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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) >Fabriano 9 >Matelica contiene I.P. 17 >Sport Fabriano-Matelica euro 1,20 27 n. 26 Anno CIV 4 luglio 2015 >Dialogo Un barman premiato a Madrid I giovani Scout e la lettura Ciclismo paralimpico: Farroni c'è Cittadella degli Studi: e la viabilità? L S I A a storia del fabrianese Giorgio Zannini, dai banconi dei nostri bar al World Class in Spagna. Un giovane che si è fatto valere. abato 4 luglio l'inaugurazione di due bacheche-librerie vicino ai giardini pubblici. La sfida dei matelicesi per la... cultura. La vera maturità Parlando in questi giorni con un gruppo di giovani che si stava preparando alla fase orale dell’esame di maturità, era evidente una certa perplessità nell'essere di nuovo sottoposta ad una trafila di domande, manco si trattasse di vip super ricercati o personaggi da copertina. E non basta l’esame? Anche il preliminare con i giornalisti? Eppure in questo clima di pura omologazione, tutte le testate, dico tutte, non hanno di meglio che intervistare in maniera rituale i nostri ragazzi diciottenni alle prese con l’esame… della vita. E giù una sfilza di quesiti retorici e banali. Qualcuno di loro ha espresso angoscia davanti alle scelte forti che doveva affrontare nello scegliere la facoltà per l'anno venturo. Si sentiva molto in ansia per questa situazione e poco libero. Come può essere — ha chiesto — che uno si trovi davanti a scelte da compiere e al tempo stesso in questa situazione si trovi senza libertà? Ha poi fatto notare come alla fine, fatta la scelta, questa facoltà di scegliere non esiste più, così che non si è più liberi. Questa domanda ci ha colpito per due motivi: il primo, perché ci ritroviamo molto in quelle parole, ricordando un disagio simile quando eravamo giovane come lui; il secondo, perché mette il dito su una contraddizione nel modo in cui normalmente definiamo la libertà. Ricordiamoci bene la frustrazione che si prova in quella fase della vita; oltre al dover affrontare una difficilissima situazione economica, non sentivamo nessuna preferenza particolare per le varie opzioni. Come si può sapere cosa scegliere? Come si può sapere quale studio è quello giusto? È un dilemma simile a quello di sapere se la persona che uno sta per sposare è veramente la persona per lui, oppure no (...non sarà invece un'altra?). Innanzitutto, il rischio fa parte di quel brivido fantastico che si chiama vivere. Il fatto è che uno normalmente non sceglie perché ha la certezza di aver trovato l'unica persona cui è stato destinato. Uno scopre che l'altro è quello giusto perché l'ha scelto. Lo sposo è unico per la sposa perché lei l'ha sposato. E' un po' così anche per la facoltà, anche se in modo meno definitivo. Puoi scoprire che quella è la tua strada solo rischiando, solo vivendola. È pazzesco. Si chiama vita. Ma la questione più seria sollevata dal giovane maturando è quella della libertà. Qual è il rapporto tra "fare delle scelte" e libertà? Lo studente ha identificato una contraddizione: se essere libero vuole dire avere la possibilità di scegliere, allora cosa succede quando decidiamo? Perdiamo la libertà? Sembrerebbe proprio così, dato che se hai fatto la scelta, allora le opzioni non ci sono più. (...) (Segue a pagina 2) l campione fabrianese conquista due argenti agli Italiani, si prepara per i Mondiali e comincia a puntare alle Olimpiadi di Rio 2016. 31 settembre aprirà il grande complesso scolastico a Santa Croce e già si prospettano delle criticità per il traffico. Il dibattito è aperto... L'estate si desta? C on l'estate in arrivo, non possiamo non occuparci di turismo e delle strutture pubbliche operative in tale ambito. E’ evidente che Fabriano e il comprensorio abbiano bisogno di una sterzata significativa: il futuro si gioca anche su questo versante. Il portafoglio piange, non mancano iniziative più o meno rilevanti, ma si ha l'impressione che si dovrebbe dare di più, anche da parte degli operatori, in un settore nevralgico che rappresenterà una fetta consistente della città del futuro. E non è solo questione di soldi, ma forse anche di idee. Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè e Sandro Tiberi Carlo Cammoranesi 01 prima.indd 2 01/07/15 10.35 2 >EDITORIALI< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Creatività pastorale, sguardo, discernimento di VINCENZO CORRADO U na Chiesa che si fa prossima e ascolta; riflette e s’interroga; sostiene e incoraggia… Una Chiesa che fa proprie, con affettuosa condivisione - come insegna il Concilio Vaticano II -, le gioie e le speranze, i dolori e le angosce della famiglia… L’Instrumentum Laboris, diffuso in questi giorni, in preparazione alla prossima assemblea sinodale (Vaticano, 4-25 ottobre 2015), consegna l’immagine di una realtà viva e differenziata, non in lotta al suo interno, ma in ascolto delle istanze del mondo - nel caso specifico sulla famiglia - pronta a rispondere con il Vangelo. Sia ben chiaro: stiamo parlando di uno strumento di lavoro e non di un documento conclusivo in cui vengono definite le questioni dibattute. Questa non è una semplice sottigliezza semantica, ma è il punto di partenza con cui accostarsi al testo che farà da piattaforma alla discussione nel Sinodo di ottobre. L’Instrumentum Laboris raccoglie il documento conclusivo dell’assise straordinaria dell’autunno 2014, integrato dalla consultazione avvenuta nel mondo (attraverso il questionario) per approfondire - e così proseguire - il cammino sinodale. Riflette, dunque, in modo affidabile la percezione e le attese della Chiesa intera sul tema cruciale della famiglia. Da qui la sua importanza: è esso stesso espressione di quella sinodalità tanto cara, insieme alla collegialità, a Papa Francesco. Quello attuale, allora, non è un passaggio “qualunque”. Il vescovo di Roma ha chiamato i vescovi per due Sinodi, tra ottobre 2014 e 2015, non come tempi isolati, bensì all’interno di una rinnovata vita sinodale della Chiesa. L’Instrumentum è, pertanto, una sintesi del percorso fatto collegialmente, “frutto - viene spiegato nella conclusione - del cammino intersinodale scaturito dalla creatività pastorale del Papa”. Una prima chiave di lettura del testo sta proprio nella creatività pastorale: i temi delle due assemblee - “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” (ottobre 2014) e “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo” (ottobre 2015) – scandiscono un cammino segnato da tre momenti intimamente connessi: l’ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione, la riflessione sulla sua missione. Senza creatività non si sarebbe giunti a tutto ciò. Lo scenario tracciato è incoraggiante perché creativo, ovvero donato dallo Spirito Santo. “Il Sinodo - ha più volte affermato Francesco - non è un parlamento (…), è uno spazio protetto affinché lo Spirito possa operare”. Se non si tiene conto di questa premessa fondamentale, il rischio è ridurre il processo in corso a letture parziali e ideologiche. I problemi elencati nel documento, i diversi punti di vista, le proposte offerte e le ipotesi dicono, in modo esplicito, la volontà di affrontare concretamente le difficoltà vissute dalle famiglie, specialmente quelle più in difficoltà. La creatività allarga lo sguardo e apre l’orizzonte, facendo emergere con maggior ampiezza le sfide contemporanee che sollecitano i vescovi e il popolo di Dio. Nessuna meraviglia, allora, se la Chiesa intende prendersi cura, con particolare premura e attenzione, di chi si trova in situazioni difficili e cariche di sofferenza. Parlare di vescovi che “bocciano le nozze gay, ma aprono a omosex e divorziati” è riduttivo ed errato. È questione di sguardo con che incontra la realtà. Ed è questa una seconda chiave di lettura che emerge dall’Instrumentum, dove - grazie anche al ventaglio di temi affrontati - è possibile “I n Italia non c’è altro che fattioni, e parzialità”: lo scriveva cinquecento anni fa il padre della storiografia moderna, Philippe de Commynes. Ricordare questo giudizio, tante volte ripetuto dagli osservatori europei in tanti momenti di passaggio, può servirci ad evitare di intrappolarci in una “coazione a ripetere”, in un Sorta nel 1911 soppressa nel 1925 risorta nel 1945 Direttore responsabile Carlo Cammoranesi Autorizz. Tribunale Civile di Ancona n.11 del 6/09/1948 Amministratore Giovanni Chiavellini 02 editoriali.indd 2 momento delicato. Per più di un anno siamo stati martellati con l’annuncio, la discussione, e anche l’approvazione di riforme, sui più vari aspetti della vita istituzionale, sociale ed economica. Nel discorso sulle riforme si è accumulata ovviamente molta retorica, forse troppa, con l’andare del tempo. C’è una personalizzazione inusitata, rispetto ad altre stagioni politiche della Repubblica, c’è una politicizzazione evidente, che rende tutto più Direzione, redazione e amministrazione Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10 60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330 ORARI: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 www.lazione.com e-mail direzione: [email protected] e [email protected] e-mail segreteria: [email protected] Redazione Matelica Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 ORARI: lunedì e giovedì dalle 16.30 alle 18.30 e-mail: [email protected] (...) Ma se è così, allora per rimanere libero uno non dovrebbe mai scegliere seriamente o definitivamente. La stessa cosa che dire che non puoi scegliere, e se non puoi scegliere allora non sei libero. Un vero pasticcio. La libertà, invece, non consiste nell'avere opzioni, ma nel dire di sì a qualcosa che credibilmente ti promette la vita attraverso la verità, la bontà, e la bellezza. La libertà si vive dentro la capacità umana di aderire a qualcuno, a una proposta, fino in fondo. Più questo "sì" è definitivo, più l'esistenza è rischiata dentro l'abbraccio a un'ipotesi positiva, più l'umanità è esaltata. E più la vita intera è implicata nel "sì", più uno vive con una identità irriducibile, un volto inconfondibile, una personalità matura che sa guardare all'altro pieno di una compassione per il dramma umano, il dramma della libertà. A chi sta affrontando la maturità e sta davanti alle prime scelte col desiderio di dare una forma sempre più precisa alla loro vita, il primo consiglio è di non avere paura. Il criterio esiste! Colui che ci invita ad un rapporto che vuol essere eterno, un rapporto con la fonte della vita stessa, con la verità e con l'amore in persona, ci farà vivere un riconoscimento sempre più limpido e avventuroso. Si sceglie per poter aderire di più alla Sua vita e solo così riusciamo ad accarezzare e toccare con mano l’esperienza della libertà. E sentire allora l’impegno della maturità non come una corsa ad ostacoli, tra quiz azzeccati e amnesie fluttuanti, ma come una possibilità per imparare un approccio nuovo con la realtà. Quello che ci avvicina all’essere davvero uomini. Facendoci intravedere il vero passo per la maturità, che non può essere assolutamente un esame o qualcosa su cui venir giudicati alla luce dello studio intrapreso. Al di là della nozione, ma dentro un significato. Per farci amare ancora di più la vita, non per allontanarci da essa. constatare un’analisi più serena e condivisa rispetto a quanto qualcuno registrava come voci preoccupate ma che, in definitiva, erano approcci diversi. Tutto ciò si può riassumere in una parola - sguardo, appunto – che appartiene al lessico di Bergoglio. Oltretutto, nella spiritualità ignaziana la trasformazione dello sguardo è molto importante e il verbo “mirar” (guardare) è uno dei più presenti negli “Esercizi spirituali” con grande ricchezza di significati: osservare, discernere, contemplare e anche prendersi cura… Con misericordia! Che non significa buonismo, anzi… tutt’altro: è qualcosa di estremamente impegnativo. La misericordia, infatti, si legge nel documento (n. 68), “è verità rivelata” ed “è strettamente legata con le fondamentali verità della fede – l’incarnazione, la morte e risurrezione del Signore – e senza di esse cadrebbe nel nulla”. Il volto del “depositum fidei” (patrimonio di tutte le verità) non è rigido o funereo, ma estremamente gioioso e misericordioso. Per questo, la Santa Madre Chiesa si rende prossima e si fa compagna nelle situazioni difficili. Lo sguardo misericordioso fa “accogliere e integrare”. C’è, infine, una terza chiave di lettura per comprendere l’impostazione dell’Instrumentum e che, in definitiva, è la sintesi di tutto il percorso sinodale: il discernimento come metodo di lettura della storia e di progettazione pastorale. Il discernimento, sintetizzava Papa Francesco nell’intervista a “La Civiltà Cattolica”, “si realizza sempre alla presenza del Signore, guardando i segni, ascoltando le cose che accadono, il sentire della gente, specialmente i poveri”. Insomma, discernere è un’esigenza reale della comunità cristiana nella sua multiforme presenza nella società. Discernere, però, non per dividere, ma per unire ed edificare sempre più una Chiesa madre, che non ha paura di mangiare con il figlio peccatore, che vede i problemi e che aiuta a guardarli nella luce del Vangelo. Una Chiesa che si fa prossima e ascolta… Fatte le riforme vanno governate di FRANCESCO BONINI La vera maturità conflittuale, più difficile, anche se talvolta il conflitto è proprio cercato, per marcare con più evidenza l’obiettivo. In realtà però ogni legge di riforma, una volta approvata, non chiude, ma apre un processo. E’ questo che sfugge alla superficie del caravanserraglio della politica, ma che interessa i cittadini. Tutte le leggi di riforma finora faticosamente e conflittualmente approvate in realtà contengono deleghe per successivi provvedimenti applicativi, in primis quelle su lavoro e scuola. Se vogliamo ancora una volta dare ragione a Philippe de Commynes qui si arresterebbe il processo, travolto da “fattioni e parzialità”, ovvero, traducendo la traduzione seicentesca, da conflitti e corporazioni. Riformare l’Italia insomma sarebbe impossibile, secondo questo consolidato punto di vista, perché le élites altro non si preoccuperebbero che del proprio tornaconto e sarebbero talmente litigiose tra loro da perdere qualsiasi prospettiva sistemica. Per cui, come chiosò Carlo Cammoranesi centocinquanta anni fa Metternich (quello “dell’espressione geografica”) l’Italia non è solo irreformabile, ma anche ingovernabile. E per questo ha bisogno della tutela delle grandi potenze. Questi schemi antichi, ma profondamente inseriti nella memoria lunga, possono essere falsificati. E lo sono stati in diversi momenti felici della nostra storia, anche non lontanissima. In realtà le riforme non sono solo uno strumento di lotta politica. La fattura di molti testi è approssimativa: però, se quel che contava era avviare il processo, ancora più importante è seguirlo, governarlo. Per questo bisogna assolutamente combinare gli elementi verticali, che sono stati anche troppo spinti, con quelli orizzontali: non possiamo stressare il corpo sociale senza poter contare su élites adeguate. Al contrario bisogna realizzare processi bilanciati e valorizzare, responsabilizzandole, le soggettività. E alle riforme bisogna fare il tagliando, ovvero saper cambiare in corsa quello che si deve cambiare. Non è facile, ma è la sola maniera per governare davvero, senza alibi e senza scorciatoie. Impaginazione Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa per la restituzione di copie non consegnate. ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00 Editore Fondazione di Culto e Religione “Diakonia Ecclesiale” D.P.R. n. 99 del 2/5/84 Aderente FISC. Associato USPI.Spedizione in abbonamento postale gr. 1 Aut. DCSP 1/1/5681/102/88LG pubb. inf. 45%. Iscritto al Roc 1988 in data 29/08/2001. Europa e Bacino Mediterraneo € 232,00 Africa, Asia e America € 280,00 Oceania € 376,00 Stampa Rotopress International srl via Brecce - Loreto (An) Amicizia € 60,00 - Sostenitore € 80,00 C.C.P. 17618604 intestato a L'Azione C.C.B. IT 36 U 05035 21110 410570009048 intestato a L'Azione presso Veneto Banca Ag. Corso della Repubblica Ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. n. 196/2003 informiamo gli abbonati che i dati da loro forniti per la sottoscrizione dell’abbonamento vengono trattati per l’espletamento di obblighi di legge e per finalità amministrative, attraverso l’utilizzo di strumenti e procedure idonee a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Il trattamento potrà essere effettuato sia mediante supporti cartacei, sia attraverso l’ausilio di strumenti elettronici. Informiamo altresì gli abbonati, che in relazione ai dati personali da loro forniti, potranno esercitare tutti i diritti previsti all’art. 7 del D. Lgs. n. 196/2003. L’informativa completa è disponibile sul sito www. lazione.com e presso la sede de “L’Azione”. Testata che fruisce di contributi di cui all'art. 3 comma 3 della legge 250 del 7/8/1990. 01/07/15 11.19 3 >INCHIESTA< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Sono tanti i contenitori aperti Parte la stagione turistica in sordina: mancano i fondi. Parla Balducci L’ di ALESSANDRO MOSCÈ assessore al Turismo Giovanni Balducci traccia le direttive riguardo l’ambito istituzionale di sua competenza, partendo dalle strutture e dalle iniziative in esse contenute. Il Museo della Carta e della Filigrana ha registrato, nel 2014, 45.000 visite, 12.000 in più dell’anno precedente. Il trend positivo continua anche in questo primo semestre del 2015: si tratta, per lo più, di gruppi organizzati e di scolaresche. Nel frattempo il museo ha ottenuto il certificato di eccellenza del portale turistico Trip Advisor (2014), risultando il settimo plesso tra le attrazioni della Provincia di Ancona. “E’ un museo pubblico vivo e interattivo, perché oltre a fornire informazioni sul mondo della carta e ad ospitare opere ed artisti, offre opportunità didattiche che consentono al visitatore di addentrarsi all’interno di un’arte, da sempre il supporto più versatile su cui la creatività prende forma nelle sue infinite declinazioni”, afferma Balducci. Attualmente è in corso la mostra “Carta fuori cornice”: le sculture in carta di Maurizio Prenna, architetto e designer (fino al 12 settembre). Attraverso l’utilizzo di un materiale come la carta e con una tecnica artigianale, l’opera diventa scultura restituendo al contempo la dimensione cromatica, figurativa ed espressiva di un quadro originario. Attivo anche il Premio “Leonardo Sciascia Amateur d’estampes” (fino all’11 settembre). Sono 29 le incisioni, per altrettanti artisti di tredici paesi, che partecipano all’ottava edizione 2015-2016, per una biennale internazionale di grafica d’arte fondata dagli Amici di Leonardo Sciascia e dalla Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli (Milano). All’Oratorio del Gonfalone ha aperto i battenti la mostra di stampe fine art (fino al 26 luglio): Mauro Monachesi espone le sue stampe su carta artigianale (100% cotone) prodotte a Fabriano. Sono presenti riproduzioni artistiche dei grandi pittori dell’Impressionismo e di foto in bianco e nero che ritraggono Il Museo della Carta e della Filigrana a Fabriano personaggi famosi del ‘900, luoghi e momenti della storia di Fabriano. Fino al 5 luglio si terrà il Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie” che avrà come ospiti centrali due attori di grande successo e popolarità: Isabella Ragonese e Rolando Ravello. Per i volti nuovi quest’anno la scelta è caduta su Greta Scarano e Stefano Fresi. Una nota particolare Balducci la riserva a “Fabriano in Watercolour”, manifestazione di aprile che ha portato più di 500 acquerellisti da tutto il mondo e artisti appartenenti a ben 51 paesi. “Quest’ultimo esempio ha permesso di capire che fare rete e sinergia, attraverso la qualità degli investimenti nel talento, paga sempre. Speriamo in sempre maggiore collaborazione tra le realtà locali e in un miglioramento del front office per una crescita professionale di tutti gli operatori turistici. Dobbiamo attrarre i visitatori ed esportare il brand Fabriano con continuità. Sono queste le due direttive principali sulle quali l’amministrazione comunale si sta muovendo”. Opere artistiche per abbellire i luoghi Sono trascorsi circa dodici anni dalla nascita del Comitato “Accendiamo Fabriano”, una lungimirante visione proposta da illustri fabrianesi per dare un impulso alla riqualificazione del tessuto urbano con progetti volti ad acquisire qualità, innovazione con l’obiettivo di aprire nuove prospettive al futuro della nostra città. Iniziativa lodevole che, purtroppo, sembra essere lasciata solo sulla carta. Come nel passato, appassionati dalla bellezza dell’arte come committenti, mecenati, hanno finanziato artisti nella realizzazione di opere che documentano e testimoniano scene di vita quotidiana, paesaggi, personaggi, che oggi noi tutti possiamo ammirare, stupirci, emozionarci, per questi meravigliosi doni che persone lungimiranti hanno conservato e lasciato nei secoli. Anche noi, oggi, nella nostra città, appassionati dalla bellezza dell’arte, abbiamo l’obbligo morale di invitare gli artisti locali, alla realizzazione di opere che testimoniano alle generazioni future un documento della loro visione artistica. I curatori del meraviglioso sito fabrianese, Oratorio di S. Maria del Gonfalone, desiderano promuovere una campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza, volta alla realizzazione di opere artistiche da collocare in spazi pubblici con l’obiettivo di abbellire, con progetti mirati, alcuni luoghi non più anonimi, ma, da rivalutare. Questa iniziativa culturale nasce dall’esperienza di oltre ventiquattro eventi realizzati in tre anni di attività nell’Oratorio del Gonfalone, con il sostegno degli artisti locali, che con il loro lavoro hanno fatto conoscere ai fabrianesi la bellezza espressiva della realtà artistica del nostro territorio. Nel mese di maggio è stata installata definitivamente la prima opera, del sopra citato progetto, nell’atrio del chiostro di S. Venanzio, una scultura in terracotta eseguita dagli artisti, Domenico Michetti e Francesca Trappolini. La targa in metallo spiega la motivazione dell’opera: “La scultura rievoca l’episodio miracoloso del 1536 presso il Monastero di Santa Caterina da Siena a Fabriano. La sacra icona della Madonna delle Lacrime è esposta nella seconda cappella a destra in Cattedrale”. La seconda opera proposta è un murales di circa dieci metri da realizzare, nel mese di luglio, su pannelli speciali che conserveranno nel tempo il murales stesso, il quale verrà collocato in una parete di via Lamberto Corsi, nel quartiere di Santa Maria in Campo. Il progetto è stato chiesto all’artista Massimo Melchiorri, che vanta una lunga e notevole esperienza professionale. L’ultimo suo affresco realizzato si trova nella chiesetta del Seminario nuovo di via Serraloggia ed è una magnifica scena biblica di grande effetto visivo. Per una maggiore gestione di opere artistiche da collocare in varie zone della città, i curatori dell’Oratorio si rivolgono a tutti i fabrianesi per un eventuale contributo finalizzato per la creazione di opere mirate ad abbellire il nostro Comune; la donazione si può inviare con bonifico al Monastero di San Silvestro Abate, al seguente iban: IT03N0503521110410570009041 Veneto Banca, con la causale “Pro Gonfalone”. Sandro Tiberi * Buoni i riscontri sulla ricettività del Museo della Carta e della Filigrana * Funzionano i social network della Regione Marche in chiave turistica * L’iniziativa “Fabriano in Watercolour” ha consentito un afflusso notevole di turisti Mancano eventi di qualità per uno scatto in avanti Partiamo da un dato: nei prossimi dieci anni, in Italia, verranno creati 500 mila nuovi posti di lavoro nel settore turistico portando il numero di impiegati, nel comparto, a circa tre milioni (corrispondenti al 13,2% del totale). Ma secondo le stime, già nel 2015 il turismo contribuirà per oltre il 10% del Pil grazie ad un giro d'affari che è stimato in 165,5 miliardi di euro. Delle previsioni di crescita del turismo ha parlato David Scowsill, presidente e Geo del World Travel & Tourism Council (Wttc), in un'intervista rilasciata di recente all'Ansa. Il settore crescerà se vi sarà un'adeguata organizzazione accompagnata da una promozione e da una gestione attenta, mentre in assenza di politiche attive il comparto rischia di perdere fino a 370 mila addetti con una ricaduta negativa sul Pil nazionale pari a 32,4 miliardi di euro. Sono più di dieci anni che, pedissequamente, si discute su come animare Fabriano e restituirle una veste turistica in chiave specie culturale. Un turismo colto, dunque, che preveda un'unione ideale tra mare e collina e una "visione parallela" che raggiunga l'entroterra a partire dal "mare blu". Il servizio #destinazionemarche, con offerte e pacchetti, è stato ben guidato sotto l'egida della Regione Marche, ma il territorio locale appare ancora scorporato da una realtà più ampia. Si ha sempre l'impressione che manchi una reale concertazione pubblico-privato proficua, per lasciare da parte quelle sacche di individualismo che non aiutano affatto a crescere. Anche gli eventi di qualità scarseggiano, dopo la chiusura di "Poiesis" e dopo la mostra “Da Giotto a Gentile”, iniziative di grido che hanno permesso a Fabriano quello scatto in avanti di rilievo nazionale e quella ricaduta, con il supporto della stampa nazionale, perché si accendessero i riflettori anche dalle nostre parti (ma cresce “Fabriano in Watercolour”). Una sinergia con l'Umbria non è stata ancora attuata (vedremo gli esiti dell'applicazione "geografica" del Distretto Evoluto Umbro-Marchigiano i cui sviluppi sono stati appena presentati pubblicamente). Si attende la nascita di strutture didattiche affinché il territorio sia fonte preziosa di apprendimento con punti di informazione e una predisposizione di pacchetti turistici di uno o più giorni, nonché la realizzazione di un itinerario turistico integrato di tipo religioso, culturale, naturalistico, enogastronomico in relazione alle risorse presenti nel comprensorio. Da non sottovalutare il turismo integrato a chilometro zero, per il quale i turisti usufruiscono solo di prodotti del territorio regionale: alimenti, bevande, arredi delle camere come tavoli e sedie in ferro battuto o legno, coperte, lumi, tovaglie, piatti, cestini per pane e frutta: tutto appartenente al chilometro zero commercializzato e venduto nella stessa zona di produzione. Il modello avalla azioni che scelgono l'alimento locale garantito dal produttore nella sua genuinità al posto dell'alimento globale spesso di origine non certificata, risparmiando su trasporti e inquinamento e senza l'utilizzo degli Ogm. A quando una pianificazione coordinata e integrata anche a Fabriano e dintorni? a.m. La recente mostra "Da Giotto a Gentile" (Foto Cico) * Fabriano ha perso “Poiesis”, il festival multidisciplinare delle arti * Non si riuscirà a creare delle biennali d’arte presso la Pinacoteca Molajoli * C’è poca interattività tra settore pubblico e settore privato 03 inchiesta.indd 2 01/07/15 10.42 3 >INCHIESTA< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Sono tanti i contenitori aperti Parte la stagione turistica in sordina: mancano i fondi. Parla Balducci L’ di ALESSANDRO MOSCÈ assessore al Turismo Giovanni Balducci traccia le direttive riguardo l’ambito istituzionale di sua competenza, partendo dalle strutture e dalle iniziative in esse contenute. Il Museo della Carta e della Filigrana ha registrato, nel 2014, 45.000 visite, 12.000 in più dell’anno precedente. Il trend positivo continua anche in questo primo semestre del 2015: si tratta, per lo più, di gruppi organizzati e di scolaresche. Nel frattempo il museo ha ottenuto il certificato di eccellenza del portale turistico Trip Advisor (2014), risultando il settimo plesso tra le attrazioni della Provincia di Ancona. “E’ un museo pubblico vivo e interattivo, perché oltre a fornire informazioni sul mondo della carta e ad ospitare opere ed artisti, offre opportunità didattiche che consentono al visitatore di addentrarsi all’interno di un’arte, da sempre il supporto più versatile su cui la creatività prende forma nelle sue infinite declinazioni”, afferma Balducci. Attualmente è in corso la mostra “Carta fuori cornice”: le sculture in carta di Maurizio Prenna, architetto e designer (fino al 12 settembre). Attraverso l’utilizzo di un materiale come la carta e con una tecnica artigianale, l’opera diventa scultura restituendo al contempo la dimensione cromatica, figurativa ed espressiva di un quadro originario. Attivo anche il Premio “Leonardo Sciascia Amateur d’estampes” (fino all’11 settembre). Sono 29 le incisioni, per altrettanti artisti di tredici paesi, che partecipano all’ottava edizione 2015-2016, per una biennale internazionale di grafica d’arte fondata dagli Amici di Leonardo Sciascia e dalla Civica Raccolta di Stampe Achille Bertarelli (Milano). All’Oratorio del Gonfalone ha aperto i battenti la mostra di stampe fine art (fino al 26 luglio): Mauro Monachesi espone le sue stampe su carta artigianale (100% cotone) prodotte a Fabriano. Sono presenti riproduzioni artistiche dei grandi pittori dell’Impressionismo e di foto in bianco e nero che ritraggono Il Museo della Carta e della Filigrana a Fabriano personaggi famosi del ‘900, luoghi e momenti della storia di Fabriano. Fino al 5 luglio si terrà il Premio Cinematografico e Televisivo “Castello di Precicchie” che avrà come ospiti centrali due attori di grande successo e popolarità: Isabella Ragonese e Rolando Ravello. Per i volti nuovi quest’anno la scelta è caduta su Greta Scarano e Stefano Fresi. Una nota particolare Balducci la riserva a “Fabriano in Watercolour”, manifestazione di aprile che ha portato più di 500 acquerellisti da tutto il mondo e artisti appartenenti a ben 51 paesi. “Quest’ultimo esempio ha permesso di capire che fare rete e sinergia, attraverso la qualità degli investimenti nel talento, paga sempre. Speriamo in sempre maggiore collaborazione tra le realtà locali e in un miglioramento del front office per una crescita professionale di tutti gli operatori turistici. Dobbiamo attrarre i visitatori ed esportare il brand Fabriano con continuità. Sono queste le due direttive principali sulle quali l’amministrazione comunale si sta muovendo”. Opere artistiche per abbellire i luoghi Sono trascorsi circa dodici anni dalla nascita del Comitato “Accendiamo Fabriano”, una lungimirante visione proposta da illustri fabrianesi per dare un impulso alla riqualificazione del tessuto urbano con progetti volti ad acquisire qualità, innovazione con l’obiettivo di aprire nuove prospettive al futuro della nostra città. Iniziativa lodevole che, purtroppo, sembra essere lasciata solo sulla carta. Come nel passato, appassionati dalla bellezza dell’arte come committenti, mecenati, hanno finanziato artisti nella realizzazione di opere che documentano e testimoniano scene di vita quotidiana, paesaggi, personaggi, che oggi noi tutti possiamo ammirare, stupirci, emozionarci, per questi meravigliosi doni che persone lungimiranti hanno conservato e lasciato nei secoli. Anche noi, oggi, nella nostra città, appassionati dalla bellezza dell’arte, abbiamo l’obbligo morale di invitare gli artisti locali, alla realizzazione di opere che testimoniano alle generazioni future un documento della loro visione artistica. I curatori del meraviglioso sito fabrianese, Oratorio di S. Maria del Gonfalone, desiderano promuovere una campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza, volta alla realizzazione di opere artistiche da collocare in spazi pubblici con l’obiettivo di abbellire, con progetti mirati, alcuni luoghi non più anonimi, ma, da rivalutare. Questa iniziativa culturale nasce dall’esperienza di oltre ventiquattro eventi realizzati in tre anni di attività nell’Oratorio del Gonfalone, con il sostegno degli artisti locali, che con il loro lavoro hanno fatto conoscere ai fabrianesi la bellezza espressiva della realtà artistica del nostro territorio. Nel mese di maggio è stata installata definitivamente la prima opera, del sopra citato progetto, nell’atrio del chiostro di S. Venanzio, una scultura in terracotta eseguita dagli artisti, Domenico Michetti e Francesca Trappolini. La targa in metallo spiega la motivazione dell’opera: “La scultura rievoca l’episodio miracoloso del 1536 presso il Monastero di Santa Caterina da Siena a Fabriano. La sacra icona della Madonna delle Lacrime è esposta nella seconda cappella a destra in Cattedrale”. La seconda opera proposta è un murales di circa dieci metri da realizzare, nel mese di luglio, su pannelli speciali che conserveranno nel tempo il murales stesso, il quale verrà collocato in una parete di via Lamberto Corsi, nel quartiere di Santa Maria in Campo. Il progetto è stato chiesto all’artista Massimo Melchiorri, che vanta una lunga e notevole esperienza professionale. L’ultimo suo affresco realizzato si trova nella chiesetta del Seminario nuovo di via Serraloggia ed è una magnifica scena biblica di grande effetto visivo. Per una maggiore gestione di opere artistiche da collocare in varie zone della città, i curatori dell’Oratorio si rivolgono a tutti i fabrianesi per un eventuale contributo finalizzato per la creazione di opere mirate ad abbellire il nostro Comune; la donazione si può inviare con bonifico al Monastero di San Silvestro Abate, al seguente iban: IT03N0503521110410570009041 Veneto Banca, con la causale “Pro Gonfalone”. Sandro Tiberi * Buoni i riscontri sulla ricettività del Museo della Carta e della Filigrana * Funzionano i social network della Regione Marche in chiave turistica * L’iniziativa “Fabriano in Watercolour” ha consentito un afflusso notevole di turisti Mancano eventi di qualità per uno scatto in avanti Partiamo da un dato: nei prossimi dieci anni, in Italia, verranno creati 500 mila nuovi posti di lavoro nel settore turistico portando il numero di impiegati, nel comparto, a circa tre milioni (corrispondenti al 13,2% del totale). Ma secondo le stime, già nel 2015 il turismo contribuirà per oltre il 10% del Pil grazie ad un giro d'affari che è stimato in 165,5 miliardi di euro. Delle previsioni di crescita del turismo ha parlato David Scowsill, presidente e Geo del World Travel & Tourism Council (Wttc), in un'intervista rilasciata di recente all'Ansa. Il settore crescerà se vi sarà un'adeguata organizzazione accompagnata da una promozione e da una gestione attenta, mentre in assenza di politiche attive il comparto rischia di perdere fino a 370 mila addetti con una ricaduta negativa sul Pil nazionale pari a 32,4 miliardi di euro. Sono più di dieci anni che, pedissequamente, si discute su come animare Fabriano e restituirle una veste turistica in chiave specie culturale. Un turismo colto, dunque, che preveda un'unione ideale tra mare e collina e una "visione parallela" che raggiunga l'entroterra a partire dal "mare blu". Il servizio #destinazionemarche, con offerte e pacchetti, è stato ben guidato sotto l'egida della Regione Marche, ma il territorio locale appare ancora scorporato da una realtà più ampia. Si ha sempre l'impressione che manchi una reale concertazione pubblico-privato proficua, per lasciare da parte quelle sacche di individualismo che non aiutano affatto a crescere. Anche gli eventi di qualità scarseggiano, dopo la chiusura di "Poiesis" e dopo la mostra “Da Giotto a Gentile”, iniziative di grido che hanno permesso a Fabriano quello scatto in avanti di rilievo nazionale e quella ricaduta, con il supporto della stampa nazionale, perché si accendessero i riflettori anche dalle nostre parti (ma cresce “Fabriano in Watercolour”). Una sinergia con l'Umbria non è stata ancora attuata (vedremo gli esiti dell'applicazione "geografica" del Distretto Evoluto Umbro-Marchigiano i cui sviluppi sono stati appena presentati pubblicamente). Si attende la nascita di strutture didattiche affinché il territorio sia fonte preziosa di apprendimento con punti di informazione e una predisposizione di pacchetti turistici di uno o più giorni, nonché la realizzazione di un itinerario turistico integrato di tipo religioso, culturale, naturalistico, enogastronomico in relazione alle risorse presenti nel comprensorio. Da non sottovalutare il turismo integrato a chilometro zero, per il quale i turisti usufruiscono solo di prodotti del territorio regionale: alimenti, bevande, arredi delle camere come tavoli e sedie in ferro battuto o legno, coperte, lumi, tovaglie, piatti, cestini per pane e frutta: tutto appartenente al chilometro zero commercializzato e venduto nella stessa zona di produzione. Il modello avalla azioni che scelgono l'alimento locale garantito dal produttore nella sua genuinità al posto dell'alimento globale spesso di origine non certificata, risparmiando su trasporti e inquinamento e senza l'utilizzo degli Ogm. A quando una pianificazione coordinata e integrata anche a Fabriano e dintorni? a.m. La recente mostra "Da Giotto a Gentile" (Foto Cico) * Fabriano ha perso “Poiesis”, il festival multidisciplinare delle arti * Non si riuscirà a creare delle biennali d’arte presso la Pinacoteca Molajoli * C’è poca interattività tra settore pubblico e settore privato 03 inchiesta.indd 2 01/07/15 10.42 4 L'Azione 4 LUGLIO 2015 Una passeggiata che va... nel cuore Due anni per il piccolo Daniel! Il 1° luglio Daniel Lori compie 2 anni. Ti facciamo tanti auguri. Sei la gioia di papà Massimiliano, mamma Edna, della tua cuginetta Arianna, dei nonni, degli zii, della bisnonna Sebastiana. Un bacione piccolo cucciolo! Comunichiamo che gli orari della segreteria de L'Azione sono i seguenti: Mattino: dal lunedì al venerdì 9-12.30 Pomeriggio: lunedì e martedì dalle 15 alle 18 Si è conclusa la 5a Passeggiata del Cuore, importante iniziativa a sfondo sociale organizzata come di consueto da Cuore Salus presso il Monastero di San Silvestro Abate. Obiettivo, come in tutte le manifestazioni passate è stato quello di sensibilizzare la cittadinanza fabrianese alla prevenzione alle malattie cardiovascolari. Correggere lo stile di vita esaltando la sana alimentazione e il movimento. Quest’anno la manifestazione si è arricchita apportando anche una dolce ventata di solidarietà. Per la prima volta in sinergia con Raniero Zuccaro si è fatto l’invito ai partecipanti a donare generosamente in offerta libera alle Suore Cappuccine di Madre Rubatto del Perù per raccogliere fondi necessari per opere primarie da destinare a quella parte poco fortunata del mondo. I partecipanti quasi tutti fabrianesi, ma anche molti provenienti da Roma, Ancona, Jesi, Macerata, Tolentino e dalla vicina Umbria, Gualdo Tadino, quasi quattrocento persone, hanno accolto questo invito senza esitazione. Tutti hanno donato con il cuore “concretezza” per questa nobile causa: aiutare i bambini del Perù. La giornata si è svolta in un clima di grande festa e collaborazione tra i partecipanti. Molti espressamente sono rimasti entusiasti e vorrebbero riproporla anche per il prossimo anno. Grande gioia anche tra i volontari che si sono severamente impegnati per far sì che il tutto fosse organizzato nel migliore dei modi. Un caloroso plauso quindi, a tutti i volontari che hanno garantito sicurezza nell’escursione a piedi immersi nello splendido scenario naturalistico di monte Fano; che hanno allestito gli stand con opuscoli educativi forniti dall’Asur dove è stato possibile informarsi e prendere spunto per una sana alimentazione e un corretto esercizio fisico; alle scuole di nordic walking e mountain bike che hanno fatto provare la tecnica presso il campetto. Poi il momento più emozionante della giornata; riunirsi tutti attorno ad un tavolo imbandito e condividere insieme all’ottimo cibo preparato e servito le testimonianze forti di chi ha vissuto personalmente la “Missione Perù”: Raniero e le Suore Cappuccine presenti. L’occasione ha voluto che si festeggiasse anche un compleanno. Tra i presenti, Federica Stroppa che insieme a tutti noi ha spento... candeline! Grazie a tutti i convenuti. Veramente alle persone comuni che sono state l’“anima” autentica della solidarietà. A tutte le istituzioni partecipanti: Diocesi di Fabriano e Matelica con la presenza del Vescovo don Giancarlo Vecerrica; al Comune di Fabriano con il saluto del sindaco Sagramola; all’Asur Area Vasta 2 con il saluto del dr. Stroppa, e la presenza delle dr.sse Daniela Cimini e Maria Gabriella Colao; al servizio sicurezza, condiviso egregiamente dalla Croce Rossa Italiana e dalla Croce Azzurra. Grazie alla presenza dell’Atd (Associazione Tutela del Diabetico) e al Caffè Alzheimer. Grazie a chi ha cucinato e servito a tavola, a Mirko dello Janus e al suo staff. Infine, un "grazie" dal profondo ai Monaci di San Silvestro Abate perché instancabilmente ci concedono puntuali i loro ambienti preziosi e sacri per farci vivere questi momenti di forte emozione. E’ andata veramente bene. Abbiamo lasciato per un attimo i nostri pensieri, ci siamo raccolti per condividere “quattro passi in amicizia con il cuore, per regalare una piccola gioia ai bambini peruviani: tutti insieme, in piena solidarietà”. Arrivederci al prossimo anno. m.a. Kim, Sally, Trilly, i vincitori della festa del cane al Circolo Ippico Una bellissima giornata di sole e tanto pubblico presente alla quarta edizione della festa del cane che si è svolta domenica 21 giugno, nell’area verde davanti al Ristorante “I Mascalzoni” del Circolo Ippico, in località Brosciano. I nostri amici a quattro zampe sono stati selezionati in quattro categorie: puppy, taglia piccola, media e grande. Per la sezione puppy, sotto i dieci mesi, si è classificato al primo posto Kim, razza Beagle, di Andrea Giovannini, secondo Pongo, razza Bartone, di Alessio Cervigni, terzo Luna, razza Chihuahua, di Gianni Zampetti e quarto Joy, razza Chihuahua, di Eleonora Scattolini. Tutti i partecipanti iscritti alla categoria puppy hanno ricevuto una medaglia ricordo. Per la sezione taglia piccola si è classificato al primo posto Selly, razza Yorkshire, di Maria Grazia Frigola, secondo Briciola, razza Chihuahua, di Barbara Giuseppetti, terzo Sara, razza Bassotto tedesco, di Marina Arteconi e quarto Quentin, razza Maltese, di Rosanna De Pascali. Per la sezione taglia media si è classificato al primo posto Trilly, razza Collie, di Marino Donna, secondo Tommy, razza Beagle, di Sisto Traballoni, terzo Lupen, razza Bretone, di Simmarco Rinaldi e quarto Pepita, razza Shiba Inu, di Stefano Orazi. Per la sezione taglia grande si è classificato al primo posto Gus, razza Terranova, di Vanni Pandolfi, secondo Toto, razza Golden Retrie- 04 mercatino.indd 2 Alcune immagini dell'edizione dell'anno scorso ver, di Cecilia Carbini, terzo Poldo, razza Dogue de Bordeaux, di Alberto Bartocci e quarto Bella, razza Bovaro del Bernese, di Stazi Roberta. Alcuni premi speciali sono andati a: Zoe, razza Carlino, di Maria Rosaria Quintieri, Jolie, razza Jack Russel Terrier, di Gianni Roberta, Ciro, razza Shetland Collie, di Pino Latini e Jamaica, razza Alaskan Malumete, di Sandra Nappi. La manifestazione è stata ripresa dai fotografi: Norberto Censi e Paolo Orazi. Il presidente Livia Marcolini, dell’Associazione Animalisti Italiani di Fabriano, ringrazia pubblicamente tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questa quarta edizione della Festa del cane. Un particolare ringraziamento a Federico Pagnani per la grafica del manifesto, Francesca Poeta per la grafica biglietti della lotteria, Lanfranco Spadini, presidente Circolo Fenalc di Santa Maria, per la disponibilità di tavoli e sedie. Al termine della gara sono stati estratti i numeri vincenti della lotteria: primo premio biglietto n. 135, secondo n. 223, terzo n. 816, quarto n. 191, quinto n. 909, sesto n. 412 e ultimo premio n. 153. Per il ritiro dei premi telefonare al 3479383663 (Teresa). Sandro Tiberi 01/07/15 10.44 5 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >CRONACA Batteri nelle condutture, si aspettano i risultati ufficiali dopo i prelievi Asur L'autocisterna della Multiservizi posizionata in modo permanente davanti al parcheggio del supermercato Coop di Santa Maria Acqua, emergenza finita? Il sindaco potrebbe revocare l'ordinanza e recuperare la normalità di MARCO ANTONINI B ollire l’acqua prima di berla. Lo ha ordinato il sindaco di Fabriano venerdì 26 giugno alle famiglie del centro storico e del quartiere Santa Maria. 9 mila le persone coinvolte dall’ordinanza arrivata dopo le analisi effettuate da Asur che hanno riscontrato la presenza del batterio Escherichia coli in basse quantità (2 parti su 100 millilitri mentre il limite imposto per legge è zero). In attesa di nuove analisi negative da parte di Asur, l’acqua rimane potabile per tutte le operazioni casalinghe ma non può essere bevuta se non previa bollitura. Multiservizi, incaricata della comunicazione, ha affisso volantini nelle vie coinvolte ed ha effettuato un'informativa tramite altoparlante e la distribuzione di acqua in bottiglia e istituito luoghi di approvvigionamento in diversi luoghi della città. I due punti dove sono state effettuate analisi che hanno fatto scattare l’emergenza sono i serbatoi Fab 26 di via Bovio e Fab 32 di via Dante. Sono coinvolti dall’ordinanza i residenti delle vie Zacchilli, Domenico Rossi, XIII Luglio, Cortina San Venanzo, Piazza Partigiani, Domenico Berti, vicoli del Piano, Damiano Chiesa e vicolo Piazza Garibaldi, Fratti, Porta Nuova, IV Novembre, Pietro Miliani, Spiazzi San Nicolo, Piazza Cairoli, Piazza Quintino Sella. Per i cittadini di queste vie l’approvvigionamento per fini potabili è garantito tramite punti prelievo con appositi idranti predisposti da Multiservizi in via Bovio, Miliani, Serafini e via Balbo incrocio via Mamiani. Le altre vie interessate dall’ordinanza sono: Tommasi, Engles Profili, Bellocchi, Broganelli, Pavoni, don Minzoni (tratto don Riganelli-Mattarella), Ruggeri, Buozzi, L. Corsi, Nenni, Di Vittorio, Gigli, via Dante tratto via Tommasi e rotatoria Anas vicino stabilimento Elica. Anche qui l’approvvigionamento per fini potabili verrà garantito tramite punti prelievo predisposti nel parcheggio del Supermercato Coop. Disagi anche al quartiere Piano dove la non potabilità riguarda la scuola Collodi che è stata rifornita di bottiglie di acqua minerale. In rete sono scoppiate le polemiche da parte dei cittadini che, venerdì pomeriggio, non avevano ancora riscontrato comunicazioni ufficiali sul sito Multiservizi o su quello istituzionale del Comune di Fabriano, Piazza Alta. “Alle ore 15, purtroppo, l’unico avviso è stato diffuso dalla stampa locale. Chiediamo – scrivono alcuni - una comunicazione più efficace per tutelare la salute dei cittadini”. Il sindaco ha tranquillizzato l’opinione pubblica. “Non ci sono rischi per la salute. L’acqua è potabile previa bollitura. Le strutture competenti hanno lavorato per limitare al massimo i disagi alla popolazione. Nei giorni scorsi le analisi hanno dato valore negativo – spiega il sindaco Giancarlo Sagramola – ma non hanno valore di legge”. In attesa di nuova ordinanza che confermi il ritorno alla normalità, Comune di Fabriano e Asur hanno diffuso un comunicato per spiegare l’evolversi della situazione e rassicurare la cittadinanza. “A titolo puramente precauzionale, tenendo conto della lieve entità della contaminazione microbiologica e del favorevole andamento nel tempo della conformità delle acque delle due linee acquedottistiche, è stato proposto dall’Asur al sindaco di Fabriano l'emissione di un provvedimento cautelativo atto a limitare l’uso dell’acqua esclusivamente nel caso di ingestione diretta (acqua da bere). Contestualmente l'Asur ha chiesto a Multiservizi, ente gestore dell’acquedotto, di attivarsi prontamente al fine di relazionare sulle cause che potrebbero aver determinato la non conformità e di specificare gli interventi gestionali attuati, comprese le analisi di verifica interna, necessari all’immediato ripristino della qualità dell’acqua erogata. Multiservizi si è immediatamente attivata per verificare, monitorare e risolvere la problematica evidenziata ed effettuare nuove analisi che confermassero o meno l’allarme”. Queste le evidenze aggiornate martedì 30 giugno. Se risulterà confermato il superamento della situazione di criticità verrà disposta dal sindaco la revoca della limitazione d’uso temporanea. Pur comprendendo i disagi arrecati si vuole confermare che le istituzioni coinvolte e l’ente gestore stanno operando a massima garanzia degli utenti ed effettuando tutte le attività ed i controlli previsti dalle norme e dai piani operativi di propria pertinenza. La criticità di questi giorni è oggetto di scrupolosa verifica per ripristinare con assoluta certezza la qualità dell’acqua fornita alla popolazione”. Alessandro Moscè 05 fabriano.indd 2 FABRIANO FARMACIE Sabato 4 e domenica 5 luglio SILVESTRINI Via Brodolini, 24 (Zona Borgo) Tel. 0732 252056 DISTRIBUTORI Domenica 5 luglio Self-service aperto in tutti i distributori EDICOLE Domenica 5 luglio Edicolè Corso della Repubblica Edicolandia Via La Spina Morelli Simone Via XIII Luglio Coffee & Drinks Via Brodolini Belardinelli Via Martiri della Libertà News snc Stazione ferroviaria Sinopoli Simona Via Corsi Silvestrini Via Benedetto Croce CROCE ROSSA P.zza Altini tel. 0732 21948 orario continuato CROCE AZZURRA Via Brodolini, 22 tel. 0732 629444 GUARDIA MEDICA Rivolgersi al tel. 0732 22860 GUARDIA MEDICA veterinaria Rivolgersi al tel. 0732 7071 Il cammino del Nord di Melchiorri Con la sesta settimana, che andava dall'11 al 17 maggio, è terminato il Cammino del Nord, il cosiddetto radio pellegrinaggio del 2015. Sei settimane da Irun a Santiago passando per i paesi baschi. Tutto sulla costa perché è appunto il cammino del nord. Il più duro. E poi una volta arrivati a Ribadeo ci si butta dentro la Galizia e si arriva a Santiago. Il percorso degli ultimi giorni: Baamonde, Miraz, Sobrados dos Monxes, Arzua e Pedrouzo. Hanno camminato e raccontato le loro esperienze e riflessioni Radio Romania International, gli estoni Artur Aukon di Raadio4 e Krista Taim di Vikerraadio. Era presente anche la radio italiana WR6, la web radio "ali speech" della Rai, con puntate di un'ora ciascuna, dove lavora Edoardo Melchiorri (di Albacina) che è stato tra i pochi ad aver concluso il cammino interamente a piedi. L'ultima domenica a Santiago Edoardo Melchiorri ha letto in Cattedrale l'epistola di San Paolo dopo una verifica del suo castigliano prima di "andare in scena". L'anno scorso Melchiorri fu protagonista del cammino sulla via Francigena. Ricordiamo che da oltre dieci anni Radio Rai percorre a piedi gli itinerari europei di interesse storico-culturale e li racconta al microfono. Dal 2009 partecipano al progetto giornalisti e conduttori di radio associate nella comunità radiotelevisiva italofona, che si alternano nel cammino al fianco di Sergio Valzania e presentano agli ascoltatori la tappa percorsa. Da due anni vivono questa esperienza anche giornalisti non italofoni, grazie alla collaborazione con la European Broadcasting Union. Essi producono trasmissioni diffuse in molti paesi europei, ciascuna nel rispetto dei palinsesti e delle sensibilità del pubblico delle radio di appartenenza. taccuino BIGLIETTERIA FERROVIARIA dal lunedì al sabato dalle ore 6.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.30 domenica dalle ore 13.30 alle 19.30 Tel. 0732.5345 Agenzia Viaggi del Gentile Atrio stazione FS dal lun. al ven. ore 8.30-12.30 e 16.30-19.30 sabato 8.30-12.30, domenica e festivi chiuso tel. 0732.5345 - 0732.5066 - fax 0732.233063 www.viaggidelgentile.it Agenzia viaggi Santini via Buozzi 24 lun/ven 9-12.45 e 15-19, sab. 9.30/12.30 e 17.30/19 tel. 0732 23161 www.santiniviaggi.it Edoardo Melchiorri mentre legge nella Cattedrale di Santiago Agenzia Janus viaggi Piazza del Comune 5 (tel. 0732 22522) 01/07/15 10.49 6 >FABRIANO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Un ultimo dono di Ester La sua collezione d'opere d'arte contemporanea andrà al Comune di ALESSANDRO MOSCÈ U na novità (ma ancora da ufficializzare), è in dirittura d’arrivo e prevede l’incremento dell’offerta culturale di Fabriano legata al cosiddetto secolo breve, il Novecento, e a questo primo scorcio di terzo millennio. Ester Merloni, la primogenita di Artistide, ha donato la sua collezione d’arte contemporanea al Comune di Fabriano. Una vero e proprio patrimonio di inestimabile valore, allargato anno dopo anno con passione, andrà a confluire, con ogni probabilità, nell’allestimento di un’apposita sala che lo conterrà, all’interno di una struttura pubblica di proprietà del Comune (il Palazzo del Podestà?). Questa sala sarà intitolata ad Ester Merloni. De Chirico, Manzù, D’Orazio, Mannucci e decine Un'opera scultorea di Edgardo Mannucci di altri artisti italiani e stranieri di prim’ordine affollavano la casa della “signora perfezionista”, come veniva chiamata: saranno a disposizione del pubblico fabrianese e dei visitatori quando il progetto di accoglimento delle opere troverà compimento (si tratta, specialmente, di dipinti su tela e sculture). E’ questa la volontà di Ester Merloni manifestata apertamente, prima che le opere passassero in comodato d’uso al marito Ugo Duca, da poco venuto a mancare. La continua esplorazione dei linguaggi diversamente espressivi e in costante evoluzione era stata la ricerca della signora, che si fermava ore ad ammirare i propri quadri e a scoprire, di volta in volta, i particolari. Non è escluso che a questa collezione possa essere aggiunta quella della Fondazione Carifac, la Ruggeri-Mannucci (attualmente collocata in via Gioberti, al pian terreno della sede della Fondazione stessa). Settantanove i capolavori acquistati presso gli eredi dei due artisti, dei quali sessantuno di Mannucci e diciotto di Ruggeri, per salvaguardare il patrimonio da un’eventuale dispersione e garantendone la permanenza sul nostro territorio. Un’espo- sizione inedita, dunque, sarà tutta da costruire. Uno spazio espositivo permanente e un percorso di visita secondo il criterio storico-cronologico, allo scopo di sollecitare il viaggio ideale della carriera artistica dei grandi protagonisti della pittura e scultura del Novecento. Il festival "Lo Spirito e la Terra" recupera nuovi spazi della città Dopo essere partito da San Biagiolo, là dove San Romualdo lasciò segni indelebili di fede, “Lo Spirito e la Terra” prosegue il suo cammino. Fino a domenica la prima parte del festival, che ripartirà dal 31 al 2 agosto, proseguirà il percorso di riscoperta delle radici del territorio aprendo uno scrigno fatto di spiritualità e natura. Venerdì tra le storiche mura del monastero di San Luca (ore 18) la musica ed il canto si connetteranno con la nostra spiritualità: un modo di trovare la pace interiore, di esprimere emozioni e di sentire ciò che ci circonda. Da sempre il canto è utilizzato per guarire lo spirito, alleviare le sofferenze e scandire i ritmi della nostra vita. Un percorso polifonico che inizia con due dei più grandi compositori di musica sacra, De Victoria e Palestrina, e prosegue con gli Spirituals ed una intensa preghiera india- na. Sempre venerdì alle ore 18:30 all’interno del loggiato San Francesco sarà presentato il libro “Zennis: Tennis e Zen” di Agam Bernardini. Mentre intorno alle 22.30 a Pierosara la serata sarà dedicata alla “Luna Pierosaiola” e a Coriolano Bruffa con il Concerto di Nick Apollo, con la partecipazione di Barbara Bruffa. Sempre da venerdì (fino a domenica) spazio al teatro con il laboratorio “La memoria del cuore”. Un laboratorio di narrazione e teatralità con Laura Trappetti: la storia della nostra terra e del nostro spirito, per adulti over 60. Sempre Laura Trappetti, negli stessi giorni ma con orari diversi, si prenderà cura dei bambini tra i 6 ed i 10 anni per un viaggio nel “bosco dei folletti”. Il laboratorio si svolgerà presso la Dimora Engles Profili in Via Gentile 13. Domenica, ultima giornata della prima parte de “lo spirito e la terra, si partirà con le lodi ed il concerto di benvenuto al sole sui prati di San Silvestro (ore 5) per poi ripercorrere le orme di San Francesco con 2 percorsi di difficoltà diversa fino ad arrivare intorno alle 16 all’eremo di Santa Maria in Valdisasso dove sarà celebrata anche la messa. Le ultime ore del festival saranno divise tra un performance di danza e lettura al loggiato San Francesco (ore 18), il concerto delle acque (ore 21) della big band Concordia all’interno dei giardini Regina Margherita ed il concerto “peripatetico” (dalle 22 alle 24) le scale del jazz tra piazza Garibaldi, palazzo del podestà e la biblioteca Piazza Savoia gremita per assistere al singolare concerto della cover dei Beatles... sul terrazzo “Sassi”. Punti fermi anche di questi ultimi giorni le lodi ed i vespri, i concerti di mezzogiorno nella chiesa delle Cappuccine, lo yoga ai giardini (ad eccezione del 1° luglio) ed i laboratori didattici per bambini. Proseguiranno anche i concerti di mezzanotte al loggiato San Francesco, da giovedì a domenica giovanissime band e solisti saranno al centro della scena del festival. Saranno i Superpusher ad aprire le danze giovedì, seguiti dai Tlon, dai Walls of Babylon e dal gran finale con Simone Franchini. Il Gli Indiano Salentino festival, dopo un periodo di pausa, terminerà la sua seconda edizione con altri 3 giorni di appuntamenti dal 31 luglio al 2 agosto. La manifestazione sin dalle prime giornate ha riscosso un enorme successo, aggregando un pubblico esteso e diversificato: in tantissimi hanno partecipato a tutte le iniziative proposte, che hanno attratto, grazie alla loro diversificazione, diverse generazioni, dai più piccoli ai più grandi. Tra l’altro è stata registrata la presenza non solo di molti fabrianesi, ma anche di turisti e abitanti della vicina Umbria. Saverio Spadavecchia Lo spettacolo "Mio caro diario" strappa applausi Lunedì 8 giugno, a conclusione dell’anno scolastico il numeroso pubblico che gremiva il Teatro Gentile ha assistito allo spettacolo “Mio caro diario”, messo in scena dagli alunni del Laboratorio Teatrale della Scuola Secondaria di primo grado “Gentile da Fabriano”. La numerosa “Compagnia Deicocchidimamma”, circa 70 alunni, ha portato in scena commedie di diverso genere, tutte ispirate alla tipologia del diario e intervallate dall’esecuzione musicale e canora molto apprezzata degli alunni del Laboratorio Musicale del prof. Paolo De Maria. Nella serata i ragazzi hanno così visto prendere vita, nella messa in scena teatrale, a quanto avevano pensato, progettato nel corso del secondo quadrimestre (libri che diventano spettacolo, drammatizzazioni, testi, scene, costumi, musiche, coreografie…). Un’emozione forte, indimenticabile, che sicuramente lascia il segno. Sono andate in scena tre commedie. La prima "S" è Stretta” recitata dalle classi prime e terze, prendeva l’avvio dall’arrivo di un gruppo di 06 fabriano.indd 2 turiste, quanto mai stravaganti, desiderose di scoprire la Fabriano storico, artistica e di una poco paziente guida turistica, per poi risalire con un flash-back, a quando nella nostra città si avviò la produzione della carta bambagina o di stracci. La realtà mescolata alla fantasia ha dato vita a storie d’Oriente e di magia con canti e balli. La seconda “Diario di Giannina Burrasca”, recitata da un primo gruppo delle classi seconde, ha messo in scena un adattamento del famoso libro di Vamba “Il giornalino di Gian Burrasca”, prendendo spunto dalle scene più famose: i fidanzamenti delle sorelle, la zia Bettina, il collegio con tanto di pappa al pomodoro e seduta spiritica. La terza “Diario della Famiglia Strip”, recitata da un secondo gruppo delle classi seconde, era un horror-comico, adattato liberamente dal romanzo di P. Van Loon “Mai mordere i vicini” con tanto di cassa da morto e sarcofago da cui sono usciti un vampiro e una mummia, per unirsi al resto della famiglia: una zombie, un lupetto mannaro, una fantasma, uno scheletro quanto mai pimpante e un vampirato. Sicuramente una bella famiglia di creature diverse, poco accettate dai vicini così per bene e borghesi. Anche qui musiche, balli e canti molto graditi dal pubblico. La serata è stata molto lunga, ma d’altronde è giusto che tutti abbiano avuto il loro ruolo in queste esperienze laboratoriali che, grazie agli insegnanti, avvicinano gli alunni a forme d’arte (teatrali e musicali) che, se non li vedranno attori da adulti, li vedranno sicuramente da spettatori. I ragazzi imparano tanto: acquistano fiducia in sé, diventano più spontanei, imparano a comunicare, a migliorare l’autocontrollo e l’affiatamento, acquistano più abilità e soprattutto investono risorse ed energie in un tempo scuola opzionale di qualità: divertente, interessante e soprattutto vario. Un ringraziamento alla Fondazione Carifac per il contributo. Un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi che malgrado gli inconvenienti dell’ultimo momento ce l’hanno messa tutta. Un ringraziamento a tutti i professori che hanno lavorato e che hanno ricevuto fiori e ringraziamenti dietro le quinte e a quanti hanno collaborato. Essi sono: Sandra Serafini, Simona Massinissa, Alberto Signori, Sara Grandoni, Anna Vitaletti, Andreina Leporoni, Silvana Scotini, Gabriella Cecconi, Mirko Tontini, Maria Ferreri e il sempre disponibile dirigente Emilio Procaccini. 01/07/15 10.30 >FABRIANO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 7 La città riscopre la storia Durante il Palio, tre momenti per approfondire il nostro passato di ALESSANDRO MOSCÈ L unedì 15 giugno, all’Oratorio della Carità, si è svolta la conferenza “Il fiume e la città: Fabriano e il Giano”, con gli interventi di Federico Uncini, Giancarlo Castagnari, Chiara Castiglia, Marika Ragni e Giampaolo Ballelli, presentati da Aldo Pesetti. Un’iniziativa decisamente partecipata con contributi non solo dei relatori ma di vari esponenti della società civile locale, appassionata ed esperta di arte, urbanistica e architettura. E’ stato anche realizzato un bel plastico da Stefano Rossi, che rappresenta il ponte dell’Aèra, e che è attualmente è esposto presso la gelateria “ByNice” (Corso della Repubblica). Federico Uncini si è soffermato sul tema leggendario di Mastro Marino, che secondo la tradizione aveva la fucina collocata proprio sul ponte dell’Aèra. La sua storia potrebbe aver preso corpo dai fatti avvenuti durante il periodo della formazione del Comune. Nell’anno 1165 Fabriano vantava già una comunanza di uomini formata da accordi tra gli abitanti di Castelvecchio e Castelnuovo, appartenenti a classi sociali differenti e in lite fino alla stesura del documento “Carta Major”, che sanciva obblighi e doveri di entrambe le parti. Tra i nomi dei testimoni compare Petrus Faber: potrebbe essere stato il Mastro Marino della leggenda. Accostamenti, sempre con cautela, vengono fatti a Petrus Fabriani grazie al suo operato politico per riunire i due castelli (ma potrebbe essere lo stesso personaggio di Petrus Faber). Giancarlo Castagnari si è soffermato sul Giano, sul fiume della carta e sulla sua valle, in particolare sul Trecento, il secolo d’oro di Fabriano, il cui settore trainante rimase a lungo la manifattura cartaria. Nasce la figura del mercante-imprenditore 07 fabriano.indd 2 Il tavolo dei relatori dell'incontro "Fabriano e il Giano" Da sinistra: Claudio Alianello, Aldo Pesetti e Gianni Perticaroli LA FABRIANO MEDIEVALE E IL ROMANZO STORICO: INCONTRO CON GLI AUTORI PERTICAROLI E ALIANELLO Si è svolto sabato 20 giugno l’inconro con gli autori Gianni Perticaroli e Claudio Alianello, scrittori di romanzi storici ambientati in città, che si sono confrontati in una interessante tavola rotonda moderata da Aldo Pesetti, portando entrambi la propria esperienza, tra ricerca di fonti e documenti e personaggi di invenzione. Le loro opere “Il Prescelto”, “La gualchiera di Fabriano”, “Il giudizio di Dio”. Due autori dai tratti differenti, ma con una passione in comune, quella per la storia fabrianese. Trame avvincenti e ar ticolate fanno parte della “ricetta”: intrighi, amori, morti inspiegabili, rinvenimento di mitici tesori, efferati fatti d’armi e di misteri che vengono svelati...Sullo sfondo fatti reali a cavallo tra XIV e XV secolo come le lotte di fazione all’interno del Comune, l’appoggio del clero fabrianese all’antipapa Niccolò V, l’eccidio dei Chiavelli, lo sterminio dell’eretica setta dei Fraticelli. Oltre a riflettere sulle potenzialità di divulgazione storica che queste opere hanno, quella l’incontro è stato anche un’occasione per scoprire il lavoro che avviene “dietro le quinte” prima e durante la stesura, tra bozza, struttura, tratti autobiografici ed espedienti utilizzati. Aldo Pesetti TRA FIABA E LEGGENDA: MASTRO MARINO E LA NASCITA che si inserisce come principale committente del maestro cartaio al quale viene fornita la materia prima, gli stracci. Castagnari ha citato una frase di Carlo Argan, il quale sosteneva che “la cultura è un immenso fiume di carta e che la carta sta alla civiltà come l’acqua alla natura”. La città, dopo il declino del Sei-Settecento, ha sempre trovato il modo di riprendersi fabbricando la sua carta, interrottamente, per ottocento anni. Tra gli altri interventi, di particolare rilievo quello di Giampaolo Ballelli, il quale ipotizza che l’Aèra possa essere il ponte che compare nell’arme della città. Nello stemma di Fabriano si nota il ponte con tre, quattro cam- pate. Il ponte dell’Aèra, viceversa, è conosciuto con due sole fornici che poggiano su un’unica pila centrale. Ma da un attento rilievo emerge un’incredibile realtà: due campate sono nascoste, da secoli dimenticate. Possiamo affermare con sicurezza che il ponte è stato costruito in due distinte fasi e che la più antica è composta da ben quattro campate. La struttura originale è databile alla seconda metà del XII secolo e fu realizzata come venne rappresentata nella formella che si trova in piazza della Cattedrale. Due autorevoli storici come Marcelli e Uncini attribuiscono al grande Gentile il disegno della formella. DELLA CITTA' - ATTIVITA' DEDICATA AI BAMBINI DAI 6 AI 12 ANNI il quale riappacificò finalmente i due signori. Un’iniziativa rivolta dunque ai più piccoli, organizzata da Catia Stazio con l’aiuto di attori fabrianesi, del gruppo armati “Compagnia dell’aquila nera” e con la collaborazione di Teseo Tesei e Aldo Pesetti, fortemente voluta dall’Ente Palio come importante momento per trasmettere alle nuove generazioni storie e leggende della nostra tradizione. a.p. Tra le varie iniziative della XXI edizione del Palio di San Giovanni Battista, quest’anno anche “Tra fiaba e leggenda: Mastro Marino e la nascita della città”. Un’attività, dedicata ai bambini dai 6 ai 12 anni, che ha avuto luogo in alcuni dei più antichi luoghi del Centro Storico. Non una semplice visita guidata ... durante il tragitto infatti i piccoli partecipanti sono stati “proiettati” indietro nel tempo: per la precisione alla metà del XII secolo quando Fabriano ancora non esisteva come oggi la conosciamo, al suo posto due castelli: su un'altura il Castelvecchio e sull’altra il Poio (o Castelnuovo); e due fratelli sempre in lotta tra loro. Grazie all’aiuto dei vari personaggi incontrati durante il percosrso, i bambini sono diventati protagonisti dell’evento da cui deriverà la nascita stessa della città: l’intervento del leggendario fabbro Mastro Marino, che ancora oggi fa capolino da dentro lo stemma comunale, Un momento della simpatica ed edificante iniziativa per i bambini 01/07/15 10.28 8 >FABRIANO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Al Palio è tripudio giallo! Il Borgo vince l'edizione. Tanti consensi anche grazie alla... tradizione di MARCO ANTONINI E’ calato il sipario sulla 21° edizione del Palio di San Giovanni Battista. Mercoledì 24 giugno più di diecimila persone hanno affollato il centro storico per la serata conclusiva. Una festa del patrono davvero sentita. Già dalle prime ore del pomeriggio in tantissimi hanno affollato le vie della città. Molti i turisti che hanno potuto ammirare le infiorate artistiche esposte nelle quattro sedi. Complice la giornata festiva, fin dal mattino, si è respirata l’aria di festa. Poste Italiane ha organizzato un annullo postale in Piazza del Comune e in tanti hanno fatto la fila nello sportello apposito per portarsi a casa il francobollo da collezione. Un centinaio di volontari hanno lavorato per allestire la piazza per l’attesissima sfida del Maglio vinta dalla Porta del Borgo. La famosa competizione tra i fabbri e i loro garzoni delle quattro Porte è stata vinta dai gialli. Il fabbro è diventato, in pochi minuti ricchi di adrenalina e di tifo da stadio, il nuovo mastro Marino. Questi i protagonisti della sfida del Maglio. Porta Pisana: staffettisti: David Stelluti, Gabriele Archetti, Marco Giacometti, Diego Ferretti. Riserve: Davide Tassiello e Silvio Stanuca. Anelli: Lorenzo Piermartini e Daniele Pallotta. Prologo: Alessandro Coscia. Forgia: Alessio Morichelli e Massimiliano Capalti. Fabbro: Francesco Latini. Porta Del Piano: staffettisti: Jacopo Scotini, Matteo Moretti, Mirko Bartoccetti, Alessandro Fanesi. Riserve: Gianlorenzo Farinelli e Sergio Bellucci. Anelli: Luca Bartolini e Daniele Buttà. Prologo: Nicolas Fraboni. Forgia: Simone Biocco e Fabio Fraticelli. Fabbro: Michele Picchio. Porta del Borgo: staffettisti: Giacomo Balducci, Cristiano Ruggeri, Andrea Buldrini, Nicolò Marinelli. Riserve Giorgio Tiberi e Massimiliano Poeta. Anelli: Paolo Castellani e Luca Fiorani. Prologo: Nicolas Spadini. Forgia: Gianluca Trinei e Michele Brandi. Fabbro: Valerio Tiberi. Porta Cervara: staffettisti: Simone Carmenati, Riccardo Raggi, Alessio Doraci, Gianmarco Cecchini. Riserve Gabriele Tozzi e Si- mone Clementi. Anelli: Giacomo Depau ed Emanuele Ciocci. Prologo: Niccolò Trinei. Forgia: Cimarra Leonardo e Gianluca Tullio. Fabbro Simone Mencucci. Dopo la Sfida del Maglio, nella tarda serata del 24 giugno, Porta del Borgo ha festeggiato quasi tutta la notte la vittoria che ha permesso ai gialli del Borgo di San Nicolò di raggiungere la decima vittoria. Il fabbro Valerio Tiberi, applaudito e sostenuto dal pubblico, è stato insignito del titolo di Mastro Marino, figura leggendaria che nel Medioevo unì i castelli e diede vita a Fabriano. Il Borgo ha superato Piano, Pisana e Cervara che, con spirito di competizione, hanno poi applaudito i vincitori. “Vogliamo ringraziare tutti i nostri sostenitori – spiegano i responsabili della Porta del Borgo - ed i volontari che hanno reso possibile, anche quest’anno, la realizzazione di un evento bello e coinvolgente come il Palio di San Giovanni Battista”. Tanti i consensi arrivati al nuovo consiglio direttivo dell’Ente Autonomo capitanato, per la prima volta, da Paolo Mearelli che, dal suo insediamento, ha dichiarato di voler puntare A MODO MIO a cura di Luciano Gambucci Esempi, non parole Sto facendo su e giù lungo i corridoi di un ospedale. Non mi piace stare seduto più di tanto. Magari per un po’ leggo un giornale, ma non proseguo per lungo tempo. Camminare è un modo molto utile per fare movimento e pensare. Soprattutto pensare. In fondo ciò che ci contraddistingue non è la capacità di pensare? Mentre cammino, ogni tanto, mi metto a leggere ciò che è affisso sui muri: avvisi, manifesti, proposte. Sono attratto da un locandina di carattere sindacale che, ovviamente, propone tutta la magnificenza dell’assistenza di quel sindacato senza il quale… A mo’ di motto, però, il manifesto porta una semplicissima affermazione del grande scrittore brasiliano Paulo Coelho: “Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la 08 fabriano.indd 2 sui giovani e sulle associazioni. Proprio il 24 giugno, prima della Sfida del Maglio, sono stati i giovanissimi alunni delle scuole medie di Fabriano i protagonisti indiscussi della giornata con l’infiorata da loro realizzata presso la navata centrale della Cattedrale. Un’opera d’arte lunga più di 20 metri con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle tradizioni, alla storia e al Palio di Fabriano. E anche i turisti hanno apprezzato la manifestazione. Anche il giorno di San Giovanni, infatti, sono stati molti quelli che hanno raggiunto la città per ammirare le infiorate artistiche o per tuffarsi nelle vie medioevali. Alcuni sono arrivati anche da Campomarino, in provincia di Campobasso. “Conoscevo la città solo per i famosi album da disegno – dichiara Patrick Belpulsi - e invece ho scoperto un centro storico meraviglioso.” Soddisfatto l’Ente Autonomo Palio di San Giovanni Battista. "Non sta a noi dire se questa edizione è stata più bella o meglio riuscita rispetto alle precedenti ma la soddisfazione di aver visto la piazza gremita di gente in tutti gli appuntamenti previsti ci ha riempito di gioia. Ricorderemo il pienone nelle varie serate, l’Oratorio della Carità e la Biblioteca affollati per le varie conferenze, più di 70 bambini in centro per scoprire i luoghi del Mastro Marino nel laboratorio per i piccoli, l'infiorata dei ragazzi delle scuole medie in Cattedrale. Tutto ciò – concludono Paolo Mearelli e Fabio Ciarlantini - ha ripagato i nostri sforzi e ci inorgoglisce del lavoro fatto. Tutto questo grazie alla collaborazione delle Porte, cuore pulsante della manifestazione, delle associazioni coinvolte, di tutti quei volontari che ci hanno dato una mano e ai sostenitori che con il loro contributo hanno permesso di organizzare al meglio questa edizione. Da qui ripartiremo il prossimo anno con maggiore determinazione ed entusiasmo". Dello stesso avviso il tua opinione”. Lo leggo e lo rileggo. Non mi è nuovo ma il momento ed il luogo sono invitanti. Devo attendere ore ed ore e cosa c’è di più bello che aspettare riflettendo? In testa cominciano a girarmi le idee più diverse, i ricordi di una vita, i dibattitti e le discussioni fatte per decenni a casa, a scuola, con i colleghi. In particolare con mia moglie. Mi tornano in mente i tanti “giri” nel palazzo del duca, a Camerino, negli anni universitari e che nella città dei Da Varano continuano a chiamare “sotto corte”, uno splendido quadriportico che con l’allora fidanzata utilizzavamo per camminare e chiacchierare, in parte protetti dal freddo e soprattutto dalla pioggia. Il tema di fondo da affrontare - anche se lungo secoli e secoli - è ancor più di attualità oggi visto il bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti. Radio, tv, giornali di ogni tipo e risma, il sempre più dilagante web ci inondano di parole. I talk show televisivi imperversano. In verità per gli altri perché io sono tra coloro che…non li segue mai, “forte” della mia conoscenza della lingua inglese. Ma avete mai pensato cosa significa, appunto in inglese, talk show? Molto semplicemente “spettacolo di conversazione” per cui non aggiungo altro. Paulo Coelho, in sostanza, fa una affermazione tanto vera e pregnante che, spesso, troppo spesso, noi amabilmente la ignoriamo: non è con le parole che si costruisce, ma con sindaco Giancarlo Sagramola. “La passione dei tanti volontari, lo spirito agonistico sano e coinvolgente delle gare, la voglia di stare insieme condividendo i piatti medioevali nelle hosterie, l’entusiasmo di riproporre le rievocazioni storiche e gli antichi mestieri della tradizione, la cura e la raffinata tecnica artistica nel realizzare le infiorate, l’appassionante senso di appartenenza alle porte, hanno fatto del Palio – dichiara il primo cittadino - un appuntamento unico, atteso e capace di “trascinare” un’intera città comprese le generazioni più giovani.” Molto apprezzata anche l’antica tradizione dell’acqua di San Giovanni. “E’ usanza ancora oggi diffusa – spiegano gli storici Balilla Beltrame e Aldo Pesetti - quella di raccogliere il 23 giugno fiori ed erbe da tenere all’esterno in un catino a bagno durante la notte. La mattina dopo, quest’acqua bagnata dalla rugiada notturna, viene utilizzata per lavarsi volto e braccia. Si dice che questo procuri giovamento alla pelle e che sia anche una protezione contro i malanni. Come recita il detto: ‘La guazza di Santo Gioanno fa guarì da ogni malanno’. Gli ingredienti tramandati dai nonni: fiori di ginestra, foglie di noce, un ciuffo di brocano, alcuni petali di rose, rametti di maggiorana, erba della concordia, erba della madonna”. Da qualche anno a Fabriano, per ridare vita a questa tradizione, si trovano anche dei sacchetti già pronti contenenti le varie erbe, e c’è anche chi ha avuto l’idea di realizzare la “carta di San Giovanni”, mescolando fiori e foglie insieme alla cellulosa. L’ultimo atto il 26 giugno con l’appuntamento con la fortuna. Il biglietto numero 01377 vince un buono acquisto alimentare del valore di 3 mila euro da spendere presso il supermercato Conad. Secondo premio – un buono di 2 mila euro presso il negozio Euronics – al biglietto 01776. Come terzo premio è stato messo in palio un buono di 1.300 euro per un viaggio organizzato dall’agenzia Aleste Tour. Ad aggiudicarselo è stato il fortunato possessore del biglietto numero 07877. Quarto premio al biglietto 00772: è un Iphone 6 da ritirare presso il negozio Tim del centro storico. Quinto premio – un buono di 500 euro da spendere presso Sport For You – è andato al biglietto 01209. Sesto premio al biglietto 01871: vince un buono pasto di 500 euro per pranzi e cene presso "Cavallo Pazzo". Settimo e ultimo biglietto vincente è il numero 02353 che si porta a casa un abbonamento annuale per rilassarsi nella piscina Aqua di Fabriano. l’esempio, spesso silenzioso, di pura testimonianza diretta. Da ragazzo sentivo la mia nonna materna ripetere una massima: “fai quello che il prete dice, non quello che il prete fa”. Una affermazione chiara, forte, che ovviamente voleva censurare atteggiamenti magari disinvolti mentre l’annuncio evangelico, peraltro ricchissimo di esempi che Gesù spande a piene mani, punta proprio al cambiamento personale. E chi non è rimasto colpito da quella persona, magari parente stretto oppure amico, capace di farci riflettere e cambiare atteggiamento? Il padre dell’India moderna, il Mahatma Gandhi diceva con forza: “ho letto i vangeli e stavo per diventare cristiano. Poi ho conosciuto alcuni cristiani…”. Davvero terribile un giudizio così sferzante e senza appello! Nelle molte ore che ho fatto su e giù lungo quei corridoi d’ospedale mi sono soffermato più volte a rileggere quella semplice frase. Sono tornato alcune settimane dopo ed il manifesto non c’era più. Ho pensato: forse non sarebbe male stampare dei maxi manifesti con questa affermazione, per farci riflettere. Quel po’ di razionalità che non mi è mai mancata mi ha fatto immediatamente recedere: a cosa servirebbe aggiungere altre parole? Esempi, caro Luciano. Esempi. 01/07/15 10.59 9 >FABRIANO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Barman premiato a Madrid Dai banconi di Fabriano al World Class in Spagna: la storia di Zannini I di SAVERIO SPADAVECCHIA giovani fabrianesi si fanno valere anche all’estero, dove trovano spazio per poter esprimere il loro talento. Questa è la storia di un giovane barman, partito dai banconi e dai bicchieri da lavare dei bar di Fabriano ed arrivato (per ora) alla premiazione nella Diageo Reserve World Class di Madrid di un paio di settimane fa. In Spagna da cinque anni circa Giorgio Zannini racconta la sua esperienza, fatta di passione e dedizione per il proprio lavoro. “Il primo anno in Spagna è stato molto duro, una realtà sicuramente difficile ma che non mi ha scoraggiato e che mi ha fatto andare avanti con determinazione lavorando sempre con umiltà e ricordandomi dal sogno che mi aveva fatto volare via dall’Italia”. La manifestazione di Madrid è stata per il giovane barman e manager fabrianese palcoscenico per mostrare la propria arte, fatta di impegno costante durante l’anno spagnolo. Una sezione molto rinomata quella spagnola, questo perché la World Class non è una semplice competizione per la ricerca del cocktail migliore, bensì una celebrazione di creatività, istinto, conoscenza e stile destinata alla ricerca del barista più completo e ispirato. Per questi motivi gli organizzatori della Il pulmino per l'Unitalsi è diventato una realtà In questi anni l’Unitalsi si è resa protagonista sul territorio fabrianese non solo per i pellegrinaggi a Lourdes e Loreto, ma anche per altre iniziative che hanno coinvolto la città. Come non ricordare l'evento di marzo 2014 “Percorsi… oltre le diversità” che ha visto la partecipazione di Simona Atzori con il coinvolgimento di tutte le scuole fabrianesi. Forse ai più è sconosciuto il servizio che la sottosezione svolge giornalmente. L’associazione opera attivamente a Fabriano soprattutto in questi anni, grazie al suo pulmino, che le permette di essere presente concretamente nella vita di tutti i giorni di coloro che troverebbero difficoltà a spostarsi. Il servizio che l’Unitalsi offre va a migliorare per quanto possibile la vita delle persone con disabilità, in quanto gli permette di essere componente attiva nella vita sociale della città; (sia che si tratti di partecipare alla celebrazione eucaristica nelle parrocchie, fare spesa, essere accompagnati a lavoro o a fare terapia ecc...). Tutto questo consente anche al disabile di essere autonomo e responsabile. Per questo motivo nel corso degli anni la sottosezione aveva cercato di acquistare un nuovo pulmino visto le numerose richieste di poter usufruire del servizio, che l’associazione mette a disposizione, grazie ai suoi volontari. Quello che sembrava un sogno oggi si è realizzato grazie al grande sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, oggi la sottosezione Unitalsi di Fabriano ha un nuovo pulmino! Questo le consentirà di migliorare il proprio servizio e di partecipare a nuovi progetti, come sta già facendo con il Progetto “Caffè aAzheimer” accompagnando le persone a degli incontri per un momento di condivisione. La Fondazione ha dimostrato ancora una volta come si può essere presenti sul territorio con un gesto tangibile che permetterà di far crescere e dare nuovo slancio all’associazione. Da parte della presidente Emanuela Fraboni, di tutto il consiglio e i volontari della sottosezione un immenso grazie con la promessa di continuare ad operare sul territorio con la stessa intensità e gioia. Federica Stroppa 09 fabriano.indd 2 manifestazione iberica hanno invitato il Monkey Bar & Grill (bar e ristorante dove il nostro Giorgio ricopre il ruolo di bar Manager oltre che quello di barista) dopo averlo “visionato” per un anno intero e dopo averne valutato i molti punti di forza. Uno dei top bar di Spagna, celebrato a Madrid al teatro Goya. “Proprio per questi motivi bisogna però far capire ai ragazzi che vogliono andare all’estero per cercare opportunità che non è automatico arrivare e pretendere di fare il barista o gestire un locale. Bisogna studiare e migliorare sempre ogni giorno per non dimenticare di – osserva con una certa punta di preoccupazione il giovane barman fabrianese – che l’improvvisazione non è tollerata in nessun modo e campo. Non è possibile pretendere di fare il barman, oppure gestire un locale con leggerezza, perché anche in questo campo bisogna avere una grande esperienza per resistere e per migliorare ogni giorni agli occhi dei clienti. Certo, non siamo dottori ed in ogni caso il nostro compito è quello di non trasmettere tensione ai clienti e trattare chiunque abbiamo avanti come il cliente più importante di tutti”. Chiude con un sorriso Giorgio, parlando del proprio futuro e di dove potrebbe essere da qui a qualche anno: “Il mio desiderio attualmente è quello di rimanere in Spagna, a Tenerife, per continuare a migliorarmi. Non saprei davvero dove poter andare. Certo, l’Italia rimane ed è tra i luoghi del cuore e non escludo che possa ritornare ad essere una delle mie case anche per qualche piccola idea da sviluppare nel futuro, ma per ora penso solo alla Spagna”. Giornalisti: grandi nomi al Monastero Come scrivere e informare sui temi religiosi? Semplice in teoria ma molto complicato in pratica, perché come detto dal cardinale Menichelli, ai giornalisti riuniti al monastero San Silvestro per il corso di formazione organizzato dal Circolo della Stampa Marche Press, dall’Ordine Giornalisti Marche in collaborazione con il nostro periodico e il monastero “occorre essere preparati, curati nel linguaggio e nei termini, evitando fretta e incuria nel redigere un articolo, tenendo bene in conto che si affrontano argomenti che hanno bisogno di una adeguata spiegazione per la loro delicatezza”. In altri termini, forse meno diretti ed espliciti, ma certamente tutti sulla stessa lunghezza d’onda, i relatori di questo appuntamento formativo, di altro spessore e valore, hanno insistito sulla necessità per giornalisti di essere sempre attenti e documentati sui valori della chiesa che non possono essere interpretati o parafrasati, come nel caso delle omelie, ma posti “in maniera chiara, sintetica, con linguaggio comprensibile” ha sottolineato don Tonino Lasconi, che partendo dal modo con il quale ha iniziato a scrivere i suoi libri sui ragazzi, si è servito dell’esperienza alla direzione de “L’Azione”, per dare un quadro completo di come confrontarsi con predicato, soggetto e verbo, favorendo così la comprensione della comunicazione religiosa anche per coloro che non hanno un elevato grado di alfabetizzazione ma sempre mantenendo la necessità di essere circostanziati. Il vati- canista Luigi Accattoli, altro insegnante del corso, ha fatto da cassa di risonanza a queste indicazioni, parlando del modo di comunicare di Papa Francesco, portando ad esempio l’ultima enciclica dove addirittura sono state tolte le dediche iniziali, perché “sono emanazioni della volontà pontificale rivolta a tutti, nessuno escluso” e lo stesso presule diocesano Vecerrica, ha riesaltato le doti comunicative di Papa Francesco, prendendo spunto dal messaggio inviato dal pontefice in occasione della recente edizione del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, che oggi, più di ieri “è un evento che si comunica da solo e crea crescente interesse in tutti i media”. Anche il nuovo Priore del monastero di San Silvestro, don Vincenzo Bracci, e il suo predecessore don Lorenzo Sena, nel messaggio di saluto agli oltre settanta giornalisti arrivati da tutte le Marche hanno detto che la comunicazione è determinante “per portare buoni frutti spirituali a tutto il popolo di Dio”. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Gattafoni ed il presidente del Circolo della Stampa Marche Press, Gambucci, si sono soffermati sull’esigenza di puntare ad una formazione sempre più qualificata per gli operatori della informazione che non può essere lasciata alla improvvisazione ma deve seguire canoni e percorsi di alto livello per garantire la qualità di cui c’è sempre maggior bisogno. Anche il dibattito finale è riuscito a fornire elementi utili all’argomento trattato. Daniele Gattucci Stango è il nuovo presidente del Rotary Angelo Stango è il nuovo presidente del Rotary Club di Fabriano. Sposato con la signora Rosa Pescrilli, insegnante di matematica al Liceo Scientifico “Vito Volterra”, padre di due figli, Beniamino e Marianna, già direttore delle Relazioni industriali all’Indesit, con una lunga serie di esperienze in aziende quali l’ex Finsider e Scl Carbon, già ufficiale dei Carabinieri con ruoli di aiutante maggiore nel Battaglione Milano e comandante del nucleo operativo della Compagnia Monforte di Milano, adesso è consulente aziendale e responsabile del welfare per Confindustria Marche e presidente dall’Associazione pugilistica Liberti. Stango, ha ricevuto l’investitura nel corso della cerimonia di “passaggio del martelletto” da parte del presidente uscente Maurizio Marchegiani, sociologo nato ad Arcevia vissuto a Sassoferrato e manager di primo piano nel mondo del credito regionale. Identica procedura per il Rotaract, giovani dai diciotto ai trenta anni della Ruota della Vita, in seno al quale a Erika Falconetti subentra il neo presidente Alessandro Ferretti. Programma ben definito sin dall’inizio mandato per il vertice del locale Club, parte del Distretto 2090 che raggruppa la nostra regione e la vicina Umbria. “Voglio dare continuità al tanto e buon lavoro svolto da Marchegiani, per questo mi sento impegnato a non trascurare nessun settore della vita civile sino a oggi supportato con valide e riuscite iniziative. Viviamo un momento importante toccato profondamente dalla crisi economico-finanziaria e in quest’ambiente il nostro Club ha compiuto considerevoli passi in avanti con risultati che rispondono in tutto alla missione e all’operare rotariano, valorizzare le risorse, aiutare i giovani nel loro percorso di crescita scolastica e professionale, mettendo a disposizione le nostre forze per migliorare almeno in parte la qualità della vita dei cittadini: ecco perché punto ad arricchire, con spirito di continuità le migliori fortune del nostro essere un gruppo di amici tra soci, gli altri club ed il Distretto, cementati dal più alto, concreto, spirito civile e umanitario improntato al concetto rotariano del servire”. In prospettiva, sono in cantiere diversi progetti a carattere internazionale orientati a favorire lo sviluppo scolastico di alcune popolazioni del Benin e dell’Argentina, scendendo a livello distrettuale c’è la volontà di ripetere il campus disabili mentre a livello locale si cercherà di incidere sul territorio con azioni tese a favorire sviluppo e occupazione; infine, per la prima volta, è stata istituita una Commissione Donna, presieduta da Arianna Bardelli, per dare il giusto risalto alla figura femminile nel Rotary. d.g. 01/07/15 11.01 10 >FABRIANO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Revaivol '70 pronto al tris La settimana prossima tanti eventi vintage di MARCO ANTONINI T orna per il terzo anno consecutivo uno degli eventi che ha riscosso molto successo nell'estate fabrianese, Revaivol ’70. Da giovedì 9 a sabato 11 luglio la città si tuffa un'altra volta indietro nel tempo per rivivere gli indimenticabili anni 70: cittadini e attività commerciali sono coinvolti nella manifestazione che ha l’obiettivo di portare in piazza migliaia di affezionati provenienti dal comprensorio locale e non. L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Fabriano. Si inizia giovedì 9 luglio in piazza del Comune alle ore 19 con il quizzone “Mischiatutto” incentrato sugli anni ’70 con quattro squadre composte da simpatici cittadini fabrianesi. L'evento è condotto da Gabriele Chiappa-Dr.Why. A seguire, alle ore 21.30, l’attrice Michela Andreozzi ci accompagnerà in un viaggio esilarante negli anni ’70 con lo spettacolo teatrale “A letto dopo Carosello”. Venerdì 10 luglio l’appuntamento è ai Giardini del Poio dove alle 18.30 è previsto il forum spettacolo “Arte, Moda, Musica e Creatività negli anni ‘70”. All'approfondimento parteciperanno Anna Massinissa, Fabrizio Moscè, Quinto Bernacconi, Max Salari, Alessandro Moscè, Nick Apollo, Franco Spuri e Daniele Gattucci. La serata proseguirà, dalle ore 20, con l'apericena con musica rock con il gruppo fabrianese “ZonaFranca”. Dalle ore 22.30 dj Mauro Gagliardini farà ballare la musica dance ’70 con l’appoggio storico di Gianni Spalletti come vocalist. Sabato 11 luglio si inizia alle ore 9.30 del mattino presso il Campetto della Misericordia con il triangolare di calcio “Dei Pioppi” a cui parteciperanno le squadre dei Garden Boys, dell’Avis di Fabriano e I Ragazzi di Ferrer. “Questo – spiegano gli organizzatori - sarà un bel momento di fabrianesità sportiva”. Il pomeriggio tutti in Piazza del Comune. Alle ore 17.30 spazio all’animazione ’70 con La Valigia delle Meraviglie e alla sfilata delle Harley Davidson del gruppo HD Chapter di Civitanova Marche. Prevista una postazione di trucco e parrucco ’70. Per tutto il weekend il centro storico sarà acceso dalla musica di Radio Gold. Alle 21.45 tanto ballo con il gruppo Rock Circus Band. Tanti anche gli eventi collaterali organizzati per l'occasione. Lungo Corso della Repubblica, ad esempio resterà aperta tutto il giorno una bellissima mostra fotografica dedicata a ritratti ’70 a cura della fotografa Daniela Mezzanotte del Cine Foto Club di Fabriano. Anche le attività commerciali partecipano a Revaivol '70: le vetrine, infatti saranno addobbate in stile vintage. Si potranno gustare i piatti dei favolosi anni '70 in alcuni ristoranti del centro storico: Sotto i Portici, Trattoria Marchegiana, Pizzeria Lara, Ristorante Fricandò e Ristorante Il Piacere della Carne. “Un ringraziamento particolare – ha Il Leo Club chiude la sua stagione Si chiude con giugno un altro anno sociale Leo Club, un altro anno pieno di amicizia, divertimento e soprattutto di service. Si conclude così anche la guida di Valentina Boldrini che ha ricoperto egregiamente il suo ruolo di presidente, riuscendo a concretizzare lo spirito Leo in molte attività di beneficienza lungo tutto l’anno. Ricordiamo i numerosi tornei organizzati a novembre, che sono culminati con una giornata di divertimento tra cibo e disegni, “Biscotti e Fantasia”, dedicata a tutti i bambini e la raccolta fondi destinata al finanziamento di un cane guida presso il centro specializzato di Limbiate. Non meno importante è l’aiuto che i Leo hanno rivolto alla pediatria fabrianese; è infatti in arrivo il Kit Leo, attrezzature ludo-didattiche e riabilitative frutto delle vendite annuali di pandorini e dolcetti Pasquali. Il testimone passa ora a Sara Pasquini, che guiderà il club nel 2015/2016, a cui si fanno gli auguri di un anno ricco di iniziative benefiche come quello appena trascorso. Simone Pasquini BREVI DA FABRIANO ~ UBRIACO, DANNEGGIA E AGGREDISCE Castelbellino, stazione ferroviaria, 21 giugno ore 11. Cuoco fabrianese di 23 anni e ubriaco, rompe il vetro di una finestra e si ferisce ad un braccio, aggredisce il capostazione e uno dei due Carabinieri accorsi. E viene arrestato per danneggiamento aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate. Lui e il militare ferito venivano medicati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Jesi. Poi il fabrianese era posto agli arresti domiciliari e il giorno dopo rimesso in libertà. ~ VOLEVA IL CARCERE? Fabriano, viale Campo sportivo, parco Merloni, 23 giugno ore 23.30. Un romeno 51enne ubriaco e senza fissa dimora viene arrestato dai Carabinieri per tentata rapina aggravata. Testimoni riferivano che aveva puntato un coltello da cucina alla gola di un indiano - che stava con amici - intimandogli la consegna del portafoglio. ~ BRONTOLONE • Porta del Piano. Il grande orologio pubblico aveva le lancette “accelerate” e circa un mese fa era stato tolto per ripararlo. Visto che ancora non lo si è fatto, ci si domanda: forse le lancette sono… scappate? 10 fabriano.indd 2 ~ OLIO SULLA STRADA Fabriano, Corso della Repubblica, 25 giugno. Un veicolo aveva perso olio idraulico lungo un tratto di decine di metri ed anche attorno alla fontana Sturinalto. Allora i VdF spargevano un prodotto assorbente ed il pericolo di caduta pedoni, slittamento veicoli, cessava. ~ STEVIA… STEVIA CHI? Fabriano, Loggiato San Francesco, 26- 27. Mostra-mercato di erbe e diffusione nel grande spazio di profumi e colori. Tanti i visitatori e scoperta da parte di vari cittadini - clienti della Stevia, pianticella originaria dell’America Centrale che, dice voce popolare: “Ha un potere dolcificante, 20 volte maggiore dello zucchero; e quello zucchero non fa male, anzi aiuta, i diabetici”. Mai sentita nominare, assente dal grande libro “Le erbe” (fratelli Fabbri editori), mai mangiata. Ci è stata fatta provare, abbiamo rilevato una grande e dolce sensazione e abbiamo chiesto informazioni. “Sì, è buona, non tanti la conoscono, è americana. Ma anche in Italia abbiamo un’erba simile, che molto le somiglia: provi la “Verbena zuccherina”. Lo abbiamo fatto e dato ragione alla signora interlocutrice-espositrice. Se la “nostra” Verbena zuccherina è consigliabile anche per i diabetici, dovremmo maggiormente pubblicizzarla, coltivarla e cucinarla; se non lo è, adoperiamo la Stevia che ha due qualità: una, come zucchero; l’altra come gradito “medicinale” per i diabetici. Non disprezziamo le altre erbe - selvatiche o no, aromatiche o no - perché la maggior parte di loro hanno effetti benefici per il nostro organismo; e sarebbe bene diffondere - a scuole, fiere, mostre - i pregi della Stevia e di tutte le piante dolci, amare, aromatiche e curative che la natura ci offre “gratis”, suggerendo di usarle in cucina e ricavarne anche succhi, zuccheri. Porthos ~ TUBO ROTTO, METANO IN FUGA Sassoferrato, via Sanzio, 27 giugno ore 10. La Panda condotta da una donna 77enne abbatte la colonnina del metano provocando la fuoriuscita del gas. La signora risulta illesa cosicché i suoi figli ed un vicino accorsi insieme ad un vicino, chiudono la valvola che blocca il metano, poi i VdF ed il personale tecnico della “Metema” rimediano. ~ APE CONTRO ALBERO 21 giugno. Il motoveicolo Ape condotto da un 17enne va fuori strada e finisce contro un albero. Il giovane, che aveva riportato lievi ferite s. c., chiama lui stesso i soccorsi e poco dopo viene "esaudito" e medicato. detto Luciano Robuffo in conferenza stampa – agli amici che hanno permesso la realizzazione dell'evento: Urbano Urbani, Emanuele Ciappelloni, Renzo Galassi, Fondazione Carifac, Radio Gold, Comune di Fabriano e i giovani studenti del Liceo Artistico Mannucci che hanno realizzato la locandina. “Per il terzo anno Radio Gold – spiega il direttore Gigliola Marinelli - affiancherà Revaivol '70 come media partner ufficiale dell'evento. Quest'anno uno spazio importante occuperà il forumspettacolo ai giardini del Pojo che avrò il piacere e l'onore di condurre con il mitico Gianni Spalletti che ha segnato la storia delle radio cittadine e della movida notturna del mitico Formula 1. Sarà un'occasione per ripercorrere gli anni '70 attraverso i personaggi che hanno reso quegli anni indimenticabili per tutti noi. Il forum prevede la partecipazione anche di Daniele Gattucci uomo simbolo del locale notturno Formula 1”. I Giochi senza frontiere arrivano a Campodonico Sabato 4 e domenica 5 luglio a Campodonico si svolgeranno i Giochi senza frontiere tra le frazioni con numerose originali prove, tra cui Pampers, le mondine, strizza la spugna, catapulta ed altro. Cacciano ha vinto l’ultima edizione, ripristinata nel 2010 (con Valleremita organizzatrice), dopo l’interruzione nel 1982. Il trofeo che ogni anno viene rimesso in palio consiste in una scultura dell’artista Edgardo Mannucci. L’inizio delle gare è per le ore 15 di sabato 4 luglio, si proseguirà poi domenica 5 luglio alle ore 14.30. Infine le premiazioni alle ore 19.45. S.Romualdo e un dvd Venerdì scorso 19 giugno era la festa liturgica di S. Romualdo compatrono di Fabriano, che si celebra nella Chiesa Universale (l’altra festa, quella del 7 febbraio è solo nella tradizione fabrianese, perché celebra la “venuta”, cioè la traslazione delle sacre spoglie del Santo anacoreta a Fabriano nel 1481). Ebbene quest’anno la festa di S. Romualdo Abate è stata celebrata con particolare solennità nella chiesa a lui dedicata oltre che a S. Biagio. Come negli anni passati, l’ufficio divino delle lodi e S. Messa nella cripta che custodisce il corpo del Santo, la mattina; Vespri e S. Messa con la partecipazione del Vescovo nella chiesa superiore, nel tardo pomeriggio. Ma ci sono state quest’anno due novità di rilievo: la partecipazione ai riti vespertini delle Clarisse Cappuccine, eccezionalmente dispensate dalla clausura (esse vivono in convento di via Cavour intitolato a S. Romualdo ed hanno come cappellano il camaldolese don Emilio Gadda, quindi il Santo anacoreta è tutt’altro che estraneo alla loro comunità); il canto bello e vigoroso di un gruppo corale venuto appositamente da Cento (provincia di Ferrara) per celebrare la santità di S. Romualdo e la gloria dell’Altissimo (è il coro “Sicut cervus” della parrocchia di Senzale). Con il Vescovo Mons. Vecerrica hanno concelebrato ben 7 sacerdoti (tra cui i camaldolesi don Giovanni e don Emilio, i parroci di S. Venanzio e S. Biagio don Alfredo e don Alberto, il priore di S. Silvestro, don Lorenzo in rappresentanza della grande famiglia dei monaci benedettini cui appartengono sia i silvestrini che i camaldolesi. Al termine della concelebrata cantata, è stato proiettato un documentario fotografico (un dvd) che illustra “lo splendore di un tempio”, cioè le opere d’arte, anche scultoree, le memorie romualdine e camaldolesi che rendono eccezionalmente importante questa chiesa. Introducendo la proiezione, il prof. Aldo Crialesi ha ricordato la grande rilevanza storica di S. Romualdo, riformatore del monachesimo occidentale prima di S. Bruno per i Certosini e di S. Bernardo per i Cistercensi, ed ha affermato che Fabriano dovrebbe essere detta città di S. Romualdo, oltre che della carta. a.c. 01/07/15 11.04 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >FABRIANO< 11 "Falsi d'autore" in mostra Oltre 150 opere da ammirare dal 4 luglio L a mostra mondiale “di opere in bella copia” (falsi d’autore) dipinte a mano da maestri dell’arte tibetana che avrà la sua inaugurazione sabato 4 luglio alle 17.45 presso il Grande Museo del cinema in via Veneto (di fronte alla Taverna da Ivo), ha avuto il plauso del Cardinale Angelo Comastri, come ci ha riferito il vice presidente della Pro Loco di Fabriano, Bruno Palombi. Da anni conosce e frequenta il presule e tutti ricordiamo la sua presenza a numerose iniziative dell’associazione “Pro Fabriano”. Una tra le tante è quando è venuto a Fabriano in occasione di una cerimonia in onore della Beata Madre Teresa di Calcutta. Il vice presidente Palombi ha poi portato in visione un dipinto raffigurante “L’annunciazione” del Beato Angelico eseguito dai monaci tibetani al Cardinale Comastri, arciprete della Basilica papale di S. Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, il quale ha dimostrato tutto il suo apprez- 11 fabriano.indd 2 zamento. Questa mostra si colloca come evento principale in vista del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco, mettendo al centro la misericordia di Dio. L’ingresso alla rassegna pittorica è libero. Giorni di apertura: sabato, domenica e festivi dalle 16.30 alle 20. A tutti i presenti verrà donato un souvenir. Le opere esposte (falsi d’autore in bella copia) sono oltre 150 e raffigurano i grandi maestri del passato come Giotto, Gentile, Leonardo, Botticelli, Raffaello, Bellini, Caravaggio, Michelangelo ed altri. Una copia della "Monna Lisa" di Leonardo da Vinci Il cardinal Comastri con Bruno Palombi, direttore della mostra 01/07/15 11.07 12 >EVENTI< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Uno sciame di Vespe A funghi a S.Biagio A Fabriano è in arrivo il raduno delle mitiche due ruote in Caprile di FERRUCCIO COCCO L a passione per il Vespismo, ormai molto diffusa nel nostro territorio, continua a scaldare sempre più gli animi dei soci del Vespa Club Fabriano, che per il quinto anno consecutivo hanno deciso di organizzare un raduno in città, sabato 4 e domenica 5 luglio. Sarà una due-giorni ricca di appuntamenti. Il Vespa Village aprirà già sabato mattina alle ore 8 in Piazza del Comune, poi, nel pomeriggio (ore 17), intrattenimento per i più piccoli con la “Valigia delle Meraviglie”, omaggi per tutti i partecipanti e soprattutto la possibilità per i bambini di cimentarsi nella costruzione di tre maxi puzzle (grandi decine di metri!), sempre in piazza. In serata, ore 21.30, poi, intrattenimento musicale anni ‘60/’70 offerto dal Bar Centrale. Domenica sarà la giornata clou. Alle 8 la città sarà pronta ad accogliere i vespisti che arriveranno da ogni parte d’Italia per il “5° Vespa Raduno Nazionale Città di Fabriano”, manifestazione Il raduno delle Vespe dell'anno scorso visto dal... drone inserita nel calendario Nazionale del Vespa Club d’Italia. La Piazza del Comune ospiterà tutte le coloratissime Vespe ed i loro partecipanti, che avranno la possibilità di effettuare visite guidate a gruppi in collaborazione con lo Iat (ufficio turistico fabrianese) di tutte le bellezze cittadine: Museo della Carta e della filigrana, Museo della Stampa, Museo del Pianoforte Storico e del Suono, Museo delle arti e mestieri in Bicicletta, Monastero di San Silvestro, Centro Storico, Collezione Ruggeri Mannucci e, per finire, una degustazione dei prodotti tipici locali. Poi a mezzogiorno tutti in sella alla propria Vespa, formando un coloratissimo serpentone che sfilerà nella cornice della nostra città. “Partecipare ad un raduno in vespa è un’alternativa molto singolare che ci permette di visitare, apprezzare e degustare antiche tradizioni che fanno parte dei nostri territori e della nostra cultura in una maniera assolutamente serena e tranquilla – dicono dal Vespa Club Fabriano - quindi ci rivolgiamo a tutti i fabrianesi ed abitanti delle cittadine limitrofe, possessori di una vespa: lucidate il vostro mezzo, fate il pieno e venite al raduno di Fabriano, orgogliosi di far vedere a tutti la vostra bellissima Vespa”. Si ricorda, infine, che contestualmente al raduno vespistico, l’organizzazione ha previsto anche un “Moto Raduno” per sabato 4 luglio con ritrovo alle 8 in Piazza del Comune. Informazioni più dettagliate sul sito www.vespaclubfabriano.it o su Facebook digitanto “Vespa Club Fabriano New”. Il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, nell’ambito della manifestazione e, in collaborazione con il comitato “Lo Spirito e la Terra”, organizza, per sabato 4 luglio, l’uscita alla ricerca di funghi tra boschi e prati di S. Biagio in Caprile, con ritrovo e partenza alle ore 8 dal parcheggio di Viale Moccia. Per quanti non hanno mai unito la benefica attività di camminare in montagna, con il piacere di cercare, trovare e osservare funghi in natura, questa sarà un’occasione da non perdere. La passeggiata/trekking sarà guidata dai micologi del locale gruppo e la partecipazione a detta uscita in montagna è libera e aperta a quanti vogliano prendervi parte. Per qualsiasi chiarimento e/o ulteriore informazione: David Monno 393-2351701, Sandro Morettini 348-3985622 o Gruppo Micologico Fabrianese su facebook. Festa dei colori, atto terzo: a Collamato per divertirsi E’ giunto alla terza edizione il grande evento “One Big Colours”: la festa dei colori, organizzata dall’associazione fabricamenti con “Mosaico cooperativa sociale”, in collaborazione con il Circolo della parrocchia di Collamato ed il patrocinio del Comune di Fabriano. L’appuntamento per il 2015 è fissato per sabato 11 luglio. Ancora una volta la location della festa sarà la suggestiva e incantevole Piazza del Castello di Collamato. La piccola frazione, affascinante per la sua bellezza e la sua storia, è un vero gioiello per la città di Fabriano e merita dunque di essere valorizzata da eventi importanti. “One Big Colours” è ispirato al festival indiano Holi una tra le più antiche celebrazioni indù che festeggia il risveglio della primavera e l’annullamento delle differenze di casta: un rito che annulla la paura di sporcarsi e il timore di mettersi in gioco, sganciata dalla connotazione induista, diventa per noi: una occasione di integrazione e di valorizzazione dell’individuo, la festa è un rito che annulla le differenze, la paura di sporcarsi ed il timore di mettersi in gioco; una opportunità di promozione territoriale, per valorizzare e far conoscere, tramite azioni "virali" sul web, il nostro territorio e, nello specifico, la bellissima piazza di Collamato resa ancora più suggestiva dal colore e dal nostro entusiasmo. Il titolo della festa, in inglese, volutamente “sbagliato” per l’aggiunta della s di Colours, spiega che tanti colori formano un solo colore proprio come tante persone, ognuna con il suo modo di essere, sono parti integranti di un unico mondo in cui tutti possono esprimere liberamente il loro “colore”. “One Big Colours” ha dunque un profondo significato legato all’integrazione e alla valorizzazione dell’individuo. E’ una festa di tutti e per tutti e per la realizzazione servono solo due elementi: collaborazione e coinvolgimento. Proprio con questo spirito si invitano all’organizzazione dell’evento sia le associazioni che si occupano di diversità e di integrazione, sia le scuole superiori affinchè ogni tipo di differenza (culturale, etnica, fisica e generazionale) possa essere superata. La sinergia del lavoro di gruppo è sintomo importante di integrazione ed anche quindi la sola partecipazione all’organizzazione è un gesto rilevante per valorizzare il territorio, il dialogo e la condivisione. Sabato 11 luglio, alle ore 17, all’interno delle mura del Castello di Collamato, avverrà il rito della colorazione: il lancio sincronizzato dei colori darà il via alla festa che proseguirà fino al tramonto. Durante il pomeriggio sono previsti momenti di musica con dj, esibizioni di gruppi di danza, gruppi musicali e altre attività delle varie associazioni partecipanti. Come nelle precedenti edizioni, si è scelto un sistema di finanziamento in grado di coinvolgere più facilmente chiunque desideri offrire il proprio contributo: il “crowdfunding”, o raccolta fondi collettiva, perché la festa sia davvero di tutti. Partecipando alla raccolta fondi online ognuno potrà sentire la festa un po’ sua e renderne possibile la realizzazione. Precicchie si immerge nel cinema con tanti film e quattro attori ospiti Entra nel vivo il Premio Cinematografico e Televisivo di Precicchie, iniziato venerdì 26 giugno con le proiezioni serali dei film. Ora è il momento dei grandi ospiti. Si comincia venerdì 3 luglio (ore 21) con l’incontro presso la piazzetta del castello con gli attori Stefano Fresi e Greta Scarano: il primo, dopo gli esordi in Romanzo Criminale, è recentemente stato tra i protagonisti dei fortunati film “Smetto quando voglio” e “Noi e la Giulia”; la seconda, pur molto giovane, ha già alle spalle un buon curriculum soprattutto nelle serie televisive. Seguirà, alle 22.30, la proiezione di film “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati. Sabato 4 luglio alle ore 19 degustazione di prodotti tipici locali e poi alle 21 arriverà Isabella Ragonese, attualmente una delle attrici di punta del cinema italiano, reduce – tra l’altro – dall’interpretazione della sorella di Giacomo Leopardi nel film di Martone, “Il giovane favoloso”. La Ragonese incontrerà il pubblico e dialogherà con i critici cinematografici Piero Spila e Franco Montini che dirigono la manifestazione. Al termine dell’incontro, verrà proiettato il film “Una storia sbagliata” di Gianluca Maria Tavarelli. Domenica 5 luglio, infine, giornata densa di appuntamenti. Alle ore 18 si terrà una tavola rotonda dal titolo “Longevità attiva: ci vuole un lavoro di squadra. Quale ruolo per i giovani?”. Interverranno il sindaco 12 eventi.indd 2 Giancarlo Sagramola, il deputato Emanuele Lodolini, Cristina Gagliardi (ricercatrice Inrca), Sauro Longhi (Rettore dell’Università Politecnica delle Marche) ed il professor Rodolfo Santilocchi. Alle 19 degustazione di prodotti tipici locali. Poi ancora di nuovo ampio spazio al cinema (ore 21) con l’attore Rolando Ravello, di cui in primis torna in mente “Il pirata Marco Pantani” interpretato nel 2006, ma senza trascurare molti altri ruoli ed il recente passaggio dietro la macchina da presa in “Tutti contro tutti” e “Ti ricordi di me?”. A seguire, proiezione del film “Tutti contro tutti” dello stesso Ravello. Previste alcune interessanti iniziative collaterali alla manifestazione: sabato 4 luglio alle ore 17 una “Caccia al tesoro storico-naturalistica” per famiglie con bambini; tutte le sere saranno aperte le mostre “La Forma e l’Acqua” (vuoti, spazi e volumi in architettura visti con gli occhi di cinque Maestri internazionali dell’acquerello) e “Uno spettacolo di natura” (mostra fotografica a cura del Parco Naturale Gola della Rossa e Frasassi); contest fotografico attraverso il quale i partecipanti potranno postare sulla pagina Facebook de “L’Associazione Castello di Precicchie”, su Twitter e Intagram le immagini realizzate durante la manifestazione. L’ingresso agli eventi è gratuito. Dal 3 al 5 luglio funzioneranno degli stand gastronomici. f.c. 01/07/15 11.09 L'Azione 4 LUGLIO 2015 13 >SPAZIO LAVORO< Strumento per le imprese Made in Fabriano Academy propone il progetto di reti aziendali M ade in Fabriano Academy, Veneto Banca, con il coordinamento di Assoreti Pmi, vogliono stimolare il lancio di “Reti aziendali” che abbiano come obiettivo lo sviluppo ed il miglioramento competitivo delle piccole e medie aziende dei nostri territori. La volontà ed impegno a supportare queste iniziative sono basate sulla consapevolezza che una delle soluzioni alla crisi sia creare collaborazione, condivisione di obiettivi comuni ed il tutto senza intaccare l’autonomia delle aziende. Il numero elevato dei partecipanti alla rete faranno il resto migliorando le economie. Dall’idea e dalla passione per il buon cibo di qualità, apprezzato in tutto il mondo, è scaturita la volontà di fare sinergia anche per lo sviluppo del nostro territorio. E’ questo il tema del primo incontro, di una lunga serie futura, che si è tenuto la scorsa settimana, tra diverse aziende del territorio produttori di eccellenze meritevoli di essere conosciute ed apprezzate in tutto il mondo, su un progetto ideato e sviluppato da Paolo Patrizi, in qualità di manager di rete per l’enograstromia Made in Fabriano e delegato AssoRetiPmi, e supportato da Alfredo Della Penna in qualità di delegato regionale Marche di AssoRetiPmi. Il made in Italy può vantare il primato, tra i Paesi dell'Unione Europea, come numero di prodotti riconosciuti con la qualifica di Denominazione d’Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP). Di conseguenza, la valorizzazione del nostro patrimonio agroalimentare può costituire, al pari di quello artistico-culturale ed ambientale, una grande potenzialità per lo sviluppo del comprensorio. Lo sviluppo delle reti potrà essere esteso ad altre aree quali il turismo, l’artigianato, ecc. ma, fondamentalmente, per tutte quelle attività in cui ci sia una reale volontà di aggregazione tra imprese per competere ed innovare. Internazionalizzazione, integrazio- Seminario Rotaract alla Loccioni Spa Il Rotary International in generale ed il Club di Fabriano in particolare sono sempre stati molto sensibili alle problematiche lavorative dei giovani, anche in tempi in cui l’emergenza occupazionale non aveva raggiunto i livelli drammatici di oggi. Per questo motivo, la commissione che segue i giovani rotaractiani, presieduta da Romualdo Latini, ha deciso di offrire la possibilità di saperne di più su quanto viene richiesto oggi per poter entrare più facilmente - o meno difficilmente… - nel mondo del lavoro. Per prima cosa si è organizzato un questionario interno ai ragazzi dei due Club giovanili fabrianesi (dai 12 ai 18 anni l’Interact; dai 18 ai 30 anni il Rotaract), in cui sono state formulate una serie di domande per capire il livello formativo, ma soprattutto i sogni lavorativi dei ragazzi. Il quadro che ne è emerso è quello di una generazione molto consapevole di ciò che li attende nel mondo del lavoro e per questo motivo molto interessata agli eventuali consigli che possono venire da chi in esso già opera da tempo. Grazie alla grande disponibilità di Enrico Loccioni, anche egli rotariano del Club di Jesi, si è organizzato un seminario presso l’azienda di Angeli di Rosora, fiore all’occhiello dell’industria marchigiana e storicamente molto vicina ai giovani di talento. Così il 5 giugno scorso, circa 20 ragazzi hanno potuto ascoltare ed intavolare un dibattito con diversi personaggi del panorama economico locale, come lo stesso Loccioni, Anna Massinissa di InArte, Giorgio Poeta - produttore di pregiati mieli e Daniele Dolce responsabile della formazione di Indesit Company. Competenze quindi che spaziano dal mondo della cultura e dell’arte a quello dell’agricoltura e della produzione di alimenti, per arrivare al più classico settore dell’industria manifatturiera. Per tre ore ragazzi ed imprenditori hanno potuto scambiarsi opinioni ed informazioni importantissime per il futuro lavorativo che, opinione di tutti i presenti, dovrà spaziare anche al di fuori della materia che si sta studiando all’università, in modo da acquisire, prima ancora della fine degli studi, una vasta gamma di esperienze, assolutamente indispensabili oggi per entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro. Visto il successo dell’incontro, il Rotary Club Fabriano ritiene di dover dare una cadenza pluriennale a questo progetto che verrà replicato, questa volta aperto a tutti i ragazzi interessati, anche nell’anno sociale 2015/2016. 13 spazio lavoro.indd 2 ne della filiera produttiva, costituzione di un marchio collettivo, innovazione e ricerca di nuovi canali commerciali sono i principali obiettivi strategici della rete. Gli strumenti utilizzati saranno Internet, con il relativo e-business con tutte le sue potenzialità di comunicazione e vendita, un rilevante database di potenziali clienti a livello mondiale ed anche una serie di relazioni personali dei componenti della rete che potrebbero aprire delle opportunità uniche. Le competenze, l’entusiasmo, la collaborazione, il coinvolgimento costante dei partecipanti insieme ad un approccio equilibrato e pragmatico, faranno la differenza per il prosieguo del progetto. I prossimi passi saranno la costituzione di un gruppo di start up per la costruzione del piano strategico (10 produttori già disponibili) che inizieranno ad incontrarsi, già dalla prossima settimana, a cadenza settimanale o bisettimanale. Verranno fatti ulteriori incontri informativi supportati sia da Made in Fabriano Academy che di Veneto Banca in cui illustreremo, con maggior dettaglio, il funzionamento delle reti e le opportunità che ne potranno scaturire. Queste opportunità sono aperte a tutti gli imprenditori che vogliono rinnovarsi, con l’obiettivo di svi- luppare la loro azienda ed il loro modello di business. Per ulteriori informazioni o possibili adesioni alle reti in fase di progettazione contattare la segreteria di Made in Fabriano alla email [email protected] oppure a [email protected]. Desi Mobili, per una fabbrica diversa Con questa breve lettera il Comitato Lavoratori della Desi Mobili vuole ringraziare tutti i cittadini e tutte le associazioni intervenute nella giornata di solidarietà davanti ai cancelli della nostra fabbrica anche essa entrata a far parte della lunga filiera dei siti produttivi spariti o che a breve spariranno. Ormai la vicenda è chiara a tutti nei modi e nei fatti come per noi sono chiare le colpe e le responsabilità di questa drammatica situazione. La cosa che ci preme far emergere e far crescere all’interno dell’opinione pubblica del nostro paese e di tutto il territorio, è che di fatto un gruppo di lavoratori, che si sono ritrovati senza futuro, senza una prospettiva e con grandissime difficoltà, ha deciso con grande coraggio e con grande impegno di non arrendersi ad un “normale destino” che ormai non produce nemmeno più notizia e cioè: la perdita del posto di lavoro e della dignità personale e collettiva. La drammaticità del problema ci ha dato la forza e la volontà di ricercare innanzitutto l’unità del gruppo lavoratori e allo stesso tempo di cercare di trovare una soluzione condivisa e fattibile, per continuare a pensare che il posto di lavoro non è solo un dovere, ma è un diritto universale conquistato con grande fatica, con le lotte di tutto il mondo dei lavoratori massacrati costantemente dai continui attacchi ai diritti primari, al continuo sbeffeggiamento dello statuto dei lavoratori che ormai lo si può considerare carta straccia. La forza lavoro della Desi Mobili, dopo discussioni ed analisi, è arrivata alla conclusione che i primi ad attivarsi concretamente per salvare la fabbrica, debbano essere proprio coloro che con il sudore e con la fatica hanno contribuito a creare un piccolo colosso nel settore del legno-mobile, l’azienda principale e la più grande della nostra provincia. E’ ufficiale la volontà di provare a costituire una cooperativa fra lavoratori che getti le basi per una fabbrica diversa che punti maggiormente alla tutela dell’occupazione, alla tutela del sito produttivo nel nostro piccolo comune contro ogni forma di delocalizzazione e di speculazione finanziaria legata strettamente all’incremento dei profitti a discapito della redistribuzione e della crescita del dipendente. Si è costituito un “gruppo promotore” di una quindicina di lavoratori e lavoratrici che cercherà di portare avanti le istanze di tutta la forza lavoro interessata attualmente a questo progetto(venticinque lavoratori in tutto), in appoggio alla richiesta presentata ai curatori fallimentari per l’acquisizione o l’affitto del ramo di azienda necessario per la ripresa della produzione. Siamo convinti e consapevoli che la strada che abbiamo scelto di fare sia la più dura culturalmente e praticamente, ma l’unica vera e reale prospettiva che attualmente possa dare speranza ad una situazione che ormai, per certi versi, sembrava morta e difficilmente riprendibile. Siamo convinti e consapevoli che da soli, senza l’appoggio dei cittadini, della comunità e di tutte le forze vicine alla causa del mondo del lavoro, la strada sia ancora più in salita e più difficile. SPAZIO LAVORO a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi Si comunica che per motivi di servizio il Centro Informagiovani di Fabriano rimarrà chiuso dal 29 giugno al 3 luglio e riaprirà a partire da lunedì 6 luglio con il consueto orario. Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte, corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail: cig.fabriano@cadnet. marche.it - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e giovedì, 14:30/18:00. 01/07/15 11.11 14 >MATELICA< L'Azione 4 LUGLIO 2015 S.Agostino ospita il genio barocco V enerdì 26 giugno, ore 11.30, chiesa di Sant’Agostino a Matelica. Arriva finalmente il capolavoro barocco del pittore fiammingo Pieter Paul Rubens. Un quadro che sembra continuare a stupire. Tanto per cominciare, quando si cominciò a parlarne, neanche due mesi fa, si chiamava “La Carità del Duca Ferdinando”. Era una seconda versione richiesta dal Rubens dopo una prima versione, oggi al Museo del Prado, a Madrid. E invece, durante la conferenza stampa il giorno precedente la mostra, il sindaco Delpriori, nonchè critico d'arte, ha rivelato che, in base agli ultimissimi documenti resi noti dal Corpus Rubenianus (il centro che si occupa proprio di studiare e catalogare le opere dell’artista secentesco), il nome va cambiato in “La Carità del Duca Rodolfo”. Lo stesso Delpriori ha poi voluto spiegare analiticamente ai giornalisti storia e analisi dell’opera che dopo restaurata ha rivelato tutto il suo splendore, la vivacità dei suoi colori, dei volti, dei particolari. E se è vero che, come tutte le opere prodotte dalla bottega di un artista, non tutto è stato dipinto da Rubens, è altrettanto vero che il restauro ha reso possibile studiare dove l’artista ha disseminato, in questo enorme tela, i suoi numerosi colpi di genio! Ma fin da subito il battage promozionale non ha puntato solo sul nome dell’autore, ma sul più celebre dei suoi possessori nei secoli, cioè lo statista inglese Winston Churchill, che se lo trovò in casa, acquistato già dai suoi avi e ceduto poi agli attuali proprietari, la famiglia Frascione, nel 1965. Vicino l’opera quindi, l’azienda Poltrona Frau (uno dei principali sponsor dell’esposizione), ha esposto una poltrona proveniente direttamente dal suo museo dove, con molta probabilità, Winston Churchill sedeva ad ammirare l’opera fumando il suo sigaro. Entrare a visitare il quadro è come rivivere un momento storico unico con un allestimento meno museale e più attento a ricostruire l’ambiente dove si trovò. Forse non sarà solo l’appassionato di storia e di arte - a immaginare di vedere ancora Ser Winston, nel suo salotto, seduto a godersi quest’opera. Naturalmente, conoscendo il tipo, tra un buon bicchiere e un eccellente Romeo y Juliet! L’esposizione, apertasi al pubblico domenica 28 giugno, continuerà per tutta l’estate, fino al 17 settembre. Un particolare Torna Pionieri Eni, il teatro ripulitura dialettale realizzata Si aprirà venerdì 3 luglio, alle ore 21.15 la Rassegna di Teatro Dialettale “Sotto le Stelle”, una iniziativa culturale che il Comune di Matelica in collaborazione con l’Associazione Gat Marche, ripropone visti l’interesse e la crescente partecipazione di pubblico registrati nel corso delle passate edizioni. Quattro gli spettacoli in cartellone, uno per ogni venerdì del mese di luglio: 3 luglio – Compagnia "La Nuova" Belmonte "Mortu un Papa se ne rfa 'n'atru" di Gabriele Mancini Regia Gabriele Mancini. 10 luglio – Compagnia "Amici del teatro" Loro Piceno "Ora no! tesoro" Regia Eraldo Forti. 17 luglio – Compagnia "Palcoscenico" Macerata "Cabaret dialettale" Regia Pino cipriani. 24 luglio – Compagnia "Leonina" Ripe San Ginesio "Galletti a spasso" di Mezzabotta, Regia Pino Cipriani. La rassegna si terrà all’aperto, all’interno della corte del Palazzo Ottoni in Piazza Mattei a Matelica. 14 matelica.indd 2 I componenti dell'Associazione Pionieri e Veterani Eni sede Mattei di Matelica, in accordo con Cittadinanzattiva sezione Matelica, previa autorizzazione della Direzione Asur ZT 10, hanno provveduto, in forma di volontariato, al ripristino e alla verniciatura della recinzione posta all'inizio dell'ingresso dell'Ospedale Mattei di Matelica. Il lavoro è stato eseguito da ex dipendenti che lavoravano in diverse società Eni Saipem, Snam, Agip. Le spese per acquisto materiali e vernici sono state sostenute dalla sezione E' arrivata la tela del pittore Rubens Il sindaco-critico d'arte valuta i restauri ...arriva il quadro Il proprietario: “L’amore per la pittura? Da vivere con tutti i sensi!” Federico Gandolfi Vannini è il proprietario del capolavoro di Pieter Paul Rubens. Era anche lui a Matelica per l’inaugurazione della mostra ed era anche alla cena di Gala dell’Encuentro Amigos de Partagas. Lì lo abbiamo incontrato, persona piacevolissima che nella sua vita ha avuto due fortune, quella di nascere e crescere tra la bellezza (è pure originario di Firenze!) e quella di non darlo per scontato e non aver perso l’ingenuo stupore davanti ad un capolavoro. Allora, com’è Matelica? E’ degna, merita di ricevere questo capolavoro? Degna? E’ degnissima! Ho avuto la fortuna di venire a Matelica già due volte, questa è la terza. Questa cosa l’ho fatta per Matelica, per sostenere questi piccoli centri, che sono poi dei veri e propri gioielli del centro Italia. Poi l’ho fatto per il sindaco di Matelica, che è uno storico dell’arte bravissimo, che m’ha chiesto questa cosa, e non potevo dirgli di no. Mi ha aiutato lui a scoprirlo. In che modo? Il quadro fu già acquistato come Rubens, da mio nonno, nel 1965, a Christie’s, a Londra. Lo sapevamo. Non era neanche dimenticato perché era lì, appeso, bellissimo. Però come tale, era una di quelle tele che vedi ogni giorno, te lo godi, ma finisce lì. Può succedere. Invece con Alessandro decidemmo di restaurarlo, di togliere quella vecchia vernice, ormai secolare, che aveva sopra e abbiamo scoperto tutte queste cose nuove, diciamo. Quindi non avevi mai pensato di renderlo pubblico… No, non ci avevamo mai pensato, è un’idea venuta in mente ad Alessandro. Chissà, domani potrebbe forse andare da un’altra parte. Ma per ora resta un unicum. Il 17 settembre termina l’esposizione vero? Beh, il 18 tornerà a casa, e lì resterà! Avete una collezione… “…collezione iniziata dal bisnonno, poi da mio nonno…”, potrà sembrare banale come domanda ma, da appassionato d’arte, cosa vuol dire avere in casa tutte queste grandi opere d’arte, quali emozioni suscita? Ma sai, alla fine è un amore, quello per la storia dell’arte, il collezionismo è il coronamento di questa passione. E poi ti dirò che c’è anche un po’ di feticismo, il collezionista è un po’ malato. C’è una famelica ricerca di queste cose, qui bisognerebbe parlare con uno psicologo. In quattro generazioni diverse volte si è pensato di vendere questo o quel pezzo, poi resta tutto a casa. Ricorda un po’ come l’appassionato di libri che finisce per adorarli come oggetti, toccarli, odorarli, oltre il loro contenuto. Assolutamente sì, io invito tutti, quando vengono a casa, a sfiorare il quadro, a toccarlo. Prima di tutto osservarlo: c’è la vista. Poi annusarlo: l’olfatto. Infine toccarlo: il tatto… come per i libri. Insomma, tutto questo aiuta a comprendere il quadro. Grazie mille, è stato un piacere… Piacere mio, magari ci vediamo a Firenze! Pionieri e veterani Eni sezione di Matelica e da Cittadinanzattiva di Matelica. Lo scopo di questo lavoro è valso a ricordare Mattei Fondatore Eni e per l'impegno dallo stesso profuso per la realizzazione di una splendida struttura ospedaliera per i cittadini di Matelica e dintorni. A scopo informativo l'Associazione Pionieri e Veterani Eni è stata voluta dal Consiglio di Amministrazione Eni e Presidenti che si sono susseguiti. Lo scopo di questa associazione è quello di ricordare con il lavoro e l'esperienza di ex dipendenti l'operato dell'Eni nel mondo come contributo storico. Oscar Ferracuti, presidente Apve sezione di Matelica Gli ex dipendenti alle prese con il rispristino e la verniciatura dell'ingresso dell'ospedale Mattei Il coach Pecchia profeta... in Argentina Il coach della Vigor Halley Matelica, il matelicese Andrea Pecchia (nella foto), sarà uno dei relatori del clinic internazionale organizzato dalla Federazione di basket argentina a Cordoba, a partire dal 2 luglio. Bella l’idea che un nostro tecnico venga chiamato a insegnare basket in una nazione che negli ultimi vent’anni ha sfornato fior di campioni, da Nocioni a Scola, da Nicola a Oberto, da Sconochini all’immenso talento di Emanuel Ginobili, il migliore di tutti loro. Il responsabile tecnico della Vigor, che a Cordoba è andato come Formatore nazionale della Fip, svilupperà prima un programma di allenamento per giovanili (Messina style), soffermandosi poi sullo sviluppo dei fondamentali individuali dei lunghi. Poi lo sviluppo di un attacco 1-4 e, in difesa, parlerà della 1-3-1, con annesse trappole. In bocca al lupo a coach Pecchia per questa importante trasferta. a.g. 01/07/15 11.29 15 L'Azione 4 LUGLI0 2015 Sigaro e musica da record Una tre giorni di grandi presenze con il Cigar Club sempre protagonista I di ANTONIO GENTILUCCI n inverno, quando gli organizzatori dell’ “Encuentro Amigos de Partagas en Italia” si sono ritrovati per cominciare a pianificare l’appuntamento del 2015, si sono subito trovati d’accordo sul fatto che quello di quest’anno avrebbe dovuto, essendo la Decima edizione, lasciare qualcosa di particolare. E così è stato. Lo è stato a livello di presenze, con record strabattuti, lo è stato a livello di qualità di iniziative offerte. Lo è stato per un’atmosfera che, nonostante non sia più una semplice adunata tra amici, resta sempre fresca e spontanea, come spiega il Presidente del Cigar Club matelicese, Francesco Minetti: “«Siamo noi per primi stupiti di come questo evento sia cresciuto nel corso di questi dieci anni – dice Francesco Minetti, presidente del Cigar Club matelicese e della Cigar Club Association – di come sia divenuto punto di riferimento per il mondo del sigaro cubano a livello europeo. Una cosa ormai più grande di noi che mantiene però, e qua penso sia la sua forza, la caratteristica della fumata tra amici, quel modo di stare insieme tipico del popolo cubano…». E così è stato infatti, fin dalla Festa Campesina del giovedì sera. Punti di forza della tre giorni, oltre, va da sé, alla grande qualità delle degustazioni di sigari e rum, tra i quali spiccava quella del venerdì pomeriggio, con Lo staff un sigaro vintage anni ’50 e il Ron “Isla del tesoro”, che vale cifre a tre zeri e a Cuba viene tradizionalmente riservato per i doni ufficiali ai grandi dignitari in visita ufficiale all’isola. Da ricordare, a livello culturale, il più che singolare abbinamento “sigaro e musica”: un seminario “Musica dal vivo e sigari – Un tripudio di emozioni”, in cui i partecipanti han potuto godere non solo della splendida location ma anche delle note magiche della Sonata n°2 in si bemolle di Chopin scaturita dal pianoforte, e dalle dita di Cecilia Airaghi, e del “giovanissimo” sigaro Trinidad Vigia. E sabato, altro abbinamento tra sigaro e cultura, storica questa volta, con il celebrato seminario su Winston Churchill, cui era abbinato anche l’altro grande evento della settimana, vale a dire l’apertura della mostra su Rubens. Per le strade, anche la pittoresca sfilata di auto americane d’epoca, sempre con l’idea di ricostruire al meglio un certo clima retrò, mentre lungo il corso, i due “mitici” torceador Cueto e La China dispensavano ai curiosi un saggio della loro inimitabile arti di confezionatori di habanos. E a proposito di suggestioni, bellissima l’immagine della piazza Enrico Mattei la sera del sabato, durante la conclusiva serata di gala. L’appuntamento è per l’anno prossimo con la Dall'Encuentro al folk internazionale Terminato l’Encuentro, fervono invece i preparativi in vista dell’altra grande finestra che Matelica apre sugli altri mondi e culture. Ci riferiamo naturalmente alla nuova edizione del Festival del folklore, organizzato come al solito dal Gruppo Folk Matelica, festival che quest’anno, dal 29 luglio al 3 agosto, arriverà alla 22° edizione. Una novità già c’è e non è da poco: “la location che quest’anno non sarà piazzale Gerani, ma Piazza E. Mattei, sposando il pensiero della nostra amministrazione comunale che è quello di far vivere il festival alla città intera”, ci dice Sandra Stopponi, dell’Associazione Folk. “Stiamo in piena organizzazione: ci saranno naturalmente delle conferme, negli eventi già proposti in passato, ma soprattutto delle novità, che per ora non anticipiamo. I gruppi presenti saranno sempre di alto livello e proverranno dall’Africa, dall’Egitto dall’America del Sud e dall’Europa”. Per … scaldare i motori, in vista degli impegni estivi, nel mese di maggio l’Associazione Folk è stata in Slovenia, a Kozye, per partecipare ad un festival Internazionale del folklore di alto livello e portare così “in questa terra tanto diversa dalla nostra la nostra cultura marchigiana, proponendo anche le nostre tipicità culinarie”. La conferma, ce ne fosse bisogno, dell’eccellente livello di salute dell’associazione, come confermato dalla stessa Stopponi: “la fattiva collaborazione con le scuole, le attività ricreative e culturali alle quali abbiamo preso parte, hanno fatto sì che molti giovani e giovanissimi si siano avvicinati alla nostra associazione dandoci linfa vitale e stimolo per andare avanti – che poi conclude dicendo: - Oltre a questa bella esperienza, ricca soprattutto per i giovani ragazzi che sono con noi, in questo inizio di stagione abbiamo partecipato a diverse serate in giro per la regione ed anche oltre, fieri della nostra appartenenza”. magia che i sigari hanno dimostrato di saper regalare. D’altra parte, due ricercatori sociologi linguisti della Sapienza, presenti anche loro qui a Matelica, stanno studiando come questo apparentemente semplice (anzi, in teoria nocivo) rotolo di foglie di tabacco riesca per magia a stimolare e creare comunicazione e comunità. A noi non resta che provare, con le immagini, a rendere la miscela unica di suoni, colori e allegria. China e Cueto in azione L'allegria contagiosa dei Romy Splinter Tiro con l'arco Frecce al massimo per i nostri arcieri Grandi risultati per gli arcieri matelicesi in quest’inizio d’estate. Domenica 14 giugno si è svolta a Senigallia una gara interregionale Fita, il tipo di gara prevede quattro distanze diverse dei bersagli: 90m, 70m, 50m e 30m. In questa competizione il nostro Giuseppe Buzzanga si è classificato primo, nella categoria Master, per la classe Arco Olimpico. Oltre alla medaglia d’oro del nostro Giuseppe un’altra grande novità è da segnalare: Michele Quercia, è convocato nella selezione marchigiana per andare a competere alla Coppa Italia delle Regioni, una prima volta, per un rappresentante della nostra società. Solo cinque ragazzi sono stati convocati e addirittura solo due tra gli allievi, classe di appartenenza di Michele. Michele ha partecipato nella categoria Arco olimpico - Allievi Maschile, completando una gara di qualificazione con 596 punti, a soli 4 punti di distanza dalla qualificazione agli scontri diretti, comunque una buona prova ed una bellissima esperienza per il nostro atleta. La Coppa Italia si è svolta, il 27 e 28 giugno, a Cardeano al Campo, in provincia di Varese. p.d. Tempo di saggi per la Scuola Civica Eccezionale l’evento che si è svolto nel Teatro comunale “G. Piermarini” della città di Matelica nella giornata di martedì 23 giugno. La Scuola Civica della città ha organizzato i saggi di fine anno di tutti gli allievi. Nel pomeriggio, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Matelica, direttore Cinzia Pennesi ed al presidente dell’Associazione “Toscanini 79”, prof. Fulvio Rusticucci, si sono esibiti i bambini piccoli e piccolissimi che hanno cantato, suonato e giocato con i propri genitori utilizzando il metodo “Rusticucci”. La sera, invece, è stata caratterizzata 15 matelica.indd 2 dall’esibizione dei ragazzi iscritti al corso di musica moderna. Al termine della serata il direttore maestro Luca Migliorelli ha ringraziato tutti gli insegnanti collaboratori della Scuola Civica, le autorità presenti, e consegnato ad ogni allievo il meritato attestato. La Scuola Civica ricorda a tutte le famiglie che nel mese di luglio verranno organizzati corsi di strumento e canto per tutti coloro che volessero iniziare a conoscere “la musica”. Per info 338.5982147. 01/07/15 11.14 16 >MATELICA< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Regna la mountain bike Alla Gran Fondo del Verdicchio trionfano gli stranieri dell'Est D di MARCELLO CRESCENTINI* omenica 21 giugno è stata la bellissima giornata in cui è tornata di scena la Mountain Bike a Matelica, con la Gran Fondo del Verdicchio di Matelica 5° Trofeo Fidea. Dopo una settimana di tempo variabile, e spesso piovoso, molto lavoro era stato ripetutamente fatto sul percorso gara dai soci del Gruppo Ciclistico Matelica per presentare il tracciato nelle migliori condizioni possibili. La partenza in viale Martiri della Libertà ha visto sfilare circa 500 bikers, che hanno onorato questa bellissima manifestazione, in rappresentanza di 32 Società, provenienti da varie Regioni, con tanti appassionati, disseminati lungo il tracciato di gara. Il percorso gara presentato dal G.C. Matelica, si sviluppato su di un tracciato molto impegnativo di 42 Km e con un dislivello di circa 1500 Mt. La partenza è avvenuta alle ore 9.30 ad andatura controllata, e dopo circa 1500 mt. i concorrenti si immettevano nel percorso di gara, in una lunga salita iniziale in asfalto e strada bianca, verso Prati di Gagliole, dove la gara entrava nel vivo, con il Gara 1 sull'Esino fondo, che in alcuni tratti si presentava troppo allentato dalla pioggia dei giorni scorsi, ma che non ha di certo ostacolato la marcia di David Lucertoni, Raven Team, che alla vetta dei Prati di Gagliole, transitava al perfetta solitudine, seguito a circa 30’’ da Serghey Mikhailouscki “Mondo Bici-Tecnoplast”, Michele Angeletti “Bici Adventure Team” e Simone Lunghi “Mondo Bici Tecnoplast”. Allo scollinamento dei Prati di Gagliole, si affrontava la prima discesa tecnica verso la Tomba del Capitano, che vedeva un Serghey Mikhailouscki Mondo Bici-Tecnoplast, in gran spolvero, recuperare il distacco e proseguire verso Canfaito, dove iniziava la galoppata in solitudine, transitando alla Abazia del M. de Rotis, con un vantaggio di 2’ sui diretti avversari; ultima parte del percorso molto insidioso, dove Serghey Mikhailouscki distanziava ulteriormente gli avversari, arrivando in perfetta solitudine, nei giardini pubblici di Matelica, con il tempo di 1h 52’ 35’’ conquistando la G.F. del Verdicchio di Matelica 5° Trofeo Fidea; Piazza d’onore a David Lucertoni “Raven Team”; terzo gradino del podio ad un ottimo Michele Angeletti “Bici Adventure Team”. Nella categoria Donne, netta supremazia di Krystina Konvisarova “Team Cingolani” (già vincitrice della scorsa edizione), che ha preceduto la compagna di squadra Daniela Stefanelli “Team Cingolani”, terzo posto a Monia Conti “Benessere e Sport”. La gara, dominata dal team Cingolani, ha ancora una volta dimostrato la sua valenza tecnica, mettendo a dura prova gli atleti, (fantastico il passaggio nel sasso Forato e nella gola di Jana) ma unanimi sono stati gli elogi per la spettacolarità del percorso (il guado sul fiume Esino ha visto momenti di ilarità unici con tifo da stadio) e ancora una volta per l’organizzazione messa in campo dalla società, che si è avvalsa sicuramente della collaborazione di molte associazioni matelicesi come la Cri di Matelica, il soccorso alpino, la protezione civile comunale, il gruppo CB, il motoclub Matelica e il gruppo folk (che ha preparato un ottimo pasto per circa 600 persone). Il nostro ringraziamento va inoltre all’amministrazione comunale, alle cantine matelicesi e a tutti gli sponsor che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. *direttivo Gruppo Ciclistico Matelica Gara 2 a Sasso Forato Partenza Ben 500 bikers hanno onorato la manifestazione Podio femminile Podio maschile taccuino FARMACIE Sabato 4 e domenica 5 luglio COMUNALE Orari: 8.30-13 15.30-19 - Viale dei Martiri tel 073783640 - tel. 0737 85440 EDICOLE Sabato 4 e domenica 5 luglio EDICOLA TABACCHERIA di PIERINI RITA Viale dei Martiri, 66 CARTOLIBRERIA CENTRALE di Botta Michela e Mencucci Marta APERTURA REDAZIONE MATELICA Il lunedì e il giovedì ore 16.30-18.30 Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc) - Tel. e Fax 0737 787551 e-mail: [email protected] CINEMA MULTISALA GIOMETTI - Via Grifoni tel. 0737 787663 CINEMA NUOVO Via B. Mattia - tel. 0737 84457 16 matelica.indd 2 Lucernoni: “Sindaco, troppe stonature” Signor sindaco di Matelica, sono stato ad ascoltarla nell’assemblea pubblica da lei indetta per relazionare la cittadinanza sul vostro anno di amministrazione. Il suo è stato un monologo di circa un’ora e mezza e mentre parlava l’ho visto accendersi, esaltarsi tanto da sembrare un astronauta che ritornato sulla terra racconta di aver fatto e visto cose meravigliose. Ogni tanto però qualche grossolana stonatura come quando si è voluto appuntare sul petto medaglie che non le appartenevano, dichiarando di aver preso accordi con l’Università di Camerino e con tutti i sindaci del comprensorio per elaborare proposte e progetti per creare sviluppo e anche per farsi finanziare poi dall’Unione Europea e omettendo di dire che queste iniziative le portava avanti da anni la passata amministrazione. Ma ha anche sfiorato il ridicolo quando ha fatto passare la pulitura dei tombini e il taglio dell’erba ai giardini come rilevante opera pubblica. A sentire lei, signor sindaco, oggi Matelica non è più una città spenta, isolata come lo era prima che arrivasse la sua amministrazione ma una città viva prosperosa, una città che conta, insomma un vero paradiso terrestre che tutti ammirano e tutti vogliono imitare. Voglio augurarmi che non si offenderà se le dico che forse avrebbe bisogno di un bel paio di occhiali. Eh sì, perché anche in questa città la disoccupazione e le povertà aumentano, la gente non è solo preoccupata, in alcuni casi è disperata, la crisi punge sempre più forte e l’orizzonte è sempre più nero. Lo sa cosa dice la gente signor sindaco? Che questa amministrazione canta, sona e balla e sa fare solo quello e che con tutte queste manifestazioni chiamate culturali spesso deficitarie sul piano economico avete prosciugato le casse del Comune, tanto da dover ricorrere al rifinanziamento del debito che peserà poi sulle spalle delle future amministrazioni e quindi sui cittadini per circa quattrocentoquarantamila euro. Per la verità capisco che oggi amministrare una città con i tempi che corrono non è cosa facile, ma appunto per questo servirebbe un po’ di più di umiltà, meno arroganza e meno spavalderia. Una cosa che non sono riuscito a capire, lei ha detto che si dovuto raddoppiare lo stipendio perché ha la partita Iva, ma che c’entra? Pietro Lucernoni, coordinatore di Forza Italia Matelica 01/07/15 11.32 17 L'Azione 4 luglio 2015 Sfida della lettura con i giovani Scout di ANTONIO GENTILUCCI “I giovani non leggono”, “gli italiani non leggono”, quante volte le abbiamo sentite queste affermazioni? Refrain che partono, purtroppo, da dati di fatto incontestabili. Ma a Matelica tutto questo rischia di…capovolgersi. Già perché un gruppo di ragazzi, per la precisione diciassettenni classe ’98, proveranno loro a spingere coetanei, e non, a prendere il vizio del libro! Quest’inverno infatti, i ra- gazzi scout che affrontano l’anno di noviziato, quell’anno di prova necessario prima di passare ai clan, cioè degli scout più grandi, hanno deciso, al momento di scegliere la consueta “impresa di gruppo”, di costruire due bacheche con dei libri dentro, da posizionare in due luoghi strategici in centro, e per la precisione all’inizio di via Cesare Battisti (“sotto le piante”, per tutti i matelicesi) e all’inizio di Via Marconi, vicino all’area dei giochi per bambini. Bacheche chiuse con un pannello di vetro ma disponibili per tutti: in pratica, chiunque voglia, può andar lì, scegliersi un libro tra quelli disponibili e mettersi poi a leggerlo, a casa, o magari in una panchina ombreggiata dei giardini pubblici, per poi rimetterlo a posto. L’idea è venuta ad uno dei loro capi, che aveva notato questa realtà in un viaggio in Belgio. L’ha proposta ai novizianti, che l’hanno subito fatta loro con entusiasmo, dividendosi i compiti: i ragazzi si sono messi a lavorare per costruire materialmente queste due bacheche, mentre le ragazze sono entrate in azione per riempirle con i libri. Per ora le bacheche (ma di vere e proprie librerie, ancorché piccole, si tratta) verranno arricchite con libri offerti dalla Biblioteca comunale, dalla Libreria Kindustria e dalla Libreria Mondadori, che i giovani scout ringraziano. L’auspicio, affinché questa abitudine possa decollare e radicarsi anche a latitudini… mediterranee, è che chiunque voglia, possa contribuire. “Il gesto sarà molto gradito”, aggiungono, per rendere l’i- nedito “catalogo” più vario e ricco possibile, mettendo a sua volta uno o più libri, magari un titolo che gli è caro, aggiungiamo noi. E’ un catalogo che è rivolto a tutti, non solo ai ragazzi, o agli adulti. Per ora ci saranno essenzialmente romanzi. Domani? Chissà. L’inaugurazione è prevista per sabato 4 luglio, alle ore 17. I novizianti sperano ci possano essere tante persone, perché non si tratta solo di due piccole librerie. In ballo c’è molto di più e gli oltre dieci ragazzi che hanno partecipato a questo progetto lo sanno bene. La sfida ai matelicesi non è solo quella della lettura ma della…civiltà. Le bacheche sono lì, a disposizione, per la lettura come per atti di vandalismo: un’attestazione di fiducia, da parte di ragazzi che, a diciassette anni, hanno dedicato tanto del loro tempo a questa idea, che merita il rispetto di tutti. Notte bianca Festa del cacciatore, successo garantito di libri tra parole ed emozioni Il compleanno di Matelica Kindustria Per un lettore la Notte Bianca dei libri è un appuntamento da non mancare ed a Matelica Kindustria, che la celebra insieme al suo compleanno, trova sempre il modo di renderla ancor più particolare, con un bicchiere di vino e del buon cibo magari ma anche, e specialmente, con i libri: amati, sfogliati, presi, stropicciati, analizzati, abbracciati e, soprattutto, letti. Anche quest’anno, infatti, “Letti di notte”, che si è svolto lo scorso 20 giugno, ha visto parole ed emozioni rincorrersi nel pomeriggio e nella sera, sensazioni e pensieri che si sono mossi rimbalzando dalla presentazione del libro illustrato “Case” (Uollas Libri) le cui tavole originali sono esposte nello spazio Kindustria (in viale Martiri della Libertà, 65/b - la mostra è visitabile liberamente fino al 18 luglio), alla presentazione “supersonica” del catalogo Hacca Edizioni con Francesca e Alessandra, che hanno avuto a disposizione trenta secondi per ogni libro di cui parlare, suscitando impressioni e curiosità, fino ad arrivare a Massimiliano Santarossa, autore per Hacca di “Viaggio nella notte” e “Il Male”, che ha presentato il suo ultimo romanzo “Metropoli”. Alla fine della “notte”, poi, chi ha vissuto con loro la serata pensa che questa piccola grande realtà matelicese sia un’isola felice dove si è sempre accolti in modo speciale mentre il pensiero di Francesca, Silvia, Alessandra e Annalisa di Kindustria è solo uno, di ringraziamento: «Grazie a Luca Tortolini, Claudia Palmarucci, Enrico Francesco e Antonio per averci raccontato “Case”, grazie a Massimiliano Santarossa per aver percorso chilometri e per essere venuto a raccontarci la genesi dei suoi romanzi. Grazie a tutti i meravigliosi amici del circolo “Viola Legge” per averci fatto la sorpresa di una torta tutta per noi. Grazie a tutti i lettori che hanno partecipato: siete la base su cui poggiano tutti i libri della nostra libreria. Grazie a tutti gli amici di Kindustria per esserci sempre e per condividere con noi serate come questa che vorremmo noi finissero mai». Sara Noè 17 matelica.indd 2 Grande successo di partecipazione e di risonanza mediatica alla Festa del Cacciatore organizzata dalla sezione della Libera Caccia di Matelica il 6 e 7 maggio scorsi. Anno dopo anno si consolida e si arricchisce tale festa, ben organizzata, tante attrazioni e stand gastronomici attirano visitatori piccoli e grandi non solo della cittadina, ma anche da altri comuni e dalle province vicine. Inoltre hanno partecipato oltre che ai dirigenti locali e provinciali anche i dirigenti regionali e nazionali della Libera Caccia, quali: Giancarlo Gasparini Presidente Regionale, Paolo Sparvoli Presidente Nazionale, forze dell’ordine, quali: Maresciallo dei Carabinieri Fabrizio Cataluffi e la Croce Rossa alla quale va un ringraziamento particolare per la presenza costante durante tutta la manifestazione. Quanto sopra favorisce una conoscenza diretta del mondo della caccia, specialmente da parte dei giovani, e di conseguenza un diverso percepito di essa, contrariamente da quanto viene propinato da un falso ambientalismo imperante. Entrando nel merito, sono stati allestiti: tiro al piattello percorso caccia in pedana; tiro al cinghiale corrente; tiro al cartello; tiro alla lepre; ed un campo di tiro con fucili ad aria compressa per gli adolescenti. Le serate sono state allietate da stand gastronomici, dove si gustavano prelibatezze locali sapientemente preparate dai soci e dalle loro consorti in particolare da Maria amore Buonapasta e le sue collaboratrici: Ivana Amore Buonapasta, Giuliana Vasellani, Paola Lori, Carla Amore Buonapasta, Iolanda Trivellini, Roberta Tozzi, Antonietta Mosconi, Maria Speranza Monaco, Maria Teresa Traballoni, Mariella Spitoni e Annalisa Verdolini addetta al campo di tiro al cinghiale corrente e per chi aveva voglia balli con la musica di Simone e la sua fisarmonica. Entrando nella parte agonistica sono risultati vincitori per: Tiro al piattello percorso caccia categoria cacciatori: 1°Giacomini Riccardo; 2°Mencucci Wiliam; 3°Noe Emanuele. Tiro al piattello ca- tegoria Tiratori: 1° Bonura Giuseppe; 2° Moschini Simone; 3° Mencucci Matteo. Tiro al cartello: 1° Noè Emanuele; 2° Fiorgentili Giovanni; 3° Gagliardi Lorenzo. Tiro alla lepre: 1° Cesari Simone; 2° Gabrielli Luca; 3° Massei Alessandro. Tiro alla sagoma del cinghiale: 1° Calamante Enzo; 2° Giacomini Riccardo; 3° Romaldini Roberto. Giampiero Cerioni, presidente Libera Caccia Matelica Concerto per gli Alpini con banda e corale Domenica 5 luglio, a S. Vicino, nella zona “I Macchioni” (Casetta della Forestale), si svolgerà la 13ª Festa della Montagna organizzata dal Gruppo Alpini "Val Potenza". Per l'occasione, alle ore 10 (prima della S. Messa) la Banda Musicale di Matelica darà un Concerto in collaborazione con la Corale di Matelica. Il Concerto si articolerà in una prima parte con la Banda Musicale che eseguirà in particolare musiche patriottiche ed in una seconda parte nella quale la Banda Musicale accompagnerà con la sua musica i canti a sfondo patriottico che saranno eseguiti dalla Corale Antonelli. Quest'anno ricorre il centenario del 1915, l'anno dell'entrata in guerra dell'Italia. È un anniversario importante ed una occasione per ricordare e riflettere con musiche e canti di quel periodo, le centinaia di migliaia di soldati che persero la vita sui fronti di guerra. Ci auguriamo che l'iniziativa susciti l'interesse del pubblico e perciò invitiamo tutti fin d'ora a ritrovarsi alle ore 10 alla Festa della Montagna per partecipare a questo evento che si svolgerà nella suggestiva cornice del S. Vicino. Il 5 luglio, poi, ricorre per la Banda Il maestro Bartolini nel concerto dell'anno scorso Musicale un altro importante anniversario. Infatti, il 5 luglio 1995 l'attuale Maestro della Banda, Gabriele Bartoloni, iniziò la sua collaborazione con noi. Ebbene, per una simpatica e curiosa coincidenza, domenica 5 luglio, saranno esattamente venti anni che il Maestro Bartoloni dirige la Banda Musicale "P. Veschi" di Matelica. Sarà quindi anche una bellissima occasione per celebrare al meglio, con un Concerto, nella bellezza del S. Vicino, questa festosa ricorrenza. Banda Musicale “P. Veschi” – Matelica 01/07/15 11.14 18 >SASSOFERRATO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Laura Boldrini a Cabernardi Il presidente della Camera all'inaugurazione del Parco minerario C abernardi e la sua miniera, ovvero il passato che ritorna alla luce! Verrà inaugurato domenica 5 luglio, alla presenza della presidente della Camera dei deputati, on. Laura Boldrini, il Parco archeominerario di Cabernardi, una pregevole struttura museale a cielo aperto che sorge in prossimità del piccolo centro del Comune di Sassoferrato, Cabernardi, appunto, sede tra il 1887 e il 1959, del più importante polo estrattivo dello zolfo d’Europa. Una realtà che faceva da traino all’economia di un’ampia zona, da Sassoferrato, ad Arcevia, a Pergola ed oltre, in cui operavano in media circa milleseicento minatori, in massima parte impiegati in un duro e rischioso lavoro nel sottosuolo alle dipendenze della “Montecatini”, la Società proprietaria della miniera dal 1917 fino alla sua definitiva chiusura. Uno storia dall’epilogo drammatico quella della miniera. Le avvisaglie della crisi arrivarono agli inizi degli anni ’50, allorchè la “Montecatini” ritenne che il minerale fosse in fase di esaurimento. Diversa l’opinione dei minatori, duecentoquattordici dei quali furono protagonisti, nel 1952, di una clamorosa protesta, finita sulle cronache nazionali, che li vide caparbiamente “sepolti vivi” per quaranta giorni nelle viscere della terra per difendere il proprio diritto al lavoro. La definitiva chiusura del bacino minerario produsse nell’intera zona una grave crisi economica che causò il triste fenomeno dell’emigrazione, tanto che il Comune di Sassoferrato vide progressivamente dimezzarsi la popolazione residente, attestata all’epoca intorno alle 14 mila unità. Si comprenderà, dunque, come l’apertura del Parco, quale testimonianza di un passato ricco di fatica e di sofferenza, ma anche di benessere e di sviluppo economico e sociale, sia carico di grandi significati umani, a cominciare dal ricordo dei 131 uomini che persero la vita durante il lavoro in miniera. «Questa nuova realtà - osserva il sindaco, ing. Ugo Pesciarelli - non si configura soltanto come un omaggio e un ricordo del passato, ma come opportunità di rilancio, in particolare per i riflessi positivi che la realizzazione dell’opera, apprezzabile sotto il profilo storicomuseale, potrebbe produrre ai fini dello sviluppo turistico della zona». Il nuovo “Parco archeominerario” di Cabernardi è una pregevole realtà architettonico-ambientale che si estende su una superficie di circa due ettari di terreno. Grazie ad un minuzioso e complesso intervento di recupero, eseguito dalla Ditta “Cav. Aldo Ilari snc” su progetto dell’ufficio tecnico del Comune sentinate e sotto la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche, parte dei manufatti, diversi dei quali totalmente coperti dal terreno e dalla vegetazione, che costituivano il nucleo operativo della miniera, sono ora nuovamente visibili. L’area è dominata dall’imponente pozzo “Donegani”, restituito al suo aspetto originario, da cui si calavano i minatori per accedere nelle estese e profonde gallerie scavate nel sottosuolo. Dunque, una pregevole opera di recupero che consente di percorrere un suggestivo itinerario in un’area, circondata dal verde, attraverso cui il visitatore si trova ad essere idealmente calato in una realtà industriale di un’epoca ormai lontana. La realizzazione dell’opera ha comportato una spesa complessiva di 950 mila euro, di cui 680 mila stanziati dal Parco dello zolfo delle Marche, 150 mila dal Comune di Sassoferrato ed i restanti 120 mila dal Gal Colli Esini San Vicino. La nuova struttura completa significativamente l’altra realtà “storica” di Cabernardi, il Museo comunale della miniera di zolfo, dove sono raccolte numerosissime e significative testimonianze della vita di miniera. La cerimonia inaugurale del Parco archeominerario, tenuta a battesimo, come detto, dall’on. Laura Boldrini, si aprirà alle ore 10.30 Uno dei pozzi della miniera di domenica. Nella circostanza interverranno, in qualità di relatori, il sindaco Pesciarelli, il presidente del Parco dello zolfo delle Marche Evangelisti e l’architetto Alessandra Pacheco della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Per celebrare l’evento è stato disposto uno speciale annullo filatelico. Chiesa di S. Pietro di Agiglioni: Style&Food: serata all'insegna un luogo antico, tutto da vivere della qualità Made in Marche L’anno scorso, l’emozione era il vedere riaffiorare in tutta la sua bellezza l’essenzialità delle sue linee e l’austerità delle sue mura. La soddisfazione per le famiglie di Catobagli, Caparucci, Capoggi e San Giovanni che la Curia Vescovile, il Comune e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, nella persona dell’architetto Alessandra Paceco, avessero capito quanto era importante finanziando con 150.000 euro il suo restauro. La soddisfazione di aver dato retta al loro concittadino Enrico Alessandrelli, detto Ricuccio, che, per primo, si era impegnato a salvarla coinvolgendo il Gruppo Archeologico locale. Domenica 28 giugno, l’emozione della Messa delle 17 celebrata da padre Luigi era molto diversa. Perchè la piccola chiesa medievale di San Pietro di Agiglioni non si è presentata da protagonista solitaria in mezzo ai campi, ma di nuovo incastonata nel paesaggio. Circondata dal giallo delle sue ginestre in fiori e una delle sue parete pilastro di una rigogliosa vita verde smeraldo con tanto di grappoli di uva. Ed è quello il regalo che la chiesetta ha fatto quest’anno alla sua comunità, si è presentata come un luogo tutto da vivere e non solo da rispettare perché crocevia della storia. Questa chiesa, ricordiamolo, è considerata come la più antica del territorio sassoferratese e - racconta il prof. Bruno Cenni – secondo testimonianze popolari- "ospitava l’antico rituale dei serpari per la festa di S. Antonio Abate simile a quello che ancora oggi si svolge a Cucullo in Abruzzo, onde far capire che sotto terra non albergano solo le forze del male, ma forme di vita viventi diverse, che la società agraria conosceva e di cui non aveva paura". Un grazie speciale soprattutto a Franco, Teresa, Susanna, Giselda, Gianfranco e Federico per il loro interessamento e l'organizzazione. Véronique Angeletti Moda ed enogastronomia unite nel rispetto della tradizione del Made in Italy nella serata organizzata da Tiziana Bomprezzi, anima del salone di parrucchiera Tiziana Style, insieme alla stilista di origini sentinati Fiorella Ciaboco, che ha un atelier a Jesi e uno showroom a Milano. A presentare gli abiti è la stessa stilista, ricordando l’importanza della tradizione e invitando tutti a sostenere il Made in Italy. Hanno sfilato abiti adatti a tutte le stagioni per esibire le tecniche di lavorazione della sartoria Ciaboco, in cui ogni capo prevede un’accurata fase di lavorazione e in cui grande attenzione viene posta nell’applicazione di decorazioni, effettuate rigorosamente a mano. In passerella anche capi maschili dato che da tre anni la Ciaboco si occupa anche di sartoria da uomo. È un vanto e un orgoglio per Sassoferrato ospitare questa ambasciatrice dei valori del Made in Marche, mission che la Ciaboco porta avanti aprendo le porte del suo showroom milanese ad imprese che vogliano esporre i propri prodotti durante Expo 2015; uno spazio dedicato alle eccellenze del food&beverage e del meglio della tradizione e dell'artigianato marchigiano. Il messaggio della Ciaboco è forte: parla di sinergia tra imprese necessaria per uscire dalla crisi. E infatti l’evento “Sassoferrato Style&Food” non poteva che essere all’insegna del network tra imprese: oltre all’atelier Ciaboco e alle acconciature di Tiziana Style la serata è stata accompagnata dal Verdicchio di Matelica della cantina Enzo Mecella e dalla pasta sentinate di elevata qualità prodotta dall’Azienda Agricola Sabatino. Pamela Damiani Addestramento dei cani nella pineta verso il Monte Strega Dodici ettari recintati ed elettrificati di bosco immersi in una campagna incontaminata. E’ “Il Ludriano”, una splendida pineta che in questi giorni è diventata campo di addestramento cani da seguita alla lepre. Si trova a Casamenetto sulla strada che corre verso il monte Strega ed è stato inaugurato domenica scorsa in presenza di una folla di cacciatori. “Sono anni che i soci della sezione sentinate della Federazione Italia- 18 sasso.indd 2 na della Caccia volevano questo campo – spiega il presidente della sezione Renato Zucca -. Oggi, per merito della famiglia Nicolelli, siamo riusciti a creare un campo credo unico per estensione in tutta la provincia di Ancona, ideato per addestrare i cani alla difficile caccia della lepre. Un’attività a servizio dei soci locali, ma aperta anche ad altri cacciatori che potrebbe creare nuovi flussi di turismo ve- natorio”. Al suo fianco, il sindaco Ugo Pesciarelli che sottolinea “il forte legame tra le iniziative dei cacciatori e il territorio” citando nello specifico il loro concreto contributo nelle giornate dedicate alla caccia ai rifiuti. Poi c’è anche il presidente della Fidc Provinciale di Ancona, Ivo Amico, che si presenta con uno Spinone, la più antica razza italiana di cane e pure il presidente della Società Italiana Pro Segugio, Vincenzo Ferrara. “Non potevo mancare – commenta - perché rientra proprio nella mission della nostra associazione che è impegnata sui miglioramenti degli atteggiamenti di caccia con una cinofilia sana ed una caccia anche senza fucili. Perché a volte è il fucile che ci distoglie dalla nostra passione perché, più che il predare, è cacciare per i cani la vera passione”. L’area è di proprietà della famiglia Nicolelli che ha preso l’impegno di gestire le prenotazioni. Il taglio del nastro è stato benedetto da don Giovanni Mosciatti che, con l’umorismo che lo caratterizza, ha fatto notare che “quando si nasce lepre, e ci si alza alla mattina, la prima cosa da fare è correre” e che “dopo la benedizione, per le lepri, il taglio del nastro segna l’inizio dell’estrema unzione!”. v.a. 01/07/15 11.13 >CERRETO D'ESI< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Giunta al lavoro, ora il bilancio Pupilli è il presidente del Consiglio comunale L a Giunta Porcarelli è al lavoro per approvare il bilancio entro il 31 luglio. A Cerreto d’Esi il nuovo sindaco studia come evitare tagli al sociale mentre l’opposizione chiede con forza di non inserire in bilancio nuovi sacrifici ai cittadini già provati da tasse e crisi. Il primo consiglio comunale si è tenuto nei giorni scorsi presso il Municipio della città ed ora l’attesa è per la seconda convocazione che dovrebbe arrivare proprio per l’approvazione del bilancio, entro il mese di luglio. Il sindaco Giovanni Porcarelli, intanto, ha nominato gli assessori che compongono la giunta e assegnato le varie deleghe. Vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, ambiente, viabilità e sicurezza è Giovanni Montanari. Compongono la squadra altri tre assessori: Carlo Pasquini con delega alle attività produttive, agricoltura, sport e turismo; Giuliana Latini ai servizi sociali, protezione civile e politiche giovanili; Katia Galli con delega a scuola, cultura, università La sala consiliare terza età. Il primo cittadino, invece, si è tenuto per sé urbanistica, bilancio, personale e Polizia municipale. “Una giunta snella – spiegano – con quattro assessori, vice sindaco compreso, per risollevare il comune di Cerreto d’Esi con il coinvolgimento della cittadinanza”. Manuel Pupilli è il presidente del consiglio comunale. Capogruppo di maggioranza Danilo Bisolfati. In minoranza, per la lista civica CambiaMenti, David Grillini, Daniela Carnevali e Sandro Cimarossa. Per il Partito Comunista dei lavoratori Marco Zamparini. Presentata “La Valle nascosta” nel ricordo di Bartolo Ciccardini Sabato 20 giugno, presso il Centro parrocchiale di Cerreto d’Esi, è stato presentato il libro “La Valle nascosta” dello scomparso onorevole Bartolo Ciccardini. Il testo era ormai pronto per essere pubblicato quando Bartolo, improvvisamente, è scomparso il 12 giugno dello scorso anno, lasciando tutti inebetiti. La ragione della nostra sorpresa per questa scomparsa è motivata dal fatto che l’infaticabile Ciccardini, con la sua attività frenetica, non ci aveva abituati ad una sua eventuale assenza, e allora l’esigenza di pubblicare il suo ultimo scritto, un atto d’amore per la sua natia Cerreto d’Esi, è da considerare un atto dovuto, quasi un obbligo di ringraziamento che la comunità cittadina deve ad uno dei suoi figli migliori. Il merito della pubblicazione del testo è dovuta alla tenacia del professor Aldo Crialesi, presidente del Centro Studi Don Riganelli, che ha ripercorso con una stupenda relazione l’opera di Bartolo Ciccardini. Oltre a parlare del politico, Crialesi si è soffermato su Bartolo giornalista e sulla sua figura di intellettuale, come è dimostrato dalla appassionata partecipazione alla commemorazione a lui tributata lo scorso 1° ottobre 2014 dal prestigioso Istituto Sturzo di Roma. Alla Commemorazione, alla quale prese parte anche il sottoscritto, parteciparono, oltre a tanti suoi amici noti e meno noti, anche alcuni “avversari politici” come Luciana Castellina, che inviò un messaggio, e Marco Pannella, a dimostrazione della stima che Bartolo aveva suscitato anche in coloro che avevano un pensiero diverso dal suo. Crialesi ha ricordato ai presenti alcuni libri scritti dall’onorevole Ciccardini, che bisogna assolutamente menzionare: ” La Resistenza di una Comunità: la 19 cerreto.indd 2 persona molto curiosa. La presentazione è stata introdotta dall’amico Bennati che, nel dare la parola al professor Crialesi, ha ricordato l’epoca in cui Ciccardini è stato educato ad apprezzare l’incontro con la democrazia, che lo ha sempre accompagnato nella sua lunga attività politica, che lo ha visto deputato in ben sei legislature. All’incontro non poteva mancare l’autorevolezza e la vicinanza del Comune di Cerreto d’Esi, testimoniata dall’intervento dell’assessore alla Cultura Katia Galli, che ha brevemente ripercorso i momenti qualificanti dell’esistenza dell’onorevole Bartolo Ciccardini. Massimo Cortese “repubblica”autonoma di Cerreto d’Esi” ed “Aspettando il 18 aprile”, che è la storia della sua famiglia, sebbene la vicenda, magistralmente narrata, viene presentata alla stregua di un romanzo. Non possiamo non menzionare “Viaggio nel Mezzogiorno”, che alla Commemorazione del 1° ottobre ha commosso l’onorevole Gerardo Bianco, e i saggi “Ripartire dalle piccole patrie” e “ I Cattolici la politica e l’Italia”, questi ultimi pubblicati dal centro Don Riganelli, come il professor Crialesi ha orgogliosamente fatto notare. A questi testi la Comunità di Cerreto d’Esi vede ora aggiungersi “La Valle nascosta”, ultimo omaggio di Bartolo alla sua Terra. Il testo approfondisce una serie di episodi legati alla Valle all’interno della quale sorge l’amatissima Cerreto d’Esi, anche se i fatti narrati sono avvenuti a centinaia di anni di differenza, ma un tale distacco per lo scrittore ha rappresentato una curiosità non piccola da soddisfare, e l’onorevole Ciccardini era una 19 Una partecipazione più democratica Innanzitutto inizierei il mio intervento ringraziando le 175 persone che mi hanno dato l’opportunità di rappresentarli in questo Consiglio comunale. Un risultato storico per la sinistra cerretese. Ci tengo fin da subito a precisare che sarò duro e intransigente, e non cederò a favoritismi di nessun genere, né a ricatti, farò semplicemente una vera opposizione, volta a tutelare le fasce più deboli, i lavoratori e i disoccupati del nostro paese. I 175 voti che abbiamo preso, sono voti liberi da ogni ricatto di potere e soprattutto sono stati ottenuti senza fare cene, banchetti e promesse di ogni genere, quindi sono consensi di coscienza, consapevoli e di rottura con un ventennio di mal politica, basata solo su gli interessi privati a discapito della collettività. I fatti lo dimostrano palesemente, ad oggi ci ritroviamo con un debito di oltre 9 milioni di euro, ed è chiaro a tutti a chi sono da attribuire le responsabilità, questo non lo dico io, ma sono i dati che parlano molto chiaro. Tutto questo debito, insieme ai tagli dallo stato centrale, influiranno di sicuro negativamente sui possibili futuri investimenti da parte del comune. Il voto popolare è vero vi ha dato ragione, e noi lo rispettiamo, ma c’è da dire che se siamo arrivati ad una situazione finanziaria così pesante, e ad una gestione oculata del servizio pubblico, io oserei dire che gli stessi cittadini che continuano a votare le stesse persone e lo stesso modo di far politica, sono del tutto corresponsabili della situazione in cui verte oggi il nostro Comune, direi che ogni popolo ha ciò che si merita. Voi tutti sapete benissimo a quanto ammonta l’enorme debito che ha il nostro comune e di chi sono le responsabilità, ma paradossalmente nel vostro programma elettorale, non avete neanche avuto il coraggio di parlarne, avete fatto finta che non esistesse, che dire! Un programma che sembra un libro dei sogni, sappiamo bene tutti che il Comune non può sostenere investimenti almeno per i prossimi 5 anni, quindi fateci sapere dove troverete i soldi per realizzare: nuovi parcheggi, percorsi pedonali e ciclabili, l’abbattimento delle barriere architettoniche lungo i marciapiedi e quant’altro. Prima fate promesse a destra e a manca, poi vi giustificate col dire che farete tutto ciò, solo se riuscirete a prendere dei finanziamenti. Cosi siamo buoni tutti a fare politica. Non avete ancora capito che senza l’aiuto e l’appoggio dei cittadini e delle associazioni di volontariato, la politica non può andare da nessuna parte. Ora per ripartire la prima cosa da fare e soprattutto a costo zero, è la creazione di una vera e propria democrazia partecipativa, dove l’amministrazione comunale attraverso consigli comunali aperti e assemblee pubbliche, riavvicini e coinvolga nelle decisioni più importanti, tutte quelle persone attive nel nostro comune, ricreando quel tessuto sociale che da anni non esiste più a Cerreto. Ovviamente io farò la mia parte come opposizione e sarò anche propositivo e costruttivo, portando tutte le nostre idee in Consiglio comunale, fermo restando che anche da parte vostra ci debba essere la totale disponibilità ad informarci e tenerci aggiornati costantemente. Tutto ciò che è accaduto in questi anni però, non può e non deve passare in sordina, quindi quanto prima presenterò una mozione in Consiglio comunale volta a creare una commissione di indagine sul debito finanziario (come previsto dall’articolo 31, comma 4 della legge n°142/1990 e dall’articolo 25, comma 1, dello statuto comunale). Come minoranza consiliare pretendo che settimanalmente mi vengano messe a disposizione tutte le delibere di Giunta e tutto il materiale inerente il vostro operato in un’apposita cartella personale. Inoltre credo sia opportuno che ogni qual volta venga convocato un Consiglio comunale, almeno 15 giorni prima dovrà essere convocata la conferenza dei capigruppo, come succede in molti altri Comuni, dove maggioranza e opposizione decidono insieme gli ordini del giorno, le mozioni, le interpellanze e le interrogazioni da presentare al vaglio del Consiglio comunale. Visto che entro il prossimo 30 luglio bisognerà approvare il bilancio, su quest’ultima mia richiesta, chiedo una risposta immediata, poiché ritengo che sarebbe assurdo pensare che solo voi decidiate le proposte e gli argomenti da portare alla discussione del Consiglio comunale. Dato che tutti hanno predicato la partecipazione e la trasparenza, che si cominci dall’interno delle istituzioni a mettere in atto i buoni propositi sbandierati in campagna elettorale. Marco Zamparini, Pcl Sant'Eurosia... guida le macchine agricole Weekend caratterizzato da bel tempo e caldo a Cerreto d’Esi in tutti e tre i giorni di festa per la tradizionale Sagra del Maialino allo Spiedo da venerdì 26 a domenica 28 giugno. Come ogni anno il parroco don Gabriele ha saputo mettere in moto un’organizzazione da lavoro davvero efficace, fatta da tutti i parrocchiani a lui vicini e più dediti agli impegni. Un’occasione che si rinnova per sua volontà e dedizione, che ha saputo migliorare tanti aspetti negli anni, dal lavoro di squadra agli eventi in programma e stand gastronomici con prodotti tipici locali. Il lavoro in gruppo è stato ripartito in maniera chiara ed omogenea, tra chi era l’addetto nelle cucine, in sala e nella zona bar. Il piazzale del Palazzetto dello Sport si è rivelato di fondamentale importanza per quanto riguardava la questione dello spazio disponibile per l’allestimento generale, più favorevole e più prestante rispetto alla zona del centro storico dove si svolgeva gli anni passati. Ottima la presenza di pubblico già dalla prima serata del venerdì, tra stand gastronomici prima, e poi l’apertura della sala da cena che ospitava un gran numero di persone fin dalle prime ore. Nel menù il tradizionale maialino allo spiedo. Anche le giornate di sabato e domenica sono state all’insegna del vero divertimento e del puro star bene insieme tra compaesani. Una cornice di pubblico numerosa per il concerto dei “Motozappa” di sabato sera, gruppo folkroristico locale che ha riscosso applausi e attenzione fino a tarda serata, tra cui un membro del gruppo il cerretese Giorgio Stroppa. Anche per i più piccoli sono state messe a disposizione zone sicure per il libero gioco, tra gonfiabili e zona gimkana-quad di Quad’s Time. Ottimo e forse anche inaspettato l’incasso della zona bar e della ruota della lotteria con vari premi a scelta, fino all’ultima serata di domenica che ha chiuso in bellezza con l’orchestra musicale “Traballo”. Ma prima di concludere questo splendido fine settimana, che nulla ha dovuto rimpiangere, nel primo pomeriggio di domenica la classica trattorata di Sant’Eurosia. La santa, raffigurata con una grande statua, ha accompagnato tutte le macchine agricole del paese in un giro emozionante per le vie del paese. La trattorata è da sempre stato un appuntamento molto atteso e che nessun appassionato di agricoltura vorrebbe farselo mancare. Tappa ultima nel piazzale del palazzetto comunale con la benedizione del parroco e “sgassatona” finale. Il culto della santa in questione è invocato contro le intemperie naturali e a favore dei frutti della terra. Gian Marco Lodovici 01/07/15 11.12 20 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >CHIESA La ricorrenza di San Benedetto: appuntamento a sabato 11 luglio L'interno della chiesa di S. Benedetto in Piazza Altini L'accoglienza degli ospiti di D.DOMENICO GRANDONI I l tema dell’ospitalità è quanto mai attuale ai nostri giorni dal momento che quotidianamente sbarcano innumerevoli profughi provenienti sia da zone di guerra come da zone di povertà che chiedono di essere accolti e messi nella possibilità di rifarsi una vita. Accoglierli è un dovere civile e umano oltre che religioso. Il salvataggio in mare, come l’accoglienza nelle strutture adattate a tal fine, comportano sacrificio, dedizione, comprensione e infinita pazienza nel rispetto della persona; ma anche la presenza dell’ospite nelle famiglie come nei monasteri, nel nostro mondo occidentale, esige disponibilità di spazio, efficienza di servizi, cortesi attenzioni conformi alla nostro vivere civile, mentre nel mondo orientale è sufficiente una stuoia stesa all’aperto o sotto una tettoia. Tuttavia non possiamo esimerci da questo atto di carità verso i bisognosi di tutto, sia per motivi di solidarietà umana, sia per gli insegnamenti della Bibbia che invita a rispettare l’ospite come persona sacra. San Benedetto anche sul tema dell’ospitalità si lascia guidare dalla Parola di Dio e nella sua Regola dà norme circa l’accoglienza dei pellegrini e dei poveri (cap. 53). All’annuncio dell’arrivo dell’ospite si risponde: «Deo Gratias!» e «Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio». Quindi «non appena viene annunziato un ospite, subito VIVERE IL VANGELO di Don Aldo Buonaiuto Domenica 5 luglio dal Vangelo secondo Marco (Mc 6, 1-6) gli vadano incontro il superiore e i fratelli con tutte le premure; prima si preghi insieme e poi si scambi il segno della pace... per evitare illusioni diaboliche». A lui sono riservate cortesie e segni di onore come la lavanda dei piedi polverosi sia da parte dell’abate che di tutti i fratelli, il necessario ristoro, la presenza dell’abate nella mensa. La cucina per gli ospiti, che nel monastero non mancano mai, sia a parte perché a qualunque ora si possa offrire il necessario. Così l’accoglienza insieme alla celebrazione liturgica diventa la forma specifica di apostolato del monastero nella chiesa locale. Beato quindi quel monastero che è visitato dai poveri, come beata è la casa la cui soglia è varcata dai bisognosi. L’ospitalità benedettina è fondata sulla fede. San Benedetto si rifà al vangelo: nell’ospite si riceve Cristo stesso (Matteo 25,35). Un’opera di misericordia che gli scritti apostolici raccomandano in particolare nei confronti dei fratelli nella fede (Galati 6,10), ma aperta a tutti i forestieri, rifugiati, pellegrini e poveri di ogni fede religiosa. In questa visione di fede si vuole onorare Cristo nell’ospite, circondandolo di particolari attenzioni, anche se in modalità diverse. Nei monasteri orientali l’ospite è seguito da un monaco, completamente al suo servizio anche durante la mensa; nelle famiglie, l’ospite consuma il pasto da solo, servito con gentile attenzione da tutti i membri della casa che si siede a mensa in seguito. Pur tralasciando questo cerimoniale monastico di accoglienza, ingombrante per i nostri tempi frettolosi, ci è possibile cogliere utili indicazioni e suggerimenti nell’esercizio di questa opera, frutto dell’amore di Dio e del prossimo. Attualmente incontriamo ovunque rifugiati, bisognosi di aiuto: così, alla spicciolata, alle porte delle chiese, delle case canoniche, dei conventi e monasteri; fuori dei supermercati e negozi, all’ingresso degli uffici pubblici; lungo le vie Una parola per tutti Gesù torna a Nazareth, tra i suoi parenti e amici. Proprio coloro che l’hanno visto crescere, lo conoscono e quindi dovrebbero amarlo di più, diffidano di lui non accettando i suoi insegnamenti. Sono stupefatti e scandalizzati nello scoprire che il Salvatore è uno come loro, una persona umile, ordinaria, il figlio di Maria. La fede, in realtà, è una comunione vitale tra il Signore, che chiama a partecipare alla sua vita, e l’uomo: non consiste nel ridurre Dio agli schemi e ai modelli umani. I concittadini di Gesù rifiutano questo rapporto con l’Onnipotente e allora per il Messia è impossibile compiere miracoli che sono segni della presenza del Padre Eterno desideroso di instaurare una relazione di amicizia e vita. Molta gente si aspetta l’avvenimento eclatante, il miracolo pensando al Signore secondo l’immagine che di lui si è costruita. Chi ragiona così vuole un Dio al suo servizio che agisca secondo i suoi ordini e lo serva in base ai suoi comodi. Come la possiamo vivere - E’ semplice commuoversi dinanzi ai profeti, mentre è arduo seguire il cambiamento che essi indicano, convertendosi al Signore con il cuore e rifuggendo le apparenze. - Talvolta noi credenti diffidiamo di Cristo, non riusciamo a concepire che la nostra salvezza si possa realizzare attraverso un Dio fatto uomo; scandalizzandoci, impediamo al Creatore di compiere i suoi prodigi ed attuare il disegno che ha pensato per noi. - Per portare il Salvatore nella nostra esistenza non è sufficiente agire individualmente, ma è necessario vivere come popolo, con la consapevolezza di avere una missione da compiere e con il coraggio della verità sempre e ovunque. - Accresciamo la nostra fede e utilizziamo questo tempo per approfondire il nostro legame con Dio, optando per letture spirituali, meditando sulla sua Parola, magari scegliendo come meta delle nostre vacanze un luogo di preghiera, lontano dalla mondanità e dal caos di ogni giorno. 20 chiesa.indd 2 Un triduo per la festa Per la festa di S. Benedetto Abate, patrono d’Europa, dell’11 luglio, presso la chiesa omonima di S. Benedetto ci sarà un triduo di preparazione tenuto dal priore del monastero di S. Silvestro, don Vincenzo Bracci (nella foto) con questo programma: mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 luglio alle ore 10 S. Rosario ed a seguire la S. Messa. Quindi sabato 11 luglio alle ore 10.30 la S. Messa la disponibilità per le confessioni, alle ore 18 i vespri solenni con le monache ed i monaci dei monasteri benedettini di Fabriano ed alle ore 18.30 la concelebrazione presieduta dal Vescovo don Giancarlo Vecerrica. della città e nei paesi; spesso anche alle porte delle nostre case. Molti, giunti in Italia da Paesi lontani, su gommoni insicuri, in mezzo a tante avventure e innumerevoli rischi, quando riescono finalmente a posare il piede su terraferma, si attenderebbero una possibilità di rifarsi una vita diversa, dopo tante rischiose avventure: una accoglienza solidale che faccia dimenticare tanti sacrifici. Una sincera lode ai nostri volontari e ai nostri marinai, che, in mare o nei porti e nelle strutture di accoglienza, in vario modo si prodigano per donare loro un soggiorno confortevole e dignitoso. Essi sono un vanto della Nazione, purtroppo lasciata sola dall’Unione Europea; meritano immensa gratitudine e ammirazione, ma anche, vorrei pensare, tanta misericordia di Dio per il Paese. «I poveri li avrete sempre con voi», ci assicura Gesù (Giovanni 12,8). È doveroso quindi che ognuno faccia la propria parte senza demandare con tanta facilità alle istituzioni governative, regionali o comunali il soccorso ai poveri, emigranti o no. È un imperativo personale che ci deriva dalla fraterna solidarietà, confermato dal comando del Signore. D’altra parte tutti ci incontriamo con questa povertà, impersonata in chi ci chiede una aiuto. Non ci succeda di considerarle persone scomode, da evitare, quando le vediamo da lontano, che tendono la mano o bussano alle nostre case; né avvenga che ci lasciamo prendere da una certa agitazione che esplode in manifesta ostilità o in frettolosa intolleranza dinanzi a insistenze indisponenti... Anche su questo punto San Benedetto ci ammaestra. Egli scrive: «Quando l’economo non può concedere al fratello quanto questi richiede, dia almeno una risposta caritatevole, perché sta scritto: “una buona parola vale più di ogni dono prezioso” (Siracide 18,16-17)» (cap. 31). Un sorriso, una parola di conforto, la disponibilità all’ascolto... sono gentilezze che incoraggiano e danno conforto anche quando non si è in grado di dare alcuna offerta... e ce ne separiamo con la coscienza in pace. 01/07/15 10.50 L'Azione 4 LUGLIO 2015 21 >CHIESA< Il Nunzio Apostolico in visita Cattedrale gremita per la festività del patrono S.Giovanni Battista di MARCO ANTONINI “L e chiediamo, Eccellenza, di sostenerci e di presentare al Santo Padre il nostro attaccamento alla Chiesa, con l’ardire del nostro desiderio di poter avere anche la presenza di Papa Francesco”. Così il Vescovo Giancarlo Vecerrica rivolgendosi al Nunzio Apostolico in Italia Mons. Adriano Bernardini che ha presieduto il Pontificale in Cattedrale in occasione del patrono della città e della Diocesi, San Giovanni Battista. Clero e fedeli si sono ritrovati a San Venanzio il 24 giugno per la solenne concelebrazione delle ore 18. Il presule ha presentato la Chiesa locale al rappresentante del Papa e ha invitato Bergoglio a Fabriano. “Questa città c’è perché ha una storia piena di vita e di creatività, suscitata da santi e artisti da secoli conosciuta in tutto il mondo, a cominciare dalla preziosa opera della carta. Il nostro popolo custodisce gelosamente e pubblicamente i protagonisti della nascita del cristianesimo in questa terra: i santi Romualdo e Silvestro, i cui corpi sono tra noi e san Francesco d’Assisi, che qui aveva il suo confessore e ha fondato uno dei primi conventi. Questo popolo – spiega ancora il Vescovo - è sparso in un vastissimo territorio di montagna, con tantissime frazioni, che chiede una presenza pastorale sempre più capillare e che rimane fedele alla Chiesa con una grande partecipazione alla pratica religiosa, con la ripresa di vocazioni e con un clero unito”. Davanti al Prefetto di Ancona, ai sindaci dei Comuni della Diocesi di Fabriano-Matelica, alle forze dell’ordine ed ai figuranti del Palio, mons. Vecerrica ha analizzato il clima che si è creato nel comprensorio. “Purtroppo la crisi sta determinando un clima pesante di scoraggiamento. Ma la positività risiede in questo attaccamento alla Chiesa, punto di riferimento, di aiuto e di incoraggiamento. In questa diocesi cerchiamo di vivere la “Chiesa in uscita”, verso i più lontani, anche geograficamente e verso i più poveri, tra i quali ci sono i giovani”. Soddisfatto il clero diocesano. “Il Papa a Fabriano sarebbe un sogno e una benedizione per tutti noi”. Lo riferiscono diversi sacerdoti al termine della solenne concelebrazione con Mons. Bernardini. Nel pomeriggio il vescovo Giancarlo Vecerrica e mons. Alfredo Zuccatosta avevano presentato al Nunzio il nuovo museo diocesano che verrà inaugurato ufficialmente l’8 settembre. “Questa struttura – dichiara il presule – racconta e testimonia l’importanza della nostra Chiesa locale e l’attaccamento del popolo verso le sue radici cristiane”. Il Nunzio Apostolico ha elogiato l’iniziativa della Diocesi di Fabriano-Matelica. “Abbiamo bisogno – ha detto – di queste testimonianze. I cristiani che hanno percorso queste strade molti secoli prima di noi ci dimostrano che dobbiamo proseguire in questa direzione di attaccamento alla famiglia, alla Chiesa e alle tradizioni”. Poi la processione per le vie della città insieme alle istituzioni, ai fedeli, alle Confraternite, ai figuranti del Palio e alla Banda "Città di Fabriano". In visita al neo Museo Diocesano AGENDA LITURGICA di Don Leopoldo Paloni ~ IL VESCOVO CELEBRA PER GLI ALPINI DELL'ALTA VAL POTENZA: domenica 5 luglio alle ore 11 sul monte San Vicino. Pellegrini in Terra Santa L'ufficio Diocesano Pellegrinaggi propone un pellegrinaggio in Terra Santa nei giorni che vanno dal 14 al 21 settembre. Quest'anno il pellegrinaggio s'arricchisce di nuove ed interessanti tappe oltre al già noto percorso spirituale, infatti nei 9 giorni sono stati inseriti siti archeologici che solitamente non vengono visitati per meglio capire e comprendere come e dove abbia vissuto Gesù. Visiteremo infatti Cesarea di Filippo, Tel Dan, la città ed il castello di Acco, l'Erodion, la nuova Città di Davide, il tunnel sotto la strada erodiana e gli scavi dell'Ofel. Per informazioni chiamare il 338-3027782 oppure scrivere a [email protected]. In questi giorni scade il tempo per le prenotazioni. 21 chiesa.indd 2 Mons. Bernardini: "Scegliere il deserto" Il Nunzio Apostolico in Italia, l’arcivescovo Adriano Bernardini, ha incontrato la Chiesa di Fabriano in occasione della solennità di San Giovanni Battista. Nella sua omelia ha evidenziato l’identità di questo grande santo. “Si tratta di un uomo mandato da Dio con il compito specifico di rendere testimonianza alla luce. È un tipo strano, inquietante, 'selvatico', che, pur confinato nel deserto, richiama a sé le folle. Obbligato a precisare la sua identità, Giovanni si definisce come “voce”. Lui è semplicemente una voce. “Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore”. Da questa definizione della sua identità come 'voce' si delinea la sua missione di annunciare il messaggio”. Bernardini, con un linguaggio chiaro ed efficace, ha attualizzato ciò che il Precursore ha annunciato alle folle. “Con la sua voce Giovanni ha il coraggio, l’ingenuità, di denunciare la “non praticabilità” di certe strade, pur frequentatissime, in rapporto alla salvezza; ci ricorda che sulla strada dell’avidità, della corruzione, dell’inganno, è impossibile, non solo improbabile, trovare Dio. E non importa che questa voce risuoni nel deserto dell’indifferenza, dell’ostilità preconcetta, del sarcasmo più volgare. La verità va detta, quelle denunce vanno fatte, indipendentemente dall’accoglienza… anche se tutti la pensano diversamente dal Vangelo!”. Poi l’incoraggiamento a non lasciarsi piegare dalle tentazioni e dalle paure e l’invito a volgere lo sguardo verso Cristo. “Il testimonio autentico sa che quella parola, anche se è impopolare, inattuale, non può tenerla per sé. Gli è stata affidata perché la gridi, non perché la risparmi nel calcolo delle convenienze. Giovanni è testimone verace perché non parla di sé, non si costruisce il proprio monumento, rispetta le parti, è capace di scomparire perché il credente è uno che dà spazio all’Altro. Dà spazio alla libertà altrui. Sa che il suo compito è quello di provocare l’incontro, favorirlo, prepararlo. Ma allorché questo avviene, lui non sta a fare da incomodo, e neppure da invitato d’obbligo. Si tira invece discretamente in disparte. Il vero testimone, il vero latore del Messaggio, unisce ad uno straordinario coraggio una straordinaria modestia: ad una spiccata personalità una spiccata capacità di cancellarsi. Franchezza e delicatezza”. Davanti ai fedeli che hanno riempito la Cattedrale di San Venanzio, Bernardini ha spronato i presenti. “Dobbiamo vivere nel mondo ma essere capaci di creare un deserto, soprattutto dentro di noi, per vivere le stupende realtà della nostra fede. Dobbiamo ritrovare – ha detto - il coraggio della solitudine, della vicinanza con Dio, come possibilità privilegiata di avvicinare gli altri. Nel silenzio le parole vengono ripulite dall’abitudine e ritrovano il loro splendore e la loro forza originaria. Anche la Chiesa deve scegliere il deserto come luogo della predicazione. Non per fuggire il mondo, per evadere una realtà scomoda, ma per ridare al proprio messaggio o testimonianza quell’intensità e quella profondità, quella risonanza, che sono i segni inconfondibili di una parola che viene da lontano e mette in moto qualcosa”. Questo Giovanni Battista festeggiato da un’intera città che, nel giorno della sua natività, si riunisce per festeggiare ricorda a tutti che nessuno è escluso dall’essere evangelizzatori e diventare pescatori di uomini perché “non si richiede necessariamente una grande teologia e di saper usare alla perfezione il linguaggio cristologico o escatologico o della parusia”. FERIALI ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium) ore 7.20: - S. Silvestro ore 7.30: - M. della Misericordia - Mon. S. Margherita ore 7.45: - Monastero Cappuccine ore 8.00: - Casa di Riposo - Collegio Gentile - S. Luca ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù - S. Caterina (Auditorium) ore 16.00: - Cappella dell’ospedale ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Sacra Famiglia - M.della Misericordia - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.) - S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.) - Oratorio S. Giovanni Bosco FESTIVE DEL SABATO ore 18.30: - Cattedrale S.Venanzio - S. Giuseppe Lavoratore - Collegiglioni - M. della Misericordia - Sacra Famiglia - S. Nicolò Centro Com. - Oratorio S. Giovanni Bosco ore 19.00: - Collegio Gentile FESTIVE ore 7.00: ore 8.00: ore 8.30: ore 8.45: ore 9.00: ore 9.30: ore 10.00: ore 10.15: ore 10.30: ore 11.00: ore 11.15: ore 11.30: ore 11.45: ore 16.30: ore 18.15: ore 18.30: - S. Caterina (Auditorium) - S. Maria in Campo - M. della Misericordia - Casa di Riposo - S. Nicolò (Centro Comunitario) - Sacra Famiglia - S. Margherita - S. Luca - Cappella dell’ospedale - Ss. Biagio e Romualdo cripta - S. Giuseppe Lavoratore - S. Caterina (Auditorium) - Collegio Gentile - Cattedrale San Venanzio - Collepaganello - M. della Misericordia - Nebbiano - Cupo - Attiggio - Moscano - S. Silvestro - S. Nicolò - S. Giuseppe Lavoratore - Monastero Cappuccine - Cattedrale San Venanzio - Sacra Famiglia - M. della Misericordia - S. Maria in Campo - Melano - Argignano - Cattedrale San Venanzio - Ss. Biagio e Romualdo - S. Giuseppe Lavoratore - M.della Misericordia MESSE FERIALI 7.30: - Regina Pacis 8.00: - S.Teresa 9.30: - Concattedrale S. Maria 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa - S. Francesco - Regina Pacis MESSE FESTIVE DEL SABATO 18.00: - Concattedrale S. Maria 18.30: - S. Teresa 19.00: - Regina Pacis Messe FESTIVE 7.30:- Beata Mattia 8.00:- Concattedrale S. Maria 8.30:- Regina Pacis - Ospedale 9.00:- S. Rocco - S.Francesco 9.30:- Invalidi - S. Teresa 10.30:- Concattedrale S. Maria - Regina Pacis 11.00:- S. Teresa -Braccano 11.15:- S. Francesco 11.30:- Regina Pacis 12.00:- Concattedrale S. Maria 18.00:- Concattedrale S. Maria 18.30:- S. Teresa - Regina Pacis 01/07/15 11.39 22 >DEFUNTI< ANNIVERSARIO IRMA STROPPA CHIESA di S.MARIA MADDALENA Mercoledì 8 luglio ricorre il 7° anniversario dalla sua dipartita La figlia e il genero la ricordano con immenso affetto. Durante la celebrazione delle ore 18.30 sarà ricordato anche il marito SECONDO. Si ringrazia chi vorrà unirsi alle loro preghiere. Certi dolori non passano: a certi ci si abitua, ma a volte neanche abituarsi basta. Dove sei? Mi stai pensando? Perdonami mamma per queste lacrime, perdonami se ancora mi mancano i tuoi sorrisi, il tuo sguardo, le tue parole, l'amore che mi hai sempre dato. Perdonami se mi manchi tanto. Perdonami, non era questo che volevi da me: "Non piangere" - mi dicevi - "Non voglio, io ti sarò sempre vicina". Vorrei che mi tenessi stretta la mano come il giorno prima che mi lasciasti. Vorrei tanto abbracciarti, invece posso solo sognarti. Tua figlia ANNUNCIO Venerdì 26 giugno, a 49 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari LORELLA FALCIONI in AGOSTINELLI Lo comunicano il marito Pietro, i figli Valentina ed Andrea, la mamma Leda, le sorelle Paola e Tiziana, la suocera Irma, i cognati, le cognate, i nipoti ed i parenti tutti. Gruppo Bondoni ANNIVERSARIO CHIESA di PATERNO Sabato 4 luglio ricorre il 15° anniversario della scomparsa dell'amato MASSIMO ROANI I genitori, gli zii, i cugini ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 4 luglio alle ore 16.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Ogni volta che Gesù chiude gli occhi di una persona, apre in cielo una finestra perchè possa illuminare ancora". Mamma e babbo ANNIVERSARIO Domenica 5 luglio ricorre il 10° anniversario della scomparsa dell'amata AIDA (AIDE) ACCORIMBONI ved. STELLA La figlia, il genero e la nipote la ricordano con immutato affetto. Ss. Messe sabato 4 luglio alle ore 18 nella chiesa S. Maria della Neve a Campodonico e domenica 5 luglio alle ore 10 nella Chiesa della Misericordia. Durante le celebrazioni verrà ricordato anche il marito ANTONIO STELLA Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. Anche se sono passati 10 anni il ricordo di te, persona umile e generosa e dei tuoi insegnamenti, è e rimarrà sempre impresso nei nostri cuori prolungando così la tua terrena presenza in noi e in quanti ti hanno conosciuta e apprezzata. Grazie. Sempre... mamma. RINGRAZIAMENTO Vogliamo ringraziare anche tutto il reparto di Medicina che in tutti i modi si è prodigato per offrirgli le cure necessarie a riprendersi dopo ogni crisi e il piccolo ma efficientissimo, reparto di Oncologia che per sei anni gli ha messo a disposizione le cure e i medicinali che gli hanno permesso di condurre un buon tenore di vita fino alla fine. Ringraziamo anche i medici e le infermiere dell'A.D.I. e dell'A.D.O. che a domicilio continuavano l'assistenza ospedaliera e il nostro medico curante, Grazia Placido, per aver coordinato ogni fase delle cure. Grazie di cuore a tutti e tutte, che Dio benedica il vostro lavoro. La Famiglia di Pasquale Ramadoro 22 defunti.indd 2 ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di ARGIGNANO Venerdì 3 luglio ricorre il 6° anniversario dalla scomparsa dell'amata FRANCESCA GOBBI ved. MAZZOLI I figli, la nuora, il genero, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa domenica 5 luglio alle ore 11.45. Durante la celebrazione sarà ricordato anche il marito GIUSEPPE. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA di S. NICOLO' Centro Comunitario Sabato 11 luglio ricorre il 4° anniversario dalla scomparsa del caro CHIESA della MISERICORDIA Venerdì 10 luglio ricorre il 1° anniversario dalla scomparsa dell'amato ERMINIO GUBINELLI La moglie, i figli, le nuore, i nipoti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì 10 luglio alle ore 7.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. MASSIMO MORICONI La moglie, le figlie, i nipoti, il genero nel ricordarlo con amore infinito si uniranno in preghiera alle ore 18.30 presso il Centro Cominitario. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO Chiesa della Scala Santa, giovedì 9 luglio, alle ore 18.15 CHIESA della SCALA SANTA Nell'anniversario della scomparsa degli amati TERSILIO COMODI e PINA PAPI i parenti li ricordano con affetto. Nella S.Messa di martedì 7 luglio alle ore 18.15 sarà ricordata anche la figlia PAOLA. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO dott. ANNA MARIA PAGANO e ing. ROBERTO BALLELLI 04.08.1974 20.04.1970 27.06.2012 09.07.2012 Nel 3° anniversario della loro scomparsa i familiari tutti li ricordano con grande amore e infinito rimpianto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ADDIO A TUTTI Non ho molti motivi per rimanere tutto quello che è finito non nasce nuovamente. Non ho mai avuto molto qui. Nuovi poeti bussano già più forte sulla cassa, qualche benedetto no continua a muoversi veloce, sono sulla terra dentro e fuori la mia casa. Le pagine scorrono I figli, i nipoti ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa mercoledì 8 luglio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNIVERSARIO Roberto Ballelli ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO CHIESA di S. NICOLO' Domenica 5 luglio ricorre il 39° anniversario della scomparsa dell'amata ELENA TOZZI I genitori, gli zii ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa lunedì 6 luglio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. "Colta per essere trapiantata in Paradiso nel tuo sbocciare alla vita, noi viviamo nel profumo della tua dolce bontà". ORATORIO di S.MARIA Giovedì 9 luglio ricorre il 4° anniversario della scomparsa dell'amata ANTONIA ELEONORI in PAVONI Il marito Elvio, i figli Stefano e Mauro con Claudia ed i parenti la ricordano con affetto. S.Messa giovedì 9 luglio alle ore 18.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. LUIGI GIROLAMINI ANNUNCIO TRIGESIMO Martedì 23 giugno, a 88 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari MARIO BRENCIO Lo comunicano la moglie Dina Silvestrini, le figlie Patrizia e Rosita, i generi Giancarlo e Maurizio, i nipoti Francesca, Federica, Emanuele, Samuele, i pronipoti, le cognate, i parenti tutti. Marchigiano Venerdì 10 luglio ricorre l'anniversario della scomparsa dell'amato GIOVANNI SPACCA I familiari ricordano lui e sua moglie MARIA PECORELLI con immutato affetto. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. CHIESA della SCALA SANTA Mercoledì 8 luglio ricorre il trigesimo dalla scomparsa dell'amata ELVIRA MARIANI ved. BELARDINELLI I familiari tutti la ricordano con affetto. S. Messa mercoledì 8 luglio alle ore 18.15. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere. ANNUNCIO ANNUNCIO ANNUNCIO Domenica 28 giugno, a Roma, è mancato all'affetto dei suoi cari Domenica 28 giugno, a 49 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari VINCENZO FARINELLI SABRINA BATTAZZA in SPINELLI Lo comunicano la madre Francesca Gregori, il marito Claudio, la figlia Aurora, la sorella Tiziana con Marco, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano Domenica 28 giugno, a 59 anni, è mancata all'affetto dei suoi cari ORIETTA CIAPPELLONI in MARIANI Lo comunicano il marito Bernardino, le figlie Valeria e Daniela, i generi Luca ed Alberto, i nipoti Valentina, Michela, Roberta, Davide, i fratelli Ivano e Mario, le cognate, i cognati, i parenti tutti. Marchigiano Lo comunicano i figli Maria Ginevra, Piero, Franca, il genero, la nuora, i nipoti, il fratello, le sorelle, i parenti tutti. Marchigiano bianche come il pane le storie si dimenticano si spengono le note più cantate quelle che hanno accompagnato tutte le letture, si disperdono le parole il nero delle lettere assorbito dal buio. Dove ero io quando tu sei rinato? Quanti splendidi argomenti sono mancati per sempre. 08-07-1984 08-07-2015 CHIESA di S.MARIA DELLA PORTA Cerreto d'Esi Mercoledì 8 luglio ricorre il 31° anniversario della scomparsa dell'amato CHIESETTA della MADONNA ADDOLORATA MELANO Lunedì 6 luglio ricorre il 1° anniversario della scomparsa dell'amato ANTONIO LATINI I suoi cari lo ricorderanno nella S. Messa che verrà celebrata lunedì 6 luglio alle ore 18. Si ringraziano coloro che vorranno partecipare, unendosi ai familiari nel ricordo e nella preghiera. Sabato 27 giugno, a 72 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari FRANCESCO BRUNAMONTI Lo comunicano la moglie Francesca Bonanni, il figlio Massimo, le sorelle Gentile e Peppa, la cognata Celeste, il cognato, i nipoti, i parenti tutti. Marchigiano PASQUALE RAMADORO Profondamente addolorati per la scomparsa del nostro caro Pasquale, marito e padre esemplare, vogliamo ringraziare pubblicamente il reparto del Pronto Soccorso che con encomiabile umanità ci ha permesso di raccoglierci accanto al nostro congiunto che ci lasciava, donandoci quel momento di privacy tutto nostro, come se fossimo stati a casa. ANNIVERSARIO ANNIVERSARIO ANNUNCIO Domenica 28 giugno, a 78 anni, è mancato all'affetto dei suoi cari CAV. PASQUALE RAMADORO Lo comunicano la moglie Anna Maria, i figli Giorgio, Arvind, Paolo, le figlie Sara, Giulia con Francesco, le nuore Paola, Barbara, Stefania, i nipoti Giacomo, Francesco, Filippo, Martina, Benedetta, Camilla, Matilde, i fratelli Franco, Orlando, Roberto, la sorella Annalisa, i cognati, le cognati, i parenti tutti. Marchigiano L'Azione 4 LUGLIO 2015 Gli annunci vanno portati in redazione, entro il martedì mattina ANNIVERSARIO Le famiglie TRINEI e TACCUCCI ringraziano per la grande manifestazione di affetto ricevuta per la scomparsa della cara FRANCESCA TRINEI ANNUNCIO Sabato 27 giugno è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari, all'età di 80 anni PRIMO MAGRINI Ne danno il triste annuncio i figli Maurizio, Carla e Sabrina, la compagna Norina, i generi, la nuora, i nipoti Michele, Samanta, Giorgia, Giacomo e Luca, il pronipote Adam, il fratello Guerrino , la cognata Palmira ed i parenti tutti. Belardinelli 01/07/15 11.06 23 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >CULTURA Il coro Vox Nova in concerto Una scelta coraggiosa del direttore Signori con il Dixit Dominus di Haendel foto Giorgio Angelini L'arpa d'autore con il Vox Nova di MARCO AGOSTINELLI T utto hendeliano il programma Ideato e realizzato dal Coro Vox Nova in collaborazione con il Coro da Camera della Virgola, La Giovane Orchestra d'Abruzzo, con solisti di grande prestigio, alcuni dei quali abbiamo già visto diverse volte collaborare con Vox Nova: i soprani Paola e Patrizia Cigna, assieme al contralto Agata Bienkowska con Andrea Fusari e Roberto Gentili, rispettivamente tenore e basso. Tutti diretti dalla sapiente bacchetta del Maestro Pasquale Veleno. Il programma è stato organizzato in perfetta simmetria con le esecuzioni della musica sacra del tempo di Handel, ovvero un concerto per organo che precedeva o intervallava un'opera Sacra. Ma il concerto introduttivo pur essendo pubblicato come concerto per organo nasce come concerto per arpa. Il concerto per arpa e orchestra di G. F. Haendel è un caposaldo della letteratura arpistica. Il concerto fu scritto da Haendel per William Powell che era l'arpista ufficiale della casa reale. L'esecuzione avvenne al Teatro Reale presso il Covent Garden di Londra nel 1736 nell'ode "Fête d'Alexandre" composta per il giorno dedicato a Santa Cecilia. L'arpista Powell, di origine gallese suonava l'arpa tripla, e infatti il concerto in Si bemolle era suonabile solo sull'arpa tripla in quanto le arpe irlandesi a semplice cordiera non potevano modulare, e le arpe a pedali non erano state inventate. Anche l'arpista Johnn Parry che lo eseguì nel 1741 suonava l'arpa tripla gallese. Il concerto fu messo poi in catalogo come uno dei sei concerti per organo. Questo ci ha permesso di riascoltare nella prima parte del concerto un giovane virtuoso di arpa Alexander (Sasha) Boldachev, non nuovo al teatro Gentile, avendovi già eseguito un recital lo scorso 21 febbraio. Venticinquenne ma già famoso in tutto il mondo arpista e compositore ha eseguito questo concerto in una versione moderna (non-filologica con le cadenze neo-impressioniste, con i traversi in luogo dei recorders). Una lode speciale va a La Giovane Orchestra d'Abruzzo che ha supportato il virtuoso riducendo al massimo le sonorità e facendoci dimenticare di aver a che fare con strumenti moderni. Bello il tocco del virtuoso Boldachev, tendente all'intimistico ma anche capace di vigorose escursioni espressive su questo difficile strumento, che si è esaltato nelle cadenze (credo fossero di propria composizione) e nell'inaspettato bis, la “Grande Fantasia da Concerto su La Moldava”, del grande compositore arpista ceco Hanus Trnecek. La seconda parte del concerto che titolava la serata è consistita in una delle opere corali più monumentali di tutta la letteratura musicale barocca: il Dixit Dominus, HWV 232. lI giovane, ma musicalmente già maturo Händel nel 1707 si trovava in Italia, richiesto da vari committenti a Firenze,Venezia e Roma. Nella città dei Papi e delle corti cardinalizie le famiglie più importanti, Pamphili, Ottoboni, Colonna, se lo contendevano. Nascono in questa situazione alcuni dei capolavori del compositore, quali i salmi Laudate pueri dominum (HWV 237), Nisi Dominus (HWV 238) e il Dixit Dominus. Quest’ultima è anche la più antica composizione autografa di Händel che sia giunta intatta sino a noi, probabilmente iniziata nell’I- Inaugurato il Callido ad Albacina Nel giorno del Santo Patrono, la scorsa domenica 7 giugno, Albacina ha visto inaugurare ufficialmente il proprio organo costruito da Gaetano Callido nel 1774 e situato nella chiesa parrocchiale di San Venanzio. Dopo il periodo di restauro, avvenuto nel laboratorio camerte di Michel Formentelli, è stata presentata, in questa occasione, la pubblicazione tecnicostoriografica realizzata da M° Mauro Ferrante, il quale ha descritto al numeroso pubblico accorso gli aspetti salienti della vicenda umana e professionale di Gaetano Callido. Attraverso le fonti storiche, è stato possibile cogliere il rapporto fra l’organaro veneziano e le terre marchigiane, rapporto in cui si inserisce pienamente la diffusa presenza di questo ed altri strumenti nei nostri territori. Al termine della relazione accademica, si è svolta la parte musicale della serata, di cui è stato protagonista il Woodbrass duo formato da Sauro Argalia all’organo e Mario Bracalente alla tromba. I due artisti marchigiani (il primo proprio concittadino) hanno presentato un programma che, attraverso un’oculata alternanza fra i due strumenti, ha pienamente valorizzato le potenzialità fonico-espressive dello strumento. I brani organistici, rappresentativi di diverse scuole europee, hanno visto in Argalia un interprete sempre attento all’equilibrio fra le scelte delle combinazioni timbriche e le articolazioni fraseologiche così importanti nella musica antica. Le musiche in duo, invece, hanno svelato a molti degli uditori intervenuti un mondo di sonorità potenti quanto suadenti, brillanti quanto dolci. La tromba barocca di Bracalente si è rivelata, quindi, uno strumento di straordinaria duttilità, resa possibile della maestria tecnica del musicista fermano e particolarmente funzionale al caleidoscopico dinamismo concertante instaurato con l’organo. La comunità di Albacina, riconoscente nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito all’attuale condizione dello strumento, sarà d’ora in poi sempre più impegnata in una convinta valorizzazione culturale ed artistica del proprio organo. Emilio Procaccini 23 cultura.indd 2 talia settentrionale e poi completata a Roma in previsione della Pasqua. Handel al tempo possedeva le orchestre e i solisti migliori dell'epoca e questo si riflette nella sua scrittura in cui la maestria tecnica (fughe a più soggetti e contrappunti raffinati e complessi) si sposano con la difficoltà esecutiva, soprattutto nelle parti acute femminili che come è noto, agli inizi del settecento venivano, in Italia, svolte prevalentemente da Castrati oltre che dai pueri. Nei nove numeri che compongono il Dixit, i solisti e compagine corale si misurano con le situazioni espressive più ardue e variegate della retorica musicale barocca: dai passaggi d'agilità (chiamati successivamente “di coloratura”) alle atmosfere piene di pathos con durezze e ligature, ai grandiosi Fugati dove si alternano parti soliste e corali con incastri e stretti repentini; insomma quanto basta a mettere a ko qualsiasi esecuzione amatoriale; ma tutt'altro che dilettantistica è stata l'esecuzione del il Dixit del 20 giugno scorso al Gentile. Nel primo numero, la scelta agile del tempo dell'apertura orchestrale, non ha assolutamente messo in difficoltà le voci: corposo e intonato l'impasto corale, impeccabili i difficili passaggi iniziali dei solisti. Nel secondo numero l'aria del contralto Virgam virtutis tuæ dopo l'introduzione del basso continuo (a mio gusto una lettura eccessivamente romantica) ha messo in luce il timbro caldo e pastoso del contralto Agata Bienkowska che ha reso in modo espressivo e naturale la scrittura di un'aria chiaramente composta per un falsettista: note lunghe con messe di voce interrotte da passaggi di coloratura in progressione. Il terzo numero Tecum Pricipium è un'aria per soprano di grande eleganza con la classica scrittura concertante tra violini e canto dove il soprano Paola Cigna ha dimostrato un'ottima padronanza nei passaggi e un bel timbro vocale unito ed espressivo senza mai eccedere nel melodrammatico. Ottima prova del coro nel quarto numero Juravit Dominus, Alexander Boldachev brano dalla scrittura alternata coroorchestra in stile veneziano e nello stile severo del quinto numero Tu Es Sacerdos resi con grande fluidità e piacevolezza nonostante la scomoda scrittura. Anche la stilizzazione da corrente di triosonata allargata, del sesto numero Dominus a dextris tuis ha messo in luce oltre che la bella voce del basso Roberto Gentili, che ha cantato con grande equilibrio e agilità il solo, anche le riprese corali che hanno poggiato, con ritmo giusto e solido, sul basso movimentato orchestrale. Solidità che si è ulteriormente messa in luce nei numeri corali successivi: la densa fuga a soggetti stretti dello Judicabit che l'interpretazione di Pasquale Veleno ha reso con un giusto incedere sacrale opponendolo al carattere furioso del Conquassabit. Il nono numero De torrente in via (replicato nei bis finali) è un pezzo dagli accenti patetici, che Paola e Patrizia Cigna (sostenute dagli archi e a tratti della cappella delle voci maschili) hanno reso in maniera magistrale con grande souplesse e ricchezza di nuances. Lo stesso brano ha fatto da sublime preludio ai fuochi d'artificio del numero finale Gloria Patri che alterna i passaggi fugati nello stile severo del Cantus Firmi fino allo stile strumentale dell'Amen dove le voci, soprattutto i soprani, sui pedali finali eseguono scomodi passaggi che sono più adatti a violini piuttosto che a cantanti. Il coro ha dato prova di grande preparazione, compattezza, rendendo quest'opera monumentale con fluidità e grande piacevolezza per gli ascoltatori che hanno richiesto più di un bis, tutti concessi fino a terminare col grandioso primo numero: Dixit Dominus. Concerto riuscitissimo e grande prova per il coro Vox Nova che ha condiviso la coraggiosa scelta del direttore artistico Alberto Signori che per l'occasione ha cantato tra le voci corali, chiamato poi dal bravo direttore Veleno, più volte sul podio a condividere i giusti e meritati applausi con tutta la compagine corale e orchestrale. 01/07/15 10.55 24 >CULTURA< L'Azione 4 luglio 2015 Il triste 4 luglio, a Vallina... Era il 1944: i nazifascisti uccisero sei partigiani, colti di sorpresa di FEDERICO UNCINI N ei primi giorni del Luglio 1944 il gruppo partigiano Lupo si spostò verso il Monte Strega per recuperare delle armi presso Montelago. Passarono per la base della Vallina dove erano accampati i colleghi del gruppo Tigre comandato dal tenente Cardona. Al gruppo incaricato del recupero venne affiliato anche Algemiro Mei del gruppo Tigre. Prelevate le armi a Montelago ripresero il cammino del ritorno passando per Gaville, Perticano, Pascelupo. Alle 23 del 3 luglio ritornarono alla Vallina. I partigiani del gruppo Lupo nonostante l’invito di Cardona di fermarsi ripresero il cammino per Melano. Alle ore 5 del 4 luglio 1944 il gruppo Tigre fu accerchiato e attaccato da due autoblindo e un centinaio di uomini nazifascisti nel versante marchigiano. Contemporaneamente l’azione di accerchiamento fu compiuta nell’Umbria da parte di unità del 100° Reggimento GBJ Cacciatori di Montagna risalendo per le zone del Valico di Fossato, Purello, Costacciaro. I Partigiani colti di sorpresa presero la via di fuga verso gli anfratti del monte Testagrossa. Quelli che riuscirono a nascondersi e fuggire dentro la macchia si salvarono, gli altri presi allo scoperto rimasero uccisi dai colpiti dalle mitragliatrici. Morirono sul campo sei uomini. Le salme furono recuperate venti giorni dopo, grazie alla tenacia del necroforo Linci ed un gruppo del Tigre. I corpi in avanzato stato di decomposizione furono recuperati dal Linci con il calarsi con delle corde e il prelievo dei corpi uno ad uno. Le salme composte nelle bare furono portate nella chiesa del Cupo. I caduti erano: Algemiro Mei, Umberto e Attilio Silvestrini, Giacomo Ciampicali, due polacchi Marinosky e Olgar. Durante l’accerchiamento vi furono anche delle vittime civili nel versante Umbro nelle località i Trocchi, Cima delle Cese e i Trocchi del I tedeschi attaccano il gruppo Tigre Il 100° reggimento Cacciatori di Montagna Borghetto di Purello. Per questi fatti negli anni successivi sorsero delle critiche sull’operato del tenente Cardona, in quanto qualche giorno prima venne avvisato che nella zona i tedeschi stavano compiendo degli spostamenti di truppe che lasciavano pensare ad un’operazione massiccia di rastrellamento. Il Cardona fu troppo sicuro che la sua posizione non sarebbe stata attaccata perché era boscosa e sfavorevole per un’offensiva frontale. Nel luglio 1944 l’area fabrianese era occupata dalla 5GBJ con il comando stanziato nella villa Quarantotti a S.Maria in Campo. Il 5°GBJ comprendeva l’85° e il 100° Reggimento ed aveva il compito di difendere la ritirata delle truppe tedesche dirette verso la linea Gotica, tenendo libere le strade dagli attacchi dei partigiani. Dalle carte militari tedesche si evince che il 100° Gebirgsjäger-Regiment (cacciatori di Montagna) aveva come area di competenza la zona tra il monte Testagrossa e monte Cucco; controllava il lato ovest di Fabriano fino ai monti dell'Appennino indicati sulla carta con cerchi posizionati sul bivio della Posta di Melano L'iperrealismo di Burattini fa bella mostra al Jolly Bar Circa venti disegni a matita firmati “Giacomo Burattini” sono stati esposti all’interno del Jolly Bar di Fabriano. L’artista in questione si è fin da subito definito iperrealista, proprio perché riproduce con estrema veridicità ritratti e paesaggi urbani, mostrando tutte le piccole imperfezioni che sono presenti in natura, rendendole semplicemente perfette. A dir poco eccezionali sono le sue opere, non passate inosservate anche all’estero, in particolar modo nella città che per antonomasia viene definita città dell’arte: Londra. Questo giovane talento afferma anche che fin da piccolo è stato attratto da questa forma d’arte, considerandola poi, con il passare del tempo, un semplice hobby. Non avendo dunque alcuna formazione professionale alle spalle non ha mai puntato alla tecnica, bensì all’emozione che ogni suo capolavoro riserva in sé, amplificando ciò che non si vede normalmente e 24 cultura.indd 2 scoprendo così un sentimento nascosto o aspetto che rende quasi diverso il soggetto in questione dalla foto originale. “Credo che la realtà è una bellezza in sé quindi non ho bisogno di trovare modi per nascondere le imperfezioni della natura umana, così il mio lavoro mostra la perfezione delle imperfezioni della vita”. Attraverso queste umili parole Giacomo Burattini conclude la presentazione dei suoi disegni. Due opere di Burattini Chiara Minelli (n. 30), Bivio Perticano (n.29), M.Catria (n.17), Frontone (n.18).Tali cerchi indicavano i punti strategici che dovevano controllare e le zone frequentate dai Partigiani. Il gruppo Tigre si era insediato in un casolare isolato sotto il Testagrossa a quota 472 m. Durante la notte molti componenti si mossero sulle alture sovrastanti. Rimasero sul campo base 8 partigiani. Verso mezzanotte ci furono i primi contatti a fuoco con i nazisti. Intervennero dall'alto 14 partigiani per recuperare le armi e difendere la ritirata. Il gruppo rimase accerchiato dalla Bastia fino al basso della Vallina-Cupo. I partigiani non ingaggiarono il combattimento con il nemico preponderante e ben esperto nei combattimenti di montagna e tentarono la fuga verso l’altura della “Balza” per immettersi nel sentiero che riguadagnava il monte Testagrossa. Alcuni fuggitivi tentarono di fermare i tedeschi a quota 841m. In quel tratto la vegetazione era molto rara e una volta che i partigiani uscirono allo scoperto furono fermati con le micidiali mitragliatrici MG40 e MG42 a lunga portata di fuoco. Sei uomini rimasero uccisi sul costone prima di raggiungere il sentiero del Testagrossa. Altri riuscirono a passare e rifugiarsi verso le macchie del versante di Sigillo. Fu uno scontro molto accanito contro un avversario superiore di numero e ben addestrato. Onore a tutti quei combattenti che quel 4 luglio si opposero all’invasore in quella “valle della morte” con grande spirito di sacrificio per la libertà. Vallina, la valle della morte (foto d'epoca) Al Palazzo Ducale di Venezia "Il candore arcaico" di Rousseau L’incantevole appartamento del Doge nel Palazzo Ducale di Venezia ospita fin dallo scorso marzo, prorogata fino al sei settembre, una mostra prestigiosa e seducente “Il candore arcaio” dedicata a Henri Rousseau. Nato a Lavel, nel nord della Francia, il 21 maggio 1844 lavorando come gabelliere all’ufficio comunale del dazio di Parigi, maturò il desiderio di diventare pittore egli venne assegnato il soprannome di Rousseau il doganiere. Le sue opere di evidente carattere naif, non molto apprezzato dagli ambienti del mondo artistico evolve durante la sua attività e il suo stile nella prospettiva e nel colore. I primi riconoscimenti gli vengono attribuiti, tra gli altri, da Paul Gaugin, Pablo Picasso Vasily Kandisky. Nonostante gli elogi “famosi”, le sue opere hanno scarso valore commerciale. La morte avviene a Parigi il 2 settembre 2010. A Henri Rousseau, detto il doganiere, la Fondazione Musei civici di Venezia, con la collaborazione scientifica e i prestiti eccezionali dei musei d’Orsay et de L’Orangerie di Parigi, il patrocinio della Soprintendenza di Venezia, dedica una rassegna, prodotta da 24 Ore CulturaGruppo 24 ore, di opere create tra il 1885 e il 1910 attraverso otto sezioni tematiche oltre le quali è permesso di ammirare i più celebri capolavori dell’artista, espressione di un fenomeno che non ha eguali nel campo dell’arte tra l’otto e il novecento. Capolavori come il celebre “Io: ritratto.-paesaggio” , “Il cortile“ acquistato personalmente da Kandinsky, “La guerra o la cavalcata della discordia”; un “can- dore arcaico” che emerge anche nelle opere dedicate alla natura selvaggia e nelle famosissime giungle – dalla bellissima Incantatrice di serpenti al cavallo assalito da un giaguaro, come pure nei bucolici paesaggi e nei ritratti. Il progetto, nato da un’idea di Gabriella Belli e Guy Cogeval, commissari dell’esposizione, condiviso e sviluppato con la collaborazione di Laurence des Cars e Claire Bernardi con il supporto di Elisabetta Barisoni, nasce da un lungo percorso di studi iniziato più di tre anni fa. La mostra contiene 100 opere di cui 40 del Rousseau e le altre sessanta da pittori che precedettero e superarono le avventure del cubismo. Maria Pia Pastorelli "L'incantatrice di serpenti" di Rousseau 01/07/15 11.41 25 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >SPORT Qui sopra, la Virtus Fabriano in visita al settore tecnico di Coverciano. Nella foto a destra, i fabrianesi insieme a "Picchio" De Sisti CALCIO Settore giovanile Con la Virtus a Coverciano I giovani fabrianesi hanno partecipato al "Grassroots Festival" di GAETANO MARINELLI S abato 20 e domenica 21 giugno a Firenze, organizzato dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc nei campi del Centro Tecnico Federale di Coverciano, presente anche la Virtus Fabriano con altre scuole calcio d’Ita- lia, il 7° Grassroots Festival apriva i battenti con la partecipazione di 60 società provenienti da tutta Italia, 900 bambini e giovani calciatrici, accompagnati da un largo seguito di genitori. Le scuole calcio e calcio a 5 più meritevoli sono arrivate a Firenze per calcare gli stessi campi dove si allenano i loro Le impressioni dei ragazzi Marco (2006) ha così commentato l’evento: “Andare a Coverciano è stata un’esperienza unica, i momenti più belli sono stati quando abbiamo giocato e quando abbiamo incontrato Giancarlo De Sisti soprannominato Picchio. Quando ci hanno dato le medaglie sprizzavo dalla gioia e dalla felicità. Ci vorrei stare ancora una settimana!”. Anche Luca (2004) ha così commentato: “Sabato 20 giugno siamo partiti per andare a Coverciano. Con noi nel pulman c’arano altri ragazzi di Senigallia e ragazze d Marzocca, per partecipare ad un torneo con squadre che rappresentavano altre regioni d’Italia. Il viaggio è stato abbastanza noioso, la nostra camera d’albergo era stretta, però aveva il balcone, da mangiare non era un granché. Finalmente la domenica mattina abbiamo giocato a calcio. La prima partita contro la Campania è finita 3 a 0 per noi, il primo gol è stato segnato da Erin, il secondo da me e il terzo da Antonio. Poi abbiamo incontrato la Puglia che però ha vinto 3 a 1, il nostro gol è stato segnato da Gabriele. Abbiamo giocato e vinto la terza e ultima partita contro il Veneto per 3 a 2, i gol sono stati segnati da Edoardo (“Pulce”), da me a da Lorenzo. Sul 3 a 2 a pochi minuti dalla fine il nostro portiere, Simone, ha parato un calcio di rigore! Alla fine grazie a lui abbiamo festeggiato come se avessimo vinto il Mondiale. Questa esperienza è stata molto bella per tutti noi e spero di poterla rivivere anche il prossimo anno”. Il gruppo delle Marche, con i fabrianesi CALCIO beniamini. Nel pomeriggio di sabato il convegno «Il calcio per tutti, il calcio per gioco», aperto dal presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Serie D Il Matelica mette a segno un altro colpo: dall'Ancona arriva il centrocampista Bondi Il Matelica ufficializza l’arrivo del centrocampista offensivo Rafael Bondi (foto). Giocatore dell’Ancona nelle ultime due stagioni con cui ha disputato il campionato di serie D, poi vinto dai dorici, e lo scorso torneo di Lega Pro, Bondi, classe ’81 brasiliano, ha già incontrato il Matelica sul campo proprio nella stagione 2013/14 nella quale la squadra del presidente Mauro Canil finì alle spalle dell’Ancona. Diverse le esperienze in serie C1 per il calciatore brasiliano che ha vestito la maglia di Sorrento, Alessandria, Perugia e Arezzo. Nel suo curriculum può vantare anche tre stagioni in serie B. Una proprio con l’Arezzo nel 2006-2007, in precedenza con la Salernitana, 25 sport.indd 2 poco più che ventenne, nella stagione 2002-2003, quindi nel 2001-2012 col Grosseto. Un'ulteriore esperienza di pregio quella vissuta per qualche mese a Messina, in serie A, nel 2006. Un giocatore di indubbio valore che va a coprire un ruolo che mancava. Centrocampista duttile, infatti, grazie alle sue qualità può essere adattato anche a mezza punta o seconda punta. Attualmente in Brasile, tornerà in Italia per iniziare la preparazione il 23 luglio, al Comunale di Matelica. Felice di poter contare anche su di lui il vice presidente Carlo Dolce che nelle prossime ore si dedicherà a chiudere le trattative riguardanti il reparto difensivo. Vito Tisci che ha sottolineato l’importanza della manifestazione e del lavoro dei collaboratori territoriali. Il presidente ha, inoltre, rimarcato l’impegno della Federazione rivolto allo sviluppo di un movimento importante e fondamentale nel calcio come quello giovanile. Nel corso dell’incontro è stata presentata la nuova Carta del Grassroots della Uefa e, subito dopo, Enrica Nisi ed Enrico Maria Sbardella, ct della Nazionale Under 17 femminile, hanno presentato il progetto «Il Calcio Integrato»: un percorso di sensibilizzazione verso attività che diano l'opportunità di includere bambini e giovani con diverse abilità attraverso il gioco del calcio. Hanno concluso i lavori gli interventi di Rita Guarino sul tema dello sviluppo del calcio femminile e Sergio Roticiani sulla crescita del calcio nelle attività di base. Domenica 21, quindi, la giornata conclusiva del 7° Grassroots Festival che, in un'altra splendida giornata di sole, ha visto impegnati - tra gli altri - centinaia di bambini e bambine delle scuole calcio, delle società di Calcio a 5 e di Calcio Femminile provenienti da tutte le regioni d›Italia, anche i ragazzini della Virtus, di Fabriano e Cerreto. Dopo le attività del sabato le squadre guidate dai propri istruttori e dai coordinatori regionali, hanno sfilato davanti al pubblico in tribuna, prima di dare inizio alle gare che si sono protratte sino al termine della mattinata. Nel corso della manifestazione sono state programmate le partite de «Il calcio integrato», il progetto di inclusione e coinvolgimento attraverso lo sport per ragazzi diversamente abili, che sono scesi sui campi di Coverciano con grande entusiasmo in un clima positivo, dando vita a un momento di aggregazione tra gli applausi di tutti i presenti. Al termine delle gare ogni società ha preso parte alla premiazione finale, ricevendo una targa celebrativa dell'evento da parte del Presidente del Settore Giovanile e Scolastico, Vito Tisci che ha ringraziato tutti i ragazzi, le società e i genitori per la partecipazione a un evento a cui la Federazione e il Settore Giovanile tiene molto e che anche quest'anno è riuscito a coinvolgere centinaia di persone. Ha rimarcato l'importanza del progetto «Il calcio integrato», che ha un grande valore sociale e al quale si cerca di dare continuità, anche a livello nazionale, soprattutto per i giovani che nel week-end hanno vissuto una giornata speciale nella casa del calcio italiano. Per i fabrianesi, con la guida tecnica di Umberto Santarelli coadiuvato dai collaboratori Luca Pandolfi, Vincenzo Cimmino, Gabriele Ferretti e Franco Pataracchia, hanno partecipato: Lorenzo Biocchi, Antonio Cimmino, Gioele Ferretti, Italo Iavarone, Luca Lunardi, Daniele Masala, Marco Pandolfi, Gabriele Pataracchia, Edoardo Pierangeli, Erin Ratkoceri, Simone Sellitti. La sfilata dei ragazzi del Grassroots 01/07/15 10.53 26 >SPORT< L'Azione 4 LUGLIO 2015 BASKET Settore giovanile Basket School Fabriano: altra stagione in archivio Grande epilogo con il campione Gigi Datome a Perugia T empo di bilancio per la Basket School Fabriano, al termine dell'ennesima splendida stagione. Iniziamo dai più grandi dell'Under 19 regionale. Partiti con molti dubbi per il roster ristretto, i ragazzi del 1996 e 1997, con l’aiuto dei 1998, hanno disputato un buon campionato. La fase regolare si è conclusa con un buon terzo posto e l'accesso ai playoff, dove però Radichetti e compagni sono stati sconfitti dalla più forte Macerata. L'Under 17 Elite ha disputato un grande campionato. Chiamata a disputare per la prima volta il campionato di elite, la squadra ha concluso la prima fase con uno splendido secondo posto. Nella seconda fase Ballelli e compagni si sono ritrovati a competere addirittura con squadre di Eccellenza per un posto alle finali nazionali. La squadra ha giocato alla grande e non è riuscita a raggiungere il primo posto soltanto per una partita persa e giocata in un clima assurdo in quel di Potenza Picena. Comunque, stagione più che positiva. L'Under 17 Regionale di Staffaroni ha disputato un buon campionato regionale. Chiamata a giocare spesso contro formazioni composte da giocatori più grandi di un anno, la squadra ha disputato un campionato di buon livello ottenendo la qualifica ai playoff. Il Tolentino, al termine di due splendide partite, ha superato di misura Fanesi e compagni. Comunque un campionato positivo. Finale piacevolissimo per l'Under 15 Regionale di Beltran. Dopo una prima fase dal rendimento altalenante che non BASKET Alcuni giovani atleti fabrianesi, a Perugia, hanno avuto la possibilità di conoscere e farsi una foto con il campione Gigi Datome ha permesso alla squadra l'accesso ai play off, Bartoloni e compagni si sono tolti lo sfizio di andare a vincere la Coppa Marche con una memorabile impresa sul campo di Fermo. Il pronostico non era favorevole ma i ragazzi con una gara da incorniciare hanno portato a casa un inaspettato ma meritato trofeo. Buono il bilancio dell'Under 14 Elite di Cerini. Chiamati a disputare un campionato che sembrava troppo al di sopra delle loro capacità, i ragazzi, crescendo durante la stagione e con un finale veramente intenso, hanno conseguito un ottimo risultato dimostrando di essere un gruppo molto interessante per Serie C La Janus saluta Silvi e Pellacchia Dopo l’addio di Daniel Calandrillo arriva la notizia che anche Paolo Silvi e Giacomo Pellacchia non faranno parte del roster della Janus Fabriano 2015/16. L’esterno 34enne, spesso risolutivo in uscita dalla panchina per le sorti dei cartai, e il play 30enne, nell’ultimo campionato alle prese con un infortunio al ginocchio per gran parte della stagione, non prenderanno quindi parte all’avventura in serie C unica con la maglia biancoblù. Praticamente certe, invece, le conferme di Bugionovo, Carnevali e Paoletti. E’ ufficiale, inoltre, l’elenco delle venti squadre aventi diritto alla partecipazione alla serie C: Fabriano, Urbania, Fermignano, Pallacanestro Recanati, Castelfidardo, Ascoli Piceno, Stamura Ancona, Virtus Porto San Giorgio, Fossombrone, Virtus Jesi, Pedaso, Tolentino, Civitanova, Matelica, Osimo, Bramante Pesaro, Loreto Pesaro, Pisaurum, Il Campetto Ancona, Basket Giovane Pesaro. La formula del campionato verrà resa nota nelle prossime settimane ma è probabile che ci sia una divisione in due gironi da dieci squadre ciascuno e un successivo “incrocio” fra gironi nella seconda fase. Luca Ciappelloni Pellacchia e Calandrillo (foto di Martina Lippera) 26 sport.indd 2 gli anni a venire. Nel complesso buono anche il campionato dei più piccoli Under 13 Regionali. Alla prima esperienza in un torneo giovanile, hanno pagato ad inizio stagione lo scotto del noviziato, ma poi nell'arco della stagione la squadra ha mostrato grandi segni di crescita chiudendo in crescendo la stagione. Molto buona anche la stagione del settore Minibasket. Guidati dagli istruttori Falcioni, Sforza, Jachetta e Cerini, i nostri "minibaskettari" hanno intrapreso o continuato la loro crescita in questa attività. Molti ragazzini (più di 100), divisi in vari gruppi, si sono cimentati in allenamenti settimanali PODISMO costanti e alcuni (Esordienti e Aquilotti) hanno cominciato a confrontarsi con altre realtà della regione in partite e manifestazioni. La Basket School Fabriano, sempre più impegnata nello sport giovanile, in questa stagione ha stretto anche una collaborazione con la Pallacanestro Fabriano, nel progetto delle scuole elementari della città. Per mesi, i nostri ottimi istruttori hanno fatto conoscere il basket ai ragazzini delle scuole con una splendida festa finale al PalaGuerrieri, dove erano presenti numerosissimi ragazzi con le loro famiglie. A stagione praticamente conclusa, "La Sfacchinata" la piacevole sorpresa. Invitati da un amico di Perugia, alcuni dei nostri ragazzi hanno avuto l'opportunità di conoscere da vicino Gigi Datome, uno dei nostri atleti di punta e protagonista nel mitico campionato Nba. Datome si è intrattenuto con i ragazzi, ha giocato con loro, ha firmato autografi. Un'esperienza unica per chi ama questo sport e soprattutto una giornata che i ragazzi non dimenticheranno facilmente. Un finale col botto per una società sempre più impegnata nel basket giovanile e pronta a ripartire per la prossima stagione. Basket School Fabriano GINNASTICA Ritmica L'Avis Fabriano c'è Fabriano ospita pure a Gualdo Tadino la Nazionale estone Berettoni all'arrivo a Gualdo Tadino L’ultimo appuntamento di gruppo prima del break estivo, per la Podistica Avis Fabriano, è stato nella vicina Gualdo Tadino per la classica “Sfacchinata” domenica 28 giugno, gara di 10 chilometri con partenza ed arrivo dal centro commerciale di Porta Nuova. Sono stati 244 gli atleti partecipanti, 14 gli avisini presenti, con Claudio Berettoni che ha fatto registrare il miglior tempo tra i fabrianesi fermando il cronometro a 41’ 54”, a seguire Gianluca Balducci 42’ 27”, Gabriele Salvatori 43’ 05”, Mario Santori 43’ 25”, Stefano Stefanetti 43’ 49”, Vincenzo Petrucci 44’ 58”, Crescenzo Papale 47’ 32”, Luciano Angelini 48’ 10”, Darcisio Esposto 48’ 44”, Patrizia Cristallini 51’ 33”, Lanfranco Ninno 52’ 04”, Daniele Liberti 55’ 59”, Roberta Rotili 57’ 00”, Derek Ian Barnes 59’ 50”. In rappresentanza dell’Atletica Fabriano c’era Secondo Brandi (42’ 28”). Per la cronaca, la vittoria è andata a Matteo Merluzzo del Gruppo Filippide di Castiglione del Lago che ha terminato la gara in appena 35’ 42”, al secondo posto il giovane e promettente fabrianese Gianmarco Cecchini (tesserato con l’Atletica Civitanova) che ha impiegato 36’ 29”. Sabato 27 giugno, invece, due runners della Podistica Avis Fabriano - Lauro Brocanelli e Mario Gubbiotti - hanno corso la suggestiva gara notturna di Barchi "Caccia alla Rana", di 11,8 chilometri. Erano 363 i partecipanti, ha vinto l'eritreo Tekia Semere Gaim della Stamura Ancona; Brocanelli è giunto 99° mentre Gubbiotti 251°. f.c. La Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano continua la sua attività anche nel periodo estivo, tenendo sicuramente in grande attività il PalaGuerrieri. La premiata società di ginnastica ritmica, da quest’anno Accademia Nazionale di Ritmica, sta ospitando diversi stage, anche molto pregevoli, a cominciare dalla Nazionale dell’Estonia (foto) che è voluta venire nella nostra città con tre individualiste senior e sette junior oltre che con la direttrice tecnica estone Larissa Gurbanova. Nei dieci giorni della loro permanenza a Fabriano hanno potuto far tesoro dei consigli tecnici delle nostre allenatrici ed apprezzare le bellezze medioevali, la nostra cucina e le inaspettate serate del Palio. Avranno sicuramente molto da raccontare in terra estone. Immediatamente a seguire altri due stage di sette giorni ciascuno per ginnaste italiane provenienti da molte regioni, che si avvicinano per la prima volta a tipologia di allenamenti di alta specializzazione. Per concludere, dal 19 al 26 luglio sarà la volta del raduno della Federazione Ginnastica d’Italia che porterà in città i migliori talenti nascenti a livello nazionale. Oltre la gratificazione nel veder arrivare nella nostra Accademia questa molteplicità di ginnaste, rimane molto importante il numero di oltre 600 pernottamenti che questi stages hanno portato in un mese a Fabriano, con ovvie ricadute sulla economia cittadina. Infine, si è conclusa a Pesaro la Ginnastica in Festa, la manifestazione più frequentata della ginnastica con oltre 10000 partecipanti che hanno invaso letteralmente tutta la costa tra la Romagna ed il pesarese. Veramente tante anche le nostre ginnaste che hanno partecipato al Trofeo Giovani (dai 5 ai 7 anni), Serie D Allieve ed Open, Trofeo 1° e 2° fascia, dove sono arrivate o vittorie o ottimi piazzamenti. 01/07/15 10.51 27 >SPORT< L'Azione 4 LUGLIO 2015 CICLISMO PARALIMPICO Campionati Italiani Farroni due volte sul podio si prepara per il Mondiale I di FERRUCCIO COCCO l nostro campione di ciclismo paralimpico Giorgio Farroni è tornato dalla Valsugana, dove si sono svolti i Campionati Italiani, con due medaglie d’argento: a cronometro e in linea su strada. Quest’anno gli è sfuggito l’oro, ma solo perché nella sua categoria di disabilità è stato inserito un atleta – Carlo Calcagni – che poco c’entra in questo gruppo, essendo in pratica normalmente dotato. Nonostante ciò, Farroni si è difeso alla grande. Il sabato a Levico Terme, nella cronometro, si è classificato secondo. “E’ andata meglio del previsto – racconta Giorgio – Anche perché il percorso di 12 chilometri si addiceva alle mie caratteristiche, con i primi sei chilometri iniziali in leggera salita del 3/4% e poi discesa”. Il giorno dopo, appuntamento a Pergine per la gara in linea su strada, 6 giri da 6 chilometri. “Un circuito duro, con salite e discese – riferisce Giorgio – Sono andato sùbito in fuga per mettere in difficoltà gli altri. A un certo punto Calcagni mi ha ripreso e tra noi sembrava esserci un tacito accordo di arrivare insieme, non ho accelerato anche se avrei potuto, mentre ad un certo punto mi è andato via all’improvviso e devo dire che ci sono rimasto male. Ho concluso la gara con un'andatura regolare fino alla fine, arrivando secondo, ma con l’amaro in bocca per come sono andate le cose…”. Andando a ritroso, ricordiamo che ad inizio giugno Farroni ha partecipato an- ATLETICA A fine luglio la kermesse iridata, sognando le Olimpiadi che ad una prova di Coppa del Mondo a Maniago (in provincia di Pordenone), giungendo 9° nella gara a cronometro, mentre nella gara in linea su strada è stato squalificato per la rottura della barra di sicurezza posteriore del triciclo, una rottura provocata dall’impatto con il colombiano Ayala. “Un vero peccato – dice Giorgio – perché così ho perso punti importanti per la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016. Ora dovrò rifarmi in occasione del Campionato Mondiale che si disputerà in Svizzera a fine luglio”. Nel frattempo, Farroni andrà in ritiro con la Nazionale in Abruzzo per prepararsi al meglio. Il podio dei Campionati Italiani Campionati Regionali Assoluti PATTINAGGIO Verso i Campionati Italiani Stavolta nessun titolo per Fabriano, La Fortitudo punta dritta ma 5 medaglie d'argento e 2 di bronzo verso gli Italiani di Terni Elisa Maggi nei 100 metri Nessun titolo, contrariamente alla consuetudine, ai Campionati Regionali Assoluti, ma l'Atletica Fabriano non ha potuto schierare diverse atlete, su tutte l'imbattibile Benedetta Cecchini, purtroppo infortunata e comunque, come le altre, impegnatissima negli Esami di Stato. Comunque sia, 7 sono state le medaglie conquistate dalle ragazze, ben 5 d'argento e 2 di bronzo. In prima giornata 3 argenti, a cominciare da quello nel martello di Benedetta Dell'Osso, un po' spenta in realtà, dopo il decimo posto ai Campionati Italiani di Milano, che non l'hanno nemmeno CALCIO soddisfatta più di tanto. Benedetta ha chiuso l'impegno con un lancio a metri 38.94 (martello da kg.4) quindi lontana dal suo record personale di 41 metri. Poco dopo è stato il turno di Elisa Maggi nei 100 metri che, contro un vento sostenutissimo ed un po' rigida nell'azione, ha raccolto "soltanto" l'argento in 12"82. Gradito il ritorno alle gare, dopo dieci mesi di oblio, di Angelica Marinelli, che è riuscita a chiudere un salto, nel triplo, anche se con una misura per lei modestissima (9.61) che comunque le ha consentito di riassaporare il clima agonistico. In giorno successivo si è ripetuta ancora Elisa Maggi, stavolta nei 200 metri, con un 25"33 assolutamente convincente per crono e temperamento. Elisa, pur seconda, anche se di soli 4 centesimi, dietro ad un'avversaria (come nei 100) di dieci anni più grande ed esperta di lei, è sembrata scrollarsi di dosso ansie e timori per riprendersi il ruolo di supremazia che le compete. Finalmente tornata ai suoi livelli anche Ludmylla Tavares, con 1.58 nell'alto, anche se questa volta come mai, l'impressione è stata che Lulù abbia sprecato una ghiottissima opportunità per salire oltre il metro e sessanta. Anche 2 bronzi, come dicevamo, di Elettra Ruggiero nei 400hs con 1'07"08 e Linda Lattanzi nel peso kg.4 con 9.45. Per dovere di cronaca va sottolineato il nuovo miglioramento di Beatrice Giacometti nei 400hs (1'16"38) ed il 30.22 nel disco di Linda Lattanzi, quarta in una gara di validissimi contenuti tecnici. Un passetto indietro per Riccardo Raggi invece, impegnato per la seconda volta in carriera nei 400 metri (55"63). Ora, di nuovo occhi puntati su Elisa, che correrà ancora un 200 metri nel meeting di Macerata di sabato prossimo. Nuove soddisfazioni dalle Cadette, con Martina Ruggeri convocata nel salto in lungo e Sara Zuccaro nel martello kg.3, dalla Rappresentativa Marchigiana impegnata domenica a Narni in un meeting di altissimo spessore tecnico. La Fortitudo Fabriano Pattinaggio Nel fine settimana, la Fortitudo Fabriano Pattinaggio parteciperà con otto atleti ai Campionati Italiani su strada in programma a Terni. L'auspicio è di tornare dalle gare umbre con un bel bottino di risultati positivi per il team allenato da Patrizio Fattori. Sempre a Terni, è in programma un trofeo inserito all'interno del circuito Challenge Centro Italia al quale prenderanno parte i giovani pattinatori rossoblù che non appartengono alle categorie che gareggeranno nei Campionati Italiani. La prossima settimana il resoconto. Eccellenza Il Fabriano Cerreto innesta Savelli, Carboni e Lapi Il Fabriano Cerreto, neopromosso in Eccellenza, continua a muoversi sul mercato. Dopo aver confermato in panchina l’esperto tecnico Nicola Spuri Forotti, rimarrà gran parte del gruppo che ha stravinto la Promozione l’anno scorso, tra cui due elementi di rilievo come il mediano Emiliano Bartoli e l’esterno offensivo Matteo Piergallini. Sul fronte arrivi, i primi due colpi – come annunciato la settimana scorsa - sono stati quelli di Emanuele Francioni in attacco e Nicolò Severini sull’esterno sinistro. Altre tre arrivi sono stati ufficializzati proprio in queste ore. Dalla Pergolese arriva il difensore Andrea Savelli (classe 1991), dal Barbara il centrocampista del ’96 Nicolò Carboni, oltre al difensore centrale Cristiano Lapi, classe 1989, lo scorso anno prima alla Folgore Falerone Montegranaro e poi al Portorecanati. Con ogni probabilità ora l’attenzione potrebbe essere rivolta ad un centrocampista per portare maggiore sostanza al reparto prima di spostare l’attenzione sul completamento del pacchetto under. 27 sport.indd 2 01/07/15 10.37 28 >FUORI PORTA< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Per un'Europa più solidale La Grecia è allo stremo e le mosse sembrano ispirate dalla disperazione C di GIANNI BORSA i si lancia da un aeroplano senza disporre di un paracadute? No, o almeno non si dovrebbe. La convocazione del referendum del 5 luglio da parte del governo di Alexis Tsipras per chiedere il parere ai cittadini greci sul piano per sanare i debiti contratti con i creditori internazionali ha dato l’impressione del paracadutista sguarnito. Che rischia di trascinare con sé un popolo tartassato da anni di crisi. I fatti sono noti. Nel 2009 l’allora premier socialista George Papandreou rivela che i precedenti governi conservatori hanno falsato i conti dei bilanci pur di avere accesso all’eurozona. Segue un lungo periodo di instabilità politica interna; il governo passa nelle mani del centrodestra con Antonis Samaras, leader di Nuova democrazia, premier dal 2012 al gennaio di quest’anno. Quindi si torna al voto ed è un plebiscito per il partito di estrema sinistra Syriza e per il suo candidato Alexis Tsipras. Il quale fonda il successo sulla promessa di tener testa alle richieste dei creditori e dell’Unione europea. La quale nel frattempo, istituita la vituperata Troika, ha versato nelle casse di Atene 240 miliardi di aiuti finanziari. Ma alle pressanti richieste di profonde riforme economiche e sociali che rimettano in sesto i conti statali (il debito pubblico è al 177% del Pil), Tsipras risponde – ed è vero – che il suo popolo ha già sofferto troppo. “Basta sacrifici, basta ricatti”. Le proposte di riforma confezionate da Atene per rassicurare i creditori – gli accordi con i quali scadono il 30 giugno – non appaiono sufficienti. Così Tsipras tenta un’ultima, inaspettata mossa: “Chiediamo ai greci cosa ne pensano”. Diranno loro, mediante referendum, sì o no alle richieste di Bruxelles. Poi, visto l’assalto ai bancomat, decide una mossa comprensibile eppure azzardata: banche e Borsa di Atene chiuse per una settimana. Nelle città rischia di diffondersi il panico. Si scatena, negli stessi frangenti, il finimondo. Il presidente francese François Hollande riepiloga il pensiero dei grandi Paesi dell’Ue, Germania compresa: “Deploro la scelta di Atene. Eravamo vicini a un accordo”. Da Berlino arriva la voce di frau Merkel, che tuttavia spera ancora nel compromesso: “L’euro è più di una moneta. Se fallisce, fallisce l’Unione”. Il ministro dell’economia italiano Pier Carlo Padoan, nel tentativo di spegnere l’incendio che minaccia i mercati internazionali, sostiene che la Grecia non trascinerà con sé il mercato unico: “Abbiamo le armi per combattere la speculazione”. In questo quadro, con gli occhi del mondo puntati sull’Acropoli, è il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis a rilanciare la palla nel campo europeo: “I vertici dell’Ue non sono in grado di adottare iniziative politiche; i capi di governo europei devono agire”; “noi abbiamo già esposto le nostre posizioni. Sono eque e accompagnate da notevoli concessioni”. Concessioni? – si chiedono a questo punto Angela Merkel e François Hollande, assieme al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, a quello della Bce Mario Draghi e a Christine Lagarde, direttore Fmi. In realtà il popolo greco è allo stremo, ma è altrettanto vero che la Grecia in tutti questi anni è stata governata da greci. E al Parlamento e al governo greci spetta di fornire risposte politiche plausibili alla deriva finanziaria e sociale. Anche perché all’origine di questa instabilità si colloca l’adesione all’eurozona fortemente voluta – e maldestramente perseguita – da Atene. E se si accetta di far parte di una “casa comune” e di una moneta comune, con regole ben definite, è necessario rispettare tali regole. Lo ha ricordato, magari con tono poco conciliante, Manfred Weber, tedesco, presidente del gruppo del Partito popolare al Parlamento europeo: “Tutti i responsabili politici hanno affermato che l’eurozona non può essere soggetta a ricatti. Anche un Governo radicale deve accettare che ci sono delle regole che devono essere rispettate”. Sviluppi della situazione sono attesi di ora in ora. Ma se ne può già trarre una riflessione. La costruzione europea si fonda sul doppio criterio di responsabilità e di solidarietà (è stato detto anche al Consiglio Ue della scorsa settimana a proposito di migrazioni e profughi): nessuno dei due può mancare. Il primo criterio oggi è soprattutto in capo alla Grecia, il secondo all’Europa nel suo insieme. Al di là della cronaca, su questi aspetti fondanti occorrerà tornare a lavorare e a costruire insieme. L'arte che si va sprigionando dal mondo del carcere di SILVIA RAGNI "Penna Libera Tutti" di giugno si apre con un ampio resoconto sulla dodicesima edizione di L’Arte Sprigionata, manifestazione pesarese che crea annualmente un trait d’union tra il pubblico e il mondo del carcere evidenziando le sue problematiche e presentando le molteplici attività operative al suo interno. Questo mese diamo inoltre spazio alla sezione femminile riportando la toccante lettera di una mamma cilena che, mossa da un amore totalizzante e profondo, tiene i figli all’oscuro della propria reclusione. QUESTA CASA NON E’ UN ALBERGO 4 giugno 2015: alla biblioteca S. Giovanni si è tenuta la dodicesima edizione di “Arte Sprigionata”, kermesse pesarese delle attività artistiche e culturali dei detenuti del carcere di Villa Fastiggi Quest'anno si è svolta la dodicesima edizione dell'Arte Sprigionata! A ospitarla, come gli altri anni, è stata la biblioteca San Giovanni, lo scorso 4 giugno. Illustri presenze hanno aderito a tale manifestazione, tra cui il vice Procuratore di Pesaro, dott.ssa Silvia Cecchi, il presidente dell'Associazione «Antigone», Samuele Animali, l’assessore alle Politiche sociali di Pesaro, Sara Mengucci, i quali alla fine della serata hanno dato 28 fuori porta.indd 2 vita ad un acceso e sentito dibattito su sicurezza, sovraffollamento e pene alternative. Quest'anno "Arte Sprigionata" ha esordito mostrando alla comunità di Pesaro una vera e propria cella, come quella in cui risiedono i reclusi, dalle proporzioni originali nella metratura e altezza, compreso il mobilio, per dare un'idea di tutta la sua disumanità… forse una provocazione? Un grido di allarme? Fatto sta che c'era la possibilità, dopo aver firmato una liberatoria, di potervi accedere, aggiungendo così un altro tassello alle proprie percezioni sulla vita dei reclusi. L'evento è stato animato da alcuni poeti di strada, con le letture pubblicate da ragazzi e ragazze detenuti, che, con il supporto di scrittori e poeti, si avvicinano al mondo della scrittura, un mezzo per scoprirsi senza Lettera di una mamma che nasconde la sua verità inganni davanti ad un foglio, guardarsi dentro e scoprire l'immensa meraviglia che non si conosce, e non si sa di avere. Nasce cosi il laboratorio di Scrittura Creativa e il loro ultimo lavoro pubblicato: «Pen(n)a di Poeti». Molto gradita, poi, una mostra fotografica dalle emozioni fortissime, attimi di vita irripetibili e unici, immortalati per sempre e che ricordano che la vita va avanti. E' stato poi mostrato “Il canto che non c'era: L'inferno-Canto 33bis”, ispirato all’opera di Dante Alighieri, scritto sempre da persone recluse. Non è mancata inoltre una degustazione di pietanze preparate direttamente dai partecipanti al corso di cucina; focaccine bianche e rosse, una squisitissima parmigiana di melanzane, riso freddo, arancini ripieni, spiedini saporiti, uno squisito cus-cus, piatto dalle origini arabe importato e apprezzato in tutto il mondo. E poi i dolci quali crostate, pastiere napoletane e, tanto apprezzati dai piccini, i tramezzini al cioccolato! Menu azzeccatissimo per il meraviglioso pic-nic consumato nella stupenda location del giardino della biblioteca…e chiaramente non potevamo mancare noi della redazione di “Penna Libera Tutti”. Una menzione meritano anche i lavori artigianali di pelletteria, realizzati dalle ragazze detenute, borse e bracciali a sostituire manette e sacchi, simboli carcerari per eccellenza. L'Arte Sprigionata è pura magia, un arcobaleno di dirompenti emozioni, genitori corsi a riabbracciare i propri figli, fratelli, amici, fidanzate e mogli venute con lo stesso intento e sentimento profondo chiamato amore: ”… Anche se solo per poche ore un recluso si è sentito nuovamente padre nella piena totalità, abbattendo il muro della prigionia e con esso la totale mancanza di dignità”. (…) Qualcuno ha detto: "Occhio per occhio, dente per dente", altri invece affermano: "Occhio, che così si rischia una società cieca". L'Arte Sprigionata è stata anche e soprattutto questo, detenuti ridiventati persone. E’ stata una risposta a chi in cuor suo non sa e non ha il coraggio di chiedere. Però, forse, questa è solo la risposta a me stesso, ritornato bambino. Vito Arcella DAL CARCERE UNA MADRE SCRIVE AI SUOI FIGLI Figli miei, vi ho sempre insegnato che la verità è sincerità e le bugie sono inganno. Adesso, però, io vivo nella menzogna, al contrario di ciò che vi ho insegnato, perché non sono capace di dirvi dove mi trovo. Non voglio che venite a trovarmi poiché sono io che devo pagare per i miei errori e non voi, solo il pensiero che al termine del colloquio settimanale voi vorreste che io venga con voi e non potendolo fare vi causerei un dolore ancor più grande, scelgo di soffrire da sola. Dovete, però, sapere che per me è molto doloroso vivere senza vedervi, senza potervi abbracciare e stringervi a me, tanto è l'amore che provo, siete la mia unica ragione di vita. Noi madri possiamo commettere errori ma non smetteremo mai di essere madri e la mia scelta, di non dirvi la verità, è conferma di sacrificio per un grande immenso amore. Vi stringo forte a me. Madre cilena Presentata "Dentro la pena, la pena dentro", dodicesima edizione de L'Arte Sprigionata in programma a Pesaro 01/07/15 11.49 L'Azione 4 LUGLIO 2015 >DIALOGO< Tra tempo ed eternità con lo Scientifico P er il secondo anno consecutivo gli studenti del Liceo Scientifico di Fabriano hanno realizzato il Progetto ValorizziAMOci con il quale hanno voluto evidenziare quanto importante sia il contributo creativo che ogni giovane può dare alla propria città e al territorio (Fabriano Città Creativa Unesco). L’obiettivo è sempre quello di portare alla luce la cultura artistica, storico-filosofica, scientifica e letteraria nell’ambito della progettualità didattica curriculare e interdisciplinare specifica dell’indirizzo di studio per condividerla con l’intera cittadinanza. Il tema della mostra e dello spettacolo di quest’anno che si sono svolti nel chiostro e sul sagrato della Cattedrale di San Venanzio il giorno 5 giugno è stato: “Tra il Tempo e l'Eternità”. si è voluto capire come poeti, filosofi, scrittori, scienziati ed artisti abbiano immaginato l’Eterno, l’Infinito, ciò che va oltre i confini del tempo e dello spazio, alla ricerca di qualcosa che fosse in grado di sfidare il passare inesorabile del tempo e la caducità dell’esperienza umana. Per la mostra che si è tenuta nel chiostro della cattedrale nel pomeriggio, gli studenti hanno predisposto un percorso che si snodava tra Seneca, Democrito e gli atomisti, Einstein, Dante, Leopardi, i pittori romantici tedeschi e del quale gli allievi spiegavano il significato agli intervenuti; una installazione costruita dagli studenti stessi rappresentava il Purgatorio con tutti i gironi; all’interno di una sala, poi, veniva proiettato l’universo, con tutte le più importanti costellazioni, ed appariva il passaggio velocizzato delle ore del giorno e della notte, tutto realizzato e spiegato da uno studente con sorprendente bravura. Verso le 18 gli studenti hanno offerto un piccolo rinfresco ai presenti. La sera si è tenuto lo spettacolo suddiviso in tre parti: nella prima cinque allieve hanno recitato e danzato la poesia Ode sopra l’urna greca del poeta romantico inglese J.Keats. A thing of beauty is a joy for ever: una cosa bella è una gioia per sempre, egli sosteneva. Dopo una visita al British Museum, allorché vide antiche opere in marmo provenienti dalla Grecia e risalenti all’epoca di Fidia, Keats affascinato dalla loro eleganza compose l’Ode (1819), nella quale esprime questo pensiero: il tempo che passa per l’uomo significa decadenza fisica e spirituale e conduce alla morte, ma esso lascia intatta l’opera d’arte per l’eternità. L’urna greca, leggiadra e silenziosa, narra alle future generazioni una storia antica attraverso le immagini scolpite sulla sua superficie, ed è amica dell’uomo perché sfida il passare del tempo e immortala nelle sue belle forme le fugaci vicende umane. A seguire, gli studenti hanno presentato il filmato da Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, da loro interamente realizzato, sia nella parte recitativa che nel montaggio, riscritto in dialoghi liberi ma comunque fedeli nella sostanza all’originale dalla loro insegnante in collaborazione con l’esperto di teatro, il quale ha curato anche la regia. The artist is the creator of beautiful things: l’artista è il creatore di cose belle. Così il celebre scrittore inglese scrive nella prefazione aggiunta al suo romanzo, scritto e pubblicato nel 1890. La vicenda dei tre personaggi principali, il pittore Basil Hallward, l’aristocratico esteta Lord Henry Wotton e il giovane dandy Dorian Gray, ruota proprio intorno a quel quadro che muta le sue sembianze come per un misterioso incantesimo e che alla fine riacquisterà l’aspetto meraviglioso di quando l’artista lo aveva dipinto: la bellezza umana non è eterna, quella dell’opera d’arte è per sempre. Il terzo e ultimo momento della rappresentazione ha visto uno studente interpretare i versi immortali dell’Infinito, l’idillio composto nel 1819 da Giacomo Leopardi. Come l’urna greca, dice Keats, ci fa uscire dal nostro pensiero per concepire la dimen- 29 sione dell’eterno, e come il ritratto di Dorian rinasce al di là di ogni limite, così per il grande poeta la siepe rappresenta il confine oltre il quale egli può immaginare il passato, il presente, la smisurata vastità dello spazio e del tempo, e silenzi non concepibili dalla mente dell’uomo; questo per lui è fonte di turbamento, ma anche di dolcezza e di pace Gli studenti hanno infine ringraziato per il sostegno dato all’intera iniziativa il Comune di Fabriano, gli sponsor,la preside del liceo Adriana Verdini, le docenti responsabili del Progetto Patrizia Pecorelli e Simonetta Becchetti, l’esperto di teatro Mauro Allegrini la cui preziosa collaborazione ha consentito la realizzazione dello spettacolo. Ecco di seguito l’elenco degli studenti, protagonisti diretti di tutte le varie parti del progetto, che insieme alle loro insegnanti si sono prodigati per la sua riuscita con un lavoro durato quasi cinque mesi: Sara Falcionella ha curato i rapporti con il comune e l’organizzazione generale; Irene Rizzi ha seguito i progetti presentati nella mostra e per la quale hanno lavorato Giorgia Camardo Paola Venturelli Cristina Cecchini Francesca Loia Martina Dodoli Martina Tonini Sara Mosciatti Matilde Mattiacci Federica Bilati. Per le pubbliche relazioni, i materiali e la ricerca degli sponsor: Benedetta Pedica Benedetta Perini Beatrice Bellucci Ilaria Fracassini; per la scenografia e i costumi Costanza Barbarossa, Alessia Rughi, Alessandra Boldrini. Hanno interpretato l’ode sopra l’urna greca: Chiara Zamparini ballerina e responsabile della coreografia, e le ballerine Michela Santucci, Elena Giordano, Arianna Silvano, Letizia Santoni (che si è occupata anche degli sponsor); Michele Nocera ha interpretato Dorian Gray e Filippo Mariotti ha interpretato Lord Henry Wotton ne "Il ritratto di Dorian Gray"; Francesco De Montis ha recitato "L‘Infinito" oltre ad aver collaborato nell’organizzazione generale dello spettacolo; Eleonora Ciuccatosta ha curato scenografia, grafica e costumi ed ha realizzato i ritratti di Dorian Gray; Martin Klosek e Leonardo Chiodi hanno effettuato le riprese e il montaggio del cortometraggio "Il ritratto di Dorian Gray"; Matteo Cofani ha curato l’allestimento del planetario per la mostrala realizzazione del Purgatorio dantesco e le musiche dello spettacolo e infine Mirco Fantini (aperitivo, pubblicità).Valerio Vecchi (fotografia). E per la manovalanza Fabio Antonelli, Giacomo Depau, Alessio Doraci. Ha presentato Danilo Ciccolessi. I professori Elogio corale dal patrono Culto sì e veggenti no? 24 giugno: si festeggia la natività di S. Giovanni Battista, Patrono di Fabriano. E’ il giorno in cui culminano le varie iniziative del Palio, che ci hanno quasi immerso in un ambiente medievale, infervorando e coinvolgendo tutta la cittadinanza e non solo, sia come partecipanti, sia come spettatori. Soprattutto è il giorno in cui S. Giovanni Battista viene onorato con una solenne Santa Messa in Cattedrale, da cui poi si diparte la processione, altrettanto solenne, per le vie cittadine. Sto per uscire dalla chiesa, con il cuore in festa, colmo di gioia…E’ stato un piacere ascoltare le parole del Nunzio Apostolico in Italia, del Vescovo, ma nondimeno è stato gradevolissimo l’ascolto dei vari brani cantati dal Coro Diocesano, egregiamente diretto dal Maestro Giuseppe Papaleo. Che dire…gli assensi sono stati unanimi, le melodiose voci non si sono fermate alla sontuosa volta della Cattedrale, sono di sicuro arrivate fino in Cielo…quei tre vigorosi e portentosi “Amen”, quell’inusuale, quanto bello, “Gloria”, ma soprattutto un “Sicut cervus” degno davvero di ogni lode. Procedo verso l'uscita, costeggiando con ammirazione il bellissimo, purtroppo effimero, lungo tappeto dove gli infioratori hanno magistralmente rappresentato momenti di vita sacra, S. Giovanni Battista, l’Agnello di Dio, lo stemma della città, fiori, animali simbolici, un capolavoro destinato a dissolversi in un soffio, ed a rimanere impresso solo nelle fotografie o nei video…e intanto col pensiero rivado ad un’altra cerimonia che mi ha emozionato: la Santa Messa celebrata domenica 2 giugno per festeggiare i 70 anni di vita dell’Avis a Fabriano. Un interminabile e festoso corteo di labari rossi provenienti da tutta Italia che facevano da cornice all’altare, la Chiesa stracolma di fedeli, nonostante fossero solo le 8,30…la “macchia” azzurra creata dalle magliette del Coro Diocesano in una Cappella laterale. Che atmosfera! Anche in quell’occasione ho avuto modo di apprezzare l’accurata scelta dei brani, nonché la vibrante esecuzione da parte dei coristi. Aveva proprio ragione Sant’Agostino nel dire che “chi canta prega due volte”. Si sa che la musica, madre di tutte le arti, accomuna, avvicina i cuori…in queste occasioni di così fervente partecipazione canora, siamo stati tutti uniti “anema e core”, come si dice a Napoli. p. r. 29 dialogo.indd 2 Alcuni giornali e siti web hanno dato la notizia di un pronunciamento della Santa Sede su Medjugorje, secondo cui questa parrocchia della Bosnia sarebbe stata dichiarata “luogo di culto e di preghiera” ma contestualmente veniva proibito ai veggenti di presentarsi in pubblico durante le presunte apparizioni. Altri siti sono arrivati ad annunciare la proibizione di parlare anche con i veggenti titolando il pezzo “La Chiesa condanna Medjugorje”. Secondo poi Padre Lombardi direttore dell’ufficio stampa della Santa Sede si è trattato solo di una bufala poiché la Congregazione per la Dottrina della Fede non avrebbe affrontato questo tema prima dell’autunno. Il minimo che si può dire è che la stampa non ha brillato in chiarezza sia nel comunicare la notizia in sé, sia nella lettura dei fatti. Un vecchio giornalista mio amico mi faceva notare che, a suo parere, la cosa è stata buttata lì per vedere l’effetto che fa. Forse sarà così; e allora facciamo tesoro di questi commenti giornalistici per alcune doverose precisazioni. Come leggere (sempre ammesso che questo sarà l’esito finale) un simile pronunciamento? Il culto sì ed i veggenti no? Ciò potrebbe sembrare solo ad un osservatore superficiale. Se così fosse vuol dire che la Commissione Ruini non è stata in grado di sciogliere tutti i dubbi su queste apparizioni ma (compiendo un piccolo passo avanti rispetto al passato) ha reputato congruo prendere misure pastorali attendiste come l’autorizzazione ad experimentum del culto senza riferimenti ai fatti d’origine; al fine di sorvegliare con diligenza e valutare i frutti spirituali nel corso del tempo. Questo è il nocciolo della questione; e da ciò ne consegue che, nel caso di un permesso di culto, è necessario da parte dei Pastori vigilare perché i fedeli non confondano questo permesso con l’approvazione del fatto soprannaturale. Paradossalmente più la Chiesa giudica degni di interesse i fatti di un’apparizione, più i veggenti finiscono isolati. Il caso più macroscopico fu Lucia di Fatima il cui isolamento fu totale e nemmeno i Cardinali potevano conferire liberamente con lei senza il permesso della Santa Sede. Un isolamento che durò addirittura anche dopo la sua morte in quanto la Santa Sede mise i sigilli alla sua cella. Andrebbe inoltre aggiunto che il culto dell’immagine della Madonna di Medjugorje (per vie traverse) è stato già approvato dalla Chiesa, in quanto l’immagine venerata a Civitavecchia altro non è che una statuetta che viene da Medjugorje e rappresenta la Madonna di Medjugorje. don Pier Leopoldo Paloni 01/07/15 11.50 30 >DIALOGO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Whirlpool, il governo latita di PATRIZIA TERZONI* L’ impressione sull’ormai nota vicenda Whirlpool è che per ogni passo avanti, se ne fanno subito dopo due indietro, e la risposta del governo di oggi all’interrogazione a mia firma ce lo ha confermato. Prima l’azienda annuncia che non chiuderà lo stabilimento campano di Carinaro. Poi, nel piano industriale rivisitato, si scopre che nel sito casertano si vuole creare un polo centrale per le parti di ricambio (assemblaggio, confezionamento e spedizione) per i clienti in tutta Europa, Medio Oriente e Africa. In parole povere, si vuol ridurre Carinaro da sito produttivo a magazzino. Nel quale lavoreranno 320 persone delle 815 attualmente in forza, ma non tutte insieme: Whirlpool infatti ha intenzione di ricorrere a contratti di solidarietà e ruotarle. Risultato: in meno di 200 a turno verranno impiegati a ritmo pieno. Peraltro, il “magazzino” che si vuol creare ora si trova a Fabriano, quindi verrebbe spostato. Un gioco delle tre carte in piena regola, al quale però sia i lavoratori campani sia quelli marchigiani non stanno abboccando. Sulle Marche negli ultimi tavoli è calato il silenzio. Lo stabilimento di Albacina verrà chiuso, ma l’azienda americana non ha reso noto in che modi e tempi avverrà l’annunciato “travaso” degli operai da quel sito a quello della vicina Melano. Ancor più misteriosa la questione che riguarda impiegati e quadri: a Fabriano starebbero arrivando lettere che preannunciano ai lavoratori un trasferimento entro 12 mesi Il nuovo piano industriale risulta fumoso Un sito industriale della Indesit: a rischiare per il momento è Albacina dagli uffici marchigiani a quelli del quartier generale di Whirlpool in provincia di Varese. Inoltre, circolano voci di incentivi intorno ai 40 mila euro per chi si affretti a lasciare l’azienda. Una confusione totale, a partire dal reale numero degli esuberi. Il governo francamente sta facendo il “vigile urbano”, ma è ora che entri in carreggiata: il piano così è inaccettabile e poco chiaro, anche in tema di investimenti futuri, come nel caso del polo campano di Teverola dove le cifre sono ancora fumose. Spostare i lavoratori dal centro Italia al Nord, o dal Sud Questo è il Palio o il Drive In? Fuori le auto dal centro storico Si è conclusa con un grande successo la ventunesima edizione del Palio di San Giovanni, un Palio che ci ha fatto tornare ai splendori del Medioevo, alla vita delle botteghe artigiane legata alla storia del nostro amato fiume Giano. Il mio ringraziamento va al presidente Mearelli che insieme ai suoi fedelissimi collaboratori e organizzatori ci ha fatto rivivere momenti storici della nostra città. Le infiorate sono sempre più belle e gli artisti infioratori, ogni anno, affinano nuove tecniche e si migliorano di volta in volta esibendosi con straordinari capolavori di innata bellezza artistica. Le gare degli arcieri ci hanno fatto vivere serate di autentica magia legate anche allo sfarzo dei colori dei costumi dei tantissimi figuranti del nostro amato Palio. Il sipario è calato con la sfida del Maglio, grande tifo da stadio. Il Palio ha visto vincitrice la Porta del Borgo la gara ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo. Di certo in questa edizione, non si può ringraziare chi volutamente ha parcheggiato nelle vie del centro nonostante i divieti esposti, invadendo anche le scene dei cortei che si sono mossi verso la Piazza del Comune. Gli abitanti del centro storico hanno collaborato con gli organizzatori, spostando sempre le macchine in base alle esigenze degli organizzatori in altre zone limitrofe, invece chi veniva al Palio, ha preferito recarsi con la propria autovettura fin dentro il cuore pulsante della manifestazione storica e non solo. A volte è capitato che i figuranti, si siano dovuti spostare per consentire il transito delle autovetture. Il Palio è una manifestazione storica risalente al Medioevo, avete mai provato o ad entrare o a parcheggiare che so a Gubbio quando passano i Ceri, o a Piazza del Palio a Siena quando c’è il Palio, nemmeno vi fanno entrare come in altre città dove ci sono simili manifestazioni. Perché a Fabriano dobbiamo rendere un Palio come il nostro una specie di “Drive In”? Vogliamo parcheggiare sotto le forge? O vogliamo sfilare dietro il Priore con la nostra autovettura facendo il carosello con la bandiera del rione di appartenenza. Non deturpiamo il centro storico durante il Palio, se c’è una strada o piazza libera da autovetture nel centro, significa che chi ci abita da tempo, l’ha tolta per qualche motivo (o Palio, o Fiera o altro evento) e di certo questa sosta selvaggia non favorisce nè le manifestazioni (quando ci sono) né la circolazione, gli autobus di linea pubblica nè sanno qualcosa, ma questa è un altra storia..... Andrea Poeta al Nord o dal Centro al Sud, non risolve le cose. Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi smetta di fare la spettatrice ed entri Collamato, esempio di civiltà Non so in quante feste paesane si faccia veramente bene la raccolta differenziata. Realisticamente ... credo in pochissime. Collamato si differenzia in questo. Vuoi per lo stimolo di alcune eco-volontarie, vuoi per l'intelligenza e la consapevolezza di chi partecipa, ma qui si fa. Oltre ai contenitori divisi per plastica, vetro, carta e indifferenziata che sono messi in angoli strategici della Festa, durante tutta la cena ci sono due addetti Come funziona bene la raccolta differenziata POESIA a cura di Paolo Lacava Balliamo coi... "lupi" Balliamo coi... "lupi" Che teatrino questo Parlamento, è diventato l'opera dei pupi, e noi lottiamo coi... mulini a vento, ballando tutti giorni con i lupi! "Abbrancicati" al lupo "Maremmano", o al giovane lupetto "fiorentino", al lupacchiotto "Altoitaliano", in gioco. A fianco dei lavoratori se possibile, e non di Whirlpool che dallo Stato ha avuto già tanto. *Onorevole Movimento 5 Stelle che smistano i vari rifiuti, dividendo con precisione quello che i ragazzi "camerieri" ritirano dai tavoli. anche quest'anno ha funzionato tutto benissimo, e alla fine della festa sono stati raccolti vari cassonetti di plastica, vetro, carta e umido che altrimenti sarebbero diventati tutta "indifferenziata". Io so che è un po' noioso, e che questa attività non è ancora entrata nell'ordine di idee di molti (forse perché non ci siamo mai stati abituati, e perché non c'è abbastanza coscienza del problema), ma questa volta Collamato è stato un vero e proprio esempio di civiltà, e io spero che durante le molte feste paesane che si terranno quest'estate, anche il "marginale" aspetto della raccolta differenziata sia preso in giusta considerazione, fra le altre cose, dagli organizzatori. Mi auguro che sempre di più tutti noi possiamo convincerci che con un piccolo sforzo possiamo ottenere un grande risultato ed un futuro un po’ migliore per noi e per i nostri figli. c.d.t. o a quello "Verde", il lupo.... "Cisalpino"; balliamo sempre, balliamo senza sosta, con lo sdentato lupo milanese, che costa tanto, che costa e che ci costa, con La dentiera e la parrucca appese!! Balliamo con il lupo della Sila, col vecchio lupo dei monti Sibillini, qualcuno non ci guarda, non ci...fila, sempre impegnato con i... teatrini!! Balliamo e li abbracciamo 'sti.....burloni, e siamo ormai sull'orlo dei dirupi, rischiando di cadere nei burroni... ...Non voglio più ballare con i lupi! Perché? Uno dei miei nipoti, prossimo alla laurea in medicina, mi ha chiesto: “Nonno perché molti professori, non preoccupati di trasmettere agli allievi, le loro conoscenze, scappano di fretta verso i loro ambulatori privati?”. Caro nipote, perché sono vittime del Dio mammona, quel demonio assetato di denaro! Quando sarai medico e la domanda postami ti fa onore, visto che nelle nostre Università non insegnano sul come usare le medicine, ma lo lasciano a pochi professori di materie secondarie ed alle facoltà dei cosiddetti collaboratori scientifici, delle ditte farmaceutiche, non ti fidare di questi ultimi specialmente se non laureati ed a coloro di questi che per far prescrivere i loro prodotti, offrono regali anche consistenti. Ma pensa piuttosto a vincere il male, sempre opera del maligno, con la preghiera e le opportune medicine. b.d. 30 dialogo.indd 2 01/07/15 10.42 31 >DIALOGO< L'Azione 4 LUGLIO 2015 Cittadella, viabilità in tilt? Da settembre si prospettano criticità per raggiungere le nuove scuole di ANGELO CAMPIONI A settembre la “Cittadella degli Studi” apre i battenti e la maggior parte degli studenti saranno trasferiti su quella collinetta adiacente all'edificio dove ospita l'Istituto Tecnico Commerciale e Geometri. Nei momenti topici il traffico, già caotico, diventerà insopportabile e con i nuovi insediamenti sarà difficile da gestire. Allora è il caso di incominciare a parlarne ed a risolvere il problema senza aspettare l'apertura dei vari licei dopo la stagione estiva. Cari cittadini, pensate e fermatevi a riflettere un istante: fra Classico, Scientifico, Artistico, considerando anche gli studenti di Ragioneria, Geometri ci sarà una “marea” di studenti (quasi 4.000) con un flusso di traffico inimmaginabile che si riverserà in quel punto! Aggiungiamo i professori e il personale non docente, più le auto di alcuni genitori che accompagneranno i loro figli: il sistema viabilità lieviterà a dismisura e andrà in tilt. Sicuramente non tutti riusciranno a prendere gli autobus anche perché gli oltre 3.500 studenti sono tanti e i mezzi pubblici messi a disposi- zione non mi sembrano siano tanti. Ci dovrebbero essere delle navette che dal Palasport e dal parcheggio adiacente il cimitero svolgeranno il servizio di portare gli studenti a destinazione. Ma se ci sarà tanto traffico questi mezzi arriveranno in orario all'appuntamento con le lezioni mattutine. Se tutti i licei entreranno ed usciranno nello stesso momento come si può gestire tutto questo? Secondo il mio modesto parere bisognerà fare almeno due o tre cose: togliere l'unico semaforo ed inserire una rotatoria (alcuni dicono che non sarà sufficiente), così facendo non ci dovrebbero essere attese interminabili anche perché questo semaforo è molto lungo e dovrà per forza di cose essere spento. Per far ciò alcuni dicono che ci saranno i vigili, ma come faranno questi a far sincronizzare tutto nello stesso orario? La situazione diventerà caotica e le situazioni difficili che si prospetteranno sia all'entrata che all'uscita dei ragazzi creeranno molto malumore. Un'altra idea è quella di anticipare o posticipare l'ingresso ai vari licei degli studenti. Così facendo il traffico diventerà più snello anche per- Dopo aver raccontato su queste stesse pagine, circa un anno fa, la vicenda delle liste d’attesa che aveva riguardato la mia famiglia, eccoci di nuovo al punto di partenza. Riassumo per chi non sa di che si tratta. Esiste una delibera di giunta regionale n. 1040 del 18 luglio 2011 con cui viene approvato il “governo delle liste d’attesa”. In pratica, a tutela dei cittadini, si stabiliscono i tempi massimi di attesa per le prestazioni diagnostiche, in base all’indicazione che il medico di famiglia scrive nell’impegnativa; nel caso del mancato rispetto di questi limiti (cioè sempre!) il cittadino può, in base a tale delibera usufruire di una prestazione privata con relativo rimborso da parte dell’Asur. Ma come spesso accade, tra il dire e il fare, tra il principio e la sua applicazione, c’è una bella differenza e, in mancanza di un’adeguata informazione al cittadino, informazione di cui Intitolazione al preside Ugo Duca Intitolare la nuova Cittadella degli Studi o parte di essa al preside Ugo Duca scomparso il 16 giugno scorso all’età di 94 anni. Personalmente non ho avuto il piacere di conoscere il professor Duca, ma dai racconti di chi lo conosceva mi è stato descritto come una persona severa ma sempre comprensiva e gentile che ha vissuto esclusivamente per la scuola addirittura anticipando i tempi. Si ricorda come, in accordo con le Cartiere Miliani, facesse svolgere ai suoi alunni le lezioni pratiche negli stabilimenti della carta di Fabriano alternando scuola e lavoro. Ecco perché ho ritenuto opportuno, anzi doveroso, caratterizzare la nuova Cittadella degli Studi o parte di essa mediante l’intitolazione ad una personalità che ha lasciato un importante segno nella storia e nella crescita della città di Fabriano. Pino Pariano, Presidente Consiglio comunale Città di Fabriano 31 dialogo.indd 2 ché le auto e gli autobus arriveranno in tempi diversi. Ma qui potrebbero obiettare i dirigenti scolastici perché possono avere problemi con il personale. Altra idea potrebbe essere quella di portare tutti gli studenti ad un ritrovo prestabilito, tipo il parcheggio degli autobus vicino al cimitero e da lì far partire una strada pedonabile che porterà a piedi tutti i nostri figli a destina- zione senza intoppi (considerando il periodo invernale con la neve e il gelo ci saranno anche lì alcune difficoltà!). Perchè nessuno pensa a discutere e a risolvere il problema che a settembre giungerà come un macigno? L'amministrazione può spiegarci come farà a distribuire e gestire il traffico nei momenti più difficili all'entrata e all'uscita degli studenti, visto che arriveranno e andranno a casa nello stesso momento? Oppure è solo una nostra invenzione e il L'attuale incrocio presso i Vigili del Fuoco in via Dante, sotto, con la rotatoria da realizzare Continua la battaglia sulle liste d'attesa l’istituzione si dovrebbe far carico, ci si adegua al sistema perché tanto “è sempre stato così, che vuoi farci?” La seconda puntata è simile alla prima almeno nell’inizio. Scrivo al direttore dell’Ospedale di Fabriano, in data 11 giugno, appellandomi alla delibera, ma stavolta non accade il “miracolo”: non arriva alcuna telefonata a informare che un posto libero per un’ecografia c’è. Otto mesi e mezzo di attesa sono decisamente troppi per l’esame da fare, rispetto problema lo vediamo solo noi? Secondo me è stato creato un “mostro” nel senso che non si è pensato che la viabilità ad un certo momento sarebbe scoppiata. Per il momento gli ingressi sono due: o dall'incrocio con semaforo vicino a Vigili del fuoco, oppure la salita che va a Brosciano. Queste due strade in inverno sono difficili da percorrere, e sono a doppia circolazione e, questo, è un bene, così alcuni possono entrare da una parte ed uscire dall'altra. Per arrivarci dal centro c'è un altro semaforo: quello dell'inizio di via Dante, oppure passare per la stazione, via Benedetto Croce ed impianti sportivi. La criticità sarà tutta sulla via principale, considerando che le medie Gentile e Giovanni Paolo II, e un altro Istituto sono a ridosso della banca e lievitano sempre sulla stessa via. Sono troppo catastrofico? Ma se non si risolve questo problema adesso, a settembre sarà ancora più difficile. Ma, forse i nostri amministratori e chi si interessa di viabilità, hanno la bacchetta magica e faranno giungere tutti a destinazione senza troppe difficoltà. Non dimentichiamo che in quel plesso verrà ubicato anche il Centro per l'Impiego con altro flusso di persone. ai 75 giorni stabiliti dalla delibera; e allora ci rivolgiamo al privato intramoenia. Tempi, come c’era da aspettarsi, veloci: 5 giorni. Costo della prestazione a totale carico del paziente, cifra che incide non poco su chi ha un reddito modesto da pensione sociale, che in regime di partecipazione avrebbe avuto l’esenzione dal ticket. E allora inizia la seconda parte dell’iter: di nuovo all’ufficio protocollo per chiedere il rimborso della spesa sostenuta, con lettera indirizzata sempre al direttore dell’ospedale, in data 19 giugno, in base a quanto sostenuto nella stessa delibera. Siamo ancora in attesa di una risposta che speriamo positiva, altrimenti finirà che qualcuno inizierà a dubitare della tanto sbandierata virtuosità del sistema sanitario della regione Marche, almeno per quelli come noi, che non hanno alcun santo in Paradiso! Giuseppina Tobaldi Giornata amarcord per i periti cartai Sono trascorsi 40 anni da quando, nell’ormai lontano 1975, un affiatato gruppo di ragazzi non ancora ventenni conseguiva il diploma di perito industriale, con specializzazione “Industria cartaria”. Alcuni di quei ragazzi erano di Fabriano, altri venivano da varie località delle Marche, altri ancora da fuori regione. Tutti, grazie a quel corso di studi, troveranno rapidamente un impiego, quasi sempre nella realtà produttiva cartaria nazionale. Molti di essi non si sono più visti dal giorno degli esami e da quel tempo felice della loro gioventù ed è stato quindi un evento denso di emozioni, di ricordi e anche di risate quello che li ha visti protagonisti il 24 giugno, quando quei ventenni del ’75, cresciuti forse troppo in fretta, si sono ritrovati per l’intera giornata a Fabriano, insieme ai loro ex insegnanti prof. Aldo Polidori e prof. Claudio Biondi. Proprio all’inizio della loro giornata insieme e come a voler riprendere un filo che proprio lì avevano lasciato, dopo il ritrovo nel piazzale antistante l’Istituto Tecnico Industriale, il gruppo è rientrato a scuola per visitare il laboratorio di Cartiera e conversare con gli attuali insegnanti. Ricordi, battute e foto di gruppo in quell’ambiente sicuramente rinnovato eppure ancora così familiare. Dopo un interessante e divertente passaggio al “Museo dei Mestieri in bicicletta” il gruppo si è quindi radunato al ristorante ”Trattoria Marchegiana”, dove la goliardia ha fatto da filo conduttore dall’anti- pasto al dolce, passando per ottime e apprezzatissime pincinelle all’amatriciana. In sottofondo, le note di Hendrix, Pink Floyd e Led Zeppelin, mentre venivano consegnati i diplomi ricordo stampati dalla scuola su carta prodotta dal laboratorio di Cartiera. La giornata è quindi proseguita fino a sera con le visite alle infiorate artistiche del Palio e con un veloce spuntino presso Sbrodovino. Non è mancato un ricordo per gli insegnanti che ci hanno lasciato, primi tra tutti il prof. Tisi ed il preside prof. Ugo Duca, scomparso proprio la settimana scorsa; in ricordo della sua straordinaria figura il gruppo ha sottoscritto la petizione per l’intitolazione di una via cittadina al suo nome. A questa bella giornata, oltre allo scrivente, hanno partecipato: Silvano Cingolani (S. Severino M.), Giulio Cipriani (Fabriano), Luigino Corvini (Matelica), Rodolfo Costantini (Serra S. Quirico), Marco Di Sacco (Lucca), Fabio Mancini (Fabriano), Sergio Mearelli (Fabriano), Mauro Mezzanotte (Toscolano Maderno), Loris Mingo (Montecarotto) Flavio Pezzato (Rovereto), Marcello Procaccini (Fabriano), Luciano Robuffo (Fabriano), Igino Sorci (Perugia), Antonino Squicquaro (Cisterna di Latina). Tutti ringraziano il Preside dell’Iti prof. Marcelli per la cortese ospitalità e gli insegnanti Carla Cingolani e Sandro Romani, oltre a Norberto Censi e Valerio Spuri, per la loro preziosa collaborazione. E … alla prossima! A Fabriano anche da fuori regione Sergio Ballanti 01/07/15 10.45 32 L'Azione 4 LUGLIO 2015 Potrai fare pubblicità a partire da 32,00 euro per 2 moduli (cm.10,3x4) Stipulando un contratto* entro il 30 giugno, di almeno 12 uscite, TI REGALEREMO NOI 3 USCITE IN PIÚ *validità fino al 30 novembre + Iva per ogni uscita Scegli la tradizione e la sicurezza della distribuzione in edicola e in abbonamento SCEGLI tel.0732 21352 32 ultimapubb.indd 2 01/07/15 10.46