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Credo apostolico Credo niceno-costantinopolitano Io credo in Dio Padre Onnipotente, Credo in un solo Dio, Creatore del cielo e della terra. Padre Onnipotente, E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, creatore del cielo e della terra, nostro Signore, di tutte le cose visibili e invisibili. il quale fu concepito di Spirito Santo, Credo in un solo Signore Gesù Cristo nacque da Maria Vergine, unigenito figlio di Dio patì sotto Ponzio Pilato, nato dal Padre fu crocifisso, morì e fu sepolto; prima di tutti i secoli. discese agli inferi; Dio da Dio, Luce da Luce, il terzo giorno risuscitò da morte; Dio vero da Dio vero, generato, non creato, salì al cielo, dalla stessa sostanza del Padre. siede alla destra di Dio Padre onnipotente: Per mezzo di Lui di là verrà a giudicare i vivi e i morti. tutte le cose sono state create. Credo nello Spirito Santo, Per noi uomini e per la nostra salvezza la santa Chiesa Cattolica, discese dal cielo la comunione dei santi, e per opera dello Spirito Santo la remissione dei peccati, si è incarnato nel seno della Vergine Maria la risurrezione della carne, e si è fatto uomo. la vita eterna. Amen. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, kredo Il Credo niceno-costantinopolitano (detto morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato anche Simbolo) è una formula di fede relativa all'unicità di Dio, alla natura di Gesù e alla Trinità delle persone divine. Composto originariamente dalla formulazione approvata al Primo concilio di Nicea (325), cui vennero aggiunti ampliamenti relativi allo Spirito Santo, nel 1° Concilio di Costantinopoli, fu redatto a motivo delle dispute che colpirono la chiesa del IV secolo, soprattutto a causa delle teorie eretiche di Ario. Il simbolo niceno-costantinopolitano si prega nella liturgia cristiana, durante la messa. secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. Credo davvero In alcune occasioni, la Chiesa ci chiede di rinnovare le promesse del nostro Battesimo, con una formula molto antica. Il sacerdote ci domanda: «Credi in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?» Noi rispondiamo: «Credo!» Voi però sapete come siamo fatti: non ci pensiamo due volte, ripetiamo la formula a cantilena e andiamo avanti. È bene che, qualche volta, tu possa interrogarti seriamente sulla fede della Chiesa. Per farlo, ti puoi servire di questa riflessione. Credo in Dio, Padre di tutti, anche di quelli che mi sono antipatici, di quelli che soffrono, che muoiono di fame, di quelli che prendo in giro e tratto male, dei genitori, dei nonni, dei fratelli più piccoli, dei vicini di casa, dei professori, di quelli che incontro sull'autobus? Credo in Dio, Padre che può tutto e che, quindi, non mi permette di dire: «Non ce la faccio. Non ci riesco proprio»? Credo in Dio che mi sta vicino, con il suo amore forte e invincibile, che mi aiuta a fare il bene e che non vuole che io sia un pessimista e un rassegnato che dice: «Sono fatto così, cosa ci posso fare»? Credo in Dio, creatore della terra, dell'aria, dell'acqua che contribuisco a inquinare e a rovinare; creatore dei beni della terra, del pane, della pasta, della carne che io spreco mentre altri muoiono di fame; creatore dei vestiti che riempiono l'armadio mentre altri soffrono il freddo; creatore dei prati, delle strade, dei mobili che sporco con lattine, sacchetti e scarabocchi? Creatore del corpo e della sessualità che non sempre rispetto? Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, nostro Signore? Conosco la sua vita? I suoi insegnamenti? Cerco di vivere, come lui, facendo del bene à tutti? Mi ricordo di lui durante la giornata? Sono amico, come lui, dei più poveri, dei più deboli, di quelli che sbagliano? Credo in Gesù Cristo che è morto e risorto? Sono pronto a «morire» con lui quando incontro le difficoltà, quando le cose non vanno come vorrei, quando la scuola è faticosa e l'amicizia impegnativa? Mi impegno a vivere bene, a rispettare il mio corpo e quello degli altri, per risorgere e vivere sempre con lui? Credo nello Spirito santo che ho ricevuto nel Battesimo e che ricevo continuamente nell’Eucaristia e nella Confessione? Partecipo alla Messa con fedeltà e impegno? Mi accosto con frequenza alla Confessione? Credo nello Spirito santo, amore di Dio, presente in tutti coloro che amano gli altri, nei genitori, negli insegnanti, in coloro che non la pensano come me, in quelli che fanno parte di altri gruppi, in quelli che mi sono antipatici? Ascolto tutti? Rispetto tutti? Credo nella Chiesa, comunità di fratelli radunata da Cristo per rendere presente l'amore di Dio su questa terra e là dove io vivo? Frequento la parrocchia? Accetto i suoi inviti? Partecipo alle sue iniziative? Mi impegno nel gruppo? Credo nella comunione dei santi? Credo, cioè, che tutti gli uomini sono misteriosamente uniti tra loro per cui, il bene che io faccio va a vantaggio di tutti e il male che compio danneggia tutti? Credo che le cose non possono andar bene se quelli che sono sani, sazi e felici si disinteressano di quelli che stanno male? Credo nella vita eterna? Do importanza esclusivamente a quello che posso toccare, misurare, pesare, oppure so dare spazio alla preghiera? Cerco il guadagno in ogni cosa che faccio, oppure sono generoso senza pretendere niente? Credo alla pubblicità che risolve tutti i problemi con profumi, saponi, vestiti e motorini, oppure faccio spazio ai sentimenti di Dio? Signore, io credo, ma tu vieni in aiuto alla mia piccola fede. Falla crescere, falla diventare come una luce che illumina tutta la mia vita. CREDO NELLA TRINITà Agostino, un giorno passeggiava su una spiaggia, interrogandosi sul mistero della Trinità senza riuscire a trovare risposte alle sue domande. Ad un tratto incontrò un bambino che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della Santissima Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo. Ciò detto sparì e Agostino capì. • Nessuno può vivere da solo. Il sole è circondato da pianeti; le stelle formano costellazioni; le isole, arcipelaghi; gli uomini, famiglie. Nemmeno Dio è solo. E così Padre, Figlio e Spirito Santo formano una comunità, unita dall’Amore che è la natura stessa di Dio. Un solo Dio, in tre persone inseparabili. • Il non credente non è l’incredulo, ma l’idolatra. • “Credere nella Trinità significa affermare che la verità sta dalla parte della comunione e non dell’esclusione” (Leonardo Boff). • “È Padre ed io voglio diventare figlio. È fratello Gesù ed io voglio diventare suo fratello autentico. È Spirito d’Amore ed io voglio mettermi alla sua scuola di fuoco e lasciarmi consumare tutto” (Carlo Carretto). • Gen 18,1-10 Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l'albero. Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto». Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce». All'armento provvide lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: «Dov'è Sara, tua moglie?». Rispose: «É là nella tenda». Il Signore riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui. CREDO IN DIO PADRE • Creatore del cielo e della terra. • • • • • • • • Padre vicino a tutti gli uomini. Ci ama personalmente, tutti e ciascuno. Il Liberatore (dall’Egitto e da Babilonia) e il Dio dell’Alleanza. Dio che cammina con noi (guida e accompagna). Lento all’ira, ricco di misericordia, fedele nonostante le infedeltà. Capisco che uno guardi la terra e sia ateo; ma non comprendo come uno possa alzare di notte gli occhi al cielo e dire che Dio non c’è” (Abraham Lincoln). Molti credono in un Dio domiciliato sopra le nuvole, seduto su una poltrona d’oro e vecchissimo. Io sono persuaso, invece, che Dio è un giovane veramente in gamba e sempre in giro per il mondo” (Ignazio Silone). “Per trent’anni camminai alla ricerca di Dio. Quando aprii gli occhi, scoprii che era Lui che mi cercava” (Eddin Attar). • Gen 1,1.3.24-27 In principio Dio creò il cielo e la terra. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. • Rm 8,15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». • Gal 4,6 E che voi siate figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! • Mt 6,9 Voi dunque pregate così: Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Secondo te, che lavoro farebbe Dio? Es. muratore perché costruisce l’unità; direttore d’orchestra che fa di tante voci un unico coro, arbitro che distingue il bene dal male; benzinaio che ci fa il pieno; clown perché fa sorridere; restauratore che dà splendore a ciò che sembrava brutto; elettricista che porta luce. CREDO IN gesù cristo Cari giovani, è difficile credere? Sì! E' difficile. Non è il caso di nasconderlo. E' difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: "Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,17). Questa sera vi consegnerò il Vangelo. E' il dono che il Papa vi lascia in questa veglia indimenticabile. La parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui! In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E' Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna. Carissimi giovani, in questi nobili compiti non siete soli. Con voi ci sono le vostre famiglie, ci sono le vostre comunità, ci sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di voi che nel nascondimento non si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come voi lottano e con la grazia del Signore vincono! Cari amici, vedo in voi le "sentinelle del mattino" (cfr Is 21,11-12) in quest'alba del terzo millennio. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Cari giovani del secolo che inizia, dicendo «sì» a Cristo, voi dite «sì» ad ogni vostro più nobile ideale. Io prego perché Egli regni nei vostri cuori e nell'umanità del nuovo secolo e millennio. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione. (Giovanni Paolo II, Gmg 2000, Tor Vergata) • Gv 20,24-28 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Credo nello spirito • Il Grande Sconosciuto, il Paraclito, il Consolatore, lo Spirito di Verità. • • • • • Attua la volontà di Dio, attualizza nell’oggi Gesù, lo rende presente in mezzo a noi e nell’Eucaristia, interiorizza la Parola e la illumina perché possiamo comprenderla e viverla. Nella Messa scende sul pane e sul vino perché diventino Corpo e Sangue, e sull’assemblea riunita, perché diventi un cuor solo e un’anima sola. “Dio crea dal nulla. Dirai: è cosa mirabile. Certo, ma Egli fa una cosa ancora più mirabile: col suo Spirito, da peccatori crea santi” (Soren Kierkegaard). “Coloro che sono guidati dallo Spirito hanno idee giuste e ciò spiega perché tanti ignoranti ne sanno più dei dotti” (Curato d’Ars). “Il cristiano è un uomo, più lo Spirito Santo” (Charles Peguy). Signore, ho paura a dirmi cristiano. Che cristiano sono io, Signore? Dovrei essere un uomo di pace e invece non sono in pace neppure col fratello che crede, come me, nel tuo nome. Dovrei operare per l’unità del mondo e invece sono pieno di riserve, di calcoli, di sospetti. Dico sempre: amore, ma fino a un certo punto. Dico: giustizia, ma prima giustizia per me, giustizia fino a un certo punto. Dico: pace ma intendo pace nella sicurezza. Dico: libertà, ma intendo libertà controllata, vigilata. Dico di credere, invece calcolo. Dico fede e invece ho paura. Dico: verità, ma intendo la mia verità. Dico: perdono, ma non dimentico. Dico comprensione, ma intendo comprensione per me, per le mie ragioni prima che per le ragioni degli altri; gli altri non hanno ragioni. Dico: parola di Dio, ma spesso non è che un fiume di mie parole. Dico: volontà di Dio, ma spesso intendo la mia e non la Tua volontà. Dico: grazia, ma scelgo l’organizzazione; dico Spirito Santo (veramente non lo dico molto e non troppo forte; poiché chi dice Spirito Santo dice fuoco, vento e terremoto; dice dialogo con tutte le genti; dice l’imprevisto e l’imprevedibile), mentre io voglio prevedere tutto, controllare e ridurre a ragione. Dico: conversione, ma intendo la conversione degli altri. Io non ho mai nulla da imparare, ma solo da insegnare. Io devo essere rispettato, non importa che io rispetti o meno il mio prossimo. Dico servizio, ma intendo comando. Due miracoli ti chiedo: che tu continui ad essere in noi e che gli altri ci credano. Signore, tu sei davvero grande e loro sono ancora buoni. Che non disperino, Signore, e soprattutto che non ti rifiutino per colpa nostra. David Maria Turoldo • At 2,1-4 Mentre stava per compiersi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un suono, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro e tutti furono pieni di Spirito santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. CREDO LA CHIESA • • • • • • • Una, santa, cattolica, apostolica. Ma è proprio una? Cattolici, protestanti, anglicani, ortodossi… Ma è proprio santa? Siamo peccatori… Ma è proprio cattolica, cioè universale? Ci sono musulmani, ebrei, induisti, buddisti… Ma è proprio apostolica, cioè fondata sugli apostoli, di cui conserva e vive fedelmente l’insegnamento? Ci sono tante incoerenze, ingiustizie, infedeltà… La Chiesa è il popolo di Dio fatto di peccatori in cammino verso l’unità e la santità. “Considerate tutti Dio per Padre, la Chiesa per madre, i cristiani per fratelli nella famiglia del popolo di Dio” (S. Agostino). Per riflettere: - Chi è la Chiesa? - Dov’è? - Cosa fa? - Come la riconosco? Proviamo a disegnare la Chiesa (non quella di mattoni, ma quella di persone) con un’immagine…una piramide o un catino per lavare i piedi? Scriviamo una lettera alla Chiesa: Cara chiesa, non mi piaci quando … Vorrei che tu… Ti incoraggio a … Mi impegno a …. - - La Chiesa ha al tempo stesso l’onore e la responsabilità di rendere visibile Gesù. È formata da pietre vive (ogni cristiano) che costituiscono il popolo di Dio con il compito di servire, di condividere il pane e la preghiera, di annunciare il vangelo, di lodare Dio, di ascoltare, educare, battezzare. La Chiesa è la famiglia delle famiglie che testimonia Gesù, accompagna i suoi figli e li fa crescere nella fede. • At 2,42-47 Erano assidui nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nell'unione fraterna, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il Tempio e nelle case spezzavano il pane prendendo cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. • 1Pt 2,4-5.9-10 Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. Credo la vita eterna • LA STORIA DEL VECCHIO JIM Ogni giorno, alle 12, Jim entrava in chiesa, per non più di due minuti, poi usciva. Il sacrestano era molto curioso e un giorno fermò Jim e gli domandò: «Perché vieni qui ogni giorno?». «Vengo per pregare». «Impossibile! Quale preghiera puoi dire in due minuti?». «Sono un vecchio ignorante, prego Dio a mio modo». «Ma che cosa dici?». «Dico: Gesù, eccomi, sono Jim. E me ne vado». Passano gli anni, Jim, sempre più vecchio, malato, entra in ospedale, nel reparto dei poveri. In seguito, sembra che Jim stia per morire, il prete e la religiosa infermiera stanno vicino al suo letto! «Jim, dicci: perché, da quando sei entrato in questo reparto, tutto è cambiato in meglio, la gente è diventata più. contenta, felice e amichevole?». «Non lo so. Quando posso camminare, giro di qua e di là, visitando tutti, li saluto, chiacchiero un po'; quando sono a letto, chiamo tutti, li faccio ridere, li rendo tutti felici. Con Jim, sono sempre felici». «Ma tu, perché sei felice?». «Voi, quando ricevete una visita ogni giorno, non siete felici?». «Certo. Ma chi viene a visitarti? Non abbiamo mai visto nessuno». «Quando sono entrato in questo reparto vi ho chiesto due sedie: una per voi, una riservata per il mio ospite, non vedete?». «Chi è il tuo ospite?». «È Gesù. Prima andavo in chiesa a visitarlo, adesso non posso più; allora, alle 12, Gesù viene». «E che cosa ti dice Gesù?». «Dice: Jim, eccomi, sono Gesù…ed io sono felice!». Le condizioni di salute peggiorarono, ma Jim era sempre molto sereno. Prima di morire lo videro sorridere e fare un gesto con la mano verso la sedia vicina al letto, come se invitasse qualcuno a sedersi. Poi, sorridendo, chiuse gli occhi. • La vita non è tolta, ma trasformata. • 1Cor 15,12-14.16-17 Ora, se si predica che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Credo, spero, amo • Spero perché credo e il mio credere diventa amore quotidiano, sì concreto a Gesù e ai fratelli. • • Leggi Eb 11 – La fede dei padri “La fede, per essere vera, deve essere amore che dà. Amore e fede camminano insieme” (Madre Teresa di Calcutta). Amen = sì, ci credo • Cosa vuol dire credo? • • • • Cos’è la fede? Cosa comporta essere cristiani? In cosa, in chi credi? Si crede col cuore, con la mente o con la volontà? • Lc 17,5-6 Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: Sràdicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi ascolterebbe».
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