golf udine mantovani

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golf udine mantovani
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CAMPI DA GOLF / 1
Golf Club
UDINE
ANTONIO RANA
I
59 ettari del Golf Club Udine sono stesi sulle colline
moreniche friulane a ridosso delle Prealpi Carniche.
Si tratta di un percorso 18 buche di 6.088 metri con le
caratteristiche di un parkland. Le prime nove buche
sono state progettate dall’architetto J. Harris e costruite
nel 1970, poi completate nel 1995 dall’architetto Croze.
Già certificato in Italia nel 2005 da Impegnati nel Verde, a
novembre 2011 è arrivata la certificazione europea GEO
che ha premiato l’impegno del Golf Club Udine volto alla
massima valorizzazione ambientale delle proprie risorse. È stato un
lavoro lungo e costoso ma di enorme soddisfazione, risultato della
grande sensibilità del presidente
Alberto Malignani.
Per avere un quadro completo della cura e gestione di questo golf
club, abbiamo intervistato il loro
superintendent, Mauro Mantovani.
IL PERCORSO
Il percorso è molto tecnico con greens piccoli e di difficile
lettura. È ricco di vegetazione, zone di rifugio animali, aree
protette, zone umide ed è spalmato su saliscendi naturali.
Le buche interessanti sono la numero 2, un par 4 in salita
che quest’anno ha regalato solo due birdie, la buca 9, quasi parallela alla 2 e con le stesse caratteristiche, la buca 15,
par 5 di oltre 500 metri, molto stretta, con un laghetto di
difesa del green, la buca 11, par 3 molto elogiato, nonché
la buca 16.
Nel ’70 il campo fu costruito su un terreno la cui composizione media è del 66% di sabbia, il 23% di limo e l’11% di
argilla. Su quelli che sono diventati fairways il terreno è
stato rivoltato e ripulito dai sassi. Con lo stesso terreno,
semplicemente pulito dai sassi ed aggiungendovi della
torba, sono stati costruiti greens, collars e tees che non
vennero seminati bensì piantumati a pozzetta con piote di
agrostis stolonifera palustris penncross. Nella parte più
recente, per la costruzione dei greens, collars e tees sono
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LA CONCIMAZIONE
Il campo rimane aperto tutto l’anno e c’è un notevole traffico di giocatori d’oltralpe anche in inverno. Per limitare i
danni arrecati al tappeto erboso, considerando il mancato
recupero conseguente alla stagione golfistica che termina
a novembre, vengono adottate alcune strategie per rendere il prato più robusto possibile con apporti mirati di calcio,
fosforo e potassio attraverso le concimazioni e cercando di
arrivare alla fine dell’autunno con un prato senza infestazioni fungine. Non ultimo, viene realizzato un topdressing
prima del grande freddo per proteggere i greens. Ad ogni
operazione di carotatura e chiodatura seguono top dressing di sola sabbia silicea. Sabbia silicea e mix di sabbiatorba-terra in dose (70-20-10%) sono forniti da HC CRIVELLARO (voto 10). Terricci premiscelati usati per modifiche e riparazioni quali TOPDRESSER e HERBAPLANT (voto 10) sono forniti da Herbatech. L’utilizzo annuale in questo Golf Club è di circa 300/350 mc. Come si può intuire, le
due parti del campo (in particolare i greens) vanno seguite in modo differente. Annualmente decidono la strategia
delle concimazioni con AG.EC (www.agecservice.it) dopo
l’esito delle loro analisi del terreno e dell’acqua.
Le concimazioni dei fairways da inizio stagione sono fatte con Zeotech
N 12-5-8 2 Fe – Zeotech Gold 14-082Fe e Zeotech K 8-15-18 2Fe della
Herbatech (voto 9/10). Per l’inverno
avviene una copertura di Manurazoto N 11% di UMC.
Sui greens, collars e tees usiamo
concimi microgranulati (voto 9/10)
quali Zeotech Mini Spring and Summer 16-0-14 2Fe – Herbamag 12-0-
0+Mg – Zeotech Mini Autumn 7-5-14 2Fe e concimi liquidi
(voto 9/10). Si fa inoltre uso di Herbafer Greener 16-0-0
6Fe – Herbafer Recovery 12-0-5+Fe da Herbatech oltre
Manursol Super N 30% - Manursol Super K 30% - Manursol
Calcium - Manursol Ferrix Plus – Orgafelt 8,5 (voto 9/10)
di Universal Manure Company. Completano le strategie di
concimazione biostimolatori (Herbafer Antistress Zaa),
correttivi speciali (Solu-Cal S Mini e Biozolfo) e organici (
Ever7Bio-Ever10Bio) (voto 9/10).
Altri piccoli accorgimenti servono anche in estate quando
si manifesta il rischio di dryspot o comunque stress da calura. Anche in questo caso usiamo concimazioni mirate
nelle aree di rischio di greens e mouths ed iniettiamo in
profondi forellini un mix di terriccio e di axis cioè diatomee
calcinate. Se non fosse sufficiente, localmente vengono
usati degli agenti umettanti (H2Pro della Agrico) accompagnati da siringing che nei momenti più caldi abbasseranno la temperatura della superficie.
Tornando alle concimazioni, annualmente i quantitativi totali di N variano da 2000 a 2900 kg, il P da 240 a 400 kg ed
il K da 1800 a 2100 Kg.
CONCIMI UTILIZZATI
Herbatech
ZEOTECH N 12-5-8+Fe
ZEOTECH K 8-5-18+Fe
ZEOTECH GOLD 14-0-8+Fe
ZEOTECH MINI 16-0-14+Fe
ZEOTECH AUTUMN 7-5-14+Fe
BIOGEL 12-0-0
HERBAFER GREENER 16-0-0+Fe
HERBAMAG 12-0-0+Mg
HERBAFER ANTISTRESS ZAA
UMC
UNIGREEN BIO 10 MICRO
MANURN 11%
MANURSOL SUPER N 30%
MANURSOL SUPER K 30%
MANURSOL CALCIUM
MANURSOL FERRIX PLUS
ORGAFERT 8,5
VOTO
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state applicate le tecniche più recenti, ovvero un substrato con sabbia silicea all’80% e torba al 20%. L’originale mix
teneva conto della mancanza dell’irrigazione ed era 40%
lolium p. verdi, 30% festuca rubra r. pernille e rubina, 15%
festuca r. comm. Melody, 15% poa p. julia. Con la posa dell’impianto irriguo e con le varietà migliorate il mix è diventato 50% lolium p. polarstar e stravinski, 30% festuca r.
shadeway, 20% poa p. langara. Il dosaggio in semina è di
45 gr/mq., in transemina è di 18-20 gr/mq. A rotazione,
ogni anno vengono transeminati 3 fairways. I semi sono di
origine sia europea che americana forniti da Universal Manure Company.
Per quanto riguarda i fairways, nella parte vecchia vennero coltivati i prati autoctoni. È stato utilizzato un mix di
lolium perenne, poa pratensis e festuche rosse per le seconde nove buche, inserendolo nelle trasemine successive
eseguite sulle 9 buche preesistenti. Nel corso degli anni
un omogeneo insediamento di poa annua si è integrato nel
mix originario.
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ne (caso unico) anche nei pre-roughs
con Greenex.
I principi attivi usati sono mecopop,
dicamba e fenoxaprop- p- ethy. Non
usiamo nessun antigerminello. Da anni non vengono usati insetticidi se
non il bacillus thurigensis, vista l’abbondanza di uccelli rapaci e cicogne
che frequentano il campo.
L’IMPIANTO DI IRRIGAZIONE
Non vengono impiegate grosse quantità che progressivamente si cerca di sostituire con l’uso di concimi organici.
In genere i concimi preferiti per i greens sono quelli in microgranuli e liquidi, sia di pronto effetto che a lenta cessione mentre per i fairways la granulometria è maggiore e
si prediligono quelli a lenta cessione.
AVVERSITÀ BIOTICHE
Bisognerebbe affrontare e approfondire questo argomento con grande sensibilità da parte di tutti, ovvero sia gli
operatori che chi usufruisce del campo. Il Golf Club ha a
disposizione gli strumenti per avere sempre il percorso in
ottimo stato ma sono comunque condizioni artificiose. Se
tutti accettassero percorsi più naturali, sicuramente ci sarebbe un uso ridotto dei prodotti qui sotto elencati.
Per quanto riguarda il controllo delle avversità biotiche, si
cerca di intervenire solo quando è strettamente necessario, quindi se tutta la gestione agronomica e meccanica
non è stata sufficiente allora si interviene chimicamente.
Sono trattati chimicamente solo greens, collars, tees e
una parte del fairway della buca 15 che rimane all’ombra
gran parte del giorno. I marchi commerciali utilizzati sono
Agrico, gli anticrittogamici Key, Proturf Linx, Chipcogreen
Ridomil 480 e Medal 25.I diserbanti sono Club, Foglialarga, Zergan EV e Greenex.
Le malattie fungine presenti sono Microdochium Nivalis,
Fusariumspp, Sclerotinia Homeocarpa, Rhizoctonia solani
e cerealis sulle quali si alternano i seguenti principi attivi:
propiconazolo, tebuconazolo, iprodione, tolclofos methil.
Per quanto riguarda i diserbanti si eseguono interventi
contro la foglia larga solo sui fairways - non a pieno campo
ma localizzati - con grande impiego di tempo ma ottimizzando il prodotto. Lo stesso vale per le infestanti estive
quali digitaria, setaria ed echinocloa sulle quali si intervie-
Il Golf Club Udine dispone di un impianto fisso d’irrigazione dal 1995
(prima si bagnavano solo i greens con
gomme chilometriche e spruzzini). Il
sistema è Toro ed è distribuito lungo
il percorso in modo differente. Sui
fairways è ubicato un monorago con
162 irrigatori Toro 656, sui greens-collars un impianto ad anello con 111 irrigatori Toro 764, sui
tees uno ad anello con 108 irrigatori Toro 2001 e Toro T 7,
nei vivai uno ad anello con irrigatori Toro DT30B.
Il tutto è comandato da 7 centraline Toro LTC disposte in
campo. L’impianto è alimentato da un pozzo con pesca a
170 metri di profondità che riempie un bacino da 4500 metri cubi da cui parte l’impianto d’irrigazione. L’area irrigata è di circa 15,5 ettari, di cui 12 ettari di fairways, 2 ettari
di greens e collars ed 1 ettaro di tees e vivai. Il consumo
annuo varia parecchio anche settorizzando gli irrigatori ed
ottimizzando i tempi al punto da essere passati dai
32.000mc/anno degli inizi ai 54.000 mc/anno del 2011.
ALTRE OPERE DI MANUTENZIONE
Altre opere manutentive di una certa importanza riguardano alberi e fairways. Data la loro numerosa ed importante presenza, nel golf club sono attenti alla loro pulizia,
all’invadenza delle radici che viene controllata nelle aree
delicate del percorso fino all’eventuale sostituzione di
soggetti morti o pericolanti. In pratica, è un continuo work
in progress. Distribuite nell’arco di 20 anni, sono state
messe a dimora 3500 piante autoctone.
Oltre alle cure già dedicate ai fairways, due volte all’anno
vengono praticate delle sciabolature a profondità variabile tra i 14 e 19 cm. La stessa pratica è attuata anche sui
greens, pur se a profondità minore. In tal caso, si utilizza la
sciabolatrice Ground Breaker –Blec fornito da Sidan. Per
questo prodotto e per l’assistenza offerta dal fornitore, il
superintendent del Golf Club Udine dà una valutazione intorno a 9.
IL PARCO MACCHINE
Per quanto riguarda il parco macchine, il superintendent
del Golf Club Udine cerca particolari caratteristiche come
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affidabilità, precisione nei tagli, facilità d’intervento e durata. Non deve inoltre mancare la serietà del concessionario e la facile e veloce reperibilità dei ricambi. A tale proposito, abbiamo chiesto a Mantovani di dare un voto (da 1 a 10) alle
macchine in uso presso il golf club.
In generale, il voto è altissimo per le macchine da
taglio ed anche per tutte le altre macchine operatrici ed attrezzature che compongono il parco
macchine. A tale proposito, tutte le macchine sono state dapprima testate sul percorso e poi valutate dal punto di vista qualità/prezzo. A questo
scopo, è stata coinvolta tutta la squadra che fa capo a Mantovani, cioè altri quattro greenkeepers e
due addetti alla segreteria. Un particolare ringraziamento va alla concessionaria Dose Pio Snc, che
ha fornito i macchinari in uso a tale golf club.
MACCHINA
VOTO
Da taglio
Green
8
GM 3100 Toro
9
GM 3150 Toro
8
Singola GM 21 Toro
Tee e collar
8
GM 3100 Toro
Fairway
8
2 RM 6500 Toro
Rough
9
GM 3280 Toro
8
Ciclone Befco Rotomec 450
Altre
GM 3000 Toro
7
John Deere 1445
8
Flymo 47
8
5 decespugliatori
8
Manutenzioni
Workman hdx toro + botte e top dresser
9
Carotatrice greens aerator Toro
8
Trattore JD 4720
8
Trattore JD 5410
8
Trattore New Holland TD 75
9
Sciabolatrice Groundbreaker Blec
8
Seminatrice Befco Rotomec Greenrite
8
Tagliazolle Ryan
8
Spandiconcime Amazone WERKE
9
Due carrelli spandiconcime Scott
9
Carro Spargisabbia
7
Cippatore trinciarami Gambini
9
Botte 1000 litri con barra
8
Retro Escavatore Mazzotti
8
Braccio Estensibile con forbice-trinciastocchi Ferri 8
Soffiatori, tagliabordi, tagliasiepi, motoseghe
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UBICAZIONE E STRUTTURA. Il Golf Club Udine è ubicato a Fagagna, in provincia di Udine, in una zona prealpina
tra i 236 ed i 259 metri sul livello del mare. Nato nel 1970,
il percorso di 9 buche è stato ampliato nel 1995 portandolo a 18. Si sviluppa su 59 ettari, di cui 39 destinati prettamente al gioco. Il suolo è costituito per il 66% di sabbia,
23% di limo e per l’11% di argilla. Il suolo è ricco di sostanza organica. Il pH in acqua è intorno a 7-7.6%.
REALIZZAZIONE. Il disegno è opera degli architetti J.
Harris e M. Croze. Oggi il Golf Club Udine è un Par 72 di
6088 metri. Adiacente alla Club House è presente il Driving
range con 10 postazioni coperte, putting e pitching green
ed alcuni bunkers di pratica. Completano i servizi un ristorante ed il pro-shop gestito dalla prestigiosa “Golf’us”.
INFORMAZIONI CLIMATICHE. Negli ultimi 20 anni le precipitazioni medie hanno raggiunto i 1380 mm. Sino a pochi
anni fa era un’area molto piovosa, in particolare a marzo ed
ottobre con frequenti temporali estivi. Negli ultimi anni c’è
stata una continua e preoccupante diminuzione di piogge
(sino ai 941 mm del 2003), ma soprattutto una concentrazione di queste in pochi giorni. Le temperature massime
medie sono +3° C in gennaio e +26° C a luglio. Le minime
medie sono -5° C a gennaio e + 14° C ad agosto.
TAPPETO ERBOSO. Green, collars e tees erano originariamente agrostis ps penncross. Oggi convive con poa annua. Per i fairways, le vecchie 9 buche erano costituite da
prato autoctono. Oggi sono mantenute con lo stesso mix
del percorso recente, ovvero lolium perenne, poa pratensis, festuca rubra e negli ultimi anni poa annua e cynodon.
I roughs sono costituiti da prato naturale.
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CAMPI DA GOLF / 2
Circolo Golf
RAPALLO
ANTONIO RANA
CONCIMAZIONE
Sono effettuate circa 8-10 concimazioni annue sui greens,
8-10 sui fairways e tees, 2 sui roughs, bunker e sponde intorno ai green. L’elevato numero di competizioni obbliga a
monitorare con estrema attenzione la crescita del manto
erboso prediligendo uno sviluppo equilibrato e costante,
riducendo al massimo i picchi vegetativi. Si cerca di raggiungere tali obiettivi riducendo la quantità di concime
per intervento aumentando le frequenze. Infatti, sui fairways un eccessivo apporto di concime determina una crescita esplosiva complicando la manutenzione. Vengono effettuate anche concimazioni liquide per integrare i giusti
apporti di sostanze nutritive. In totale, si utilizzano 250300 unità di concime per ettaro.
I
l Circolo Golf e Tennis Rapallo nacque nel 1931 in una
delle più suggestive zone del Golfo del Tigullio. Il percorso, a nove buche, venne affiancato da centinaia di
piante che ancora oggi sono una delle sue più importanti caratteristiche. Ben presto il campo, che nel frattempo aveva riscosso grande successo dato il numero sempre
crescente di soci e visitatori, italiani e stranieri, si rivelò insufficiente; nel 1970, a fianco
dell’aguzzo campanile dell’antico Monastero di Valle
Christi, ebbero inizio i lavori
per l’ampliamento del percorso a 18 buche. Il Circolo
Golf e Tennis Rapallo è il primo in Italia certificato per
l’accoglienza dei giocatori
disabili. Per avere un quadro
completo della cura e gestione di questo golf club, abbiamo intervistato il loro superintendent, Mario Bovone.
CONCIMI
Green e tee
Fairway
Rough
Sementi
Loietto Multiflorum
Miscugli
Agrostide
Sabbie e terricci
Green, tee, fairway
Terricci e zeolite per
riparazione divot
Fitofarmaci
AZIENDA/MARCA
Scott
Herbatech
Scott
Valagro
Concimi agricoli
Concimi agricoli
VOTO
9
8.5
9
8
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6
Fito
Herbatech
Herbatech
Sabbia silicea di Po/Ticino
in cava (Lomello) vagliata 0.2
Herbatech
Agrico
7.5
8.5
9
7
8
8.5
TERRICCI
Il top-soil dei greens utilizzato nella costruzione del campo è un substrato di terra vagliata mista sabbia e torba. Il
sistema drenante è costituito da tubi di cemento di dia-