Le strategie terapeutiche nel paziente con - ASST-PG23
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Le strategie terapeutiche nel paziente con - ASST-PG23
Le strategie terapeutiche nel paziente con ipercolesterolemia familiare omozigote L'IMPORTANZA DI AFFRONTARE CORRETTAMENTE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Riduzione dell’incidenza di eventi coronarici maggiori e riduzione media del LDL-C a 1 anno (Meta-analisi di 14 trial, n = 90056, 1994-2004) Riduzione degli eventi 50% 40% 30% 20% 10% 0% 0.5 1.0 1.5 2.0 -10% Riduzione del LDL-C (mmol/L) Lancet 2005, 366: 1267-1278 Agenda • Cenni sul metabolismo del colesterolo – R. Trevisan • Ipercolesterolemia familiare omozigote – F. Sileo, L. Barcella, A. Cereda • Il ruolo della terapia ipolipemizzante con statine nel rischio cardiovascolare • I nuovi farmaci – F. Sileo, R. Trevisan Punti chiavi per comprendere il metabolismo del colesterolo Lipid Structure Cholesterol H O Fatty Acids + Triglycerides COOH COO COOH COO COOH COO H O Glycerol Phospholipid: Lecithin COO H O H O COO + N OPOO La sintesi del colesterolo Acetil-CoA Acetoacetil-CoA HMG-CoA HMG-CoA reduttasi Mevalonato Colesterolo Miettinen TA. Int J Clin Pract 2001; 55 (10): 710-716 Primary synthetic sites are extrahepatic, but liver is key regulator of homeostasis LDL Receptor Acetate HMG-CoA Reductase Cholesterol LDL Le due principali fonti di colesterolo Colesterolo alimentare Sintesi (~300-700 mg/die) Epatica* (~900 mg/die) Colesterolo BILIARE (~1000 mg/die) Tessuti extraepatici Assorbimento (~600-800 mg/die) Intestino Acidi biliari fecali e steroli neutri (700 mg/die) *e tessuti extraepatici Riadattato da Champe PC, Harvey RA. In Biochemistry. 2nd ed. Philadelphia: Lippincott Raven, 1994; Glew RH. In Textbook of Biochemistry with Clinical Correlations. 5th ed. New York: Wiley-Liss, 2002:728–777; Ginsberg HN, Goldberg IJ. In Harrison’s Principles of Internal Medicine. 14th ed. New York: McGraw-Hill, 1998:2138–2149; Shepherd J Eur Heart J Suppl 2001;3(suppl E):E2–E5; Hopfer U. In Textbook of Biochemistry with Clinical Correlations. 5th ed. New York: Wiley-Liss, 2002:1082–1150; Bays H Expert Opin Investig Drugs 2002;11:1587–1604. The structural components of lipoproteins (A) and their relation to diameter and density (B) Cholesterol Metabolism LDL apoB100 Liver Duodenum VLDL apoB100 CM Remnant apoB48 Jejunum CM apoB48 Ileum Colon Le dimensioni delle LDL contano Una molecola di apo B per ogni lipoproteina protenzialmente aterogena Apo B VLDL IDL LDL grandi LDL Piccole e dense STESSO COLESTEROLO LDL DIVERSO RISCHIO VASCOLARE CLDL = 120MG/DL BASSO RISCHIO CLDL = 120MG/DL ALTO RISCHIO LDL piccole e dense e placca aterosclerotica Lume Vasale Monocita LDL Piccole e Dense Molecole Di Adesione Citochine Macrofagi MCP-1 Endotelio LDL P-D ↑Ossidate LDL Intima Fattori Crescita Metalloproteinasi Proliferazione cellulare Degradazione Matrice Cellule Schiumose Placca Instabile Ross R. N Engl J Med 1999;340:115-126. Lancet 2014; 384: 607–17 Familial Hypercholesterolemia (FH) 16 3 Genes Affecting LDL Clearance Can Cause FH 1000+ Mutations Identified to Date LDL particle APOB (6 mutations identified) Codes for production of ligand protein, ApoB, which connects LDL particle to receptor Circulation Liver cell LDLR (>1000 mutations) codes for LDL receptor which binds to ApoB on LDL particle inducing endocytosis of LDL PCSK9 (8 GOF mutations identified to date) codes for PCSK9 enzyme, which degrades the LDL receptor 17 Rader DJ, et al. J Clin Invest. 2003;111:1795-1803. Normally, LDL Receptors on hepatocytes help to clear LDL Particles from plasma LDL particle Circulation Liver cell 18 Rader DJ, et al. J Clin Invest. 2003;111:1795-1803. LDL Receptor (LDLR) Mutations Alter LDL Receptors, Preventing Attachment to Particle LDL particle ApoB LDL receptor LDL receptor binding site impaired function prevents binding to LDL particle Normal 19 Rader DJ, et al. J Clin Invest. 2003;111:1795-1803. FH: LDLR- PCSK9 Mutations Increase Degradation of LDL Receptors, Limiting Binding and Endocytosis LDL particle ApoB LDL receptor PCSK9 Normal 20 Rader DJ, et al. J Clin Invest. 2003;111:1795-1803. LDL receptors degraded at a faster rate by increased PCSK9 activity FH: PCSK9+ APOB Mutations Alter Shape of Apo B Ligand on LDL, Impeding Ability to “Grab” the LDL Receptor LDL particle ApoB LDL receptor Mutation impairs ApoBbinding ability to LDL receptor Normal 21 Rader DJ, et al. J Clin Invest. 2003;111:1795-1803. FH: APOB- Le strategie terapeutiche nel paziente con ipercolesterolemia familiare omozigote: l'importanza di affrontare correttamente il rischio cardiovascolare 22 M.C. 16 anni 8 mesi 23 nata 10.12.1997 in Bolivia genitori boliviani apparentemente sani, fratello 6 aa, col tot 300 mg/dl circa. Non morti in età giovanile Nella prima infanzia xantomi 4 anni: ipercolesterolemia Astenia ingravescente, frequenti episodi sincopali epigastralgia PROFILO LIPIDICO: Colesterolo Tot 765 mg/dl (v.n.<200mg/dl) HDL 20 mg/dl (v.n. 30-85 mg/dl) LDL 711.6 mg/dl (v.n. <140 mg/dl) Trigliceridi 76 mg/dl 24 22/11/2010: analisi DNA da PBL mediante sequenza diretta del gene DLR: c.535 G>A, GAG>AAG (esone 4): Glu158>Lys (ereditata dalla madre) c.1472 C>A, ACC>AAC (esone 10): Thr470>Asn (ereditata dal padre) IPERCOLESTEROLEMIA IN DOPPIA ETEROZIGOSI 25 • 2009 (12 anni di età): inizia atorvastatina e ezetimibe • Arriva in Italia 20.11.2010 • Prima visita endocrinologica 26.11.2010 (successivo ricovero 30.11) Età = 12 aa 11/12 Peso = 43,500 Kg (25-50° centile per popolazione boliviana) Alt = 145 cm (50° centile per popolazione boliviana) PA 120/49 mmHg Stadio puberale: AH1-2, PH2, B3 Cuore: soffio carotideo bilaterale 3/6, fremito al giugulo con soffio 3/6 sistolico in mesocardio e focolaio aortico. Noduli sottocutanei, aspetto xantomatoso, di dimensioni variabili da 2 cm di diametro a 12 cm, diffusi a livello di gomiti, ginocchia, retrocalcaneali, glutei. Non xantelasmi. 26 27 28 29 Novembre 2010 (12 anni 11/12), terapia: 1.Atorvastatina 40 mg/die 2.Ezetimibe 10mg/die 3.Inizia LDL aferesi settimanali 4.Dieta ipolipidica 30 • Novembre 2010: stenosi aortica severa intervento di Ross-Konno per ostruzione severa dell’efflusso ventricolare sn con ipoplasia anulare aortica e inizio follow up cardiologico… 31 1. Follow up stretto: valutazione periodica clinica, dietologica, cardiologica, ultrasonografica tronchi sovraortici, addominale, oculistica, ematochimica z Giugno 2011-Gennaio 2012: asportazione xantomi dei gomiti e glutei z 32 Ottimizzazione della terapia LDL-aferetica Ottobre 2013: 15 anni 10 mesi, kg 48, statura cm 150 •ECOCOLORDOPPLER TSA E CAROTIDI: alle carotidi comuni bilateralmente importante iperplasia intimale con spessore massimo a dx di 1.8mm, a sin di 2mm con conseguente riduzione del lume della carotide comune al terzo medio del 30-40%. Alla biforcazione lo spessore intimale si riduce e non si rilevano stenosi significative alle carotidi interne e esterne. • VISITA CARDIOLOGICA: • VISITA OCULISTICA : arco lipidico corneale nel settore inferiore di entrambi gli occhi. FOO nella norma. •Angio TC toraco addominale (25.06.2013): cardiomegalia, segni di stasi dx con dilatazione vene sovraepatiche; piccole placche acalcifiche a livello dell'arco aortico e aorta discendente al passaggio toraco addominale e arteria iliaca sinistra. Minime irregolarità di calibro dell'aorta toraco addominale: restringimento di calibro moderato del tratto toracico medio e infrarenale mentre al di sotto dell'emergenza dell'AMI ritorna normale. 33 Ottobre 2013: 15 anni 10 mesi, kg 48, statura cm 150 • RM ENCEFALO SENZA CONTRASTO: ateromasia della parete vascolare del bulbo e del tratto iniziale carotidi interne il cui lume è apparentemente stenosato in modo focale •ANGIO TC INTRACRANICA: asse carotideo dx: focale area calcifica dell'origine e a 1 cm circa, della carotide interna, sua parete anteriore, modesto ispessimento ateromasico; asse carotideo sin con ateromasia calcifica tratto iniziale dell'interna, per circa 1 cm, associata a componente parietale ipodensa che coinvolge anche il bulbo. Stenosi del 50%. Focale calcificazione anche dell'esterna distalmente all'origine. Asse vertebrale/succlavie focali aree calcifiche non stenosanti delle vertebrali, all'altezza di C1 e delle arterie succlavie, più evidenti a dx, all'origine. •ECOGRAFIA ADDOME: epatomegalia a margini lobati, struttura disomogenea; vena porta calibro 8 mm, flusso epatopeto demodulato per incremento delle resistenze. Arterie regolari. 34 Ottobre 2013 Comparsa di insufficienza mitralica progressivamente severa con un duplice meccanismo di tethering del lembo posteriore e pseudo prolasso dell’anteriore. Insufficienza tricuspidale di grado moderato da dilatazione anulare. 35 Sostituzione valvolare mitralica con St. Jude 29 e plastica tricuspidale con anello incompleto 36 LDL aferesi DATI TECNICI Separatore ART UNIVERSAL Tipo circuito DALI 750 Durata 180 minuti Volume processato 5000 ml Target colesterolo LDL post-procedura 70 ng/ml DATI CLINICI LDL tot pre trattamento = 240 mg/dl, post trattamento = 90 circa mg/dl Frequenza: 1 volta/settimana Effetti collaterali: 1. Anemia sideropenica iatrogena 2. Piastrinopenia Interruzione da 17.07 a 19.09 per viaggio in Bolivia! LDL pre trattamento 434 mg/dl ; post: trattamento 190 mg/dl 37 z Discussione del caso con i principali centri di iperlipidemia familiare di tutta Italia z 38 Autorizzazione all’uso compassionevole di lomitapide kg 48, statura cm 150 Terapia attuale: losartan 12.5 mgx2 furosemide 25 mgx3 spironolattone 25 mg + idroclorotiazide 25 mg atorvastatina 80 mg x 2 ezetimibe 10 mg omeprazolo 20 mg potassio cloruro 600 mg warfarin LDL aferesi settimanale Lomitapide 10 mg 39 PROBLEMI APERTI 1. CARDIOLOGICO: altissimo rischio di patologia vascolare 2. GESTIONALE: assenza di una figura di assistenza familiare continuativa 3. TERAPEUTICO: quale strategia terapeutica possibile? 40 Background Homozygous familial hypercholesterolemia (HoFH) is a rare genetic disorder affecting ~1 in 1,000,000 people in the US. Cause is a genetic mutation that leads to LDL receptor dysfunction. Result is the inability to remove LDL cholesterol from the bloodstream. Survival past the age of 30 is rare if untreated 41 Raal FJ, et al. Lancet 2010;375:998-1006 Diagnosi precoce Tempestivo avvio di dieta e terapia ipolipemizzante Invio presso centri specializzati 42 Criteria for the diagnosis ofhomozygousfamilial Hypercholesterolaemia † Genetic confirmation of two mutant alleles at the LDLR, APOB, PCSK9, or LDLRAP1 gene locus OR † An untreated LDL-C .13 mmol/L (500 mg/dL) or treated LDL-C ≥8 mmol/L (300 mg/dL)* together with either: W Cutaneous or tendon xanthoma before age 10 years or W Untreated elevated LDL-C levels consistent with heterozygous FH in both parents * These LDL-C levels are only indicative, and lower levels, especially in children or in treated patients, do not exclude HoFH 43 LDL receptor 44 45 Estimated number of individuals worldwide with homozygous familial hypercholesterolaemia by the World Health Organization Region Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 46 Proteins affecting low-density lipoprotein receptor function Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 47 Genetics and genetic heterogeneity of homozygous familial hypercholesterolaemia Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 48 Phenotypic variability in homozygous familial hypercholesterolaemia Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 49 Visible Signs of FH A- Xanthelasma B – Corneal arcus (Arcus senilis) C - Achilles tendon xanthomas D - Tendon xanthomas E - Tuberous xanthomas F - Palmar xanthomas 50 Mahley RW et al. In Kronenberg: Williams Textbook of Endocrinology 2008 Cutaneous and tuberous xanthomas in homozygous familial hypercholesterolaemia Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 51 Beta Sitosterolemia È un raro disordine di tipo autosomico recessivo caratterizzato dalla presenza nel plasma di alte concentrazioni di steroli vegetali quali sitosterolo, campesterolo e stigmasterolo. La patologia è causata dal malfunzionamento di trasportatori che usualmente sono responsabili dell’assorbimento e/o della escrezione di questi steroli dall’enterocita al lume intestinale. 52 La malattia si manifesta durante la prima infanzia ed è caratterizzata dalla comparsa di xantomatosi cutanea e tendinea. Circa la metà dei pazienti presenta un’ipercolesterolemia moderata (270-290 mg/dl), dovuta ad aumento di LDLc, ma talora l’aumento è molto superiore, fino a valori di 600 mg/dl e oltre. Le manifestazioni di aterosclerosi precoce sono frequenti, specialmente nei maschi, e caratterizzate dalla comparsa di cardiopatia ischemica. 53 L’ipercolesterolemia familiare caratterizzata da aterosclerosi accelerata di solito colpisce la radice aortica compromettendo gli osti coronarici, ma anche altre territori, tra cui la carotide, aorta discendente e ileo femorale e delle arterie renali. I depositi di calcio e colesterolo, come pure la fibrosi e l’infiammazione sia nella radice aortica e alle cuspidi della valvola aortica può portare a sovra-stenosi valvolare aortica. 54 Postero-lateral view of computed tomography angiography of a homozygous familial hypercholesterolaemia patient Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 55 Queste manifestazioni spesso si verificano entro la prima e la seconda decade di vita. I pazienti possono essere inizialmente asintomatici, presentando solo problemi cutanei e xantomi tendinei e, eventualmente, un soffio cardiaco nell'area aortica. E’ frequentemente osservato un precoce coinvolgimento dell'aorta toracica ascendente e discendente accompagnato da prematura severa calcificazione aortica in pazienti adulti. La deposizione di colesterolo sui lembi valvolari può anche causare insufficienza mitralica. 56 Cumulative low-density lipoprotein cholesterol-lowering effects of statin, ezetimibe, adjunctive mipomersen, lomitapide or evolocumab, and lipoprotein apheresis in homozygous familial hypercholesterolaemia. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 57 Date le complicazioni associate con ipercolesterolemia familiare omozigote, è fondamentale ridurre i livelli di Colest-LDL. E’ fondamentale una dieta a basso contenuto di grassi saturi, basso contenuto di colesterolo anche se il rispetto rigoroso della dieta ha poco impatto sulla gravità di ipercolesterolemia. I pazienti dovrebbero essere incoraggiati ad essere attivi. Poiché la stenosi aortica può precipitare angina e sincope da sforzo, un'attenta valutazione del coinvolgimento aortico è consigliata prima di avviare le attività sportive. Mentre altri fattori di rischio come il fumo, l'ipertensione, il diabete e dovrebbero essere controllati in modo assoluto ed è giustificato l’impiego dell'aspirina in pazienti asintomatici: l'obiettivo più importante della terapia è quello di ridurre i livelli di LDL-C, per quanto possibile. 58 Case study showing before (A) and 4 years after starting weekly lipoprotein apheresis (B) in a homozygous familial hypercholesterolaemia patient carrying a non-sense mutation in the ARH gene. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 59 Suggested algorithm for management of homozygous familial hypercholesterolaemia. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014 60 61 Pre LOMITAPIDE (dal 27/02/13 al 23/10/13) LOMITAPIDE 2,5 mg/die (dal 24/10/13 al 14/01/14) LOMITAPIDE 5 mg/die (dal 22/01/14 al 02/04/14) LOMITAPIDE 10 mg/die (dal 09/04/14 al 23/07/14) media LDL PRE (mg/dL) 275 312 370 341 media LDL POST (mg/dL) 111 141 145 128 media DELTA LDL (% rimozione) 60 55 61 63 media HDL PRE (mg/dL) 31 41 44 40 media HDL POST (mg/dL) 21 32 32 28 media DELTA HDL (% rimozione) 32 24 29 30 media COL TOTALE PRE (mg/dL) 323 369 433 402 media COL TOTALE POST (mg/dL) 140 181 187 169 media DELTA COL TOTALE (% rimozione) 57 51 57 58 media TRIG PRE (mg/dL) 86 80 96 106 media TRIG POST (mg/dL) 37 43 54 66 media DELTA TRIG (% rimozione) 56 46 43 40 500 450 400 370 341 350 300 312 275 250 200 150 141 145 55 61 111 100 60 128 63 50 0 Pre LOMITAPIDE LOMITAPIDE 2,5 mg/die LOMITAPIDE 5 mg/die LOMITAPIDE 10 mg/die (dal 27/02/13 al 23/10/13) (dal 24/10/13 al 14/01/14) (dal 22/01/14 al 02/04/14) (dal 09/04/14 al 23/07/14) media LDL PRE (mg/dL) media LDL POST (mg/dL) media DELTA LDL (% rimozione) 62 500 433 450 402 369 400 350 323 300 250 181 200 187 169 140 150 100 50 0 Pre LOMITAPIDE LOMITAPIDE 2,5 mg/die LOMITAPIDE 5 mg/die LOMITAPIDE 10 mg/die (dal 27/02/13 al 23/10/13) (dal 24/10/13 al 14/01/14) (dal 22/01/14 al 02/04/14) (dal 09/04/14 al 23/07/14) media COL TOTALE PRE (mg/dL) 63 media COL TOTALE POST (mg/dL) Suggested algorithm for management of homozygous familial hypercholesterolaemia. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014 64 PROSPETTIVE TERAPEUTICHE IN DISCUSSIONE 1. TRAPIANTO DI FEGATO 65 DIAGNOSI Dopo 2 aa di LDL aferesi A 6 mesi dal trapianto 66 TRAPIANTO DI FEGATO? 67 Case 1: 13 anni, F follow-up 10 mesi Case 2: 14 anni, M follow-up 8 mesi Case 3: 9 anni, M follow-up a 11 mesi 68 TRAPIANTO DI FEGATO ? 2 case report (no informazioni sul follow-up a lungo termine) + 1 deceduto nell’immediato post trapianto 69 Case 1: Case 2: 70 Case 3: severa stenosi sottoaortica. Deceduto nell’immediato post trapianto per arresto cardiaco Suggested algorithm for management of homozygous familial hypercholesterolaemia. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014 71 Novel lipid-regulating drug targets. Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 72 PROSPETTIVE TERAPEUTICHE IN DISCUSSIONE 2. LOMITAPIDE Inibitore orale dell’MTP (microsomal transfer protein) Concluso studio di fase III, in pazienti con HoFH 4 centri italiani (Palermo - Roma – Milano – Ferrara) Solo pazienti adulti 73 La proteina microsomiale che trasferisce i trigliceridi (MTP), si trova nel reticolo endoplasmico degli epatociti ed enterociti ed è necessaria per la formazione delle lipoproteine che contengono l’apoB nel fegato e nell’intestino. La lomitapide è una piccola molecola sintetica somministrabile per via orale in grado di inibire la MTP, riducendo quindi la sintesi dei chilomicroni e delle VLDL e di conseguenza i livelli plasmatici di LDL-C. 74 Microsomal Triglyceride Transfer Protein (MTP) 75 MTP is a heterodimer complex expressed in the liver and small intestines. MTP is an intracellular lipid-transfer protein found in the lumen of the endoplasmic reticulum (ER), where it binds and shuttles individual lipid molecules. Normal concentrations and function of MTP are necessary for the proper assembly and secretion of apoB-containing lipoproteins in the liver and intestines. In view of the role of MTP in lipoprotein synthesis, MTP inhibition has been studied as a possible treatment for hypercholesterolemia, hypertriglyceridemia, and mixed lipid disorders. Role of MTP in the Assembly of apo B- containing Lipoproteins 76 MTP facilitates the transfer of triglycerides from their site of synthesis in the membrane of the ER to apolipoprotein B (apo B) during the assembly of VLDL MTP Inhibition Predicted to Reduce Production of Both Chylomicrons and VLDL Intestinal Cell Chylomicron MTP Diet Source triglyceride cholestero l apo B-48 Liver Cell MTP Liver Source triglyceride cholesterol apo B-100 77 VLDL La lomitapide è metabolizzata principalmente dal Citocromo P450 (CYP) 3A4 a metaboliti inattivi, e in minor percentuale dai CYP 1A2, 2B6, 2C8 e 2C19. Viene eliminata principalmente nelle urine e in parte nelle feci (53-60% e 33-35%, rispettivamente), con una emivita di circa 40 ore. 78 In uno studio multinazionale di fase III a singolo braccio, aperto, della durata di 78 settimane, la lomitapide (da 5 a 60 mg/die, con incrementi successivi ogni 2-4 settimane per 26 settimane e poi 52 settimane alla massima dose) ha ridotto i livelli plasmatici medi di LDL-C del 50% alla settimana 26 e i livelli si sono mantenuti nel corso delle successive settimane. 79 Phase 3 Study in Patients with HoFH: Study Design Key Inclusion Criteria: - Men/Women age ≥18 yrs - DX of HoFH by: documented functional mutation in both LDL receptor alleles OR skin fibroblast LDL receptor activity <20% normal OR TC>500 mg/dl + Trigs<300 mg/dl + both parents with TC>250mg/dl 29 patients 5 mg 2 10 mg 4 20 mg 4 40 mg 4 60 mg 12 Efficacy Phase (26 weeks) • • • • • • 80 Continue Max Tolerated Dose 52 weeks Safety Phase 6 Week Run-in Phase to stabilize diet and background LLT Open label, dose escalated from 5 mg to MTD during Efficacy Phase (26 weeks) Primary Endpoint: Change in LDL-C from Baseline at Week 26 Cardiovascular outcomes were not evaluated Safety Phase, Week 26 – Week 78, to evaluate longer-term safety at MTD Low-fat diet (<20% energy as fat) throughout study; concomitant therapy fixed through Week 26, with ability to changed background therapy Weeks 26-78 Data on File, Aegerion Pharmaceuticals Phase 3 Study in Patients with HoFH: LDL-C Reduction (Mean % Change) From Baseline to Week 78 336mg/dL 352mg/dL 81 Baseline Week 26 Week 56 Week 78 0mg 0mg 44.6mg 38.4mg Data on File, Aegerion Pharmaceuticals 40.2mg 40.7mg (CA) Æ (ITT) Æ Treatment Emergent Gastrointestinal AEs Most common reason for discontinuation (3 of total 6 discontinuations of N=29) System Organ Class/Preferred Terms Safety Phase 56 weeks n % n % 27 93 14 61 Diarrhea 23 79 8 35 Nausea 18 62 5 22 Abdominal Pain 8 28 1 4 Vomiting 8 28 5 22 Dyspepsia 7 24 4 17 Abdominal Discomfort 6 21 1 4 Abdominal Distension 6 21 2 9 Constipation 6 21 3 13 Gastrointestinal Disorders 82 Efficacy Phase 26 weeks In uno studio multicentrico di 12 settimane, in doppio cieco in pazienti con ipercolesterolemia, la lomitapide (da 5 a 10 mg/die con incrementi ogni 4 settimane) ha causato una riduzione dei livelli di LDL-C dal 20 al 30% in monoterapia, mentre l’aggiunta di ezetimibe (10 mg/die) ha ridotto ulteriormente i livelli di LDL-C fino al 46%. 83 È da notare che durante il trattamento sono state proseguite le altre terapie ipolipidemizzanti già in corso. Il farmaco è stato in genere ben tollerato e gli eventi avversi più comuni sono stati dei disturbi gastrointestinali e un leggero accumulo di grassi epatici che però si è stabilizzato dopo l’incremento iniziale. Ad oggi non sono stati segnalati casi di sospetta tossicità epatica nei pazienti trattati con lomitapide. 84 Dato che l’accumulo di grassi a livello epatico può variare anche di molto da paziente a paziente, questo argomento richiederà una attenta considerazione e un controllo a lungo termine per poter escludere in modo definitivo delle variazioni specifiche che possono causare fibrosi e cirrosi. 85 La lomitapide è stata di recente approvata dalla FDA, e in seguito da EMA, come adiuvante di una dieta povera in grassi e di altre terapie ipolipidemizzanti per ridurre i livelli di LDL-C in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote. 86 Suggested algorithm for management of homozygous familial hypercholesterolaemia Cuchel M et al. Eur Heart J 2014 87 Novel lipid-regulating drug targets Cuchel M et al. Eur Heart J 2014;eurheartj.ehu274 88 NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE MEDICHE MIPOMERSEN: INIBITORE DELLA SINTESI APOLIPOPROTEINA B10O INIBITORE PCSK9 89 LDL receptor pathway Endoplasmic reticulum Amino acids Recycling vesicles ↓ LDL ↓ HMG-CoA Receptor reductase synthesis 1 LDL Receptor synthesis 2Golgi complex Cholester ol Endosome 5 LDL Lysosome Coated pit ↑ ACAT Coated vesicle 3 Cholesteryl ester droplet 4 Transfer of LDL receptor to cellular surface 90 Summary of Phase 3 Results Durable LDL-C Reduction and Safety Profile For Week 26, Intention-to-Treat (Last Observation Carried Forward) is followed by Completer Analysis in brackets [ ]. For Week 56, ITT and Completer Analysis are the same. *N=22, **N=21 Data on File, Aegerion Pharmaceuticals 91 Management – Current management of HoFH focuses on a combination oflifestyle, statin treatment (with or without ezetimibe) and lipoprotein apheresis if available. – Lipid-lowering therapy should be started as early as possible. – Lipoprotein apheresis should be considered in all patients with HoFH,and started as soon as possible, ideally by age 5 and not later than 8 years. – Lomitapide and mipomersen should be considered as adjunctive treatments to further lower plasma LDL-C levels in patients with HoFH. 92 Other issues – Contraception and pregnancy are key issues in female patients and should be appropriately discussed. Hormonal contraception is generally contraindicated in HoFH, and other contraceptive methods are strongly preferred. Women wishing to become pregnant should be counselled and undergo detailed CV assessment. Where pregnancy is not contraindicated, women should remain on LDL apheresis. – Psychological support should be integrated into routine care. Patient and family support groups clearly have a role. – Surgery may be considered to remove large cutaneous or tuberous xanthomas for either functional or cosmetic reasons. 93 Le strategie terapeutiche nel paziente con ipercolesterolemia familiare omozigote: La terapia aferetica 94 Aferesi terapeutica Il termine Aferesi deriva dal greco Aphairesis che letteralmente indica «il prendere da …» «separare …» In campo medico per Aferesi Terapeutica o, meglio, di Emaferesi Terapeutica si intende un insieme di tecniche extracorporee volte alla separazione ed alla rimozione di elementi patogeni dal sangue: Cellule leucoaferesi, eritrocitoaferesi Plasma plasmaferesi Specifiche sostanze LDL aferesi (aferesi selettive) Si differenzia dalla Dialisi per le dimensioni delle sostanze target, che nell’Aferesi hanno un peso molecolare più elevato. Noiri E, Hanafusa N, The coincise manual of apheresis therapy, 2014 95 Principi fisici dell’aferesi terapeutica (I) Centrifugazione Separazione degli elementi cellulari e del plasma per loro sedimentazione differenziale in un campo gravitazionale 1 sangue intero 2 plasma 3 leucociti 4 eritrociti 96 Principi fisici dell’aferesi terapeutica (II) Filtrazione Separazione del plasma e delle proteine plasmatiche dagli elementi cellulari del sangue per mezzo di membrane microporose semipermeabili 97 Principi fisici dell’aferesi terapeutica (III) Adsorbimento Rimozione selettiva di sostanze per mezzo di specifici sistemi adsorbenti (bioreattori), che possono utilizzare principi di tipo immunologico, chimico-fisico o biologico 98 Tecniche di aferesi terapeutica (I) Ad uno step, basate su un solo principio fisico: - Plasmaferesi terapeutica, Plasma-Exchange (PEX) - Eritrocitoaferesi terapeutica, Eritro-Exchange (EEX) - Leucoaferesi - Emoadsorbimento A più step, basate sulla ripetizione o combinazione di uno o più principi: - Filtrazione a cascata (Reoaferesi) - Metodiche di plasma-adsorbimento (LDL aferesi) 99 Tecniche di aferesi terapeutica (II) Non Selettive - Plasmaferesi terapeutica, Plasma-Exchange (PEX) - Eritrocitoaferesi terapeutica, Eritro-Exchange (EEX) - Leucoaferesi Semi Selettive - Filtrazione a cascata (Reoaferesi) Selettive - Metodiche di emo- o di plasma-adsorbimento (LDL aferesi) 100 Cosa si utilizza per eseguire un’aferesi terapeutica? Separatori cellulari 101 Monitor Circuiti (I) Cortese concessione di Baldini R, B. Braun Avitum Italy 102 Circuiti (II) Cortese concessione di Baldini R, B. Braun Avitum Italy 103 Circuiti (III) Cortese concessione di Baldini R, B. Braun Avitum Italy 104 Circuiti (IV) ACD Pressione colonna P2 Pressione d’entrata P1 pompa sangue Pressione d’uscita P3 pompa ACD colonna Cortese concessione di Sielewicz C, Fresenius medical Care Italy 105 Aspetti operativi dell’aferesi terapeutica • Indicazioni al trattamento aferetico (LG ASFA) • Scelta della tecnica di aferesi (sostanza target, caratteristiche del paziente, volume del circuito extracorporeo, competenze del personale dell’unità di aferesi) • Definizione del protocollo di trattamento (volume ematico e/o plasmatico da trattare, eventuali liquidi di sostituzione, anticoagulante) • Valutazione e reperimento degli accessi vascolari • Valutazione dei risultati ottenuti ed eventuale modificazione del programma aferetico 106 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: rationale Ridurre il valore di colesterolo LDL (LDL-c) in una patologia che mostra una risposta insoddisfacente alle terapie farmacologiche, anche ricorrendo alle combinazioni più potenti. Stefanutti C, Nutr Metab Cardiovasc Dis., 2010 107 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: cenni storici 108 LDL aferesi Con LDL aferesi si intende un insieme di tecniche di aferesi che consentono la rimozione selettiva e specifica delle lipoproteine contenenti la apolipoproteina B100 (LDL, VLDL, IDL e la Lp(a). LDL aferesi con destransolfato su cellulosa (DSC) legame elettrostatico Heparin Extracorporeal LDL Precipitation (HELP) fisico-chimico LDL aferesi per immunoadsorbimento (IMA)anticorpi anti-LDL Direct Adsorption of Lipids (DALI) legame elettrostatico 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 109 LDL aferesi con destransolfato su cellulosa (DSC) 110 Heparin Extracorporeal LDL Precipitation (HELP) 111 LDL aferesi per immunoadsorbimento (IMA) 112 LDL aferesi con sistema DALI (I) 113 LDL aferesi con sistema DALI (II) Attualmente il sistema DALI esiste in cinque diverse configurazioni a seconda delle richieste dei singoli pazienti: ♦ DALI 500, con una colonna adsorbente 500 ♦ DALI 750, con una colonna adsorbente 750 ♦ DALI 1000, con due colonne adsorbenti 500 ♦ DALI 1250, con una colonna adsorbente 500 e una da 750 Le colonne 500 e 750 sequestrano un volume extracorporeo di sangue di circa 220 e 330 ml rispettivamente. A seconda della dimensione dell'adsorbente, le percentuali di riduzione del colesterolo LDL che si possono ottenere sono tra 64 % e 76 %. Il colesterolo HDL non è significativamente influenzato. Il trattamento dura circa due ore. 114 Filtrazione a cascata (FC) È semi-selettiva. Prevede l’uso di due filtri a fibre cave con pori di diverso diametro. Questo permette l’eliminazione finale dei costituenti plasmatici di peso e diametro molecolare maggiore, quali le lipoproteine contenenti apoB100. Determina tuttavia anche una significativa rimozione delle HDL. 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 115 Plasma Exchange (PEX) Non è né specifica, né selettiva. La PEX rimuove sia le lipoproteine aterogene che gli altri costituenti proteici essenziali del plasma, albumina, immunoglobuline e fattori della coagulazione. Richiede l’infusione di liquidi di sostituzione per rimpiazzare il plasma eliminato. Può essere l’unica opzione in caso di bambini di basso peso che non possono sopportare i volumi extracorporei richiesti dalle metodiche selettive 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 116 Tecniche aferetiche a confronto Riduzioni medie percentuali dei livelli plasmatici del colesterolo LDL (LDLC), HDL (HDLC), delle Apo B e AI, della Lp(a) e del fibrinogeno (F), ottenibili con le diverse tecniche di aferesi lipidica. PE plasma-exchange, FC filtrazione a cascata 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 117 Protocolli di trattamento Intervallo di trattamento: ogni 7-15 giorni (i livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL tornano a valori prossimi a quelli pre-aferesi dopo circa 10-13 giorni) L’intervallo ed i volumi di trattamento vanno definiti caso per caso al fine di raggiungere una concentrazione interaferetica di LDL-c che risponda agli standard internazionali di riferimento (< 70 mg/dL) o comunque, di ottenere la massima riduzione possibile, senza incorrere in eventi avversi La rivalutazione del volume e dell’intervallo tra le sedute va fatto dopo almeno 6-8 mesi di trattamento; oltre questo lasso di tempo è infatti improbabile osservare un ulteriore miglioramento dei parametri 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 118 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: meccanismi d’azione • Rimozione delle lipoproteine aterogeniche con abbassamento dei valori di colesterolo LDL (LDL-c) • Riduzione fattori circolanti di permeabilità vascolare • Effetti antiflogistici con riduzione delle LDL ossidate, P-selectina, PCR, ICAM-1 • Riduzione dei livelli di Lp(a) • Miglioramento della funzione endoteliale e della vasodilatazione per aumento della produzione NO, bradichinina e altri fattori endoteliali • Miglioramento degli aspetti emoreologici per riduzione del fibrinogeno e aumento dell’elasticità eritrocitaria Stefanutti C and Julius U, Atherosclerosis Supplements, 2013 119 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: efficacia clinica • Regressione di xantomi e xantelasmi (dopo 1,5 – 5 anni di trattamento) • Incidenza di eventi coronarici significativamente più bassa nei pazienti trattati con LDL aferesi associata a terapia farmacologica rispetto ai soli farmaci • Miglioramento della perfusione miocardica nei pazienti trattati con LDL-aferesi, ma non in quelli trattati solo con i farmaci • Riduzione dello spessore intima-media della carotide nei pazienti trattati con LDL-aferesi ma non in quelli trattati solo con i farmaci • Arresto della progressione o regressione delle lesioni aterosclerotiche • Riduzione della ristenosi post-PTCA Stefanutti C and Julius U, Atherosclerosis Supplements, 2013 120 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: linee guida (I) FDA patient treatment criteria The goal is to reduce time-averaged total cholesterol >50% and LDL >60% from baseline TPE may be the only option in small children It has been recommended that apheresis begin by age 6 or 7 to prevent aortic stenosis that can occur in homozygous FH. Schwartz et al, Journal of Clinical Apheresis, 2013 121 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote: linee guida (II) LDL aferesi indicata nell’Ipercolesterolemia Familiare omozigote o con doppia eterozigosi, in combinazione con la massima dose tollerata delle statine più potenti, eventualmente associate ad ezetimibe. Al fine di prevenire le gravi malformazioni della valvola aortica e le lesioni coronariche si suggerisce l’inizio del trattamento intorno ai 6-7 anni di vita. Nell’indicazione sono compresi, oltre agli FH1, i pazienti con le forme più gravi di FDB (FH2), quelli con eccesso di funzione di PCSK9 (FH3) e quelli con Ipercolesterolemia Autosomica Recessiva (ARH). LDL aferesi indicata nell’Ipercolesterolemia Familiare eterozigote refrattaria o intollerante ai trattamenti farmacologici. 2a Consensus Conference Italiana sulla LDL-aferesi, Roma 2009 122 Eventi avversi della LDL aferesi (I) Italian Multicenter Study on Low-Density Lipoprotein Apheresis (IMS-LDLa) 101 pazienti trattati con LDLa settimanale o bisettimanale nell’anno 2009 86 eventi in circa 3500 sedute di aferesi complessive (= incidenza 2,5% anno) (per 2/3 eventi minori che non hanno richiesto la sospensione dell’aferesi) Stefanutti C et al., Ther Apher Dial, 2013 123 Eventi avversi della LDL aferesi (II) Anemizzazione (integrare vitamina B12, ferro, folina) Reazione anafilattoidi per concomitante terapia con ACE inibitori Stefanutti C et al., Ther Apher Dial, 2013 124 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote presso l’HPG23 (I) USC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale 9 Ambulatorio di Emostasi e Trombosi 9 Ambulatorio di Medicina Trasfusionale 9 Produzione e distribuzione Sangue 9 Laboratorio di Emostasi e Trombosi di II livello 9 Laboratorio di Ricerca in Emostasi e Trombosi 125 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote presso l’HPG23 (I) USC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale 9 Ambulatorio di Emostasi e Trombosi 9 Ambulatorio di Medicina Trasfusionale 9 Produzione e distribuzione Sangue 9 Laboratorio di Emostasi e Trombosi di II livello 9 Laboratorio di Ricerca in Emostasi e Trombosi Nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale, l’aferesi terapeutica rientra tra le attività di medicina trasfusionale, ricadendo pertanto sotto la diretta gestione e responsabilità dei servizi trasfusionali (Legge 219 del 21/10/2005) 126 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote presso l’HPG23 (II) Numero di pazienti e numero di procedure svolte nel 2012 LDL aferesi anno 2012 LOMBARDIA (N) HPG23 (N) HPG23 (% totale regionale) Pazienti 13 4 31 % Procedure 601 113 19% Dati raccolti col questionario conoscitivo sviluppato nell’ambito del “Progetto Regionale Costituzione di una rete lombarda per lo studio ed il trattamento dei pazienti sottoposti a procedure aferetiche” Decreto DG Sanità 9269 del 18/10/2012 127 Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote presso l’HPG23 (III) Pazienti attualmente in trattamento FH1 DALI 1000 omozigote 2ww Rosuvastatina Ezetimibe 55 F DALI 1000 FH1 omozigote 2ww Simvastatina Ezetimibe Omega3 68 F FH1 doppio eterozigot e Atorvastatina Ezetimibe Omega3 Lomitapide 93 ETÀ SES SO #1 69 M #2 #3 128 Altre terapie LDL post aferesi (mg/dL) PAT # 73 16 GENETIC A LDL aferesi DALI 750 1ww Terapia aferetica nell’ipercolesterolemia familiare omozigote presso l’HPG23 (IV) Efficacia LDL aferesi HPG23 vs altri Centri Italiani Italian Multicenter Study on Low-Density Lipoprotein Apheresis (IMS-LDLa) 101 pazienti trattati con LDLa settimanale o bisettimanale nell’anno 2009 Stefanutti C et al., Ther Apher Dial, 2013 129 L'IMPORTANZA DI AFFRONTARE CORRETTAMENTE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE 130 Un nuovo concetto nella terapia dell’ipercolesterolemia I nuovi farmaci Evoluzione nella gestione dell’ipercolesterolemia 1970s Framingham MRFIT LRC-CPPT Coronary Drug Project Helsinki Heart CLAS (angio) 131 NCEP ATP I Guidelines 1988 NCEP ATP II Guidelines 1993 Angiographic Trials (FATS, POSCH, SCOR, STARS, Ornish, MARS) Meta-Analyses (Holme, Rossouw) NCEP ATP III Guidelines 2001 4S, WOSCOPS, CARE, LIPID, AFCAPS/TexCAPS, VAHIT, others UPDATE 2004 HPS, PROVE-IT, TNT… LINEE GUIDA NCEP-ATP III Linee Guida del National Cholesterol Education Program – Adult Treatment Panel III (2001) JAMA 2001;285:2486-2497 132 Ridurre il Colesterolo LDL per ridurre gli eventi cardiovascolari Target di LDL-C diversi per livelli di rischio coronarico diversi 133 MRFIT: Livelli di Colesterolo e Rischio di Mortalità per Malattia Coronarica (CAD) 18 CAD presente Tasso mortalità per CAD a 6 anni (per 1000) 16 ≥ 2 FR per CAD 14 12 10 8 6 4 2 0 140 160 180 200 220 240 260 280 300 Colesterolemia totale (mg/dL) 134 Arch. Intern. Med. 1992;152:56 ATP III Categorie di Rischio, LDL-C Goals Categoria di rischio LDL-C Target (mg/dL) CVD e CVD risk equivalents (rischio a 10 anni >20%) <100 ≥ 2 fattori di rischio (rischio a 10 anni ≤ 20%) <130 0–1 Fattori di rischio* <160 CVD = malattia coronarica presente * Quasi tutti i pazienti con 0–1 fattori di rischio hanno un rischio CAD a 10 anni < 10%. 135 Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults. JAMA. 2001;285:2486-2497. PROVE IT–TIMI 22 (2 anni) 1 Pravastatina 40 mg Atorvastatina 80 mg Log Rischio Coronarico 16% Riduzione in CVD 0 60 136 100 LDL-C (mg/dL) Cannon CP et al. N Engl J Med 2004;350:1495-1504. Raccomandazioni ATP III in pazienti a rischio cardiovascolare elevato Farmaci ipoCT ed ipo LDL-C Opzioni terapeutiche No terapia ipoCT richiesta 137 LDL-C ≥130 -C LDL 100–129 Dieta-stile vita Fibrati/ acido nicotinico Statine -C LDL <100 LDL-C Target LDL-C Goals for High-Risk Patients ESC/EAS 2011 -2012 2006 AHA/ACC guidelines for patients with CHD2,b <100 mg/dL: Patients with High CHD risk equivalents (10-year risk >20%)1 <100 mg/dL: Goal for all patients with CHD2,a <70 mg/dL: Therapeutic goal for very high-risk patients1,a <100 mg/dL <70 mg/dL <70 mg/dL: A reasonable goal for all patients with CHD2,a • If it is not possible to attain LDL-C <70 mg/dL because of a high baseline LDL-C, it generally is possible to achieve LDL-C reductions of >50% with more intensive LDL-C–lowering therapy, including drug combinations2 aFactors that place a patient at very high risk are established CVD plus: multiple major risk factors (especially diabetes); severe and poorly controlled risk factors (eg, cigarette smoking); metabolic syndrome (TG ≥200 mg/dL + non–HDL-C ≥130 mg/dL with HDL-C <40 mg/dL); and ACS.1 bAnd other forms of atherosclerotic disease.2 ATP = Adult Treatment Panel; AHA = American Heart Association; ACC = American College of Cardiology; CVD = coronary vascular disease; TG = triglycerides; ACS = acute coronary syndrome. 1. Grundy SM et al. Circulation. 2004;110:227–239; 2. Smith SC Jr et al. Circulation. 2006;113:2363–2372. 138 On-Treatment LDL-C is Closely Related to CHD Events in Statin Trials 30 4S - Placebo 25 Rx - Statin therapy PRA – pravastatin ATV - atorvastatin Secondary Prevention 4S - Rx 20 15 10 LIPID - Placebo CARE - Placebo LIPID - Rx CARE - Rx Primary Prevention HPS - Placebo TNT – ATV10 HPS - Rx PROVE-IT - PRA WOSCOPS – Placebo TNT – ATV80 AFCAPS - Placebo PROVE-IT – ATV 5 6 AFCAPS - Rx WOSCOPS - Rx ASCOT - Placebo ASCOT - Rx 0 40 (1.0) 139 60 (1.6) 80 (2.1) 100 120 140 (2.6) (3.1) (3.6) LDL-C achieved mg/dL (mmol/L) LaRosa JC et al. N Engl J Med 2005;352:1425-1435 160 (4.1) 180 (4.7) 200 (5.2) Implicazioni dei recenti trials clinici sulle linee Guida ATP III Pazienti con diabete HPS supporta CAD rischio equivalente di ATP III Statine danno ottimi risultati (HPS, CARDS) Pazienti anziani Beneficio della riduzione di LDL-C (HPS, PROSPER, ASCOT-LLA ± ALLHAT-LLT) Sindromi coronariche acute Considerare target LDL-C <70 mg/dL (PROVE IT) 140 JUPITER - Primary Endpoint Placebo 0.06 Hazard Ratio 0.56 (95% CI 0.46-0.69) P<0.00001 0.04 Rosuvastatin 20 mg NNT for 2y = 95 5y* = 25 0.00 0.02 Cumulative Incidence 0.08 Time to first occurrence of a CV death, non-fatal stroke, NFMI, unstable angina or arterial revascularization 0 1 2 141 4 Follow-up (years) Number at Risk Rosuvastatin Placebo 3 8,901 8,901 8,631 8,621 8,412 8,353 6,540 6,508 3,893 3,872 1,958 1,963 1,353 1,333 983 955 544 534 157 174 Ridker P et al. N Eng J Med 2008;359: 2195-2207 Effetto delle statine Statin treatment – reductions in inflammatory-cell content and collagenase levels – augmented collagen accumulation in atheromata Lipid lowering increase the fibrous nature of plaques — a change that should confer resistance to rupture – Imaging studies suggest that plaques have a more fibrous character in patients receiving treatment with statins than in those not receiving such treatment 142 Ridurre i lipidi riduce gli eventi coronarici (e stabilizza la placca)? N Engl J Med 2013;368:2004-13 143 • Seventeen studies (2,171 patients). • Statin therapy significantly decreased PV (−5.3 mm3; 95% CI: – 3.3 mm3 to −7.2 mm3; P < 0.001), without heterogeneity. • Only subgroups employing a high dose and long duration demonstrated a significant reduction in PV (p < 0.001). • A significant decrease in PV was noted if achieved LDL-C levels were <100 mg/dL (p < 0.001). 144 Relative risk reductions with statin therapy Reductions are greater for patients at low levels of absolute vascular risk than for those at higher levels 145 Lancet 2012; 380: 581–90. Relative risk reductions with statin therapy are not related to baseline levels of LDL cholesterol 146 Lancet 2012; 380: 581–90. Estimated numbers of major vascular events avoided according to estimated 5-year level of risk and the magnitude of LDL reduction achieved with statin therapy Lancet 2012; 380: 581–90 147 148 149 EVIDENCE SUPPORTING THE USE OF STATINS FOR THE PREVENTION OF ASCVD IN INDIVIDUALS WITHOUT NYHA CLASS II-IV HEART FAILURE AND WHO WERE NOT RECEIVING HEMODIALYSIS Moderate-intensity therapy (lowering LDL–C by approximately 30% to <50%), or high-intensity statin therapy (lowering LDL–C by approximately ≥50%), is a critical factor in reducing ASCVD events Statin reduces ASCVD events across the spectrum of baseline LDL– C levels >70 mg/dL The relative reduction in ASCVD risk is consistent for primary and secondary prevention The absolute reduction in ASCVD events is proportional to baseline absolute ASCVD risk Statin therapy is recommended for individuals at increased ASCVD risk who are most likely to experience a net benefit in terms of the potential for ASCVD risk reduction and the potential for adverse effects. 150 Cosa c’è di nuovo nelle Linee Guida? Elementi critici degli attuali approcci al rischio CVD 151 Pochi Trials con altri farmaci (fibrati, acidonicotinico, ezetimibe, omega 3) Non è dimostrato un effetto aggiuntivo a quello ottenuto con statine C’è insufficiente evidenza per la prevenzione cardiovascolare con questi farmaci Cosa c’è di nuovo nelle Linee Guida? Elementi critici degli attuali approcci al rischio CVD 152 Il concetto “TREAT TO TARGET” I trials clinici non indicano quale deve essere il target (i dati derivano sono da analisi post-hoc). Non è chiaro il beneficio addizionale che si ottiene raggiungendo un target rispetto ad un altro. Non viene preso in considerazione il rischio di eventi aversi quando per raggiungere un dato target devono essere aggiunti altri farmaci (oltre alla statina). Cosa c’è di nuovo nelle Linee Guida? Elementi critici degli attuali approcci al rischio CVD Il concetto “LOWEST IS BEST” espone il paziente al rischio di eventi avversi da terapie multiple e solo i futuri trials clinici potranno valutare il possibile effetto protettivo dei nuovi farmaci. 153 Cosa c’è di nuovo nelle Linee Guida? 154 Trattare il livello di rischio e non il colesterolo Al momento attuale i pazienti in dialisi e con insufficienza cardiaca (NHYA Class III and IV) non sembrano beneficiare della terapia con statine per la prevenzione del rischio CVD Essenziale l’identificazione dei soggetti con la maggiore probabilità di ottenere un beneficio dal trattamento 155 2013 American College of Cardiology–American Heart Association Guidelines for Use of Statin Therapy in Patients at Increased Cardiovascular Risk 156 Circulation 2013 November 12 Initiating Statin Therapy in Individuals With Clinical ASCVD 157 Stone N J et al. Circulation. 2014;129:S1-S45 158 Circulation 2013 November 12 159 Il FUTURO I NUOVI FARMACI: – EZETIMIBE – LOPITAMIDE – MIPOMERSEN – INIBITORI DI PCSK9 160 Antisense Technology as a New Approach for Drug Discovery 161 Inhibition of Apo B-100 production Apo B antisense (Mipomersen) Cholesterol VLDL Apo B VLDL Triglyceride Apo B-100 is an important structural and functional component of lipoproteins Blocking Apo B-100 production blocks VLDL, LDL and Lp(a) production IDL LDL1 162 LDL2 LDL3 Lp(a) Inhibition of Apo B-100 production Apo B antisense (Mipomersen) Cholesterol VLDL Apo B 163 Triglyceride Apo B-100 is an important structural and functional component of lipoproteins Blocking Apo B-100 production blocks VLDL, LDL and Lp(a) production Mipomersen Clinical Application FDA Approval Date: January 2013 Indication: – Approved as adjunct to lipid lowering medication and diet to reduce LDL cholesterol, apolipoprotein B, total cholesterol, and non-HDL cholesterol in patients with homozygous familial hypercholesterolemia. Place in therapy: – Once weekly lipid lowering therapy for a very rare and difficult to treat genetic disease 164 Mipomersen Clinical Application Contraindications: – Moderate to severe hepatic impairment – Active liver disease, including unexplained persistent elevations in transaminases Warnings (and Black Box warnings) – BBW: Risk of hepatotoxicity – Injection site reactions can occur – Flu like symptoms can occur Precautions – It should not be used as an adjunct to LDL apheresis 165 Mipomersen Drug Facts Pharmacology: – It is an oligonucleotide inhibitor of apolipoprotein B-100 synthesis. – Blocks production of Apo B-100 by binding to the mRNA responsible for the synthesis of the Apo B-100 protein – the primary building block of all atherogenic lipoproteins. – Blocking production of Apo B-100 leads to decreased production of LDL. 166 Mipomersen Pharmacokinetics: – A – 54-78% bioavailable – D – ≥90% protein bound – M – metabolized by endonucleases to smaller fragments which are further metabolized by exonucleases; No CYP involvement – E – elimination half-life ~ 1-2 months 167 Kynamro® (Mipomersen) Adverse Effects Common Adverse Effects (Kynamro)[placebo] • • • • Injection site reactions (84%) [33%] Flu like symptoms (29.9%) [16.3%] Nausea (14%) [8%] Headache (12%) [9%] Serious Adverse Effects – Increase in ALT (10%) [1%] – Increase in AST (6%) [2%] – Increase in hepatic fat (7%) [2%] 168 Mipomersen Literature Review Results – Mean % change from baseline: Mipomersen LDL -24.7% Apo B -26.8% TC -21.2% Non-HDL C -24.5% 169 Placebo -3.3% -2.5% -2.0% -2.9% Raal FJ, et al. Lancet 2010;375:998-1006 170 171 172 173 174 175 176 Conclusioni La terapia con statine associata all’adeguato controllo di PA e degli altri fattori di rischio CVD rimane ancora il farmaco fondamentale nel paziente ad alto rischio Entro i prossimi 5 anni, i trials clinici in corso ci diranno se altri farmaci ipolipemizzanti, da soli o associati alle statine sono in grado di ridurre il rischio CVD nei pazienti a rischio 177
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