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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
9
>Matelica
contiene I.P.
17
>Sport
Fabriano-Matelica euro 1,20
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n. 26 Anno CIV 4 luglio 2015
>Dialogo
Un barman
premiato
a Madrid
I giovani
Scout
e la lettura
Ciclismo
paralimpico:
Farroni c'è
Cittadella
degli Studi:
e la viabilità?
L
S
I
A
a storia del fabrianese Giorgio Zannini, dai banconi dei nostri bar al World Class in
Spagna. Un giovane che
si è fatto valere.
abato 4 luglio l'inaugurazione di due
bacheche-librerie vicino
ai giardini pubblici. La
sfida dei matelicesi per
la... cultura.
La vera
maturità
Parlando in questi giorni con un gruppo di
giovani che si stava preparando alla fase
orale dell’esame di maturità, era evidente
una certa perplessità nell'essere di nuovo
sottoposta ad una trafila di domande, manco
si trattasse di vip super ricercati o personaggi
da copertina. E non basta l’esame? Anche
il preliminare con i giornalisti? Eppure in
questo clima di pura omologazione, tutte le
testate, dico tutte, non hanno di meglio che
intervistare in maniera rituale i nostri ragazzi
diciottenni alle prese con l’esame… della
vita. E giù una sfilza di quesiti retorici e banali. Qualcuno di loro ha espresso angoscia
davanti alle scelte forti che doveva affrontare
nello scegliere la facoltà per l'anno venturo.
Si sentiva molto in ansia per questa situazione e poco libero. Come può essere — ha
chiesto — che uno si trovi davanti a scelte
da compiere e al tempo stesso in questa situazione si trovi senza libertà? Ha poi fatto
notare come alla fine, fatta la scelta, questa
facoltà di scegliere non esiste più, così che
non si è più liberi.
Questa domanda ci ha colpito per due motivi:
il primo, perché ci ritroviamo molto in quelle
parole, ricordando un disagio simile quando eravamo giovane come lui; il secondo,
perché mette il dito su una contraddizione
nel modo in cui normalmente definiamo la
libertà. Ricordiamoci bene la frustrazione
che si prova in quella fase della vita; oltre
al dover affrontare una difficilissima situazione economica, non sentivamo nessuna
preferenza particolare per le varie opzioni.
Come si può sapere cosa scegliere? Come
si può sapere quale studio è quello giusto?
È un dilemma simile a quello di sapere se la
persona che uno sta per sposare è veramente
la persona per lui, oppure no (...non sarà
invece un'altra?). Innanzitutto, il rischio fa
parte di quel brivido fantastico che si chiama
vivere. Il fatto è che uno normalmente non
sceglie perché ha la certezza di aver trovato
l'unica persona cui è stato destinato. Uno
scopre che l'altro è quello giusto perché l'ha
scelto. Lo sposo è unico per la sposa perché
lei l'ha sposato. E' un po' così anche per la
facoltà, anche se in modo meno definitivo.
Puoi scoprire che quella è la tua strada solo
rischiando, solo vivendola. È pazzesco. Si
chiama vita. Ma la questione più seria sollevata dal giovane maturando è quella della
libertà. Qual è il rapporto tra "fare delle
scelte" e libertà? Lo studente ha identificato
una contraddizione: se essere libero vuole
dire avere la possibilità di scegliere, allora
cosa succede quando decidiamo? Perdiamo
la libertà? Sembrerebbe proprio così, dato
che se hai fatto la scelta, allora le opzioni
non ci sono più. (...)
(Segue a pagina 2)
l campione fabrianese conquista due
argenti agli Italiani, si
prepara per i Mondiali e
comincia a puntare alle
Olimpiadi di Rio 2016.
31
settembre aprirà il
grande complesso
scolastico a Santa Croce
e già si prospettano delle
criticità per il traffico. Il
dibattito è aperto...
L'estate
si desta?
C
on l'estate in arrivo, non possiamo non occuparci di turismo e
delle strutture pubbliche operative in tale ambito. E’ evidente
che Fabriano e il comprensorio abbiano
bisogno di una sterzata significativa: il
futuro si gioca anche su questo versante. Il portafoglio piange, non mancano
iniziative più o meno rilevanti, ma si ha
l'impressione che si dovrebbe dare di
più, anche da parte degli operatori, in un
settore nevralgico che rappresenterà una
fetta consistente della città del futuro. E
non è solo questione di soldi, ma forse
anche di idee.
Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Sandro Tiberi
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Creatività pastorale,
sguardo, discernimento
di VINCENZO CORRADO
U
na Chiesa che si fa prossima e
ascolta; riflette e s’interroga; sostiene e incoraggia… Una Chiesa
che fa proprie, con affettuosa condivisione - come insegna il Concilio Vaticano
II -, le gioie e le speranze, i dolori e le angosce
della famiglia… L’Instrumentum Laboris,
diffuso in questi giorni, in preparazione alla
prossima assemblea sinodale (Vaticano, 4-25
ottobre 2015), consegna l’immagine di una
realtà viva e differenziata, non in lotta al suo
interno, ma in ascolto delle istanze del mondo
- nel caso specifico sulla famiglia - pronta a
rispondere con il Vangelo. Sia ben chiaro:
stiamo parlando di uno strumento di lavoro e
non di un documento conclusivo in cui vengono definite le questioni dibattute. Questa non
è una semplice sottigliezza semantica, ma è il
punto di partenza con cui accostarsi al testo
che farà da piattaforma alla discussione nel
Sinodo di ottobre. L’Instrumentum Laboris
raccoglie il documento conclusivo dell’assise
straordinaria dell’autunno 2014, integrato
dalla consultazione avvenuta nel mondo (attraverso il questionario) per approfondire - e
così proseguire - il cammino sinodale. Riflette, dunque, in modo affidabile la percezione e
le attese della Chiesa intera sul tema cruciale
della famiglia. Da qui la sua importanza: è
esso stesso espressione di quella sinodalità
tanto cara, insieme alla collegialità, a Papa
Francesco. Quello attuale, allora, non è un
passaggio “qualunque”. Il vescovo di Roma
ha chiamato i vescovi per due Sinodi, tra
ottobre 2014 e 2015, non come tempi isolati,
bensì all’interno di una rinnovata vita sinodale della Chiesa. L’Instrumentum è, pertanto,
una sintesi del percorso fatto collegialmente,
“frutto - viene spiegato nella conclusione - del
cammino intersinodale scaturito dalla creatività pastorale del Papa”. Una prima chiave
di lettura del testo sta proprio nella creatività
pastorale: i temi delle due assemblee - “Le
sfide pastorali sulla famiglia nel contesto
dell’evangelizzazione” (ottobre 2014) e “La
vocazione e la missione della famiglia nella
Chiesa e nel mondo contemporaneo” (ottobre
2015) – scandiscono un cammino segnato da
tre momenti intimamente connessi: l’ascolto
delle sfide sulla famiglia, il discernimento
della sua vocazione, la riflessione sulla sua
missione. Senza creatività non si sarebbe
giunti a tutto ciò. Lo scenario tracciato è
incoraggiante perché creativo, ovvero donato
dallo Spirito Santo. “Il Sinodo - ha più volte
affermato Francesco - non è un parlamento
(…), è uno spazio protetto affinché lo Spirito
possa operare”. Se non si tiene conto di questa
premessa fondamentale, il rischio è ridurre
il processo in corso a letture parziali e ideologiche. I problemi elencati nel documento, i
diversi punti di vista, le proposte offerte e le
ipotesi dicono, in modo esplicito, la volontà
di affrontare concretamente le difficoltà vissute dalle famiglie, specialmente quelle più
in difficoltà. La creatività allarga lo sguardo
e apre l’orizzonte, facendo emergere con
maggior ampiezza le sfide contemporanee che
sollecitano i vescovi e il popolo di Dio. Nessuna meraviglia, allora, se la Chiesa intende
prendersi cura, con particolare premura e
attenzione, di chi si trova in situazioni difficili
e cariche di sofferenza. Parlare di vescovi che
“bocciano le nozze gay, ma aprono a omosex
e divorziati” è riduttivo ed errato. È questione
di sguardo con che incontra la realtà. Ed è
questa una seconda chiave di lettura che
emerge dall’Instrumentum, dove - grazie anche al ventaglio di temi affrontati - è possibile
“I
n Italia non c’è altro che fattioni, e
parzialità”: lo scriveva cinquecento
anni fa il padre della storiografia
moderna, Philippe de Commynes.
Ricordare questo giudizio, tante volte ripetuto
dagli osservatori europei in tanti momenti di
passaggio, può servirci ad evitare di intrappolarci in una “coazione a ripetere”, in un
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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momento delicato. Per più di un anno siamo
stati martellati con l’annuncio, la discussione,
e anche l’approvazione di riforme, sui più
vari aspetti della vita istituzionale, sociale
ed economica. Nel discorso sulle riforme
si è accumulata ovviamente molta retorica,
forse troppa, con l’andare del tempo. C’è una
personalizzazione inusitata, rispetto ad altre
stagioni politiche della Repubblica, c’è una
politicizzazione evidente, che rende tutto più
Direzione, redazione e amministrazione
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(...) Ma se è così, allora per rimanere
libero uno non dovrebbe mai scegliere
seriamente o definitivamente. La stessa
cosa che dire che non puoi scegliere,
e se non puoi scegliere allora non sei
libero. Un vero pasticcio. La libertà,
invece, non consiste nell'avere opzioni, ma nel dire di sì a qualcosa che
credibilmente ti promette la vita attraverso la verità, la bontà, e la bellezza.
La libertà si vive dentro la capacità
umana di aderire a qualcuno, a una
proposta, fino in fondo. Più questo "sì"
è definitivo, più l'esistenza è rischiata
dentro l'abbraccio a un'ipotesi positiva,
più l'umanità è esaltata. E più la vita
intera è implicata nel "sì", più uno vive
con una identità irriducibile, un volto
inconfondibile, una personalità matura
che sa guardare all'altro pieno di una
compassione per il dramma umano,
il dramma della libertà. A chi sta affrontando la maturità e sta davanti alle
prime scelte col desiderio di dare una
forma sempre più precisa alla loro vita,
il primo consiglio è di non avere paura.
Il criterio esiste! Colui che ci invita ad
un rapporto che vuol essere eterno, un
rapporto con la fonte della vita stessa,
con la verità e con l'amore in persona, ci
farà vivere un riconoscimento sempre
più limpido e avventuroso. Si sceglie
per poter aderire di più alla Sua vita
e solo così riusciamo ad accarezzare
e toccare con mano l’esperienza della
libertà. E sentire allora l’impegno
della maturità non come una corsa ad
ostacoli, tra quiz azzeccati e amnesie
fluttuanti, ma come una possibilità per
imparare un approccio nuovo con la
realtà. Quello che ci avvicina all’essere
davvero uomini. Facendoci intravedere
il vero passo per la maturità, che non
può essere assolutamente un esame o
qualcosa su cui venir giudicati alla luce
dello studio intrapreso. Al di là della
nozione, ma dentro un significato. Per
farci amare ancora di più la vita, non
per allontanarci da essa.
constatare un’analisi più serena e condivisa
rispetto a quanto qualcuno registrava come
voci preoccupate ma che, in definitiva, erano
approcci diversi. Tutto ciò si può riassumere
in una parola - sguardo, appunto – che appartiene al lessico di Bergoglio. Oltretutto,
nella spiritualità ignaziana la trasformazione
dello sguardo è molto importante e il verbo
“mirar” (guardare) è uno dei più presenti
negli “Esercizi spirituali” con grande ricchezza di significati: osservare, discernere,
contemplare e anche prendersi cura… Con
misericordia! Che non significa buonismo,
anzi… tutt’altro: è qualcosa di estremamente
impegnativo. La misericordia, infatti, si legge
nel documento (n. 68), “è verità rivelata” ed
“è strettamente legata con le fondamentali
verità della fede – l’incarnazione, la morte
e risurrezione del Signore – e senza di esse
cadrebbe nel nulla”. Il volto del “depositum
fidei” (patrimonio di tutte le verità)
non è rigido o funereo, ma estremamente gioioso e misericordioso.
Per questo, la Santa Madre Chiesa
si rende prossima e si fa compagna
nelle situazioni difficili. Lo sguardo misericordioso fa “accogliere
e integrare”. C’è, infine, una terza
chiave di lettura per comprendere
l’impostazione dell’Instrumentum
e che, in definitiva, è la sintesi
di tutto il percorso sinodale: il
discernimento come metodo di
lettura della storia e di progettazione pastorale. Il discernimento,
sintetizzava Papa Francesco nell’intervista
a “La Civiltà Cattolica”, “si realizza sempre
alla presenza del Signore, guardando i segni,
ascoltando le cose che accadono, il sentire
della gente, specialmente i poveri”. Insomma,
discernere è un’esigenza reale della comunità
cristiana nella sua multiforme presenza nella
società. Discernere, però, non per dividere,
ma per unire ed edificare sempre più una
Chiesa madre, che non ha paura di mangiare
con il figlio peccatore, che vede i problemi e
che aiuta a guardarli nella luce del Vangelo.
Una Chiesa che si fa prossima e ascolta…
Fatte le riforme
vanno governate
di FRANCESCO BONINI
La vera
maturità
conflittuale, più difficile, anche se talvolta il conflitto è proprio cercato, per
marcare con più evidenza l’obiettivo.
In realtà però ogni legge di riforma,
una volta approvata, non chiude, ma
apre un processo. E’ questo che sfugge
alla superficie del caravanserraglio
della politica, ma che interessa i cittadini. Tutte le leggi di riforma finora
faticosamente e conflittualmente approvate in realtà contengono deleghe
per successivi provvedimenti applicativi, in primis quelle su lavoro e
scuola. Se vogliamo ancora una volta
dare ragione a Philippe de Commynes qui si
arresterebbe il processo, travolto da “fattioni
e parzialità”, ovvero, traducendo la traduzione
seicentesca, da conflitti e corporazioni. Riformare l’Italia insomma sarebbe impossibile,
secondo questo consolidato punto di vista,
perché le élites altro non si preoccuperebbero
che del proprio tornaconto e sarebbero talmente litigiose tra loro da perdere qualsiasi
prospettiva sistemica. Per cui, come chiosò
Carlo Cammoranesi
centocinquanta anni fa Metternich (quello
“dell’espressione geografica”) l’Italia non è
solo irreformabile, ma anche ingovernabile. E
per questo ha bisogno della tutela delle grandi
potenze. Questi schemi antichi, ma profondamente inseriti nella memoria lunga, possono
essere falsificati. E lo sono stati in diversi
momenti felici della nostra storia, anche non
lontanissima. In realtà le riforme non sono
solo uno strumento di lotta politica. La fattura
di molti testi è approssimativa: però, se quel
che contava era avviare il processo, ancora
più importante è seguirlo, governarlo. Per
questo bisogna assolutamente combinare gli
elementi verticali, che sono stati anche troppo
spinti, con quelli orizzontali: non possiamo
stressare il corpo sociale senza poter contare su élites adeguate. Al contrario bisogna
realizzare processi bilanciati e valorizzare,
responsabilizzandole, le soggettività. E alle
riforme bisogna fare il tagliando, ovvero saper
cambiare in corsa quello che si deve cambiare.
Non è facile, ma è la sola maniera per governare davvero, senza alibi e senza scorciatoie.
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
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>INCHIESTA<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Sono tanti i contenitori aperti
Parte la stagione turistica in sordina: mancano i fondi. Parla Balducci
L’
di ALESSANDRO MOSCÈ
assessore al Turismo Giovanni Balducci traccia
le direttive riguardo l’ambito istituzionale di sua
competenza, partendo dalle strutture e dalle iniziative in esse contenute. Il Museo della Carta e
della Filigrana ha registrato, nel 2014, 45.000 visite, 12.000
in più dell’anno precedente. Il trend positivo continua anche
in questo primo semestre del 2015: si tratta, per lo più, di
gruppi organizzati e di scolaresche. Nel frattempo il museo ha
ottenuto il certificato di eccellenza del portale turistico Trip
Advisor (2014), risultando il settimo plesso tra le attrazioni
della Provincia di Ancona. “E’ un museo pubblico vivo e
interattivo, perché oltre a fornire informazioni sul mondo
della carta e ad ospitare opere ed artisti, offre opportunità
didattiche che consentono al visitatore di addentrarsi all’interno di un’arte, da sempre il supporto più versatile su cui la
creatività prende forma nelle sue infinite declinazioni”, afferma Balducci. Attualmente è in corso la mostra “Carta fuori
cornice”: le sculture in carta di Maurizio Prenna, architetto
e designer (fino al 12 settembre). Attraverso l’utilizzo di un
materiale come la carta e con una tecnica artigianale, l’opera
diventa scultura restituendo al contempo la dimensione cromatica, figurativa ed espressiva di un quadro originario. Attivo
anche il Premio “Leonardo Sciascia Amateur d’estampes”
(fino all’11 settembre). Sono 29 le incisioni, per altrettanti
artisti di tredici paesi, che partecipano all’ottava edizione
2015-2016, per una biennale internazionale di grafica d’arte
fondata dagli Amici di Leonardo Sciascia e dalla Civica
Raccolta di Stampe Achille Bertarelli (Milano). All’Oratorio del Gonfalone ha aperto i battenti la mostra di stampe
fine art (fino al 26 luglio): Mauro Monachesi espone le sue
stampe su carta artigianale (100% cotone) prodotte a Fabriano. Sono presenti riproduzioni artistiche dei grandi pittori
dell’Impressionismo e di foto in bianco e nero che ritraggono
Il Museo della Carta
e della Filigrana a Fabriano
personaggi famosi del ‘900, luoghi e momenti della storia di
Fabriano. Fino al 5 luglio si terrà il Premio Cinematografico
e Televisivo “Castello di Precicchie” che avrà come ospiti
centrali due attori di grande successo e popolarità: Isabella
Ragonese e Rolando Ravello. Per i volti nuovi quest’anno la
scelta è caduta su Greta Scarano e Stefano Fresi. Una nota
particolare Balducci la riserva a “Fabriano in Watercolour”,
manifestazione di aprile che ha portato più di 500 acquerellisti da tutto il mondo e artisti appartenenti a ben 51 paesi.
“Quest’ultimo esempio ha permesso di capire che fare rete e
sinergia, attraverso la qualità degli investimenti nel talento,
paga sempre. Speriamo in sempre maggiore collaborazione
tra le realtà locali e in un miglioramento del front office
per una crescita professionale di tutti gli operatori turistici.
Dobbiamo attrarre i visitatori ed esportare il brand Fabriano
con continuità. Sono queste le due direttive principali sulle
quali l’amministrazione comunale si sta muovendo”.
Opere artistiche per abbellire i luoghi
Sono trascorsi circa dodici anni dalla nascita del Comitato
“Accendiamo Fabriano”, una lungimirante visione proposta
da illustri fabrianesi per dare un impulso alla riqualificazione
del tessuto urbano con progetti volti ad acquisire qualità,
innovazione con l’obiettivo di aprire nuove prospettive al
futuro della nostra città. Iniziativa lodevole che, purtroppo,
sembra essere lasciata solo sulla carta. Come nel passato,
appassionati dalla bellezza dell’arte come committenti, mecenati, hanno finanziato artisti nella realizzazione di opere
che documentano e testimoniano scene di vita quotidiana,
paesaggi, personaggi, che oggi noi tutti possiamo ammirare, stupirci, emozionarci, per questi meravigliosi doni
che persone lungimiranti hanno conservato e lasciato nei
secoli. Anche noi, oggi, nella nostra città, appassionati dalla
bellezza dell’arte, abbiamo l’obbligo morale di invitare gli
artisti locali, alla realizzazione di opere che testimoniano alle
generazioni future un documento della loro visione artistica.
I curatori del meraviglioso sito fabrianese, Oratorio di S.
Maria del Gonfalone, desiderano promuovere una campagna
di sensibilizzazione alla cittadinanza, volta alla realizzazione
di opere artistiche da collocare in spazi pubblici con l’obiettivo di abbellire, con progetti mirati, alcuni luoghi non più
anonimi, ma, da rivalutare. Questa iniziativa culturale nasce
dall’esperienza di oltre ventiquattro eventi realizzati in tre
anni di attività nell’Oratorio del Gonfalone, con il sostegno
degli artisti locali, che con il loro lavoro hanno fatto conoscere ai fabrianesi la bellezza espressiva della realtà artistica
del nostro territorio.
Nel mese di maggio è stata installata definitivamente la
prima opera, del sopra citato progetto, nell’atrio del chiostro di S. Venanzio, una scultura in terracotta eseguita dagli
artisti, Domenico Michetti e Francesca Trappolini. La targa
in metallo spiega la motivazione dell’opera: “La scultura
rievoca l’episodio miracoloso del 1536 presso il Monastero
di Santa Caterina da Siena a Fabriano. La sacra icona della
Madonna delle Lacrime è esposta nella seconda cappella a
destra in Cattedrale”.
La seconda opera proposta è un murales di circa dieci metri da
realizzare, nel mese di luglio, su pannelli speciali che conserveranno nel tempo il murales stesso, il quale verrà collocato
in una parete di via Lamberto Corsi, nel quartiere di Santa
Maria in Campo. Il progetto è stato chiesto all’artista Massimo Melchiorri, che vanta una lunga e notevole esperienza
professionale. L’ultimo suo affresco realizzato si trova nella
chiesetta del Seminario nuovo di via Serraloggia ed è una
magnifica scena biblica di grande effetto visivo. Per una maggiore gestione di opere artistiche da collocare in varie zone
della città, i curatori dell’Oratorio si rivolgono a tutti i fabrianesi per un eventuale contributo finalizzato per la creazione
di opere mirate ad abbellire il nostro Comune; la donazione
si può inviare con bonifico al Monastero di San Silvestro
Abate, al seguente iban: IT03N0503521110410570009041
Veneto Banca, con la causale “Pro Gonfalone”.
Sandro Tiberi
* Buoni i riscontri sulla ricettività del Museo della Carta e
della Filigrana
* Funzionano i social network della Regione Marche
in chiave turistica
* L’iniziativa “Fabriano in Watercolour” ha consentito
un afflusso notevole di turisti
Mancano eventi
di qualità per uno
scatto in avanti
Partiamo da un dato: nei prossimi dieci anni, in Italia, verranno creati 500 mila nuovi posti di lavoro
nel settore turistico portando il numero di impiegati,
nel comparto, a circa tre milioni (corrispondenti al
13,2% del totale). Ma secondo le stime, già nel 2015
il turismo contribuirà per oltre il 10% del Pil grazie
ad un giro d'affari che è stimato in 165,5 miliardi
di euro. Delle previsioni di crescita del turismo ha
parlato David Scowsill, presidente e Geo del World
Travel & Tourism Council (Wttc), in un'intervista
rilasciata di recente all'Ansa. Il settore crescerà se
vi sarà un'adeguata organizzazione accompagnata da
una promozione e da una gestione attenta, mentre in
assenza di politiche attive il comparto rischia di perdere
fino a 370 mila addetti con una ricaduta negativa sul
Pil nazionale pari a 32,4 miliardi di euro. Sono più di
dieci anni che, pedissequamente, si discute su come
animare Fabriano e restituirle una veste turistica in
chiave specie culturale. Un turismo colto, dunque,
che preveda un'unione ideale tra mare e collina e una
"visione parallela" che raggiunga l'entroterra a partire
dal "mare blu". Il servizio #destinazionemarche, con
offerte e pacchetti, è stato ben guidato sotto l'egida
della Regione Marche, ma il territorio locale appare
ancora scorporato da una realtà più ampia. Si ha sempre l'impressione che manchi una reale concertazione
pubblico-privato proficua, per lasciare da parte quelle
sacche di individualismo che non aiutano affatto a crescere. Anche gli eventi di qualità scarseggiano, dopo
la chiusura di "Poiesis" e dopo la mostra “Da Giotto
a Gentile”, iniziative di grido che hanno permesso a
Fabriano quello scatto in avanti di rilievo nazionale e
quella ricaduta, con il supporto della stampa nazionale, perché si accendessero i riflettori anche dalle
nostre parti (ma cresce “Fabriano in Watercolour”).
Una sinergia con l'Umbria non è stata ancora attuata
(vedremo gli esiti dell'applicazione "geografica" del
Distretto Evoluto Umbro-Marchigiano i cui sviluppi
sono stati appena presentati pubblicamente). Si attende
la nascita di strutture didattiche affinché il territorio
sia fonte preziosa di apprendimento con punti di informazione e una predisposizione di pacchetti turistici
di uno o più giorni, nonché la realizzazione di un itinerario turistico integrato di tipo religioso, culturale,
naturalistico, enogastronomico in relazione alle risorse
presenti nel comprensorio. Da non sottovalutare il turismo integrato a chilometro zero, per il quale i turisti
usufruiscono solo di prodotti del territorio regionale:
alimenti, bevande, arredi delle camere come tavoli e
sedie in ferro battuto o legno, coperte, lumi, tovaglie,
piatti, cestini per pane e frutta: tutto appartenente al
chilometro zero commercializzato e venduto nella
stessa zona di produzione. Il modello avalla azioni che
scelgono l'alimento locale garantito dal produttore nella sua genuinità al posto dell'alimento globale spesso
di origine non certificata, risparmiando su trasporti e
inquinamento e senza l'utilizzo degli Ogm. A quando
una pianificazione coordinata e integrata anche a Fabriano e dintorni?
a.m.
La recente mostra "Da Giotto a Gentile" (Foto Cico)
* Fabriano ha perso “Poiesis”, il festival multidisciplinare
delle arti
* Non si riuscirà a creare delle biennali d’arte presso la
Pinacoteca Molajoli
* C’è poca interattività tra settore pubblico e settore privato
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>INCHIESTA<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Sono tanti i contenitori aperti
Parte la stagione turistica in sordina: mancano i fondi. Parla Balducci
L’
di ALESSANDRO MOSCÈ
assessore al Turismo Giovanni Balducci traccia
le direttive riguardo l’ambito istituzionale di sua
competenza, partendo dalle strutture e dalle iniziative in esse contenute. Il Museo della Carta e
della Filigrana ha registrato, nel 2014, 45.000 visite, 12.000
in più dell’anno precedente. Il trend positivo continua anche
in questo primo semestre del 2015: si tratta, per lo più, di
gruppi organizzati e di scolaresche. Nel frattempo il museo ha
ottenuto il certificato di eccellenza del portale turistico Trip
Advisor (2014), risultando il settimo plesso tra le attrazioni
della Provincia di Ancona. “E’ un museo pubblico vivo e
interattivo, perché oltre a fornire informazioni sul mondo
della carta e ad ospitare opere ed artisti, offre opportunità
didattiche che consentono al visitatore di addentrarsi all’interno di un’arte, da sempre il supporto più versatile su cui la
creatività prende forma nelle sue infinite declinazioni”, afferma Balducci. Attualmente è in corso la mostra “Carta fuori
cornice”: le sculture in carta di Maurizio Prenna, architetto
e designer (fino al 12 settembre). Attraverso l’utilizzo di un
materiale come la carta e con una tecnica artigianale, l’opera
diventa scultura restituendo al contempo la dimensione cromatica, figurativa ed espressiva di un quadro originario. Attivo
anche il Premio “Leonardo Sciascia Amateur d’estampes”
(fino all’11 settembre). Sono 29 le incisioni, per altrettanti
artisti di tredici paesi, che partecipano all’ottava edizione
2015-2016, per una biennale internazionale di grafica d’arte
fondata dagli Amici di Leonardo Sciascia e dalla Civica
Raccolta di Stampe Achille Bertarelli (Milano). All’Oratorio del Gonfalone ha aperto i battenti la mostra di stampe
fine art (fino al 26 luglio): Mauro Monachesi espone le sue
stampe su carta artigianale (100% cotone) prodotte a Fabriano. Sono presenti riproduzioni artistiche dei grandi pittori
dell’Impressionismo e di foto in bianco e nero che ritraggono
Il Museo della Carta
e della Filigrana a Fabriano
personaggi famosi del ‘900, luoghi e momenti della storia di
Fabriano. Fino al 5 luglio si terrà il Premio Cinematografico
e Televisivo “Castello di Precicchie” che avrà come ospiti
centrali due attori di grande successo e popolarità: Isabella
Ragonese e Rolando Ravello. Per i volti nuovi quest’anno la
scelta è caduta su Greta Scarano e Stefano Fresi. Una nota
particolare Balducci la riserva a “Fabriano in Watercolour”,
manifestazione di aprile che ha portato più di 500 acquerellisti da tutto il mondo e artisti appartenenti a ben 51 paesi.
“Quest’ultimo esempio ha permesso di capire che fare rete e
sinergia, attraverso la qualità degli investimenti nel talento,
paga sempre. Speriamo in sempre maggiore collaborazione
tra le realtà locali e in un miglioramento del front office
per una crescita professionale di tutti gli operatori turistici.
Dobbiamo attrarre i visitatori ed esportare il brand Fabriano
con continuità. Sono queste le due direttive principali sulle
quali l’amministrazione comunale si sta muovendo”.
Opere artistiche per abbellire i luoghi
Sono trascorsi circa dodici anni dalla nascita del Comitato
“Accendiamo Fabriano”, una lungimirante visione proposta
da illustri fabrianesi per dare un impulso alla riqualificazione
del tessuto urbano con progetti volti ad acquisire qualità,
innovazione con l’obiettivo di aprire nuove prospettive al
futuro della nostra città. Iniziativa lodevole che, purtroppo,
sembra essere lasciata solo sulla carta. Come nel passato,
appassionati dalla bellezza dell’arte come committenti, mecenati, hanno finanziato artisti nella realizzazione di opere
che documentano e testimoniano scene di vita quotidiana,
paesaggi, personaggi, che oggi noi tutti possiamo ammirare, stupirci, emozionarci, per questi meravigliosi doni
che persone lungimiranti hanno conservato e lasciato nei
secoli. Anche noi, oggi, nella nostra città, appassionati dalla
bellezza dell’arte, abbiamo l’obbligo morale di invitare gli
artisti locali, alla realizzazione di opere che testimoniano alle
generazioni future un documento della loro visione artistica.
I curatori del meraviglioso sito fabrianese, Oratorio di S.
Maria del Gonfalone, desiderano promuovere una campagna
di sensibilizzazione alla cittadinanza, volta alla realizzazione
di opere artistiche da collocare in spazi pubblici con l’obiettivo di abbellire, con progetti mirati, alcuni luoghi non più
anonimi, ma, da rivalutare. Questa iniziativa culturale nasce
dall’esperienza di oltre ventiquattro eventi realizzati in tre
anni di attività nell’Oratorio del Gonfalone, con il sostegno
degli artisti locali, che con il loro lavoro hanno fatto conoscere ai fabrianesi la bellezza espressiva della realtà artistica
del nostro territorio.
Nel mese di maggio è stata installata definitivamente la
prima opera, del sopra citato progetto, nell’atrio del chiostro di S. Venanzio, una scultura in terracotta eseguita dagli
artisti, Domenico Michetti e Francesca Trappolini. La targa
in metallo spiega la motivazione dell’opera: “La scultura
rievoca l’episodio miracoloso del 1536 presso il Monastero
di Santa Caterina da Siena a Fabriano. La sacra icona della
Madonna delle Lacrime è esposta nella seconda cappella a
destra in Cattedrale”.
La seconda opera proposta è un murales di circa dieci metri da
realizzare, nel mese di luglio, su pannelli speciali che conserveranno nel tempo il murales stesso, il quale verrà collocato
in una parete di via Lamberto Corsi, nel quartiere di Santa
Maria in Campo. Il progetto è stato chiesto all’artista Massimo Melchiorri, che vanta una lunga e notevole esperienza
professionale. L’ultimo suo affresco realizzato si trova nella
chiesetta del Seminario nuovo di via Serraloggia ed è una
magnifica scena biblica di grande effetto visivo. Per una maggiore gestione di opere artistiche da collocare in varie zone
della città, i curatori dell’Oratorio si rivolgono a tutti i fabrianesi per un eventuale contributo finalizzato per la creazione
di opere mirate ad abbellire il nostro Comune; la donazione
si può inviare con bonifico al Monastero di San Silvestro
Abate, al seguente iban: IT03N0503521110410570009041
Veneto Banca, con la causale “Pro Gonfalone”.
Sandro Tiberi
* Buoni i riscontri sulla ricettività del Museo della Carta e
della Filigrana
* Funzionano i social network della Regione Marche
in chiave turistica
* L’iniziativa “Fabriano in Watercolour” ha consentito
un afflusso notevole di turisti
Mancano eventi
di qualità per uno
scatto in avanti
Partiamo da un dato: nei prossimi dieci anni, in Italia, verranno creati 500 mila nuovi posti di lavoro
nel settore turistico portando il numero di impiegati,
nel comparto, a circa tre milioni (corrispondenti al
13,2% del totale). Ma secondo le stime, già nel 2015
il turismo contribuirà per oltre il 10% del Pil grazie
ad un giro d'affari che è stimato in 165,5 miliardi
di euro. Delle previsioni di crescita del turismo ha
parlato David Scowsill, presidente e Geo del World
Travel & Tourism Council (Wttc), in un'intervista
rilasciata di recente all'Ansa. Il settore crescerà se
vi sarà un'adeguata organizzazione accompagnata da
una promozione e da una gestione attenta, mentre in
assenza di politiche attive il comparto rischia di perdere
fino a 370 mila addetti con una ricaduta negativa sul
Pil nazionale pari a 32,4 miliardi di euro. Sono più di
dieci anni che, pedissequamente, si discute su come
animare Fabriano e restituirle una veste turistica in
chiave specie culturale. Un turismo colto, dunque,
che preveda un'unione ideale tra mare e collina e una
"visione parallela" che raggiunga l'entroterra a partire
dal "mare blu". Il servizio #destinazionemarche, con
offerte e pacchetti, è stato ben guidato sotto l'egida
della Regione Marche, ma il territorio locale appare
ancora scorporato da una realtà più ampia. Si ha sempre l'impressione che manchi una reale concertazione
pubblico-privato proficua, per lasciare da parte quelle
sacche di individualismo che non aiutano affatto a crescere. Anche gli eventi di qualità scarseggiano, dopo
la chiusura di "Poiesis" e dopo la mostra “Da Giotto
a Gentile”, iniziative di grido che hanno permesso a
Fabriano quello scatto in avanti di rilievo nazionale e
quella ricaduta, con il supporto della stampa nazionale, perché si accendessero i riflettori anche dalle
nostre parti (ma cresce “Fabriano in Watercolour”).
Una sinergia con l'Umbria non è stata ancora attuata
(vedremo gli esiti dell'applicazione "geografica" del
Distretto Evoluto Umbro-Marchigiano i cui sviluppi
sono stati appena presentati pubblicamente). Si attende
la nascita di strutture didattiche affinché il territorio
sia fonte preziosa di apprendimento con punti di informazione e una predisposizione di pacchetti turistici
di uno o più giorni, nonché la realizzazione di un itinerario turistico integrato di tipo religioso, culturale,
naturalistico, enogastronomico in relazione alle risorse
presenti nel comprensorio. Da non sottovalutare il turismo integrato a chilometro zero, per il quale i turisti
usufruiscono solo di prodotti del territorio regionale:
alimenti, bevande, arredi delle camere come tavoli e
sedie in ferro battuto o legno, coperte, lumi, tovaglie,
piatti, cestini per pane e frutta: tutto appartenente al
chilometro zero commercializzato e venduto nella
stessa zona di produzione. Il modello avalla azioni che
scelgono l'alimento locale garantito dal produttore nella sua genuinità al posto dell'alimento globale spesso
di origine non certificata, risparmiando su trasporti e
inquinamento e senza l'utilizzo degli Ogm. A quando
una pianificazione coordinata e integrata anche a Fabriano e dintorni?
a.m.
La recente mostra "Da Giotto a Gentile" (Foto Cico)
* Fabriano ha perso “Poiesis”, il festival multidisciplinare
delle arti
* Non si riuscirà a creare delle biennali d’arte presso la
Pinacoteca Molajoli
* C’è poca interattività tra settore pubblico e settore privato
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4
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Una passeggiata che va... nel cuore
Due anni per il piccolo
Daniel!
Il 1° luglio Daniel Lori compie 2 anni. Ti facciamo tanti auguri. Sei la gioia
di papà Massimiliano, mamma Edna, della tua cuginetta Arianna, dei nonni,
degli zii, della bisnonna Sebastiana.
Un bacione piccolo cucciolo!
Comunichiamo che gli orari della segreteria
de L'Azione sono i seguenti:
Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30
Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18
Si è conclusa la 5a Passeggiata
del Cuore, importante iniziativa a
sfondo sociale organizzata come di
consueto da Cuore Salus presso il
Monastero di San Silvestro Abate.
Obiettivo, come in tutte le manifestazioni passate è stato quello
di sensibilizzare la cittadinanza
fabrianese alla prevenzione alle
malattie cardiovascolari. Correggere lo
stile di vita esaltando
la sana alimentazione
e il movimento.
Quest’anno la manifestazione si è arricchita apportando anche
una dolce ventata di
solidarietà. Per la prima volta in sinergia
con Raniero Zuccaro
si è fatto l’invito ai
partecipanti a donare
generosamente in offerta libera alle Suore
Cappuccine di Madre Rubatto del Perù
per raccogliere fondi
necessari per opere
primarie da destinare
a quella parte poco
fortunata del mondo. I
partecipanti quasi tutti
fabrianesi, ma anche
molti provenienti da
Roma, Ancona, Jesi,
Macerata, Tolentino e
dalla vicina Umbria,
Gualdo Tadino, quasi
quattrocento persone,
hanno accolto questo
invito senza esitazione. Tutti hanno donato
con il cuore “concretezza” per questa nobile causa:
aiutare i bambini del Perù.
La giornata si è svolta in un clima
di grande festa e collaborazione tra
i partecipanti.
Molti espressamente sono rimasti
entusiasti e vorrebbero riproporla
anche per il prossimo anno. Grande
gioia anche tra i volontari che si
sono severamente impegnati per
far sì che il tutto fosse organizzato
nel migliore dei modi. Un caloroso
plauso quindi, a tutti i volontari che
hanno garantito sicurezza nell’escursione a piedi immersi nello
splendido scenario naturalistico di
monte Fano; che hanno allestito gli
stand con opuscoli educativi forniti
dall’Asur dove è stato possibile
informarsi e prendere spunto per
una sana alimentazione e un corretto esercizio fisico; alle scuole
di nordic walking e mountain bike
che hanno fatto provare la tecnica
presso il campetto. Poi il momento
più emozionante della giornata;
riunirsi tutti attorno ad un tavolo
imbandito e condividere insieme
all’ottimo cibo preparato e servito
le testimonianze forti di chi ha
vissuto personalmente la “Missione
Perù”: Raniero e le Suore Cappuccine presenti. L’occasione ha voluto
che si festeggiasse anche un compleanno. Tra i presenti, Federica
Stroppa che insieme a tutti noi ha
spento... candeline! Grazie a tutti i
convenuti. Veramente alle persone
comuni che sono state
l’“anima” autentica della solidarietà. A tutte le
istituzioni partecipanti:
Diocesi di Fabriano e
Matelica con la presenza del Vescovo don
Giancarlo Vecerrica;
al Comune di Fabriano
con il saluto del sindaco
Sagramola; all’Asur
Area Vasta 2 con il
saluto del dr. Stroppa, e
la presenza delle dr.sse
Daniela Cimini e Maria
Gabriella Colao; al servizio sicurezza, condiviso egregiamente dalla
Croce Rossa Italiana e
dalla Croce Azzurra.
Grazie alla presenza
dell’Atd (Associazione
Tutela del Diabetico)
e al Caffè Alzheimer.
Grazie a chi ha cucinato e servito a tavola,
a Mirko dello Janus e
al suo staff. Infine, un
"grazie" dal profondo ai
Monaci di San Silvestro
Abate perché instancabilmente ci concedono
puntuali i loro ambienti
preziosi e sacri per farci
vivere questi momenti
di forte emozione.
E’ andata veramente bene. Abbiamo lasciato per un attimo i nostri
pensieri, ci siamo raccolti per
condividere “quattro passi in amicizia con il cuore, per regalare una
piccola gioia ai bambini peruviani:
tutti insieme, in piena solidarietà”.
Arrivederci al prossimo anno.
m.a.
Kim, Sally, Trilly, i vincitori della festa del cane al Circolo Ippico
Una bellissima giornata di sole e
tanto pubblico presente alla quarta
edizione della festa del cane che si
è svolta domenica 21 giugno, nell’area verde davanti al Ristorante “I
Mascalzoni” del Circolo Ippico, in
località Brosciano. I nostri amici a
quattro zampe sono stati selezionati
in quattro categorie: puppy, taglia
piccola, media e grande. Per la
sezione puppy, sotto i dieci mesi, si
è classificato al primo posto Kim,
razza Beagle, di Andrea Giovannini,
secondo Pongo, razza Bartone, di
Alessio Cervigni, terzo Luna, razza
Chihuahua, di Gianni Zampetti e
quarto Joy, razza Chihuahua, di Eleonora Scattolini. Tutti i partecipanti
iscritti alla categoria puppy hanno
ricevuto una medaglia ricordo. Per
la sezione taglia piccola si è classificato al primo posto Selly, razza
Yorkshire, di Maria Grazia Frigola,
secondo Briciola, razza Chihuahua,
di Barbara Giuseppetti, terzo Sara,
razza Bassotto tedesco, di Marina
Arteconi e quarto Quentin, razza
Maltese, di Rosanna De Pascali. Per
la sezione taglia media si è classificato al primo posto Trilly, razza
Collie, di Marino Donna, secondo
Tommy, razza Beagle, di Sisto
Traballoni, terzo Lupen, razza Bretone, di Simmarco Rinaldi e quarto
Pepita, razza Shiba Inu, di Stefano
Orazi. Per la sezione taglia grande
si è classificato al primo posto Gus,
razza Terranova, di Vanni Pandolfi,
secondo Toto, razza Golden Retrie-
04 mercatino.indd 2
Alcune immagini
dell'edizione
dell'anno scorso
ver, di Cecilia Carbini, terzo Poldo,
razza Dogue de Bordeaux, di Alberto
Bartocci e quarto Bella, razza Bovaro
del Bernese, di Stazi Roberta. Alcuni
premi speciali sono andati a: Zoe, razza Carlino, di Maria Rosaria Quintieri, Jolie, razza Jack Russel Terrier, di
Gianni Roberta, Ciro, razza Shetland
Collie, di Pino Latini e Jamaica, razza
Alaskan Malumete, di Sandra Nappi.
La manifestazione è stata ripresa dai
fotografi: Norberto Censi e Paolo
Orazi. Il presidente Livia Marcolini,
dell’Associazione Animalisti Italiani
di Fabriano, ringrazia pubblicamente
tutti coloro che si sono adoperati per
la buona riuscita di questa quarta
edizione della Festa del cane. Un
particolare ringraziamento a Federico
Pagnani per la grafica del manifesto,
Francesca Poeta per la grafica biglietti
della lotteria, Lanfranco Spadini, presidente Circolo Fenalc di Santa Maria,
per la disponibilità di tavoli e sedie. Al
termine della gara sono stati estratti i
numeri vincenti della lotteria: primo
premio biglietto n. 135, secondo n.
223, terzo n. 816, quarto n. 191, quinto
n. 909, sesto n. 412 e ultimo premio n.
153. Per il ritiro dei premi telefonare
al 3479383663 (Teresa).
Sandro Tiberi
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5
L'Azione 4 LUGLIO 2015
>CRONACA
Batteri nelle condutture,
si aspettano i risultati ufficiali
dopo i prelievi Asur
L'autocisterna della Multiservizi
posizionata in modo permanente
davanti al parcheggio
del supermercato Coop
di Santa Maria
Acqua, emergenza finita?
Il sindaco potrebbe revocare l'ordinanza e recuperare la normalità
di MARCO ANTONINI
B
ollire l’acqua prima di
berla. Lo ha ordinato
il sindaco di Fabriano
venerdì 26 giugno alle
famiglie del centro storico e del
quartiere Santa Maria. 9 mila le
persone coinvolte dall’ordinanza
arrivata dopo le analisi effettuate
da Asur che hanno riscontrato la
presenza del batterio Escherichia
coli in basse quantità (2 parti su
100 millilitri mentre il limite imposto per legge è zero). In attesa
di nuove analisi negative da parte
di Asur, l’acqua rimane potabile
per tutte le operazioni casalinghe
ma non può essere bevuta se non
previa bollitura. Multiservizi, incaricata della comunicazione, ha
affisso volantini nelle vie coinvolte
ed ha effettuato un'informativa tramite altoparlante e la distribuzione
di acqua in bottiglia e istituito
luoghi di approvvigionamento in
diversi luoghi della città. I due
punti dove sono state effettuate
analisi che hanno fatto scattare
l’emergenza sono i serbatoi Fab 26
di via Bovio e Fab 32 di via Dante.
Sono coinvolti dall’ordinanza i
residenti delle vie Zacchilli, Domenico Rossi, XIII Luglio, Cortina
San Venanzo, Piazza Partigiani,
Domenico Berti, vicoli del Piano,
Damiano Chiesa e vicolo Piazza
Garibaldi, Fratti, Porta Nuova, IV
Novembre, Pietro Miliani, Spiazzi
San Nicolo, Piazza Cairoli, Piazza
Quintino Sella. Per i cittadini di
queste vie l’approvvigionamento
per fini potabili è garantito tramite
punti prelievo con appositi idranti
predisposti da Multiservizi in
via Bovio, Miliani, Serafini e via
Balbo incrocio via Mamiani. Le
altre vie interessate dall’ordinanza
sono: Tommasi, Engles Profili,
Bellocchi, Broganelli, Pavoni, don
Minzoni (tratto don Riganelli-Mattarella), Ruggeri, Buozzi, L. Corsi,
Nenni, Di Vittorio, Gigli, via Dante
tratto via Tommasi e rotatoria Anas
vicino stabilimento Elica. Anche
qui l’approvvigionamento per fini
potabili verrà garantito tramite
punti prelievo predisposti nel parcheggio del Supermercato Coop.
Disagi anche al quartiere Piano
dove la non potabilità riguarda la
scuola Collodi che è stata rifornita
di bottiglie di acqua minerale. In
rete sono scoppiate le polemiche
da parte dei cittadini che, venerdì
pomeriggio, non avevano ancora
riscontrato comunicazioni ufficiali sul sito Multiservizi o su
quello istituzionale del Comune
di Fabriano, Piazza Alta. “Alle
ore 15, purtroppo, l’unico avviso
è stato diffuso dalla stampa locale.
Chiediamo – scrivono alcuni - una
comunicazione più efficace per tutelare la salute dei cittadini”. Il sindaco ha tranquillizzato l’opinione
pubblica. “Non ci sono rischi per
la salute. L’acqua è potabile previa
bollitura. Le strutture competenti
hanno lavorato per limitare al massimo i disagi alla popolazione. Nei
giorni scorsi le analisi hanno dato
valore negativo – spiega il sindaco
Giancarlo Sagramola – ma non
hanno valore di legge”. In attesa
di nuova ordinanza che confermi il
ritorno alla normalità, Comune di
Fabriano e Asur hanno diffuso un
comunicato per spiegare l’evolversi della situazione e rassicurare la
cittadinanza. “A titolo puramente
precauzionale, tenendo conto della
lieve entità della contaminazione
microbiologica e del favorevole
andamento nel tempo della conformità delle acque delle due linee
acquedottistiche, è stato proposto
dall’Asur al sindaco di Fabriano
l'emissione di un provvedimento
cautelativo atto a limitare l’uso
dell’acqua esclusivamente nel
caso di ingestione diretta (acqua
da bere). Contestualmente l'Asur
ha chiesto a Multiservizi, ente
gestore dell’acquedotto, di attivarsi
prontamente al fine di relazionare
sulle cause che potrebbero aver
determinato la non conformità e
di specificare gli interventi gestionali attuati, comprese le analisi di
verifica interna, necessari all’immediato ripristino della qualità
dell’acqua erogata. Multiservizi
si è immediatamente attivata per
verificare, monitorare e risolvere
la problematica evidenziata ed
effettuare nuove analisi che confermassero o meno l’allarme”. Queste
le evidenze aggiornate martedì 30
giugno. Se risulterà confermato il
superamento della situazione di
criticità verrà disposta dal sindaco
la revoca della limitazione d’uso
temporanea. Pur comprendendo
i disagi arrecati si vuole confermare che le istituzioni coinvolte
e l’ente gestore stanno operando
a massima garanzia degli utenti
ed effettuando tutte le attività ed
i controlli previsti dalle norme e
dai piani operativi di propria pertinenza. La criticità di questi giorni
è oggetto di scrupolosa verifica per
ripristinare con assoluta certezza
la qualità dell’acqua fornita alla
popolazione”.
Alessandro Moscè
05 fabriano.indd 2
FABRIANO
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Il cammino del Nord di Melchiorri
Con la sesta settimana, che andava dall'11 al 17 maggio, è terminato il Cammino del Nord, il cosiddetto radio
pellegrinaggio del 2015. Sei settimane da Irun a Santiago passando per i paesi baschi. Tutto sulla costa perché è
appunto il cammino del nord. Il più duro. E poi una volta arrivati a Ribadeo ci si butta dentro la Galizia e si arriva
a Santiago. Il percorso degli ultimi giorni: Baamonde, Miraz, Sobrados dos Monxes, Arzua e Pedrouzo. Hanno
camminato e raccontato le loro esperienze e riflessioni Radio Romania International, gli estoni Artur Aukon di
Raadio4 e Krista Taim di Vikerraadio. Era presente anche la radio italiana WR6, la web radio "ali speech" della
Rai, con puntate di un'ora ciascuna, dove lavora Edoardo Melchiorri (di Albacina) che è stato tra i pochi ad aver
concluso il cammino interamente a piedi. L'ultima domenica a Santiago Edoardo Melchiorri ha letto in Cattedrale
l'epistola di San Paolo dopo una verifica del suo castigliano prima di "andare in scena". L'anno scorso Melchiorri
fu protagonista del cammino sulla via Francigena. Ricordiamo che da oltre dieci anni Radio Rai percorre a piedi
gli itinerari europei di interesse storico-culturale e li racconta al microfono. Dal 2009 partecipano al progetto
giornalisti e conduttori di radio associate nella comunità radiotelevisiva italofona, che si alternano nel cammino
al fianco di Sergio Valzania e presentano agli ascoltatori la tappa percorsa. Da due anni vivono questa esperienza
anche giornalisti non italofoni, grazie alla collaborazione con la European Broadcasting Union. Essi producono
trasmissioni diffuse in molti paesi europei, ciascuna nel rispetto dei palinsesti e delle sensibilità del pubblico delle
radio di appartenenza.
taccuino
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Edoardo Melchiorri mentre legge
nella Cattedrale di Santiago
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6
>FABRIANO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Un ultimo dono di Ester
La sua collezione d'opere d'arte contemporanea andrà al Comune
di ALESSANDRO MOSCÈ
U
na novità (ma ancora da ufficializzare), è in dirittura
d’arrivo e prevede
l’incremento dell’offerta
culturale di Fabriano legata
al cosiddetto secolo breve, il
Novecento, e a questo primo
scorcio di terzo millennio.
Ester Merloni, la primogenita
di Artistide, ha donato la sua
collezione d’arte contemporanea al Comune di Fabriano.
Una vero e proprio patrimonio di inestimabile valore,
allargato anno dopo anno con
passione, andrà a confluire,
con ogni probabilità, nell’allestimento di un’apposita sala
che lo conterrà, all’interno
di una struttura pubblica di
proprietà del Comune (il Palazzo del Podestà?). Questa
sala sarà intitolata ad Ester
Merloni. De Chirico, Manzù,
D’Orazio, Mannucci e decine
Un'opera scultorea
di Edgardo Mannucci
di altri artisti italiani e stranieri di prim’ordine affollavano la casa della “signora
perfezionista”, come veniva
chiamata: saranno a disposizione del pubblico fabrianese
e dei visitatori quando il progetto di accoglimento delle
opere troverà compimento (si
tratta, specialmente, di dipinti
su tela e sculture). E’ questa
la volontà di Ester Merloni
manifestata apertamente,
prima che le opere passassero
in comodato d’uso al marito
Ugo Duca, da poco venuto a
mancare. La continua esplorazione dei linguaggi diversamente espressivi e in costante
evoluzione era stata la ricerca
della signora, che si fermava
ore ad ammirare i propri
quadri e a scoprire, di volta
in volta, i particolari. Non è
escluso che a questa collezione possa essere aggiunta
quella della Fondazione Carifac, la Ruggeri-Mannucci
(attualmente collocata in
via Gioberti, al pian terreno
della sede della Fondazione
stessa). Settantanove i capolavori acquistati presso gli
eredi dei due artisti, dei quali
sessantuno di Mannucci e
diciotto di Ruggeri, per salvaguardare il patrimonio da
un’eventuale dispersione e
garantendone la permanenza
sul nostro territorio. Un’espo-
sizione inedita, dunque, sarà
tutta da costruire. Uno spazio
espositivo permanente e un
percorso di visita secondo il
criterio storico-cronologico,
allo scopo di sollecitare il
viaggio ideale della carriera
artistica dei grandi protagonisti della pittura e scultura
del Novecento.
Il festival "Lo Spirito e la Terra"
recupera nuovi spazi della città
Dopo essere partito da
San Biagiolo, là dove San
Romualdo lasciò segni
indelebili di fede, “Lo Spirito e la Terra” prosegue il
suo cammino. Fino a domenica la prima parte del
festival, che ripartirà dal
31 al 2 agosto, proseguirà
il percorso di riscoperta
delle radici del territorio
aprendo uno scrigno fatto
di spiritualità e natura.
Venerdì tra le storiche
mura del monastero di San
Luca (ore 18) la musica ed
il canto si connetteranno
con la nostra spiritualità:
un modo di trovare la pace
interiore, di esprimere
emozioni e di sentire ciò
che ci circonda. Da sempre
il canto è utilizzato per
guarire lo spirito, alleviare
le sofferenze e scandire
i ritmi della nostra vita.
Un percorso polifonico
che inizia con due dei
più grandi compositori di
musica sacra, De Victoria
e Palestrina, e prosegue
con gli Spirituals ed una
intensa preghiera india-
na. Sempre venerdì alle ore
18:30 all’interno del loggiato
San Francesco sarà presentato il libro “Zennis: Tennis
e Zen” di Agam Bernardini.
Mentre intorno alle 22.30 a
Pierosara la serata sarà dedicata alla “Luna Pierosaiola”
e a Coriolano Bruffa con il
Concerto di Nick Apollo, con
la partecipazione di Barbara
Bruffa. Sempre da venerdì
(fino a domenica) spazio
al teatro con il laboratorio
“La memoria del cuore”. Un
laboratorio di narrazione e
teatralità con Laura Trappetti: la storia della nostra
terra e del nostro spirito, per
adulti over 60. Sempre Laura
Trappetti, negli stessi giorni
ma con orari diversi,
si prenderà cura dei
bambini tra i 6 ed i 10
anni per un viaggio nel
“bosco dei folletti”. Il
laboratorio si svolgerà
presso la Dimora Engles
Profili in Via Gentile 13.
Domenica, ultima giornata della prima parte
de “lo spirito e la terra,
si partirà con le lodi ed
il concerto di benvenuto al
sole sui prati di San Silvestro
(ore 5) per poi ripercorrere le
orme di San Francesco con 2
percorsi di difficoltà diversa
fino ad arrivare intorno alle
16 all’eremo di Santa Maria
in Valdisasso dove sarà celebrata anche la messa. Le
ultime ore del festival saranno divise tra un performance
di danza e lettura al loggiato
San Francesco (ore 18), il
concerto delle acque (ore
21) della big band Concordia all’interno dei giardini
Regina Margherita ed il
concerto “peripatetico” (dalle
22 alle 24) le scale del jazz
tra piazza Garibaldi, palazzo
del podestà e la biblioteca
Piazza Savoia gremita per assistere al singolare concerto
della cover dei Beatles... sul terrazzo
“Sassi”. Punti fermi anche di
questi ultimi giorni le lodi ed
i vespri, i concerti di mezzogiorno nella chiesa delle Cappuccine, lo yoga ai giardini
(ad eccezione del 1° luglio)
ed i laboratori didattici per
bambini. Proseguiranno anche i concerti di mezzanotte
al loggiato San Francesco,
da giovedì a domenica
giovanissime band e
solisti saranno al centro
della scena del festival.
Saranno i Superpusher
ad aprire le danze giovedì, seguiti dai Tlon,
dai Walls of Babylon
e dal gran finale con
Simone Franchini. Il
Gli Indiano Salentino
festival, dopo un periodo
di pausa, terminerà la sua
seconda edizione con altri
3 giorni di appuntamenti
dal 31 luglio al 2 agosto.
La manifestazione sin dalle
prime giornate ha riscosso
un enorme successo, aggregando un pubblico esteso e
diversificato: in tantissimi
hanno partecipato a tutte
le iniziative proposte, che
hanno attratto, grazie alla
loro diversificazione, diverse generazioni, dai più
piccoli ai più grandi. Tra
l’altro è stata registrata la
presenza non solo di molti
fabrianesi, ma anche di turisti e abitanti della vicina
Umbria.
Saverio Spadavecchia
Lo spettacolo "Mio caro diario" strappa applausi
Lunedì 8 giugno, a conclusione
dell’anno scolastico il numeroso
pubblico che gremiva il Teatro
Gentile ha assistito allo spettacolo
“Mio caro diario”, messo in scena
dagli alunni del Laboratorio Teatrale della Scuola Secondaria di
primo grado “Gentile da Fabriano”.
La numerosa “Compagnia Deicocchidimamma”, circa 70 alunni,
ha portato in scena commedie di
diverso genere, tutte ispirate alla
tipologia del diario e intervallate
dall’esecuzione musicale e canora
molto apprezzata degli alunni del
Laboratorio Musicale del prof.
Paolo De Maria. Nella serata i
ragazzi hanno così visto prendere
vita, nella messa in scena teatrale, a
quanto avevano pensato, progettato
nel corso del secondo quadrimestre
(libri che diventano spettacolo,
drammatizzazioni, testi, scene,
costumi, musiche, coreografie…).
Un’emozione forte, indimenticabile, che sicuramente lascia il segno.
Sono andate in scena tre commedie.
La prima "S" è Stretta” recitata
dalle classi prime e terze, prendeva
l’avvio dall’arrivo di un gruppo di
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turiste, quanto mai stravaganti, desiderose di scoprire la Fabriano storico, artistica e di una poco paziente
guida turistica, per poi risalire
con un flash-back, a quando nella
nostra città si avviò la produzione
della carta bambagina o di stracci.
La realtà mescolata alla fantasia
ha dato vita a storie d’Oriente e di
magia con canti e balli. La seconda
“Diario di Giannina Burrasca”,
recitata da un primo gruppo delle
classi seconde, ha messo in scena
un adattamento del famoso libro
di Vamba “Il giornalino di Gian
Burrasca”, prendendo spunto dalle
scene più famose: i fidanzamenti
delle sorelle, la zia Bettina, il collegio con tanto di pappa al pomodoro
e seduta spiritica. La terza “Diario
della Famiglia Strip”, recitata da
un secondo gruppo delle classi
seconde, era un horror-comico,
adattato liberamente dal romanzo
di P. Van Loon “Mai mordere i
vicini” con tanto di cassa da morto
e sarcofago da cui sono usciti un
vampiro e una mummia, per unirsi
al resto della famiglia: una zombie,
un lupetto mannaro, una fantasma,
uno scheletro quanto mai pimpante
e un vampirato. Sicuramente una
bella famiglia di creature diverse,
poco accettate dai vicini così per
bene e borghesi. Anche qui musiche, balli e canti molto graditi dal
pubblico. La serata è stata molto
lunga, ma d’altronde è giusto che
tutti abbiano avuto il loro ruolo in
queste esperienze laboratoriali che,
grazie agli insegnanti, avvicinano
gli alunni a forme d’arte (teatrali e
musicali) che, se non li vedranno
attori da adulti, li vedranno sicuramente da spettatori. I ragazzi
imparano tanto: acquistano fiducia
in sé, diventano più spontanei, imparano a comunicare, a migliorare
l’autocontrollo e l’affiatamento,
acquistano più abilità e soprattutto
investono risorse ed energie in un
tempo scuola opzionale di qualità:
divertente, interessante e soprattutto vario. Un ringraziamento alla
Fondazione Carifac per il contributo. Un ringraziamento speciale
a tutti i ragazzi che malgrado gli
inconvenienti dell’ultimo momento
ce l’hanno messa tutta. Un ringraziamento a tutti i professori che
hanno lavorato e che hanno ricevuto fiori e ringraziamenti dietro le
quinte e a quanti hanno collaborato.
Essi sono: Sandra Serafini, Simona
Massinissa, Alberto Signori, Sara
Grandoni, Anna Vitaletti, Andreina
Leporoni, Silvana Scotini, Gabriella Cecconi, Mirko Tontini, Maria
Ferreri e il sempre disponibile
dirigente Emilio Procaccini.
01/07/15 10.30
>FABRIANO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
7
La città riscopre la storia
Durante il Palio, tre momenti per approfondire il nostro passato
di ALESSANDRO MOSCÈ
L
unedì 15 giugno, all’Oratorio della Carità, si è
svolta la conferenza “Il
fiume e la città: Fabriano
e il Giano”, con gli interventi di Federico Uncini, Giancarlo Castagnari, Chiara Castiglia, Marika Ragni
e Giampaolo Ballelli, presentati da
Aldo Pesetti. Un’iniziativa decisamente partecipata con contributi
non solo dei relatori ma di vari
esponenti della società civile locale, appassionata ed esperta di arte,
urbanistica e architettura. E’ stato
anche realizzato un bel plastico da
Stefano Rossi, che rappresenta il
ponte dell’Aèra, e che è attualmente
è esposto presso la gelateria “ByNice” (Corso della Repubblica). Federico Uncini si è soffermato sul
tema leggendario di Mastro Marino,
che secondo la tradizione aveva la
fucina collocata proprio sul ponte
dell’Aèra. La sua storia potrebbe
aver preso corpo dai fatti avvenuti
durante il periodo della formazione
del Comune. Nell’anno 1165 Fabriano vantava già una comunanza
di uomini formata da accordi tra
gli abitanti di Castelvecchio e
Castelnuovo, appartenenti a classi
sociali differenti e in lite fino alla
stesura del documento “Carta Major”, che sanciva obblighi e doveri
di entrambe le parti. Tra i nomi dei
testimoni compare Petrus Faber:
potrebbe essere stato il Mastro
Marino della leggenda. Accostamenti, sempre con cautela, vengono
fatti a Petrus Fabriani grazie al
suo operato politico per riunire i
due castelli (ma potrebbe essere lo
stesso personaggio di Petrus Faber).
Giancarlo Castagnari si è soffermato sul Giano, sul fiume della carta
e sulla sua valle, in particolare sul
Trecento, il secolo d’oro di Fabriano, il cui settore trainante rimase a
lungo la manifattura cartaria. Nasce
la figura del mercante-imprenditore
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Il tavolo dei relatori dell'incontro "Fabriano e il Giano"
Da sinistra:
Claudio Alianello,
Aldo Pesetti
e Gianni Perticaroli
LA FABRIANO MEDIEVALE
E IL ROMANZO STORICO:
INCONTRO CON GLI AUTORI
PERTICAROLI E ALIANELLO
Si è svolto sabato 20 giugno l’inconro
con gli autori Gianni Perticaroli e Claudio
Alianello, scrittori di romanzi storici
ambientati in città, che si sono confrontati in una interessante tavola rotonda
moderata da Aldo Pesetti, portando
entrambi la propria esperienza, tra ricerca di fonti e documenti e personaggi di
invenzione. Le loro opere “Il Prescelto”,
“La gualchiera di Fabriano”, “Il giudizio
di Dio”. Due autori dai tratti
differenti, ma con una passione in comune, quella per
la storia fabrianese. Trame
avvincenti e ar ticolate
fanno parte della “ricetta”: intrighi, amori, morti
inspiegabili, rinvenimento
di mitici tesori, efferati fatti
d’armi e di misteri che vengono svelati...Sullo sfondo
fatti reali a cavallo tra XIV e XV secolo come
le lotte di fazione all’interno del Comune,
l’appoggio del clero fabrianese all’antipapa
Niccolò V, l’eccidio dei Chiavelli, lo sterminio dell’eretica setta dei Fraticelli. Oltre a
riflettere sulle potenzialità di divulgazione
storica che queste opere hanno, quella
l’incontro è stato anche un’occasione
per scoprire il lavoro che avviene “dietro
le quinte” prima e durante la stesura, tra
bozza, struttura, tratti autobiografici ed
espedienti utilizzati.
Aldo Pesetti
TRA FIABA E LEGGENDA:
MASTRO MARINO E LA NASCITA
che si inserisce come principale
committente del maestro cartaio al
quale viene fornita la materia prima, gli stracci. Castagnari ha citato
una frase di Carlo Argan, il quale
sosteneva che “la cultura è un immenso fiume di carta e che la carta
sta alla civiltà come l’acqua alla
natura”. La città, dopo il declino del
Sei-Settecento, ha sempre trovato
il modo di riprendersi fabbricando
la sua carta, interrottamente, per
ottocento anni. Tra gli altri interventi, di particolare rilievo quello
di Giampaolo Ballelli, il quale
ipotizza che l’Aèra possa essere il
ponte che compare nell’arme della
città. Nello stemma di Fabriano si
nota il ponte con tre, quattro cam-
pate. Il ponte dell’Aèra, viceversa,
è conosciuto con due sole fornici
che poggiano su un’unica pila
centrale. Ma da un attento rilievo
emerge un’incredibile realtà: due
campate sono nascoste, da secoli
dimenticate. Possiamo affermare
con sicurezza che il ponte è stato
costruito in due distinte fasi e che
la più antica è composta da ben
quattro campate. La struttura originale è databile alla seconda metà
del XII secolo e fu realizzata come
venne rappresentata nella formella
che si trova in piazza della Cattedrale. Due autorevoli storici come
Marcelli e Uncini attribuiscono
al grande Gentile il disegno della
formella.
DELLA CITTA' - ATTIVITA' DEDICATA
AI BAMBINI DAI 6 AI 12 ANNI
il quale riappacificò finalmente i due
signori. Un’iniziativa rivolta dunque ai
più piccoli, organizzata da Catia Stazio
con l’aiuto di attori fabrianesi, del gruppo
armati “Compagnia dell’aquila nera” e
con la collaborazione di Teseo Tesei e
Aldo Pesetti, fortemente voluta dall’Ente
Palio come importante momento per
trasmettere alle nuove generazioni storie
e leggende della nostra tradizione.
a.p.
Tra le varie iniziative della XXI edizione del
Palio di San Giovanni Battista, quest’anno
anche “Tra fiaba e leggenda: Mastro Marino
e la nascita della città”. Un’attività, dedicata
ai bambini dai 6 ai 12 anni, che ha avuto
luogo in alcuni dei più antichi luoghi del
Centro Storico. Non una semplice visita
guidata ... durante il tragitto infatti i piccoli
partecipanti sono stati “proiettati” indietro
nel tempo: per la precisione alla metà
del XII secolo quando Fabriano ancora
non esisteva come oggi la conosciamo,
al suo posto due castelli: su un'altura il
Castelvecchio e sull’altra
il Poio (o Castelnuovo);
e due fratelli sempre
in lotta tra loro. Grazie
all’aiuto dei vari personaggi incontrati durante
il percosrso, i bambini
sono diventati protagonisti dell’evento da cui
deriverà la nascita stessa
della città: l’intervento del
leggendario fabbro Mastro Marino, che ancora
oggi fa capolino da dentro
lo stemma comunale,
Un momento della simpatica
ed edificante iniziativa per i bambini
01/07/15 10.28
8
>FABRIANO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Al Palio è tripudio giallo!
Il Borgo vince l'edizione. Tanti consensi anche grazie alla... tradizione
di MARCO ANTONINI
E’
calato il sipario sulla 21° edizione del Palio di San Giovanni
Battista. Mercoledì 24 giugno
più di diecimila persone hanno
affollato il centro storico per la serata conclusiva. Una festa del patrono davvero sentita.
Già dalle prime ore del pomeriggio in tantissimi hanno affollato le vie della città. Molti i
turisti che hanno potuto ammirare le infiorate
artistiche esposte nelle quattro sedi. Complice
la giornata festiva, fin dal mattino, si è respirata l’aria di festa. Poste Italiane ha organizzato
un annullo postale in Piazza del Comune e in
tanti hanno fatto la fila nello sportello apposito
per portarsi a casa il francobollo da collezione.
Un centinaio di volontari hanno lavorato per
allestire la piazza per l’attesissima sfida del
Maglio vinta dalla Porta del Borgo. La famosa competizione tra i fabbri e i loro garzoni
delle quattro Porte è stata vinta dai gialli. Il
fabbro è diventato, in pochi minuti ricchi di
adrenalina e di tifo da stadio, il nuovo mastro
Marino. Questi i protagonisti
della sfida del Maglio. Porta
Pisana: staffettisti: David
Stelluti, Gabriele Archetti,
Marco Giacometti, Diego
Ferretti. Riserve: Davide
Tassiello e Silvio Stanuca.
Anelli: Lorenzo Piermartini
e Daniele Pallotta. Prologo:
Alessandro Coscia. Forgia:
Alessio Morichelli e Massimiliano Capalti. Fabbro:
Francesco Latini. Porta Del
Piano: staffettisti: Jacopo
Scotini, Matteo Moretti, Mirko Bartoccetti, Alessandro
Fanesi. Riserve: Gianlorenzo
Farinelli e Sergio Bellucci.
Anelli: Luca Bartolini e Daniele Buttà. Prologo: Nicolas
Fraboni. Forgia: Simone
Biocco e Fabio Fraticelli.
Fabbro: Michele Picchio.
Porta del Borgo: staffettisti:
Giacomo Balducci, Cristiano
Ruggeri, Andrea Buldrini,
Nicolò Marinelli. Riserve
Giorgio Tiberi e Massimiliano Poeta. Anelli: Paolo
Castellani e Luca Fiorani.
Prologo: Nicolas Spadini.
Forgia: Gianluca Trinei e
Michele Brandi. Fabbro:
Valerio Tiberi. Porta Cervara:
staffettisti: Simone Carmenati, Riccardo Raggi, Alessio
Doraci, Gianmarco Cecchini.
Riserve Gabriele Tozzi e Si-
mone Clementi. Anelli: Giacomo Depau ed
Emanuele Ciocci. Prologo: Niccolò Trinei.
Forgia: Cimarra Leonardo e Gianluca Tullio.
Fabbro Simone Mencucci. Dopo la Sfida del
Maglio, nella tarda serata del 24 giugno, Porta
del Borgo ha festeggiato quasi tutta la notte la
vittoria che ha permesso ai gialli del Borgo di
San Nicolò di raggiungere la decima vittoria.
Il fabbro Valerio Tiberi, applaudito e sostenuto
dal pubblico, è stato insignito del titolo di
Mastro Marino, figura leggendaria che nel
Medioevo unì i castelli e diede vita a Fabriano.
Il Borgo ha superato Piano, Pisana e Cervara
che, con spirito di competizione, hanno poi
applaudito i vincitori. “Vogliamo ringraziare
tutti i nostri sostenitori – spiegano i responsabili della Porta del Borgo - ed i volontari
che hanno reso possibile, anche quest’anno,
la realizzazione di un evento bello e coinvolgente come il Palio di San Giovanni Battista”.
Tanti i consensi arrivati al nuovo consiglio
direttivo dell’Ente Autonomo capitanato, per
la prima volta, da Paolo Mearelli che, dal suo
insediamento, ha dichiarato di voler puntare
A MODO MIO
a cura di Luciano Gambucci
Esempi, non parole
Sto facendo su e giù lungo
i corridoi di un ospedale.
Non mi piace stare seduto
più di tanto. Magari per un
po’ leggo un giornale, ma
non proseguo per lungo
tempo. Camminare è un
modo molto utile per fare
movimento e pensare. Soprattutto pensare. In fondo
ciò che ci contraddistingue
non è la capacità di pensare?
Mentre cammino, ogni tanto, mi metto a leggere ciò che è
affisso sui muri: avvisi, manifesti, proposte. Sono attratto
da un locandina di carattere sindacale che, ovviamente,
propone tutta la magnificenza dell’assistenza di quel sindacato senza il quale…
A mo’ di motto, però, il manifesto porta una semplicissima affermazione del grande scrittore brasiliano Paulo
Coelho: “Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la
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sui giovani e sulle associazioni. Proprio il 24
giugno, prima della Sfida del Maglio, sono
stati i giovanissimi alunni delle scuole medie
di Fabriano i protagonisti indiscussi della giornata con l’infiorata da loro realizzata presso
la navata centrale della Cattedrale. Un’opera
d’arte lunga più di 20 metri con l’obiettivo
di avvicinare i giovani alle tradizioni, alla
storia e al Palio di Fabriano. E anche i turisti
hanno apprezzato la manifestazione. Anche
il giorno di San Giovanni, infatti, sono stati
molti quelli che hanno raggiunto la città per
ammirare le infiorate artistiche o per tuffarsi
nelle vie medioevali. Alcuni sono arrivati
anche da Campomarino, in provincia di Campobasso. “Conoscevo la città solo per i famosi
album da disegno – dichiara Patrick Belpulsi - e invece ho scoperto un centro storico
meraviglioso.” Soddisfatto l’Ente Autonomo
Palio di San Giovanni Battista. "Non sta a
noi dire se questa edizione è stata più bella o
meglio riuscita rispetto alle precedenti ma la
soddisfazione di aver visto la piazza gremita
di gente in tutti gli appuntamenti previsti ci
ha riempito di gioia. Ricorderemo il pienone nelle varie
serate, l’Oratorio della Carità
e la Biblioteca affollati per
le varie conferenze, più di 70
bambini in centro per scoprire
i luoghi del Mastro Marino nel
laboratorio per i piccoli, l'infiorata dei ragazzi delle scuole
medie in Cattedrale. Tutto ciò
– concludono Paolo Mearelli e
Fabio Ciarlantini - ha ripagato
i nostri sforzi e ci inorgoglisce
del lavoro fatto. Tutto questo
grazie alla collaborazione delle
Porte, cuore pulsante della manifestazione, delle associazioni
coinvolte, di tutti quei volontari
che ci hanno dato una mano e
ai sostenitori che con il loro
contributo hanno permesso di
organizzare al meglio questa
edizione. Da qui ripartiremo il
prossimo anno con maggiore
determinazione ed entusiasmo". Dello stesso avviso il
tua opinione”.
Lo leggo e lo rileggo. Non mi è nuovo ma il momento ed il
luogo sono invitanti. Devo attendere ore ed ore e cosa c’è di
più bello che aspettare riflettendo?
In testa cominciano a girarmi le idee più diverse, i ricordi
di una vita, i dibattitti e le discussioni fatte per decenni a
casa, a scuola, con i colleghi. In particolare con mia moglie.
Mi tornano in mente i tanti “giri” nel palazzo del duca, a
Camerino, negli anni universitari e che nella città dei Da
Varano continuano a chiamare “sotto corte”, uno splendido
quadriportico che con l’allora fidanzata utilizzavamo per
camminare e chiacchierare, in parte protetti dal freddo e
soprattutto dalla pioggia.
Il tema di fondo da affrontare - anche se lungo secoli e secoli
- è ancor più di attualità oggi visto il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti. Radio, tv, giornali di ogni tipo e
risma, il sempre più dilagante web ci inondano di parole. I
talk show televisivi imperversano. In verità per gli altri perché
io sono tra coloro che…non li segue mai, “forte” della mia
conoscenza della lingua inglese. Ma avete mai pensato cosa
significa, appunto in inglese, talk show? Molto semplicemente
“spettacolo di conversazione” per cui non aggiungo altro.
Paulo Coelho, in sostanza, fa una affermazione tanto vera
e pregnante che, spesso, troppo spesso, noi amabilmente
la ignoriamo: non è con le parole che si costruisce, ma con
sindaco Giancarlo Sagramola. “La passione
dei tanti volontari, lo spirito agonistico sano
e coinvolgente delle gare, la voglia di stare
insieme condividendo i piatti medioevali
nelle hosterie, l’entusiasmo di riproporre le
rievocazioni storiche e gli antichi mestieri
della tradizione, la cura e la raffinata tecnica
artistica nel realizzare le infiorate, l’appassionante senso di appartenenza alle porte, hanno
fatto del Palio – dichiara il primo cittadino
- un appuntamento unico, atteso e capace di
“trascinare” un’intera città comprese le generazioni più giovani.” Molto apprezzata anche
l’antica tradizione dell’acqua di San Giovanni.
“E’ usanza ancora oggi diffusa – spiegano gli
storici Balilla Beltrame e Aldo Pesetti - quella
di raccogliere il 23 giugno fiori ed erbe da
tenere all’esterno in un catino a bagno durante
la notte. La mattina dopo, quest’acqua bagnata
dalla rugiada notturna, viene utilizzata per
lavarsi volto e braccia. Si dice che questo
procuri giovamento alla pelle e che sia anche
una protezione contro i malanni. Come recita
il detto: ‘La guazza di Santo Gioanno fa guarì
da ogni malanno’. Gli ingredienti tramandati
dai nonni: fiori di ginestra, foglie di noce, un
ciuffo di brocano, alcuni petali di rose, rametti
di maggiorana, erba della concordia, erba
della madonna”. Da qualche anno a Fabriano,
per ridare vita a questa tradizione, si trovano
anche dei sacchetti già pronti contenenti le
varie erbe, e c’è anche chi ha avuto l’idea
di realizzare la “carta di San Giovanni”, mescolando fiori e foglie insieme alla cellulosa.
L’ultimo atto il 26 giugno con l’appuntamento
con la fortuna. Il biglietto numero 01377 vince
un buono acquisto alimentare del valore di 3
mila euro da spendere presso il supermercato
Conad. Secondo premio – un buono di 2 mila
euro presso il negozio Euronics – al biglietto
01776. Come terzo premio è stato messo in
palio un buono di 1.300 euro per un viaggio
organizzato dall’agenzia Aleste Tour. Ad
aggiudicarselo è stato il fortunato possessore
del biglietto numero 07877. Quarto premio al
biglietto 00772: è un Iphone 6 da ritirare presso il negozio Tim del centro storico. Quinto
premio – un buono di 500 euro da spendere
presso Sport For You – è andato al biglietto
01209. Sesto premio al biglietto 01871: vince
un buono pasto di
500 euro per pranzi e cene presso
"Cavallo Pazzo".
Settimo e ultimo
biglietto vincente
è il numero 02353
che si porta a casa
un abbonamento
annuale per rilassarsi nella piscina
Aqua di Fabriano.
l’esempio, spesso silenzioso, di pura testimonianza diretta.
Da ragazzo sentivo la mia nonna materna ripetere una
massima: “fai quello che il prete dice, non quello che il
prete fa”. Una affermazione chiara, forte, che ovviamente
voleva censurare atteggiamenti magari disinvolti mentre
l’annuncio evangelico, peraltro ricchissimo di esempi che
Gesù spande a piene mani, punta proprio al cambiamento
personale. E chi non è rimasto colpito da quella persona,
magari parente stretto oppure amico, capace di farci riflettere
e cambiare atteggiamento?
Il padre dell’India moderna, il Mahatma Gandhi diceva con
forza: “ho letto i vangeli e stavo per diventare cristiano.
Poi ho conosciuto alcuni cristiani…”. Davvero terribile un
giudizio così sferzante e senza appello!
Nelle molte ore che ho fatto su e giù lungo quei corridoi
d’ospedale mi sono soffermato più volte a rileggere quella
semplice frase.
Sono tornato alcune settimane dopo ed il manifesto non
c’era più.
Ho pensato: forse non sarebbe male stampare dei maxi
manifesti con questa affermazione, per farci riflettere.
Quel po’ di razionalità che non mi è mai mancata mi ha
fatto immediatamente recedere: a cosa servirebbe aggiungere altre parole?
Esempi, caro Luciano. Esempi.
01/07/15 10.59
9
>FABRIANO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Barman premiato a Madrid
Dai banconi di Fabriano al World Class in Spagna: la storia di Zannini
I
di SAVERIO SPADAVECCHIA
giovani fabrianesi si fanno valere anche all’estero, dove
trovano spazio per poter esprimere il loro talento. Questa
è la storia di un giovane barman, partito dai banconi e
dai bicchieri da lavare dei bar di Fabriano ed arrivato
(per ora) alla premiazione nella Diageo Reserve World Class
di Madrid di un paio di settimane fa. In Spagna da cinque
anni circa Giorgio Zannini racconta la sua esperienza, fatta di
passione e dedizione per il proprio lavoro. “Il primo anno in
Spagna è stato molto duro, una realtà sicuramente difficile ma
che non mi ha scoraggiato e che mi ha fatto andare avanti con
determinazione lavorando sempre con umiltà e ricordandomi
dal sogno che mi aveva fatto volare via dall’Italia”.
La manifestazione di Madrid è stata per il giovane barman
e manager fabrianese palcoscenico per mostrare la propria
arte, fatta di impegno costante durante l’anno spagnolo. Una
sezione molto rinomata quella spagnola, questo perché la
World Class non è una semplice competizione per la ricerca
del cocktail migliore, bensì una celebrazione di creatività,
istinto, conoscenza e stile destinata alla ricerca del barista più
completo e ispirato. Per questi motivi gli organizzatori della
Il pulmino
per l'Unitalsi
è diventato
una realtà
In questi anni l’Unitalsi si è resa protagonista
sul territorio fabrianese non solo per i pellegrinaggi a Lourdes e Loreto, ma anche per
altre iniziative che hanno coinvolto la città.
Come non ricordare l'evento di marzo 2014
“Percorsi… oltre le diversità” che ha visto
la partecipazione di Simona Atzori con il
coinvolgimento di tutte le scuole fabrianesi.
Forse ai più è sconosciuto il servizio che la
sottosezione svolge giornalmente.
L’associazione opera attivamente a Fabriano soprattutto in questi anni, grazie al suo
pulmino, che le permette di essere presente
concretamente nella vita di tutti i giorni di
coloro che troverebbero difficoltà a spostarsi.
Il servizio che l’Unitalsi offre va a migliorare
per quanto possibile la vita delle persone con
disabilità, in quanto gli permette di essere
componente attiva nella vita sociale della
città; (sia che si tratti di partecipare alla celebrazione eucaristica nelle parrocchie, fare
spesa, essere accompagnati a lavoro o a fare
terapia ecc...).
Tutto questo consente anche al disabile di
essere autonomo e responsabile.
Per questo motivo nel corso degli anni la
sottosezione aveva cercato di acquistare un
nuovo pulmino visto le numerose richieste
di poter usufruire del servizio, che l’associazione mette a disposizione, grazie ai suoi
volontari.
Quello che sembrava un sogno oggi si è
realizzato grazie al grande sostegno della
Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e
Cupramontana, oggi la sottosezione Unitalsi
di Fabriano ha un nuovo pulmino!
Questo le consentirà di migliorare il proprio
servizio e di partecipare a nuovi progetti,
come sta già facendo con il Progetto “Caffè
aAzheimer” accompagnando le persone a degli incontri per un momento di condivisione.
La Fondazione ha dimostrato ancora una
volta come si può essere presenti sul territorio
con un gesto tangibile che permetterà di far
crescere e dare nuovo slancio all’associazione. Da parte della presidente Emanuela
Fraboni, di tutto il consiglio e i volontari
della sottosezione un immenso grazie con
la promessa di continuare ad operare sul
territorio con la stessa intensità e gioia.
Federica Stroppa
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manifestazione iberica hanno invitato il Monkey Bar & Grill
(bar e ristorante dove il nostro Giorgio ricopre il ruolo di bar
Manager oltre che quello di barista) dopo averlo “visionato”
per un anno intero e dopo averne valutato i molti punti di
forza. Uno dei top bar di Spagna, celebrato a Madrid al teatro
Goya. “Proprio per questi motivi bisogna però far capire ai
ragazzi che vogliono andare all’estero per cercare opportunità
che non è automatico arrivare e pretendere di fare il barista
o gestire un locale. Bisogna studiare e migliorare sempre
ogni giorno per non dimenticare di – osserva con una certa
punta di preoccupazione il giovane barman fabrianese – che
l’improvvisazione non è tollerata in nessun modo e campo.
Non è possibile pretendere di fare il barman, oppure gestire un
locale con leggerezza, perché anche in questo campo bisogna
avere una grande esperienza per resistere e per migliorare ogni
giorni agli occhi dei clienti.
Certo, non siamo dottori ed in ogni caso il nostro compito è
quello di non trasmettere tensione ai clienti e trattare chiunque abbiamo avanti come il cliente più importante di tutti”.
Chiude con un sorriso Giorgio, parlando del proprio futuro e
di dove potrebbe essere da qui a qualche anno: “Il mio desiderio attualmente è quello di rimanere in Spagna, a Tenerife,
per continuare a migliorarmi. Non saprei davvero dove poter
andare. Certo, l’Italia rimane ed è tra i luoghi del cuore e non
escludo che possa ritornare ad essere una delle mie case anche
per qualche piccola idea da sviluppare nel futuro, ma per ora
penso solo alla Spagna”.
Giornalisti: grandi nomi al Monastero
Come scrivere e informare sui temi religiosi? Semplice in teoria ma
molto complicato in pratica, perché come detto dal cardinale Menichelli, ai giornalisti riuniti al monastero San Silvestro per il corso
di formazione organizzato dal Circolo della Stampa Marche Press,
dall’Ordine Giornalisti Marche in collaborazione con il nostro periodico e il monastero “occorre essere preparati, curati nel linguaggio e nei
termini, evitando fretta e incuria nel redigere un articolo, tenendo bene
in conto che si affrontano argomenti che hanno bisogno di una adeguata spiegazione per la loro delicatezza”. In altri termini, forse meno
diretti ed espliciti, ma certamente tutti sulla stessa lunghezza d’onda, i
relatori di questo appuntamento formativo, di altro spessore e valore,
hanno insistito sulla necessità per giornalisti di essere sempre attenti e
documentati sui valori della chiesa che non possono essere interpretati
o parafrasati, come nel caso delle omelie, ma posti “in maniera chiara,
sintetica, con linguaggio comprensibile” ha sottolineato don Tonino
Lasconi, che partendo dal modo con il quale ha iniziato a scrivere i
suoi libri sui ragazzi, si è servito dell’esperienza alla direzione de
“L’Azione”, per dare
un quadro completo di
come confrontarsi con
predicato, soggetto
e verbo, favorendo
così la comprensione
della comunicazione
religiosa anche per
coloro che non hanno
un elevato grado di
alfabetizzazione ma
sempre mantenendo
la necessità di essere
circostanziati. Il vati-
canista Luigi Accattoli, altro insegnante del corso, ha fatto da cassa
di risonanza a queste indicazioni, parlando del modo di comunicare
di Papa Francesco, portando ad esempio l’ultima enciclica dove addirittura sono state tolte le dediche iniziali, perché “sono emanazioni
della volontà pontificale rivolta a tutti, nessuno escluso” e lo stesso
presule diocesano Vecerrica, ha riesaltato le doti comunicative di Papa
Francesco, prendendo spunto dal messaggio inviato dal pontefice in
occasione della recente edizione del Pellegrinaggio Macerata-Loreto,
che oggi, più di ieri “è un evento che si comunica da solo e crea crescente interesse in tutti i media”. Anche il nuovo Priore del monastero di
San Silvestro, don Vincenzo Bracci, e il suo predecessore don Lorenzo
Sena, nel messaggio di saluto agli oltre settanta giornalisti arrivati da
tutte le Marche hanno detto che la comunicazione è determinante “per
portare buoni frutti spirituali a tutto il popolo di Dio”.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Gattafoni ed il
presidente del Circolo della Stampa Marche Press, Gambucci, si sono
soffermati sull’esigenza di puntare ad una formazione sempre più qualificata per gli operatori
della informazione che
non può essere lasciata
alla improvvisazione
ma deve seguire canoni
e percorsi di alto livello
per garantire la qualità
di cui c’è sempre maggior bisogno. Anche il
dibattito finale è riuscito a fornire elementi utili all’argomento
trattato.
Daniele Gattucci
Stango è il nuovo presidente del Rotary
Angelo Stango è il nuovo presidente del Rotary Club di Fabriano.
Sposato con la signora Rosa Pescrilli, insegnante di matematica al
Liceo Scientifico “Vito Volterra”, padre di due figli, Beniamino e
Marianna, già direttore delle Relazioni industriali all’Indesit, con una
lunga serie di esperienze in aziende quali l’ex Finsider e Scl Carbon, già
ufficiale dei Carabinieri con ruoli di aiutante maggiore nel Battaglione
Milano e comandante del nucleo operativo della Compagnia Monforte
di Milano, adesso è consulente aziendale e responsabile del welfare
per Confindustria Marche e presidente dall’Associazione pugilistica
Liberti. Stango, ha ricevuto l’investitura nel
corso della cerimonia di “passaggio del martelletto” da parte del presidente uscente Maurizio
Marchegiani, sociologo nato ad Arcevia vissuto
a Sassoferrato e manager di primo piano nel
mondo del credito regionale. Identica procedura
per il Rotaract, giovani dai diciotto ai trenta anni
della Ruota della Vita, in seno al quale a Erika
Falconetti subentra il neo presidente Alessandro
Ferretti. Programma ben definito sin dall’inizio
mandato per il vertice del locale Club, parte del
Distretto 2090 che raggruppa la nostra regione
e la vicina Umbria. “Voglio dare continuità al
tanto e buon lavoro svolto da Marchegiani, per
questo mi sento impegnato a non trascurare
nessun settore della vita civile sino a oggi supportato con valide e riuscite iniziative. Viviamo un momento importante toccato profondamente
dalla crisi economico-finanziaria e in quest’ambiente il nostro Club ha
compiuto considerevoli passi in avanti con risultati che rispondono in
tutto alla missione e all’operare rotariano, valorizzare le risorse, aiutare i
giovani nel loro percorso di crescita scolastica e professionale, mettendo
a disposizione le nostre forze per migliorare almeno in parte la qualità
della vita dei cittadini: ecco perché punto ad arricchire, con spirito di
continuità le migliori fortune del nostro essere un gruppo di amici tra
soci, gli altri club ed il Distretto, cementati dal
più alto, concreto, spirito civile e umanitario
improntato al concetto rotariano del servire”.
In prospettiva, sono in cantiere diversi progetti
a carattere internazionale orientati a favorire lo
sviluppo scolastico di alcune popolazioni del
Benin e dell’Argentina, scendendo a livello
distrettuale c’è la volontà di ripetere il campus
disabili mentre a livello locale si cercherà di
incidere sul territorio con azioni tese a favorire
sviluppo e occupazione; infine, per la prima
volta, è stata istituita una Commissione Donna,
presieduta da Arianna Bardelli, per dare il giusto
risalto alla figura femminile nel Rotary.
d.g.
01/07/15 11.01
10
>FABRIANO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Revaivol '70 pronto al tris
La settimana prossima tanti eventi vintage
di MARCO ANTONINI
T
orna per il terzo anno consecutivo uno degli eventi
che ha riscosso molto successo nell'estate fabrianese,
Revaivol ’70. Da giovedì 9 a sabato
11 luglio la città si tuffa un'altra volta
indietro nel tempo per rivivere gli
indimenticabili anni 70: cittadini e
attività commerciali sono coinvolti
nella manifestazione che ha l’obiettivo di portare in piazza migliaia
di affezionati provenienti dal comprensorio locale e non. L’evento è
organizzato con il patrocinio del Comune di Fabriano. Si inizia giovedì 9
luglio in piazza del Comune alle ore
19 con il quizzone “Mischiatutto”
incentrato sugli anni ’70 con quattro squadre composte da simpatici
cittadini fabrianesi. L'evento è condotto da Gabriele Chiappa-Dr.Why.
A seguire, alle ore 21.30, l’attrice
Michela Andreozzi ci accompagnerà
in un viaggio esilarante negli anni
’70 con lo spettacolo teatrale “A
letto dopo Carosello”. Venerdì 10
luglio l’appuntamento è ai Giardini
del Poio dove alle 18.30 è previsto
il forum spettacolo “Arte, Moda,
Musica e Creatività negli anni ‘70”.
All'approfondimento parteciperanno
Anna Massinissa, Fabrizio Moscè,
Quinto Bernacconi, Max Salari,
Alessandro Moscè, Nick Apollo,
Franco Spuri e Daniele Gattucci.
La serata proseguirà, dalle ore 20,
con l'apericena con musica rock
con il gruppo fabrianese “ZonaFranca”. Dalle ore 22.30 dj Mauro
Gagliardini farà ballare la musica
dance ’70 con l’appoggio storico
di Gianni Spalletti come vocalist.
Sabato 11 luglio si inizia alle ore
9.30 del mattino presso il Campetto
della Misericordia con il triangolare
di calcio “Dei Pioppi” a cui parteciperanno le squadre dei Garden Boys,
dell’Avis di Fabriano e I Ragazzi di
Ferrer. “Questo – spiegano gli organizzatori - sarà un bel momento di
fabrianesità sportiva”. Il pomeriggio
tutti in Piazza del Comune. Alle ore
17.30 spazio all’animazione ’70 con
La Valigia delle Meraviglie e alla
sfilata delle Harley Davidson del
gruppo HD Chapter di Civitanova
Marche. Prevista una postazione
di trucco e parrucco ’70. Per tutto
il weekend il centro storico sarà
acceso dalla musica di Radio Gold.
Alle 21.45 tanto ballo con il gruppo
Rock Circus Band. Tanti anche gli
eventi collaterali organizzati per
l'occasione. Lungo Corso della
Repubblica, ad esempio resterà
aperta tutto il giorno una bellissima
mostra fotografica dedicata a ritratti
’70 a cura della fotografa Daniela
Mezzanotte del Cine Foto Club di
Fabriano. Anche le attività commerciali partecipano a Revaivol '70: le
vetrine, infatti saranno addobbate in
stile vintage. Si potranno gustare i
piatti dei favolosi anni '70 in alcuni
ristoranti del centro storico: Sotto
i Portici, Trattoria Marchegiana,
Pizzeria Lara, Ristorante Fricandò
e Ristorante Il Piacere della Carne.
“Un ringraziamento particolare – ha
Il Leo Club
chiude
la sua
stagione
Si chiude con giugno un altro anno sociale Leo Club, un altro anno pieno di amicizia, divertimento e soprattutto
di service. Si conclude così anche la guida di Valentina Boldrini che ha ricoperto egregiamente il suo ruolo
di presidente, riuscendo a concretizzare lo spirito Leo in molte attività di beneficienza lungo tutto l’anno.
Ricordiamo i numerosi tornei organizzati a novembre, che sono culminati con una giornata di divertimento tra
cibo e disegni, “Biscotti e Fantasia”, dedicata a tutti i bambini e la raccolta fondi destinata al finanziamento
di un cane guida presso il centro specializzato di Limbiate. Non meno importante è l’aiuto che i Leo hanno
rivolto alla pediatria fabrianese; è infatti in arrivo il Kit Leo, attrezzature ludo-didattiche e riabilitative frutto
delle vendite annuali di pandorini e dolcetti Pasquali. Il testimone passa ora a Sara Pasquini, che guiderà il club
nel 2015/2016, a cui si fanno gli auguri di un anno ricco di iniziative benefiche come quello appena trascorso.
Simone Pasquini
BREVI DA FABRIANO
~ UBRIACO, DANNEGGIA
E AGGREDISCE
Castelbellino, stazione ferroviaria, 21
giugno ore 11. Cuoco fabrianese di
23 anni e ubriaco, rompe il vetro di
una finestra e si ferisce ad un braccio,
aggredisce il capostazione e uno dei due
Carabinieri accorsi. E viene arrestato per
danneggiamento aggravato, resistenza
a Pubblico Ufficiale e lesioni personali
aggravate. Lui e il militare ferito venivano
medicati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Jesi. Poi il fabrianese era posto
agli arresti domiciliari e il giorno dopo
rimesso in libertà.
~ VOLEVA IL CARCERE?
Fabriano, viale Campo sportivo, parco
Merloni, 23 giugno ore 23.30. Un
romeno 51enne ubriaco e senza fissa
dimora viene arrestato dai Carabinieri
per tentata rapina aggravata. Testimoni
riferivano che aveva puntato un coltello
da cucina alla gola di un indiano - che
stava con amici - intimandogli la consegna del portafoglio.
~ BRONTOLONE
• Porta del Piano. Il grande orologio
pubblico aveva le lancette “accelerate”
e circa un mese fa era stato tolto per
ripararlo. Visto che ancora non lo si è
fatto, ci si domanda: forse le lancette
sono… scappate?
10 fabriano.indd 2
~ OLIO SULLA STRADA
Fabriano, Corso della Repubblica, 25 giugno.
Un veicolo aveva perso olio idraulico lungo
un tratto di decine di metri ed anche attorno
alla fontana Sturinalto.
Allora i VdF spargevano un prodotto assorbente ed il pericolo di caduta pedoni,
slittamento veicoli, cessava.
~ STEVIA… STEVIA CHI?
Fabriano, Loggiato San Francesco, 26- 27.
Mostra-mercato di erbe e diffusione nel
grande spazio di profumi e colori.
Tanti i visitatori e scoperta da parte di vari
cittadini - clienti della Stevia, pianticella
originaria dell’America Centrale che, dice
voce popolare: “Ha un potere dolcificante,
20 volte maggiore dello zucchero; e quello
zucchero non fa male, anzi aiuta, i diabetici”.
Mai sentita nominare, assente dal grande
libro “Le erbe” (fratelli Fabbri editori), mai
mangiata.
Ci è stata fatta provare, abbiamo rilevato
una grande e dolce sensazione e abbiamo
chiesto informazioni.
“Sì, è buona, non tanti la conoscono, è
americana.
Ma anche in Italia abbiamo un’erba simile,
che molto le somiglia: provi la “Verbena
zuccherina”. Lo abbiamo fatto e dato ragione
alla signora interlocutrice-espositrice.
Se la “nostra” Verbena zuccherina è consigliabile anche per i diabetici, dovremmo
maggiormente pubblicizzarla, coltivarla e
cucinarla; se non lo è, adoperiamo la
Stevia che ha due qualità: una, come
zucchero; l’altra come gradito “medicinale” per i diabetici. Non disprezziamo le altre erbe - selvatiche o no,
aromatiche o no - perché la maggior
parte di loro hanno effetti benefici per
il nostro organismo; e sarebbe bene
diffondere - a scuole, fiere, mostre - i
pregi della Stevia e di tutte le piante
dolci, amare, aromatiche e curative che
la natura ci offre “gratis”, suggerendo
di usarle in cucina e ricavarne anche
succhi, zuccheri.
Porthos
~ TUBO ROTTO, METANO IN FUGA
Sassoferrato, via Sanzio, 27 giugno ore
10. La Panda condotta da una donna
77enne abbatte la colonnina del metano
provocando la fuoriuscita del gas. La
signora risulta illesa cosicché i suoi
figli ed un vicino accorsi insieme ad un
vicino, chiudono la valvola che blocca il
metano, poi i VdF ed il personale tecnico
della “Metema” rimediano.
~ APE CONTRO ALBERO
21 giugno. Il motoveicolo Ape condotto
da un 17enne va fuori strada e finisce
contro un albero. Il giovane, che aveva
riportato lievi ferite s. c., chiama lui
stesso i soccorsi e poco dopo viene
"esaudito" e medicato.
detto Luciano Robuffo in conferenza
stampa – agli amici che hanno permesso la realizzazione dell'evento:
Urbano Urbani, Emanuele Ciappelloni, Renzo Galassi, Fondazione
Carifac, Radio Gold, Comune di
Fabriano e i giovani studenti del
Liceo Artistico Mannucci che hanno
realizzato la locandina. “Per il terzo
anno Radio Gold – spiega il direttore
Gigliola Marinelli - affiancherà
Revaivol '70 come media partner
ufficiale dell'evento. Quest'anno uno
spazio importante occuperà il forumspettacolo ai giardini del Pojo che
avrò il piacere e l'onore di condurre
con il mitico Gianni Spalletti che ha
segnato la storia delle radio cittadine
e della movida notturna del mitico
Formula 1. Sarà un'occasione per
ripercorrere gli anni '70 attraverso
i personaggi che hanno reso quegli
anni indimenticabili per tutti noi. Il
forum prevede la partecipazione anche di Daniele Gattucci uomo simbolo del locale notturno Formula 1”.
I Giochi senza frontiere
arrivano a Campodonico
Sabato 4 e domenica 5 luglio a Campodonico si svolgeranno i Giochi senza
frontiere tra le frazioni con numerose originali prove, tra cui Pampers, le
mondine, strizza la spugna, catapulta ed altro. Cacciano ha vinto l’ultima
edizione, ripristinata nel 2010 (con Valleremita organizzatrice), dopo l’interruzione nel 1982. Il trofeo che ogni anno viene rimesso in palio consiste
in una scultura dell’artista Edgardo Mannucci. L’inizio delle gare è per le
ore 15 di sabato 4 luglio, si proseguirà poi domenica 5 luglio alle ore 14.30.
Infine le premiazioni alle ore 19.45.
S.Romualdo e un dvd
Venerdì scorso 19 giugno era la festa liturgica di S. Romualdo compatrono
di Fabriano, che si celebra nella Chiesa Universale (l’altra festa, quella del
7 febbraio è solo nella tradizione fabrianese, perché celebra la “venuta”,
cioè la traslazione delle sacre spoglie del Santo anacoreta a Fabriano nel
1481). Ebbene quest’anno la festa di S. Romualdo Abate è stata celebrata
con particolare solennità nella chiesa a lui dedicata oltre che a S. Biagio.
Come negli anni passati, l’ufficio divino delle lodi e S. Messa nella cripta
che custodisce il corpo del Santo, la mattina; Vespri e S. Messa con la partecipazione del Vescovo nella chiesa superiore, nel tardo pomeriggio. Ma ci
sono state quest’anno due novità di rilievo: la partecipazione ai riti vespertini
delle Clarisse Cappuccine, eccezionalmente dispensate dalla clausura (esse
vivono in convento di via Cavour intitolato a S. Romualdo ed hanno come
cappellano il camaldolese don Emilio Gadda, quindi il Santo anacoreta è
tutt’altro che estraneo alla loro comunità); il canto bello e vigoroso di un
gruppo corale venuto appositamente da Cento (provincia di Ferrara) per
celebrare la santità di S. Romualdo e la gloria dell’Altissimo (è il coro “Sicut cervus” della parrocchia di Senzale). Con il Vescovo Mons. Vecerrica
hanno concelebrato ben 7 sacerdoti (tra cui i camaldolesi don Giovanni e
don Emilio, i parroci di S. Venanzio e S. Biagio don Alfredo e don Alberto,
il priore di S. Silvestro, don Lorenzo in rappresentanza della grande famiglia
dei monaci benedettini cui appartengono sia i silvestrini che i camaldolesi.
Al termine della concelebrata cantata, è stato proiettato un documentario
fotografico (un dvd) che illustra “lo splendore di un tempio”, cioè le opere
d’arte, anche scultoree, le memorie romualdine e camaldolesi che rendono
eccezionalmente importante questa chiesa. Introducendo la proiezione, il
prof. Aldo Crialesi ha ricordato la grande rilevanza storica di S. Romualdo,
riformatore del monachesimo occidentale prima di S. Bruno per i Certosini
e di S. Bernardo per i Cistercensi, ed ha affermato che Fabriano dovrebbe
essere detta città di S. Romualdo, oltre che della carta.
a.c.
01/07/15 11.04
L'Azione 4 LUGLIO 2015
>FABRIANO<
11
"Falsi d'autore" in mostra
Oltre 150 opere da ammirare dal 4 luglio
L
a mostra mondiale “di
opere in bella copia” (falsi
d’autore) dipinte a mano
da maestri dell’arte tibetana che avrà la sua inaugurazione
sabato 4 luglio alle 17.45 presso
il Grande Museo del cinema in via
Veneto (di fronte alla Taverna da
Ivo), ha avuto il plauso del Cardinale Angelo Comastri, come ci ha
riferito il vice presidente della Pro
Loco di Fabriano, Bruno Palombi.
Da anni conosce e frequenta il
presule e tutti ricordiamo la sua
presenza a numerose iniziative
dell’associazione “Pro Fabriano”.
Una tra le tante è quando è venuto
a Fabriano in occasione di una
cerimonia in onore della Beata
Madre Teresa di Calcutta. Il vice
presidente Palombi ha poi portato
in visione un dipinto raffigurante
“L’annunciazione” del Beato Angelico eseguito dai monaci tibetani
al Cardinale Comastri, arciprete
della Basilica papale di S. Pietro
e vicario generale di Sua Santità
per la Città del Vaticano, il quale
ha dimostrato tutto il suo apprez-
11 fabriano.indd 2
zamento. Questa mostra si colloca
come evento principale in vista
del Giubileo straordinario voluto
da Papa Francesco, mettendo al
centro la misericordia di Dio.
L’ingresso alla rassegna pittorica è
libero. Giorni di apertura: sabato,
domenica e festivi dalle 16.30 alle
20. A tutti i presenti verrà donato
un souvenir. Le opere esposte (falsi
d’autore in bella copia) sono oltre
150 e raffigurano i grandi maestri
del passato come Giotto, Gentile,
Leonardo, Botticelli, Raffaello,
Bellini, Caravaggio, Michelangelo
ed altri.
Una copia
della "Monna Lisa"
di Leonardo da Vinci
Il cardinal Comastri con Bruno Palombi, direttore della mostra
01/07/15 11.07
12
>EVENTI<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Uno sciame di Vespe
A funghi
a S.Biagio
A Fabriano è in arrivo il raduno delle mitiche due ruote in Caprile
di FERRUCCIO COCCO
L
a passione per il Vespismo,
ormai molto diffusa nel
nostro territorio, continua
a scaldare sempre più
gli animi dei soci del Vespa Club
Fabriano, che per il quinto anno
consecutivo hanno deciso di organizzare un raduno in città, sabato
4 e domenica 5 luglio. Sarà una
due-giorni ricca di appuntamenti.
Il Vespa Village aprirà già sabato
mattina alle ore 8 in Piazza del
Comune, poi, nel pomeriggio (ore
17), intrattenimento per i più piccoli
con la “Valigia delle Meraviglie”,
omaggi per tutti i partecipanti e soprattutto la possibilità per i bambini
di cimentarsi nella costruzione di
tre maxi puzzle (grandi decine di
metri!), sempre in piazza. In serata, ore 21.30, poi, intrattenimento
musicale anni ‘60/’70 offerto dal
Bar Centrale. Domenica sarà la
giornata clou. Alle 8 la città sarà
pronta ad accogliere i vespisti che
arriveranno da ogni parte d’Italia
per il “5° Vespa Raduno Nazionale
Città di Fabriano”, manifestazione
Il raduno delle Vespe dell'anno scorso visto dal... drone
inserita nel calendario Nazionale
del Vespa Club d’Italia. La Piazza
del Comune ospiterà tutte le coloratissime Vespe ed i loro partecipanti, che avranno la possibilità di
effettuare visite guidate a gruppi in
collaborazione con lo Iat (ufficio
turistico fabrianese) di tutte le bellezze cittadine: Museo della Carta e
della filigrana, Museo della Stampa,
Museo del Pianoforte Storico e del
Suono, Museo delle arti e mestieri
in Bicicletta, Monastero di San Silvestro, Centro Storico, Collezione
Ruggeri Mannucci e, per finire,
una degustazione dei prodotti tipici
locali. Poi a mezzogiorno tutti in
sella alla propria Vespa, formando
un coloratissimo serpentone che
sfilerà nella cornice della nostra
città. “Partecipare ad un raduno in
vespa è un’alternativa molto singolare che ci permette di visitare,
apprezzare e degustare antiche
tradizioni che fanno parte dei nostri
territori e della nostra cultura in una
maniera assolutamente serena e
tranquilla – dicono dal Vespa Club
Fabriano - quindi ci rivolgiamo a
tutti i fabrianesi ed abitanti delle
cittadine limitrofe, possessori di
una vespa: lucidate il vostro mezzo,
fate il pieno e venite al raduno di
Fabriano, orgogliosi di far vedere a
tutti la vostra bellissima Vespa”. Si
ricorda, infine, che contestualmente
al raduno vespistico, l’organizzazione ha previsto anche un “Moto
Raduno” per sabato 4 luglio con
ritrovo alle 8 in Piazza del Comune.
Informazioni più dettagliate sul
sito www.vespaclubfabriano.it o
su Facebook digitanto “Vespa Club
Fabriano New”.
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese, nell’ambito della manifestazione e, in collaborazione con il
comitato “Lo Spirito e la Terra”, organizza, per sabato 4 luglio, l’uscita
alla ricerca di funghi tra boschi e prati
di S. Biagio in Caprile, con ritrovo e
partenza alle ore 8 dal parcheggio di
Viale Moccia. Per quanti non hanno
mai unito la benefica attività di camminare in montagna, con il piacere di
cercare, trovare e osservare funghi in
natura, questa sarà un’occasione da
non perdere. La passeggiata/trekking
sarà guidata dai micologi del locale
gruppo e la partecipazione a detta uscita
in montagna è libera e aperta a quanti
vogliano prendervi parte. Per qualsiasi
chiarimento e/o ulteriore informazione:
David Monno 393-2351701, Sandro
Morettini 348-3985622 o Gruppo
Micologico Fabrianese su facebook.
Festa dei colori, atto terzo: a Collamato per divertirsi
E’ giunto alla terza edizione il grande evento
“One Big Colours”: la festa dei colori, organizzata dall’associazione fabricamenti con
“Mosaico cooperativa sociale”, in collaborazione con il Circolo della parrocchia di Collamato ed il patrocinio del Comune di Fabriano.
L’appuntamento per il 2015 è fissato per
sabato 11 luglio. Ancora una volta la location
della festa sarà la suggestiva e incantevole
Piazza del Castello di Collamato. La piccola
frazione, affascinante per la sua bellezza e la
sua storia, è un vero gioiello per la città di
Fabriano e merita dunque di essere valorizzata da eventi importanti. “One Big Colours”
è ispirato al festival indiano Holi una tra le
più antiche celebrazioni indù che festeggia
il risveglio della primavera e l’annullamento
delle differenze di casta: un rito che annulla
la paura di sporcarsi e il timore di mettersi in
gioco, sganciata dalla connotazione induista,
diventa per noi: una occasione di integrazione
e di valorizzazione dell’individuo, la festa è
un rito che annulla le differenze, la paura di
sporcarsi ed il timore di mettersi in gioco;
una opportunità di promozione territoriale,
per valorizzare e far conoscere, tramite azioni
"virali" sul web, il nostro territorio e, nello
specifico, la bellissima piazza di Collamato
resa ancora più suggestiva dal colore e dal
nostro entusiasmo. Il titolo della festa, in inglese, volutamente “sbagliato” per l’aggiunta
della s di Colours, spiega che tanti colori
formano un solo colore proprio come tante
persone, ognuna con il suo modo di essere,
sono parti integranti di un unico mondo in cui
tutti possono esprimere liberamente il loro
“colore”. “One Big Colours” ha dunque un
profondo significato legato all’integrazione
e alla valorizzazione dell’individuo. E’ una
festa di tutti e per tutti e per la realizzazione
servono solo due elementi: collaborazione e
coinvolgimento. Proprio con questo spirito si
invitano all’organizzazione dell’evento sia le
associazioni che si occupano di diversità e di
integrazione, sia le scuole superiori affinchè
ogni tipo di differenza (culturale, etnica, fisica e generazionale) possa essere superata.
La sinergia del lavoro di gruppo è sintomo
importante di integrazione ed anche quindi la
sola partecipazione all’organizzazione è un
gesto rilevante per valorizzare il territorio, il
dialogo e la condivisione. Sabato 11 luglio,
alle ore 17, all’interno delle mura del Castello
di Collamato, avverrà il rito della colorazione:
il lancio sincronizzato dei colori darà il via
alla festa che proseguirà fino al tramonto.
Durante il pomeriggio sono previsti momenti
di musica con dj, esibizioni di gruppi di
danza, gruppi musicali e altre attività delle
varie associazioni partecipanti. Come nelle
precedenti edizioni, si è scelto un sistema di
finanziamento in grado di coinvolgere più
facilmente chiunque desideri offrire il proprio
contributo: il “crowdfunding”, o raccolta
fondi collettiva, perché la festa sia davvero di
tutti. Partecipando alla raccolta fondi online
ognuno potrà sentire la festa un po’ sua e
renderne possibile la realizzazione.
Precicchie si immerge nel cinema
con tanti film e quattro attori ospiti
Entra nel vivo il Premio Cinematografico e Televisivo
di Precicchie, iniziato venerdì 26 giugno con le proiezioni serali dei film.
Ora è il momento dei grandi ospiti. Si comincia venerdì 3 luglio (ore 21) con l’incontro presso la piazzetta
del castello con gli attori Stefano Fresi e Greta Scarano: il primo, dopo gli esordi in Romanzo Criminale,
è recentemente stato tra i protagonisti dei fortunati
film “Smetto quando voglio” e “Noi e la Giulia”; la
seconda, pur molto giovane, ha già alle spalle un buon
curriculum soprattutto nelle serie televisive. Seguirà,
alle 22.30, la proiezione di film “La sedia della felicità”
di Carlo Mazzacurati.
Sabato 4 luglio alle ore 19 degustazione di prodotti
tipici locali e poi alle 21 arriverà Isabella Ragonese,
attualmente una delle attrici di punta del cinema italiano, reduce – tra l’altro – dall’interpretazione della
sorella di Giacomo Leopardi nel film di Martone, “Il
giovane favoloso”.
La Ragonese incontrerà il pubblico e dialogherà con
i critici cinematografici Piero Spila e Franco Montini
che dirigono la manifestazione. Al termine dell’incontro, verrà proiettato il film “Una storia sbagliata” di
Gianluca Maria Tavarelli.
Domenica 5 luglio, infine, giornata densa di appuntamenti. Alle ore 18 si terrà una tavola rotonda dal
titolo “Longevità attiva: ci vuole un lavoro di squadra.
Quale ruolo per i giovani?”. Interverranno il sindaco
12 eventi.indd 2
Giancarlo Sagramola, il deputato Emanuele Lodolini,
Cristina Gagliardi (ricercatrice Inrca), Sauro Longhi
(Rettore dell’Università Politecnica delle Marche) ed
il professor Rodolfo Santilocchi. Alle 19 degustazione
di prodotti tipici locali.
Poi ancora di nuovo ampio spazio al cinema (ore 21)
con l’attore Rolando Ravello, di cui in primis torna
in mente “Il pirata Marco Pantani” interpretato nel
2006, ma senza trascurare molti altri ruoli ed il recente
passaggio dietro la macchina da presa in “Tutti contro
tutti” e “Ti ricordi di me?”.
A seguire, proiezione del film “Tutti contro tutti” dello
stesso Ravello.
Previste alcune interessanti iniziative collaterali alla
manifestazione: sabato 4 luglio alle ore 17 una “Caccia
al tesoro storico-naturalistica” per famiglie con bambini;
tutte le sere saranno aperte le mostre “La Forma e l’Acqua” (vuoti, spazi e volumi in architettura visti con gli
occhi di cinque Maestri internazionali dell’acquerello)
e “Uno spettacolo di natura” (mostra fotografica a cura
del Parco Naturale Gola della Rossa e Frasassi); contest
fotografico attraverso il quale i partecipanti potranno
postare sulla pagina Facebook de “L’Associazione Castello di Precicchie”, su Twitter e Intagram le immagini
realizzate durante la manifestazione.
L’ingresso agli eventi è gratuito. Dal 3 al 5 luglio funzioneranno degli stand gastronomici.
f.c.
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L'Azione 4 LUGLIO 2015
13
>SPAZIO LAVORO<
Strumento per le imprese
Made in Fabriano Academy propone il progetto di reti aziendali
M
ade in Fabriano Academy, Veneto Banca,
con il coordinamento
di Assoreti Pmi, vogliono stimolare il lancio di “Reti
aziendali” che abbiano come obiettivo lo sviluppo ed il miglioramento
competitivo delle piccole e medie
aziende dei nostri territori.
La volontà ed impegno a supportare queste iniziative sono basate
sulla consapevolezza che una delle
soluzioni alla crisi sia creare collaborazione, condivisione di obiettivi
comuni ed il tutto senza intaccare
l’autonomia delle aziende. Il numero elevato dei partecipanti alla
rete faranno il resto migliorando
le economie.
Dall’idea e dalla passione per il
buon cibo di qualità, apprezzato
in tutto il mondo, è scaturita la
volontà di fare sinergia anche per
lo sviluppo del nostro territorio.
E’ questo il tema del primo incontro, di una lunga serie futura, che
si è tenuto la scorsa settimana,
tra diverse aziende del territorio
produttori di eccellenze meritevoli
di essere conosciute ed apprezzate
in tutto il mondo, su un progetto
ideato e sviluppato da Paolo Patrizi,
in qualità di manager di rete per l’enograstromia Made in Fabriano e
delegato AssoRetiPmi, e supportato
da Alfredo Della Penna in qualità
di delegato regionale Marche di
AssoRetiPmi.
Il made in Italy può vantare il
primato, tra i Paesi dell'Unione
Europea, come numero di prodotti
riconosciuti con la qualifica di
Denominazione d’Origine Protetta
(DOP), Indicazione Geografica
Protetta (IGP). Di conseguenza, la
valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare può costituire,
al pari di quello artistico-culturale
ed ambientale, una grande potenzialità per lo sviluppo del comprensorio. Lo sviluppo delle reti
potrà essere esteso ad altre aree
quali il turismo, l’artigianato, ecc.
ma, fondamentalmente, per tutte
quelle attività in cui ci sia una reale
volontà di aggregazione tra imprese
per competere ed innovare.
Internazionalizzazione, integrazio-
Seminario Rotaract
alla Loccioni Spa
Il Rotary International in generale ed il Club di Fabriano in particolare
sono sempre stati molto sensibili alle problematiche lavorative dei giovani,
anche in tempi in cui l’emergenza occupazionale non aveva raggiunto i
livelli drammatici di oggi. Per questo motivo, la commissione che segue
i giovani rotaractiani, presieduta da Romualdo Latini, ha deciso di offrire
la possibilità di saperne di più su quanto viene richiesto oggi per poter
entrare più facilmente - o meno difficilmente… - nel mondo del lavoro.
Per prima cosa si è organizzato un questionario interno ai ragazzi dei due
Club giovanili fabrianesi (dai 12 ai 18 anni l’Interact; dai 18 ai 30 anni il
Rotaract), in cui sono state formulate una serie di domande per capire il
livello formativo, ma soprattutto i sogni lavorativi dei ragazzi. Il quadro
che ne è emerso è quello di una generazione molto consapevole di ciò
che li attende nel mondo del lavoro e per questo motivo molto interessata
agli eventuali consigli che possono venire da chi in esso già opera da
tempo. Grazie alla grande disponibilità di Enrico Loccioni, anche egli
rotariano del Club di Jesi, si è organizzato un seminario presso l’azienda
di Angeli di Rosora, fiore all’occhiello dell’industria marchigiana e storicamente molto vicina ai giovani di talento. Così il 5 giugno scorso, circa
20 ragazzi hanno potuto ascoltare ed intavolare un dibattito con diversi
personaggi del panorama economico locale, come lo stesso Loccioni,
Anna Massinissa di InArte, Giorgio Poeta - produttore di pregiati mieli e
Daniele Dolce responsabile della formazione di Indesit Company. Competenze quindi che spaziano dal mondo della cultura e dell’arte a quello
dell’agricoltura e della produzione di alimenti, per arrivare al più classico
settore dell’industria manifatturiera. Per tre ore ragazzi ed imprenditori
hanno potuto scambiarsi opinioni ed informazioni importantissime per
il futuro lavorativo che, opinione di tutti i presenti, dovrà spaziare anche
al di fuori della materia che si sta studiando all’università, in modo da
acquisire, prima ancora della fine degli studi, una vasta gamma di esperienze, assolutamente indispensabili oggi per entrare a pieno titolo nel
mondo del lavoro. Visto il successo dell’incontro, il Rotary Club Fabriano
ritiene di dover dare una cadenza pluriennale a questo progetto che verrà
replicato, questa volta aperto a tutti i ragazzi interessati, anche nell’anno
sociale 2015/2016.
13 spazio lavoro.indd 2
ne della filiera produttiva, costituzione di un marchio collettivo,
innovazione e ricerca di nuovi canali commerciali sono i principali
obiettivi strategici della rete.
Gli strumenti utilizzati saranno
Internet, con il relativo e-business
con tutte le sue potenzialità di
comunicazione e vendita, un rilevante database di potenziali clienti
a livello mondiale ed anche una
serie di relazioni personali dei componenti della rete che potrebbero
aprire delle opportunità uniche.
Le competenze, l’entusiasmo, la
collaborazione, il coinvolgimento
costante dei partecipanti insieme
ad un approccio equilibrato e pragmatico, faranno la differenza per il
prosieguo del progetto.
I prossimi passi saranno la costituzione di un gruppo di start up per
la costruzione del piano strategico
(10 produttori già disponibili) che
inizieranno ad incontrarsi, già dalla
prossima settimana, a cadenza settimanale o bisettimanale.
Verranno fatti ulteriori incontri
informativi supportati sia da Made
in Fabriano Academy che di Veneto
Banca in cui illustreremo, con maggior dettaglio, il funzionamento
delle reti e le opportunità che ne
potranno scaturire.
Queste opportunità sono aperte a
tutti gli imprenditori che vogliono
rinnovarsi, con l’obiettivo di svi-
luppare la loro azienda ed il loro
modello di business.
Per ulteriori informazioni o possibili adesioni alle reti in fase di
progettazione contattare la segreteria di Made in Fabriano alla email
[email protected] oppure a
[email protected].
Desi Mobili, per una fabbrica diversa
Con questa breve lettera il Comitato Lavoratori della Desi Mobili
vuole ringraziare tutti i cittadini
e tutte le associazioni intervenute
nella giornata di solidarietà davanti
ai cancelli della nostra fabbrica
anche essa entrata a far parte della
lunga filiera dei siti produttivi spariti o che a breve spariranno.
Ormai la vicenda è chiara a tutti nei
modi e nei fatti come per noi sono
chiare le colpe e le responsabilità di
questa drammatica situazione. La
cosa che ci preme far emergere e far
crescere all’interno dell’opinione
pubblica del nostro paese e di tutto
il territorio, è che di fatto un gruppo
di lavoratori, che si sono ritrovati
senza futuro, senza una prospettiva
e con grandissime difficoltà, ha
deciso con grande coraggio e con
grande impegno di non arrendersi ad un “normale destino” che
ormai non produce nemmeno più
notizia e cioè: la perdita del posto
di lavoro e della dignità personale
e collettiva. La drammaticità del
problema ci ha dato la forza e la
volontà di ricercare innanzitutto
l’unità del gruppo lavoratori e allo
stesso tempo di cercare di trovare
una soluzione condivisa e fattibile, per continuare a pensare che
il posto di lavoro non è solo un
dovere, ma è un diritto universale
conquistato con grande fatica, con
le lotte di tutto il mondo dei lavoratori massacrati costantemente dai
continui attacchi ai diritti primari,
al continuo sbeffeggiamento dello
statuto dei lavoratori che ormai lo
si può considerare carta straccia.
La forza lavoro della Desi Mobili,
dopo discussioni ed analisi, è arrivata alla conclusione che i primi ad
attivarsi concretamente per salvare
la fabbrica, debbano essere proprio
coloro che con il sudore e con la
fatica hanno contribuito a creare
un piccolo colosso nel settore del
legno-mobile, l’azienda principale
e la più grande della nostra provincia. E’ ufficiale la volontà di provare a costituire una cooperativa fra
lavoratori che getti le basi per una
fabbrica diversa che punti maggiormente alla tutela dell’occupazione,
alla tutela del sito produttivo nel
nostro piccolo comune contro ogni
forma di delocalizzazione e di speculazione finanziaria legata strettamente all’incremento dei profitti
a discapito della redistribuzione e
della crescita del dipendente. Si è
costituito un “gruppo promotore”
di una quindicina di lavoratori e
lavoratrici che cercherà di portare
avanti le istanze di tutta la forza lavoro interessata attualmente a questo progetto(venticinque lavoratori
in tutto), in appoggio alla richiesta
presentata ai curatori fallimentari
per l’acquisizione o l’affitto del
ramo di azienda necessario per la
ripresa della produzione.
Siamo convinti e consapevoli che
la strada che abbiamo scelto di fare
sia la più dura culturalmente e praticamente, ma l’unica vera e reale
prospettiva che attualmente possa
dare speranza ad una situazione
che ormai, per certi versi, sembrava
morta e difficilmente riprendibile.
Siamo convinti e consapevoli che
da soli, senza l’appoggio dei cittadini, della comunità e di tutte le
forze vicine alla causa del mondo
del lavoro, la strada sia ancora più
in salita e più difficile.
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
Si comunica che per motivi di servizio il Centro Informagiovani di Fabriano
rimarrà chiuso dal 29 giugno al 3 luglio e riaprirà a partire da lunedì 6 luglio con
il consueto orario.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi,
concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268,
Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet.
marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì,
mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00.
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>MATELICA<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
S.Agostino ospita
il genio barocco
V
enerdì 26 giugno, ore
11.30, chiesa di Sant’Agostino a Matelica.
Arriva finalmente il capolavoro barocco del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens. Un quadro che sembra continuare a stupire.
Tanto per cominciare, quando si
cominciò a parlarne, neanche due
mesi fa, si chiamava “La Carità del
Duca Ferdinando”. Era una seconda
versione richiesta dal Rubens dopo
una prima versione, oggi al Museo
del Prado, a Madrid. E invece, durante la conferenza stampa il giorno
precedente la mostra, il sindaco
Delpriori, nonchè critico d'arte, ha
rivelato che, in base agli ultimissimi documenti resi noti dal Corpus
Rubenianus (il centro che si occupa
proprio di studiare e catalogare le
opere dell’artista secentesco), il
nome va cambiato in “La Carità del
Duca Rodolfo”.
Lo stesso Delpriori ha poi voluto
spiegare analiticamente ai giornalisti storia e analisi dell’opera che
dopo restaurata ha rivelato tutto il
suo splendore, la vivacità dei suoi
colori, dei volti, dei particolari. E
se è vero che, come tutte le opere
prodotte dalla bottega di un artista,
non tutto è stato dipinto da Rubens,
è altrettanto vero che il restauro ha
reso possibile studiare dove l’artista
ha disseminato, in questo enorme
tela, i suoi numerosi colpi di genio!
Ma fin da subito il battage promozionale non ha puntato solo sul
nome dell’autore, ma sul più celebre dei suoi possessori nei secoli,
cioè lo statista inglese Winston
Churchill, che se lo trovò in casa,
acquistato già dai suoi avi e ceduto
poi agli attuali proprietari, la famiglia Frascione, nel 1965. Vicino
l’opera quindi, l’azienda Poltrona
Frau (uno dei principali sponsor
dell’esposizione), ha esposto una
poltrona proveniente direttamente
dal suo museo dove, con molta probabilità, Winston Churchill sedeva
ad ammirare l’opera fumando il suo
sigaro. Entrare a visitare il quadro è
come rivivere un momento storico
unico con un allestimento meno
museale e più attento a ricostruire
l’ambiente dove si trovò. Forse non
sarà solo l’appassionato di storia e di arte - a immaginare di vedere
ancora Ser Winston, nel suo salotto,
seduto a godersi quest’opera. Naturalmente, conoscendo il tipo, tra
un buon bicchiere e un eccellente
Romeo y Juliet! L’esposizione,
apertasi al pubblico domenica 28
giugno, continuerà per tutta l’estate,
fino al 17 settembre.
Un particolare
Torna Pionieri Eni,
il teatro ripulitura
dialettale realizzata
Si aprirà venerdì 3 luglio, alle
ore 21.15 la Rassegna di Teatro
Dialettale “Sotto le Stelle”, una
iniziativa culturale che il Comune
di Matelica in collaborazione con
l’Associazione Gat Marche, ripropone visti l’interesse e la crescente
partecipazione di pubblico registrati
nel corso delle passate edizioni.
Quattro gli spettacoli in cartellone,
uno per ogni venerdì del mese di
luglio:
3 luglio – Compagnia "La Nuova"
Belmonte "Mortu un Papa se ne rfa
'n'atru" di Gabriele Mancini Regia
Gabriele Mancini.
10 luglio – Compagnia "Amici
del teatro" Loro Piceno "Ora no!
tesoro" Regia Eraldo Forti.
17 luglio – Compagnia "Palcoscenico" Macerata "Cabaret dialettale"
Regia Pino cipriani.
24 luglio – Compagnia "Leonina" Ripe San Ginesio "Galletti a
spasso" di Mezzabotta, Regia Pino
Cipriani.
La rassegna si terrà all’aperto,
all’interno della corte del Palazzo
Ottoni in Piazza Mattei a Matelica.
14 matelica.indd 2
I componenti dell'Associazione
Pionieri e Veterani Eni sede Mattei
di Matelica, in accordo con Cittadinanzattiva sezione Matelica, previa
autorizzazione della Direzione Asur
ZT 10, hanno provveduto, in forma
di volontariato, al ripristino e alla
verniciatura della recinzione posta
all'inizio dell'ingresso dell'Ospedale Mattei di Matelica. Il lavoro
è stato eseguito da ex dipendenti
che lavoravano in diverse società
Eni Saipem, Snam, Agip. Le spese
per acquisto materiali e vernici
sono state sostenute dalla sezione
E' arrivata
la tela
del pittore
Rubens
Il sindaco-critico d'arte valuta i restauri
...arriva il quadro
Il proprietario:
“L’amore per la
pittura? Da vivere
con tutti i sensi!”
Federico Gandolfi Vannini è il proprietario del capolavoro di Pieter Paul Rubens. Era anche lui a Matelica
per l’inaugurazione della mostra ed era anche alla cena di Gala dell’Encuentro Amigos de Partagas. Lì lo
abbiamo incontrato, persona piacevolissima che nella sua vita ha avuto due fortune, quella di nascere e
crescere tra la bellezza (è pure originario di Firenze!) e quella di non darlo per scontato e non aver perso
l’ingenuo stupore davanti ad un capolavoro.
Allora, com’è Matelica? E’ degna, merita di ricevere questo capolavoro?
Degna? E’ degnissima! Ho avuto la fortuna di venire a Matelica già due volte, questa è la terza. Questa
cosa l’ho fatta per Matelica, per sostenere questi piccoli centri, che sono poi dei veri e propri gioielli del
centro Italia. Poi l’ho fatto per il sindaco di Matelica, che è uno storico dell’arte bravissimo, che m’ha
chiesto questa cosa, e non potevo dirgli di no. Mi ha aiutato lui a scoprirlo.
In che modo?
Il quadro fu già acquistato come Rubens, da mio nonno, nel 1965, a Christie’s, a Londra. Lo sapevamo.
Non era neanche dimenticato perché era lì, appeso, bellissimo. Però come tale, era una di quelle tele che
vedi ogni giorno, te lo godi, ma finisce lì. Può succedere. Invece con Alessandro decidemmo di restaurarlo,
di togliere quella vecchia vernice, ormai secolare, che aveva sopra e abbiamo scoperto tutte queste cose
nuove, diciamo.
Quindi non avevi mai pensato di renderlo pubblico…
No, non ci avevamo mai pensato, è un’idea venuta in mente ad Alessandro. Chissà, domani potrebbe forse
andare da un’altra parte. Ma per ora resta un unicum. Il 17 settembre termina l’esposizione vero? Beh, il
18 tornerà a casa, e lì resterà!
Avete una collezione… “…collezione iniziata dal bisnonno, poi da mio nonno…”, potrà sembrare
banale come domanda ma, da appassionato d’arte, cosa vuol dire avere in casa tutte queste grandi
opere d’arte, quali emozioni suscita?
Ma sai, alla fine è un amore, quello per la storia dell’arte, il collezionismo è il coronamento di questa
passione. E poi ti dirò che c’è anche un po’ di feticismo, il collezionista è un po’ malato. C’è una famelica
ricerca di queste cose, qui bisognerebbe parlare con uno psicologo. In quattro generazioni diverse volte si
è pensato di vendere questo o quel pezzo, poi resta tutto a casa.
Ricorda un po’ come l’appassionato di libri che finisce per adorarli come oggetti, toccarli, odorarli,
oltre il loro contenuto.
Assolutamente sì, io invito tutti, quando vengono a casa, a sfiorare il quadro, a toccarlo. Prima di tutto
osservarlo: c’è la vista. Poi annusarlo: l’olfatto. Infine toccarlo: il tatto… come per i libri. Insomma, tutto
questo aiuta a comprendere il quadro.
Grazie mille, è stato un piacere…
Piacere mio, magari ci vediamo a Firenze!
Pionieri e veterani Eni sezione di
Matelica e da Cittadinanzattiva
di Matelica. Lo scopo di questo
lavoro è valso a ricordare Mattei
Fondatore Eni e per l'impegno dallo
stesso profuso per la realizzazione
di una splendida struttura ospedaliera per i cittadini di Matelica
e dintorni. A scopo informativo
l'Associazione Pionieri e Veterani
Eni è stata voluta dal Consiglio di
Amministrazione Eni e Presidenti
che si sono susseguiti. Lo scopo
di questa associazione è quello di
ricordare con il lavoro e l'esperienza
di ex dipendenti l'operato dell'Eni
nel mondo come contributo storico.
Oscar Ferracuti,
presidente Apve sezione di Matelica
Gli ex dipendenti alle prese
con il rispristino
e la verniciatura dell'ingresso
dell'ospedale Mattei
Il coach Pecchia
profeta... in Argentina
Il coach della Vigor Halley Matelica, il matelicese Andrea Pecchia
(nella foto), sarà uno dei relatori
del clinic internazionale organizzato dalla Federazione di basket
argentina a Cordoba, a partire dal
2 luglio.
Bella l’idea che un nostro tecnico venga chiamato a insegnare
basket in una nazione che negli
ultimi vent’anni ha sfornato fior
di campioni, da Nocioni a Scola,
da Nicola a Oberto, da Sconochini
all’immenso talento di Emanuel
Ginobili, il migliore di tutti loro.
Il responsabile tecnico della Vigor, che a Cordoba è andato come
Formatore nazionale della Fip,
svilupperà prima un programma di
allenamento per giovanili (Messina
style), soffermandosi poi sullo sviluppo dei fondamentali individuali
dei lunghi.
Poi lo sviluppo di un attacco 1-4 e,
in difesa, parlerà della 1-3-1, con
annesse trappole.
In bocca al lupo a coach Pecchia
per questa importante trasferta.
a.g.
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L'Azione 4 LUGLI0 2015
Sigaro e musica da record
Una tre giorni di grandi presenze con il Cigar Club sempre protagonista
I
di ANTONIO GENTILUCCI
n inverno, quando gli organizzatori dell’ “Encuentro
Amigos de Partagas en Italia” si sono ritrovati per
cominciare a pianificare l’appuntamento del 2015, si
sono subito trovati d’accordo sul fatto che quello di
quest’anno avrebbe dovuto, essendo la Decima edizione,
lasciare qualcosa di particolare. E così è stato. Lo è stato a
livello di presenze, con record strabattuti, lo è stato a livello
di qualità di iniziative offerte. Lo è stato per un’atmosfera
che, nonostante non sia più una semplice adunata tra amici,
resta sempre fresca e spontanea, come spiega il Presidente
del Cigar Club matelicese, Francesco Minetti: “«Siamo noi
per primi stupiti di come questo evento sia cresciuto nel corso
di questi dieci anni – dice Francesco Minetti, presidente del
Cigar Club matelicese e della Cigar Club Association – di
come sia divenuto punto di riferimento per il mondo del sigaro
cubano a livello europeo. Una cosa ormai più grande di noi
che mantiene però, e qua penso sia la sua forza, la caratteristica della fumata tra amici, quel modo di stare insieme tipico
del popolo cubano…». E così è stato infatti, fin dalla Festa
Campesina del giovedì sera. Punti di forza della tre giorni,
oltre, va da sé, alla grande qualità delle degustazioni di sigari
e rum, tra i quali spiccava quella del venerdì pomeriggio, con
Lo staff
un sigaro vintage anni ’50 e il Ron “Isla del tesoro”, che vale
cifre a tre zeri e a Cuba viene tradizionalmente riservato per
i doni ufficiali ai grandi dignitari in visita ufficiale all’isola.
Da ricordare, a livello culturale, il più che singolare abbinamento “sigaro e musica”: un seminario “Musica dal vivo e
sigari – Un tripudio di emozioni”, in cui i partecipanti han
potuto godere non solo della splendida location
ma anche delle note magiche della Sonata n°2
in si bemolle di Chopin scaturita dal pianoforte,
e dalle dita di Cecilia Airaghi, e del “giovanissimo” sigaro Trinidad Vigia.
E sabato, altro abbinamento tra sigaro e cultura,
storica questa volta, con il celebrato seminario
su Winston Churchill, cui era abbinato anche
l’altro grande evento della settimana, vale a
dire l’apertura della mostra su Rubens. Per le
strade, anche la pittoresca sfilata di auto americane d’epoca, sempre con l’idea di ricostruire
al meglio un certo clima retrò, mentre lungo il
corso, i due “mitici” torceador Cueto e La China dispensavano ai curiosi un saggio della loro
inimitabile arti di confezionatori di habanos.
E a proposito di suggestioni, bellissima l’immagine della piazza Enrico Mattei la sera del
sabato, durante la conclusiva serata di gala.
L’appuntamento è per l’anno prossimo con la
Dall'Encuentro al folk internazionale
Terminato l’Encuentro, fervono invece i preparativi in vista dell’altra grande finestra che Matelica apre sugli altri mondi e
culture. Ci riferiamo naturalmente alla nuova edizione del Festival del folklore, organizzato come al solito dal Gruppo Folk
Matelica, festival che quest’anno, dal 29 luglio al 3 agosto, arriverà alla 22° edizione. Una novità già c’è e non è da poco:
“la location che quest’anno non sarà piazzale Gerani, ma Piazza E. Mattei, sposando il pensiero della nostra amministrazione
comunale che è quello di far vivere il festival alla città intera”, ci dice Sandra Stopponi, dell’Associazione Folk.
“Stiamo in piena organizzazione: ci saranno naturalmente delle conferme, negli eventi già proposti in passato, ma soprattutto
delle novità, che per ora non anticipiamo. I gruppi presenti saranno sempre di alto livello e proverranno dall’Africa, dall’Egitto
dall’America del Sud e dall’Europa”.
Per … scaldare i motori, in vista degli impegni estivi, nel mese di maggio l’Associazione Folk è stata in Slovenia, a Kozye,
per partecipare ad un festival Internazionale del folklore di alto livello e portare così “in questa terra tanto
diversa dalla nostra la nostra cultura marchigiana,
proponendo anche le nostre tipicità culinarie”. La conferma, ce ne fosse bisogno, dell’eccellente livello di
salute dell’associazione, come confermato dalla stessa
Stopponi: “la fattiva collaborazione con le scuole, le
attività ricreative e culturali alle quali abbiamo preso
parte, hanno fatto sì che molti giovani e giovanissimi
si siano avvicinati alla nostra associazione dandoci
linfa vitale e stimolo per andare avanti – che poi
conclude dicendo: - Oltre a questa bella esperienza,
ricca soprattutto per i giovani ragazzi che sono con
noi, in questo inizio di stagione abbiamo partecipato
a diverse serate in giro per la regione ed anche oltre,
fieri della nostra appartenenza”.
magia che i sigari hanno dimostrato di saper regalare. D’altra parte, due ricercatori sociologi linguisti della Sapienza,
presenti anche loro qui a Matelica, stanno studiando come
questo apparentemente semplice (anzi, in teoria nocivo) rotolo di foglie di tabacco riesca per magia a stimolare e creare
comunicazione e comunità.
A noi non resta che provare, con le immagini, a rendere la
miscela unica di suoni, colori e allegria.
China e Cueto in azione
L'allegria contagiosa dei Romy Splinter
Tiro con l'arco
Frecce al massimo
per i nostri arcieri
Grandi risultati per gli arcieri matelicesi in quest’inizio
d’estate. Domenica 14 giugno si è svolta a Senigallia una
gara interregionale Fita, il tipo di gara prevede quattro
distanze diverse dei bersagli: 90m, 70m, 50m e 30m. In
questa competizione il nostro Giuseppe Buzzanga si è
classificato primo, nella categoria Master, per la classe
Arco Olimpico. Oltre alla medaglia d’oro del nostro
Giuseppe un’altra grande novità è da segnalare: Michele
Quercia, è convocato nella selezione marchigiana per
andare a competere alla Coppa Italia delle Regioni, una
prima volta, per un rappresentante della nostra società.
Solo cinque ragazzi sono stati convocati e addirittura
solo due tra gli allievi, classe di appartenenza di Michele.
Michele ha partecipato nella categoria Arco olimpico
- Allievi Maschile, completando una gara di qualificazione con 596 punti, a soli 4 punti di distanza dalla
qualificazione agli scontri diretti, comunque una buona
prova ed una bellissima esperienza per il nostro atleta.
La Coppa Italia si è svolta, il 27 e 28 giugno, a Cardeano
al Campo, in provincia di Varese.
p.d.
Tempo di saggi per la Scuola Civica
Eccezionale l’evento che si
è svolto nel Teatro comunale
“G. Piermarini” della città
di Matelica nella giornata di
martedì 23 giugno.
La Scuola Civica della città ha organizzato i saggi di fine anno di tutti gli allievi. Nel
pomeriggio, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Matelica, direttore
Cinzia Pennesi ed al presidente dell’Associazione “Toscanini 79”, prof. Fulvio Rusticucci,
si sono esibiti i bambini piccoli e piccolissimi che hanno cantato, suonato e giocato con
i propri genitori utilizzando il metodo “Rusticucci”. La sera, invece, è stata caratterizzata
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dall’esibizione dei ragazzi iscritti
al corso di musica moderna. Al
termine della serata il direttore
maestro Luca Migliorelli ha
ringraziato tutti gli insegnanti
collaboratori della Scuola Civica, le autorità presenti, e consegnato ad ogni allievo il
meritato attestato.
La Scuola Civica ricorda a tutte le famiglie che nel mese di luglio verranno organizzati
corsi di strumento e canto per tutti coloro che volessero iniziare a conoscere “la musica”.
Per info 338.5982147.
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>MATELICA<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Regna la mountain bike
Alla Gran Fondo del Verdicchio trionfano gli stranieri dell'Est
D
di MARCELLO CRESCENTINI*
omenica 21 giugno è stata la bellissima giornata in
cui è tornata di scena la Mountain Bike a Matelica,
con la Gran Fondo del Verdicchio di Matelica 5°
Trofeo Fidea. Dopo una settimana di tempo variabile, e spesso piovoso, molto lavoro era stato ripetutamente fatto
sul percorso gara dai soci del Gruppo Ciclistico Matelica per
presentare il tracciato nelle migliori condizioni possibili. La
partenza in viale Martiri della Libertà ha visto sfilare circa 500
bikers, che hanno onorato questa bellissima manifestazione,
in rappresentanza di 32 Società, provenienti da varie Regioni,
con tanti appassionati, disseminati lungo il tracciato di gara.
Il percorso gara presentato dal G.C. Matelica, si sviluppato
su di un tracciato molto impegnativo di 42 Km e con un
dislivello di circa 1500 Mt.
La partenza è avvenuta alle ore 9.30 ad andatura controllata, e
dopo circa 1500 mt. i concorrenti si immettevano nel percorso
di gara, in una lunga salita iniziale in asfalto e strada bianca,
verso Prati di Gagliole, dove la gara entrava nel vivo, con il
Gara 1 sull'Esino
fondo, che in alcuni tratti si presentava troppo allentato dalla
pioggia dei giorni scorsi, ma che non ha di certo ostacolato
la marcia di David Lucertoni, Raven Team, che alla vetta dei
Prati di Gagliole, transitava al perfetta solitudine, seguito a circa 30’’ da Serghey Mikhailouscki “Mondo Bici-Tecnoplast”,
Michele Angeletti “Bici Adventure Team” e Simone Lunghi
“Mondo Bici Tecnoplast”.
Allo scollinamento dei Prati di Gagliole, si affrontava la
prima discesa tecnica verso la Tomba del Capitano, che
vedeva un Serghey Mikhailouscki Mondo Bici-Tecnoplast,
in gran spolvero, recuperare il distacco e proseguire verso
Canfaito, dove iniziava la galoppata in solitudine, transitando
alla Abazia del M. de Rotis, con un vantaggio di 2’ sui diretti
avversari; ultima parte del percorso molto insidioso, dove
Serghey Mikhailouscki distanziava ulteriormente gli avversari, arrivando in perfetta solitudine, nei giardini pubblici di
Matelica, con il tempo di 1h 52’ 35’’ conquistando la G.F.
del Verdicchio di Matelica 5° Trofeo Fidea; Piazza d’onore
a David Lucertoni “Raven Team”; terzo gradino del podio ad
un ottimo Michele Angeletti “Bici Adventure Team”.
Nella categoria Donne, netta supremazia di Krystina Konvisarova “Team Cingolani” (già vincitrice della scorsa edizione),
che ha preceduto la compagna di squadra Daniela Stefanelli
“Team Cingolani”, terzo posto a Monia Conti “Benessere e
Sport”.
La gara, dominata dal team Cingolani, ha ancora una volta
dimostrato la sua valenza tecnica, mettendo a dura prova gli
atleti, (fantastico il passaggio nel sasso Forato e nella gola di
Jana) ma unanimi sono stati gli elogi per la spettacolarità del
percorso (il guado sul fiume Esino ha visto momenti di ilarità
unici con tifo da stadio) e ancora una volta per l’organizzazione messa in campo dalla società, che si è avvalsa sicuramente
della collaborazione di molte associazioni matelicesi come la
Cri di Matelica, il soccorso alpino, la protezione civile comunale, il gruppo CB, il motoclub Matelica e il gruppo folk (che
ha preparato un ottimo pasto per circa 600 persone). Il nostro
ringraziamento va inoltre all’amministrazione comunale, alle
cantine matelicesi e a tutti gli sponsor che hanno reso possibile
la realizzazione dell’evento.
*direttivo Gruppo Ciclistico Matelica
Gara 2 a Sasso Forato
Partenza
Ben 500 bikers hanno onorato la manifestazione
Podio femminile
Podio maschile
taccuino
FARMACIE
Sabato 4 e domenica 5 luglio
COMUNALE
Orari: 8.30-13 15.30-19 - Viale dei Martiri tel 073783640 - tel. 0737 85440
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Sabato 4 e domenica 5 luglio
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Viale dei Martiri, 66
CARTOLIBRERIA CENTRALE
di Botta Michela e Mencucci Marta
APERTURA REDAZIONE MATELICA
Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30
Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551
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CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457
16 matelica.indd 2
Lucernoni: “Sindaco, troppe stonature”
Signor sindaco di Matelica, sono stato ad
ascoltarla nell’assemblea pubblica da lei indetta per relazionare la cittadinanza sul vostro
anno di amministrazione. Il suo è stato un
monologo di circa un’ora e mezza e mentre parlava l’ho
visto accendersi, esaltarsi tanto da sembrare un astronauta
che ritornato sulla terra racconta di aver fatto e visto cose
meravigliose. Ogni tanto però qualche grossolana stonatura
come quando si è voluto appuntare sul petto medaglie che
non le appartenevano, dichiarando di aver preso accordi con
l’Università di Camerino e con tutti i sindaci del comprensorio
per elaborare proposte e progetti per creare sviluppo e anche
per farsi finanziare poi dall’Unione Europea e omettendo di
dire che queste iniziative le portava avanti da anni la passata
amministrazione. Ma ha anche sfiorato il ridicolo quando ha
fatto passare la pulitura dei tombini e il taglio dell’erba ai
giardini come rilevante opera pubblica. A sentire lei, signor
sindaco, oggi Matelica non è più una città spenta, isolata come
lo era prima che arrivasse la sua amministrazione ma una
città viva prosperosa, una città che conta, insomma un vero
paradiso terrestre che tutti ammirano e tutti vogliono imitare.
Voglio augurarmi che non si offenderà se le dico che forse
avrebbe bisogno di un bel paio di occhiali. Eh sì, perché anche
in questa città la disoccupazione e le povertà aumentano, la
gente non è solo preoccupata, in alcuni casi è disperata, la
crisi punge sempre più forte e l’orizzonte è sempre più nero.
Lo sa cosa dice la gente signor sindaco? Che questa amministrazione canta, sona e balla e sa fare solo quello e che
con tutte queste manifestazioni chiamate culturali spesso
deficitarie sul piano economico avete prosciugato le casse
del Comune, tanto da dover ricorrere al rifinanziamento del
debito che peserà poi sulle spalle delle future amministrazioni
e quindi sui cittadini per circa quattrocentoquarantamila euro.
Per la verità capisco che oggi amministrare una città con i
tempi che corrono non è cosa facile, ma appunto per questo
servirebbe un po’ di più di umiltà, meno arroganza e meno
spavalderia. Una cosa che non sono riuscito a capire, lei ha
detto che si dovuto raddoppiare lo stipendio perché ha la
partita Iva, ma che c’entra?
Pietro Lucernoni, coordinatore di Forza Italia Matelica
01/07/15 11.32
17
L'Azione 4 luglio 2015
Sfida della lettura
con i giovani Scout
di ANTONIO GENTILUCCI
“I
giovani non leggono”, “gli italiani non leggono”,
quante volte le
abbiamo sentite queste affermazioni? Refrain che
partono, purtroppo, da dati
di fatto incontestabili. Ma a
Matelica tutto questo rischia
di…capovolgersi. Già perché un gruppo di ragazzi, per
la precisione diciassettenni
classe ’98, proveranno loro
a spingere coetanei, e non,
a prendere il vizio del libro!
Quest’inverno infatti, i ra-
gazzi scout che affrontano
l’anno di noviziato, quell’anno di prova necessario prima
di passare ai clan, cioè degli
scout più grandi, hanno
deciso, al momento di scegliere la consueta “impresa
di gruppo”, di costruire due
bacheche con dei libri dentro, da posizionare in due
luoghi strategici in centro, e
per la precisione all’inizio di
via Cesare Battisti (“sotto le
piante”, per tutti i matelicesi)
e all’inizio di Via Marconi,
vicino all’area dei giochi per
bambini. Bacheche chiuse
con un pannello di vetro
ma disponibili per tutti: in
pratica, chiunque voglia,
può andar lì, scegliersi un
libro tra quelli disponibili
e mettersi poi a leggerlo,
a casa, o magari in una
panchina ombreggiata dei
giardini pubblici, per poi
rimetterlo a posto. L’idea è
venuta ad uno dei loro capi,
che aveva notato questa realtà in un viaggio in Belgio.
L’ha proposta ai novizianti,
che l’hanno subito fatta loro
con entusiasmo, dividendosi
i compiti: i ragazzi si sono
messi a lavorare per costruire
materialmente queste due
bacheche, mentre le ragazze
sono entrate in azione per
riempirle con i libri. Per ora
le bacheche (ma di vere e
proprie librerie, ancorché
piccole, si tratta) verranno
arricchite con libri offerti
dalla Biblioteca comunale,
dalla Libreria Kindustria e
dalla Libreria Mondadori, che
i giovani scout ringraziano.
L’auspicio, affinché questa
abitudine possa decollare e
radicarsi anche a latitudini…
mediterranee, è che chiunque
voglia, possa contribuire. “Il
gesto sarà molto gradito”,
aggiungono, per rendere l’i-
nedito “catalogo” più vario
e ricco possibile, mettendo
a sua volta uno o più libri,
magari un titolo che gli è
caro, aggiungiamo noi. E’
un catalogo che è rivolto a
tutti, non solo ai ragazzi, o
agli adulti. Per ora ci saranno essenzialmente romanzi.
Domani? Chissà.
L’inaugurazione è prevista
per sabato 4 luglio, alle ore
17. I novizianti sperano ci
possano essere tante persone,
perché non si tratta solo di due
piccole librerie. In ballo c’è
molto di più e gli oltre dieci
ragazzi che hanno partecipato
a questo progetto lo sanno
bene. La sfida ai matelicesi
non è solo quella della lettura
ma della…civiltà. Le bacheche sono lì, a disposizione,
per la lettura come per atti di
vandalismo: un’attestazione
di fiducia, da parte di ragazzi
che, a diciassette anni, hanno
dedicato tanto del loro tempo
a questa idea, che merita il
rispetto di tutti.
Notte bianca Festa del cacciatore, successo garantito
di libri tra parole
ed emozioni
Il compleanno di Matelica Kindustria
Per un lettore la Notte Bianca dei libri è un appuntamento da
non mancare ed a Matelica Kindustria, che la celebra insieme
al suo compleanno, trova sempre il modo di renderla ancor
più particolare, con un bicchiere di vino e del buon cibo
magari ma anche, e specialmente, con i libri: amati, sfogliati,
presi, stropicciati, analizzati, abbracciati e, soprattutto, letti.
Anche quest’anno, infatti, “Letti di notte”, che si è svolto lo
scorso 20 giugno, ha visto parole ed emozioni rincorrersi nel
pomeriggio e nella sera, sensazioni e pensieri che si sono mossi rimbalzando dalla presentazione del libro illustrato “Case”
(Uollas Libri) le cui tavole originali sono esposte nello spazio
Kindustria (in viale Martiri della Libertà, 65/b - la mostra è
visitabile liberamente fino al 18 luglio), alla presentazione
“supersonica” del catalogo Hacca Edizioni con Francesca e
Alessandra, che hanno avuto a disposizione trenta secondi per
ogni libro di cui parlare, suscitando impressioni e curiosità,
fino ad arrivare a Massimiliano Santarossa, autore per Hacca
di “Viaggio nella notte” e “Il Male”, che ha presentato il suo
ultimo romanzo “Metropoli”.
Alla fine della “notte”, poi, chi ha vissuto con loro la serata
pensa che questa piccola grande realtà matelicese sia un’isola
felice dove si è sempre accolti in modo speciale mentre il
pensiero di Francesca, Silvia, Alessandra e Annalisa di Kindustria è solo uno, di ringraziamento: «Grazie a Luca Tortolini,
Claudia Palmarucci, Enrico Francesco e Antonio per averci
raccontato “Case”, grazie a Massimiliano Santarossa per
aver percorso chilometri e per essere venuto a raccontarci la
genesi dei suoi romanzi.
Grazie a tutti i meravigliosi amici del circolo “Viola Legge”
per averci fatto la sorpresa di una torta tutta per noi.
Grazie a tutti i lettori che hanno partecipato: siete la base su
cui poggiano tutti i libri della nostra libreria.
Grazie a tutti gli amici di Kindustria per esserci sempre e
per condividere con noi serate come questa che vorremmo
noi finissero mai».
Sara Noè
17 matelica.indd 2
Grande successo di partecipazione e di risonanza mediatica
alla Festa del Cacciatore organizzata dalla sezione della
Libera Caccia di Matelica il 6 e 7 maggio scorsi.
Anno dopo anno si consolida e si arricchisce tale festa, ben
organizzata, tante attrazioni e stand gastronomici attirano
visitatori piccoli e grandi non solo della cittadina, ma anche
da altri comuni e dalle province vicine.
Inoltre hanno partecipato oltre che ai dirigenti locali e provinciali anche i dirigenti regionali e nazionali della Libera
Caccia, quali: Giancarlo Gasparini Presidente Regionale,
Paolo Sparvoli Presidente Nazionale, forze dell’ordine,
quali: Maresciallo dei Carabinieri Fabrizio Cataluffi e la
Croce Rossa alla quale va un ringraziamento particolare
per la presenza costante durante tutta la manifestazione.
Quanto sopra favorisce una conoscenza diretta del mondo
della caccia, specialmente da parte dei giovani, e di conseguenza un diverso percepito di essa, contrariamente da
quanto viene propinato da un falso ambientalismo imperante. Entrando nel merito, sono stati allestiti: tiro al piattello
percorso caccia in pedana; tiro al cinghiale corrente; tiro al
cartello; tiro alla lepre; ed un campo di tiro con fucili ad aria
compressa per gli adolescenti. Le serate sono state allietate
da stand gastronomici, dove si gustavano prelibatezze locali
sapientemente preparate dai soci e dalle loro consorti in particolare da Maria amore Buonapasta e le sue collaboratrici:
Ivana Amore Buonapasta, Giuliana Vasellani, Paola Lori,
Carla Amore Buonapasta, Iolanda Trivellini, Roberta Tozzi,
Antonietta Mosconi, Maria Speranza Monaco, Maria Teresa
Traballoni, Mariella Spitoni e Annalisa Verdolini addetta al
campo di tiro al cinghiale corrente e per chi aveva voglia balli
con la musica di Simone e la sua fisarmonica. Entrando nella
parte agonistica sono risultati vincitori per: Tiro al piattello
percorso caccia categoria cacciatori: 1°Giacomini Riccardo;
2°Mencucci Wiliam; 3°Noe Emanuele. Tiro al piattello ca-
tegoria Tiratori: 1° Bonura Giuseppe; 2° Moschini Simone;
3° Mencucci Matteo. Tiro al cartello: 1° Noè Emanuele; 2°
Fiorgentili Giovanni; 3° Gagliardi Lorenzo. Tiro alla lepre: 1°
Cesari Simone; 2° Gabrielli Luca; 3° Massei Alessandro. Tiro
alla sagoma del cinghiale: 1° Calamante Enzo; 2° Giacomini
Riccardo; 3° Romaldini Roberto.
Giampiero Cerioni, presidente Libera Caccia Matelica
Concerto per gli Alpini
con banda e corale
Domenica 5 luglio, a S. Vicino, nella zona “I Macchioni”
(Casetta della Forestale), si svolgerà la 13ª Festa della
Montagna organizzata dal Gruppo Alpini "Val Potenza".
Per l'occasione, alle ore 10 (prima della S. Messa) la Banda
Musicale di Matelica darà un Concerto in collaborazione
con la Corale di Matelica. Il Concerto si articolerà in una
prima parte con la Banda Musicale che eseguirà in particolare
musiche patriottiche ed in una seconda parte nella quale la
Banda Musicale accompagnerà con la sua musica i canti a
sfondo patriottico che saranno eseguiti dalla Corale Antonelli.
Quest'anno ricorre il centenario del 1915, l'anno dell'entrata
in guerra dell'Italia. È un anniversario importante ed una
occasione per ricordare e riflettere con musiche e canti di
quel periodo, le centinaia di migliaia di soldati che persero
la vita sui fronti di guerra. Ci auguriamo che l'iniziativa
susciti l'interesse del pubblico e perciò invitiamo tutti fin
d'ora a ritrovarsi alle ore 10 alla Festa della Montagna per
partecipare a questo evento che si svolgerà nella suggestiva
cornice del S. Vicino. Il 5 luglio, poi, ricorre per la Banda
Il maestro Bartolini nel concerto dell'anno scorso
Musicale un altro importante anniversario. Infatti, il 5 luglio
1995 l'attuale Maestro della Banda, Gabriele Bartoloni, iniziò
la sua collaborazione con noi. Ebbene, per una simpatica e
curiosa coincidenza, domenica 5 luglio, saranno esattamente
venti anni che il Maestro Bartoloni dirige la Banda Musicale
"P. Veschi" di Matelica. Sarà quindi anche una bellissima
occasione per celebrare al meglio, con un Concerto, nella
bellezza del S. Vicino, questa festosa ricorrenza.
Banda Musicale “P. Veschi” – Matelica
01/07/15 11.14
18
>SASSOFERRATO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Laura Boldrini a Cabernardi
Il presidente della Camera all'inaugurazione del Parco minerario
C
abernardi e la sua miniera, ovvero il passato che
ritorna alla luce! Verrà
inaugurato domenica 5
luglio, alla presenza della presidente della Camera dei deputati,
on. Laura Boldrini, il Parco archeominerario di Cabernardi, una
pregevole struttura museale a cielo
aperto che sorge in prossimità del
piccolo centro del Comune di
Sassoferrato, Cabernardi, appunto,
sede tra il 1887 e il 1959, del più
importante polo estrattivo dello
zolfo d’Europa. Una realtà che
faceva da traino all’economia di
un’ampia zona, da Sassoferrato, ad
Arcevia, a Pergola ed oltre, in cui
operavano in media circa milleseicento minatori, in massima parte
impiegati in un duro e rischioso
lavoro nel sottosuolo alle dipendenze della “Montecatini”, la Società
proprietaria della miniera dal 1917
fino alla sua definitiva chiusura.
Uno storia dall’epilogo drammatico
quella della miniera. Le avvisaglie
della crisi arrivarono agli inizi degli
anni ’50, allorchè la “Montecatini”
ritenne che il minerale fosse in fase
di esaurimento. Diversa l’opinione
dei minatori, duecentoquattordici
dei quali furono protagonisti, nel
1952, di una clamorosa protesta,
finita sulle cronache nazionali,
che li vide caparbiamente “sepolti
vivi” per quaranta giorni nelle
viscere della terra per difendere il
proprio diritto al lavoro. La definitiva chiusura del bacino minerario
produsse nell’intera zona una grave
crisi economica che causò il triste
fenomeno dell’emigrazione, tanto
che il Comune di Sassoferrato
vide progressivamente dimezzarsi
la popolazione residente, attestata
all’epoca intorno alle 14 mila unità.
Si comprenderà, dunque, come
l’apertura del Parco, quale testimonianza di un passato ricco di
fatica e di sofferenza, ma anche di
benessere e di sviluppo economico e sociale, sia carico di grandi
significati umani, a cominciare dal
ricordo dei 131 uomini che persero
la vita durante il lavoro in miniera.
«Questa nuova realtà - osserva il
sindaco, ing. Ugo Pesciarelli - non
si configura soltanto come un
omaggio e un ricordo del passato,
ma come opportunità di rilancio,
in particolare per i riflessi positivi
che la realizzazione dell’opera,
apprezzabile sotto il profilo storicomuseale, potrebbe produrre ai fini
dello sviluppo turistico della zona».
Il nuovo “Parco archeominerario”
di Cabernardi è una pregevole realtà
architettonico-ambientale che si
estende su una superficie di circa
due ettari di terreno. Grazie ad un
minuzioso e complesso intervento
di recupero, eseguito dalla Ditta
“Cav. Aldo Ilari snc” su progetto
dell’ufficio tecnico del Comune
sentinate e sotto la supervisione
della Soprintendenza Belle Arti e
Paesaggio delle Marche, parte dei
manufatti, diversi dei quali totalmente coperti dal terreno e dalla
vegetazione, che costituivano il nucleo operativo della miniera, sono
ora nuovamente visibili. L’area è
dominata dall’imponente pozzo
“Donegani”, restituito al suo aspetto originario, da cui si calavano i
minatori per accedere nelle estese
e profonde gallerie scavate nel
sottosuolo. Dunque, una pregevole
opera di recupero che consente di
percorrere un suggestivo itinerario
in un’area, circondata dal verde,
attraverso cui il visitatore si trova
ad essere idealmente calato in una
realtà industriale di un’epoca ormai
lontana. La realizzazione dell’opera
ha comportato una spesa complessiva di 950 mila euro, di cui 680 mila
stanziati dal Parco dello zolfo delle
Marche, 150 mila dal Comune di
Sassoferrato ed i restanti 120 mila
dal Gal Colli Esini San Vicino. La
nuova struttura completa significativamente l’altra realtà “storica” di
Cabernardi, il Museo comunale della miniera di zolfo, dove sono raccolte numerosissime e significative
testimonianze della vita di miniera.
La cerimonia inaugurale del Parco
archeominerario, tenuta a battesimo, come detto, dall’on. Laura
Boldrini, si aprirà alle ore 10.30
Uno dei pozzi della miniera
di domenica. Nella circostanza
interverranno, in qualità di relatori,
il sindaco Pesciarelli, il presidente
del Parco dello zolfo delle Marche
Evangelisti e l’architetto Alessandra
Pacheco della Soprintendenza Belle
Arti e Paesaggio delle Marche. Per
celebrare l’evento è stato disposto
uno speciale annullo filatelico.
Chiesa di S. Pietro di Agiglioni: Style&Food: serata all'insegna
un luogo antico, tutto da vivere della qualità Made in Marche
L’anno scorso, l’emozione era il vedere riaffiorare in tutta la sua
bellezza l’essenzialità
delle sue linee e l’austerità delle sue mura.
La soddisfazione per le
famiglie di Catobagli,
Caparucci, Capoggi
e San Giovanni che
la Curia Vescovile, il
Comune e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici
delle Marche, nella
persona dell’architetto Alessandra Paceco,
avessero capito quanto
era importante finanziando con 150.000 euro
il suo restauro.
La soddisfazione di aver dato retta al loro concittadino Enrico Alessandrelli, detto Ricuccio,
che, per primo, si era impegnato a salvarla
coinvolgendo il Gruppo Archeologico locale.
Domenica 28 giugno, l’emozione della Messa
delle 17 celebrata da padre Luigi era molto
diversa. Perchè la piccola chiesa medievale di
San Pietro di Agiglioni non si è presentata da
protagonista solitaria in mezzo ai campi, ma
di nuovo incastonata nel paesaggio.
Circondata dal giallo delle sue ginestre in
fiori e una delle sue parete pilastro di una
rigogliosa vita verde smeraldo con tanto di
grappoli di uva.
Ed è quello il regalo che la chiesetta ha fatto
quest’anno alla sua comunità, si è presentata
come un luogo tutto da vivere e non solo da
rispettare perché crocevia della storia. Questa
chiesa, ricordiamolo, è considerata come la
più antica del territorio sassoferratese e - racconta il prof. Bruno Cenni – secondo testimonianze popolari- "ospitava l’antico rituale
dei serpari per la festa di S. Antonio Abate
simile a quello che ancora oggi si svolge a
Cucullo in Abruzzo, onde far capire che sotto
terra non albergano solo le forze del male, ma
forme di vita viventi diverse, che la società
agraria conosceva e di cui non aveva paura".
Un grazie speciale soprattutto a Franco, Teresa, Susanna, Giselda, Gianfranco e Federico
per il loro interessamento e l'organizzazione.
Véronique Angeletti
Moda ed enogastronomia unite nel rispetto
della tradizione del Made in Italy nella serata
organizzata da Tiziana Bomprezzi, anima del
salone di parrucchiera Tiziana Style, insieme
alla stilista di origini sentinati Fiorella Ciaboco, che ha un atelier a Jesi e uno showroom
a Milano.
A presentare gli abiti è la stessa stilista,
ricordando l’importanza della tradizione e
invitando tutti a sostenere il Made in Italy.
Hanno sfilato abiti adatti a tutte le stagioni
per esibire le tecniche di lavorazione della
sartoria Ciaboco, in cui ogni capo prevede
un’accurata fase di lavorazione e in cui grande
attenzione viene posta nell’applicazione
di decorazioni, effettuate rigorosamente
a mano. In passerella
anche capi maschili
dato che da tre anni
la Ciaboco si occupa
anche di sartoria da
uomo. È un vanto
e un orgoglio per
Sassoferrato ospitare
questa ambasciatrice
dei valori del Made
in Marche, mission
che la Ciaboco porta
avanti aprendo le
porte del suo showroom milanese ad
imprese che vogliano esporre i propri
prodotti durante Expo 2015; uno spazio
dedicato alle eccellenze del food&beverage
e del meglio della tradizione e dell'artigianato
marchigiano. Il messaggio della Ciaboco è
forte: parla di sinergia tra imprese necessaria per uscire dalla crisi. E infatti l’evento
“Sassoferrato Style&Food” non poteva che
essere all’insegna del network tra imprese:
oltre all’atelier Ciaboco e alle acconciature di
Tiziana Style la serata è stata accompagnata
dal Verdicchio di Matelica della cantina Enzo
Mecella e dalla pasta sentinate di elevata qualità prodotta dall’Azienda Agricola Sabatino.
Pamela Damiani
Addestramento dei cani nella pineta verso il Monte Strega
Dodici ettari recintati ed elettrificati
di bosco immersi in una campagna
incontaminata. E’ “Il Ludriano”,
una splendida pineta che in questi
giorni è diventata campo di addestramento cani da seguita alla lepre.
Si trova a Casamenetto sulla strada
che corre verso il monte Strega ed è
stato inaugurato domenica scorsa in
presenza di una folla di cacciatori.
“Sono anni che i soci della sezione
sentinate della Federazione Italia-
18 sasso.indd 2
na della Caccia volevano questo
campo – spiega il presidente della
sezione Renato Zucca -. Oggi, per
merito della famiglia Nicolelli,
siamo riusciti a creare un campo
credo unico per estensione in tutta
la provincia di Ancona, ideato per
addestrare i cani alla difficile caccia
della lepre. Un’attività a servizio
dei soci locali, ma aperta anche
ad altri cacciatori che potrebbe
creare nuovi flussi di turismo ve-
natorio”. Al suo fianco, il sindaco
Ugo Pesciarelli che sottolinea “il
forte legame tra le iniziative dei
cacciatori e il territorio” citando
nello specifico il loro concreto
contributo nelle giornate dedicate
alla caccia ai rifiuti. Poi c’è anche
il presidente della Fidc Provinciale di Ancona, Ivo Amico, che si
presenta con uno Spinone, la più
antica razza italiana di cane e pure
il presidente della Società Italiana
Pro Segugio, Vincenzo Ferrara.
“Non potevo mancare – commenta - perché rientra proprio nella
mission della nostra associazione
che è impegnata sui miglioramenti
degli atteggiamenti di caccia con
una cinofilia sana ed una caccia
anche senza fucili. Perché a volte
è il fucile che ci distoglie dalla
nostra passione perché, più che il
predare, è cacciare per i cani la
vera passione”. L’area è di proprietà
della famiglia Nicolelli che ha preso
l’impegno di gestire le prenotazioni.
Il taglio del nastro è stato benedetto
da don Giovanni Mosciatti che, con
l’umorismo che lo caratterizza, ha
fatto notare che “quando si nasce
lepre, e ci si alza alla mattina, la
prima cosa da fare è correre” e che
“dopo la benedizione, per le lepri,
il taglio del nastro segna l’inizio
dell’estrema unzione!”.
v.a.
01/07/15 11.13
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Giunta al lavoro,
ora il bilancio
Pupilli è il presidente del Consiglio comunale
L
a Giunta Porcarelli è al
lavoro per approvare il
bilancio entro il 31 luglio.
A Cerreto d’Esi il nuovo
sindaco studia come evitare tagli al
sociale mentre l’opposizione chiede
con forza di non inserire in bilancio
nuovi sacrifici ai cittadini già provati
da tasse e crisi. Il primo consiglio
comunale si è tenuto nei giorni
scorsi presso il Municipio della
città ed ora l’attesa è per la seconda
convocazione che dovrebbe arrivare
proprio per l’approvazione del bilancio, entro il mese di luglio. Il sindaco Giovanni Porcarelli, intanto, ha
nominato gli assessori che compongono la giunta e assegnato le varie
deleghe. Vice sindaco e assessore ai
lavori pubblici, ambiente, viabilità
e sicurezza è Giovanni Montanari.
Compongono la squadra altri tre
assessori: Carlo Pasquini con delega
alle attività produttive, agricoltura,
sport e turismo; Giuliana Latini ai
servizi sociali, protezione civile e
politiche giovanili; Katia Galli con
delega a scuola, cultura, università
La sala consiliare
terza età.
Il primo cittadino, invece, si è tenuto
per sé urbanistica, bilancio, personale e Polizia municipale. “Una giunta
snella – spiegano – con quattro
assessori, vice sindaco compreso,
per risollevare il comune di Cerreto
d’Esi con il coinvolgimento della
cittadinanza”. Manuel Pupilli è il
presidente del consiglio comunale.
Capogruppo di maggioranza Danilo
Bisolfati. In minoranza, per la lista
civica CambiaMenti, David Grillini,
Daniela Carnevali e Sandro Cimarossa. Per il Partito Comunista dei
lavoratori Marco Zamparini.
Presentata “La Valle nascosta”
nel ricordo di Bartolo Ciccardini
Sabato 20 giugno, presso il Centro
parrocchiale di Cerreto d’Esi, è
stato presentato il libro “La Valle
nascosta” dello scomparso onorevole Bartolo Ciccardini. Il testo era
ormai pronto per essere pubblicato
quando Bartolo, improvvisamente, è
scomparso il 12 giugno dello scorso
anno, lasciando tutti inebetiti. La
ragione della nostra sorpresa per
questa scomparsa è motivata dal fatto che l’infaticabile Ciccardini, con
la sua attività frenetica, non ci aveva
abituati ad una sua eventuale assenza, e allora l’esigenza di pubblicare
il suo ultimo scritto, un atto d’amore
per la sua natia Cerreto d’Esi, è da
considerare un atto dovuto, quasi
un obbligo di ringraziamento che la
comunità cittadina deve ad uno dei
suoi figli migliori. Il merito della
pubblicazione del testo è dovuta alla
tenacia del professor Aldo Crialesi,
presidente del Centro Studi Don
Riganelli, che ha ripercorso con una
stupenda relazione l’opera di Bartolo Ciccardini. Oltre a parlare del
politico, Crialesi si è soffermato su
Bartolo giornalista e sulla sua figura
di intellettuale, come è dimostrato
dalla appassionata partecipazione
alla commemorazione a lui tributata
lo scorso 1° ottobre 2014 dal prestigioso Istituto Sturzo di Roma. Alla
Commemorazione, alla quale prese
parte anche il sottoscritto, parteciparono, oltre a tanti suoi amici noti e
meno noti, anche alcuni “avversari
politici” come Luciana Castellina,
che inviò un messaggio, e Marco
Pannella, a dimostrazione della
stima che Bartolo aveva suscitato
anche in coloro che avevano un
pensiero diverso dal suo. Crialesi
ha ricordato ai presenti alcuni libri
scritti dall’onorevole Ciccardini, che
bisogna assolutamente menzionare:
” La Resistenza di una Comunità: la
19 cerreto.indd 2
persona molto curiosa.
La presentazione è stata introdotta
dall’amico Bennati che, nel dare
la parola al professor Crialesi, ha
ricordato l’epoca in cui Ciccardini
è stato educato ad apprezzare l’incontro con la democrazia, che lo
ha sempre accompagnato nella sua
lunga attività politica, che lo ha visto
deputato in ben sei legislature.
All’incontro non poteva mancare
l’autorevolezza e la vicinanza del
Comune di Cerreto d’Esi, testimoniata dall’intervento dell’assessore
alla Cultura Katia Galli, che ha
brevemente ripercorso i momenti
qualificanti dell’esistenza dell’onorevole Bartolo Ciccardini.
Massimo Cortese
“repubblica”autonoma di Cerreto
d’Esi” ed “Aspettando il 18 aprile”,
che è la storia della sua famiglia,
sebbene la vicenda, magistralmente
narrata, viene presentata alla stregua
di un romanzo. Non possiamo non
menzionare “Viaggio nel Mezzogiorno”, che alla Commemorazione
del 1° ottobre ha commosso l’onorevole Gerardo Bianco, e i saggi
“Ripartire dalle piccole patrie” e “ I
Cattolici la politica e l’Italia”, questi
ultimi pubblicati dal centro Don
Riganelli, come il professor Crialesi
ha orgogliosamente fatto notare.
A questi testi la Comunità di Cerreto d’Esi vede ora aggiungersi “La
Valle nascosta”, ultimo omaggio
di Bartolo alla sua Terra. Il testo
approfondisce una serie di episodi
legati alla Valle all’interno della
quale sorge l’amatissima Cerreto
d’Esi, anche se i fatti narrati sono
avvenuti a centinaia di anni di
differenza, ma un tale distacco per
lo scrittore ha rappresentato una
curiosità non piccola da soddisfare,
e l’onorevole Ciccardini era una
19
Una partecipazione
più democratica
Innanzitutto inizierei il mio intervento ringraziando le 175
persone che mi hanno dato l’opportunità di rappresentarli
in questo Consiglio comunale. Un risultato storico per
la sinistra cerretese. Ci tengo fin da subito a precisare
che sarò duro e intransigente, e non cederò a favoritismi di nessun genere, né a ricatti, farò semplicemente una vera opposizione, volta
a tutelare le fasce più deboli, i lavoratori e i disoccupati del nostro paese.
I 175 voti che abbiamo preso, sono voti liberi da ogni ricatto di potere e
soprattutto sono stati ottenuti senza fare cene, banchetti e promesse di ogni
genere, quindi sono consensi di coscienza, consapevoli e di rottura con un
ventennio di mal politica, basata solo su gli interessi privati a discapito della
collettività. I fatti lo dimostrano palesemente, ad oggi ci ritroviamo con un
debito di oltre 9 milioni di euro, ed è chiaro a tutti a chi sono da attribuire
le responsabilità, questo non lo dico io, ma sono i dati che parlano molto
chiaro. Tutto questo debito, insieme ai tagli dallo stato centrale, influiranno
di sicuro negativamente sui possibili futuri investimenti da parte del comune. Il voto popolare è vero vi ha dato ragione, e noi lo rispettiamo, ma c’è
da dire che se siamo arrivati ad una situazione finanziaria così pesante, e
ad una gestione oculata del servizio pubblico, io oserei dire che gli stessi
cittadini che continuano a votare le stesse persone e lo stesso modo di far
politica, sono del tutto corresponsabili della situazione in cui verte oggi il
nostro Comune, direi che ogni popolo ha ciò che si merita. Voi tutti sapete
benissimo a quanto ammonta l’enorme debito che ha il nostro comune e
di chi sono le responsabilità, ma paradossalmente nel vostro programma
elettorale, non avete neanche avuto il coraggio di parlarne, avete fatto
finta che non esistesse, che dire! Un programma che sembra un libro dei
sogni, sappiamo bene tutti che il Comune non può sostenere investimenti
almeno per i prossimi 5 anni, quindi fateci sapere dove troverete i soldi per
realizzare: nuovi parcheggi, percorsi pedonali e ciclabili, l’abbattimento
delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi e quant’altro. Prima fate
promesse a destra e a manca, poi vi giustificate col dire che farete tutto
ciò, solo se riuscirete a prendere dei finanziamenti. Cosi siamo buoni tutti
a fare politica. Non avete ancora capito che senza l’aiuto e l’appoggio dei
cittadini e delle associazioni di volontariato, la politica non può andare da
nessuna parte. Ora per ripartire la prima cosa da fare e soprattutto a costo
zero, è la creazione di una vera e propria democrazia partecipativa, dove
l’amministrazione comunale attraverso consigli comunali aperti e assemblee pubbliche, riavvicini e coinvolga nelle decisioni più importanti, tutte
quelle persone attive nel nostro comune, ricreando quel tessuto sociale che
da anni non esiste più a Cerreto. Ovviamente io farò la mia parte come
opposizione e sarò anche propositivo e costruttivo, portando tutte le nostre
idee in Consiglio comunale, fermo restando che anche da parte vostra ci
debba essere la totale disponibilità ad informarci e tenerci aggiornati costantemente. Tutto ciò che è accaduto in questi anni però, non può e non
deve passare in sordina, quindi quanto prima presenterò una mozione in
Consiglio comunale volta a creare una commissione di indagine sul debito
finanziario (come previsto dall’articolo 31, comma 4 della legge n°142/1990
e dall’articolo 25, comma 1, dello statuto comunale).
Come minoranza consiliare pretendo che settimanalmente mi vengano messe
a disposizione tutte le delibere di Giunta e tutto il materiale inerente il vostro
operato in un’apposita cartella personale. Inoltre credo sia opportuno che
ogni qual volta venga convocato un Consiglio comunale, almeno 15 giorni
prima dovrà essere convocata la conferenza dei capigruppo, come succede
in molti altri Comuni, dove maggioranza e opposizione decidono insieme
gli ordini del giorno, le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni da
presentare al vaglio del Consiglio comunale. Visto che entro il prossimo 30
luglio bisognerà approvare il bilancio, su quest’ultima mia richiesta, chiedo
una risposta immediata, poiché ritengo che sarebbe assurdo pensare che
solo voi decidiate le proposte e gli argomenti da portare alla discussione
del Consiglio comunale.
Dato che tutti hanno predicato la partecipazione e la trasparenza, che si
cominci dall’interno delle istituzioni a mettere in atto i buoni propositi
sbandierati in campagna elettorale.
Marco Zamparini, Pcl
Sant'Eurosia... guida le macchine agricole
Weekend caratterizzato da bel tempo e caldo a Cerreto d’Esi in tutti e tre i giorni di festa per la tradizionale Sagra
del Maialino allo Spiedo da venerdì 26 a domenica 28 giugno. Come ogni anno il parroco don Gabriele ha saputo
mettere in moto un’organizzazione da lavoro davvero efficace, fatta da tutti i parrocchiani a lui vicini e più dediti
agli impegni. Un’occasione che si rinnova per sua volontà e dedizione, che ha saputo migliorare tanti aspetti negli
anni, dal lavoro di squadra agli eventi in programma e stand gastronomici con prodotti tipici locali. Il lavoro in
gruppo è stato ripartito in maniera chiara ed omogenea, tra chi era l’addetto nelle cucine, in sala e nella zona bar.
Il piazzale del Palazzetto dello Sport si è rivelato di fondamentale importanza per quanto riguardava la questione
dello spazio disponibile per l’allestimento generale, più favorevole e più prestante rispetto alla zona del centro
storico dove si svolgeva gli anni passati. Ottima la presenza di pubblico già dalla prima serata del venerdì, tra
stand gastronomici prima, e poi l’apertura della sala da cena che ospitava un gran numero di persone fin dalle
prime ore. Nel menù il tradizionale maialino allo spiedo. Anche le giornate di sabato e domenica sono state
all’insegna del vero divertimento e del puro star bene insieme tra compaesani. Una cornice di pubblico numerosa
per il concerto dei “Motozappa” di sabato sera, gruppo folkroristico locale che ha riscosso applausi e attenzione
fino a tarda serata, tra cui un membro del gruppo il cerretese Giorgio Stroppa. Anche per i più piccoli sono state
messe a disposizione zone sicure per il libero gioco, tra gonfiabili e zona gimkana-quad di Quad’s Time. Ottimo
e forse anche inaspettato l’incasso della zona bar e della ruota della lotteria con vari premi a scelta, fino all’ultima serata di domenica che ha chiuso in bellezza con l’orchestra musicale “Traballo”. Ma prima di concludere
questo splendido fine settimana, che nulla ha dovuto rimpiangere, nel primo pomeriggio di domenica la classica
trattorata di Sant’Eurosia. La santa, raffigurata con una grande statua, ha accompagnato tutte le macchine agricole
del paese in un giro emozionante per le vie del paese. La trattorata è da sempre stato un appuntamento molto
atteso e che nessun appassionato di agricoltura vorrebbe farselo mancare. Tappa ultima nel piazzale del palazzetto
comunale con la benedizione del parroco e “sgassatona” finale. Il culto della santa in questione è invocato contro
le intemperie naturali e a favore dei frutti della terra.
Gian Marco Lodovici
01/07/15 11.12
20
L'Azione 4 LUGLIO 2015
>CHIESA
La ricorrenza
di San Benedetto:
appuntamento
a sabato 11 luglio
L'interno della chiesa
di S. Benedetto
in Piazza Altini
L'accoglienza degli ospiti
di D.DOMENICO GRANDONI
I
l tema dell’ospitalità è quanto
mai attuale ai nostri giorni
dal momento che quotidianamente sbarcano innumerevoli
profughi provenienti sia da zone di
guerra come da zone di povertà che
chiedono di essere accolti e messi
nella possibilità di rifarsi una vita.
Accoglierli è un dovere civile e
umano oltre che religioso. Il salvataggio in mare, come l’accoglienza
nelle strutture adattate a tal fine,
comportano sacrificio, dedizione,
comprensione e infinita pazienza
nel rispetto della persona; ma
anche la presenza dell’ospite nelle
famiglie come nei monasteri, nel
nostro mondo occidentale, esige
disponibilità di spazio, efficienza di
servizi, cortesi attenzioni conformi
alla nostro vivere civile, mentre
nel mondo orientale è sufficiente
una stuoia stesa all’aperto o sotto
una tettoia. Tuttavia non possiamo
esimerci da questo atto di carità
verso i bisognosi di tutto, sia per
motivi di solidarietà umana, sia
per gli insegnamenti della Bibbia
che invita a rispettare l’ospite come
persona sacra. San Benedetto anche
sul tema dell’ospitalità si lascia
guidare dalla Parola di Dio e nella
sua Regola dà norme circa l’accoglienza dei pellegrini e dei poveri
(cap. 53). All’annuncio dell’arrivo dell’ospite si risponde: «Deo
Gratias!» e «Abbiamo ricevuto, o
Dio, la tua misericordia dentro il
tuo tempio». Quindi «non appena
viene annunziato un ospite, subito
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 5 luglio
dal Vangelo secondo Marco (Mc 6, 1-6)
gli vadano incontro il superiore e i
fratelli con tutte le premure; prima
si preghi insieme e poi si scambi
il segno della pace... per evitare
illusioni diaboliche». A lui sono
riservate cortesie e segni di onore
come la lavanda dei piedi polverosi
sia da parte dell’abate che di tutti
i fratelli, il necessario ristoro, la
presenza dell’abate nella mensa. La
cucina per gli ospiti, che nel monastero non mancano mai, sia a parte
perché a qualunque ora si possa
offrire il necessario. Così l’accoglienza insieme alla celebrazione
liturgica diventa la forma specifica
di apostolato del monastero nella
chiesa locale. Beato quindi quel
monastero che è visitato dai poveri,
come beata è la casa la cui soglia è
varcata dai bisognosi. L’ospitalità
benedettina è fondata sulla fede.
San Benedetto si rifà al vangelo:
nell’ospite si riceve Cristo stesso
(Matteo 25,35). Un’opera di misericordia che gli scritti apostolici
raccomandano in particolare nei
confronti dei fratelli nella fede
(Galati 6,10), ma aperta a tutti i
forestieri, rifugiati, pellegrini e poveri di ogni fede religiosa. In questa
visione di fede si vuole onorare
Cristo nell’ospite, circondandolo
di particolari attenzioni, anche se
in modalità diverse. Nei monasteri
orientali l’ospite è seguito da un
monaco, completamente al suo
servizio anche durante la mensa;
nelle famiglie, l’ospite consuma il
pasto da solo, servito con gentile
attenzione da tutti i membri della
casa che si siede a mensa in seguito.
Pur tralasciando questo cerimoniale monastico di accoglienza,
ingombrante per i nostri tempi frettolosi, ci è possibile cogliere utili
indicazioni e suggerimenti nell’esercizio di questa opera, frutto
dell’amore di Dio e del prossimo.
Attualmente incontriamo ovunque
rifugiati, bisognosi di aiuto: così,
alla spicciolata, alle porte delle
chiese, delle case canoniche, dei
conventi e monasteri; fuori dei
supermercati e negozi, all’ingresso
degli uffici pubblici; lungo le vie
Una parola per tutti
Gesù torna a Nazareth, tra i suoi parenti e amici. Proprio coloro che l’hanno visto crescere, lo conoscono e quindi dovrebbero amarlo di più, diffidano di lui non accettando
i suoi insegnamenti. Sono stupefatti e scandalizzati nello scoprire che il Salvatore è
uno come loro, una persona umile, ordinaria, il figlio di Maria.
La fede, in realtà, è una comunione vitale tra il Signore, che chiama a partecipare
alla sua vita, e l’uomo: non consiste nel ridurre Dio agli schemi e ai modelli umani. I
concittadini di Gesù rifiutano questo rapporto con l’Onnipotente e allora per il Messia
è impossibile compiere miracoli che sono segni della presenza del Padre Eterno
desideroso di instaurare una relazione di amicizia e vita.
Molta gente si aspetta l’avvenimento eclatante, il miracolo pensando al Signore secondo
l’immagine che di lui si è costruita. Chi ragiona così vuole un Dio al suo servizio che
agisca secondo i suoi ordini e lo serva in base ai suoi comodi.
Come la possiamo vivere
- E’ semplice commuoversi dinanzi ai profeti, mentre è arduo seguire il cambiamento
che essi indicano, convertendosi al Signore con il cuore e rifuggendo le apparenze.
- Talvolta noi credenti diffidiamo di Cristo, non riusciamo a concepire che la nostra
salvezza si possa realizzare attraverso un Dio fatto uomo; scandalizzandoci, impediamo
al Creatore di compiere i suoi prodigi ed attuare il disegno che ha pensato per noi.
- Per portare il Salvatore nella nostra esistenza non è sufficiente agire individualmente,
ma è necessario vivere come popolo, con la consapevolezza di avere una missione
da compiere e con il coraggio della verità sempre e ovunque.
- Accresciamo la nostra fede e utilizziamo questo tempo per approfondire il nostro
legame con Dio, optando per letture spirituali, meditando sulla sua Parola, magari
scegliendo come meta delle nostre vacanze un luogo di preghiera, lontano dalla
mondanità e dal caos di ogni giorno.
20 chiesa.indd 2
Un triduo
per la festa
Per la festa di S. Benedetto Abate, patrono d’Europa, dell’11
luglio, presso la chiesa omonima di S. Benedetto ci sarà un triduo
di preparazione tenuto dal priore del monastero di S. Silvestro,
don Vincenzo Bracci (nella foto) con questo programma: mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 luglio alle ore 10 S. Rosario ed
a seguire la S. Messa. Quindi sabato 11 luglio alle ore 10.30 la
S. Messa la disponibilità per le confessioni, alle ore 18 i vespri
solenni con le monache ed i monaci dei monasteri benedettini
di Fabriano ed alle ore 18.30 la concelebrazione presieduta dal
Vescovo don Giancarlo Vecerrica.
della città e nei paesi; spesso anche
alle porte delle nostre case. Molti,
giunti in Italia da Paesi lontani,
su gommoni insicuri, in mezzo
a tante avventure e innumerevoli
rischi, quando riescono finalmente
a posare il piede su terraferma, si
attenderebbero una possibilità di
rifarsi una vita diversa, dopo tante
rischiose avventure: una accoglienza solidale che faccia dimenticare
tanti sacrifici. Una sincera lode ai
nostri volontari e ai nostri marinai,
che, in mare o nei porti e nelle
strutture di accoglienza, in vario
modo si prodigano per donare
loro un soggiorno confortevole e
dignitoso. Essi sono un vanto della
Nazione, purtroppo lasciata sola
dall’Unione Europea; meritano
immensa gratitudine e ammirazione, ma anche, vorrei pensare, tanta
misericordia di Dio per il Paese. «I
poveri li avrete sempre con voi», ci
assicura Gesù (Giovanni 12,8). È
doveroso quindi che ognuno faccia
la propria parte senza demandare
con tanta facilità alle istituzioni
governative, regionali o comunali
il soccorso ai poveri, emigranti o
no. È un imperativo personale che
ci deriva dalla fraterna solidarietà,
confermato dal comando del Signore. D’altra parte tutti ci incontriamo
con questa povertà, impersonata
in chi ci chiede una aiuto. Non ci
succeda di considerarle persone
scomode, da evitare, quando le
vediamo da lontano, che tendono
la mano o bussano alle nostre
case; né avvenga che ci lasciamo
prendere da una certa agitazione
che esplode in manifesta ostilità o
in frettolosa intolleranza dinanzi
a insistenze indisponenti... Anche
su questo punto San Benedetto ci
ammaestra. Egli scrive: «Quando
l’economo non può concedere al
fratello quanto questi richiede, dia
almeno una risposta caritatevole,
perché sta scritto: “una buona parola vale più di ogni dono prezioso”
(Siracide 18,16-17)» (cap. 31). Un
sorriso, una parola di conforto, la
disponibilità all’ascolto... sono
gentilezze che incoraggiano e danno conforto anche quando non si è
in grado di dare alcuna offerta... e
ce ne separiamo con la coscienza
in pace.
01/07/15 10.50
L'Azione 4 LUGLIO 2015
21
>CHIESA<
Il Nunzio Apostolico in visita
Cattedrale gremita per la festività del patrono S.Giovanni Battista
di MARCO ANTONINI
“L
e chiediamo, Eccellenza,
di sostenerci e di presentare al Santo Padre il
nostro attaccamento alla
Chiesa, con l’ardire del nostro desiderio
di poter avere anche la presenza di Papa
Francesco”. Così il Vescovo Giancarlo
Vecerrica rivolgendosi al Nunzio Apostolico in Italia Mons. Adriano Bernardini che ha presieduto il Pontificale
in Cattedrale in occasione del patrono
della città e della Diocesi, San Giovanni
Battista. Clero e fedeli si sono ritrovati a
San Venanzio il 24 giugno per la solenne
concelebrazione delle ore 18. Il presule
ha presentato la Chiesa locale al rappresentante del Papa e ha invitato Bergoglio a Fabriano. “Questa città c’è
perché ha una storia piena di vita e di creatività, suscitata da santi e artisti
da secoli conosciuta in tutto il mondo, a cominciare dalla preziosa opera
della carta. Il nostro popolo custodisce gelosamente e pubblicamente i protagonisti della nascita del cristianesimo in questa terra: i santi Romualdo e
Silvestro, i cui corpi sono tra noi e san Francesco d’Assisi, che qui aveva il
suo confessore e ha fondato uno dei primi conventi. Questo popolo – spiega
ancora il Vescovo - è sparso in un vastissimo territorio di montagna, con
tantissime frazioni, che chiede una presenza pastorale sempre più capillare
e che rimane fedele alla Chiesa con una grande partecipazione alla pratica
religiosa, con la ripresa di vocazioni e con un clero unito”. Davanti al Prefetto
di Ancona, ai sindaci dei Comuni della Diocesi di Fabriano-Matelica, alle
forze dell’ordine ed ai figuranti del Palio, mons. Vecerrica ha analizzato il
clima che si è creato nel comprensorio. “Purtroppo la crisi sta determinando
un clima pesante di scoraggiamento. Ma la positività risiede in questo attaccamento alla Chiesa, punto di riferimento, di aiuto e di incoraggiamento. In
questa diocesi cerchiamo di vivere la “Chiesa in uscita”, verso i più lontani,
anche geograficamente e verso i più poveri, tra i quali ci sono i giovani”.
Soddisfatto il clero diocesano. “Il Papa a Fabriano sarebbe un sogno e una
benedizione per tutti noi”. Lo riferiscono diversi sacerdoti al termine della
solenne concelebrazione con Mons. Bernardini. Nel pomeriggio il vescovo Giancarlo Vecerrica e mons. Alfredo Zuccatosta avevano presentato al
Nunzio il nuovo museo diocesano che verrà inaugurato ufficialmente l’8
settembre. “Questa struttura – dichiara il presule – racconta e testimonia
l’importanza della nostra Chiesa locale e l’attaccamento del popolo verso
le sue radici cristiane”. Il Nunzio Apostolico ha elogiato l’iniziativa della
Diocesi di Fabriano-Matelica. “Abbiamo bisogno – ha detto – di queste
testimonianze. I cristiani che hanno percorso queste strade molti secoli
prima di noi ci dimostrano che dobbiamo proseguire in questa direzione di
attaccamento alla famiglia, alla Chiesa e alle tradizioni”. Poi la processione
per le vie della città insieme alle istituzioni, ai fedeli, alle Confraternite, ai
figuranti del Palio e alla Banda "Città di Fabriano".
In visita al neo Museo Diocesano
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ IL VESCOVO CELEBRA PER GLI
ALPINI DELL'ALTA VAL POTENZA:
domenica 5 luglio alle ore 11 sul monte
San Vicino.
Pellegrini in Terra Santa
L'ufficio Diocesano Pellegrinaggi propone un pellegrinaggio in Terra Santa
nei giorni che vanno dal 14 al 21 settembre. Quest'anno il pellegrinaggio
s'arricchisce di nuove ed interessanti tappe oltre al già noto percorso spirituale, infatti nei 9 giorni sono stati inseriti siti archeologici che solitamente
non vengono visitati per meglio capire e comprendere come e dove abbia
vissuto Gesù. Visiteremo infatti Cesarea di Filippo, Tel Dan, la città ed
il castello di Acco, l'Erodion, la nuova Città di Davide, il tunnel sotto la
strada erodiana e gli scavi dell'Ofel.
Per informazioni chiamare il 338-3027782 oppure scrivere a [email protected].
In questi giorni scade il tempo per le prenotazioni.
21 chiesa.indd 2
Mons. Bernardini: "Scegliere il deserto"
Il Nunzio Apostolico in Italia, l’arcivescovo Adriano Bernardini, ha incontrato la Chiesa di Fabriano in occasione della solennità di San Giovanni
Battista. Nella sua omelia ha evidenziato l’identità di questo grande santo.
“Si tratta di un uomo mandato da Dio con il compito specifico di rendere
testimonianza alla luce. È un tipo strano, inquietante, 'selvatico', che, pur
confinato nel deserto, richiama a sé le folle. Obbligato a precisare la sua
identità, Giovanni si definisce come “voce”. Lui è semplicemente una voce.
“Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore”. Da
questa definizione della sua identità come 'voce' si delinea la sua missione di
annunciare il messaggio”. Bernardini, con un linguaggio chiaro ed efficace,
ha attualizzato ciò che il Precursore ha annunciato alle folle. “Con la sua
voce Giovanni ha il coraggio, l’ingenuità, di denunciare la “non praticabilità” di certe strade, pur frequentatissime, in rapporto alla salvezza; ci ricorda
che sulla strada dell’avidità, della corruzione, dell’inganno, è impossibile,
non solo improbabile, trovare Dio. E non importa che questa voce risuoni
nel deserto dell’indifferenza, dell’ostilità preconcetta, del sarcasmo più
volgare. La verità va detta, quelle denunce vanno fatte, indipendentemente
dall’accoglienza… anche se tutti la pensano diversamente dal Vangelo!”.
Poi l’incoraggiamento a non lasciarsi piegare dalle tentazioni e dalle paure
e l’invito a volgere lo sguardo verso Cristo. “Il testimonio autentico sa che
quella parola, anche se è impopolare, inattuale, non può tenerla per sé. Gli
è stata affidata perché la gridi, non perché la risparmi nel calcolo delle
convenienze. Giovanni è testimone verace perché non parla di sé, non si
costruisce il proprio monumento, rispetta le parti, è capace di scomparire
perché il credente è uno che dà spazio all’Altro. Dà spazio alla libertà altrui.
Sa che il suo compito è quello di provocare l’incontro, favorirlo, prepararlo.
Ma allorché questo avviene, lui non sta a fare da incomodo, e neppure da
invitato d’obbligo. Si tira invece discretamente in disparte. Il vero testimone, il vero latore del Messaggio, unisce ad uno straordinario coraggio una
straordinaria modestia: ad una spiccata personalità una spiccata capacità di
cancellarsi. Franchezza e delicatezza”. Davanti ai fedeli che hanno riempito
la Cattedrale di San Venanzio, Bernardini ha spronato i presenti. “Dobbiamo
vivere nel mondo ma essere capaci di creare un deserto, soprattutto dentro
di noi, per vivere le stupende realtà della nostra fede. Dobbiamo ritrovare
– ha detto - il coraggio della solitudine, della vicinanza con Dio, come
possibilità privilegiata di avvicinare gli altri. Nel silenzio le parole vengono
ripulite dall’abitudine e ritrovano il loro splendore e la loro forza originaria.
Anche la Chiesa deve scegliere il deserto come luogo della predicazione.
Non per fuggire il mondo, per evadere una realtà scomoda, ma per ridare
al proprio messaggio o testimonianza quell’intensità e quella profondità,
quella risonanza, che sono i segni inconfondibili di una
parola che viene da lontano e mette in moto qualcosa”.
Questo Giovanni Battista festeggiato da un’intera città
che, nel giorno della sua natività, si riunisce per festeggiare ricorda a tutti che nessuno è escluso dall’essere
evangelizzatori e diventare pescatori di uomini perché
“non si richiede necessariamente una grande teologia e
di saper usare alla perfezione il linguaggio cristologico
o escatologico o della parusia”.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- M.della Misericordia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio
- S. Giuseppe Lavoratore
- Collegiglioni
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
01/07/15 11.39
22
>DEFUNTI<
ANNIVERSARIO
IRMA STROPPA
CHIESA di S.MARIA MADDALENA
Mercoledì 8 luglio
ricorre il 7° anniversario
dalla sua dipartita
La figlia e il genero la ricordano con
immenso affetto. Durante la celebrazione delle ore 18.30 sarà ricordato anche il marito SECONDO. Si
ringrazia chi vorrà unirsi alle loro
preghiere.
Certi dolori non passano: a certi
ci si abitua, ma a volte neanche
abituarsi basta. Dove sei? Mi stai
pensando? Perdonami mamma per
queste lacrime, perdonami se ancora mi mancano i tuoi sorrisi, il
tuo sguardo, le tue parole, l'amore
che mi hai sempre dato. Perdonami se mi manchi tanto. Perdonami,
non era questo che volevi da me:
"Non piangere" - mi dicevi - "Non
voglio, io ti sarò sempre vicina".
Vorrei che mi tenessi stretta la
mano come il giorno prima che mi
lasciasti. Vorrei tanto abbracciarti,
invece posso solo sognarti.
Tua figlia
ANNUNCIO
Venerdì 26 giugno, a 49 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
LORELLA FALCIONI
in AGOSTINELLI
Lo comunicano il marito Pietro, i figli Valentina ed Andrea, la mamma
Leda, le sorelle Paola e Tiziana, la
suocera Irma, i cognati, le cognate,
i nipoti ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNIVERSARIO
CHIESA di PATERNO
Sabato 4 luglio
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amato
MASSIMO ROANI
I genitori, gli zii, i cugini ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa
sabato 4 luglio alle ore 16.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
"Ogni volta che Gesù chiude gli
occhi di una persona, apre in cielo
una finestra perchè possa illuminare ancora".
Mamma e babbo
ANNIVERSARIO
Domenica 5 luglio
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa dell'amata
AIDA (AIDE) ACCORIMBONI
ved. STELLA
La figlia, il genero e la nipote la ricordano con immutato affetto.
Ss. Messe sabato 4 luglio alle ore
18 nella chiesa S. Maria della Neve
a Campodonico e domenica 5 luglio
alle ore 10 nella Chiesa della Misericordia. Durante le celebrazioni
verrà ricordato anche il marito
ANTONIO STELLA
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Anche se sono passati 10 anni il
ricordo di te, persona umile e generosa e dei tuoi insegnamenti, è
e rimarrà sempre impresso nei nostri cuori prolungando così la tua
terrena presenza in noi e in quanti
ti hanno conosciuta e apprezzata.
Grazie. Sempre... mamma.
RINGRAZIAMENTO
Vogliamo ringraziare anche tutto
il reparto di Medicina che in tutti i
modi si è prodigato per offrirgli le
cure necessarie a riprendersi dopo
ogni crisi e il piccolo ma efficientissimo, reparto di Oncologia che per
sei anni gli ha messo a disposizione
le cure e i medicinali che gli hanno
permesso di condurre un buon tenore di vita fino alla fine.
Ringraziamo anche i medici e le
infermiere dell'A.D.I. e dell'A.D.O.
che a domicilio continuavano l'assistenza ospedaliera e il nostro medico curante, Grazia Placido, per aver
coordinato ogni fase delle cure.
Grazie di cuore a tutti e tutte, che
Dio benedica il vostro lavoro.
La Famiglia
di Pasquale Ramadoro
22 defunti.indd 2
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di ARGIGNANO
Venerdì 3 luglio
ricorre il 6° anniversario
dalla scomparsa dell'amata
FRANCESCA GOBBI
ved. MAZZOLI
I figli, la nuora, il genero, i nipoti
ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 5 luglio alle
ore 11.45. Durante la celebrazione
sarà ricordato anche il marito GIUSEPPE. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA di S. NICOLO'
Centro Comunitario
Sabato 11 luglio
ricorre il 4° anniversario
dalla scomparsa del caro
CHIESA della MISERICORDIA
Venerdì 10 luglio
ricorre il 1° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
ERMINIO GUBINELLI
La moglie, i figli, le nuore, i nipoti
lo ricordano con affetto. S.Messa
venerdì 10 luglio alle ore 7.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
MASSIMO MORICONI
La moglie, le figlie, i nipoti, il genero nel ricordarlo con amore infinito
si uniranno in preghiera alle ore
18.30 presso il Centro Cominitario.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
Chiesa della Scala Santa, giovedì 9 luglio, alle ore 18.15
CHIESA della SCALA SANTA
Nell'anniversario
della scomparsa degli amati
TERSILIO COMODI e PINA PAPI
i parenti li ricordano con affetto. Nella S.Messa di martedì 7 luglio alle ore
18.15 sarà ricordata anche la figlia PAOLA. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
dott. ANNA MARIA PAGANO e ing. ROBERTO BALLELLI
04.08.1974 20.04.1970
27.06.2012 09.07.2012
Nel 3° anniversario della loro scomparsa i familiari tutti li ricordano con
grande amore e infinito rimpianto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ADDIO A TUTTI
Non ho molti motivi per rimanere
tutto quello che è finito
non nasce nuovamente.
Non ho mai avuto molto qui.
Nuovi poeti bussano
già più forte sulla cassa,
qualche benedetto no
continua a muoversi veloce,
sono sulla terra
dentro e fuori la mia casa.
Le pagine scorrono
I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 8 luglio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNIVERSARIO
Roberto Ballelli
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. NICOLO'
Domenica 5 luglio
ricorre il 39° anniversario
della scomparsa dell'amata
ELENA TOZZI
I genitori, gli zii ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì
6 luglio alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
"Colta per essere trapiantata in Paradiso nel tuo sbocciare alla vita,
noi viviamo nel profumo della tua
dolce bontà".
ORATORIO di S.MARIA
Giovedì 9 luglio
ricorre il 4° anniversario
della scomparsa dell'amata
ANTONIA ELEONORI
in PAVONI
Il marito Elvio, i figli Stefano e
Mauro con Claudia ed i parenti la
ricordano con affetto. S.Messa
giovedì 9 luglio alle ore 18.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
LUIGI GIROLAMINI
ANNUNCIO
TRIGESIMO
Martedì 23 giugno, a 88 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
MARIO BRENCIO
Lo comunicano la moglie Dina Silvestrini, le figlie Patrizia e Rosita, i
generi Giancarlo e Maurizio, i nipoti Francesca, Federica, Emanuele,
Samuele, i pronipoti, le cognate, i
parenti tutti.
Marchigiano
Venerdì 10 luglio
ricorre l'anniversario
della scomparsa dell'amato
GIOVANNI SPACCA
I familiari ricordano
lui e sua moglie
MARIA PECORELLI
con immutato affetto. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA della SCALA SANTA
Mercoledì 8 luglio
ricorre il trigesimo
dalla scomparsa dell'amata
ELVIRA MARIANI
ved. BELARDINELLI
I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa mercoledì 8 luglio
alle ore 18.15. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Domenica 28 giugno, a Roma,
è mancato all'affetto dei suoi cari
Domenica 28 giugno, a 49 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
VINCENZO FARINELLI
SABRINA BATTAZZA
in SPINELLI
Lo comunicano la madre Francesca
Gregori, il marito Claudio, la figlia
Aurora, la sorella Tiziana con Marco, i cognati, le cognate, i nipoti, i
parenti tutti.
Marchigiano
Domenica 28 giugno, a 59 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ORIETTA CIAPPELLONI
in MARIANI
Lo comunicano il marito Bernardino, le figlie Valeria e Daniela, i
generi Luca ed Alberto, i nipoti Valentina, Michela, Roberta, Davide, i
fratelli Ivano e Mario, le cognate, i
cognati, i parenti tutti.
Marchigiano
Lo comunicano i figli Maria Ginevra,
Piero, Franca, il genero, la nuora,
i nipoti, il fratello, le sorelle, i parenti tutti.
Marchigiano
bianche come il pane
le storie si dimenticano
si spengono le note più cantate
quelle che hanno accompagnato
tutte le letture,
si disperdono le parole
il nero delle lettere assorbito dal buio.
Dove ero io quando tu sei rinato?
Quanti splendidi argomenti
sono mancati per sempre.
08-07-1984 08-07-2015
CHIESA di S.MARIA DELLA PORTA
Cerreto d'Esi
Mercoledì 8 luglio
ricorre il 31° anniversario
della scomparsa dell'amato
CHIESETTA
della MADONNA ADDOLORATA
MELANO
Lunedì 6 luglio
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANTONIO LATINI
I suoi cari lo ricorderanno nella S.
Messa che verrà celebrata lunedì
6 luglio alle ore 18. Si ringraziano
coloro che vorranno partecipare,
unendosi ai familiari nel ricordo e
nella preghiera.
Sabato 27 giugno, a 72 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
FRANCESCO BRUNAMONTI
Lo comunicano la moglie Francesca
Bonanni, il figlio Massimo, le sorelle Gentile e Peppa, la cognata Celeste, il cognato, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
PASQUALE RAMADORO
Profondamente addolorati per la
scomparsa del nostro caro Pasquale, marito e padre esemplare, vogliamo ringraziare pubblicamente
il reparto del Pronto Soccorso che
con encomiabile umanità ci ha permesso di raccoglierci accanto al
nostro congiunto che ci lasciava,
donandoci quel momento di privacy
tutto nostro, come se fossimo stati
a casa.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Domenica 28 giugno, a 78 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
CAV. PASQUALE RAMADORO
Lo comunicano la moglie Anna Maria, i figli Giorgio, Arvind, Paolo, le
figlie Sara, Giulia con Francesco, le
nuore Paola, Barbara, Stefania, i
nipoti Giacomo, Francesco, Filippo,
Martina, Benedetta, Camilla, Matilde, i fratelli Franco, Orlando, Roberto, la sorella Annalisa, i cognati,
le cognati, i parenti tutti.
Marchigiano
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Gli annunci vanno portati in redazione,
entro il martedì mattina
ANNIVERSARIO
Le famiglie
TRINEI e TACCUCCI
ringraziano
per la grande manifestazione
di affetto
ricevuta per la scomparsa
della cara
FRANCESCA TRINEI
ANNUNCIO
Sabato 27 giugno
è venuto a mancare all'affetto
dei suoi cari, all'età di 80 anni
PRIMO MAGRINI
Ne danno il triste annuncio i figli
Maurizio, Carla e Sabrina, la compagna Norina, i generi, la nuora, i
nipoti Michele, Samanta, Giorgia,
Giacomo e Luca, il pronipote Adam,
il fratello Guerrino , la cognata Palmira ed i parenti tutti.
Belardinelli
01/07/15 11.06
23
L'Azione 4 LUGLIO 2015
>CULTURA
Il coro Vox Nova
in concerto
Una scelta coraggiosa del direttore Signori
con il Dixit Dominus di Haendel
foto
Giorgio Angelini
L'arpa d'autore
con il Vox Nova
di MARCO AGOSTINELLI
T
utto hendeliano il programma Ideato e realizzato dal Coro Vox Nova
in collaborazione con il
Coro da Camera della Virgola,
La Giovane Orchestra d'Abruzzo,
con solisti di grande prestigio,
alcuni dei quali abbiamo già visto
diverse volte collaborare con Vox
Nova: i soprani Paola e Patrizia
Cigna, assieme al contralto Agata
Bienkowska con Andrea Fusari e
Roberto Gentili, rispettivamente
tenore e basso. Tutti diretti dalla
sapiente bacchetta del Maestro Pasquale Veleno. Il programma è stato
organizzato in perfetta simmetria
con le esecuzioni della musica sacra del tempo di Handel, ovvero un
concerto per organo che precedeva
o intervallava un'opera Sacra. Ma
il concerto introduttivo pur essendo
pubblicato come concerto per organo nasce come concerto per arpa.
Il concerto per arpa e orchestra di
G. F. Haendel è un caposaldo della
letteratura arpistica. Il concerto fu
scritto da Haendel per William Powell che era l'arpista ufficiale della
casa reale. L'esecuzione avvenne
al Teatro Reale presso il Covent
Garden di Londra nel 1736 nell'ode
"Fête d'Alexandre" composta per
il giorno dedicato a Santa Cecilia.
L'arpista Powell, di origine gallese
suonava l'arpa tripla, e infatti il
concerto in Si bemolle era suonabile
solo sull'arpa tripla in quanto le
arpe irlandesi a semplice cordiera
non potevano modulare, e le arpe
a pedali non erano state inventate.
Anche l'arpista Johnn Parry che lo
eseguì nel 1741 suonava l'arpa tripla
gallese. Il concerto fu messo poi in
catalogo come uno dei sei concerti
per organo. Questo ci ha permesso
di riascoltare nella prima parte del
concerto un giovane virtuoso di arpa
Alexander (Sasha) Boldachev, non
nuovo al teatro Gentile, avendovi
già eseguito un recital lo scorso 21
febbraio. Venticinquenne ma già
famoso in tutto il mondo arpista
e compositore ha eseguito questo
concerto in una versione moderna
(non-filologica con le cadenze
neo-impressioniste, con i traversi
in luogo dei recorders). Una lode
speciale va a La Giovane Orchestra d'Abruzzo che ha supportato il
virtuoso riducendo al massimo le
sonorità e facendoci dimenticare
di aver a che fare con strumenti
moderni. Bello il tocco del virtuoso
Boldachev, tendente all'intimistico
ma anche capace di vigorose escursioni espressive su questo difficile
strumento, che si è esaltato nelle
cadenze (credo fossero di propria
composizione) e nell'inaspettato bis,
la “Grande Fantasia da Concerto su
La Moldava”, del grande compositore arpista ceco Hanus Trnecek.
La seconda parte del concerto che
titolava la serata è consistita in una
delle opere corali più monumentali
di tutta la letteratura musicale barocca: il Dixit Dominus, HWV 232. lI
giovane, ma musicalmente già maturo Händel nel 1707 si trovava in
Italia, richiesto da vari committenti
a Firenze,Venezia e Roma. Nella
città dei Papi e delle corti cardinalizie le famiglie più importanti,
Pamphili, Ottoboni, Colonna, se lo
contendevano. Nascono in questa
situazione alcuni dei capolavori del
compositore, quali i salmi Laudate
pueri dominum (HWV 237), Nisi
Dominus (HWV 238) e il Dixit
Dominus. Quest’ultima è anche la
più antica composizione autografa
di Händel che sia giunta intatta sino
a noi, probabilmente iniziata nell’I-
Inaugurato il Callido ad Albacina
Nel giorno del Santo Patrono, la scorsa domenica 7 giugno, Albacina ha visto inaugurare ufficialmente il proprio organo
costruito da Gaetano Callido nel 1774 e situato nella chiesa parrocchiale di San Venanzio. Dopo il periodo di restauro,
avvenuto nel laboratorio camerte di Michel Formentelli, è stata presentata, in questa occasione, la pubblicazione tecnicostoriografica realizzata da M° Mauro Ferrante, il quale ha descritto al numeroso pubblico accorso gli aspetti salienti della
vicenda umana e professionale di Gaetano Callido. Attraverso le fonti storiche, è stato possibile cogliere il rapporto fra
l’organaro veneziano e le terre marchigiane, rapporto in cui si inserisce pienamente la diffusa presenza di questo ed altri
strumenti nei nostri territori. Al termine della relazione accademica, si è svolta la parte musicale della serata, di cui è stato
protagonista il Woodbrass duo formato da Sauro Argalia all’organo e Mario Bracalente alla tromba. I due artisti marchigiani
(il primo proprio concittadino) hanno presentato un programma che, attraverso un’oculata alternanza fra i due strumenti,
ha pienamente valorizzato le potenzialità fonico-espressive dello strumento. I brani organistici, rappresentativi di diverse
scuole europee, hanno visto in Argalia un interprete sempre attento all’equilibrio fra le scelte delle combinazioni timbriche
e le articolazioni fraseologiche così importanti nella musica antica. Le musiche in duo, invece, hanno svelato a molti degli
uditori intervenuti un mondo di sonorità potenti quanto suadenti, brillanti quanto dolci. La tromba barocca di Bracalente
si è rivelata, quindi, uno strumento di straordinaria duttilità, resa possibile della maestria tecnica del musicista fermano e
particolarmente funzionale al caleidoscopico dinamismo concertante instaurato con l’organo. La comunità di Albacina,
riconoscente nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito all’attuale condizione dello strumento, sarà d’ora in poi
sempre più impegnata in una convinta valorizzazione culturale ed artistica del proprio organo.
Emilio Procaccini
23 cultura.indd 2
talia settentrionale e poi completata
a Roma in previsione della Pasqua.
Handel al tempo possedeva le orchestre e i solisti migliori dell'epoca e
questo si riflette nella sua scrittura
in cui la maestria tecnica (fughe a
più soggetti e contrappunti raffinati
e complessi) si sposano con la difficoltà esecutiva, soprattutto nelle
parti acute femminili che come è
noto, agli inizi del settecento venivano, in Italia, svolte prevalentemente
da Castrati oltre che dai pueri. Nei
nove numeri che compongono il
Dixit, i solisti e compagine corale si
misurano con le situazioni espressive più ardue e variegate della retorica musicale barocca: dai passaggi
d'agilità (chiamati successivamente
“di coloratura”) alle atmosfere piene
di pathos con durezze e ligature, ai
grandiosi Fugati dove si alternano
parti soliste e corali con incastri e
stretti repentini; insomma quanto
basta a mettere a ko qualsiasi esecuzione amatoriale; ma tutt'altro che
dilettantistica è stata l'esecuzione
del il Dixit del 20 giugno scorso
al Gentile. Nel primo numero, la
scelta agile del tempo dell'apertura
orchestrale, non ha assolutamente
messo in difficoltà le voci: corposo
e intonato l'impasto corale, impeccabili i difficili passaggi iniziali dei
solisti. Nel secondo numero l'aria del
contralto Virgam virtutis tuæ dopo
l'introduzione del basso continuo
(a mio gusto una lettura eccessivamente romantica) ha messo in luce il
timbro caldo e pastoso del contralto
Agata Bienkowska che ha reso in
modo espressivo e naturale la scrittura di un'aria chiaramente composta
per un falsettista: note lunghe con
messe di voce interrotte da passaggi
di coloratura in progressione. Il terzo
numero Tecum Pricipium è un'aria
per soprano di grande eleganza con
la classica scrittura concertante tra
violini e canto dove il soprano Paola Cigna ha dimostrato un'ottima
padronanza nei passaggi e un bel
timbro vocale unito ed espressivo
senza mai eccedere nel melodrammatico. Ottima prova del coro nel
quarto numero Juravit Dominus,
Alexander Boldachev
brano dalla scrittura alternata coroorchestra in stile veneziano e nello
stile severo del quinto numero Tu Es
Sacerdos resi con grande fluidità e
piacevolezza nonostante la scomoda
scrittura. Anche la stilizzazione da
corrente di triosonata allargata, del
sesto numero Dominus a dextris tuis
ha messo in luce oltre che la bella
voce del basso Roberto Gentili, che
ha cantato con grande equilibrio e
agilità il solo, anche le riprese corali
che hanno poggiato, con ritmo giusto
e solido, sul basso movimentato
orchestrale. Solidità che si è ulteriormente messa in luce nei numeri
corali successivi: la densa fuga a
soggetti stretti dello Judicabit che
l'interpretazione di Pasquale Veleno ha reso con un giusto incedere
sacrale opponendolo al carattere
furioso del Conquassabit. Il nono
numero De torrente in via (replicato
nei bis finali) è un pezzo dagli accenti patetici, che Paola e Patrizia
Cigna (sostenute dagli archi e a tratti
della cappella delle voci maschili)
hanno reso in maniera magistrale
con grande souplesse e ricchezza di
nuances. Lo stesso brano ha fatto da
sublime preludio ai fuochi d'artificio
del numero finale Gloria Patri che
alterna i passaggi fugati nello stile
severo del Cantus Firmi fino allo
stile strumentale dell'Amen dove
le voci, soprattutto i soprani, sui
pedali finali eseguono scomodi passaggi che sono più adatti a violini
piuttosto che a cantanti. Il coro ha
dato prova di grande preparazione,
compattezza, rendendo quest'opera
monumentale con fluidità e grande
piacevolezza per gli ascoltatori che
hanno richiesto più di un bis, tutti
concessi fino a terminare col grandioso primo numero: Dixit Dominus. Concerto riuscitissimo e grande
prova per il coro Vox Nova che ha
condiviso la coraggiosa scelta del
direttore artistico Alberto Signori
che per l'occasione ha cantato tra le
voci corali, chiamato poi dal bravo
direttore Veleno, più volte sul podio
a condividere i giusti e meritati applausi con tutta la compagine corale
e orchestrale.
01/07/15 10.55
24
>CULTURA<
L'Azione 4 luglio 2015
Il triste 4 luglio, a Vallina...
Era il 1944: i nazifascisti uccisero sei partigiani, colti di sorpresa
di FEDERICO UNCINI
N
ei primi giorni del Luglio 1944 il gruppo partigiano Lupo si spostò
verso il Monte Strega
per recuperare delle armi presso
Montelago. Passarono per la base
della Vallina dove erano accampati i colleghi del gruppo Tigre
comandato dal tenente Cardona.
Al gruppo incaricato del recupero
venne affiliato anche Algemiro Mei
del gruppo Tigre. Prelevate le armi
a Montelago ripresero il cammino
del ritorno passando per Gaville,
Perticano, Pascelupo. Alle 23 del
3 luglio ritornarono alla Vallina.
I partigiani del gruppo Lupo nonostante l’invito di Cardona di
fermarsi ripresero il cammino per
Melano. Alle ore 5 del 4 luglio
1944 il gruppo Tigre fu accerchiato
e attaccato da due autoblindo e un
centinaio di uomini nazifascisti nel versante marchigiano. Contemporaneamente
l’azione di accerchiamento
fu compiuta nell’Umbria
da parte di unità del 100°
Reggimento GBJ Cacciatori
di Montagna risalendo per
le zone del Valico di Fossato, Purello, Costacciaro.
I Partigiani colti di sorpresa
presero la via di fuga verso
gli anfratti del monte Testagrossa. Quelli che riuscirono
a nascondersi e fuggire dentro
la macchia si salvarono, gli altri
presi allo scoperto rimasero uccisi
dai colpiti dalle mitragliatrici.
Morirono sul campo sei uomini.
Le salme furono recuperate venti
giorni dopo, grazie alla tenacia del
necroforo Linci ed un gruppo del
Tigre. I corpi in avanzato stato di
decomposizione furono recuperati
dal Linci con il calarsi con delle corde e
il prelievo dei corpi
uno ad uno. Le salme
composte nelle bare
furono portate nella
chiesa del Cupo. I
caduti erano: Algemiro Mei, Umberto
e Attilio Silvestrini,
Giacomo Ciampicali,
due polacchi Marinosky e Olgar. Durante
l’accerchiamento vi
furono anche delle vittime civili nel versante
Umbro nelle località i
Trocchi, Cima delle
Cese e i Trocchi del
I tedeschi attaccano
il gruppo Tigre
Il 100° reggimento
Cacciatori di Montagna
Borghetto di Purello. Per questi
fatti negli anni successivi sorsero
delle critiche sull’operato del
tenente Cardona, in quanto qualche giorno prima venne avvisato
che nella zona i tedeschi stavano
compiendo degli spostamenti di
truppe che lasciavano pensare ad
un’operazione massiccia di rastrellamento. Il Cardona fu troppo
sicuro che la sua posizione non
sarebbe stata attaccata perché era
boscosa e sfavorevole per un’offensiva frontale. Nel luglio 1944 l’area
fabrianese era occupata dalla 5GBJ
con il comando stanziato nella villa
Quarantotti a S.Maria in Campo. Il
5°GBJ comprendeva l’85° e il 100°
Reggimento ed aveva il compito
di difendere la ritirata delle truppe
tedesche dirette verso la linea Gotica, tenendo libere le strade dagli
attacchi dei partigiani. Dalle carte
militari tedesche si evince che il
100° Gebirgsjäger-Regiment (cacciatori di Montagna) aveva come
area di competenza la zona tra il
monte Testagrossa e monte Cucco;
controllava il lato ovest di Fabriano
fino ai monti dell'Appennino indicati sulla carta con cerchi posizionati sul bivio della Posta di Melano
L'iperrealismo di Burattini
fa bella mostra al Jolly Bar
Circa venti disegni a matita
firmati “Giacomo Burattini” sono stati esposti
all’interno del Jolly Bar
di Fabriano. L’artista in
questione si è fin da subito definito iperrealista,
proprio perché riproduce
con estrema veridicità ritratti e paesaggi urbani,
mostrando tutte le piccole
imperfezioni che sono presenti in natura, rendendole
semplicemente perfette. A
dir poco eccezionali sono
le sue opere, non passate
inosservate anche all’estero, in particolar modo nella
città che per antonomasia
viene definita città dell’arte:
Londra. Questo giovane
talento afferma anche che
fin da piccolo è stato attratto
da questa forma d’arte, considerandola poi, con il passare del tempo, un semplice
hobby. Non avendo dunque
alcuna formazione professionale alle spalle non ha
mai puntato alla tecnica,
bensì all’emozione che ogni
suo capolavoro riserva in
sé, amplificando ciò che
non si vede normalmente e
24 cultura.indd 2
scoprendo così un sentimento nascosto o aspetto che rende quasi
diverso il soggetto in questione
dalla foto originale. “Credo che
la realtà è una bellezza in sé
quindi non ho bisogno di trovare
modi per nascondere le imperfezioni della natura umana, così il
mio lavoro mostra la perfezione
delle imperfezioni della vita”.
Attraverso queste umili parole
Giacomo Burattini conclude la
presentazione dei suoi disegni.
Due opere
di Burattini
Chiara Minelli
(n. 30), Bivio Perticano
(n.29), M.Catria (n.17),
Frontone (n.18).Tali cerchi
indicavano i punti strategici
che dovevano controllare e
le zone frequentate dai Partigiani. Il gruppo Tigre si
era insediato in un casolare
isolato sotto il Testagrossa
a quota 472 m. Durante la
notte molti componenti si
mossero sulle alture sovrastanti.
Rimasero sul campo base 8 partigiani. Verso mezzanotte ci furono i
primi contatti a fuoco con i nazisti.
Intervennero dall'alto 14 partigiani
per recuperare le armi e difendere
la ritirata. Il gruppo rimase accerchiato dalla Bastia fino al basso
della Vallina-Cupo. I partigiani
non ingaggiarono il combattimento con il nemico preponderante e
ben esperto nei combattimenti di
montagna e tentarono la fuga verso
l’altura della “Balza” per immettersi nel sentiero che riguadagnava il
monte Testagrossa.
Alcuni fuggitivi tentarono di fermare i tedeschi a quota 841m. In
quel tratto la vegetazione era molto
rara e una volta che i partigiani
uscirono allo scoperto furono fermati con le micidiali mitragliatrici
MG40 e MG42 a lunga portata di
fuoco. Sei uomini rimasero uccisi
sul costone prima di raggiungere il
sentiero del Testagrossa. Altri riuscirono a passare e rifugiarsi verso
le macchie del versante di Sigillo.
Fu uno scontro molto accanito
contro un avversario superiore di
numero e ben addestrato. Onore
a tutti quei combattenti che quel
4 luglio si opposero all’invasore
in quella “valle della morte” con
grande spirito di sacrificio per la
libertà.
Vallina, la valle della morte (foto d'epoca)
Al Palazzo Ducale di Venezia
"Il candore arcaico" di Rousseau
L’incantevole appartamento del Doge nel
Palazzo Ducale di Venezia ospita fin dallo
scorso marzo, prorogata fino al sei settembre,
una mostra prestigiosa e seducente “Il candore
arcaio” dedicata a Henri Rousseau. Nato a
Lavel, nel nord della Francia, il 21 maggio
1844 lavorando come gabelliere all’ufficio
comunale del dazio di Parigi, maturò il desiderio di diventare pittore egli venne assegnato
il soprannome di Rousseau il doganiere. Le
sue opere di evidente carattere naif, non molto
apprezzato dagli ambienti del mondo artistico
evolve durante la sua attività e il suo stile
nella prospettiva e nel colore. I primi riconoscimenti gli vengono attribuiti, tra gli altri, da
Paul Gaugin, Pablo Picasso Vasily Kandisky.
Nonostante gli elogi “famosi”, le sue opere
hanno scarso valore commerciale. La morte
avviene a Parigi il 2 settembre 2010. A Henri
Rousseau, detto il doganiere, la Fondazione
Musei civici di Venezia, con la collaborazione
scientifica e i prestiti eccezionali dei musei
d’Orsay et de L’Orangerie di Parigi, il patrocinio della Soprintendenza di Venezia, dedica
una rassegna, prodotta da 24 Ore CulturaGruppo 24 ore, di opere create tra il 1885 e
il 1910 attraverso otto sezioni tematiche oltre
le quali è permesso di ammirare i più celebri
capolavori dell’artista, espressione di un fenomeno che non ha eguali nel campo dell’arte
tra l’otto e il novecento. Capolavori come il
celebre “Io: ritratto.-paesaggio” , “Il cortile“
acquistato personalmente da Kandinsky, “La
guerra o la cavalcata della discordia”; un “can-
dore arcaico” che emerge anche nelle opere
dedicate alla natura selvaggia e nelle famosissime giungle – dalla bellissima Incantatrice
di serpenti al cavallo assalito da un giaguaro,
come pure nei bucolici paesaggi e nei ritratti.
Il progetto, nato da un’idea di Gabriella Belli
e Guy Cogeval, commissari dell’esposizione,
condiviso e sviluppato con la collaborazione
di Laurence des Cars e Claire Bernardi con
il supporto di Elisabetta Barisoni, nasce da
un lungo percorso di studi iniziato più di tre
anni fa. La mostra contiene 100 opere di cui
40 del Rousseau e le altre sessanta da pittori
che precedettero e superarono le avventure
del cubismo.
Maria Pia Pastorelli
"L'incantatrice di serpenti" di Rousseau
01/07/15 11.41
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L'Azione 4 LUGLIO 2015
>SPORT
Qui sopra, la Virtus Fabriano in visita al settore tecnico di Coverciano.
Nella foto a destra, i fabrianesi insieme a "Picchio" De Sisti
CALCIO
Settore giovanile
Con la Virtus a Coverciano
I giovani fabrianesi hanno partecipato al "Grassroots Festival"
di GAETANO MARINELLI
S
abato 20 e domenica 21 giugno a
Firenze, organizzato dal Settore
Giovanile e Scolastico della Figc
nei campi del Centro Tecnico Federale
di Coverciano, presente anche la Virtus
Fabriano con altre scuole calcio d’Ita-
lia, il 7° Grassroots Festival apriva i battenti con la partecipazione di 60 società
provenienti da tutta Italia, 900 bambini
e giovani calciatrici, accompagnati da
un largo seguito di genitori.
Le scuole calcio e calcio a 5 più meritevoli sono arrivate a Firenze per calcare
gli stessi campi dove si allenano i loro
Le impressioni dei ragazzi
Marco (2006) ha così commentato l’evento: “Andare a Coverciano è stata un’esperienza
unica, i momenti più belli sono stati quando abbiamo giocato e quando abbiamo incontrato Giancarlo De Sisti soprannominato Picchio. Quando ci hanno dato le medaglie
sprizzavo dalla gioia e dalla felicità. Ci vorrei stare ancora una settimana!”.
Anche Luca (2004) ha così commentato: “Sabato 20 giugno siamo partiti per andare a
Coverciano. Con noi nel pulman c’arano altri ragazzi di Senigallia e ragazze d Marzocca,
per partecipare ad un torneo con squadre che rappresentavano altre regioni d’Italia. Il
viaggio è stato abbastanza noioso, la nostra camera d’albergo era stretta, però aveva
il balcone, da mangiare non era un granché. Finalmente la domenica mattina abbiamo
giocato a calcio. La prima partita contro la Campania è finita 3 a 0 per noi, il primo gol
è stato segnato da Erin, il secondo da me e il terzo da Antonio. Poi abbiamo incontrato
la Puglia che però ha vinto 3 a 1, il nostro gol è stato segnato da Gabriele. Abbiamo
giocato e vinto la terza e ultima partita contro il Veneto per 3 a 2, i gol sono stati
segnati da Edoardo (“Pulce”), da me a da Lorenzo. Sul 3 a 2 a pochi minuti dalla fine
il nostro portiere, Simone, ha parato un calcio di rigore! Alla fine grazie a lui abbiamo
festeggiato come se avessimo vinto il Mondiale. Questa esperienza è stata molto bella
per tutti noi e spero di poterla rivivere anche il prossimo anno”.
Il gruppo delle Marche,
con i fabrianesi
CALCIO
beniamini. Nel pomeriggio di sabato
il convegno «Il calcio per tutti, il calcio per gioco», aperto dal presidente
del Settore Giovanile e Scolastico,
Serie D
Il Matelica mette a segno un altro colpo:
dall'Ancona arriva il centrocampista Bondi
Il Matelica ufficializza l’arrivo del centrocampista offensivo Rafael Bondi (foto).
Giocatore dell’Ancona nelle
ultime due stagioni con cui
ha disputato il campionato
di serie D, poi vinto dai
dorici, e lo scorso torneo di
Lega Pro, Bondi, classe ’81
brasiliano, ha già incontrato
il Matelica sul campo proprio
nella stagione 2013/14 nella
quale la squadra del presidente
Mauro Canil finì alle spalle
dell’Ancona.
Diverse le esperienze in serie
C1 per il calciatore brasiliano che ha vestito la maglia di
Sorrento, Alessandria, Perugia e Arezzo. Nel suo curriculum
può vantare anche tre stagioni in serie B. Una proprio con
l’Arezzo nel 2006-2007, in precedenza con la Salernitana,
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poco più che ventenne, nella
stagione 2002-2003, quindi
nel 2001-2012 col Grosseto.
Un'ulteriore esperienza di
pregio quella vissuta per
qualche mese a Messina, in
serie A, nel 2006.
Un giocatore di indubbio
valore che va a coprire un
ruolo che mancava. Centrocampista duttile, infatti,
grazie alle sue qualità può
essere adattato anche a mezza
punta o seconda punta.
Attualmente in Brasile, tornerà in Italia per iniziare la
preparazione il 23 luglio, al Comunale di Matelica. Felice di
poter contare anche su di lui il vice presidente Carlo Dolce
che nelle prossime ore si dedicherà a chiudere le trattative
riguardanti il reparto difensivo.
Vito Tisci che
ha sottolineato
l’importanza della manifestazione e del lavoro
dei collaboratori territoriali.
Il presidente ha,
inoltre, rimarcato
l’impegno della
Federazione rivolto allo sviluppo di
un movimento importante e fondamentale nel calcio come quello giovanile.
Nel corso dell’incontro è stata presentata la nuova Carta del Grassroots
della Uefa e, subito dopo, Enrica Nisi
ed Enrico Maria Sbardella, ct della
Nazionale Under 17 femminile, hanno
presentato il progetto «Il Calcio Integrato»: un percorso di sensibilizzazione
verso attività che diano l'opportunità di
includere bambini e giovani con diverse
abilità attraverso il gioco del calcio.
Hanno concluso i lavori gli interventi
di Rita Guarino sul tema dello sviluppo
del calcio femminile e Sergio Roticiani
sulla crescita del calcio nelle attività di
base. Domenica 21, quindi, la giornata
conclusiva del 7° Grassroots Festival
che, in un'altra splendida giornata di
sole, ha visto impegnati - tra gli altri
- centinaia di bambini e bambine delle
scuole calcio, delle società di Calcio a
5 e di Calcio Femminile provenienti da
tutte le regioni d›Italia, anche i ragazzini della Virtus, di Fabriano e Cerreto.
Dopo le attività del sabato le squadre guidate dai propri istruttori e dai
coordinatori regionali, hanno sfilato
davanti al pubblico in tribuna, prima
di dare inizio alle gare che si sono
protratte sino al termine della mattinata.
Nel corso della manifestazione sono
state programmate le partite de «Il calcio integrato», il progetto di inclusione
e coinvolgimento attraverso lo sport per
ragazzi diversamente abili, che sono
scesi sui campi di Coverciano con
grande entusiasmo in un clima positivo,
dando vita a un momento di aggregazione tra gli applausi di tutti i presenti.
Al termine delle gare ogni società ha
preso parte alla premiazione finale,
ricevendo una targa celebrativa dell'evento da parte del Presidente del Settore
Giovanile e Scolastico, Vito Tisci che
ha ringraziato tutti i ragazzi, le società
e i genitori per la partecipazione a un
evento a cui la Federazione e il Settore Giovanile tiene molto e che anche
quest'anno è riuscito a
coinvolgere centinaia
di persone. Ha rimarcato l'importanza del
progetto «Il calcio
integrato», che ha un
grande valore sociale
e al quale si cerca
di dare continuità,
anche a livello nazionale, soprattutto per i
giovani che nel week-end hanno vissuto
una giornata speciale nella casa del
calcio italiano. Per i fabrianesi, con
la guida tecnica di Umberto Santarelli
coadiuvato dai collaboratori Luca
Pandolfi, Vincenzo Cimmino, Gabriele
Ferretti e Franco Pataracchia, hanno
partecipato: Lorenzo Biocchi, Antonio
Cimmino, Gioele Ferretti, Italo Iavarone, Luca Lunardi, Daniele Masala,
Marco Pandolfi, Gabriele Pataracchia,
Edoardo Pierangeli, Erin Ratkoceri,
Simone Sellitti.
La sfilata dei ragazzi del Grassroots
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26
>SPORT<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
BASKET
Settore giovanile
Basket School Fabriano:
altra stagione in archivio
Grande epilogo
con il campione
Gigi Datome
a Perugia
T
empo di bilancio per la Basket
School Fabriano, al termine
dell'ennesima splendida stagione. Iniziamo dai più grandi dell'Under
19 regionale. Partiti con molti dubbi
per il roster ristretto, i ragazzi del 1996
e 1997, con l’aiuto dei 1998, hanno
disputato un buon campionato. La fase
regolare si è conclusa con un buon
terzo posto e l'accesso ai playoff, dove
però Radichetti e compagni sono stati
sconfitti dalla più forte Macerata.
L'Under 17 Elite ha disputato un grande
campionato. Chiamata a disputare per
la prima volta il campionato di elite, la
squadra ha concluso la prima fase con
uno splendido secondo posto. Nella
seconda fase Ballelli e compagni si
sono ritrovati a competere addirittura
con squadre di Eccellenza per un
posto alle finali nazionali. La squadra
ha giocato alla grande e non è riuscita
a raggiungere il primo posto soltanto
per una partita persa e giocata in un
clima assurdo in quel di Potenza Picena.
Comunque, stagione più che positiva.
L'Under 17 Regionale di Staffaroni ha
disputato un buon campionato regionale. Chiamata a giocare spesso contro
formazioni composte da giocatori più
grandi di un anno, la squadra ha disputato un campionato di buon livello
ottenendo la qualifica ai playoff. Il
Tolentino, al termine di due splendide
partite, ha superato di misura Fanesi e
compagni. Comunque un campionato
positivo.
Finale piacevolissimo per l'Under 15
Regionale di Beltran. Dopo una prima
fase dal rendimento altalenante che non
BASKET
Alcuni giovani atleti fabrianesi, a Perugia, hanno avuto la possibilità di conoscere e farsi una foto con il campione Gigi Datome
ha permesso alla squadra l'accesso ai
play off, Bartoloni e compagni si sono
tolti lo sfizio di andare a vincere la Coppa Marche con una memorabile impresa
sul campo di Fermo. Il pronostico non
era favorevole ma i ragazzi con una gara
da incorniciare hanno portato a casa un
inaspettato ma meritato trofeo.
Buono il bilancio dell'Under 14 Elite
di Cerini. Chiamati a disputare un
campionato che sembrava troppo al
di sopra delle loro capacità, i ragazzi,
crescendo durante la stagione e con un
finale veramente intenso, hanno conseguito un ottimo risultato dimostrando di
essere un gruppo molto interessante per
Serie C
La Janus saluta
Silvi e Pellacchia
Dopo l’addio di Daniel Calandrillo arriva la notizia che anche
Paolo Silvi e Giacomo Pellacchia non faranno parte del roster
della Janus Fabriano 2015/16.
L’esterno 34enne, spesso risolutivo in uscita dalla panchina
per le sorti dei cartai, e il play
30enne, nell’ultimo campionato
alle prese con un infortunio al
ginocchio per gran parte della
stagione, non prenderanno quindi parte all’avventura in serie C
unica con la maglia biancoblù.
Praticamente certe, invece, le
conferme di Bugionovo, Carnevali e Paoletti.
E’ ufficiale, inoltre, l’elenco
delle venti squadre aventi diritto
alla partecipazione alla serie
C: Fabriano, Urbania, Fermignano, Pallacanestro Recanati,
Castelfidardo, Ascoli Piceno,
Stamura Ancona, Virtus Porto
San Giorgio, Fossombrone,
Virtus Jesi, Pedaso, Tolentino,
Civitanova, Matelica, Osimo,
Bramante Pesaro, Loreto Pesaro,
Pisaurum, Il Campetto Ancona,
Basket Giovane Pesaro.
La formula del campionato
verrà resa nota nelle prossime
settimane ma è probabile che ci
sia una divisione in due gironi
da dieci squadre ciascuno e un
successivo “incrocio” fra gironi
nella seconda fase.
Luca Ciappelloni
Pellacchia e Calandrillo (foto di Martina Lippera)
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gli anni a venire. Nel complesso buono
anche il campionato dei più piccoli Under 13 Regionali. Alla prima esperienza
in un torneo giovanile, hanno pagato ad
inizio stagione lo scotto del noviziato,
ma poi nell'arco della stagione la squadra ha mostrato grandi segni di crescita
chiudendo in crescendo la stagione.
Molto buona anche la stagione del
settore Minibasket. Guidati dagli
istruttori Falcioni, Sforza, Jachetta e
Cerini, i nostri "minibaskettari" hanno
intrapreso o continuato la loro crescita
in questa attività. Molti ragazzini (più
di 100), divisi in vari gruppi, si sono
cimentati in allenamenti settimanali
PODISMO
costanti e alcuni (Esordienti e Aquilotti)
hanno cominciato a confrontarsi con
altre realtà della regione in partite e
manifestazioni.
La Basket School Fabriano, sempre
più impegnata nello sport giovanile,
in questa stagione ha stretto anche una
collaborazione con la Pallacanestro
Fabriano, nel progetto delle scuole
elementari della città. Per mesi, i nostri
ottimi istruttori hanno fatto conoscere il
basket ai ragazzini delle scuole con una
splendida festa finale al PalaGuerrieri,
dove erano presenti numerosissimi ragazzi con le loro famiglie.
A stagione praticamente conclusa,
"La Sfacchinata"
la piacevole sorpresa. Invitati da un
amico di Perugia, alcuni dei nostri
ragazzi hanno avuto l'opportunità di
conoscere da vicino Gigi Datome, uno
dei nostri atleti di punta e protagonista
nel mitico campionato Nba. Datome si
è intrattenuto con i ragazzi, ha giocato
con loro, ha firmato autografi. Un'esperienza unica per chi ama questo sport
e soprattutto una giornata che i ragazzi
non dimenticheranno facilmente.
Un finale col botto per una società sempre più impegnata nel basket giovanile
e pronta a ripartire per la prossima
stagione.
Basket School Fabriano
GINNASTICA
Ritmica
L'Avis Fabriano c'è
Fabriano ospita
pure a Gualdo Tadino la Nazionale estone
Berettoni all'arrivo
a Gualdo Tadino
L’ultimo appuntamento di gruppo prima del break estivo, per
la Podistica Avis Fabriano, è
stato nella vicina Gualdo Tadino
per la classica “Sfacchinata”
domenica 28 giugno, gara di
10 chilometri con partenza ed
arrivo dal centro commerciale
di Porta Nuova.
Sono stati 244 gli atleti partecipanti, 14 gli avisini presenti,
con Claudio Berettoni che ha
fatto registrare il miglior tempo tra i fabrianesi fermando il
cronometro a 41’ 54”, a seguire
Gianluca Balducci 42’ 27”,
Gabriele Salvatori 43’ 05”,
Mario Santori 43’ 25”, Stefano
Stefanetti 43’ 49”, Vincenzo Petrucci 44’ 58”, Crescenzo Papale
47’ 32”, Luciano Angelini 48’
10”, Darcisio Esposto 48’ 44”,
Patrizia Cristallini 51’ 33”, Lanfranco Ninno 52’ 04”, Daniele
Liberti 55’ 59”, Roberta Rotili
57’ 00”, Derek Ian Barnes 59’
50”. In rappresentanza dell’Atletica Fabriano c’era Secondo
Brandi (42’ 28”). Per la cronaca,
la vittoria è andata a Matteo
Merluzzo del Gruppo Filippide
di Castiglione del Lago che ha
terminato la gara in appena 35’
42”, al secondo posto il giovane e promettente fabrianese
Gianmarco Cecchini (tesserato
con l’Atletica Civitanova) che
ha impiegato 36’ 29”.
Sabato 27 giugno, invece, due
runners della Podistica Avis
Fabriano - Lauro Brocanelli e
Mario Gubbiotti - hanno corso
la suggestiva gara notturna di
Barchi "Caccia alla Rana", di
11,8 chilometri. Erano 363 i partecipanti, ha vinto l'eritreo Tekia
Semere Gaim della Stamura
Ancona; Brocanelli è giunto 99°
mentre Gubbiotti 251°.
f.c.
La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano continua la
sua attività anche nel periodo
estivo, tenendo sicuramente in
grande attività il PalaGuerrieri.
La premiata società di ginnastica
ritmica, da quest’anno Accademia Nazionale di Ritmica, sta
ospitando diversi stage, anche
molto pregevoli, a cominciare
dalla Nazionale dell’Estonia
(foto) che è voluta venire nella
nostra città con tre individualiste
senior e sette junior oltre che
con la direttrice tecnica estone
Larissa Gurbanova.
Nei dieci giorni della loro
permanenza a Fabriano hanno
potuto far tesoro dei consigli
tecnici delle nostre allenatrici ed apprezzare le bellezze
medioevali, la nostra cucina e
le inaspettate serate del Palio.
Avranno sicuramente molto da
raccontare in terra estone. Immediatamente a seguire altri due
stage di sette giorni ciascuno per
ginnaste italiane provenienti da
molte regioni, che si avvicinano
per la prima volta a tipologia di
allenamenti di alta specializzazione. Per concludere, dal 19 al
26 luglio sarà la volta del raduno
della Federazione Ginnastica
d’Italia che porterà in città i
migliori talenti nascenti a livello
nazionale. Oltre la gratificazione
nel veder arrivare nella nostra
Accademia questa molteplicità
di ginnaste, rimane molto importante il numero di oltre 600
pernottamenti che questi stages
hanno portato in un mese a Fabriano, con ovvie ricadute sulla
economia cittadina. Infine, si è
conclusa a Pesaro la Ginnastica
in Festa, la manifestazione più
frequentata della ginnastica con
oltre 10000 partecipanti che
hanno invaso letteralmente tutta
la costa tra la Romagna ed il
pesarese. Veramente tante anche
le nostre ginnaste che hanno
partecipato al Trofeo Giovani
(dai 5 ai 7 anni), Serie D Allieve
ed Open, Trofeo 1° e 2° fascia,
dove sono arrivate o vittorie o
ottimi piazzamenti.
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>SPORT<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
CICLISMO PARALIMPICO
Campionati Italiani
Farroni due volte sul podio
si prepara per il Mondiale
I
di FERRUCCIO COCCO
l nostro campione di ciclismo paralimpico Giorgio Farroni è tornato
dalla Valsugana, dove si sono svolti
i Campionati Italiani, con due medaglie
d’argento: a cronometro e in linea su
strada. Quest’anno gli è sfuggito l’oro,
ma solo perché nella sua categoria
di disabilità è stato inserito un atleta
– Carlo Calcagni – che poco c’entra
in questo gruppo, essendo in pratica
normalmente dotato. Nonostante ciò,
Farroni si è difeso alla grande. Il sabato
a Levico Terme, nella cronometro, si è
classificato secondo. “E’ andata meglio
del previsto – racconta Giorgio – Anche
perché il percorso di 12 chilometri si
addiceva alle mie caratteristiche, con i
primi sei chilometri iniziali in leggera
salita del 3/4% e poi discesa”. Il giorno
dopo, appuntamento a Pergine per la
gara in linea su strada, 6 giri da 6 chilometri. “Un circuito duro, con salite e discese – riferisce Giorgio – Sono andato
sùbito in fuga per mettere in difficoltà
gli altri. A un certo punto Calcagni mi
ha ripreso e tra noi sembrava esserci
un tacito accordo di arrivare insieme,
non ho accelerato anche se avrei potuto,
mentre ad un certo punto mi è andato
via all’improvviso e devo dire che ci
sono rimasto male. Ho concluso la gara
con un'andatura regolare fino alla fine,
arrivando secondo, ma con l’amaro in
bocca per come sono andate le cose…”.
Andando a ritroso, ricordiamo che ad
inizio giugno Farroni ha partecipato an-
ATLETICA
A fine luglio
la kermesse
iridata, sognando
le Olimpiadi
che ad una prova di Coppa del Mondo
a Maniago (in provincia di Pordenone),
giungendo 9° nella gara a cronometro,
mentre nella gara in linea su strada è
stato squalificato per la rottura della
barra di sicurezza posteriore del triciclo, una rottura provocata dall’impatto
con il colombiano Ayala. “Un vero
peccato – dice Giorgio – perché così ho
perso punti importanti per la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016. Ora
dovrò rifarmi in occasione del Campionato Mondiale che si disputerà in
Svizzera a fine luglio”. Nel frattempo,
Farroni andrà in ritiro con la Nazionale
in Abruzzo per prepararsi al meglio.
Il podio dei Campionati Italiani
Campionati Regionali Assoluti
PATTINAGGIO
Verso i Campionati Italiani
Stavolta nessun titolo per Fabriano, La Fortitudo punta dritta
ma 5 medaglie d'argento e 2 di bronzo verso gli Italiani di Terni
Elisa Maggi nei 100 metri
Nessun titolo, contrariamente alla
consuetudine, ai Campionati Regionali
Assoluti, ma l'Atletica Fabriano non
ha potuto schierare diverse atlete, su
tutte l'imbattibile Benedetta Cecchini,
purtroppo infortunata e comunque,
come le altre, impegnatissima negli
Esami di Stato. Comunque sia, 7 sono
state le medaglie conquistate dalle ragazze, ben 5 d'argento e 2 di bronzo. In
prima giornata 3 argenti, a cominciare
da quello nel martello di Benedetta
Dell'Osso, un po' spenta in realtà, dopo
il decimo posto ai Campionati Italiani
di Milano, che non l'hanno nemmeno
CALCIO
soddisfatta più di tanto. Benedetta
ha chiuso l'impegno con un lancio a
metri 38.94 (martello da kg.4) quindi
lontana dal suo record personale di 41
metri. Poco dopo è stato il turno di
Elisa Maggi nei 100 metri che, contro
un vento sostenutissimo ed un po' rigida nell'azione, ha raccolto "soltanto"
l'argento in 12"82. Gradito il ritorno
alle gare, dopo dieci mesi di oblio, di
Angelica Marinelli, che è riuscita a
chiudere un salto, nel triplo, anche se
con una misura per lei modestissima
(9.61) che comunque le ha consentito
di riassaporare il clima agonistico. In
giorno successivo si è ripetuta ancora
Elisa Maggi, stavolta nei 200 metri, con
un 25"33 assolutamente convincente
per crono e temperamento. Elisa, pur
seconda, anche se di soli 4 centesimi,
dietro ad un'avversaria (come nei 100)
di dieci anni più grande ed esperta di
lei, è sembrata scrollarsi di dosso ansie
e timori per riprendersi il ruolo di supremazia che le compete. Finalmente
tornata ai suoi livelli anche Ludmylla
Tavares, con 1.58 nell'alto, anche se
questa volta come mai, l'impressione
è stata che Lulù abbia sprecato una
ghiottissima opportunità per salire oltre
il metro e sessanta. Anche 2 bronzi,
come dicevamo, di Elettra Ruggiero
nei 400hs con 1'07"08 e Linda Lattanzi
nel peso kg.4 con 9.45. Per dovere di
cronaca va sottolineato il nuovo miglioramento di Beatrice Giacometti nei
400hs (1'16"38) ed il 30.22 nel disco
di Linda Lattanzi, quarta in una gara
di validissimi contenuti tecnici. Un
passetto indietro per Riccardo Raggi
invece, impegnato per la seconda volta
in carriera nei 400 metri (55"63). Ora,
di nuovo occhi puntati su Elisa, che
correrà ancora un 200 metri nel meeting di Macerata di sabato prossimo.
Nuove soddisfazioni dalle Cadette, con
Martina Ruggeri convocata nel salto in
lungo e Sara Zuccaro nel martello kg.3,
dalla Rappresentativa Marchigiana
impegnata domenica a Narni in un
meeting di altissimo spessore tecnico.
La Fortitudo Fabriano
Pattinaggio
Nel fine settimana, la Fortitudo Fabriano Pattinaggio parteciperà con
otto atleti ai Campionati Italiani su
strada in programma a Terni.
L'auspicio è di tornare dalle gare umbre
con un bel bottino di risultati positivi
per il team allenato da Patrizio Fattori.
Sempre a Terni, è in programma un
trofeo inserito all'interno del circuito
Challenge Centro Italia al quale prenderanno parte i giovani pattinatori
rossoblù che non appartengono alle
categorie che gareggeranno nei Campionati Italiani. La prossima settimana
il resoconto.
Eccellenza
Il Fabriano Cerreto innesta
Savelli, Carboni e Lapi
Il Fabriano Cerreto, neopromosso in Eccellenza, continua a muoversi sul mercato. Dopo aver confermato in panchina l’esperto tecnico Nicola Spuri Forotti,
rimarrà gran parte del gruppo che ha stravinto la Promozione l’anno scorso, tra
cui due elementi di rilievo come il mediano Emiliano Bartoli e l’esterno offensivo
Matteo Piergallini.
Sul fronte arrivi, i primi due colpi – come annunciato la settimana scorsa - sono
stati quelli di Emanuele Francioni in attacco e Nicolò Severini sull’esterno sinistro.
Altre tre arrivi sono stati ufficializzati proprio in queste ore.
Dalla Pergolese arriva il difensore Andrea Savelli (classe 1991), dal Barbara il
centrocampista del ’96 Nicolò Carboni, oltre al difensore centrale Cristiano Lapi,
classe 1989, lo scorso anno prima alla Folgore Falerone Montegranaro e poi al
Portorecanati.
Con ogni probabilità ora l’attenzione potrebbe essere rivolta ad un centrocampista per portare maggiore sostanza al reparto prima di spostare l’attenzione sul
completamento del pacchetto under.
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>FUORI PORTA<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Per un'Europa più solidale
La Grecia è allo stremo e le mosse sembrano ispirate dalla disperazione
C
di GIANNI BORSA
i si lancia da un aeroplano senza disporre di un
paracadute? No, o almeno non si dovrebbe. La
convocazione del referendum del 5 luglio da parte
del governo di Alexis Tsipras per chiedere il parere
ai cittadini greci sul piano per sanare i debiti contratti con i
creditori internazionali ha dato l’impressione del paracadutista sguarnito. Che rischia di trascinare con sé un popolo
tartassato da anni di crisi.
I fatti sono noti. Nel 2009 l’allora premier socialista George
Papandreou rivela che i precedenti governi conservatori hanno falsato i conti dei bilanci pur di avere accesso all’eurozona.
Segue un lungo periodo di instabilità politica interna; il governo passa nelle mani del centrodestra con Antonis Samaras,
leader di Nuova democrazia, premier dal 2012 al gennaio di
quest’anno. Quindi si torna al voto ed è un plebiscito per il
partito di estrema sinistra Syriza e per il suo candidato Alexis
Tsipras. Il quale fonda il successo sulla promessa di tener
testa alle richieste dei creditori e dell’Unione europea. La
quale nel frattempo, istituita la vituperata Troika, ha versato
nelle casse di Atene 240 miliardi di aiuti finanziari. Ma alle
pressanti richieste di profonde riforme economiche e sociali
che rimettano in sesto i conti statali (il debito pubblico è
al 177% del Pil), Tsipras risponde – ed è vero – che il suo
popolo ha già sofferto troppo. “Basta sacrifici, basta ricatti”.
Le proposte di riforma confezionate da Atene per rassicurare
i creditori – gli accordi con i quali scadono il 30 giugno – non
appaiono sufficienti. Così Tsipras tenta un’ultima, inaspettata
mossa: “Chiediamo ai greci cosa ne pensano”. Diranno loro,
mediante referendum, sì o no alle richieste di Bruxelles. Poi,
visto l’assalto ai bancomat, decide una mossa comprensibile
eppure azzardata: banche e Borsa di Atene chiuse per una
settimana. Nelle città rischia di diffondersi il panico.
Si scatena, negli stessi frangenti, il finimondo. Il presidente
francese François Hollande riepiloga il pensiero dei grandi
Paesi dell’Ue, Germania compresa: “Deploro la scelta di
Atene. Eravamo vicini a un accordo”. Da Berlino arriva
la voce di frau Merkel, che tuttavia spera ancora nel compromesso: “L’euro è più di una moneta. Se fallisce, fallisce
l’Unione”. Il ministro dell’economia italiano Pier Carlo
Padoan, nel tentativo di spegnere l’incendio che minaccia i
mercati internazionali, sostiene che la Grecia non trascinerà
con sé il mercato unico: “Abbiamo le armi per combattere
la speculazione”.
In questo quadro, con gli occhi del mondo puntati sull’Acropoli, è il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis a rilanciare
la palla nel campo europeo: “I vertici dell’Ue non sono in
grado di adottare iniziative politiche; i capi di governo europei devono agire”; “noi abbiamo già esposto le nostre posizioni. Sono eque e accompagnate da notevoli concessioni”.
Concessioni? – si chiedono a questo punto Angela Merkel e
François Hollande, assieme al presidente della Commissione
Jean-Claude Juncker, a quello della Bce Mario Draghi e a
Christine Lagarde, direttore Fmi.
In realtà il popolo greco è allo stremo, ma è altrettanto vero
che la Grecia in tutti questi anni è stata governata da greci.
E al Parlamento e al governo greci spetta di fornire risposte
politiche plausibili alla deriva finanziaria e sociale. Anche
perché all’origine di questa instabilità si colloca l’adesione
all’eurozona fortemente voluta – e maldestramente perseguita
– da Atene. E se si accetta di far parte di una “casa comune”
e di una moneta comune, con regole ben definite, è necessario rispettare tali regole. Lo ha
ricordato, magari con tono poco conciliante,
Manfred Weber, tedesco, presidente del gruppo
del Partito popolare al Parlamento europeo:
“Tutti i responsabili politici hanno affermato
che l’eurozona non può essere soggetta a ricatti.
Anche un Governo radicale deve accettare che
ci sono delle regole che devono essere rispettate”. Sviluppi della situazione sono attesi di ora
in ora. Ma se ne può già trarre una riflessione.
La costruzione europea si fonda sul doppio
criterio di responsabilità e di solidarietà (è
stato detto anche al Consiglio Ue della scorsa
settimana a proposito di migrazioni e profughi):
nessuno dei due può mancare. Il primo criterio
oggi è soprattutto in capo alla Grecia, il secondo
all’Europa nel suo insieme. Al di là della cronaca, su questi aspetti fondanti occorrerà tornare
a lavorare e a costruire insieme.
L'arte che si va sprigionando dal mondo del carcere
di SILVIA RAGNI
"Penna Libera Tutti" di giugno si apre con un ampio
resoconto sulla dodicesima
edizione di L’Arte Sprigionata, manifestazione pesarese che crea annualmente un
trait d’union tra il pubblico e
il mondo del carcere evidenziando le sue problematiche
e presentando le molteplici
attività operative al suo interno. Questo mese diamo
inoltre spazio alla sezione
femminile riportando la toccante lettera di una mamma
cilena che, mossa da un amore totalizzante e profondo,
tiene i figli all’oscuro della
propria reclusione.
QUESTA CASA
NON E’ UN ALBERGO
4 giugno 2015: alla biblioteca S. Giovanni si
è tenuta la dodicesima
edizione di “Arte Sprigionata”, kermesse pesarese
delle attività artistiche e
culturali dei detenuti del
carcere di Villa Fastiggi
Quest'anno si è svolta la dodicesima edizione dell'Arte
Sprigionata! A ospitarla,
come gli altri anni, è stata
la biblioteca San Giovanni,
lo scorso 4 giugno. Illustri
presenze hanno aderito a
tale manifestazione, tra cui
il vice Procuratore di Pesaro, dott.ssa Silvia Cecchi,
il presidente dell'Associazione «Antigone», Samuele
Animali, l’assessore alle
Politiche sociali di Pesaro,
Sara Mengucci, i quali alla
fine della serata hanno dato
28 fuori porta.indd 2
vita ad un acceso e sentito dibattito su sicurezza,
sovraffollamento e pene
alternative. Quest'anno "Arte
Sprigionata" ha esordito mostrando alla comunità di Pesaro una vera e propria cella,
come quella in cui risiedono
i reclusi, dalle proporzioni
originali nella metratura e
altezza, compreso il mobilio,
per dare un'idea di tutta la
sua disumanità… forse una
provocazione? Un grido di
allarme? Fatto sta che c'era la
possibilità, dopo aver firmato
una liberatoria, di potervi
accedere, aggiungendo così
un altro tassello alle proprie
percezioni sulla vita dei reclusi. L'evento è stato animato da alcuni poeti di strada,
con le letture pubblicate da
ragazzi e ragazze detenuti,
che, con il supporto di scrittori e poeti, si avvicinano
al mondo della scrittura, un
mezzo per scoprirsi senza
Lettera di una mamma che nasconde la sua verità
inganni davanti ad un foglio,
guardarsi dentro e scoprire
l'immensa meraviglia che
non si conosce, e non si sa di
avere. Nasce cosi il laboratorio di Scrittura Creativa e il
loro ultimo lavoro pubblicato: «Pen(n)a di Poeti». Molto
gradita, poi, una mostra
fotografica dalle emozioni
fortissime, attimi di vita irripetibili e unici, immortalati
per sempre e che ricordano
che la vita va avanti. E' stato
poi mostrato “Il canto che
non c'era: L'inferno-Canto
33bis”, ispirato all’opera
di Dante Alighieri, scritto
sempre da persone recluse.
Non è mancata inoltre una
degustazione di pietanze
preparate direttamente dai
partecipanti al corso di cucina; focaccine bianche e
rosse, una squisitissima
parmigiana di melanzane,
riso freddo, arancini ripieni,
spiedini saporiti, uno squisito cus-cus, piatto dalle
origini arabe importato e
apprezzato in tutto il mondo.
E poi i dolci quali crostate,
pastiere napoletane e, tanto
apprezzati dai piccini, i tramezzini al cioccolato! Menu
azzeccatissimo per il meraviglioso pic-nic consumato
nella stupenda location del
giardino della biblioteca…e
chiaramente non potevamo
mancare noi della redazione
di “Penna Libera Tutti”.
Una menzione meritano
anche i lavori artigianali di
pelletteria, realizzati dalle
ragazze detenute, borse e
bracciali a sostituire manette
e sacchi, simboli carcerari
per eccellenza.
L'Arte Sprigionata è pura
magia, un arcobaleno di dirompenti emozioni, genitori
corsi a riabbracciare i propri
figli, fratelli, amici, fidanzate e mogli venute con lo
stesso intento e sentimento
profondo chiamato amore:
”… Anche se solo per poche
ore un recluso si è sentito
nuovamente padre nella
piena totalità, abbattendo il
muro della prigionia e con
esso la totale mancanza di
dignità”. (…)
Qualcuno ha detto: "Occhio
per occhio, dente per dente", altri invece affermano:
"Occhio, che così si rischia
una società cieca". L'Arte
Sprigionata è stata anche e
soprattutto questo, detenuti
ridiventati persone. E’ stata
una risposta a chi in cuor suo
non sa e non ha il coraggio di
chiedere. Però, forse, questa
è solo la risposta a me stesso,
ritornato bambino.
Vito Arcella
DAL CARCERE
UNA MADRE SCRIVE
AI SUOI FIGLI
Figli miei, vi ho sempre insegnato che la verità è sincerità
e le bugie sono inganno.
Adesso, però, io vivo nella
menzogna, al contrario di ciò
che vi ho insegnato, perché
non sono capace di dirvi
dove mi trovo. Non voglio
che venite a trovarmi poiché
sono io che devo pagare per
i miei errori e non voi, solo
il pensiero che al termine
del colloquio settimanale
voi vorreste che io venga con
voi e non potendolo fare vi
causerei un dolore ancor più
grande, scelgo di soffrire da
sola. Dovete, però, sapere
che per me è molto doloroso
vivere senza vedervi, senza
potervi abbracciare e stringervi a me, tanto è l'amore
che provo, siete la mia unica
ragione di vita. Noi madri
possiamo commettere errori
ma non smetteremo mai di
essere madri e la mia scelta, di non dirvi la verità, è
conferma di sacrificio per
un grande immenso amore.
Vi stringo forte a me.
Madre cilena
Presentata "Dentro la pena, la pena dentro", dodicesima edizione
de L'Arte Sprigionata in programma a Pesaro
01/07/15 11.49
L'Azione 4 LUGLIO 2015
>DIALOGO<
Tra tempo ed eternità
con lo Scientifico
P
er il secondo anno consecutivo gli
studenti del Liceo Scientifico di Fabriano hanno realizzato il Progetto
ValorizziAMOci con il quale hanno
voluto evidenziare quanto importante sia il
contributo creativo che ogni giovane può dare
alla propria città e al territorio (Fabriano
Città Creativa Unesco).
L’obiettivo è sempre quello di portare alla
luce la cultura artistica, storico-filosofica,
scientifica e letteraria nell’ambito della
progettualità didattica curriculare e interdisciplinare specifica dell’indirizzo di studio
per condividerla con l’intera cittadinanza.
Il tema della mostra e dello spettacolo di
quest’anno che si sono svolti nel chiostro e
sul sagrato della Cattedrale di San Venanzio
il giorno 5 giugno è stato: “Tra il Tempo e
l'Eternità”. si è voluto capire come poeti,
filosofi, scrittori, scienziati ed artisti abbiano
immaginato l’Eterno, l’Infinito, ciò che va
oltre i confini del tempo e dello spazio, alla
ricerca di qualcosa che fosse in grado di
sfidare il passare inesorabile del tempo e la
caducità dell’esperienza umana.
Per la mostra che si è tenuta nel chiostro della
cattedrale nel pomeriggio, gli studenti hanno
predisposto un percorso che si snodava tra
Seneca, Democrito e gli atomisti, Einstein,
Dante, Leopardi, i pittori romantici tedeschi e
del quale gli allievi spiegavano il significato
agli intervenuti; una installazione costruita
dagli studenti stessi rappresentava il Purgatorio con tutti i gironi; all’interno di una sala,
poi, veniva proiettato l’universo, con tutte
le più importanti costellazioni, ed appariva
il passaggio velocizzato delle ore del giorno
e della notte, tutto realizzato e spiegato da
uno studente con sorprendente bravura. Verso
le 18 gli studenti hanno offerto un piccolo
rinfresco ai presenti.
La sera si è tenuto lo spettacolo suddiviso
in tre parti: nella prima cinque allieve hanno
recitato e danzato la poesia Ode sopra l’urna
greca del poeta romantico inglese J.Keats.
A thing of beauty is a joy for ever: una cosa
bella è una gioia per sempre, egli sosteneva.
Dopo una visita al British Museum, allorché
vide antiche opere in marmo provenienti
dalla Grecia e risalenti all’epoca di Fidia,
Keats affascinato dalla loro eleganza compose l’Ode (1819), nella quale esprime questo
pensiero: il tempo che passa per l’uomo
significa decadenza fisica e spirituale e conduce alla morte, ma esso lascia intatta l’opera
d’arte per l’eternità. L’urna greca, leggiadra
e silenziosa, narra alle future
generazioni una storia antica
attraverso le immagini scolpite
sulla sua superficie, ed è amica dell’uomo perché sfida il
passare del tempo e immortala
nelle sue belle forme le fugaci
vicende umane.
A seguire, gli studenti hanno
presentato il filmato da Il ritratto di Dorian Gray di Oscar
Wilde, da loro interamente
realizzato, sia nella parte
recitativa che nel montaggio,
riscritto in dialoghi liberi ma
comunque fedeli nella sostanza all’originale dalla loro
insegnante in collaborazione
con l’esperto di teatro, il quale
ha curato anche la regia.
The artist is the creator of
beautiful things: l’artista è il
creatore di cose belle. Così il
celebre scrittore inglese scrive
nella prefazione aggiunta al
suo romanzo, scritto e pubblicato nel 1890. La vicenda
dei tre personaggi principali,
il pittore Basil Hallward, l’aristocratico esteta Lord Henry
Wotton e il giovane dandy Dorian Gray, ruota proprio intorno a quel quadro che muta le sue sembianze
come per un misterioso incantesimo e che
alla fine riacquisterà l’aspetto meraviglioso di
quando l’artista lo aveva dipinto: la bellezza
umana non è eterna, quella dell’opera d’arte
è per sempre.
Il terzo e ultimo momento della rappresentazione ha visto uno studente interpretare i
versi immortali dell’Infinito, l’idillio composto nel 1819 da Giacomo Leopardi.
Come l’urna greca, dice Keats, ci fa uscire
dal nostro pensiero per concepire la dimen-
29
sione dell’eterno, e come il ritratto di Dorian
rinasce al di là di ogni limite, così per il
grande poeta la siepe rappresenta il confine
oltre il quale egli può immaginare il passato,
il presente, la smisurata vastità dello spazio
e del tempo, e silenzi non concepibili dalla
mente dell’uomo; questo per lui è fonte di
turbamento, ma anche di dolcezza e di pace
Gli studenti hanno infine ringraziato per il
sostegno dato all’intera iniziativa il Comune
di Fabriano, gli sponsor,la preside del liceo
Adriana Verdini, le docenti responsabili del
Progetto Patrizia Pecorelli e Simonetta Becchetti, l’esperto di teatro Mauro Allegrini la
cui preziosa collaborazione ha consentito la
realizzazione dello spettacolo.
Ecco di seguito l’elenco degli studenti,
protagonisti diretti di tutte le varie parti del
progetto, che insieme alle loro insegnanti
si sono prodigati per la sua riuscita con un
lavoro durato quasi cinque mesi:
Sara Falcionella ha curato i rapporti con il
comune e l’organizzazione generale; Irene
Rizzi ha seguito i progetti presentati nella
mostra e per la quale hanno lavorato Giorgia
Camardo Paola Venturelli Cristina Cecchini
Francesca Loia Martina Dodoli Martina
Tonini Sara Mosciatti Matilde Mattiacci
Federica Bilati. Per le pubbliche relazioni, i
materiali e la ricerca degli sponsor: Benedetta
Pedica Benedetta Perini Beatrice Bellucci
Ilaria Fracassini; per la scenografia e i costumi Costanza Barbarossa, Alessia Rughi,
Alessandra Boldrini.
Hanno interpretato l’ode sopra l’urna greca:
Chiara Zamparini ballerina e responsabile
della coreografia, e le ballerine Michela
Santucci, Elena Giordano, Arianna Silvano, Letizia Santoni (che si è occupata
anche degli sponsor); Michele Nocera ha
interpretato Dorian Gray e Filippo Mariotti ha interpretato Lord Henry Wotton ne
"Il ritratto di Dorian Gray"; Francesco De
Montis ha recitato "L‘Infinito" oltre ad aver
collaborato nell’organizzazione generale
dello spettacolo; Eleonora Ciuccatosta ha
curato scenografia, grafica e costumi ed ha
realizzato i ritratti di Dorian Gray; Martin
Klosek e Leonardo Chiodi hanno effettuato
le riprese e il montaggio del cortometraggio
"Il ritratto di Dorian Gray"; Matteo Cofani
ha curato l’allestimento del planetario per la
mostrala realizzazione del Purgatorio dantesco e le musiche dello spettacolo e infine
Mirco Fantini (aperitivo, pubblicità).Valerio
Vecchi (fotografia). E per la manovalanza
Fabio Antonelli, Giacomo Depau, Alessio
Doraci. Ha presentato Danilo Ciccolessi.
I professori
Elogio corale dal patrono Culto sì e veggenti no?
24 giugno: si festeggia la
natività di S. Giovanni Battista, Patrono di Fabriano. E’
il giorno in cui culminano le
varie iniziative del Palio, che
ci hanno quasi immerso in un
ambiente medievale, infervorando e coinvolgendo tutta la
cittadinanza e non solo, sia
come partecipanti, sia come
spettatori. Soprattutto è il giorno in cui S. Giovanni Battista
viene onorato con una solenne
Santa Messa in Cattedrale, da
cui poi si diparte la processione, altrettanto solenne, per le
vie cittadine. Sto per uscire
dalla chiesa, con il cuore in festa, colmo di gioia…E’ stato un piacere ascoltare le parole del
Nunzio Apostolico in Italia, del Vescovo, ma nondimeno è stato gradevolissimo l’ascolto dei
vari brani cantati dal Coro Diocesano, egregiamente diretto dal Maestro Giuseppe Papaleo.
Che dire…gli assensi sono stati unanimi, le melodiose voci non si sono fermate alla sontuosa
volta della Cattedrale, sono di sicuro arrivate fino in Cielo…quei tre vigorosi e portentosi
“Amen”, quell’inusuale, quanto bello, “Gloria”, ma soprattutto un “Sicut cervus” degno
davvero di ogni lode. Procedo verso l'uscita, costeggiando con ammirazione il bellissimo,
purtroppo effimero, lungo tappeto dove gli infioratori hanno magistralmente rappresentato
momenti di vita sacra, S. Giovanni Battista, l’Agnello di Dio, lo stemma della città, fiori,
animali simbolici, un capolavoro destinato a dissolversi in un soffio, ed a rimanere impresso
solo nelle fotografie o nei video…e intanto col pensiero rivado ad un’altra cerimonia che mi
ha emozionato: la Santa Messa celebrata domenica 2 giugno per festeggiare i 70 anni di vita
dell’Avis a Fabriano. Un interminabile e festoso corteo di labari rossi provenienti da tutta
Italia che facevano da cornice all’altare, la Chiesa stracolma di fedeli, nonostante fossero solo
le 8,30…la “macchia” azzurra creata dalle magliette del Coro Diocesano in una Cappella
laterale. Che atmosfera! Anche in quell’occasione ho avuto modo di apprezzare l’accurata
scelta dei brani, nonché la vibrante esecuzione da parte dei coristi. Aveva proprio ragione
Sant’Agostino nel dire che “chi canta prega due volte”. Si sa che la musica, madre di tutte le
arti, accomuna, avvicina i cuori…in queste occasioni di così fervente partecipazione canora,
siamo stati tutti uniti “anema e core”, come si dice a Napoli.
p. r.
29 dialogo.indd 2
Alcuni giornali e siti web hanno dato la notizia di un pronunciamento della Santa Sede su
Medjugorje, secondo cui questa parrocchia
della Bosnia sarebbe stata dichiarata “luogo
di culto e di preghiera” ma contestualmente
veniva proibito ai veggenti di presentarsi in
pubblico durante le presunte apparizioni.
Altri siti sono arrivati ad annunciare la
proibizione di parlare anche con i veggenti
titolando il pezzo “La Chiesa condanna
Medjugorje”. Secondo poi Padre Lombardi
direttore dell’ufficio stampa della Santa
Sede si è trattato solo di una bufala poiché
la Congregazione per la Dottrina della Fede
non avrebbe affrontato questo tema prima
dell’autunno. Il minimo che
si può dire è che la stampa
non ha brillato in chiarezza
sia nel comunicare la notizia
in sé, sia nella lettura dei
fatti. Un vecchio giornalista mio amico mi faceva
notare che, a suo parere,
la cosa è stata buttata lì
per vedere l’effetto che fa.
Forse sarà così; e allora
facciamo tesoro di questi
commenti giornalistici per
alcune doverose precisazioni. Come leggere (sempre
ammesso che questo sarà
l’esito finale) un simile
pronunciamento? Il culto
sì ed i veggenti no? Ciò
potrebbe sembrare solo ad
un osservatore superficiale.
Se così fosse vuol dire che
la Commissione Ruini non
è stata in grado di sciogliere tutti i dubbi su
queste apparizioni ma (compiendo un piccolo
passo avanti rispetto al passato) ha reputato
congruo prendere misure pastorali attendiste
come l’autorizzazione ad experimentum del
culto senza riferimenti ai fatti d’origine; al
fine di sorvegliare con diligenza e valutare i
frutti spirituali nel corso del tempo.
Questo è il nocciolo della questione; e da
ciò ne consegue che, nel caso di un permesso di culto, è necessario da parte dei
Pastori vigilare perché i fedeli non confondano questo permesso con l’approvazione
del fatto soprannaturale. Paradossalmente
più la Chiesa giudica degni di interesse i
fatti di un’apparizione, più
i veggenti finiscono isolati.
Il caso più macroscopico fu
Lucia di Fatima il cui isolamento fu totale e nemmeno i
Cardinali potevano conferire
liberamente con lei senza il
permesso della Santa Sede.
Un isolamento che durò addirittura anche dopo la sua
morte in quanto la Santa Sede
mise i sigilli alla sua cella.
Andrebbe inoltre aggiunto
che il culto dell’immagine
della Madonna di Medjugorje
(per vie traverse) è stato già
approvato dalla Chiesa, in
quanto l’immagine venerata
a Civitavecchia altro non è
che una statuetta che viene
da Medjugorje e rappresenta
la Madonna di Medjugorje.
don Pier Leopoldo Paloni
01/07/15 11.50
30
>DIALOGO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Whirlpool, il governo latita
di PATRIZIA TERZONI*
L’
impressione sull’ormai
nota vicenda Whirlpool è che per ogni
passo avanti, se ne
fanno subito dopo due indietro,
e la risposta del governo di oggi
all’interrogazione a mia firma ce
lo ha confermato.
Prima l’azienda annuncia che non
chiuderà lo stabilimento campano
di Carinaro. Poi, nel piano industriale rivisitato, si scopre che nel
sito casertano si vuole creare un
polo centrale per le parti di ricambio
(assemblaggio, confezionamento
e spedizione) per i clienti in tutta
Europa, Medio Oriente e Africa. In
parole povere, si vuol ridurre Carinaro da sito produttivo a magazzino.
Nel quale lavoreranno 320 persone
delle 815 attualmente in forza, ma
non tutte insieme: Whirlpool infatti
ha intenzione di ricorrere a contratti
di solidarietà e ruotarle. Risultato:
in meno di 200 a turno verranno
impiegati a ritmo pieno. Peraltro, il
“magazzino” che si vuol creare ora
si trova a Fabriano, quindi verrebbe
spostato. Un gioco delle tre carte
in piena regola, al quale però sia i
lavoratori campani sia quelli marchigiani non stanno abboccando.
Sulle Marche negli ultimi tavoli è
calato il silenzio. Lo stabilimento di
Albacina verrà chiuso, ma l’azienda
americana non ha reso noto in che
modi e tempi avverrà l’annunciato
“travaso” degli operai da quel
sito a quello della vicina Melano.
Ancor più misteriosa la questione
che riguarda impiegati e quadri:
a Fabriano starebbero arrivando
lettere che preannunciano ai lavoratori un trasferimento entro 12 mesi
Il nuovo piano industriale risulta fumoso
Un sito industriale della Indesit:
a rischiare per il momento
è Albacina
dagli uffici marchigiani a quelli
del quartier generale di Whirlpool
in provincia di Varese. Inoltre,
circolano voci di incentivi intorno
ai 40 mila euro per chi si affretti a
lasciare l’azienda. Una confusione
totale, a partire dal reale numero degli esuberi. Il governo francamente
sta facendo il “vigile urbano”, ma è
ora che entri in carreggiata: il piano
così è inaccettabile e poco chiaro,
anche in tema di investimenti futuri,
come nel caso del polo campano di
Teverola dove le cifre sono ancora
fumose. Spostare i lavoratori dal
centro Italia al Nord, o dal Sud
Questo è il Palio o il Drive In?
Fuori le auto dal centro storico
Si è conclusa con un grande successo la ventunesima edizione del
Palio di San Giovanni, un Palio che
ci ha fatto tornare ai splendori del
Medioevo, alla vita delle botteghe
artigiane legata alla storia del nostro
amato fiume Giano. Il mio ringraziamento va al presidente Mearelli
che insieme ai suoi fedelissimi collaboratori e organizzatori ci ha fatto
rivivere momenti storici della nostra
città. Le infiorate sono sempre più
belle e gli artisti infioratori, ogni
anno, affinano nuove tecniche e si
migliorano di volta in volta esibendosi con straordinari capolavori di
innata bellezza artistica. Le gare degli arcieri ci hanno fatto vivere serate di autentica magia legate anche
allo sfarzo dei colori dei costumi dei
tantissimi figuranti del nostro amato
Palio. Il sipario è calato con la sfida
del Maglio, grande tifo da stadio.
Il Palio ha visto vincitrice la Porta
del Borgo la gara ha tenuto tutti
con il fiato sospeso fino all’ultimo.
Di certo in questa edizione, non si
può ringraziare chi volutamente ha
parcheggiato nelle vie del centro
nonostante i divieti esposti, invadendo anche le scene dei cortei
che si sono mossi verso la Piazza
del Comune. Gli abitanti del centro
storico hanno collaborato con gli
organizzatori, spostando sempre
le macchine in base alle esigenze
degli organizzatori in altre zone
limitrofe, invece chi veniva al Palio,
ha preferito recarsi con la propria
autovettura fin dentro il cuore pulsante della manifestazione storica
e non solo. A volte è capitato che
i figuranti, si siano dovuti spostare
per consentire il transito delle
autovetture. Il Palio è una manifestazione storica risalente al
Medioevo, avete mai provato o
ad entrare o a parcheggiare che
so a Gubbio quando passano i
Ceri, o a Piazza del Palio a Siena
quando c’è il Palio, nemmeno vi
fanno entrare come in altre città
dove ci sono simili manifestazioni. Perché a Fabriano dobbiamo rendere un Palio come il
nostro una specie di “Drive In”?
Vogliamo parcheggiare sotto
le forge? O vogliamo sfilare
dietro il Priore con la nostra
autovettura facendo il carosello con la bandiera del rione di
appartenenza. Non deturpiamo
il centro storico durante il Palio,
se c’è una strada o piazza libera
da autovetture nel centro, significa
che chi ci abita da tempo, l’ha tolta
per qualche motivo (o Palio, o Fiera
o altro evento) e di certo questa
sosta selvaggia non favorisce nè le
manifestazioni (quando ci sono) né
la circolazione, gli autobus di linea
pubblica nè sanno qualcosa, ma
questa è un altra storia.....
Andrea Poeta
al Nord o dal Centro al Sud, non
risolve le cose. Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi
smetta di fare la spettatrice ed entri
Collamato,
esempio
di civiltà
Non so in quante feste paesane si
faccia veramente bene la raccolta differenziata. Realisticamente
... credo in pochissime. Collamato si differenzia in questo.
Vuoi per lo stimolo di alcune
eco-volontarie, vuoi per l'intelligenza e la consapevolezza di chi
partecipa, ma qui si fa.
Oltre ai contenitori divisi per
plastica, vetro, carta e indifferenziata che sono messi in angoli
strategici della Festa, durante
tutta la cena ci sono due addetti
Come funziona
bene la raccolta
differenziata
POESIA
a cura di Paolo Lacava
Balliamo
coi... "lupi"
Balliamo coi... "lupi"
Che teatrino questo Parlamento,
è diventato l'opera dei pupi,
e noi lottiamo coi... mulini a vento,
ballando tutti giorni con i lupi!
"Abbrancicati" al lupo "Maremmano",
o al giovane lupetto "fiorentino",
al lupacchiotto "Altoitaliano",
in gioco. A fianco dei lavoratori se
possibile, e non di Whirlpool che
dallo Stato ha avuto già tanto.
*Onorevole Movimento 5 Stelle
che smistano i vari rifiuti, dividendo con precisione quello che
i ragazzi "camerieri" ritirano dai
tavoli. anche quest'anno ha funzionato tutto benissimo, e alla
fine della festa sono stati raccolti
vari cassonetti di plastica, vetro,
carta e umido che altrimenti
sarebbero diventati tutta "indifferenziata". Io so che è un
po' noioso, e che questa attività
non è ancora entrata nell'ordine
di idee di molti (forse perché
non ci siamo mai stati abituati,
e perché non c'è abbastanza
coscienza del problema), ma
questa volta Collamato è stato
un vero e proprio esempio di
civiltà, e io spero che durante
le molte feste paesane che si
terranno quest'estate, anche il
"marginale" aspetto della raccolta differenziata sia preso in
giusta considerazione, fra le altre cose, dagli organizzatori. Mi
auguro che sempre di più tutti
noi possiamo convincerci che
con un piccolo sforzo possiamo
ottenere un grande risultato ed
un futuro un po’ migliore per
noi e per i nostri figli.
c.d.t.
o a quello "Verde", il lupo.... "Cisalpino";
balliamo sempre, balliamo
senza sosta,
con lo sdentato lupo milanese,
che costa tanto, che costa e che
ci costa,
con La dentiera e la parrucca appese!!
Balliamo con il lupo della Sila,
col vecchio lupo dei monti Sibillini,
qualcuno non ci guarda, non ci...fila,
sempre impegnato con i... teatrini!!
Balliamo e li abbracciamo
'sti.....burloni,
e siamo ormai sull'orlo dei dirupi,
rischiando di cadere nei burroni...
...Non voglio più ballare con i lupi!
Perché? Uno dei miei nipoti, prossimo alla
laurea in medicina, mi ha chiesto: “Nonno
perché molti professori, non preoccupati di
trasmettere agli allievi, le loro conoscenze,
scappano di fretta verso i loro ambulatori privati?”. Caro nipote, perché
sono vittime del Dio mammona, quel demonio assetato di denaro! Quando sarai medico e la domanda postami ti fa onore, visto che nelle nostre
Università non insegnano sul come usare le medicine, ma lo lasciano a
pochi professori di materie secondarie ed alle facoltà dei cosiddetti collaboratori scientifici, delle ditte farmaceutiche, non ti fidare di questi ultimi
specialmente se non laureati ed a coloro di questi che per far prescrivere
i loro prodotti, offrono regali anche consistenti.
Ma pensa piuttosto a vincere il male, sempre opera del maligno, con la
preghiera e le opportune medicine.
b.d.
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31
>DIALOGO<
L'Azione 4 LUGLIO 2015
Cittadella, viabilità in tilt?
Da settembre si prospettano criticità per raggiungere le nuove scuole
di ANGELO CAMPIONI
A
settembre la “Cittadella degli Studi” apre i
battenti e la maggior
parte degli studenti saranno trasferiti su quella collinetta
adiacente all'edificio dove ospita
l'Istituto Tecnico Commerciale
e Geometri. Nei momenti topici
il traffico, già caotico, diventerà
insopportabile e con i nuovi insediamenti sarà difficile da gestire.
Allora è il caso di incominciare a
parlarne ed a risolvere il problema
senza aspettare l'apertura dei vari
licei dopo la stagione estiva.
Cari cittadini, pensate e fermatevi
a riflettere un istante: fra Classico,
Scientifico, Artistico, considerando
anche gli studenti di Ragioneria,
Geometri ci sarà una “marea” di
studenti (quasi 4.000) con un flusso
di traffico inimmaginabile che si
riverserà in quel punto! Aggiungiamo i professori e il personale
non docente, più le auto di alcuni
genitori che accompagneranno i
loro figli: il sistema viabilità lieviterà a dismisura e andrà in tilt.
Sicuramente non tutti riusciranno a
prendere gli autobus anche perché
gli oltre 3.500 studenti sono tanti
e i mezzi pubblici messi a disposi-
zione non mi sembrano siano tanti.
Ci dovrebbero essere delle navette
che dal Palasport e dal parcheggio
adiacente il cimitero svolgeranno
il servizio di portare gli studenti a
destinazione. Ma se ci sarà tanto
traffico questi mezzi arriveranno
in orario all'appuntamento con le
lezioni mattutine. Se tutti i licei
entreranno ed usciranno nello stesso momento come si può gestire
tutto questo? Secondo il mio
modesto parere bisognerà fare
almeno due o tre cose: togliere
l'unico semaforo ed inserire una
rotatoria (alcuni dicono che non
sarà sufficiente), così facendo
non ci dovrebbero essere attese interminabili anche perché
questo semaforo è molto lungo
e dovrà per forza di cose essere
spento. Per far ciò alcuni dicono
che ci saranno i vigili, ma come
faranno questi a far sincronizzare tutto nello stesso orario? La
situazione diventerà caotica e
le situazioni difficili che si prospetteranno sia all'entrata che
all'uscita dei ragazzi creeranno
molto malumore. Un'altra idea
è quella di anticipare o posticipare l'ingresso ai vari licei degli
studenti. Così facendo il traffico
diventerà più snello anche per-
Dopo aver raccontato su queste stesse pagine, circa un anno
fa, la vicenda delle liste d’attesa che aveva riguardato la mia
famiglia, eccoci di nuovo al punto di partenza. Riassumo
per chi non sa di che si tratta. Esiste una delibera di giunta
regionale n. 1040 del 18 luglio 2011 con cui viene approvato il
“governo delle liste d’attesa”. In pratica, a tutela dei cittadini,
si stabiliscono i tempi massimi di attesa per le prestazioni
diagnostiche, in base all’indicazione che il medico di famiglia
scrive nell’impegnativa; nel caso del mancato rispetto di questi
limiti (cioè sempre!) il cittadino può, in base a tale delibera
usufruire di una prestazione privata con relativo rimborso da
parte dell’Asur.
Ma come spesso accade, tra il dire e il fare, tra il principio e
la sua applicazione, c’è una bella differenza e, in mancanza
di un’adeguata informazione al cittadino, informazione di cui
Intitolazione
al preside
Ugo Duca
Intitolare la nuova Cittadella degli
Studi o parte di essa al preside Ugo
Duca scomparso il 16 giugno scorso
all’età di 94 anni. Personalmente non
ho avuto il piacere di conoscere il
professor Duca, ma dai racconti di
chi lo conosceva mi è stato descritto
come una persona severa ma sempre
comprensiva e gentile che ha vissuto
esclusivamente per la scuola addirittura anticipando i tempi. Si ricorda
come, in accordo con le Cartiere Miliani, facesse svolgere ai suoi alunni le
lezioni pratiche negli stabilimenti della
carta di Fabriano alternando scuola e
lavoro. Ecco perché ho ritenuto opportuno, anzi doveroso, caratterizzare
la nuova Cittadella degli Studi o parte
di essa mediante l’intitolazione ad una
personalità che ha lasciato un importante segno nella storia e nella crescita
della città di Fabriano.
Pino Pariano,
Presidente Consiglio comunale
Città di Fabriano
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ché le auto e gli autobus arriveranno
in tempi diversi. Ma qui potrebbero
obiettare i dirigenti scolastici perché possono avere problemi con
il personale. Altra idea potrebbe
essere quella di portare tutti gli
studenti ad un ritrovo prestabilito,
tipo il parcheggio degli autobus
vicino al cimitero e da lì far partire
una strada pedonabile che porterà
a piedi tutti i nostri figli a destina-
zione senza intoppi (considerando
il periodo invernale con la neve e
il gelo ci saranno anche lì alcune
difficoltà!). Perchè nessuno pensa a
discutere e a risolvere il problema
che a settembre giungerà come un
macigno? L'amministrazione può
spiegarci come farà a distribuire e
gestire il traffico nei momenti più
difficili all'entrata e all'uscita degli
studenti, visto che arriveranno e
andranno a casa
nello stesso momento? Oppure
è solo una nostra
invenzione e il
L'attuale incrocio
presso i Vigili
del Fuoco in via
Dante, sotto, con
la rotatoria da
realizzare
Continua la battaglia
sulle liste d'attesa
l’istituzione si dovrebbe far carico, ci si adegua al sistema
perché tanto “è sempre stato così, che vuoi farci?”
La seconda puntata è simile alla prima almeno nell’inizio.
Scrivo al direttore dell’Ospedale di Fabriano, in data 11
giugno, appellandomi alla delibera, ma stavolta non accade
il “miracolo”: non arriva alcuna telefonata a informare che
un posto libero per un’ecografia c’è. Otto mesi e mezzo di
attesa sono decisamente troppi per l’esame da fare, rispetto
problema lo vediamo solo noi?
Secondo me è stato creato un
“mostro” nel senso che non si è
pensato che la viabilità ad un certo
momento sarebbe scoppiata. Per il
momento gli ingressi sono due: o
dall'incrocio con semaforo vicino
a Vigili del fuoco, oppure la salita
che va a Brosciano. Queste due
strade in inverno sono difficili da
percorrere, e sono a doppia circolazione e, questo, è un bene, così
alcuni possono entrare da una parte
ed uscire dall'altra. Per arrivarci dal
centro c'è un altro semaforo: quello
dell'inizio di via Dante, oppure passare per la stazione, via Benedetto
Croce ed impianti sportivi. La criticità sarà tutta sulla via principale,
considerando che le medie Gentile e
Giovanni Paolo II, e un altro Istituto
sono a ridosso della banca e lievitano sempre sulla stessa via. Sono
troppo catastrofico? Ma se non si
risolve questo problema adesso, a
settembre sarà ancora più difficile.
Ma, forse i nostri amministratori e
chi si interessa di viabilità, hanno la
bacchetta magica e faranno giungere tutti a destinazione senza troppe
difficoltà. Non dimentichiamo che
in quel plesso verrà ubicato anche
il Centro per l'Impiego con altro
flusso di persone.
ai 75 giorni stabiliti dalla delibera; e allora ci rivolgiamo al
privato intramoenia. Tempi, come c’era da aspettarsi, veloci:
5 giorni. Costo della prestazione a totale carico del paziente,
cifra che incide non poco su chi ha un reddito modesto da
pensione sociale, che in regime di partecipazione avrebbe
avuto l’esenzione dal ticket. E allora inizia la seconda parte
dell’iter: di nuovo all’ufficio protocollo per chiedere il rimborso della spesa sostenuta, con lettera indirizzata sempre al
direttore dell’ospedale, in data 19 giugno, in base a quanto
sostenuto nella stessa delibera. Siamo ancora in attesa di una
risposta che speriamo positiva, altrimenti finirà che qualcuno
inizierà a dubitare della tanto sbandierata virtuosità del sistema
sanitario della regione Marche, almeno per quelli come noi,
che non hanno alcun santo in Paradiso!
Giuseppina Tobaldi
Giornata amarcord
per i periti cartai
Sono trascorsi 40 anni da quando,
nell’ormai lontano 1975, un affiatato gruppo di ragazzi non ancora
ventenni conseguiva il diploma di
perito industriale, con specializzazione “Industria cartaria”. Alcuni
di quei ragazzi erano di Fabriano,
altri venivano da varie località delle
Marche, altri ancora da fuori regione.
Tutti, grazie a quel corso di
studi, troveranno rapidamente un impiego, quasi sempre nella realtà
produttiva cartaria nazionale. Molti di essi non si sono più visti dal
giorno degli esami e da quel tempo felice della loro gioventù ed è
stato quindi un evento denso di emozioni, di ricordi e anche di risate
quello che li ha visti protagonisti il 24 giugno, quando quei ventenni
del ’75, cresciuti forse troppo in fretta, si sono ritrovati per l’intera
giornata a Fabriano, insieme ai loro ex insegnanti prof. Aldo Polidori e prof. Claudio Biondi. Proprio
all’inizio della loro giornata insieme
e come a voler riprendere un filo che
proprio lì avevano lasciato, dopo
il ritrovo nel piazzale antistante
l’Istituto Tecnico Industriale, il
gruppo è rientrato a scuola per
visitare il laboratorio di Cartiera e
conversare con gli attuali insegnanti.
Ricordi, battute e foto di gruppo in
quell’ambiente sicuramente rinnovato eppure ancora così familiare.
Dopo un interessante e divertente
passaggio al “Museo dei Mestieri
in bicicletta” il gruppo si è quindi
radunato al ristorante ”Trattoria
Marchegiana”, dove la goliardia ha
fatto da filo conduttore dall’anti-
pasto al dolce, passando per ottime
e apprezzatissime pincinelle all’amatriciana. In sottofondo, le note di
Hendrix, Pink Floyd e Led Zeppelin,
mentre venivano consegnati i diplomi
ricordo stampati dalla scuola su carta
prodotta dal laboratorio di Cartiera.
La giornata è quindi proseguita fino
a sera con le visite alle infiorate
artistiche del Palio e con un veloce
spuntino presso Sbrodovino. Non è mancato un ricordo per gli insegnanti che ci hanno lasciato, primi tra tutti il prof. Tisi ed il preside
prof. Ugo Duca, scomparso proprio la settimana scorsa; in ricordo
della sua straordinaria figura il gruppo ha sottoscritto la petizione
per l’intitolazione di una via cittadina al suo nome. A questa bella
giornata, oltre allo scrivente, hanno partecipato: Silvano Cingolani
(S. Severino M.), Giulio Cipriani (Fabriano), Luigino Corvini (Matelica), Rodolfo Costantini (Serra S.
Quirico), Marco Di Sacco (Lucca),
Fabio Mancini (Fabriano), Sergio
Mearelli (Fabriano), Mauro Mezzanotte (Toscolano Maderno), Loris
Mingo (Montecarotto) Flavio Pezzato (Rovereto), Marcello Procaccini (Fabriano), Luciano Robuffo
(Fabriano), Igino Sorci (Perugia),
Antonino Squicquaro (Cisterna di
Latina). Tutti ringraziano il Preside
dell’Iti prof. Marcelli per la cortese
ospitalità e gli insegnanti Carla
Cingolani e Sandro Romani, oltre a
Norberto Censi e Valerio Spuri, per
la loro preziosa collaborazione. E
… alla prossima!
A Fabriano anche da fuori regione
Sergio Ballanti
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