Presentazione standard di PowerPoint
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Presentazione standard di PowerPoint
Focus ePlate www.b-intouch.it Case Study Evoluzione del sistema di lettura targhe: per il Comune di Rovereto la soluzione che identifica in real time i veicoli non assicurati, non revisionati, rubati e denunciati Il Comune di Rovereto, già Cliente b!, ha richiesto l’evoluzione del suo sistema di lettura targhe che il System Integrator ha progettato ed installato nel 2012. Si trattava di un Sistema già di per sé avanzato che consentiva la lettura automatica delle targhe ad una velocità di transito fino a 250 Km/h. Inoltre, era in grado di effettuare la tracciatura dei veicoli all’interno di un anello di telecamere “intelligenti” presenti sul territorio. Tuttavia, a seguito del fenomeno sempre più diffuso di veicoli circolanti su strada senza l’adeguata copertura assicurativa e di revisione, il Comune ha deciso di intensificare i controlli e di usufruire della possibilità, prevista per legge, di identificare il mancato pagamento dell'Rc Auto attraverso un sistema automatico per la notifica. La Soluzione b! ha proposto al Comune di Rovereto una soluzione estremamente evoluta che è capace di soddisfare la richiesta del Cliente offrendo ulteriori vantaggi. b! ha potenziato il Sistema già esistente incrementando il numero di sensori e le relative funzionalità: mantenendo valida la sua architettura, ha installato il nuovo software webbased e automatizzato di lettura e tracciamento targhe. AREA APPLICATIVA Videosorveglianza e Lettura targhe SETTORE Pubblica Amministrazione PROFILO CLIENTE Rovereto è un comune del Trentino-Alto Adige, della provincia di Trento. Conta 38.141 abitanti e una superficie di 50,99 km². SOLUZIONI IN BREVE Necessità Intensificare i controlli su strada e identificare il mancato pagamento dell'Rc Auto attraverso un sistema automatico per la notifica. La Soluzione b! SpA ha installato il nuovo software web-based e automatizzato di lettura e tracciamento targhe, capace di interfacciarsi sia con il Database della Motorizzazione Civile sia con le black list locali. In tal modo esso consente la rilevazione e gestione centralizzate e in real time dei veicoli non assicurati, non revisionati , rubati e denunciati. La Soluzione rappresenta una novità in Trentino Alto Adige: per la prima volta un Ente Locale adotta una rete di sensori interfacciata con server di altri Enti e gestita centralmente da un unico organo. Esso è in grado di interfacciarsi sia con il Database della Motorizzazione Civile sia con le black list locali, consentendo la rilevazione e gestione centralizzate e in real time dei veicoli non assicurati, non revisionati, rubati e denunciati. La Soluzione rappresenta una novità in Trentino Alto Adige, perché per la prima volta un Ente Locale adotta una rete di sensori di lettura targhe distribuiti sul territorio, interfacciata con server di altri Enti, che viene governata centralmente da un unico organo, che in questo caso è il Comando di Polizia Locale del Comune di Rovereto. In particolare il Sistema consente di tracciare tutti i veicoli che transitano nell’anello di telecamere, di rilevare le targhe, estrarne le lettere componenti, compararle con i dati contenuti nei vari Database e identificare quelle sospette. Sempre in real time e in modo automatico, il Sistema invia una segnalazione acustica e visiva alle forze in campo che possono intervenire immediatamente per fermare i possessori di tali veicoli e notificare l’eventuale sanzione. I vantaggi La Soluzione offre alcuni plus che la differenziano rispetto a molti altri dispositivi e software competitor: ▪ Consente alle forze dell’ordine di lavorare in mobilità: infatti, il Sistema è in grado di inviare le segnalazioni dei veicoli non assicurati, non revisionati, rubati e/o denunciati con notifiche in push su smartphone e tablet in dotazione agli agenti. 2 ▪ Invia notifiche acustiche e visive degli alert (SMS, email, …): queste vengono inoltrate agli agenti di Polizia Locale e o ad altre forze dell’Ordine se autorizzate. A discrezione del Cliente è possibile, inoltre, adottare anche notifiche vocali (text to speech). ▪ L’informazione va verso l’utente e non viceversa: se nei sistemi tradizionali è l’utente che deve ricercare manualmente l’informazione (in tal caso la targa sospetta), grazie al software di lettura e tracciamento targhe di b! è l’informazione saliente che viene rilevata ed inviata automaticamente all’operatore, sotto forma di alert. ▪ Consente la gestione georeferenziata degli allarmi sulle mappe, per poter avere con un “colpo d’occhio” la localizzazione di dove sono avvenuti i passaggi segnalati. La dichiarazione Sandro Bordato, President & CEO b! SpA: <<La Soluzione di lettura e tracciamento targhe che b! ha implementato presso il Comune di Rovereto rientra tout court in quelle tecnologie intelligenti che fanno di una qualsiasi città una Smart City. E’ in grado, infatti, di leggere i dati provenienti da database diversi, in capo ad enti differenti, e offrire un dato di semplice comprensione che indica alle forze dell’ordine preposte come e dove agire immediatamente. b!, in qualità di Solution Provider, è impegnata su questa strada, vale a dire quella di offrire sistemi innovativi “smart” che siano in grado di risolvere problemi e migliorare la vita ai cittadini e alle comunità. Obiettivi primari che qualsiasi istituzione pubblica oggi è chiamata a raggiungere>>. Case Study Un sistema unificato di videosorveglianza IP per il monitoraggio continuo e in tempo reale dei territori comunali L’Unione Sinistra di Piave, in provincia di Treviso, è l’ente a cui fanno capo i Comuni di Cimadolmo, Ormelle e San Polo di Piave, che gestisce in forma associata alcuni servizi di interesse collettivo. L’obiettivo è di incrementare l’efficienza degli enti e conseguire risparmi di spesa. Tra questi servizi vi è anche quello di Polizia Locale, volto a garantire la sicurezza nell’intero territorio dell’Unione. L’esigenza L’Unione Sinistra di Piave richiede di centralizzare la gestione degli impianti di videosorveglianza e lettura targhe presenti nei suoi Comuni. Quindi incrementare la loro portata con nuove telecamere, oltre che l’efficacia del servizio attraverso l’introduzione di sistemi innovativi, che accrescano la capacità delle forze dell’ordine di reagire tempestivamente in caso di necessità. Cimadolmo, Ormelle e San Polo di Piave, infatti, sono dotati ognuno di sistemi di sicurezza autonomi progettati ed installati da b! ICT Company in anni precedenti. La soluzione b! interviene sui tre Sistemi di videosorveglianza e lettura targhe introducendo nuove applicazioni che non vanno a stravolgere l’esistente, bensì ad evolverlo. L’obiettivo, infatti, è quello di ridurre il costo di implementazione sostenuto dall’Unione e di massimizzare la resa degli impianti già in funzione, attraverso la loro integrazione. AREA APPLICATIVA Videosorveglianza SETTORE Pubblica Amministrazione PROFILO CLIENTE L’Unione Sinistra di Piave è l’ente a cui fanno capo i Comuni di Cimadolmo, Ormelle e San Polo di Piave. Si trova in provincia di Treviso e gestisce in forma associata alcuni servizi di interesse collettivo. SOLUZIONE IN BREVE Necessità Centralizzare la gestione degli impianti di videosorveglianza e lettura targhe presenti nei Comuni dell’Unione. La Soluzione b! SpA interviene sui tre Sistemi di videosorveglianza e lettura targhe introducendo nuove applicazioni che vanno ad evolverli. Implementa un’unica centrale di controllo e accresce la capacità delle forze dell’ordine di reagire tempestivamente in caso di necessità. b! introduce agli impianti di videosorveglianza presenti nuove applicazioni che non vanno a stravolgere l’esistente, bensì ad evolverlo. Impianti questi ultimi che sono così composti: quello di Cimadolmo consta di circa venti telecamere, fisse e mobili e di tre sensori di lettura targhe. Essi sono dotati di ePlate, l’applicazione web-based che consente di tracciare le targhe all’interno di un anello di telecamere intelligenti. Ad interconnettere i vari elementi vi è una rete in fibra ottica. Il sistema di Ormelle si compone di sette dome, mentre San Polo monitora la sicurezza dei suoi cittadini con sei telecamere, dislocate nelle principali zone pubbliche. b! implementa un’unica centrale di controllo presso il Comando di Polizia Locale di Cimadolmo: questa ha la funzione di supervisionare tutti i punti di ripresa presenti nell’Unione, raccogliere le registrazioni effettuate, fare lo storage dei dati e consentire il monitoraggio delle immagini e dei video raccolti, sia in real time che in momenti successivi (gestione dell’archivio). Successiva evoluzione Il Sistema di Videosorveglianza IP, Lettura e Tracciamento Targhe dell’Unione Sinistra di Piave sarà a breve oggetto di un’ulteriore evoluzione: l’obiettivo, infatti, è di dotarlo di una particolare Soluzione b! che consentirà di inviare in modo automatico e immediato le segnalazioni di targhe rilevate da ePlate direttamente su smartphone e/o tablet in dotazione agli agenti di polizia ed SMS su cellulari tradizionali. In tal modo l’alert potrà essere gestito anche in mobilità, consentendo una drastica riduzione dei tempi di intervento da parte delle forze dell’ordine. 2 Case Study Soluzione di Smart City e Smart Security AREA APPLICATIVA Videosorveglianza e Lettura targhe per il monitoraggio del traffico e l’identificazione in tempo reale dei veicoli non assicurati, non revisionati, sospetti, rubati e denunciati. Il Progetto si è posizionato tra i FINALISTI del concorso PREMIO EGOV 2015 – Sezione “Infrastrutture per un territorio intelligente”. GUARDA IL VIDEO Clicca qui SETTORE Pubblica Amministrazione PROFILO CLIENTE La provincia di Rovigo è tradizionalmente divisa in tre zone, da ovest verso est, seguendo il percorso ideale delle bonifiche del territorio. La zona del Medio Polesine comprende i seguenti 15 comuni: Arquà Polesine, Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo, Crespino, Frassinelle Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Polesella, Pontecchio Polesine, Rovigo, San Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana, Villanova Marchesina. SOLUZIONI IN BREVE Necessità La Polizia Locale del Medio Polesine ha la necessità di monitorare il traffico in transito sul suo territorio, con una particolare attenzione alle principali direttrici di accesso statali tra le regioni Emilia Romagna e Veneto che attraversano il territorio di competenza del Comando di Polizia Locale Medio Polesine. Duplice è l’obiettivo: incrementare la sicurezza stradale e notificare i veicoli non assicurati, non revisionati e /o rubati o segnalati come sospetti. Ritagli Stampa Rivista on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.03.2015 Pagina: 1 di 3 Foglio: 1 Rivista on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.03.2015 Pagina: 2 di 3 Foglio: 2 Rivista on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.03.2015 Pagina: 3 di 3 Foglio: 3 Portale on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.02.2015 Pagina: Foglio: 1 Rivista on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.02.2015 Pagina: Foglio: 1 di 2 Rivista on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.02.2015 Pagina: Foglio: 2 di 2 Portale on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 24.02.2015 Pagina: Foglio: 1 Portale on-line Argomento: Police Winter Forum 2015 Data: 20.03.2015 Pagina: 1 Foglio: 1 Quotidiano on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 09.0.2015 Pagina: Foglio: 1 di 2 Quotidiano on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 09.0.2015 Pagina: Foglio: 2 di 2 Paese: Paese: it Tipo media: media: Stampa locale Pagina: 13 13 Pagina: Autore: Andrea Alba Autore: Corriere del Veneto Vicenza (ITA) (ITA) Readership: Readership: 36470 2015 09 Maggio 2015 Tutor in azione sulla provinciale Fuori legge quallrocento auto Revisioni e polizze,raffica cli violazioni. «In arrivo altre 10 telecamere» Andrea Alba RIPRODUZIONE RISERVATA Undicimila auto controllate in strada Pasubio, 270 di queste trovate senza assicurazione o revisione e 4 risultate rubate: tutto in un giorno,lungo la provinciale 46 a Motta di Costabissara. «Stanno iniziando a funzionare i rilevatori che si confrontano in tempo reale con i database ministeriali» spiega Ermanno Pianegonda, comandante del consorzio di polizia locale di Caldogno, Costabissara e Isola. Le multe non scattano se non ci sono vigili vicino, ma a tutti i residenti della zona trovati non in regola «verrà inviata una comunicazione a casa». I vigili ieri hanno fatto il punto con i tre sindaci, Maria Cristina Franco per Costabissara, Marcello Vezzaro per Caldogno e Francesco Enrico Conzo per Isola Vicentina, oltre che con il consigliere regionale dell'Ncd Costantino Toniolo. Il sistema e-Plate 2.0 è in funzione da qualche giorno con cinque portali: eccetto uno presente a Motta, che verifica le auto che vanno verso Vicenza, degli altri non si conosce la posizione. «Non sono comunque visibili» spiegano gli operatori. I portali dialogano direttamente con le banche dati del ministero dell'Interno, con quello dei Trasporti e la Motorizzazione, scovando in tempo reale chi non è in regola con la revisione, con il bollo, con il pagaVICENZA anche rubati. Il sistema, costato 39mila euro di cui il 70 per cento con fondi regionali, potrebbe rivoluzionare la viabilità: in poche ore sono stati controllati ilmila veicoli nella sola strada Pasubio, in direzione sud. «Di questi 278 non erano in regola spiegano dal consorzio in tutto, con i cinque portali, sono stati rilevati in un giorno 400 mezzi senza assicurazione o revisione, e 4 auto sospette, probabilmente rubate». Su queste, è stata fatta segnalazione ai carabinieri. Invece, ai titolari di auto senza tagliando assicurativo i vigili manderanno a casa im invito a regolarizzarsi quanto prima. «Servirebbe un intervento legislativo per I . - - - - 1 -'- Controlli a tappeto Un apparecchio comc quelli collocati dai vigili fare di più ha spiegato Pianegonda la sanzione scatta solo quando i mezzi vengono ferinati subito dopo il rilevainenfo». Un primo test una settimana fa, con il portale affiancato dai vigili, aveva permesso dieci sanzioni ad auto prive di assicurazione. Intanto, i tre sindaci puntano ad ampliare ulteriormente la vigilanza, presentando alla Regione un altro progetto che potrebbe in parte essere finanziato grazie a uno stanziamento complessivo di 5 milioni di euro, di cui è stato promotore proprio Toniolo. Si punta a una decina di occhi elettronici in più in ognuno dei tre Comuni,nelle zone più sensibili. - mento dell'assicurazione, ma soprattutto i veicoli sospetti e Page 1 // 1 s.p.a. CEIT This article is intended for prohibited. for personal and internal information only. only. Reproduction or distribution is prohibited. Quotidiano on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 09.0.2015 Pagina: Foglio: 1 Testata: Il Giornale di Vicenza Circulation: 33.710 Data: 9 Maggio 2015 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 08.05.2015 Pagina: Foglio: 1 di 2 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 08.05.2015 Pagina: Foglio: 2 di 2 Quotidiano on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 09.05.2015 Pagina: Foglio: 1 di 2 Quotidiano on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 09.05.2015 Pagina: Foglio: 2 di 2 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 15.05.2015 Pagina: Foglio: 1 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 12.06.2015 Pagina: Foglio: 1 di 5 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 12.06.2015 Pagina: Foglio: 2 di 5 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 12.06.2015 Pagina: Foglio: 3 di 5 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 12.06.2015 Pagina: Foglio: 4 di 5 Portale on-line Argomento: ePlate 2.0 Data: 12.06.2015 Pagina: Foglio: 5 di 5 Cosenza Sabato 17 ottobre 2015 [email protected] 19 IL CONVEGNO Aiuta le forze dell’ordine a rintracciare i veicoli scomparsi Ti rubano l’auto? La ritrovi con un’app Si chiama ePlate ed è stata presentata al meeting della polizia locale di LUIGI DE FRANCO AL MEETING della Polizia locale si è parlato di criminalità, legalità e territorio, ma c’è stato spazio anche per la tecnologia, e in particolare per le nuove applicazioni tecnologiche nel campo della sicurezza urbana. D’altronde proprio le app, sono oggi il prodotto di uno dei mercati più floridi e redditizi, grazie alla diffusione degli smartphone nella vita quotidiana. Nella sala Quintieri del Teatro Rendano la “b! Ict Company”, azienda attiva da diversi anni nel campo della videosorveglianza, ha mostrato una di quelle applicazioni che invece sfruttano le mobile technologies per migliorare l’efficienza di servizi pubblici. Prima del convegno principale è stata presentata ePlate, piattaforma web studiata come sistema di supporto alle attività di polizia giudiziaria. In concreto si tratta di un software di lettura e tracciamento delle targhe di veicoli, che si serve di una rete di telecamere dotate di sensori “intelligenti”; questi sensori sono in grado di rilevare le targhe degli automezzi e di estrarne le lettere esatte, che possono essere comunicate alle forze di polizia tramite l’apposita app installabile su smartphone e tablet. In questo modo macchine o moto fuorilegge saranno localizzate più rapidamente ed efficacemente. Stando a quanto ci è stato esposto, tutti i veicoli che transitano all’interno di un anello di telecamere di sorveglianza possono essere posti al va- glio del sistema, che cattura contemporaneamente un’immagine della targa e un’immagine di contesto per permettere l’individuazione di dettagli come colore o modello dell’auto. I dati rilevati sono inviati in tempo reale al server centrale che avvia un controllo sui database del Ministero degli Interni, della Motorizzazione e di black list locali: in questa maniera i mezzi che risulteranno rubati, denunciati, con assicurazione scaduta o revisione non più valida saranno segnalati alle autorità competenti.L’applicazione è stata potenziata di recente con alcune nuove funzionalità, sviluppate secondo suggerimenti ricevu- ti da diversi operatori in fase di test. La versione 2.0 di ePlate può leggere ed esaminare le targhe di veicoli (anche stranieri) in completa mobilità, e nelle peggiori condizioni ambientali; inoltre gli agenti possono scattare direttamente foto con lo smartphone e ricevere in pochi secondi una notifica sullo stato del veicolo.Le agevolazioni di questo sistema sembrano notevoli, considerando in primis la celerità di queste segnalazioni: agenti e pattuglie possono essere allertati nel momento stesso in cui veicoli sospetti transitano nei varchi intelligenti. Senza contare la possibilità di controlli più stringenti e incisivi grazie al database in cui i dati ricevuti sono consultabili. Al tempo stesso permane qualche dubbio sulla sicurezza di un archivio del genere. Il sistema garantisce un “supporto alla crittografia e alla strong authentication” per un maggiore livello di sicurezza nelle comunicazioni e nell’accesso alla piattaforma; d’altro canto accade non di rado che nuovi strumenti per assicurare la legalità siano in seguito aggirati ed utilizzati per lo scopo inverso. Non resta che attendere prove sul campo più capillari, che con il crescente numero di veicoli sprovvisti di copertura forniranno sicuramente prove attendibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Meeting della Polizia locale all’Auditorium Guarasci (foto tosti) IL CASO Il consigliere forzista difende l’operato di Occhiuto Rom, Gervasi contro l’opposizione «Improbabili Robin Hood disinformati» Il consigliere comunale di Forza Itala a Palazzo dei Bruzi Luca Gervasi ritorna sulla vicenda rom e punta il dito contro l’opposizione rea, secondo lui di avere «la memoria corta». «Negli ultimi anni tutti i partiti politici avvicendatisi alla guida del Comune di Cosenza hanno espresso, per intero, la loro incapacità di approccio e risoluzione del problema – scrive Gervasi – Giova ricordare ai nostri distratti oppositori che, sin dagli anni 60, tutti i rom che occupavano la zona di Gergeri a Cosenza hanno ricevuto costosissime assegnazioni di case popolari in via Popilia che, puntualmente, fingevano di accettare senza mai occuparle, salvo poi rivenderle abusivamente ad altri nuclei familiari, magari nemmeno inseriti nelle graduatorie degli aventi diritto». Continua Gervasi: «I nostri improbabili oppositori dimenticano che, ogni anno, solo in occasione delle festività natalizie, il Comune di Cosenza elargiva l’equivalente di un miliardo di vecchie lire in beneficenza quasi tutto destinato ai rom. Fino alla scelta di Giacomo Mancini senior di trasferire tutti gli abitanti di Gergeri in un quartiere della città a loro dedicato. Oggi quindi, dopo decenni di assalto alla diligenza della finanza pubblica comunale senza alcuna efficacia sul- la risoluzione della questione Rom, costoro si ergono a maestrini di efficacia della spesa pubblica e, addirittura, a paladini delle classi sociali più deboli della città. Ignorano, i nostri oppositori, che rimpatriare un immigrato, ad esempio, costa allo Stato dieci volte in più di quanto sia costato al Comune la fuoriuscita di ogni singolo rom, prima dalla baraccopoli e poi dalla tendopoli. Gli improbabili Robin Hood di Palazzo dei Bruzi – conclude – potrebbero leggere tranquillamente queste statistiche, disponibili presso la Commissione dei diritti umani del Senato, fra l’altro facilmente rintracciabili su Internet». LA REPLICA IN AGENDA Le domande di contributo al Comune? Sono state una nostra iniziativa IN merito alla riunione in prefettura dello scorso 14 ottobre sulla questione rom, alla quale hanno preso parte una delegazione di residenti del centro storico e alcuni consiglieri di minoranza, riceviamo e pubblichiamo: Per prima cosa dobbiamo correggere una grossolana svista – e vogliamo essere benevoli – del Quotidiano. In nessuna nostra dichiarazione ed in nessun punto del nostro comunicato stampa abbiamo mai affermato che il Prefetto S.E. Tomao abbia “consigliato ai cittadini di presentare, qualora si trovassero in situazioni di difficoltà, apposita domanda di contributo al Comune”. L’estensore dell’articolo ci farà la cortesia di informare i suoi lettori dell’errore. Non è vero che il Prefetto abbia mai invitato i cosentini a chiedere lo stesso contributo dei ROM. E noi non lo abbiamo mai detto. Lo abbiamo fatto noi, senza sollecitazioni di nessuno, perché semplicemente pensiamo che sia giusto. Quanto alla lezioncina che ci vie- ne impartita sul tema “basta populismo sediamoci ad un tavolo e cerchiamo una soluzione seria, non possiamo essere sempre in campagna elettorale” ne accettiamo toni e contenuto. A patto, però, che anche il giornalismo esca dalla sindrome del “sono tutti uguali” perché non è così. Allegato a questa dichiarazione è solo uno stralcio delle prese di posizione, delle richieste e delle proposte avanzate dal PSE solo negli ultimi mesi. Tutte riprese dai giornali ed anche dallo smemorato Quotidiano. E tutte rimaste inascoltate. Il punto è che alle campagne elettorali occorrerebbe poi dar seguito con l’attuazione dei programmi. E’ troppo chiedere di non mettere tutti sullo stesso piano, dato che non lo siamo? PSE Enzo Paolini Giovanni Cipparrone Roberto Sacco Il passaggio che il Pse oggi contesta (vale a dire l'invito rivolto dal prefetto agli indigenti a presentare richie- ste di contributi, smentito poi dallo stesso prefetto) non era contenuto nel comunicato stampa da loro diramato al termine della riunione dello scorso 14 ottobre ma è stato riferito e ribadito all'esterno della Prefettura da chi vi ha partecipato. In quel comunicato, però, leggiamo questo: «L’emergenza provocata dalla decisione di Occhiuto di dare soldi alle famiglie rom per lasciare la tendopoli di Vaglio Lise, ha prodotto una situazione esplosiva che sta mettendo a rischio la sicurezza e l’ordine pubblico al punto da spingere il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, a chiedere la convocazione urgente della Commissione consiliare Controllo e garanzia». Il Pse oggi dimentica di dire che il prefetto ha smentito anche questa circostanza. Dobbiamo definirla, volendo essere benevoli, una «grossolana svista»? Per quanto riguarda poi la sindrome del “sono tutti uguali” possiamo rassicurare il Pse: non ne siamo affetti. Chi sia in testa e chi in coda, però, potrebbe essere opinabile. Redazione Cosenza Il nuovo anno del Maria Cristina di Savoia DOMENICA 18 alle 17, al Teatro Rendano, si inaugura l'anno sociale dell'associazione Maria Cristina di Savoia. Si parlerà di amore. Amore dal mancato finale o dal finale inatteso, tragico, triste, incompiuto, sentimento universale, eterno e allo stesso tempo effimero. Si racconterà di amori perduti, folli, dolci o violenti, con le parole dei poeti. Di amori che uccidono e travolgono vite, nelle cronache o tra note romantiche. Ma anche l’amore che dona vita e felicità, che rende ogni cosa possibile e fa apparire lungo e incantato il cammino. Introdurranno i lavori Angela Gatto, presidente dell’associazione, e Mario Merenda. Previsti i saluti dell’assessore comunale Rosaria Succurro. L’appuntamento è a cura di Roberto Pititto, medico e storico. Previsti gli interventi degli artisti Maria Assunta Salineto, Giusy Bartoletti e Domenico Tarsitano, Francesco Zappone e Giustino Zappone alla chitarra. UNICAL La commissione antimafia si confronta con le università Rosy Bindi LUNEDÌ 26 ottobre, dalle ore 11 e 30 alle ore 16 e 30, nella Sala dello University Club dell’Università della Calabria, è previsto un incontro sul tema: “Il contributo delle Università nella lotta alle mafie”, al quale parteciperanno parlamentari della Commissione bicamerale antimafia e i rettori di quattrordici università del Mezzogiorno. Oltre all’Unical, sono coinvolti gli atenei: Politecnico di Bari, Seconda Università di Napoli, Università di Bari “Aldo Moro”, Università della Basilicata, Università di Catania, Università di Catanzaro, Università di Messina, Università di Napoli “Federico II”, Università di Napoli “L’Orientale”, Università di Reggio Calabria “Mediterranea”, Università di Salerno, Università del Sannio, Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. L’iniziativa non è aperta al pubblico. Alla fine dei lavori, alle ore 16,45 circa, il Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, incontrerà i giornalisti. Quotidiano Argomento: ePlate Data: 24.12.2015 Pagina: Foglio: 1