Carlo Conti «Charlize Theron mi ha detto sì
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Carlo Conti «Charlize Theron mi ha detto sì
L’ECO DI BERGAMO 51 VENERDÌ 30 GENNAIO 2015 Spettacoli [email protected] Ringo Starr, dal 30 marzo le sue cartoline dal paradiso Ringo Starr torna con un nuovo album. Il 30 marzo esce «Postcards from Paradise» (Cartoline dal Paradiso), diciottesimo album con 11 nuove tracce www.ecodibergamo.it Carlo Conti «Charlize Theron mi ha detto sì» Il presentatore racconta il suo Sanremo «Tra gli ospiti al Festival anche Will Smith e il fenomeno francese The Avener» «I nnanzi tutto una bella notizia, Charlize Theron ha detto sì», gongola all’altro capo del filo Carlo Conti parlando degli ultimi preparativi del 65° Festival di Sanremo. «L’attrice americana torna in Liguria dopo quel meraviglioso spot girato a Santa Margherita in cui il filo della gonna impigliato sulla sedia gliela scorcia mentre cammina». Ai già annunciati Al Bano e Romina Power, Imagine-Dragons, Tiziano Ferro (tutti in scena la prima sera), Ed Sheeran e Gianna Nannini (attesi per la finalissima), Giovanni Allevi, i comici Luca e Paolo, Alessandro Siani, Angelo Pintus, l’ultimo nome entrato in agenda è quello del dj francese The Avener, all’Ariston per presentare l’album di debutto «The Wanderings of the avener», sul mercato dal 24 febbraio, e in particolare il singolo «Fade out lines», già disco di platino con oltre 18 milioni di stream e quasi undici milioni di visualizzazioni su YouTube. Conti, ci sarà pure il ventilato Will Smith? «Sì, per presentare il suo nuovo film “Focus - Niente è come sembra” di Glenn Ficarra e John Requa». pensato di ospitare il vincitore dell’ultima edizione, che è Conchita Wurst. L’intervista l’ha già fatta da Giletti, quindi da noi verrà a cantare. Ma proprio delle ultime ore è pure il nome del quotatissimo produttore francese Avener». Sportivi? «Confermo la presenza del ct della Nazionale Antonio Conte, di cui sono curioso scoprire i gusti musicali. Dato poi che quest’anno la prima tappa del Giro d’Italia sarà proprio a Sanremo, ospiteremo il ciclista più rap- «L’assenza che brucia di più? Quella del trio Fabi, Silvestri, Gazzè presentativo del momento: il vincitore del Tour Vincenzo Nibali». Davanti alla tv si farà l’alba? «Questo no, ma sono stati venduti molti spazi pubblicitari e, per contenerli tutti, la trasmissione non può finire prima di mezzanotte e venti». Altri ospiti musicali? Sentite le canzoni, sorge spontanea una domanda: era proprio necessario allargare la rosa dei partecipanti da 16 a 20? «Visto che il vincitore di Sanremo quest’anno andrà all’Eurovision Song Contest, abbiamo «Sì, sì, perché così abbiamo anche dei sapori particolari come Grazia Di Michele e Platinette o I Soliti Idioti che regalano canzoni diverse dal normale. La mia speranza è quella di prendere un taxi fra un mese e scoprire che il conducente fischietta un motivo di Sanremo». L’assenza che le è bruciata di più? «Tantissime. In primis quella del trio Fabi, Silvestri, Gazzè che purtroppo aveva già dato tutto nel bellissimo album pubblicato mesi fa». È vero che Emma rinuncia al compenso? «No, Emma ha fatto la scelta di avere al suo fianco determinati collaboratori e quindi di dividere quello che prende con loro. Ciascuno del proprio cachet fa quel che crede. Per quanto mi riguarda, pagando molto di tasse, spero che questa bella somma sia spesa bene e magari vada in pensioni a chi se le merita». In queste ultime edizioni il progetto del Festival è stato sempre biennale. È così anche per lei? «No. Finito Sanremo, torno a casa mia; a “L’Eredità”, a “Si può fare”, a “Tale e quale show” il prossimo settembre. Questa è solo una parentesi che spero di fare nel modo migliore, con grande onestà professionale e intellettuale. E con grande passione. Per me che dentro rimango un disc jockey, infatti, condurre Sanremo rappresenta una grande soddisfazione». 1 Paride Sannelli ©RIPRODUZIONE RISERVATA Carlo Conti presenterà il Festival di Sanremo dal 10 al 14 febbraio Alex Britti «Torno con un mix di blues, jazz e pop» Un po’ di jazz, mixato all’elettronica, con un pizzico di blues, il tutto condito con una spolverata generosa di pop. È la ricetta che Alex Britti ha preparato per il prossimo Festival di Sanremo, dove torna, con il brano «Un attimo importante», per la quinta volta, a nove anni di distanza dall’ultima. «Ogni tanto ci sta tornare a Sanremo – racconta poco prima di salire sul palco dell’Ariston per le prove con l’orchestra –. Faccio il musicista, sperimento, e tra le molte cose canto. Quindi è una tappa da fare. Soprattutto quando hai tra le mani una bella canzone, come penso lo sia Un attimo importante. Ma io non scrivo per il Festival o per i dischi, scrivo perché costa meno che andare in analisi», scherza il cantautore romano che, parlando del suo brano, spiega come abbia «un’impronta jazz, un arrangiamento elettronico, una chitarra blues (la mia ultima sfida), il tutto impiattato in salsa pop». Il Festival Alex Britti lo conosce bene e non ha certo timore nei confronti dei critici o ansia da prestazione, «anche se un po’ di elettricità quando sali sul palco la senti, ma ormai credo di saper gestire la situazione». La prima apparizione fu nel 1999 tra le Nuove Proposte, che vinse con «Oggi sono io». Sedici anni fa. «Ma Sanremo non cambia, è sempre lo stesso. Trovi la stessa gente, le stes- se facce, gli stessi fotografi, gli stessi fonici. A volte anche gli stessi cantanti. È un negozio dove cambia la merce in esposizione, ma a vendere sono sempre gli stessi. Il che non è necessariamente un male. Cambiare non sempre fa bene. Io invece sono più vecchio, ho qualche capello in meno e quelli che sono rimasti sono più bianchi. Per il resto mi sento uguale e lo vivrò come sempre: un po’ di corsa sul lungomare la mattina, buon cibo e poi rimarrò chiuso in camera a suonare». Per la terza serata ha scelto «Io mi fermo qui», un brano dei Dik Dik. «Quando mi hanno detto che dovevo fare la cover sono caduto dal pero. Se fosse stato per me avrei portato Hendrix. Volevo fare qualcosa di diverso dalle solite cose. Poi un amico mi ha segnalato questo brano. Quando l’ho sentito sono rimasto folgorato. L’ho riarrangiato e ora sembra un pezzo di Santana». Marrakash ospite alle Due Torri di Stezzano Il King è tornato e ora gira per i megastore con un nuovo album sotto braccio. S’intitola «Status». Provocatorio per indole e scelta, Marracash arriva domani pomeriggio al centro commerciale Due Torri di Stezzano; firma copie allo store Media World a partire dalle 17. Cambiano le proposte, ma tutti seguono la traccia. Oggi vendere i dischi non è facile, anche se i rapper in questo momento vivono un passo più avanti degli altri. Qualcuno dice che sono i nuovi cantautori, ma forse non è così, sono troppo distanti le modalità del comunicare. E’ vero però che molti cantautori oggi non hanno testi all’altezza dei rapper, almeno per quel che riguarda la visione della realtà dei giorni. Le nuove generazioni, giovani e giovanissimi, hanno nutrito le radici di un genere che da noi vive ora l’Epoca d’oro, con leggera sfasatura temporale rispetto al resto del mondo. Non è un caso che l’uscita dell’atteso nuovo album del Marra abbia creato ancora una volta un po’ di «confusione» e la solita alzata di scudi dei detrattori pronti a fronteg- Marrakash, cantante e autore rap giare i non pochi, sfegatati fan. Dalla collaborazione con il top del rap e dell’hip hop italiano (Fabri Fibra, Neffa, Guè Pequeno, Salmo, Coez e Luché) sono nate 18 tracce. La musica è ok, i testi vanno presi con le molle, vanno contestualizzati, ascoltati e analizzati alla luce di una vocazione provocatoria, ma anche di una visione molto aderente alla realtà che gira intorno. Nel mirino è subito finito il brano «Crack», traccia in cui il Marra scende negli abissi di una società lacerata e arriva ad un «suggeri- mento» che è solo pura provocazione. «Noi sappiamo cose che nessuno sa, ma non c’è nessuno che abbia un’idea nuova che non sia distruggersi con una droga». E si va avanti sino alle più amare conseguenze. Previsto nei giorni scorsi, poi saltato per via di un malanno stagionale, l’incontro allo store Media World di Stezzano con Marco Mengoni viene recuperato il 7 febbraio con inizio alle ore 15. 1 U. B. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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