Novembre - Parrocchia di Zanica
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Novembre - Parrocchia di Zanica
La voce Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica NOVEMBRE 2004 Antonio Marinoni, Polittico di Zanica, San Nicola (Particolare) Chiesa parrocchiale di Zanica ORARI DELLE SANTE MESSE SOMMARIO 7.00 Il cinema di Zanica . . . . . . . . pag. 3 Camminando s’apre cammino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4 La comunità cristiana «scuola» di preghiera. . . . . . . pag. 6 Madeleine Delbrêl. . . . . . . . . pag. 8 37 °Sinodo della Chiesa di Bergamo . . . . . . . . . . . . . pag. 10 Avvento: attendere il Signore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11 Calendario Pastorale . . . . . . pag. 12 Il Roveto ardente . . . . . . . . . pag. 13 Quelli che il camposcuola . . pag. 14 XX GMG - Colonia . . . . . . . pag. 15 Piccoli gesti di speranza . . . . pag. 16 La Scuola materna cambia nome? . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17 “Aprite il sipario!” . . . . . . . . pag. 18 Cosa dobbiamo aspettarci dal 2005? . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20 Amministrazione . . . . . . . . . pag. 22 Anagrafe. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23 LA VOCE Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica Anno 2 - N° 7 - Novembre 2004 Direttore responsabile Silvano Ghilardi Direttore di redazione Luca Gattoni Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 9.30 Scuola Mat. Parrocchia Parrocchia Scuola Mat. Parrocchia Scuola Mat. Parrocchia Parrocchia 17.30 18.00 Parrocchia Capannelle Parrocchia Capannelle Parrocchia Capannelle Parrocchia 20.30 Oratorio DOMENIC A E FESTIVI In parrocchia Alle Capannelle Al Padergnone Ore 18.00 - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Ore 18.30 - 10.00 Ore 9.00 SOLENNITÀ PATRONALE DI SAN NICOLÒ Il 6 dicembre è la festa del nostro Patrono, San Nicolo, vescovo di Mira, il cui corpo è custodito e venerato nella basilica di Bari. La messa solenne sarà celebrata alle ore 10.30. Ad essa sono invitati tutti i sacerdoti nativi o che hanno prestato il loro servizio a Zanica. Alla sera l'amministrazione comunale in collaborazione, con la Banca della Bergamasca, offrirà un concerto in onore del Patrono nella chiesa parrocchiale, alle ore 20.45 Redazione Marco Bassi Veronica Casanova Fabrizio Colombelli Luca Gattoni Silvano Ghilardi Ennio Locatelli Giuseppe Rampinelli Pietro Scolari Valeria Ubbiali CICLOSTILATO IN PROPRIO http://www.parrocchiazanica.it [email protected] 2 NUMERI TELEFONICI UTILI Don Silvano - Casa Parrocchiale Don Luca - Abitazione Don Pietro - Abitazione Reverende Suore - Scuola Materna Segreteria - Bar Oratorio 035.671.029 035.670.040 035.675.063 035.671.107 035.670.558 La Voce - Novembre 2004 Finalmente i lavori di ristrutturazione del “nostro” cinema sono giunti al termine. Le nuove norme sulla sicurezza hanno reso necessario un intervento che rendesse “agibile” il palcoscenico, divenuto con gli anni più simile a un vecchio solaio che non a un luogo di spettacolo: tendaggi strappati, pavimentazione traballante, camerini poco accoglienti... Ora tutto è stato sistemato, con l’aggiunta di un nuovo camerino ai tre già esistenti, con servizi nuovi forniti anche di doccia, con una pavimentazione solida, con un nuovo schermo e un nuovo sipario. E, insieme al palcoscenico, è stato rifatto anche l’impianto di riscaldamento, sono state ritinteggiate le pareti della sala e dell’atrio d’ingresso e si è pensato anche ai disabili in carrozzella, che potranno ora accedere alla platea senza problemi nel salire le scale e troveranno per loro dei posti riservati e dei servizi idonei. Il cinema si è trasformato, è tornato ad essere “nuovo”, proprio come quando lo hanno costruito. Eravamo, allora, negli anni cinquanta e tutti lo consideravano, a ragione, uno dei migliori cinema della provincia. Non solo per l’imponente struttura, ma anche per il numero dei posti (ben ottocento) e per le dimensioni del suo palcoscenico, che permetteva la rappresentazione di spettacoli “importanti”. Il Cinema Teatro Nuovo di Zanica fu inaugurato il 26 agosto 1956 con la proiezione del film “La tunica”, un film che ha segnato una tappa nella storia della cinematografia, perché fu il primo realizzato in cinemascope. Replicato in più serate, penso che tutti gli abitanti di Zanica lo abbiano visto. La direzione del cinema era allora affidata a don Mario, al quale succedette, dopo alcuni anni, don Sandro. Alla biglietteria e al bar (allora c’era anche un bar interno) prestavano servizio alcune grazioLa Voce - Novembre 2004 se parrocchiane e nella cabina di proiezione c’era il Serafino Ghilardi, detto Marcù, che si dedicava anima e corpo al buon funzionamento del cinema e aveva, tra l’altro, progettato e realizzato il quadro elettrico che comandava le luci del palco, uno strumento d’avanguardia per quei tempi. Il palcoscenico era ampiamente utilizzato: alla proiezione dei film si alternavano frequentemente spettacoli teatrali e musicali. Ricordo che furono rappresentate due opere liriche (Lucia di Lammermoor e La Bohème) e due operette (Acqua cheta e La vedova allegra). Ricordo gli spettacoli musicali con Wilma de Angelis e Luciano Tajoli. E poi “Il microfono d’argento” , una gara canora, ripetuta per diversi anni, alla quale parteciparono anche alcuni nostri compaesani, fra i quali il tenore Isaia Rottoli e i fratelli Pierluigi e Bruno Scotti, entrambi vincitori dell’ambìto premio. E poi ancora spettacoli di vario genere, come quelli del Mago Salamini, illusionista e ipnotizzatore, che ci fece morire dalle risate ipnotizzando alcune persone di Zanica, fra cui lo stesso Marcù che, catturato dagli occhi del mago mentre spiava da dietro le quinte, entrò in scena ballando, con in mano un idrante antincendio. Bei tempi, quelli, per il nostro cinema, sempre stracolmo di pubblico! Col passare degli anni, però, la concorrenza della televisione fece diminuire sensibilmente il numero degli spettatori e, verso la metà degli anni ’70, il cinema di Zanica fu anche costretto a interrompere per un certo periodo la sua attività, in quanto ritenuto non più “a norma” . Dopo alterne vicende, nel 1978 la gestione fu affidata a Eugenio Modesti. A lui il merito di aver mantenuto in vita, pur tra mille difficoltà, questa struttura così importante per la comunità zaniche- EDITORIALE Il cinema di Zanica tra passato e presente se. I suoi ventisei anni di volontariato, insieme a quelli di altre persone (fra cui l’inseparabile collaboratore Domenico e l’operatore Battista) hanno permesso il funzionamento del cinema senza oneri per la parrocchia, anzi, con qualche margine di utile. Ultimamente, poi, è stato fatto un grosso passo in avanti per quanto riguarda le programmazioni degli spettacoli cinematografici: non più film “vecchiotti”, ma film recentissimi, appena messi in circolazione. E allora, perché non rinunciare, di tanto in tanto, al divano e al telecomando per andare a vedere un bel film? Potrebbe essere anche l’occasione per incontrare qualcuno che non si vede da tempo, per fare quattro chiacchiere, o semplicemente per prendere una boccata d’aria. Il Cinema Teatro Nuovo di Zanica è pronto ad accoglierci in un ambiente confortevole, rinnovato nella struttura e nei colori. L’inaugurazione ufficiale si terrà sabato 11 dicembre con la commedia musicale “Vacanse a Malpaga” rappresentata dalla Compagnia Stabile “Il Teatro del Gioppino”. Mi auguro che questo sia l’inizio di una lunga serie di spettacoli che riportino il nostro palcoscenico agli antichi splendori. E ancor più mi auguro che ritorni agli antichi splendori anche l’affluenza del pubblico. Fabrizio Dettamanti 3 Camminando s’apre cammino Fratelli e sorelle carissimi, il mese di novembre ci ha visti raccolti in preghiera per tutti i nostri cari. La festa di Tutti i Santi ci ha dato la giusta e luminosa prospettiva: la meta a cui tutti tendiamo è la vita con Dio, nel compimento del progetto con cui egli ci ha creati, quello di essere perfettamente a sua immagine e somiglianza, pienamente conformati al suo Figlio Gesù, vero Uomo e vero Dio. Se i nostri cari sono con Dio sono santi ed esercitano nei nostri confronti la preziosa carità della preghiera, ci seguono con amore e misteriosamente ci sollecitano a camminare nella via diritta, verso la stessa casa del Padre. Siamo però consapevoli che l’essere santi, pienamente conquistati dall’amore di Dio, è un cammino arduo e impegnativo; nessuno di noi lo ha pienamente compiuto in questa vita terrena. Per i nostri cari defunti esercitiamo anche noi la carità della preghiera, perché Dio porti a compimento in loro l’opera bella che in loro ha iniziato fin dal loro battesimo. Con loro lodiamo Dio, per loro preghiamo il Padre perché si compia la piena purificazione e siano santi tra i santi. Mi sembra molto bello il ricordo dei defunti che caratterizza la nostra comunità; mi lascia un po’ sorpreso sentire qualcuno che la sera non tralascia mai qualche L’eterno riposo, e dimentica invece il Padre nostro. Il 10 novembre si è tenuta la riunione del Consiglio Pastorale. La riflessione avviata da qualche mese riguarda la centralità della Parola di Dio nella vita del cristiano adulto e della comunità. In questa occasione, partendo da un contributo di don Luca, ci siamo interrogati su come questa centralità della Parola di Dio interpella l’educazione alla fede dei nostri 4 bambini e, specificamente, la proposta di catechesi dai 6 ai 12 anni. Il lavoro non è certo concluso, ma già è stato di stimolo per quanto con i catechisti abbiamo intrapreso e ancor più per gli impegni del prossimo Avvento. Per tre domeniche abbiamo sperimentato una proposta per i bambini di prima e seconda elementare. Alle 9.15 si sono ritrovati nella cappella dell’oratorio e lì hanno vissuto – a loro misura – la prima parte della messa, la liturgia della Parola, aiutati dai catechisti e da don Luca. In processione poi si sono spostati nella chiesa parrocchiale dove era stato riservato loro il posto, in modo da partecipare alla processione delle offerte e quindi alla liturgia eucaristica. L’esperienza è stata bene accolta dai bambini. Ora, durante l’avvento, la lasciamo “riposare”; una attenta valutazione ci aiuterà a prevedere una sua ripresa anche nei prossimi mesi. Il 28 novembre inizia il nuovo anno liturgico, con la prima domenica di Avvento. La liturgia domenicale propone la lettura dei quattro vangeli secondo un ciclo triennale. Nel primo anno ci fa da guida il vangelo secondo Matteo, nel secondo Marco, nel terzo Luca; Giovanni viene proposto ogni anno soprattutto nei tempi di Quaresima e di Pasqua. L’anno che iniziamo (anno A) sarà dunque caratterizzato dal Vangelo secondo Matteo. Questo vangelo verrà consegnato in forma solenne alla comunità nelle messe del 28 novembre. Contemporaneamente sarà distribuito a tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano la catechesi il tradizionale sussidio per la preghiera in famiglia (un libretto, una candela e una stella): una propoLa Voce - Novembre 2004 sta che molte famiglie riescono a vivere riunendosi ogni sera per un momento semplice e caloroso di preghiera comune. incontri sui Vangeli dell’Infanzia, per tre giovedì (2 – 9 – 16 dicembre), in due orari a scelta: alle ore 15 e alle ore 21. Domenica 9 gennaio (festa del Battesimo di Gesù), al termine del periodo natalizio, consegneremo ad ogni ragazzo una copia del vangelo secondo Matteo e una semplice traccia di preghiera in famiglia (in modo che l’esperienza della preghiera serale continui anche nel resto dell’anno) e uno schema per leggere nei mesi successivi tutto il vangelo, due o tre versetti al giorno. Tutti questi sussidi saranno anche a disposizione in chiesa per le famiglie che non hanno figli alla catechesi. È una proposta semplice, breve, ma che favorisce il formarsi di una buona abitudine: quella di aprirsi in preghiera al Signore che è vicino e di ascoltare la sua parola. Per prepararci al Natale sarà proposto un breve percorso di tre Come gli scorsi anni il venerdì mattina si rinnova la proposta della preghiera in oratorio per gli adolescenti (ore 6,40) per i ragazzi delle medie (ore 7.30) e delle elementari (ore 8). Ma alle ore 7 presso la scuola materna c’è la s. messa e alle 8 si apre la chiesa parrocchiale: non è una buona idea anche per i giovani e gli adulti ritagliarsi un momento anche breve per cominciare bene la giornata? (ovviamente si può scegliere anche un altro giorno, secondo le proprie disponibilità!). Buon Avvento: andiamo incontro con gioia al Signore che viene! don Silvano I VANGELI DELL’INFANZIA: TRA ARTE E FEDE Per prepararci al Natale, in questo tempo di Avvento sarà proposto un breve percorso di tre incontri sui Vangeli dell’Infanzia. Saremo invitati a rileggere i primi capitoli dei vangeli di Matteo e Luca, aiutati dall’accostamento di questi testi ad alcune opere d’arte, che ci permetterano uno sguardo più profondo sull’inizio della storia della nostra salvezza. Le riflessioni saranno proposte da don Luca. Giovedì 2 dicembre L’annunciazione a Maria, a Giuseppe, a Zaccaria Giovedì 9 dicembre “Diede alla luce il suo figlio primogenito” Giovedì 16 dicembre Angeli, pastori, re, sacerdoti e Magi Gli incontri si terranno nel Salone Papa Giovanni in Oratorio. Per favorire la partecipazione di tutti, l’incontro verrà proposto sia alle ore 15.00 che alle ore 21.00 La Voce - Novembre 2004 Antonio Marinoni Annunciazione (particolare) Chiesa parrocchiale di Zanica 5 La comunità LE PAROLE cristiana DELLA PREGHIERA (parte terza) «scuola» di preghiera Ci siamo soffermati nel numero precedente sulla importanza educativa delle formule di preghiera. E soprattutto abbiamo visto come la stessa Parola di Dio diventa “maestra” della parola che rivolgiamo a lui. Ma la preghiera cristiana non può certo ridursi alla ripetizione di preghiere codificate, rituali, slegate dall’esistenza. Il progressivo esercizio della preghiera è importante che sfoci in un “parlare con il Signore” che è libero e personalissimo. Un parlare “cuore a cuore”! “Prega con parole tue”: non è un suggerimento per facilitare, per rendere più partecipata la preghiera dei ragazzi o degli adolescenti. È una meta da raggiungere; e non è poi così immediata e spontanea come sembra. È un’attitudine che va educata; occorre cercare questo dialogo, dargli spazio. Penso ai cammini di preghiera sperimentati con gli adolescenti; penso ai silenzi prolungati quando, nella messa con i giovani, ho proposto la preghiera dei fedeli in forma spontanea. Dicevo loro: “Non spaventatevi se fate fatica a trovare le parole; non lasciatevi bloccare dalla preoccupazione di essere ascoltati e giudicati. Provate con semplicità a formulare una preghiera ad alta voce; non importa se all’inizio sarà come un balbettare. Ciò che mi sta a cuore non è riempire uno spazio di silenzio o avere delle preghiere belle ed emozionanti. Mi preoccupa piuttosto il fatto che poi, anche quando siamo soli, non abbiamo parole, non sappiamo cosa dire… e non riusciamo a pregare”. 6 È importante incominciare… e pian piano davanti al Signore il rotolo del libro della nostra vita si aprirà e diventerà più leggibile. Già, perché pregare con parole proprie in realtà vuol dire fare una preghiera legata alla vita concreta, personale, di tutti i giorni. Mi è capitato di leggere le lettere di qualche persona la cui testimonianza di fede mi ha molto arricchito: le lettere di Piergiorgio Frassati agli amici, quelle di Dietrich Bonhoeffer alla fidanzata, quelle tra i coniugi BeltrameQuattrocchi, quelle di don Antonio Seghezzi ai suoi giovani. Certo lo stile risente dell’epoca, a volte c’è un po’ di enfasi… ma quanta immediatezza, quanta freschezza e profondità di sentimenti e di idee, una vera comunicazione d’anime. Oggi si usa molto il telefono e con più facilità ci si incontra. La comunicazione è rapida, immediata: qualche preliminare, un po’ di informazioni… e poi si rischia di fermarsi, di non avere più niente da dire, perché per una comunicazione più profonda occorre avere tempo, occorre entrare un po’ in se stessi, riuscire a capirsi e a “dirsi”. Così è la preghiera: ha bisogno di questo spazio di silenzio, di interiorità, di “parola vera” su di sé prima ancora che verso l’Altro. 1. Certo è bene che il mio dialogo con il Signore parta dall’ascolto di lui e della sua parola; ma è necessario che maturi una parola veramente mia a lui. Così nella lectio divina, dopo aver meditato la Parola del Signore, è importante che cerchi di rispondergli con parole mie. A macinare “idee” riusciamo sempre; ma assumere la fatica di balbettare parole vere nel silenzio, davanti a lui, non sempre lo facciamo volentieri. La Voce - Novembre 2004 2. Il nostro dialogo con il Signore può però anche partire direttamente “dalla vita”, dalla mia vita. Succede così nella preghiera penitenziale, quando facendo l’esame di coscienza, chiedo perdono a Dio di alcune mie azioni, di alcune intenzioni, di mie parole. Oppure quando la preghiera nasce da una preoccupazione o da un bisogno, quando si è preoccupati per qualcuno a cui si vuole bene. Ma tutte le sere sarebbe bello fare un po’ di revisione di vita. Re-visione: la capacità di ri-vedere la propria giornata alla luce della fede, per imparare a riconoscere i segni della presenza del bene, anzi della azione del Signore vicino a noi e con noi (ti dico grazie!); per individuare ciò che ha effettivamente impedito la nostra collaborazione con lui (ti chiedo perdono); per affidarsi umilmente e con fiducia alla sua amorevole guida (accompagnami e aiutami). Come strumento pratico per aiutare questa revisione penso anche alla forma “diario”. Non intendo il diario sentimentale – romantico. Sono arrivati a noi dei “diari” che sono davvero “storie di un’anima”, testimonianze di una vita che si fa canto – pianto – invocazione – protesta – ricerca – richiesta insistente… Davvero un colloquio intimo e sincero con un Signore che si avverte vicino e attento. L’esito di questo dialogo con parole proprie e, soprattutto, “vere” qual è? Il vedere, l’ascoltare, il parlare, l’agire, il pensare di ogni giorno diventano parte di un dialogo continuo, e da questa relazione viva con Dio prendono “forma”; la nostra vita diventa sempre di più “la vita di un amico di Dio”. E anche le cose più semplici e ordinarie vengono avvertite come importanti e ricche, perché luogo in cui quest’amicizia si esprime e si intensifica. don Silvano I RINGRAZIAMENTI DEL GRUPPO AIDO Dalle pagine del notiziario parrocchiale “La Voce”, l’AIDO desidera ringraziare tutte le persone che hanno collaborato alla raccolta delle lattine: abbiamo raggiunto il numero lusinghiero di 18.000! Il ricavato di questa raccolta permette di sostenere le numerose attività di sensibilizzazione della nostra associazione. Grazie inoltre alla parrocchia, che ha messo a disposizione i locali dell’oratorio per le due serate di venerdì 15 e 29 ottobre, durante le quali si sono svolti gli incontri di sensibilizzazione sulle tematiche della donazione degli organi. La Voce - Novembre 2004 7 UN SANTO AL MESE Madeleine Delbrêl Noi delle strade... 8 Chi era Madeleine Delbrêl? Ancor oggi è difficile definirla. I vescovi francesi l’hanno paragonata a santa Teresina. «Una delle più grandi mistiche del secolo ventesimo» la definisce il cardinal Martini. La sua gente di Ivry cadrebbe dalle nuvole: «Mistica? Macché, un fior di sindacalista, sempre in primo piano nelle lotte per i salari, la giustizia sociale, la sanità, il benessere... Certo, aveva quel difetto di credere in Dio: nessuno è perfetto. Ma non lo faceva pesare». Ivry-sur-Seine, negli anni Trenta, è un grosso agglomerato urbano alle porte di Parigi. Città operaia, “rossa” se mai ce n’era una. Bassi salari, miseria, abitazioni fatiscenti, alcolismo diffuso, tubercolosi in proporzioni endemiche. In questa “galera” sbarcano, nel 1933, tre ragazze in divisa scout: Hélène, Suzanne, Madeleine. Ma la divisa finisce subito in un cassetto. Niente le distinguerà dalla gente comune. Madeleine, il capo carismatico del gruppetto, non parlerebbe certo di “galera”. Per lei, Ivry è il luogo privilegiato in cui esprimere il suo traboccante e lucidissimo amore di Dio e dei fratelli. «Non abbiamo capito», dice. «Non dobbiamo trattarci come fratelli: siamo fratelli». Certo, visto da fuori, il suo modo di vivere da consacrata nel secolo può sembrare, per l’epoca, stravagante. In realtà Madeleine sa perfettamente quel che vuole. Lo definirà con sempre maggior precisione nei suoi scritti, poi raccolti e pubblicati postumi. L’unico pubblicato da lei ha un titolo che già dice tutto: “Città marxista, terra di missione”. Madeieine è figlia di un ferroviere. Nata il 24 ottobre 1904 a Mussidan, in Dordogna, ha seguito il padre nei suoi vari spostamenti per lavoro. A Parigi studia filosofia alla Sorbona, scrive, vince premi letterari. A diciassette anni è atea dichiarata. Lo dimostra mirabilmente in un agghiacciante componimento scolastico, sul tema nietzchiano «Dio è morto». Si innamora, le nozze sono all’orizzonte, ma lui, Jean, a sorpresa, la lascia e si fa frate. Madeleine si ammala, entra in crisi. Ne uscirà con una resa totale all’Amore che non abbandona mai. E una conversione a centottanta gradi, stile Sant’Agostino. Madeleine pensa a una scelta radicale. Convento, monastero? Sarebbe troppo facile vivere la preghiera, la contemplazione, l’unio- La vita è danza Per essere un buon danzatore, con Te come con gli altri, non occorre sapere dove conduca la danza. Basta seguire il passo, essere contento, essere leggero, e soprattutto non essere rigido. Non occorre chiederti spiegazioni sui passi che ti piace fare. Bisogna essere come il prolungamento, agile e vivo, di Te. E ricevere da Te la trasmissione del ritmo dell’orchestra. Bisogna non volere avanzare ad ogni costo, ma accettare di voltarsi indietro, di procedere di fianco. Bisogna sapersi fermare e saper scivolare anziché camminare. E questi sarebbero soltanto passi da stupidi se la musica non ne facesse un’armonia. Noi però dimentichiamo la musica del Tuo spirito, e facciamo della vita un esercizio di ginnastica; dimentichiamo che fra le Tue braccia la vita è danza e che la Tua santa volontà è di un’inconcepibile fantasia. Se fossimo contenti di Te,o Signore, non potremmo resistere al bisogno di danza che dilaga nel mondo, e arriveremmo a indovinare quale danza Ti piace farci danzare sposando i passi della Tua Provvidenza. La Voce - Novembre 2004 ne con Dio, in un ambiente protetto. Urge portarli là dove non sono. Per esempio, riuscendo a farsi assumere come assistente sociale nel municipio di Ivry. Alle dipendenze di un sindaco marxista e ateo sfegatato, che la rispetterà sempre. Lì Madeleine partecipa a tutti i problemi e i dolori della “sua” gente, ascolta tutti, aiuta tutti, si fa amare. La grande avventura dei preti operai la entusiasma, ma non si lascia fuorviare o contagiare, come molti di essi. Vede con perfetta lucidità i pericoli del marxismo: “Studiandolo” racconta, “trasalii di paura per Dio, mio bene”. Dio prima di tutto. La comunità di via Raspail non è una specie di sindacato con una vernice di cristianesimo. È la garanzia della presenza di Dio: “Dove due o più sono insieme in mio nome, là io sono”. E l‘umile quotidiano diventa una celebrazione di ogni istante. Apparecchiare la tavola è come preparare un altare. “Suonano alla porta? Presto! È Dio che viene ad amarci”. Strana comunità. Senza un nome, uno status giuridico, un abito, una regola. Anche l’autorità ecclesiastica è perplessa. Ma non Madeleine. Una divisa? “In ogni guerra”, spiega Madeleine, “non ci sono solo i civili e l’esercito. Ci sono anche i partigiani, i franchi tiratori”. La regola? C’è, precisissima: il Vangelo. Quel Vangelo che ordina di essere nel mondo ma non del mondo, di essere sale, lievito, di amare tutti. Più poeticamente, Madeleine spiega di voler essere come il filo nel vestito, che tiene insieme tutto e non si vede. «Se la cucitura si vede, il vestito è fatto male». Semplice, no? Come è la vocazione di santa Teresina, che le racchiude tutte. Si somigliano, Thérèse e Madeleine. Santità, sapienza, doti letterarie, buon senso, humour, semplicità. «Esiste una santa infanzia, non un santo infantilismo». E allora si può tenere una conferenza a teologi o sindacalisti, e poco dopo giocare alla trottola con una bambina. Ci restano di lei, anche molti splendidi scritti. La sua causa di beatificazione è già avviata. don Luca Noi della strada... Noialtri, gente della strada, sappiamo benissimo che sino a quando la nostra volontà sarà viva non potremo amare davvero il Cristo. Noi sappiamo che solo l'obbedienza potrà fondarci in questa morte. L'obbedienza, per noi, gente della strada, è piegarci alle manie della nostra epoca quando sono senza malizia. È avere i vestiti di tutti, le abitudini di tutti, il linguaggio di tutti. È, quando si vive in parecchi, dimenticare di avere un gusto e lasciar le cose al posto che gli altri han dato loro. L'esistenza diventa così una specie di grande film al rallentatore. Non ci dà la vertigine. Non ci fa ansimare. Corrode a poco a poco, fibra per fibra, la trama dell'uomo vecchio, una trama non più raccomandabile e che bisogna rinnovare totalmente. Quando ci saremo abituati a consegnare la nostra volontà all'arbitrio di tante piccole cose, non troveremo più difficile, all'occasione, fare la volontà del nostro caposervizio, di nostro marito, dei nostri genitori. Allora possiamo sperare che ci sia facile anche la morte. Non sarà una cosa grande, ma una successione di piccole sofferenze ordinarie accettate una dopo l'altra. La Voce - Novembre 2004 9 37° Sinodo della Chiesa di Bergamo Il nostro Vescovo Mons. Roberto Amadei, giunto ormai al termine della sua Visita Pastorale a tutte le parrocchie della Diocesi, ha annunciato il proposito di convocare un Sinodo Diocesano. Domenica 28 novembre, nella parrocchia di Colognola, il Vescovo darà solennemente inizio alla fase preparatoria. Che cos’è il Sinodo? “Il Sinodo Diocesano è l’assemblea dei sacerdoti e degli altri fedeli della Chiesa particolare, scelti per prestare aiuto al Vescovo Diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana”. In altre parole: il vescovo convoca i rappresentanti di tutta la diocesi (preti, religiosi e laici) per esaminare alcuni aspetti fondamentali della vita della nostra chiesa, in modo da individuare le linee da adottare in maniera concorde per il cammino e l’azione pastorale delle nostre comunità nei prossimi anni. La Chiesa ha ricevuto una missione importante: annunciare il vangelo di Gesù morto e risorto per la salvezza di tutto il mondo, incontrare e fare memoria della sua Pasqua nei sacramenti, testimoniarlo nella carità ogni giorno ad ogni fratello. La nostra Chiesa si riunisce in Sinodo per ascoltare il Signore e trovare la maniera migliore per essere fedele a questa missione. Bottega del Fantoni, Gesù placa la tempesta - Alzano L. Immagine di copertina del Quaderno in preparazione al Sinodo 10 Questo Sinodo è il 37° della storia della nostra Diocesi. Il precedente fu celebrato nel 1952. Sono passati 50 anni, ma quante cose sono cambiate nel frattempo. C’è stato il grande Concilio Vaticano II iniziato da Papa Giovanni, con i suoi grandi insegnamenti; ma soprattutto è radicalmente cambiato il contesto culturale nel quale viviamo. Per questo è molto importante fermarsi e fare una seria ri- flessione per verificare il cammino intrapreso, correggere se è necessario alcuni comportamenti, individuare ciò che il Signore ci chiede e ripartire con fiducia, determinazione e umiltà. Di che cosa si dovrà interessare il Sinodo? Della vita e della missione della nostra chiesa in questo mondo, in questo tempo. È un argomento enorme, troppo vasto. Il nostro vescovo ha indicato una prospettiva un po’ più ristretta: il sinodo dovrà verificare e rilanciare il cammino della parrocchia, l’espressione “base” della nostra Chiesa di Bergamo. “Sinodo” è una parola greca che significa “cammino insieme”. Si tratta di camminare insieme, dunque, non solo di arrivare a delle decisioni, a dei decreti da attuare. Per questo è il sinodo un evento articolato, che richiede tempi prolungati. Il primo anno (fino alla primavera 2006) vedrà impegnate tutte le parrocchie e le altre realtà ecclesiali per riflettere, verificare, proporre. Tutto il materiale elaborato verrà raccolto a livello diocesano (maggio - settembre 2006) e costituirà il testo base per il lavoro vero e proprio del sinodo (da ottobre 2006), realizzato dai delegati, scelti tra sacerdoti, religiosi e laici. I lavori dovrebbero concludersi con la Pentecoste nel maggio 2007. La nostra Diocesi mette a disposizione anche il sito Internet www.sinodobg.it, dove sarà possibile seguire passo passo tutte le tappe di questo impegnativo cammino della nostra Chiesa. don Silvano La Voce - Novembre 2004 “Levati in piedi, o Gerusalemme, e sta in alto, per vedere la gioia che ti viene dal tuo Dio.” Così dice la Chiesa a se stessa, e così deve dire ogni cristiano che vive nella Chiesa, nel tempo di Avvento. Questo è un tempo di attesa e di speranza. Che cosa si attende? Nessun altro all’infuori di colui che doveva venire e che è venuto, e che continua a venire. Avvento è il tempo della venuta del Signore. La Chiesa riunita attende la venuta del Signore, come lo attendeva nel cenacolo di Gerusalemme, nei giorni che precedettero la Pentecoste. La Chiesa non più trattenuta da speranze terrestri, ma tutta orientata verso la promessa di Gesù, non attende altro che il dono di Dio, cioè lo Spirito Santo. Sempre meno potrà contare sulla protezione umana o sulla speranze temporali, sempre più potrà dire : “Io non possiedo né oro né argento” e sempre più potrà soggiungere come il primo Papa: “Io ti do quello che ho. In nome di Gesù di Nazareth, alzati e commina”. Questo dirà al mondo, che, anche se non se ne rende conto, ha urgentissimo bisogno di giuste parole che lo rimettano in piedi e lo facciano camminare sulle vie di Dio. Alla Chiesa è stata affidata la speranza del mondo: il mondo sta alla porte del tempio, in attesa di Pietro e di Giovanni che vengono per pregare. Più che la mano tesa verso di loro, è uno sguardo come quello dello storpio che li fissa. “Guardaci”, dice infatti Pietro al poveretto; ed egli guarda con intensità, sperando di ricevere qualche cosa; se non che egli non riceve quello che chiede e quello che spera. Riceve un’altra cosa, assolutamente inattesa, infinitamente più grande di quella sperata: “alzati e cammina”, e subito lo storpio balza in piedi e si mette a saltare, proprio come il profeta Isaia aveva annunciato: “allora lo zoppo salterà come un cerLa Voce - Novembre 2004 vo”, così come si apriranno gli occhi ai ciechi, così come si scioglierà nel canto la lingua del muto. I tempi messianici sono stati inaugurati con la venuta del Signore nella nostra carne e con il dono dello Spirito Santo. Ecco Sion, cioè la Chiesa, deve levarsi in piedi, deve raccogliersi, stare in ascolto, attenta a ciò che le dirà il Signore, pronta ad accogliere la Buona Novella che essa dovrà trasmettere a tutte le genti, dovrà aprirsi ai beni che il Signore le metterà in mano per farne parte a tutti. La Chiesa ora, più che mai, sa di essere la Chiesa di tutti. Tutti hanno il diritto di ricorrere a lei, con la speranza di trovare in Lei i beni annunciati dai profeti. Tutti si dicono: “è qui in questa casa che è la casa di Dio e perciò è la nostra casa, dove potremo trovare la fonte che ci disseta, e il pane che ci sazia”. Ogni cristiano nel tempo di avvento, dove rivolgere tutta la sua attenzione al Signore. Deve dirgli, con le parole del salmo con le quali inizia la Messa nella prima domenica di avvento : “A te Signore, sollevo l’animo mia, o Signore mio Dio in te confido; perché io non resti deluso”. No, chiunque in Te confida e spera non rimane deluso. Mettere tutta la speranza nel Signore; questo pensa di dover fare la Chiesa affinché il mondo possa mettere tutta la speranza in Lei. E come nessuno che spera nel Signore rimarrà deluso, così non dovrà rimanere deluso nessuno, nessuno che spera nella Chiesa. Avvento, attesa della venuta del Signore, fondata nella sua parola, speranza in Lui fondata nella sua fedeltà. Ma un’anima che attende il Signore soltanto per sé, non lo vedrà. Quanto più uno cerca il regno di Dio e la sua Giustizia per tutti gli altri, tanto più egli vi entrerà. Avvento: attendere il Signore Gianni Ronzoni 11 DICEMBRE 2004 LITURGIA IMPEGNI PARROCCHIALI San Francesco Saverio Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio) Adorazione Eucaristica: ore 16-18; ore 20.30-21.30 1 2 3 4 M G V S 5 D II 6 L SOLENNITÀ PATRONALE DI SAN NICOLA, VESCOVO 7 8 M M SANT’AMBROGIO Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria 9 10 11 G V S 12 13 14 D L M 15 16 17 18 19 20 21 22 M G V S D L M M 23 G 24 V 25 S NATALE DEL SIGNORE 26 27 28 29 30 31 D L M M G V SANTA FAMIGLIA DI GESÙ SAN GIOVANNI SANTI INNOCENTI DOMENICA DI AVVENTO III DOMENICA DI AVVENTO Santa Lucia San Giovanni della Croce IV DOMENICA DI AVVENTO Incontro genitori e ragazzi 4a elementare Ore 14.00 ACR – Ore 16: Teatro per bambini S. messe: ore 7; ore 10.30 messa solenne; ore 18 Ore 15.30 Vespri con Unitalsi Ore 20.45: Concerto (chiesa parrocchiale) Sante messe secondo l’orario festivo Azione Cattolica: Giornata dell’impegno Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio) Lectio divina: ore 17 e 20.30 Ore 20.45: Inaugurazione cineteatro Ore 9.15: Incontro genitori e ragazzi 2a media Ore 20.30: CPAE Ore 20.00: Ufficio comunitario Ore 20.45: Incontro adulti di Azione Cattolica Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio) Ore 17.00 e 20.30: Lectio divina Ore 14.30 Festa di Natale della Scuola Materna Ore 14.00: ACR - Ore 16.00: Gruppo Famiglie Ore 15.00 - 17.30: Confessioni ragazzi Ore 9.00: Celebrazione comunitaria della Penitenza Ore 20.30: Celebrazione comunitaria della Penitenza ore 20.30: Celebrazione comunitaria della Penitenza alle Capannelle Ore 9.00 e 15.00: Celebrazione comunitaria della Penitenza Ore 24.00: Santa Messa di Mezzanotte (Zanica e Capannelle) Sante messe: ore 8.00; 9.30; 11.00; 18.00 Alle Capannelle: Ore 10.00 Sante messe: orari festivi - Ore 11.00: Battesimi Inizio camposcuola per terza media e adolescenti Ore 17.30 Vespri; Ore 18.00: Messa – Te Deum Alle Capannelle 18.00 Vespri e 18.30 Messa - Te Deum Nonostante l’impegno e la buona volontà, nella stesura del calendario può sempre capitare di incorrere in errori. Pertanto invitiamo sempre a consultare il foglietto con la liturgia domenicale e gli avvisi settimanali. 12 La Voce - Novembre 2004 Dal 29/10/04 al 01/11/04 si è tenuta la consueta conferenza animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), che si svolge a Rimini, ormai da 28 anni. Quest’anno ha assunto una connotazione un po’ diversa dal solito: infatti il centro sia delle relazioni che della preghiera è stata l’Eucarestia. Contemporaneamente alle relazioni, nella cappella allestita in fiera, si adorava il Santissimo e di notte l’adorazione proseguiva in una parrocchia di Rimini, ininterrottamente, in un “roveto ardente” di preghiera di lode, intercessione per la Chiesa e per il mondo, supplica e silenzio in contemplazione di Gesù: i nostri occhi hanno visto il Re. Il progetto del Roveto Ardente, che il RnS sta vivendo già da qualche anno, il 29 maggio scorso è stato benedetto dal Santo Padre che, rivolgendosi ai più di ventimila appartenenti al RnS presenti, diceva: ”Incoraggio a questo proposito l’iniziativa denominata “Roveto Ardente” promossa dal RnS. Si tratta di un’adorazione incessante, giorno e notte, davanti al Santissimo Sacramento, un invito ai fedeli a “ritornare al cenacolo” perché, uniti nella contemplazione del Mistero Eucaristico, intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori. Auguro di cuore che quest’iniziativa conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito, che hanno nella Pentecoste la loro fonte sorgiva”. Il Santo Padre fa della nostra spiritualità carismatica e del progetto Roveto Ardente una forma di cammino, non esclusivo del RnS, ma al quale invita tutti i cristiani ad unirsi. Abbiamo ricevuto l’invito a una preghiera “viva” dinanzi a Gesù “vivo” nel potere e nella libertà dello Spirito che la dirige, la ispira e la riempie dei suoi “gemiti”. Inoltre a pochi giorni di La Voce - Novembre 2004 distanza dalla Pentecoste, il Papa ha deciso di promulgare uno speciale anno dell’Eucarestia, quale ulteriore conferma a questo progetto. Ma cos’è il Roveto Ardente? Perché questo nome? Nel roveto ardente Mosè vede l’amore di Dio che brucia senza esaurirsi, sente la voce di Dio che lo chiama per nome, riceve un mandato da Dio per far sapere a tutti che Dio è e opera segni e prodigi per la salvezza del suo popolo (Es 3). Anche noi come Mosè, siamo convocati dallo Spirito di Dio, a sostare davanti all’Eucarestia “fuoco d’amore” per essere educati dallo Spirito a dare amore a Gesù. Siamo chiamati a ritornare come gli apostoli nel cenacolo per invocare una nuova manifestazione dello Spirito Santo nella Chiesa e nel mondo, per portare il mondo nel cenacolo, per parlare a Dio del mondo, cuore a cuore, con un linguaggio nuovo non suggerito dalla sapienza umana ma insegnato dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali in termini spirituali (1 Cor 2,13). Il Roveto Ardente è quindi una speciale chiamata di Dio, perché il Rinnovamento aiuti i cristiani a “ritornare alla preghiera”, è un tempo di grazia ed è anche un mezzo per portare la preghiera dove è trascurata, dove non è praticata o non ha il primato. Ad esempio ci sono già roveti ardenti nelle carceri, ospedali, università, ecc.. Nel secolo scorso “l’apostola della devozione allo Spirito Santo”, la beata Elena Guerra (18351914), parlava di un ritorno al cenacolo per pregare per una nuova Pentecoste in tutta la Chiesa di Gesù, per l’unità dei cristiani e per il rinnovamento di tutta la società e una nuova evangelizzazione. In un’intervista del quotidiano Avvenire il coordinatore nazionale del RnS, Salvatore Martinez, di- Il Roveto ardente Convocazione nazionale del Rinnovamento nello Spirito chiara:”Bisogna parlare agli uomini con il linguaggio dello Spirito. E’ il linguaggio della compassione, che supera ogni cultura, ogni razza, ogni incredulità. Le lingue nuove che lo Spirito ci concede sono il segno della libertà dei figli di Dio, che annunciano all’uomo il suo destino di libertà, di felicità, di vittoria mediante il Vangelo glorioso di Gesù” (S. Martinez, Avvenire del 31-10-04). Vorrei concludere con un versetto tratto dal profeta Isaia “…li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera, perché il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli” (Is 56, 7). Colgo anche l’occasione per ricordare a tutti voi che nella chiesa di Capannelle tutti i giovedì sera alle 20,45 si ritrova il gruppo di RnS “Rugiada” per pregare: è un’occasione aperta a tutti per stare con il Signore. Lode e Gloria a Gesù il Signore. Alleluja. Liliana Corda 13 “Quelli che... il camposcuola” Dal 27 al 30 dicembre a Oltre il Colle Certo... è passato un po’ di tempo! E poi Oltre il Colle con la neve... è tutta un’altra cosa! 14 Oltre il Colle richiama alla memoria di tutti l’estate del 2001 e i due campiscuola con i ragazzi che frequentano ora la seconda e la terza superiore... Visto che di solito si ritorna volentieri nei posti dove si è stati bene, abbiamo colto “la palla al balzo”, scegliendo questa bella località della Val Serina per il nostro camposcuola invernale. Lunedì 27 dicembre, alle ore 9.00, il pullman “si arrampicherà” lungo le impervie vie di salita verso la casa che la parrocchia di San Bartolomeo ci mette gentilmente a disposizione. In questi ultimi anni la località è stata arricchita di nuovi impianti sciistici, del collegamento tra i vari “anelli” delle piste di fondo... In questo modo siamo sicuri che parte del nostro tempo lo passeremo di sicuro sulla neve (altrimenti per quale motivo dovremmo organizzare un campo invernale... in montagna?!?). Accogliendo l’invito che ci è venuto da diverse persone, abbiamo pensato che alcuni momenti del camposcuola possano essere organizzati direttamente dai partecipanti a queste giornate. Per questo motivo Domenica 28 novembre alle 20.30 ci ritroveremo in oratorio con tutti gli adolescenti che vogliono portare le loro idee per queste giornate, mettendo il loro impegno e il loro contributo (ricordiamo tutti la bella serata “disco” organizzata a Lappago). Faremo “ritorno alla base” giovedì 30 dicembre, un po’ prima dell’ora di cena... sicuramente “caricati” di tutte le cose belle che potremo fare in queste quattro giornate da vivere insieme! E tu cosa fai? Sei ancora lì seduto? Su: corri in oratorio a iscriverti! C’è tempo fino al 19 dicembre! Non vorrai restare a casa??? Gli animatori con don Luca INFORMAZIONI E ISCRIZIONI * Il camposcuola è rivolto ai ragazzi di terza media e agli adolescenti, compresi tutti coloro che lavorano... * Come per le esperienze passate, il camposcuola presenterà diversi momenti: riflessione, condivisione, impegno, gioco, festa, musica... e chi più ne ha più ne metta! * Tra le attività in programma, un po’ del tempo di queste quattro giornate lo passeremo sulla neve! Se il tempo ci assisterà e il freddo farà la sua parte (in queste notti si è arrivati a -6 a Oltre il Colle!) dovremmo avere la neve praticamente fuori casa! * La quota di partecipazione è di 80 euro, comprese le spese di viaggio in pullman, per l’andata e il ritorno (40 € saranno spesi solo per l’affitto!). * Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria dell’Oratorio entro Domenica 19 Dicembre 2004. Per cui non aspettare troppo per iscriverti! * Per tutto quello che devi sapere (orari, partenze, arrivi, occorrente...) puoi ritirare in segreteria il foglio con tutte le informazioni! La Voce - Novembre 2004 Domenica 14 novembre, alcuni giovani del nostro oratorio hanno partecipato alla Veglia di preghiera con il Vescovo Roberto, che ha dato inizio al cammino di preparazione verso la XX Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Colonia dal 15 al 21 agosto 2005. In queste settimane sono stati esposte in oratorio e in paese alcune locandine che illustrano l’iniziativa nel dettaglio (nel box di seguito potete trovare tutte le informazioni precise). L’organizzazione centrale della GMG ci ha assicurato la possibilità che i nostri camper possano parcheggiare nella città di Colonia, così che li possiamo utilizzare come “base logistica” anche durante le giornate dell’incontro con il Papa, e non soltanto durante la staffetta. Ricordiamo che il 31 dicembre 2004 si chiuderanno le iscrizioni per questa entusiasmante esperienza! Chi ci sta pensando non “dorma sugli allori”, correndo il rischio di... restare a piedi! “Siamo venuti per adorarlo” XX Giornata Mondiale della Gioventù Colonia 12-23 agosto 2005 CHE COSA FARE PER PARTECIPARE? La nostra parrocchia, in collaborazione con il gruppo podistico “Insieme con amicizia”, propone la partecipazione alla GMG a tutti gli adolescenti e giovani di Zanica, che abbiano compiuto almeno 16 anni, età minima per la partecipazione. L’esperienza della GMG sarà caratterizzata da tre momenti: 1. la staffetta-pellegrinaggio per raggiungere Colonia: partiremo venerdì 12 agosto, per raggiungere la destinazione entro il pomeriggio di mercoledì 17, seguendo un percorso di circa 1200 chilometri. Saranno organizzati camper di sei persone, in cui sarà garantita la presenza di almeno due adulti; il gruppo podistico si occuperà dell’organizzazione del percorso e di tutta la logistica. Ogni giornata faremo tappa in un luogo significativo, in cui vivere un’esperienza di riflessione e preghiera, che accompagnerà il nostro cammino. 2. la partecipazione alla GMG a Colonia: da giovedì 18 e venerdì 19 alloggeremo nella città di Colonia, utilizzando i camper per la notte. Avremo a disposizione il “pass” per tutti i mezzi pubblici. Sabato 20 e domenica 21 parteciperemo alla grande veglia di preghiera con il Papa (si dormirà all’aperto) e alla Santa Messa di chiusura; 3. il viaggio di ritorno: sarà fatto tutto in camper, nelle giornate di lunedì 22 e martedì 23. Naturalmente lungo la strada saranno previsti momenti di sosta, per visitare alcuni luoghi. La quota indicativa di partecipazione è di circa 600 euro a testa. Consapevoli del notevole impegno economico che questa somma comporta per le famiglie e i giovani, cercheremo di venire incontro ai ragazzi con un aiuto da parte della parrocchia e varie attività di autofinanziamento, così da poter ridurre la quota a circa 450 euro. Questo non deve comunque essere “il” problema! Il termine per le iscrizioni è il 31 dicembre 2004. Chi intende partecipare contatti il prima possibile don Luca! La Voce - Novembre 2004 La cattedrale di Colonia 15 Piccoli gesti di speranza Il progetto Kausaya Per provare a restituire speranza a chi si scontra quotidianamente contro la miseria, per una vita più dignitosa a Kausaya, sulle Ande Boliviane dove vive un nucleo di famiglie di campesinos, nasce nel 2000 un microprogetto di solidarietà internazionale. L’avvio è dato dai coniugi Pippo Ferrari e Piera Cattaneo, già volontari in Bolivia negli anni 68/71, affiancati da alcuni amici che hanno accettato la sfida e che costituiscono oggi il “Comitato Kausaya”. L’obiettivo del progetto, di durata quinquennale, è sostenere lo sviluppo produttivo agricolo di quella comunità, per consentire sia l’autosufficienza alimentare sia di vivere con il ricavato dei loro prodotti. Ciò consiste nel fornire strumenti ed insegnare a passare dall’agricoltura arcaica dell’aratro a quella più attuale del trattore. Allo scopo è stato inviato un trattore, macchine agricole e sementi, si sono sperimentate coltivazioni, si è migliorato l’allevamento del bestiame (cambiando la razza delle mucche), si sta speri- Concerto benefico di artisti del coro del Teatro alla Scala Prima parte: “Comici Armonici” (sestetto vocale ispirato al repertorio dei Comedian Harmonists) Seconda parte: “Una chitarra e tre tenori”, musica popolare napoletana e latino-americana. La serata vedrà protagonista lo straordinario chitarrista Giulio Tampalini, vincitore del concorso “Andres Segovia” di Granada (Spagna) Venerdì 17 dicembre - 21.00 Cinema di Zanica Ingresso libero 16 mentando l’allevamento di maiali in società fra due giovani campesinos, si stanno apportando alcune migliorie igienico-sanitarie alle abitazioni, scavato due pozzi per l’acqua, avviato un laboratorio di cucito. La valenza del progetto sta soprattutto nell’aiuto che Pippo dà ai campesinos seguendoli di persona durante la fasi di semina e raccolto, lavorando con loro per insegnare l’uso dei macchinari agricoli, controllando la sperimentazione delle coltivazioni, facendo apprendere le elementari regole di gestione dell’attività avviata, tutto ciò con gradualità, guidandoli verso l’autonomia. Nonostante qualche ostacolo e le preventivate difficoltà, di carattere ambientale e culturale, i risultati conseguiti ad oggi sono soddisfacenti. La verifica complessiva è rimandata allo scadere del quinquennio, di certo è che i bisogni sono ancora tanti, compreso quello del tempo necessario perchè le novità introdotte in quel contesto vengano assimilate e tenuto conto della variabile del fattore meteorologico, che ha un influsso fondamentale ma non programmabile in campo agricolo. Tutto quanto realizzato sino ad ora è stato possibile grazie alla generosa offerta di contributi da parte di Privati, Associazioni, Enti, la Banca della Bergamasca, L’Amministrazione Comunale, la Parrocchia di Zanica e alle iniziative messe in atto dal Comitato per il reperimento di fondi. Fra queste ricordiamo, la “Bancarella di artigianato Boliviano” in piazza Giovanni XXIII i giorni 5/6 dicembre e il “Concerto benefico di artisti del Coro del Teatro alla Scala di Milano”, venerdì 17 Dicembre, alle ore 21.00 presso il Cinema-Teatro di Zanica. Per il Comitato Kausaya Marialba Passera La Voce - Novembre 2004 Lo scorrere del tempo non si evidenzia solo nei mutamenti della natura, come la programmazione di quest’anno ci sta evidenziando, ma porta periodici cambiamenti anche all’intera struttura del sistema scolastico. Il motivo ispiratore della legge 53 del 28 marzo 2003 è quello di dar vita ad una scuola autonoma, di qualità, in linea con i parametri europei, in grado di recepire le vocazioni e le attese degli alunni, di rafforzare il ruolo e la partecipazione delle famiglie, di valorizzare l’impegno e le capacità professionali dei docenti. Cosa cambia nella scuola materna? Cambia innanzitutto la sua stessa denominazione: non più “scuola materna”, ma “scuola dell’infanzia”, un termine che accentua l’attenzione sulla fascia d’età del bambino/a, per riconoscerlo come soggetto di diritti inalienabili: alla vita, all’educazione, all’attenzione e al rispetto dell’identità personale. Cambiano anche i documenti di riferimento per l’organizzazione dell’attività educativo-didattica; dagli orientamenti del 1991 si passa alle Indicazioni nazionali e nel quadro della riforma trovano collocazione: obiettivi formativi, obiettivi specifici d’apprendimento, piani personalizzati delle attività didattiche, competenze… Si colloca in questo contesto anche un nuovo elemento, il portfolio, cioè la raccolta degli elementi che documentano i ritmi e i risultati di maturazione del bambino/a e che lo accompagnerà nel passaggio alla scuola primaria e lungo tutto l’arco dei dodici anni di “diritto-dovere” all’istruzione. La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra in un processo di sviluppo unitario le differenti forme del fare, del sentire, del pensaLa Voce - Novembre 2004 re, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e conferire senso da parte dei bambini. Una grande rilevanza vien data alla relazione personale significativa e al bambino come persona, nella sua specificità e peculiarità. Queste attenzioni le educatrici di scuola d’infanzia le han sempre avute; non è la riforma a portarcele! Le educatrici attente ai bambini e alle famiglie, che rinnovano il loro impegno sempre crescente nel tempo: a loro si affida la responsabilità di “cooperare” all’educazione del bambino/a nei tre anni di permanenza alla scuola d’infanzia. La scuola d’infanzia ha sempre mostrato elasticità per il rispetto dei ritmi e delle diverse abilità così come ha sempre ribadito la centralità del bambini; pertanto il cambiamento sta più nella forma che nella sostanza. Il punto innovativo è piuttosto costituito dallo sviluppo e valorizzazione dell’autonomia scolastica (DPR 275/99) dalla diversa partecipazione per le famiglie: non si parla più di collaborazione come momento occasionale, ma di cooperazione. Le famiglie han più libertà di scelta; decidono attraverso l’offerta formativa (POF) “quale” scuola per il proprio figlio e quale tempo-scuola; vengono chiamate in causa per la compilazione del portfolio delle competenze e a decidere responsabilmente se anticipare o no la frequenza alla scuola d’infanzia a 2 anni e mezzo e alla scuola primaria a 5 anni e mezzo. La scuola d’infanzia offrirà un supporto per questa delicata scelta ma la famiglia potrà comunque decidere per l’anticipo anche se la scuola dovesse esprimere un’opinione differente. La normativa conferisce alla prima agenzia educativa questa grande libertà di La Scuola Materna cambia nome? scelta; qui si rende veramente fondamentale la capacità di riconoscere “centralità” al bambino/a nel rispetto dei suoi ritmi, delle sue attitudini e di conferirgli la possibilità di crescere senza forzare passaggi evolutivi che richiedono tempi di maturazione personale. La cooperazione ha senso se pensiamo che gli intenti comuni di scuola-famiglia-territorio siano mirati al bene del bambino/a, lasciandogli la sua infanzia, lasciandogli la possibilità di sperimentare, giocare, camminare ed inciampare… ed essere presenti per sorreggerlo. Allora possiamo sottendere ad una scuola in espansione che non teme cambiamenti perché forte di una sensibilità educativa atta alla crescita (formazione integrale della persona) non solo del bambino/a, ma anche di ogni altra sua componente: docenti, genitori, famiglie, comunità… Milena 17 “Aprite il sipario!” L’inaugurazione del Cinema Teatro Nuovo 18 Nella serata di sabato 11 dicembre, dopo circa quattro mesi di lavori, si riapriranno finalmente le porte del nostro Cinema Teatro “Nuovo”. È con grande soddisfazione che possiamo dare questo annuncio, convinti che i lavori di ristrutturazione restituiscono alla comunità di Zanica una occasione di ritrovo certamente preziosa. La decisione di dare il via ai lavori, non ulteriormente prorogabili, pena la chiusura del locale, ha perseguito due obiettivi: * l’adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza per i locali di pubblico spettacolo; * la possibilità di ampliare il ventaglio delle proposte culturali, non limitate al solo ambito cinematografico. Le principali opere realizzate all’interno della sala vogliono garantire anzitutto la sicurezza di tutti coloro che frequenteranno il nostro locale, sia come artisti che come spettatori. Infatti, dopo i lavori di rimozione dell’assito del palco (ripulito, posato nuovamente e trattato con oli naturali) e di demolizione delle precarie strutture che lo sostenevano, si è proceduto allo scavo, al getto delle fondazioni e dei pilastri, all’armatura e al getto della soletta in cemento armato. È stato questo il primo e decisivo passaggio, che ha reso possibili le fasi successive. Nell’ampio vano sotto il palco sono state installate le strutture dell’impianto di riscaldamento, alimentato a gas metano, che finalmente permetterà di provvedere a una buona climatizzazione anche per la zona del palco. La centrale termica è stata completamente rifatta con nuovi impianti tecnologici. Nel sottopalco sono stati inoltre ricavati due nuovi servizi igienici, completi di doccia, a completamento dei camerini, adeguatamente risistemati. I vecchi e sgualciti tendaggi del palco hanno ora lasciato il posto a un nuovo sipario motorizzato in velluto blu e alle nuove stoffe, che ora garantiscono una copertura totale dell’ampio spazio disponibile. Le nuove strutture installate sono state pensate in modo da garantirne l’uso più flessibile, sia per i grandi eventi che per le piccole manifestazioni. Brillante, comodo e funzionale è anche il nuovo schermo per le proiezioni cinematografiche, facilmente avvolgibile. Non abbiamo lasciato da parte i progetti per il nuovo impianto audio Dolby, al quale sarà possibile dedicarci con calma nei prossimi mesi. Per completare l’adeguamento alla normativa vigente, è stata installata la pedana elettrica che permette un comodo accesso ai portatori di handicap, per i quali sono stati riservati alcuni posti in sala ed è stato realizzato il locale con i nuovi servizi igienici. Il “tocco di magia”, che rende finalmente giustizia al nome del nostro cinema teatro (“Nuovo”, appunto...) è stato il lavoro di tinteggiatura di tutti i locali e la splendida opera di pulizia di questi ultimi giorni, compiuta da mamme e papà volontari, che non hanno lesinato sforzi perché tutto risultasse “perfetto”. Queste persone sono le prime di una lunga serie, a cui va il “grazie” più sincero. Siamo convinti che valesse davvero la pena intraprendere un’impresa così impegnativa, che ci restituisce una struttura completamente rimessa a nuovo. La crescita di una comunità passa dalla sua capacità di crescere nella scoperta del bello e nella promozione della cultura: la sala del nostro Cinema Teatro Nuovo è pronta per accoglierci. Ora possiamo davvero aprire il sipario!. La Voce - Novembre 2004 Quale modo migliore per ricominciare ad “abitare” i locali del cinema rinnovato, se non quello di proporre attività rivolte al pubblico di tutte le età di Zanica? Spettacoli teatrali * Incominceremo con lo spettacolo “Fiaba e danze in costume”, per i bambini dai 3 agli 8 anni, Domenica 5 Dicembre alle ore 16.00, presentato dal gruppo “Kantutita” (vi invitiamo a fare riferimento al box in fondo alla pagina...); * Sabato 11 Dicembre alle 20.45 l’inaugurazione ufficiale dopo i lavori di ristrutturazione, con la commedia dialettale “Vacanse a Malpaga”, della nostra compagnia “Il teatro del Gioppino”. Se possibile, lo spettacolo sarà replicato anche Domenica 12 Dicembre, alle 16.00. Naturalmente l’ingresso è gratuito! * Sabato 18 Dicembre, alle 14.30, la Festa di Natale con i bambini della Scuola dell’Infanzia e le loro famiglie. Eventi musicali * Venerdì 17 Dicembre, alle 21.00, il “Concerto benefico di artisti del coro del Teatro alla Scala di Milano”; * Venerdì 24 Dicembre, alle 16.00, l’Associazione Musicale “Mille e una nota” propone “Auguri in Musica”. Proiezioni cinematografiche * Sabato 18 Dicembre, alle 20.45, la ripresa delle proiezioni cinematografiche, con il nuovo film di Natale di Aldo, Giovanni e Giacomo: “Tu la conosci Claudia?”; * Ogni martedì dal 1 febbraio al 15 marzo, verrà proposta la “Seconda Rassegna di film di qualità”. Solitamente si dice che “il buon giorno si vede dal mattino”. Se queste sono le premesse per la nuova attività del Cinema Teatro, crediamo che nel futuro sarà possibile realizzare qualcosa di veramente bello. RASSEGNA TEATRALE PER BAMBINI Per aiutare i bambini nel loro cammino di crescita, è stato pensato un percorso teatrale, riservato a tutti i bambini dai 3 agli 8 anni, accompagnati dai genitori. Il calendario Domenica 5 dicembre Sabato 15 gennaio Sabato 12 febbraio Domenica 6 marzo Domenica 10 aprile “Fiaba e danze in costume” Gli spettacoli inizieranno alle ore 16.00. L’ingresso è a pagamento. La Voce - Novembre 2004 19 Cosa dobbiamo aspettarci dal 2005 Un incontro con il nostro sindaco 20 ”Qualità della vita che va letta in termini di famiglia, casa, istruzione, cultura, lavoro, relazioni e ambiente. Un ambiente inteso nel suo significato più ampio, come paesaggio, storia, tradizione, infrastrutture e risorse umane, ricchezze da difendere e valorizzare.” Questa la premessa generale del programma 2004/2009 alla quale l’Amministrazione Comunale vuole tenere fede. Per informarci dei progetti che attendono la nostra comunità, incontriamo il primo cittadino di Zanica, Giovanni Mario Aceti, un grigio pomeriggio di ottobre. Egli ci accoglie gentilmente e, con grande disponibilità, accetta la nostra richiesta di illustrarci i prossimi piani di lavoro. Prima di tutto viene sottolineato il ruolo che svolge l’intera Amministrazione, costituita dalla squadra delle Commissioni, ormai definite, dal Consiglio Comunale e dagli Assessorati: “servizi alla persona”, “bilancio, lavori pubblici e personale”, “istruzione e cultura”, “sport e tempo libero”, “urbanistica e ambiente”. Iniziamo il nostro viaggio all’interno degli obiettivi che si vorrebbero raggiungere nel corso dei prossimi anni e cominciamo con il chiedere al Sindaco le prossime opere che interessano l’ambito dei lavori pubblici. Gli interventi più vicini riguardano sia il capoluogo, Zanica, che la frazione Capannelle. Qui verrà realizzato il marciapiedi che dal Centro arriva al Cimitero, si contribuirà a finanziare, per il valore di 1/3, la spesa per la formazione del passaggio pedonale che dalla strada provinciale porta all’area delle feste e verrà eseguito il tratto di collettore fognario che collega la frazione Capannelle con la frazione Basella, del Comune di Urgnano. A Zanica sono in fase di appalto i lavori per le fognature in Via Fermi, la sistemazione dell’edificio a Nord della Villa Comunale, che ospiterà alcuni uffici municipali, l’adeguamento del piano interrato dell’edificio sede dell’A.S.L., da adibire ad archivio comunale, il prolungamento dell’illuminazione pubblica in Via Crema fino ai confini dell’abitato e la realizzazione delle tombe del Cimitero, del quale si prevede anche l’ampliamento. Nel 2005 verranno approntati i progetti per la sistemazione delle vie che dipartono dal centro (Via Magenta, Via Garibaldi, Via Caleppio e tratto del passaggio pedonale che collega Via Roma con Via Libertà) per dotarle dei servizi in rete e adeguare la pavimentazione al contesto delle piazze. Per migliorare la sicurezza e la viabilità, verranno progettati l’incrocio della Via Marconi, Via Lombardia e Via Zaffarde e gli incroci sulla ex statale 591, in corrispondenza degli accessi alla zona artigianalecommerciale ed alle zone produttive poste sul confine con il Comune di Urgnano. Circa i parcheggi si considera prioritario quello in Via Serio, da realizzare fra la sede dell’A.S.L. e le Scuole Medie, risultando il piazzale Europa insufficiente. Gli interventi comunali sulle aree verdi prenderanno avvio da Zanica Nord, che verrà arricchita con l’incremento del verde, la dotazione di arredo urbano e di attrezzature per il gioco. Per l’ambito che interessa l’assessorato “servizi alla persona” il nostro Sindaco conferma i passati progetti, col potenziamento del Centro di Aggregazione Giovanile “Il Lunatico” e del Centro Aggregazione Anziani “La ruota” e sottolinea la volontà di dare avvio, il più presto possibile, al Centro DiLa Voce - Novembre 2004 urno per anziani. Naturalmente tale servizio è subordinato alla ristrutturazione da parte dell’ALER dell’ex Municipio, i cui lavori dovrebbero aver inizio nella primavera del prossimo anno. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale sarà comunque rivolta a tutte le categorie più deboli, non solo per rispondere ai bisogni immediati, ma anche per prevenire nuovi disagi. Il Sindaco è consapevole delle difficoltà dell’Amministrazione Comunale ad operare su tanti fronti, cogliere i bisogni più nascosti e dare risposte pronte ed adeguate. In questo, riconosce al volontariato un ruolo molto importante. Con Gruppi ed Associazioni, l’Amministrazione approfondirà il dialogo, sollecitandolo anche fra gli stessi, per l’integrazione di tutte le risorse. Per quanto riguarda l’ambito dell’assessorato “istruzione e cultura” il Sindaco evidenzia il ruolo dell’Amministrazione che non è solo quello di sostenere i servizi legati alla scuola ed alla biblioteca, ma di essere il veicolo delle risorse del Territorio. Per questo si studieranno percorsi non solo per conoscere il territorio dal punto di vista storico (ville, cascine, personaggi illustri…), ma anche per far riemergere la nostra cultura popolare, che è fatta di conoscenze e abilità pratiche. A questo proposito il Sindaco ci informa che verrà organizzato il 5 dicembre di quest’anno, in collaborazione con la Parrocchia ed i vari gruppi di volontariato, un “mercatino” che ha lo scopo di conoscere e far conoscere le attività dei vari gruppi operanti in Zanica e nello stesso tempo le abilità, gli hobbies e gli interessi di tanti Zanichesi. Naturalmente avranno prosecuzione tutte quelle attività, da La Voce - Novembre 2004 anni collaudate, volte alla promozione culturale (concerti, spettacoli teatrali, corsi, visite guidate…). Infine chiediamo al Sindaco di darci qualche informazione sul quel che riguarda l’assessorato allo sport e il tempo libero. Veniamo informati che sono iniziati i lavori di ampliamento del bar degli impianti sportivi (finanziati dalla Società che ha preso in gestione il locale) che si presuppone terminino nel giro di un mese. Sempre agli impianti sportivi comunali ci saranno prossimamente altri interventi come la posa di pavimento gommato nella zona adibita ai giochi per bambini, la messa a norma dell’illuminazione del campo a 5 e del campo di beach volley. Anche la tensostruttura, durante l’anno spesso utilizzata dalle Associazioni per diverse manifestazioni e feste, sarà soggetta a sistemazione. Un nuovo spazio dedicato allo sport è confermato nella zona di Via Comun Nuovo, dove si prevede la costruzione di piscine e campi da bocce. Circa questi impianti, di proprietà della B.C.C., il Sindaco ci informa che sono in corso diversi contatti per la presentazione del Piano Attuativo, fermo restando che questo dovrà rispettare quanto previsto nel P.R.G. anche se la proprietà dovesse cambiare. In particolare sono previste strutture a destinazione socio sanitaria, sportiva, ricettiva e residenziale. Alla fine di questa interessante e ampia descrizione dei progetti dell’Amministrazione Comunale, salutiamo il Sindaco, ringraziandolo per la sua disponibilità e augurandogli buon lavoro, affinché Zanica diventi un paese migliore. Valeria Ubbiali 21 Amministrazione parrocchiale Dal 1 al 31 ottobre 2004 ENTRATE: € 21.453 di cui, in particolare: Offerte ordinarie (durante le messe, ceri…): Offerte straordinarie: In occasione Battesimi: In occasione Matrimoni In occasione Funerali: Attività oratoriale Contributi da enti 8.639 3.159 750 300 500 270 8.233 USCITE: € 28.536 di cui in particolare: Spese generali e amministrative (luce, acqua, riscaldamento, cancelleria…): Manutenzione straordinaria Mutui e interessi bancari: Imposte e tasse (recupero) 1. Sabato 20 novembre sono state tolte le impalcature dal portale della Chiesa: il lavoro di restauro è stato molto accurato e ha dato esito davvero soddisfacente. L'angelo ha riavuto la sua ala, la spalla e una parte del braccio che, in tempi diversi, erano caduti. I quattro angeli e san Nicola sono stati ripuliti da smog, muschi e soprattutto dallo strato di cemento che qualche decennio fa era stato applicato per "difendere" le statue dall'erosione e che, invece, stava danneggiano gravemente proprio l'intera superficie delle statue. Proprio l'asportazione della "boiacca" di cemento con dei microscalpelli è stato il lavoro che ha richiesto più tempo e attenzione. Infine i prodotti che favoriscono il consolidamento della pietra e la sua resistenza all'acqua hanno completato l'opera. Oltre che ben fatto, il lavoro dovrebbe anche garantire una sicurezza prolungata. Certo è solo il portale; restano altre statue e altre pietre estremamente bisognose sulla facciata e sul campanile. L'importante era cominciare e cominciare bene. C'è un proverbio che dice: Chi bene incomincia è 22 già a metà dell'opera. Ma nel nostro caso risulta un po' troppo ottimista. Diciamo che abbiamo realizzato circa l'1% dell'intero intervento. 2. In questi giorni faremo due interventi "saggio" anche all'interno della Chiesa. Innanzitutto si provvederà a restaurare e a ridipingere una parte di un pilastro, in modo da avere un'idea più precisa di quali colori usare e di come saranno recuperati sia i finti marmi sia le decorazioni in oro. In secondo luogo, se riusciremo, vorremmo anche sperimentare un esempio di illuminazione della navata. Oltre a far crescere in noi il desiderio di completare i lavori, questi interventi serviranno anche per verificare e concordare con la sovrintendenza i dettagli dell'intervento di restauro. 3. I lavori al Cinema Teatro sono finalmente giunti al termine. Il palco, i tendaggi, la ritinteggiatura della sala e dell'ingresso, la pulizia dei pavimenti a linoleum… davvero costituiscono un colpo 1.536 25.924 3.568 -3.241 d'occhio piacevole. Anche il riscaldamento dovrebbe risultare oltremodo efficace. Avremo modo di scoprire tutto questo già con un concerto il 26 novembre e lo spettacolo teatrale per i bambini del 5 dicembre. Ma l'intera comunità è invitata a "inaugurare" ufficialmente e festosamente la rinnovata struttura del nostro cine-teatro sabato 11 dicembre, con la commedia presentata della locale Compagnia del Gioppino. Adesso dovremo tirare i conti. Avevamo preventivato un costo complessivo di € 250.000,00. Per avere il consuntivo preciso ci vorrà un po' di tempo. Ne parleremo a metà gennaio in sede di presentazione del bilancio annuale. 4. Alle Capannelle i locali del piano terra dell'Oratorio sono ormai chiusi. Si sta tinteggiando e mettendo in opera i vari corpi illuminanti. Per Natale dovrebbe essere pienamente funzionante. A seguire si completerà l'illuminazione del campo di calcio, così da poter cominciare ad usarlo regolarmente. La Voce - Novembre 2004 ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE BATTESIMI Il 21 novembre 2004 sono stati battezzati: Date per i prossimi battesimi: Simone Baronchelli (Capannelle) Sofia Novelli (Capannelle) Lorenzo Novelli (Capannelle) Pietro Giuseppe Finazzi Luca Cassina Viola Berselli Sofia Sangaletti Bryan Pesce Gabriele Barbò Gabriel Parra Arancibia 26 dicembre (Festa della Sacra Famiglia - Messa delle ore 11) 9 gennaio (Festa del Battesimo di Gesù - Messa delle ore 9.30) Per il verificarsi di coincidenze impreviste, ci sarà un battesimo anche il 5 dicembre. Durante la quaresima non si celebrano battesimi, quindi riprenderemo con la Veglia Pasquale (il 26 marzo) e la domenica 3 aprile. MATRIMONI In questo periodo non ci sono stati matrimoni. È il momento però in cui si programmano le date del prossimo anno. Ricordiamo che per la scelta della data del matrimonio, è bene evitare il tempo di Avvento e quello di Quaresima (9 febbraio - 27 marzo 2005). Il 22 gennaio inizierà il Cammino dei fidanzati in preparazione al matrimonio. A partire dal 1 dicembre è opportuno mettersi in contatto con il parroco sia per informarsi, sia per iscriversi. DEFUNTI Nella nostra comunità si sono avuti i seguenti lutti Il giorno 2 novembre 2004 Il giorno 18 novembre 2004 La Voce - Novembre 2004 Ancilla Vescovi Emilio Bassis 23