Materiale per tirocinio diretto- 2° anno -1° modulo 2011-12

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Materiale per tirocinio diretto- 2° anno -1° modulo 2011-12
Università degli Studi di Roma Tre
Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria
Attività Didattica di Tirocinio
Anno Accademico 2011/2012
ISTRUZIONI E MATERIALI
ATTIVITÀ DI TIROCINIO DIRETTO
2° ANNO
Primo Modulo
ATTENZIONE!
È OPPORTUNO CHE OGNI ELABORATO CONSEGNATO ABBIA UNA PAGINA DI
FRONTESPIZIO IN CUI SIANO PRESENTI:
- il nome e il cognome dello studente in alto a destra
- la sigla della scuola accogliente in alto a destra
- i dati relativi alla identificazione dell’attività di tirocinio (anno, sessione ecc.) al centro.
La consegna e la discussione dell’elaborato avverranno a fine febbraio 2012. Data e orario
saranno comunicati nel corso del 5° incontro di tir ocinio indiretto.
Corso di laurea in scienze della Formazione primaria
ATTIVITA’ DI TIROCINIO
Università degli Studi Roma Tre
Indicazioni per il Tirocinio diretto – PRIMO MODULO
attività a scuola
elaborato
Relazione scritta
1 giorno (5 ORE)
Conoscenza del macro contesto scolastico
(struttura scolastica, territorio, tipologia utenza, POF
ecc.) attraverso la presentazione della referente (o
dirigente scolastico) e raccolta di documentazione.
Osservazione descrittiva (carta e matita) relativa allo
spazio scolastico interno ed esterno con il supporto
di una traccia di osservazione (vedi allegato 1)
A- prima parte
“Presentazione del macrocontesto scolastico”
utilizzando le informazioni raccolte nel corso del
colloquio con la referente (o dirigente) e la lettura del
POF. È opportuno che tale presentazione sia
strutturata intorno ai seguenti punti:
1. Territorio (caratteristiche ambientali, culturali, socioeconomiche) in cui la scuola è inserita;
2. utenza che frequenta la scuola (alunni e famiglie);
3. personale della scuola;
4. risorse della scuola;
5. proposta formativa della scuola.
B- seconda parte
Un testo che presenti i risultati dell’osservazione della
struttura scolastica (realizzata tramite la traccia
dell’allegato n. 1) organizzato nel seguente modo:
a) protocollo individuale dove sono registrati i dati
osservativi;
b) interpretazione intersoggettiva dei dati secondo i
criteri specificati nell’allegato n. 1
Descrizione narrativa
2 e 3 giorno (5 ORE CIASCUNO)
Attività di osservazione
A.
(un incontro in una classe di scuola primaria e l’altro Per ogni giorno di osservazione elaborare un testo narrativo
nella sezione di scuola dell’ infanzia)
che contenga:
Osservare una porzione di giornata scolastica che
vada dall’accoglienza del mattino al pranzo/uscita
oppure dal pranzo al commiato/uscita
1. il protocollo di osservazione con:
Obiettivi:
a) Conoscere l’organizzazione e l’utilizzo pedagogico
degli spazi interni ed esterni della classe;
b) Conoscere la scansione delle diverse fasi che
costituiscono la porzione di giornata scolastica
osservata, considerando come avvengono le
transizioni tra queste fasi
dell’
osservazione
“carta
breve descrizione del microcontesto classe (vedi
punto 2a e 2b dell’attività di osservazione)
♦
riportare gli obiettivi dell’osservazione
♦
descrizione oggettiva individuale
2. l’interpretazione intersoggettiva dei dati osservativi
realizzata seguendo i criteri dell’allegato n. 2.
1. periodo di acclimatazione (15/20’ o più):
2. annotazione dei seguenti dati
a) data, orario inizio, nome della scuola,
classe/sezione,
insegnante,
età
dei
bambini, dimensioni del gruppo, nome
dell’osservatore
b) descrizione sintetica della situazione,
spazio in cui ci si muove, disposizione
spaziale degli adulti e dei bambini, attività
che si sta svolgendo, clima ecc.
3. svolgimento
matita”
♦
B.
Redigere un testo conclusivo, di gruppo, che metta in luce
le analogie e le differenze, tra i due livelli di scuola, emerse
nel corso dell’osservazione.
e
(utilizzare il supporto della traccia in allegato 2)
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ATTIVITA’ DI TIROCINIO
Università degli Studi Roma Tre
attività a scuola
elaborato
4° giorno (5 ore)
Attività di elaborazione
Attività di osservazione
(un incontro in una classe di scuola primaria o in
una sezione di scuola dell’ infanzia)
Redigere tre documenti che contengano ognuno:
Osservare tre diversi momenti scolastici della
stessa classe utilizzando le note di Corsaro
a. una breve descrizione del microcontesto
classe (vedi punto 3a e 3b dell’attività di
osservazione )
Obiettivo: raccogliere informazioni per una
iniziale conoscenza della classe
b. la rendicontazione di quanto osservato
attraverso le note di Corsaro
1. pianificazione preliminare delle tre
situazioni da osservare
(attività individuale)
2. periodo di acclimatazione (15/20’ o più)
3. Per ogni situazione osservata
annotazione dei seguenti dati:
a) data, orario inizio, nome della scuola,
classe/sezione, insegnante, età dei
bambini, dimensioni del gruppo, nome
dell’osservatore
b) descrizione sintetica della situazione,
spazio in cui ci si muove, disposizione
spaziale degli adulti e dei bambini,
attività che si sta svolgendo, clima ecc.
4. svolgimento dell’osservazione utilizzando le
note di Corsaro
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ATTIVITA’ DI TIROCINIO
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Allegato 1
CONOSCENZA DELLA STRUTTURA SCOLASTICA
TRACCIA GUIDA per osservazione dello SPAZIO
[tratto da AVSI D3/9-10-11-12]
A – Spazio interno
1. Strutturazione edificio
• N° piani
• Per ogni piano n° e tipologia degli spazi per pian o (aule, androni/corridoi, servizi igienici,
mensa, vani finalizzati per specifiche attività: palestra, laboratori ecc.) con stima delle loro
dimensioni
• n. totale approssimativo dei bambini per piano
2. Attrezzature e arredi degli spazi utilizzati per le routine (igiene, pasti, relax ecc.)
tipologia delle attrezzature e quantità
3. Attrezzature e arredi degli spazi utilizzati per la gestione delle attività formative (aula, laboratori,
palestra ecc.)
tipologia delle attrezzature e quantità
B. Spazio esterno
• Presenza di cortili, giardini, orti ecc., stima della loro estensione
• Organizzazione della loro fruibilità (divisione rispetto alle età dei bambini, al tipo di attività che
vi si può svolgere ecc.)
• Tipologia delle attrezzature presenti e quantità
CRITERI DA TENERE PRESENTI PER L’INTERPRETAZIONE
L’edificio in cui è collocata la scuola deve rispondere ad una serie di requisiti di base di funzionalità.
Lo spazio interno ed esterno della scuola deve essere pensato in funzione delle necessità del lavoro
degli operatori e dell’offerta formativa nel suo complesso. Le attrezzature e gli arredi per le attività
educative sono una importante garanzia di base del lavoro nella scuola.
Criteri di fondo
• Adeguatezza degli spazi rispetto al n. dei b. e alla normativa
• Sicurezza, qualità dello stato e funzionalità di spazi e materiali rispetto alle esigenze della
progettazione formativa
• Organizzazione di spazi e materiali secondo una precisa progettualità pedagogica
• Revisione sistematica degli spazi e dei materiali di lavoro.
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Allegato 2
CONOSCENZA DEGLI SPAZI E DEI TEMPI UTILIZZATI IN CLASSE
TRACCIA GUIDA per l’osservazione degli SPAZI INTERNI ED ESTERNI all’aula
(corridoi, atri, laboratori, palestra, giardino ecc.):
•
•
•
•
•
Organizzazione e utilizzazione dello spazio interno
Organizzazione e utilizzazione dello spazio extra-aula
Regolamentazione dell’utilizzo dello spazio extra-aula (calendario d’uso)
Tipologia delle attività svolte negli spazi extra-aula e relativi raggruppamenti dei bambini
Organizzazione e utilizzazione dello spazio esterno
TRACCIA GUIDA per l’osservazione dei TEMPI
• Scansioni relative alla porzione di giornata osservata
• Modalità di scansione dei ritmi
• Modalità di scansione delle transizioni (tempi di passaggio da un’attività all’altra)
• Presenza di rituali per annunciare i momenti di transizione
--------------------CRITERI DA TENERE PRESENTI PER L’INTERPRETAZIONE
Spazi interni ed esterni: l’organizzazione degli spazi interni ed esterni costituisce un aspetto
pregnante della qualità della scuola in quanto condizione importante della possibilità di attuare
efficacemente il progetto educativo. Tale organizzazione deve essere finalizzata alla creazione di
spazi accoglienti, favorevoli al dipanarsi dell’esperienza sociale e all’allestimento di plurime situazioni
di esperienza educativa. Nella scuola dell’infanzia è essenziale la presenza di angoli strutturati ben
delimitati e protetti.
Criteri di fondo per l’interpretazione
• Strutturazione e organizzazione in funzione delle attività in modo riconoscibile
• Revisione periodica dell’organizzazione in vista di un arricchimento e variazione proposte
• Partecipazione dei b. alla progettazione relativa all’utilizzo degli spazi
• Progettazione esplicita, concordata e verificata periodicamente e riformulata di conseguenza
Tempi: I tempi, i ritmi, le scansioni della vita quotidiana, i passaggi tra i diversi eventi che la
caratterizzano non hanno solo un carattere organizzativo ma anche una valenza pedagogica. La
dimensione temporale influenza fortemente le forme del coinvolgimento infantile, il persistere
dell’attenzione, le possibilità di comprensione del significato di quanto si sta svolgendo e, se male
strutturata e progettata, può provocare forme di disagio o di adeguamento passivo all’esperienza
scolastica.
Criteri di fondo
• Organizzazione dei tempi rispetta le esigenze dei bambini
• Flessibilità delle scansioni rispetto alle esigenze individuali dei bambini
• Gestione delle transizioni (formale o pedagogica)
Progettazione esplicita, concordata dei ritmi e dei tempi della quotidianità. Revisione periodica e
riformulazione conseguente
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