classificati).
I riconoscimenti di merito dell’Associazione dei diplomati delle SSS
della Svizzera italiana – consegnati
dal Presidente della stessa ATST
Pubblicata
la nuova
edizione
Gianfranco Rusca – sono stati
assegnati a Piergiorgio Sassi (miglior media calcolata sulle note
finali degli anni scolastici e sulle
note d’esame) e a Gionata Borgesi (miglior media agli esami).
Ricordo che al Centro Professionale di Trevano (CPT), a partire da
settembre 2013, sarà possibile
seguire un nuovo ciclo di formazione a tempo pieno e, per la
prima volta, anche parallelo all’attività professionale. Ambedue i
cicli formativi avranno una durata
di 3 anni e sono adeguati alle esigenze della nuova Ordinanza. Il
termine di preiscrizione è stato
fissato al 14 giugno (informazioni
sono disponibili sul sito della
scuola www.cpt-ti.ch).
Sempre a settembre 2013 inizieranno anche i cicli SSS, paralleli
all’attività professionale, di Tecnica degli edifici (ex impiantistica) e
di Tecnica dei sistemi indirizzo
chimico-farmaceutica.
Silvia Borlini
Scuola specializzata superiore
di tecnica SSST, CP Trevano
Tecnici
dell’edilizia
agli onori
Elenco dei tecnici diplomati SSS dell’edilizia
Cognome
BORGESI
CEREGHETTI
COLOMBO
CONTE
DELFANTE
DI BLASI
GIANORA
GOTTINI
MORICI
QUAGLIA
SASSI
TENZI
VËRSHEVCI
Nome
Gionata
Alessio
Luca
Luciano
Andrea
Stefano
Graziano
Nicola
Marco Giuseppe
Didier
Piergiorgio
Leonardo
Valmir
Domicilio
Arbedo
Lopagno
Cuasso al monte (I)
Magliaso
Viganello
Ascona
Acquarossa
Brione Verzasca
Arbedo
Minusio
Sonvico
Tesserete
Pollegio
Foto: www.wbcolors.com
Alcuni dei neo-diplomati SSST dell’edilizia.
7
marzo-aprile
2013
Consegnati i
diplomi 2013
CAPO MURATORE
Lo scorso 13 aprile si è svolta, al
Centro di formazione professionale (CFP) della SSIC TI a Gordola, la
cerimonia di consegna dei diplomi di capo muratore, ottenuti durante la sessione d’esame di inizio
gennaio 2013. Sessione che ha
permesso a 15 candidati di ottenere il diploma federale di capo
muratore dopo un percorso formativo durato dai 3 ai 4 anni
(1 anno di formazione di capo
squadra, 2 anni di formazione di
capo muratore e, per alcuni, 1
anno supplementare per l’ottenimento dell’attestato federale di
capacità di muratore), per un totale di 114/158 giorni (complessivamente oltre 900 ore, rispettivamente 1250 ore, di formazione).
Alla simpatica manifestazione, frequentata da parenti e amici dei
diplomati, ha avuto luogo la
consegna del Riconoscimento a
Samuele Perregrini, che ha conseguito la miglior media d’esame
con la nota 5, che è risultata la
miglior prestazione svizzera.
La parte ufficiale dell’evento è
stata introdotta dal saluto del
Direttore del CFP, Arch. Paolo
Ortelli. Il Capo del Dicastero formazione della SSIC TI, Ing. Mauro
Elenco candidati diplomati agli esami di professione capo muratore, circondario III, sessione 2013
Cognome
CORSENTINO
COSSI
DELLAMORA
DJURIC
FAZARI
GENERELLI
GIANOLA
GUAITA
MAGGETTA
MALANDRINI
MENEGOLA
PERREGRINI
RASCHETTI
SELVA
TOMAMICHEL
Nome
Pietro
Claudio
Gianfranco
Robert
Arturo
Paolo
Loris
Lorenzo
Lorenzo
Melvin
Giovanni
Samuele
Federico
Nadir
Madian
Domicilio
Waedenswil
Sondalo (I)
Losone
Bellinzona
Mese (I)
Tegna
Biasca
Carlazzo (I)
Corrido (I)
Lostallo
Castione Andevenno (I)
Claro
San Giacomo Filippo (I)
Chiavenna (I)
Bosco Gurin
Datore di lavoro
Streuli Bau AG, Kilchberg
Lazzarini AG, Samedan
Guerini SA, Losone
Mancini & Marti SA, Bellinzona
D. Martinelli AG, Saint Moritz
Aldo Generelli, Tegna
L. Gianola, Biasca
Quadri Giovanni SA, Cadempino
Pedrazzini Costruzioni SA, Lugano
Censi & Ferrari SA, Grono
Lazzarini AG, Samedan
Reali Costruzioni SA, Osogna
D. Martinelli AG, Saint Moritz
Mafledil SA, Osogna
Tomamichel Sagl, Bosco Gurin
Galli, l’Ing. Udo Oppliger, Presidente della Commissione EPCM
per il circondario III e il Sig. Walter
Seghizzi della Divisione Formazione Professionale hanno preso
la parola sottolineando i vari
aspetti del percorso formativo e
dell’importanza della figura del
capo muratore per le nostre
imprese di costruzione.
Foto: Marco Fässler
Giorgio Petrini
Responsabile corsi
CFP SSIC TI, Gordola
INFO LEGISLAZIONE
Nella specifica procedura di consultazione la Sede centrale della
SSIC di Zurigo si era battuta per
ottenere condizioni migliori per
gli impresari costruttori. l suoi
sforzi sono stati ricompensati,
visto che dal 1° gennaio 2013 il
termine di garanzia è esteso a
cinque anni per i fornitori di
prodotti edili.
Fino alla fine del 2012 la situazione
era la seguente: se un imprenditore integrava in una costruzione
prodotti quali elementi di calcestruzzo, telai di porte o finestre, il
termine di prescrizione di 1 anno
per far valere i propri diritti nei
confronti del fornitore in caso di
difetti iniziava a decorrere dalla
consegna di tali prodotti. In virtù
del contratto d’appalto, tuttavia,
l’imprenditore rispondeva nei confronti del committente per un
periodo di cinque anni dal collaudo dell’opera. D’altra parte, scaduto il termine di 1 anno dalla
consegna del prodotto, non poteva più far rivalsa sul fornitore.
La nuova disciplina rappresenta
un grande passo avanti. Il legislatore ha coordinato le disposizioni
in materia di prescrizione dei
diritti per i difetti di una cosa inte-
grata in un’opera immobiliare con
quelle applicabili nell’ambito del
contratto d’appalto. L’importante
modifica in tal senso dell’articolo
210 del Codice delle obbligazioni (CO) è entrata in vigore il 1°
gennaio 2013. Ciò significa che
ora anche l’impresario può invocare un termine di prescrizione di
cinque anni nei confronti del fornitore se i difetti di un prodotto
integrato in un’opera immobiliare
hanno causato i difetti dell’opera.
L’articolo 210 CO è quindi stato
adeguato al termine di garanzia
che l’imprenditore è tenuto a
rispettare nei confronti del committente nel quadro del contratto
d’appalto.
Questo risultato più che soddisfacente è però offuscato da una
nota negativa, peraltro comprensibile: il termine di garanzia prolungato inizia a decorrere dalla
consegna del prodotto difettoso
da parte del fornitore o del
subappaltatore. Sussiste quindi
uno sfasamento temporale, dato
che in virtù del contratto d’appalto il termine di cinque anni per far
valere i propri diritti in caso
di difetti inizia a decorrere dal
collaudo dell’opera (art. 371 cpv. 2
CO e art. 180 cpv. 1 norma SIA
118). Di conseguenza il termine di
garanzia per prodotti integrati in
un’opera scade un po’ prima di
quello applicabile all’opera stessa,
perché la data della consegna del
prodotto non coincide mai con
quella del collaudo. Questo lieve
scarto temporale è tuttavia trascurabile rispetto ai consistenti
vantaggi che la modifica legislativa comporta per gli impresari
costruttori.
Termini di
garanzia più
lunghi per
i fornitori di
prodotti edili
9
marzo-aprile
2013
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COMMIATI DAL CFP
Sono giorni molto speciali questi,
per me. Sto per lasciare il nostro
Centro, che è un po’ il mio mondo.
Ci sono arrivata un giorno di
luglio del lontano 1991. Avrei
dovuto rimanere solo tre-quattro
settimane. Ma, grazie al Dir. Losa
che ha creduto in me, ho avuto la
possibilità di continuare a lavorare presso questo Centro dove mi
sono sempre trovata come a casa.
Per me, la famiglia del Centro era
ed è la mia seconda famiglia.
Molte volte ci sono state difficoltà, tensioni, incomprensioni,
gelosie… proprio come in una
vera famiglia, ma poi il bene del
gruppo ci ha fatto sempre ritornare uniti e più che mai. Alla fine il
gruppo ne è sempre uscito più
forte.
Lavorando al Centro ho potuto
assimilare un bagaglio enorme di
nozioni che ormai fanno parte di
me, così come ho potuto conoscere tante persone interessanti
che hanno dato molto alla mia
persona. Penso proprio che in
nessun altro posto di lavoro (forse
in Governo, ma non so) si è così a
diretto contatto con la realtà del
Cantone. Da qui passa il futuro del
mondo del lavoro con le sue problematiche e le sue speranze.
Fiorenzo Ceresa, classe 1952, alla
fine di maggio andrà in pensione
dopo 33 anni di attività svolta al
Centro di formazione professionale (CFP) della SSIC TI di Gordola in
qualità di istruttore ed esperto
d’esami degli apprendisti muratori. In possesso dei diplomi federali
di muratore, disegnatore edile e
capo muratore, Fiorenzo Ceresa
ha iniziato la sua lunga attività
formativa nel 1980 (anche se nel
1977 aveva già lavorato al CFP per
un anno, per poi ritornare nel settore privato quale assistente tecnico di un’impresa di costruzione
ticinese), dopo aver maturato alcuni anni d’esperienza quale direttore dei lavori presso due studi
di architettura del Bellinzonese.
A pochi giorni dal suo pensionamento gli abbiamo chiesto di stilare un breve bilancio della sua
vita professionale.
«Occuparmi di formazione mi è
sempre piaciuto e il contatto quotidiano con i giovani muratori mi ha
dato tante soddisfazioni. Ho sempre
cercato di trasmettere agli apprendisti, con impegno e serietà, le
nozioni tecniche e le regole dell’arte
edificatoria per le diverse attività
che il muratore è chiamato a svol-
Da domani spero vivamente che
mi aspettino momenti felici e
spensierati nei quali io possa realizzare tutti quei bei sogni che
ancora ho nel cassetto. Naturalmente continuerò a giocare a tennis, a fare un po’ di walking, ad
andare in palestra, ad arrampicarmi sulle montagne e a buttarmi in
una discesa con gli sci, a sdraiarmi
sotto il sole lungo la Maggia. Ma
ho anche progetti un po’ più
pazzi: una vacanza con il sacco
sulle spalle in Irlanda (è dall’adolescenza che vorrei realizzarlo);
una discesa in bicicletta lungo il
Reno; una vacanza senza programmi a Parigi e in Toscana, un
San Silvestro a New York, e poi…,
e poi… spero pure di finalmente
poter leggere un libro per almeno
un paio di orette. Magari non
realizzerò tutto, ma anche solo
sognare ad occhi aperti è sempre
bello.
Naturalmente l’arrivo dei miei nipotini potrebbe stravolgere questi miei programmi, ma qualunque cosa potrò fare ci metterò
tanta gioia che sarà, per me, qualcosa di unico.
gere sui cantieri. Credo comunque
che la missione principale di un
istruttore sia quella di trasmettere la
passione per la professione insegnata oltre che accompagnare i
giovani nella crescita professionale
e personale. Mi capita spesso di
essere riconosciuto dagli ex apprendisti, magari solo per un saluto o
una stretta di mano, e questo mi fa
piacere. Credo sia la migliore gratitudine per chi è confrontato con il
non facile compito di istruttore. In
tal senso ho sempre cercato di trattare i giovani come se fossero i miei
figli, offrendo loro comprensione e
disponibilità, pur essendo esigente
dal lato professionale e chiedendo
rispetto per gli altri e correttezza nel
comportamento. Oltre all’attività
formativa svolta principalmente nei
laboratori del CFP, ricordo con piacere i vari interventi sul territorio
realizzati ad esempio per ristrutturare cappelle votive, edifici particolari o, per citare un cantiere aperto,
per ricostruire il sito archeologico
del Castello di Tremona. In queste
occasioni, a fine giornata ho letto
spesso negli occhi degli apprendisti
In questo momento volto una
pagina della mia vita, ma non
per questo abbandono definitivamente il Centro: per un motivo
o un altro ci ritornerò. Sentirmi
parte della grande famiglia degli
impresari costruttori per me non
è stato solo un onore, ma anche
un piacere. Grazie a tutti per
quanto mi avete insegnato, per i
bei momenti passati assieme e
per la simpatia e la cordialità che
sempre mi avete dimostrato.
Ciao a tutti!
Claudia Berguglia
Segretaria corsi
CFP SSIC TI, Gordola
Saluto di
Claudia
Berguglia
Per oltre 20 anni è stata una
apprezzata collaboratrice del
Segretariato corsi del Centro
di formazione professionale
della SSIC TI di Gordola.
Dirigenti, colleghe e colleghi
della SSIC TI e del CFP
di Gordola esprimono
a Claudia Berguglia
e a Fiorenzo Ceresa sentiti
ringraziamenti per la preziosa
collaborazione assicurata in
tanti anni di attività.
Tanti auguri per un futuro
ricco di salute e di nuove
soddisfazioni.
Anche
Fiorenzo
Ceresa va
in pensione
Passione e tenacia hanno
contraddistinto la sua lunga
attività professionale dedicata
in particolare all’insegnamento
della professione di muratore
agli apprendisti.
la soddisfazione per aver contribuito, con interventi duraturi e di qualità, ad abbellire il territorio grazie
all’abilità manuale applicata all’edilizia e in particolare alla lavorazione della pietra naturale (un po’ la
mia specialità). Ora mi appresto a
smettere, tranquillo e consapevole
di aver creduto fino in fondo in questo lavoro. È con questo spirito che
vado in pensione, cosciente di poter
dedicare più tempo ai miei hobby
(corsa in montagna, escursioni, caccia alta e molto altro ancora)».
11
marzo-aprile
2013
Ew
STUDIO D’INGEGNERIA
VISANI RUSCONI TALLERI SA
Ing. dipl. ETH/SIA/OTIA
Centro Carvina 2, casella postale 555, 6807 Taverne
Vicolo del Gabi 2, casella postale 121, 6596 Gordola
Tel. (0041) 091 911 10 30
E-EEFax (0041) 091 911
10 59
ww
w
E-mail: [email protected]
www.vrt.ch
StuStu
Stu
d
d d
Studio d’ingegneria
per impianti e applicazioni
nel campo
delle costruzioni
e delle energie
GAB
6850 MENDRISIO-STAZIONE