Un Tour di San Francisco

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Un Tour di San Francisco
Un Tour di San Francisco
la City con “Gentle People”
di Franco Martano
an Francisco, California,
Stati Uniti. Ma siamo
proprio sicuri di essere
negli Stati Uniti? Poi guardi il
timbro sul passaporto, i dollari
che hai in tasca e le targhe
delle auto e ti convinci che sì,
sei proprio lì.
Nelle grandi città americane,
la gente lavora in centro, ma poi
vive fuori, nelle periferie e nelle
zone residenziali: qui invece
si abita anche in città. La sera
guardi in alto e nei palazzi vedi
finestre illuminate di persone
che ci abitano e sono integrate
nel contesto cittadino, non come
nel centro di New York o Los
Angeles, dove dopo il tramonto
la vita si svolge solo per strada o
nei locali.
S
Un caratteristico cable car. (foto Jon Sullivan)
Sopra il titolo, Il Golden Gate Bridge che quest'anno festeggia il suo 75° anniversario.
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U n Tour di S a n Fra nci s co, la Ci ty con “Gentle People”
Bella intuizione quella degli
Spagnoli, che nel 1776, visto
lo spettacolo di quella baia,
vi fondarono una missione
dedicata a San Francesco
d’Assisi! In poco più di mezzo
secolo, colonizzata dagli
Statunitensi con il nome di
Yerba Buena (sì, proprio quella
del Mojito!!) diventa importante
quando, a metà 1800, parte
la corsa all’oro. Da allora non
si ferma più fino a diventare,
con i suoi circa 800.000 abitanti
attuali, la quarta città della
California, malgrado il terribile
terremoto che nel 1906
la distrusse per il 90%.
Dire San Francisco vuol dire
integrazione: qui vivono gruppi
etnici di tutte le parti del
mondo, rispettando
reciprocamente le singole
tradizioni e credo religiosi,
l’omosessualità è vissuta senza
discriminazioni (il 18% della
popolazione si dichiara tale),
insomma le barriere sono quasi
inesistenti. Per gli appassionati
dell’esoterismo, poi, ha una
attrattiva particolare: si dice
che con Londra e Torino formi
il Triangolo della Magia Nera.
È la città di cui è difficile non
innamorarsi. Cammini e la gente
ti sorride, ti chiede come va;
con le sue strade che sembrano
montagne russe, da ogni angolo
puoi vedere qualcosa
di interessante: scorci di mare,
bellissime case in stile vittoriano
(da non perdere le 6 Painted
Ladies, edifici ottocenteschi
nel quartiere di Haight Ashbury,
culla degli Hippies negli anni
’60) o il famoso tram (Cable
Car) che da Market Square
dopo un po’ di sali-scendi ti
Gli edifici chiamati Painted Ladies. (foto Franco Ricci/Dreamstime.com)
In alto, la Lombard Street. (foto Jon Sullivan)
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L'ingresso dell'Hotel Da Vinci.
In alto, a hall dell'Hotel Beresford Arms.
A sinistra; in alto, l'isola di Alcatraz, sede
del famoso penitenziario (foto
Vismax/Dreamstime.com); al centro, l'ingresso dell'Università di Stanford a Palo
Alto (foto Suchan/Dreamstime.com); in
basso, l'esterno dell'Hotel Villa Florence.
porta al Fisherman’s Wharf.
Qui sei sul mare, al porto. Tra
negozi, chioschi dove compri
cartocci di pesci e granchi da
mangiare passeggiando,
ristoranti eleganti e trattorie,
leoni marini che prendono il sole
e barche di ogni tipo che
scorrazzano turisti nella baia, la
vita diventa curiosità, brio,
felicità di far parte di quel
contesto. Arrivi al mitico Pier
39, il pontile che ti offre tutto
quello che puoi immaginare, ti
affacci e sulla sinistra vedi il
glorioso Golden Gate e l’isola
con il carcere di Alcatraz,
simboli forse un po’ sbiaditi di
una San Francisco attraente,
colta e divertente che non ha più
bisogno di icone per farsi
ricordare.
È la città delle salite e delle
discese, quella che abbiamo visto
in tanti inseguimenti con auto
che saltano come canguri, ma se
volete vedere la strada più ripida
del mondo, dovete andare a
Lombard Street, distretto
Russian Hill. E’ una lunghissima
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U n Tour di S a n Franci sco, la Ci ty con “ Ge ntle People”
Panorama notturno della baia (foto Jon
Sullivan). A lato, veduta aerea del
Fisherman's Wharf (foto US Army Corps
of Engineers).
strada centrale, anche un po’
anonima, che in un punto
presentava una pendenza del
27%! Impossibile!! Ed ecco che
nel 1922 i primi 400 metri sono
stati trasformati in un’aiuola
coloratissima con pavé di
mattoncini rossi in cui, con sei
tornanti, le auto, alla velocità
consentita di 8 km
all’ora,arrivano in un punto dove
la pendenza è “solo” del 17%.
Oltre la città vera e propria, i
dintorni costituiscono una
enorme area metropolitana che
ne fa un polo culturale e
industriale all’avanguardia. A
mezz’ora dal centro sorgono
due delle più famose università:
la Stantford, a Palo Alto, e la
Berkeley a Oakland,che,
insieme alla Harward di Boston
sfornano la crema della
professionalità statunitense.
Sempre a poca distanza, ecco
poi il regno incontrastato della
cyber tecnologia: la Silicon
Valley. Nello spazio del nulla
costituito dal deserto che la
circonda, non puoi rimanere
incantato nel passare accanto
alle sedi di Microsoft, Google,
Apple, Facebook e decine di
altre aziende che ci hanno
cambiato la vita rendendo lo
spazio del mondo un’entità
relativa.
San Francisco non è un luogo
da vedere una volta nella vita: è
il luogo dove ritornare ogni
tanto, sapendo di non annoiarsi
mai e di trovare sempre qualcosa
di nuovo, nello spirito e nel suo
modo di accogliervi.
Come cantava Scott McKenzie
nel 1968 nel suo inno
ai Figli dei Fiori:
“If you are going to San Francisco
You gonna meet some gentle
people there ……”
COME ARRIVARE:
Non ci sono voli diretti
dall’Italia. Coincidenze via
New York (Alitalia),Parigi (Air
France), Londra (British
Airways), Amsterdam (KLM).
DOVE DORMIRE:
Villa Florence **** Hotel
boutique nei pressi
di Union Square
Beresford Arms ***
Centralissimo, Edificio storico
Da Vinci *** a 10 minuti a
piedi dal Fisherman’s Wharf
DOVE MANGIARE:
Uno dei numerosi ristoranti
al Fisherman’s Wharf
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