Presentazione standard di PowerPoint

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Presentazione standard di PowerPoint
Focus ePlate
www.b-intouch.it
Case Study
Evoluzione del sistema di lettura targhe:
per il Comune di Rovereto la soluzione che
identifica in real time i veicoli non
assicurati, non revisionati, rubati e denunciati
Il Comune di Rovereto, già Cliente b!, ha richiesto l’evoluzione
del suo sistema di lettura targhe che il System Integrator ha
progettato ed installato nel 2012.
Si trattava di un Sistema già di per sé avanzato che consentiva
la lettura automatica delle targhe ad una velocità di transito
fino a 250 Km/h. Inoltre, era in grado di effettuare la
tracciatura dei veicoli all’interno di un anello di telecamere
“intelligenti” presenti sul territorio.
Tuttavia, a seguito del fenomeno sempre più diffuso di veicoli
circolanti su strada senza l’adeguata copertura assicurativa e
di revisione, il Comune ha deciso di intensificare i controlli e di
usufruire della possibilità, prevista per legge, di identificare il
mancato pagamento dell'Rc Auto attraverso un sistema
automatico per la notifica.
La Soluzione
b! ha proposto al Comune di Rovereto una soluzione
estremamente evoluta che è capace di soddisfare la richiesta
del Cliente offrendo ulteriori vantaggi.
b! ha potenziato il Sistema già esistente incrementando il
numero di sensori e le relative funzionalità: mantenendo
valida la sua architettura, ha installato il nuovo software webbased e automatizzato di lettura e tracciamento targhe.
AREA APPLICATIVA
Videosorveglianza e Lettura targhe
SETTORE
Pubblica Amministrazione
PROFILO CLIENTE
Rovereto è un comune del Trentino-Alto
Adige, della provincia di Trento.
Conta 38.141 abitanti e una superficie di
50,99 km².
SOLUZIONI
IN BREVE
Necessità
Intensificare i controlli su strada e
identificare il mancato pagamento
dell'Rc Auto attraverso un sistema
automatico per la notifica.
La Soluzione
b! SpA ha installato il nuovo software
web-based e automatizzato di lettura e
tracciamento targhe, capace di
interfacciarsi sia con il Database della
Motorizzazione Civile sia con le black list
locali. In tal modo esso consente la
rilevazione e gestione centralizzate e in
real time dei veicoli non assicurati, non
revisionati , rubati e denunciati.
La Soluzione rappresenta una novità
in Trentino Alto Adige: per la prima volta
un Ente Locale adotta una rete di sensori
interfacciata con server di altri Enti
e gestita centralmente da un unico organo.
Esso è in grado di interfacciarsi sia con il Database
della Motorizzazione Civile sia con le black list
locali, consentendo la rilevazione e gestione
centralizzate e in real time dei veicoli non
assicurati, non revisionati, rubati e denunciati.
La Soluzione rappresenta una novità in Trentino
Alto Adige, perché per la prima volta un Ente
Locale adotta una rete di sensori di lettura targhe
distribuiti sul territorio, interfacciata con server di
altri Enti, che viene governata centralmente da un
unico organo, che in questo caso è il Comando di
Polizia Locale del Comune di Rovereto.
In particolare il Sistema consente di tracciare tutti i
veicoli che transitano nell’anello di telecamere, di
rilevare le targhe, estrarne le lettere componenti,
compararle con i dati contenuti nei vari Database e
identificare quelle sospette. Sempre in real time e
in modo automatico, il Sistema invia una
segnalazione acustica e visiva alle forze in campo
che possono intervenire immediatamente per
fermare i possessori di tali veicoli e notificare
l’eventuale sanzione.
I vantaggi
La Soluzione offre alcuni plus che la differenziano
rispetto a molti altri dispositivi e software
competitor:
▪ Consente alle forze dell’ordine di lavorare in
mobilità: infatti, il Sistema è in grado di inviare le
segnalazioni dei veicoli non assicurati, non
revisionati, rubati e/o denunciati con notifiche in
push su smartphone e tablet in dotazione agli
agenti.
2
▪ Invia notifiche acustiche e visive degli alert
(SMS, email, …): queste vengono inoltrate agli
agenti di Polizia Locale e o ad altre forze
dell’Ordine se autorizzate. A discrezione del
Cliente è possibile, inoltre, adottare anche
notifiche vocali (text to speech).
▪ L’informazione va verso l’utente e non
viceversa: se nei sistemi tradizionali è l’utente
che deve ricercare manualmente l’informazione
(in tal caso la targa sospetta), grazie al software
di lettura e tracciamento targhe di b! è
l’informazione saliente che viene rilevata ed
inviata automaticamente all’operatore, sotto
forma di alert.
▪ Consente la gestione georeferenziata degli
allarmi sulle mappe, per poter avere con un
“colpo d’occhio” la localizzazione di dove sono
avvenuti i passaggi segnalati.
La dichiarazione
Sandro Bordato, President & CEO b! SpA:
<<La Soluzione di lettura e tracciamento targhe
che b! ha implementato presso il Comune di
Rovereto rientra tout court in quelle tecnologie
intelligenti che fanno di una qualsiasi città una
Smart City. E’ in grado, infatti, di leggere i dati
provenienti da database diversi, in capo ad enti
differenti, e offrire un dato di semplice
comprensione che indica alle forze dell’ordine
preposte come e dove agire immediatamente. b!,
in qualità di Solution Provider, è impegnata su
questa strada, vale a dire quella di offrire sistemi
innovativi “smart” che siano in grado di risolvere
problemi e migliorare la vita ai cittadini e alle
comunità. Obiettivi primari che qualsiasi
istituzione pubblica oggi è chiamata a
raggiungere>>.
Case Study
Un sistema unificato di videosorveglianza
IP per il monitoraggio continuo e in
tempo reale dei territori comunali
L’Unione Sinistra di Piave, in provincia di Treviso, è l’ente a cui
fanno capo i Comuni di Cimadolmo, Ormelle e San Polo di
Piave, che gestisce in forma associata alcuni servizi di
interesse collettivo. L’obiettivo è di incrementare l’efficienza
degli enti e conseguire risparmi di spesa. Tra questi servizi vi è
anche quello di Polizia Locale, volto a garantire la sicurezza
nell’intero territorio dell’Unione.
L’esigenza
L’Unione Sinistra di Piave richiede di centralizzare la gestione
degli impianti di videosorveglianza e lettura targhe presenti
nei suoi Comuni. Quindi incrementare la loro portata con
nuove telecamere, oltre che l’efficacia del servizio attraverso
l’introduzione di sistemi innovativi, che accrescano la capacità
delle forze dell’ordine di reagire tempestivamente in caso di
necessità.
Cimadolmo, Ormelle e San Polo di Piave, infatti, sono dotati
ognuno di sistemi di sicurezza autonomi progettati ed
installati da b! ICT Company in anni precedenti.
La soluzione
b! interviene sui tre Sistemi di videosorveglianza e lettura
targhe introducendo nuove applicazioni che non vanno a
stravolgere l’esistente, bensì ad evolverlo. L’obiettivo, infatti,
è quello di ridurre il costo di implementazione sostenuto
dall’Unione e di massimizzare la resa degli impianti già in
funzione, attraverso la loro integrazione.
AREA APPLICATIVA
Videosorveglianza
SETTORE
Pubblica Amministrazione
PROFILO CLIENTE
L’Unione Sinistra di Piave è l’ente a cui
fanno capo i Comuni di Cimadolmo,
Ormelle e San Polo di Piave. Si trova in
provincia di Treviso e gestisce in forma
associata alcuni servizi di interesse
collettivo.
SOLUZIONE
IN BREVE
Necessità
Centralizzare la gestione degli impianti di
videosorveglianza e lettura targhe
presenti nei Comuni dell’Unione.
La Soluzione
b! SpA interviene sui tre Sistemi di
videosorveglianza e lettura targhe
introducendo nuove applicazioni che
vanno ad evolverli. Implementa un’unica
centrale di controllo e accresce la
capacità delle forze dell’ordine di reagire
tempestivamente in caso di necessità.
b! introduce agli impianti di
videosorveglianza presenti nuove
applicazioni che non vanno a stravolgere
l’esistente, bensì ad evolverlo.
Impianti questi ultimi che sono così composti:
quello di Cimadolmo consta di circa venti
telecamere, fisse e mobili e di tre sensori di lettura
targhe. Essi sono dotati di ePlate, l’applicazione
web-based che consente di tracciare le targhe
all’interno di un anello di telecamere intelligenti.
Ad interconnettere i vari elementi vi è una rete in
fibra ottica.
Il sistema di Ormelle si compone di sette dome,
mentre San Polo monitora la sicurezza dei suoi
cittadini con sei telecamere, dislocate nelle
principali zone pubbliche.
b! implementa un’unica centrale di controllo
presso il Comando di Polizia Locale di Cimadolmo:
questa ha la funzione di supervisionare tutti i punti
di ripresa presenti nell’Unione, raccogliere le
registrazioni effettuate, fare lo storage dei dati e
consentire il monitoraggio delle immagini e dei
video raccolti, sia in real time che in momenti
successivi (gestione dell’archivio).
Successiva evoluzione
Il Sistema di Videosorveglianza IP, Lettura e
Tracciamento Targhe dell’Unione Sinistra di Piave
sarà a breve oggetto di un’ulteriore evoluzione:
l’obiettivo, infatti, è di dotarlo di una particolare
Soluzione b! che consentirà di inviare in modo
automatico e immediato le segnalazioni di targhe
rilevate da ePlate direttamente su smartphone e/o
tablet in dotazione agli agenti di polizia ed SMS su
cellulari tradizionali.
In tal modo l’alert potrà essere gestito anche in
mobilità, consentendo una drastica riduzione dei
tempi di intervento da parte delle forze
dell’ordine.
2
Case Study
Soluzione di Smart City e Smart Security
AREA APPLICATIVA
Videosorveglianza e Lettura targhe
per il monitoraggio del traffico e l’identificazione in tempo
reale dei veicoli non assicurati, non revisionati, sospetti, rubati
e denunciati.
Il Progetto si è posizionato tra i FINALISTI del concorso
PREMIO EGOV 2015 – Sezione “Infrastrutture per un territorio
intelligente”.
GUARDA IL VIDEO
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SETTORE
Pubblica Amministrazione
PROFILO CLIENTE
La provincia di Rovigo è
tradizionalmente divisa in tre zone, da
ovest verso est, seguendo il percorso
ideale delle bonifiche del territorio.
La zona del Medio Polesine comprende i
seguenti 15 comuni: Arquà Polesine,
Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo,
Crespino, Frassinelle Polesine, Gavello,
Guarda Veneta, Polesella, Pontecchio
Polesine, Rovigo, San Martino di
Venezze, Villadose, Villamarzana,
Villanova Marchesina.
SOLUZIONI
IN BREVE
Necessità
La Polizia Locale del Medio Polesine ha la
necessità di monitorare il traffico in
transito sul suo territorio, con una
particolare attenzione alle principali
direttrici di accesso statali tra le regioni
Emilia Romagna e Veneto che
attraversano il territorio di competenza
del Comando di Polizia Locale Medio
Polesine.
Duplice è l’obiettivo: incrementare la
sicurezza stradale e notificare i veicoli
non assicurati, non revisionati e /o rubati
o segnalati come sospetti.
Ritagli Stampa
Rivista on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.03.2015
Pagina: 1 di 3
Foglio: 1
Rivista on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.03.2015
Pagina: 2 di 3
Foglio: 2
Rivista on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.03.2015
Pagina: 3 di 3
Foglio: 3
Portale on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.02.2015
Pagina:
Foglio: 1
Rivista on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.02.2015
Pagina:
Foglio: 1 di 2
Rivista on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.02.2015
Pagina:
Foglio: 2 di 2
Portale on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 24.02.2015
Pagina:
Foglio: 1
Portale on-line
Argomento: Police Winter Forum 2015
Data: 20.03.2015
Pagina: 1
Foglio: 1
Quotidiano on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 09.0.2015
Pagina:
Foglio: 1 di 2
Quotidiano on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 09.0.2015
Pagina:
Foglio: 2 di 2
Paese:
Paese: it
Tipo media:
media: Stampa locale
Pagina: 13
13
Pagina:
Autore: Andrea Alba
Autore:
Corriere del Veneto Vicenza (ITA)
(ITA)
Readership:
Readership: 36470
2015
09 Maggio 2015
Tutor in azione sulla provinciale
Fuori legge quallrocento auto
Revisioni e polizze,raffica cli violazioni. «In arrivo altre 10 telecamere»
Andrea Alba
RIPRODUZIONE RISERVATA
Undicimila auto controllate in strada Pasubio, 270
di queste trovate senza assicurazione o revisione e 4 risultate
rubate: tutto in un giorno,lungo la provinciale 46 a Motta di
Costabissara. «Stanno iniziando a funzionare i rilevatori che
si confrontano in tempo reale
con i database ministeriali»
spiega Ermanno Pianegonda,
comandante del consorzio di
polizia locale di Caldogno, Costabissara e Isola. Le multe non
scattano se non ci sono vigili
vicino, ma a tutti i residenti
della zona trovati non in regola
«verrà inviata una comunicazione a casa».
I vigili ieri hanno fatto il
punto con i tre sindaci, Maria
Cristina Franco per Costabissara, Marcello Vezzaro per Caldogno e Francesco Enrico Conzo
per Isola Vicentina, oltre che
con il consigliere regionale
dell'Ncd Costantino Toniolo. Il
sistema e-Plate 2.0 è in funzione da qualche giorno con cinque portali: eccetto uno presente a Motta, che verifica le
auto che vanno verso Vicenza,
degli altri non si conosce la posizione. «Non sono comunque
visibili» spiegano gli operatori.
I portali dialogano direttamente con le banche dati del ministero dell'Interno, con quello
dei Trasporti e la Motorizzazione, scovando in tempo reale
chi non è in regola con la revisione, con il bollo, con il pagaVICENZA
anche rubati. Il sistema, costato 39mila euro di cui il 70 per
cento con fondi regionali, potrebbe rivoluzionare la viabilità: in poche ore sono stati controllati ilmila veicoli nella sola
strada Pasubio, in direzione
sud. «Di questi 278 non erano
in regola spiegano dal consorzio in tutto, con i cinque
portali, sono stati rilevati in un
giorno 400 mezzi senza assicurazione o revisione, e 4 auto sospette, probabilmente rubate».
Su queste, è stata fatta segnalazione ai carabinieri. Invece, ai
titolari di auto senza tagliando
assicurativo i vigili manderanno a casa im invito a regolarizzarsi quanto prima. «Servirebbe un intervento legislativo per
I
.
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1
-'-
Controlli a tappeto Un apparecchio comc quelli collocati dai vigili
fare di più ha spiegato Pianegonda la sanzione scatta solo
quando i mezzi vengono ferinati subito dopo il rilevainenfo». Un primo test una settimana fa, con il portale affiancato
dai vigili, aveva permesso dieci
sanzioni ad auto prive di assicurazione. Intanto, i tre sindaci
puntano ad ampliare ulteriormente la vigilanza, presentando alla Regione un altro progetto che potrebbe in parte essere finanziato grazie a uno
stanziamento complessivo di 5
milioni di euro, di cui è stato
promotore proprio Toniolo. Si
punta a una decina di occhi
elettronici in più in ognuno dei
tre Comuni,nelle zone più sensibili.
-
mento dell'assicurazione, ma
soprattutto i veicoli sospetti e
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1 // 1 s.p.a.
CEIT
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Quotidiano on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 09.0.2015
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Foglio: 1
Testata: Il Giornale di Vicenza
Circulation: 33.710
Data: 9 Maggio 2015
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 08.05.2015
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Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 08.05.2015
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Quotidiano on-line
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Data: 09.05.2015
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Quotidiano on-line
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Data: 09.05.2015
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Foglio: 2 di 2
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 15.05.2015
Pagina:
Foglio: 1
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 12.06.2015
Pagina:
Foglio: 1 di 5
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 12.06.2015
Pagina:
Foglio: 2 di 5
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 12.06.2015
Pagina:
Foglio: 3 di 5
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 12.06.2015
Pagina:
Foglio: 4 di 5
Portale on-line
Argomento: ePlate 2.0
Data: 12.06.2015
Pagina:
Foglio: 5 di 5
Cosenza
Sabato 17 ottobre 2015
[email protected]
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IL CONVEGNO Aiuta le forze dell’ordine a rintracciare i veicoli scomparsi
Ti rubano l’auto? La ritrovi con un’app
Si chiama ePlate ed è stata presentata al meeting della polizia locale
di LUIGI DE FRANCO
AL MEETING della Polizia
locale si è parlato di criminalità, legalità e territorio,
ma c’è stato spazio anche
per la tecnologia, e in particolare per le nuove applicazioni tecnologiche nel campo della sicurezza urbana.
D’altronde proprio le app,
sono oggi il prodotto di uno
dei mercati più floridi e redditizi, grazie alla diffusione
degli smartphone nella vita
quotidiana. Nella sala Quintieri del Teatro Rendano la
“b! Ict Company”, azienda
attiva da diversi anni nel
campo della videosorveglianza, ha mostrato una di
quelle applicazioni che invece sfruttano le mobile technologies per migliorare
l’efficienza di servizi pubblici.
Prima del convegno principale è stata presentata
ePlate, piattaforma web studiata come sistema di supporto alle attività di polizia
giudiziaria. In concreto si
tratta di un software di lettura e tracciamento delle
targhe di veicoli, che si serve di una rete di telecamere
dotate di sensori “intelligenti”; questi sensori sono
in grado di rilevare le targhe degli automezzi e di
estrarne le lettere esatte,
che possono essere comunicate alle forze di polizia tramite l’apposita app installabile su smartphone e tablet.
In questo modo macchine
o moto fuorilegge saranno
localizzate più rapidamente
ed efficacemente. Stando a
quanto ci è stato esposto,
tutti i veicoli che transitano
all’interno di un anello di telecamere di sorveglianza
possono essere posti al va-
glio del sistema, che cattura
contemporaneamente
un’immagine della targa e
un’immagine di contesto
per permettere l’individuazione di dettagli come colore
o modello dell’auto.
I dati rilevati sono inviati
in tempo reale al server centrale che avvia un controllo
sui database del Ministero
degli Interni, della Motorizzazione e di black list locali:
in questa maniera i mezzi
che risulteranno rubati, denunciati, con assicurazione
scaduta o revisione non più
valida saranno segnalati alle autorità competenti.L’applicazione è stata potenziata
di recente con alcune nuove
funzionalità, sviluppate secondo suggerimenti ricevu-
ti da diversi operatori in fase di test. La versione 2.0 di
ePlate può leggere ed esaminare le targhe di veicoli (anche stranieri) in completa
mobilità, e nelle peggiori
condizioni ambientali; inoltre gli agenti possono scattare direttamente foto con lo
smartphone e ricevere in
pochi secondi una notifica
sullo stato del veicolo.Le
agevolazioni di questo sistema sembrano notevoli, considerando in primis la celerità di queste segnalazioni:
agenti e pattuglie possono
essere allertati nel momento stesso in cui veicoli sospetti transitano nei varchi
intelligenti. Senza contare
la possibilità di controlli più
stringenti e incisivi grazie
al database in cui i dati ricevuti sono consultabili. Al
tempo stesso permane qualche dubbio sulla sicurezza
di un archivio del genere. Il
sistema garantisce un “supporto alla crittografia e alla
strong authentication” per
un maggiore livello di sicurezza nelle comunicazioni e
nell’accesso alla piattaforma; d’altro canto accade non
di rado che nuovi strumenti
per assicurare la legalità
siano in seguito aggirati ed
utilizzati per lo scopo inverso. Non resta che attendere
prove sul campo più capillari, che con il crescente numero di veicoli sprovvisti di
copertura forniranno sicuramente prove attendibili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Meeting della Polizia locale all’Auditorium Guarasci (foto tosti)
IL CASO Il consigliere forzista difende l’operato di Occhiuto
Rom, Gervasi contro l’opposizione
«Improbabili Robin Hood disinformati»
Il consigliere comunale di Forza Itala
a Palazzo dei Bruzi Luca Gervasi ritorna sulla vicenda rom e punta il dito contro l’opposizione rea, secondo
lui di avere «la memoria corta».
«Negli ultimi anni tutti i partiti politici avvicendatisi alla guida del Comune di Cosenza hanno espresso, per
intero, la loro incapacità di approccio
e risoluzione del problema – scrive
Gervasi – Giova ricordare ai nostri distratti oppositori che, sin dagli anni
60, tutti i rom che occupavano la zona
di Gergeri a Cosenza hanno ricevuto
costosissime assegnazioni di case popolari in via Popilia che, puntualmente, fingevano di accettare senza
mai occuparle, salvo poi rivenderle
abusivamente ad altri nuclei familiari, magari nemmeno inseriti nelle
graduatorie degli aventi diritto».
Continua Gervasi: «I nostri improbabili oppositori dimenticano che,
ogni anno, solo in occasione delle festività natalizie, il Comune di Cosenza elargiva l’equivalente di un miliardo di vecchie lire in beneficenza quasi
tutto destinato ai rom. Fino alla scelta
di Giacomo Mancini senior di trasferire tutti gli abitanti di Gergeri in un
quartiere della città a loro dedicato.
Oggi quindi, dopo decenni di assalto
alla diligenza della finanza pubblica
comunale senza alcuna efficacia sul-
la risoluzione della questione Rom,
costoro si ergono a maestrini di efficacia della spesa pubblica e, addirittura, a paladini delle classi sociali più
deboli della città. Ignorano, i nostri
oppositori, che rimpatriare un immigrato, ad esempio, costa allo Stato
dieci volte in più di quanto sia costato
al Comune la fuoriuscita di ogni singolo rom, prima dalla baraccopoli e
poi dalla tendopoli. Gli improbabili
Robin Hood di Palazzo dei Bruzi –
conclude – potrebbero leggere tranquillamente queste statistiche, disponibili presso la Commissione dei diritti umani del Senato, fra l’altro facilmente rintracciabili su Internet».
LA REPLICA
IN AGENDA
Le domande di contributo al Comune?
Sono state una nostra iniziativa
IN merito alla riunione in prefettura dello scorso 14 ottobre sulla questione rom, alla quale hanno preso
parte una delegazione di residenti
del centro storico e alcuni consiglieri di minoranza, riceviamo e pubblichiamo:
Per prima cosa dobbiamo correggere una grossolana svista – e vogliamo essere benevoli – del Quotidiano. In nessuna nostra dichiarazione ed in nessun punto del nostro comunicato stampa abbiamo mai affermato che il Prefetto S.E. Tomao
abbia “consigliato ai cittadini di
presentare, qualora si trovassero in
situazioni di difficoltà, apposita domanda di contributo al Comune”.
L’estensore dell’articolo ci farà la
cortesia di informare i suoi lettori
dell’errore. Non è vero che il Prefetto abbia mai invitato i cosentini a
chiedere lo stesso contributo dei
ROM. E noi non lo abbiamo mai detto.
Lo abbiamo fatto noi, senza sollecitazioni di nessuno, perché semplicemente pensiamo che sia giusto.
Quanto alla lezioncina che ci vie-
ne impartita sul tema “basta populismo sediamoci ad un tavolo e cerchiamo una soluzione seria, non
possiamo essere sempre in campagna elettorale” ne accettiamo toni e
contenuto.
A patto, però, che anche il giornalismo esca dalla sindrome del “sono
tutti uguali” perché non è così. Allegato a questa dichiarazione è solo
uno stralcio delle prese di posizione, delle richieste e delle proposte
avanzate dal PSE solo negli ultimi
mesi. Tutte riprese dai giornali ed
anche dallo smemorato Quotidiano. E tutte rimaste inascoltate. Il
punto è che alle campagne elettorali
occorrerebbe poi dar seguito con
l’attuazione dei programmi. E’ troppo chiedere di non mettere tutti sullo stesso piano, dato che non lo siamo?
PSE
Enzo Paolini
Giovanni Cipparrone
Roberto Sacco
Il passaggio che il Pse oggi contesta
(vale a dire l'invito rivolto dal prefetto agli indigenti a presentare richie-
ste di contributi, smentito poi dallo
stesso prefetto) non era contenuto
nel comunicato stampa da loro diramato al termine della riunione dello
scorso 14 ottobre ma è stato riferito
e ribadito all'esterno della Prefettura da chi vi ha partecipato.
In quel comunicato, però, leggiamo questo: «L’emergenza provocata
dalla decisione di Occhiuto di dare
soldi alle famiglie rom per lasciare
la tendopoli di Vaglio Lise, ha prodotto una situazione esplosiva che
sta mettendo a rischio la sicurezza e
l’ordine pubblico al punto da spingere il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, a chiedere la convocazione urgente della Commissione
consiliare Controllo e garanzia». Il
Pse oggi dimentica di dire che il prefetto ha smentito anche questa circostanza. Dobbiamo definirla, volendo essere benevoli, una «grossolana svista»?
Per quanto riguarda poi la sindrome del “sono tutti uguali” possiamo rassicurare il Pse: non ne siamo affetti. Chi sia in testa e chi in coda, però, potrebbe essere opinabile.
Redazione Cosenza
Il nuovo anno
del Maria Cristina
di Savoia
DOMENICA 18 alle 17, al
Teatro Rendano, si inaugura
l'anno sociale dell'associazione Maria Cristina di Savoia. Si parlerà di amore.
Amore dal mancato finale o
dal finale inatteso, tragico, triste, incompiuto, sentimento
universale, eterno e allo stesso tempo effimero. Si racconterà di amori perduti, folli,
dolci o violenti, con le parole
dei poeti. Di amori che uccidono e travolgono vite, nelle
cronache o tra note romantiche. Ma anche l’amore che
dona vita e felicità, che rende
ogni cosa possibile e fa apparire lungo e incantato il
cammino. Introdurranno i lavori Angela Gatto, presidente dell’associazione, e Mario
Merenda. Previsti i saluti dell’assessore comunale Rosaria Succurro. L’appuntamento è a cura di Roberto Pititto,
medico e storico. Previsti gli
interventi degli artisti Maria
Assunta Salineto, Giusy Bartoletti e Domenico Tarsitano,
Francesco Zappone e Giustino Zappone alla chitarra.
UNICAL
La commissione
antimafia
si confronta
con le università
Rosy Bindi
LUNEDÌ 26 ottobre,
dalle ore 11 e 30 alle
ore 16 e 30, nella Sala
dello University Club
dell’Università della
Calabria, è previsto un
incontro sul tema: “Il
contributo delle Università nella lotta alle
mafie”, al quale parteciperanno parlamentari della Commissione bicamerale antimafia e i rettori di quattrordici università del
Mezzogiorno.
Oltre all’Unical, sono coinvolti gli atenei:
Politecnico di Bari, Seconda Università di
Napoli, Università di
Bari “Aldo Moro”, Università della Basilicata, Università di Catania, Università di Catanzaro, Università di
Messina, Università di
Napoli “Federico II”,
Università di Napoli
“L’Orientale”, Università di Reggio Calabria
“Mediterranea”, Università di Salerno,
Università del Sannio,
Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
L’iniziativa non è
aperta al pubblico.
Alla fine dei lavori,
alle ore 16,45 circa, il
Presidente della Commissione Antimafia,
Rosy Bindi, incontrerà i giornalisti.
Quotidiano
Argomento: ePlate
Data: 24.12.2015
Pagina:
Foglio: 1