ambiente e camouflage
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AMBIENTE E CAMOUFLAGE 9.1 SFRUTTARE L’AMBIENTE L'ambiente deve essere utilizzato per due fini: 1. Sfruttarlo per porsi in condizioni di superiorità rispetto gli altri; 2. evitare il fuoco nemico. Per far ciò bisogna camuffarsi, muoversi o restare fermi e sfruttare al meglio la zona di combattimento per avere la meglio sul nemico. Per quanto riguarda il camuffamento i fattori che vengono presi in considerazione quando si camuffa un oggetto sono tre: colore, brillantezza e forma, ciascuono di questi elementi deve essere perciò mimetizzato in modo da rendere il più difficile possibilie la nostra individuazione. Premettendo che dal giorno alla notte cambia la maniera di comportarsi, ora esaminiamo le differenze. Di Giorno I rumori della natura di giorno riescono a confondere abbastanza le orecchie del nemico, che fa più affidamento ai suoi occhi che alle sue orecchie. Ciò ci permette di effettuare delicati movimenti senza attirare molta attenzione. Importante di giorno è non tenere in vista oggetti che riflettono luce e camuffare la forma e il colore (vedi il camuffamento della brillantezza sopra). Studiare il terreno dove si pratica è importante, bisogna sapere quali sono i ripari possibili da utilizzare, sapere qual'è l'azione migliore per occuparli, sapere a quale distanza si trova il nostro nemico e qual'è il suo campo visivo. Evitate i punti dove cade prima l'occhio come ad esempio siepi isolate e tenetevi nelle zone d'ombra, agevolerà il camuffamento. Di notte Quì (in mancanza di un visore notturno) più che la vista viene usato l'udito, di fatto, di notte vi sarà permesso di muovervi con più libertà ma dovrete essere estremamente silenziosi, qui non avrete uccelli, grilli e altri animali che faranno da copertura ai vostri rumori. Lo sfruttamento del terreno è più liberatorio visto che le figure si distinguono soltanto a breve distanza, basta che non vi mettiate contro lo sfondo del cielo o contro la luna, in questo modo la vostra sagoma risalterà all'occhio. Utile è oscurare il viso, il collo, le mani e tutte le parti che possono risaltare all'occhio, per le mani vanno bene dei guanti, riguardo al viso usare la crema facciale di colore nero. Camuffare come sempre la forma e fasciare gli oggetti d'equipagiamento in modo che non facciano rumore tra di loro. Sfruttare le condizioni atmosferiche considerando le condizioni meteo, se c'è pioggia, se c'è poca visibilità, se il terreno è fangoso, la temperatura, ect... Non imparerete a giocare a soft-air studiando solo la teoria; facendo games imparerete voi stessi a sapere quando muovervi, come farlo, dove muoversi, ect... Inizierete a sfruttare la natura, per esempio se casualmente in un certo momento arriva una folata di vento che creerà un grande e rumoroso fruscio di foglie, sarete tempestivi e sfrutterete quel rumore di copertura per correre in un altra posizione senza far attirare molta attenzione sui rumori che procureremo nel caso ci fosse un ipotetico nemico nei paraggi. Scarsa visibilità Nel caso di scarsa visibilità, che sia notte, nebbia o altro, i componenti della squadra dovranno adottare una marcia più lenta ed essere più compatti per avere più visibilità tra di loro. 9.2 IL CAMOUFLAGE E' necessario camuffare (oltre che l'uniforme) le rimanenti parti scoperte del corpo, il più simile possibile al colore dell'ambiente; per far ciò si utilizzano guanti, passamontagna, reti e creme facciali, quest'ultime vengono spalmate a chiazze sul proprio viso. In mancanza di creme facciali si può utilizzare carbone, sughero, legno bruciato, polvere di cacao e se ne vale la pena, se il terreno è fangoso sapete già cosa fare. Non tenere in vista oggetti che riflettono luce, come oggetti metallici, è necessario brunirli per diminuire la riflessione (le parti metalliche delle armi sono già brunite). A volte può far scoprire la vostra posizione il riflesso della lente dell'ottica. Di grande aiuto ed effetto si rivela camuffare la propria forma, quella dell'arma e dell'equipagiamento. La forma di un corpo umano e di un mitragliatore è facilmente individuabile, specialmente in queste situazioni, dove ognuno è attento ad osservare ogni forma riconducibile ad una di queste. Quindi procurarsi mimetiche fogliari,reti per camuffare la parte superiore del corpo, passamontagna ricoperti di foglie, etc... In mancanza di questi si può camuffare la forma alla propria maniera, creandoli precedentemente o improvvisando sul gioco stesso, ricoprendosi di rami e foglie una volta che avete trovato un appostamento. 9.3 Camuffamento del viso Di camuffamento del viso se ne parla spesso ma raramente si comprende esattamente l'importanza di applicare correttamente quest'arte. in parte siamo traviati da quello che vediamo al cinema o in tv dove l'eroe di turno indossa una bdu tagliata su misura ed ha il viso camuffato "ad arte" (cinematografica non militare) che fa molto fico (ed anche molto vietnam) ma non fa comprendere appieno l'importanza per i militari di questa tecnica di mimetismo ai fini di sopravvivenza sui campi di battaglia. Spesso adirittura si salta l'applicazione del face camo, ritenendolo superfluo, cosa che se puo' essere vera per le nostre partitelle domenicali , di sicuro non lo è quando siamo impegnati in tornei di pattuglia con missione di ricognizione stealth dietro le linee nemiche et simili a cosa serve avere la mimetica più efficace del mondo se poi il vostro viso risalta come un faro nella notte contro la vegetazione di sfondo ? Spesso sui campi da softair si vedono ragazzi farsi due strisce oblique di tinta nera sul viso e ritenersi soddisfatti del risultato. Potete vedere con i vostri occhi che l'effetto mimetico è alquanto scarso.... Certo non dico che dobbiamo passare ore ed ore a rifarci il makeup,ma solamente che dobbiamo imparare a farlo efficacemente, perchè un trucco mal fatto rischia di attirare l'attenzione sul viso anzichè confondere l'avversario, ottenendo esattamente l'effetto opposto a quello desiderato. Dobbiamo quindi imparare a scomporre e modificare l'outline e la forma del nostro viso che è percepita e che è cercata istintivamente dal nostro avversario, secondo lo stesso principio che è utilizzato per le uniformi mimetiche. Ma come si applica questo make up ? esiste un metodo scientifico ? Effettivamente tutti i manuali militari concordano su dei principi di base; innanzitutto un consiglio che si rivelerà utile a fine partita per non tornare a casa come l'incredibile hulk: prima di applicare la crema mimetica, passate sul viso un sottile strato di crema idratante... sarà molto piu' facile rimuovere la pasta mimetica. Quindi passiamo alla stesura dei colori; se il concetto è quello di modificare otticamente la strutura del viso è essenziale individuare i punti focali caratteristici , ad esempio quelli in rilievo e scurirli con il nero o il marrone scuro per dare un falso senso di profondità a naso, zigomi, fronte , guance e orecchie ; procedete poi acolorare il resto del viso, collo ed orecchie(davanti , dietro e dentro) con il verde fino a che non ci siano piu' parti di pelle scoperta , perchè sotto sforzo il sudore rende la pelle lucida e visibile. Importante: non vi dimenticate di truccare anche le palpebre !!! Ovviamente se non utilizzate i guanti (sconsigliatissimo) è d'obbligo truccare anche le mani ed eventualmente anche gli avanbracci. Le due modalità di trucco che vanno per la maggiore , sono quella a macchie o a strisce: Prima o poi riusciremo a fare il trucco cadpat, ma per il momento.... Altra cosa da non dimenticare assolutamente è che nel tempo, a causa del sudore o dello sfregamento del viso contro stoffa etc etc la crema mimetica si leva lasciandoci come se avessimo la zella.... c'è poco da fare se non ri-applicarla ad intervalli regolari aiutati da un compagno di squadra. In commercio esistono svariati prodotti per il trucco..... dai tubetti bicolore britannici (nero-verde , marrone-verde. marronesabbia) in stick che contengono anche un balndo repellente per gli insetti agli astucci americani a 3 colori con tanto di specchietto incorporato fino ai tubetti di crema semi liquida da spalmarsi con le dita. Ognuno ha le sue preferenze. Addirittura se non volete spendere soldi potete farvi il trucco "a costo zero" semplicemente con un tappo si sughero ed un accendino. date fuoco alla punte del tappo e lo lasciate bruciare alcuni secondi, dopodichè lo spegnete , aspettate che si raffreddi (ci vogliono 10 secondi) e vi passate la parte annerita sul volto . easy and cheap! Dimenticavo...... non lasciate mai delle parti del corpo senza crema mimetica.... 9.4 Scelta della mimetica La mimetica è uno degli strumenti essenziali per il giocatore di soft air. Per capire quanto possa servire la mimetica in un campo di gioco, provate ad immaginare una squadra, in pieno inverno, nel monte bianco con delle mimetiche rosse. Un’adeguato mimetismo è quindi importante e necessario quanto possedere e indossare una mimetica in una partita di soft air. La scelta della mimetica per un softgunner è essenziale, difficile e può essere condizionata da molti fattori, quali: 1. Le regole del club di appartenenza. Le regole sono fondamentali…prima di procedere con la scelta della mimetica informatevi se il vostro club, o il club al quale volete aggregarvi, adotta una mimetica specifica per riconoscersi (pochi club non ne utilizzano una). E’ inutile comprare una mimetica se non potete utilizzarla; noi Katana ,ad esempio, utilizziamo la woodland (italiana o, meglio, NATO) come mimetica ufficiale. 2. Le disponibilità economiche Non tutte le mimetiche sono uguali; molte mimetiche costano, e a volte è preferibile avere delle mimetiche economiche e resistenti piuttosto che delle mimetiche costose e introvabili, la woodland infatti è una tra le mimetiche più usate perché è facile da trovare ed è una delle più economiche. 3. I gusti personali. Nel soft-air la funzionalità e l’estetica sono spesso collegate tra loro; molte mimetiche possono essere ottime ma non vengono prese in considerazione perché sono considerate oscene … 4. Il tipo di terreno dove si andrà a giocare e il periodo di gioco: Tra tutti quest’ultimo è forse il più complicato fattore di scelta, ogni terreno ha un bisogno di un mimetismo diverso, anzi lo stesso terreno in diversi tempi muta la propria forma e i propri colori, è quindi impossibile trovare una mimetica adatta a tutti i tipi di terreno (a meno che non si possegga la mimetica di predator!). Semplificando, possiamo dividere il campo di gioco nelle categorie che elencherò qui sotto: Ambiente urbano: L’ambiente urbano è in assoluto il posto dove la mimetica serve meno. I combattimenti, gli spostamenti, sono troppo ravvicinati per rendere possibile un discreto mimetismo, tuttavia vi sono stati molti tentativi di creare delle uniformi adatte per questo ambiente. Colori come il nero, le varie tonalità di grigio possono essere ottimi o comunque si notano meno rispetto a qualche altro colore. Il mio consiglio è di usare una mimetica con pattern “concrete”, i campi in urban sono quasi tutti dismessi, e questa mimetica contiene colori come il marrone e il verde scuro che si adattano molto bene all’ambiente. Ambiente desertico: Il deserto non è sicuramente un caso italiano, comunque la mimetica “desert” ha il suo fascino; le più famose sono le BDU (Battle Dress Uniform) 3-color e 6-color dell’esercito USA. Tuttavia nelle stagioni calde negli ambienti secchi ,come Puglia o Toscana, alcuni pattern desertici possono tranquillamente essere utilizzati nelle partite di soft air, i colori della vegetazione secca, rispecchia quelli dei colori desertici: i colori utilizzabili sono il cachi, varie tonalità di giallo-ocra, e qualche verde molto, molto chiaro. Ambiente boschivo: Il bosco, le zone verdi, sono il terreno per eccellenza del soft air, molte giochi avvengono in questo ambiente, i pattern mimetici per queste zone sono moltissimi ed ognuno funziona bene in diversi ambienti, per queste mimetiche incide molto il gusto personale. Nel nord-est i migliori pattern sono quelli della s.marco a mimetismo scuro, il woodland classico, il dpm inglese a mimetismo europeo. Ambiente notturno: Nel soft air le partite notturne sono rare, anche se alcuni club organizzano giocate da 12 ore o più, ed è quindi di dovere trattare anche questo tipo di ambientazioni. Le forze speciali di molti paesi utilizzano mimetiche per le operazioni notturne, l’esercito USA utilizza per le proprie BDU un pattern chiamato Midnight (praticamente introvabile in Italia) Per le partite di soft air è molto sconveniente utilizzare mimetiche create appositamente per la notte in quanto sono costose e pensate per operazioni di breve durata, meglio utilizzare la solita mimetica a chiazze che si confonde con l’ambiente. Ambiente innevato-artico: Per questo tipo di ambiente un pattern bianco si adatta benissimo. Senza dover ricorrere all’acquisto di una mimetica potete comprare una tuta bianca da un rigattiere, e vestirvi in modo pesante sotto di essa. Anche per questo tipo di ambientazione esistono diversi pattern mimetici. Le mimetiche per la neve sono poco utili per il soft air e sono troppo costose per il tipo di servizio che danno. Meglio usare per questo scopo le tute da imbianchini. Particolare importanza hanno anche i tipi di mimetica che seguono, queste mimetiche infatti si distinguono dalle altre per determinate caratteristiche che meritano di essere trattate a parte: CADPAT & MARPAT La mimetica CADPAT (Canadian Disruptive Pattern) detta anche, più comunemente “digital”, è stata creata dai laboratori di ricerca canadesi nel 1988 ed è stata recentemente adottata dai marines statunitensi (con le opportune modifiche) con il nome di MARPAT (Marine Pattern). Questa tipo di mimetica è molto interessante, dei test scientifici, eseguiti dalla NATO, hanno dimostrato che si ha il 20% di possibilità in meno di essere visti rispetto ad un altro pattern. Sebben e difficile da trovare in commercio, questa è in assoluto la migliore mimetica in mercato. TIGER STRIPES La (MITICA) mimetica tiger stripes è stata ideata nel 1950 per le operazioni inglesi nella parte bassa dell’asia, furono prodotte in massa durante la guerra in Vietnam dall’ARVN Quartermaster Directorate, e successivamente furono adottata da paesi come Giappone, Thailandia e Hong Kong. E’ caratterizzata da quattro tonalità di colori: verde scuro, verde chiaro, nero e marrone, oppure a due o tre tonalità sempre con questi colori. Le striature possono essere in forma orizzontale, (e sono le più comuni) o verticale. Il problema più comune di queste mimetiche è che non si adattano bene al mimetismo europeo e che tengono male il colore dopo i lavaggi (alcune prendono dei riflessi violetti). REALTREE Molti giocatori di soft air utilizzano la mimetizzazione per la caccia come mimetica; il mimetismo che offre questo tipo di vestiario è abbastanza buono il problema più grosso è che i colori di fondo non si adattano al campo in stagioni diverse, per cui bisognerebbe avere più di una mimetica per giocare tutto l’anno. Un altro grosso problema è che generalmente queste mimetiche si consumano velocemente (a meno che non troviate le versioni militari che costano un occhio della testa). Comunque sono facili da trovare nei negozi specializzati per la caccia e una valida alternativa ad una normale mimetica. Di seguito riportiamo anche una tabella di conversione taglie, sempre utile se si vogliono delle mimetiche straniere, e le definizioni dei materiali più comunemente utilizzato per produrle: • RIP STOP: Il rip stop è un tipo di cotone (100%) tessuto in modo particolare, sono tipici dei "quadretti" nella stoffa che garantiscono al tessuto una migliore resistenza allo strappo. Sono leggeri e comodi. • NYCO: Abbreviazione di Nylon Cotone è più comodo e pesante del rip stop. E’ ugualmente resistente (forse un po’ meno del precedente). DONNA ttk XS S M L E.U. 40 42 44 46 U.S.A. XS S M L F 38 40 42 44 8 10 12 14 G.B. UOMO S M L XL XXL XXXL 46 48 50 52 54 56 U.S.A. S M L XL XXL XXXL F 2 3 4 5 6 7 36/38 38/40 40/42 42/44 44/46 46/48 ttk E.U. G.B. 9.5 MIMETIZZAZIONE DEGLI ACCESSORI Parecchi degli accessori che porterete con voi sono già abbastanza mimetici per il materiale con i quali sono realizzati, ma si può migliorare l'effetto inserendo sotto degli elastici o delle stringhe delle foglie o piccole manciate di paglia presa dal posto stesso dove vi trovate. Curando con attenzione questo aspetto, nell'immobilità sareste facilmente passare inosservati anche a breve distanza. Parecchi telini coprielmetto sono dotati di elastici per la mimetizzazione in loco. 9.6 MIMETIZZAZIONE DEL FUCILE Utilizzando strisce di tessuto mimetico, nastro adesivo ed altro, è possibile realizzare un "indumento" mimetico per il nostro fucile che, nella sua linearità e colore risulta essere molto visibile. Unica cosa necessaria è fare attenzione a non inserire materiale che possa disturbare la linea di mira ed a lasciare libero lo spazio necessario per inserire i caricatori senza difficolt. In alternativa a questo sistema, che può risultare scomodo in certe condizioni, si può colorare direttamente il fucile per ottenere lo scopo.
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