Novembre - Parrocchia di Zanica

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Novembre - Parrocchia di Zanica
La voce
Notiziario della
comunità parrocchiale
di Zanica
NOVEMBRE 2004
Antonio Marinoni, Polittico di Zanica,
San Nicola (Particolare)
Chiesa parrocchiale di Zanica
ORARI DELLE SANTE MESSE
SOMMARIO
7.00
Il cinema di Zanica . . . . . . . . pag. 3
Camminando s’apre cammino
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
La comunità cristiana
«scuola» di preghiera. . . . . . . pag. 6
Madeleine Delbrêl. . . . . . . . . pag. 8
37 °Sinodo della Chiesa
di Bergamo . . . . . . . . . . . . . pag. 10
Avvento: attendere il Signore
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11
Calendario Pastorale . . . . . . pag. 12
Il Roveto ardente . . . . . . . . . pag. 13
Quelli che il camposcuola . . pag. 14
XX GMG - Colonia . . . . . . . pag. 15
Piccoli gesti di speranza . . . . pag. 16
La Scuola materna cambia
nome? . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17
“Aprite il sipario!” . . . . . . . . pag. 18
Cosa dobbiamo aspettarci
dal 2005? . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20
Amministrazione . . . . . . . . . pag. 22
Anagrafe. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23
LA VOCE
Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica
Anno 2 - N° 7 - Novembre 2004
Direttore responsabile Silvano Ghilardi
Direttore di redazione Luca Gattoni
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
9.30
Scuola Mat. Parrocchia
Parrocchia
Scuola Mat.
Parrocchia
Scuola Mat. Parrocchia
Parrocchia
17.30
18.00
Parrocchia
Capannelle Parrocchia
Capannelle Parrocchia
Capannelle
Parrocchia
20.30
Oratorio
DOMENIC A E FESTIVI
In parrocchia
Alle Capannelle
Al Padergnone
Ore 18.00 - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00
Ore 18.30 - 10.00
Ore 9.00
SOLENNITÀ PATRONALE DI SAN NICOLÒ
Il 6 dicembre è la festa del nostro Patrono, San Nicolo, vescovo di Mira, il cui
corpo è custodito e venerato nella basilica
di Bari.
La messa solenne sarà celebrata alle
ore 10.30. Ad essa sono invitati tutti i sacerdoti nativi o che hanno prestato il loro
servizio a Zanica.
Alla sera l'amministrazione comunale
in collaborazione, con la Banca della Bergamasca, offrirà un concerto in onore del
Patrono nella chiesa parrocchiale, alle ore
20.45
Redazione
Marco Bassi
Veronica Casanova
Fabrizio Colombelli
Luca Gattoni
Silvano Ghilardi
Ennio Locatelli
Giuseppe Rampinelli
Pietro Scolari
Valeria Ubbiali
CICLOSTILATO IN PROPRIO
http://www.parrocchiazanica.it
[email protected]
2
NUMERI TELEFONICI UTILI
Don Silvano - Casa Parrocchiale
Don Luca - Abitazione
Don Pietro - Abitazione
Reverende Suore - Scuola Materna
Segreteria - Bar Oratorio
035.671.029
035.670.040
035.675.063
035.671.107
035.670.558
La Voce - Novembre 2004
Finalmente i lavori di ristrutturazione del “nostro” cinema sono
giunti al termine. Le nuove norme
sulla sicurezza hanno reso necessario un intervento che rendesse
“agibile” il palcoscenico, divenuto
con gli anni più simile a un vecchio solaio che non a un luogo di
spettacolo: tendaggi strappati, pavimentazione traballante, camerini poco accoglienti...
Ora tutto è stato sistemato, con
l’aggiunta di un nuovo camerino
ai tre già esistenti, con servizi nuovi forniti anche di doccia, con una
pavimentazione solida, con un
nuovo schermo e un nuovo sipario. E, insieme al palcoscenico, è
stato rifatto anche l’impianto di riscaldamento, sono state ritinteggiate le pareti della sala e dell’atrio
d’ingresso e si è pensato anche ai
disabili in carrozzella, che potranno ora accedere alla platea senza
problemi nel salire le scale e troveranno per loro dei posti riservati e
dei servizi idonei.
Il cinema si è trasformato, è
tornato ad essere “nuovo”, proprio
come quando lo hanno costruito.
Eravamo, allora, negli anni cinquanta e tutti lo consideravano, a
ragione, uno dei migliori cinema
della provincia. Non solo per l’imponente struttura, ma anche per il
numero dei posti (ben ottocento)
e per le dimensioni del suo palcoscenico, che permetteva la rappresentazione di spettacoli “importanti”. Il Cinema Teatro Nuovo di
Zanica fu inaugurato il 26 agosto
1956 con la proiezione del film “La
tunica”, un film che ha segnato
una tappa nella storia della cinematografia, perché fu il primo realizzato in cinemascope. Replicato
in più serate, penso che tutti gli
abitanti di Zanica lo abbiano visto.
La direzione del cinema era allora affidata a don Mario, al quale
succedette, dopo alcuni anni, don
Sandro. Alla biglietteria e al bar
(allora c’era anche un bar interno)
prestavano servizio alcune grazioLa Voce - Novembre 2004
se parrocchiane e nella cabina di
proiezione c’era il Serafino Ghilardi, detto Marcù, che si dedicava
anima e corpo al buon funzionamento del cinema e aveva, tra l’altro, progettato e realizzato il quadro elettrico che comandava le luci del palco, uno strumento
d’avanguardia per quei tempi.
Il palcoscenico era ampiamente
utilizzato: alla proiezione dei film
si alternavano frequentemente
spettacoli teatrali e musicali. Ricordo che furono rappresentate
due opere liriche (Lucia di Lammermoor e La Bohème) e due operette (Acqua cheta e La vedova allegra). Ricordo gli spettacoli musicali con Wilma de Angelis e Luciano
Tajoli. E poi “Il microfono d’argento” , una gara canora, ripetuta per
diversi anni, alla quale parteciparono anche alcuni nostri compaesani, fra i quali il tenore Isaia Rottoli e i fratelli Pierluigi e Bruno
Scotti, entrambi vincitori dell’ambìto premio. E poi ancora spettacoli di vario genere, come quelli
del Mago Salamini, illusionista e
ipnotizzatore, che ci fece morire
dalle risate ipnotizzando alcune
persone di Zanica, fra cui lo stesso
Marcù che, catturato dagli occhi
del mago mentre spiava da dietro
le quinte, entrò in scena ballando,
con in mano un idrante antincendio. Bei tempi, quelli, per il nostro
cinema, sempre stracolmo di pubblico!
Col passare degli anni, però, la
concorrenza della televisione fece
diminuire sensibilmente il numero
degli spettatori e, verso la metà
degli anni ’70, il cinema di Zanica
fu anche costretto a interrompere
per un certo periodo la sua attività, in quanto ritenuto non più “a
norma” .
Dopo alterne vicende, nel 1978
la gestione fu affidata a Eugenio
Modesti. A lui il merito di aver
mantenuto in vita, pur tra mille
difficoltà, questa struttura così importante per la comunità zaniche-
EDITORIALE
Il cinema di Zanica
tra passato e presente
se. I suoi ventisei anni di volontariato, insieme a quelli di altre persone (fra cui l’inseparabile collaboratore Domenico e l’operatore
Battista) hanno permesso il funzionamento del cinema senza oneri per la parrocchia, anzi, con qualche margine di utile. Ultimamente, poi, è stato fatto un grosso passo in avanti per quanto riguarda le
programmazioni degli spettacoli
cinematografici: non più film
“vecchiotti”, ma film recentissimi,
appena messi in circolazione.
E allora, perché non rinunciare, di tanto in tanto, al divano e al
telecomando per andare a vedere
un bel film? Potrebbe essere anche
l’occasione per incontrare qualcuno che non si vede da tempo, per
fare quattro chiacchiere, o semplicemente per prendere una boccata
d’aria. Il Cinema Teatro Nuovo di
Zanica è pronto ad accoglierci in
un ambiente confortevole, rinnovato nella struttura e nei colori.
L’inaugurazione ufficiale si terrà
sabato 11 dicembre con la commedia musicale “Vacanse a Malpaga”
rappresentata dalla Compagnia
Stabile “Il Teatro del Gioppino”.
Mi auguro che questo sia l’inizio di
una lunga serie di spettacoli che
riportino il nostro palcoscenico
agli antichi splendori. E ancor più
mi auguro che ritorni agli antichi
splendori anche l’affluenza del
pubblico.
Fabrizio Dettamanti
3
Camminando
s’apre
cammino
Fratelli e sorelle carissimi,
il mese di novembre ci ha visti
raccolti in preghiera per tutti i nostri cari. La festa di Tutti i Santi ci
ha dato la giusta e luminosa prospettiva: la meta a cui tutti tendiamo è la vita con Dio, nel compimento del progetto con cui egli ci
ha creati, quello di essere perfettamente a sua immagine e somiglianza, pienamente conformati al
suo Figlio Gesù, vero Uomo e vero
Dio. Se i nostri cari sono con Dio
sono santi ed esercitano nei nostri
confronti la preziosa carità della
preghiera, ci seguono con amore e
misteriosamente ci sollecitano a
camminare nella via diritta, verso
la stessa casa del Padre. Siamo però consapevoli che l’essere santi,
pienamente conquistati dall’amore di Dio, è un cammino arduo e
impegnativo; nessuno di noi lo ha
pienamente compiuto in questa
vita terrena. Per i nostri cari defunti esercitiamo anche noi la carità della preghiera, perché Dio
porti a compimento in loro l’opera
bella che in loro ha iniziato fin dal
loro battesimo. Con loro lodiamo
Dio, per loro preghiamo il Padre
perché si compia la piena purificazione e siano santi tra i santi. Mi
sembra molto bello il ricordo dei
defunti che caratterizza la nostra
comunità; mi lascia un po’ sorpreso sentire qualcuno che la sera
non tralascia mai qualche L’eterno
riposo, e dimentica invece il Padre
nostro.
Il 10 novembre si è tenuta la
riunione del Consiglio Pastorale.
La riflessione avviata da qualche
mese riguarda la centralità della
Parola di Dio nella vita del cristiano adulto e della comunità. In
questa occasione, partendo da un
contributo di don Luca, ci siamo
interrogati su come questa centralità della Parola di Dio interpella
l’educazione alla fede dei nostri
4
bambini e, specificamente, la proposta di catechesi dai 6 ai 12 anni.
Il lavoro non è certo concluso, ma
già è stato di stimolo per quanto
con i catechisti abbiamo intrapreso e ancor più per gli impegni del
prossimo Avvento.
Per tre domeniche abbiamo
sperimentato una proposta per i
bambini di prima e seconda elementare. Alle 9.15 si sono ritrovati nella cappella dell’oratorio e lì
hanno vissuto – a loro misura – la
prima parte della messa, la liturgia
della Parola, aiutati dai catechisti
e da don Luca. In processione poi
si sono spostati nella chiesa parrocchiale dove era stato riservato
loro il posto, in modo da partecipare alla processione delle offerte
e quindi alla liturgia eucaristica.
L’esperienza è stata bene accolta
dai bambini. Ora, durante l’avvento, la lasciamo “riposare”; una attenta valutazione ci aiuterà a prevedere una sua ripresa anche nei
prossimi mesi.
Il 28 novembre inizia il nuovo
anno liturgico, con la prima domenica di Avvento. La liturgia
domenicale propone la lettura dei
quattro vangeli secondo un ciclo
triennale. Nel primo anno ci fa da
guida il vangelo secondo Matteo,
nel secondo Marco, nel terzo Luca; Giovanni viene proposto ogni
anno soprattutto nei tempi di
Quaresima e di Pasqua. L’anno che
iniziamo (anno A) sarà dunque
caratterizzato dal Vangelo secondo Matteo. Questo vangelo verrà
consegnato in forma solenne alla
comunità nelle messe del 28 novembre.
Contemporaneamente sarà distribuito a tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano la catechesi il
tradizionale sussidio per la preghiera in famiglia (un libretto, una
candela e una stella): una propoLa Voce - Novembre 2004
sta che molte famiglie riescono a
vivere riunendosi ogni sera per un
momento semplice e caloroso di
preghiera comune.
incontri sui Vangeli dell’Infanzia,
per tre giovedì (2 – 9 – 16 dicembre), in due orari a scelta: alle ore
15 e alle ore 21.
Domenica 9 gennaio (festa del
Battesimo di Gesù), al termine del
periodo natalizio, consegneremo
ad ogni ragazzo una copia del vangelo secondo Matteo e una semplice traccia di preghiera in famiglia (in modo che l’esperienza della preghiera serale continui anche
nel resto dell’anno) e uno schema
per leggere nei mesi successivi tutto il vangelo, due o tre versetti al
giorno. Tutti questi sussidi saranno
anche a disposizione in chiesa per
le famiglie che non hanno figli alla
catechesi. È una proposta semplice, breve, ma che favorisce il formarsi di una buona abitudine:
quella di aprirsi in preghiera al Signore che è vicino e di ascoltare la
sua parola.
Per prepararci al Natale sarà
proposto un breve percorso di tre
Come gli scorsi anni il venerdì
mattina si rinnova la proposta della preghiera in oratorio per gli adolescenti (ore 6,40) per i ragazzi
delle medie (ore 7.30) e delle elementari (ore 8). Ma alle ore 7
presso la scuola materna c’è la s.
messa e alle 8 si apre la chiesa parrocchiale: non è una buona idea
anche per i giovani e gli adulti ritagliarsi un momento anche breve
per cominciare bene la giornata?
(ovviamente si può scegliere anche un altro giorno, secondo le
proprie disponibilità!).
Buon Avvento: andiamo incontro con gioia al Signore che
viene!
don Silvano
I VANGELI DELL’INFANZIA: TRA ARTE E FEDE
Per prepararci al Natale, in questo tempo di Avvento sarà proposto
un breve percorso di tre incontri sui Vangeli dell’Infanzia. Saremo invitati a rileggere i primi capitoli dei vangeli di Matteo e Luca, aiutati dall’accostamento di questi testi ad alcune opere d’arte, che ci permetterano uno sguardo più profondo sull’inizio della storia della nostra salvezza. Le riflessioni saranno proposte da don Luca.
Giovedì 2 dicembre
L’annunciazione a Maria, a Giuseppe, a Zaccaria
Giovedì 9 dicembre
“Diede alla luce il suo figlio primogenito”
Giovedì 16 dicembre
Angeli, pastori, re, sacerdoti e Magi
Gli incontri si terranno nel Salone Papa Giovanni in Oratorio.
Per favorire la partecipazione di tutti, l’incontro verrà proposto
sia alle ore 15.00 che alle ore 21.00
La Voce - Novembre 2004
Antonio Marinoni
Annunciazione (particolare)
Chiesa parrocchiale di Zanica
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La comunità
LE PAROLE
cristiana DELLA PREGHIERA
(parte terza)
«scuola»
di preghiera
Ci siamo soffermati nel numero
precedente sulla importanza educativa delle formule di preghiera.
E soprattutto abbiamo visto come
la stessa Parola di Dio diventa
“maestra” della parola che rivolgiamo a lui. Ma la preghiera cristiana non può certo ridursi alla ripetizione di preghiere codificate,
rituali, slegate dall’esistenza. Il
progressivo esercizio della preghiera è importante che sfoci in un
“parlare con il Signore” che è libero
e personalissimo. Un parlare “cuore a cuore”!
“Prega con parole tue”: non è
un suggerimento per facilitare, per
rendere più partecipata la preghiera dei ragazzi o degli adolescenti. È
una meta da raggiungere; e non è
poi così immediata e spontanea
come sembra. È un’attitudine che
va educata; occorre cercare questo dialogo, dargli spazio.
Penso ai cammini di preghiera
sperimentati con gli adolescenti;
penso ai silenzi prolungati quando,
nella messa con i giovani, ho proposto la preghiera dei fedeli in forma spontanea. Dicevo loro: “Non
spaventatevi se fate fatica a trovare le parole; non lasciatevi bloccare dalla preoccupazione di essere
ascoltati e giudicati. Provate con
semplicità a formulare una preghiera
ad alta voce; non importa se all’inizio sarà come un balbettare. Ciò
che mi sta a cuore non è riempire
uno spazio di silenzio o avere delle
preghiere belle ed emozionanti. Mi
preoccupa piuttosto il fatto che
poi, anche quando siamo soli, non
abbiamo parole, non sappiamo cosa dire… e non riusciamo a pregare”.
6
È importante incominciare… e
pian piano davanti al Signore il rotolo del libro della nostra vita si
aprirà e diventerà più leggibile.
Già, perché pregare con parole
proprie in realtà vuol dire fare una
preghiera legata alla vita concreta,
personale, di tutti i giorni.
Mi è capitato di leggere le lettere di qualche persona la cui testimonianza di fede mi ha molto arricchito: le lettere di Piergiorgio
Frassati agli amici, quelle di Dietrich Bonhoeffer alla fidanzata,
quelle tra i coniugi BeltrameQuattrocchi, quelle di don Antonio Seghezzi ai suoi giovani. Certo
lo stile risente dell’epoca, a volte
c’è un po’ di enfasi… ma quanta
immediatezza, quanta freschezza e
profondità di sentimenti e di idee,
una vera comunicazione d’anime.
Oggi si usa molto il telefono e
con più facilità ci si incontra. La
comunicazione è rapida, immediata: qualche preliminare, un po’ di
informazioni… e poi si rischia di
fermarsi, di non avere più niente
da dire, perché per una comunicazione più profonda occorre avere
tempo, occorre entrare un po’ in
se stessi, riuscire a capirsi e a “dirsi”.
Così è la preghiera: ha bisogno
di questo spazio di silenzio, di interiorità, di “parola vera” su di sé
prima ancora che verso l’Altro.
1. Certo è bene che il mio dialogo con il Signore parta dall’ascolto di lui e della sua parola;
ma è necessario che maturi una
parola veramente mia a lui. Così
nella lectio divina, dopo aver meditato la Parola del Signore, è importante che cerchi di rispondergli
con parole mie. A macinare “idee”
riusciamo sempre; ma assumere la
fatica di balbettare parole vere nel
silenzio, davanti a lui, non sempre
lo facciamo volentieri.
La Voce - Novembre 2004
2. Il nostro dialogo con il Signore può però anche partire direttamente “dalla vita”, dalla mia
vita. Succede così nella preghiera
penitenziale, quando facendo
l’esame di coscienza, chiedo perdono a Dio di alcune mie azioni, di
alcune intenzioni, di mie parole.
Oppure quando la preghiera nasce
da una preoccupazione o da un bisogno, quando si è preoccupati per
qualcuno a cui si vuole bene. Ma
tutte le sere sarebbe bello fare un
po’ di revisione di vita. Re-visione:
la capacità di ri-vedere la propria
giornata alla luce della fede, per
imparare a riconoscere i segni della presenza del bene, anzi della
azione del Signore vicino a noi e
con noi (ti dico grazie!); per individuare ciò che ha effettivamente
impedito la nostra collaborazione
con lui (ti chiedo perdono); per affidarsi umilmente e con fiducia alla
sua amorevole guida (accompagnami e aiutami).
Come strumento pratico per
aiutare questa revisione penso anche alla forma “diario”. Non intendo il diario sentimentale – romantico. Sono arrivati a noi dei
“diari” che sono davvero “storie di
un’anima”, testimonianze di una
vita che si fa canto – pianto – invocazione – protesta – ricerca – richiesta insistente… Davvero un
colloquio intimo e sincero con un
Signore che si avverte vicino e attento.
L’esito di questo dialogo con parole proprie e, soprattutto, “vere”
qual è? Il vedere, l’ascoltare, il parlare, l’agire, il pensare di ogni giorno diventano parte di un dialogo
continuo, e da questa relazione viva con Dio prendono “forma”; la
nostra vita diventa sempre di più
“la vita di un amico di Dio”. E anche le cose più semplici e ordinarie
vengono avvertite come importanti e ricche, perché luogo in cui
quest’amicizia si esprime e si intensifica.
don Silvano
I RINGRAZIAMENTI DEL GRUPPO AIDO
Dalle pagine del notiziario parrocchiale “La Voce”, l’AIDO desidera
ringraziare tutte le persone che hanno collaborato alla raccolta delle lattine: abbiamo raggiunto il numero lusinghiero di 18.000! Il ricavato di questa raccolta permette di sostenere le numerose attività di sensibilizzazione
della nostra associazione.
Grazie inoltre alla parrocchia, che ha messo a disposizione i locali dell’oratorio per le due serate di venerdì 15 e 29 ottobre, durante le quali si
sono svolti gli incontri di sensibilizzazione sulle tematiche della donazione
degli organi.
La Voce - Novembre 2004
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UN SANTO
AL MESE
Madeleine Delbrêl
Noi delle strade...
8
Chi era Madeleine Delbrêl?
Ancor oggi è difficile definirla. I
vescovi francesi l’hanno paragonata a santa Teresina. «Una delle più
grandi mistiche del secolo ventesimo»
la definisce il cardinal Martini. La
sua gente di Ivry cadrebbe dalle
nuvole: «Mistica? Macché, un fior
di sindacalista, sempre in primo piano nelle lotte per i salari, la giustizia
sociale, la sanità, il benessere... Certo, aveva quel difetto di credere in
Dio: nessuno è perfetto. Ma non lo
faceva pesare».
Ivry-sur-Seine, negli anni Trenta, è un grosso agglomerato urbano alle porte di Parigi. Città operaia, “rossa” se mai ce n’era una.
Bassi salari, miseria, abitazioni fatiscenti, alcolismo diffuso, tubercolosi in proporzioni endemiche.
In questa “galera” sbarcano, nel
1933, tre ragazze in divisa scout:
Hélène, Suzanne, Madeleine. Ma
la divisa finisce subito in un cassetto. Niente le distinguerà dalla
gente comune. Madeleine, il capo
carismatico del gruppetto, non
parlerebbe certo di “galera”. Per
lei, Ivry è il luogo privilegiato in
cui esprimere il suo traboccante e
lucidissimo amore di Dio e dei fratelli.
«Non abbiamo capito», dice.
«Non dobbiamo trattarci come fratelli: siamo fratelli». Certo, visto da
fuori, il suo modo di vivere da consacrata nel secolo può sembrare,
per l’epoca, stravagante. In realtà
Madeleine sa perfettamente quel
che vuole. Lo definirà con sempre
maggior precisione nei suoi scritti,
poi raccolti e pubblicati postumi.
L’unico pubblicato da lei ha un titolo che già dice tutto: “Città marxista, terra di missione”.
Madeieine è figlia di un ferroviere. Nata il 24 ottobre 1904 a
Mussidan, in Dordogna, ha seguito il padre nei suoi vari spostamenti per lavoro. A Parigi studia
filosofia alla Sorbona, scrive, vince
premi letterari. A diciassette anni
è atea dichiarata. Lo dimostra mirabilmente in un agghiacciante
componimento scolastico, sul tema nietzchiano «Dio è morto». Si
innamora, le nozze sono all’orizzonte, ma lui, Jean, a sorpresa, la
lascia e si fa frate. Madeleine si
ammala, entra in crisi.
Ne uscirà con una resa totale
all’Amore che non abbandona
mai. E una conversione a centottanta gradi, stile Sant’Agostino.
Madeleine pensa a una scelta radicale. Convento, monastero? Sarebbe troppo facile vivere la preghiera, la contemplazione, l’unio-
La vita è danza
Per essere un buon danzatore,
con Te come con gli altri, non occorre sapere dove conduca la danza. Basta seguire il passo, essere
contento, essere leggero, e soprattutto non essere rigido. Non occorre chiederti spiegazioni sui passi
che ti piace fare. Bisogna essere come il prolungamento, agile e vivo,
di Te. E ricevere da Te la trasmissione del ritmo dell’orchestra.
Bisogna non volere avanzare
ad ogni costo, ma accettare di voltarsi indietro, di procedere di fianco. Bisogna sapersi fermare e saper
scivolare anziché camminare. E
questi sarebbero soltanto passi da
stupidi se la musica non ne facesse
un’armonia. Noi però dimentichiamo la musica del Tuo spirito, e facciamo della vita un esercizio di ginnastica; dimentichiamo che fra le
Tue braccia la vita è danza e che la
Tua santa volontà è di un’inconcepibile fantasia.
Se fossimo contenti di Te,o Signore, non potremmo resistere al
bisogno di danza che dilaga nel
mondo, e arriveremmo a indovinare quale danza Ti piace farci
danzare sposando i passi della Tua
Provvidenza.
La Voce - Novembre 2004
ne con Dio, in un ambiente protetto. Urge portarli là dove non
sono. Per esempio, riuscendo a farsi assumere come assistente sociale nel municipio di Ivry. Alle dipendenze di un sindaco marxista e
ateo sfegatato, che la rispetterà
sempre.
Lì Madeleine partecipa a tutti i
problemi e i dolori della “sua” gente, ascolta tutti, aiuta tutti, si fa
amare. La grande avventura dei
preti operai la entusiasma, ma non
si lascia fuorviare o contagiare, come molti di essi. Vede con perfetta
lucidità i pericoli del marxismo:
“Studiandolo” racconta, “trasalii di
paura per Dio, mio bene”. Dio prima di tutto. La comunità di via
Raspail non è una specie di sindacato con una vernice di cristianesimo. È la garanzia della presenza
di Dio: “Dove due o più sono insieme
in mio nome, là io sono”. E l‘umile
quotidiano diventa una celebrazione di ogni istante. Apparecchiare la tavola è come preparare
un altare. “Suonano alla porta? Presto! È Dio che viene ad amarci”.
Strana comunità. Senza un nome, uno status giuridico, un abito,
una regola. Anche l’autorità ecclesiastica è perplessa. Ma non
Madeleine. Una divisa? “In ogni
guerra”, spiega Madeleine, “non ci
sono solo i civili e l’esercito. Ci sono
anche i partigiani, i franchi tiratori”.
La regola? C’è, precisissima: il
Vangelo. Quel Vangelo che ordina
di essere nel mondo ma non del
mondo, di essere sale, lievito, di
amare tutti. Più poeticamente,
Madeleine spiega di voler essere
come il filo nel vestito, che tiene
insieme tutto e non si vede. «Se la
cucitura si vede, il vestito è fatto male». Semplice, no? Come è la vocazione di santa Teresina, che le racchiude tutte.
Si somigliano, Thérèse e Madeleine. Santità, sapienza, doti letterarie, buon senso, humour, semplicità. «Esiste una santa infanzia, non
un santo infantilismo». E allora si
può tenere una conferenza a teologi o sindacalisti, e poco dopo
giocare alla trottola con una bambina. Ci restano di lei, anche molti
splendidi scritti. La sua causa di
beatificazione è già avviata.
don Luca
Noi della strada...
Noialtri, gente della strada, sappiamo benissimo che sino a quando la
nostra volontà sarà viva non potremo amare davvero il Cristo. Noi sappiamo che solo l'obbedienza potrà fondarci in questa morte. L'obbedienza, per
noi, gente della strada, è piegarci alle manie della nostra epoca quando sono
senza malizia. È avere i vestiti di tutti, le abitudini di tutti, il linguaggio di
tutti. È, quando si vive in parecchi, dimenticare di avere un gusto e lasciar
le cose al posto che gli altri han dato loro.
L'esistenza diventa così una specie di grande film al rallentatore. Non ci
dà la vertigine. Non ci fa ansimare. Corrode a poco a poco, fibra per fibra,
la trama dell'uomo vecchio, una trama non più raccomandabile e che
bisogna rinnovare totalmente. Quando ci saremo abituati a consegnare la
nostra volontà all'arbitrio di tante piccole cose, non troveremo più difficile,
all'occasione, fare la volontà del nostro caposervizio, di nostro marito, dei
nostri genitori.
Allora possiamo sperare che ci sia facile anche la morte. Non sarà una
cosa grande, ma una successione di piccole sofferenze ordinarie accettate
una dopo l'altra.
La Voce - Novembre 2004
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37° Sinodo della
Chiesa di Bergamo
Il nostro Vescovo Mons. Roberto Amadei, giunto ormai al termine della sua Visita Pastorale a tutte le parrocchie della Diocesi, ha
annunciato il proposito di convocare un Sinodo Diocesano. Domenica 28 novembre, nella parrocchia di Colognola, il Vescovo
darà solennemente inizio alla fase
preparatoria.
Che cos’è il Sinodo?
“Il Sinodo Diocesano è l’assemblea dei sacerdoti e degli altri fedeli
della Chiesa particolare, scelti per
prestare aiuto al Vescovo Diocesano
in ordine al bene di tutta la comunità
diocesana”. In altre parole: il vescovo convoca i rappresentanti di
tutta la diocesi (preti, religiosi e
laici) per esaminare alcuni aspetti
fondamentali della vita della nostra chiesa, in modo da individuare le linee da adottare in maniera
concorde per il cammino e l’azione
pastorale delle nostre comunità
nei prossimi anni. La Chiesa ha ricevuto una missione importante:
annunciare il vangelo di Gesù
morto e risorto per la salvezza di
tutto il mondo, incontrare e fare
memoria della sua Pasqua nei sacramenti, testimoniarlo nella carità ogni giorno ad ogni fratello. La
nostra Chiesa si riunisce in Sinodo
per ascoltare il Signore e trovare la
maniera migliore per essere fedele
a questa missione.
Bottega del Fantoni,
Gesù placa la tempesta - Alzano L.
Immagine di copertina del
Quaderno in preparazione al Sinodo
10
Questo Sinodo è il 37° della
storia della nostra Diocesi. Il precedente fu celebrato nel 1952. Sono passati 50 anni, ma quante cose
sono cambiate nel frattempo. C’è
stato il grande Concilio Vaticano
II iniziato da Papa Giovanni, con i
suoi grandi insegnamenti; ma soprattutto è radicalmente cambiato
il contesto culturale nel quale viviamo. Per questo è molto importante fermarsi e fare una seria ri-
flessione per verificare il cammino
intrapreso, correggere se è necessario alcuni comportamenti, individuare ciò che il Signore ci chiede e ripartire con fiducia, determinazione e umiltà.
Di che cosa si dovrà
interessare il Sinodo?
Della vita e della missione della
nostra chiesa in questo mondo, in
questo tempo. È un argomento
enorme, troppo vasto. Il nostro vescovo ha indicato una prospettiva
un po’ più ristretta: il sinodo dovrà
verificare e rilanciare il cammino
della parrocchia, l’espressione
“base” della nostra Chiesa di Bergamo.
“Sinodo” è una parola greca che
significa “cammino insieme”. Si
tratta di camminare insieme, dunque, non solo di arrivare a delle
decisioni, a dei decreti da attuare.
Per questo è il sinodo un evento
articolato, che richiede tempi prolungati.
Il primo anno (fino alla primavera 2006) vedrà impegnate tutte le
parrocchie e le altre realtà ecclesiali per riflettere, verificare, proporre.
Tutto il materiale elaborato
verrà raccolto a livello diocesano
(maggio - settembre 2006) e costituirà il testo base per il lavoro vero
e proprio del sinodo (da ottobre
2006), realizzato dai delegati, scelti tra sacerdoti, religiosi e laici. I
lavori dovrebbero concludersi con
la Pentecoste nel maggio 2007.
La nostra Diocesi mette a disposizione anche il sito Internet
www.sinodobg.it, dove sarà possibile seguire passo passo tutte le
tappe di questo impegnativo cammino della nostra Chiesa.
don Silvano
La Voce - Novembre 2004
“Levati in piedi, o Gerusalemme,
e sta in alto, per vedere la gioia che ti
viene dal tuo Dio.” Così dice la
Chiesa a se stessa, e così deve dire
ogni cristiano che vive nella Chiesa, nel tempo di Avvento.
Questo è un tempo di attesa e
di speranza. Che cosa si attende?
Nessun altro all’infuori di colui
che doveva venire e che è venuto,
e che continua a venire. Avvento
è il tempo della venuta del Signore. La Chiesa riunita attende la venuta del Signore, come lo attendeva nel cenacolo di Gerusalemme,
nei giorni che precedettero la Pentecoste.
La Chiesa non più trattenuta
da speranze terrestri, ma tutta
orientata verso la promessa di Gesù, non attende altro che il dono
di Dio, cioè lo Spirito Santo. Sempre meno potrà contare sulla protezione umana o sulla speranze
temporali, sempre più potrà dire :
“Io non possiedo né oro né argento” e
sempre più potrà soggiungere come il primo Papa: “Io ti do quello
che ho. In nome di Gesù di Nazareth, alzati e commina”.
Questo dirà al mondo, che, anche se non se ne rende conto, ha
urgentissimo bisogno di giuste parole che lo rimettano in piedi e lo
facciano camminare sulle vie di
Dio. Alla Chiesa è stata affidata la
speranza del mondo: il mondo sta
alla porte del tempio, in attesa di
Pietro e di Giovanni che vengono
per pregare.
Più che la mano tesa verso di
loro, è uno sguardo come quello
dello storpio che li fissa. “Guardaci”, dice infatti Pietro al poveretto;
ed egli guarda con intensità, sperando di ricevere qualche cosa; se
non che egli non riceve quello che
chiede e quello che spera. Riceve
un’altra cosa, assolutamente inattesa, infinitamente più grande di
quella sperata: “alzati e cammina”,
e subito lo storpio balza in piedi e
si mette a saltare, proprio come il
profeta Isaia aveva annunciato:
“allora lo zoppo salterà come un cerLa Voce - Novembre 2004
vo”, così come si apriranno gli occhi ai ciechi, così come si scioglierà nel canto la lingua del muto.
I tempi messianici sono stati
inaugurati con la venuta del Signore nella nostra carne e con il
dono dello Spirito Santo. Ecco
Sion, cioè la Chiesa, deve levarsi
in piedi, deve raccogliersi, stare in
ascolto, attenta a ciò che le dirà il
Signore, pronta ad accogliere la
Buona Novella che essa dovrà trasmettere a tutte le genti, dovrà
aprirsi ai beni che il Signore le
metterà in mano per farne parte a
tutti.
La Chiesa ora, più che mai, sa
di essere la Chiesa di tutti. Tutti
hanno il diritto di ricorrere a lei,
con la speranza di trovare in Lei i
beni annunciati dai profeti. Tutti si
dicono: “è qui in questa casa che è la
casa di Dio e perciò è la nostra casa,
dove potremo trovare la fonte che ci
disseta, e il pane che ci sazia”. Ogni
cristiano nel tempo di avvento,
dove rivolgere tutta la sua attenzione al Signore. Deve dirgli, con
le parole del salmo con le quali inizia la Messa nella prima domenica
di avvento : “A te Signore, sollevo
l’animo mia, o Signore mio Dio in te
confido; perché io non resti deluso”.
No, chiunque in Te confida e spera non rimane deluso. Mettere
tutta la speranza nel Signore; questo pensa di dover fare la Chiesa
affinché il mondo possa mettere
tutta la speranza in Lei. E come
nessuno che spera nel Signore rimarrà deluso, così non dovrà rimanere deluso nessuno, nessuno
che spera nella Chiesa.
Avvento, attesa della venuta
del Signore, fondata nella sua parola, speranza in Lui fondata nella
sua fedeltà. Ma un’anima che attende il Signore soltanto per sé,
non lo vedrà. Quanto più uno cerca il regno di Dio e la sua Giustizia
per tutti gli altri, tanto più egli vi
entrerà.
Avvento:
attendere il Signore
Gianni Ronzoni
11
DICEMBRE 2004
LITURGIA
IMPEGNI PARROCCHIALI
San Francesco Saverio
Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio)
Adorazione Eucaristica: ore 16-18; ore 20.30-21.30
1
2
3
4
M
G
V
S
5
D
II
6
L
SOLENNITÀ PATRONALE
DI SAN NICOLA, VESCOVO
7
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M
M
SANT’AMBROGIO
Immacolata Concezione
della Beata Vergine Maria
9
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G
V
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S
D
L
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V
25
S
NATALE DEL SIGNORE
26
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D
L
M
M
G
V
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ
SAN GIOVANNI
SANTI INNOCENTI
DOMENICA DI
AVVENTO
III DOMENICA DI AVVENTO
Santa Lucia
San Giovanni della Croce
IV
DOMENICA DI
AVVENTO
Incontro genitori e ragazzi 4a elementare
Ore 14.00 ACR – Ore 16: Teatro per bambini
S. messe: ore 7; ore 10.30 messa solenne; ore 18
Ore 15.30 Vespri con Unitalsi
Ore 20.45: Concerto (chiesa parrocchiale)
Sante messe secondo l’orario festivo
Azione Cattolica: Giornata dell’impegno
Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio)
Lectio divina: ore 17 e 20.30
Ore 20.45: Inaugurazione cineteatro
Ore 9.15: Incontro genitori e ragazzi 2a media
Ore 20.30: CPAE
Ore 20.00: Ufficio comunitario
Ore 20.45: Incontro adulti di Azione Cattolica
Ore 15.00 e 21.00: I vangeli dell’infanzia (oratorio)
Ore 17.00 e 20.30: Lectio divina
Ore 14.30 Festa di Natale della Scuola Materna
Ore 14.00: ACR - Ore 16.00: Gruppo Famiglie
Ore 15.00 - 17.30: Confessioni ragazzi
Ore 9.00: Celebrazione comunitaria della Penitenza
Ore 20.30: Celebrazione comunitaria della Penitenza
ore 20.30: Celebrazione comunitaria della Penitenza
alle Capannelle
Ore 9.00 e 15.00: Celebrazione comunitaria della Penitenza
Ore 24.00: Santa Messa di Mezzanotte (Zanica e Capannelle)
Sante messe: ore 8.00; 9.30; 11.00; 18.00
Alle Capannelle: Ore 10.00
Sante messe: orari festivi - Ore 11.00: Battesimi
Inizio camposcuola per terza media e adolescenti
Ore 17.30 Vespri; Ore 18.00: Messa – Te Deum
Alle Capannelle 18.00 Vespri e 18.30 Messa - Te Deum
Nonostante l’impegno e la buona volontà, nella stesura del calendario può sempre capitare di incorrere in errori.
Pertanto invitiamo sempre a consultare il foglietto con la liturgia domenicale e gli avvisi settimanali.
12
La Voce - Novembre 2004
Dal 29/10/04 al 01/11/04 si è
tenuta la consueta conferenza animatori del Rinnovamento nello
Spirito Santo (RnS), che si svolge
a Rimini, ormai da 28 anni. Quest’anno ha assunto una connotazione un po’ diversa dal solito: infatti il centro sia delle relazioni
che della preghiera è stata l’Eucarestia.
Contemporaneamente alle relazioni, nella cappella allestita in
fiera, si adorava il Santissimo e di
notte l’adorazione proseguiva in
una parrocchia di Rimini, ininterrottamente, in un “roveto ardente” di preghiera di lode, intercessione per la Chiesa e per il mondo,
supplica e silenzio in contemplazione di Gesù: i nostri occhi hanno
visto il Re.
Il progetto del Roveto Ardente,
che il RnS sta vivendo già da qualche anno, il 29 maggio scorso è
stato benedetto dal Santo Padre
che, rivolgendosi ai più di ventimila appartenenti al RnS presenti,
diceva: ”Incoraggio a questo proposito l’iniziativa denominata “Roveto
Ardente” promossa dal RnS. Si tratta
di un’adorazione incessante, giorno e
notte, davanti al Santissimo Sacramento, un invito ai fedeli a “ritornare
al cenacolo” perché, uniti nella contemplazione del Mistero Eucaristico,
intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori. Auguro di cuore che quest’iniziativa conduca molti a riscoprire i
doni dello Spirito, che hanno nella
Pentecoste la loro fonte sorgiva”.
Il Santo Padre fa della nostra
spiritualità carismatica e del progetto Roveto Ardente una forma
di cammino, non esclusivo del
RnS, ma al quale invita tutti i cristiani ad unirsi. Abbiamo ricevuto
l’invito a una preghiera “viva” dinanzi a Gesù “vivo” nel potere e
nella libertà dello Spirito che la dirige, la ispira e la riempie dei suoi
“gemiti”. Inoltre a pochi giorni di
La Voce - Novembre 2004
distanza dalla Pentecoste, il Papa
ha deciso di promulgare uno speciale anno dell’Eucarestia, quale
ulteriore conferma a questo progetto.
Ma cos’è il Roveto Ardente?
Perché questo nome? Nel roveto
ardente Mosè vede l’amore di Dio
che brucia senza esaurirsi, sente la
voce di Dio che lo chiama per nome, riceve un mandato da Dio per
far sapere a tutti che Dio è e opera
segni e prodigi per la salvezza del
suo popolo (Es 3). Anche noi come Mosè, siamo convocati dallo
Spirito di Dio, a sostare davanti all’Eucarestia “fuoco d’amore” per
essere educati dallo Spirito a dare
amore a Gesù. Siamo chiamati a
ritornare come gli apostoli nel cenacolo per invocare una nuova
manifestazione dello Spirito Santo
nella Chiesa e nel mondo, per portare il mondo nel cenacolo, per
parlare a Dio del mondo, cuore a
cuore, con un linguaggio nuovo
non suggerito dalla sapienza umana ma insegnato dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali in
termini spirituali (1 Cor 2,13).
Il Roveto Ardente è quindi una
speciale chiamata di Dio, perché il
Rinnovamento aiuti i cristiani a
“ritornare alla preghiera”, è un
tempo di grazia ed è anche un
mezzo per portare la preghiera dove è trascurata, dove non è praticata o non ha il primato. Ad
esempio ci sono già roveti ardenti
nelle carceri, ospedali, università,
ecc.. Nel secolo scorso “l’apostola
della devozione allo Spirito Santo”, la beata Elena Guerra (18351914), parlava di un ritorno al cenacolo per pregare per una nuova
Pentecoste in tutta la Chiesa di
Gesù, per l’unità dei cristiani e per
il rinnovamento di tutta la società
e una nuova evangelizzazione.
In un’intervista del quotidiano
Avvenire il coordinatore nazionale del RnS, Salvatore Martinez, di-
Il Roveto ardente
Convocazione nazionale del
Rinnovamento nello Spirito
chiara:”Bisogna parlare agli uomini
con il linguaggio dello Spirito. E’ il
linguaggio della compassione, che supera ogni cultura, ogni razza, ogni
incredulità. Le lingue nuove che lo
Spirito ci concede sono il segno della
libertà dei figli di Dio, che annunciano all’uomo il suo destino di libertà,
di felicità, di vittoria mediante il Vangelo glorioso di Gesù” (S. Martinez,
Avvenire del 31-10-04).
Vorrei concludere con un versetto tratto dal profeta Isaia “…li
colmerò di gioia nella mia casa di
preghiera, perché il mio tempio si
chiamerà casa di preghiera per tutti i
popoli” (Is 56, 7).
Colgo anche l’occasione per ricordare a tutti voi che nella chiesa
di Capannelle tutti i giovedì sera
alle 20,45 si ritrova il gruppo di
RnS “Rugiada” per pregare: è
un’occasione aperta a tutti per stare con il Signore.
Lode e Gloria a Gesù il Signore.
Alleluja.
Liliana Corda
13
“Quelli che...
il camposcuola”
Dal 27 al 30 dicembre
a Oltre il Colle
Certo... è passato un po’ di tempo!
E poi Oltre il Colle con la neve...
è tutta un’altra cosa!
14
Oltre il Colle richiama alla memoria di tutti l’estate del 2001 e i
due campiscuola con i ragazzi che
frequentano ora la seconda e la
terza superiore... Visto che di solito si ritorna volentieri nei posti
dove si è stati bene, abbiamo colto
“la palla al balzo”, scegliendo questa bella località della Val Serina
per il nostro camposcuola invernale.
Lunedì 27 dicembre, alle ore
9.00, il pullman “si arrampicherà”
lungo le impervie vie di salita verso la casa che la parrocchia di San
Bartolomeo ci mette gentilmente
a disposizione. In questi ultimi anni la località è stata arricchita di
nuovi impianti sciistici, del collegamento tra i vari “anelli” delle piste di fondo... In questo modo siamo sicuri che parte del nostro
tempo lo passeremo di sicuro sulla
neve (altrimenti per quale motivo
dovremmo organizzare un campo
invernale... in montagna?!?).
Accogliendo l’invito che ci è
venuto da diverse persone, abbiamo pensato che alcuni momenti
del camposcuola possano essere
organizzati direttamente dai partecipanti a queste giornate. Per questo motivo Domenica 28 novembre alle 20.30 ci ritroveremo in
oratorio con tutti gli adolescenti
che vogliono portare le loro idee
per queste giornate, mettendo il
loro impegno e il loro contributo
(ricordiamo tutti la bella serata
“disco” organizzata a Lappago).
Faremo “ritorno alla base” giovedì 30 dicembre, un po’ prima
dell’ora di cena... sicuramente “caricati” di tutte le cose belle che potremo fare in queste quattro giornate da vivere insieme!
E tu cosa fai? Sei ancora lì seduto? Su: corri in oratorio a iscriverti! C’è tempo fino al 19 dicembre!
Non vorrai restare a casa???
Gli animatori con don Luca
INFORMAZIONI
E ISCRIZIONI
* Il camposcuola è rivolto ai
ragazzi di terza media e agli
adolescenti, compresi tutti
coloro che lavorano...
* Come per le esperienze passate, il camposcuola presenterà diversi momenti: riflessione, condivisione, impegno,
gioco, festa, musica... e chi più
ne ha più ne metta!
* Tra le attività in programma,
un po’ del tempo di queste
quattro giornate lo passeremo
sulla neve! Se il tempo ci assisterà e il freddo farà la sua parte (in queste notti si è arrivati
a -6 a Oltre il Colle!) dovremmo avere la neve praticamente
fuori casa!
* La quota di partecipazione è
di 80 euro, comprese le spese
di viaggio in pullman, per
l’andata e il ritorno (40 € saranno spesi solo per l’affitto!).
* Le iscrizioni si ricevono presso la Segreteria dell’Oratorio
entro Domenica 19 Dicembre
2004. Per cui non aspettare
troppo per iscriverti!
* Per tutto quello che devi sapere (orari, partenze, arrivi,
occorrente...) puoi ritirare in
segreteria il foglio con tutte le
informazioni!
La Voce - Novembre 2004
Domenica 14 novembre, alcuni
giovani del nostro oratorio hanno
partecipato alla Veglia di preghiera
con il Vescovo Roberto, che ha
dato inizio al cammino di preparazione verso la XX Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà
a Colonia dal 15 al 21 agosto
2005.
In queste settimane sono stati
esposte in oratorio e in paese alcune locandine che illustrano l’iniziativa nel dettaglio (nel box di seguito potete trovare tutte le informazioni precise).
L’organizzazione centrale della
GMG ci ha assicurato la possibilità
che i nostri camper possano parcheggiare nella città di Colonia,
così che li possiamo utilizzare come “base logistica” anche durante
le giornate dell’incontro con il Papa, e non soltanto durante la staffetta.
Ricordiamo che il 31 dicembre
2004 si chiuderanno le iscrizioni
per questa entusiasmante esperienza! Chi ci sta pensando non
“dorma sugli allori”, correndo il rischio di... restare a piedi!
“Siamo venuti
per adorarlo”
XX Giornata Mondiale
della Gioventù
Colonia 12-23 agosto 2005
CHE COSA FARE PER PARTECIPARE?
La nostra parrocchia, in collaborazione con il gruppo podistico “Insieme con amicizia”, propone la partecipazione alla GMG a tutti gli adolescenti e giovani di Zanica, che abbiano compiuto almeno 16 anni,
età minima per la partecipazione.
L’esperienza della GMG sarà caratterizzata da tre momenti:
1. la staffetta-pellegrinaggio per raggiungere Colonia: partiremo
venerdì 12 agosto, per raggiungere la destinazione entro il pomeriggio
di mercoledì 17, seguendo un percorso di circa 1200 chilometri. Saranno organizzati camper di sei persone, in cui sarà garantita la presenza di almeno due adulti; il gruppo podistico si occuperà dell’organizzazione del percorso e di tutta la logistica. Ogni giornata faremo tappa in
un luogo significativo, in cui vivere un’esperienza di riflessione e preghiera, che accompagnerà il nostro cammino.
2. la partecipazione alla GMG a Colonia: da giovedì 18 e venerdì
19 alloggeremo nella città di Colonia, utilizzando i camper per la notte. Avremo a disposizione il “pass” per tutti i mezzi pubblici. Sabato 20
e domenica 21 parteciperemo alla grande veglia di preghiera con il Papa (si dormirà all’aperto) e alla Santa Messa di chiusura;
3. il viaggio di ritorno: sarà fatto tutto in camper, nelle giornate di
lunedì 22 e martedì 23. Naturalmente lungo la strada saranno previsti
momenti di sosta, per visitare alcuni luoghi.
La quota indicativa di partecipazione è di circa 600 euro a testa. Consapevoli del notevole impegno economico che questa somma comporta per le
famiglie e i giovani, cercheremo di venire incontro ai ragazzi con un aiuto da
parte della parrocchia e varie attività di autofinanziamento, così da poter ridurre la quota a circa 450 euro. Questo non deve comunque essere “il”
problema!
Il termine per le iscrizioni è il 31 dicembre 2004.
Chi intende partecipare contatti il prima possibile don Luca!
La Voce - Novembre 2004
La cattedrale di Colonia
15
Piccoli gesti
di speranza
Il progetto Kausaya
Per provare a restituire speranza a chi si scontra quotidianamente contro la miseria, per una vita
più dignitosa a Kausaya, sulle Ande Boliviane dove vive un nucleo
di famiglie di campesinos, nasce
nel 2000 un microprogetto di solidarietà internazionale. L’avvio è
dato dai coniugi Pippo Ferrari e
Piera Cattaneo, già volontari in
Bolivia negli anni 68/71, affiancati
da alcuni amici che hanno accettato la sfida e che costituiscono
oggi il “Comitato Kausaya”.
L’obiettivo del progetto, di durata quinquennale, è sostenere lo
sviluppo produttivo agricolo di
quella comunità, per consentire
sia l’autosufficienza alimentare sia
di vivere con il ricavato dei loro
prodotti. Ciò consiste nel fornire
strumenti ed insegnare a passare
dall’agricoltura arcaica dell’aratro a
quella più attuale del trattore.
Allo scopo è stato inviato un
trattore, macchine agricole e sementi, si sono sperimentate coltivazioni, si è migliorato l’allevamento del bestiame (cambiando la
razza delle mucche), si sta speri-
Concerto benefico
di artisti del coro
del Teatro alla Scala
Prima parte: “Comici Armonici”
(sestetto vocale ispirato al repertorio dei Comedian Harmonists)
Seconda parte: “Una chitarra e
tre tenori”, musica popolare napoletana e latino-americana.
La serata vedrà protagonista lo
straordinario chitarrista Giulio
Tampalini, vincitore del concorso “Andres Segovia” di Granada
(Spagna)
Venerdì 17 dicembre - 21.00
Cinema di Zanica
Ingresso libero
16
mentando l’allevamento di maiali
in società fra due giovani campesinos, si stanno apportando alcune
migliorie igienico-sanitarie alle
abitazioni, scavato due pozzi per
l’acqua, avviato un laboratorio di
cucito.
La valenza del progetto sta soprattutto nell’aiuto che Pippo dà
ai campesinos seguendoli di persona durante la fasi di semina e
raccolto, lavorando con loro per
insegnare l’uso dei macchinari
agricoli, controllando la sperimentazione delle coltivazioni, facendo
apprendere le elementari regole di
gestione dell’attività avviata, tutto
ciò con gradualità, guidandoli verso l’autonomia. Nonostante qualche ostacolo e le preventivate difficoltà, di carattere ambientale e
culturale, i risultati conseguiti ad
oggi sono soddisfacenti. La verifica
complessiva è rimandata allo scadere del quinquennio, di certo è
che i bisogni sono ancora tanti,
compreso quello del tempo necessario perchè le novità introdotte
in quel contesto vengano assimilate e tenuto conto della variabile
del fattore meteorologico, che ha
un influsso fondamentale ma non
programmabile in campo agricolo.
Tutto quanto realizzato sino ad
ora è stato possibile grazie alla generosa offerta di contributi da parte di Privati, Associazioni, Enti, la
Banca della Bergamasca, L’Amministrazione Comunale, la Parrocchia di Zanica e alle iniziative
messe in atto dal Comitato per il
reperimento di fondi. Fra queste
ricordiamo, la “Bancarella di artigianato Boliviano” in piazza Giovanni XXIII i giorni 5/6 dicembre
e il “Concerto benefico di artisti del
Coro del Teatro alla Scala di Milano”, venerdì 17 Dicembre, alle
ore 21.00 presso il Cinema-Teatro
di Zanica.
Per il Comitato Kausaya
Marialba Passera
La Voce - Novembre 2004
Lo scorrere del tempo non si
evidenzia solo nei mutamenti della
natura, come la programmazione
di quest’anno ci sta evidenziando,
ma porta periodici cambiamenti
anche all’intera struttura del sistema scolastico. Il motivo ispiratore
della legge 53 del 28 marzo 2003 è
quello di dar vita ad una scuola
autonoma, di qualità, in linea con
i parametri europei, in grado di recepire le vocazioni e le attese degli
alunni, di rafforzare il ruolo e la
partecipazione delle famiglie, di
valorizzare l’impegno e le capacità
professionali dei docenti.
Cosa cambia nella scuola materna? Cambia innanzitutto la sua
stessa denominazione: non più
“scuola materna”, ma “scuola dell’infanzia”, un termine che accentua l’attenzione sulla fascia d’età
del bambino/a, per riconoscerlo
come soggetto di diritti inalienabili: alla vita, all’educazione, all’attenzione e al rispetto dell’identità
personale.
Cambiano anche i documenti
di riferimento per l’organizzazione
dell’attività educativo-didattica;
dagli orientamenti del 1991 si passa
alle Indicazioni nazionali e nel
quadro della riforma trovano collocazione: obiettivi formativi,
obiettivi specifici d’apprendimento, piani personalizzati delle attività didattiche, competenze… Si
colloca in questo contesto anche
un nuovo elemento, il portfolio,
cioè la raccolta degli elementi che
documentano i ritmi e i risultati di
maturazione del bambino/a e che
lo accompagnerà nel passaggio alla
scuola primaria e lungo tutto l’arco dei dodici anni di “diritto-dovere” all’istruzione.
La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze
concrete e di apprendimenti riflessivi che integra in un processo di
sviluppo unitario le differenti forme del fare, del sentire, del pensaLa Voce - Novembre 2004
re, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare
il bello e conferire senso da parte
dei bambini.
Una grande rilevanza vien data
alla relazione personale significativa e al bambino come persona,
nella sua specificità e peculiarità.
Queste attenzioni le educatrici di
scuola d’infanzia le han sempre
avute; non è la riforma a portarcele! Le educatrici attente ai bambini e alle famiglie, che rinnovano il
loro impegno sempre crescente nel
tempo: a loro si affida la responsabilità di “cooperare” all’educazione del bambino/a nei tre anni di
permanenza alla scuola d’infanzia.
La scuola d’infanzia ha sempre
mostrato elasticità per il rispetto
dei ritmi e delle diverse abilità così
come ha sempre ribadito la centralità del bambini; pertanto il
cambiamento sta più nella forma
che nella sostanza.
Il punto innovativo è piuttosto
costituito dallo sviluppo e valorizzazione dell’autonomia scolastica
(DPR 275/99) dalla diversa partecipazione per le famiglie: non si
parla più di collaborazione come
momento occasionale, ma di cooperazione. Le famiglie han più libertà di scelta; decidono attraverso l’offerta formativa (POF) “quale” scuola per il proprio figlio e
quale tempo-scuola; vengono
chiamate in causa per la compilazione del portfolio delle competenze e a decidere responsabilmente se anticipare o no la frequenza alla scuola d’infanzia a 2
anni e mezzo e alla scuola primaria
a 5 anni e mezzo.
La scuola d’infanzia offrirà un
supporto per questa delicata scelta
ma la famiglia potrà comunque
decidere per l’anticipo anche se la
scuola dovesse esprimere un’opinione differente. La normativa
conferisce alla prima agenzia educativa questa grande libertà di
La Scuola Materna
cambia nome?
scelta; qui si rende veramente fondamentale la capacità di riconoscere “centralità” al bambino/a nel
rispetto dei suoi ritmi, delle sue attitudini e di conferirgli la possibilità di crescere senza forzare passaggi evolutivi che richiedono tempi
di maturazione personale.
La cooperazione ha senso se
pensiamo che gli intenti comuni di
scuola-famiglia-territorio siano
mirati al bene del bambino/a, lasciandogli la sua infanzia, lasciandogli la possibilità di sperimentare,
giocare, camminare ed inciampare… ed essere presenti per sorreggerlo.
Allora possiamo sottendere ad
una scuola in espansione che non
teme cambiamenti perché forte di
una sensibilità educativa atta alla
crescita (formazione integrale della persona) non solo del bambino/a, ma anche di ogni altra sua
componente: docenti, genitori, famiglie, comunità…
Milena
17
“Aprite il sipario!”
L’inaugurazione del
Cinema Teatro Nuovo
18
Nella serata di sabato 11 dicembre, dopo circa quattro mesi di
lavori, si riapriranno finalmente le
porte del nostro Cinema Teatro
“Nuovo”. È con grande soddisfazione che possiamo dare questo
annuncio, convinti che i lavori di
ristrutturazione restituiscono alla
comunità di Zanica una occasione
di ritrovo certamente preziosa.
La decisione di dare il via ai lavori, non ulteriormente prorogabili, pena la chiusura del locale, ha
perseguito due obiettivi:
* l’adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza per
i locali di pubblico spettacolo;
* la possibilità di ampliare il
ventaglio delle proposte culturali, non limitate al solo ambito cinematografico.
Le principali opere realizzate
all’interno della sala vogliono garantire anzitutto la sicurezza di
tutti coloro che frequenteranno il
nostro locale, sia come artisti che
come spettatori. Infatti, dopo i lavori di rimozione dell’assito del
palco (ripulito, posato nuovamente e trattato con oli naturali) e di
demolizione delle precarie strutture che lo sostenevano, si è proceduto allo scavo, al getto delle fondazioni e dei pilastri, all’armatura
e al getto della soletta in cemento
armato. È stato questo il primo e
decisivo passaggio, che ha reso
possibili le fasi successive.
Nell’ampio vano sotto il palco
sono state installate le strutture
dell’impianto di riscaldamento,
alimentato a gas metano, che finalmente permetterà di provvedere a una buona climatizzazione anche per la zona del palco. La centrale termica è stata completamente rifatta con nuovi impianti
tecnologici. Nel sottopalco sono
stati inoltre ricavati due nuovi servizi igienici, completi di doccia, a
completamento dei camerini, adeguatamente risistemati.
I vecchi e sgualciti tendaggi del
palco hanno ora lasciato il posto a
un nuovo sipario motorizzato in
velluto blu e alle nuove stoffe, che
ora garantiscono una copertura
totale dell’ampio spazio disponibile. Le nuove strutture installate
sono state pensate in modo da garantirne l’uso più flessibile, sia per
i grandi eventi che per le piccole
manifestazioni.
Brillante, comodo e funzionale
è anche il nuovo schermo per le
proiezioni cinematografiche, facilmente avvolgibile. Non abbiamo
lasciato da parte i progetti per il
nuovo impianto audio Dolby, al
quale sarà possibile dedicarci con
calma nei prossimi mesi.
Per completare l’adeguamento
alla normativa vigente, è stata installata la pedana elettrica che
permette un comodo accesso ai
portatori di handicap, per i quali
sono stati riservati alcuni posti in
sala ed è stato realizzato il locale
con i nuovi servizi igienici.
Il “tocco di magia”, che rende
finalmente giustizia al nome del
nostro cinema teatro (“Nuovo”,
appunto...) è stato il lavoro di tinteggiatura di tutti i locali e la
splendida opera di pulizia di questi
ultimi giorni, compiuta da mamme
e papà volontari, che non hanno
lesinato sforzi perché tutto risultasse “perfetto”. Queste persone
sono le prime di una lunga serie, a
cui va il “grazie” più sincero.
Siamo convinti che valesse
davvero la pena intraprendere
un’impresa così impegnativa, che
ci restituisce una struttura completamente rimessa a nuovo. La
crescita di una comunità passa
dalla sua capacità di crescere nella
scoperta del bello e nella promozione della cultura: la sala del nostro Cinema Teatro Nuovo è pronta per accoglierci. Ora possiamo
davvero aprire il sipario!.
La Voce - Novembre 2004
Quale modo migliore per ricominciare ad “abitare” i locali del
cinema rinnovato, se non quello
di proporre attività rivolte al pubblico di tutte le età di Zanica?
Spettacoli teatrali
* Incominceremo con lo spettacolo “Fiaba e danze in costume”, per i bambini dai 3 agli 8 anni, Domenica 5 Dicembre alle
ore 16.00, presentato dal gruppo
“Kantutita” (vi invitiamo a fare riferimento al box in fondo alla pagina...);
* Sabato 11 Dicembre alle
20.45 l’inaugurazione ufficiale
dopo i lavori di ristrutturazione,
con la commedia dialettale “Vacanse a Malpaga”, della nostra
compagnia “Il teatro del Gioppino”. Se possibile, lo spettacolo sarà replicato anche Domenica 12
Dicembre, alle 16.00. Naturalmente l’ingresso è gratuito!
* Sabato 18 Dicembre, alle
14.30, la Festa di Natale con i
bambini della Scuola dell’Infanzia
e le loro famiglie.
Eventi musicali
* Venerdì 17 Dicembre, alle
21.00, il “Concerto benefico di artisti del coro del Teatro alla Scala
di Milano”;
* Venerdì 24 Dicembre, alle
16.00, l’Associazione Musicale
“Mille e una nota” propone “Auguri in Musica”.
Proiezioni cinematografiche
* Sabato 18 Dicembre, alle
20.45, la ripresa delle proiezioni
cinematografiche, con il nuovo
film di Natale di Aldo, Giovanni e
Giacomo: “Tu la conosci Claudia?”;
* Ogni martedì dal 1 febbraio
al 15 marzo, verrà proposta la
“Seconda Rassegna di film di qualità”.
Solitamente si dice che “il buon
giorno si vede dal mattino”. Se queste sono le premesse per la nuova
attività del Cinema Teatro, crediamo che nel futuro sarà possibile
realizzare qualcosa di veramente
bello.
RASSEGNA TEATRALE PER BAMBINI
Per aiutare i bambini nel loro cammino di crescita, è stato pensato un
percorso teatrale, riservato a tutti i bambini dai 3 agli 8 anni, accompagnati dai genitori.
Il calendario
Domenica 5 dicembre
Sabato 15 gennaio
Sabato 12 febbraio
Domenica 6 marzo
Domenica 10 aprile
“Fiaba e danze in costume”
Gli spettacoli inizieranno alle ore 16.00. L’ingresso è a pagamento.
La Voce - Novembre 2004
19
Cosa dobbiamo
aspettarci dal 2005
Un incontro
con il nostro sindaco
20
”Qualità della vita che va letta in
termini di famiglia, casa, istruzione,
cultura, lavoro, relazioni e ambiente.
Un ambiente inteso nel suo significato più ampio, come paesaggio, storia,
tradizione, infrastrutture e risorse
umane, ricchezze da difendere e valorizzare.”
Questa la premessa generale
del programma 2004/2009 alla
quale l’Amministrazione Comunale vuole tenere fede.
Per informarci dei progetti che
attendono la nostra comunità, incontriamo il primo cittadino di Zanica, Giovanni Mario Aceti, un
grigio pomeriggio di ottobre. Egli
ci accoglie gentilmente e, con
grande disponibilità, accetta la nostra richiesta di illustrarci i prossimi piani di lavoro.
Prima di tutto viene sottolineato il ruolo che svolge l’intera Amministrazione, costituita dalla
squadra delle Commissioni, ormai
definite, dal Consiglio Comunale e
dagli Assessorati: “servizi alla persona”, “bilancio, lavori pubblici e
personale”, “istruzione e cultura”,
“sport e tempo libero”, “urbanistica e ambiente”.
Iniziamo il nostro viaggio all’interno degli obiettivi che si vorrebbero raggiungere nel corso dei
prossimi anni e cominciamo con il
chiedere al Sindaco le prossime
opere che interessano l’ambito dei
lavori pubblici.
Gli interventi più vicini riguardano sia il capoluogo, Zanica, che
la frazione Capannelle. Qui verrà
realizzato il marciapiedi che dal
Centro arriva al Cimitero, si contribuirà a finanziare, per il valore
di 1/3, la spesa per la formazione
del passaggio pedonale che dalla
strada provinciale porta all’area
delle feste e verrà eseguito il tratto
di collettore fognario che collega
la frazione Capannelle con la frazione Basella, del Comune di Urgnano.
A Zanica sono in fase di appalto i lavori per le fognature in Via
Fermi, la sistemazione dell’edificio
a Nord della Villa Comunale, che
ospiterà alcuni uffici municipali,
l’adeguamento del piano interrato
dell’edificio sede dell’A.S.L., da
adibire ad archivio comunale, il
prolungamento dell’illuminazione
pubblica in Via Crema fino ai confini dell’abitato e la realizzazione
delle tombe del Cimitero, del quale si prevede anche l’ampliamento.
Nel 2005 verranno approntati i
progetti per la sistemazione delle
vie che dipartono dal centro (Via
Magenta, Via Garibaldi, Via Caleppio e tratto del passaggio pedonale che collega Via Roma con Via
Libertà) per dotarle dei servizi in
rete e adeguare la pavimentazione
al contesto delle piazze. Per migliorare la sicurezza e la viabilità,
verranno progettati l’incrocio della Via Marconi, Via Lombardia e
Via Zaffarde e gli incroci sulla ex
statale 591, in corrispondenza degli accessi alla zona artigianalecommerciale ed alle zone produttive poste sul confine con il Comune di Urgnano.
Circa i parcheggi si considera
prioritario quello in Via Serio, da
realizzare fra la sede dell’A.S.L. e
le Scuole Medie, risultando il piazzale Europa insufficiente.
Gli interventi comunali sulle
aree verdi prenderanno avvio da
Zanica Nord, che verrà arricchita
con l’incremento del verde, la dotazione di arredo urbano e di attrezzature per il gioco.
Per l’ambito che interessa l’assessorato “servizi alla persona” il
nostro Sindaco conferma i passati
progetti, col potenziamento del
Centro di Aggregazione Giovanile
“Il Lunatico” e del Centro Aggregazione Anziani “La ruota” e sottolinea la volontà di dare avvio, il
più presto possibile, al Centro DiLa Voce - Novembre 2004
urno per anziani. Naturalmente
tale servizio è subordinato alla ristrutturazione da parte dell’ALER
dell’ex Municipio, i cui lavori dovrebbero aver inizio nella primavera del prossimo anno.
L’attenzione dell’Amministrazione Comunale sarà comunque
rivolta a tutte le categorie più deboli, non solo per rispondere ai bisogni immediati, ma anche per
prevenire nuovi disagi. Il Sindaco
è consapevole delle difficoltà dell’Amministrazione Comunale ad
operare su tanti fronti, cogliere i
bisogni più nascosti e dare risposte
pronte ed adeguate. In questo, riconosce al volontariato un ruolo
molto importante. Con Gruppi ed
Associazioni, l’Amministrazione
approfondirà il dialogo, sollecitandolo anche fra gli stessi, per l’integrazione di tutte le risorse.
Per quanto riguarda l’ambito
dell’assessorato “istruzione e cultura” il Sindaco evidenzia il ruolo
dell’Amministrazione che non è
solo quello di sostenere i servizi legati alla scuola ed alla biblioteca,
ma di essere il veicolo delle risorse
del Territorio. Per questo si studieranno percorsi non solo per conoscere il territorio dal punto di
vista storico (ville, cascine, personaggi illustri…), ma anche per far
riemergere la nostra cultura popolare, che è fatta di conoscenze e
abilità pratiche.
A questo proposito il Sindaco
ci informa che verrà organizzato il
5 dicembre di quest’anno, in collaborazione con la Parrocchia ed i
vari gruppi di volontariato, un
“mercatino” che ha lo scopo di
conoscere e far conoscere le attività dei vari gruppi operanti in Zanica e nello stesso tempo le abilità,
gli hobbies e gli interessi di tanti
Zanichesi.
Naturalmente avranno prosecuzione tutte quelle attività, da
La Voce - Novembre 2004
anni collaudate, volte alla promozione culturale (concerti, spettacoli teatrali, corsi, visite guidate…).
Infine chiediamo al Sindaco di
darci qualche informazione sul
quel che riguarda l’assessorato allo
sport e il tempo libero.
Veniamo informati che sono
iniziati i lavori di ampliamento del
bar degli impianti sportivi (finanziati dalla Società che ha preso in
gestione il locale) che si presuppone terminino nel giro di un mese.
Sempre agli impianti sportivi
comunali ci saranno prossimamente altri interventi come la posa di pavimento gommato nella
zona adibita ai giochi per bambini,
la messa a norma dell’illuminazione del campo a 5 e del campo di
beach volley.
Anche la tensostruttura, durante l’anno spesso utilizzata dalle
Associazioni per diverse manifestazioni e feste, sarà soggetta a sistemazione.
Un nuovo spazio dedicato allo
sport è confermato nella zona di
Via Comun Nuovo, dove si prevede la costruzione di piscine e campi da bocce. Circa questi impianti,
di proprietà della B.C.C., il Sindaco ci informa che sono in corso diversi contatti per la presentazione
del Piano Attuativo, fermo restando che questo dovrà rispettare
quanto previsto nel P.R.G. anche
se la proprietà dovesse cambiare.
In particolare sono previste strutture a destinazione socio sanitaria,
sportiva, ricettiva e residenziale.
Alla fine di questa interessante
e ampia descrizione dei progetti
dell’Amministrazione Comunale,
salutiamo il Sindaco, ringraziandolo per la sua disponibilità e augurandogli buon lavoro, affinché
Zanica diventi un paese migliore.
Valeria Ubbiali
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Amministrazione
parrocchiale
Dal 1 al 31 ottobre 2004
ENTRATE: € 21.453
di cui, in particolare:
Offerte ordinarie (durante le messe, ceri…):
Offerte straordinarie:
In occasione Battesimi:
In occasione Matrimoni
In occasione Funerali:
Attività oratoriale
Contributi da enti
8.639
3.159
750
300
500
270
8.233
USCITE: € 28.536
di cui in particolare:
Spese generali e amministrative
(luce, acqua, riscaldamento, cancelleria…):
Manutenzione straordinaria
Mutui e interessi bancari:
Imposte e tasse (recupero)
1. Sabato 20 novembre sono
state tolte le impalcature dal portale della Chiesa: il lavoro di restauro è stato molto accurato e ha
dato esito davvero soddisfacente.
L'angelo ha riavuto la sua ala, la
spalla e una parte del braccio che,
in tempi diversi, erano caduti. I
quattro angeli e san Nicola sono
stati ripuliti da smog, muschi e soprattutto dallo strato di cemento
che qualche decennio fa era stato
applicato per "difendere" le statue
dall'erosione e che, invece, stava
danneggiano gravemente proprio
l'intera superficie delle statue. Proprio l'asportazione della "boiacca"
di cemento con dei microscalpelli
è stato il lavoro che ha richiesto
più tempo e attenzione. Infine i
prodotti che favoriscono il consolidamento della pietra e la sua resistenza all'acqua hanno completato
l'opera. Oltre che ben fatto, il lavoro dovrebbe anche garantire
una sicurezza prolungata. Certo è
solo il portale; restano altre statue
e altre pietre estremamente bisognose sulla facciata e sul campanile. L'importante era cominciare e
cominciare bene. C'è un proverbio
che dice: Chi bene incomincia è
22
già a metà dell'opera. Ma nel nostro caso risulta un po' troppo ottimista. Diciamo che abbiamo realizzato circa l'1% dell'intero intervento.
2. In questi giorni faremo due
interventi "saggio" anche all'interno della Chiesa. Innanzitutto si
provvederà a restaurare e a ridipingere una parte di un pilastro, in
modo da avere un'idea più precisa
di quali colori usare e di come saranno recuperati sia i finti marmi
sia le decorazioni in oro. In secondo luogo, se riusciremo, vorremmo
anche sperimentare un esempio di
illuminazione della navata. Oltre a
far crescere in noi il desiderio di
completare i lavori, questi interventi serviranno anche per verificare e concordare con la sovrintendenza i dettagli dell'intervento
di restauro.
3. I lavori al Cinema Teatro
sono finalmente giunti al termine.
Il palco, i tendaggi, la ritinteggiatura della sala e dell'ingresso, la
pulizia dei pavimenti a linoleum…
davvero costituiscono un colpo
1.536
25.924
3.568
-3.241
d'occhio piacevole. Anche il riscaldamento dovrebbe risultare oltremodo efficace. Avremo modo
di scoprire tutto questo già con un
concerto il 26 novembre e lo spettacolo teatrale per i bambini del 5
dicembre. Ma l'intera comunità è
invitata a "inaugurare" ufficialmente e festosamente la rinnovata
struttura del nostro cine-teatro sabato 11 dicembre, con la commedia presentata della locale Compagnia del Gioppino. Adesso dovremo tirare i conti. Avevamo preventivato un costo complessivo di
€ 250.000,00. Per avere il consuntivo preciso ci vorrà un po' di tempo. Ne parleremo a metà gennaio
in sede di presentazione del bilancio annuale.
4. Alle Capannelle i locali
del piano terra dell'Oratorio sono
ormai chiusi. Si sta tinteggiando e
mettendo in opera i vari corpi illuminanti. Per Natale dovrebbe essere pienamente funzionante. A
seguire si completerà l'illuminazione del campo di calcio, così da poter cominciare ad usarlo regolarmente.
La Voce - Novembre 2004
ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
BATTESIMI
Il 21 novembre 2004 sono stati battezzati:
Date per i prossimi battesimi:
Simone Baronchelli (Capannelle)
Sofia Novelli (Capannelle)
Lorenzo Novelli (Capannelle)
Pietro Giuseppe Finazzi
Luca Cassina
Viola Berselli
Sofia Sangaletti
Bryan Pesce
Gabriele Barbò
Gabriel Parra Arancibia
26 dicembre (Festa della Sacra Famiglia - Messa delle ore 11)
9 gennaio (Festa del Battesimo di Gesù - Messa delle ore 9.30)
Per il verificarsi di coincidenze impreviste, ci sarà un battesimo anche il 5 dicembre.
Durante la quaresima non si celebrano battesimi, quindi riprenderemo con la Veglia Pasquale
(il 26 marzo) e la domenica 3 aprile.
MATRIMONI
In questo periodo non ci sono stati matrimoni. È il momento però in cui si programmano le date del
prossimo anno. Ricordiamo che per la scelta della data del matrimonio, è bene evitare il tempo di Avvento e quello di Quaresima (9 febbraio - 27 marzo 2005).
Il 22 gennaio inizierà il Cammino dei fidanzati in preparazione al matrimonio. A partire dal
1 dicembre è opportuno mettersi in contatto con il parroco sia per informarsi, sia per iscriversi.
DEFUNTI
Nella nostra comunità si sono avuti i seguenti lutti
Il giorno 2 novembre 2004
Il giorno 18 novembre 2004
La Voce - Novembre 2004
Ancilla Vescovi
Emilio Bassis
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