Il metodo delle scienze - Istituto Comprensivo "G. De Petra"
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Il metodo delle scienze - Istituto Comprensivo "G. De Petra"
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DISTRETTO SCOLASTICO N.10 66043 CASOLI (CHIETI) Via San Nicola, 34 Tel 0872/981187 Fax 0872993450 Cod.Fiscale 81002140697 Cod.Mecc. CHIC80600P e-mail [email protected] - web www.istitutocomprensivocasoli.it Dir. Scolastico dott.sa Anna Di Marino “Il metodo delle scienze” I Fase motivazionale V Fase “Ricostruiamo il percorso e autovalutiamoci” II Fase “ Osservare e misurare “ IV Fase “Dall’ipotesi alla teoria” III Fase “Misurare e organizzare dati …” I docenti introducono i ragazzi al metodo sperimentale attraverso: • una riflessione iniziale mediante domande-stimolo: Cosa studia le scienze? Cos’ è un fenomeno? Come si studia un fenomeno naturale? • l’individuazione delle fasi del metodo sperimentale e la scoperta dell’evoluzione storica del metodo di studio delle scienze • lo studio di un semplice fenomeno vicino al proprio vissuto con il metodo scientifico. I docenti stimolano i ragazzi a riflettere: sull’importanza dell’osservazione e sulle variabili “contesto, spazio e tempo” che possono influenzarla e determinarla; sulla differenza tra osservazione, qualitativa basata sui sensi e quella quantitativa, che porta all’esigenza di misurare mediante strumenti per ricavare dati numerici; sui vari strumenti di misurazione con analisi tecnica degli stessi. I docenti portano i ragazzi a: riflettere su cosa significa “misurare” (caratteristiche e funzioni) scoprire la necessità di unità di misura condivisi ricercare il percorso storico del misurare, dagli antichi alla nascita del sistema internazionale di unità di misura con le sette grandezze fondamentali e quelle derivate analizzare i vari strumenti di misurazione attraverso l’analisi tecnica degli stessi scoprire “l’inevitabile errore” che si compie durante la misurazione individuare la differenza tra: - errore sistematico - errore casuale mediante esperienze di: - misurazione (libro, banco, aula…), - raccolta dati, - confronto dei dati raccolti, - organizzazione dei dati raccolti mediante tabelle - rappresentazioni grafiche: istogrammi, areogrammi, grafici cartesiani. I docenti guidano i ragazzi a riflettere sulla strada che lo scienziato deve ancora percorrere: analisi e interpretazione dei dati formulazione di ipotesi verifica dell’ipotesi socializzazione del risultato agli altri scienziati, che eseguono ulteriori verifiche e, solo al termine di questo lungo cammino l’ipotesi, se confermata, diventa teoria o legge. I docenti invitano i ragazzi a: elaborare definizioni condivise dei concetti fondamentali del metodo sperimentale; rievocare e ricostruire il percorso svolto (attività e finalità); esprimersi sull’utilità del percorso svolto (E’ stato utile? Perché? Cosa hai appreso? Cosa ti ha aiutato maggiormente ad apprendere? Cosa invece hai trovato più complicato? Perché?). 1. IL METODO SPERIMENTALE (Doc. Sperimentatrice prof.ssa G. Maesa CLASSE 1^ C sc. Sec. di I grado Casoli) 2. “MISURARE” SIGNIFICA … (Doc. sperimentatrice prof.ssa M. Di Lorenzo classe 1^ B sc. Sec. di I grado Casoli) 3. COSA E COME MISURARE (Doc. sperimentatrici prof.sse F. Del Pizzo/A. Pugliese classe 1^ B sc. Sec. di I grado Altino) 4. OSSERVIAMO, RILEVIAMO E RAPPRESENTIAMO (Doc. sperimentatore prof. M. Di Prinzio classi 1^B/1^C sc. Sec. di I grado Casoli) Dopo aver introdotto gli alunni al metodo sperimentale attraverso una riflessione iniziale su cosa studia le scienze, su cos’ è un fenomeno, su come si studia un fenomeno naturale e aver individuato le fasi del metodo sperimentale, i ragazzi scoprono e sintetizzano l’evoluzione storica del "metodo delle scienze". Gli alunni svolgono e condividono una breve ricerca su "Gli Antichi " … Osservazione: i fulmini Legge: Zeus, arrabbiato li scaglia. Zeus nella religione greca è il re, capo, sovrano degli dèi, il sovrano dell'Olimpo, il dio del cielo, del tuono. Uno dei suoi simboli era la folgore. Con essa: - poteva folgorare chi voleva, - puniva l’empietà, l’ingiustizia e la ribellione degli altri dèi. … Aristotele … Aristòtele (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Filosofo greco, fu uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. È stimato da secoli come l'emblema dell'uomo sapiente e come precursore di scoperte. La sua attività di ricerca è stata prodigiosa: ha affrontato studi di metafisica, fisica, biologia, psicologia, etica, politica, poetica, retorica e logica, discipline cui diede veste sistematica, creando una vera e propria "enciclopedia del sapere" che ha dominato la cultura occidentale sino al XVII secolo. … Galileo Galilei Galileo Galilei (Pisa 15 febbraio 1564– Arcetri, 8 gennaio 1642. Fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, è considerato il padre della scienza moderna. Introdusse il metodo scientifico detto anche metodo galileiano o metodo scientifico sperimentale. Le sue scoperte scientifiche-astronomiche sono molto importanti ed hanno contribuito alla nascita della fisica moderna avviando al tramonto la fisica aristotelica. La docente propone lo studio di un semplice fenomeno attraverso la verbalizzazione e la visualizzazione delle fasi del metodo sperimentale (anche per favorire i diversi stili cognitivi). I ragazzi mostrano: - interesse, curiosità per ciò che li circonda, - desiderio di capire leggi e regole, di studiare fenomeni complessi. La docente afferma che: - l’avventura dello scienziato parte dalla curiosità per quello che ci sta intorno - ricercherà e indagherà fino a quando non troverà una risposta alle proprie curiosità! Gli scienziati studiano fenomeni complessi! Come? Per promuovere una riflessione sull’importanza della misurazione, la docente dopo aver proposto una ricerca sul percorso storico del misurare, dagli antichi alla nascita del Sistema Internazionale (SI) di misura con le sette grandezze fondamentali e quelle derivate, favorisce nei ragazzi la scoperta dell’“inevitabile errore” che si compie durante la misurazione, l’individuazione della differenza tra: errore sistematico errore casuale mediante esperienze di: misurazione (libro di scienze e semi), raccolta dati, confronto dei dati raccolti, organizzazione dei dati raccolti mediante tabelle, rappresentazioni grafiche: istogrammi, areogrammi, grafici cartesiani • Misuriamo la larghezza del libro di scienze, • raccogliamo i dati, • elaboriamo i dati, • calcoliamo la media, • valutiamo l’errore, • calcoliamo le percentuali, • rappresentiamo i dati con: - un istogramma - un aerogramma quadrato Rappresentiamo i dati con un ISTOGRAMMA Rappresentiamo i dati con un AEROGRAMMA QUADRATO Per far comprendere l’utilizzo del GRAFICO CARTESIANO, la docente propone un’ attività di sperimentazione centrata sulla misurazione di semi (fagioli e ceci), ripetuta nel tempo, prima e durante la fase di germinazione. a) I ragazzi, guidati dall’insegnante, progettano, realizzano, verbalizzano, visualizzano l’esperienza seguendo lo schema: Prova sperimentale Materiale Conclusione Esecuzione Cosa Materiale Esecuzione Osservazione Conclusione Verbalizzo Osservazione Visualizzo b) predispongono i materiali … … effettuano una prima misurazione delle dimensioni dei semi c) osservano … … misurano ancora … … registrano periodicamente i dati. d) raccolgono dati qualitativi e quantitativi in una tabella di sintesi e) rappresentano i dati utilizzando il diagramma cartesiano f) analizzano i dati e rilevano le conclusioni Svolgono una breve ricerca su Cartesio René Descartes italianizzato in Renato Cartesio (La Haye en Touraine, 31 marzo 1596 – Stoccolma, 11 febbraio 1650.) Filosofo e matematico francese. è ritenuto fondatore della matematica e della filosofia moderna. Cartesio estese la concezione razionalistica di una conoscenza ispirata alla precisione e certezza delle scienze matematiche, formulata e applicata effettivamente solo da Galileo Galilei, a ogni aspetto del sapere, dando vita a quello che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale, una posizione filosofica dominante in Europa tra il XVII e il XVIII secolo. Questa attività, finalizzata in questo contesto, a far comprendere l’uso del grafico cartesiano, apre anche a successivi approfondimenti: - sulla funzione della foglia, fusto, fiore, radice; - sulla disposizione delle foglie sui rami; - sulla superficie delle foglie; - sulla fotosintesi; - sulle condizioni favorevoli alla germinazione; - sulla relazione seme-foglia-cotiledone. Finalmente possiamo dare una risposta alla nostra voglia di sapere: come gli scienziati studiano fenomeni complessi! Dal quaderno al PC I ragazzi iniziano a utilizzare il pc e alcuni programmi per documentare questa attività di sperimentazione PROVA SPERIMENTALE Come variano le dimensioni del seme durante la germinazione (misuriamo più volte il seme, raccogliamo i dati, disegniamo il grafico) Conclusione Materiale Esecuzione cosa Materiale Osservazione verbalizzo Fagioli Calibro Barattolo di vetro Cartone Terriccio Acqua Pinzette 1. Esecuzione 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Osserviamo il seme scelto Misuriamo il seme Inseriamo il cartone nel vasetto Riempiamo il vaso di terriccio Aggiungiamo acqua bagnando terriccio e cartone Inseriamo il seme Misuriamo il seme nei giorni successivi Raccogliamo i dati ordinatamente in una tabella Rappresentiamo graficamente i dati visualizzo A D B C TABELLA RACCOLTA DATI MISURA DATA SEME 1 AB in mm 10 novembre 11 novembre 12 novembre 17 novembre CD in mm 15,27 11 AB in mm CD in mm 15,26 9,27 20,28 12,05 Osservazione con gli occhi: dati qualitativi I fagioli si sono ingrossati perché? 17,62 13 novembre 14 novembre SEME 2 12,30 È ingrossato È ingrossato 18,76 È germogliato 15,08 È germogliato 20,30 12,57 19,18 15,20 22,79 14,69 Il grafico cartesiano 25 20 10 novembre 12 novembre 14 novembre 17 novembre Seme 1 AB in mm CD in mm 15,27 11 17,62 12,3 18,76 15,08 19,18 15,2 Seme 1 AB in mm 15 10 Seme 1 CD in mm 5 0 10 novembre 12 novembre 14 novembre 17 novembre 25 20 Seme 2 AB in mm 10 novembre 12 novembre 14 novembre 17 novembre Seme 2 AB in mm CD in mm 15,26 9,27 20,28 12,05 20,3 12,57 22,79 14,69 15 Seme 2 CD in mm 10 5 0 10 novembre 12 novembre 14 novembre 17 novembre Osservazione Conclusione Le dimensioni sono aumentate nel tempo. I semi si sono ingrossati, sono spuntate le radici e il fusto. Il seme, in condizioni favorevoli, (terreno adatto, condizioni di temperatura e umidità favorevoli) si INGROSSA e inizia il processo della germinazione. Finalmente possiamo dare una risposta alla nostra voglia di sapere: come gli scienziati studiano fenomeni complessi? Per studiare un fenomeno gli scienziati utilizzano Osservazione di un fenomeno Formulazione di una ipotesi Verifica con un esperimento o osservazione positiva Enunciazione di una teoria negativa Ma affinché una ipotesi diventi legge, non basta che sia verificata una sola volta, occorre che altri scienziati la sottopongano a ulteriori prove. Se al termine di questo lungo, rigoroso e faticoso percorso, l’ipotesi di partenza viene confermata, essa diventa TEORIA o LEGGE. ABBIAMO IMPARATO Ricostruiamo il percorso Rispondiamo alle domande Gli antichi LO STUDIO DELLE SCIENZE Aristotele GLI SCIENZIATI GALILEO IL METODO SPERIMENTALE ENUNCIAZIONE di una Teoria OSSERVAZIONE di un fenomeno Interpretazione dei dati VERIFICA sperimentale FORMULAZIONE di ipotesi Organizzazione dei dati Raccolta dei dati Grafico cartesiano Ulteriori OSSERVAZIONI Istogramma Domande precise Verifica da parte di altri scienziati Areogramma Analisi dei dati Dati quantitativi Inserimento nel Contesto Strumenti Variazione nel tempo Dati qualitativi Casuali Misura Errori Sistematici Gli antichi Sistema Internazionale di misura S I Organi di senso 7 Grandezze fondamentali Grandezze derivate Socializzazione dei risultati Così abbiamo risposto … … La docente propone un’attività di brainstorming per far emergere le conoscenze pregresse degli alunni che vengono trascritte alla lavagna e sul quaderno in una mappa di sintesi. Attiva poi una prima riflessione su quanto emerso. • Chi misura? L’uomo • Cosa si misura? Oggetti, corpi, spazi, tempo, temperatura … ma ci sono anche caratteristiche, come il colore, che non si possono misurare in modo oggettivo • Come? Con strumenti quali il metro, il righello, il termometro, la bilancia … e scegliendo l’unità di misura • Perché? Per sapere, confrontare, documentare, studiare, ricordare, trasformare in una quantità, in un numero … L’insegnante propone un’esperienza di misurazione collettiva della lunghezza del pavimento della propria aula. In un primo momento fa utilizzare il piede. Ogni alunno misura e registra in una tabella di sintesi. Si riflette e si arriva alle seguenti osservazioni: L’insegnante propone di rimisurare la lunghezza del pavimento con uno strumento adeguato, il metro. Ogni alunno misura e registra in una tabella di sintesi. Dalle osservazioni emerge che le misurazioni sono diverse. I ragazzi si rendono conto che nonostante l’attenzione e lo sforzo, è facile commettere errori. Da qui la necessità di calcolare la media e la moda. L’incertezza e l’errore sono caratteristiche della misurazione e determinano la misura. L’insegnante propone infine la rappresentazione grafica dei dati raccolti mediante istogramma. L’insegnante fa riflettere su cosa significa misurare attraverso le seguenti domandestimolo “Cosa misuriamo? Con quali strumenti e quali unità di misura? Perché?” e la compilazione della seguente tabella di sintesi Cosa? Le grandezze Con che cosa? Strumenti Perché? Unità di misura Funzione metro Per osservare, descrivere., confrontare, valutare, raccogliere dati, determinare il valore numerico…. 1. lunghezza metro, riga, righello, calibro, contakilometri… 2. peso bilancia 3. tempo Cronometro, orologio… secondo 4. temperatura termometro gradi centigradi 5. superficie planimetro metro quadrato 6. volume recipienti graduati Litro/metro cubo 7. velocità tachimetro metro al secondo ……. kilogrammo L’insegnante propone infine agli alunni di definire il significato di “misurare” attraverso le seguenti domande-stimolo. Cos’è misurare? Misurare è un procedimento Cosa si misura? Una grandezza fisica Come? Confrontandola con l’unità di misura corrispondente Perché? Per ottenere un valore numerico Prodotto di sintesi della discussione Cosa si può misurare? Cosa NON si può misurare? • Il banco • Una persona • Un film • Una stanza • La temperatura di un corpo • Oggetti che hanno una materia • L’aria • Il pensiero • L’amicizia • Il cielo • L’universo • L’infinito Dal confronto i ragazzi arrivano alla conclusione che si misura per conoscere, avere informazioni quantitative su ciò che si osserva. Ai ragazzi viene chiesto di misurare la lunghezza e la larghezza del proprio banco utilizzando le misure che portano con loro. Dopo discussione, decidono di misurare il proprio banco utilizzando la spanna. I ragazzi hanno poi raccolto i dati in una tabella di sintesi RIFLESSIONI SULL’ ATTIVITA’ SVOLTA: Non ci stava esattamente, come fare? Risposte di alcuni alunni: - Io il pezzo che avanzava l’ho misurato con l’unghia in cm - Io il pezzo che avanzava l’ho misurato con il mio, visto che la sua lunghezza ci entrava esattamente - Io il pezzo che mancava l’ho misurato usando il mio pollice. Un ragazzo osserva che si erano messi d’accordo per usare la spanna e quindi tutti dovevamo farlo. Poi riflette e arriva alla conclusione che anche il pollice fa sempre parte della mano ed è più piccolo della spanna. Altri intervengono e aggiungono: - la spanna per me è poco pratica perché è difficile mantenere la stessa apertura, bisogna riportarla più volte per ricoprire tutta la lunghezza e la larghezza ed è difficile ripartire esattamente dalla fine della spanna precedente. - Io il problema l’ho risolto facendo ogni volta un segno con la matita. - Lo strumento per me non è preciso perché ogni persona ha spanne di lunghezza diversa - Per me è comodo perché è sempre con noi a portata di mano. - Per me , si perde tempo, perché non possiamo utilizzare pezzi piccoli della spanna. - il pollice, secondo me può essere un sottomultiplo della spanna. Dopo il confronto, gli alunni riflettono e individuano i vantaggi e gli svantaggi dello strumento che riassumono nella seguente tabella: VANTAGGI Comodo SVANTAGGI E’ diversa da persona a persona Originale Non è frammentabile Economico Non si possono misurare distanze grandi Sempre con noi…a portata di Si perde tempo mano Dopo aver svolto una ricerca sul percorso storico del misurare, dagli antichi alla nascita del SI di unità di misura con le sette grandezze fondamentali e derivate, i ragazzi sentono l’esigenza di ripetere la misurazione del proprio banco con uno strumento più preciso. Si decide quindi di utilizzare uno strumento convenzionale quale il metro e in particolare si sceglie il metro a nastro. I ragazzi raccolgono le misure in una tabella di sintesi per poi calcolare la media dei valori. I ragazzi rappresentano i dati con un istogramma A questo punto ai ragazzi è stato chiesto di dare una definizione di Grandezza e di Misura utilizzando semplici schemi da completare. Di seguito vengono riportati alcuni esempi. Che cos’è la misura? IL NUMERO DIMENSIONATO CHE E’ RAPPRESENTA IL CONFRONTO TRA LA GRANDEZZA DATA E L’UNITA’ DI MISURA SCELTA COME CAMPIONE MISURA LA MISURA E’ IL NUMERO DIMENSIONATO CHE RAPPRESENTA IL CONFRONTO TRA LA GRANDEZZA DATA E L’UNITA’ DI MISURA SCELTA COME CAMPIONE. MISURARE UNA GRANDEZZA SIGNIFICA CONFRONTARLA CON L’UNITA’ DI MISURA AD ESSA OMOGENEA E VEDERE QUANTE VOLTE LA CONTIENE. CLASSI 1^B/1^C Sc. SEC. DI I GRADO DI CASOLI I VERBI FUNZIONE I VERBI- FUNZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. UNIRE DIVIDERE SOSTENERE MISURARE TRASFORMARE RIPRODURRE 7. ANCORARE 8. DIRIGERE 9. DISTRIBUIRE 10. CONTENERE 11. TRASPORTARE VERBI FUNZIONE (IPERONIMI) 1 UNIRE 2 DIVIDERE 3 SOSTENERE 4 MISURARE 5 TRASFORMARE IPONIMI ANALISI TECNICA ANALISI TECNICA ANALISI TECNICA DI UN BANCO IMMAGINE GERARCHIA COMPONENTI MATERIALI VERBI FUNZIONE 1 STRUTTURA ACCIAIO SOSTENERE 2 PIANO DI LAVORO LEGNO FORMICA SOSTENERE 3 PIANO POGGIA LIBRI LEGNO SOSTENERE CONTENERE 4 VITI ACCIAIO UNIRE 5 POGGIA PIEDI ACCIAIO SOSTENERE 6 PROTEZIONE POGGIA PIEDI GOMMA SOSTENERE CRONOPROGRAMMA DELLE FASI DI LAVORO • • • • • 1^FASE: OSSERVAZIONE DEL BANCO 2^ FASE: SCHIZZO DEL BANCO 3^ FASE: RILIEVO FOTOGRAFICO 4^: RILIEVO METRICO 5^ FASE: RESTITUZIONE GRAFICA IN SCALA DI PROPORZIONE OSSERVAZIONE DEL BANCO RILIEVO DEL BANCO SCHIZZO DEL BANCO SCHIZZO DEL BANCO SCHIZZO DEL BANCO RESTITUZIONE GRAFICA RESTITUZIONE GRAFICA AL COMPUTER PUNTI DI FORZA I ragazzi hanno affermato che il percorso è stato utile perché hanno: •compreso meglio il metodo sperimentale soprattutto attraverso l’operatività; •imparato cose nuove e interessanti; •imparato facilmente. In particolare hanno appreso a: •osservare; •raccogliere dati; •misurare, calcolare la media e individuare l’errore •disegnare i diversi tipi di grafici; •riflettere sulle definizioni e pensare Hanno trovato utile ai fini dell’apprendimento: •le esperienze pratiche e di misurazione •le mappe e le tabelle di sintesi •I grafici realizzati •le ricerche •le osservazioni e le riflessioni collettive, soprattutto sulle definizioni, e il confronto. PUNTI DI DEBOLEZZA I ragazzi hanno affermato di aver trovato difficili alcune attività tra cui: •alcuni calcoli complessi; •qualche rappresentazione grafica; •alcune riflessioni sulle definizioni. PUNTI DI FORZA Il percorso realizzato ha permesso agli alunni di: •essere protagonisti attivi del proprio apprendimento, coinvolti e motivati positivamente alla partecipazione; •ancorare le nuove conoscenze alle esperienze pregresse in un apprendimento ciclico, a spirale e unitario (interdisciplinare); •confrontarsi per riconoscere, risolvere problemi, sollevare domande, mettere in discussione e trovare soluzioni condivise e originali; •sperimentare concretamene e operativamente processi e concetti complessi per arrivare a comprenderli e a rappresentarli simbolicamente; •esercitare l’osservazione, l’esplorazione e la scoperta per sviluppare il gusto per la ricerca e la problematizzazione; •riflettere sui processi cognitivi, riconoscere i propri punti di forza , di debolezza , le difficoltà e le strategie da attivare per superarle; •iniziare a utilizzare il computer, alcuni programmi e Internet per reperire e rappresentare dati e conoscenze. PUNTI DI DEBOLEZZA • Tempi lunghi per l’implementazione e mancanza di materiali, strumenti e spazi;