Nigeria – Aggiornamento Gennaio 2015 La situazione Il nord est

Transcript

Nigeria – Aggiornamento Gennaio 2015 La situazione Il nord est
Nigeria – Aggiornamento Gennaio 2015 La situazione Il nord est della Nigeria sta vivendo un periodo di conflitto particolarmente acuto, il più acuto dal 2009, che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza negli Stati di Boko, Yobe e Adamawa, con più di 860.000 persone sfollate nel Paese e più di 100.000 che vivono attualmente in campi per sfollati interni. Le comunità sfollate sono mobili e vivono in gran parte in famiglie che li accolgono e comunità, o addirittura in ripari all’interno dei boschi a qualche chilometro di distanza dai loro villaggi di origine dove sono meno esposti alle violenze. Le violenze hanno portato 1,5 milioni di persone a fuggire in altre zone del Paese e almeno 150.000 a rifugiarsi in Paesi vicini quali Ciad, Niger e Camerun. Le contro‐insurrezioni governative hanno anch’esse contribuito ad accrescere l’insicurezza degli sfollati. L’attenzione internazionale si focalizza sugli attacchi brutali di Boko Haram, ma quali cause interne di migrazione forzata della popolazione vanno considerate anche conflitti inter‐
comunitari, alluvioni e inondazioni, desertificazione etc… Con le elezioni presidenziali e parlamentari previste per il febbraio 2015, inoltre, c’è il timore di un acutizzarsi della violenza, come accaduto nel 2011. Tra gli sfollati interni, la maggioranza sono donne e bambini, esposti a minacce e rischi sia a livello di sicurezza fisica che di restrizioni alla libertà di movimento. Molti sono traumatizzati dalla violenza vista e che ha causato la fuga e hanno paura di tornare nei villaggi di origine. Gli sforzi del governo per rispondere ai loro bisogni sono inconsistenti e a causa del difficile accesso in alcune aree anche il supporto delle organizzazioni internazionali e della società civile nigeriana è limitato. Le persone che vivono nei campi per sfollati o nelle vicinanze ricevono una parziale assistenza, che spesso non è tuttavia sufficiente per soddisfare i bisogni alimentari e gli altri bisogni non alimentari essenziali. Nei campi si vive inoltre in condizioni igieniche precarie. Le categorie più vulnerabili – giovani, anziani, portatori di handicap –, sono le più a rischio. 1 Sfollati interni Le dinamiche degli spostamenti forzati variano in modo considerevole tra le diverse aree del Paese: gli abitanti delle zone rurali fuggono dai villaggi e cercano rifugio nelle periferie dei capoluoghi regionali (capitali degli Stati) Yola, Maiduguri, Damaturu, mentre coloro che vivono in aree urbane cercano rifugio nella capitale Abuja. In Kondunga, Gwoza, Bama, Madagali, Michika, Bazza, Mubi and Maiha, gli sfollati cercano protezione e maggiore sicurezza soprattutto verso Yola (capitale dello Stato di Adamawa), considerata più sicura che la permanenza in comunità ospitanti. Alcuni sfollati preferiscono stare lunghi periodi nei boschi. Molti degli sfollati ritengono impossibile tornare nelle proprie case nel breve tempo. Stati nel Nord‐Est e popolazione sfollata Stato Popolazione sfollata
Borno 402,810 Adamawa 160,198 Yobe 116,538 Totale 679,546
Fonte: NEMA Report of the Humanitarian Situation in Nigeria December, 2014 Statistiche su sfollati interni che vivono nei Campi e nelle Comunità ospitanti Stato di Borno S/N Nome del Campo N. sfollati S/N Nome del Campo N. sfollati 1 EYN Church Wulari 9,021 9 Shehu Sanda GSS 2003 2 GGSS Yerwa 5,681 10 GSS Biu 2250 3 WTC (GGSS 4416 11 Ngomari Gana Primary 2700 Maiduguri) 4 NYSC Camp School 5587 12 GSS (Former Arabic 6,000 Teachers College) 5 GGC 4750 2 TOTALE SFOLLATI 57,244 6 Government College, 7500 TOTALE CAMPI 12 Maiduguri 7 Chad River Basin 5336 Authority office Compound 8 Army Primary School 2000 (II) Maiduguri Sfollati negli Stati di Adamawa, Gombe & Kano Stato di Adamawa Stato di Gombe S/N Nome del Campo N. sfollati
S/N
Nome del Campo N. sfollati
1 NYSC Camp 3078 1 Wurin Juli Camp 448 2 Malkwahi 6435 N. CAMPI 1 3 Daware Camp 3272 N. SFOLLATI 448 4 Federal Polytechnic 856 Stato di Kano Mini Camp, Yola 5 COCIN Camp 300 1 IDPs in Dawakin 261 Kudu Camp 6 Bekagi A. 299 2
Kano Municipal 1,054 LGA has IDPs living with Host Communities 7 Bekaji B. 98 N. DI CAMPI 1 8 Numan 97 N. SFOLLATI 1315 N. CAMPI 8 N. SFOLLATI 14,435 3 Sfollati negli Stati di Plateau & Nasarawa Plateau Nasarawa S/N Nome Campo N. sfollati S/N Nome Campo N. sfollati 1 Wase Camp 4,703 1 Lafia 5,322 2 Kanam Camp 1,605 2 Nasarawa Eggon 2,215 3 Mikang Host 1,800 3 Wamba LGA 2,701 Community (HC) 4 Shendam HC 1,513 4 Shabu 3,515 5 Jos South HC 7,533 5 Akwanga 3,950 6 Zang Commercial Sec. 1,501 N. CAMPI 5 Sch. Bukuru Camp 7 Jos North 8 EYN 9,999
Church Plateau State opp. 5015 N. TOT. SFOLLATI
15,488 of Assembly TOTAL ACCOLTI SFOLLATI 20,845 IN COMUNITA’ N. CAMPI 8 N. TOTALE SFOLLATI 33,669 4 SINTESI N. SFOLLATI IN CAMPI E ACCOLTI IN COMUNITÀ IN NIGERIA N. totale Campi sfollati 31 Totale sfollati interni nei Campi 100,700 Totale sfollati accolti nelle comunità 701, 448
N. totale sfollati (campi+comunità) 802,148 N. sfollati colpiti da disastri naturali 66,087 N. sfollati colpiti da conflitto/insurrezioni e 868,235 disastri naturali Fonte: NEMA Report of the Humanitarian Situation in Nigeria December, 2014 Le informazioni sopra elencate si riferiscono al 24 novembre 2014. Va sottolineato come la situazione degli sfollati sia fluida e dinamica, pertanto i dati possono oscillare e cambiare giornalmente. Map of Nigeria Showing States affected by Insurgency and State of Emergency 5 La risposta di Caritas Nigeria L’organizzazione Caritas Nigeria è stata creata nel settembre 2010 dalla Conferenza Episcopale della Nigeria, come organismo con un mandato di coordinamento per i programmi di sviluppo della Chiesa Cattolica in Nigeria. Nonostante abbia una registrazione indipendente, Caritas Nigeria è il braccio della Chiesa e del Dipartimento sociale del Segretariato Cattolico in Nigeria. Il nome legale dell’organismo è Fondazione Cattolica della Nigeria (CCFN), comunemente conosciuta come Caritas Nigeria. La Chiesa in Nigeria è composta da 55 diocesi raggruppate in 9 province che coprono l’intero territorio nigeriano. La Caritas opera come organizzazione di coordinamento e supporto alle Caritas diocesane nella realizzazione di progetti di sviluppo in risposta ai bisogni locali. A livello diocesano e provinciale, la Caritas opera attraverso le istituzioni ecclesiali esistenti, quali Giustizia e Pace e Caritas diocesane, Salute, Famiglia etc… al fine di realizzare programmi al servizio dei più poveri. Caritas Nigeria è anche partner di agenzie nazionali e non governative nella realizzazione di programmi in diversi stati del Paese. La risposta alle emergenze è una parte fondamentale del mandato di Caritas Nigeria; gli interventi umanitari vengono generalmente progettati e realizzati in collaborazione con le Caritas locali delle zone colpite. Ci sono 55 Caritas diocesane nel territorio nigeriano. Interventi di Caritas Nigeria I programmi di emergenza sono focalizzati su sicurezza alimentare, approvvigionamento idrico, igiene e sanità, secondo i bisogni prioritari della popolazione: ‐
Sicurezza alimentare: violenze e disastri naturali hanno peggiorato una già fragile situazione a livello di sicurezza alimentare. La situazione attuale vede un peggioramento delle condizioni di sicurezza nei corridoi commerciali, dove spesso beni alimentari e mezzi che li trasportano sono obiettivo di violenze e attacchi. Questo causa un aumento della frammentazione del mercato, l’aumento dei prezzi dei beni essenziali, l’elevato costo del trasporto. Tuttavia, rafforzare l’accesso al cibo per gli sfollati e le famiglie in 6 insicurezza alimentare nel nord est del Paese è fondamentale per combattere malattie e malnutrizione. In ottobre 2014 Caritas Nigeria ha distribuito cibo alle famiglie che sono fuggite dalle proprie case in Gwoz, stato di Borno, a seguito dell’attacco massivo perpetrato da Boko Haram, famiglie attualmente residenti nel Campo in new Kuchingoro, dietro Games village, Area 1, Abuja. Beneficiarie delle distribuzioni alimentari in risposta ai bisogni prioritari sono state più di 50 famiglie (circa 350 persone). Sono stati distribuiti riso, mais, fagioli, olio di palma, olio vegetale, sale, pesce secco e condimenti vari. Caritas Nigeria sta attualmente portando avanti un programma di distribuzione alimentare per rispondere ai bisogni immediati degli sfollati nel nord‐est della Nigeria (Borno, Adamawa e Yobe) e nel centro nord del Paese. Attraverso l’Appello di Emergenza lanciato attraverso Caritas Internationalis nel maggio 2014 , Caritas Nigeria sta supportando le istituzioni ecclesiali partner a livello diocesano (Caritas, Giustizia e Pace) a Yola, nello Stato di Adamawa, a Maiduguri negli Stati di Borno e Yobe, a Jalingo nello Stato di Taraba, a Katsina Ala nello Stato di Benue e a Shendam nello Stato di Plateau. In totale in queste zone, si è potuto fio ad ora rispondere ai bisogni alimentari immediati di 10.670 famiglie. 
Acqua, igiene, sanità: la mancanza di acqua potabile , la mancanza di strutture igieniche adeguate e le lacunose pratiche igieniche fanno sì che una vasta fascia della popolazione degli sfollati e le comunità ospitanti siano costantemente a rischio di potenziali malattie ed epidemie (diarrea, colera, infezioni etc…). Le recenti violenze e l’elevato numero di migrazioni forzate verso aree prive di sufficiente accesso all’acqua potabile e a servizi igienici adeguati ha aumentato la vulnerabilità di queste popolazioni. La fragilità delle condizioni sanitarie aumenta il rischio per l’igiene pubblica, incluso quello di epidemie come il colera. Vengono riportati casi di colera nelle regioni con il maggior numero di sfollati in condizioni precarie. Caritas Nigeria è attualmente in partenariato con UNICEF per un programma di 6 mesi teso all’approvvigionamento di 7 acqua potabile, la costruzione di latrine di emergenza e la promozione di buone pratiche igieniche al fine di prevenire epidemie. In particolare il progetto ha come obiettivi: migliorare l’accesso all’acqua potabile per gli sfollati trattando l’acqua presente nei luoghi in cui vivono o riabilitando pozzi e pompe; supportare gli sfollati e le comunità ospitanti con la costruzione di latrine di emergenza, distribuire kit igienici. 8